edizione lecco · accordi con vari enti e fiere del territorio per la diffusione del magazine. ......

edizione LECCO

Aprile 2018

Periodico dedicato al tempo libero, alla cultura e ai viaggi dal Nord Milano ai laghi

Territorio Dal Ducato di Milano a Maria Teresa d’Austria 4Personaggi illustri 5

Itinerari Basilica e campanile di S. Nicolò 6Tour in barca del Lario 8L’Abbazia di Piona e il “Silentium” 10Il Santuario di Nostra Signora della Vittoria 11Ciclabile dei laghi 12Alla scoperta dei parchi 14Tra fascino e mistero 17

Gusto e tradizioni Polenta fritta 18Fettuccine gorgonzola e noci 19Gnocchi spinaci e gorgonzola 20Trota panna e funghi 22Torta di Grano saraceno 22

Motori Numeri da record al B Motor Show di Erba 28L’autovettura aziendale 30

Casa e dintorni Casa e famiglia 34Bonus casa 37Bonus verde 42

Eventi e appuntamenti 44

SOMMARIOLa stagione delle gite all’a-ria aperta può prendere il via e sono tanti i luoghi, pro-p r i o , che si possono visitare. In questo numero dedicato a Lecco e alla sua provincia, abbia-mo dato ampio spazio alla rubrica sugli itinerari, senza trascurare le consuete ru-briche dedicate ai motori e

alla casa, con i numerosi incentivi da sfruttare.Il 17 e il 18 marzo, come annunciato sul numero precedente, siamo stati al B Motor Show presso il Larofiere di Erba (vd. articolo pag, 28): abbia-mo distribuito oltre 1500 copie e riscontrato un grande interesse per il nostro stand.

sta crescendo, a breve, infatti, inseriremo nuove risorse: due figure che si oc-cuperanno della parte commerciale, e una che seguirà l’ufficio stampa, le pubbliche relazioni e la gestione del sito.Un particolare ringraziamento per la fiducia va a tutti i nostri lettori e inserzionisti, ai quali cerche-remo di dare sempre più visibilità grazie all’incre-mento delle copie: stiamo definendo importanti accordi con vari enti e fiere del territorio per la diffusione del magazine.Sul nostro sito, www.dietrolangolo.net, potrete sempre sfogliare tutti i numeri precedenti, con-sultare le uscite future e comunicarci eventuali miglioramenti; altre importanti novità le trovere-te sui prossimi numeri.Vi aspettiamo in edicola a primavera inoltrata, sempre con il Sole 24 Ore, con l’edizione Brian-za, in attesa del numero speciale dedicato ai la-ghi e ai monti …

Daniele GalbiatiAmministratore Unico - Nuova Comunicazione srl

l’angoloDietro

Dietro L’ANGOLO è un’iniziativa Nuova Comunicazione SrlViale Rimembranze, 43/b Saronno (Va) - Tel. 02/39437659

www.nuova-comunicazione.com - www.dietrolangolo.netEditore: Nuova Comunicazione s.r.l.

Direttore responsabile: Daniele Galbiati - [email protected] editoriale: Roberta Ippolito - [email protected] e grafica: Annalisa Bondì - [email protected]

Stampa: Olivares s.r.l. - www.olivares.it

Il Sole 24 Ore non ha partecipato alla realizzazione di questo periodico e non ha responsabilità per il suo contenuto.

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Territorio

DAL DUCATO DI MILANOA MARIA TERESA D’AUSTRIA

Dopo Como eccoci a Lecco...Dopo aver parlato di Como (sfoglia le uscite precedenti su www.dietrolan-golo.net/precedenti-edizioni) in que-sto numero ci dedicheremo a rivisita-re un’altra importante città lombarda: Lecco. Passeggiare per le vie di questa città dovrà senz’altro condurvi al por-to, le cui strutture risalgono al tempo di Maria Teresa d’Austria, sovrana che ne ordinò la realizzazione. La zona rappre-senta il cuore commerciale della citta-dina lacustre. Le reminiscenze manzoniane colloca-no geograficamente la città di Lecco. Si trova, infatti, su “…quel ramo del Lago di Como…” che Alessandro Manzoni ha così immortalato ne I Promessi Sposi. I turisti apprezzano la città soprattutto per la bellezza dei luoghi che la circon-

dano e per le aspre pareti a strapiom-bo dei monti che affacciano sul lago. La posizione è davvero favorevole, in quel-la zona di pianura che corrisponde al punto in cui l’Adda confluisce nel lago di Como. Il clima di Lecco è dolce e la città è sempre esposta al sole e ai gradevoli venticelli che soffiano dal lago. Oltre che di bellezze naturali, Lecco è anche una città ricca di importanti industrie del ferro. Le origini del nucleo abitativo ri-salgono a un periodo che precede l’av-vento dei Romani, ma la città conobbe il suo più florido sviluppo durante il Me-dioevo, quando, stipulata la pace di Co-stanza, entrò a far parte del ducato di Milano. È questo il periodo in cui la città assunse la forma e la struttura urbani-stica che ancora oggi la connota, con i quartieri confinanti l’uno con l’altro, ben ordinati, confortevoli e con una propria attività produttiva.Nel corso dei secoli la città ha conosciu-to e alternato fasi di splendore a de-cadimenti. A questi ultimi, tuttavia, sono sempre seguite le riprese. La più viva-ce, tra queste, è quella occorsa nella seconda metà dell’800, quando gli au-striaci salirono al potere e Maria Tere-sa, come già citato, si curò, da generosa sovrana, dell’estetica del porto. Da allo-ra le industrie cittadine hanno sempre conosciuto un forte incremento e anco-ra oggi Lecco, che conta circa 48.000 abitanti, è celebrata come uno dei cen-tri industriali più importanti del paese.

Territorio

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La rassegna inerente i “Personaggi illu-stri” prosegue. Dopo aver parlato di San Simpliciano, Giuseppe Parini e Antonio Stoppani (sfoglia i numeri precedenti su www.dietrolangolo.net/personaggi-illustri-e-dialetti) ci occuperemo di tre altri importanti personaggi della zona.

Il primo è Azzone Vi-sconti (1302-1339) nel suo decennio in quali-tà di Signore di Milano (1329-1339), nel 1336 rese la città di Lecco una piazzaforte impor-tante, facendo costru-ire il ponte omonimo sul fiume Adda e la cin-

ta muraria che racchiudeva il castello ovvero l’attuale centro storico. Lecco oggi offre la ricchezza storica di questo passato con quanto resta di visibile: il vallo delle mura, la Torre Viscontea e il torrione. Successivamente troviamo Pietro Vassena (1897-1967), origina-rio di Malgrate, straordinario invento-re che in pochi ancora conoscono. Nel lontano marzo 1948, misurò la pro-fondità del lago di Como, inabissando-si con il suo batiscafo C3 nelle acque del lago di fronte ad Argegno, il punto più profondo del Lario, e stabilì il record mondiale d’immersione dell’epoca rag-giungendo - 412 metri. È proprio una notizia di questi ultimi mesi, a 70 anni dalla sua impresa, l’iniziativa promossa dal Comune di Lecco, volta al restauro conservativo del batiscafo C3 sito in Lungolario Isonzo. In ultimo vi è la

Pietro Vassena

PERSONAGGI ILLUSTRI

figura di Mario Cermenati (1868-1924), nato a Lecco, la sua città gli ha dedica-to una piazza ed un monumento, che si trova ai piedi della Basilica di San Nico-lò, affacciata sul lago, una volta porto del borgo fortificato. Cermenati lascia a Lecco un grande patrimonio, infatti nel 1900, insieme all’archeologo Antonio Magni e al naturalista Carlo Vercelloni, fondò i Musei civici di Lecco, di cui fu il primo Presidente. L’attività scientifica e organizzativa, a cui si lega imprescindi-bilmente il nome di Cermenati, è quella rivolta alla figura di Leonardo da Vinci. Egli infatti ha impiegato la maggior par-te delle sue energie per studiare, valo-rizzare e far conoscere il grande scien-ziato. Appassionato cultore dell’opera di Leonardo, aveva raccolto nella sua vasta biblioteca, andata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, una notevole quan-tità di materiale e aveva dedicato molti lavori a parti-colari aspetti della sua figura e attività.


