c3 sviluppo motorio

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    CAPITOLO 3

    LO SVILUPPO MOTORIO

    L’analisi del comportamento motorio presuppone un approcciomultidisciplinare allo studio dei sistemi dello sviluppo come prodotto deicambiamenti di relazione tra sviluppo della persona e contesti ambientali(Gabbard, 2004) in cui tale sviluppo si attua.

    Figura 1 Le interazioni utili allo sviluppo del comportamento motorio

    In tal senso, quindi, vanno indagati gli aspetti biologici, isiologici e psicologici c!e contribuiscono alla maturazione ed allo sviluppo del

    comportamento motorio e al raggiungimento di perormance adeguate alleric!ieste ambientali della vita di relazione prima e alle scelte personali,lavorative e sportive poi.

    "rima di addentrarci sugli aspetti di sviluppo dei singoli sistemi riteniamoopportuno presentare una serie di graici riepilogativi del comportamentotipico in alcune abilit# di base e capacit# motorie. ($abella %, &igure 2 e ')

    viluppo delcomportamento

    motorio

    reditariet#*iologicomaturazione

    +ontestoambientale

    istemi

    ecologici

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    t# obilit

    #

    -rticolare

    esisten

    za

    -erobica

    esisten

    za

    -naero bica

    &orza

    apida

    &orza

    a/

    apidit#

    eazion

    e

    apidit#

    +iclica

    apidit#

    -ciclica

    1 3

    (passiva

    )

    3 3 3

    1%2 33

    (attiva)

    33 3 33 33 33

    Tabella 1.  Processo di crescita in rapporto ad alcune capacità motorie e

     fisiologiche

    0

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    0 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

    maschi

    femmine

    &igura 2  Altezza media del salto verticale in maschi e femmine, in ascissal’età in anni, in ordinata il salto in cm

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    2025

    30

    0 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

    Età

    sinistra

    destra

    Figura 3 Modificazioni nella velocità delle mani a spostare una molletta

    Gli aspetti biologii !ella resita

    L’attivit# motoria nel periodo dello sviluppo pone al docente una serie di problematic!e5 cosa intendiamo per 6et# evolutiva78 9uali sono le capacit#isic!e e motorie del soggetto in crescita8 +ome si modiicano le suecaratteristic!e somatic!e e unzionali8 9uale inluenza pu: avere un’attivit#

    isica regolare sul processo di crescita8 In c!e modo la struttura biologica inaccrescimento risponde a determinati stimoli8 e e come varia6l’allenabilit#7 delle diverse capacit# in relazione al processo di crescita8+ome considerare gli anticipi ed i ritardi di sviluppo e come valutare et#cronologica ed et# biologica8 econdo quali criteri si pu: avviare un

     bambino ad una determinata attivit# sportiva8 +ome si possono individuareeventuali attitudini e talenti in c!iave orientativa8"er l’importanza di ognuna di queste tematic!e, e per la necessit# di ornireelementi per interventi adeguati in questo senso, riteniamo utile ornire

    alcune inormazioni ed indicazioni in merito alla isiologiadell’accrescimento e dell’attivit# motoria e dell’esercizio durante questo particolare periodo di sviluppo.

    Il proesso !i resita" e##i !i au$ologia

    La crescita dell’organismo umano ; un processo c!e va dalla nascita (omeglio, dalla vita embrionale) alla ine dell’accrescimento somatico, passa

     per varie tappe e periodi, per arrivare alla piena maturazione. L’au/ologia ;

    la scienza c!e studia la crescita dell’organismo, intesa come interazione tra

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    accrescimento (l’aumento delle dimensioni somatic!e, aspetto quantitativo)e sviluppo (dierenziazione in senso morologico e unzionale, aspetto

    qualitativo) ino al raggiungimento della maturazione (la situazioneisiologica tipica dell’adulto). Il processo di crescita percorre completamentequella c!e viene deinita come et# evolutiva e c!e viene convenzionalmentecos< suddivisa5  periodo neonatale (dal %0 al %0 giorno di vita)=  prima inanzia (dal %>0 giorno ino al 2 anno di vita)= seconda inanzia o anciullezza (dai 2 ai > anni )= terza inanzia (dai > anni alla crisi puberale5%01%2 anni )=  pubert# (dai %01%2 ai %1%? anni5 epoca della netta dierenziazione

