giornalismo e cultura digitale (di ritorno da ona14)
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Corso formazione continua Ordine dei Giornalisti VenetoTRANSCRIPT
Giornalismo e cultura digitaleGiornalismo e cultura digitale(di ritorno da ONA14)(di ritorno da ONA14)
Treviso, 11 novembre 2014Treviso, 11 novembre 2014
Online News AssociationOnline News Association
• Dal 1999• La più grande organizzazione
mondiale di giornalisti digitali• Oltre duemila iscritti, 24 Paesi• Conferenza annuale (ONA14)• Online Journalism Awards• ONA Local > ONA Italia
http://onaitalia.wordpress.com
Abbasso i “Nuovi media”/2Abbasso i “Nuovi media”/2
• Le tecniche non servono a niente se non si parla la lingua, se non si riconosce e non si entra nella “cultura”
• Il digitale, dunque, non è un nuovo “mezzo”• Il digitale è una cultura (non “roba da ingegneri”)• Occorre entrarci, conoscerla, viverla: tutto questo è
“fare giornalismo” -- in nuovo universo
Dai pianeti all’universo digitale/1Dai pianeti all’universo digitale/1
• Il digitale non è un nuovo pianeta ultra-plutonico• Non sono mezzi “aggiuntivi”
stampa>foto>cinema>radio>tv>internet…• Non basta trasportare/tradurre i contenuti dai
“vecchi” mezzi ai “nuovi” secondo nuove sintassi• Il digitale è una nuova galassia – forse un universo
completamente nuovo
Dai pianeti all’universo digitale/2Dai pianeti all’universo digitale/2
Per descrivere nuovipianeti bastano Newton e la “gravitazione universale”
Dai pianeti all’universo digitale/3Dai pianeti all’universo digitale/3
Per descrivere l’universoservono la fisica modernala relatività, i quanti
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
Nuovo spazio e nuovo tempoNuovo spazio e nuovo tempo• Spazi virtualmente infiniti (ma non l’attenzione)• Pubblici geograficamente indeterminati• Tempi di fruizione indefiniti
– “Web solo immediatezza, flusso”? Balla colossale– Il web è il luogo della permanenza
• Necessità di ridefinire costantemente dei “limiti”• Ma anche di sfruttare queste possibilità:
Aprirsi alla costruzione di significato nel tempo!
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
Confini incerti/1Confini incerti/1
• E’ l’universo del post-post-post moderno, il mondo delle sfumature di grigio• E’, specialmente, l’universo del «quanto basta»
• files musicali .wav conto .mp3• le traduzioni automatiche di Google Translate
• Anche l’informazione del «quanto basta»?• Che cosa è la «qualità» di cui ci vantiamo nell’universo del «quanto basta»?
Confini incerti/2Confini incerti/2
• L’universo dell’approssimazione statistica vs. completezza
o Google approssima il mito del superamento di Babeleo …e quello della biblioteca universale
• Big Data e computing predittivo > Isaac Asimov si sbagliava: dal campione all’intero universo
L’effetto «coda lunga»
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
Liquidità dei contenuti/1Liquidità dei contenuti/1• Contenuti “atomici” contenitori
– Musica > giornali > pagina…– …ma anche HomePage > Ogni pagina è una HP (F.Badaloni,
Snodi)
• Giornali: dalla “cattedrale di senso” al “flusso”
• Ma resta il problema strategico:– come ri-costruire senso con i contenuti liquidi– come aprirsi ai “significati possibili”
Liquidità dei contenuti/2Liquidità dei contenuti/2
• Digitale: contenuti distinti dalla loro rappresentazione• Es.: gli RSS (e i lettori di RSS tipo Feedly)
…ma anche…Tribunadi Treviso
Il GazzettinoCorriere Veneto
Liquidità dei contenuti/2Liquidità dei contenuti/2
• In fondo, una cosache viene da lontano
• Gazzetta di Mantova27 novembre 1665…
Liquidità dei contenuti/2Liquidità dei contenuti/2• Problema giornalistico:
– come ricostruire il contesto?– come ricostruire il “senso”?
• Problema editoriale:– come ricostruire il valore?
• Due strade non alternative:– “connessioni di senso” mutevoli (web semantico, tag, ecc.)– “reinvenzione” del contenitore? Il caso iPad
Liquidità dei contenuti/3Liquidità dei contenuti/3• Che fare quando Google è la lente attraverso la quale si
accede all’informazione?• Che fare quando Twitter/FB sono le lenti (o edicole)?• Strumenti di nuova “scrittura” e impaginazione:
– Search Engine Optimization(formattazione, titolazione, ecc.)
– Tags– Navigazione “orizzontale”– Topics
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
Un universo disintermediato/1Un universo disintermediato/1• Prima:
– fonti/eventi selezionatori/narratori fruitori
• Definizione giuridica di “Giornalismo”– “Per attività giornalistica deve intendersi la prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al commento
e alla elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione.
