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8/9/2019 Tuttolibri n. 1727 (14-08-2010)
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InCornovagliacon il prodeArt
Viaggimeravigliosi / 7 Dove i corvivolano indisturbati tramareeprati,nessunoosa toccarli: secondo la leggendaunodi lororipara lanimadel sovranocheungiorno torner in fattezzeumanea regnaresul Paese
MARTA
MORAZZONI
Da secolivola alto sullaterra di Cornovaglia: la vede
verdee azzurra,tra mare e pra-ti, la vede severa negli invernibattuti dal vento, e smagliantenella luce di estati che hannoumori da Mediterraneo. uncorvo. Appoggia il suo volo allepenneche brillanoal sole e silu-cidano nella pioggia, sulbecco ilsale delle onde che lo lambisco-noquando siacquattasullasco-gliera a contemplare l'orizzon-te.
Hacominciatoilsuovolonel-la stagione indefinita del mito,quandoil suocorpo diventatol'involucro che ripara l'anima direArt.,sidice,laragionepercui i corvi volano per il cielod'Inghilterra indisturbati, nes-suno li tocca, ignorando qualedi loro sia il mitico sovrano cheun giorno torner in fattezze
umane a regnare sul paese. un bel modo per sospendere iltempo sulla malinconica finedel re dalla vita segnata da unacontinuaambiguit.Figliodi re,ilsuo concepimentoha delle affi-nit con la storia di Eracle: unpotente si intrufola nel letto diuna donna ignara, che crede diconcedersi al marito e si trovapoi nel grembo un bambino daldestinograndioso.
Eracle nasceva da Zeus cheavevaingannatoAlcmena,Artnacque dalla passione di UtherPendragon per la bella regina
Igrane. ComeZeus si finseAnfi-trione, cos Pendragon si sosti-tu al legittimo sposo della don-nae concep, nella nottein cuiilmaritodi lei, signoredi Cornova-glia,moriva lontano,quel bambi-no dall'infanzia oscura, accesadi colpo dall'episodio della spa-datrattadallarocciaconunafa-cilit cui nemmeno i testimonioculari riuscivano a credere.Glielo fecero ripetere tre volte,prima dionorarlocomesovranovolutodalcielo.
Succedeva, tutto questo, inquel lembo di Gran Bretagnagemello della Bretagna france-se che sta di l dal mare, tantosimile incarattere,linguae geo-grafia,da possedereun suoSa-intMichael'sMount.Pi picco-loe rocciosodel Mont Saint Mi-chel, ma come l'altro assediatodalleacquenelleore dialta ma-rea. Troppo piccolo per avereuna diga e scarsamente consi-deratodalturismo cheinvade ilsuo omologo normanno, rinno-va ognigiorno il fascino dell'iso-la penisola: il sentiero acciotto-lato che lo congiunge alla costasivelaamanoamanoenerima-
ne un'esile tracciapercepitadachi si sporge dal bordo dellabarca a cercare il segno dellastrada che ha percorso soloqualche ora prima a piedi e all'asciutto.
Pia nord,a Tintagel,un ca-stello fantasma,diroccatoa pic-co sul mare, ha fama di esserestato il luogo della reggia diAr-t,ilredeicavalieridellaTavola
Rotonda. una delle possibiliCamelot e neha tuttii caratteri.Scurae isolata, preda facile del-le nebbie che salgono dal mare,sembra avere in s l'anima dell'avventura, il mistero e la magiache animarono i cavalieri dellaTavola Rotonda. Anche dellaTavola Rotonda, luogo fisico emetafora delsenso della vitaco-me queste, ci si inventata unareliquia:il grande piano dilegnomassiccioappeso sottoun porti-co della cattedrale diExeter sa-rebbequantorimanedilei.
Lasi guarda e cisi crede. Ci
vuol cospocoa crederci!Tavo-la massiccia e poderosa ruotadeltempo,la rievochiamo,dicequalcuno cheha studiatoa fon-do il fenomeno, quando faccia-mo il gioco dell'oca. sorpren-dente che la piccola tavola dicartone attorno a cui ci riunia-mo nellefeste di Natale,dopo ilpranzo, inun gioco chetienein-sieme grandi e piccoli, ci coin-volganella stessasimbolica tra-ma d'avventura deicavalieri diArt.
Dunque Tintagel: sotto lesue mura, il mare lambisce e avolte soffoca l'ingresso di unagrotta vasta che si dice esserestata l'antro del mago Merlino.A sua volta di strani natali: fi-gliodiunavergineedeldiavolo,invecchi subito, appena nato,poisi cristallizz in unavetustaimmortalit.Verrebbevoglia diandarlo a cercare oggi, nellaterra cornica che si alimentaancora di questi segreti e diqueste leggende. C' l'illusioneche ci si potrebbe imbattere in
Acuradi:
LUCIANOGENTA
conBRUNO QUARANTA
www.lastampa.it/tuttolibri/
Continuaa pag.II
Pedalarepermille
chilometri unantidotoperfettocontro le
frenesieeditoriali,
quelle che,perClaudiaTaroloe Marco
Zapparoli,quarantenni,sposati
lorodueeancorpisposaticon laloro
casaeditrice,MarcosyMarcos.Laspiaggianonva bene,sembra
fattaappostaperleggeremanoscritti;la
montagnaaiutama nonbasta,tuttele nostre
copertinesono natelungoi sentierialpini.
Cosda qualchetempoabbiamoscopertole due
ruote:ungioco,
unavventurae...sonnidipiombo.Dopoil
periplodiVancouverIslandedellaNuova
Zelanda,questannounclassico:la ciclopistadelDanubio.Siamo
partiti intrenoperPassau.Di llungoil
fiumesinoa Budapest,80kmalgiorno,tra
riservenaturalie luoghimitici,Melk,Linz,
Vienna,ci fermiamodovecapita,magari
quandopiovepiforte.
Lasera,davanti auna
birra,apriamoRossoFloyddiMari,BellasMariposasdiAtzeni,
Operaiedi LeslieChange finalmenteIl
pontesullaDrina,
Tempodiuccidere,Vitaedestino,con la
libertdeilettori,senzasecondi fini.
Certo, inevitabilequalchestrappo,
impossibilenonscavarenellelibreriediVienna:Infondo,unoscrittore
genialecome JasperFordlabbiamoscovato
aCopenhagen.Inbicicletta.
DUEMARCOSINBICI, LUNGO
ILDANUBIO
TUTTOLIBRI
LASTAMPA
tuttoLIBRINUMERO 1727ANNOXXXIVSABATO14AGOSTO2010
PENSIERI
Lebussole
di PlacidoNautilus, la culturacome avventuraFERRERO P.III
DIARIODI LETTURA
PaoloRossi
cheCabaretLarte di rubareMolire e Dario FoZUCCONI P.VIII
MIRELLA APPIOTTI
EDITORI
INVACANZA
ATintagel, un castellofantasma: unadelle possibili Camelot,
scura e isolata,predafacile delle nebbie
p
Quinacque lamoredi Lancillottoe Ginevra e avvamp
la passionediTristanoe Isotta
PerleggereI romanzi arturiani,nell'edizioneOscarMondadori, sonocompresi in cinque volumetti:
Chrtiende Troyes, Iromanzicortesi(21),Perceval,Erec e Enide, Cligs, Lancillotto,Ivano.Nel
catalogodelleditoreGarzanti: Romanzimedievali d'amore e di avventura, Introduzione,sceltadei
testi, traduzione e notedi Angela Bianchini,prefazionedi LeoSpitzer. DiDaphnedu Maurier, peri tipi
diSellerio,Gli uccelli e altriracconti.
CAMPANILE
Lumorista
bollentissimoVita e letteraturanellepistolarioGAMBAROTTA P. II
ANNIVERSARIO
Lesinfonie
diMilaUn maestro traMozart e il 68PESTELLI P.IV
I R
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CampanileLautoredi Agosto,mogliemia non ti conosco: 68 anni di lettere,tra giornalismo, letteratura, vita privata
SERGIOPENT
Province malate, alcoli-che, delittuose, disoccupate,province da trafiletto in crona-ca, raccontate con giocosa iro-nia, oltre i soliti luoghi comunimetropolitani.
Per la serie ma questa fac-cia dove l'ho gi vista?, Anto-nio Petrocelli ci narra le esila-ranti - ma complessivamente
tragiche - odissee lavorative diunoche - aitempi grandiosidell'Italia a tutto schermo - nonavrebbedi certo faticatonel suomestiere.Jonio Castellucci uncaratterista, un attore mino-re, unochecomparein pellico-la per il tempo di una battuta,sempre che non venga tagliatadi brutto in fase di montaggio.Jonio ha lavorato con i grandidelcinema,ma il cinema adesso- come il resto degli italiani chesopravvivono fiduciosi che nes-suno abbia messo le mani nellelorotasche-inpienacrisi.
Jonio bravo, ha talento, siaccontenterebbe di lavorare
una tantumedi mantenerelafa-miglia,che inveceva avanti gra-zie all'impiego della moglie,mentreluibadacomepuai trefigli e fa il pendolare fra Taver-nicci - in periferia di Firenze - eRoma, dove si fiondasoventeincercadi qualcheoccasione. Maitempidoratisonoallespalle,i re-gisti sono disoccupati e le partiminori sempre meno necessa-rie. La limpida lamentazione diJonio lospecchiodi questaIta-lia smarrita in cui non bastanopiamiciziee favori perportarea casa la propria dignit. Non un romanzo sul cinema, quello
di Petrocelli, ma la storia di unprotagonista sotterraneo senza
fama e senza volto, che si muovecercandouna traccia divita- unatraccia di s - tra le depressioni ele meschinit di un cinema in di-sarmo, che chiede aiuto per so-pravvivere, per farcapire a chi ci
governache laculturaitaliana - inanni neanche troppo remoti - ha
datolustroal Paese e ispiratoarti-stidi tuttoil pianeta.Un romanzoche qualcuno magari legger inchiave autobiografica - Petrocelli uno dei pi gettonati caratteri-sti di casa nostra - ma che abbia-moinvecevisto,nellasua cadenzadolorosamente caricaturale, co-me un inno alla volont di viverecercandoun posto sicuronel mon-do, con qualcuno che ti guardi infacciae sappiachi sei.
Sorrisipi inebriatiper FulvioErvas e il suo ispettore Stucky,mezzopersiano mezzoveneziano.Tra le colline del prosecco trevi-giano si incrociano bevute in bet-tola e omicidi,ma conla consuetagenerosa affabulazione di questo
autore che sembra il primo a di-vertirsi raccontando il suo fazzo-lettodi mondo.
Stucky alle preseconil suici-dio del donnaiolo conteAncelotti,proprietariodi ampivigneti,e conl'omicidio del direttore di un ce-mentificio. I fatti, come si vedr,sono ovviamente collegati, mascorrono ettolitri di vinello friz-zantee logorantiandirivienitra lecolline, prima che si trovi l'ade-guata, doverosa soluzione. Senzacontare che dal lontano Cile sbu-ca una vulcanica donna, CelindaSalvatierra, che si dichiara erededelcontee vorrebbespianarei bi-
blicivignetiper impiantarebana-ne.La logica delgiallo lineare,ri-lassata,male pagineserenee ami-chevoli di Ervas mettono sete, inquestaestatetropicale,e vienevo-
glia di scorrerle sorseggiando unbel prosecchinofresco.
luicamminandosui sentierial-tisullacosta.
Lui, ilcorvodalle pennelu-cide, saprebbe dove trovare il
vecchio mago e consigliere, evola attorno a certi anfrattitra mare e terra, radendo lecostealte,in competizionecongli aerei della RAF, che l fan-no esercitazioni. E volano cos
vicino alle scogliere, che qual-cuno,sedutoa prendereil solesul limite del baratro, ha visto
bene in faccia il pilota, primache, con una cabrata, si alzas-seperdendosivianelcielo.
