M A R C O E S P O S I T O ( C E N T R O D I R I C E R C A S U L L ’ A U T I S M O U N A B R E C C I A N E L M U R O , S A L E R N O )
M A R C O . E S P O S I T O @ U N A B R E C C I A N E L M U R O . O R G
R A F F A E L E N A P P O ( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I R O M A “ S A P I E N Z A ” , A S T O N U N I V E R S I T Y )
M A R I A T . D I P I E R R O ( C E N T R O D I T R A T T A M E N T O U B M S A L E R N O )
E L E O N O R A N A P O L I , G I O V A N N I V A L E R I & S T E F A N O V I C A R I ( O P B G R O M A )
Protocollo di valutazione per la selettività alimentare e le anomalie sensoriali in
bambini con disturbi dello spettro autistico
AUTISMO E SINTOMI ASSOCIATI
ASD caratterizzati da deficit in: Comunicazione e Interazione sociale
Comportamenti ripetitivi e interessi ristretti
Associati a: Iperattività/Passività
Ansia/depressione, aggressività
Selettività alimentare
Anomalie nel processamento sensoriale
Altri: Disturbi del sonno e dell’attenzione, Disturbi gastrointestinali, Altri disturbi psichiatrici associati
DEFINIZIONE E PREVALENZA
La selettività non ha un’univoca definizione:
Rifiuto del cibo, Scarsa varietà di alimenti, alimentazione basata su una sola pietanza (Bandini et al. 2010)
Alimentazione basata su varietà minore di 8-20 pietanze (Cornish 1998; Suarez 2013)
• Prevalenza: 60-70% di bambini con autismo (Kerwin et al.; Cornish 1998, Hubbard 2014)
Prevalenza dei fattori
Consistenza (69%)
Gusto (45%)
Rifiuto per i nuovi cibi (69%)
Odore (36%)
Scarsa varietà (60%)
Temperatura (22%)
Forma (58%)
Marca e Colore (15%)
CONCAUSE
Eziologia multifattoriale:
1. Deficit della motilità e della coordinazione motoria
2. Deficit della modulazione sensoriale
3. Disturbi gastrointestinali
4. Caratteristiche comportamentali e educazione familiare
SCOPO DELLA RICERCA
1. Studiare l’interazione delle variabili che giocano un ruolo nella salute alimentare quali: selettività alimentare, disturbi gastrointestinali, BMI, ipo\iper sensorialità, diete seguite e allergie alimentari
2. Come cambiano gli stili genitoriali in risposta al comportamento alimentare dei bambini e ai valori antropometrici
CAMPIONE E METODI
CAMPIONE: 50 bambini con diagnosi di autismo restituita da professionisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Età: dai 25 ai 98 mesi (media= 54,4 mesi, DS =17 mesi; 84% di maschi)
Procedura: ai genitori dei bambini sono stati somministrati alcuni questionari
Strumenti: un’intervista adattata da Badalayan & Schwartz (2012)
per valutare il BMI, l’apporto nutrizionale e i disturbi gastrointestinali;
il Brief Assessment of Mealtime Behaviors in Children (Hendy et al. 2010) per esaminare i comportamenti alimentari dei bambini;
lo Short Sensory Profile (Dunn 1999) per le anomalie sensoriali,
il Caregiver’s Feeding Style Questionnaire (Hughes et al. 2011) per valutare gli stili educativi dei genitori
INTERVISTA
Survey of feeding and other digestive problems in children with autism spectrum disorders (Badalyan, V. & Schwartz, R. 2012)
screening dei problemi alimentari legati alla selettività o a disturbi gastrointestinali: o Durata tipica della cena
o Diete seguite
o Body Mass Index
o Selettività alimentare
o Disturbi gastrointestinali e trattamenti
o Apporto nutrizionale
o Comportamenti problema a tavola e capacità di gestione del genitore
VALUTARE LA SELETTIVITÀ
Brief Autism Mealtime Behavior Inventory (BAMBIC) (Lunkens C.T. & Linschied T.R. 2008):
tre scale indagate:
1. Refusal
2. Limitated Variety
3. Autistic Features
VALUTARE LA SENSORIALITÀ: Short Sensory Profile (Dunn 1999)
Questionario con 38 item e 7 scale; Tatto
Gusto e olfatto
Sensibilità al movimento
Iposensibilità e auto-stimolazione
