i luoghi della bella rosina

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La “Bella Rosina” I luoghi

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I luoghi dove visse la "Bela Rosin", clandestina della storia, con Vittorio Emanuele II

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Page 1: I luoghi della Bella Rosina

La “Bella Rosina”

I luoghi

Page 2: I luoghi della Bella Rosina
Page 3: I luoghi della Bella Rosina

Rosa Vercellana,la famosa “Bella Rosina”,

amante e poi moglie morganaticadi Vittorio Emanuele II°

non è nata a Torino,ma a Nizza Marittima

non ha vissuto a Torino,ma in molti luoghi del Piemonte,

in Toscana ed a Roma

non è morta a Torino,ma a Pisa

Eccoi principali luoghidove ha trascorso

parte della sua vita

Page 4: I luoghi della Bella Rosina

Moncalieri:Residenza della Contessa di Mirafiori e Fontanafredda

Page 5: I luoghi della Bella Rosina

La residenza di Moncalieri

Costeggiando il lato est del Castello Reale di Moncalieri si imbocca Strada Santa Brigida, dove si erge la facciata della Cappella di San Sebastiano.

Procedendo alla destra sulla strada San Sebastiano, al civico 2 si trova, circondata dal suo ampio parco, la Villa Mirafiori, edificata dalla famiglia Nasi, venduta al Re Vittorio Emanuele II° che ne fece dono all' amata “Bella Rosina”.

Page 6: I luoghi della Bella Rosina

Vittorio Emanuele II° con Rosa Vercellanaed i figli Vittoria ed Emanuele

Page 7: I luoghi della Bella Rosina

Nelle varie residenze piemontesi, toscane, romane, Rosina viveva effettivamente come una regina, ma senza gli obblighi di corte connessi. Era servita da camerieri, cuoche, segretari e scrivani, giardinieri e addetti alle scuderie. Quando non cucinava lei stessa, i piatti serviti agli ospiti comprendevano: selvaggina, risotti, anatra all'arancia, brasati al barolo, bavarese al cioccolato. Si bevevano vini famosi, i migliori rossi italiani e francesi, accompagnati dalla musica di Strauss, Verdi e Rossini.

La Mandria

Racconigi

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Residenza di Sommariva Perno

(la preferita, a “solo” tre ore di carrozza da Torino)

Page 9: I luoghi della Bella Rosina

La Residenza di Sommariva Perno

Percorrendo Via Vittorio Emanuele in direzione del centro di Sommariva Perno, si può ammirare il complesso delle Scuderie del Castello, restaurate e trasformate in residenza abituale dei discendenti della Bella Rosina e l'edificio dell' Asilo di Mirafiori, fondato nel 1888 dal conte Emanuele di Mirafiori. La passeggiata lungo Via Vittorio consente di ammirare la mole imponente del muraglione del Castello di Mirafiori, ingentilito dal profumo e dai colori di rigogliosi cespi di capperi, indubbia curiosità botanica della zona. Sulla piazzetta del Castello e su Via del Parco si affacciano le finestre dell'appartamento privato del Re Galantuomo, ma il visitatore può solo immaginare (il castello è privato, abitato e chiuso al pubblico) le scene di vita di Corte, gli incontri e le feste che animavano il castello al tempo di Vittorio Emanuele e di Cavour o le automobili che trasportavano Vittorio Emanuele III°, ultimo Re d'Italia, a Sommariva Perno negli anni '30.

Page 10: I luoghi della Bella Rosina

Firenze: Real Villa della Petraia

Page 11: I luoghi della Bella Rosina

Residenza Villa La PETRAIA, Firenze

La prestigiosa Villa, appartenuta ai Medici, col trasferimento della Capitale a Firenze divenne residenza di Vittorio Emanuele II° e di Rosa Vercellana, che amò molto La Petraia.La Villa venne riarredata con una serie di mobili di pregio che i Savoia avevano "ereditato" dalle case regnanti degli Antichi Stati italiani dopo l'Unità d'Italia. Arrivarono così arredi, tappeti, quadri e parati dalle ville e i palazzi reali di Lucca, Modena, Piacenza e dalle altre ville medicee.Vennero ridecorati molti soffitti con stucchi bianchi e dorati e con pitture a grisaille; fu rifatto lo scalone e venne installato un impianto di riscaldamento ad aria calda, tutto ad opera degli architetti della Real Casa, i torinesi Nuti e Giardi. L'intervento più visibile di quel periodo resta comunque la copertura del cortile centrale con un' ariosa struttura in acciaio e vetro - creato nel 1872 in occasione delle nozze del figlio del Re e di Rosina, Emanuele di Mirafiori - che divenne un vero e proprio salone centrale delle feste.

