fanoinforma - quotidiano, 5 dicembre 2012
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Direttore responsabile: Bruno Chiavazzo mercoledì 5 dicembre 2012Fanoinforma registrazione n. 10 del 22/10/2012 presso il Tribunale di Pesaro, proprietà Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091, stampato a cura di Anteprima web s.r.l. - via Nolfi, 56 - 61032 Fano (PU) - Tel. 0721/831507 Fax 0721/837091.
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Pestata e rapinataPestata e rapinata
L’ex sindaco Cesare Carnaroli: “Avanti con il vero rinnovamento”
Il Pd torna a parlare della vertenza
dipendenti comunaliFANO - “Non vorremmo che sulle amministrazioni future pen-desse ancora la spada di Damocle dei rimborsi di produttività dei dipendenti comunali”. Questa la sintesi fatta dal segretario del Pd di Fano Cristian Fanesi in meri-to alla conferenza tenuta questa mattina nella sede Pd. “Noi in-sieme a Bene Comune, Fano a 5 Stelle, Italia dei Valori e al Parti-to Socialista, abbiamo fin dall’i-nizio una posizione unita contro questa gestione particolarmente grave, fatta dall’attuale ammini-strazione, del fondo produttivo dei dipendenti. Secondo noi si sta cercando di rimandare il pro-blema facendo in modo che se ne occupino le amministrazioni che verranno dopo quella attuale”.
FANO - “Renzi ha perso ma ha avuto il merito di aver accelera-to un processo di rinnovamento già avviato da Bersani. Inoltre il segretario ha saputo declinare in modo corretto il concetto di rinno-vamento”. Ne è convinto l’ex sin-daco Cesare Carnaroli che a tale proposito aggiunge: “Rinnova-mento significa non solo ricambio generazionale ma soprattutto pro-durre nuove idee e un nuovo modo di fare politica. Bersani, nella so-stanza, ha saputo meglio interpre-tare la complessità del momento. Ma se il risultato ci soddisfa a li-vello nazionale la stessa cosa non può dirsi per il risultato locale. I risultati del ballottaggio in provin-cia confermano sostanzialmente la bocciatura, già evidenziata nel
FANO - Per farle aprire la cassa-forte l’hanno colpita al volto, più volte, procurandole ecchimosi e ferite al viso. Solo quando hanno messo le mani sui preziosi se ne sono andati lasciando la povera donna in un bagno di sangue. E’ successo questa mattina intorno a mezzogiorno alla gioielleria Pe-rugini, in pieno centro storico. Il negozio si trova infatti lungo corso Matteotti, tra l’ottica Valentini e il caffè Centrale. I rapinatori erano già entrati una prima volta nell’at-tività di Paola Perugini, intorno
alle 10, fingendosi clienti interes-sati ad un prezioso. Due ore più tardi sono tornati facendo credere di voler acquistare quel prodotto, ma quando la titolare glielo ha iniziato a confezionare le solo let-teralmente saltati addosso aggre-dendola. Sotto la minaccia della pistola i due malviventi, dall’ac-cento meridionale, hanno intimato alla donna di aprire la cassaforte. La Perugini in un primo momen-to ha cercato di reagire, ma è stata dapprima strattonata e poi colpita al volto e alla testa, forse anche
con il calcio della pistola, ripetu-tamente (alla dipendente hanno in-vece tirato i capelli). A quel punto a Paola Perugini non è rimasto altro da fare che obbedire e consegna-re ai malviventi il contenuto della cassaforte. Non paghi del mallop-po, già piuttosto ingente, i banditi hanno svuotato anche una delle due vetrine della gioielleria. An-cora da quantificare l’ammontare del colpo, ma si parla di un botti-no del valore di decine e decine di migliaia di euro. Prima di andar-sene i rapinatori hanno preso i na-
stri delle telecamere interne della gioielleria, poi sono fuggiti a piedi scappando in direzione dell’isti-tuto comprensivo Padalino. Dopo la rapina Paola Perugini è stata trasportata con una ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce dove è stata medicata per le ferite riportate al volto, alla testa e alle braccia. All’ospedale la donna ha ricevuto la visita del vice sindaco Maria Antonia Cucuzza e dell’assessore Alberto Santorelli - informati della violenza dell’ac-caduto - che le hanno espresso la
primo turno, di un modo di fare politica che negli ultimi venti anni ha condizionato la vita politica e sociale di questo ter-ritorio. La vittoria di Renzi a Urbino an-che al ballottaggio e il recupero di Ber-sani in tutta la pro-vincia grazie ai voti di Sel confermano quanto appena detto. L’asse Pesaro-Urbi-no che dal dopoguer-ra in poi nel solco della grande storia della Resisten-za e del Pci ha governato la pro-vincia non regge più. E’andato in frantumi, purtroppo, sotto il peso di una eccessiva autoreferenzia-lità di una parte dei suoi gruppi
solidarietà dell’amministrazione comunale. Sull’accaduto stan-no indagando i carabinieri del-la Compagnia di Fano. Non è la prima volta che vengono rapinate gioiellerie in pieno centro stori-co. L’ultimo assalto, in ordine di tempo, l’aveva subito Allegrezza nel settembre dello scorso anno. Prima era toccato alla gioielleria Pom di via Montecchio (febbraio 2010). anche in quest’ultima occa-sione i banditi non avevano esitato ad aggredire uno dei titolari.
