i principi fondamentali del volontariato secondo la spiritualità delle suore della carità di...
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Volontariato missionario
Delle suore della carita
Di santa giovanna antida thouret
Passo
oltre mare
Chiamata
Risposta
Libertà
Gratuità Dono
Servizio
Dignità
I prinicpi
Scelta preferenziale Per i poveri
Capire chi sono i poveri.
Comprendere le cause della povertà.
Assumere impegni concreti per sopprimere le cause della povertà.
Collaborare alla costruzione di una società più giusta, fraterna e solidale.
Agire alternativo al mondo di oggi.
Promuovere le capacità dell’altro.
Lavorare per fare crescere la dignità della persona.
Riconoscere i diritti dei poveri.
Riconoscere a tutti la qualità di figli di Dio.
I p r i n i c p i
« Insegnare ai poveri a conoscere,
amare e servire il Signore
è fare in parte ciò che il Salvatore
del mondo
è venuto a fare sulla terra,
e lavorare a stabilire il Regno di Dio. »
S. Giovanna Antida Thouret
Scelta preferenz iale per i pover i I p r i n i c p i
Andare: raggiungere le periferie per condividere l’esperienza di fede, testimoniare la fede,
annunciare il Vangelo.
Senza paura: quando si annunzia Cristo,
è Lui stesso che ci precede e ci guida.
Servire: il servizio evangelizza,
la prossimità si fà Adorazione di Cristo nei poveri,
l’Adorazione rinnova e moltiplica il servizio
Andare senza paura a servire I p r i n i c p i
Servire i poveri, non è una professione …
è una scelta di vita
« Andate in tutto il mondo
e predicate il Vangelo
ad ogni creatura. »
Mc.16,15
Andare senza paura a servire
I p r i n i c p i
Il Vangelo dà ai volontari missionari il senso cristiano dell’uomo,
di ogni uomo, anche il più sprovveduto, il più misero.
Vedere Gesù nel povero, aprire il povero alla visione di Gesù,
essere un’epifania per il povero, manifestare l’amore del Padre.
E’ veramente far vivere l’uomo e glorificare Dio.
Con lo sguardo dell’audacia missionaria,
il povero è sacramento di Cristo …
un segno, un’ immagine, un mistero della presenza di Cristo.
Dare sempre la priorità ai poveri, corrisponde all’opzione
preferenziale della Chiesa per i poveri.
E’ il senso dell’appartenenza alla Chiesa.
I p r i n i c p i
« Uscire, uscire
e ancora uscire …
Andare verso le periferie. » Papa Francesco
I p r i n i c p i
I l Volontar iato M iss ionar io
s i mette al serv iz io d ella g iust iz ia per i pover i con uno sguardo d iverso …
… sulla centralità della persona umana
alla luce della centralità in Cristo.
… sulla predilezione per i più deboli e i sofferenti.
… sul rispetto delle condizioni e delle situazioni.
… sul senso della promozione-evangelizzazione.
I p r i n i c p i
Solidarietà è farsi carico
Gratuità è dare senza ricevere
Accoglienza è fare spazio
alla persona intera e non soltanto
ai suoi bisogni
Dio ci chiama a diventare testimoni Attraverso l’esperienza del Volontariato
Il volontariato vissuto come una chiamata
È una risposta alla chiamata a servire in forza
della identità e dell’ impegno cristiano.
Il volontariato è missionario perché si percepisce chiaramente che
Dio passa accanto
guarda con amore
pronuncia il nostro nome
chiama alla vita, a generare vita
Ci fa sentire profondamente amati !
I l pr imo mot ivo per v ivere con g io ia i l volontar iato sta propr io nella ch iamata .
I p r i n i c p i
Le radici
I cone b ibl iche
del Volontar iato M iss ionar io
Passo Oltre mare
Le rad ic i
I c o n e b i b l i c h e
d e l V o l o n t a r i a t o
M i s s i o n a r i o
P a s s o O l t r e m a r e
«Mi sono fatto servo di tutti» 1 Cor. 9,9
Compassione Misericordia Testimonianza
Il Buon Samaritano
Luc. 10
L e r a d i c i
Ogni volta che avete fatto queste cose
a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me.
Matteo 25
Legame tra servizio ed evangelizzazione
Gesù nei più piccoli.
Spiritualità del servizio: l’amore verso il povero
L e r a d i c i
« Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date.» Mt. 1,8
Realizza attività a favore di persone in
situazione di bisogno.
