MACINTOSHdi Raffaello De Masi

FontographerCirca tre anni or sonoparlammo di Fontastic, l'editordi carattere per Mac destinatoa caratteri bit-mapped, eparticolarmente versato nelprodurre font per laImagewriter; chi ne ricorda laprova (allora non esistevaneppure una rubrica dedicataal Macintosh) rammenterà laestrema facilità di uso checaratterizzava questoprogramma, e l'utilità che nederivava specie in un usospecialistico quale quello diprodurre loghi, simbolipersonalizzati, abbreviazioni,segni convenzionali, ecc.Oltre tutto le modalità d'usoerano cosi intuitive e vicine adun uso spontaneo del mouseche nessuno rimpianse, allacomparsa di questopacchetto, il fastidioso uso delResource Editor, che fino adallora era stato l'unico mezzoefficace per produrre omodificare font. /I fatto chedel pacchetto, (da poco havisto la luce una nuovaversione, la PLUS, di cuieseguiremo al più presto laprova), pur semprespecialistico, ne siano statevendute quasi centomilacopie dimostra la validità delprodotto che, attualmente, sulmercato, detiene pressoché ilmonopolio

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Altsys, la efficiente casa texana pro-duttrice del pacchetto, si è differenziatain altre tre società per così dire cugine,specializzate nel produrre font e disegnispecialistici. Delle due sicuramente lapiù famosa è la Casady, di cui ancheabbiamo parlato spesso su queste pagi-ne, che produce una serie di font. bitmapped e per laser, di notevole pregioe, soprattutto (le prime) di basso costo.

Per le font laser il problema è unpoco più complesso; chi ha cercato diaccrescere il suo patrimonio tipograficoin questo campo si è trovato di fronte aprezzi più elevati, che, oltre tutto, pas-sando l'oceano, talora addirittura siquintuplicano; meraviglie del cambiodollaro-lira. Fatto sta che oggi, in Italia,una famiglia di caratteri per Laser puòcostare oltre mezzo milione, con buonapace di Gutemberg e soci. Che fare, perarricchire la sparuta schiera Times-Hel-vetica-Courier di serie nelle nostre mac-chine?

È possibile usare le font Imagewriter,eseguendone l'arrotondamento auto-matico; i risultati, generalmente, nonsono cattivi ma, specie nei caratteri conle grazie, si nota la grossolanità delpunto di partenza; inoltre la cosa èestremamente fastidiosa per la lentezzadell'operazione. A risolvere il problemaci pensa fontographer, un font editor,

Fontographer

Professional font Editor far Apple Laserwriter™and other Postscript® campa tibie devices

Altsys Corpo720 Avenue F. Suite /08Plano. Texas 75074USA

Prezzo: US $ 299.95

ancora una volta, della Altsys, di granpregio, che ci consente, tra l'altro, dipenetrare nelle più ardite tecniche dicomposizione dei caratteri tipografici, inmaniera, il che non guasta, anche piut-tosto semplice.

1/ pacchettoFontographer è un editor di caratteri

specializzato per semplificare la creazio-ne di lettere e"logotipi utilizzando tecni-che avanzate e del tutto professionali.La creazione di un carattere era, primadell'avvento di Fontographer e di pro-dotti simili (quali quelli dell'Abode) ope-razione piuttosto complessa, e notevol-mente costosa. Ne sanno qualcosa itipografi, che ben conoscono l'elevatocosto dei caratteri di stampa da compo-sizione, che finora venivano acquistatida ditte specializzate nel produrre talecomponentistica (si tenga conto che, unset di caratteri, ad esempio il classicoBodoni, è composto almeno, negli as-sortimenti più piccoli, di circa 15.000-20.000 pezzi, distribuiti in un ordine,modesto, di un minimo di 5 grandezze. Iclassici caratteri in piombo-antimonio-stagno, ancora in uso presso tante tipo-grafie, sono oltre tutto soggetti a rapidausura e deterioramento, per l'intrinsecadebolezza e deformabilità del materialedi partenza.

Fontographer per Macintosh consen-te, ad una persona dotata di creativitàed occhio per i dettagli, di creare carat-teri e disegni tali da competere con i piùqualificati standard professionali.

