bimbi felici - collana libri per bambini
DESCRIPTION
Con i bambini si può parlare proprio di tutto? O sarebbe buono su alcune cose tacere e aspettare che la vita faccia il suo corso? E poi, soprattutto… come parlarne? In che modo? Quando? I temi da affrontare sono molti, le occasioni tante e le loro domande infinite. Ma come può un genitore, un educatore, un nonno, un catechista cogliere al volo una possibilità e trasformare una difficoltà in opportunità di crescita? »»» http://www.paoline.it/blog/educazione-e-scuola/439-il-coraggio-di-parlare-con-i-bambini.htmlTRANSCRIPT
Dio è mio amicoBambini sulle tracce di Dio
Testi di Lisa O. EngelhardtIllustrazioni di R.W. Alley
€ 4,90
R2M
65
DIO È MIO AMICO
Bambini sulle tracce di Dio
Tutti hanno bisogno di un amico del cuore; qualcuno che ti conosca e ti voglia bene proprio così come sei. Qualcuno che ti abbracci quando sei triste e gioisca con te quando sei felice. Agli amici del cuore piace stare insieme. Gli amici del cuore sono sempre in contatto fra di loro e si aiutano a vicenda.
Questo libro presenta ai bambini un amico del cuore dav-vero speciale: Dio. Attraverso immagini che richiamano il loro mondo e illustrazioni accattivanti, aiuta i piccoli credenti a ri-conoscere Dio come un amico che è presente ogni giorno, ovun-que, a qualsiasi ora.
Una prima iniziazione a Dio per bambini (e non solo!).
NOTA PER GENITORI, MAESTRI ED EDUCATORI
Una sera, mentre stavamo recitando le preghiere prima di andare a dormire, mia figlia mi chiese: « Ma allora, a che cosa serve pregare? Non siamo forse tutti soltanto personaggi nel videogioco di Dio? » La sua fantasia di bambina di cinque anni aveva concepito la figura di un Dio che ci trascina qua e là nel gioco della vita utilizzando un gigantesco joystick. Non era certo questa l’immagine di Dio che avrei voluto trasmet-tere ai miei figli! Come possiamo aiutare i bambini ad avvicinarsi a Dio, a guardare a lui come a un amico affettuoso, comprensivo e disponibile?
I bambini di quattro o cinque anni sono particolarmente sensibili tanto alle rap-presentazioni positive di un Dio amorevole, quanto alle immagini terribili di un Dio estremamente vendicativo. Cerchiamo di condurre le menti più impressionabili verso un Dio che sia un amico gentile e premuroso. I bambini piccoli possono facilmente rela-zionarsi con un Dio caldo e morbido come un orsacchiotto di peluche o con un Dio che li tiene sempre d’occhio come una chioccia sorveglia i suoi piccoli appena usciti dal guscio.
Sapere che Dio è insieme a loro sempre e ovunque contribuisce ad alleviare quel timore di abbandono che affligge molti bambini di questa età.
I bambini dai sei ai nove anni affrontano la vita con più razionalità e desiderano avere informazioni reali su Dio. Potete sottolineare il fatto che arriviamo a conoscere Dio attraverso le cose meravigliose che lui ha creato e compiuto. Dagli atomi alle galas-sie, dalle tele dei ragni bagnate di rugiada alle spettacolari vedute delle montagne, le « tracce » di Dio sono ovunque. Tuttavia egli è molto più che un lontano Artefice-Gestore del mondo: Dio è il nostro amico del cuore. Poiché i bambini di questa età attraversano una fase di crescita della loro consapevolezza sociale, comprenderanno più facilmente le implicazioni del condividere una così stretta relazione con Dio. Raccontate ai vostri figli come, nel corso della vostra vita, Dio sia stato un amico anche per voi. Fate vedere loro che dedicate del tempo al vostro amico attraverso la preghiera, e spiegate loro perché e come pregate. Mostrate loro come ci si dispone a una preghiera « confidenziale », infor-male e sincera e a un dialogo fiducioso con un Dio che ci ascolta e si prende cura di noi.
Nel leggere questo libro con i vostri figli, avvicinandovi sempre più a Dio, possiate trovare conforto e amore nel caldo abbraccio del vostro migliore amico.
Lisa O. Engelhardt
Illustrazioni di ANNE FITZGERALD
MOLLY WIGAND
Dammi il cinque!
Un libro sull’amicizia
Un messaggioper i genitori e gli educatori
Gli studi psicologici affermano che la capacità di vivere forti amicizie è segno di una vita sana e felice. Ma gli stessi studi ci dicono che, ai nostri giorni, gli adulti hanno meno amici che nel passato.
La nostra vita è complessa e competitiva e molti di noi sono troppo occupati nel lavoro per coltivare la bellezza di quell’amicizia che potrebbe arricchirci e renderci migliori.
