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I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori

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Page 1: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

I bambini e i libri.Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi

Report di ricerca, 2008

a cura di:

Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori

Page 2: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

9511.135

1.228 1.268 1.282 1.3681.502

1.608 1.598 1.5721.740

2.036 2.0102.114

2.243 2.2012.101

2.275 2.270 2.296

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Andamento della produzione di libri per bambini e ragazzi: 1987-2006

1997/’87: +8,2% (media annua)

2006/’98: +1,6% (media annua)

+1

41

,4%

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Valori in numero di titoli e in percentuale

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Andamento delle copie immesse nei canali di vendita: 1987-2006

Valori in numero di copie (.000) e in percentuale

34.710

25.673

17.722

15.131 15.706 15.360

18.360

21.05124.353

28.28431.943

28.607

30.984

28.719

21.391

25.469

32.658

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

+5,2% media annua

+8

4,3

%

Novità; 71,5%

Ristampe, riedizioni; 28,5%

Novità; 57,0%

Ristampe, riedizioni; 43,1%

1990 2006

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Istat, Statistiche culturali

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Produzione di libri per mille bambini: andamento 1980-2006*

Valori in numero di titoli e per mille bambini (0-14)

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber, Istat (GeoDemo)

0,27 0,26

0,28

0,27

0,28

2002 2003 2004 2005 2006

libri per .000 bambini in Italia

Scala: libri pubblicati per .000 bambini (0-14)

0,25

0,26

0,27

0,28

0,29

0,30

0,24

1980: 0,15

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SintesiSecondo i dati Istat nel 2007 poco meno della metà dei bambini di 6-10 anni leggono almeno un libro non scolastico nei dodici mesi precedenti (46,8%). Il valore sale leggermente nella fascia di età successiva (11-14 anni), arrivando al 59,5%, per poi calare progressivamente al crescere dell’età, e dei processi scolari, di socializzazione, di multiconsumi tecnologici (media nazionale 43,1%; Fonte: Istat, Indagine Multiscopo, Aspetti della vita quotidiana, 2007).

Circa la metà di bambini e ragazzi inseriti all’interno dei processi di scolarizzazione dell’obbligo e superiori, dichiara di non leggere alcun libro diverso da quelli di scuola: in proiezione li possiamo stimare in 3,1 milioni.

Uno dei tratti principali che caratterizzerà la «qualità della lettura» in età adulta (il numero di libri letti) la ritroviamo – pur in fasce di età che presentano indici di lettura decisamente superiori a quelli medi della popolazione italiana – già in queste fasce di età. Non solo: più o meno della metà della popolazione infantile legge libri per svago e divertimento, ma di questi piccoli lettori la metà non arriva a leggerne più di tre all’anno (tra i 6-10 anni il 52,9% ne legge da 1 a 3; scende al 48,7% tra gli11-14enni; cala ulteriormente al 49,0% tra i 15-17enni; media nazionale 46,2%; Fonte: Istat 2007).

In questo quadro la produzione di libri per l’infanzia è cresciuta in questi anni in modo significativo in termini di quantità: nel 1987 si pubblicavano 951 titoli, nel 1997 1740 (+8,2% in media annua), nel 2006 questo valore sfiora le 2.300 opere (2.296; (Fonte Liber, Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio).

Significa che bambini e ragazzi hanno oggi rispetto al passato una ben maggior possibilità di scegliere tra autori, generi, fasce di prezzo, formati di libri, storie raccontate, letterature, ecc. di quanto potevano avere nel passato. Nel 1980 l’editoria italiana pubblicava 0,15 nuovi titoli ogni mille bambini. Oggi questo valore è pressoché raddoppiato.

Si vedono però due distinti periodi nel tempo, che coincidono più o meno con l’andamento della lettura infantile: una forte crescita (+8,2% in media) tra anni Ottanta e Novanta (recupero dei più gravi ritardi rispetto ai Paesi stranieri, ruolo svolto dalle biblioteche di pubblica lettura, avvio delle trasformazioni delle librerie), un drastico rallentamento tra ’98 e oggi (+1,6% di media).

Il perimetro del mercato della lettura in Italia è bloccato a partire dalle fasce giovanili della popolazione.