Per operazioni così complesse comela creazione di un carattere tramite linee(è questo il principio su cui si basaFontographer) occorre, evidentemente,una serie di conoscenze non improvvi-sabili. A ciò provvede un manuale parti-colarmente ben redatto, nello stile della

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MACINTOSH

Il manuale d'istruzioni presenta, inpartenza, come primo capitolo, la solitavisita guidata; essa mostra, tramitel'aiuto di un set di caratteri incluso nelpacchetto stesso, l'uso dei tool princi-pali destinati alla costruzione ed all'ana-lisi dei caratteri stessi .

Per esemplificare in maniera più chia-ra l'uso dei tool che propone, Fonto-grapher fornisce un set di caratteriesemplificativi, di base, piuttosto similial carattere Courier. Si tratta di carattericon grazie, ben rifiniti, che possonoservire di base per la creazione di carat-teri personali, con opportune modifiche.La finestra inizialmente occupa circa lametà dello schermo completo, ma puòessere ridimensionata a piaci mento, ov-

Figura A - /I contenutodel pacchetto: si notila presenza diSwitcher. nella suaultima versione{50 1)

[)Rt'Setps

[]PSSamplt'Rot

Alh 52372K su disco12t'1Hl'wnti

~•...•..•.

[] IJfon~list.ps PSSarnplEo

~ W ~ ~[)ovnlNc! fontlDA Mov~ Switchfor Archtvio Appunti

Composizione Esposizione Strumenti• Rrchiuio

Altsys, che accompagna l'utente fin nel-le particolarità più avanzate. Questo èdiviso in nove capitoli principali e dueserie di appendici, esplicanti in manieraesauriente, tutti i passaggi necessariper il raggiungimento dello scopo. All'a-nalisi di questi capitoli ci siamo dedicatiin maniera puntigliosa, per vedere se,effettivamente, la fatica di costruire uncarattere vale la spesa di una sessanti-na di dollari, prezzo al quale viene ven-duto un set di caratteri negli U.s.A;questo non nell'ottica di ricostruire, ov-viamente, un Palati no od un Micro (sa-rebbe inutile e faticoso, visto che già cisono), ma nella prospettiva di affrontareun problema da un nuovo punto di vista,con buone prospettive di riuscita.

Figura B - La wmdow

• file Edil Windows Uiew Speciol Effeth di apertura con. in

~ ,. DemoFont testa, la tipologia diSystem @Actuol OHex Dec ODct • Key output. e, selezionata,

la pratica opzione di~~ A B C D E F G H I K L M N O visualizzazione di

combinazione dei tasti

p Q R S T U V W X Y Z , per la resa delcarattere.

a b c d e f 9 k m n o

p q s v w x y z

A A ç E l\J O O 6 à a Cl a ç é è

è e j"j 6 Ò Ò o Q U Ù o o""d: f ~ B C"l (Ool .

• File

;0lP+

[dit Windows Uiew Specinl Hfetts

n (1101 frum OemoFonth:O v:O 4h:O 6v:O di.t:O

• •Il································

Figura C - La fines tradi carattere; si notino,oltre i tool, la casella diselezione{Floreground, attiva, e,evidenziati, i tre tipi dipunto, piD voltedescritti nel testo, e imezzi pratici edindispensabili per lacreazione delcarattere: il punto dicurva {o}. il punto ditangenza {xl e quellod'angolo {O}.

viamente, con la «sizing bar», Possiede6 bottoni; raggruppati in due classi; iprimi due consentono la rappresentazio-ne più adatta del carattere che si stacostruendo e permettono la rappresen-tazione, sulla finestra, del carattere didefault di sistema o, in alternativa, delcarattere che si sta costruendo; l'altrogruppo, peraltro di uso non proprio cor-rente, crediamo, visualizza, in una casel-lina presente sopra ogni carattere, latipologia di rappresentazione (esadeci-male, decimale, ottale o combinazione-tasto) del simbolo presente nel riquadropiù grande. Gli slot, le caselle, ovvia-mente sono 256 (da O a 255) anche senon tutte, come prevedibile, sono occu-pate.

