gestione delle ferite corso di tecniche chirurgiche di base

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Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di Corso di tecniche chirurgiche di base base

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Page 1: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Gestione delle ferite

Corso di tecniche chirurgiche di Corso di tecniche chirurgiche di basebase

Page 2: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FeritaFerita

La ferita è una soluzione di continuo recente che interessa la cute o le mucose visibili ed eventualmente i tessuti molli sottostanti, prodotta da un agente esterno.

I meccanismi con cui si producono le ferite sono essenzialmente tre:

impatto sulla cute di un agente che ne supera la resistenza

Impatto di un corpo contundente smusso Strappamento dei tessuti per ancoraggio della cute

ad un corpo in movimento o per ancoraggio dell’organismo in movimento ad un corpo fisso.

Page 3: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Classificazione delle feriteClassificazione delle ferite

In base alla profonditàIn base alla profondità

Superficiali interessano cute e tessuto sottocutaneo interessano cute e tessuto sottocutaneo

Profonde interessanti fasce, muscoli, interessanti fasce, muscoli, tendini, legamenti, periostiotendini, legamenti, periostio

Penetranti Penetranti se raggiungono una cavità se raggiungono una cavità

(toracica,addominale,cranica)(toracica,addominale,cranica)

TrapassantiTrapassanti se interessano a tutto spessore la regione se interessano a tutto spessore la regione anatomica e gli organi presenti lungo il tragitto.anatomica e gli organi presenti lungo il tragitto.

Page 4: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Classificazione delle feriteClassificazione delle ferite

A secondo dell’occasione in cui si verificano:A secondo dell’occasione in cui si verificano:

Accidentali Accidentali

(autoinflitte, dolose, sportive, domestiche, lavorative)(autoinflitte, dolose, sportive, domestiche, lavorative)

ChirurgicheChirurgiche

Page 5: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Classificazione delle feriteClassificazione delle ferite

In base all’agente che le producono:In base all’agente che le producono:

ContusioniContusioni EscoriazioniEscoriazioni Ferite lacero-contuseFerite lacero-contuse

Ferite da taglioFerite da taglio Ferite a lemboFerite a lembo Ferite da puntaFerite da punta

Ferite d’arma da fuocoFerite d’arma da fuoco

Page 6: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

CONTUSIONICONTUSIONI

Urto di un corpo contundente sui tegumentiUrto di un corpo contundente sui tegumenti

Proiezione del corpo o di una parte di esso contro Proiezione del corpo o di una parte di esso contro un ostacolo fissoun ostacolo fisso

In alcuni casi contrasto fra modesta entità o In alcuni casi contrasto fra modesta entità o assenza di effetti sulla cute e gravità delle lesioni assenza di effetti sulla cute e gravità delle lesioni interne. interne.

Page 7: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

CONTUSIONICONTUSIONI Non vi è soluzione di continuo della cuteNon vi è soluzione di continuo della cute

I tessuti sottostanti presentano lesioni di vario I tessuti sottostanti presentano lesioni di vario grado:grado:

soffusione emorragica > ematoma > necrosisoffusione emorragica > ematoma > necrosi

L’entità della lesione dipende oltre che dalle L’entità della lesione dipende oltre che dalle caratteristiche dell’agente lesivo anche dalla regione caratteristiche dell’agente lesivo anche dalla regione anatomica colpita e dalle caratteristiche di elasticità anatomica colpita e dalle caratteristiche di elasticità

della cute e dei piani sottostanti.della cute e dei piani sottostanti.

Page 8: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Contusioni lieviContusioni lievi: Ecchimosi: Ecchimosi

Contusioni di media gravitàContusioni di media gravità: Ematoma: Ematoma

Contusioni graviContusioni gravi: Necrosi (diretta o indiretta): Necrosi (diretta o indiretta)

Contusioni: aspetti cliniciContusioni: aspetti clinici

Page 9: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

EcchimosiEcchimosi piccoli stravasi emorragici dovuti alla rottura dei piccoli stravasi emorragici dovuti alla rottura dei

vasi della cute e del sottocute che spesso sono vasi della cute e del sottocute che spesso sono “figurate” cioè presentano la forma dello “figurate” cioè presentano la forma dello strumento che le ha prodotte.strumento che le ha prodotte.