    sessuale)= adolescenza (ino al termine dell’accrescimento somatico5 2% anni per la

    emmina, 2 ca. per il masc!io).La suddivisione in asce cronologic!e ;, comunque, il rutto di

    sc!ematizzazioni c!e !anno ondamentalmente un signiicato pratico per orientare il docente, essendo tra l’altro, come vedremo, i patterns di crescita(curve di crescita, conigurazioni morologic!e globali o settoriali) dei variindividui piuttosto dierenti tra loro.

    Le leggi generali della crescita rispondono ai principi di invarianza (i vari

    modelli di crescita sono simili per tutti gli organismi umani ) e di variabilit#(ogni individuo !a e maniesta caratteristic!e proprie c!e locontraddistinguono dagli altri).

    La velocit# con cui l’organismo cresce varia con l’epoca (inanzia,anciullezza, adolescenza, ...) e in relazione allo stato di salute (malattia

     prolungata, convalescenza, pieno benessere), tuttavia non ; mai uguale o prossima a zero= diminuisce progressivamente a partire dalla nascita,raggiungendo il punto pi@ basso prima della pubert#.

    Le varie parti c!e compongono il corpo umano (segmenti, organi, tessuti)

    !anno ognuna una propria velocit# di crescita. Aurante la crescita si !a ungrande numero di 6periodi critici7.

    I modelli di crescita dell’organismo umano, come poi vedremo pi@dettagliatamente, sono essenzialmente tre5 il primo relativo all’apparatomuscolare, osteoarticolare, cardiocircolatorio e respiratorio= il secondorelativo al sistema nervoso centrale e il terzo relativo all’apparatoriproduttivo.

    I attori dello sviluppo sono di due tipi5 da un alto genetici, legati cio; al patrimonio ereditario di ognuno di noi, c!e sono relativamente indipendenti

    dalla nostra inluenza e, dall’altro, ambientali, legati quindi all’inluenza di

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    attori su cui possiamo in un certo modo intervenire.I attori ambientali sono legati a5

    alimentazione5 modiicazioni dell’andamento del processo di crescita si potranno avere in situazioni di denutrizione, di sovralimentazione (vediobesit#), di alimentazione non bilanciata eBo carente di determinati

     principi nutritivi= condizioni socioeconomic!e5 sono rappresentate dall’inluenza c!e

     possono avere le condizioni igienic!e dell’ambiente di vita, le condizionisociosanitarie, il lavoro, ...=

    condizioni psicologic!e5 ; stato dimostrato c!e avverse situazioni psicologic!e possono condizionare negativamente lo sviluppo isico del

     bambino= attivit# motoria5 un’adeguata attivit# isica !a un ruolo di primo piano

    nello sviluppo isico e isiologico, ma anc!e psicologico dell’individuo.L’au/ologia analizza le varie tappe di crescita del nostro organismo,

    inquadra i meccanismi di adattamento isiologico durante questo periodo,costruisce modelli di crescita dei vari apparati e tessuti, individua i parametridi normalit# ed eventuali situazioni isiopatologic!e, oltre a dare modelli per diagnosticare anticipi e ritardi dello sviluppo.L’accrescimento ; un processo continuo nel quale ; tuttavia possibile

    riconoscere alcuni periodi o asi caratterizzate da una certa variabilit#individuale, la cui durata dipende sia dai processi di maturazione biologica,sia dalle sollecitazioni ambientali.-l ine di avere rierimenti per valutare l’andamento del processo di crescita,sono state approntate tabelle sulle 6curve di crescita7 , basate su studieettuati su popolazioni campione, c!e mettono in relazione et# e sesso e lemisure di caratteristic!e e parametri ondamentali (statura, peso,circonerenze e segmenti corporei, composizione corporea, ...) e individuano6aree di normalit#7 entro cui lo sviluppo rientra in ambiti isiologici= valori

    al disopra o al di sotto di dette aree potrebbero rappresentare situazioni dacontrollare, pur tenendo presente c!e all’interno delle curve di crescita e deivalori considerati normali, esiste una grande variabilit# individuale.