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fon' Rttribules

D Use the 'smear and whiteout' method for outlining characters

. [di' Windows Uiew Speciol Effetts

n (110) from OemoFonl

stra serve ad operare, come abbiamodetto, direttamente sui caratteri. L'indi-catore in alto mostra quale dei tre sheetviene utilizzato al momento; tanto perchiarire, alla creazione del carattere con-corrono 3 fogli principali sovrapposti,anche se invisibilmente: il foglio carat-tere, su cui si crea il carattere, il foglio«background», sfondo, ed il foglio gui-da, che contiene le guide in cui il carat-tere va inserito e con cui va dimensio-nato; i fogli cambiano semplicementec1iccando l'icona, e mostrano una lette-ra od un disegno indicante l'effettivafunzione in uso.

Il secondo indicatore mostra la «co-strizione», vale a dire lo spazio obbliga-to, attualmente in uso, in cui il carattere

Figura DI, 02, 03;Operazione disettaggio degliattributi delle fonl. conle misure in unità, leopzioni metriche, leinformazioni suicaratteri. Si noti, tral'altro, l'interessantepossibilità di riempirequesti ultimi con unacampitura noncompletamente nera.

[ Cancel lK DK

IN:Io-' Destenl sìze @D~ Slroke widlh ~

~ Underline widlh ~

~ Number of chars ~

_____ 1

nscen' size

Leading size

Underline position

Family IO

Notice

, '*

Chorocter Infarmalian

Windows Uiew Specilll Effects

[ Cancelti DK

E

Slroke widlh l'' I Fili (,,; black) ~

Fili lype @ Normal O Euen/odd O None

@ Buti O Aound O Square

Line It0in @ Miler O Aound O Beuel

D Outline this characler atter drowing it

NO

..........................,0

• File [dit Windows Uiew Special Effetts

~ Demofont metrics..............................y

Col solito doppio click su una casellasi accede alla finestra di editing di uncarattere. Operazione piuttosto sempli-ce, fa entrare direttamente nel cuoredel programma, e, in questo ambiente,l'addetto ai lavori o solo colui che haletto qualcosa di tipografia, si può im-mediatamente rendere conto della po-tenza di lavoro che ha a disposizione.Una colonna, alla sinistra della finestra,riunisce in 8 caselle tutta l'attrezzaturapiù sofisticata che un tipografo compo-sitore di caratteri può desiderare, il tuttocon la facilità d'uso che un mezzo comeun calcolatore può mettere a disposi-zione.

La parte centrale della finestra è l'a-rea di disegno. Vediamo in essa rappre-sentato il carattere, con linee nere inte-re; ancora, vi sono una serie di lineepunteggiate, guide destinate ad assiste-re l'utente nel disegno del carattere-simbolo.

Proprio al di sopra dell'area di disegnoesiste una barra di individuazione delpuntatore. Si tratta di un'area rettango-

lare allungata in cui vengono visualizzatiuna serie di valori; i primi due a sinistramostrano le coordinate orizzontali e ver-ticali dell'hot point del cursore, in termi-ni di spazio di coordinate in cui l'imma-gine è definita. È possibile in ogni mo-mento conoscere la posizione esatta diquesto punto in quanto i valori si aggior-nano immediatamente muovendo ilpuntatore. Ovviamente, poiché lo spa-zio definito dalle coordinate dell'immagi-ne può avere una risoluzione molto piùgrande dello schermo, lo spostamentodi una unità su di questo può determi-nare variazione di valori anche elevatisugli individuatori.

La parte destra della barra mostra ladistanza orizzontale, verticale, ed effetti-va del puntatore dalla orizzontale, dallaverticale, e dall'origine delle coordinate.Poiché il punto di origine può essereriposizionato in qualsiasi momento, que-sta parte della finestra può essere utiliz-zata per verificare valori relativi, oltreche assoluti.

Una serie di piccole icone sulla sini-

può muoversi. si tratta di un attrezzomolto utile, specie nel caso di costruzio-ne di caratteri proporzionali, ed è abba-stanza elastico, visto che è possibilesettare costrizioni orizzontali, verticali ocombinate.