Inizialmente di colorito bluastro, poi bruno, dopo Inizialmente di colorito bluastro, poi bruno, dopo sette giorni diviene verdastro, poi giallastro in sette giorni diviene verdastro, poi giallastro in attenuazione fino alla scomparsa tra i 15 e i 25 attenuazione fino alla scomparsa tra i 15 e i 25 giornigiorni

quando nel sottocute si rompono dei vasi di quando nel sottocute si rompono dei vasi di calibro leggermente maggiore, soprattutto se calibro leggermente maggiore, soprattutto se arteriosi, il sangue invece di infiltrarsi tende a arteriosi, il sangue invece di infiltrarsi tende a scollare i tessuti e si raccoglie in un scollare i tessuti e si raccoglie in un “ematoma“ematoma””

Page 10: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

ESCORIAZIONIESCORIAZIONI

Agente lesivo diretto tangenzialmente alla cute

Danno anatomico limitato ai piani superficiali

Facile porta di ingresso per i batteri

Possibili esiti permanenti da materiale estraneo ritenuto, o dal calore prodotto dall’attrito (tatuaggi, cheloidi)

Page 11: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Le escoriazioni si dividono in

• 1° grado: interessano solo l’epidermide priva di vasi sanguigni

•2° grado: rottura delle papille dermiche con fuoriuscita di gemizio ematica e linfatica

•3° grado: quando si lacerano i vasi del corion e si ha fuoriuscita di sangue

La guarigione delle escoriazioni semplici non complicate da infezioni avviene in pochi giorni al di sotto di un coagulo (crosta)

Page 12: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FERITE LACERE E LACERO-CONTUSEFERITE LACERE E LACERO-CONTUSE

MECCANISMO D’AZIONEMECCANISMO D’AZIONESONO PRODOTTE DA UNA FORZA TRAENTE, STIRANTE E SONO PRODOTTE DA UNA FORZA TRAENTE, STIRANTE E

DALLA COMPRESSIONE RAPIDA E VIOLENTA DEI TESSUTI TRA DALLA COMPRESSIONE RAPIDA E VIOLENTA DEI TESSUTI TRA

UN OGGETTO E UNA SUPERFICE SMUSSA O UN PIANO OSSEO UN OGGETTO E UNA SUPERFICE SMUSSA O UN PIANO OSSEO

CONVESSO O ANGOLOSOCONVESSO O ANGOLOSO

morsi di animale,monconi ossei di fratture, ingranaggi, ruote, cinghie morsi di animale,monconi ossei di fratture, ingranaggi, ruote, cinghie

di trasmissione ecc..di trasmissione ecc..

Page 13: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

la lacerazione si produce quando la resistenza elastica del rivestimento cutaneo viene superata dalla distensione, compressione o trazione più facilmente quando l’agente lesivo possiede irregolarità di superficie o quando al di sotto della cute vi siano piani ossei

I monconi di ossa fratturate agiscono dall’interno verso l’esterno (fratture esposte)

La separazione dei tessuti è in genere incompleta, permanendo piccole lacinie a ponte della soluzione di continuo

Page 14: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Grande variabilità di morfologia Grande variabilità di morfologia margini irregolari, ecchimotici, margini irregolari, ecchimotici, tumefatti, sfrangiati, sottominatitumefatti, sfrangiati, sottominati

lesioni singole e multiplelesioni singole e multiple

Attenzione alla vitalità dei tessuti Attenzione alla vitalità dei tessuti ed alla possibile comparsa di ed alla possibile comparsa di necrosinecrosi