    Le tabelle ci permettono di seguire il processo di crescita delle principalistrutture e dei parametri antropometrici ondamentali, individuando, oltre adeventuali deicit. soggetti con sviluppo ritardato od anticipato5 questorappresenta uno dei problemi pi@ dibattuti relativamente all’attivit# sportivagiovanile. pesso i soggetti portatori di spiccate precocit# di sviluppo sonosopravvalutati in ambito sportivo, per la acilit# con cui ottengono certi

    risultati rispetto ai coetanei, mentre andrebbero valutati con una certa

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     prudenza, veriicando le possibilit# successive di sviluppo isico e tecnico=d’altra parte la prognosi per i soggetti c!e presentano un ritmo ritardato di

    sviluppo rispetto ai valori medi per le classi di et# cui essi appartengono vaconsiderata in maniera pi@ avorevole di quanto non lascerebbe presupporrel’attuale livello di sviluppo.

    C ondamentale ricordare c!e il complesso enomeno della crescita deveessere valutato sia da un punto di vista quantitativo (registrazione dellemodiicazioni dimensionali quantitative5 peso, statura, D di grasso corporeo,diametri, circonerenze, rapporti tra i vari distretti corporei, ...) sia da quelloqualitativo (registrazioni delle modiicazioni dei parametri unzionali, deglistadi e degli standard puberali, delle caratteristic!e bioc!imic!e dei vari

    tessuti, E).-lcuni parametri antropometrici da valutare sono5 statura=  peso= indice di massa corporea= statura seduto= lung!ezza arti ineriori= lung!ezza arti superiori= circonerenza polso=

    circonerenza toracica= circonerenza addominale= circonerenza cranica= diametro bisiliaco= diametro bisacrominale= diametro ginocc!io= diametro gomito= composizione corporea=  percentuale di grasso corporeo=

     plic!e cutanee= alcuni indici di maturazione biologica= standard puberali= et# ossea (radiograia del polso, ...)= rapporto et# biologicaBet# cronologica=  previsioni staturali= menarca.

    La velocit# di crescita del nostro organismo !a una tendenza generale a

    diminuire dalla nascita in poi= questa diminuzione si arresta poco prima del

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    termine del periodo della crescita (ra i %' e i % anni circa), quando si !aun’evidente accelerazione c!iamata scatto di crescita adolescenziale o scatto

     puberale, coincidente appunto con la pubert# (c!e alcuni autori dividono indue asi, prima e seconda ase puberale). Generalmente la crescita ; un processo piuttosto regolare, c!e segue un andamento pi@ o meno preciso aseconda delle varie strutture ed apparati. La maggior parte delle misurecorporee segue una curva di crescita comune, c!e ; simile a quelladell’apparato muscolare e osteoarticolare e di molti organi viscerali (egato,reni) e dei grandi apparati (cardiovascolare, polmonare). Gli organiriproduttivi esterni ed interni !anno invece una crescita prepuberale pi@lenta, seguita da un notevole scatto puberale. -ncora diversa ; la situazione

     per encealo, neurocranio, occ!i ed orecc!ie (sistema nervoso centrale esistema neurosensoriale) c!e si sviluppano prima di ogni altra parte delcorpo e !anno, quindi, una curva postnatale caratteristica. Il tessuto linatico!a una curva di crescita completamente diversa dal resto del corpo,raggiungendo il massimo sviluppo prima dell’adolescenza e di seguito,

     probabilmente sotto l’inluenza degli ormoni sessuali, si riduce alledimensioni dell’et# adulta.

    In sintesi, si possono individuare tre principali curve di crescita di organied apparati5 sistema muscolare, sistema nervoso, sistema riproduttivo, il cui

    sviluppo non ; contemporaneo, ma segue un andamento diversiicato (anc!ese ogni apparato !a un andamento di crescita continua ino alla pubert#,ognuno di essi cresce secondo una tendenza predeinita c!e prevede dei

     periodi di maggiore e altri di minore crescita) ($abella 2).

    t# -pparato nervoso -pparatomuscolare e

    osteoarticolare

    -pparatoriproduttivo

    1 anni 01D ca. 40D ca. %01%D ca. 1 %2 anni 1D ca. 0D ca. %120D ca.

