i ~onedivecchiaia unaricongiunzionesenzasconti · nelprimo caso dallegestioni dipendenti i autonomi...

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nità contributiva per la pensione. Ogni me pagherà poi una quota della Dnein base ai contributi che vi sono ditati unto pre- 9ua- :lano con- tema lello pro- scri- )glia ~erminerà prts"azilìfli ridotto. Tuttavia, il sistema - per Brambilla - è un compromes- so realistico. «L'alternativa - commenta il sottosegretario - è continuare a non fare nulla. Il provvedimento comporta un co- sto di 300 milioni di euro l'an- no, contro i 12-13 del sistema attuale: il progresso è eviden- te. Risolveremo, infatti, gran parte delle situazioni che oggi sono silenti dal punto di vista l po- , de- cumulo totale tra pensione di anzianità e redditi di lavoro (con 35 anni di contributi e 60 di età, oppure con 40 anni di versamenti). Lo staff di esperti del Lavo- ,ro sta inoltre definendo i coeffi- cienti premiali per chi rimarrà al lavoro più a lungo rispetto all'età della vecchiaia. Natural- mente, occorrerà l'assenso del datore di lavoro. MARIA CARLA DE CESARI Maroni nelÌ'ultimo incontro con le parti soèiali del 28 luglio si è mostrato ottimista. Tuttavia, non sono pochi i punti che richi,edono una sostanziale riscrittura detprov- vedi mento del IOluglio. Anzitutto va chiarito in che mo- do le imprese verranno ricompen- sate della perdita del Tfr trasferi- to ai fondi pensione (gli accanto- namenti annuali attualmente val- gono circa 13mld di €). Le parti sociali chiedono una riduzione so- stanziale del costo del lavoro e l'istituzione di un fondo di garan- zia che faciliti l'accesso al credi- to delle Pmi. È una voce che «costa» e che richiede quindi un intervento di . LA RIUNIFICAZIONE DELLE POSIZIONI fondo non COl1trattualè.Ipotesi in- vece non contemplata dal testo dell'Esecutivo. Per quanto riguar- da il trattamento fiscale, si chiede àJ'Governo che venga ripristinato il limite di deducibilità del 12% del reddito complessivo accanto al limite in misura fissa già previsto. Sindacati e imprese chiedono inoltre che la vigilanza sui fondi integrativi sia affidata alla Co- vip (organismo di vigilanza sui fondi pensione, la cui attività e rivolta alla tutela del risparmio previdenziale) invece che all' Isvap (l'Istituto per la vigilan- za sulle assicurazioni private e di interesse collettivo). B.F. accesso I Per i liberi professionisti resta ~one di vecchiaia I una ricongiunzione senza sconti di ingegneri e architetti) del IO giugno. Il timore delle Casse, infatti, è la lievitazione degli oneri collegati alle quote di pen- sione che dovranno essere liqui- date con utilizzo di contribuzio- ni sino a oggi silenti. Se lo schema di decreto legi- slativo sulla totalizzazione con- fermasse il metodo di calcolo contributivo, i lavoratori che hanno avuto una carriera lavora- tiva caratterizzata da mobilità avrebbero un trattamento pena- lizzante, in misura sensibile, ri- spetto a chi ha avuto stabilità nel lavoro. Questo vale soprat- tutto per le Casse deiprofessio- nisti che - con l'eccezione de- gli enti di dottori commercialisti e ragionieri - mantengono il cardine del calcolo retributivo per la generalità delle prestazio- ni. Il contributivo, infatti, è sta- to introdotto solo per prestazio- ni particolari, per i calcoli dei supplementi di pensione (geo- metri) o per i trattamenti relativi a periodi contributivi brevi in luogo della restituzione dei con- tributi (avvocati). Dunque, il compromesso tra equilibri di bilancio e diritto alla pensione per i lavoratori "mobi- li" si annuncia poco vantaggio- so. In realtà, il possibile maggio- re onere per le gestioni previ- denziali, collegato all' obbligo di corrispondere le quote di pen- sione calcolate sulla frazioni di contributi, è stato già considera- to dalla Consulta nella sentenza 61/99, che ha ritenuto prevalen- te l'attuazione del principio co- stituzionale di garantire al lavo- ratore il diritto alla