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Cosa è cambiato negli Ultimi mesi Disabilità in Lombardia Cosa è cambiato, cosa cambierà Avv. Laura Abet - LEDHA

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Cosa è cambiato negli

Ultimi mesi

Disabilità in LombardiaCosa è cambiato, cosa cambierà

Avv. Laura Abet - LEDHA

…prima di iniziare

Premessa Mantenere livelli di impegno e approfondimentosull’attività legislativa e amministrativa dellaR.Lombardia

Esortazione Dimostrarci attenti ai presupposti culturali e nonsolo alle “traduzioni” organizzative del welfarelombardo

Regola per Mantenere un piano di riflessione e di azione comune

“giocare”

Un quadrimestre di fuoco…

1 - Dgr IX/381 – Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (5 agosto 2010)

2 - PRS – Programma regionale di sviluppo (DCR IX/56 – 28 settembre 2010 – area sociale)

3 - PSSR 2010-2014 (DCR IX/88 – 17 novembre 2010) 4 - Dgr IX/937 – Regole 2011 (1 dic. 2010 – all. 1; 2; 13; 16; 17)5 - Dgr IX/967 – Proposta di Progetto di legge: Modifiche art. 8 l.r.

3/2008 (15 dicembre 2010)6 - Dgr. IX/983 – Piano azione regionale per le politiche in favore

delle persone con disabilità (15 dicembre 2010) 7 - Dgr IX/936 – Linee Guida per la semplificazione amministrativa e

la valorizzazione degli enti del terzo settore nell’ambito dei servizi alla persona e alla comunità (1 dicembre 2010 – Dgr 1353 25/02/2011)

② Programma Regionale di Sviluppo

Maggior federalismo …..oltre la L.3/2001 ….per arrivare al regionalismo differenziato o a geometria variabile

• art. 118 – ulteriore spinta al decentramento• art. 119 – federalismo fiscale• art. 116 3° comma – tutte le materie dell’art. 117 3° comma; i

temi della giustizia di pace, e le materie di cui alle lettere n) –istruzione – e s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali

② PRS – area sociale

Il Welfare è destinato a configurarsi “WELFARE DELLE RESPONSABILITA’” come transizione dal “WELFARE DEI DIRITTI” già avviata nella scorsa legislatura

Tra gli obiettivi di fondo:

• Il potenziamento di una effettiva libertà di scelta rispetto ai percorsi di vita e non più solo rispetto ai diversi erogatori

• Rafforzamento del TS

• Conciliazione famiglia – lavoro

③ Piano Socio Sanitario 2010-2014

• Semplificazione amministrativa e normativa

• Revisione assetti organizzativi

• Sistema informativo sociosanitario della Lombardia

• Accreditamento

• La rete dei servizi sociosanitari e territoriali

• Funzione programmatoria del TS

• Formazione

• La disabilità

③ PSSR 2010-2014Psichiatria e neuro-psichiatria

• Promuovere, in tema di autismo, una riorganizzazione dellapresa in carico multiprofessionale che possa favorire ladiagnosi precoce e sviluppare piani terapeutici individualizzatidi qualita’

• Sviluppare e sostenere la cura e l’assistenza delle personeaffette da autismo e delle loro famiglie, favorendo ilcoinvolgimento dei soggetti pubblici e privati, in particolaredel no profit e dell’associazionismo

• Fare la mappatura dei servizi sanitari, sociosanitari e socialipresenti sul territorio

④ Regole 2011 – all. 13 UO sociosanitarie

Criteri per la negoziazione e la contrattualizzazione

• Programmazione locale basata sull’analisi dei bisogni territoriali

• Elementi rappresentativi della qualità offerta , Rette applicate

• Esiti delle attività di vigilanza e controllo

I budget aziendali e i finanziamenti alle ASL saranno determinati dalDir.Gen.le Ass.to Famiglia

• Determinazione dei budget definitivi assegnabili alle singole unitàd’offerta per il 2011

• Remunerazione della qualità aggiunta per i servizi diurni e domiciliari

• Contrattualizzazione/remunerazione di nuove unità d’offerta o diulteriori parti di unità d’offerta accreditate ex novo

④ Dgr Regole 2011 – all.16Programmazione Socio-Sanitaria

Revisione assetti organizzativi del Dipartimento ASSI e del Ruolo/Competenze del Direttore Sociale (D.S.)

