il liceale dicembre 2010

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Liceo Scientifico, Classico, Scienze della Formazione “G. De Rogatis”; San Nicandro G. co (FG) - Anno X n.2

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Anno X n.2

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Editoriale + Attualità

Uguaglianza? Ma quando mai! di Camilla Mastrosimone

Vacanze, finalmente! Giunti all’ultimo giorno di scuola del 2010, il Liceale non poteva pro‐prio mancare, non credete? Stra‐no ma vero, quest’anno nell’aria il Natale si sente proprio, sicura‐mente grazie anche alla splendi‐da neve della settimana scorsa che ci ha fatto saltare ben tre giorni di scuola (che spettacolo)! Ci servivano proprio, vero? So‐prattutto perché negli ultimi me‐si non abbiamo potuto fare nem‐meno un’assemblea, né di classe né d’Istituto, e non abbiamo ri‐cevuto dall’alto neanche un’ora per addobbare le nostre fredde e spoglie, ma soprattutto fredde, classi, tutto per i due scioperi che abbiamo fatto, uno dei quali è stato fatto veramente bene, con tanto di manifestazione or‐ganizzata. Si vabè, sono cose che riguardano le università, ci è sta‐to detto, ma alla fine del liceo la maggior parte di noi dov’è che andrà?! Comunque sia, non cre‐do che qualcuno si sia pentito degli scioperi fatti e, in ogni caso, ringraziamo il preside per le due ore che ci sono state concesse l’ultimo giorno di scuola per fare una festa di fine anno (cosa che farà saltare a molti l’odiata sesta ora!). Ad ogni modo, siamo sopravvis‐suti (speriamo tutti) alle interro‐gazioni, ai compiti, ai colloqui, ed ora il nostro unico pensiero va alle feste, alle mangiate, ai rega‐li, cose che scalderanno le nostre vacanze, accompagnate da que‐sto giornalino, ovviamente! :D Perché dilungarci allora? C’è tan‐

to da leggere, quindi vi augu‐riamo soltanto buone feste!

La redazione

Questo terzo millennio, appena iniziato e che in tanti avevano creduto e spera‐to dovesse essere migliore perché, nel frattempo, “grandi e mirabili” cose gli uomini avevano compiuto, in realtà non è granché differente da quelli tra‐scorsi. E la ragione, a mio parere, va ravvisata nel fatto che i cambiamenti epocali sono determinati e voluti dagli individui i quali, se da un lato si adope‐rano concretamente, aguzzando l’intelligenza, perché non si arresti la corsa al Progresso, padre di qualsiasi forma di sviluppo ed evoluzione, dall’altro ben poco fanno per far emer‐gere il meglio del loro “essere perso‐na”. Anzi, sembra quasi che, più si va avanti nel tempo più diventano eviden‐ti gli aspetti peggiori dell’animo umano. Pertanto, quando spesso, sento dire, che la colpa di questo mondo che va al rovescio è della società che, nella sua irrefrenabile corsa verso il futuro, di‐mentica di portare con sé il bagaglio dei valori fondamentali insiti in ogni perso‐na, viene da chiedermi: “Ma, non sono gli esseri umani a fare la società?” Allo‐ra, se così è, perché imputare ad una identità astratta, cioè alla società, com‐portamenti ingiusti e sbagliati che, in‐vece hanno un nome ed un volto per‐ché commessi da persone identificate o identificabili? Quindi, poiché sono sempre gli uomini i protagonisti della storia e poiché essi, nonostante la cul‐tura, l’educazione al vivere civile, conti‐nuano a passare indenni attraverso i secoli con i loro pregi e difetti, appare chiaro perché anche il terzo millennio non è e, credo, non sarà diverso, dal passato. Non deve pertanto meraviglia‐re se, ancora oggi, in questo mondo reso aureo dalle tante rivoluzionarie scoperte, permangono estese zone d’ombra che trovano la loro origine nella cecità d’animo di quanti non han‐no, purtroppo, ben capito che cosa veramente significhi essere, consape‐volmente e responsabilmente “Uomo”,

al di la della ricchezza, del successo e della posizione sociale che si occupa. Accade così che un giorno, un perso‐naggio di un certo rilievo, per difendere un suo opinabile atteggiamento, si per‐metta di dire pubblicamente che “è meglio guardare le belle ragazze che essere gay” , offendendo in tal modo sia gli omosessuali sia quanti credono nel principio di uguaglianza per la cui affermazione e realizzazione tanti si sono battuti, anche a costo della vita. Bene, dinanzi a simili dichiarazioni, rese tra l’altro da chi si fregia, per delega altrui, di ricoprire alte cariche istituzio‐nali, non si può non rimanere sconcer‐tati e non provare un senso di vergogna per la pochezza d’animo e d’intelletto dimostrata. È possibile che ancora oggi debbano esistere distinzioni tra gli uo‐mini come ai tempi degli iloti spartani e degli schiavi romani? Ogni essere uma‐no, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalla condizione economica, ha una sua i‐dentità e dignità che va sempre salva‐guardata, come chiaramente afferma l’art.3 della nostra Costituzione. Al con‐trario, non vi è alcuna norma che san‐ziona l’omosessualità che, pertanto, non essendo un reato, né una colpa, né una patologia, né un peccato, né un disonore, né un’infamia, rimane, a mio parere, un semplice modo di essere di una persona. E semmai tale condizione viene vista, da coloro che fondano la loro esistenza su pregiudizi, come una diversità, essa, al pari delle altre, se vissuta nella trasparenza e nella legali‐tà, merita di essere rispettata. Saranno invece le occhiate alle belle ragazze, se e quando degenerano, poi, in compor‐tamenti ai limiti della normalità, a do‐ver essere incriminate! Perciò, illustris‐simo, onnipotente e onnisciente signor X, la prossima volta, rifletta, prima di parlare! L’uomo rimane sempre tale, a prescindere dalle sue inclinazioni ses‐suali! 2

...and a happy

new year!

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Attualità

Da uno studio sui giovani di oggi e il sonno, condotto dal dott. James E. Gangwisch – psi‐chiatra del Columbia University Medical Center di New York‐ pubblicato recentemen‐te dalla rivista scientifica Sleep (www.journalsleep.org), si scopre che ritar‐dare troppo l’ora di coricarsi può certamente portare alla depressione. Sono lontani i ( miei bei!) tempi del Carosello che, con gli sketch comici tra le 20.50 e le 21.00, faceva scattare il coprifuoco per tanti bambini in casa e an‐che fuori. “Oggi gli adolescenti hanno già per‐so in media un’ora e mezza di sonno rispetto a mamma e papà. Sotto la spinta degli stimoli di Internet & co., i giovanissimi ingaggiano una lotta continua con l’orologio biologico per chiudere gli occhi il più tardi possibile” osserva Claudio Mencacci, della Società ita‐liana di Psichiatria. Questi ragazzi sono sem‐pre più spinti alla ricerca spasmodica di nuovi amici, nuovi luoghi, nuove avventure e nuove conoscenze in grado di abbattere gli angusti confini della noia quotidiana fatta di famiglia e scuola, di tv e quartiere. Un eccitante viag‐gio notturno che non fa sentire il sonno e che non lascia chiudere gli occhi né sentire la te‐sta pesante come per generazioni è accaduto ai giovani nottambuli immersi in libri, anche appassionanti. Gli esperti, adesso più che mai, mettono sot‐to accusa il sonno perduto dai ragazzi di oggi, definiti super‐gufi perché svegli di notte e assonnati di giorno che, rispetto ai coetanei che vanno a letto non più tardi delle 10 di sera, corrono il 24% in più di rischi di soffrire di disturbi depressivi e hanno perfino il 20% in più di probabilità di covare pensieri suicidi. L’indagine è stata condotta su oltre 15 mila adolescenti fra i 7 e i 12 anni. Dunque, a letto presto, per non soffrire non soltanto la depressione ma anche maggiore irritabilità, diminuzione del rendimento sco‐lastico, predisposizione all’uso di stimolanti e a comportamenti aggressivi. Per evitare i problemi con la salute psicofisica occorrono 8