Dubito che il corvo-re ab-biapartecipatoa quella stranacoalizione di uccelli che, rac-conta Daphne du Maurier, in-
vase il paese cornico e lo aggre-d con ferocia sanguinaria, chis-s?forseavendicareillungodo-miniodegli uomini sullanatura.Un'idea geniale della scrittriceche in Cornovaglia trov il suorifugio e lacollocazione persto-rieoscure che correvanosul filo
dell'altatensione. Non un casoche i suoi romanzi piacesserotantoa Hitchcock. Credo piutto-stochel'animadel redella tavo-la rotonda, chiusa dentro il piu-maggio nero, abbia guardatoconsgomentoildestinodegliuo-mini di cui stato parte e a cui
deve tornare, in un tempo chenon sappiamo e che forse nem-menoluiconosce.
Vola sopra la scogliera cheaccompagna tutta la costa, se-gnatadisentiericheunviandan-te potrebbe percorrere senzamai stancare i piedi sull'asfalto.Traerba,cieloemare,sipuca-pire che siano nate qui le storieincredibili di re e regine da fia-
ba,l'amoredi Lancillottoe Gine-vra, e pi ancora la passione diTristano e Isotta. Il corvo volatroppo alto persentire lenotediWagner, il preludio e la mortedella bella irlandese destinata aessere regina di Cornovaglia estregata da un filtro incantatochela lega vita e morteal nipotedi re Marco, quel Tristano cheportascrittoildestinonelnome.Volaaltopoiscendeasfiorareleroccevicino a Penzance e sentenell'aria il brivido di emozionedell'alba di un tempo nuovo: dalGuglielmo Marconiinviil pri-mosegnaletelegrafico oltreoce-ano.unbenlungoviaggioquel-lodeimitiinCornovaglia.
BRUNO
GAMBAROTTA
Urgentissime da eva-dere, 299letterenell'arcodi 68anni, dal 1908 al 1976: nonscritte,si badi bene,ma, perlapi parte, ricevute da AchilleCampanile, il che ne fa unostrumento prezioso per rileg-gere da un inedito punto di vi-sta la storia del giornalismo edella letteratura dellItalia delNovecento. A parte le primetre dedicate alle origini, le let-tere sono divisein seidecenni,con l'ultimo (1971-1976) inter-rottodalla mortedello scritto-
re,avvenutail4gennaio1977.I curatori Silvio Moretti e
Angelo Cannav fanno prece-dere ogni sezione da un accu-rato resoconto della vita diCampanile; ogni lettera ac-compagnata da note biografi-che dei personaggi citati e,quandooccorre, dachiarimen-ti sulle circostanze che hannoprovocato l'epistola. Il tuttoinstilenotarile, lasciandoi giudi-zi di valore e le considerazionial lettore; l'insieme allestitocon un'eleganza tipografica eunaperfezione diapparatichesolo un editore per passionee senza fini di lucro comeAragno pu permettersi. (C'soloun CorradoGovoniche di-
venta Covoniper colpa delcor-
rettoreortografico).Moltisonoi filonida scava-
re in questa ricca miniera, acominciare dalle vicende bio-grafiche di Achille Campanile,un grande scrittore scoper-to due volte, agli esordi e poinegli Anni 70, tanto da fargli
vincereduevolteil premioVia-reggio a distanza di 40 anni:nel1933con Cantilenaallango-lo della strada e nel 1973 con
Manuale di conversazione.Campanileraggiunseil suc-
cesso fin dal primo libro, Machecos questamore, pubblica-to nel '27, quando l'autore hasolo 28 anni (era nato a Romail 28 settembre 1899 ma lui fa-ceva credere che l'anno fosseil 1900 poich non gli andavadiessereconsideratounuomodell'altrosecolo).
E' impressionante la quan-titdioffertedicollaborazionealle varietestateche glipiovo-noda tuttele parti,conripetu-te sollecitazioni.E' assillatodarichieste di ogni genere. DaGiuseppe Zucca: Vi chiederdi rispondere in 1-10 righe aquesta domanda:che cos', se-condo voi, l'umorismo?. ACampanile basta meno di unariga:Nonloso.PersinoMus-solinisi occupadi lui; un libro,edito da Mondadori nel 1933,hauntitolocheattiraleiredelduce: Amiamoci in fretta. Lafretta poteva costituire unostacolo allacampagnademo-grafica ma il genero GaleazzoCiano, che se n'intendeva, loconvinse che la fretta, nemicadelle precauzioni, favorisce legravidanze.
Campanilevigilasulladiffu-sione delle sue opere; fa il girodellelibrerie ed eleva vigorose
proteste pressogli editori quan-dole trovasprovvistedei suoi li-bri. Calogero Tumminelli, diret-toredellaFratelliTreves,lo chia-ma bollentissimo Achille e luirisponde:Tu mi mandi sempreabbracci e puoi immaginarequanto li gradisca, col bene chetivoglio. Ma quell'accontoche ti
avevo chiesto nonsi vedemai.Urgentissime da evadere per-
mette di seguire dall'interno lalotta feroce e senza esclusionedicolpi combattutafra lerivisteumoristiche durantegli annidelconsenso al fascismo. Al
MarcAurelioromano,bisettima-
nale con tirature da 300.000 epassa copie, si contrappose aMilanoIl Bertoldo,direttodaZa-
vattini, licenziato in tronco daRizzoliperchaveva osatoiscri-
versi al sindacato (fascista) deigiornalisti. Mondadori rilanciacon il Sette bello, diretto da Za-
vattini a Milano e Campanile aRoma.
La forte incidenza dei perio-diciumoristicisull'opinionepub-
blica dimostrata dalfatto cheinotabili cercavano di mettersial riparo dagli strali di Achille.Questo copialetteredisegna ilri-trattodi un Campanileflemma-ticoe determinato.Accogliecongran divertimento il fiasco cla-moroso della suaprimacomme-dia in pi atti, Lamore fa farequesto e altro.LacompagniaVit-torio De Sica (sapevate che eracugino diAchille?), GiudittaRis-sone e Umberto Melnati, dopolaprimarecitaromanadel9 giu-gno 1933, interrotta dalle prote-stedel pubblico,si rifiuta dipro-seguire le recite. Determinatoadifendere i suoi diritti, nel 1951fece causa, vincendola, controPalmiroTogliatti:VieNuove ave-
va manipolato una sua corri-spondenza dal giro d'Italia pub-
blicatadaMilano- Seraquotidia-
MARTAMORAZZONI
Sono linventoredel cavallo: cosbella la verit
Il caratteristadi Antonio Petrocelli
e il conte donnaiolodi Fulvio Ervassuicida fra i vigneti
Unbrindisiper lattore
e lispettore
LAPURGADI SOFIOKSANEN,TRAURSSE ESTONIA
Duedonnein cercadi libert
= Il romanzodella giovane autrice finlandese-estoneSofiOksanenLapurga ( trad.di NicolaRain,Guanda,pp.395,17,50), cominciacomeunafiaba: lacalmadiungiornodifineestatein unpaesinoestonechesivaspopolando,unsilenziodattesa,comedopo untemporale,fradicio, rasserenante.Zara,una ragazzadisperata,infangatae cenciosa,ma conla gonnarossadipelletroppobellaperesseredel posto, vieneda lontano.Cercarifugioin unacasettaai marginidelbosco,immersa
nellerbache crescealtafino allefinestre.Aliide,lapadronadicasa, unadonnasolitariae sospettosa,
espertadi erbemedicinali,conservee marmellate.Laragazza russa,ma parlaestone,le suefrasisono rigide,provenientidaunmondodi vecchialbumammuffitisvuotatidelle foto. Lanarrazioneproseguecome unnoir:Aliide riconoscesubitolodoreripugnantedella paura,percepiscenellagiovanequalcosadi s.Tra leduedonneiniziauncautogiocopsicologicochele portaa rivelarepezzi dellalorostoria scorrendofradueepochedi fortisperanzedi libertedindipendenzapersonaleenazionale,maanchedi grandeviolenza:le scenecontemporaneesi riferisconoaglianni successivialcollassodellUnione Sovietica,quellelontaneportanoalla
SecondaGuerraMondialee allanascitadella RepubblicaSocialistaSovietica Estone.Lapparizionedi Zaranel
giardinodella sperdutacasettadi Aliidenon casuale:laragazzaportacons unafoto chelegaleduedonnee ledueepoche,fa affiorareil ricordodiunamore lontano,diuntradimentomaiespiato,della difficoltdi vivere inunpaeseoccupatosenzacompromettersi.Entrambehannoalleloro spalleunastoriadiuomini cheodianole donne,uominiche hannoil portamentodichi sacomesicastigaunadonna.Aliideha conosciutogli interrogatorinegliscantinatidel KGB,da cuiuscivavergognosamentesenzacalze,Zara vittimadeltrafficodidonnedelsuopaese:ilregimepucambiare,la violenzacambia soloforma.Dalcancellodi quellacasacomincerper Zaraunanuova
storia,mentreAliidechiuder i conticon lapropria. NadiaCaprioglio
pp AchilleCampanilep URGENTISSIME DA EVADERE
Lettere1922-1977p acura diSilvioMoretti
eAngeloCannavp NinoAragnoeditorep pp.528,25
Seguedapag.I
Il prodeArt
pp AntonioPetrocellip IL CARATTERISTA BASILISCO
DEL CINEMASCATURCHIOp Hacca, pp.318,14
Dimito in mito:vicino a Penzance
Guglielmo Marconi inviil primo segnaletelegrafico oltre oceano
pp Fulvio Ervasp FINCHC' PROSECCO
C'SPERANZAp MarcosyMarcos,pp.301,16,50
ProvinciadItaliaGiocosa ironia,oltre i luoghi comunimetropolitani
p
Urgentissime daevadere: dal 1908al 1976, un maestrodellumorismo(Ma non so che cos)
Personaggi e storieII
Lacopertinadi Aurelia Raffoper Linventoredel cavallo (Bur-Rizzoli)
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ERNESTOFERRERO
Ha ragione FrancoMarcoaldi,cheinNautilus haaf-fettuosamente scelto e assem-
blato una cinquantina di pezzigiornalisticidi BeniaminoPlaci-do su la Repubblica lungo larcodi trentanni, grosso modo dal1978 al2007:pi chearticoli so-no scherzi o divertimenti musi-cali,un mododi porgere pensie-
ri originali,profondio addirittu-ra gravi nel segno del gioco, incui vari elementi anche moltodiversi tra loro si compongonoinmisurata eleganza, finoa rive-lareuna figuraunitaria.
Gentiluomo del Sud a voca-zione cosmopolita, Beniaminohainventatoun tono e unostiledi discorso intriso di humour egarbo settecentesco,senza maicaderenel birignao.Halettotut-tiilibriesaspremeredaarcignistudispecialistici,pubblicatidaUniversity Pressnote a luisolo,gli elementi che ci consentonodi leggeremeglio certiclassi-ci o la fenomenologia baracco-nescadel nostro presente.
La cultura come avventu-ra,recitail sottotitolodellibro.Ma sia chiaro, unavventura
minuziosamente organizzata,curata in ogni dettaglio. Benia-mino un capo spedizione chepensaa tutto,con lageometricaeleganza del ragno. Costruiscesapientemente una rete fittissi-madi connessioni e rimanditraautori, generi, epoche, linguag-gi,etimologie,in cuila primapa-gina dellaGenesifinisceper sal-darsi con il titolo originale delGiovane Holden, Marco Aureliocompare a sorpresa come unadelle fonti diCechov,i movimen-ti dei personaggi di FitzgeraldsonoquellidellAriosto;ma sen-za mai sopraffare il lettore o,peggio, annoiarlo.
