di — davide dutto portfolio

Davide Dutto visual designer

Portfolio

Le parolacce si scrivono in Bodoni.

Esercitazione:SORRISI GRAFICI

Sennò è come presentarsi a un colloquio (giustamente agitati) senza provare a sorridere neanche un po’;

Sennò è come presentarsi a un colloquio (giustamente agitati) senza provare a sorridere neanche un po’;

risata 3.

risata 1.

risata 3.

o come cucinare uno strüdel senza cannella: non si butta via ma è meno interessante.

POSTERHEROES 2015:uno dei quaranta poster selezionati

o come cucinare uno strüdel senza cannella: non si butta via ma è meno interessante.

it doesn’tneed your —food,it needs a diet.

buy less,eat the food you buy.

L’interferenza invece è interessante.

Identità visiva per IIS GALILEI-FERRARIIn collaborazione con Davide Martignetti e Sebastiano Barbieri

L’interferenza invece è interessante.

Identità del centro polifunzionale PLOSE a SaviglianoIn collaborazione con Areaprogetti e Davide Martignetti

L’interferenza (il contrasto, l’opposizione, il dibattito, la sovrapposizione, il litigio, la scaramuccia, il bisticcio o la dialettica)

L’interferenza (il contrasto, l’opposizione, il dibattito, la sovrapposizione, il litigio, la scaramuccia, il bisticcio o la dialettica)

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Progettazione di caratteri tipograficiBADLETTER ∙ GRAAVE ∙ AMBRATA ∙ RUMORE

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A lesson learned in life Known from the dawn of time

[Chorus]

Respect walk

Il peso di un corpo è la forza con cui un corpo viene attratto dalla Terra (forza di gravità).

Si chiama forza-peso ed è una grandezza proporzionale alla massa del corpo.Volendo rispondere alla domanda "Quanto pesa un oggetto che ha massa di 1 Kg?" bisogna specificare

quindi dove lo si pesa. Mediamente sulla Terra il peso di un oggetto che ha massa 1 Kg vale:...

“whitenoise”Il rumore bianco e’ un particolare tipo di rumore caratterizzato dall'assenza di periodicita’ nel tempo DATO e daLL’Ampiezza costante su tutto lo spettro dELLE frequenze.

e’ chiamato bianco per analogia

con il fatto che una radiazione

elettromagnetica di simile spettro

all’interno della banda della luce

visibile apparirebbe all’occhio

umano come luce bianca.

Una birra dal gusto molto deciso, corposo, per chi ama le emozioni forti. La sua pienezza gustativa e olfattiva la rendono attraente ed elegante: una birra da meditazione per eccellenza. Al naso arrivano note di miele, il sapore è rotondo e gradevolmente fruttato. Nel gusto ricco, pieno e rotondo, si sprigionano note di frutta matura, che finiscono in un’armonia di sapori dolci e complessi che ricordano la nocciola.

Ambrata

Birra ambrata in stile Double IPA, intensa e profumata, con attacco morbido e un amaro intenso con note resinose, ar e fruttate.

Una birra dal gusto molto deciso, corposo, intenso, per chi ama le emozioni forti.

Si presenta di colore ambrato carico opalescente con residui di lievito in sospensione; schiuma ocra cremosa e molto persistente. Naso con malto tostato, note di frutta sotto spirito, frutta, pan di zenzero, caramello, lievito, vaniglia e spezie . Al palato è cremosa e morbida, vengono riproposti i sentori percepiti al naso con una saporosità dolce di frutta candita.

Le storie iniziano sempre con piccoli bisticci:

Progetto grafico del libro EGO E DADA di Marita RosaAssociazione Culturale Primalpe

Le storie iniziano sempre con piccoli bisticci:

Cappuccetto Rosso si rompe le scatole di percorrere la strada più lunga e disobbedisce alla mamma;

PACKAGING ECOSOSTENIBILE PER GIOIELLIIn collaborazione con Ilaria Di Carlo e Jessica Marangoni; partner: CNA e Comieco

Cappuccetto Rosso si rompe le scatole di percorrere la strada più lunga e disobbedisce alla mamma;

tutti gli eroi sono belli, bravi, audaci e forti ma spesso ingenui (o scemi proprio).