‐9 ore di sonno, sostengono i medici pedia‐tri, anche se diventa sempre più difficile farlo nella pratica quotidiana. I più giovani sono molto stressati per il poco riposo, a causa della tv (secondo Pediatrics, rivista ufficiale dell’American Academy of Pediatrics, ormai il 66% degli adolescenti ha la televisione in ca‐mera da letto), ma soprattutto di computer e cellulari che, accesi fino a tardi per le chat, per i giochi e le navigazioni, senza la necessi‐tà di muoversi dalla loro stanza, spalancano le porte del gran mondo “È un circolo vizioso pericoloso. Andare a letto tardi favorisce la depressione, ma nello stesso tempo chi è già portato a soffrirne tende a non addormentar‐si mai” spiega il neurologo Lino Nobili alla guida del Centro per la cura dei disturbi del sonno presso l’ospedale milanese di Niguar‐da. Questa è la cosiddetta “insonnia sistematica”, malattia – secondi chi la soffre o l’ha sofferta‐ tra le più crudeli che ci sia‐no, di quelle che non si augurano neanche ai ne‐mici. Per la psicologa infantile Silvia Vegetti Finzi “ i genitori sono chiamati a dare soprattutto il buon esempio. È importante, per dire, che l’orario della cena non sia trop‐po posticipato, anche se spesso si torna a casa tardi per motivi di lavoro. Le abitudini corrette, poi, vanno insegnate con pazienza quando i bimbi sono ancora piccoli”. Lo psi‐chiatra Mencacci afferma perentoriamente che “la voglia di vivere tutto e subito è tipica dell’adolescenza. Il vero insegnamento da tramandare ai figli, allora, è di non avere pau‐ra del futuro e di non bruciare la gioventù. Così magari si convincono anche a riposare di più”. Gli esperti concordano nel suggerire di godersi momento per momento, anche te‐nendo la testa sul cuscino e gli occhi chiusi. Buonanotte, allora, anche ai cybernauti, ma con moderazione!

alla depressione di Leo Caputo

I nostri ragazzi insonni, infelici e facili

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Attualità

IL CORAGGIO DI "FERRO": SONO GAY. di Annachiara Marsilio

Questa è la prima volta che mi cimento nella stesura di un articolo di giornale, perdonerete perciò qualche mio errore… Ho scelto una te‐matica alquanto delicata per esordire come giornalista ma essa mi sta particolarmente a cuore. Infatti voglio parlare della notizia che riguarda il mio idolo musicale, Tiziano Ferro, che ha suscitato non poco scalpore nel mondo dello spettacolo ovvero la dichiarata omosessu‐alità del cantante. Credo che per un ragazzo o una ragazza scoprirsi omosessuale sia qualcosa di sconvolgente, devastante perché ci si accor‐ge di essere dei “diversi” ben consapevoli che la società, non ce lo nascondiamo, considera tale

stato una vergogna, un peccato, una “malattia“ da cui scappare. E’ con queste consapevolezze che Tiziano ha trascorso la sua adolescenza e la

sua giovinezza e nonostante la fama e il suc‐

cesso ha vis‐suto momen‐ti di dolore p r o f o n d o , che gli ha t r a f i t t o l’anima e il cuore portan‐dolo a un

passo dal suicidio, ma anche a comporre alcune delle sue più belle canzoni, che poi sono della vere e proprie poesie che fanno vibrare le cor‐de più profonde dell’animo umano come “Sere Nere”, “Ed ero contentissimo”, “Alla mia età”. Come diceva il grande Freud, il padre della psi‐coanalisi, l’omosessualità certamente non è un pregio, ma non è qualcosa di cui ci si debba vergognare, non è un vizio, una degradazione e neppure può essere definita una malattia, piut‐tosto può essere considerata come una devia‐zione delle funzioni sessuali, provocate da un certo blocco dello sviluppo sessuale. Molte per‐sone stimabilissime, in epoca antica e moder‐na, sono state omosessuali, tra queste molti tra gli uomini più grandi (Platone, Michelangelo; Leonardo Da Vinci). E’ una grande ingiustizia perseguire l’omosessualità come un reato ed è anche una crudeltà che ferisce nel profondo la dignità umana della persona che viene additata come omosessuale. Quindi togliamoci dal volto quell’espressione di disgusto e di disprezzo quando ci troviamo di fronte ad un gay ma re‐galiamogli un sorriso, uno dei nostri più belli, dei più smaglianti, dei più sinceri che lo avvol‐gano come un caldo abbraccio e gli permettano di continuare lungo la sua strada che, anche se irta di difficoltà, è la strada della sua vita e me‐rita tutto il nostro rispetto.

Stanza n°2, letto n°12. di Deborah Giagnorio

Emozioni: è di questo che vo‐glio trattare! Sabato sera, tutta agghinda‐ta, pronta per uscire. Uno squillo, due. Leggo sullo schermo: Non‐na. “E’ nato!” penso subito e la sua voce al di là della cor‐

netta me lo conferma. Adrenalina a mille, gioia infinita (Negrita ‐.‐‘) e poi un sorriso da capogiro. Il giorno dopo vado

in ospedale, mi accoglie un corridoio lunghissi‐mo e dopo aver svoltato a destra le pareti ver‐de‐pesca mi comunicano che quella è la parte più bella dell’ospedale, la più felice, la meno triste. Vedo pance dappertutto. Sono contenta. L’ansia mi pompa nelle vene e vedere quella testolina, che da due notti sognavo, è un’emozione inspiegabile. Ho avanti a me quat‐tro mondi differenti, quattro generazioni. Mi emoziona sapere che l’una deriva dall’altra, proprio come una colorata matrioska. Mi emo‐zionano tutte quelle mamme con il viso gonfio che stringono al petto le loro minuscole creatu‐re. Mi emoziona sapere che il mio dolce nipoti‐no ancora non compie un giorno, 24 ore. Mi emoziona la VITA. Benvenuto Michele! =) 4

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Attualità

La Peer Education: cos’è…? di Incoronata Ciavarrella

Sono certa che ameno una volta da quando siete alunni di questo liceo avete sentito parla‐re di PEER EDUCATION e vi sarete chiesti cos’è e d i c o s a s i o c c u p a . Be n e… La PEER EDUCATION, tradotto in italiano educa‐zione fra pari, ha il compito di far passare alcuni messaggi di tematiche molto vicine ai giovani, come l’uso di alcoolici, di sostanze stupefacenti o la prevenzione contro le malattie sessual‐mente trasmettibili, attraverso educatori della stessa età di coloro che devono ricevere il mes‐saggio. Questi PEER EDUCATORS cono formati a loro volta da altri ragazzi e psicologi, che analizzano e studiano attentamente le varie tematiche giovanili attraverso molteplici attivazioni che vanno da giochi divertentissimi a discussioni nella quale partecipano anche i docenti. Nella nostra scuola il progetto è attivo da diver‐si anni e proprio poche settimane fa si è svolta una formazione a Vicenza e prima ancora a

Reggio Emilia sulla promozione del benessere in vari contesti quotidiani come quello sportivo, scolastico, informale e interculturale e a queste formazioni hanno partecipato due Peer Educa‐tor del nostro istituto; mentre il 15 e il 16 di questo mese si terranno presso l’Art Village di S. Severo degli incontri di formazione per nuovi Peer, e a questo parteciperanno 7 ragazzi del nostro liceo. Inoltre invito le classi, in particolare del biennio Scientifico, Classico e Pedagogico, a chiedere assemblee di classe finalizzate a conoscere la Peer Education e fare insieme ai Peer Educators attivazioni allo scopo di approfondire temi che ci toccano molto da vicino. Un po’ di informazione in più non guasta mai… Per ulteriori informazioni rivolgersi alla docente riferente Carmen Tusino o agli attuali Peer Edu‐cator Incoronata Ciavarrella, Denyse Morrone, Alessandro Tancredi di 4^C e Tonia Frascaria, Dehebora Gagnorio, Alessandro Guerieri di 4^A