Crea un vero e proprio si-stema di sinapsi culturali, maiasseverative, sempre pronte a
vagliare nuove ipotesi, a tra-
sformare il dubbio in apertureimprevedibili,a suggerire ama-
bilmente nuove letture. Per usa-re una metafora calcistica chesperocalzia chiha scritto unbel-
lissimo ricordo di quello scritto-re folenghiano e ruzantiano che
era il Giun Brera, Beniamino uomo di assisttantoprecisiquan-togenerosi.Quandosi far lasto-ria (non certo esaltante) dellin-formazione culturale in Italia,siacartaceache televisiva,vi ap-parir come uno dei fondatori,un pioniere la cui amabile lezio-ne attende di essere sviluppataancoraoggi.
Sonoproprioi momentiinizia-li,aurorali,i piccolidettaglirivela-tori (magari nascosti nel dialogodiun vecchiofilm)quelliche loap-passionano: lemozionante sco-perta di Kafka nel primo dopo-guerra, i segniinequivocabili del-la modernitritrovatinel vertigi-noso Agostino, La Tempestashakespeariana che si configura
comeprimotitolodella futuralet-teraturaamericana.
In sua compagnia, ci ritrovia-mo ad riconsiderare da nuove,suggestive angolature le doman-dedi sempre:perch Diopermet-te il male (il caso di Giobbe, par-tendo da un drammagiovanile diKarol Wojtyla), che cos la veri-t,la bellezza,la letteratura,la po-esia. Ma anche quando impugnala frusta (come per labuso delconcetto calviniano di leggerez-za,applicatoa personeo testichenonhannoali pervolare,masem-plicemente pesano poco) non hamai la saccenteria pedantescadello specialismo accademico,cheresta anzi unodei suoi bersa-
glipreferiti.E quantoal mestiere delcriti-
co, quanta civile saggezza nelleconfessioni di un articolo del1990. Tutto quello che piace algrande pubblico davvero da li-quidare come spazzatura? E co-me spiegare allora linesauribilecomplessit e accessibilit di au-tori come Shakespeare, Dickens,Balzac, Dostoevskij? Una voltaeravamoconvinti chela letteratu-ra di massa fosse troppo facile econsolante, mentre la culturadlite diceva verit sgradevoliche solo gli spiriti forti erano ingrado di affrontare. Adesso co-minciamo a sospettare il contra-
rio: forse la letteratura dlite hapoco da dire, le verit profondeesgradevoli possono stare anchenascoste nei miti di massa, comequello inaffondabile dei vampiri,daBram Stokera StephenKing.
Beniamino ci ha lasciato al-linizio di questanno, dopo unalunga malattia crudele, ma que-sto libro ce lo fa sentire vicino emaestro, anche nellarte di sop-portare i colpi dellavverso desti-no. Come ricorda Marcoaldi, Be-niaminoha messo in praticala de-finizione hemingueianadellostileedel coraggio:Graziasottopres-sione. Ancheper questo loricor-
diamocon affetto,ammirazione egratitudine.
no della stessa area; le iperboliusatedaCampanilea finiumori-stici per descrivere la folla con-tenuta a stentodallapoliziaera-no diventate, con la rozzezza ti-pica del settimanale, una vibra-ta denuncia di violenze controinermi.
Troviamo qui il solito scam-bio di favori tra uomini di lette-re.GiuseppeZucca,editore:Vimando il Fauno N. 3. Siate cosgentile di bussarmelo a pi nonpossosul Travaso.Conqualcheeccezione; Luigi Federzoni, di-rettore della Nuova Antologia,non vuole essere elogiato sulla
rivista: Non bisogna dare l'im-pressione dei taglierini fatti incasa.
Infine l'epistolariogetta lucesulle tormentate vicende senti-mentali di Campanile. A comin-ciare dalla lunga relazione conEmiMascagni,figliadel musici-sta, pi vecchia di lui, separatacon un figlio, quasi una vice-mamma. Ad Achille, al seguitodel Tour de France, scrive:
Cerca di non disordinare i pa-
sti,dinonmangiarenberefinoalla saziet. Ci fu poi un brevesfortunato matrimonio con Ro-sa Maria Lisa, con infiniti stra-scichie infinel'incontrocon Giu-seppina Bellavita, lei diciotten-ne e lui cinquantaquattrenne,conosciuta nel '53 e sposata nel'55, che gli diede la serenit el'amatissimofiglioGaetano.
L'ultima sezione del libro ricca di tenerissime letterescambiatetra i due. L'ultima ci-tata,la 299, non propriamenteunalettera, mauno scritto del3ottobre '76,quattrofogliettitro-
vati dopo la morte dell'autore,una sortadi auto-intervista, do-
verivendica lasua poetica: Hosempre inventato cose esisten-ti. Sono l'inventore del cavallo.Preferitele bugie? Ma cosbel-
la la verit, quest'opera di cuiDio l'autore.
SHOBAAD RACCONTACOMECAMBIAIL SUOPAESE
Luci eombredellanuova India= Tuttoquellocheavrestevolutosaperesull'India,neltorrenziale IndiaSuperstardelladivinaShobaaD(trad.diDestro ePiccioli,TEA,pp. 330,12).Senzatroppigiridiparolequimessaa nudola nuovaIndia,mavistaconun'otticaambigua,di personarampantedellemergenteborghesiavotataai consumi,sia purecon profondisensidicolpa,cheguarda e considerada unadistanzaenormel'altraIndia,quelladel popolo edeidiseredati. Un'altracontrapposizionearticolatuttaviail libro,ed giocata, tra
passatoepresente,sullamemoria famigliare,affidatasoprattuttoalle figureausteredeigenitori.
Sidelineaunpanoramapienodi chiaroscuri,permoltiaspettifuoridaglischemiconsueti.Se daun latopositivoilbilancio successivoall'Indipendenza,difronte aunanazionespogliatadi tuttodagliinglesi,d'altrapartel'autricedenuncial'onnipresente,rampantecorruzionee ilmalgovernodeipolitici, dalpseudo-socialismodell'epocadi Nehru allosciovinismodello ShivaSen,il fobicopartitodi Bombay, sinoalpopulismoDalit, i fuori casta,dellamegalomaneeimpresentabileMayawati.Nel librosi faanchepiazzapulitadeimiti occidentalisulla cosiddettaspiritualit dell'India,tantopi cheil diodenarosembraesserediventatol'unicomantra. Considerazione,questa,chericonducela gente
indianaaunrapportodi non-diversit conil restodelmondo, anchesepermangono alcunee forse non
assimilabilidifferenzedi fondo. Citerei alpropositole paginesullecontrastantipratichedi puliziaintima,e sulsorprendentesquarciosu comenoi e loropercepiamo irispettiviodori corporei.Emergeinfinedalla visionedell'IndiasuggeritadallaDun fortespiritonazionalista,insiemea uncertodisagioper lamigrazioneinternanellegrandi citt,e inparticolareun sensodi competizione, edi superiorit, neiconfrontidellaCina,vistacome unnemicopotenziale.Nonsipuesseretuttaviad'accordoquandol'autrice, parlandodelrisanamentoedilizioforzosodovutoai lavoriper leOlimpiadiaPechino,osservache talifatti nonpossono avvenirenellademocraticaIndia:in realt, interi slumssonostati rasial
suoloaDelhi,in vistadei CommonwealthGamesdel 2011.AlessandroMonti
LESORDIODIDARIACOLOMBO
Unafigliaribelle= Dallacombattivainventricedei girotondi,ci siaspettavaun romanzo checolorila rivolta di giocositeDariaColombo,al suobell'esordio, nondeludechiricerca nellaletturaproblemiesistenzialicapaci direinventarsiin comunicativa egioco.Megliodirselo(Rizzoli,
pp.236,18,50) raccontailfaticosorecuperodelpadre dapartedi unafigliaribelle,ilfortepersonaggio di Lara,nellasofferenzaper laperditadel sdell'anzianamadre, cittadinadiun mondo privodiaddentellati conla realt.Altemacentralesiannodanoirapporti conla nuovafamiglia,ilmarito e i figliadolescenti,complessie capacidi generareunsensodolorosodisolitudine.Ben condotto, ilromanzo enuclea il sentimentoessenzialedel femminile,ilbisogno profondodi essereamate.
ILGIARDINODI KATEMORTON
Segreti dimadre= In IlgiardinodeisegretidiKateMorton(trad.diA.E.Giagheddu,Sperling&Kupfer,pp.591,21,90)due terreromantiche,CornovagliaeAustralia,fannodacullaa unromanzocomplessoestrabordantema pienod'incanto,cheseguela storiadiunabambina, abbandonatanel1913sulpontediunanaveattraccatain Australia conunlibrodi fiabenella valigetta.Viaviasialzailvelodelmisterodellasuanascita.Lapartepidensadi fascino quellariguardantelamadre, ambientataa cavallodelsecolo, che riproponeIlgiardinosegreto diFrancesHodgsonBurnettsecondounrisvolto nero,compliceunamoreincestuosodel fratelloperlasorellaperduta. MiaPeluso
Nautilus: la culturacome avventura,
pi che articoliuna variet di scherzio divertimenti musicali
La fortunadi chiamarsi
Beniamino
pp BeniaminoPlacidop NAUTILUSp Laterza,pp. 220,16
Il suo Amiamociin fretta attir le iredel Duce: potevaessere un ostacolo allacampagna demografica
BeniaminoPlacido scomparsoallinizio dellanno
PlacidoUncosmopolitadel Sud:trentannidi pensierioriginali
TuttolibriSABATO14AGOSTO2010
LASTAMPA III
Inbreve
lucazanini.it
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GIORGIOPESTELLI
Nellasua succosa in-troduzione alle Sinfonie di
Mozart di Massimo Mila,uscite da Einaudi, GiovanniMorelli esordisce rievocan-do quella generazione di an-tifascisti azionisti che messifuorigioco dai politicidi pro-fessione riuscirono tuttavia,con l'insegnamento e con lacritica su giornali e riviste, afar valere la rifondazionedi una cultura antifascista,neo-resistente, non guasta-ta da compromissioni chenutr e rinforz le coscienzeper un periodo pi lungo del-lo stessofascismo.
Di questo esercizio Massi-mo Mila fu protagonista di-screto (talora sprizzanteimpagabili effetti di inventi-
vit e witz polemici), masempre alla ribalta sulle te-state pi importanti e dallacattedra di Storia della mu-sica nell'Universit torine-se; da qui appunto derivanoqueste lezioni sulle sinfoniedi Mozart, ed una gioia euna iniezione di salute, nell'attuale babeledi dati solo ac-cumulati, ritrovare ad aper-tura di libro quella voce pa-cata e illuminante, quel suosguardo dall'alto, quell'im-placabile chiarezza argo-mentativa.
Morelli, oltre a prezioseappendici bibliografichee di-
scografiche, offre anche allettoreuna lista di fatti,cita-
ti in corpo minore, che conte-stualizzano il corso offerto daMila agli studenti negli annifatidici 1967-'68: Orbene- os-serva Morelli - a questa sono-rissima squilla (dipoi divenu-ta, proverbialmente detta, ses-santottesca o sessanttottina)Mila corrisponde con cosa?Con un Corso dedicato ad un'analisi puntigliosa, K per K (oquasi), delle Sinfonie di Mo-zart. In perfetta armoniacon il suo stile e il suo scrupo-lo per il lavoro ben fatto, chenon vuol dire ritirarsi sullatorre, ma convalidare l'impe-gno in lezioni sostanziose di
idee tutte inerenti all'argo-mento, ma proprio per ci for-mative in senso generale, an-che politico.