Azzone Visconti

Mario Cermenati

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ItinerariItinerari

La Basilica di San Nicolò, patrono della città di Lecco, dei naviganti e dei bar-caioli, sorge in prossimità del lungo-lago, sui resti della cinta muraria che, già nel Duecento, contornava il borgo lecchese. Sono ancora visibili le mura strapiombanti, che sorreggono il sa-grato e si raccordano al torrione cir-colare quattrocentesco sulla cui base è stata innalzata (tra il 1902 e 1904) la torre campanaria neogotica, simbolo della città e chiamata “matitone” con un’altezza di ben 96 metri. La Basilica è stata oggetto di diversi ritocchi, an-che rilevanti, a partire dalla fine del XVI secolo fino al Novecento. La faccia-ta, dallo stile neoclassico, con il fron-tone sostenuto da sei colonne corin-

LA BASILICA E IL CAMPANILE DI SAN NICOLÒ

Giuseppe Bovara e il neoclassicismo della Basilica

zie, risale al 1774 ad opera di Antonio Maria Fontana. L’architetto lecchese Giuseppe Bovara, tra il 1831 e il 1862, intervenne con un progetto struttura-le, che rappresenta l’attuale Basilica. Struttura a tre navate con cappelle la-terali. La navata centrale, coperta con volta a botte, termina con un’abside semicircolare, cinta da un deambula-torio con matroneo e preceduta dalla cupola.Nel 1862, terminata la costruzione del-la Basilica, si cominciò a pensare alla realizzazione di un nuovo campanile. L’idea di costruire un campanile degno della nuova Basilica risale al prevosto Antonio Mascari e fu portata avanti dal suo successore, Pietro Galli, che

lo volle realizzare. Data la straordina-ria solidità dell’antica torre del castello lecchese, si decise di erigere su di essa il nuovo campanile. Questo massiccio torrione circolare, che affiancava il lato nord della chiesa, apparteneva già alla parrocchia a seguito del lascito testa-mentario di Giuseppe Bovara. I lavori di costruzione iniziarono nel 1882, in conformità a un progetto commissionato all’ingegner Gattinoni, proseguirono, pur con qualche interru-zione, fino al 1889 col completamento di una prima parte, ma purtroppo, nel 1894 furono interrotti per mancanza di fondi. In seguito a varie iniziative di raccolta fondi (cartoline, obolo sedie, pesche...) e alla ridefinizione di un nuo-vo progetto per la sommità redatto dall’architetto Ceruti, nel 1902 ripre-sero e si conclusero con la posa del-la croce nel 1903. Nello stesso anno il campanile fu dotato di un orologio con i quadranti ai quattro punti cardina-li. All’inizio del 1904 la costruzione era stata portata a termine, ma il cam-panile era “muto” nonostante i suoi 96 m di altezza e gli oltre 380 gradini per salirvi. Per questo motivo le cinque vecchie campane che stavano nel vec-chio campaniletto della Basilica furono calate e spedite a Grosio in Valtellina dove vennero utilizzate per la fusione di un nuovo concerto di nove campa-ne. Il 26 novembre del 1904 le cam-pane del nuovo concerto tornarono a Lecco e furono benedette, nel cortile dell’Oratorio San Luigi, dal prevosto Confalonieri. La campana più grande fu dedicata alla Santissima Trinità, le altre a Gesù Redentore, all’Immacola-ta, a San Giuseppe, ai Santi Nicola e Stefano. Ai Santi Giovanni Evangelista

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e Pietro Apostolo, ai Santi Ambrogio e Carlo, ai Santi Antonio da Padova e Francesco d’Assisi e la più piccola, che avrebbe dovuto suonare per il volo in Paradiso dei bambini, venne dedicata ai Santi Luigi e Agnese.

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ItinerariItinerari

Un’altra delle innumerevoli possibilità che il territorio lecchese offre è pro-prio quella di gite in barca o in battello sul lago, con differenti tour organizzati. Si può scegliere se usufruire di un’im-barcazione privata con autista, se no-leggiare un motoscafo da guidare per-sonalmente o se sfruttare il servizio di navigazione. Sul Lago di Como si ha la possibilità di trascorrere tranquille e rigeneranti giornate visitando Como e Lecco, con i borghi rivieraschi. Si può sostare in località che fin dall’Ottocen-to hanno richiamato e affascinato tu-risti e nobili provenienti da tutta Euro-pa in Italia per il Grand Tour: Varenna, Bellagio, Tremezzina e Menaggio, perle dove pare che il tempo si sia fermato. Per non parlare delle meravigliose Vil-le storiche e dei loro parchi (www.die-trolangolo.net/itinerari): Villa d’Este a Cernobbio, Villa Serbelloni e Villa Melzi

TOUR IN BARCA DEL LARIOUna giornata di relax in crociera

a Bellagio, Villa Carlotta e Villa del Bal-bianello a Tremezzina, Villa Monastero e Villa Cipressi a Varenna. Sarà curioso navigare nei pressi dell’Isola Comacina, unica isola del Lago di Como, e perché no, scendere a terra per farsi raccon-tare la sua curiosa storia. La flotta sul Lago di Como, oggi è com-posta da: 1 piroscafo d’epoca il Concor-dia; 10 motonavi, fra cui il Milano, la serie Promessi Sposi, la serie Fiori e Volta; 5 motoscafi della serie Uccelli. I traghetti sono 6: il Plinio, Lario, Adda e la serie Stelvio; 3 aliscafi della serie RHS150 e l’aliscafo Freccia dei Gerani. Chiudono la flotta i 3 nuovi catamarani della serie Città di Como. Diverse crociere a tema sono organizzate dall’ Ente Gestione Navigazione Laghi, oltre al normale ser-vizio di navigazione lacustre.È possibile effettare tre tipi differenti di crociera: crociera con il piroscafo a

vapore Concordia. Nei mesi di luglio e agosto, il Concordia offre il servizio ri-storante a bordo, utilizzando le corse 20 e 45, si può cenare in sale elegante-mente arredate in stile liberty, godendo il fresco del lago e l’emozione di un’am-biente unico e impareggiabile.La seconda tipologia è la Crociera classica per Bellagio, con partenza da Como e da Lecco. Crociera che rag-giunge la città più incantevole di tutto il lago di Como: Bellagio. Una volta arrivati le visite che si possono fare sono mol-te: Villa Serbelloni, Villa Melzi, Villa Trotti, i negozi di artigianato sulle scalinate che tagliano il Borgo, ma anche passeggiate immersi nella natura.In ultimo esiste la Crociera classica per Piona, con partenza da Como e da Lec-

co, è una crociera diurna con possibilità di pranzare comodamente a bordo, ammirando con calma le bellezze che il lago di Como offre. Arrivati a Piona si può visitare un gioiello dell’architettura romanica lombarda, ovvero l’Abbazia o Priorato di Piona (vd. articolo pagina 10), edificio dell’arte comacina in pietra squadrata a vista, passeggiare fra gli splendidi giardini, degustare dell’ ottima grappa, creata dai laboriosi monaci che curano e vivono l’Abbazia di Piona.


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ItinerariItinerari

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Alle 19, ogni sera, il rintocco delle cam-pane in ricordo dei caduti lecchesi di tutte le guerre.