Corrado Moscelli
dirigenti. Ora non si può far finta che non sia accaduto nulla. Il Pd del resto della provincia chiede a
ragione e con forza un mutamento di rot-ta. L’imprenditoria, le categorie chiedono insistentemente pro-getti e risposte da un gruppo dirigente che per la sua ristrettez-za non riuscirà mai a dare. E’ evidente che da domenica sera, superato il dualismo
Bersaniani/Renziani la battaglia politica vera in questa provincia si svilupperà tra chi vorrà mantene-re lo stato attuale delle cose e chi vorrà coinvolgere tutti i territori, Fano e Valli Metauro e Cesano in
particolare, nelle decisioni e nel-la gestione del partito. Chi aveva già pensato i nomi dei deputati e dei sindaci di Pesaro, Fano e Ur-bino e relativi territori sappia che questa volta ha fatto male i conti. Dopo quanto garantito da Bersani, in termini di partecipazione agli avversari, gli elettori di centrosi-nistra non accetteranno più mec-canismi di esclusione di qualsiasi tipo. Solo le primarie, eccetto casi largamente condivisi, decideran-no i nostri candidati ed a tutti gli iscritti e militanti va data la stessa opportunità di partecipare sia per eleggere che per farsi eleggere. In-fine rivedere velocemente e prima possibile il ‘modello Marche’ alla luce dei risultati e del ruolo di Sel nel progetto Italia Bene Comune”.
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Domani si presenta libro fotografico di Carlo Moscelli
e Sebastiano Cuva
Profilo Twitter del Papa: l’opinione dei parroci fanesi
Affondo di Cicerchia alla Coomarpesca: “Ritardi del dragaggio colpa della Regione”
FANO - Con più di 500.000 fol-lower in meno di 24 ore (in 7 profili di lingue diverse) è il “fe-nomeno” mediatico del momento. Stiamo parlando di @Pontifex, il profilo Twitter di Benedetto XVI, che permetterà a milioni di fedeli di poter comunicare “direttamen-te” con il Pontefice. La notizia, che ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo, oltre all’entu-siasmo ha portato con se non po-che polemiche. L’opinione pubblica è infatti divi-sa: ci sono coloro che approvano l’innovazione comunicativa e ci sono coloro, conservatori, che pre-feriscono una chiesa più legata alle tradizioni che alle innovazioni. Per capire meglio il punto di vista dell’ambiente clericale, abbiamo chiesto il parere di alcuni parroci del territorio fanese. “Io penso che sia un gesto decisamente positivo - dichiara Don Mauro Bargnesi, della parrocchia di San Cristoforo -. È un modo innovativo di comu-nicare e penso che sia perfetto per arrivare all’attenzione dei giovani, i quali sono sempre meno parteci-
FANO - Sulla polemica che ha investito in questi ultimi giorni la Coomarpesca interviene anche il capogruppo del Pdl Marco Cicer-chia. “Intervengo nel dibattito sul porto per chiarire alcuni aspetti alla luce delle ultime dichiarazio-ni dell’assessore Santorelli e del-la Coomarpesca, dichiarazioni di quest’ultima che mi permetto di riportare: ‘Vorremo capire davve-ro come l’assessore Santorelli va-luti il rilancio della pesca e della cantieristica in assenza di un porto navigabile con conseguente scom-parsa a breve della pesca e della cantieristica. Evidentemente le sue politiche di sviluppo producono solamente ef-fetti negativi’. Ebbene, se il porto non è ancora in condizioni di per-fetta navigabilità, a causa dei ritar-di del dragaggio, che la Coomarpe-
FANO - Verà presentato domani alle ore 19 a villa Apolloni (strada a sinistra della chiesa del Car-mine, n.72) il libro fotografico di Carlo Moscelli e Sebastiano Cuva “Cara vecchia Fano. Foto di Fano e di Fanesi dalla fine dell’Ottocento agli anni Duemila”. Il successo del gruppo “La vec-chia Fano” fondato su Facebook da Carlo Mo-scelli, ed i tanti “mi piace” per le foto sulla Fano