FERITE LACERE E LACERO-CONTUSEFERITE LACERE E LACERO-CONTUSEASPETTO CLINICOASPETTO CLINICO

Alto rischio di infezione per Alto rischio di infezione per L’elevato grado di contaminazioneL’elevato grado di contaminazione

Page 15: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Ferite da taglioFerite da taglio

MeccanismoMeccanismo Prodotte da strumenti affilatiazione combinata di pressione – stiramento A causa dell’interazione con il derma dell’agente lesivo presentano solitamente margini retratti e diastasati

FormaForma rettilinea,circolare,ellittica,a lembo,rettilinea,circolare,ellittica,a lembo,con o senza perdita di sostanza.con o senza perdita di sostanza.

Page 16: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

ESTENSIONE – PROFONDITA’

La lunghezza in genere prevale sulla profondità, e non dipende dalla dimensione della lama, ma dalla estensione del movimento. Alle estremità della ferita si formano delle codette, una di “attacco”, più breve ed una di “uscita” più lunga

Quando il tagliente agisce asportando una parte sporgente del corpo si hanno le ferite mutilanti (p.es. orecchio, naso , dita….)

Particolari ferite da taglio sono quelle da fendente, dovuti a agenti lesivi pesanti, che agiscono sia con il filo tagliente che con la massa (zappe, asce, lamiere, )

Page 17: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Ferite da taglio: sintomi e segni cliniciFerite da taglio: sintomi e segni clinici

Divaricamento dei marginiDivaricamento dei margini

dipende da: elasticità del tessuto,mobilità,dipende da: elasticità del tessuto,mobilità,direzione del tagliodirezione del taglio

EmorragiaEmorragia

dipende da: profondità ed estensione deldipende da: profondità ed estensione deltessuto lesionatotessuto lesionatopuò essere:capillare o a nappopuò essere:capillare o a nappo venosavenosa arteriosaarteriosa parenchimatosaparenchimatosa

DoloreDoloredipende da: tipo di tagliente,dalla ragione colpita,dipende da: tipo di tagliente,dalla ragione colpita,dalla rapidità e intensità dell’azione lesiva,dalla dalla rapidità e intensità dell’azione lesiva,dalla sensibilità del soggettosensibilità del soggetto

Limitazioni della funzioneLimitazioni della funzione

Page 18: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FERITE A LEMBOFERITE A LEMBO

L’agente lesivo agisce tangenzialmente L’agente lesivo agisce tangenzialmente alla superficie del tessutoalla superficie del tessuto

La vitalità del lembo è assicurata La vitalità del lembo è assicurata dal peduncolo che lo connette dal peduncolo che lo connette ai tessuti circostantiai tessuti circostanti

Elevato rischio di necrosiElevato rischio di necrosi

Page 19: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Ferite da puntaFerite da puntaMeccanismoMeccanismo

compressione di un agente acuminato (aghi, punteruoli, armi bianche, compressione di un agente acuminato (aghi, punteruoli, armi bianche, ma anche spezzoni di vetro, metallo ceramica, forbici etc.) su un’area ma anche spezzoni di vetro, metallo ceramica, forbici etc.) su un’area

corporea limitata.corporea limitata. L’orifizio di ingresso presenta , con dimensioni ridotte, la forma della L’orifizio di ingresso presenta , con dimensioni ridotte, la forma della sezione dell’agente lesivo in parte modificata dalle linee di forza sezione dell’agente lesivo in parte modificata dalle linee di forza cutanee.cutanee.