Il Santuario di Nostra Signora del-la Vittoria è un importante edificio di culto cattolico del centro di Lecco, che venne realizzato a partire dal 1918 e completato nel 1932, anno della sua consacrazione. La decisione di costruire un santuario fu presa dalla cittadinanza come voto alla Vergine Maria per aver risparmia-to la città durante i durissimi anni del-la Prima guerra mondiale, alla quale è riservata la cripta, dove sono conser-vati i resti mortali di ufficiali e soldati provenienti dai cimiteri del fronte della Guerra e alcune vittime della Secon-da Guerra Mondiale, oltre a caduti

IL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA VITTORIA

lecchesi dei fronti libico e russo. Rea-lizzato interamente in pietra della Val Chiavenna e granito, l’edificio presen-ta uno stile neoromanico. La facciata a capanna è preceduta da un portico a pilastri e architravi, che congiunge i tre ingressi con una struttura laterale concepita come Battistero. La parte interna è composta da un’u-nica navata con cappelle laterali semi-circolari, dalla struttura eclettico-ra-zionalista in marmi misti e presbiterio absidato. Colpisce certamente il cam-panile, che svetta nel contesto urbani-stico circostante. La torre campana-ria è alta 61 metri e sulla sommità, la croce di ferro di tre metri, racchiude nel centro la preziosa reliquia della Vera Croce, conservata in un cofa-netto di rame argentato, circondato da quattro liste di pergamene firma-te da più di mille cittadini lecchesi. Al suo interno un’unica grande campana, che rintocca ogni giorno alle sette di sera per commemorare i caduti lec-chesi di tutte le guerre.

L’Abbazia di Piona, oasi di pace e se-renità dove risiedono i monaci cister-censi del priorato di Piona, si trova poco distante da Colico. “Silentium” è la parola che accoglie il visitatore subito dopo aver varcato il cancello d’ingresso. La chiesa, in sti-le romanico lombardo, con l’annesso chiostro ha una facciata semplice con una monofora ed un portone bronzeo suddiviso in sei riquadri, raffiguranti la storia di San Benedetto e tratti dai “Dialoghi” di San Gregorio Magno. Ha un’unica navata, lunga circa 20 metri e larga 8, con abside con copertura a botte affrescata. Il campanile quadra-to è stato ricostruito alla fine del’700 seguito al crollo, per dissestamento del terreno, della preesistente tor-re campanaria di forma ottagonale a base quadrata che si trovava sul lato opposto della chiesa. Di indiscusso fascino è il Chiostro, realizzato intor-no al 1242 con uno stile che varia dal romanico al gotico. La sua struttura quadrangolare evoca la forza sim-bolica del numero quattro: i quattro elementi dell’universo, i quattro punti cardinali, il disprezzo di sé, il disprezzo del mondo, l’amore verso il prossimo, l’amore di Dio. Al centro del chiostro la fonte e l’albero raffigurano la fonte delle delizie e l’albero della vita del pa-radiso terrestre.Gli archi a tutto sesto sono sorretti da capitelli di immensa bellezza decorati con motivi vegetali e figurati, mentre

L’ABBAZIA DI PIONAE IL “SILENTIUM”

lungo le pareti sono parzialmente vi-sibili gli affreschi “Calendario con San-ti” degli inizi del Duecento e il “Miraco-lo di San Benedetto” della fine del XII secolo.

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ItinerariItinerari

Con l’addentrarsi della Primavera non c’è nulla di più bello che trascorrere qualche ora all’aria aperta. Il percorso di cui parleremo si snoda in un territorio di grande interesse sia paesaggistico e naturalistico che storico ed artistico. L’anello ciclo-pedonale dei laghi di Gar-late e di Olginate, che va ad integrarsi e completare la già esistente “Ciclovia dei Laghi”, si trova immediatamente a sud della città di Lecco e abbraccia un trat-to dell’Adda e i due laghetti di Garlate e di Olginate, che prendono il nome da due dei sei comuni che vi si affacciano. L’itinerario, di all’incirca 20 km, parte dalla città di Lecco e consente di po-ter godere delle bellezze del territorio con strepitosi paesaggi. Attraversa una fascia di territorio compresa fra i rilievi

CICLABILE DEI LAGHIda Lecco a Garlate e Olginate

montani circostanti: il monte Resego-ne a est, la Valle S. Martino a sud-est, il Monte di Brianza, il Monte Crocione e il Monte Barro a ovest, i laghetti di Gar-late e di Olginate, posti a sud del lago di Lecco, dove l’Adda ha un grande al-veo. Questo itinerario consente di ef-fettuare tutto il percorso ad anello che riporta a Lecco, attraversando l’Adda sull’ex ponte della ferrovia tra Olginate e Calolziocorte, riqualificato in maniera eccellente ed in modo eco-compatibile.Durante il percorso vi è la presenza di alcune soste, che richiamano temi storico-culturali e religiosi, tra le quali spiccano: il Museo della Seta Abegg a Garlate (riaperto al pubblico il 30 no-vembre 2013, esattamente dopo 60 anni dalla sua fondazione e rimesso


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completamente a nuovo) e il Mona-stero del Lavello a Calolziocorte. Inoltre a Pescate, Olginate e Vercurago sono presenti numerose aree di sosta picnic e giochi per bambini. Grazie al percor-so ad anello è possibile scegliere molti punti di partenza in prossimità di grandi parcheggi, oppure direttamente dalla città di Lecco in prossimità del Ponte Azzone Visconti.

La maggior parte del percorso si svolge su pista dedicata, o completamente a sé stante o, per un tratto nel Comune di Garlate, affiancata alla strada carroz-zabile. Solo in due brevi tratti di collega-mento a ciclo-pedonale il percorso se-gue, senza segnaletica specifica, strade anche carrozzabili, sia pure a traffico molto limitato (il primo è a cavallo fra il comune di Calolziocorte e quello di Ver-curago mentre il secondo si trova nel comune di Lecco). La pista è per lo più asfaltata, anche se, per alcuni tratti, il fondo è in terra battuta, inoltre si snoda su un terreno completamente pianeg-giante, quindi adatto anche a famiglie con bambini. Alcune parti del percorso sono dotate anche di lampioni per l’illu-minazione artificiale.

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ItinerariItinerari

I Piani d’Erna sono una bella località montana affacciata sulla città di Lecco. Come da un balcone, si può ammira-re uno dei panorami più suggestivi sul Lago di Como e i suoi monti. Sovrastati dal Monte Resegone, con la caratteri-stica forma frastagliata, sono raggiun-gibili in funivia da Lecco che in pochi mi-nuti li raggiunge. Sono un luogo di relax e divertimento, con diverse proposte di escursionismo per tutte le stagioni. In estate, ragazzi e famiglie possono provare i percorsi sugli alberi del parco avventura o gli scivoli del tubing, che in inverno si trasformano in pista di snow-tubing per bob e slittini. Molti gli itinerari di trekking: dalle diverse vie di salita ai piani, in alternativa alla funivia, ai sen-tieri per la vetta del Monte Resegone, il Passo del Fo, il Monte Magnodeno e la ferrata del Pizzo d’Erna, con la presen-

ALLA SCOPERTA DEI PARCHIPiani d’Erna, Monte due Mani e il Gruppo delle Grigne

za di diversi rifugi come punto di appog-gio e ristoro. Interessante anche il Sen-tiero Natura, che propone un percorso di scoperta della flora, della fauna e del paesaggio dei Piani d’Erna, con cartelli posizionati lungo il tragitto.Il Monte Due Mani, situato in prossimità del Lago di Como, da cui è separato dal gruppo delle Grigne, è un piccolo com-plesso calcareo che offre una pano-ramica mozzafiato sulle Grigne, la Val-sassina, il Resegone, Lecco, la Brianza e parte dei laghi Briantei. Già l’accesso stradale ai percorsi ha un suo fascino particolare, la stretta strada che da Ballabio inferiore entra in Val Boazzo immerge in un ambiente solitario dove ai verdeggianti versanti del versante sinistro si contrappongono le scabre pendici del Due Mani ricoperte da una rada vegetazione e costellate da torrio-ni rocciosi d’ogni forma e dimensione. Il percorso “via normale” alla cima è mol-to piacevole e semplice sebbene nella sua ultima parte sia molto ripido. Il Gruppo delle Grigne fiancheggia il lago di Como ed è composto dalla Grigna Settentrionale o Grignone (2410 m) e dalla Grigna meridionale o Grignetta (2184 m). Dal punto di vista naturalisti-co la ricchezza offerta da questo grup-

po montuoso è enorme. Innumerevoli le possibilità di scoprire ed esplorare le Grigne grazie ai tanti sentieri per effet-tuare escursioni e arrampicate. La leggenda sulla Grigna narra che...Esiste anche una leggenda sulla Grigna, una canzone, infatti, racconta il rap-porto tra l’alpinista e la stessa Grigna. Attraverso la metafora dell’amante (lo scalatore) e la crudele amata (la montagna Grigna) si canta di quanti sono morti (Avere te voglio, o morire) nel tentativo di scalare questa bassa ma ferrigna montagna. La Grigna era una crudele guerriera, che fece ucci-dere da una sua sentinella un cavaliere venuto a manifestare il suo amore per lei. La guerriera fu trasformata da un pietoso Dio in montagna , il Grignone,

mentre la sentinella che obbedì al co-mando divenne la Grignetta. Purtroppo al giorno d’oggi i morti sulla Grigna sono molti, circa dieci l’anno, soprattutto concentrati in primavera, quando, per lo scioglimento delle nevi, i tragitti (rocce o tratti erbosi) sono ancora scivolosi. Il periodo migliore per avvicinarsi alla Gri-gna è infatti l’autunno.