    Tabella 2 Processo di crescita in rapporto ai principali apparati

    Lo sviluppo del sistema nervoso centrale avviene in gran parte in et#evolutiva (all’et# di > anni ; gi# sviluppato per l’010D circa), mentre gliapparati osteoarticolare e muscolare, cos< come il cardiocircolatorio ed ilrespiratorio, !anno un comportamento dierente, sviluppandosi pi@lentamente in relazione all’et# e con un andamento particolare, c!e prevede,

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    dopo un periodo iniziale di sviluppo abbastanza importante, una crescita pi@lenta ed uno 6scatto7 coincidente, pi@ o meno, con il periodo della pubert#,

    in cui gli apparati in questione consolidano la loro struttura e si avvicinano alcompletamento del loro sviluppo= comportamento simile, anc!e se conqualc!e dierenziazione, !a l’apparato riproduttivo, c!e, attraverso ladierenziazione sessuale e la conseguente secrezione importante di ormonidelle g!iandole sessuali, inluisce direttamente sulla sintesi proteica deitessuti e quindi sullo sviluppo del tessuto muscolare ed osseo, e di

    conseguenza su alcune capacit# motorie, come ad esempio la orza (&ig. 4)

    Figura % La differenza nella forza tra maschi e femmine rappresentata conla varianza tra una deviazione standard inferiore e superiore

    La dierenziazione sessuale continua dalla nascita ino alla pubert# tantoin senso isico c!e psicologico= la dierenza pi@ importante consiste nellavelocit# di maturazione. Le emmine crescono pi@ velocemente dei masc!i5raggiungendo il 0D della loro statura adulta ad un’et# pi@ precoce, entrano

     prima nella pubert# e concludono la crescita in anticipo.La pubert# ; l’epoca in cui si registra la maggiore dierenziazione

    sessuale, con cambiamenti ondamentali negli organi riproduttivi e nei

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    2

    3

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    0 8 9 10 11 12 13 14

    S.D. - femmine

    S.D. + femmine

    S.D. - maschi

    S.D. + maschi

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    caratteri sessuali secondari, nelle dimensioni e nella orma del corpo, nelle proporzioni relative dei tessuti muscolari, adiposo ed osseo e in numerose

    unzioni isiologic!e. ono stati deiniti degli standard di crescita puberalic!e riguardano gli organi sessuali (pene, testicoli, mammelle), oltre allacomparsa della peluria in alcune zone del corpo (ascelle, pube). i pu: avereuna grande variabilit# nello sviluppo puberale dei vari individui=generalmente la pubert# avviene tra i %2 e i %> anni, con possibilit# divariazioni individuali e generali. Le emmine !anno uno scatto puberale pi@

     precoce dei masc!i. Il menarca (comparsa del primo ciclo mestruale) ; unodegli indicatori biologici della pubert# e si veriica, generalmente, in unaase relativamente avanzata di essa. Fltre agli standard puberali citati,

     possono essere utilizzati come indicatori dello stadio di sviluppo isiologicoraggiunto alcuni indici di crescita ossea e dentaria (tramite radiograia dialcuni segmenti corporei come il polso).In generale, il periodo puberale e postpuberale ; caratterizzatodall’evidenziarsi di una notevole dierenza tra i sessi, dalla progressivaaccentuazione delle caratteristic!e individuali, e da una crescentestabilizzazione delle capacit# isic!e e prestative.

     umerosi ormoni (sostanze prodotte dalle g!iandole dell’apparatoendocrino) sono importanti nel controllo dei processi di crescita5 tiro/ina

    (tiroide), cortisolo ed androgeni (corteccia surrenale), testosterone edestrogeni (g!iandole sessuali), insulina (pancreas), l’ormone della crescita,quello tireostimolante e quello adrenocorticotropo, oltre all’ormoneollicolostimolante e quello luteostimolante (ipoisi), le somatomedine(egato)= questi ormoni agiscono in tempi e modalit# dierenti a secondadell’et# dell’individuo.

