diritto allo studio e studenti diversamente abili
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percorsi personalizzati
Cristina Gioseffi SSIS veneto – VIII cicloS.T.V. prof. Riccardo Scaglioni
il diritto allo studio e gli studenti
diversamente abili
Cristina Gioseffi - SSIS Veneto VIII ciclo
i soggetti
“E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”
(L. 5/2/1992 n.104)
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il diritto all’educazione e all’istruzioneart. 3 Costituzione Italiana
“2. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ”
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il diritto all’educazione e all’istruzioneConvenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006
ARTICLE 24 – EDUCATION
1. States Parties recognize the right of persons with disabilities to education. With a view to realizing this right without discrimination and on the basis of equal opportunity, States Parties shall ensure an inclusive, education system at all levels, and life-long learning (…)
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il diritto all’educazione e all’istruzioneart.12 L.104/1992:
“2. E' garantito il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie”
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il diritto all’educazione e all’istruzioneart.12 L.104/1992:
“3. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”
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il percorso
Il Consiglio di Classe deve valutare se l’alunno certificato è in grado di seguire la programmazione della classe oppure se è necessario elaborare una programmazione individualizzata
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il percorso
programmazione:
A. omogenea nei tempi e nei contenuti a quella della classe
B. ridotta e semplificata rispetto a quella della classe
C. differenziata (caso più frequente, soprattutto negli istituti superiori)
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programmazione omogenea non è molto frequente (soprattutto alunni con
deficit sensoriale) alla fine dell’anno scolastico, l’allievo viene
valutato e: promosso (con eventuali debiti formativi) respinto
al termine del percorso scolastico, l’alunno sostiene l’esame di Stato (e quello di qualifica) diploma
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La presenza del docente di sostegno, di per sé, non pregiudica il normale percorso
di un allievo con certificazione se quest’ultimo è in grado di svolgere prove uguali o equipollenti al resto della classe
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programmazione semplificata e differenziatal’allievo: viene valutato in relazione ai programmi
individualizzati svolti e ammesso alla frequenza (non: “promosso”) non ammesso (se non sono stati raggiunti gli
obiettivi disciplinari prestabiliti) sostiene l’esame di Stato (e di qualifica) su
prove opportunamente predisposte non consegue il diploma (e la qualifica) ottiene il riconoscimento di crediti formativi
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programmazione semplificata e differenziata
l’attestazione di riconoscimento dei crediti formativi può costituire, in particolare
quando siano state svolte esperienze di stage o inserimento lavorativo, un credito spendibile anche nella frequenza di corsi di formazione professionale nell’ambito
degli accordi tra amministrazione scolastica e regioni
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i soggetti coinvolti nell’organizzazione e programmazione delle attività
ScuolaASL
(ULSS) FamigliaComune eProvincia
alunno con certificazione
insegnanti curricolari
docente di sostegno
medico e psicologo
assistente sociale
educatore
addetto all’assistenza
istruttoresocio assistenziale
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gli strumenti di lavoro
CERTIFICAZIONEDIAGNOSI FUNZIONALEPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
(PDF)PIANO EDUCATIVO
PERSONALIZZATO (PEP)PROGRAMMAZIONE
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la certificazione è “l’individuazione dell’alunno come persona
handicappata” (art.2 D.P.R. 24/2/94) per il quale si rendono necessari particolari interventi di natura pedagogico-didattica e/o di natura terapeutico-riabilitativa e assistenziale
D.P.C.M. 23 febbraio 2006, n. 185art.2 (attuativo L.289/2002, art.35, comma 7): “Ai fini della individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap, le Aziende Sanitarie dispongono, su richiesta documentata dei genitori o degli esercenti la potesta' parentale o la tutela dell'alunno medesimo, appositi accertamenti collegiali, nel rispetto di quanto
previsto dagli articoli 12 e 13 della legge 5 febbraio 1992, n. 104”
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la diagnosi funzionale è una “descrizione analitica della compromissione
funzionale dello stato psicofisico dell’alunno in situazione di handicap” (art.3 D.P.R.24/2/94).