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Un altro mondo affascinante da sco-prire tra Lecco e provincia è quello dei castelli. Il Castello dell’Innominato, che nei ricordi dei più farà sovvenire alla mente il romanzo di Alessandro Man-zoni, I Promessi Sposi si può raggiun-gere a piedi salendo per la collina di Somasca, nel comune di Vercurago. Camminando prima lungo la via delle Cappelle che porta all’eremo di San Girolamo Emiliani, si percorre poi il sentiero che sale alla rocca dove ci sono le rovine della fortezza, che ha alle spalle una storia di tipo militare. In origine sulla rocca era presen-te una torre di segnalazione, facen-te parte del sistema di fortificazione Carolingio. Ai tempi di Federico il Bar-barossa risultava esserci invece già una fortezza. E’ ipotizzabile che fosse stata utilizzata come presidio di con-

TRA FASCINO E MISTEROIl castello dell’Innominato, prigionia di Lucia

trollo durante le lotte con la famiglia Visconti per il dominio del ducato di Milano. Oggi si conservano intatti il muro perimetrale, parte dei bastioni difensivi e alcune torri, mentre gli spa-zi coperti e le cappelle presenti sulla sommità sono state in gran parte ri-costruite in tempi successivi. Le mura originarie sono state in parte danneg-giate dalle cannonate sparate dagli austro-russi contro i francesi, che si erano asserragliati presso la fortezza di Somasca durante la riconquista di Lecco nel 1799. La lunga scalinata che porta al ca-stello è anch’essa originaria ed è sta-ta scavata direttamente nella roccia. Parte della vecchia struttura fortilizia nel Cinquecento fu convertita da San Gerolamo Emiliani in strutture per ospitare gli orfanelli.

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Gusto e tradizioniGusto e tradizioni

GUSTO E TRADIZIONI

Dopo esserci occupati, nel numero di giugno 2017, di alcuni piatti tipici lec-chesi (sfoglia i numeri precedenti su www.dietrol’angolo.net/gusto) parlere-mo di nuovi piatti, nello specifico di un antipasto o aperitivo come la polenta fritta, di un primo piatto come il risotto ai lamponi, un secondo piatto come le trote alla panna e funghi, di alcuni dolci tipici come la torta Miascia, la Tor-ta di pane e la Torta di Grano Saraceno e di alcune curiosità sul prelibato gorgonzola.

burro e la cipolla per circa 10 minu-ti, aggiungere il riso e bagnarlo con il vino. Frullare i lamponi con la panna e unirli al riso con un mestolo di brodo bollente. Cuocere per circa 20 minuti aggiun-gendo brodo se necessario. A cottura ultimata, mantecare con il Formai de Mut, il burro rimasto ed il timo. Lasciare riposare per qualche minuto e decorare con i lamponi.

FETTUCCINE GORGONZOLA E NOCI

Gli ingredienti che occorrono sono: fettuccine, gorgonzola, panna, burro, noci pulite, pepe e sale q.b.

Fare cuocere le fettuccine al dente e nel frattempo preparare il condimen-to per la pasta. In una casseruola, a bagno maria, mettere il burro con il gorgonzola e la panna, mescolare fino

POLENTA FRITTA

Per questa ricetta occorrono farina bramata q.b. e olio di semi di arachidi. Una volta fatta la polenta farla raf-freddare e quando è fredda e com-patta, tagliarla a cubetti (o secondo la forma che più piace). Passare i cubetti nella farina brama-ta, facendola aderire bene. Scalda-re l’olio in una padella dai bordi alti e quando avrà raggiunto la temperatu-ra immergere la polenta, rigirandola da tutti lati per farla dorare omoge-neamente.Quando avrà un bel colorito scolare i

cubetti con una schiumarola e ada-giarli su carta assorbente per elimi-nare l’olio in eccesso. Quindi, servire subito ben calda con i salumi che pre-ferite e i formaggi. La polenta fritta è ottima come anti-pasto o aperitivo.

RISOTTO AI LAMPONI E AL FORMAI DE MUT

Gli ingredienti che occorrono per que-sta ricetta sono: riso; lamponi; panna; burro; cipolla; vino bianco secco q.b.; brodo; sale e pepe q.b. Soffriggere il

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Gusto e tradizioniGusto e tradizioni

ad ottenere un composto ben amal-gamato. Aggiungere sale e pepe q.b. Tritare fi-nemente le noci. Quando la pasta sarà cotta, scolarla e versarla nella casseruola con il gor-gonzola e la panna. Mettere sul fuoco moderato per qualche minuto, mescolando delica-tamente, incorporando le noci. Servi-re ben caldo, decorando con qualche gheriglio di noce.

GNOCCHI SPINACI E GORGONZOLA

Avendo parlato del Gorgonzola pro-poniamo due ottimi primi piatti da

acqua abbondante salata. Quindi scolarli e strizzarli schiacciandoli per fargli perdere l’acqua di cottura. In una padella mettere una noce di bur-ro e la cipolla tritata, poi aggiungere gli spinaci, sale e pepe. Dopo qual-che minuto aggiungere il Gorgonzola a pezzetti e farlo sciogliere. A parte cuocere gli gnocchi, scolarli e metterli nella padella con la salsa e amalga-mare il tutto.Se la salsa risultasse troppo asciut-ta aggiungere un cucchiaio d’acqua di cottura. Servire subito e assaporare con gusto!

GORGONZOLA DELL’INNAMORATO

Il gorgonzola è un formaggio dal sa-pore deciso: piace o non piace, per via dell’ odore caratteristico. Il gor-gonzola si produce in una vasta ae-rea comprendente le province di Mi-lano, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Cuneo, Lecco, Lodi, Nova-ra, Pavia, Vercelli, Varese, Verbania,

Cusio, Ossola e nella zona di Casale Monferrato in provincia di Alessan-dria.Il gorgonzola nacque per amore. La leggenda narra che un casaro inna-morato, per la fretta e l’ansia di in-contrare la sua bella, non terminò il lavoro della sera e l’indomani, per sbadataggine, mescolò al latte fre-sco la cagliata del giorno prima. In realtà, il termine deriverebbe dall’o-monimo villaggio, importante centro di scambi e di raduno delle mandrie in transito, alle porte di Milano, dove pare sia stato fatto la prima volta nell’ 879 e conosciuto come stracchi-no di Gorgonzola, prodotto con latte di vacche stracche (stanche). Ghiot-to di gorgonzola fu Churchill, al punto da disporre che il paese non venisse bombardato nel corso della Seconda Guerra Mondiale.A parte la particolare gradevolezza del gusto, ha un alto contenuto mi-nerale e vitaminico; essendo un ali-mento vivo, in continua maturazione, è bene acquistare la giusta quantità per il consumo immediato, da avvol-gere nella carta stagnola e riporre nella parte inferiore del frigo. Per evitare il diffondersi dell’odore, basta asportare la crosta prima di avvolgerlo nell’alluminio. Il gorgonzola si presta alla realizzazione di salse e di creme aggiungendo in cottura burro o panna da cucina. Il piccante si abbina bene ai vini rossi importanti e con un certo invecchia-mento, ma anche a un moscato pas-sito liquoroso. Il dolce predilige invece vini bianchi o rossi caratterizzati da una certa morbidezza e sapidità.


