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Feuerbach Il rovesciamento dei rapporti di predicazione Scopo della filosofia: cogliere l’uomo e la realtà nella loro concretezza. Presupposto teorico: critica radicale della maniera idealistico-religiosa di rapportarsi al mondo: l’equivoco di fondo dell’idealismo è quello di fare del concreto un predicato o un attributo dell’astratto, anzichè dell’astratto un predicato o un attributo del concreto; l’idealismo offre una visione rovesciata delle cose. Feuerbach propone un’inversione dei rapporti tradizionali fra oggetto-soggetto. La critica alla religione Dio è la proiezione illusoria o l’oggettivazione fantastica di qualità umane, in particolare di quelle “perfezioni” caratteristiche della nostra specie: ragione, volontà e cuore. Quindi il mistero della teologia è l’antropologia. 1. L’idea di Dio parte dal fatto che l’uomo, a differenza dell’animale, ha coscienza di sè stesso non solo come individuo ma anche come specie, e come specie si sente infinito e onnipotente. Da ciò la figura di Dio che è una personificazione immaginaria delle qualità della specie. 2. L’idea di Dio nasce anche dall’opposizione umana tra volere e potere. Opposizione che porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri appaiono realizzati. Ad esempio: i Greci avevano divinità limitate perchè i loro desideri erano limitati, i desideri dei cristiani sono senza limiti e quindi la loro divinità è infinita e onnipotente. 3. Infine la genesi primordiale dell’idea di Dio può derivare dal sentimento di dipendenza che prova l’uomo nei confronti della natura, sentimento che ha spinto l’uomo ad adorare quelle cose senza le quali egli non potrebbe esistere. Qualunque sia l’origine della religione, essa costituisce una forma di alienazione, intendendo con il termine alienazione quello stato per cui l’uomo, “scindendosi”, proietta fuori di sè una potenza superiore (Dio) alla quale si sottomette. Se la religione è il frutto di un’oggettivazione alienata e alienante, l’ateismo non è solo un atto di onestà filosofica, ma anche un imperativo morale che consiste nella riappropriazione, da parte dell’uomo, della propria essenza. Compito della filosofia: porre l’infinito nel finito (Dio nell’uomo). La critica a Hegel L’Hegelismo si configura come una teologia mascherata, infatti sia l’Idea o lo Spirito di Hegel, che il Dio della Bibbia sono il frutto di un’astrazione alienante. (astrazione = porre l’essenza dell’uomo al di fuori dell’uomo). La critica a Hegel equivale alla fondazione di una nuova filosofia incentrata sull’uomo. Umanismo e filantropismo Nell’ultima fase del pensiero di Feuerbach si delinea una nuova filosofia che ha la forma di un umanismo naturalistico: umanismo perchè fa dell’uomo l’oggetto e lo scopo del discorso filosofico, naturalistico perchè fa della natura la realtà primaria da cui tutto dipende. C’è il rifiuto di considerare l’individuo come astratta spiritualità o razionalità ma l’uomo viene definito come <<di carne e di sangue>> con i suoi bisogni fisici da cui dipende. L’amore viene considerato una passione fondamentale che fa tutt’uno con la vita. <<L’amore è la vera prova ontologica dell’esistenza di un oggetto al di fuori della nostra testa [...] esiste soltanto ciò che - essendo - ti procura gioia, e - non essendo - dolore>>. Ammettere che l’uomo è bisogno implica ammettere la necessità degli altri, ossia che l’io non possa stare senza il tu, da ciò l’essenza sociale dell’uomo. Giustificazione: le idee scaturiscono dalla comunicazione, l’uomo nasce da due persone, la certezza che esistano altre cose oltre a me è ottenuta attraverso la certezza che esiste al di fuori di me un altro uomo, è certo solo quello che anche l’altro vede. Dalla tesi dei vari condizionamenti dell’uomo emerge la teoria dell’<<uomo è ciò che mangia>> che esprime: 1) la consapevolezza dell’unità psicofisica dell’individuo, 2) la consapevolezza del fatto che se si vogliono migliorare le condizioni spirituali di un popolo bisogna migliorare le sue condizioni materiali. cibo->sangue->cuore e cervello->pensieri e sentimenti->cultura e sentimento. Dal secondo punto traspare l’amore per l’umanità di Feuerbach che si risolve in una forma di filantropia: dall’amore per Dio all’amore per l’uomo, dalla trascendenza all’immanenza.