L’ italiano è un optional? di Lia Carmy Contessa

Dopo un piccolo giro sul web, tra news, blog e tant’altro si può notare bene quanto questo problema abbia messo in difficoltà molta gente. Ma cosa ha spinto il popolo italiano a trasfor‐mare la propria lingua in un vero e proprio op‐tional? Le cause possono derivare da molti fattori che ci circondano. Una causa potrebbe essere do‐vuta all’indifferenza e alla noncuranza che por‐ta in rovina il nostro benamato italiano. La gen‐te non si preoccupa più di come scrivere corret‐tamente una parola o di come utilizzare i verbi nei tempi giusti. A complicare tutto ci sono an‐che le comuni abbreviazioni da SMS, che ora‐mai sembra siano diventati così importanti da non poterne fare più a meno. Perfino la storia parla di un utilizzo di questo linguaggio abbre‐viato già da parte degli inglesi in epoca vittoria‐na. Tale usanza, però, era limitata quasi esclusi‐vamente a dei "messaggini" tra giovani o qual‐che poesia e mai avrebbe intaccato i documenti ufficiali o comunque pubblici di quei tempi. Ai nostri giorni questa "riforma linguistica" è co‐minciata con la diffusione dei telefoni cellulari e dei relativi sms, per un bisogno economico non tanto di tipo linguistico. Ora, però, sta prenden‐do pian piano piede in altri documenti sia infor‐

matici, che reali. I forum, i blog, i muri, i temi di classe sono costellati di parole abbreviate che spesso infrangono persino le regole grammati‐cali della lingua italiana. Oltre ai linguaggi di SMS c’è anche un altro fenomeno che affligge questa bellissima lingua: gli inglesismi. Si tratta di prestiti da parte della lingua inglese per defi‐nire concetti che in italiano sarebbero più com‐plessi da spiegare, ma che in alcuni casi vengo‐no usati solo per pura speculazione mediatica. Ad esempio parole come new‐entry, pole position, gossip, etc. hanno un corrispettivo italiano (nuovo arrivo, prima posizione, pette‐golezzo, ecc). Sino a poco tempo fa’ questo fenomeno esisteva con il francese: si usavano francesismi per apparire di un certo ambito sociale. Altri colpevoli potrebbero essere i mass‐media che influenzano molto il modo di parlare o an‐che le forme dialettali che usiamo tutti giorni. In conclusione l’italiano non è un optional tanto meno un modo di essere. Proviamo, in un mon‐do che corre in fretta, dove nessuno ha più tempo per fermarsi a pensare sa quello che dice e a quello che scrive, a mantenere comun‐que in alto questa nostra bella ed inimitabile lingua.

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Musica

Il mostro di cui non ho paura di Betta

Il mostro di cui non ho paura è nato a Correg‐gio un po’ di anni fa e da circa 8 anni mi ac‐compagna in tutto quello che faccio. Mi dà la carica quando sono giù dicendomi che “il me‐glio deve ancora venire” mi fa sentire “leggera” e mi ricorda che nella vita non ci si deve arrendere e trascurare (perché “chi si accontenta gode così così") e quindi di TENE‐RE BOTTA, sempre. Gioie, dolori, amicizie, amore, gente falsa, lui c’è sempre. Il mostro di cui non ho paura non è un sem‐plice cantante: è un simbolo, una guida, per alcuni un ciarlatano, ma per me è sicuramen‐te un maestro. Mi ha insegnato

molto anche in piano pratico. Grazie a lui co‐nosco i primi articoli della Costituzione, e non credo sia una cosa da poco, anzi pen‐so che la mag‐gior parte dei miei coetanei non conosca nemmeno il

primo articolo : “L’Italia è una repubblica de‐mocratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Lasciamo per‐dere la prima parte (sulla quale avrei molto da dire) e parliamo della seconda parte: l’Italia siamo tutti noi, non solo chi ci rappre‐senta! Ormai questa visione è svanita, “nessuno” si sente al potere, o semplicemen‐te, italiano (ovviamente qui non si parla dell’Italiano che espone la sua bandiera nei giorni dei mondiali). Le idee del popolo sono un po’ oscurate e nessuno si batte per far cambiare le cose. Siamo un paese di accidio‐si. Ma “cosa vuoi che sia? Passa tutto quan‐to”. Così io mi rifugio nelle sue canzoni, pro‐vando un’emozione diversa, come quando ti mettono improvvisamente uno specchio da‐vanti , ti riconosci, sai che quello che vedi sei tu, ecco è questo che provo sentendo un suo nuovo brano: trovo me stessa, perché so già quello che dice, sono i miei stessi pensieri! La cosa buffa è che lui non può conoscermi ep‐pure parla proprio di me. Il mostro di cui non ho paura si chiama Lucia‐no Ligabue ed è (per me) il più grande filoso‐fo della nostra età!

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FABRI FIBRA... IL RITORNO di Simona De Rogatis

Fabrizio Tarducci meglio noto come FABRI FI‐BRA, ritorna al successo con il suo nuovo disco “controcultura”, anticipato dall’uscita dello streetalbum quorum. Amato, odiato, criticato, Fabrizio è sempre riuscito a far parlar di sé, sia nel bene che nel male; ma le critiche non sono riuscite a fermare il numero di fans che apprez‐zano il rapper, grazie anche alla rielaborazione da parte del cantante delle basi e dei testi, secondo alcuni diventati ormai commerciali. Il cd uscito il 7 settembre in tutti i negozi di di‐schi, ha registrato subito un grande successo vendendo dopo pochi mesi già milioni di dischi. Il singolo Vip in Trip, estratto dall’album “controcultura”, è stato il più apprezzato dalla critica, e molto gettonato all’interno delle ra‐dio, come ogni singolo che si trasforma in tor‐mentone, la gente non ha fatto altro che ripe‐tere il ritornello senza, ovviamente, per la mag‐gior parte, comprenderne il senso. Il cantante, senza peli sulla lingua, fa citazioni, inserisce nomi di politici, di cantanti italiani e questo suo voler dire il vero, lo ha spesso messo nei “guai”, come ad esempio, nel caso della canzone “NON DITELO”, dove espone la sua opinione riguar‐dante l'orientamento sessuale del giovane can‐tante italiano Marco Mengoni, o nell’esprimere il suo apprezzamento nei confonti della famosa attrice italiana Laura Chiatti. Sempre molto tra‐vagliati e ostacolati, questi testi e questi album, riescono puntualmente a scalare le playlist di tutt'Italia, riscuotendo gran successo nei giova‐ni. Accusato anche di essere strumento nelle mani del partito democratico di sinistra, è stato ostacolato nell’inserire il singolo “Più o Meno” all’interno dell’album, dove esprime il suo sde‐

gno sul governo e sul premier Berlusconi. Rime pungenti e un po' sarcastiche, accompagnate da basi musicali o‐recch iab i l i , s i “ impo s s e s s a no ” delle nostre radio e delle nostre menti, che tra un svago e l altro vengono in‐tervallate dalle citazioni di questi testi, ormai diven‐tati tormentoni. Di seguito ci sono le date del tour CONTRO CULTU‐RA e TANTA RO‐BA 2010/2011 : 29 gennaio Tori‐no teatro della concordia 4 febbraio Cortemaggiore 5 febbraio Bologna 11 febbraio Udine 12 febbraio Villafranca 18 febbraio Rimini 24 febbraio Napoli 25 febbraio Bari 26 febbraio Taranto 4 marzo Catanzaro 5 marzo Messina 11 marzo Montesilvano 12 marzo Senigallia 18 marzo Castelfranco Veneto 19 marzo Taneto di Gattatico 25 marzo Terrazzo sull' Adda

Musica

Chi? Fabri Fibra Ligabue Negramaro Alessandra Amoroso My Chemical Romance Verdena

Dove?? Torino ‐ Teatro della concordia Milano ‐ Teatro nazionale Roma ‐ Gran teatro Bari ‐ Teatro Petruzzelli Roma Milano Napoli ‐ Palapartenope Barletta ‐ Paladisfida Milano ‐ Palasharp Roma ‐ Circolo degli artisti Roma ‐ Circolo degli artisti Bari ‐ Demodè

Quando??? 29/01/2011 24/01/2011 01/02/2011 27/02/2011 10/03/2011 11/03/2011 24/03/2011 25/03/2011 23/03/2011 28/03/2011 07/03/2011 26/01/2011 27/01/2011 05/02/2011

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Tasto stop per ora! Vi aspetto sempre qui tra le vostre pagine musicali nella prossima uscita, e rinnovo l'invito a chiunque sia interessato a partecipare con notizie, richieste e quant'altro vi interessi, per riuscire a migliorare sempre di più questa rubrica e accontentare tutti i gusti più uno! Concludo al solito con una massima di un grande,anzi grandissimo, protagonista della storia della musica e vi faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e Felicissimo Anno Nuovo, entrambi, sempre, ovviamente, molto rock!

