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Pag. 1 di 5 n. 007- FEBBRAIO 2013 INTRODUZIONE Il bando INAIL, che finanzia i progetti per l'adozione di modelli organizzativi per la Gestione del Sistema Sicurezza nei luoghi di lavoro, può essere visto sul sito del Ministero del Lavoro, e (http://www.lavoro.gov.it/lavoro/sicurezzalavoro/ms/buone prassi/buone_prassi_ccp.htm) permette alle aziende di acquisire punteggio se, e solo se, applicano determinate "Buone Prassi". Tra le "Buone prassi validate dalla Commissione Consultiva Permanente" vi é quella del "Sistema di gestione "World Class Manufacturing" che é direttamente scaricabile in formato acrobat, e da cui abbiamo estratto le immagini che troverete nella news. Per gli addetti ai lavori da un lato è stata una sorpresa vedere come il Pillar della Sicurezzasia stato adottato a livello ministeriale, ma d'altra parte è una conferma di come le metodologie adottate nel settore automotive si stiano diffondendo negli altri settori con grande successo per la loro efficacia. CHE COSA E' Il WCM ? Il World Class Manufacturing, più noto come WCM é un sistema integrato di organizzazione della produzione, nato negli anni ’80 e che può definirsi una evoluzione del “Toyota Production System” giapponese. Il WCM persegue il miglioramento continuo delle prestazioni, il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli dell’impresa, l’adozione dei principi e delle metodiche della Lean Production, del Total Quality Management (TQM) e del Total Productive Maintenance (TPM). Differentemente da questi il WCM si propone di sviluppare e migliorare tutte le aree dell'azienda in un unico progetto (qualità, produzione, logistica, sicurezza, ambiente, ecc…) nella convinzione che é possibile lo sviluppo ed il miglioramento di tutte e aree senza che una migliori a scapito di un'altra. Il WCM, viene ripreso dall'Ing. Sergio Marchionne per il rilancio della FIAT, e la filosofia trova un terreno fertile e si adatta benissimo al contesto storico-economico altamente instabile nel quale stiamo “sopravvivendo” e che richiama all’austerità le imprese. La sua applicazione si sta estendendo dall'automotive ad altri settori produttivi ed ai servizi. Il WCM (WORLD CLASS MANUFACTURING) É UNA BUONA PRASSI VALIDATA DAL MINISTERO DEL LAVORO E CONSIGLIATA DALL'INAIL PER LA REALIZZAZIONE DI UN BUON SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Dott. G. TORRIDA - Presidente del Gruppo 2G Management Consulting - Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G - Esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Esperto di Analisi Rotture e Processi speciali (PND, saldatura, trattamenti termici, ecc...) Dott. Ing. A.TONEGUZZO - Partner e Responsabile divisione “Sicurezza nei luoghi di lavoro” del Gruppo 2G - Coordinatore della Commissione Sicurezza del Lavoro della Federazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta - Coordinatore della Commissione Sicurezza Industriale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

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n. 007- FEBBRAIO 2013

INTRODUZIONE Il bando INAIL, che finanzia i progetti per l'adozione di modelli organizzativi per la Gestione del Sistema Sicurezza nei luoghi di lavoro, può essere visto sul sito del Ministero del Lavoro, e (http://www.lavoro.gov.it/lavoro/sicurezzalavoro/ms/buoneprassi/buone_prassi_ccp.htm) permette alle aziende di acquisire punteggio se, e solo se, applicano determinate "Buone Prassi". Tra le "Buone prassi validate dalla Commissione Consultiva Permanente" vi é quella del "Sistema di gestione "World Class Manufacturing" che é direttamente

scaricabile in formato acrobat, e da cui abbiamo estratto le immagini che troverete nella news. Per gli addetti ai lavori da un lato è stata una sorpresa vedere come il “Pillar della Sicurezza” sia stato adottato a livello ministeriale, ma d'altra parte è una conferma di come le metodologie adottate nel settore automotive si stiano diffondendo negli altri settori con grande successo per la loro efficacia.

CHE COSA E' Il WCM ?

Il World Class Manufacturing, più noto come WCM é un sistema integrato di organizzazione della produzione, nato negli anni ’80 e che può definirsi una evoluzione del “Toyota Production System” giapponese. Il WCM persegue il miglioramento continuo delle prestazioni, il coinvolgimento delle risorse umane a tutti i livelli dell’impresa, l’adozione dei principi e delle metodiche della Lean Production, del Total Quality Management (TQM) e del Total Productive Maintenance (TPM).