    Aurante il periodo della crescita vi sono alcuni 6periodi critici7 o 6asisensibili7, si tratta di periodi di aumentata sensibilit# di un recettore ad unostimolo altamente speciico e a determinate aerenze sensoriali ambientali, a

    cui segue un periodo di sensibilit# diminuita e poi una possibile mancanza dirisposta. Aa qui l’importanza dell’impartire determinati stimoli motori nei

     periodi pi@ appropriati5 nessuna capacit# pur essere allenata nella stessamisura in qualsiasi et#. Le asi sensibili sono considerate come periodiormativi particolarmente avorevoli in relazione a determinatecaratteristic!e e capacit#, ma occorre ricordare c!e sono anc!e asi sensibiliverso stimoli inadeguati o errati.

    L’attivit# motoria, se adeguata e corretta, avorisce i processi di crescita,determinando tra l’altro un aumento del tessuto muscolare, un

    consolidamento di quello osseo, una migliore unzionalit# degli apparati

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    cardiocircoltorio e polmonare.

    Alu#e #o&io#i !i 'isiologia !ell(eseri&io" i )ea#is)i e#ergetii

    L’attivit# isica comporta una speciica ric!iesta di energia c!el’organismo umano soddisa tramite la trasormazione di energia c!imica inenergia meccanica, c!e pu: essere utilizzata per l’attivit# muscolare. Laorma di energia c!imica pi@ prontamente utilizzabile dall’organismo ;costituita dall’-$" (-denosintriosato), una molecola c!e viene prodotta

    secondo tre modalit# dai osageni di deposito (-$", +reatinosato), attraverso il meccanismo

    anaerobico alattacido (agisce in assenza di ossigeno e senza accumulareacido lattico)=

    dal sistema della glicolisi anaerobica, attraverso il meccanismoanaerobico lattacido (agisce in assenza di ossigeno e con accumulo diacido lattico, un sottoprodotto c!e se presente in quantit# eccessive

     provoca un’inibizione della continuazione della contrazione muscolare)= dal sistema dell’ossigeno o aerobico, attraverso il meccanismo appunto

    aerobico (agisce in presenza di ossigeno).9uesti sistemi vengono variamente utilizzati durante lo sorzo a seconda

    della durata e dell’intensit# dello stesso. - basse intensit# di lavoro e per  periodi prolungati, utilizziamo principalmente il sistema aerobico= man manoc!e l’intensit# di lavoro aumenta, e viene ric!iesta energia per unit# di tempo

     pi@ brevi, ma ad alta potenza, interviene il meccanismo lattacido, mentre ilsistema del osageno interviene solo nelle prime asi di un esercizio isico, e

     per attivit# di grande potenza e durata.I meccanismi aerobici ed anaerobici di risintesi dell’-$" contribuiscono,

    comunque, assieme alla ornitura di energia durante l’esercizio, anc!e se con percentuali relativamente diverse a seconda dell’intensit# e della durata dellosorzo ($abella ').

    Fgni sistema energetico inoltre ; catalogabile in base alla sua capacit# (laquantit# totale di energia c!e possiede 1 dimensioni del 6serbatoio7 1) e allasua potenza (la quantit# di energia c!e riesce ad esprimere nell’unit# ditempo 1 dimensioni del 6rubinetto7 c!e eroga la potenza 1). +i sono attivit#sportive c!e necessitano della massima eicienza della potenza di un sistema(ad esempio una gara di corsa sui %00 m) ed altre c!e trovano nella capacit#

    il attore determinante (ad esempio una maratona) per la prestazione

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    ottimale.

    Siste)a Ali)e#to o

    o)bustibile

    *i)io

    O2 ri*iesto Veloit+ Pro!u&io#e

    relati,a !i ATP

     Anaerobico

    istema -$"1"+istemadell’acido

    lattico

    &osocreatinaGlicogeno(glicoso)

     o o

    apidissimoapido

    "oca, limitata"oca, limitata

     Aerobico

    istemadell’ossigeno

    Glicogeno,grassi, proteine

    i Lento olta, illimitata

    Tabella 3. Richieste dei vari sistemi energetici

    In pratica, conoscendo e valutando correttamente la durata e l’intensit# diun determinato esercizio isico, dovremmo essere in grado di inquadrarlo dal

     punto di vista energetico, cioH deinire con una certa esattezza il meccanismo

    energetico maggiormente utilizzato in quel dato momento per quel tipo diattivit# isica, o di specialit# sportiva, e se una data prestazione ; rivoltamaggiormente ad una ric!iesta di potenza o di capacit# di quel determinatomeccanismo energetico.