Non si improvvisa, è dentro!
Emerge dove il Vangelo è l’orizzonte!
La scelta di mettersi a disposizione
degli altri è libera e consapevole.
È un servizio solidale, ha attenzione per
poveri, emarginati, esclusi
o ai limiti della società.
È un servizio gratuito
… non fare quello che
gli altri fanno,
ma fare cose che gli altri
non fanno ...
L e r a d i c i
… una persona che mette spontaneamente a disposizione
del tempo per gli altri, desideroso di fare con passione, qualcosa di utile, di realmente efficace.
… un “eroe”, una persona eccezionale, “Superman”. E’ un cittadino responsabile che ha cura di se’,
degli altri e dell’ambiente in cui vive.
Il volontario non è...
Volontario non si nasce... … si diventa, attraverso la testimonianza
concreta di altri volontari
e imparando a interiorizzare i valori che esprimono.
Il Volontario è...
I Valori
Difendere i diritti di tutti, a cominciare da chi non ha diritti.
Vivere in pace, amare la pace fino a considerarla
il valore fondante della convivenza tra i popoli.
SOLIDARIETA’
GIUSTIZIA SOCIALE
NON VIOLENZA
Condividere qualcosa con gli altri o farsi carico di qualcuno per un fine diverso dal proprio interesse personale.
I V a l o r i
Avere l’obiettivo di farli crescere nell’interesse di tutti.
Rispettare le leggi, a cominciare da se stessi.
Preoccuparsi del mondo e fare ciò che è necessario per migliorare
l’ambiente, dal punto di vista naturale
e dei servizi alla collettività.
LEGALITA’
QUALITA’ DELLA VITA
BENI COMUNI
I V a l o r i
Il Volontario missionario è uno dei possibili
segni concreti di uno stile di vita cristiana. La persona basa
la propria esistenza su alcuni valori fondanti:
Gratuità
Dono
Convinzione Sobrietà.
I V a l o r i
Quindi rispetta la dignità dell'altro.
Incarna uno stile di vita imperniato su tali valori.
Dona in maniera disinteressata.
Non obbliga l’altro alla relazione e non pretende niente in cambio.
Il Volontario-Missionario è una persona di «cambio», di «cambiamenti».
« … i cristiani sono chiamati a edificare, creare, costruire una cultura dell’incontro.
E incontrare i più bisognosi non significa fare l'elemosina
guardandoli da lontano, ma guardarli negli occhi,
toccarli come faceva Gesù. Però non da soli, no, con Gesù ….! »
Papa Francesco ci aiuta a capire
«la cultura dell’incontro»
In questa prospettiva, attraverso il dono,
si incarna una vita spirituale
che, scelta la prossimità, condivide ogni cosa e persino se stessa nella sobrietà,
con un'attenzione privilegiata ai più poveri.
I V a l o r i
Papa Francesco
ci sta indicando il cammino come Chiesa:
“Una Chiesa in uscita per annunciare
la misericordia e la tenerezza di Dio ai poveri”.
…una chiamata da parte di Dio che ci invita ad uscire dal proprio territorio, come Abramo:
“Il Signore disse ad Abram: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il
paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione.”
Il Volontariato è I V a l o r i
Carta dei Valori del Volontariato
I PRINCIPI
FONDANTI
1 - Il Volontario è la persona che liberamente e gratuitamente,
adempiuti i propri doveri civili e di stato, si pone a disposizione della comunità, promovendo risposte
efficaci e creative ai bisogni del territorio. Egli dunque ispira e motiva la propria vita a fini di solidarietà,
responsabilità e giustizia sociale, utilizzando le proprie capacità e competenze in iniziative a favore degli altri e del bene comune.
2.- Il volontariato è l’azione gratuita che i volontari possono
compiere individualmente, attraverso aggregazioni spontanee o in forme organizzate.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
3.- Il volontariato concorre alla crescita della solidarietà e della responsabilità
attraverso la partecipazione.
Mira anzitutto alla formazione di cittadini responsabili, premessa indispensabile per promuovere
l’impegno gratuito e spontaneo;
pertanto non si occupa solo di coloro che sono esclusi o in stato di disagio, sofferenza e abbandono o di problemi
sociali, ambientali e di emergenze,
ma si rivolge anche agli inclusi e a tutti i cittadini perché si facciano carico
dei problemi del territorio di appartenenza.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
4.- Il volontariato è pratica di cittadinanza solidale
liberamente organizzata e variamente motivata ma
comunque finalizzata all’allargamento della sfera pubblica e dei beni comuni e allo sviluppo della comunità
e dei suoi membri.