La profondità prevale su lunghezza e larghezzaLa profondità prevale su lunghezza e larghezza

Classificazione delle ferite da puntaClassificazione delle ferite da punta

SuperficialiSuperficialiComplesseComplesse ( (con interessamento di vasi e/o nervi)con interessamento di vasi e/o nervi)PenetrantiPenetrantiTrapassantiTrapassanti

Page 20: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Dolore modestoDolore modesto

EmorragiaEmorragiaall’esterno può essere scarsa, ma attenzione alle all’esterno può essere scarsa, ma attenzione alle emorragie profondeemorragie profonde

Impotenza funzionaleImpotenza funzionale

Possibile ritenzione di corpi estraneiPossibile ritenzione di corpi estranei

Complicanze settiche - tetanoComplicanze settiche - tetano

Ferite da punta: sintomi e segni cliniciFerite da punta: sintomi e segni clinici

Page 21: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FERITE D’ARMA DA FUOCOFERITE D’ARMA DA FUOCO

La penetrazione di un proiettile dipende da:La penetrazione di un proiettile dipende da:- forza viva (massa e velocità)- forza viva (massa e velocità)- forma del proiettile- forma del proiettile

ClassificazioneClassificazione::

di striscio o a semicanaledi striscio o a semicanale a setone o a canale completoa setone o a canale completo a fondo ciecoa fondo cieco trapassantitrapassanti da scoppioda scoppio

Page 22: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Ferite d’ arma da fuoco: aspetti cliniciFerite d’ arma da fuoco: aspetti clinici

Solo foro di entrataSolo foro di entrataRitenzione del proiettile nelle parti molliRitenzione del proiettile nelle parti molli

il il Foro di entrataForo di entrata presenta presentaun diametro < al proiettileun diametro < al proiettile alone ecchimotico o escoriativoalone ecchimotico o escoriativo tracce di ustione, affumicatura e tatuaggiotracce di ustione, affumicatura e tatuaggio

Foro di uscitaForo di uscita presentapresentadiametro > di quello di entratadiametro > di quello di entrata margini frastagliatimargini frastagliati

Complicanze settiche Complicanze settiche tetano - gangrena gassosatetano - gangrena gassosa

Page 23: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FERITE D’ ARMA DA FUOCO – LESIONI PROFONDE

VISCERALI

NEURO-VASCOLARI

SCHELETRICHE

Page 24: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

COMPLICANZE DELLE FERITECOMPLICANZE DELLE FERITE

EMORRAGIA

LESIONI DI ORGANI PROFONDI

LESIONI DI FORMAZIONI VASCOLARI E NERVOSE

LESIONI SCHELETRICHE

ERNIE TRAUMATICHE

FISTOLE INTERNE ED ESTERNE

INFEZIONI LOCALI

GANGRENA GASSOSA – TETANO

CICATRICI RETRAENTI - CHELOIDI

Page 25: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

LA GUARIGIONE DELLE FERITELA GUARIGIONE DELLE FERITE

rappresenta un aspetto della rigenerazione tessutale

La guarigione delle ferite è quell’ insieme di processi biologici che portano alla riparazione di un tessuto leso con formazione di una “cicatrice”

Page 26: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

GUARIGIONE PER PRIMA INTENZIONE

quando la lesione cutanea non si accompagna a  perdita di sostanza e quando si tratta di ferite chirurgiche lineari, a margini netti, non complicate da ematomi,necrosi, infezioni. In questi casi i lembi vengono riavvicinati con punti e lo spazio che residua è puramente virtuale e viene rapidamente occupato dal tessuto cicatriziale.

PROCESSO DI GUARIGIONE DELLE FERITEPROCESSO DI GUARIGIONE DELLE FERITE

Page 27: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

PROCESSO DI GUARIGIONE DELLE PROCESSO DI GUARIGIONE DELLE FERITEFERITE

GUARIGIONE PER TERZA INTENZIONEGUARIGIONE PER TERZA INTENZIONE

GUARIGIONE PER SECONDA INTENZIONE è il caso delle lesioni più estese che profonde come nelle ustioni o nelle ferite con grosse perdite di sostanza, margini frastagliati, presenza di aree necrotiche, e soprattutto quando non pulite. In questi casi i lembi non vengono suturati ed il processo di guarigione comincerà dal fondo della ferita con un tessuto di granulazione che procederà risalendo verso l'alto fino a raggiungere la superficie.