Differentemente da questi il WCM si propone di sviluppare e migliorare tutte le aree dell'azienda in un unico progetto (qualità, produzione, logistica, sicurezza, ambiente, ecc…) nella convinzione che é possibile lo sviluppo ed il miglioramento di tutte e aree senza che una migliori a scapito di un'altra.

Il WCM, viene ripreso dall'Ing. Sergio Marchionne per il rilancio della FIAT, e la filosofia trova un terreno fertile e si adatta benissimo al contesto storico-economico altamente instabile nel quale stiamo “sopravvivendo” e che richiama all’austerità le imprese. La sua applicazione si sta estendendo dall'automotive ad altri settori produttivi ed ai servizi.

Il WCM (WORLD CLASS MANUFACTURING) É UNA

BUONA PRASSI VALIDATA DAL MINISTERO DEL

LAVORO E CONSIGLIATA DALL'INAIL PER LA

REALIZZAZIONE DI UN BUON SISTEMA DI

GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI

LUOGHI DI LAVORO

Dott. G. TORRIDA

- Presidente del Gruppo 2G Management Consulting

- Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G

- Esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Processi produttivi e organizzazione di stabilimento

- Esperto di Analisi Rotture e Processi speciali (PND, saldatura, trattamenti termici, ecc...)

Dott. Ing. A.TONEGUZZO

- Partner e Responsabile divisione “Sicurezza nei luoghi di lavoro” del Gruppo 2G

- Coordinatore della Commissione Sicurezza del Lavoro della Federazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d’Aosta

- Coordinatore della Commissione Sicurezza Industriale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

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In sintesi il WCM è un modello integrato orientato all’organizzazione della fabbrica nel suo complesso. L’obiettivo è quello di ottimizzare i risultati attraverso il miglioramento continuo dei processi, della qualità del prodotto, la progressiva riduzione dei costi di produzione, la flessibilità di risposta alle esigenze del mercato ed il coinvolgimento e la motivazione delle risorse umane.

Tutte le attività intraprese nell’ambito del WCM sono mirate alla realizzazione di progetti i cui obiettivi sono:

zero incidenti (ovvero infortuni);

zero sprechi (ovvero rilavorazioni e scarti);

zero guasti (ovvero efficienza degli impianti);

zero magazzino (ovvero Just in Time).

In altre parole il WCM si pone l'obiettivo di creare valore per l’impresa attraverso la riduzione di costi inutili e spesso occulti.

Il WCM è inoltre fortemente basato sulla partecipazione e coinvolgimento delle risorse umane. A differenza di altri percorsi metodologici precedentemente accennati (TQM, Lean Production, ecc.) l’approccio non è di tipo Top-Down, ma le idee più innovative ed economiche per eliminare le fonti di spreco arrivano dai diretti interessati, ovvero dai lavoratori (Bottom-Up).

IL WCM rompe l’assunto Taylorista che affida agli ingegneri la progettazione ed agli operai l’esecuzione. Infatti questi ultimi vengono coinvolti nella progettazione del processo poiché loro vivono la realtà produttiva e possono apportare notevoli miglioramenti. Si ha quindi un cambio di bordo che presuppone un doppio timone: manager e operai per ottenere un’elevata efficienza e qualità.

Il WCM, così come concepito nell'automotive, prevede un modello su 10 pillar e 10 criteri di gestione, ma nelle piccole aziende si sviluppano "Modelli light", più flessibili, basati solo su alcuni pillar, che danno ugualmente ottimi risultati.

Il WCM - PILLAR DELLA SICUREZZA & AMBIENTE DI LAVORO

Il pillar della sicurezza applica la metodologia del miglioramento continuo della Sicurezza e dell'ambiente di lavoro attraverso l'eliminazione di tutte le condizioni, anche potenziali, che potrebbero generare incidenti ed infortuni e quindi nella eliminazione, per quanto possibile, di tutti i rischi.

Tale obiettivo viene perseguito attraverso la diffusione della sicurezza a tutti i livelli dell'organizzazione.

La valutazione del rischio e l'azzeramento degli incidenti Progressivamente tutto il personale deve essere sottoposto a programmi di formazione/sensibilizzazione crescente attraverso un percorso sugli aspetti normativi, economici ed etici in cui il primo step é la soddisfazione dei requisiti della normativa vigente.