Salve a tutto cari studenti! Ben tornati tra le pagine scelte dal nostro giornale per parlare delle vostra musica! A sole due settima‐ne dalle tanto attese vacanze di Natale abbiamo trovato per voi qualche gustosa novità musicale per rendervi, magari, meno amari i giorni d'attesa! Pronti? Play...e come al solito, enjoy!

Fresh news from the world A 4 anni dal grandissimo successo di "The black parade" (240.000 copie vendute in USA), i My chemical Romance tornano con un altro sensazionale album, dal gusto tutto nuovo, intitolato “Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys” prodotto da Rob Cavallo (già produttore di artisti quali Alanis Morisette, Green Day, Kid Rock e i Go Go Dolls) per l'etichetta Reprise Records. In uscita il 23 novembre scorso, l'album segna una svolta stilisti‐ca per il gruppo, che a lavoro finito ha realizzato che il risultato era molto divesro da quello di partenza; lo stesso frontman Gerard Way (che sfoggia una capigliatura rosso fuoco per questa nuova partenza) dichiara che Danger Days ha finito per essere una rivolta contro la “calmata” di immagine dell'album precedente, rendendo così questo nuovo frutto del loro lavoro una cosa nuova e diversa. A fare da apripista all'album è il singolo “Na Na Na (Na Na Na Na Na Na Na Na Na )”, già in vendita in tutti gli store digitali dal 28 settembre e seguito da poco dal secondo singolo estratto, “Sing”. Ma non è tutto! Infatti il gruppo sta mettendo su il “World Comtamination Tour” di cui è trapelato ancora poco, ma si vocifera toccherà anche l'Italia! Ci toccherà aspettare dunque, e nel frattempo possiamo solo sperare si ripe‐ta il grande successo ottenuto dal Black Parade World tour, culminato al Madison Square Garden di New York. Let's wait!

Coming soon... I Foo fighters, gruppo rock messo su dal buon vecchio Batterista dello storico gruppo dei Nirvana, Dave Grohl, preparano il ritorno all’attività in studio per la metà del 2011, dopo i precedenti successi. Il nuovo disco infatti è già in lavorazione e sono pronti almeno una metà dei brani, sotto la supervisione di Butch Vig, produttore del capolavoro dei Nirvana appunto, Nevermind .Dave Grohl e compagni preparano così l’annunciata seconda parte di “Echoes, Silence, Patience & Grace”del 2007, che consterà di 14 sensazionali tracce. Il leader ha anche dichiarato che il disco sarà il più pesante della storia del gruppo! Inoltre il cd sarà accompagnato da un documentario sul “making of” e preluderà a un intenso tour estivo, di cui si avrà un’anteprima a Milton Keynes il 2 e 3 luglio 2011. Un grande ritorno nel mondo della musica è dunque quasi pronto ad entrare nelle vostre case, nelle vostre orecchie, nelle vostre teste! Pronti a farvi contagiare?...

Coming soon Ps! A proposito di grandi ritorni, un piccolo appunto: “[...]a fine settembre finito il tour europeo riprenderemo sul serio a registrare in studio con nessuna distrazione da altri progetti ne io ne nessun membro dei BLINK 182. Per questo sono ottimista e dico che il cd fine 2010 massimo 2011 vedrà luce nei negozi e che intorno a Febbraio 2011 ve‐drete e sentirete "Up all Night" in TV e ra‐dio.”‐Mark Hoppus Beh aspettiamo anche questaaaa...!!!!

Made in Italy Tra le novità di casa nostra troviamo i Negramaro con il loro nuovo album intitolato "Casa 69", registrato a Toronto (Canada) presso i Me‐

talworks Studios di David Bottrill, il nuovo produttore artistico. Il disco contiene 16 tracce, e il formato digitale iTunes LP (mai realizzato prima da artisti italiani) dell'album include due bonus track aggiuntive ‐ "Lacrime" e "Comunque Vadano Le Cose (Scusa Mimì)" ‐ e tanti contenuti inediti, tra cui nuovi filmati, foto, testi e molto altro ancora! Il primo singolo estratto da "Casa 69" è "Sing‐hiozzo", acquistabile sulle piatta‐forme digitali già a partire dal 22 ottobre. L'album è di grande impatto sia musicale che concettuale. Temi come l'incomunicabilita', il potere dell'illusione e l'individualita' sono i cardini dei sedici brani di Casa 69. L'album dei Negramaro è stato rilasciato il 16 novembre scorso,e nell'attesa , il magazine “Vanity fair” ha dedicato alla band salentina un articolo e la propria copertina.E a proposito di copertine, quella dell'album, è stata disegnata proprio da Ermanno, componente della band, e mostrata in anteprima dal Corriere della sera del 20 ottobre scorso e che mi sono premurata di procurarvi! Beh che dire, questi ragazzi sono la dimostrazione che non è importante da dove vieni, se sei bravo alla

fine, arrivi...capito tutti ragazzuoli? Dream on,mi raccomando...

A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato. -Jim Morrison-

Rubrica a cura di Manuela Gabriele 5^B 8

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Ken Follet si laureò in filosofia all’University College di Londra, lavorò come giornalista, ma sopratutto divenne famoso grazia alla sua bravura nella scrittura. “I pilastri della terra” è uno dei suoi grandi best seller, scritto nel 1989. Esso parla della costruzio‐ne di una cattedrale gotica nel piccolo monastero di Kingsbridge, dove già da tempo i poveri monaci che si occupavano del villaggio avevano una chie‐sa in rovina e che per puro caso, all’arrivo di un mastro costruttore, venne del tutto incendiata, come si pensò, da Satana stesso come punizione alla vita troppo legata ai beni materiali dei cittadi‐ni e dei monaci stessi. Il libro è ambientato nei bui e tristi periodi del Medioevo dove la chiesa era l’auctoritas principale e tutta la società era succu‐be di quelle che prende il nome di Teocentrismo, cioè la centralità della presenza sacra rispetto a tutte le altre cose, terrene e non. Forti personaggi spiccano in questa vicenda, da persone buone e fortemente devote, a persone, invece del tutto lontane dall’amore verso Dio e avide di potere. I personaggi principali del romanzo sono diversi e diversificati. Troviamo, appunto, il buon frate, Philip, che prestissimo diventerà priore del mona‐stero, dopo la morte del vecchio priore James; egli è l’uomo molto simile a quello che dovrebbe essere il prototipo dell’uomo di Chiesa, anche se egli stesso afferma più volte di essere incline a quella che è la sua pecca, l’ambizione; infatti egli dice: “un monaco ambizioso non è un buon mo‐naco”; diversamente da Philip troviamo il suo antagonista principale, cioè padre Waleran Bigod, prima semplice prete, poi fatto vescovo dopo che averne ucciso il precedente secondo un accordo fatto con il giovane Philip, secondo il quale egli l’avrebbe fatto eleggere priore a patto che, quan‐do si fosse presentata l’occasione, lo avrebbe raccomandato vescovo. Waleran è il personaggio malvagio, avido, assetato di potere, nonostante sia un uomo di chiesa, a lui non interessa niente della religione, ma gli interessa solo ampliare il suo palazzo, godere di ottima fama, godere dell’amicizia e della protezione dei nobili e del re per riuscire a veder realizzati i suoi piani. Naturalmente la trama è intrecciata anche con altri avvenimenti di carattere politico, soprattutto riguardanti due famiglie della contea di Shiring, come quella di Bartolomeow conte di Shiring e i

