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Domenico Iodice
Indice
Introduzione Perché si parla di clima organizzativo? Quando si inizia a parlare di clima ?
I Un po’ di storia…. Origine del concetto Nozione Approcci : strutturale, percettivo, interazionista, culturale
II Trasversalità e confini del concetto di clima Clima e cultura : intrecci, sovrapposizioni e correlazioni
III Come rilevare il clima? Metodologie : qualitative e quantitative Esempi di strumenti quantitativi per l’analisi di clima: il “modello standard” di Quaglino e il Team Climate Inventory di Anderson e West.
IV Il nuovo modello di analisi del clima proposto da Quaglino nel 1995. Campi semantici
V Bibliografia
UN PO’ DI STORIA…
•origine del concetto
•Nozione
•approcciCLIMA E CULTURA:•intrecci
•sovrapposizioni
•correlazioniCOME RILEVARE IL CLIMA?
•metodologie
UN NUOVO MODELLO DI CLIMA
•campi semantici
Fine degli anni ’30Fine degli anni ’30: le dinamiche dei gruppi (Lewin) al variare degli stili di leadership.
Anni ’60Anni ’60: Argyris nel suo modello cibernetico individua tre variabili del clima organizzativo. a) procedure e posizioni formali. b) fattori personali. c) variabili che determinano coincidenze/divergenze tra fini individuali e fini dell’organizzazione.
“Un set di caratteristiche che descrivono una
organizzazione e che la distinguono dalle altre,
che sono relativamente durature e influenzano
il comportamento degli individui nell’organizz.”
(Forehand & Gilmer)
““Un insieme aggregato di aspettative e incentivi che: Un insieme aggregato di aspettative e incentivi che: consente consente
l’analisi delle determinanti dei comportamentil’analisi delle determinanti dei comportamenti in complesse e in complesse e
effettive situazioni sociali; effettive situazioni sociali; semplifica la misurazione dei determi-semplifica la misurazione dei determi-
nanti situazionalinanti situazionali legati alle percezioni individuali; legati alle percezioni individuali; consente la de-consente la de-
finizione della situazione globale di influenzafinizione della situazione globale di influenza esterna/interna”. esterna/interna”.
(Litwin & Stringer)(Litwin & Stringer)
“Una qualità relativam. duratura dell’ambiente interno
che è esperienziata dai suoi membri, influenza il loro
comportamento, può essere descritta in termini di
valori o attributi dell’organizzazione”.
(Tagiuri)
““Una funzione dei Una funzione dei modelli culturalimodelli culturali delle organizzazioni, che delle organizzazioni, che
include gli include gli orientamenti generalizzatiorientamenti generalizzati dei membri che sono: dei membri che sono:
condivisicondivisi dalla maggioranza e dalla maggioranza e acquisitiacquisiti dalla situazione dalla situazione
organizzativa”.organizzativa”.
““Una percezione Una percezione multidimensionalemultidimensionale del carattere o degli attributi del carattere o degli attributi
di un sistema organizzativo, sia da parte dei membri del sistema di un sistema organizzativo, sia da parte dei membri del sistema
stesso sia da parte di soggetti esterni”. stesso sia da parte di soggetti esterni”.