Impegnandosi a rimuovere le cause delle disuguaglianze economiche, culturali, sociali e politiche
e concorrendo alla formazione
e alla tutela dei beni comuni, il volontariato da una parte svolge opera costante di
denuncia di tutte le forme di degrado e delle sue cause,
e dall’altra coinvolge la popolazione nella costruzione di una giustizia globale.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
La cittadinanza è la visibilità della dignità della persona e dei suoi diritti nella comunità in cui risiede. E’ altresì la
garanzia che i diritti umani fondamentali della persona
vengano garantiti e tutelati e che ogni persona possa partecipare allo sviluppo civile della comunità.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
I diritti fondamentali e la cittadinanza ad essi collegata è
tale sempre, anche se: si è privati di libertà; si è in
condizione di esclusione sociale e di marginalità; si è in
un Paese diverso da quello di origine; e, infine, anche in mancanza di una categoria della cittadinanza che superi
gli stessi confini di nazione.
5.- Il volontariato si basa sulla solidarietà,
che significa operare per la crescita e lo sviluppo della comunità e dei suoi membri a partire dagli ultimi.
Una solidarietà che chiede di essere vissuta
nella molteplicità dei suoi significati: essa è accompagnamento delle persone,
azione di tutela,
di inclusione sociale,
di promozione,
di prevenzione,
di partecipazione,
di salvaguardia e valorizzazione dei
beni comuni.
P R I N C I P I
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6.- Il volontariato è azione gratuita.
La gratuità è l’elemento caratterizzante l’agire volontario, e lo distingue dalle altre forme di impegno civile e da
quello delle altre (differenzia il volontariato da altre forme
di impegno civile e dalle altre) componenti del terzo settore.
Essa significa assenza di guadagno economico, ma anche
assenza di rendita di posizione, libertà da ogni forma di
potere, assenza di vantaggi diretti e indiretti.
E’ testimonianza di libertà rispetto alle logiche
dell’utilitarismo economico e dell’assolutizzazione del
profitto. Nel volontariato la gratuità è dono.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
7.- Il volontariato è condivisione.
Al centro del suo agire c’è la persona considerata
nella sua dignità umana e nella sua unità, nel suo contesto e nel territorio
in cui agisce singolarmente e collettivamente.
Ciò significa considerare ogni uomo come soggetto
di diritti, tutelando l’esercizio concreto e consapevole
di questi fino al traguardo di un’autonoma capacità di auto progettazione.
La crescita di ciascuna persona non è però pensabile
al di fuori dello sviluppo della comunità territoriale
di appartenenza.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
8.- Il volontariato ha un ruolo politico nel sollecitare e verificare la realizzazione dei diritti positivi,
nell’essere testimone attento dei bisogni dei fattori
di emarginazione e degrado, nell’individuare soluzioni e servizi, nel progettare e valutare le politiche sociali.
9.- Il volontariato ha una funzione culturale nel proporre e diffondere stili di vita e valori caratterizzati dal senso
della responsabilità, dell’accoglienza e della solidarietà,
in modo che diventino patrimonio comune di coloro che vivono sul territorio.
P R I N C I P I
F O N D A N T I
ASPETTI
REGOLATIVI
10.- L’attività di volontariato è nello stesso tempo
azione e proposta culturale, è testimonianza saldata al
fare, capace di proporre stili di vita e valori senza i quali
non si realizzano giustizia sociale, pluralismo culturale
ed etnico, difesa dell’ambiente, miglioramento della qualità urbana, tutela e valorizzazione dei beni culturali,
protezione civile, partecipazione alla vita sociale, e una
politica intesa come organizzazione della speranza per un’azione di sviluppo e di maggiore giustizia.
ASPETTI
REGOLATIVI
11 - L’azione del volontariato è orientata alla trasformazione
del contesto sociale, e fornisce un contributo al miglioramento della qualità della vita, in tutti gli ambiti
della comunità. Il volontariato si adopera perché si attivino
tutte le risorse del territorio al fine di fronteggiare
“insieme” i meccanismi che costituiscono svantaggio,
sofferenza, discriminazioni sociali, disuguaglianze sostanziali
o degrado ambientale e culturale.