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Editori / marchi di libri per bambini e ragazzi: 1987-2006

90103 106 110 112

125 122 119127 124 125 129 124

155 158 166 167180 183

195

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

10,6 11,0 11,6 11,5 11,4 10,9 12,3 13,5 12,6 12,7 13,9 15,8 16,2 13,5 14,1 13,2 12,5 12,5 12,3 11,8

Novit

à p

er

ed

itore

+22,2%

+40,9%

+25,8%

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Valori in numero di editori / marchi e in percentuale

+4,1%

(media annua)

+4,3%

(media annua)

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Editori / marchi con più di 20 novità pubblicate: 1987-2006

10,6 11,0 11,6 11,5 11,4 10,9 12,3 13,5 12,6 12,7 13,9 15,8 16,2 13,5 14,1 13,2 12,5 12,5 12,3 11,8

Ed

itori

ch

e c

op

ron

o il 5

0%

d

elle n

ovit

à p

ub

blicate

13,3%

15,8%15,5%

19,4%

10,0%11,7% 12,3% 11,8%

12,5%

15,2%

18,0%18,5%

15,0%

16,9%

19,2% 18,6%

13,2% 13,3% 12,6%14,4%

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

912

13 1314

19

22 22

1922 22

2124 24 24

24 25

2423

28

Valori in numero di editori / marchi e in percentuale

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Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

20

21

21

21

23

25

25

29

31

32

33

35

35

36

36

45

50

57

58

61

65

69

76

115

116

123

132

261

Lapis

Hobby&Work

Crealibri

Editoriale Scienza

F.C. Panini

White star

Buena Vista

Nord Sud

San Paolo

Mursia

Ape

Edicart

Einaudi ragazzi

IdeeAli

EdiBimbi

W. Disney Italia

Larus

Salani

La Coccinella

Usborne

Dami

EL

De Agostini ragazzi

Piemme

Giunti

Fabbri

Emme edizioni

A. Mondadori

Primi 20 editori / marchi; 62,9%

Altri; 37,1%

Editori/marchi con la maggiore produzione (2006)

Valori in numero di editori / marchi e in percentuale

2006

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76,3% 77,9% 73,8% 76,2% 71,6% 72,7% 70,4% 71,9% 71,9% 73,1% 74,3% 75,8% 75,4% 74,6% 76,1% 77,1% 78,4% 75,9% 76,0% 75,0%

23,7% 22,1% 26,2% 23,8% 28,4% 27,3% 29,6% 28,1% 28,1% 26,9% 25,7% 24,2% 24,6% 25,4% 25,9% 22,9% 21,6% 24,1% 24,0% 25,0%

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Fiction Non Fiction

Ripartizione della produzione tra «fiction» e «non fiction»

Fiction 725 884 906 966 918 994 1.057 1.157 1.149 1.149 1.293 1.543 1.515 1.576 1.663 1.697 1.647 1.726 1.725 1.723

Non fiction

226 251 322 302 364 374 445 451 449 423 447 493 495 538 580 504 454 549 545 573

Fiction: +33,2%Non Fiction: +33,6%

Fiction: +9,3%Non Fiction: +6,5%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Fiction: +63,1%Non Fiction: +78,1%

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Sintesi

In un mercato il cui perimetro complessivo non ha subito cambiamenti paragonabili a quelli che sono avvenuti in altri ambiti del consumo infantile e giovanile anche di tipo «culturale» (sono 3,638 milioni i lettori nel 2007 tra 6-17enni; nel 1995 erano 3,790 milioni. Fonte: Istat, indagine quinquennale su mass media letture e linguaggio), le case editrici hanno aumentato e articolato la loro offerta per rispondere a nuovi bisogni di lettura del bambino, per adeguarsi ai suoi linguaggi e ai modi in cui si relaziona con altri media e informazioni.

È aumentato il numero di editori che hanno avviato collane, titoli, generi per esplorare fasce di età (tipicamente quelle pre-scolari e quelle dei «giovani adulti»), interessi, bisogni di lettura provenienti dal genitore ma sempre più spesso da parte di un bambino e un ragazzo che si rende autonomo nelle sue scelte di lettura/acquisto, con un suo budget di spesa, che entra in librerie che hanno adeguato il loro layout e la loro organizzazione degli spazi commerciali a una nuova tipologia di «cliente» (sedute, cuscini, aree di animazione, ecc.): da 90 editori/marchi presenti sul mercato (con una collana) nel 1987 si è passati a 110 nel 1990 a 155 nel 2000, a 195 nel 2006.