AI di sotto dell'indicatore appena de-scritto c'è la tavolozza degli strumenti.Essi sono 5, oltre, ovviamente, al curso-re; sull'uso di questi strumenti avremomodo di dire nel corso delle righe suc-cessive.

Le caratteristiche tecnichee i metodi per la costruzionedi un carattere

La rimanente parte dell'area di dise-gno è l' «immagine» del carattere. Unaimmagine è una serie di linee, «percor-si», ognuno dei quali è rappresentato daparti connesse di linee rette o curve.Queste stesse linee possono, d'altrocanto, essere aperte o chiuse, inten-dendo come chiusa una linea la cui

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Figura EI. E2Operazioni diverse sulcarattere; rotazione.inclinazione. variazionedi prospettiva, tutteselezionabili da menu.

300 è preferibile raddoppiare la scala.Attenzione, però, in quanto un maggio-re valore dell'em-square non significamaggiore precisione o maggior grandez-za del carattere; in base al principiodella perfetta scalabilità (addirittura an-che con valori decimali). aumentare ivalori di scala serve solo su macchineche riescono a fornire maggiore risolu-zione. Ovviamente caratteri con em-square minore richiedono meno spazioe, talora, funzionano più efficientemen-te di quelle più grandi.

condo abbinante Fontographer con Fon-tastic.Inoltre sono presenti due textfile, editabilicon un qualsiasi wp, esemplificanti alcuniesempi di operazioni eseguite in Post-Script, piuttosto utili come file di base perpiù impegnativi ed efficienti "percorsi» diquesto interessante linguaggio.

r • File Edit Windows Uiew Speci.1 Effect.

Oemofont

E ~9) from OemoFontv;O Av:O disl:O

Oemofont. •m (109) trum OemoFont~~ IP h: 530 v:-285 Ah:S30 Av: 285 disLOOl O

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Fontographer accetta con piacere lacollaborazione con Switcher. in cui abbi-sogna di almeno 256 KB per funzionareregolarmente.Lo stesso pacchetto contiene due docu-menti Switcher destinati a facilitare l'usodel programma; Font.Paint e Font.FONT,il primo di ovvio significato, il se-

r • file Edit Windows Uiew Special Effects

Fontographer e gli altri programmi

zione e la scala a cui il carattere saràstampato.

Fontographer è capace di definirefont dotate di un em-square di8000 x 8000 unità, più grande sicura-mente di qualunque font anche di gran-di dimensioni (non si dimentichi la asso-luta scalabilità di un carattere in Post-Script); il default è 1000 xl 000 unità,che consente ottimi risultati su stam-panti della classe delle Laserwriter odelle Laserjet, anche se su macchine dimaggior livello, come le Linotype 200 e

Costruzione delle fontCostruire un set di caratteri con Fon-

tographer è più complesso, ovviamen-te, di quanto avveniva in Fontastic, an-che se, per certi versi, è più intuitivo etalora più sbrigativo; stranamente, conquesto, per una persona più allenata,risultava ben più difficile disegnare loschema finale di un carattere che ese-guire le finiture; in Fontographer, invecela costruzione iniziale di un carattere èroba più semplice, il lavoro di rifiniturainvece è più complesso.

La prima cosa da fare, così come nelfratello minore, è quella di stabilire ilcosiddetto «em-square» rappresentatodall'ingombro, in unità di misura, dellaparte ascendente e discendente del ca-rattere. Questo valore viene utilizzatocome valore standard di normalizzazio-ne nel processo di generazione del ca-rattere in PostScript, e definisce, inol-tre, la precisione possibile della font.L'unità è un po' più difficile da definire,trattandosi di valori senza dimensione;poiché i caratteri PostScript sono scala-bili, le unità non sono direttamente col-legate al valore di punti, pixel. o comun-que alla risoluzione della periferica. Èpossibile, comunque, riferire l'unità apunti di stampa se si conosce la risolu-

ultima parte è collegata all'inizio dellaprima. Generalmente, un carattere èrappresentato da una sola linea chiusasu se stessa, come ad esempio è ilcaso della «Z» o della «V». Esistonocomunque alcune lettere che sono for-mate da due o più linee, come è il caso,ad esempio della «O» o del carattere«8».