È il caso di ferite chirurgiche suturate normalmente ma infettatesi nel decorsopost-operatorio. In questi casi esse vanno riaperte e lasciate così fino allarisoluzione dell'infezione. A quel punto vengono risuturate così da permetterne una guarigione più rapida.

Page 28: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

RISPOSTA DEI TESSUTI AL TRAUMA - CICATRIZZAZIONE

INFIAMMAZIONEATTIVAZIONE DEI MECCANISMI DELLA COAGULAZIONE - EMOSTASICOMPARSA DI ESSUDATO INFIAMMATORIO (Neutrofili, Macrofagi, Linfociti)

FORMAZIONE DI TESSUTO DI GRANULAZIONE TESSUTO CONNETTIVO IMMATURO ALTO CONTENUTO DI AC. IALURONICO RICCO DI VASI NEOFORMATI (NEOANGIOGENESI) RICCO DI MACROFAGI E FIBROBLASTI COLLAGENE DI TIPO III

RIEPITELIZZAZIONEMIGRAZIONE E PROLIFERAZIONE DI CELLULE EPITELIALI

MATURAZIONE DELLA CICATRICE E SUO RIMODELLAMENTO ACCUMULO DI FIBRE COLLAGENE TIPO I AUMENTO DELLA RESISTENZA MECCANICA DEL TESSUTO ORGANIZZAZIONE DEL COLLAGENE IN GRANDI FASCI DI FIBRE.

Page 29: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

FATTORI CHE OSTACOLANO LA CICATRIZZAZIONEFATTORI CHE OSTACOLANO LA CICATRIZZAZIONE

LOCALI-tipo di ferita-presenza di emorragie, ematomi, raccolte sierose-infezioni-ostacoli meccanici alla chiusura-presenza di corpi estranei ritenuti-fattori iatrogeni

LOCO-REGIONALI-turbe della vascolarizzazione-turbe dell’ innervazione-esiti distrettuali di trattamenti attinici

SISTEMICI-ipo-disprotidemie-carenza di fattori vitaminici (vit. C)-alterazioni dell’ equilibrio elettrolitico (Ca+)-fattori endocrini (ACTH, Cortisone)-diabete-assunzione di farmaci (es.immunosoppressori)

Page 30: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

SCOPOPROTEGGERE LA FERITA, IMPEDENDO L' ECCESSIVA DISIDRATAZIONE DEGLI STATI CELLULARI SUPERFICIALI

MANTENERE UN GRADIENTE OTTIMALE DI UMIDITA' SENZA DETERMINARE ACCUMULO DI LIQUIDI O AUMENTO DEL RISCHIO DI INFEZIONE

REQUISITI DELLA MEDICAZIONE

PERMEABILITA' ALL' OSSIGENO ED AI VAPORIRIDUZIONE DELLE PERDITE PLASMATICHEPROTEZIONE CONTRO LA CONTAMINAZIONE BATTERICA STIMOLO PER IL TESSUTO DI GRANULAZIONE FAVORENTE LA EPIDERMIZZAZIONE (II intenzione)

LA MEDICAZIONELA MEDICAZIONE

Page 31: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITETRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE

DETERSIONE / DISINFEZIONE

SI INTENDE IL LAVAGGIO DELLA FERITA.E’ UNA MANOVRA DELICATA CHE DEVE EVITARNE IL TRAUMATISMO.LO SCOPO E’ LA RIMOZIONE DEI DETRITI PRESENTI SULLA SUPERFICE O ALL’INTERNO DELLA FERITA.SI CONSIGLIA DI UTILIZZARE SOLUZIONE FISIOLOGICA O RINGER LATTATO, POSSIBILMENTE TIEPIDI

UNA DETERSIONE PIU’ CRUENTA. AD ESEMPIO CON ACQUA OSSIGENATA, E’ DA RISERVARE SOLO DOPO ESCARECTOMIA O IN UNA FERITA DOVE SONO PRESENTI DETRITI O CORPI ESTRANEI.