Un processo che indica una forte propensione alla diversificazione dell’offerta dei cataloghi di editori grandi e piccoli magari nati come non «specializzati» in questo settore, di ricerca di nuovi autori, grafici, illustratori, disegnatori, ecc.

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«Fiction» per generi (2006)

22,8%

22,1%

40,9%

9,6%

2,7%

1,6%

0,3%

Albi illustrati

Libri gioco

Narrativa

Fiabe, favole,leggende

Filastrocche, teatro

Fumetti

Libri games

393

381

704

166

47

27

5

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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«Non fiction» per generi (2006)

2,6%

10,6%

8,6%

10,5%

20,2%

6,8%

26,2%

14,5%

Enciclopedie e linguaggio

Pensiero e società

Religione

Scienza e tecnologia

Natura

Arte e spettacolo

Giochi, hobby, tempo libero

Geografia e storia

15

61

49

60

116

39

150

83

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Page 13: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

8,3%

41,7%

9,7%

4,2%

1,4%

23,6%

2,8%

8,3%

45,6%

7,2%

3,8%

2,5%

7,6%

8,9%

17,7%

4,2%

2,5%

Giochi e kit

Audiocassette

Opuscoli

Cd rom

Manifesti

Fustellati

Adesivi

Vhs

Cd musicali

Cartamodelli

Altro

1990 2006

Materiali allegati ai libri per bambini e ragazzi: 1990-2006

Con allegati; 5,7%

Senza; 94,3%

1990

Con allegati; 10,3%

Senza; 89,7%

2006

+229,2%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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Sintesi

Il 75% dei titoli pubblicati sono racconti, fiabe, filastrocche, ecc. Con una sostanziale stabilità nella composizione complessiva dell’offerta tra 1987 e 2006.

La produzione di «fiction» tra 2000 e 2006 è cresciuta del 9,3%, quella fatta di libri per imparare, albi illustrati di geografia, natura, storia, lingue straniere, ecc. del 6,5%. Anche in questo si scorge un effetto delle politiche di sviluppo e di sostegno alla lettura che non puntano a trasmettere accanto (e successivamente) al «piacere di leggere», anche la consapevolezza che il libro è uno strumento che contiene informazioni e contenuti: ciò che rappresenta una parte dei comportamenti della «lettura adulta».

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«Fiction» e «non fiction» per Paese d’origine

590 680 715 731

2.296

841883863822685640678

834 915 9301.004 1.052 1.026 1.039 1.105

1.188

1.068

1.0801.121906

745683642

1.110 1.191 1.175 1.062 1.170

1.082

1.228

2.2702.2752.1012.2012.2432.114

2.0102.036

1.740

1.5721.5981.6081.5021.3681.2821.268

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Italia Estero (Traduzioni) Totale

Italia 53,5%

Estero 46,5%

Italia 47,5%

Estero 52,5%

Italia 46,5%

Estero 53,5%

2000/’90 2006/’00

Italia +48,1% +6,4%

Estero +88,1% +10,6%

Totale +66,7% +8,6%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Page 16: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

«Fiction» per Paese d’origine

805

918899

815774767759724

681684607

638646673653

528514556

466404410 404

484 503 511

686

859 834 852904 930 873 911

826

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Italia Estero (Traduzioni)

Italia 57,6%

Estero 42,4%

Italia 45,9%

Estero 54,1%

Italia 46,7%

Estero 53,3%

2000/’90 2006/’00

Italia +30,2% +11,2%

Estero +107,8% +7,7%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Page 17: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

«Non fiction» per Paese d’origine

263261

122 126

157 169190

237

203227 231 249

280 293260

265290 289

180238

217

276

212

220 220

262 246287

244

189

259 256

310

258

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Italia Estero (Traduzioni)

Italia 40,4%

Estero 59,6%

Italia 52,0%

Estero 48,0%

Italia 45,9%

Estero 54,1%

2000/’90 2006/’00

Italia +129,5% -6,1%

Estero +43,3% +20,2%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

Page 18: I bambini e i libri. Come è cambiata la produzione di libri per bambini e ragazzi tra gli anni Ottanta e oggi Report di ricerca, 2008 a cura di: Ufficio

