cornuti? si, ma… l’acqua nei campi? dalla diga del retorto · volo. le squadre sono composte da...
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Questa diga aveva due paratie alle e-stremità mentre la parte centrale era fatta da cavalletti distanti 2,5 m e alti 2 m. sopra questi c’era una passerella e dei muretti in legno che impedivano il pasaggio dell’acqua. Questi sbarramenti in legno venivano alzati e abbassati manualmente dalla gente del posto sia di giorno che di notte. Per il buon fun-zionamento della diga era fondamentale la pulizia del letto del canale da rami e tronchi che avrebbero impedito il rego-lare passaggio dell’acqua.
L’acqua nei campi? Dalla diga del Retorto
La diga del Retorto a Cassano d’Adda venne progettata nei primi anni del ‘900 per ridare acqua al canale Retorto che dava acqua ai campi circostanti dopo la costruzione della centrale elettrica. Ven-ne scavato un primo canale vicino alla chiesa S.Antonio di Groppello per au-mentare il flusso dell’acqua necessario alla centrale. Poi si scavò un secondo canale per consentire una maggiore af-fluenza d’acqua al Retorto tramite la costruzione di uno sbarramento chiama-to diga.
Cornuti? Si, ma… Il nostro giornale ha un titolo un po’ particolare, si chiama “I Cornuti”. Perché abbiamo deciso di chiamarlo così? Perché gli animali con le corna hanno la testa dura proprio come noi. Infatti la nostra redazione è forata da teste dure e potremmo usare molti altri aggettivi per definirci. E proprio perché abbiamo la testa dura sappia-mo lavorare con durezza e ve lo di-mostreremo!
Diritti umani: ci vorrebbero tanti Placide
Placide Ntole, giovane avvocato della R.D.Congo che si occupa dei diritti dei bambini, delle donne e delle perso-ne minacciate, è venuto a trovarci a Cassano nei giorni scorsi. Abbiamo organizzato una conferenza stampa
alla biblioteca del Comune e ci ha raccontato un po’ di lui, della sua vita e del suo lavoro. Intervista e foto a
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PAROLANDO PAROLANDO...
Sareste capaci di scrivere pensieri utilizzando no-mi, prenomi, verbi, aggettivi, preposizioni, articoli e congiunzioni che iniziano tutti con la stessa let-tera? Noi ci abbiamo provato. Adesso...a Voi!
M: Marta morde mele mature mentre Martina mangia mentine
F: Francesco fa frittelle fritte friggendole fuori Firenze
S: Sandro seduto sulla sedia sente sempre solo storie
C: Carlo canta contento col cuore canzoni carine
A: Andrea abita ad Arona assieme all’amica Amelia
All’interno:
pag 2: sport/basket e Baku 2015
pag 3 : l’intervista a Placide Ntole
pag 4: esteri/Ginevra e Stoccolma; l’oroscopo
Qui sopra lo sbarramento del Retorto (foto panoramio.com e R.Siesa) Eccoci qui, alla nostra prima riunio-ne di redazione...
Il basket è uno sport molto bello e ap-pasionante-. Il più grande campione di tutti i tempi è stato Michel Jordan (qui a lato nella foto allposters.it) , alto 195 cm , che ha giocato per i Chicago Bulls. Si gioca su un campo di 18 per 25 me-tri, quindi più piccolo di un campo di calcio ma più grande di quello da palla-volo. Le squadre sono composte da 10/12 giocatori (dipende dai campiona-ti) cinque dei quali in campo e gli altri in panchina. Una partita dura, in Ita-lia, 40 minuti divisi in 4 tempi da 10 minuti. Il punteggio prevede tre cate-gorie: 1 punto per ogni tiro libero (dalla lunetta), 2 punti per ogni tiro da dentro l’area e 3 punti per ogni tiro da fuori (almeno da 6,75 metri dal cane-stro). Ci sono vari tipi di falli e di vio-lazioni che vengono punite dagli arbi-
Noi e i nostri colleghi del giornale “EXPOsizione” abbiamo scritto delle novelle di fantasia. Si è trattato di un gioco perché l’argomento sul quale scrivere è stato scelto a caso pescando una parola ciascuno. In-somma ci siamo dovuti inventare storie fantastiche partendo da parole tipo “arpa”, “triciclo”, “dita”, “naso rosso”, “padella”, “fate”, “Babbo Natale”, “pesca”, “mirtillo”, “anello”, “pizza”, “matita”. A volte è stato facile altre difficile, ma ci abbiamo pro-vato e adesso ci aspettiamo il vostro giudizio. Per leg-gerli andate su www.giornaliamo.wordpress.com, sfogliate l’elenco e poi diteci!