Iposensibilità uditiva
Ipotonia
Sensibilità alla vista
Bambini con ASD superano i controlli rispetto ai punteggi (Thomcheck 2007)
VALUTARE LO STILE GENITORIALE
Caregiver’s Feeding Styles Questionnaire (CFSQ) (Hughes S.O. 2005):
19 item che valutano il comportamento del genitore durante l’ora del pasto
es: fa i complimenti al bambino, fa pressione al bambino, incoraggia il bambino…
Analisi inferenziale Demandingness Responsiveness
Analisi descrittive Stile autoritario Stile autorevole Stile centrato sul bambino Stile Passivo
ANALISI DEI DATI
Sono state condotte:
1. analisi descrittive: BMI, disturbi gastrointestinali, diete
seguite, stile educativo e stress del genitore
2. analisi non parametriche: per quale variabile
differivano i gruppi con differente BMI (sottopeso, normopeso, sovrappeso)
3. correlazione: fra SA e stili genitoriali e SA e sensorialità
4. regressione multipla: stepwise con SA verso gli Stili
genitoriali e Sensorialità verso SA
1. ANALISI DESCRITTIVE (Fig 1)
DISTRIBUZIONE BODY MASS INDEX
DISTURBI GASTROINTESTINALI
CIBI NON ASSUNTI DAI BAMBINI
STILI ADOTTATI DAI GENITORI
RISULTATI: ANALISI DESCRITTIVE
12%
8%
38% 20%
22%
PERCENTUALE DI BAMBINI A RISCHIO 9\50 bb seguivano una dieta senza glutine,
lattosio e caseina; 5bb presentavano allergie
sottopeso grave
sottopeso moderato
normopeso
sovrappeso moderato
sovrappeso grave
14%
11%
68%
7%
DISTURBI GASTROINTESTINALI 28\50 bb presentavano sintomi
VOMITO
DIARREA
STITICHEZZA
INDIGESTIONE E REFLUSSO
0 20 40 60
PANE
CARNE PESCE
LATTICINI
FRUTTA
VERDURE E LEGUMI
CIBI NON ASSUNTI DAI BAMBINI
PERCENTUALE DEI BAMBINI
18%
34% 30%
18%
STILE DEI GENITORI SUL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
autoritario
autorevole
permissivo
passivo
2. ANALISI NON PARAMETRICHE
Il confronto fra gruppi con differente BMI e le analisi di correlazione mostrano come i bambini in sottopeso presentino comportamenti aggressivi più intensi e un più frequente rifiuto del cibo
I vari gruppi non differiscono riguardo ai disturbi gastrointestinali ma risultano diversi per l’influenza degli stili genitoriali
Risultati I
χ² df Sig. Asin. φ
Refusal 4,22 2 0,1 0,29
Limitated Variety 4,89 2 0,08 0,32
Autistic Features 10,89 2 0,004 0,47
Vomito 1,48 2 0,47 0,17
Diarrea 2,65 2 0,26 0,23
Stitichezza 0,41 2 0,81 0,09
Reflusso 2,84 2 0,24 0,24
La tabella mostra i risultati dell’analisi H di Kruskal-Willis condotte sui gruppi con diverso BMI. In tabella sono
mostrati la statistica chi-quadrato, i corrispettivi gradi di libertà, la significatività asintotica e il valore φ indicante la
grandezza dell’effetto.
Risultati II
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
Refusal Limitated Variety Autistic Features
Pu
nte
gg
io B
AM
BIC
Comportamenti Alimentari
CONFRONTO TRA GRUPPI IN FUNZIONE DEI COMPORTAMENTI ALIMENTARI
Sottopeso
Normopeso
Sovrappeso
* *
Il grafico mostra le differenze tra i diversi gruppi. Le categorie sottopeso e sovrappeso sono state ottenute mediante accorpamento delle classi grave e moderato. Gli asterischi indicano la significatività del confronto post-hoc con correzione Dunn-Bonferroni tra sottopeso-normopeso (p. 0,01) e sottopeso-sovrappeso (p. 0,006).
3.4. CORRELAZIONI E REGRESSIONE
Un bambino che presenta grave selettività alimentare, rifiutando il cibo, porta il genitore a comportarsi in modo pressante, soprattutto quando il bambino riporta un peso inferiore alla norma
La preoccupazione del genitore, così come le strategie messe in atto per aumentare l’assunzione di alimenti del bambino sono aspetti da includere nei corsi di Parent Training
Influenza degli stili genitoriali
Refusal Limitated Variety Autistic Features BMI
ρ Sig. ρ Sig. ρ Sig. ρ Sig.