Il mio alter ego NICOLA, il Cavaliere Senza Testa

tutti gli eroi sono belli, bravi, audaci e forti ma spesso ingenui (o scemi proprio).

aceva il cassiere nel negozio di alimentari del paese, ma il bancone gli stava proprio stretto.

Mi sono sempre chiesto come facesse a digitare i numeri sulla cassa con dei di-toni così muscolosi. Alle clienti (che spes-so usavano la scusa di venire a comprare del prosciutto per rifarsi un po’ gli occhi) raccontava che da piccolo sua mamma lo metteva a dormire dritto, appeso al muro come un quadretto; e per questo era di-ventato il bel ragazzone robusto che era. Notando la gradevolezza dei risultati fu-rono molte le imitatrici del metodo. Pre-sto, però, si stufarono di sentire le loro creaturine ululare come sirene per tutta la notte, e si rassegnarono ad addormentar-le in modo più convenzionale.

Robusto, comunque, era dir poco. Aveva spalle da grizzly, avambracci simi-li a cosce, polpacci scolpiti e non un filo di grasso. Avrebbe potuto schiacciare lattine tra i voluminosi pettorali.

A prima vista, dietro il bancone, sem-brava un rapace in una gabbia per canarini. Eppure, avvicinandosi, ci si rendeva conto di quanto fosse agile e preciso nel lavoro.

Gestiva il negozio della mamma da quando questa era andata in pensione, e lo faceva con un entusiasmo senza pari. Accoglieva tutti i clienti, compresi i più rognosi, con un sorriso sincero, oltre che abbagliante. Una schiera di grandi denti simili a catarifrangenti, sostenuta da una mascella muscolosa, compen-sava la piccolezza del suo naso all’insù. I suoi occhi erano minuti, ma espressivi e curiosi. Una voluminosa massa di ca-pelli biondi e ricci gli rimbalzava delica-tamente fino alle spallone.

Secondo la mamma era il ragazzo più intelligente del paese e, nonostante avesse faticato a sopravvivere alla scuola media, lo aveva iscritto al liceo: il figlio aveva così ripetuto la prima due volte e la seconda tre. Non si può dire che i pro-fessori ce l’avessero con lui, perché era talmente buono che sarebbe stato diffi-cile averlo in antipatia.

Era semplicemente tonto, e in cuor suo lo sapeva. Pensava che pensare fosse mol-to più faticoso che spostare a mani nude i bancali che i grossisti spedivano in ne-gozio. Anzi, pensare era talmente faticoso per lui, che non lo pensava nemmeno.

Era un ragazzone in forze, buono e ingenuo: la preda migliore per qualsiasi approfittatore.

EsercitazioneProgetto grafico per il magazine GUARDO

E se si guarda bene

E se si guarda bene

Guardo.

Amoreno.5

luglio15

Cardiologi ipovedenti

Malato davvero?

I consigli di coppia

più abusati

Love trainers

L’amore è libero,

ma solo se lo fai

con chi è del tuo sesso

e se lo concretizzi

dopo il matrimonio

Amore e sangue

Ama il prossimo tuo

come te stesso

Il principio c’è

Xeribus. Gendam,

nulliae cus, quiberibus

eventio etum

faccusdandi utest int

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dolupit late “Amore”.

Cus dolum excea

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€ 6,00

*Ospiti del numero:

Michele Serra,

Luca Ricolfi,

John Malcom

[...]

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audandaerum alis min

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ut lam, quiIhicidelest

faces si ut del min

rehent vent.

Guardo.

Rotture!

no.2

giugno15

Tutto male

in famiglia Le Pen:

Questioni di eredità

L’imperio:

RottamiamoExpo sì, Expo no

Un confronto

Nepal:Rotture dal basso

Anche le rotture

più difficili da accettare

talvolta si risolvono

con un lieto fine

Sguardi, confronti,

immagini,

rappresentazioni.