L'animo con cui Mila ci av-vicina a questa cinquantina diopere (di cui solo una decinacircolano tuttora in reperto-rio) si vede subito a propositodi una sinfonia infantilecomposta a L'Aja a otto anni:Non si pu assistere senzacommozione allo spettacolonaturale del precoce costituir-si di quelle che si potrebbero
chiamare le impronte digitalidi Mozart, cio di certi dati
stilistici che diverranno dellecostanti nella sua arte, per unfenomeno biologico di cresci-ta paragonabile a quello percui nel virgulto gi racchiu-sa la virtualit della interapianta.
Senza diminuire il valoresingolo di ciascuna opera di-scussa in se stessa, proprioquel costituirsi, quel matura-re come in un romanzo di for-mazione che genera il fascinoe la solidit di una cultura tut-ta connessa presente nell'inte-ro volume: il percorso, le svol-te, le prime e ultime vette,coinvolgono i rapporti con ilmanierismo galante, con il gu-sto italiano, quello tedesco e
quello francese, gli scambi didaree avere con Haydn, il gio-co di specchi con il teatro mu-sicale,percui leombredi DonGiovanni e Leporello, di Che-rubino e della Contessa attra-
versano a sorpresa il tessutosinfonico.
Ogni tappa di arricchimen-to registrata, come l'espe-rienza concertante di Man-nheimo il viaggio a Parigi, fal-lito sul piano della carriera,ma decisivo per la conoscen-za di una grande orchestra(compresi gli adorati clarinet-ti)e delnuovo pubblicopagan-te, altra cosa dalle familiariesecuzioni in casa di un nobi-luomo o diun arcivescovo.
Una grande avventura rac-contata da un vero maestro,
che col passare degli anni ap-pare semprepitale.
Vita Lomaggio di Paolina Leopardicos inesatto, ma cos appassionato
KperKMila
illumina il 68
SANDRO
CAPPELLETTO
Paolina Leopardi eMozart; una passione e unospecchio,un modoper parlaredi s,rivelandoarguzia critica,finezzadi intuizioni.
LaFemminanon la voglioletterata, aveva deciso padreMonaldo, ilcupoe coltoducet-to di casa. E - per lei come perGiacomo - nienteteatro, pub-
blici spettacoli, compagnia dialtri giovani. Lui lascia Reca-nati, lei non lo far mai. Dete-sta quel borgo abominevole eodiosissimo,una vitadomesti-ca scanditadalle ossessioni ul-tra rigoriste, vero eccesso diperfezione cristiana diMam. Legge molto, scrivelettere, si invaghisce, a distan-za, del mondo frequentato daAnnae MariannaBrighenti, fi-glie di un amico bolognese delfratello. Marianna soprano,Paolina non potr mai incon-trarla, ma attraverso di lei im-maginapersonaggi,scene,tea-tri, mentre la lettura delle pri-
meriviste dicritica latieneinfor-mata.
Il suo biograficoMozart(ilno-tes magico, pp. 55,8) - precisaAlessandroTavernanella prefa-zione - fu stampato a Bolognanel1837e concepitocome undo-no,in occasionedellenozzedi co-noscenti bolognesi. In quellostesso anno, a Napoli, muoreGiacomo;e la sorella,che vivr ildoppio deglianni, si sente anco-rapi sola.
Sullavitadi Mozarteranoal-lora disponibili ampi necrologi,raccolte di aneddoti, le prime
biografie in lingua tedesca; lefantasiose lettere di Stendhal(certamente note a Paolina), le
Memorie di Lorenzo Da Ponte,pubblicatea NewYork. Peril let-toreitaliano, la fontepi agevolesono i Cenni biograficipubblicatinel 1816 dal medico e musicistaslovaccoPeterLichtenthal,ami-codel primofiglio diMozart,co-melui residentea Milano.
Numerose sono le inesattez-ze, didatee diluoghi; maa Pao-lina,che confonde fontidiverse,non importa essere attendibile.Con attitudine di narratrice, e
senzaaver maivisitato nessunodi queiluoghi,descrivecitt,ap-partamenti, vestiti, e si schiera:sostiene la rivolta di Wolfango
verso il padre Leopold, la lottadi quel povero maestro di mu-sica che non ha altro che il pro-prio genio ed costretto apranzare nella cucina dell'arci-
vescovo, tra un lacch ed unguattero. Ecco dove la glorial'avevacondotto.
Poi,coglieil momento decisi-vodel suoaffrancamento:la rab-biaper l'avania(da conoscerela storia di questa parola...)subi-ta a Monaco di Baviera, la deci-sionedi viverea Vienna.Tra tut-ti i personaggi, sceglie,e invidia,il paggio Cherubino: Un giovi-nettoancorapi tormentatodaisuoisedici anni,pi ardentemen-te divorato da un male che nonconosce. E come possibileche un uomo simile sia stato ar-restato per un piccolo debito?Mozart non aveva trenta fiori-ni!. La contessina Leopardi siindigna,e affidaa Mozartlapro-pria irrealizzataliberazione.
LezioniLeSinfonie diMozart, un corso universitariocosparsodi idee formative anche in senso politico
La sera prima - 5 dicembre
1791- giacevaa Viennasulletto di morte, disperato
perchnon sarebberiuscitoa con-cludere il suo Requiem. Lindo-mani - 6 dicembre 2006 - si sve-
glia sanissimo in una stanza chenon la sua, con abiti che non hamai avuto, circondato da genteche non ha mai visto e suoni chenon ha mai udito. E arrivato al-linferno o in paradiso? Lunicacosa che sa di essere Mozart,Wolfgang Amad Mozart. Ma
pu dirlo? Intuisce subito che no,quellodevenasconderlo,inquestanuova vita miracolosa che ha
chiaramente un solo scopo: finireilRequiem. Tieneperil nome:si
farchiamare WolfgangMuster-mann,luomo modello.
Comincia cos il divertisse-ment di Eva Barinsky Il signorMozart si svegliato (trad. diClaudia Crivellaro e Simone But-tazzi, Elliot, pp. 310, 17,50), cheintreccia il viaggio nel tempo conquellonellamusica, lostuporeperil mondocontemporaneo - musica
senza orchestra,luce senzacandele,carri senza cavalli - conle difficoltdi chi piomba sulla terra senza do-
cumenti e con un linguaggio arcai-co.IllasciapassarediWolfgang lamusica: chi la conosce, riconosce il
genio. E lo aiuta. Il violinista distrada,il negoziante dipianoforti,i
proprietari di caffmusicali, il pro-fessoredi Conservatorio...
Sarebbe tutto possibile, se soloWolfgang fosse un po disciplinato.
Ma non lo era, e non lo nemmenoora.Dimentica gli appuntamenti,siinnamorae sparisceper giorni- per
pp MassimoMila
p LESINFONIEDI MOZART
p intr.diGiovanniMorellip Einaudi,pp. 161,21p Alle Opere teatrali di Mozart -
da Idomeneo e La Clemenza diTito a Le Nozze di Figaro, DonGiovanni, Cos fan tutte fino alRatto del serraglio e al Flautomagico - dedicato il saggio diManfred Herman Schmid, musi-cologo a Tubingen,in uscitaa ot-
tobredaBollati Boringhieri.
PercorsiIV
UNVIAGGIOTRALE DUNEAFRICANE
Isabelle,amicadeldeserto= L'inquietaIsabelleEberhardt sente d'istintol'ondadiunpresente speciale,comequelloa cavallotra'800e '900quandole conquistecolonialiinAfricaraggiungonoilculmine.Decidedi cavalcarla.O almenodiprovarci.Nata aGinevradamadrerussa,si relazionaal mondousandopseudonimimaschili e travestendosida uomo.Siinnamoradi un'ideadi deserto,tesseuna retedi amiciziepassionalie poi,per pochiintensianni,Isabelleva.A22anni,nelgiugno1899lasciaGinevra equandoarriva
aElOued, inAlgeria, duemesidopo,scriver:Fupermeunarivelazionecompleta,definitiva,di quelpaeseaspro e
splendidoche il Souf,dellasua bellezzaparticolareeanchedellasua immensatristezza.Quandomuorenel1904,la Eberhardtha27 anni eha giscrittotanto,anche-perprimae suomalgrado- dellaprepotenzacolonialedeglieuropei.Il desertoe il viaggio sifannoproiezionediun'animachesi ritraedifronteallarealt.Ma ilsognoresta vivonei reportage,scrittiche feceroconoscereunacrudaAfrica alpubblicoeuropeo.MirellaTenderini,autricedi notevolibiografie(ilDucadegliAbruzzi,ErnestShackleton,PaulGauguin),ci raccontaoraIsabelle,amicadeldeserto (O.G.E.,OperaGraphiariaElecta,Milano,pp. 190,15).Unadonna storytellerched vita e
animaa un librospeciale: Misonotrovata inun'areadell'Algerianon frequentatadaturistidoveho trovatoun
mondoancora identicoa quellodicentoannifa;in queiluoghi doveIsabelle eraandatacomecorrispondentediguerranel1903e dove mortanel1904nellapienadell'ouadiSefra (annegatanel deserto!)ho scopertochelei ancoraunmito.Gliscritti dellagiovaneinquietasonoun serbatoiointattodellimmaginariodi chiha vissutomilleavventurepur digiungerenel paesedellapropriamente.Il librodellaTenderinici facomprendere lamodernitdi Isabelleetestimoniaquantoancoraabbiamoda impararedallageografiache sifa rapportotra culture,territorio e veracuriositda esploratrice.Viaggiocome incognitae scelta
dinonsapere,pur di scoprire.Propriocome Isabelle.DavideSapienza
IL ROMANZO
MARINAVERNA
Rinatoper finire
il Requiem
UnacontessinaperWolfango
Una cinquantinadi opere, i tassellidi un romanzodi formazione narratoda un grande maestro
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FRANCESCOTROIANO
Preferisco guarda-re un filmche vivere.Almenonei film c una trama...: la
boutade di Groucho Marx,caustica e, a volte, condivisadaognuno dinoi,potrebbees-sereappostaa modi esergoadue romanzi che, peraltro,maggiormentediversinon po-trebbero invece essere. Di
pi, in entrambi il cinema ,inqualchemodo,il tramiteat-traverso il quale igenitori co-municano coi figlioli in modisingolari e spiazzanti, sempreperin funzionebizzarramen-te pedagogica.
NeLanno di noidue diDa-vidGilmour, la vicenda auto-biografica: il padre, critico edocumentarista, deve veder-sela con un figlio sedicenneche ha appena scelto dinter-rompere i propri studi. Il pri-mo intuisce linutilit dun at-teggiamento coercitivo e apo-dittico, preferendo insegnarea quel giovanotto che non saneanche dove sia la Florida(loro vivono in Canada) permezzo della settima arte. Trefilm a settimana da visionare
assieme, seduti sul divano dicasa:si comincia conI400 col-
piper seguitare coi titoli pidiversi, da Manhattan ad
Aguirre, daNotorious aLadol-ce vita. Gli inizi sono stentati;il ragazzo tollera a fatica lepellicolein biancoe nero,si te-dia alle spiegazioni paterne,nonriesce ad interessarsi allarecitazione degli interpretied alle sottigliezzeregistiche:ma, poco alla volta, il metododecolla, e quellatipico cine-club casalingo si fa veicoloideale per potere parlar d'al-tro,lamoree lapena,il corag-gioe loscoramento, lavita co-mo comedovrebbeessere.
