PEC, FIRMA DIGITALE, CONSERVAZIONE DIGITALE, SPID, FATTURAZIONE ELETTRONICA, TRUSTED CLOUD...

L’industria italianapotrebbe trarresignificativi vantaggida un uso più diffusodelle soluzioni dieBusiness.

* individui in età compresa tra 55 e 74 anni, con un basso livelo di istruzione, disoccupati, inattivi o in pensione.

UTILIZZATORIREGOLARI

SVANTAGGIATISOTTO ALMENOUN ASPETTO*

UTENTIINTERNET NEGLIULTIMI 3 MESI

UTENTIINTERNET NEGLIULTIMI 12 MESI

UTENTI CHEUTILIZZANOINTERNET

REGOLARMENTE

UTENTI CHEUTILIZZANOINTERNET

DI FREQUENTE

UTENTI CHEACCEDONO AINTERNETIN MOBILITÀ

INDIVIDUI CHENON HANNO MAIUTILIZZATOINTERNET

ABITAZIONICON ACCESSOA INTERNET

75% 66% 68% 63% 52% 62%14%

28%

SOTTO LA MEDIA EUROPEA SOPRA LA MEDIAEUROPEA

31%

UTENTI PRIVI DI COMPETENZEDIGITALI MINIME

63%

UTENTI CAPACI DI SVOLGERESOLO ATTIVITÀ ONLINEPOCO COMPLESSE

+ 4%IN UN ANNO

NUMERO DEGLIUTILIZZATORI DI INTERNET

...ma noi più degli altriabbiamo un problema culturale.

L’Italia ha compiutoqualche passo in avanti...

Il Digital Economy & Society Index 2016offre un quadro aggiornato del livello di digitalizzazione

raggiunto da ognuno dei Paesi UE.

COME RECUPERARE TERRENO NEI CONFRONTIDEI PAESI PIÙ DIGITALIZZATI D’EUROPA?

Sviluppando nuove competenze e investendo in tecnologie digitalicon InfoCert

Il problema culturale della digitalizzazionein Italia.

DESI 2016

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