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Fiabe e Novelle/la prima raccolta su www.giornaliamo.wordpress.com
Sport: il basket e re Michael Jordan
Finiranno domani i primi Giochi Euro-pei che si sono svolti a Baku, la capita-le dell’Azerbaigian. Ai Giochi, che sono iniziati il 12 giugno, hanno preso parte oltre 6.000 atleti di 50 Paesi europei che si sono cimentati in 24 sport: tuffi, nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuo-to, atletica leggera, badminton, beach soccer, beach volley, canoa/kaiak, cicli-smo, BMX, mountain bike e strada, lotta libera e lotta greco-romana, gin-nastica acrobatica, aerobica, artistica, ritmica e trampolino, judo e para-judo, karate, pallacanestro, pallavolo, pugi-lato, sambo, scherma, tiro a segno, tiro con l’arco, tennistavolo, takeondo e triathlon. Gli italiani impegnati nelle varie gare sono più di duecento.
Sport: al termine a Baku i primi Giochi Europei
tri, che possono essere 1, 2 o 3). Nella pallacanestro ci sono alcuni movimenti che sono fondamentali: il palleggio, il
passaggio ed il tiro. Poi ci sono altri movimenti importanti: il terzo tempo, il cambio (tra i quali quelli in mezzo alle gambe e dietro la schiena) e la schiac-ciata. Ci sono infine diverse categorie di giocatori: pulcino (1 anno), scoiattolo (2 e 3 anno), aquilotto (4 e 5 anno) e Leone (6 anno). Una regola importante preve-de che un giocatore possa fare al massi-mo 5 falli perché al sesto viene espulso.
Nel medagliere di questa prima edizione dei Giochi Europei (aggiornato a qual-che giorno fa) l’Italia non era molto ben messa (solo 4 medaglie d’argento) nella classifica guidata nell’ordine da Russia, che aveva già conquistato 13 ori, 5 ar-
Lo stemma di Baku 2015
Qui sotto gli italiani con la portabandiera Giulia Quintavalle, oro a Pechino 2008.
genti e 5 bronzi; l’ospitante Azerbaigian (8 ori, 3 argenti, 8 bronzi) e dall’Ungheria con 7 ori, 1 argento e 5 bronzi. Le medaglie azzurre sono arriva-te dal karate e dal tiro a segno.
Questi i titoli di alcune delle nostre novelle: “La matita vivente”; “Le pizze che si cuci-navano da sole”, “Cocco e Drilly”, “L’arancione”, “L’anello magico”, “Il mir-tillo”, “La pesca”, “L’arpa rock”, “La magi-a dell’orecchio”, “Le fate”, “La padella”, “Babbo Natale”, “Triciclo”, “Le dita magi-che” e “Naso rosso”. Ne manca ancora qual-cuna ma ...l’estate è lunga...buone vacanze!
Placide Ntole: la cosa più importante? I diritti umani
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“Siete dei bambini fortunati per-
ché avete i diritti, avete la scuola.
Ricordatevelo bene e la scuola è
molto importante!”.
Con queste parole Placide Ntole, giova-
ne avvocato di Bukavu, città nell’est
della R.D.Congo, ha concluso l’incontro/
conferenza stampa che abbiamo orga-
nizzato lo scorso 9 giugno alla bibliote-
ca del Comune di Cassano. Ecco le no-
stre domande e le sue risposte:
D: qual è il tuo lavoro e perché lo hai
scelto?
R: sono avvocato e difensore dei di-
ritti umani. L’ho scelto perché, sin
da piccolo, sono attratto dai diritti
umani.
D: in quanti Tribunali sei stato?
R: lavoro in tutti i tribunali del Sud
Kivu (la regione dove lui vive grande
quasi come l’Italia) per la difesa dei
diritti dei bambini congolesi. In par-
ticolare nei tribunali per i minori che
sono in ogni villaggio ed a Bukavu.
D: hai mai avuto paura di fare il tuo
lavoro?
R: ogni tanto, soprattutto quando
vedo un amico o un collega minaccia-
to o ucciso per il suo lavoro. Ma la
difesa dei diritti umani prevale sulla
paura. E’ più forte di me.
D: cosa provi quando vedi le persone
uccise?
R: paura e rabbia
D: hai ricevuto minacce di morte?
R: si, cinque mesi fa, a causa del mio
lavoro. Spesso chi minaccia quando
viene a sapere che aiutiamo quelli
minacciati si rivolta contro di noi.
D: hai salvato gente in pericolo?