Italia; 53,4%

Area di lingua inglese; 27,3%

Altri Paesi non UE; 2,2%

Altri Paesi UE; 4,2%

Germania; 3,2%

Francia; 9,7%

Ripartizione della produzione per Paese

1990 2000 2006

Italia 678 1.004 1.068

Area di lingua inglese 346 705 796

Francia 123 166 201

Germania 40 94 98

Altri Paesi UE 53 79 71

Altri Paesi non UE 28 66 62

1.268 2.114 2.296

Italia; 46,5%

Altri Paesi UE; 3,1%

Germania; 4,3% Francia; 8,8%

Altri Paesi non UE; 2,6%

Area di lingua inglese; 34,7%

1990 2006

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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Andamento dell’import ed export di diritti di libri per bambini e ragazzi

1.1701.218

1.102

1.252

1.082 1.228

486

680738

799892 907

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Import Export (vendita)

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Doixa-Ice per il periodo 2001-2003; Liber per le stime relative agli anni 2004, 2005 e 2006.

% +2,7 % +0,8

% +51,9

% +22,9

Valori in numero di titoli e in percentuale

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Sintesi

La crescita dell’offerta, l’ampliamento e l’articolazione dei cataloghi per generi, linguaggi, fasce di età e di prezzo, ecc. è avvenuta (e continua ad avvenire) attraverso un significativo ricorso all’acquisto di diritti da editori stranieri. Una tendenza che contraddistingue tutta l’editoria italiana, anche se negli ultimi anni si iniziano ad avvertire segnali in controtendenza. Nel 1990 il 53,5% dei titoli pubblicati (1.268) erano di autori e illustratori italiani, nel 2006 il rapporto si è sostanzialmente capovolto.

Da un lato questa tendenza testimonia la curiosità delle case editrici – soprattutto quelle piccole e medie – di alcune collane di cercare e proporre ai loro lettori il meglio di quanto si viene a pubblicare a livello mondiale: nuovi linguaggi figurativi, storie, personaggi linguaggi appartenenti ad altre culture (magari di cui il bambino sente parlare o si pone in relazione nel mondo della scuola o delle sue relazioni sociali).

Dall’altra – soprattutto per le piccole dimensioni che caratterizza il tessuto produttivo di gran parte delle case editrici che operano nel settore del libro per ragazzi – lascia intravedere le opportunità non sfruttate di proporre su mercati stranieri titoli di autori e illustratori italiani.

Si continuano ad acquistare diritti di edizione da editori stranieri (soprattutto dall’area di lingua inglese che tra 1990 e 2006 passa dal 27,3% al 34,7%), ma la vendita all’estero di diritti di libri per bambini cresce più di quanto compriamo. Tra 2001 e 2006 (stima Aie su dati Doxa-Ice):

l’acquisto di diritti passa da 1.252 titoli a 1.228 (-2%)

la vendita di titoli italiani a editori stranieri, cresce dell’87%: erano 486 titoli nel 2001 salgono a 738 nel 2003 e stimiamo che nel 2006 sfiorino i

mille titoli.

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Ripartizione della produzione per fasce di età

418584 584

667 652

635 592 652 694 760

9251.111 1.031 1.071 1.203 1.107 1.132

1.2441.2671.279

533 551 644

601 630

733910 956 904 812

815 925 979 1.043 1.040 1.094 969 1.031 1.0031.017

9511.135 1.228 1.268 1.282 1.368

1.502 1.608 1.598 1.572

1.740 2.036 2.0102.114

2.243 2.201 2.1012.275 2.2702.296

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

0-7 anni > 8 anni Totale

0-7 44,0%

> 8 56,0%

0-7 52,6%

> 8 47,4%

0-7 55,7%

> 8 44,3%0-7 50,7%

> 8 55,7%

1990/’87 2000/’90 2006/’00

0-7 anni +59,7% +60,6% +19,4%

Oltre 8 anni +12,8% +73,5% -2,5%

Totale +33,3% +66,7% +8,6%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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«Fiction» per fascia di età

621

799

375

524 500 565 535 525

464557

578

959897

901997

925 9301.005 1.031 1.028

350 360 406 401 383469

593 600

571 528 494584 618 675 666

772717 721 694 695

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

0-7 anni > 8 anni

0-7 51,7%

> 8 48,3%

0-7 58,5%

> 8 41,5%

0-7 57,2%

> 8 42,8%

0-7 59,7%

> 8 40,3%

1990/’87 2000/’90 2006/’00

0-7 anni +50,6% +59,5% +14,1%

Oltre 8 anni +14,6% +68,3% +3,0%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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«Non fiction» per fascia di età