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realizzare con questo formaggio. Gli ingredienti che occorrono sono: gnoc-chi, spinaci, gorgonzola, cipolla, burro q.b., sale e pepe. Lessare gli spinaci in un tegame con

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Gusto e tradizioni


Molini Lario (www.molinilario.it), sin dal-la sua nascita nel 1919 a Como, è stato sinonimo di eccellenza qualitativa nel mondo della produzione di farine otte-nute dalla macinazione e miscelazione di frumento tenero. La sede di Alzate Brianza raggiunge un livello di assoluta leadership tecnologica nella lavorazio-ne del grano tenero grazie all’utilizzo dei migliori grani rigorosamente selezionati, grazie a tecniche molitorie d’avanguar-dia e un costante e rigoroso monito-raggio nei suoi laboratori, dei grani im-piegati e delle farine prodotte. Con il progetto di rivisitazione dei pani regionali, Molini Lario, si rivolge agli ar-tigiani panificatori, offrendo loro spunti di rivisitazione da destinare ai clienti. Nello specifico il piano pone l’attenzio-ne su cinque serie diverse di pani: Pan de Com, Biova Piemontese, Pucce Pu-gliesi, Pitta Calabrese e Civraxiu Sardo. Il Pan de Com si ottiene mediante un processo di panificazione che preve-de l’utilizzo della biga, pre-impasto per eccellenza con il lievito madre HyLario. Pur rispettando la tradizione, si è pen-sato di dare più corpo e una caratteriz-

MOLINI LARIOIl progetto che rivaluta il pane regionale

zazione aromatica più forte, partendo dalle farine della linea Tantafibra. La biga, ottenuta con una fermentazione per 18 h a 18°C ed a 75% di Hu, si realiz-za con farina di tipo 2 Arancio, succes-sivamente rinfrescata con un taglio di farina di tipo 1 Azzurra. La vera peculia-rità di questa ricetta, però, sta nell’im-piego del lievito madre Hylario, lievito liquido creato all’interno di Accademia Farina. La Biova Piemontese, pane fragran-te, soffice e bianchissimo ha una for-ma caratteristica quasi tonda, senza eccessive spaccature nella crosta. Le Pucce Pugliesi, dove per “puccia” si intende genericamente una forma di pane tipica del Salento e della zona di Taranto, era un pane di piccole di-mensioni consumato generalmente dai contadini. La Pitta Calabrese, spe-cialità da forno tipica della panetteria calabrese, è un pane rustico, basso, a forma di ciambella e ottimo da farcire. Il Civraxiu Sardo è un tipico pane sar-do originario di Sanluri, ha una grossa pezzatura, dalla crosta di colore bruno dorato e dalla pasta ben lievitata.

TROTE PANNA E FUNGHI

Per realizzare questa ricetta occorro-no: trote, funghi, tuorli, panna, burro, farina, sale e pepe q.b. e infine fettine di limone e di prezzemolo tritato per guarnire. Togliete le interiora alle trota e lava-tele bene. Infarinate leggermente le trote e mettetele in tegame con metà del burro. Salate e pepate e rosolate bene i pe-sci da tutte le parti. Pulite e tagliate i funghi a fettine sottili. Sciogliete metà del burro rimasto nel tegame e fate appassire i funghi. Sa-late, pepate e cuocete i funghi sino a quando avranno perso tutta la loro acqua di vegetazione. Ungete una ca-pace teglia da forno con il burro, di-sponetevi le trote con il loro burro di frittura e ricopritele con i funghi. Incor-porate gli albumi nella panna e versa-teli nel tegame con le trote. Salate leggermente e infornate a 150° per venti minuti. Servite calde, accompagnando ogni trota con la salsa di panna e funghi, ottenuta durante la cottura e deco-rando con fettine di limone e prezze-molo tritato.

TORTA DI GRANO SARACENO

La torta di grano saraceno ha un sa-pore rustico che viene addolcito dalla presenza della marmellata di mirtilli rossi che grazie anche al suo retrogu-sto acidulo smorza la dolcezza della torta. Questa torta per il suo profumo intenso e il suo gusto pieno è ottima sia per una colazione importante che per una merenda diversa dalla solita! Occorrono: burro; zucchero; scorza di limone; uova e granella di nocciole. La-vorare a crema lo zucchero con i tuorli, la scorza di limone e il burro ammor-bidito. Montare a neve le chiare delle uova con un pizzico di sale. Aggiungere alla crema la farina bianca e di grano saraceno setacciata, il bian-co dell’uovo montato a neve e la gra-nella di nocciole. Mescolare adagio per evitare che la neve si smonti e aggiun-gere una bustina di lievito setacciata. Preparare una teglia infarinata e ver-sare il preparato. Infornare a forno cal-do a 170 gradi per 40 minuti. Far raffreddare la torta e tagliarla a metà per farcirla con la marmellata di mirtilli e in ultimo coprirla con zucchero a velo.

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La vasta esperienza nazionale ed inter-nazionale del dott. Antonio Spinardi, già direttore del servizio di chirurgia maxil-lo-facciale dell’Ospedale San Gerardo di Monza dall’83 al ’95 e responsabile del progetto Implantcard, gli ha con-sentito di mettere a punto una tecnica implantoprotesica sicura e prevedibile.Scopriamo nel dettaglio che cos’è un implantoprotesi. Per semplicità faremo riferimento all’e-strazione di un dente singolo. Dopo aver aspettato 40 giorni dall’estrazione, si in-serisce in anestesia locale un impianto e si attendono 3/6 mesi in funzione del-la qualità ossea prima di applicare una corona definitiva. Nei settori anteriori dove la qualità ossea è migliore e l’esi-genza estetica è più sentita, quasi sem-pre si applica nella stessa seduta una corona provvisoria immediata.La tecnica chirurgica che mette a di-sposizione Implantcard è semplice ma al contempo prevedibile.Tramite un’accurata analisi della den-sità ossea, si può prevedere la stabili-tà primaria dell’impianto al momento dell’inserzione. Questo è importante per assicurare la stabilità sia nel caso che si protesizzi subito l’impianto (carico immediato), sia per risolvere problemi di mancanza di quantità ossea. Implantcard riduce al minimo il rischio di dover operare nuovamente sull’impian-to per scarsa stabilità o perdita ossea successiva, potendo prevedere quelle variabili chiave.

SORRIDI CON IMPLANTCARDPrevedibilità di successo, costi contenuti

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Il progetto Implantcard è quello di un marchio da concedere agli studi den-tistici che vogliano garantire i miglio-ri standard di qualità per ottenere la massima prevedibilità di successo oggi a disposizione in implantoprotesi. Oltre alla tecnica chirurgica da adottare e alla sicurezza protesica garantita dalla connessione Cono Morse tra impian-to e moncone implantare che farà da supporto alla protesi fissa, il marchio Implantcard prevede costi contenuti e suggerisce sconti per altre cure al pa-ziente e al nucleo famigliare di sua ap-partenenza.I tre punti chiave del progetto Im-plantcard sono dunque: previdibilità di successo anche in casi complessi di ri-dotto volume osseo, costi contenuti e soluzioni definitive.