Le lunghe estati e i fine settimana spesi con i nostri migliori amici sono tra i più bei ricordi della nostra fanciullezza. Quando i bambini hanno tutto programmato potreb-bero non avere mai l’opportunità di sperimentare la semplicità e la bellezza dei tempi da dedicare all’amicizia.
Il significato dell’amicizia, per i social media, può essere tradito. Le persone possono essere « amiche » o « nemiche » le une verso le altre, in maniera immediata, con il click di un comando. « Amici » divengono volti periferici in una pagina, e raramente impieghiamo del tempo per connetterci con i nostri « amici » della rete per una relazione profonda e colma di significato.
Questo contesto sociale rende più difficile insegnare ai nostri bambini l’importanza di farsi delle buone amicizie e di coltivarle. Essi ne hanno bisogno per costruire la loro vita relazionale anche al di fuori della famiglia. L’arte di farsi degli amici non è una capacità che si acquisisce a scuola né attraverso dei test standardizzati. L’impegno di insegnare come diventare buoni amici compete ai genitori e agli educatori che, instillando nei bam-bini il valore dell’amicizia, ne potranno trarre un grande beneficio per la loro crescita, per le famiglie e per l’intera società.
MOLLY WIGAND
CHE PAURA! Un libro per superarla
Illustrazioni di ANNE FITZGERALD
MICHAELENE MUNDY
Un messaggio per i genitori e gli educatori
Tutti desideriamo che i nostri bambini siano al sicuro, felici e ben protetti. Ma sap-piamo che anch’essi, come è accaduto a noi, debbono aff rontare le diffi coltà della vita: una di queste è la paura.
La maggior parte delle paure che i bambini aff rontano sono normali, come la paura del buio, l’ansia per una malattia o per i confl itti o personali o familiari o il timore di non far bene a scuola o di non avere amici... Molte di queste cose fanno parte della quoti-dianità, della vita di tutti.
Attraverso questo libro desideriamo rendere grandi e piccini più consapevoli delle loro paure per poterle più facilmente comprendere e soprattutto per gestirle nel modo più corretto mentre si è ancora bambini.
A volte, anche il senso dell’humour può essere d’aiuto.
Noi adulti abbiamo imparato che uno dei più importanti rimedi per superare la paura è l’abbondanza d’amore e il prendersi cura dell’altro... insieme al buon senso e all’impegno di essere veramente « dalla parte del bambino » – « con lui » – ed essere pre-senti nelle varie fasi della sua vita.
MICHAELENE MUNDY
Illustrazioni di ANNE FITZGERALD
LINUS MUNDY
perché non c’è più?
Un libro per spiegare la morte
Un messaggio per i genitori e gli educatori
Tutto ciò che riguarda la vita è così prezioso che soffriamo molto quando per qual-cuno ne avviene la fine. Quando qualcuno che noi amiamo muore possiamo sentirci persi, confusi e profondamente addolorati.
I bambini che vivono tale esperienza per la prima volta possono trovarsi in grande disagio, soprattutto se perdono una persona cara, ed è difficile, per loro, comprendere il significato della morte. Perché ciò accade? Dove è andata la persona che non c’è più? Tornerà indietro? Chi si prenderà cura di lei adesso? Le domande e la sofferenza, espresse a voce o meno, possono continuare per molto tempo.
Per noi è importante « esserci », ossia stare vicino ai bambini che debbono superare una perdita. Hanno bisogno di tutto il nostro supporto e della massima comprensione. Naturalmente essi riusciranno a superare tale esperienza nei tempi e nei modi più con-soni alla loro personalità. Ma noi possiamo prenderli per mano e condividere quanto sap-piamo per superare questi momenti. Possiamo rassicurarli che, in qualche modo, le cose volgeranno nuovamente al meglio.
Questo libro può aiutare voi e i vostri bambini o nipotini o amici che vivono un lutto. Non si parla per allegorie o attraverso racconti, ma direttamente al bambino, con parole che egli possa capire. Offre suggerimenti pratici e indica come comprendere meglio la vita in tutte le sue fasi ed espressioni.
Possano le parole e le illustrazioni di questo libro dare supporto e conforto a te e ai bambini che soffrono!
LINUS MUNDY
Illustrazioni di ANNE FITZGERALD
MOLLY WIGAND
CHE rabbia!Un libro per superarla
Un messaggioper i genitori e gli educatori
La collera, nei bambini, può essere causa di turbamento e di instabilità per la loro crescita. Tutti abbiamo avuto a che fare con accessi di collera e con dei bronci, soprat-tutto nei momenti meno opportuni. Se solo potessimo far cessare la collera e ristabilire la calma nelle nostre case e nelle nostre classi!
Naturalmente, non è automatico riuscire in questo. La cosa migliore che possiamo fare, come educatori, è aiutare i bambini a gestire la loro rabbia in modo tale da farli crescere in armonia con se stessi e gli altri.