• Riconduzione al D.S. della Programmazione/progettazione della rete sociosanitaria e socialie e della negoziazione/contrattualizzazione delle UO sociosanitarie

• Integrazione degli interventi delle reti sociali e sociosanitarie

• Coordinamento degli interventi in materia di conciliazione

• Assegnazione alla Direzione Sociale adeguate risorse finanziarie, umane e organizzative

④ Dgr Regole 2011 – all.16Programmazione Socio-Sanitaria

• Formazione

• Collaborazione con TS (Protocollo operativo di applicazione delle linee guida regionali, programma di attività, UPT, UPG e in tutti gli ambiti di supporto alle persone e alla famiglia)

④ Regole 2011 – all. 17Interventi sociosanitari a sostegno della famiglia

Area della disabilità

• attivazione funzione di regia inter-istituzionale dei processi di presa in carico

• Sviluppo dei ruoli dei consultori nell’ascolto, orientamento, supporto e sostegno alle p.c.d. e alle loro famiglie - PAR ∆ Centri per la Famiglia e Case manager

• Elaborazione di un piano locale coerente con le linee regionali

• Sottoscrizione di almeno un protocollo d’azione interistituzionale, a livello distrettuale, teso a superare la frammentazione della rete d’offerta dei servizi…che preveda l’adozione dell’ICF

• Sostegno ai progetti per la vita indipendente

⑤ Dgr 967 – modifica art. 8 L.R. 3/2008

• La R.Lombardia considera l’intera materia di sua competenza costituzionale

• Supera la normativa statale (ISEE) introducendo un nuovosistema di valutazione delle condizioni economiche (fattorefamiglia lombardo, una scala di equivalenza che tiene contodel nascituro e degli affidi)

• Dispone, per le unità d’offerta residenziali e diurne, ilriferimento alla condizione economica del solo assistito(persona disabile grave)

• Sancisce la separazione tra “anziani” e “disabili”

• Include, ai fini della valutazione della condizione economica,le provvidenze economiche (100% per le u.o.residenziali e50% per le u.o. diurne)

⑤ Dgr 967 – punti deboli

• Il rapporto con la legislazione statale in materia di LEA

• L’utilizzo delle provvidenze economiche ai fini dellavalutazione della condizione economica

• La distinzione tra anziani e disabili

Proposte migliorative

Superare la distinzione tra persone condisabilità a diverso livello di gravità (anche incoerenza con l’ICF e Convenzione ONU)

⑥ PAR - Piano azione regionale disabilità

Il PAR assume la Convenzione ONU a fondamento culturalee giuridico del proprio sviluppo

L’ICF viene adottato come linguaggio comune a tutti glioperatori della rete

Il PAR assume la ricerca (anche in relazione allaquanti/qualificazione dei bisogni), la sperimentazione, laflessibilità delle risposte e l’integrazione delle politiche,come elementi qualificanti della propria strategia

…ma più di ogni atto vale e conta ciò che annuncia la Politica …

“…vorremmo introdurre una Dote Welfare, che sulla scorta di quanto già sperimentato in Lombardia in altri settori sposti il finanziamento dall’offerta alla domanda, rendendo il cittadino consapevole e responsabile dell’effettivo valore dei servizi di cui usufruisce e restituendogli piena libertà di scelta”

Milano, 14 dicembre 2010 – intervento dell’Ass.re Boscagli al convegno

“Come cambia il welfare lombardo”

Cosa fare?

• Fare la mappa del cantiere, per non essere impreparatie per condividere priorita’, opportunita’ e timori

• Rinnovare il patto di “fiducia” tra Regione e TerzoSettore

• Riflettere sugli effetti reali del cambiamento nella vitadelle persone (essere vicini alle persone)

• Elaborare progettualità, strumenti e servizi cheintegrino le strutture associative con le competenzetecnico-gestionali-organizzative

…quindi?

Tutto ciò per dire che occorre iniziare a pensare, agire e progettare insieme

LombardiaSociale.it