Perché si fa? Per soddisfare le esigenze degli addetti e migliorare la sicurezza ed i luoghi di lavoro

A cosa serve? Riduzione degli incidenti

Miglioramento continuo della cultura ed ergonomia del posto di lavoro

Migliorare la professionalità del personale

Principali attività Verifiche dei posti di lavoro, impianti, attrezzature Attenta valutazione dei rischi Promozione continua di miglioramenti tecnici su macchine/attrezzature per migliorare la sicurezza Formazione/sensibilizzazione continua

Risultati attesi Miglioramento continuo dell'ambiente di lavoro Riduzione infortuni e dei relativi costi per la eliminazione delle cause potenziali di rischio.

L'attività di eliminazione dei rischi (obiettivo zero infortuni) passa attraverso l'analisi ed il miglioramento del sistema uomo/macchina e dell'organizzazione aziendale. Come in tutti i sistemi per migliorare é necessario misurare, cioè definire opportuni KPI (Key Process Indicator) per prevenire:

comportamenti che possono generare errori (uomo),

deterioramenti che possono generare infortuni (macchine),

disorganizzazione e quindi misure per migliorare l'organizzazione.

Nel WCM, per la misurazione e rappresentazione di eventi che impattano sulla sicurezza in uno stabilimento/reparto o area,

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secondo la gravità confrontandoli nel tempo, viene utilizzata la Piramide di Heinric.

La metodologia di azzeramento degli eventi impattanti sulla sicurezza consiste nell'operare sia nella parte alta che bassa agendo progressivamente

L'analisi deve essere accurata non solo per gli incidenti gravi ma anche per quelli lievi in quanto la prevenzione deve essere mirata ad analizzare tutti gli eventi anomali indipendentemente dalla loro gravità. Quindi, agire sulla parte bassa della piramide é un prerequisito per agire sulla parte alta.

Quali gli strumenti di miglioramento? La soluzione dei problemi con la metodologia del WCM avviene in Team la logica, ormai nota da tempo nel settore della qualità da tempo che sono ad esempio il PDCA (Plan, Do, Check, Act) ed i tools da essa derivati come il 5Whys, Quick Kaizen, ecc.

Come si attua il Pillar WC della sicurezza

Il pillar della sicurezza é strutturato su 7 step (come tutti gli altri) e precisamente. Le modalità di attuazione del progetto prevedono:

un approccio reattivo ed il supporto per l'avviamento delle attività nei primi tre step

un approccio preventivo con una gestione autonoma dell'attività dei singoli nei due step successivi

un approccio proattivo nei due step successivi con un intervento dei Team

Apertura attività (Fase 0) La prima fase, detta anche "Step 0", non compresa nello schema dei 7 passi, é quella in cui viene: - definita la esigenza, la visione, l'obiettivo e il target del

primo anno di attività - definito il "Team Direzionale WCM Sicurezza" coordinato da

un team Leader del Pillar Sicurezza in cui operano normalmente il Direttore di Stabilimento o Direttore Operativo (se non è una società manifatturiera) Responsabili delle funzioni Aziendali e l'RSPP o comunque un Tecnico esperto di sicurezza.

- scelta l'area modello (rappresentativa e centrale nell'operatività aziendale da cui per propagazione orizzontale di diffonderà, negli step successivi, il WCM nelle altre aree dello stabilimento/reparto o area.

- definito il "Team Area Modello WCM Sicurezza", Con Il Team Area modello (normalmente il Responsabile Produzione) a cui fanno parte esponenti. delle risorse umane i resp. di reparto, di turno, manutenzione, un tecnico sicurezza, ecc.

- effettuata la valutazione del rischio della postazione di lavoro area modello

- effettuato lo studio retroattivo degli eventi degli ultimi 2 anni e costruzione della matrice analisi incidenti.

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- individuato il panel degli indicatori di sicurezza come:

croce verde, vedi fig. pag. 7 procedura)

monitoraggio periodico, es. mensile della sicurezza

STEP 1: Analisi degli incidenti e ricerca delle cause di origine Attività: Si effettua lo studio retroattivo degli eventi degli ultimi tempi, per esempio degli ultimi 2 anni, si analizzano tutti gli eventi afferenti la sicurezza effettuando:

Rilievo degli incidenti, Analisi delle cause radici (scheda valutazione con tools 5 Why o Quick Kaizen),

sintetizzando i dati raccolti compilando un database degli incidenti (e confrontarli compilando la piramide di Heinric)

sintetizzando la valutazione con la scheda "S" o sulla mappatura dell'area modello

Effettuando valutazioni sulla frequenza degli eventi sicurezza nell'area modello:

Effettuando per tutti gli infortuni dell'area modello l'analisi degli infortuni:

Tutte i documenti elaborati vengono esposti sul "Tabellone WCM Area Modello" e spiegati e discussi con il team dell'area modello (momenti di formazione sensibilizzazione e coinvolgimento).

attivazione di audit di monitoraggio e certificazione raggiungimento chiusura Step.