    +os

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    trasmessa attraverso il tendine alla leva ossea. In pratica, la contrazionemuscolare si attua quando i ilamenti di actina vengono a collegarsi con i

    ilamenti di miosina scorrendo lungo questi, con conseguente sviluppo ditensione ed accorciamento delle ibre muscolari. ia l’accorciamento c!e losviluppo di tensione sono dipendenti dalla scissione dell’-$" per la ornituradi energia, dal legame ioni +alcio1troponina per l’attivazione dei ilamenti diactina, e dall’unione della miosina con l’actina, con ormazione diactomiosina.

    Fgnuno di noi possiede caratteristic!e muscolari c!e sono determinategeneticamente e solo relativamente, ed in minima parte (anc!e se laquestione ; ancora molto dibattuta tra i ricercatori), modiicabili con

    l’allenamento. 9uesta caratteristic!e sono dovute al tipo di ibre muscolarimaggiormente rappresentate nei muscoli di un individuo, c!e possono essere

     bianc!e (veloci) e rosse (lente), anc!e se esistono anc!e ibre concaratteristic!e intermedie (c!e presentano aspetti 6di passaggio7 tra le ibreveloci e quelle lente5 in pratica, esiste un 6continuum7 di orme unzionalidelle ibre muscolari)= la prevalenza, nel tessuto muscolare, delle prime odelle seconde a s< c!e l’individuo in questione sia pi@ idoneo a realizzare

     prestazioni di sprint o potenza (anaerobic!e, ibre bianc!e) oppure diresistenza (aerobic!e, ibre rosse).

    La respira&io#e

    La respirazione non ; solamente quella unzione isiologica c!e consenteuno scambio di ossigeno a livello polmonare, l’atto respiratorio ; unelemento strettamente collegato con la percezione del proprio corpo e con ladimensione emotiva della persona. iuscire a controllare il ritmo e la qualit#della nostra respirazione signiica, anc!e, avere una orma di controllo sullanostra tensione muscolare. Inoltre ritmo e eicacia dell’atto respiratoriocostituiscono degli elementi basilari durante qualsiasi attivit# motoria.

    L’educazione respiratoria, quindi, rappresenta un momento importantenell’ambito motorio c!e deve essere opportunamente stimolato anc!e conl’aiuto del gioco. In questo contesto un grosso aiuto viene oerto dall’acqua.La respirazione quando si ; immersi nell’acqua e quella sulla terraerma

     presentano diversit# (tabella ) c!e devono essere sruttate al ine di avereuna pi@ rainata percezione degli atti inspiratori ed espiratori, oltre c!e delleapnee.

    -+9- $-&-

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    C volontaria e deve essere appresa

    i esegue prevalentemente attraverso la

     bocca

    C involontaria e innata

    i esegue prevalentemente attraverso il nasospirazione attiva

    Inspirazione passiva

    apporto espirazioneBinspirazione 'B%

    spirazione passiva

    Inspirazione attiva

    apporto espirazioneBinspirazione %B%

    Tabella -  Differenza tra la respirazione in acqua e sulla terraferma

    Atti,it+ )otoria e! et+ e,oluti,a" aspetti 'isiologii ge#erali

    Aalle considerazioni precedenti, si possono avere indicazioni utili inrelazione ai rapporti tra sviluppo biologico e capacit# motorie e alla proposta

    di attivit# isica ai soggetti in et# evolutiva. Le capacit# c!e sono supportate principalmente dal sistema nervoso (come quelle coordinative), sonodecisamente stimolabili e allenabili nella ascia di et# prepuberale, mentrequelle in cui occorre un adeguato sviluppo dell’apparato locomotore(muscolare ed osteoarticolare), necessitano di un atteggiamento pi@ prudentee diversiicato in questo periodo della crescita. &acendo ovviamenterierimento alle capacit# condizionali, ; intuitivo c!e stimoli importanti especiici di orza siano indicati soprattutto dopo la pubert#, mentre stimoli diresistenza e di velocit# devono essere rapportati alle strutture isiologic!e cui

    sono proposti (soprattutto relativamente all’entit# dei caric!i e ai tempi direcupero). Janno tenute soprattutto in considerazioni le notevoli dierenzedi alcune unzioni come ad esempio la capacit# vitale c!e inluenzaortemente alcuni tipi di qualit# isic!e (ig. ).