pensione sul- la base di tutti i periodi di attivi- tà. I maggiori oneri per le ge- stioni potrebbero essere coperti da incrementi delle entrate. DOMENICO FABRIZIO.DE RITIS F ino al 2003 la ricongiunzione dei contributi era l'unica strada per- corribile per chi aveva versamen- ti frazionati, anche se in molti casi era subordinata al pagamento di somme cospicue. Proprio la mancanza di un'al- ternativa non onerosa alla ricongiunzio- ne è stata censurata dalla Corte costitu- zionale con la sentenza 61/99. La ricongiunzione è stata introdotta nel nostro ordinamento dalle leggi 29/79 e 45/90; quest'ultima ha esteso la facoltà ai liberi professionisti. Men- tre con la totalizzazione i contributi "sommati" per acquisire il diritto alla pensione restano nelle Gestioni previ- denziali in cui sono stati accreditati e daranno origine di un trattamento pro- quota, con la ricongiunzione i versa- menti sono trasferiti al Fondo che pa- gherà un trattamento unitario. La ricongiunzione si regge sul di- scrimine tra contributi da lavoro su- bordinato e da attività autonoma. I lavoratori subordinati, anche del pub- blico, titolari di contributi a gestioni sostitutive, esclusive o esonerati ve dell' assicurazione obbligatoria posso- no richiedere la ricongiunzione nel Fpld (il fondo per i dipendenti del settore privato). Il meccanismo è gra- tuito per i richiedenti. Il meccanismo è invece oneroso in presenza di contributi alle gestioni de- gli autonomi (si veda la scheda), essen- do richiesto il versamento del 50% della differenza tra l'importo della ri- serva matematica collegata al maggior importo di pensione "maturando" con la ricongiunzione e l'ammontare dei contributi. I professionisti, invece, in base alla legge 45/90, nonfruiscono della riduzione del 50 per cento. In alternativa, il lavoratore - con contribuzioni a gestione diverse, sosti- tutive, esclusive o esonerative dell' Ago - può chiedere la ricongiun- zione al Fondo di iscrizione al momen- to della domanda o in cui conta alme- no otto anni di contribuzione. L'opera- zione è sempre onerosa. . Inçerca della pensione unica Le principali regole per la ricongiunzione (trasferimento delle contribuzioni presso un'unica gestione per la liquidazione di un'unica pensione di vecchiaia o inabilità) I dii con' L............. Dalle gestioni lavoratori dipendenti al Fpld Dalle gestioni lavoratori autonomi al Fpld Trasferimenti Intemi alle gestioni dipendenti I autonomi che non rientrino nel primo caso Dalle gestioni dipendenti I autonomi a quelle per liberi professionisti Dalle gestioni liberi professionisti a quelle per dipendenti I autonomi Gratuito 50% della differenza tra riserva matematica della maggior pensione "ricongiunta" ei contributi trasferiti alla gestione che accentra e che liquida la pensione unica Eventuali oneri accessori Ammontare dei contributi non sovrapposti temporalmente, maggiorati dell'interesse composto annuo del 4,5 per cento Diritto e misura secondo la normativa della gestione accentrante; la pensione è integralmente corrisposta dalla gestione accentrante A carico della gestione accentrante Superstiti Principali vincoli comuni Non è previsto risulti no oneri accessori Ricongiunzione richiedibile anche dagli eredi aventi diritto Ove si verifichi coincidenza di più periodi coperti da contribuzione, vengono considerati quelli relativi a prestazioni effettive di lavoro; quando non è applicabil~ questo criterio, la contribuzione utile è comunque una sola e cioè quella di importo più elevato (*) Ricongiunzione richiedibile anche dagli eredi aventi diritto, entro 2 anni dal decesso del dante causa (*) solo le casse privatizzate rimborsano la contribuzione non considerata per la ricongiunzione, maggiorata degli interessi legali; negli altri casi la contribtlzione è persa (salvo la restituibilità della contribuzione volontaria per i lavoratori dipendenti e autonomi che ricongiungono in entrate nel Fpld) Fonte: Quaderno Cerm, 02/2005

