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Concorrenza monopolistica Corso di laurea: Economia aziendale Prof: Carmelo Provenzano Partecipanti al gruppo: Avanzato Marzia Parisi Viviana Paxhia Geimi Sanfilippo Claudia

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Page 1: Concorrenza monopolistica Corso di laurea: Economia aziendale Prof: Carmelo Provenzano Partecipanti al gruppo: Avanzato Marzia Parisi Viviana Paxhia Geimi

Concorrenza monopolistica

Corso di laurea: Economia aziendaleProf: Carmelo Provenzano

Partecipanti al gruppo:

Avanzato MarziaParisi VivianaPaxhia Geimi

Sanfilippo Claudia

Page 2: Concorrenza monopolistica Corso di laurea: Economia aziendale Prof: Carmelo Provenzano Partecipanti al gruppo: Avanzato Marzia Parisi Viviana Paxhia Geimi

La concorrenza monopolistica è una struttura di mercato composta da alcune caratteristiche tipiche del monopolio con altre tipiche della concorrenza perfetta.

Essa è caratterizzata da tre aspetti fondamentali:

1. Un gran numero di acquirenti e venditori;2. Un prodotto differenziato;3. L’assenza di barriere significative all’entrata e all’uscita.

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Tre sono i fattori principali:1. Qualità 2. Ubicazione 3. Gusto del cliente

Offrendo un prodotto differenziato, la curva di domanda dell’impresa in concorrenza

monopolistica è decrescente.L’impresa non è un price taker, ma un price

setter, ossia sceglie il suo prezzo.

Cosa differenzia un prodotto in concorrenza monopolistica?

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Spiegazione del grafico:Nel grafico si è di fronte ad una curva di domanda, DP, con pendenza negativa, il che implica una curva dei ricavi marginali, MRP, a sua volta con pendenza negativa.L’impresa, per massimizzare il profitto, determina la quantità prodotta, QP, in modo che MRP

=MC e definisce il prezzo, PP, sulla base della domanda, in modo che sia coerente con quella della quantità.Come si nota dal grafico, la curva ATC si trova al di sotto della curva di domanda DP, tale per cui l’impresa determina un profitto pari all’area del rettangolo denominato “PROFIT”.

Concorrenza monopolistica nel breve periodoIpotesi di profitto

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Spiegazione del grafico:Il grafico presenta lo stesso andamento delle curve del grafico precedente; la sola differenza è che, in questa ipotesi, la curva ATC si trova al di sopra della curva di domanda DU.

L’impresa produce un output pari a QU e riceve un prezzo PU.

Questo genera una perdita per l’impresa indicata dall’area del rettangolo denominato “ LOSS”.

Concorrenza monopolistica nel breve periodoIpotesi di perdita

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Spiegazione grafico:Il grafico mostra che se l’impresa consegue dei profitti positivi nel breve periodo, vi sarà l’entrata di nuove imprese nel mercato e la curva di domanda si sposterà verso sinistra; mentre se consegue profitti negativi, con la conseguente uscita di imprese dal mercato, la curva di domanda si sposterà verso destra.Nell’equilibrio di lungo periodo la curva di domanda di ogni impresa è tangente alla curva di costo medio totale (ATC). In corrispondenza del livello di output che massimizza il profitto, QMC: il prezzo, PMC, uguaglia il costo medio totale, ATCMC. Quindi, nel lungo periodo, l’impresa ha profitti nulli.

Concorrenza monopolistica nel lungo periodo

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Un esempio concreto della concorrenza monopolistica è il settore della ristorazione, che comprende tutte le attività di preparazione e distribuzione di pasti pronti per la clientela.

Agli inizi degli anni ‘80 si diffonde, a livello mondiale, un nuovo tipo di ristorazione più rapido, chiamato:

FAST-FOOD.

I fast-food non solo praticano un prezzo più basso, ma rispondono alle esigenze di una società moderna,

sempre più frenetica: “Mangiare senza che ciò comporti un eccessiva perdita

di tempo”

Casi concreti di concorrenza monopolistica nel mercato

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La politica della “velocità, qualità e prezzi bassi”, adottata dai fast-food, ha attirato una vasta gamma di

clienti, da porre, in breve tempo, la ristorazione tradizionale in secondo piano.

Il successo dei fast-food ha determinato l’entrata di molti soggetti all’interno di questo settore. Oggi tra i più importanti ricordiamo:

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McDonald’s incentra la sua attività su quattro caratteristiche fondamentali:

CASO McDonald’s

PREVEDIBILITA’Perché entrando in

un McDonald’s, dall’altra parte del

mondo, si trova quello che si è

abituati ad avere a casa

EFFICIENZAPerché nel minor

tempo possibile dà da mangiare

CALCOLABILITA’Perché con pochi soldi si riesce ad acquistare molto

CONTROLLOI clienti e i dipendenti

sono soggetti a controlli molto sottili

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Un motivo del successo di McDonald’s è dovuto all’ubicazione.

Infatti, oggi conta più di 33 mila locali sparsi in 119 paesi del mondo, detenendo la leadership nel mercato dei Fast-

food!

McDonald’s punta anche sulla campagna pubblicitaria:“Un ristorante per tutti, soprattutto per famiglie e bambini”

La grande multinazionale, nella sua politica di immagine, non poteva sicuramente trascurare la questione ambientale.Così, McDonald’s, si impegna nel presentarsi come un azienda ecologica. Pubblicizzando il ricorso ad imballaggi ad impatto ridotto.

CASO McDonald’s

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Per concludere, essendo in concorrenza monopolistica, McDonald’s ha puntato su fattori che ne hanno

determinato il successo:

Oltre tutti questi fattori, McDonald’s resta la leadership nel mercato perché il consumatore “pensa” che i suoi prodotti siano diversi e migliori.

Semplicemente perché McDonald’s è… McDonald’s!

VELOCITA’PUBBLICITA’

PRODOTTO

UBICAZIONE

PREZZO

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Grazie per l’attenzione!