(Sells & Evans)
““Il clima è una sorta di termometro Il clima è una sorta di termometro mediante il quale è possibile mediante il quale è possibile analizzare la analizzare la salutesalute di di un’organizzazione per ciò che attiene un’organizzazione per ciò che attiene la percezione della qualità delle la percezione della qualità delle relazioni interne, siano esse relazioni relazioni interne, siano esse relazioni tra il dipendente e il suo lavoro/ruolo, tra il dipendente e il suo lavoro/ruolo, con il gruppo di colleghi con cui con il gruppo di colleghi con cui collabora o con l’organizzazione nel collabora o con l’organizzazione nel suo complesso”.suo complesso”. (Quaglino, 1995)(Quaglino, 1995)
APPROCCI ALLO STUDIO DEL CLIMA
(Moran e Volkwein, 1992; Borgogni, 2001)
• STRUTTURALE
• PERCETTIVO
• INTERAZIONISTA
• CULTURALE
APPROCCIO STRUTTURALE
Il clima è una manifestazione Il clima è una manifestazione oggettivaoggettiva della struttura organizzativa. Si della struttura organizzativa. Si
forma perché gli individui sono esposti agli stessi stimoli.forma perché gli individui sono esposti agli stessi stimoli. Le variabili Le variabili
organizzative connesse al clima sono: la grandezza dell’organizzazione, i organizzative connesse al clima sono: la grandezza dell’organizzazione, i
livelli gerarchici, il sistema di ricompense, l’organizzazione del lavoro, la livelli gerarchici, il sistema di ricompense, l’organizzazione del lavoro, la
tecnologia, la centralizzazione dei processi decisionali.tecnologia, la centralizzazione dei processi decisionali.
CONSEGUENZECONSEGUENZE
Il clima è una produzione della struttura Il clima è una produzione della struttura
organizzativa. Ha proprietà che non dipendono dalla organizzativa. Ha proprietà che non dipendono dalla
percezione dei singoli. Gli individui incontrano ed percezione dei singoli. Gli individui incontrano ed
acquisiscono il clima che trovano, senza acquisiscono il clima che trovano, senza
condizionarlo significativamente.condizionarlo significativamente.
… …UN APPROFONDIMENTOUN APPROFONDIMENTO
Sono soprattutto gli aspetti “oggettivioggettivi” del contesto lavorativo a
determinare il climaclima: a) dimensione aziendale b) centralizzazione
dei processi decisionali c) numero dei livelli gerarchici d) tecnol.
(Lawler, Hall, Oldam, 1974).
APPROCCIO PERCETTIVO Il clima dipende dalle persone e non solo dalla natura dell’ambiente
esterno, dalla tecnologia, dalla struttura, dagli elementi oggettivi
presenti nel contesto. E’ il prodotto di elaborazioni percettivo-
cognitive che riflettono l’interpretazione del contesto effettuata dalle
persone in funzione di ciò che è per loro psicologicamente
significativo.
CONSEGUENZECONSEGUENZE L’individuo è una variabile relativamente indipendente L’individuo è una variabile relativamente indipendente
dell’organizzazione. Reagisce alle situazioni e le dell’organizzazione. Reagisce alle situazioni e le
reinterpreta (secondo lo stile della personalità) in risposta reinterpreta (secondo lo stile della personalità) in risposta
alle modalità organizzative di: 1) comunicazione interna; 2) alle modalità organizzative di: 1) comunicazione interna; 2)
leadership; 3) processi decisionali.leadership; 3) processi decisionali.
APPROCCIO INTERATTIVOAPPROCCIO INTERATTIVO
Il clima è un insieme di percezioni soggettive, socialmente
condivise dai membri dell’organizzazione, che riflettono
sensazioni, vissuti e stati d’animo presenti nella relazione tra
individui e organizzazione (Quaglino, 1995).
E’ prodotto dall’interazione e dalle relazioni tra individui.
CONSEGUENZECONSEGUENZE L’interazione tra individui in risposta al contesto evidenzia il L’interazione tra individui in risposta al contesto evidenzia il consensoconsenso
delle parti, rappresentando la fonte del clima organizzativo.delle parti, rappresentando la fonte del clima organizzativo.
La La comunicazionecomunicazione è la componente essenziale del clima organizzativo. è la componente essenziale del clima organizzativo.
Che si definisce come sintesi rappresentativa creata dall’interazione Che si definisce come sintesi rappresentativa creata dall’interazione
tra i membri del gruppo.tra i membri del gruppo.