Dr. Antonio Spinardi, direttore del reparto di chirurgia

maxillo-facciale dell’Ospedale San Gerardo di Monza dall’83 al 95

e responsabile di Implantcard

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NUMERI DA RECORD AL B MOTOR SHOW DI ERBA

Presenti anche noi di Dietro l’Angolo

Sabato 17 e domenica 18 marzo si è svolta la sesta edizione del B Motor Show presso il Larofiere di Erba, una due giorni ricca di eventi e proposte per gli amanti delle 2, 3 e 4 ruote. Sono state tantissime le novità per il pubblico di appassionati, che ha tro-vato in fiera il meglio del mercato au-tomotive accompagnato da numero-si show, esibizioni e contest.Noi di Dietro l’Angolo abbiamo par-tecipato alla Fiera con uno stand che ha registrato un successo strepitoso: circa duemila le copie distribuite del nostro magazine. Tantissimi i visitatori che si sono inte-ressati alla nostra realtà e che ci augu-riamo continueranno a seguirci sul no-stro sito web, www.dietrolangolo.net, e sulla nostra pagina facebook, presto

disponibile in rete.Dati assolutamente positivi anche per la sesta edizione del B Motor Show che ha registrato, nel corso dei due giorni, oltre 23 mila visitatori provenienti dalla Lombardia e dalla Svizzera: il Canton Ticino, le provin-cie di Como, Lecco, Sondrio e Mon-za Brianza le predominanti. Famiglie, coppie, gruppi di amici e appassionati i protagonisti della Fiera che hanno deciso di trascorrere un weekend al-ternativo all’insegna dei motori.Ben 100 gli espositori, 20 i marchi di moto, 30 quelli d’auto, oltre ad aree testing, banchetti custom e aree ri-storo.Tra gli espositori presenti spiccava-no: Ducati, riconoscibile dal prezioso


e ricco stand dove era possibile am-mirare alcuni dei loro pezzi migliori tra cui la Ducati MotoGp 2018 di Andrea Dovizioso e la Ducati Desmosedici GP17.Non da meno anche gli stand di Auto-vittani e l’Atelier Nero Lucido (v. arti-colo pagina 32).Anche dal punto di vista dell’anima-zione la Fiera non si è fatta manca-re nulla: dal blogger Konrad, al pilota romano di WSBK-Superbike Davide Giugliano già vincitore della Super-stock 1000 Fim Cup al “gentleman driver” svizzero, così viene definito nel mondo dei motori, Stefano Mella, che ha esordito nel mondo dei rally più di vent’anni fa come navigatore per passare poi alla guida con auto delle maggiori case automobilistiche. La lista continua con le interviste di dj Silver, tra le moto Ducati e Honda, e i virtuosismi di Poltrosax, alias Andrea Poltronieri, musicista già in tour con gli Stadio. Mentre Sergio Sgrilli e Paolo Cevoli hanno allietato il pubblico nel corso dei due giorni con scatch diver-tenti.Altra grande novità è stata quella di ospitare i provini del Grande Fratel-lo, con una madrina d’eccezione, Mia Cellini, che ha intrattenuto il pubblico e i candidati per l’edizione 2018 che prenderà avvio nei prossimi mesi.Si dichiara soddisfatto, Giuseppe Lo-rito, direttore del BMotor Show: «Ab-biamo lavorato per dare una svolta e creare una nuova fase per questa manifestazione, che ha offerto molte soddisfazioni e divertimento al pub-blico e agli espositori»Immancabile, inoltre, il sostegno alla Fondazione Marco Simoncelli, che

nasce con la volontà di scendere in pista a favore dei soggetti più deboli sostenendo progetti umanitari e col-laborando attivamente con iniziative di Enti ed Istituzioni pubbliche e priva-te in ricordo di Sic, simbolo concreto dei valori morali di cui Marco è stato ambasciatore autentico.


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MotoriMotori


La normativa del regolamento europeo 165/2014 sul buon uso del cronotachi-grafo, entrata in vigore il 2 marzo 2016, si inserisce nel programma di forma-zione costante degli addetti alla guida dei veicoli superiori alle 3,5 tonnellate assolutamente obbligatorio a tutela dell’imprenditore. I corsi permettono alle imprese di essere sollevate dalle responsabilità in caso di infrazioni com-messe dai propri conducenti. Le imprese dimostrano di aver rispet-tato gli obblighi previsti dalla legge ri-

spettando tre punti: facendo parte-cipare il proprio personale ai corsi sul buon funzionamento dei tachigrafi di-gitali e analogici. In secondo luogo for-nendo ai conducenti il documento con le istruzioni adeguate circa le norme di comportamento. E infine facendo verifiche periodiche sull’attività dei conducenti almeno ogni 90 giorni (che si traduce nello scarico dei dati del tachigrafo ogni 90 giorni e comunque sempre prima che l’autista lasci l’impresa).

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L’AUTOVETTURA AZIENDALELa deducibilità dell’IVA

Detraibilità Iva 2018 sull’auto cos’è e come funziona? La detraibilità Iva dei costi auto aziendali è la possibilità di portare a detrazione l’Iva sull’acqui-sto di auto o veicoli e le relative spese dalla dichiarazione dei redditi di im-prese o professionisti. Tale possibilità, è concessa e regolata dall’art. 19-bis1 del D.P.R. 633/72 del Testo unico IVA. La detrazione Iva è al 100% su veicoli stradali a motore per trasporto di per-sone come ad esempio i pullman, per il trasporto di cose come ad esempio camion, che siano pari o inferiori a 35 quintali o con almeno 8 posti + quel-lo del conducente, trattori, veicoli per la produzione o il commercio da par-te del contribuente o senza i quali non è possibile svolgere la propria attività come ad esempio noleggiatori o taxi-sti. La detrazione IVA è limitata invece al 40% per i veicoli stradali a motore per trasporto persone o cose, inferio-

ri a 35 quintali e con massimo 8 posti + quello del conducente. L’indetraibili-tà Iva riguarda solo l’acquisto di moto superiori a 350 cc. Per quanto invece riguarda la casistica aziendale, sia per la detraibilità dell’Iva che per la deduci-bilità degli ammortamenti e delle spe-se d’impiego, è prevista la detraibilità Iva per autocarri se uguali o superiori a 35 quintali fino al 100% sia sul costo d’acquisto che sugli oneri connessi ivi compresi i pedaggi autostradali. In me-rito alla detraibilità Iva su autovetture o autocarri inferiori a 35 quintali, in caso di uso promiscuo la detrazione Iva è nel limite del 40%, stessa percentuale anche per le spese d’impiego. Il costo è ammortizzabile al 20% con limite del 20% di euro 18.076). Le spese d’impie-go si deducono al 20%. In caso di uso esclusivo, la detrazione Iva sul costo di acquisto dell’auto è al 100% come an-che le spese di d’impiego.

testo a cura di Giuseppe Ossoli - Progea s.r.l.

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Motori

Quando la passione per le auto diventa un lavoro

ATELIER NERO LUCIDORiccardo Tropea, Ivan Viganò e France-sco Costanzo, tre soci con la passione per le auto che hanno creato, a Mon-za, un laboratorio tutto loro chiamato “Nero lucido - Car detailing Atelier” e si sono specializzati in un settore che si sta diffondendo anche in Italia, il “Detai-ling” ovvero “dettaglio”, un servizio dove l’autovettura viene sottoposta alle cure di professionisti specializzati nel ripri-stino estetico ad altissimo livello che rasenta la perfezione. La competenza maturata grazie ad anni di esperienza e la conoscenza dei prodotti più idonei a seconda della tipologia di interven-to sono stati gli ingredienti chiave per il successo di Nero Lucido. I tre soci sono cresciuti all’interno di concessionarie di auto usate, dove il loro compito era ri-pristinare, in termini estetici, sia gli abi-tacoli che la carrozzeria. Poi, ognuno di loro, ha deciso di specializzarsi in un la-

voro molto più dettagliato e di nicchia. I servizi che offrono sono molti, tutti di altissimo livello e precisione e riguarda-no sia la parte esterna che quella inter-na dell’auto: si va dal “Detailing interno”, trattamento di pulizia nel dettaglio per l’abitacolo, una profonda igienizzazione particolarmente indicata se si è solito trasportare un animale domestico o bambini piccoli, al “Detailing esterno”, dedicato alla carrozzeria che consiste in una lucidatura professionale ai limi-ti della perfezione, alla lucidatura dei fanali opacizzati, ovvero una lavorazio-ne che consente di ripristinare il poli-carbonato riportandolo alle condizioni d’origine. Sono inoltre specializzati nel ripristino, ricostruzione e riverniciatura di sedili, volanti e altri particolari in pelle.Ultimo, ma non meno importante, il ser-vizio di Protezione nanotecnologica, ad oggi il più sofisticato ed avanzato siste-ma di protezione di qualunque super-ficie. Nel campo automobilistico viene usata con lo scopo di rendere la super-ficie della carrozzeria più dura, molto meno sensibile al contatto e totalmen-te idrofobica, permettendole di ricevere una minore pulizia e di mantenerla più a lungo in quanto sporco e contaminazio-ni non vanno ad intaccare la superficie trattata. Nero Lucido è tra i pochissimi applicatori ufficiali dei trattamenti “Mo-desta”, un nuovissimo prodotto made in Japan basato sulla stesura di vetro liquido trasparente sulla carrozzeria, in grado di garantire fino a 10 anni di pro-tezione.