LA FERITA VA POI RISCIACQUATA CON SOLUZIONE FISIOLOGICA.

Page 32: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITETRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE

ISPEZIONE:

UTILE PER VALUTARE LA PROFONDITA’, EVENTUALI DANNI A STRUTTURE PrOFONDE E VASI BEANTI.

IDENTIFICAZIONE / RIMOZIONE CORPI ESTRANEI

LA PRESENZA DI CORPI ESTRANEI NELLA FERITA ,SE NON RIMOSSI, PUO’ DETERMINARE COMPLICANZE IMMEDIATE E/O TARDIVE (INFEZIONI, GRANULOMA DA CORPO ESTRANEO, RITARDI DI CICATRIZZAZIONE , TATUAGGIO TRAUMATICO).

Page 33: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

DEBRIDMENT E RECENTAZIONE DEI MARGINIDEBRIDMENT E RECENTAZIONE DEI MARGINI

SONO OPERAZIONI NECESSARIE IN UNA FERITASONO OPERAZIONI NECESSARIE IN UNA FERITA

LACERO-CONTUSA O CON MARGINI NON VITALI.LACERO-CONTUSA O CON MARGINI NON VITALI.

FAVORISCONO UNA CICATRIZZAZIONE OTTIMALEFAVORISCONO UNA CICATRIZZAZIONE OTTIMALE

TRATTAMENTO GENERALE DELLE TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITEFERITE

Page 34: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE

SUTURA SECONDOI PIANI ANATOMICI

Page 35: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

TRATTAMENTO GENERALE DELLE TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITEFERITE

MEDICAZIONE (DRESSING)MEDICAZIONE (DRESSING)

SERVE PER PROTEGGERE LA FERITA DAGLI SERVE PER PROTEGGERE LA FERITA DAGLI

AMBIENTI ESTERNI EVITANDONE AMBIENTI ESTERNI EVITANDONE

LA CONTAMINAZIONE.LA CONTAMINAZIONE.

SI ATTUA A SECONDO DEI CASI CONSI ATTUA A SECONDO DEI CASI CON

GARZE STERILI, GARZE GRASSE , CEROTTI..GARZE STERILI, GARZE GRASSE , CEROTTI..

Page 36: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

La gestione delle ferite chirurgicheLa gestione delle ferite chirurgiche

Garze sterili, Betadine soluzione, tintura di iodio,acqua ossigenata, soluzione di Amuchina al 5%, soluzione fisiologica sterile, cerotto di tela (varie misure),cerotto anallergico, rete tipo Surgifix, fasce di garza, cotone idrofilo, fili di sutura per cute, bisturi monouso, guanti monouso e sterili, siringhe da 10, 20, 50 cc, anestetico locale, sondini per lavaggio, garze assorbenti, contenitore per rifiuti.

Materiale occorrenteMateriale occorrente

Ferri chirurgici imbustati sterilmente : pinze anatomiche e chirurgiche, pinze di Kocher, forbici, un portaaghi, pinze Michel (togli-aggraffa), specilli .

Page 37: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

La gestione delle ferite chirurgicheLa gestione delle ferite chirurgiche

Cambio di una medicazione sterileCambio di una medicazione sterileTogliere delicatamente i cerotti, tirando verso la ferita, con strappi brevi e Togliere delicatamente i cerotti, tirando verso la ferita, con strappi brevi e rapidirapidi

Rimuovere la medicazione sporca; se è aderente alla ferita, bagnarla Rimuovere la medicazione sporca; se è aderente alla ferita, bagnarla con soluzione fisiologica sterile (evita danni al tessuto di granulazione)con soluzione fisiologica sterile (evita danni al tessuto di granulazione)

