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dei processi di insegnamento. Casi di approcci non “trasmissivi” all’università e nella formazione Webinar Sle-L 31 ottobre 2012 Gianni Marconato

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Il lato oscuro dell’e-learning: l’innovazione dei processi di insegnamento. Casi di approcci non “trasmissivi” all’università e nella formazione

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Page 1: Il lato oscuro dell’e-learning: l’innovazione dei processi di insegnamento. Casi di approcci non “trasmissivi” all’università e nella formazione

Il lato oscuro dell’e-learning: l’innovazione dei

processi di insegnamento. Casi di approcci non

“trasmissivi” all’università e nella formazione

Webinar Sle-L 31 ottobre 2012Gianni Marconato

Page 2: Il lato oscuro dell’e-learning: l’innovazione dei processi di insegnamento. Casi di approcci non “trasmissivi” all’università e nella formazione

L’e-learning (?) è una questione complessa Ogni suo aspetto presenta delle sue proprie

problematiche La qualità dell’e-learning è determinata da

tanti fattori Io mi focalizzo oggi sulla dimensione

«metodologia didattica»

Una premessa premessa

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Usare le tecnologie nella didattica è già una «innovazione» di per sé stessa (anche se dal mio punto di vista è più un «adattamento» che una vera e propria «innovazione»)

La vera «innovazione» dovrebbe consistere nel fare cose nuove in un modo nuovo (non solo fare le solite cose in un modo nuovo, con strumenti diversi)

http://www.giannimarconato.it/2012/02/giu-dalla-cattedra/

Una seconda premessa

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Le tecnologie digitali sono una grande opportunità per il miglioramento dell’insegnamento e dell’apprendimento

Il grande rischio è connesso con il fatto che una nuova tecnologia viene inserita in una vecchia tecnologia (la classe)◦ è inutile lamentarsi se un’autovettura non prende il volo nonostante che nel suo vano motore si

sia messo il propulsore di un jet! (http://etcjournal.com/2011/09/05/a-lesson-from-the-kyrene-school-district-technology-alone-is-not-the-answer/

La nuova strumentazione richiede, anche, una nuova pedagogia

La terza premessa

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La qualità dell’e-learning passa anche attraverso la focalizzazione sulla dimensione pedagogia delle tecnologie digitali

Una (prima) conclusione

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Forte focalizzazione sugli aspetti tecnologici e sulla dimensione «logistica» delle tecnologie

Scarsa condivisione dei metodi/strategie/approcci adottati (Olimpo *)

E’ possibile che ci sia molto di più di quanto non si veda

(*) http://www.giannimarconato.it/2008/10/siel-08-le-verita-di-olimpo/ Si fa didattica con le tecnologie senza tener conto dei risultati della ricerca. E questo é un peccato. mancanza dell’effetto cumulativo dei risultati della ricerca. Tutti operano nell’ignoranza, nella non considerazione di quanto altri hanno fatto. Questo avviene perché non esiste un dialogo tra punti di vista parziali e differenti. Si ha contrapposizione di punti di vista: umanisti vs tecnologi, prospettiva socioculturale vs cognitiva. Si ha una insufficiente collaborazione interdisciplinare; si hanno resistenze istituzionali e culturali.Questo avviene, anche e più banalmente, perché raramente si ha accesso alla documentazione di ricerca, che viene occultata se non in quelle parti in cui si descrivono i risultati positivi tacendo colpevolmente su quelli negativi. E questo occultamento di informazioni è tanto più forte, quanto più i finanziamenti utilizzati sono di tipo pubblico

… ma, cosa succede?

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Evidence-based Una sintesi di 800

meta-analisi sui risultati dell’istruzione

Web-based Learning: d= 0,18 (valore minimo di significatività positiva 0,40 di Effect Size)

….. le tecnologie NON migliorano l’apprendimento

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The meta-analysis found that, on average, students in online learning conditions performed better than those receiving face-to-face instruction

http://www2.ed.gov/rschstat/eval/tech/evidence-based-practices/finalreport.pdf

Ma (bis) ……

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Le tecnologie, in quanto tali, NON migliorano la qualità dell’apprendimento (contrariamente a quanto la retorica delle tecnologie didattiche e l’innovazione di facciata ci vuol far credere)

Solo all’interno di specifiche strategie di apprendimento le tecnologie POSSONO migliorare qualità dell’apprendimento

Dalla mia pratica

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Una ipotesi: ispirarsi a solide concettualizzazioni sull’apprendimento e sulla cognizione

Quale strada intraprendere?

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Alcuni esempisollecitando altri esempi

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Cognitive Flexibilty Theory

R. Spiro, P. Feltovich, R. Coulson 1992 - 1995

Acquisizione di conoscenza in domini complessi

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La complessità di una tematica, di un problema ill-structured, open-ended è resa attraverso ◦ una molteplicità di casi reali ◦ le molteplici prospettive in essi implicate◦ le tematiche trasversali ai casi ed alle prospettive

Si apprende ◦ attraverso il «criss-cross landscape» (esplorazione

del CFH)◦ risolvendo transfer-cases

Apprendere la complessità ed il problem solving

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Case-based LearningJ, Kolodner, R. Schank

Memorizzare soluzioni di problemi in formato narrativo

Casi come esperienze precedenti

Esperienza vicaria

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Ask System

http://www.provincia.bz.it/fp/reception/

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Semplice applicazione di intelligenza artificiale

Simulazione di una conversazione con un esperto

Supporto della prestazione just-in-time Didatticamente si utilizza un Ask System

nella prospettiva del problem solver

Ask System

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Apprendimento Significativo con le

tecnologieD. Jonassen

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investigare compiere esperimenti costruire modelli costruire comunità supportare la scrittura comunicare progettare visualizzare valutare 

Apprendimento significativo (in breve da D. Jonassen)

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Case-based learning - Kolodner, Schank, Jonassen et al.

Casi come esperienze precedenti e come prospettive multiple - Jonassen

Narrazione (vs. descrizione) e storie Bruner Apprendimento significativo (vs.

memorizzazione) Ausubel, Novak, Jonassen

Altri riferimenti concettuali degli esempi presentati

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Una conclusione (provvisoria)La qualità dell’e-learning è, anche, questione di costi per un servizio didattico più consistente ed efficace

http://www.giannimarconato.it/2011/12/prendersi-cura/

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Quali alternative …

… in epoca di spending review

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Didattica «digitale» Far insegnare ai computer Sostituire l’insegnante biologico con uno

digitale Industrializzare l’insegnamento Standardizzare l’apprendimento

http://www.giannimarconato.it/2011/11/non-ci-siamo-proprio-capiti/

Alternative ad un servizio didattico ricco, di qualità

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Promuovere un apprendimento di bassa qualità

Creare una nuova élite di persone istruite, educate, formate

Escludere coloro che hanno un maggior bisogno di supporto

http://www.giannimarconato.it/2011/12/abusi-delle-tecnologie-didattiche/

… ma anche ….

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[email protected]

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Grazie per la partecipazione