251

333 322 322

846043

102 117 110 128 95116 139 126

152 134

170206 182

202239 236

309310

252

374368361341321

284

356317

264247

200238

191183

1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

0-7 anni > 8 anni

0-7 19,1%

> 8 81,0%

0-7 33,8%

> 8 66,2%

0-7 43,8%

> 8 56,2%

0-7 31,6%

> 8 68,4%

1990/’87 2000/’90 2006/’00

0-7 anni +137,2% +66,7% +47,6%

Oltre 8 anni +9,3% +84,0\% -12,5%

Valori in numero di titoli e in percentuale

Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Liber

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Sintesi

La crescita dell’offerta è avvenuta in questi ultimi anni più in direzione delle fasce pre-scolari o della prima infanzia (0-7 anni) con un +19,4% tra 2000 e 2006, che verso quelle più grandicelle dove addirittura riscontriamo un segno negativo (-2,5%). Un segno negativo dovuto soprattutto alla forte riduzione dell’offerta nell’area della «non fiction» (-12,5%).

Le ragioni vanno individuate in due ordini di fattori:

1. La crescente consapevolezza delle case editrici che l’abitudine alla lettura, il rapporto con il libro, si forma nella primissima infanzia, e che questo segmento (soprattutto quello 3-5 anni) rispetto ad altre grandi editorie europee era quello più sguarnito di un’offerta ampia, di qualità, ricca, articolata per generi, prodotti, linguaggi, ecc.

2. La primissima infanzia presenta ancora minori fattori concorrenziali – in assenza soprattutto di incisive politiche e iniziative coordinate di promozione della lettura che non siano demandate a soggetti locali o al libero volontariato di editori, biblioteche, insegnanti, scuole e librerie – rispetto ad altri modi in cui il bambino e il ragazzo (la Net-generation) si trova oggi a organizzare la sua socializzazione del tempo e delle relazioni, oppure usare tecnologie (telefonia mobile, Internet, motori di ricerca, videogiochi, «le nuove televisioni», ecc.) per accedere con un approccio multi-tasking a contenuti informativi e di svago.

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Conclusioni

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ConclusioniCome i loro genitori i bambini italiani leggono meno rispetto ai loro coetanei europei.

Anche se non c’è un’uniformità statistica sulla lettura (fasce di età, definizione di lettura, ecc.) in Italia legge il 46,8% dei bambini di 6-10 anni (Fonte: Istat, 2007); in Spagna tra «lector frequente» (41,2%) e «lector ocasional» (16,8%) si arriva già oggi al 58,0% (Fonte: Féderacion de Gremios de editores de España, 2007).

Questo si traduce in almeno tre aspetti che riguardano la filiera editoriale nel suo complesso:

1. La minor lettura, la minor disponibilità di libri in casa sono fattori direttamente collegati con i risultati scolastici e quindi con la capacità del sistema Paese di competere – attraverso il suo capitale umano - a livello internazionale con le altre economie: l’Indagine Pisa mostra come i ragazzi italiani che possono usufruire in casa di una sia pur piccola biblioteca (>50 libri) registrano una performance di circa 15 punti superiore a quella dei loro coetanei che hanno la sfortuna di abitare in una casa del tutto priva di libri.

2. Il mercato domestico della lettura infantile («trade ragazzi»: 128,8 milioni di euro) fa sì che quello italiano sia la metà di quello spagnolo (oltre 250 milioni di euro), quasi un terzo di quello tedesco (435 milioni di euro) e di quello francese (circa 500 milioni di euro), ecc.

3. I bambini e i ragazzi italiani hanno a loro disposizione un’offerta che in questi anni è certamente cresciuta e si è articolata per generi, linguaggi, formati, fasce di prezzo, fasce di età, ecc. ma che comunque è meno della metà di quella spagnola (che ha però un mercato extradomestico) e poco meno di un quinto di quella francese (Fonte: Ministerio de cultura, per Spagna, Syndicat national de l’Edition per Francia).

Senza il riconoscimento del ruolo che la promozione della lettura deve avere essenzialmente verso le fasce della popolazione giovanile (in termini di risorse economiche per lo sviluppo delle collezioni nelle biblioteche di pubblica lettura, di apertura di biblioteche in comuni che ne sono prive, di sviluppo di un moderno sistema di biblioteche scolastiche, ecc.) questi fattori di criticità per la filiera editoriale e per la crescita del Paese (Stati generali dell’editoria, Investire per crescere, Roma, settembre 2006, pp. 13-27) difficilmente potranno venire rimossi.