Osservare la ferita (tessuto roseo o arrossato, i punti sono staccati o Osservare la ferita (tessuto roseo o arrossato, i punti sono staccati o hanno lacerato la cute)hanno lacerato la cute)

Disinfettare la ferita con soluzione iodata tipo Betadine muovendosi Disinfettare la ferita con soluzione iodata tipo Betadine muovendosi dalla regione meno contaminata a quella più contaminatadalla regione meno contaminata a quella più contaminata

Disinfettare partendo dall’incisione verso l’esterno; Disinfettare partendo dall’incisione verso l’esterno; cambiare le garze ad ogni passaggio.cambiare le garze ad ogni passaggio.

Posizionare la garza sterile a misura della ferita e fissarla con i Posizionare la garza sterile a misura della ferita e fissarla con i cerotti, se è necessario coprire ulteriormente con garze assorbenticerotti, se è necessario coprire ulteriormente con garze assorbenti

Page 38: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

Disinfettanti e antisetticiDisinfettanti e antisettici

DisinfettanteDisinfettante: è un prodotto antimicrobico atto alla : è un prodotto antimicrobico atto alla detersione di materiali e oggetti.detersione di materiali e oggetti.

AntisetticoAntisettico : è un prodotto antimicrobico destinato : è un prodotto antimicrobico destinato all’uso sui tessuti viventi. all’uso sui tessuti viventi.

Suo requisito necessario è l’assenza di tossicità e Suo requisito necessario è l’assenza di tossicità e azione irritante sui tessuti da trattare.azione irritante sui tessuti da trattare.

Page 39: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

AntisetticiAntisettici

Iodio PovidoneIodio PovidoneÈ un prodotto costituito da complessi solubili di iodio con una molecola È un prodotto costituito da complessi solubili di iodio con una molecola

organica ad alto peso molecolare che funge da trasportatore. organica ad alto peso molecolare che funge da trasportatore.

Sul mercato è presente in Sul mercato è presente in soluzione acquosasoluzione acquosa ( da utilizzare su cute ( da utilizzare su cute lesa) e in lesa) e in soluzione alcolicasoluzione alcolica ( da utilizzare su cute integra). ( da utilizzare su cute integra).

Meccanismo di azioneMeccanismo di azione : agisce inibendo la sintesi proteica mediante : agisce inibendo la sintesi proteica mediante ossidazione dei gruppo sulfidrilici e formazione di N-iodioderivati.ossidazione dei gruppo sulfidrilici e formazione di N-iodioderivati.

Spettro di azioneSpettro di azione : gram positivi +++, gram negativi +++ , virus e : gram positivi +++, gram negativi +++ , virus e miceti ++, mycobatteri ++ , spore +.miceti ++, mycobatteri ++ , spore +.

TossicitàTossicità : tossico per ingestione. Può provocare grave acidosi : tossico per ingestione. Può provocare grave acidosi metabolica se usati su ustioni interessanti più del 20% della metabolica se usati su ustioni interessanti più del 20% della superficie corporea.superficie corporea.

Interferisce con i test di funzionalità tiroidea e può provocare dermatiti Interferisce con i test di funzionalità tiroidea e può provocare dermatiti allergiche.allergiche.

Page 40: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

AntisetticiAntisettici

Clorexidina 1,6[N-cloro fenilbiguanido]Clorexidina 1,6[N-cloro fenilbiguanido]

È un composto formato da gruppi lipofili. La sua struttura molecolare È un composto formato da gruppi lipofili. La sua struttura molecolare le conferisce elevata affinità per le proteine dell’epidermide che le conferisce elevata affinità per le proteine dell’epidermide che determina il suo rapido e persistente assorbimento a livello dello determina il suo rapido e persistente assorbimento a livello dello strato corneo cutaneo.strato corneo cutaneo.

Esiste in soluzione acquosa e alcolica.Esiste in soluzione acquosa e alcolica.