I Pilastri Della Terra: un piccolo-

grande salto nel nostro amato Medioevo! di Giuseppe La Piscopia

signorotti Hamleigh, che da tempo aspirano a diventare conti, rubando il titolo ai rispettivi conti di Shiring con sotterfugi grazie all’appoggio dello stesso vescovo. La storia però tratta anche delle vicende di un povero costruttore, mastro Tom, che con la sua famiglia si trova licen‐ziato dal suo lavoro ed è costretto a vaga‐bondare da villaggio in villaggio alla ricer‐ca di un impiego. Durante la sua ricerca, sua moglie muore di parto e si troverà costretto a seppellirla e ad abbandonare il neonato nel bosco, dove poi verrà trovato da un ladro, che si convertirà diventando monaco e crescerà il bambino come suo figlio, educandolo alla vita monastica. Ma il personaggio principale è Jack, figlio bastardo di una novizia cacciata dal mona‐stero perché rimasta incinta di un trovato‐re francese dai capelli rossi che era alla corte del principe di Inghilterra. Ad egli gli viene insegnato a scolpire e a costruire dallo stesso Tom il Costruttore, come fos‐se suo figlio, notando anche un certo inte‐resse per il talento del ragazzo e la sua voglia di lavorare. Jack è il vero e proprio protagonista di tutti gli avvenimenti del romanzo: è caratterizzato prima come il ragazzo semi‐muto che parla po‐chissimo, l’unica persona di cui si fida è sua madre e poi successivamente suo padre “adottivo” Tom. Egli ha una straordinaria capacità nello scolpire, forse è il ragazzo più intelligente tra tutti i perso‐naggi. Di animo buono e sempre gentile è educa‐to prima da sua madre e poi dallo stesso priore Philip che lo vorrà come suo segretario. Successi‐vamente abbandona la vita monastica, impostagli come obbligo, perché innamorato follemente della figlia del vecchio conte, Aliena, che dopo la morte di suo padre si era trasferita a Kingsbrige ed era diventata una ricca mercante di lana. Sicuramente avrete capito pochissimo di questo libro, se non niente. L’importante è avervene par‐lato. È un romanzo d’amore, di storia, di cultura che spiega il Medioevo in Inghilterra nel migliore dei modi. Follet è bravissimo nel creare una situazione di pace e tranquillità e trasformarla in disordine e caos alla pagina successiva. Un libro pieno di emozioni e sentimenti; ecco cos’è i Pilastri della terra!

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L’ultimo Potter … o quasi di E. V.

Finalmente, dopo un’instancabile attesa di oltre un anno, è approdato nelle sale cinema‐tografiche il film più atteso dell’anno: “Harry Potter e i doni della morte, prima parte”; la prima rappresentazione dell’epilogo di ciò che è stato definito “l’evento cinematografi‐co dell’ultima generazione”. Entrambe le par‐ti della “traduzione cinematografica” del set‐timo libro di J.K. Rowling, vengono affidate alla direzione di David Yates, già regista dei due precedenti episodi della saga. Forte e simbolica è la scena di apertura in cui due dei protagonisti, Harry (Daniel Radcliffe) ed Hermione (Emma Watson), dicono addio alle proprie famiglie “babbane”; lasciando trasparire l’atmosfera malinconica ed a tratti lugubre che caratterizza il film.

Dopo la morte di Al‐bus Silente (Michael Gambon), i due ami‐ci, in compagnia di Ron (Rupert Grint), decidono di lasciare la scuola, per partire alla ricerca dei rima‐nenti quattro perico‐losi Horcrux, oggetti in cui Voldemort (Ralph Fiennes) ha

nascosto parte della propria ani‐ma. Un compito a dir poco arduo; per la prima volta i tre ragazzi, inesperti del mondo magico, intraprendono una missione consapevoli del fatto di affrontarla senza l’aiuto di nessu‐no. Harry è ormai braccato, e nes‐sun luogo per lui è più sicuro; il mondo della magia sembra essere precipitato nel suo terribile "lato oscuro". Quella della ricerca degli Horcrux è un’impresa che vedrà i nostri protagonisti alle prese con

le creature e le magie più svariate e che met‐terà perfino in crisi l’unità del gruppo. Il film è molto più ricco rispetto ai preceden‐ti. Dalle scenografie tipicamente gotico‐fantasy della scuola di Hogwarts, si passa a una predominanza di esterni, ai paesaggi na‐turali come sfondo del viaggio dei tre amici. E' da segnalare anche una pregevole anima‐zione, che sembra tradurre perfettamente in immagine ogni pagina del romanzo della scrittrice. Il regista D. Yates, ha impresso la sua perso‐nale visione alla saga (un'operazione del ge‐nere era stata tentata solo da Alfonso Cuaròn nel terzo film). Egli si limita a tradurre diligen‐temente in immagini le pagine della Rowling, ma lo fa con sicurezza, stile e ottimo senso del ritmo. La sequenza della fuga iniziale da casa Weasley, con i protagonisti trasformati in sosia di Harry Potter sui loro mezzi volanti, è tesa e di grande impatto emotivo. Il film presenta, in generale, un ritmo incalzante, con una tensione crescente, dedicando un moderato spazio alla presenza di scene umo‐ristiche e sentimentali. Insomma la pellicola è caratterizzata da un perenne susseguirsi di battaglie, vittorie e sconfitte, gioie e rancori, in un continuo cre‐scendo, fino a culminare nella scena finale, che lascia senza fiato… In attesa del “gran finale” … buona visione

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di E. V.

Un risultato che sembra quasi tratto da un film. In seguito al cosiddetto esperimento “Alpha” condotto presso il CERN di Ginevra, sono stati prodotti atomi che possiedono caratteristiche opposte a quelle della materia ordinaria, atomi di antimateria. Uno studio che va avanti ormai da diversi anni, portato a compimento da un’equipe in gran parte italiana, guidata da Jeffrey Hangst. Il gruppo di fisici è stato capace di produrre ben 38 atomi di antimateria, più precisamente di “anti‐idrogeno”. I risultati di tale esperimento, pubblicati su prestigiose riviste specializzate, mostrano come gli scienziati del CERN siano riusciti non solo a creare i 38 atomi di anti‐idrogeno, ma anche a “tenerli in vita” per un periodo di tempo abbastanza “lungo” da permettere l’analisi e lo studio di tali nuove particelle. Utilizzando infatti una forza di tipo magneti‐co, gli atomi di antimateria sono stati portati a debita distanza dal le pareti dell’acceleratore di particelle e mantenute stabili per circa 1,72 decimi di secondo; tem‐po brevissimo, ma sufficiente per raggiunge‐re lo scopo prefissato. I risultati ottenuti dall’esperimento “Alpha” rappresentano per gli scienziati una vera e propria miniera di informazioni, grazie alla quale potrebbe esse‐re possibile avere informazio‐

ni preziose riguardanti il Big Bang. La speran‐za è riuscire a capire perché al momento del Big Bang la natura ha "preferito" essere for‐mata di materia ordinaria e non di antimate‐ria, ossia perché nell’universo troviamo solo infinitesime tracce di materia specchio. Nella fase iniziale infatti, entram‐be sono state prodotte nella stessa quantità (in modo sim‐metrico) e di conseguenza a‐vrebbero dovuto a n n i c h i l a r s i (cancellarsi a vi‐cenda). Tuttavia questo non è suc‐cesso perché una certa quantità di materia (calcolata in una particella ogni 10 miliardi di particelle di antimateria) è riuscita a sfuggire. Proprio grazie a questa rottura della simmetria si é formato il mondo in cui viviamo. La creazione delle particelle di anti‐idrogeno rappresenta quindi uno strumento molto potente per sperare di poter far luce su uno dei più grandi misteri dell’universo.

L’esperimento “Alpha” non può non ricordarci la trama del cele‐bre romanzo di Dan Brown, “Angeli e Demoni”. Tuttavia le vicende narrate nel libro sono invenzione dell’autore… fino a quando la realtà non avrà supe‐rato la fantasia?

Antimateria: un potente strumento

CERN: laboratori in

cui si è svolto

l’esperimento “Alpha”

Ricostruzione della trappola magnetica per mantenere la

''materia specchio'' (antidrogeno).