sca si rivolga ai suoi ospiti a pranzo ovvero al presidente dell’assem-blea regionale Vittoriano Solazzi e all’assessore provinciale Renato Claudio Minardi, i quali, oltre che andare a fare il pranzo di rappresentan-za, avrebbe-ro potuto in questi anni o c c u p a r s i s e r i a m e n -te presso la Regione, go-vernata dal partito che rappresenta-no, affinché realizzasse la cassa di colmata o legiferasse in materia di fanghi del porto come altre regioni italiane, anche a noi vicine, vedi l’ Emilia
pi alla vita di Chiesa”. Dello stes-so avviso è Don Marzio Berloni, della parrocchia di San Biagio in Cuccurano che aggiunge: “Sono molto contento che il Papa abbia
deciso di percorrere la strada del-la comunicazione, questo è sicu-ramente uno dei pochi modi per stare vicino ai ragazzi. Per quanto riguarda le nostre parrocchie, pos-
d’antàn pubblicate su FB da diversi aderenti al gruppo, hanno fatto venire in mente allo stesso Carlo Moscelli e a Sebastiano Cuva l’idea di stampare questo libro fotografico. Idea che si è potuta concretare grazie all’apporto di Giorgio Fiacconi, già editore di altre pubblicazioni cura-te, dagli stessi autori del libro fotografico, per il Club Bazzani. Il libro sarà in vendita a 15 euro.
so dire che purtroppo non siamo ancora pronti ad una svolta del genere, visto che non disponiamo dei mezzi necessari per utilizzare questo tipo di comunicazione”. C’è anche chi, con il dovuto ri-spetto, non approva del tutto que-sta scelta. Stiamo parlando di Don Antonio Biagioli, della parrocchia Beata Vergine al Ponte Metauro di Fano, che ci offre un punto di vista diver-so rispetto ai suoi due “colleghi”: “Io non ho voluto neanche internet all’interno della mia parrocchia, perché secondo me il marcio che c’è dentro supera l’utilità delle in-formazioni che ci si possono tro-vare. Inoltre vorrei dire che sono stato missionario in Africa, dove ho imparato che chi porta le noti-zie di persona, in maniera diretta, colpisce sempre nel segno. Con questo ovviamente non voglio cri-ticare in alcun modo le scelte del Santo Padre, che sta seguendo e si sta fornendo di quello che il mon-do della comunicazione è in grado di offrire in questo momento”.
Stefano Orciani
Romagna, dove fanghi con carat-teristiche come quelli di Fano pos-sono essere stoccati al largo delle coste (ed è il nostro stesso mare!). Il Comune di Fano, sindaco e as-
sessori e tutto l’ap-p a r a t o t e c n i c o , sono sem-pre stati pronti con progetti e finanzia-menti per il dragag-gio e si sono fatti carico an-
che dello stoccaggio in discarica quando la regione non indicava dove portarli con evidente riduzio-ne della vita utile della discarica
e quindi con un aggravio di costi ripartito su tutta la popolazione fanese e dei comuni limitrofi che si servono della discarica! per non parlare della riduzione della capa-cità della discarica di produrre il biogas, ecc. La stessa Regione, governata dai compagni degli ospiti a pranzo della Coomarpesca, ha tenuto fermo per anni il parere sul Pia-no regolatore del Porto mentre il Comune di Fano lo ha redatto e approvato celermente. Pertanto, tra uno spaghetto e una vongola, mi permetto di ironizzare non me ne vogliano, sarebbe stato oppor-tuno da parte della Coomarpesca, richiamarli anche alle proprie re-sponsabilità evitando di attacca-re sempre e solo il comune e gli assessori che lavorano per questa città”.