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Page 1: I ~onedivecchiaia unaricongiunzionesenzasconti · nelprimo caso Dallegestioni dipendenti I autonomi aquelle perliberi professionisti Dallegestioni liberiprofessionisti aquelleper

nità contributiva per la pensione. Ognime pagherà poi una quota dellaDnein base ai contributi che vi sonoditati

untopre-9ua-:lanocon-temalellopro-scri-)glia

~erminerà prts"azilìfli ridotto.Tuttavia, il sistema - perBrambilla - è un compromes-so realistico. «L'alternativa -commenta il sottosegretario -è continuare a non fare nulla. Ilprovvedimento comporta un co-sto di 300 milioni di euro l'an-no, contro i 12-13 del sistemaattuale: il progresso è eviden-te. Risolveremo, infatti, granparte delle situazioni che oggisono silenti dal punto di vista

l po-, de-

cumulo totale tra pensione dianzianità e redditi di lavoro(con 35 anni di contributi e 60di età, oppure con 40 anni diversamenti).

Lo staff di esperti del Lavo-,ro sta inoltre definendo i coeffi-cienti premiali per chi rimarràal lavoro più a lungo rispettoall'età della vecchiaia. Natural-mente, occorrerà l'assenso deldatore di lavoro.

MARIACARLA DE CESARI

Maroni nelÌ'ultimo incontro conle parti soèiali del 28 luglio si èmostrato ottimista. Tuttavia, nonsono pochi i punti che richi,edonouna sostanziale riscrittura detprov-vedi mento del IOluglio.

Anzitutto va chiarito in che mo-do le imprese verranno ricompen-sate della perdita del Tfr trasferi-to ai fondi pensione (gli accanto-namenti annuali attualmente val-gono circa 13mld di €). Le partisociali chiedono una riduzione so-stanziale del costo del lavoro el'istituzione di un fondo di garan-zia che faciliti l'accesso al credi-to delle Pmi.

È una voce che «costa» e cherichiede quindi un intervento di

. LA RIUNIFICAZIONE DELLE POSIZIONI

fondo non COl1trattualè.Ipotesi in-vece non contemplata dal testodell'Esecutivo. Per quanto riguar-da il trattamento fiscale, si chiedeàJ'Governo che venga ripristinatoil limite di deducibilità del 12%del reddito complessivo accanto allimite in misura fissa già previsto.

Sindacati e imprese chiedonoinoltre che la vigilanza sui fondiintegrativi sia affidata alla Co-vip (organismo di vigilanza suifondi pensione, la cui attività erivolta alla tutela del risparmioprevidenziale) invece cheall' Isvap (l'Istituto per la vigilan-za sulle assicurazioni private edi interesse collettivo).

B.F.

accesso I Per i liberi professionisti resta~onedi vecchiaia I una ricongiunzione senza sconti

di ingegneri e architetti) del IOgiugno. Il timore delle Casse,infatti, è la lievitazione deglioneri collegati alle quote di pen-sione che dovranno essere liqui-date con utilizzo di contribuzio-ni sino a oggi silenti.

Se lo schema di decreto legi-slativo sulla totalizzazione con-fermasse il metodo di calcolocontributivo, i lavoratori chehanno avuto una carriera lavora-tiva caratterizzata da mobilitàavrebbero un trattamento pena-lizzante, in misura sensibile, ri-spetto a chi ha avuto stabilitànel lavoro. Questo vale soprat-tutto per le Casse deiprofessio-nisti che - con l'eccezione de-gli enti di dottori commercialistie ragionieri - mantengono ilcardine del calcolo retributivoper la generalità delle prestazio-ni. Il contributivo, infatti, è sta-to introdotto solo per prestazio-ni particolari, per i calcoli deisupplementi di pensione (geo-metri) o per i trattamenti relativia periodi contributivi brevi inluogo della restituzione dei con-tributi (avvocati).

Dunque, il compromesso traequilibri di bilancio e diritto allapensione per i lavoratori "mobi-li" si annuncia poco vantaggio-so. In realtà, il possibile maggio-re onere per le gestioni previ-denziali, collegato all' obbligodi corrispondere le quote di pen-sione calcolate sulla frazioni dicontributi, è stato già considera-to dalla Consulta nella sentenza61/99, che ha ritenuto prevalen-te l'attuazione del principio co-stituzionale di garantire al lavo-ratore il diritto alla pensione sul-la base di tutti i periodi di attivi-tà. I maggiori oneri per le ge-stioni potrebbero essere copertida incrementi delle entrate.