La forma e le caratteristiche di ognipercorso sono regolati da un gruppo dicontrolli diversi che possono essereraggruppati in tre tipi: punti di tangente,punti d'angolo, e punti di curva, pietremiliari per la costruzione di un caratteredestinati essenzialmente a facilitare lacostruzione dei percorsi stessi. Il primotool. il punto di tangenza, è destinato afacilitare la costruzione di spigoli addol-citi; esso viene generalmente usato perconnettere segmenti diritti che si incon-trano con un angolo più o meno pronun-ciato. Il secondo attrezzo, il punto d'an-golo, serve invece a creare curve diraccordo tra linee dritte e non, come, inquest'ultimo caso, ad esempio avvienetra due curve terminanti in una cuspide.L'ultimo infine consente di addolcirecurve già di per sé raccordate. Il tutto èabbastanza evidente nella figura C) epuò essere riassunto come tecnica dicontrollo avanzato delle forme attraver-so le curve di Bezier.

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Come con le normali font per punti.anche quelle di Fontographer sono iden-tificate da un ID Number che non deveentrare in conflitto con quelli già presen-ti sul sistema in cui il set di caratterisarà installato; il default è 200, valoreche comunque va verificato. data l'ab-bondanza di font presenti sul mercato;comunque il programma. in fase di in-stallazione. provvede automaticamentea rinumerare il font se. sul System, giàesiste uno con lo stesso ID.

Il processo di costruzione vero e pro-prio di un carattere è processo lungo edaccurato. che occupa, sul manuale, cir-ca 250 pagine: riassumerli qui sarebbecomplesso e probabilmente inutile. Ba-sti solo ricordare che il manuale è unvero e proprio tutorial delle più perfettetecniche di editoria combinate con effi-cienti routine di PostScript. Tanto perfare un esempio, un intero capitolo èdedicato alla spaziatura tra i caratteri,spaziatura che può essere diversificatae raffinata carattere per carattere. Anco-

Il glossariodi Fontographer

Fontographer è un editor grafico spe-cializzato destinato a rendere lo sviluppodi font PostScript facile e veloce. Poiché icaratteri PostScript sono orientati ai seg-menti. i contorni dei caratteri sono definitiin termini di segmenti di linee, archi, ecurve. La caratteristica principale di Fon-tographer è che, pur basato su tali assun-ti, è essenzialmente orientato a punti piùche a linee. In pratica i contorni, il profiloe i caratteri sono definiti in termini dipunti di controllo, essenzialmente di tretipi: punti di tangenza, punti d'angolo, epunti di curva, destinati tutti e tre afacilitare la costruzione di un contornoregolare della lettera.

Fontographer. come qualunque toolraffinato, ha sviluppato un suo gergo,glossario, direttamente derivato dal mon-do PostScript. Vediamo qualcuno dei ter-mini più usuali ed importanti.

Punto di tangenza: un punto di que-sto tipo raccorda segmenti diritti a curviaddolcendo la linea di contatto. Un usotipico di tale tool è rappresentato dallagiunzione di una retta con un curva noneccessivamente disorientata da essa. Laforma ed il raccordo della curva è deter-minato automaticamente in base alla for-ma dei segmenti più prossimi delle lineeconcorrenti nel punto.

Punto d'angolo: alternativa al prece-dente, che talvolta può sostituire egregia-mente, questo punto consente il raccor-

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ra. ampio spazio è dedicato agli effettispeciali; considerando che una font puòcontenere ben più dei 255 caratteri deldoppio set ASCII, Fontographer consen-te di creare tipologie speciali di caratte-ri, come (v. fig. E) lettere rovesce, ango-lazioni inverse. ecc. Il tutto viene sem-pre visto in termini di bitmap, cosa checonsente di costruire in maniera rapidaed impeccabile caratteri speciali o com-posti (argomento su cui il manuale sidilunga per una cinquantina di pagine).Una serie di nutrite appendici, infine, tracui spicca un pratico manuale di riferi-mento ed una guida agli errori. comple-ta il tutto.

ConclusioniFontographer è di gran lunga il più

venduto programma per la creazione difont PostScript attualmente presentesul mercato; sebbene altri programmi.anche di nome prestigioso (Abode. tan-to per citare un nome) siano forse an-

do di linee rette e curve di maggiorecomplessità del caso precedente. comead esempio il raccordo di una cuspide.