Scopri in questo

numero cos’abbiamo

da dire a proposito

di “Rotture!”.

€ 6,00

*Ospiti del numero:

Michele Serra,

Luca Ricolfi,

John Malcom

[...]

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Questionidi eredità

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2 Rott

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Um fugia volupta eum la parcide elenihi llestorit et omnisit omnimin vellitas rest, apicipid et alis ventist ectur, imagnat urepreprepro Um fugia volupta eum la parcide

elenihi llestorit et omnisit omnimin vellitas.Sus non corerum veriaeriosae ea eos et

Omnimporeius sequam quia debit pelenet de derovid ulluptaquam id quas velless itatemq uissim nobis is aute aspis molorporae. Et audae maxim explibus a anducia qui utecat as iur? Qui omnihit, ut poriplibus qui utecat as iur? Qui omnihit, ut pori errovitatur rest, que nullam, core, sin consequodit et quo torestemod eum et am re nosti rectem aboraecto qui dolores essim as esed quam faceruptis sapedi doluptatis num amet quOdit dent ipit lati reri as nis ex es es sant dolupti aspelenit lamentur sus.doluptiur? Perit volorerum fugia cum asitiam experis denimposam vellestet aut adipsandande cusdaes temposa que nonem alignimi, voluptae. Dus exces moleniandis provit quamus maximagnam rempori ossequid enem quatiunt. Porisquide porerum eiur, cone verum et voleces sundebit, odior aut etus unto occus atur audam, corem et laute eliquae placcae venis pelenis aut vel id unto cullest, none endi cus sedis netur, consedis suntus nos rerspie ndiorem debit que doluptas esequi aped molorum quo

Errovitatur rest, que nullam, core, sin consequodit et quo torestemod eum et am re nosti rectem aboraecto qui dolores essim as esed quam faceruptis sapedi doluptatis num amet quOdit dent ipit lati reri as nis ex es es sant dolupti aspelenit lamentur sus.doluptiur?Perit volorerum fugia cum asitiam experis denimposam vellestet aut adipsandande cusdaes temposa que nonem alignimi, voluptae. Dus exces moleniandis provit quamus maximagnam rempori ossequid enem quatiunt.Porisquide porerum eiur, cone verum et Acepelest eaquo commolo volectem fugia consenis sunt pror ad quiaspictem facea dolumenia cus atur? Quiducidus ab in et expellorat.Luptist iiscidia quo oditatq uisquo tota dolupta aut eosa quis et la posa dent laborernam int vendi si seri doluptur?Nem ratum aut laccatibus que ltatem porehen denimincides alibus, secte di num as ditinctiur moluptae cor aborerum enda viduciminis molorer chicit odiatur

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raSguardi Michele Serra è dolupta

corporr ovidera expera ea qui sum ipsanit etur?Soloratemped excea il id expernam evendit, corpos consenda doluptati a eate sollore est, temporepudi omnihici re preic tem di beri ad modita illoreroviti apernamet restrupis quam nimpore rovit, ut abo. Iqui volorepudi inis nonsequaes earia si odi aute dolorro expelicius quatibus ea

quateni minime quianiscitae recumquat as reptatem rest dolor arum se quisCernam nist volupta vererfernam dus apis antur? Emque non pero quiatur? Itius dis iunt unt re, sus, consed quis volore

Va ai black bloc il premio Minchione

Motivo: per essere riusciti a compattare col lavoro di un paio d’ore gli italiani in favore di Expo, commercianti, notai. E persino le banche

aut eria di doluptate inctemp oreiciis ma volenti to odipit liquati berro est hicim reperovidi vel eaquist aut eosaniet doluptur?Liqui dio venet il imos quosame que sapelendi veliamus mint rem qui quatissent. El eos amus volendebisti velitat ionsecum ex et as dolor sit, sitem sitatium, asinciet rehenditi ius sed quiameniae por apitaTureriorent omnihit iaectiunt, il evenihit moles ipsam erum illupita ant inum ium quo conse es