APPROCCIO CULTURALEAPPROCCIO CULTURALE
Il clima è il prodotto dell’interpretazione, della costruzione, Il clima è il prodotto dell’interpretazione, della costruzione,
della negoziazione di significati che creano la realtà di una della negoziazione di significati che creano la realtà di una
cultura organizzativa.cultura organizzativa.
La cultura è il sistema di La cultura è il sistema di simboli, principi e valorisimboli, principi e valori che che
rendono possibile l’organizzazione.rendono possibile l’organizzazione.
UN APPROFONDIMENTOUN APPROFONDIMENTO
Il clima è il risultato di processi socio-organizzativi e quindi Il clima è il risultato di processi socio-organizzativi e quindi
“deve essere concettualizzato come un fenomeno organizzativo “deve essere concettualizzato come un fenomeno organizzativo
e non come una semplice aggregazione del clima psicologico”.e non come una semplice aggregazione del clima psicologico”.
(Glick, 1985)(Glick, 1985)
Critiche a una visione unilateraleCritiche a una visione unilaterale
StrutturalismoStrutturalismo = determinismo organizzativo PercettivismoPercettivismo =
psicologismo; ascientificità.
Sintesi: processo di costruzione/aggregazione di soggetto collettivo Sintesi: processo di costruzione/aggregazione di soggetto collettivo
che sappia pensare la propria soggettività in modo oggettivo che sappia pensare la propria soggettività in modo oggettivo
(scientifico).(scientifico).
Pluralità significa molteplicità di obiettivi, professionalità, libertàPluralità significa molteplicità di obiettivi, professionalità, libertà:
dunque anche disordine, antagonismo, conflitto, caos.
UN PO’ DI STORIA….
•origine del concetto
•approcci
CLIMA E CULTURA:•intrecci
•sovrapposizione
•correlazioniCOME RILEVARE IL CLIMA?
•metodologie
UN NUOVO MODELLO DI CLIMA
•campi semantici
clima
cultura
Quale rapporto esiste tra clima e cultura?Quale rapporto esiste tra clima e cultura?
Quale relazione tra clima e cultura?Quale relazione tra clima e cultura?
• sono 2 dimensione correlate?sono 2 dimensione correlate? (Gordon e Cummis, 1979)(Gordon e Cummis, 1979)
• sono 2 dimensioni sovrapposte? sono 2 dimensioni sovrapposte? (DuBrin, 1984)(DuBrin, 1984)
• sono 2 dimensioni distinte? sono 2 dimensioni distinte? (Ashforth, 1985)(Ashforth, 1985)
• entrambi chiamano in causa la entrambi chiamano in causa la
dimensione umana;dimensione umana;
• entrambi influenzano e determinano il entrambi influenzano e determinano il
comportamento.comportamento.
COSA CONDIVIDONO CLIMA E CULTURA?
“L’attore organizzativo viene considerato
un produttore di rappresentazioni e di
significati condivisi e contrattati nel
corso dei processi di socializzazione e di
scambio interpersonale che
retroagiscono sul comportamento”.
(Quaglino, 1995)
DIFFERENZE TRA I DUE COSTRUTTI
CLIMACLIMA
• superficiale-visibile (livello conscio)
• profonda-nascosta (livello inconscio)
CULTURACULTURA
• effimero ed instabile • duratura e stabile
• descrittivo
• poco resistente al cambiamento
• resistente al cambiamento
• metodologia qualitativa• metodologia quantitativa
• prescrittiva
• riferito ad attività • riferita alle norme sottostanti
NOZIONI “PER DIFFERENZA”NOZIONI “PER DIFFERENZA”
CLIMACLIMAE’ il sistema di atteggiamenti e valori relativamente durevoli dellaE’ il sistema di atteggiamenti e valori relativamente durevoli della
organizzazione. Di questa è la memoria a breve termine: registra le organizzazione. Di questa è la memoria a breve termine: registra le
politiche del personale, i cambiamenti di staff, eccpolitiche del personale, i cambiamenti di staff, ecc.