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Natale: cosa regalo? di Laura Zaccagnino

Arrivato finalmente il periodo di Natale, tutti quanti ci poniamo il problema di cosa regala‐re ad una persona cara. Molta sarà l'indeci‐sione tra le numerose idee che ci passano per la testa, ma nessuna sembra quella a‐

datta. Per andare sul sicuro consiglie‐rei a tutte quelle persone che

sono "occupate", oppu‐re non single, di re‐galare qualcosa che

ricordi la vostra storia insieme, per esempio:

un morbi‐do pelu‐che, il cd d e l l a

vostra can‐zone, oppure an‐

dando sul più costoso una cenetta per due o anche una collana, oppure un brac‐ciale o un anello, magari con una piccola incisione all'interno. Una dritta per lui: se vuoi veramen‐te rendere felice la tua ragazza impu‐gna il tuo portafogli, entra dal fiora‐io e comprale un mazzo di fio‐ri, magari anche i suoi preferi‐ti, e portarglieli dove meno se lo aspetta (anche a casa sua!). E se magari non ha abbastan‐za soldi nel cellulare da parecchio tempo e non può rispondere ai vostri messaggi? Nessun problema arma‐tevi di 5‐10 euro e andate a fargli una ricarica: è il regalo giusto, e utile, è già pron‐to!

Per chi vuole essere proprio dolce e fare un regalo molto originale consiglierei di regalare una stella alla persona amata, è molto sem‐plice e ci sono vari siti su internet che ti dan‐no quest'opportunità. Invece per le persone che al momento sono single e vogliono fare un regalo ad un/a pro‐prio amico/a consiglio di scegliere qualcosa che piaccia molto a lui/lei: come il cd del suo cantante preferito, un libro del autore predi‐letto, oppure, se si hanno più soldi, un gioco per i vari aggeggi elettronici che si hanno in casa. Spero di esservi stata di aiuto dandovi qual‐c h e spunto da cui ricavare un idea per il

regalo perfetto. Ma, comunque, ricordatevi sempre che è il pensiero che conta!

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GUIDARE, CHE PASSIONE! di Rita Iannone

Il 2010 è agli sgoccioli…ma sicuramente per tutti coloro che, come me, sono nati nel ’92 sarà molto difficile dimenticarlo. Infatti quest’ anno siamo diventati tutti MAGGIO‐RENNI!!!! Ops… proprio tutti no (vero Becky?) però in linea di massima tutti sono riusciti a prendere la patente (che in realtà è l’unico motivo per cui vale la pena crescere!). Come fa Mtv con i brani che hanno caratte‐rizzato l’anno che sta finendo, anche io voglio fare un resoconto di tutte le gaffe e dei guai che abbiamo combinato, in meno di un anno, a causa delle nostre sognate automobili. C’è chi ha iniziato a far figuracce ancor prima di prendere la patente: durante l’esame di gui‐da, il caro Jò partì senza togliere il freno a mano e la sottoscritta, finito l’esame, per spegnere il motore, lasciò frizione e freno senza mettere in folle… la macchina ”sobbalzò” in modo talmente violento da far sbattere la testa dell’ingegnere che mi stava esaminando contro il vetro del finestrino (bisogna tener presente che se si commette almeno uno di questi errori durante l’esame si viene bocciati automaticamente). Giovanni fu rimproverato dai carabinieri perché, du‐rante un controllo, gli diede del tu e gli rispo‐se in dialetto. Anche Raffa ebbe qualche in‐conveniente con le forze dell’ordine, che tro‐varono nei suoi documenti un volantino che pubblicizzava la Vodka Keglevich (mamma mia, Raffè subito ti fai riconoscere!)… Sempre Raffa bloccò il traffico “sop au d’post” per‐ché, nonostante avesse ingranato la marcia giusta, questa “se ne uscì da sola”, bloccando l’auto (solo la sua golf è capace di compiere certe magie!:)). Nello stesso posto Ema, per partire in salita, ingranò la terza per ben tre volte prima di capire il suo errore, mentre la fila di macchine dietro di lei era diventata chilometrica! La nostra ricciolina ha anche istinti omicidi: una volta, camminando, colpì

con lo specchietto il braccio di una passan‐te!!! Silvio ha avuto problemi con la retro‐marcia, mentre Denise ha avuto difficoltà nel trovare il freno! La nostra mascotte, Vins, una volta tentò di fare il figo, correndo come un pazzo. Purtroppo le ruote slittarono e la sua Punto azzurrina rischiò di ENTRARE den‐tro Punto Calzature. Ancora Vins, per cambia‐re un brano del cd, salì con la povera Punto su un marciapiede!! Leo cercò di imitare lo stile di Cnz: anche lui volle provare il brivido di camminare sul marciapiede. Leo era anche convinto che la sua Felicia funzionasse un po’ come uno scooter: una volta, in‐fatti, pretese che la sua macchina rallentasse in cur‐va senza scalare le marce… naturalmente l’auto si spense tra le risate degli amici. Il nostro Fast and Furious (alias Dino) riu‐scì ad arrivare a Torre Mileto in soli cinque minuti; dopo aver sorpassato due auto, fece un te‐sta coda e raggiunse i 175 km/h, percorrendo la strada che collega San Nicandro a Rodi. Sicuramente il più disgraziato è, però, Ngelin: è colui che è stato fermato più volte dai carabinieri (ben quattro volte… forse a causa del suo sopran‐nome?! =)), ha tamponato un’auto mentre eseguiva una manovra in retromarcia ed è stato tamponato a sua volta da un suo amico di classe!! Fortunatamente nessuno di noi si è fatto male… speriamo che in futuro non ci capiti mai di fare incidenti seri, ma, nono‐stante le brutte figure, vogliamo continuare a fare gaffe per ridere insieme della nostra gof‐faggine. P.S. Ringrazio M. Grifa per l’idea :)

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BENVENUTI AL SUD 2^B

SPIDERMAN Alessandro Guerrieri

CADO DALLE NUBI Maria Pia Pacilli 5^C

PUBBLICIT À DEL PROSCIUTTO DI PARMA (è arrivato il

Marinooo…!) Prof. Marino

IL TEMPO DELLE MELE

Lucia Perna 5^B

MISSION IMPOSSIBLE Arrivare vivi all’esame di stato

FUORI IN 60 SECONDI Le uscite d’emergenza

E SE FOSSE PER SEMPRE – BIAGIO ANTONACCI

Lo sciopero

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Ilaria Del Cocchio 5^C

INCONTRI (DIMMI QUAND’ È) – ENRICO RUGGIERI

Marco Trapani, Giuseppe Borrelli, Andrea Camato, Antonio Caruso 5^C

CRAZY FROG

Prof. Cantatore

SCENDE LA PIOGGIA

2^B

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Nunzia Conte,

II AC: forse…

che ne so! Non

so neanche cosa

farò domani!

Betta Mascolo, II AC: la bar-bona più obesa del mondo!

Ilaria Lauriola, 3^B: con un bel lavoro e una fa-miglia (e piena di soldi)

Teresa Mon-temitro, 3^B: con 10 figli!!

Andrea Ca-mato, 5^C: quasi pelato!!

Mirella Gri-

fa, 2^B: eee-

ehh!!

Tamara Cervo-

ne, 5^C: un po’

più diversa

Angelo Guerrie-ri, 5^A: come adesso

Francesco Palumbo, 5^A: …ti ho appena salvato la vita, quindi come 1 supereroe :)

Antonio Caruso, 1^A: come un uomo d’affari straricco!

Federica Tarantino, 1^A: come una palla-volista della nazio-nale australiana!

Vincenzo Zurro,

1^A: come l’erede

di Maradona!

Yassin Nazih,1^A:

come un Bolt rein-

carnato!

Gaia Pacilli, 1^A: sposerò Balotelli e lo accompa-gnerò a tutte le sue par-tite :)

Antonio Peluso, 4^B: con Viviana! :) anche con 6 o 7 figli, un armadillo in cantina e un criceto picco-lo! :D

Fabio Facenna, 4^C: ammiraglio della marina!!

Federica Monaco, 5^B: trentottenne, a vendere souvenir di colosssei nelle piazze più rinoma-te d’Europa!