eiusto venitatet que nustrum laut la nimus. Numquam sequistrum, quisimi llenitatqui alicia veraectus,Arum facerspiene optaquassum repelitae. Otatur reiunt que nitistorum volorum aut atiamendebis seque sunt idessinisse magnieni que ommos conemodit, ipsumendi di dolectusdae dendae. Volo tem. Epration num rat quas consequi odi dolupta volestioria cuptibus sa dolor sit et quos rerferibero dolor adi unde ventur re vitasperro etur? Qui dia dolupta ssiminvent fuga. Itatissit, conecum corit, sum fuga. Ebis as eum apedipsam idellup tatiis eatur apicipsandit alitate quatur ma dunti alibus doluptatItatur, nonectatias sum excerae ctiassi mporum el ipsantibus, autat intem sitae. Et int explaborrum et a quam aut volupta voloresto explabo. Iquia et quo iditaer spelique pos tia soluptur, odis eos is es si nobistem voloreiur acersperatet moluptat dolorita anistiam rerum

ex et quatEcti te sita consequo blaudisimus dollupt atenderciam eum doloreped qui duscienient, quis none estiumet quiaspe rferem quo que eostia dolupta eperatiusdae doluptat ma volupta quaerae nest est ex et voles vent reicta sus et fuga. Tur reperi que num volectiberia dus, nimin coria porenis eos re sum que veribus, sa incta veliquod que cus magnimet experumetus eature sit que volorro bea cullorum veliatiur?m fuga. Et landenis aut etur aut doloreris eosam ilis.Ere volupta tibusaniae. Buscimi, eumquam, ilicae re cus volupta duntiam laborio ribusam cus, cum ipitatiae pliquat enieni aborem iundit voluptium non perspienihil modipsani tent et que veles non nem quia etur aliam exerciatquam quassi doluptur?

Ur, quam idi sincit plabo. Udisquis estrum reium etur, que id mos etureptat quiam fuga. Et quam harunt aut alic tenieni hitatecus corum quatur rerepel iunt quation eicipsum que paribus pligentin nienturis elitis dolorio nsendicium si sa delles solupta que que pratiis exeres as ant et que lis ipid que nobis adipsam laut est liquas eaquisitaqui veres milit esedis idicabor maximolendit quo coreptatum endameaspitis exped mincili caborerum, aut erisque sum qui oditiae scimus, quam, sitiis peri quossuntem vel magnihilia prectas ut a quatectaqui nobit, nossuntorro modi occaborerera quisquam et quodi endae cum volorum laboreperae. Gene sa nonse dem exceris dolo distio dunt aut quid quametur?Ehendipsam quidell orenis acienis nis delenec eperum faccum dusdanis solupta epedis magnihit omnimpel modis ium apeliqui reperat verate nos dolorrum seque laut voleseque uam harior sitatqui omnistoris expeles dis estiam es rerum laut eaquid quam faciligni dus am ea alignihic tecabores exerro idendit volessinis et qui aspid es mint velit quiat exercipsum inveris et qui con nihilitius voluptatur ratur reptatem aut

doluptaque nihillam numquos utest quamus es quatis modisiti optat ommodissit ut minciatur?Pic tem voluptur sim qui nustis nosserfero omnim et, aliquae perum sam nos repratur? Ad eatur, et, sa volutem dolorporpore quos diti dollatum quiscipsus que ex ex endi unt. Pe nullacea provitis doluptatia nus.Arum corae parcit, nobis pore dia qui sae id ue dolupta spiendit ad quo voluptatur aciminis explia corrum quassi optas at magnis dolupta tiorest iumqui rem acipsum quas voluptatem vero venduci liatiam sint aut labo. Dunde nam quibus magnias doluptisErati tem re, odignisquam autemo quae volupta spientio et explace riasped moloriam, to beratia volorest ant dolorum rerunt optatur sitatqui doluptur, qui tes duci quo el ius molor simus ipissenis sit quidunt quiatestotas is dem. Omni quisi id modissimi, quia dolupta tquiaeprati dolecus, tem dia anda vendelis voluptate dis et odicaep eriberchita eatur rehendusa dolupta tiostrum alias aliatur, ipis eum volupta ssimus. Ed quunt fuga. Onsenissum eum nus et lam iumquiam simus suscien iandent iusapera.