ASPETTI
REGOLATIVI
12.- L’azione volontaria, quando è relazione d’aiuto,
è accompagnamento rispettoso e non impositivo,
reciprocamente arricchente, disponibile
ad affiancare l’altro senza volerlo plasmare a propria
immagine o sostituirsi a lui.
Essa dilata la libertà di tutti soggetti, riconoscendo ad
ogni individuo, senza discriminazione, la dignità e la capacità di essere attivo e responsabile
protagonista della propria storia.
ASPETTI
REGOLATIVI
ASPETTI
REGOLATIVI 13.- Il volontariato sta dalla parte di coloro che hanno
bisogno sviluppando interventi e servizi di accoglienza,
primo aiuto e ascolto, di tutela e promozione,
di informazione e consulenza, di orientamento
e animazione, di accompagnamento e sostegno. Opera perché le istanze e i problemi del territorio
vengano considerati, valutati, proposti alle istituzioni
competenti e affrontati con originalità di soluzione ed efficacia operativa.
14.- L’azione volontaria guida ed anticipa l’innovamento
socioculturale a partire dalle condizioni e dai problemi
esistenti. Il volontariato sperimenta interventi e rischia
per conto della comunità, attrezzandosi con gli
strumenti della progettualità, della verifica dei risultati
e del controllo di gestione.
Anche quando si fa carico degli esclusi evita di
produrre percorsi segreganti e opera per il miglioramento dei servizi per tutti.
ASPETTI
REGOLATIVI
15.- Il volontariato collabora con le altre forze
del territorio e con le istituzioni nella definizione delle
politiche sociali e nella programmazione degli interventi. Rifiuta però un ruolo di supplenza delle eventuali carenze
delle istituzioni pubbliche, esercitando un continuo ruolo
di critica e di proposta, perché adempiano al loro dovere di garantire i diritti di tutti i cittadini.
Il volontariato non deve rinunciare alla propria autonomia in cambio di sostegno, economico o politico che sia.
ASPETTI
REGOLATIVI
16.- Il volontariato svolge un’opera di mediazione,
sviluppando la capacità di aprire confronti e dialoghi, di ridurre lacerazioni,
di aprire nuove forme di comprensione
e di conoscenza, di incontro tra diverse fedi, norme e valori,
abitudini e costumi
per superare un rapporto tra gruppi sociali segnato da diffidenza, competizione, violenza,
insicurezza.
ASPETTI
REGOLATIVI
17.- Per il volontariato giustizia e legalità sono concetti strettamente connessi tra loro.
Sul fondamento della giustizia la legalità diventa
lo strumento indispensabile – anche se non esclusivo – perché equità e uguaglianza siano valori realmente
perseguiti.
Il volontariato avversa ogni tipo di formalismo astratto e burocratico, che risulta contrario alla giustizia.
ASPETTI
REGOLATIVI
18.- Per il volontariato trasparenza significa
apertura all’esterno, disponibilità a sottoporsi ad
un controllo diffuso di coerenza tra l’agire
quotidiano e i principi enunciati.
ASPETTI
REGOLATIVI
I Doveri
I Doveri 19.- I volontari devono conoscere fini, obiettivi,
struttura e programma della formazione sociale alle cui attività partecipano in modo
attivo e creativo.
20.- I volontari svolgono i loro compiti con competenza,
responsabilità, valorizzando il lavoro di équipe,
e impegnandosi per garantire la continuità dei progetti.
I Doveri 21.- Nello sviluppo responsabile della loro azione,
i volontari si impegnano a mantenere una totale riservatezza rispetto alle informazioni
ed alle situazioni di cui sono venuti a conoscenza.
22.- Per svolgere nel modo migliore la loro azione, i volontari si impegnano a formarsi
con continuità e serietà.
I Doveri
23.- I volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle persone che incontrano e pongono sempre al centro del loro impegno lo sviluppo integrale dei destinatari della loro azione.
24.- I volontari che operano dentro le organizzazioni del terzo settore devono realizzare pienamente
il loro ruolo sociale sostenendone la finalità e l’attenzione
ai bisogni più trascurati, rafforzando l’autonomia dell’organizzazione
e il legame al territorio,
contribuendo a motivare i lavoratori remunerati e il clima di lavoro,
permettendo e favorendo l’innovazione, la progettualità
e l’assunzione del rischio di impresa se è necessario per dare risposte ai bisogni.