Viviana Vocale, 2^B: avrò una splendida carriera, un paio di figli; avrò visitato New York, Parigi, Londra … mmm! Sicuramente una donna più pazza e pasticciona di ora! :)

Alessandra Ciavarella, 4^P: ancora

fuori corso e senza una laurea, pe-

rò felice di vendere cocco sulle

spiagge di Cuba! :) (e magari tro-

varci anche qualche bel giovine lì :))

Antonio Flena, 3^A: come un al-colizzato! : D

Michele Giovandit-

to, 4^C: sposato con

Rita Iannone!

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A cura di Francesca Pacilli e Nunzia Di Leo

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1) Nome?

T: Grazia;

R: Giuliano;

2) Cognome?

T: Tancredi;

R: Rizzo;

3) Data di nascita:

T: 31.07.61;

R: 10.11.1960;

4) Quanti anni si sente?

T: 35 o forse meno..

R: Circa 18.000 giorni di vita;

5) Titolo di studio?

T: Scienze Forestali

R: …Il più basso o il più alto? Fisica;

6) Un errore commesso?

T: in carriera, ne faccio tanti; nella vita… 0!!

R: aver pensato di commettere un errore;

7) Una cosa di cui va fiero/a?

T: del mio carattere, e modo di fare!

R: ..di essere me stesso!

8) Mai rubato?

T: si..

R: ..mai!!

9) Cosa legge in bagno?

T: assolutamente nulla… mi concentro..

R: libri di fisica, Parole crociate;

10) Paure?

T: nessuna;

R: .. non si può dire.. Comunque “chi non è umano”, ho paura per lui!

11) Pensato al suicidio??

T: no.. mai!

R: Mai. La vita è un’occasione unica!

12) Una cosa che le piace e una che non le piace della scuola?

T: piace? Tutto; non mi piace che il preside ponga spesso attenzione a quello che fanno nella 3°A!! :D

R: Mi piace perché essa si potrebbe adeguare ai tempi! Non mi piace perché è inadeguata ai tempi!!

13) Proverbio che le corrisponde?

T: Patti chiari, amicizia lunga!

R: Il pregiudizio non aiuta mai la ragione!!

14) Tre cose indispensabili per vivere?

T: Libertà, altruismo, saper affrontare la vita;

R: Vivere, Vivere, Vivere!!!

15) L’ultima volta che ha pianto??

T: il 30.11.2010

R: Bò!!!

16) Parolaccia più comune?

T: Str…

R: Bip…

17) Cosa pensa de “il Liceale”?

T: È un giornalino scolastico molto bello e interessante!

R: Semplicemente fantastico!

18) Cosa più trasgressiva mai fatta?

T: …ehm, ho rubato!

R: …sposarmi in chiesa!

19) Situazione più imbarazzante???

T:.. quando ho detto cose che non dovevo!

R: nessuna, sono un “para‐gaff”

20) Sogno nel cassetto?

T: Diventare un Preside!

R: È parecchio che non apro quel cassetto!

21) Dia un voto a Amicizia/Amore/Sesso/Lavoro

T: 10, 9, 8, 10;

R: 8, 10, 9, 7;

22) ..L’alunno più rompi nella sua carriera:

T: un…. alunno dell’elettrico!

R: ..un alunno che non si comportava in modo intelligen‐te!!

23) Si faccia una domanda.. e si dia una risposta!

T: Ma ne sei convinta di quello che hai fatto? Forse no!!

R: Lo sai? No, non lo so!

24) Quante bugie ha detto durante l’intervista?

T: nemmeno una!!

R: 2 o 3 in totale!

25)Saluti e ci dia un consiglio!

T: Grazie per l’intervista, conservate la vitalità e tenete sotto controllo la vostra vita!

R: Siate umani e amate, perché sarete amati.. se amate!

A cura di Arianna Mimmo e Matteo Tancredi 16

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Ebbene si! Anche quest'anno il nostro caro liceo ci ha bombardato di richieste da comuni‐carti! Dunque caro il nostro Papà Natale armati di tutta la tua pazienza perchè la lista è moooolto lunga! Ma d'altronde speriamo che tu possa accontentarci tutti! Visto che quest'anno siamo stati più che buoni! Buonissimi! Allooooooora..cominciamo! Dunque, ricordi che l'anno scorso c'è stato il boom delle richieste per Belen Rodriguez? Beh anche quest'anno si parla di lei! C'è chi infatti la vorrebbe a casa sua per almeno una settimana e chi in veste di badante! D'altro canto c'è chi la vor‐rebbe povera e fuori dalla tv, con Corona a seguito, o chi vorrebbe farle fuori tutte le Belen, se ce ne fossero tante! Ma ci sono altre richieste an‐cora! Ad esempio c'è chi vorrebbe fare viaggi con un gettonatissimo Cristiano Ronaldo, o chi “vuole” semplicemente Gabriel Garko, Luca Argentero, Robert Pattinson o chi ancora Lee Ryan (chissà che fine ha fatto O.O) per una sera! Senza dimenticare un Kayne West o Ne‐Yo.... Beh caro Babbo il primo sacco di lettere è tolto! Ma solo il primo! C'è ne ancora di roba...su, su pazienza! Vediamo..ah si! Ci sono tante belle richieste per i prof! Ad esempio una classe vor‐rebbe che la prof di latino e greco fosse più clemente nell'assegnare le versioni, o un'altra ancora che alcuni prof non puzzassero più, altri alunni invece vorrebbero che il prof Petrucci scandisse meglio le parole quando spiega! C'è qualcuno invece che chiede di vedere il prof Tenace vestito come te, che vada in giro col sacco pie‐no di dieci (avita p'cà assà ch farlu realizzà stu sogn!), mentre qualche classe richiede fortemente il prof. Navarra in ver‐sione sexy (O.o aaaaaaaah....!)! Ma c'è anche chi è più altruista, infatti alcuni chiedono una nuova maglietta per il pre‐side, esplicitamente NON viola ,oppure uno psicologo per la propria prof, altri invece desiderano che la prof Abbadessa impari l'italiano e, dulcis in fundo (tatatataaa...!) che i prof Grana e Stefania si sposino (+o+)!!!! Mmmm vediamo un po'...eh si c'è ancora tanto da leggere! Dai Babbo un altro piiiiiccolo sforzo! Ci sono ancora tutti i cari pensieri degli alunni, che sono così gentili l'un l'altro da chiederti di trovare una ragazza per Borrelli (che non sia Federica eh!), o anche un certo aggeggio di gomma per lui, mentre qualcun altro desidera un soprannome nuovo e più offensivo per CNZ oppure un cervello nuovo per Mbarrone. Ma la materialità non è tutto! Infatti c'è chi desidera che Camato riveli la propria omosessualità, oppure chi vuole che Marie si tagli quei capelli “RUSCIAZZ”, desiderio espresso anche dal V ginnasio per quanto riguarda un altro compo‐nente della loro classe! Ma c'è anche chi si sente in vena di dare consigli del tipo: tutte le ragazze che usano l'intimo rosso a capodanno, lo usino! (Bene cara, noi lo usiamo tenendolo addosso tutta la notte però! E tu???), oppure chi si lamenta! Infatti l'anno scorso a quanto pare non hai mandato l'amico Gay ad una alunna (e spitta bella!!!). Andando avanti ci sono molte richieste per Michele Ricciotti (mang fuss un d lu terz monn!!!): alcuni vogliono per lui qualche centimentro d'altezza in più, cosa utile, dato il suo desiderio di un basso che non sia più alto di lui! Qualcuno invece ha un incredibile voglia di vederlo in veste “truzza”! Sua sorella invece è così cara, da chiedere di vederlo con i capelli cor‐ti, un desiderio moooolto diffuso! Persino il pedagogico ha chiesto di regalargli un paio di forbici “perché sembra uno Spitz tedesco raz‐ za pura”!!! E a proposito di oggetti taglienti regali per gli altri, la 4^C vorrebbe un decespuglia‐ tore per ‐testuale‐ "l'ormai mitico: Rocco”, oppure un camion della MAN per Ales‐ sandro Tancredi, o chi vuole una camomilla per Cry, o chi ancora chiede Giovan‐ na Pacilli senza tette... Dunque possiamo ora apri‐ re il sacco delle richieste più svariate! Babbo non addormentarti adesso d'accordo??? Non è il momento! Perché ci so‐no molti alunni (in particola‐ re U Gmell, R'cciot, U' Fakir e Lokino) che ti chie‐dono un abbraccio dell'orso abbracciatutti, altri di voler saldare i debiti con la matematica, che altri vorreb‐ bero abolita o come minimo vorrebbero l'esonero dal farla! Certe ragazze invece ti chiedono se puoi far qualcosa perché la notte di Natale non sia umido, per i loro po‐ veri capelli... (ooooh qua chiediamo i miracoli!!! Pia‐stra portatile??), e sempre a proposito di parrucco, qualcuno, anzi parecchi ti implorano di po‐ter conoscere Rapunzel (che abbiano biso‐ gno di extension????) e pure Spongebob se puoi! Eh ma non è finita! Ad esempio la II AC chiede una classe non rosa, M'chel u b'dell al suo posto quando lo 17