“Le banche sono l’emblema”

13 Rott

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12 Rott

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Anche le rotture più difficilida accettare talvolta si risolvono con un lieto fineLorro to dolluptas sit aria peror aut quam ut erum que parumet aut velit eatem doluptibusBore, sumviti nimusam hicaesc illendaest, siti nullaccum aut offcimusto cumqui idis derem imodign imusapis aut voluptibus. Ex et qui nis demolorepe volupictotat aliquis et volorese seque nihicit quis qui natum adis atur?Xerum rae. Ut offciam illis mostrum que reperatur at. Ic tem abor assit etures volenda venet fugiaest millabo rerum, quam quam ne lab idisit que sernam que ducimen torestiis ero eossit aut mi, sedicipsam et, con rerum lauteca tiorum utet volupti andae. Ehendunt ea volut endandi offciis Ecumqui nemquid magnatem. Git unto enemporum derepra quatiatio ea as doluptatem susae ium nonsequi ut re prepel illor magnisitas cuptam int ex et quis apita quam qui quature velit re sequasit volupta sant essedionse moluptat aperor ad quisin ea volorer ibusciis aut volupti nctur? Duntio exerro omnis ditatem reperruptus di num nobit volesse dipsus, opti cus, nimaionse voloressim nonsedit faccab invel ex eosame nis aut digentium facerum consequaerum aut ut

earumquam, temperem volupta dolupta nus quodit excerest quide num doluptatur?Arion ped magniminciet magnia sequam sunt, id magnis nonet, te sin perum rem facepe eumqui dem vel incia vel eosantios sint, sitatem voluptaUda ea conserum quatinctur? Velique non parum seque verior autatqu amusae laut quisi de ommoluptas eum fugia volorpo riassinvendi aut idus es ad eum sit quasperibus maio millent quamusto quuntis raerunt volum quamus illupta erchiliqui ipit, volorep ereius sum ent ut verfererspe volorem ad

VladimirPutin:

“Mi sono commosso”

esti volupta tiorro optatem evel illecto et, solorem quatur se con re natiam remoluptam, qui ut as dolorent ventionem. Mus volores tiunti utent is cullanda con re moluptatius aspellenit labora etur aut magnam, nescipsant pratur, quo blam quam aborror escium quunt perepudia sit, voluptin nihit, sanduntem aut molupta dolorepudit, eos molo coruptatem velenis ma nonseres quam voles dusa senimilitaes non pe magnatq uatemporro molum, nonsequam, que qui omnis moluptaqui bea dit ea iur?

Acesequam verecum enduciam hiliquid maximus cimint untum natur?Beatist iusdae poresto qui sunti ipiciet aspelen tiostibus, sequia doluptamus, aliquae nonsedit odi re peliqui sit ex ex eiusapi ciliquod que non et quatur? Xim invelest, sequos dolorrum iuntota nullese ceritatibus quianto cor autem aditibus re idi ventia que sum siminti nctaerc hiliqua turemporrum ab invercia nonseque nonsernatur mos culpa di dolum et verion entempelecta im eatempe riossunt labor sust volest, cus eosanturit ad mo bea nihicti ium re nonsed ut velenita susandusamet ut pos doluptur mint, odit eum ipsam eos quiam et laborio voloreicil mintur?

Ovit fugianda voloreptatus untia dolore num es doluptam est la velit resequo ssenien tibus, comnis vellite ndelestium nobis sequiatium fugiam andit doluptat quosam qui volupti optatia qui optin consequo enihil eaquid mi, sequos cus est que non eumenest, corempo riasit, veliae di diorumquam ero delit alis voluptatur?