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STEP 2: Identificazione ed applicazione delle contromisure ed espansione orizzontale Attività:

definizione degli interventi necessari per rimuovere le cause degli incidenti/condizioni di non sicurezza e successivamente nell'attuare gli interventi tecnici ed organizzativi necessari (tools, 5 Why, Quick Kaizen, ecc.)

realizzazione delle attività di prevenzione per la messa in sicurezza degli impianti

realizzazione di OPL (One Point Lesson, cioé istruzioni) che ridefiniscono le modalità corrette di lavoro e formazione in campo sul tabellone sicurezza

espansione ad aree simili dell'attività (azioni correttive e preventive)

esempi di KPI Step 2:

numero interventi correttivi estese alle aree limitrofe,

numero persone coinvolte

numero delle OPL

numero delle azioni di miglioramento (5Why o Kaizen, ecc.)

Gli Step successivi sono i seguenti STEP 3: Messa a punto di standard iniziali per la sicurezza STEP 4: Condizioni di un controllo generale per la sicurezza (formazione del personale alla cultura della sicurezza) STEP 5: Condizione autonoma di ispezioni per la sicurezza (contromisure preventive per i problemi di sicurezza potenziali) STEP 6: Definizione autonoma di standard di sicurezza STEP 7: Completa implementazione del sistema di gestione della sicurezza

CONCLUSIONI

La filosofia alla base del WCM, ovvero quella di abbattere gli sprechi ed i costi occulti di un’impresa, è in realtà una filosofia che trova collocazione nel DNA di tutte le imprese, e non solo quelle del settore “automotive”. Senza considerare gli aspetti normativi ed etici, che sono importanti, sono altrettanto apprezzabili gli aspetti

economici, cioè quelli che ogni incidente genera costi diretti (legali, assicurativi, ecc.) ed indiretti (vari tipi di danneggiamento su prodotto, persone, impianti, ecc.) e che sono nel loro insieme di gran lunga inferiori a quelli della prevenzione.

La domanda più corretta piuttosto è se il WCM è una metodologia che occorre calare toutcourt sull’impresa o se le metodologie da usare, nelle diverse aree tipiche del WCM, possono essere adattate ad ogni tipologia di organizzazione.

La risposta del Gruppo 2G é che il WCM é una metodologia che va fortemente customerizzata alla realtà/esigenze del Cliente

Il WCM migliora l’ambiente di lavoro, con attività di

miglioramento specifico del posto di lavoro, della sicurezza con analisi dei movimenti ripetitivi, la definizione di tempi e metodi di lavoro con il coinvolgimento e la fidelizzazione delle risorse umane perché il lavoratore si considera “parte dell’azienda”, con un apporto più costruttivo di proposte di miglioramento, di innovazione e con una riduzione degli infortuni ed assenteismo.

NON SI CHIEDE AL LAVORATORE DI LAVORARE DI PIÙ, MA DI LAVORARE MEGLIO, IN SICUREZZA, IN MODO MENO FRUSTRANTE, CON METODO (IN MODO PIÙ ORDINATO ED ORGANIZZATO), STIMOLANDONE LA PROPOSITIVITÀ COME STRUMENTO DI SUCCESSO DELL’IMPRESA.

PROPOSTA DEL GRUPPO 2G

Gli esperti del Gruppo 2G responsabili dell'attività di WCM pillar Sicurezza prima di avviare un nuovo progetto, preventivamente e senza alcun impegno economico e/o operativo, sono disponibili ad eseguire un check-up per valutare quale impatto l'attività può avere in Azienda.

Solo al termine di questa attività è possibile presentare un piano preliminare con un analisi critica dell’eventuale intervento.

Se volete fissare un appuntamento con i Nostri esperti e quindi per un check up gratuito potete contattare il ns. Ufficio Marketing: Sig.ra Cristina Gagliardo Tel. 011 505062 Fax 011504660 e-mail:[email protected]