Page 12: I luoghi della Bella Rosina

Roma: Villa Mirafiori

Page 13: I luoghi della Bella Rosina

Residenza VILLA MIRAFIORI, Roma

La realizzazione dell'edificio va inquadrata nell'ambito dell' edificazione delle numerose nuove ville dell'ambiziosa classe borghese della nuova Capitale del Regno d'Italia, desiderosa di mettersi in mostra attraverso questa tipologia architettonica, così in voga tra la fine dell'Ottocento e i primi del secolo successivo.

La residenza principale è un edificio di stile neo-rinascimentale con loggia, due ali laterali e una eclettica torre campanaria. L'ingresso, con loggia a terrazza, ha tre grandi aperture ad arco su colonne, decorate da bellissime vetrate con raffinate decorazioni floreali che recano la data di costruzione, il 1874. Successivamente venne aggiunta sul lato occidentale una bella pensilina in ferro e vetro, a sostituzione dell'originario ingresso. Da qui si perviene al vestibolo dal quale prende forma la scala, anticipata da due colonne. I pavimenti sono a mosaico e graniglie di marmi.

Il palazzo venne decorato con abbondanza di stucchi (dei quali sopravvivono alcuni esempi nello spazio d'ingresso), vetrate, camini in marmo pregiati tra i quali, nell'antico atrio, gli affreschi della cosiddetta Sala dei Pappagalli.

Page 14: I luoghi della Bella Rosina

I lavori di sistemazione dei giardini vennero intrapresi dal giardiniere di casa Savoia Emilio Richter, che progettò un ampio giardino a circondare perimetralmente l'edificio.

Il parco è circondato da alberi secolari quali pini marittimi, palme, cedri del Libano, sequoie, un bel canneto di bambù e gli edifici rustici dei giardinieri ed una vecchia serra.

Villa Mirafiori è’ stata utilizzata quale set nella lavorazione di film di Luchino Visconti e Liliana Cavani ed è oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università “La Sapienza”.

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Emanuele Alberto Guerrieri di Mirafiorinasce a Moncalieri nel 1851, secondogenito di RosaVercellana e di Vittorio Emanuele II°.Morirà a Sommariva Perno nel 1984, a soli 43 anni.Può essere considerato uno dei pionieri della viti - vinicoltura albese proseguendo quelle che erano state le intuizioni di Cavour a Grinzane e Giulietta Colbert Falletti a Barolo.

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Pisa: Palazzo Medici Spinola

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Il 26 dicembre 1885 Rosa Vercellana, Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, muore all' età di soli 52 anni.

In quel periodo si trovava a Pisa, presso la figlia Vittoria, che aveva sposato un nobile della famiglia Spinola.

Vittorio Emanuele II° è morto sette anni prima.

Vittorio e Rosa hanno vissuto insieme un amore durato trentuno anni, difendendolo da tutti, dalle maldicenze del popolo e della Corte, dagli anatemi della Chiesa, e da Cavour, il quale temeva che un giorno Rosina avrebbe potuto pretendere il titolo di Regina ...

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Cartolina con annullo postale speciale in coincidenza del giornodell' inaugurazione (25/9/2005) del Mausoleo appena restaurato.

(la doppia fila di piante un tempo era a ridosso del viale d'accesso)

Torino: Mausoleo della Bella Rosina

(gennaio 2012)

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Mirafiori, a Torino, è il luogo in cui, nel 1885, venne sepolta Rosa Vercellana, moglie morganatica del Re Vittorio Emanuele II°, che le aveva donato la tenuta della Cascina Nuova presente in questo territorio.