CULTURACULTURA
E’ il sistema di principi e registri fondamentali (ideologie, sensibilità)E’ il sistema di principi e registri fondamentali (ideologie, sensibilità)
più durevoli e perciò più refrattari al cambiamento. più durevoli e perciò più refrattari al cambiamento.
UN PO’ DI STORIA...
•origine del concetto
•approcci
CLIMA E CULTURA:•intrecci
•sovrapposizione
•correlazioniCOME RILEVARE IL CLIMA?
•metodologie
UN NUOVO MODELLO DI CLIMA
•campi semantici
Quale percorso intraprendere Quale percorso intraprendere per l’analisi del clima?per l’analisi del clima?
Quantitativo(questionario)
Qualitativo (interviste)
Integrazione delle prospettive di ricerca(conduzione di interviste + somministrazione del questionario)
INTERVISTAINTERVISTA
• fondamentale per la costruzione degli item che andranno a costituire il questionario
• quanto emerge dai contenuti delle interviste può essere utilizzato per l’analisi del questionario
QUESTIONARIO (1)
CONSENTE:
• Utilizzo di campioni ampi (anche l’intera popolazione aziendale)
• ricerche di tipo longitudinale
• analizzare i dati ricavati in forma aggregata
• ottenere risultati statisticamente significativi
QUESTIONARIO (2)
• Articolare il concetto di clima in fattori e sottofattori e rilevare per ciascuno di essi la percezione dei soggetti
• Identificare gruppi omogenei di clima
• Presentare i risultati sotto forma di tabelle e grafici di facile lettura
ALCUNI ESEMPI DI STRUMENTI QUANTITATIVI PER ALCUNI ESEMPI DI STRUMENTI QUANTITATIVI PER L’ANALISI DI CLIMA.L’ANALISI DI CLIMA.
1) IL “modello standard” di Quaglino.
• 4 aree di indagine per l’analisi del clima (sé - ruolo - rapporti di gruppo -organizzazione)
• 12 indicatori che compongono il profilo climatico
(3 per ciascuna area:es.spirito di gruppo, reciprocità)
• un questionario a 48 items
(es: per area del ruolo: “inclini a lasciare andare le cose per il loro verso”)
2) Il modello di Anderson e West (1994)
Hanno costruito il
Team Climate InventoryTeam Climate Inventory (T.C.I.), tarato anche in Italia.
TCIaree di indagine
VISIONE DI GRUPPO
ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO
AL COMPITOAL COMPITO
SICUREZZA SICUREZZA PARTECIPATIVAPARTECIPATIVA
SUPPORTOSUPPORTO
ALLAALLA
INNOVAZIONEINNOVAZIONE
UN PO’ DI STORIA…...
•origine del concetto
•approcci
CLIMA E CULTURA:•intrecci
•sovrapposizione
•correlazioniCOME RILEVARE IL CLIMA?
•metodologie
UN NUOVO MODELLO DI CLIMA
•campi semantici
•Organizzazione
•Rapporti Di Gruppo
•Ruolo
•Se’
ANALISI DI CLIMA: nel “modello standard” 4 AREE DI RIFERIMENTO
OrganizzazioneOrganizzazione
IndividuoIndividuo
Oggi, nel nuovo modello di analisi del clima organizzativo le aree indagate sono 3:
(Quaglino 1995 )
GruppoGruppo
ADEGUATEZZA
OTTIMISMO COINVOLGIMENTO
CLIMA
APERTURAEFFICACIA
SODDISFAZIONECOLLABORAZIONE INTEGRAZIONE AUTONOMIA
IL PROFILO CLIMATICO
INDIVIDUO INDIVIDUO : indicatori
•ADEGUATEZZA: piena corrispondenza tra risorse
personali, competenza, esperienza, ed attività da
svolgere
•OTTIMISMO: positività e serenità verso il presente
e speranza verso il futuro.
•COINVOLGIMENTO: partecipazione ed interesse
rispetto all’attività svolta, costanza ed impegno nel
condurla.