    Figura -  urvedi sviluppo della

    capacità vitale

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    2

    3

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    5

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    F

    M

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     el caso di un allenamento inadeguato ed eccessivo della orza, il pericolo sta soprattutto, pi@ c!e nella sollecitazione della muscolatura, in

    quella dei tendini, dei legamenti, delle capsule articolari.C importante ricordare inoltre c!e, in accordo con lo sviluppo del tessutomuscolare, anc!e la dierenziazione delle ibre muscolari si consolida e sievidenzia con la pubert#, mentre precedentemente sono meno evidenti lecaratteristic!e neuromuscolari dell’individuo (ci rieriamo soprattutto alladierenziazione tra ibre veloci e lente, e ra caratteristic!e di velocit# e

     potenza e di resistenza)."er quanto riguarda i meccanismi energetici, mentre i sistemi anaerobico

    alattacido ed aerobico possono gi# essere adeguatamente stimolati in et#

     prepuberale (anc!e se il meccanismo aerobico ; poco allenabile nei bambini per quel c!e riguarda la potenza dello stesso), occorre avere unatteggiamento pi@ prudente per quello c!e riguarda la sollecitazione delsistema anaerobico lattacido, c!e raggiunge pi@ gradualmente (anc!e inaccordo con lo sviluppo muscolare) e pi@ tardi rispetto ai precedenti la pienaeicienza. ’ stata comunque segnalata la possibilit# di produrre notevoliquantit# di lattato anc!e da parte di soggetti in et# evolutiva, ma ovviamenteil unzionamento globale del sistema non consiglia una stimolazione strenuadello stesso sui giovani, necessitando sempre di adeguati tempi di recupero e

    di caric!i non eccessivi. In particolare, bisogna evitare esercitazioni ditolleranza lattacida (stimoli lattacidi ripetuti con poco recupero) in et#

     prepuberale e puberale, mentre stimoli c!e riguardano il picco di lattato(esercitazioni lattacide brevi e con grande recupero) possono essere

     proposte, con le dovute attenzioni, gi# verso i %21%' anni.Fccorre inoltre ricordare l’importanza di alcuni parametri antropometrici

    nel valutare determinati risultati in et# evolutiva= spesso la prestazionemotoria ; inluenzata dall’andamento dello sviluppo dei vari apparati c!e,

     pur seguendo un andamento simile per tutti, pu: avere comportamenti

    dierenti sia nella crescita globale dell’individuo (i cosiddetti anticipi eritardi di sviluppo, spesso non ben valutati nell’ambiente sportivo), sia nellosviluppo dei parametri singoli= la crescita dei vari segmenti non sempre ;armonica, e quindi ci possono essere dei risultati legati pi@ al particolaresviluppo della struttura c!e alle reali capacit# (motorie e tecnic!e) delsoggetto.

    I# o#lusio#e5 una corretta proposta motoria in et# evolutiva deverispettare lo sviluppo isiologico dell’organismo, tenendo conto delle

    dierenze tra i vari apparati, e della situazione individuale dei vari soggetti,

  • 8/17/2019 C3 Sviluppo Motorio

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    cercando di valutarne adeguatamente et# cronologica ed et# biologica.L’attivit# motoria adeguata costituisce un attore c!e porta a enomeni

     positivi di adattamento biologico, una protezione contro i paramorismi, una preparazione ad un’adolescenza attiva ed un presupposto necessario per lesuccessive tappe dell’allenamento sportivo= d’altra parte, sia l’ipoattivit# siastimoli di allenamento con caric!i eccessivi o inadeguati comportano risc!i

     per uno sviluppo regolare e per i uturi risultati sportivi.