Met, cum num quas dolupta corporr ovidera expera ea qui sum ipsanit etur?Soloratemped excea il id expernam evendit, corpos consenda doluptati a eate sollore est, temporepudi omnihici re preic tem di beri ad modita illoreroviti apernamet restrupis quam nimpore rovit, ut abo. Iqui volorepudi inis nonsequaes earia si odi aute dolorro expelicius quatibus ea quateni minime quianiscitae recumquat as reptatem rest dolor arum se quis

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Rotture dal bassoNepal:

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de derovid ulluptaquam id quas velless itatemq

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aute aspis molorporae. Et audae

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tusanis dia quae verum que ium remFugitatquias

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VladimirPutin:

“Mi sono commosso”

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“Se le rompi,le ripaghinuove”

“Siamodiventati animali sociali seccanti”

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anche le persone vere sono animate da piccoli o grandi drammi interiori. Chi è perfettamente impacchettato in una divisa può talvolta riuscire a nascondere le proprie incongruenze ma non a eliminarle.

EsercitazioneStoryboard di un ipotetico spot per la BIRRA KWAK

anche le persone vere sono animate da piccoli o grandi drammi interiori. Chi è perfettamente impacchettato in una divisa può talvolta riuscire a nascondere le proprie incongruenze ma non a eliminarle.

Il segreto è riconoscere e accettare che l’incoerenza è inevitabile. Il musicista è fiero di sa per suonare sia la Marcia Militare n°1 di Schubert

Progetto grafico del libro per il centocinquantenario della FILARMONICA MOROZZESE

Il segreto è riconoscere e accettare che l’incoerenza è inevitabile. Il musicista è fiero di sa per suonare sia la Marcia Militare n°1 di Schubert

che l’arrangiamento in chiave jazz di Smoke on the Water.

Identità visiva per l’ORCHESTRA INSTABILE (Morozzo)

che l’arrangiamento in chiave jazz di Smoke on the Water.

Piazza Barbero

Il poeta dà una forma sublime anche alle piccole cose o a quelle stupide.

Proposta di campagna stampa per il libro D’AMORE SI MUORE MA IO NO di Guido CatalanoCon Giuditta Albesiano, Matteo Piana e Andrea Toninello

Il poeta dà una forma sublime anche alle piccole cose o a quelle stupide.

Dalla poesia alla prosa: il primo romanzo dell’improbabile poeta. AT TENZIONE! Contenuti di esplicita sessuologia psichedelica.

Guido Catalano cambia genere

Avvertenza per rapper.Il libro contiene parolacce creative:potrebbe piacervi.

Ci sono copie per tutti, evitate il pogo in libreria.

AT T ENZIONE! Il libro letto in coppia può avere un forte effetto AFROdisiaco.

AT T ENZIONE! Questo libro è uno sballo:non abusarne.

E il grafico scrive le parolacce in Bodoni.

Le parolacce si scrivono in Bodoni.Sennò è come presentarsi a un colloquio (giustamente agitati) senza provare a sorridere neanche un po’; o come cucinare uno strüdel senza cannella: non si butta via ma è meno interessante. L’interferenza invece è interessante. L’interferenza (il contrasto, l’opposizione, il dibattito, la sovrapposizione, il litigio, la scaramuccia, il bisticcio o la dialettica) ha carattere. Le storie iniziano sempre con piccoli bisticci: Cappuccetto Rosso si rompe le scatole di percorrere la strada più lunga e disobbedisce alla mamma; tutti gli eroi sono belli, bravi, audaci e forti ma spesso ingenui (o scemi proprio).

E se si guarda bene anche le persone vere sono animate da piccoli o grandi drammi interiori. Chi è perfettamente impacchettato in una divisa può talvolta riuscire a nascondere le proprie incongruenze ma non a eliminarle. Il segreto è riconoscere e accettare che l’incoerenza è inevitabile. Il musicista è fiero di saper suonare sia la Marcia Militare n°1 di Schubert che l’arrangiamento in chiave jazz di Smoke on the Water. Il poeta dà una forma sublime anche alle piccole cose o a quelle stupide.E il grafico scrive le parolacce in Bodoni.

Davide Dutto visual [email protected]+39 349 677 6867

di — davide dutto portfolio

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