Punto di curva: i punti di curva unisco-no tra loro curve utilizzando il più accon-cio angolo di raccordo. È il classico toolche utilizza le curve di Bezier nella manie-ra più avanzata possibile. Possiede, inol-tre. la caratteristica di adattare il raggio dicurvatura delle estremità alla forma dellecurve di raccordo presenti nell'area stes-sa (1)

Punti di controllo di Bezier: in Fonto-grapher, i punti, se selezionati, appaionoin contrasto sullo schermo, ed ad ognunosono associati i punti di controllo di Be-zier (BCP - Bezier Control Point). Unpunto di controllo si presenta sullo scher-mo come un piccolo segno [xl. Attraver-so un efficiente algoritmo coinvolgentecomplesse formule di geometria analiti-ca, il mutamento della posizione dei puntidi controllo modifica acconcia mente laforma della curva stessa; la curva. co-munque, sebbene guidata dai BPC, vienesempre disegnata in modo da rimanereregolare, senza discontinuità.

Percorsi (path): con questo nomevengono definiti i contorni delle curve elinee necessari per la costruzione di uncarattere. Per quanto possibile è conve-niente ed efficace mantenere un percor-so. nella definizione di un carattere, inte-ro; tanto per intenderei. una lettera T èdesiderabile sia rappresentata da un'uni-ca linea piuttosto che da due rettangolisovrapposti.

Numero di dimensioni: Fontographerconsente di utilizzare tre piani diversi didisegno; il foreground; il background. e

che più efficienti. Altsys ha, ancora unavolta. creato un programma facile dausare ed estremamente efficace; ciono-nostante non ci sentiamo di consigliareal neofita di affrontare a cuor leggero lacostruzione di una font. che, come ab-biamo già detto. richiede tempo, sensoartistico, talento. ed una pratica avanza-ta, oltre che studio e ricerca nel campodella grafica editoriale. Fontographer cisembra invece adattissimo (e forse aciò è dovuto anche il suo successo) acreare logo, stemmi. caratteri e sequen-ze speciali (come ad esempio una fir-ma). In questa ottica il programma con-sente di creare form specializzate. mol-to più pratiche da usare del classicosistema taglia-incolla di documenti crea-ti con Draw. Paint e simili. E poi, ci pareuno dei migliori sistemi per chi, pene-trando nel mondo laser, desideri appro-fondire la conoscenza del mondo Post-Script. Non è poco, anche se il prezzo divendita del pacchetto non è dei piùbassi.

quello dedicato alle linee di guida:foreground - è il piano di disegno princi-pale; tutto quello che è disegnato inquesto piano diviene parte integrale delcarattere di scrittura.Background - è il piano destinato a dise-gnare linee indipendenti dal carattere edisegni. Questo piano si dimostra di gran-de utilità in quanto qualunque cosa dise-gnata in esso non diviene parte delladefinizione in PostScript del carat~ere.Questo piano può accogliere disegni in-collati da altre applicazioni e documenti,che, come tutte le cose presenti in que-sto piano, appariranno con uno sfondogrigio, per essere distinte immediata-mente dal materiale del primo piano (fo-reground).Guide - si tratta delle ben note linee diguida dei caratteri, comuni a tutti, e checonsentono il traccia mento di certe<drontiere» proprie di tutto un set dilettere (ad esempio appartengono a que-sto piano le linee di guida che regolanol'altezza e la larghezza massima dei carat-teri). Queste guide sono tracciate in sfu-mato, per essere rese più evidenti all'u-tente; owiamente, non fanno parte evengono scartate nella fase finale di tra-sferimento in PostScript.

(1) In ordine al problema della migliore tangenzapossibile tra curve, Fontographer possiede unalgoritmo di costruzione che calcola automatica-mente il «percorso)} ottimale per generare lamigliore delle curve di raccordo possibile. C'è danotare che l'operazione di modifica delle curve ènidificabile, vale a dire che, ad esempio, su una

. linea creata con un punto di curva è possibileintervenire con lo stesso tool per modificareancora il tipo e la forma della curva stessa.

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