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cerchi e, ah...anche tua madre (hei, hei non prendertela! Ambasciator non porta pena!) e a proposito di gente avanti con l'età (XD), un'alunna della 5^B ti chiede di portarle Charles Dickens, così da poterlo pestare, oppure di trovare i Led Zeppelin sotto l'albero (formazione completa eh!!!), mentre un altro alunno ti chiede di poter andare a cena, ma pure a prendere un aperitivo, con i Blink 182 e, restando in tema ce n'è un'altro che vorrebbe tanto una Gibson les Paul. Eh si Babbo le richieste sono tante, ma c'è da apprezzarle per quanto sono fantasiose! Ad esempio c'è chi ti chiede i Cugini di campagna alla festa della musica, o di giocare a “mi chiamo Lola e son spagnola...” col tricheco della Vigorsol, o una gemella per la “Banana mobile”; il desiderio tanto ambito in 4^C invece è Gambruga (la tartaruga di Gamberone‐Bella Earl!‐); in 2^ A c'è chi vorrebbe unirsi alla ciurma di Rubber e qualcun altro vuole che Ace (sempre di manga par‐lando) non muoia, molti invece, ma davvero molti, per la felicità di Benedetta Parodi vorrebbero 2 uova (prego rivol‐gersi a Massimo per questo, che ve ne dà 4 di uovaaaa o 5 di uovaaaa...!!!!) mentre Spike e Spizzy vorrebbero tanto un libro di latino che quando si apre dica “buongiorno simpaticoni” per ricordare il prof Mascolo!!! E a proposito di prof c'è chi vorrebbe niente popò di meno che Checco Zalone come prof di italiano, latino e greco oppure chi vorrebbe Ma‐riello Prapapappo come prof di storia! Ma il massimo della “fantasia” lo tocchiamo con un caro alunno che desidera un libro di proverbi e frasi dell'antichità per assomigliare a suo nonno!!! Ma sta pure tranquillo Babbo, che di richieste, seppur meno strambe ce ne sono, pensavi fosse finita eh??? Dunque una classe ad esempio ti chiede se puoi far abbassare la cresta alle primine, mentre molti vorrebbero rappre‐sentanti che rappresentino la massa e non se stessi, come pure vorrebbero meno bimbominkia (alias Lucy Pi) in giro e soprattutto su facebook, ah! A proposito dell'amato social network c'è chi dice di desiderarlo, in genere, facebook: cari i nostri tesori iscriversi è facile e soprattutto GRATIS! Fateci un giro eh! Poi...poi...poi...immancabile è la richiesta di Daria Bucci fuori dal Liceale (ma certo! Poi entri tu eh?!), la 2^B invece desidera un punto in meno per Matteo Villani, mentre un certo alunno vorrebbe sapere cosa si prova a prendere un 6 a latino (non sei l'unico figliolo!), e un'altro che il papà non ci fosse il giorno dei colloqui (anche tu non sei solo ragaz‐zo!). Il IV pedagogico, per un'allegra burla o chissà, magari gli serve davvero, ti chiede n'aumend d pn'ziona (bel sogno) così compra na dntera e na sicchialonga nova (alla faccia! cuscì sotta stat??) per tutte, ah dimenticavo pure pannullin taglia cnguanda e mutand d f'lanca (0.0). Siamo alla fine Babboooo...!!!! Non ti dispiace??? mmmh..qualcosa mi dice di no! Comunque, cadendo in diminuzione le richieste di soldi, aumentano quelle di viaggi invece! Ci sono richieste da tutti per ogni dove: Dubai, New York, Washington, Hawaii, Maldive e Ame‐rica in genere...però sono sempre pre‐senti richieste tipo Ferrari 430 o una Porche 911 turbo o una Lamborghini, ma come novità abbiamo anche i viag‐gi immaginari tipo una valigia sola an‐data (no ma soprattutto valigia ‐.‐) per il paese dei balocchi o, addirittura un viaggio senza ritorno (hai provato le la‐mette cara? ho sentito che funzionano! XD). Bene Babbo Natale, hai appuntato tut‐to? Ce lo auguriamo di cuore! Ti augu‐riamo buon lavoro e buon riposo per il dopo feste!!! Salutaci tutti laggiù, cioè lassù...si insomma hai capito! Tanti Auguri da tutto il Liceoooo!!!

PS: Ah! Per i viaggi abbiamo deciso di darti una mano, t facim cap'tà u numm'r d M'chel Equestre Tour, ca fa pur l'abbonamend ch la circolar!

La Redazione

Lettera a Babbo Natale

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ORIZZONTALI: 1. La nostra è tricolore‐ 8. la 6 colpi del west‐ 12. scris‐se “L’Orlando furioso”‐ 13. Decima il bestiame‐ 14. Noise‐ 16. Impasto di brillantine‐ 17. Legumi di zuppa‐ 18. Fratelli curiosi‐ 20. Poco oleo‐so‐ 21. Ai lati di Gardaland‐ 22. Calunnia Desdemona‐ 23. Appanna lo specchio‐ 25. Iniziali di Thurman‐ 27. Unisce i cateti‐ 29. Il McEwan scrittore‐ 31‐ Bagna 4 regioni‐ 32. Infinito amore‐ 34. Andavano a 33 giri‐ 36. Brani d’opera‐ 37. Trieste‐ 38. Escrescenza della pelle‐ 40. La twerra Natale di Stalin‐ 41. Equa nel decidere‐ 43. Né si né no‐ 44. Cambiano carta in latta‐ 45. Pentimenti… troppo tardivi‐ 47. Un co‐mando militare‐ 48. liete e spensierate‐ 49. Questa cosa‐ 50. Il mare di Salonicco;

VERTICALI: 1. Uno spagnolo di Bilbao‐ 2. Lotti di terra‐ 3. Il nome di Paganini‐ 4. Mansuetudine‐ 5. La Danieli attrice‐ 6. Figura geometrica‐ 7. Tre minuti sul ring‐ 8. A… metà percorso‐ 9. Lo si ferisce umilian‐do‐ 10. Può esserlo un evento‐ 11. Alcuni, questi‐ 13. Lunghe riflessio‐ni‐ 15. Figura delle carte‐ 19. Si… ripetono nella domanda‐ 23. Un discorso in difesa‐ 24. Noiosi, seccanti‐ 25. Un verbo di consumo‐ 26. Errato‐ 27. Una benzina nazionale‐ 28. Violenti temporali‐ 30. Le isole con Haiti‐ 33. un giorno‐ 35. I minuti… più lunghi‐ 39. Balza scoscesa‐ 42. Un battito cadenzato‐ 45. Le dispari in riga‐ 46. Oratori senza orari‐ 47. Iniziali di Garcia;

A cura di Arianna Mimmo 19

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Impaginazione e grafica a cura di Daria Bucci

La Redazione: Bucci Daria, Ciavarrella Incoronata, Contessa Carmela, De Rogatis Simona, Di Leo Nunzia,

Gabriele Manuela, Giagnorio Deborah, Guerrieri Alessandro, Iannone Rita, La Piscopia Giuseppe, Lombardi Angelo,

Marrocchella Nicola, Marsilio Annachiara, Mascolo Benedetta, Mastrosimone Camilla, Mimmo Arianna, Pacilli

Francesca, Panizio Enzo, Stefania Alessia, Tancredi Matteo , Vocale Emanuele, Zaccagnino Laura.

Docente referente: Prof. Giovanni Mascolo