In differenti territori simuove, di contro, La prigionedi neve, brillante esordiodella
statunitense Jan ElizabethWatson: qui siamo in zona
horror, dentro una chiave din-cubo infantile che piacerebbeal Propp diMorfologia della fia-ba. Maine, Anni 70: Betty, ma-dre single psichicamente di-
sturbata, ogni mattina primadi recarsi al lavoro chiude a
chiavein casalafigliolettaAstadi sette anni ed il fratellinoOrion,che neha nove.
Maii bimbioserebberousci-re: fuori c stata, a dire del-
lamata mamma, unatroce pe-stilenza, quasi tutti sono morti,
le strade pullulano di cadaveripiagatida orrendibubboni. So-lo lisolamento pu garantir lo-rola sopravvivenza. E'cos chei bambini, nutrendosi perlopidi salsicciotti surgelati e digranturco in scatola, conduco-noun'esistenza ossessiva,scan-dita daorari edobblighi: laloroguida ilBigMovieBook, segui-to pedissequamente, al puntoda farli esprimere con monolo-ghi e dialoghi di celluloide. Ma-gri, spauriti, dietro le finestreschermatepossonosoltanto im-maginare il mondo, mentre laparanoia materna principia a
colpirli nel fisico e nella psiche:Orion pressoch incapace dimuover le gambe, Asta sispe-ziona maniacalmente il corpopertemadi noduli.
Un bel giorno, per, accadelimprevisto:la genitricenonfaritorno a casa per due giornied i piccini, spinti dalla fame,decidono di avventurarsi al-lesterno; ove le strade sonosgombre di corpi e tutto, purse pauroso (la scatola nera eparlante del telefono, gli alberisovradimensionati rispetto a
quelli visti in televisione), nuovo.Ti puoicomportareco-mese stessi guardando un filmo come se stessi recitando inun film, il mantra recitato dicontinuoda Betty, lavia scel-ta da questobnubilata madre-ragnoper tesserla tela chetie-ne avvinte a s le proprie crea-ture: la maternit - e quanto di
vampiresco essa sottende - qui notomizzata con precisio-ne chirurgica.
Lanatema gidiano, Fami-glie,io viodio!,parrebbequin-diancora dattualit: mala bra-
vura della Watson sta nel mo-strareche, finanche nelpi sof-focante degli abbracci, la pre-senzadellamoreconiuga un os-
simoro che, miracolosamente,si tiene.
ColonnesonoreMusicaper film:tra spartiti classicio creati adhoc
INMONTAGNACONGERLINDEKALTENBRUNNER
Lareginadegliottomila= La scalatriceaustriacaGerlinde Kaltenbrunner,quarantanni,conosciutacomela reginadegliottomila,ha appena scalatolEverestnel maggioscorso:le mancasoltantoil K2,la montagnadegliitaliani,per diventare la terza donna almondo capacedisalire tutti i quattordici ottomiladel pianeta,senzaossigenoe in stile alpino (finoralimpresa riuscitasoloallasudcoreanaOh EunSun e allaspagnola EdumePasaban).Ed eccoche Corbaccio, in puntualesincronia,
mandain libreriail volumeautobiograficoDasola(trad. diUmbertoGandini,pp. 203,22),scrittocon la
collaborazionedella giornalistaspecializzata KarinSteinbach,e organizzato suuna formulaoriginale,imprevedibilema assai suggestiva,che portain primopianoi sentimentie le emozioni concui un alpinistasiabitua giocoforza a convivere.I quattordici capitolinarranole avventure dellaprotagonistaalla lucedellostatopsicologicoe emotivoognivoltadominante.La curiosit la chiave di letturadellaprimasfidaa unottomila, ilBroad Peak,curiositsucome ilsuo fisico avrebbe reagito,o sucosa volessedirearrampicarein altaquota.Sgomento,invece,difrontealle difficolt pervincereilMakalu,sgomento
soprattuttoperla morte diun alpinistache invano erastatoinvitato a rinunciare allavetta.
Allostessomodoentrano ingiocola paura(Annapurna)e la speranza(Shisha Pangma),la volont(NangaParbat) o ladeterminazione(Dhaulagiri)e cosvia.Ilrisultato unanarrazioneche diventaunamappadellimportanza che occupa lelemento psicologicoinquesto sport e nella suacultura, soprattuttoperlapresenzaassolutamenteineliminabile dellelementodelrischio.Il temaappartieneal mondo alpinisticodalsecoloscorso,bastaricordare iSaggisulla psicologiadellalpinista di AdolfoHess,nel 1914.Nellepaginedella Kaltenbrunner nonc naturalmentela teoria,bens lesperienzadiretta,tanto piefficaceneldar
contodi statidanimo e problemipsichici.AlbertoPapuzzi
GIANANDREAPICCIOLI
Uno storico genialedel teatro vissuto, ClaudioMeldolesi, e un grande speri-mentatore del teatro agito,Leo de Bernardinis, si incon-trano in un libro importante,
La terza vita di Leo, curato daMeldolesi con Angela Malfita-noe LauraMarianie oraeditodalla coraggiosa Titivillus(www.titivillus.it,pp. 440, 20).
Entrambi i protagonisti diquesta storia non ci sono pi(Meldolesi mortopochi mesiprima della pubblicazione,Leo due annifa)e laloro man-canza pesa, e tanto, nella no-stra cultura, in quella autenti-ca, almeno. E non ho dubbicheil teatro,pur nellasua mar-ginalit estrema, o forse pro-prio per questo, sia la formapivitale dellasfitticosistemaculturaleitalico.
Tre sono state, schematiz-zando molto, le stagioni diLeo: quella romana, che lo vi-de punto di riferimento nell'
avanguardia degli anni Ses-santa; quella di Marigliano, in-sieme con Perla Peragallo,compagnadi lavoroe divitafi-no all'inizio deglianniOttanta;e infine quella bolognese dal1983al 2001, quandouna bana-le operazione chirurgica lo fe-ceentrarein comairreversibi-le, durato fino al 18 settembre2008.
Del ventennio bolognese,fecondissimoper creativitte-atrale e per influenza pedago-gica, d testimonianza questolibro polifonico che raccoglie
decine di interventi, con Mel-dolesi regista alla console cheintreccia con sapienza dram-maturgica le varie voci, le col-legae le commentacon intelli-genza storico-teatrale e conpartecipazioneamicale.
Neesce ilritratto sfaccetta-tissimo di un inclassificabileprotagonista del teatro italia-no delsecondoNovecento, manellatradizione, rivificata,dell'attore-autore lungo la lineaTot, Eduardo, Bene, Cecchi,conin piuna profondasensi-
bilitper i risvoltisocialidel te-atro che dovrebbe innescareun processo conoscitivo cheproduca idee nuove e accen-dere lanostalgiaper unavitaaltra da rivendicare poi nelquotidiano.
Al centro del libro un pre-ziosoinsertoiconograficoe al-cuni scritti programmatici diLeo,straordinari.Ci si augurachequalcuno liraccolgae pub-
blichi integralmente perchhanno molto da dire a quantiancora cercano una culturapartecipata e nondi merocon-sumo.
felicito perdisperazione -, perdegli spartiti, si ubriaca, vaneggia.Compone, questo s: il Requiem,
subito.E poisonatee sonatineperleditorechevuole unlibro dieser-cizi, improvvisazioniper le serate
jazznei locali fumosi,canzoniperlinnamorata di turno, concerti
per ilgalche unmecenate glior-ganizzaal Musikverein.Poi,il pa-tatrac: finisce sotto unauto, lo
portanoin ospedale,lui farnetica,i medici lo spediscono al manico-mio. Il finale scontato: il Re-quiem rimastoincompiuto.
Il cineclub casalingodi David Gilmoure un incubo infantile
Anni Settanta
di Jan Elizabeth Watson
GIANNI
RONDOLINO
E' pi efficace, dram-maticamente parlando,la musi-cadi GiuseppeVerdi chesorreg-gela sequenza d'aperturadiSen-so di Luchino Visconti, o quella,melodicae carezzevole,di Nico-la Piovaniche sottolineal'avven-turadi RobertoBenigninella Vi-ta bella? Vale di pi utilizzarela grande musica classica percomporre una colonna sonoraefficacee coinvolgente,comeso-
vente, e con risultati eccellenti,hanno fatto Stanley Kubrick olostesso Visconti,oppureservir-
si di unmusicista cinematogra-fico particolarmente adatto alproprio mondo poetico per uti-lizzarlonei propri film, comefe-cero, fra gli altri, Alfred Hi-tchcock e Federico Fellini ri-spettivamente con BernardHerrmanne NinoRota? Inaltreparole,in chemododeve essereusata la musicanel cinemae co-me deve essere interpretata daun punto di vista critico? Ovve-ro: esistedi fattounamusicaci-
nematografica, considerata allastessa streguadella musica sinfo-nica,operistica, da camera,legge-
ra,daballoodaconcerto?Sonodomandechemoltisi so-
noposti,a cominciare dagli stessimusicisti, i quali, all'inizio piutto-stocritici nei confronti del nuovomezzo espressivo, vi si sono poiavvicinati, connotevoli risultati espesso riscuotendo un successodi pubblico sorprendente: bastipensarea Ennio Morricone e allesue musicheperi westerndi Ser-gioLeone,ma nonsolo(sonocen-tinaiale suecolonnesonore, a vol-
tedi grandevaloremusicale).Di tutto ci, e dei molteplici
problemi connessi all'uso della
musica nel cinema, condoviziadiparticolari, di esempi musicali, dianalisi attente e di non poche te-stimonianzee dichiarazionidi ad-dettiai lavori,ci parlaRobertoCa-labrettonel libroLo schermo sono-ro. La musica per film (Marsilio,pp.319,28),chesi rivolgein parimisura aglistudiosi e a queiletto-ri curiosi di conoscere un mondoper molti versi affascinante e inrealtpoco noto.
Perch non si tratta soltanto
diripercorrerela storia della mu-sica per film dalle origini a oggi -cio dagli anni del cinema muto,quandoi filmeranoaccompagna-ti in sala da un pianista o da unapiccola orchestra, a oggi, quandofior dimusicisti,spessodi fama in-ternazionale, si accostano al cine-masenza pregiudizi -, ma anche esoprattutto di spiegarne le ragio-ni tecnicheed estetiche,di entra-renel vivodelle questionimetodo-logiche, di coglierne dall'internoisignificatiprofondi.
E Calabretto lo fa con grandecompetenza,col rischio a volte diesserefin troppo tecnico neinu-
merosiesempi, offrendoal lettoreun vasto campo di indagine e dianalisi. Sicch, a lettura termina-ta,comesesi entrasseinunasa-la cinematografica non solo congli occhibenaperti per cogliereilsenso del film, ma anche con leorecchie estremamente sensibiliai suoni e ai rumori, che spessonon sono meno importanti delleimmagini, perch possono daread esse un significato diverso dacicheappareaprimavista.
pp DavidGilmour
p LANNODI NOIDUE
p trad.diMicheleFoschinip Rizzoli,pp. 204,17
Tragenitorie figli fino
allultimo film
pp JanElisabethWatson
p LAPRIGIONEDINEVE
p trad.di GiuseppinaOnetop Fazi,pp.334,18,50
TuttolibriSABATO14AGOSTO2010
LASTAMPA V
Accende ideeil teatro diLeodaTotaCarmelo
Unascena diManhattan,il film giratodaWoodyAllen nel1979
Polvere di note:Verdi o Piovani?