La nostra società, in senso lato, non aiuta, anzi dipinge la collera in modi malsani e violenti. Abbiamo bisogno di essere vigili tutto il giorno, e ogni giorno, mentre monito-riamo i nostri bambini quando giocano o guardano la Tv o vanno al cinema... per essere sicuri che ne traggano un « giusto messaggio ».
D’altra parte, la scuola, la Chiesa e le altre istituzioni insegnano quei valori che possono far crescere i bambini in modo armonioso. Ma alcune modalità formative pos-sono diventare oppressive, specialmente quando gli adulti, superoccupati a realizzare i programmi educativi, chiedono ai bambini di realizzarli in modo uniforme. La collera di un alunno può scompigliare i piani programmati e/o avere come risultato di confinarlo nell’ufficio del preside.
Nell’aiutare i nostri bambini a riconoscere la collera, possiamo diventare ascolta-tori ed educatori migliori, rendendoli capaci di gestirla in modo adeguato e a superarla quando questa, inevitabilmente, si presenta nella loro vita.
MOLLY WIGAND
Dio ci ha fatti uno per unoCome riconoscere i pregiudizi e valorizzare le diversitàTesti di Christine A. AdamsIllustrazioni di R.W. Alley
CLASSELa nostra
€ 4,90
R2M
66
DIO CI HA FAT T I UNO PER UNO
Come riconoscere i pregiudizi e valorizzare le diversità
Noi tutti siamo stati creati a immagine di Dio; ciascuno di noi con tutte le differenze che ci contraddistinguono. Se vogliamo vivere in un mondo dove regnino unità e armonia, dobbiamo insegnare ai nostri figli a vivere, studiare e lavorare con persone diverse da loro.
Dio ci ha fatti uno per uno aiuta i bambini a riconoscere i pre-giudizi. Spiega come essi possano contaminare la mente di una persona e chiuderla nei confronti di un’altra, prima ancora di co-noscerla davvero. Lo scopo è quello di indicare ai bambini il cam-mino di comprensione che porta alla pace attraverso quel genere di incoraggiamento che Atticus Finch offrì a sua figlia nel celebre romanzo Il buio oltre la siepe: « Non si comprende realmente qual-cuno finché non si considerano le cose dal suo punto di vista... fin-ché non ci si mette nei suoi panni e non ci si va a spasso ».
NOTA PER GENITORI, MAESTRI ED EDUCATORI
Noi tutti siamo stati creati a immagine di Dio; ciascuno di noi, con tutte le diffe-renze che ci contraddistinguono. Se vogliamo vivere in un mondo che riconosce e con-divide questa convinzione, dobbiamo insegnare ai nostri figli come vivere, studiare e lavorare con persone diverse da loro. I pregiudizi costituiscono un ostacolo a questa armonia perché sono basati sulla paura piuttosto che sulla conoscenza. La paura in-duce a giudizi irrazionali, lontani dalla realtà dei fatti. Quando qualcuno è vittima di pregiudizi, viene fatto oggetto di discriminazione e dove c’è discriminazione non c’è comprensione.
Non è così che siamo chiamati a vivere come un’unica specie, la specie umana, crea- ta da Dio. Da noi ci si aspetta invece che amiamo il nostro prossimo come noi stessi, con « l’amore perfetto che scaccia la paura ». I bambini colgono le differenze nelle per-sone, nei luoghi e nelle cose, ma è osservando una società in cui esistono i pregiudizi che questi vengono assimilati. I bambini possono essere esposti ai pregiudizi comuni da parte dei genitori, dai mezzi di comunicazione sociale o su internet. I preconcetti e la disinformazione sono fin troppo diffusi. Si ha a che fare con i pregiudizi ogni giorno a scuola, dove ci sono bambini che apostrofano altri con parole offensive, che li esclu-dono dalle proprie attività o li prendono in giro e fanno i prepotenti. Può capitare che a persone adulte siano rifiutati posti di lavoro, luoghi, o che esse vengano escluse da relazioni e opportunità economiche o educative semplicemente a causa del loro aspetto esteriore, delle idee in cui credono o del luogo da cui provengono.
Dio ci ha fatti uno per uno aiuta i bambini a definire e riconoscere i pregiudizi. Spiega come essi possano contaminare la mente di una persona e chiuderla nei con-fronti di un’altra, prima ancora di conoscerla davvero.
Questo libro insegna ai bambini ad apprezzare le reciproche diversità. Il suo obiettivo è quello di indicare loro il cammino di comprensione che conduce alla pace attraverso quel genere di incoraggiamento che Atticus Finch offrì a sua figlia nel celebre romanzo Il buio oltre la siepe: « Non si conosce realmente un uomo finché non si considerano le cose dal suo punto di vista... finché non ci si mette nei suoi panni e non ci si va a spasso ».
Christine A. Adams
Bimbi feliciè una delle collane Paoline che accompagna i bambini a scoprire e vivere avvenimenti, feste, occasioni della vita, alla luce di valori cristianamente proposti e vissuti.
Grazie a componenti interattivi i testi sono particolarmente adatti per bambini di 4-7 anni.