Meccanismo di azioneMeccanismo di azione : la molecola cationica della clorexidina : la molecola cationica della clorexidina raggiunge per attrazione elettrostatica le cellule microbiche e raggiunge per attrazione elettrostatica le cellule microbiche e venendo assorbita da queste ne causa alterazioni della membrana venendo assorbita da queste ne causa alterazioni della membrana e lisi cellulare.e lisi cellulare.

Spettro di azioneSpettro di azione : gram positivi +++, gram negativi ++, : gram positivi +++, gram negativi ++, mycobatteri +-, virus e miceti +, virus idrofili e spore -.mycobatteri +-, virus e miceti +, virus idrofili e spore -.

Fattori interferentiFattori interferenti : ph cutaneo superiore a 8 : ph cutaneo superiore a 8

TossicitàTossicità: può dare neurotossicità e ototossicità.: può dare neurotossicità e ototossicità.

Page 41: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

AntisetticiAntisetticiAlcool (etilico, isopropilico)Alcool (etilico, isopropilico)

Determina una rapida ed elevata diminuizione della Determina una rapida ed elevata diminuizione della contaminazione microbica .contaminazione microbica .

Si usa solo su cute integra. Se associato ad altri Si usa solo su cute integra. Se associato ad altri antisettici presenta un profilo di attività antisettici presenta un profilo di attività potenziata.potenziata.

Page 42: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

AntisetticiAntisetticiPerossido di idrogeno al 3%=10 volumiPerossido di idrogeno al 3%=10 volumi

È un potente biocida su materiali inanimati ma ha una attività molto È un potente biocida su materiali inanimati ma ha una attività molto blanda sui tessuti viventi.blanda sui tessuti viventi.

Meccanismo di azioneMeccanismo di azione : l’attività battericida è da ricondursi alla quota : l’attività battericida è da ricondursi alla quota di radicali liberi che si producono a contatto con ioni metallici di radicali liberi che si producono a contatto con ioni metallici presenti nel substrato. Esercita una efficace detersione meccanica presenti nel substrato. Esercita una efficace detersione meccanica con rimozione di piccoli detriti e tessuti necrotici grazie allo con rimozione di piccoli detriti e tessuti necrotici grazie allo sviluppo di ossigeno nascente. sviluppo di ossigeno nascente.

Ha effetto di breve durata.Ha effetto di breve durata.

Spettro di azioneSpettro di azione : gram positivi ++, gram negativi +++, micobatteri : gram positivi ++, gram negativi +++, micobatteri +-, miceti +, virus liofili +, spore -.+-, miceti +, virus liofili +, spore -.

TossicitàTossicità : le soluzioni più concentrate non vanno applicate sulla cute : le soluzioni più concentrate non vanno applicate sulla cute come tali ma diluite in quanto possono provocare ustioni.come tali ma diluite in quanto possono provocare ustioni.

Page 43: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

AntisetticiAntisettici

Clorossidante ElettroliticoClorossidante Elettrolitico

È una preparazione di È una preparazione di ipoclorito di sodioipoclorito di sodio caratterizzato da un caratterizzato da un elevato grado di purezza, stabilità e istofilia.elevato grado di purezza, stabilità e istofilia.

Meccanismo di azioneMeccanismo di azione : agisce ossidando i gruppi sulfidrilici : agisce ossidando i gruppi sulfidrilici dei sistemi enzimatici necessari per il metabolismo delle dei sistemi enzimatici necessari per il metabolismo delle cellule batteriche.cellule batteriche.

Spettro di azioneSpettro di azione : gram positivi +++, gram negatici +++, : gram positivi +++, gram negatici +++, micobatteri ++, miceti +, virus ++, spore ++.micobatteri ++, miceti +, virus ++, spore ++.

Fattori interferentiFattori interferenti : sangue, pus, sostanze organiche, ph. : sangue, pus, sostanze organiche, ph.

Page 44: Gestione delle ferite Corso di tecniche chirurgiche di base

GRAZIEGRAZIE