Finzioni Se lo schermo sostituiscelavita: due storiedi scuolaamericana
Dalle avanguardieallincontro con Perla:un ritratto a pi voci
dellautore-attorecurato da Meldolesi
CENTENARIO
Il14agosto 1910 nasceva a
TorinoMassimo Mila,antifascistadi Giustiziae
Libert, spirito einaudiano,alpinista(nei mesiscorsi
uscitoperi tipi diVivaldaLaltrafacciadella mia
persona.Storiedi vette e
alpinisti,19),docente diStoria della musica,
accademicodi SantaCecilia edelle Scienze,criticomusicale
deLa Stampa.Nel catalogoEinaudi,in particolare,
risaltala suaautobiografiaintellettuale,di libroin libro:daScritticivilia Lettere
dalcarcere1935-1940,daBreve storia della musicaa
Scrittidi montagna, aArgomentistrettamente
famigliari.
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8/9/2019 Tuttolibri n. 1727 (14-08-2010)
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Due libriper conoscere ilcuore del fumetto: lasua tecnica con il gran-
deWill Eisnere dentroil suosi-gnificato, conil saggistaDanie-le Barbieri.
L'arte del fumetto. Rego-
le, tecniche e segreti deigrandi disegnatori (Bur Riz-zoli, pp. 353, 25,90) raccogliedue testi fondamentali di Ei-sner, in Italia giediti da Vitto-rio Pavesio distintamente,esauriti da tempo: Fumetto e
Arte sequenziale e Graphic-Storytellering - Raccontare a Fu-metti.Natonel1917a NewYorkin una famigliad'origine ebrai-ca (e la cultura yiddish sarsempre ben presente nei suoilavori, soprattutto per l'ironiaparodistica dei personaggi)WilliamErwin Eisnerpubblicail suo primo lavoro a fumettinel 1936 sulla rivista Wow:quattro anni dopo arriva il suocapolavoro, The Spirit: sem- brava disegnato con la chinabianca su fogli neri, ha osser-
vato, Guido Silvestri, il Silverpadre diLupoAlberto, definen-
do Eisner un mago delle om-bre. Personaggio che anticipamolte scelte narrative, e nonsol-tanto nella graphic novel, Spirit una sorta di morto rinato checombatte contro i criminali ela-borandostrategienel suolabora-
torio-abitazionerealizzato nel ci-mitero di Wildwood dove do-vrebbe essere sepolto. Com-prendereun'immagine un attoche richiede una condivisione di
esperienze. Di conseguenza,l'ar-tista sequenziale che voglia farcomprendere il proprio messag-gio deve per forza comprenderel'esperienza di vita dei lettori -scriveEisner - Occorrechesi svi-luppi un'interazione,perchil di-segnatore evoca immagini che
sono immagazzinate nella men-tedi entrambe leparti. Sembre-
rebbecos semplicee invece...Invece, come scrive Daniele
Barbieriin Il pensierodisegna-to (Coniglio ed., pp. 245, 20) lecosenon sonocossemplici e im-mediate, sebbene il fumetto siasicuramente,con il cinema,il lin-
guaggio pi immediato. Le im-magini,le figure,i segni a scandi-retempie luoghi.Il cinemafo-tografiacommentatacui la possi-bilit di mostrare il movimentohaapertole stradedel racconto-annota Barbieri -, il fumetto scrittura illustrata, in cui il rac-conto ha finalmente messo inmoto le figure. Due origini evi-dentemente distinte,ma una vo-cazionecomune: mostrarela du-rata,ricostruire il tempo,raccon-tareper immagini.
L'analisidellinguaggiofumet-tisticodi Barbieripassaattraver-so l'opera di molti maestri: daSergioTofanoa LorenzoMattot-ti,da Toppi a Battaglia, Magnus,Bonelli, Igort... Un universo chel'autorebenconoscee chepropo-ne nell'interessante prospettiva
delpensarea fumetti.AlbertoGedda
Bonvi era un fumettistarock. O meglio, unarockstar del fumetto. E
le Sturmtruppen sono state lasuaopera rock.Paroladi Va-sco Rossi che ha utilizzato leanimazioni dei soldatini folliper aprire i concerti del tour2007. Gli stessi soldatini cheorasono protagonisti di carto-on in 3D e disponibili su iPho-neeiPod.Ach,che forzen!
Araccontare lastraordina-ria vicenda di quest'esercito il poderoso volume SuperSturmtruppen (MagazziniSalani, pp. 480, 34): oltre1.200 striscee tavole,storie, di-segni inediti,bozzettie sceneg-giature. Tutto firmato Bonvi,ovvero Franco Bonvicini natoa Parma nel 1941 e morto 54dopo, travolto da un'auto. Sene andavacosil geniale e tra-
volgente Bonvi che ha regala-to moltissimo alfumettoitalia-no e internazionale: dai Caro-selliper l'amarena Fabbri conSalomone il pirata pacioccone(scritto con Franco De Maria
e Francesco Guccini), Cattivik,Nick Carter(e quindi Gulp! Fu-metti in tv), Marzolina Taranto-la, Storie dello spazio profondo,
Al Bab e i quaranta ladroni, losplendido Uomodi Tsushimaperl'editore Bonelli... E, natural-mente,le travolgentiSturmtrup-
pen che la leggenda vuole natein un'osteria di Modena nellanottedel2 ottobre 1968.
Ilpiccoloesercito deisoldati-ninazistiche parlano inun deli-rante tedeschese lo specchio,perl'anarchicoBonvi, di tuttelesociet gerarchiche, oppressi-
ve, demenziali nella loro (pre-sunta) onnipotenza. Un'ironiadevastante che riflette sull'inu-manitdella guerrae, piin ge-nere, dellasopraffazione.
Stripper quotidianie riviste,storie per libri e cartoni anima-ti, diari scolastici, pubblicit,due film diretti da SalvatoreSampieri (1976 e 1982) con Co-chie Renato,Teocoli, Boldi, Tof-folo, Gullotta e un grande An-dreasi.C' anche Bonvi chesi ri-taglia camei,la colonna sono-
ra diJannacci.Nello studio bo-lognese di Bonvi arrivano duegiovanissimi di bottega che sa-ranno poi grandi autori - GuidoSilvestri(Silver)e Claudio One-sti (Clod) - e si pu immaginareilfuoco della fucina creativa.Di-mostrato in questo volume rea-lizzato da Chiaroscuro e Barba-ra Roganti conprefazioni diVa-sco Rossi, Vincenzo Mollica ePatrizioRoversi.
Lagenialitdi Bonvi propo-sta anchenella collana dedicataa Cattivik (volumettidi 95 pagi-ne, Magazzini Salani, 8), ter-rificante polpettona nera natasulle paginedi ungiornalescola-stico di Bologna nel 1965 e ap-prodato alla stampa nazionalecinque anni dopo. Un genio delmale pasticcionee sfigatoche ri-f ilversoagli eroi noirdell'epo-ca: Diabolik, Satanik, Kriminal.Promette brivido, terrore, rac-capriccioe invece rimedia maz-zate e pernacchie dalle sue po-tenziali vittime. Creato da Bon-
vi, Cattivik statorealizzatoconsuccesso da Guido Silver Sil-
vestri (il padre di Lupo Alberto)e oragli albi dellanuovacollanane restituiscono l'effervescenzaironica, direttamente dalla fo-gna in cui vive, grazie alle sce-neggiature di Casty, Maselli,Franzaroli, Lusso e ai disegni diSommacal, Bonfatti,Cannuccia-ri, Michelon.
Un altro titolo immancabilenella produzione di Bonvi ri-proposto da Rizzoli Lizard coninediti e bozzetti, Storie dellospazioprofondo(pp.176,17),realizzato nel 1969 con France-scoGuccini,chitarristacon spe-ranze d'autore. Sette storie(cinquefirmateda Guccini) cheraccontanodi duefolli persinel-lo spazio a fare danni e incon-trare chiunque: vagabondi, pi-rati, donne e persino Dio.Inuti-le dire che i due sono gli alterego degli autori: il biondo put-tanierespazialeBonvi mentreGuccini si riconosce nel suoamico robottino. Un'intuizionefelice e divertente, dieci anniprimadi Guerrestellari.
[A. G.]
UNINSOLITAAVVENTURADELRANGERDI BONELLI
ConTexWilleraCuba
= Ambientazione insolitaper l'avventura estiva,nelconsuetograndeformato,di TexWiller:I ribellidi Cuba(Sergio Bonellieditore, pp.240,5,80)ci portainfattinella splendidaisolacaraibicaneglianni dellaRivoluzionedei diecianni,divampatanel 1868controladominazionespagnola. L'innesconarrativo chefanavigareil ranger finoall'Avana la richiesta d'aiutoarrivatada unvecchioamico,quelMontalesdivenutoimportanteuomopoliticomessicanodopounpassato
da ribelle.Questiingredienti- Montalese Cuba-segnalanocheil gusto perquestastoriaarriva
direttamentedall'editore, Sergio Bonelli,che beneconosceCuba e amale avventureconMontales: maadareancorpi forza all'intuizione bonelliana c'ilmondodellasanteriachepermeala vicendae,soprattutto,la sceltadeldisegnatoreOresteSuarezLemus.Artistacubanodall'intensobiancoe nerocheBonelliha portatonella suasquadragi unadecinad'anni faperdare corpoalleavventure diMister No.La tavola dunqueparticolarmenteghiotta:la storia,ilcuisoggetto firmatoda Nolitta(pseudonimodiBonelli), sviluppata daMauroBoselli chesi muovebenissimo trastoriae leggenda,magiae avventura.
Insomma,un texone(comevengonodefiniti glialbiuniciestivi) da leggered'un fiato, conil piacereper il
disegno,accurato eppurevigoroso, nettoe incisivo.Ma l'estateper Texsignifica ancheun'ulteriore propostainlibreria(oltreagli albi,in edicola)per la serie deisupermiti.Ecco quindiLe terre bianche (Mondadori,pp.438,9,90)antologiedelle pibelle avventure tralenevidelrangerconi suoipards(Kit Carson,Tiger Jack,il figlio Kit)presentateda Sergio Bonelli.Con lariproposta di unalunga storia,Nei territoridelNordovestuscitaperla primavoltanel 2001,scritta daMauro Bosellie disegnatadallospagnoloAlfonsoFont.Dalcaldo tropicaledi Cuba sipassa algelodelGrandeNordpercon diverseanalogie,proponendoriti magici
e credenzecontroi qualiTex dovrcombattere. [A.G.]
Il disegnatorenello zoodinverno
TORNABONVILarockstar del fumetto
Unascorpacciatadi Sturmtruppen
Il giudiceproboe linuit fantasma
Magodelle ombre,svela i tuoi segreti
In Uno zoo dinverno (Rizzoli Lizard, pp. 231,17) leccellenteJir Taniguchi ritraese stessoagliinizi della propriaavventura artistica, negli
Anni 60, nella figura del giovane Hamaguchi, chemuove i primi passi nel mondo del lavoro a Kyotopervedersi poichiamato come daldestino a Tokyoinunostudiodifumettisti.
Con una maturit di tratto ormai infinita, Tani-guchi ripropone un mondo passato, unepocadoro
dalpuntodi vista creativo, nella quale le piintimevibrazioni affettivesi intrecciano conla tessituradiun quadro ambientale meravigliosamente orche-strata.Comespessocapitanellarte di questoauto-re,i passaggi tralevicendeintime,lievie struggenti,e quellesocialie pubbliche,penetrate dauno sguar-doraffinatissimo,sonofluidi ea tuttaprimainvisibi-li.I personaggientranonelraccontoin puntadi pie-di,si assentano perlunghiperiodi, ricompaionoar-ricchiti dalla vita che hanno nel frattempo vissuto,lontanodagliocchidi chilegge. Storiedamoreappe-naintraviste e subitolasciatea perdersi neglisfondicorroboranosotterraneamentela narrazione, la so-stengono,la necessitano.