R: ho salvato molta gente in pericolo,
soprattutto difensori dei diritti uma-
ni. Concordiamo con loro le misure di
sicurezza da attuare subito e ci
mettiamo in contatto con le orga-
nizzazioni internazionali che ci pos-
sono aiutare per il loro trasferimen-
to urgente.
D: quante persone vengono uccise ogni
giorno?
R: molte. Non è possibile però dire
esattamente quante, perché in
R.D.Congo molte zone dove ci sono
conflitti armati sono inaccessibili.
D: hanno mai ucciso un tuo amico?
R: si, amici e colleghi, giornalisti e
attivisti dei diritti umani.
D: cosa possiamo fare per aiutare i
bambini di Bukavu?
R: quel che potete fare è assisterli
moralmente e, se possibile, mate-
rialmente. Chiedere il rispetto dei
diritti dei bambini in tutto il mondo,
in particolare nella Repubblica demo-
cratica del Congo dove la situazione
dei diritti dei bambini è deplorevole.
Contribuire a promuovere l'educazio-
ne dei bambini nati da violenze ses-
suali e gli orfani. Parlarne e far co-
noscere questa orribile situazione.
Lo faremo, Amico Placide, PROMESSO!
Placide Ntole con noi (qui sopra) e con la toga da avvo-cato. Qui a destra una cartina dell’Africa dove si può vedere quanto è grande la R.D.Congo rispetto all’Italia. Qui sotto invece il giorno della festa finale alla scuola elementare Camp Mweze a Kadutu, un quartiere di Bu-kavu
I nostri maghetti, si sono divertiti a fare l’oroscopo per voi. Che ne pensate?
Ariete: sarete felici per i vostri figli
Toro: sarete curiosi nelle cose degli altri
Gemelli: non avete problemi a farvi nuovi amici. Siete molto gentili
ma a volte anche un pochino furbi
Cancro: sarete grandi e alti
Leone: sarete felici di aver fatto una cosa bella
Vergine: sarete generosi con le persone
Bilancia: sarete bravi con le vostre mogli e le farete felici
Scorpione: sarete veloci e resistenti
Sagittario: sarete fortunati a conoscere persone e a fare amicizia
Capricorno: sarete contenti di vostro padre
Acquario: sarete bravi a nuotare
Pesci: sarete bravi a fare i conti di matematica
L’oroscopo dei nostri maghetti
La redazione de I Cornuti
è composta da : Martina, Cristian , Devis (il caporedatto-re), Filippo, Jacques-Claude, Lorenzo, Matteo, Mirko, Nicolò, Riccardo Ga. E
Riccardo Gio. (il segretario di redazione)
Un aiuto, piccolo, è arrivato da Michele
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Esteri: in giro per Ginevra e Stoccolma Ginevraè una città svizze-ra, dove si parla francese, molto importante per l’economia, la cultura e il commercio. È molto fred-da e ventosa (famoso il “bisé” il vento freddo) ed è la città più popolata della Svizzera dopo Zuri-go. Gironzolando per Gi-nevra si trovano tantissi-mi monumenti, grandi palazzi caratteristici e oltre 40 musei dove gran-di e bambini possono am-mirare collezioni archeo-
logiche, storia naturale, belle arti, scienza e tecno-logia. Lungo le rive del suo lago (che in realtà si chiama lago di Lemano) si trovano tantissimi spa-zi verdi curati perfetta-mente in ogni particolare quali, ad esempio, il “jardin d’Anglais” dove si può ammirare un bellissi-mo orologio floreale che funziona davvero! Una delle cose più conosciute della città è il “jet d’eau” (vedi foto Fontana a sini-stra) dove un potente getto spinge l’acqua fino a 140 m di altezza. Ini-zialmente era una valvola di sfogo dell’impianto idraulico della città poi ne è diventato un simbo-lo. Un simbolo visibile da quasi tutta la città ed anche da 10.000 m di al-tezza. Un consiglio per visitare Ginevra? Scarpe comode, sciarpa calda e.. vocabolario di francese!
Stoccolma è la capitale della Svezia, una nazione nel nord dell’Europa co-perta da molte foreste e con ben 30.000 isole ed isolette. La temperatura è fresca anche in estate. La Svezia è molto diversa dal-
l’Italia ed è piena di locali interessanti. A Stoccolma mi sono piaciute molte cose a cominciare dallo zoo, pieno di animali che non avevo mai visto dal vivo, alla casa di Pippi Calzelunghe (nella foto qui
sopra di dazeroa.it) dove ci ho gioca-to tutto il giorno. Quel che mi è pia-ciuto di più, però, è stato il museo del Vasa dove è esposta una nave antica affondata per il suo stesso peso. In più c’erano moltissimi computer dove potevi provare a ricostruire quella nave.