Il giornalista si pone pertanto come mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della conoscenza di esso...... differenziandosi la professione giornalistica da altre professioni intellettuali proprio in ragione di una tempestività di informazione diretta a sollecitare i cittadini a prendere conoscenza e coscienza di tematiche meritevoli, per la loro novità, della dovuta attenzione e considerazione”
(Cass. Civ., sez. lav., 20 febbraio 1995, n. 1827).
• I mediatori (i media) non sono più necessari
Un universo disintermediato/2Un universo disintermediato/2• Oggi:
– fruitori possono essere anche narratori– fonti possono narrare in proprio (es. Pordenone)– Fonti possono entrare in contatto diretto con i fruitori (es.: Udine)…– …con gli stessi strumenti disponibili ai giornali (es.: Il Tirreno)…– …e ai cittadini (es.: piste ciclabili Roma)
• Altri esempi:– Milwakee Police News vs. Milwakee Journal Sentinel– @matteorenzi o @IDFSpokesperson vs. @hamasinfo– Pepsicola.com > Brand Journalism– #Kony2012
• Un rischio, ma anche una occasione• Riscoprire le ragioni nostre per fare Informazione…
…che cosa ci fa differenti?
Un universo disintermediato/3Un universo disintermediato/3
• «Internet delle cose» e giornalismo• Continuum informativo cose-persone• Che cosa è «giornalismo» quando il mio frigorifero
parla con il droghiere• Cambiano i contesti > cambia la rilevanza• Che cosa è «giornalismo» quando il mio corpo
comunica con i miei amici?
Un universo disintermediato/4Un universo disintermediato/4
Un universo disintermediato/6Un universo disintermediato/6
• Giornalismo e tecnologie indossabili Google Glass Sensori personali …lo smart phone! > Google Now
• Cognitive Computing• Realtà Aumentata/Realtà virtuale• Top Ten Tech Trends in Journalism di Amy Webb
Slides
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
Una nuova opportunitàUna nuova opportunità
• “Raccontare” sul web, sulla carta o in radio può richiedere tecniche specifiche… ma l’ambiente (digitale) è lo stesso
• Da un giornalismo era definito dal mezzo… giornalismo “radiofonico”, “televisivo”, “di quotidiano”, ecc.
• …a un giornalismo definito dai contenuti
Informare nel Informare nel ““digitaledigitale””::nuovi strumenti narrativinuovi strumenti narrativi
• Informazione “strutturata”
• Informazione “calcolabile” > giornalismo dei dati
• Informazione “giocabile” (simulazioni)
Il nuovo universo digitaleIl nuovo universo digitale• Nuove leggi, spesso contro-intuitive
– Saltano coordinate spaziali e temporali– Luogo dei confini incerti, del «quanto basta»,
della approssimazione statistica vs. «completezza»– Liquidità dei contenuti e disaggregazione dei contenitori– Google nuovo paradigma di conoscenza– Disintermediazione
(comincia a saltare il concetto stesso di “media”)– Commistione di mezzi e canali (tv/giornali/radio ecc.)– Ibridazione di mezzi narrativi– Etica della condivisione/crowdsourcing– Reti sociali nuovissimo paradigma di conoscenza
• Gli strumenti digitali riportano all’inizio (quasi della storia)• Giornalismo ritorna un “medium sociale” come ai tempi
della “café society”• I media o sono sociali o perdono contatto• Effetto social su 18 quotidiani FINEGIL
– Traffico diretto ~ 50 %– Da Google ~ 30 %– Da Facebook ~ 17 %– Da altri (Twitter ecc.) ~ 3 %
Giornalismo “sociale”Giornalismo “sociale”
Il ruolo del pubblico nel ‘600Il ruolo del pubblico nel ‘600
• Tecnologia di stampa, rete trasporti, alfabetizzazione: difficile raggiungere gran numero di persone in poco tempo: pubblici ridotti (inizialmente)
• Le informazioni passavano di bocca in bocca: mercati, taverne, lettere
• Libri, opuscoli, giornali passati di manoin mano, newsletters clandestine
• Cultura dei caffé• Informazioni all’interno di gruppi sociali
comunità ristrette: poca distinzione traproduttori e consumatori di informazioni
Censura… dei cafféCensura… dei caffé• Nella Inghilterra della restaurazione Stuart (1660) stampa di
nuovo sottoposta a stretto controllo• Newsletters circolano e sono discusse
nelle coffee house. E allora……nel 1675 abolite le coffee house:
“…in tali case e in occasione degliincontri che vi avvengono di tali persone,diverse false, maliziose e scandalosenotizie risultano inventate e diffuse,a diffamazione del Governodi Sua Maestà”.
• Ci ricorda qualche questione recente?