Niente urlato, nienteva soprai toni, nellamaci-nagentilema impressionanteche questoinsignenar-
ratore muove con delica-tezzae fermezza estreme.Il giovane Hamaguchi haun talento, dentro di s,che come un magnete loporta dove deve andare.
Entranello studio di dise-gnatori di Tokyo nel mo-mentoincuiil lavoro ur-
gente.Gli vengonodate matite,un tavolo, uncompitodafare.O lava o laspacca. Nessunpreliminare, nes-sunapprendistato, le tavolevannoconsegnatein po-che ore. Gettatonella mischia, Hamaguchicominciaacrescereprofessionalmente, a irrobustireil propriotalentonellatempradeitempidi lavoroimpietosi.
Ilsuo sogno scrivereda cimaa fondo unastoriatuttasua.La abbozza,la comincia,la lasciasfiducia-to,la riprende.Ma sarun innamoramento,delicatis-simo e profondamente fragile, a dare allartista lafiammata necessaria per concludere la sua primanarrazioneautonoma.Qui, nelmomentocrucialedel-la riuscitao delfallimento,convergono tutte le lineedel racconto. Lambiente ideale, professionalmen-te, epocalmentee artisticamenteparlando;il talentosboccia, matura,le sceltecomincianoa esserefatte;ma - sembra dirci Taniguchi - senza la forza sottileed enigmaticadellamore,nullasi muoveper davve-ro. La dolcezza accennata di unacarezza pu scon-
volgere(talvolta)moltopi diun poderosouppercut. DarioVoltolini
IN CINAE GROENLANDIADuestorie vereIN GIAPPONEConJirTaniguchi
Fumetti destateTuttolibri
SABATO14AGOSTO2010LASTAMPAVI
La storia vera o, perlomeno, fa parte dellagrande tradizionestoriografica cinese. Sia-moneglianni delladinastiaSong(960-1279)
e l'impero cinese viveuna stagionemolto rigoglio-sa spinta da una forte economia di mercato. Cheha tra i suoi effetti anche quello della corruzione,dell'abuso del potere, del dilagare di banditi e ta-glieggiatori. Insomma,nulla di nuovosotto il cielose non che l'imperatore Ren Zong decide di com-
batterequestedegenerazionidandopienipoteradunuomoapprezzatoper lasua diritturamorale:ilgiudice Bao. Un personaggio che diventa prestoleggendario e si muove nelle regioni dell'imperoamministrando la giustizia contro corruzione eabusi.A lui dedicatoun romanzo grafico in9 vo-lumi il primo dei quali, Il giudice Baoe la fenicedigiada (Coconino Press- Fandango,pp.168 pagi-ne,15) ora in libreria. Una lunga saga scrittadallosceneggiatorefrancesePatrickMartye dise-gnata, molto bene, dal cinese Chongrui Nie le cuitavole ci portano in luoghi a noi poco usuali, digrandefascinazione.
Lastoria vera,crudelissimae affascinantenelcontempo,comeil mondoin cuinasce:i ghiaccidel-la Groenlandia,il Polonord, il tempo dell'avventu-ra e delle esplorazioni,delpaternalismocolonia-lee degli Inuit.E' lastoriadiMinik e dellasua fami-glia, tutti portati a New
York-dallorovillaggiodi
Uummannaq- dall'esplo-ratore Robert Pearyper fargli conoscere lacivilt e tutti morti. Tranne Minik, divenuto Mi-nikWallace. E' la storia, benscrittae bendisegna-ta, dalla fumettista francese Chlo Cruchaudet:Groenlandia Manhattan (Coconino Press, pp.140,18).Una graphic novelavvincente che inizianel 1897 con il recupero di un meteorite da partedella spedizione guidata da Peary: alla spedizionecollaboranogli Inuite ilpi piccolodi loros'incurio-siscedi quegli uomini bianchicon i pelisullafaccia.Cos parteconloroe siporta dietrolafamigliache,giunta a Manhattan, s'ammaler e morir mentrelui, Minik, cresce, ritorna al villaggio tra i ghiacci,poitorna a NewYork e diventa unaleggendaspa-rendo nel nulla: forse diventato un boscaiolo nelNew Hampshire, forse un pilota d'aerei di guerra,forse un milionario. Il suo villaggio non c' pi, di-strutto dagli Usa nel 1953 che per, quarant'annidopo,hannodovutorestituirealla Groenlandiai ca-daveri deiquattroeschimesi nascostinel museodi
storianaturalediNew York.La famigliadiMinik. [A.G.]
Regole e tecnichedel padre di Spirite il pensiero disegnatoda Mattotti a Igortnei saggi di Barbieri
TEORIA E PRATICA Il manuale delgrandeWillEisner
WillEisner(adestra)
eilsuopersonaggio
Spiritinun disegno
diGrazianoOriga
dalsitoWikipedia
-
8/9/2019 Tuttolibri n. 1727 (14-08-2010)
7/8
109 2833
Acquainbocca
CAMILLERI;LUCARELLIMINIMUMFAX
8
2
Ilfilochebrucia
DEAVERRIZZOLI
Caterina.Diario
diunpadre...SOCCIRIZZOLI
Nonesistesaggezza
CAROFIGLIORIZZOLI
37
5Acciaio
AVALLONERIZZOLI
51
MisterGregory
CASATIMODIGNANISPERLING& KUPFER
5889
27
3Lultima rigadellefavole
GRAMELLINILONGANESI
50
Ungiorno
NICHOLLSNERIPOZZA
Lacacciaaltesoro
CAMILLERISELLERIO
474
Saggistica TascabiliNarrativaitaliana
CanaleMussolini
PENNACCHIMONDADORI
Narrativastraniera
Varia
7
Ragazzi
100
LACLASSIFICADI TUTTOLIBRI REALIZZATADALLASOCIETNIELSENBOOKSCAN,ANALIZZANDOI DATIDELLECOPIEVENDUTEOGNISETTIMANA,RACCOLTI INUN CAMPIONEDI 900LIBRERIE.SIASSEGNANOI 100PUNTIAL TITOLOPIVENDUTOTRA LENOVIT.TUTTIGLIALTRI SONOCALCOLATI INPROPORZIONE.LARILEVAZIONESI RIFERISCEAI GIORNIDALL1AL7 AGOSTO.
1.La solitudinedeinumeriprimi 61GIORDANO13,00MONDADORI
2.unavitachetiaspetto 31VOLO9,00MONDADORI
3.Lombradelvento 30RUIZZAFN13,00MONDADORI
4.Ilgiornoinpi 28VOLO
12,00MONDADORI
5.Marina 27RUIZZAFN13,00MONDADORI
6.Venutoalmondo 26MAZZANTINI14,00MONDADORI
7.Incubobianco 24RAMBE6,90NEWTONCOMPTON
8.Unpostonelmondo 24VOLO12,00MONDADORI
9.Escoafareduepassi 24VOLO9,00MONDADORI
10.Uominicheodianoledonne 23LARSSON13,80MARSILIO
I PRIMIDIECI INDAGINENIELSEN BOOKSCAN
6
1. Ungiorno 51NICHOLLS18,00NERI POZZA
2.Ilfilochebrucia 27DEAVER19,50RIZZOLI
3. IlfattoreScarpetta 24CORNWELL20,00MONDADORI
4.Il palazzodellamezzanotte 23RUIZZAFN
19,00MONDADORI
5.Leleganzadelriccio 22BARBERY18,00E/O
6.Illibrodelleanime 21COOPER19,60NORD
7.Breakingdawn 21MEYER19,90FAZI
8.OliveKitteridge 20STROUT18,50FAZI
9. IterribilisegretidiMaxwellSim 19COE18,00FELTRINELLI
10. CortedAssise 19SIMENON18,00ADELPHI
1.Teoritest 15BERTOCCHI;FABBRI; BALBONI39,00ALPHATEST
2. facilesmetteredifumare... 13CARR10,00EWI
3.Cottoemangiato 13PARODI14,90VALLARDI
4.Thesecret 12BYRNE
18,60MACROEDIZIONI
5.Teoritest 11BERTOCCHI;SIRONI; BALBONI42,00ALPHATEST
6.Esercitest 10BERTOCCHI;FABBRI; BALBONI18,90ALPHATEST
7.Fateibravi(0-3anni) 8RIZZI17,00RIZZOLI
8.GliuominivengonodaMarte 8GRAY15,00RIZZOLI
9.Teoritest 7BERTOCCHI34,00ALPHATEST
10.QuandoiGigantiabitavano...7SITCHIN19,50MACRO
1. Tornerannole quattrostagioni 10CORONA16,00MONDADORI
2.Shrekevisserofelici... 6
3,50MONDADORI
3.Viaggioneltempo3 6STILTON23,50PIEMME
4.Illadrodifulmini 5RIORDAN
17,00MONDADORI
5.ToyStory3 5
3,50WALTDISNEYITALIA
6.Unacipollinainpi 5GARLANDO11,00PIEMME
7.Laguerradeglielfi 5BRENNAN22,00MONDADORI
8.LaclessidradiAldibah 5TROISI17,00MONDADORI
9.Diariodiunaschiappafai-da-te 5KINNEY9,90ILCASTORO
10.IldiariodiCarrie 5BUSHNELL16,50PIEMME
Le immaginiamocos:tre ragazze davanti allacar-tageografica,che puntano il dito e decidono:qui!
Epartonoallaconquistadellorosogno.Alice,Ele-nae Serenahannostudiatoa Bologna, chenon lacittdi nessuna delle tre. Insieme, hanno scelto Rimini. Daquasi sei anni hanno aperto, in viale dei Ciliegi, una li-breria specializzata per bambini e ragazzi. difficile
parlare del mio lavoro senza parlare della passione ar-dente che lo anima, delle convinzioni profonde che mimuovono, spesso dissonanti con tanto facile catastrofi-smo su adolescenti, lettura e cultura, dice, anche a no-
medelle amiche,Alice Bigli,che hastudiatocon ilprofes-
sorAntonioFaetiegrazieallalibreriapudedicarsiconcreativital suo amoredi sempre, la letteratura per ra-
gazzi.Lei, delletre, specializzatain adolescenti,tra-scurati dallapromozione allalettura che si ferma quasitutta alle elementari. Alice dice che sono meravigliosi.Una generazione massacrata dai media, che li dipingo-no come una massa di deficienti. vero semmai il con-trario. Ma bisogna crederci, provarci, coltivarli. Le treragazze lavorano con le scuole in giro per l'Italia, orga-nizzano un circolo culturale, un club dei lettori, e ancheun festival, l'unico, dedicato agli adolescenti. Il nostro
lavorodi libraie, poi,si basaancorasul leggere,conosce-
re, consigliare titoli. Si pu davvero fare diversamente?Se s,non facendoi libraiper ragazzi.Il valoreaggiun-tol,nellacompetenzaenellafiduciachesiriesceacre-are. Chiedo sempre ai ragazzi che cosa loro piaciuto.
Hannogustinetti,eognilibrolasciatoametunaverasconfitta. I consigli per questa estate (la libreria nonchiudeper ferie)sono in particolare Il figlio dellafortu-nadi Anne-Laure Bondoux, una toccante storiadi emi-
grazionee disperanza, eBambininel boscodi BeatriceMasini, segnalato ancheallo Strega. Ottimacosa,secon-doAlice: perleicertilibriperteenagersonoletteraturae
basta,edovrebberoleggerlianchegliadulti.
IL LIBRAIOCONSIGLIA
GIOVANNAZUCCONI
ARiminitra i ragazzi
diAlice&C.