I Doveri
I Diritti
I Diritti
25.- L’impegno di ogni volontario,
in quanto ha valore di un diritto-dovere di cittadinanza,
deve essere tutelato e promosso rispettandone
lo spirito, le modalità operative e l’autonomia organizzativa.
I Diritti
26.- I volontari hanno diritto a partecipare attivamente
a tutti i momenti di vita e organizzazione dell’associazione, gruppo o comunità in cui operano, nel pieno rispetto
delle regole e delle responsabilità in essi definiti.
Hanno diritto ad essere ascoltati nelle organizzazioni in cui operano.
27.- I volontari hanno diritto a ricevere
l’informazione, il sostegno e la formazione necessari
per la loro crescita e per l’attuazione dei compiti
di cui si assumono la responsabilità,
nella piena libertà di non essere coinvolti in attività
per cui non si sentano sufficientemente preparati.
28.- I volontari hanno diritto ad essere risarciti per i danneggiamenti che subiscono nella realizzazione
della loro azione volontaria, e a ricevere la copertura
assicurativa per i danni economici e morali che potrebbero causare a terzi. Possono ricevere il
rimborso delle spese realmente sostenute per le
attività di volontariato, ma non hanno diritto a rimborsi spese forfetari.
I Diritti
Le organizzazioni
di volontariato
Le organizzazioni
di volontariato
1.- Le organizzazioni di volontariato si ispirano ai principi della
partecipazione democratica valorizzando e promovendo il
contributo ideale e operativo di ogni aderente. E’ compito dell’organizzazione riconoscere e alimentare la
motivazione dei propri aderenti attraverso un lavoro di
inserimento e affiancamento, e una attività costante di formazione, sostegno e supervisione.
2.- L’organizzazione di volontariato non è il solo attore delle politiche sociali, non si
sostituisce agli altri soggetti responsabili, ma collabora con tutte
le realtà che compongono la società, nella prospettiva di fondere sforzi comuni.
Il volontariato ha grandi potenzialità, ma riconosce i propri limiti ed evita di accollarsi
e di farsi carico di impegni che sono in prima istanza
responsabilità di altri soggetti.
Le organizzazioni
di volontariato
Le organizzazioni
di volontariato
3.- Le organizzazioni di volontariato
perseguono i propri fini statutari senza chiudersi nello stretto recinto del proprio operare, promuovono connessioni ed
alleanze con altre organizzazioni di volontariato e di terzo
settore e partecipano a coordinamenti e consulte che permettono azioni collettive e forza di pressione.
Le organizzazioni di volontariato sociale sono luoghi permanenti di dialogo per formare un orientamento pubblico a beni comuni.
Le organizzazioni
di volontariato
4.- Per il suo ruolo politico il volontariato ha diritto ad essere
riconosciuto come soggetto di partecipazione nelle sedi appropriate di programmazione e valutazione delle politiche
sociali e del territorio e quindi di prendere parte ai processi di
cambiamento.
5.- La formazione deve accompagnare l’intero percorso dei volontari e sostenere costantemente le loro azioni, favorendo la
coscienza delle proprie motivazioni ad operare solidaristicamente,
formando la conoscenza profonda delle cause dell’ingiustizia sociale o dei problemi del territorio e le capacità e le tecniche specifiche
necessarie per il lavoro e per la valutazione dei risultati.
Le organizzazioni
di volontariato
6.- Le finalità sociali del volontariato non possono prescindere da una moderna cultura della comunicazione
intesa come strumento di relazione, di promozione culturale
e di cambiamento nella misura in cui realizzi attività di sensibilizzazione sui temi e problemi del sociale e favorisca
la costruzione di rapporti e sinergie sul territorio.
Il volontariato può così interagire al meglio anche con il mondo dei mass-media e dei suoi operatori per motivarli
a veicolare messaggi ispirati dall’etica del volontariato
e far conoscere azioni, interventi e finalità del proprio operare.
Le organizzazioni
di volontariato
7.- Legalità e trasparenza nell’uso corretto del denaro,
nei bilanci e nella distribuzione del lavoro e degli incarichi sono le condizioni imprescindibili perché
le organizzazioni del volontariato sociale divengano
“segno” visibile e credibile di libertà, giustizia, partecipazione e gratuità.