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Abbiamo più volte parlato di bonus casa ed ora, per una maggiore facilità di lettura, riportiamo un elenco esau-stivo delle maggiori agevolazioni su ri-strutturazione casa in vigore fino alla fine dell’anno.

EconobonusVedi articolo a pagina 37.

Bonus ristrutturazioniIl bonus consente di detrarre il 50% dell’importo speso, fino ad un massi-mo di 96.000 euro. Viene concesso ai proprietari delle abitazioni, ma anche a locatari o comodatari.

CASA E FAMIGLIALe agevolazioni fiscali

Bonus mobili ed elettrodomesticiSi tratta di uno sconto del 50% per l’ac-quisto di mobili e di grandi elettrodome-stici di classe non inferiore ad A+. Per ottenere il bonus è necessario effet-tuare uno o più interventi di ristruttu-razione che però, per quanto riguarda gli appartamenti, devono avere natura “straordinaria”.

Bonus verdeVedi articolo a pagina 42.

Detrazione canone studenti fuori sedeDetrazione Irpef del 19% estesa a spe-se di locazione per chi studia in un Co-mune che si trova all’interno della stes-sa Provincia ed è ridotto a 50 km per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.

Assicurazione sulla casa: sconto del 19%Si tratta di una detrazione Irpef relati-va ai premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi sti-pulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo. Tali polizze sono esenti dall’imposta sulle assicurazioni.

Cedolare secca al 10%Prorogata per altri 2 anni della cedo-lare secca con aliquota al 10%, regime sostitutivo della tassazione Irpef appli-cabile per tutta la durata del contratto a canone concordato.

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BONUS CASARisparmio energetico e mutui agevolati

Dal 1 gennaio 2018, l’ecobonus al 65% per l’installazione di caldaie a conden-sazione (almeno di classe A) in sosti-tuzione di impianti di climatizzazione invernale, riguarda solo gli interventi accompagnati dall’installazione di ter-mostati “evoluti”. Negli altri casi la de-trazione è scesa al 50%. Sono queste le nuove regole introdotte dalla legge di Bilancio per il 2018 (la 205/2017), con l’obiettivo di incentivare gli interventi che consentono un maggiore risparmio energetico. Le modifiche, che riguarda-no sia le singole unità immobiliari, che i condomìni, hanno toccato soprattutto le percentuali detraibili, mentre nulla è cambiato per gli adempimenti che permettono di fruire dello sconto, così come per il recupero della spesa in 10 rate uguali. Riduzione al 50% La novità di maggior rilievo consiste nel passaggio dal 65% al 50% della detra-zione relativa alla sostituzione di im-pianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensa-zione con efficienza almeno pari alla classe A. Maxi sconto con il termostatoL’ecobonus resta invece al 65% fino al 31 dicembre 2018 se la sostituzione con impianti dotati di caldaie a condensa-zione (almeno classe A) viene accom-pagnata dalla contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V (termosta-

to d’ambiente modulante che varia la temperatura del flusso dell’acqua), VI (con centralina di termoregolazione e sensore ambientale che consente un controllo della temperatura in uscita dall’apparecchio che varia secondo la temperatura esterna) oppure VIII (con controllo elettronico della temperatura ambientale). Gli impianti ibridi La detrazione del 65% si applica inol-tre agli interventi di sostituzione di im-pianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, cioè impianti costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazio-ne, assemblati in fabbrica ed espres-samente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro. Micro-cogeneratori al debutto Da quest’anno la detrazione del 65% è stata estesa all’ acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori per la produzione combinata di elettricità e di calore in sostituzione di impianti esi-stenti, con il limite massimo di 100.000 euro. Condomini Per gli interventi relativi alle parti co-muni dei condomini, non solo caldaie ma anche coibentazione dei tetti, cap-potti termici, ecc., rimane confermato l’utilizzo dell’ecobonus al 65% con la possibilità di incrementare lo sconto fino al 70% delle spese sostenute se


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l’intervento riguarda più del 25% del superficie disperdente e fino al 75% se, grazie al miglioramento del la presta-zione energetica invernale ed estiva, si consegue almeno la qualità media prevista dal Dm 26 giugno 2015.Cessione del credito Anche per gli interventi di sostituzione di caldaia è possibile utilizzare la for-mula della “cessione del credito” a tutti i contribuenti, compresi i soggetti “in-capienti”, pensionati con reddito sino a 7.500 euro o lavoratori dipendenti con reddito sino a 8.000 euro. Una possi-bilità che riguarda tutti gli interventi di riqualificazione energetica che bene-ficiano delle detrazioni fiscali e quindi sia gli interventi su parti comuni con-dominiali che quelli sulle singole unità immobiliari. Confermata la possibilità per gli “incapienti” di cedere il credito alle banche ed intermediari finanzia-ri. Per tutti gli altri, cosiddetti capienti, la cessione è invece possibile solo nei confronti dell’impresa esecutrice dei lavori e di soggetti diversi da banche ed intermediari finanziari.CALDAIE Dal 1 gennaio l’ecobonus (detrazione Ir-pef/Ires) per la sostituzione di impianti esistenti con caldaie a condensazione prevede:nuova caldaia sotto la classe A - nien-te ecobonus, ma resta la possibilità di avere la detrazione Irpef del 50% “standard” su una spesa massima di 96.000 euro (ex articolo 16-bis del Tuir);nuova caldaia in classe A - ecobonus al 50% su una spesa massima di 60.000 euro;nuova caldaia in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti (classe V,

VI o VIII), con impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione e con generatori di aria calda a condensazione: ecobonus al 65% su spesa di 46.153,85 euro.Scadenza - ecobonus, 31 dicembre 2018 su singole unità e 2021 su parti comuni; 50%, 31 dicembre 2018 (36% su 48.000 euro dal 2019).MICRO COGENERATORI Nel 2018 l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti ha l’ecobonus (detra-zione Irpef/Ires) del 65% su una spesa di 153.846,15 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20% (come misurato dal Dm 4 agosto 2011).Scadenza: 31 dicembre 2018.POMPE DI CALORE Resta al 65% su 46.153,84 euro l’eco-bonus per il cambio totale o parziale di impianti esistenti con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geo-termici a bassa entalpia.Scadenza: 31 dicembre 2018 su singole unità; 2021 su parti comuni.GENERATORI A BIOMASSE Nel 2018 scende al 50% su una spesa massima di 60mila euro l’ecobonus Ir-pef/Ires sull’acquisto e posa in opera di impianti dotati di calore alimentati da biomasse combustibili (es. stufe a pellets).Scadenza: 31 dicembre 2018.SCALDACQUA Resta al 65% su 46.153,84 euro per il 2018 l’ecobonus per chi sostituisce scaldacqua tradizionali con modelli a pompa di calore.Scadenza: 31 dicembre 2018 su singole unità; 2021 su parti comuni.

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PANNELLI SOLARI Resta al 65% su una spesa massima di 92.307,69 euro l’ecobonus sulle spese per l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda.Scadenza: 31 dicembre 2018 su singole unità; 2021 su parti comuni.Certificazioni e modalità pagamentoPer ottenere la detrazione, il migliora-mento delle condizioni termiche e le caratteristiche dell’impianto di riscal-damento preesistente devono essere attestati da un tecnico abilitato, anche lo stesso che certifica il nuovo impian-to. Bisogna inoltre pagare con bonifico bancario o postale e inviare all’Enea, in via telematica, entro 90 giorni dalla fine lavori la scheda informativa dei lavori eseguiti e l’attestazione di prestazione energetica (Ape).