aree: cognitiva affettivo-relazionale linguistica sensoriale motorio-prassica neuropsicologica autonomia
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il Profilo Dinamico Funzionale è redatto, sulla base della Diagnosi
Funzionale: dai docenti curricolari e di sostegno facenti parte
del C.d.C., dagli operatori del DSS che ha in carico l’alunno (e
che ha rilasciato la diagnosi funzionale), con la collaborazione della famiglia
in una riunione appositamente convocata dal Capo d’Istituto entro il mese di novembre
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il Profilo Dinamico Funzionalecontiene una descrizione funzionale
nelle seguenti aree: cognitiva affettivo-relazionale comunicazionale-linguistica motorio-prassica neuropsicologica dell’autonomia e dell’apprendimento
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il Profilo Dinamico Funzionaledopo un primo anno di osservazione
dell’alunno, la scuola elabora: una descrizione funzionale relativa a ciò
che l’alunno sa fare nelle varie aree una definizione degli obiettivi che l’alunno
potrà presumibilmente raggiungere in ognuna delle aree
esempio di P.D.F.
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il Piano Educativo Personalizzato descrive, sulla base dei dati derivanti dalla
Diagnosi Funzionale e dal PDF, gli interventi da attuare nel corso dell’anno scolastico e i relativi impegni assunti da parte della scuola, dell’ASL, dagli Enti Locali e della famiglia, al fine di realizzare l’integrazione scolastica e sociale
viene redatto annualmente entro il mese di novembre (nella riunione appositamente convocata)
esempio di P.E.P.
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la Programmazione è elaborata dal docente di sostegno in
collaborazione con gli insegnanti curricolari delle diverse discipline
tiene conto delle principali difficoltà di apprendimento di un allievo diversamente abile: il ruolo dell’attenzione la memoria a breve e a lungo termine la motivazione
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le prove differenziate le prove d’esame devono essere
coerenti con quelle svolte durante il corso di studi e con gli obiettivi educativi, di formazione professionale e di sviluppo della persona
esempi di prova d’esame differenziata: italiano psicologia
alunni certificati nell’Istituto
Professionale StataleB. MONTAGNA
-Vicenza-
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i numeri 48 alunni certificati
su circa 1.000 alunni, distribuiti nelle tre aree di indirizzo-la percentuale è tra le più alte nel Veneto-
totale alunni
alunni certificati
20 insegnanti di sostegno presenti nella scuola
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mission, finalità e obiettivi dell’istituto
obiettivo n.8 (P.O.F.): Controllare le condizioni che favoriscono l’integrazione dei diversamente abili attraverso:
specifiche attività di accoglienza collaborazione con le famiglie e con gli operatori dei
Distretti socio sanitari coinvolgimento del gruppo di studio e di lavoro (H) e
dell’intero C.d.C nell’elaborazione e applicazione degli strumenti previsti dalla L.104/1992 (…)
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mission, finalità e obiettivi dell’istituto
(segue)
attuazione delle azioni volte all’inserimento dell’alunno in attività lavorative (…)
evidenziazione delle risorse e potenzialità dell’alunno utili per un inserimento lavorativo
traduzione di un profilo professionale, una mansione o un compito in standard formativi (…)
certificazione delle competenze acquisite dall’alunno
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le idee…
uno studente:
“abbiamo un bellissimo rapporto con i due compagni diversamente abili presenti in classe, che quest’anno sono anche venuti in gita con noi. Una Commissione della scuola lavora per rendere più calorosa la loro integrazione”
*tratto da un’intervista effettuata in data 12/05/2007
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le idee…
un docente:
“ho sempre lavorato con ragazzi diversamente abili, anche da solo (ma apprezzo la collaborazione con gli insegnanti di sostegno). Preferisco adottare percorsi semplificati, raramente differenziati”
*tratto da un’intervista effettuata in data 12/05/2007
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le idee…
un genitore:
“bisognerebbe aiutare i genitori ad accettare e comprendere i limiti dei propri figli (che a volte hanno serie difficoltà, ma non certificate)… altrimenti si sentono sconfitti”
*tratto da un’intervista effettuata in data 12/05/2007
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