Provvisoriamente Rosa venne collocata nella navata sinistra della Chiesa della Visitazione, cara a Rosina perchè vi erano già tumulati i genitori.

I figli fecero subito erigere nei pressi un Mausoleo, di proporzioni ridotte, ma di aspetto simile al Pantheon romano, in reazione al rifiuto da parte della Casa Reale di tumulare Rosa accanto a Vittorio Emanuele II°, sepolto nel Pantheon di Roma.

Nel 1888 la salma della Bela Rusìn venne trasferita nel Mausoleo.

Nel 1972 i resti vennero trasferiti al Cimitero Generale e – dopo un accurato restauro terminato nel 2005 – il Mausoleo è stato affidato in gestione alla Biblioteca Civica Centrale di Torino, che vi organizza eventi culturali, conferenze, mostre e prestito di libri.

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Roma: Pantheon

Page 21: I luoghi della Bella Rosina

Pantheon significa "Tempio di tutti gli Dei".

Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano tra il 118 e il 128 d.C., dopo che gli incendi dell' 80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.E' l' unico monumento in stile classico rimasto integro a Roma. All'inizio del VII° secolo il Pantheon è stato convertito in chiesa cristiana, chiamata Santa Maria ad Martyres, fatto che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle disinvolte spoliazioni apportate nel corso dei secoli agli antichi edifici di Roma. L'impianto architettonico generale del Pantheon è geniale e straordinario perchè, nonostante le sue notevoli dimensioni (il diametro della base misura metri 43,20) non dà l' impressione di pesantezza o di staticità. Anzi, la soluzione dei cinque ordini di cassettoni (riquadri scavati nella cupola) digradanti a spicchi verso l'alto, conferisce leggerezza a tutto l' edificio.

La costruzione del Pantheon romano è un capolavoro di alta ingegneria civile.

Page 22: I luoghi della Bella Rosina

Ancora oggi si ammira la maestosa ed aerea cupola emisferica, la più ampia che mai sia stata costruita prima dell'introduzione del cemento armato.La particolare tecnica di composizione del cementizio romano ha permesso alla cupola, priva di rinforzi, di restare in piedi da quasi venti secoli. Una cupola di queste dimensioni sarebbe infatti difficilmente edificabile con i moderni materiali, a causa della poca resistenza alla trazione del calcestruzzo moderno, senza armatura.Il fattore determinante sembra essere una particolare tecnica di costruzione: il cementizio veniva aggiunto in piccole quantità, drenando subito l'acqua in eccesso e le bolle d'aria, conferendo così al materiale una resistenza eccezionale.Inoltre, procedendo verso l'alto, venivano utilizzati materiali via via più leggeri: dal travertino delle fondazioni alla leggera pomice vulcanica della cupola.

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Sulla facciata del Mausoleo della Bella Rosina appare il motto: DIO PATRIA E FAMIGLIA

Si riconduce a volte questo motto all' epoca fascista, durante la quale, effettivamente, fu spesso declamato. In realtà la sua origine è risorgimentale:

Agli operai italiani

Io voglio parlarvi dei vostri doveri.Voglio parlarvi, come il core mi detta, delle cose più sante, che noi conosciamo, di Dio, dell'umanità, della Patria, della Famiglia.Ascoltatemi con amore, com' io vi parlerò con amore. La mia parola è parola di convinzione maturata da lunghi anni di dolori e di osservazioni e di studi. I doveri che io vi indicherò, io cerco e cercherò, finché io viva, adempierli quanto le mie forze concedono.

Giuseppe Mazzini

DOVERI DELL'UOMO (CAPITOLO PRIMO)

Page 25: I luoghi della Bella Rosina

Roma, Villa Mirafiori – applicazioni su vetratein alto: Monogramma di Rosa Vercellanain basso: Stemma della Contessa di Mirafiori

e Fontanafreddaqui sotto: Stemma sul Mausoleo a Torino: un braccio

armato (famiglia Guerrieri), un castello (Mirafiori), una fontana (Fontanafredda)