Le altre opere agevolateSconti confermati per i pannelli solariAnche per tutto il 2018 è possibile re-cuperare il 65% delle spese sostenute per la posa di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria per usi domestici, industriali, commer-ciali, ricreativi e socio-assistenziali sino a un importo massimo di detrazione di 60.000 euro. Per favorire le richieste di tali interventi è stato istituito il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, che consente di ottenere maggio-ri garanzie in favore di chi richiede un finanziamento per interventi di riquali-ficazione energetica della propria abi-tazione (per il 2018 sono stati stanziati 50 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Ambiente).

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Casa e dintorniCasa e dintorni

BONUS VERDE Risparmiare sulle imposte

Con l’introduzione del bonus verde i pro-prietari di casa possono programmare budget ed interventi per la manutenzio-ne dei giardini sfruttando la detrazione fiscale Irpef del 36%, calcolata su una spesa massima di 5mila euro per unità abitativa. Il bonus spetta a chi ristruttu-ra un’area pertinenziale scoperta, cioè realizza un giardino dove prima non c’e-ra o trasforma in maniera radicale un giardino già esistente. Anche la manu-tenzione ordinaria può rientrare nell’a-gevolazione, ma solo se connessa a lavori di radicale modifica, così come gli oneri di progettazione. Tra le esclusioni, anche i lavori eseguiti in economia in cui il contribuente acquista direttamente i materiali. Discorso diverso per le piante in vaso, che hanno diritto al bonus, ma

solo se l’acquisto è parte di un interven-to di radicale trasformazione del giardi-no. Non essendoci al momento prese di posizione decise da parte dell’Agenzia delle Entrate su questo aspetto specifi-co, è probabile che il taglio di un albero ad alto fusto non rientri nel concetto di sistemazione giardini e quindi non do-vrebbe essere agevolato. Lo stesso vale per l’acquisto di erba sintetica, che non pare in linea con la ratio della leg-ge. Né la norma lascia molte speranze a chi vorrebbe agevolare l’acquisto di macchinari, compresi i robot tagliaerba. Gli interventi espressamente agevolati dalla legge sono: recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, realiz-zazione di coperture a verde e di giar-dini pensili. L’installazione di una recin-zione può avere anche la detrazione del 50% per il recupero edilizio, su una spesa massima di 96mila euro, a pat-to, però, che la recinzione possa essere inquadrata nelle opere di sicurezza per prevenire atti illeciti. A livello pratico, la spesa dovrà essere fatturata e pagata a parte, nel caso del 50% con bonifico tracciabile, mentre per il bonus verde le Entrate ammettono bonifici semplici, carte di credito, bancomat e assegni. Una certa attenzione richiede anche la realizzazione di un giardino pensile. Non c’è una nozione di legge, ma dovrà trat-tarsi di interventi strutturati, mentre è assodato che l’acquisto di alcuni vasi per il balcone non può, da solo, avere il

bonus verde. Tra gli altri punti chiariti in via ufficiale c’è la possibilità di “raddop-piare” il bonus verde per interventi sul giardino condominiale e sul giardino pri-vato (anche pensile) dei singoli appar-tamenti, anche se nello stesso edificio. L’agevolazione è una detrazione Irpef per i giardini delle case esistenti. Esclu-se, quindi, le abitazioni di nuova costru-zione, così come le fatture intestate a società o relative ad aree verdi di edifici non abitativi. Le spese agevolate sono quelle sostenute nel 2018, vale la data del bonifico o il pagamento entro il 31 dicembre, ed il recupero avverrà in dieci rate annuali, quindi partire dai model-li 730 e Redditi PF presentati l’anno prossimo.

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• 18 Aprile Lecco, “Biblioteca Civica U. Pozzoli” Leggimi subito, leggimi forte. Nati per leggere Letture ad alta voce per bambini dai 18

ai 36 mesi presso l’angolo morbido della Sala Ragazzi in Biblioteca.

Tel. 0341 481125 - www.comune.lecco.it [email protected]• fino al 20 Aprile Museo della Seta – Como Mostra del Carnevale di Schignano Il Museo della Seta di Como celebra l’e-

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www.museosetacomo.com Tel. 031 303 180 [email protected]• 21-22 Aprile - Cermenate (Co) 9^ Fiera del vino Percorso enogastronomico alla scoperta

della cultura e del piacere del vino. www.fieradelvino.it - [email protected]

• 22 – 29 Aprile Valmadrera (Lc) – Piazzale del mercato Mercatino delle Pulci Tel. 347 6295548 www.mercatinopulcivalmadrera.it www.facebook.com/pulcivalmadrera/ [email protected]• 22 Aprile - Lariofiere Erba (Co) Commercianti per un giorno Mercatino delle occasioni• fino al 22 Aprile Monza, Villa Reale “Sam Havadtoy” Nobody sees me like I do La mostra è dedicata a Sam Havadtoy,

artista tra le figuri più celebri della scena newyorkese tra gli anni Settanta e Ottanta.

www.reggiadimonza.it Orari di apertura: martedì - domenica, ore 10:00 - 19:00• 25 Aprile - da Lecco ai Piani d’Erna 9° Trofeo A. Spreafico a.m. Gara di corsa in montagna Tel. 328 7092476 www.asfalchi.it - [email protected]• 28 Aprile - 1 Maggio Lariofiere Erba (Co) Agrinatura Fiera, dedicata al patrimonio naturalisti-

co, ambientale, all’agricoltura, forestale e zootecnica, presso LarioFiere.

www.agrinatura.org• 29 Aprile - Lungo Lago di Lecco 7^ edizione 10km del Manzoni Appuntamento sportivo sul Lungo Lago

di Lecco - 10k Lecco Run. Gara Naziona-le di corsa su strada.

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MAGGIO• 5-9-16-23-30 Maggio Lecco, “Biblioteca Civica U. Pozzoli” Leggimi subito, leggimi forte. Nati per leggere Letture ad alta voce per bambini dai

18 ai 36 mesi presso l’angolo morbido della Sala Ragazzi in biblioteca.

Tel. 0341 481125 - www.comune.lecco.it [email protected]

• fino al 6 Maggio Lecco, Palazzo delle Paure Mostra: Paladino Grandi cicli incisori

1986-2012 L’esposizione rappresenta un impor-

tante omaggio a Mimmo Paladino (Pa-duli 1948) che occupa un posto di rilievo tra i Maestri della grafica internazionale.

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Eventi

Inviateci il vostro evento [email protected]

• 13 Maggio Piazza Padre Frà Cristoforo, Lecco Dalle ore 15:00 alle ore 18:00 Visita della Chiesa e del Convento di Pescarenico Il Convento e la Chiesa di Pescarenico

saranno aperti dai volontari della par-rocchia per visite guidate e/o libere.

Tel. 0341 364143 • fino al 20 Maggio Monza, Villa Reale Anton Van Dyck. L’opera si racconta Progetto della Reggia di Monza con il

Museo e Real Bosco di Capodimonte. www.reggiadimonza.it Orario di apertura: 10:00 - 19:00• dal 25 al 27 Maggio - Lecco Electric Bycicle Power Festival BikeUP il primo festival internazionale

sulle e-bike. Tre giorni di esposizione,

relazioni ma soprattutto FREE TEST e prove di e-bike! Incontri B2B, B2C, espo-sizione delle maggiori case costruttrici mondiali

www.bikeup.eu• dal 25 al 27 Maggio Como Villa D’Este Concorso d’eleganza Villa d’Este L’evento per celebrare il fascino delle

vetture d’epoca.• 27 Maggio Valmadrera (Lc) – Piazzale del mercato Mercatino delle Pulci Tel. 347 6295548 www.mercatinopulcivalmadrera.it www.facebook.com/pulcivalmadrera/ [email protected]

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