DOMENICO FABRIZIO.DE RITIS

F ino al 2003 la ricongiunzione deicontributi era l'unica strada per-corribile per chi aveva versamen-

ti frazionati, anche se in molti casi erasubordinata al pagamento di sommecospicue. Proprio la mancanza di un'al-ternativa non onerosa alla ricongiunzio-ne è stata censurata dalla Corte costitu-zionale con la sentenza 61/99.

La ricongiunzione è stata introdottanel nostro ordinamento dalle leggi29/79 e 45/90; quest'ultima ha estesola facoltà ai liberi professionisti. Men-tre con la totalizzazione i contributi"sommati" per acquisire il diritto allapensione restano nelle Gestioni previ-denziali in cui sono stati accreditati e

daranno origine di un trattamento pro-quota, con la ricongiunzione i versa-menti sono trasferiti al Fondo che pa-gherà un trattamento unitario.

La ricongiunzione si regge sul di-scrimine tra contributi da lavoro su-bordinato e da attività autonoma. Ilavoratori subordinati, anche del pub-blico, titolari di contributi a gestionisostitutive, esclusive o esonerati vedell' assicurazione obbligatoria posso-no richiedere la ricongiunzione nelFpld (il fondo per i dipendenti delsettore privato). Il meccanismo è gra-tuito per i richiedenti.

Il meccanismo è invece oneroso inpresenza di contributi alle gestioni de-

gli autonomi (si veda la scheda), essen-do richiesto il versamento del 50%della differenza tra l'importo della ri-serva matematica collegata al maggiorimporto di pensione "maturando" conla ricongiunzione e l'ammontare deicontributi. I professionisti, invece, inbase alla legge 45/90, nonfruisconodella riduzione del 50 per cento.

In alternativa, il lavoratore - concontribuzioni a gestione diverse, sosti-tutive, esclusive o esonerativedell' Ago - può chiedere la ricongiun-zione al Fondo di iscrizione al momen-to della domanda o in cui conta alme-no otto anni di contribuzione. L'opera-zione è sempre onerosa.

.Inçerca della pensione unicaLe principali regole per la ricongiunzione (trasferimento delle contribuzioni presso un'unica gestione per la liquidazione di un'unicapensione di vecchiaia o inabilità)

Idii con'L.............Dalle gestionilavoratoridipendenti al Fpld

Dalle gestionilavoratoriautonomi al Fpld

TrasferimentiIntemi alle gestionidipendenti Iautonomi chenon rientrinonel primo caso

Dalle gestionidipendenti Iautonomi a quelleper liberiprofessionisti

Dalle gestioniliberi professionistia quelle perdipendenti Iautonomi

Gratuito

50% delladifferenza tra

riserva matematicadella maggior

pensione"ricongiunta" e i

contributi trasferitialla gestione cheaccentra e che

liquida la pensioneunica

Eventualioneri

accessori

Ammontare deicontributi non

sovrappostitemporalmente,

maggioratidell'interesse

composto annuodel 4,5 per cento

Diritto emisura

secondo lanormativa

della gestioneaccentrante;la pensione èintegralmente

corrispostadalla gestioneaccentrante

A carico dellagestione

accentrante

Superstiti Principali vincolicomuni

Non è previstorisulti no oneri

accessori

Ricongiunzionerichiedibileanche dagli

erediaventi diritto

Ove si verifichicoincidenza di piùperiodi coperti da

contribuzione, vengonoconsiderati quelli relativia prestazioni effettive di

lavoro; quando non èapplicabil~ questo

criterio, la contribuzioneutile è comunque unasola e cioè quella di

importo più elevato (*)

Ricongiunzionerichiedibile

anchedagli eredi

aventi diritto,entro 2 annidal decesso

del dante causa

(*) solo le casse privatizzate rimborsano la contribuzione non considerata per la ricongiunzione, maggiorata degli interessi legali; negli altri casi la contribtlzioneè persa (salvo la restituibilità della contribuzione volontaria per i lavoratori dipendenti e autonomi che ricongiungono in entrate nel Fpld)

Fonte: Quaderno Cerm, 02/2005