OTTIMISMO
forza
esperienza
praticavitalità
capacità
competenza
energia
entusiasmo
positività
ADEGUATEZZA
speranzaserenità
tranquillità
certezza
attivismo
COINVOLGIMENTO
interesse
attrattiva
impegno
partecipazione
dinamismo
prontezza
costanza
curiosità
GRUPPOGRUPPO : indicatori
• APERTURA : disponibilità al dialogo ed
orientamento a costruire una comunicazione
autentica.• COLLABORAZIONE : impegno nello
svolgimento di un lavoro comune. • INTEGRAZIONE : forte coesione
interpersonale ed identificazione nel gruppo di
riferimento.
COLLABORAZIONE
franchezzadialogo
confrontospontaneità
lealtà
sincerità
naturalezza
appoggio
disponibilità
APERTURA
solidarietà
aiuto
protezione
disinteresse
sinergia
INTEGRAZIONE
unione
sintonia
condivisione
unità
identificazione
appartenenza
coesione
curiosità
immediatezza
comunicazione
cooperazione
altruismo
ascolto
sostegno
ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE : indicatori
EFFICACIA: capacità di raggiungere gli obbiettivi ottimizzando le risorse.
AUTONOMIA: Possibilità di operare liberamente sviluppando un senso di sicurezza.
SODDISFAZIONE: Senso di compiacimento e di realizzazione per i risultati conseguiti.
AUTONOMIA
tenaciaconseguimento
laboriosità
pragmatismo
risolutezza
determinazione
realizzazione
Fiducia
Sicurezza di sè
EFFICACIA
creativitàindipendenza
padronanza
Inventiva
pienezza
SODDISFAZIONE
appagamento
riconoscimento
crescita
Realizzazione di sè
apprezzamento
successo
costanza
completamentoinnovazione
discrezionalità
libertà
concretezza
Il clima è risultato delle pratiche quotidiane
La persona non realizza un equilibrio da adattamento (fitfit)
statico con il suo ambiente; in una relazione di influenza
reciproca, l’individuo non soltanto cambia in risposta alla
situazione, ma può a sua volta modificare il suo ambiente.
Gli sviluppi delle teorie dell’organizzazione hanno
sottolineato come l’interazione gruppo-individui permetta
l’attivazione (enactenact) e la costruzione dell’ambiente.
IN QUESTA ORGANIZZAZIONE MI SENTO……………(stralcio di questionario)
• Sereno nel gestire le situazioni che si presentano
• Di poter organizzare il mio lavoro in piena indipendenza
• Aperto al dialogo con tutte le persone che mi circondano
• Di non perdere la “carica” anche nei momenti di maggiore fatica
• Di finalizzare gli sforzi in relazione agli obiettivi
• Di cooperare con gli altri per lo stesso obiettivo
• Fiducioso anche quando le cose non vanno come mi aspetto
1 2 3 4 5 6 7 Mai sempre
Bibliografia
• Baiardi P, Ragazzoni P., Zotti A.M., Anderson N., West M.,Italian Validation of the Climate Inventory: a Measure of Team Climate Innovation, “Journal of Managerial Psychology “, Vol.17 N°. 4 (2002).
• Borgogni L., Efficacia Organizzativa, Guerini, Milano 2001
• Carso M., Intorcia M., I climi psico-organizzativi. L’altra faccia delle organizzazioni, www unisa.it
• Giorgi I, Baiardi P., Ragazzoni P., Zotti A.M, Contributo alla validazione italiana del Team Climate Inventory in un contesto sanitario, “Psicologia della Salute”, N°.1 (1999).
•Iodice D, Prevenzione e composizione delle controversie, ABI-BANCARIA, Roma, 2006
•Quaglino G.P., Cortese C., Ronco P., Clima Organizzativo e qualità delle relazioni interne, “Sviluppo e Organizzazione”, n.147 (1995);
Domenico Iodice