Demandingness 0,55 < 0,001* 0,45 0,001* 0,38 0,005* -0,34 0,01*
Responsiveness -0,44 0,001* -0,08 0,55 0,24 0,08 0,24 0,08
La tabella mostra la correlazione tra i comportamenti alimentari, il BMI e le risposte parentali in termini di esigenza (demandingness) e sensibilità (responsiveness). Per ogni confronto, sono mostrati il coefficiente di correlazione Rho di Spearman (ρ) e il livello di significatività ad esso legato.
Demandingness Responsiveness
β t. Sig. β t. Sig.
Refusal 0,56 4,71 < 0,001* -0,31 -2,29 0,26
Limitated Variety 0,34 2,6 0,012* 0,1 0,64 0,52
Autistic Features 0,26 1,94 0,057 -0,11 -0,74 0,46
BMI -0,13 -1,15 0,25 0,11 0,8 0,42
La tabella illustra i risultati della regressione multipla usando gli stili genitoriali come variabili dipendenti e i comportamenti alimentari, così come il BMI, come regressori. La tabella mostra l’indice standardizzato beta, il valore della statistica t e il suo corrispondente livello di significatività.
Sensorialità, Selettività e Comportamenti problema
SENSIBILITÀ Refusal
Limitated Variety
Autistic Features
BAMBIC TOT
ρ Sign. ρ Sign. ρ Sign. Correl. Sign.
TATTO -0,12 0,42 0,01 0,94 -0,35 0,01 -0,15 0,31
GUSTO E OLFATTO
-0,38 0,01 -0,63 < 0,001 -0,45 0,002 -0,55 < 0,001
MOVIMENTO -0,23 0,1 -0,24 0,1 -0,36 0,01 -0,32 0,03
IPO E AUTOSTIMOL
AZIONE
-0,04 0,79 0,04 0,79 -0,16 0,3 -0,02 0,89
UDITO -0,04 0,79 -0,03 0,82 -0,34 0,02 -0,12 0,42
DEBOLEZZA 0,05 0,70 -0,20 0,19 0,20 0,18 -0,13 0,39
VISTA -0,23 0,12 -0,12 0,42 -0,30 0,04 -0,21 0,16
La tabella mostra la correlazione tra le diverse scale sulla sensibilità, i comportamenti alimentari così come il punteggio totale ottenuto al BAMBIC. Per ogni confronto, sono mostrati il coefficiente di correlazione Rho di Spearman (ρ) e il livello di significatività ad esso legato.
Relazione fra Sensibilità al gusto e Selettività
SENSIBILITÀ β t Sig.
TATTO 0,184 1,028 0,311
GUSTO -0,495 -3,122 0,004*
MOVIMENTO -0,250 -1,476 0,149
IPO E AUTOSTIM.
0,229 1,169 0,250
UDITO -0,151 -,818 0,419
DEBOLEZZA 0,018 0,129 0,898
VISTA -0,242 -1,311 0,199
La tabella mostra i risultati della regressione multipla usando il punteggio totale al BAMBIC come variabile dipendente e le diverse scale della sensibilità sensoriale come regressori. La tabella mostra l’indice standardizzato beta il valore della statistica e il suo corrispondente livello di significatività. Gli asterischi evidenziano il valore significativo.
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00
Pu
nte
gg
io B
AM
BIC
Sensibilità per il Gusto
Relazione tra Sensibilità al Gusto e Comportamento Alimentare
Il grafico di dispersione mostra la relazione esistente tra la sensibilità per il gusto dei bambini e il loro comportamento alimentare. Il grafico mostra quanto comportamenti alimentari più selettivi siano legati a una maggiore sensibilità sensoriale.
Conclusioni
La sensibilità sensoriale gioca un ruolo importante nei comportamenti alimentari dei bambini
La sensibilità al gusto, al tatto, alla vista e agli odori sembra influenzare l’allontanamento del bambino e il rifiuto soprattutto di pietanze nuove
I comportamenti selettivi influenzano l’educazione genitoriale aumentando la direttività dei genitori
La scelta dei cibi e disturbi come la stitichezza sembrerebbero conseguenze di rigidità alimentare
Modello «a cascata» proposto
DIETE
STITICHEZZA
MASTICAZIONE DEGLUTIZIONE