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Page 1: Feuerbach - terzag.netsons.orgterzag.netsons.org/filosofia/Feuerbach.pdf · Feuerbach Il rovesciamento dei rapporti di predicazione Scopo della filosofia: cogliere l’uomo e la realtà

Feuerbach

Il rovesciamento dei rapporti di predicazione

Scopo della filosofia: cogliere l’uomo e la realtà nella loro concretezza.

Presupposto teorico: critica radicale della maniera idealistico-religiosa di rapportarsi al mondo: l’equivoco di

fondo dell’idealismo è quello di fare del concreto un predicato o un attributo dell’astratto, anzichè dell’astratto

un predicato o un attributo del concreto; l’idealismo offre una visione rovesciata delle cose. Feuerbach propone

un’inversione dei rapporti tradizionali fra oggetto-soggetto.

La critica alla religione

Dio è la proiezione illusoria o l’oggettivazione fantastica di qualità umane, in particolare di quelle “perfezioni”

caratteristiche della nostra specie: ragione, volontà e cuore. Quindi il mistero della teologia è l’antropologia.

1. L’idea di Dio parte dal fatto che l’uomo, a differenza dell’animale, ha coscienza di sè stesso non solo

come individuo ma anche come specie, e come specie si sente infinito e onnipotente. Da ciò la figura di

Dio che è una personificazione immaginaria delle qualità della specie.

2. L’idea di Dio nasce anche dall’opposizione umana tra volere e potere. Opposizione che porta l’individuo

a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri appaiono realizzati. Ad esempio: i Greci avevano

divinità limitate perchè i loro desideri erano limitati, i desideri dei cristiani sono senza limiti e quindi la

loro divinità è infinita e onnipotente.

3. Infine la genesi primordiale dell’idea di Dio può derivare dal sentimento di dipendenza che prova l’uomo

nei confronti della natura, sentimento che ha spinto l’uomo ad adorare quelle cose senza le quali egli

non potrebbe esistere.

Qualunque sia l’origine della religione, essa costituisce una forma di alienazione, intendendo con il termine

alienazione quello stato per cui l’uomo, “scindendosi”, proietta fuori di sè una potenza superiore (Dio) alla

quale si sottomette. Se la religione è il frutto di un’oggettivazione alienata e alienante, l’ateismo non è solo un

atto di onestà filosofica, ma anche un imperativo morale che consiste nella riappropriazione, da parte

dell’uomo, della propria essenza. Compito della filosofia: porre l’infinito nel finito (Dio nell’uomo).

La critica a Hegel

L’Hegelismo si configura come una teologia mascherata, infatti sia l’Idea o lo Spirito di Hegel, che il Dio della

Bibbia sono il frutto di un’astrazione alienante. (astrazione = porre l’essenza dell’uomo al di fuori dell’uomo). La

critica a Hegel equivale alla fondazione di una nuova filosofia incentrata sull’uomo.

Umanismo e filantropismo

Nell’ultima fase del pensiero di Feuerbach si delinea una nuova filosofia che ha la forma di un umanismo

naturalistico: umanismo perchè fa dell’uomo l’oggetto e lo scopo del discorso filosofico, naturalistico perchè fa

della natura la realtà primaria da cui tutto dipende. C’è il rifiuto di considerare l’individuo come astratta

spiritualità o razionalità ma l’uomo viene definito come <<di carne e di sangue>> con i suoi bisogni fisici da cui

dipende. L’amore viene considerato una passione fondamentale che fa tutt’uno con la vita. <<L’amore è la vera

prova ontologica dell’esistenza di un oggetto al di fuori della nostra testa [...] esiste soltanto ciò che - essendo -

ti procura gioia, e - non essendo - dolore>>.

Ammettere che l’uomo è bisogno implica ammettere la necessità degli altri, ossia che l’io non possa stare senza

il tu, da ciò l’essenza sociale dell’uomo.

Giustificazione: le idee scaturiscono dalla comunicazione, l’uomo nasce da due persone, la certezza che

esistano altre cose oltre a me è ottenuta attraverso la certezza che esiste al di fuori di me un altro uomo, è certo

solo quello che anche l’altro vede.

Dalla tesi dei vari condizionamenti dell’uomo emerge la teoria dell’<<uomo è ciò che mangia>> che esprime: 1)

la consapevolezza dell’unità psicofisica dell’individuo, 2) la consapevolezza del fatto che se si vogliono

migliorare le condizioni spirituali di un popolo bisogna migliorare le sue condizioni materiali.

cibo->sangue->cuore e cervello->pensieri e sentimenti->cultura e sentimento. Dal secondo punto traspare

l’amore per l’umanità di Feuerbach che si risolve in una forma di filantropia: dall’amore per Dio all’amore per

l’uomo, dalla trascendenza all’immanenza.