La rete è “abitata”: abitiamolaLa rete è “abitata”: abitiamola• In rete ci si informa, si fanno soldi, si gioca, ci si
innamora, si fa sesso = si vive• 1a possibilità: rete=tv (web.10)
– da uno a molti– dal centro alla periferia– la “linea” che si fa “messaggio”
• 2a possibilità: rete=relazione (web2.0)
Gli strumenti della Gli strumenti della ““conversazioneconversazione”” • Testo aperto = link• I commenti/i forum• I blog commentati• “Distribuzione”• Contenuto generato dagli utenti (User generated content, UGC) • Partecipazione alle “reti sociali”
• come testate• come singoli > non ci sono più ambiti totalmente “privati”• non solo “distributori”, ma gestori dell’informazione• la vita di un pezzo COMINCIA con la sua pubblicazione, non finisce• la missione del giornalista: massimizzazione dell’influenza sociale
UGC – ContenutoUGC – Contenutogenerato dagli utentigenerato dagli utenti
• Niente di molto nuovo: anche nel passato i lettori portavano notizie o foto al giornale.• Esempio personale: esplosione del Challenger (1986)• Oggi c’è una differenza fondamentale: l’ingegnere le immagini le avrebbe messe su un blog o, meglio, su Facebook• Gli «utenti» sono «media»!• Doppia faccia UGC: “concorrente” nel mercato della attenzione/ contenuto potenzialmente utilizzabile da noi• Se non lo utilizziamo, perdiamo contenuto e creiamo un concorrente
Dall’UGC all’UGA Dall’UGC all’UGA il contenuto generato da… altriil contenuto generato da… altri
• “Non siamo soli”, altri sono in rete e generano informazioni• In fondo il giornalista non è quasi mai la fonte delle informazioni• Mestiere del giornalista da sempre:
Scoprireraccoglierevalutareorganizzare Le informazioni esistenti in un insieme “sensato”
• “Curating” vs. “producing” – I nuovi strumenti di aggregazione
Giornalismo diffusoGiornalismo diffuso
• Attività professionale vs. attività amatoriale • …o collaborazione con “le persone note un tempo
come pubblico”?• “Do what you do best, and link the rest” (Jeff Jarvis)• Nuovo ruolo: aggregazione, “curation”
(validazione e selezione delle fonti)– Andy Carvin (NPR) “The man who tweeted the revolution”– Elliot Higgins: Brown Moses > Siria, Bellingcat > MH17– Storyful
Seconda parteSeconda parte
Qualità e complessitànel giornalismo digitale
Qualità e complessitàQualità e complessità
• Online Journalism Awards 2014– Innocents Lost The Miami Herald– 31 Days, 31 Ways, The Texas Tribune– Newtown: One Year After, Mother Jones– ReConstruire Haiti, The Pixel Hunt,
The European Journalism Centre, Rue89– Argentina’s Senate Expenses 2004-2014, La Nacion (Argentina)– Betrayed by Silence, MPR News– Deadly Delays, Milwaukee Journal Sentinel– Publishers’ Toolbox, Northwestern University Knight Lab
(Tech. innovation in the service of Digital journalism)
Qualità vs. rapidità?Qualità vs. rapidità?
• Falsa analogia McDonald’s/Ristoranti
• Il web non è (necessariamente)
• E’ una scelta editoriale
Qualità vs. rapidità?Qualità vs. rapidità?
• Per noi web=immediatezza, ma numero crescente di italiani informa per via digitale: pensate che tendenza possa invertirsi?
• Se approfondimento=carta, e internet=superficialità non avremmo futuro
• Fortunatamente non è così• Il digitale consente di costruire nessi informativi
impossibili nell’analogico
Le nuove opportunitàLe nuove opportunità
• Oltre il tempo– Possibile pubblicare quando si vuole
(es.: quando si è «certi»?)– Connessioni diacroniche (es.: «tag»,
«topics»)– Il passato è presente > archivi come
profondità
Le nuove opportunitàLe nuove opportunità
• Oltre lo spazio– Nessuna costrizione di pagine/righe: si dà quello
che riteniamo giusto– Nessuna costrizione di pubblico: possiamo
trovarci il pubblico/i pubblici in qualunque parte del mondo > informazione di «macro-nicchia» = informazione di approfondimento = informazione monetizzabile
GioGio
• Oltre la forma-articolo e la forma-video– Giornalismo dei dati, giornalismo «calcolabile»,
informazione strutturata, inchieste multimediali…• L’inutile idrovia (già nel 2004!)• Memoriale delle vittime dell’Aquila• Memoriale vittime del Vajont• Speciale Grande Guerra• The Migrant Files• Open Parlamento• I web doc Medialab La Stampa
Qualità e eticaQualità e etica
• Do-it-yourself Ethical Code:1. Accettare principi di base (dire la verità, correggere errori…)2. Scegliere tra giornalismo «obiettivo» o «con punto di vista»3. Analizzare 40 questioni e fare le proprie scelte. Es.:
– Accettare doni o contributi– Uso dei virgolettati– Montaggio audio/video– Bambini– Correzioni– Minacce terroristiche– Suicidi… ecc.
4. Pubblicare il proprio codice
• http://bit.ly/onacrowdsourcing (serve account Google)• ONA14 Resources
Grazie!Grazie!
•Mario Tedeschini Lalli
• twitter: @tedeschini
•blog: “Giornalismo d’altri” > http/bit.ly/blogmario