1
1.Acquainbocca 100CAMILLERI;LUCARELLI10,00MINIMUMFAX
2.Acciaio 89AVALLONE18,00RIZZOLI
3.CanaleMussolini 74PENNACCHI20,00MONDADORI
4.Lultimarigadellefavole 58GRAMELLINI
16,60LONGANESI
5.Lacacciaaltesoro 50CAMILLERI14,00SELLERIO
6.Nonesistesaggezza 33CAROFIGLIO14,00RIZZOLI
7. MisterGregory 28CASATIMODIGNANI20,90SPERLING& KUPFER
8.Iltempochevorrei 27VOLO18,00MONDADORI
9.Hannotuttiragione 22SORRENTINO18,00FELTRINELLI
10.Leperfezioniprovvisorie 19CAROFIGLIO14,00SELLERIO
1. Caterina.Diariodiunpadre... 37SOCCI16,50RIZZOLI
2.Terroni 26APRILE17,50PIEMME
3. Perlaltomareaperto 7SCALFARI19,50EINAUDI
4.Unavoce,tantevoci 6GALLI
17,00ALACRAN
5. Ditestanostra.Cronache2009-10 6CAMILLERI;LODATO13,60CHIARELETTERE
6.Il sentierodeisogniluminosi 5SANGHERA17,00PIEMME
7.Cariestinti 5PANSA22,00RIZZOLI
8.DonVito.Lerelazionitra... 5CIANCIMINO;LA LICATA18,00FELTRINELLI
9.Lalibertdeiservi 5VIROLI15,00LATERZA
10.VaticanoSpa 5NUZZI15,00CHIARELETTERE
ClassificheTuttolibri
SABATO14AGOSTO2010LASTAMPA VII
-
8/9/2019 Tuttolibri n. 1727 (14-08-2010)
8/8
f
DARIOFO
Mistero BuffoEinaudi,pp. 410,13,50
Arubare,a leggereper ilteatromi hainsegnatoDarioFo.Nellaprossimastagioneandrin tourneconilMisteroBuffo
f
FEDORDOSTOEVSKIJ
IlgiocatoreGarzantipp.XXXI-202,7,50
Ilbello mischiare.HolettoIlGiocatorementregiravoMontecarlo GranCasincon CarloVanzina
f
CHODERLOSDE LACLOS
Le relazioni pericoloseFeltrinelli,pp. 373,9
Eil librochesto leggendo.UnclassicodelSettecento.MipreparoanchecosallaregiadelMatrimoniosegretodi Cimarosa
I PREFERITI
Dallagavetta alDerby diMilano allodiernoTeatropopolare nei luoghi del lavoro, della fatica: una bellaestatenelleminiere sarde diMontevecchiochiuse dal 91
GIOVANNA
ZUCCONI
Al momento di que-sta intervista, Paolo
Rossi lavora in miniera. Pri-ma stato in fabbrica, dopoandrfra i pescherecci,e sol-tanto alla fine dellestate il
suo palcoscenicosar un pal-coscenico. il suo Teatro Po-
polare, davvero nei luoghi dellavoro, della fatica, del popo-lo. Significa fare teatro do-
ve il teatro non arriva, scen-dereapatticonilluogocheciaccoglie, comele minieresar-de di Montevecchio chiusedal 1991. Non mettere in sce-na un monologo sui precari,ma lavorare con i precari,glossa Carolina De La CalleCasanova, che con la suacompagnia BabyGang lavorada anni con Paolo Rossi, e in-sieme a lui ha scritto il libro(conversazione delirante,la chiamano loro) La comme-dia finita!edita da Eleuthe-ra. - e non sembri incredibi-le, visto il personaggio, o al-
meno lavulgatasulpersonag-gio- undiscorso sulmetodo.
Esiste un metodo PaoloRossi,come ilmetodoSta-nislavskij? E la lettura, i li-bri, come entrano in que-sto viaggio attraverso unteatro fatto di laboratori,di improvvisazione, di me-scolanza, di nuovilinguag-gi in combustione con lacommedia dellarte: radicie attualit?
Lo stile non nasce perch ilsignor Rossio il signor Stani-slavskij lhanno deciso e pen-sato- gi alto,nobile,profon-do. Nasce dalla situazioneeconomica, storica, cultura-le, alla quale ti devi adattaree che determina la scelta de-gli argomenti e il modo di la-
vorare.Impeccabile. Marxista,quasi.Ma in concreto?
diversofare unospettaco-lo nella miniera sarda diMontevecchio, a conclusione
di un laboratorio con attori emusicisti, oppure allo Stabi-le di Bolzano con ragazziamatori fra i quindici e i
ventanni.In principiofu Dostoevskij.
Con I giocatori, a Trieste,
quattro anni fa, liberamenteispiratoal Giocatore di Dosto-evskij. Ma nei laboratori leg-giamo di tutto, affrontiamotutto,mescoliamo cultura al-ta e bassa. Il lavoro quellodi mischiare, un bricolage.Io, peraltro, ho letto Il Gioca-tore mentregiravoMontecar-loGran CasinconCarloVan-zina.
Sempredi giocodazzardosi tratta, in effetti. Ma suqualilibrisi formatoPao-lo Rossi?
Formato, io? Il primo libroche ho letto era Lolita. Me loricordo ancora: "tre volte lalingua siinchina...".
Lolita?A quantianni?Sette, otto. Ce laveva miopap, nascosto, ma io l'avevotrovato. Leggevo insiemeCuore e Lolita. E Sussi e Biri-bissi.
Mescolare, mescolare...Ma gi allinizioavevaunosguardo teatrale, nel leg-gere?
Nessun fuoco sacro. Volevomantenermi, essere autono-mo dalla famiglia. Lavoravoin fabbrica, ottomila bicchie-ri algiorno:mi offrirono di fa-re il tuttofare in una compa-
gnia di marionette. Meglio,pensai.
Recitare sempre innanzi-tutto un mestiere, scrivetenel non-manuale La com-media finita!.
Ho fatto anche una scuola dimimo.Perparlavo.Ma lamiascuola stato il lavoro. Un lo-cale come il Derby di Milano,lultimo posto dove si fatta lagavetta vecchia maniera, consofferenza. Persone come Fo,Strehler, Cecchi, Gaber, Jan-nacci.
Il teatro, lei dice, un luogodipersone vive.
Credo che il teatro sia la ma-dre di tutto. Anche un eventotelevisivo , al fondo, un fattoteatrale. Rai per una notte stato soprattutto uno spetta-colo dal vivo. Che il teatro,dunque, parli di problemi vivi,che ci riguardano. Un comico come un prete, o un medico:pi ci sono problemi, pi hamaterialesu cuilavorare.
Sempre mescolando:i classi-ci, l'attualit. In fondo, Pao-lo Rossi diplomato peritochimico, combinare e far re-
agire il suomestiere.Anche se, alla maturit, mifecero promettere che nonavrei mai pi frequentato unlaboratorio... Mischiare fon-damentale. Mai potrei fareuna cosa sola, leggere una co-saper volta.
Viaggiasempre con qualchelibro?
Me ne porto dietro anche
troppi. Magarinonli leggo,madevo sapere che ci sono. Sonoun accumulatore di libri. Io lipossiedo, cerco di non darli inprestito, e mi ricordo chi meneha presouno.
Il metodoPaoloRossi.Una persona colta non chiha letto tutto, ma chi sa doveandare a cercare, a rubare. Laricerca difficile e anche di-
vertente. Non trovi, tiri qual-
chemadonna, poitrovi altroinun altro libro, come andareinminiera,procediper filoni.
Leggendo sempre, diceva,in relazione a quello che stafacendo e vivendo. Mesco-lando, sempre. E sempreclassici? Molire, Rabelais,Shakespeare...
Coni classicipuoi rubare tan-to, non ci sono diritti dautore.Ho rifatto Molire, e non homai ricevuto proteste daglieredi.
Rubare? In che modo? Lim-provvisazione disciplinaferrea: il lavoro sui testi an-che?
Larte del teatro arte delfurto. Scarpettarubavaal vau-deville, De Filippo a Scarpetta,il primoMoliredalla Comme-dia italiana.Quella del teatrounarte che per essere innova-tivadeve riferirsialla tradizio-ne.
Silegge rubando.La prima fase quella dellesuggestioni e del furto. Primadi scrivere,prima di improvvi-sare,io disegno dellemappe. un trucco che ho imparato al
Derby, perch non mi rubasse-ro le battute: soloche dopo tregiorni nonriuscivopi a legge-re la mia mappa. Comunque.A rubare, cio a leggere per ilteatro, mi ha insegnato DarioFo. Prendi un pezzo e lo copi,mihadetto,macomeascuola:cambiandolo, cos che non sicapisca la provenienza. Poi lometti in un cassetto. Poi lo tiri
fuori e lo copi unaltra volta, eripeti questa azione di filtrag-giopivolte.
Lezioneben appresa?HocopiatoDario Fo.Lui ve-nuto a vedermi, non si rico-nosciuto,e a suavolta haruba-toame,cioasestesso.
Nella prossima stagione an-dr ancora in tourne colMistero Buffo di (da, inomaggio a) Dario Fo. Ma
questestate un'estate infabbrica, fra i pescatori, nel-le miniere.
Per il laboratorio-spettaco-lo a Montevecchio ho lettouna storia degli scioperi nelleminiere. Sono stato in fabbri-ca, a Pomigliano, a girare incinque giorni appena un filmsugli operai, con la regia di
Massimo Carbone: ha funzio-nato, il documentario allim-provviso si sposa bene con ilteatro allimprovviso. Andra Lampedusa, fra i pescherec-ci, a lavorare per il festival diClaudio Baglioni. Voglio vede-re, voglio capire: c solo lastrada, come cantava GiorgioGaber.
Alla fine dellestate, per, cisar anche il teatro-teatro:PaoloRossidebutta nella re-gia lirica, a Spoleto.
Ho scelto unopera buffa, Ilmatrimonio segreto di Domeni-co Cimarosa. Ho millantato dicapirne qualcosa, e adesso de-
vorecuperare. Studio, leggo.Che cosa?
Sto leggendoLerelazioni peri-colose....
Choderlosde Laclos,il Sette-centofrancese, perfetto.
... ma anche il diario di Patri-zia DAddario, ottimo spuntoper un testo teatrale. Le poe-siedi SandroBondi,Fottiil po-tere di FrancescoCossiga...
Lilegge?Certo. Devo. Noi teatrantidobbiamo leggere quelle ro-
bel. uno sporco mestiere, maqualcunodeve pur farlo.
Il primo libro? Lolita,a sette-otto anni.
Me lo ricordoancora: tre voltela lingua si inchina...
Diario di letturaTuttolibri
SABATO14 AGOSTO2010LASTAMPAVIII
DaMolire al Bardo
lamia arte il furto
Mi ha insegnatoDario Fo: prendiun pezzo e lo copi,ma come a scuola:cambiandolo...
Debutto nella regialirica: Il matrimoniosegreto di Cimarosa,
ho millantatodi capirne qualcosa...
LavitaPaolo Rossi natoa Monfalconenel 1953.Milanese dadozione. Si diplomatoperitochimicoa Ferrara.Haesorditocome attore nel1978 in Histoiredu soldat,regia di DarioFo. In televisone debuttacon Sula testa!nel
1992. Hapartecipatoal festivaldi Sanremonel 1994in coppia conEnzo Jannacci.
LeopereLacommedia finita! Conversazionedelirante conCarolinade laCalle Casanova(Eleuthera,pp. 133,10,80).Nella Bur-Rizzoli IlsignorRossi e la Costituzione(con dvd)e Questa serasi recita Molire(con dvd).
PaoloRossi
IlsignorC
abaret