il punto tasse vent’annidicrescita allerichieste econl ......to la confindustria. la crisi globale...

3
L’intervista Il premio S iamo sull’orlo dell’abisso, ha proclama- to la Confindustria. La crisi globale in cui versiamo, è stato detto, costa quan- to e più di una guerra. Le prospettive sono drammatiche. Di una ripresa è da parlare solo per il 2013, ma non più per la prima metà del- l’anno, come finora si diceva, bensì per la se- conda metà, e sarebbe, comunque, una ripre- sa debolissima, un’alba incerta e non luminosa di una giornata ancora lunghissima e presumi- bilmente sempre difficile. Valutazioni sulle qua- li sarebbe davvero difficile eccepire qualcosa di rilevante e di ben fondato. Ma che cosa de- durne per l’azione delle forze economiche e so- ciali che operano nel Paese? Possono esse con- siderarsi in nessun modo estranee ai compiti che al Paese si impongono in una congiuntura così difficile, o, meglio, possono restarsene in attesa che il solito imputato di tutto (il gover- no, la politica, lo Stato) provevda e le tragga fuori del pelago alla riva? Francamente, è su questo punto che si desidererebbe sentire qualcosa di più da parte delle forza economi- che e sociali. Una parte dei sindacati si è messa già su questa strada. Gli accordi con la Fiat ne sono un esempio indiscutibile e confortante. È vero che un’altra parte dei sindacati continua nell’opposizione a quelli e ad altri eventuali, consimili accordi. Tutti hanno, però, sempre più l’impressione che si tratti di una battaglia di retroguardia. E, comunque, per la riforma del lavoro, non è stato possibile avere i consen- si che si speravano. E da parte confindustriale? Grandi approvazioni dell’operato del governo quando rispondeva ai propri desiderata, e va bene. E poi? Non sarebbe il caso di non insiste- re solo su richieste e problemi? Intendiamoci: alcune richieste sono del tutto condivisibili. Si tratta, poi, spesso di richieste e problemi di grande interesse per il Mezzogiorno (ne è un esempio quella relativa al credito di imposta o quella relativa a una effettiva e consistente fa- cilitazione delle condizioni di accesso al credi- to). Tuttavia, non basta. Occorre fare qualche passo o qualche cosa di più. Bisogna pensarvi e, soprattutto, bisogna farlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA ’’ Coppola: «La nostra fiscalità? Solo di svantaggio» «Bellisario» alla foggiana Carrillo Non fermarsi soltanto alle richieste A PAGINA VII A PAGINA IX IL PUNTO AZIENDE & PERSONE DI GIUSEPPE GALASSO STILI DI VITA PATRIMONI & FINANZA BELFIORE A PAGINA IX MERONE A PAGINA XI IMPERIALI A PAGINA VIII Progetto irpino per conservare il tartufo nero G-Cube per i capelli Il format da Napoli al resto d’Italia «Trem Bond», Banca Etica raddoppia Fondi europei Si è cominciato mercoledì scorso con l’Abruzzo, si proseguirà domani con la Campania L’analisi Lo dice l’European Cruise Council L’obiettivo del ministro è individuare opportunità di programmazione A Taranto La multinazionale americana Cereplast vuole la Sural Il tour di Barca a «controllare» i conti Crociere Ancora boom Non c’è effetto Schettino S i è cominciato mer- coledì scorso con l’Abruzzo, si prose- guirà domani con la Cam- pania e si concluderà con la Puglia. Entro lu- glio, comunque, una de- legazione di tecnici go- vernativi andrà nelle otto Regioni destinatarie di fondi europei (oltre alle succitate: Basilicata, Ca- labria, Sicilia, Sardegna e Molise) per «individuare — si legge nel comunica- to del ministero per la Co- esione territoriale — op- portunità di riprogram- mazione dei fondi ai fini di un uso efficace e per avviare una riflessione sul prossimo ciclo di pro- grammazione 2014-2020». Si può dire che anche attraverso que- sto viaggio il governo Monti voglia segnare una cesura rispetto alla storica e improduttiva utilizzazione dei Por, per- ché la delegazione incon- trerà non solo le ammini- strazioni regionali, ma anche le parti sociali, i rappresentanti del mon- do produttivo, dei servizi e del Terzo settore. In- somma, il metodo della concertazione applicato alle risorse europee. L’obiettivo, a partire da una riflessione sull’effica- cia degli interventi effet- tuati e sulla reale capaci- tà di spesa pubblica, è quello di valutare l’attua- zione del Piano di azione coesione con cui alla fine dello scorso anno sono state riprogrammate le ri- sorse e quindi per poter adottare eventuali modifi- che in corso d’opera; ma l’obiettivo è anche quello di impostare il nuovo ci- clo programmatorio: il tutto sulla base di una do- cumentazione messa a di- sposizione dal ministero guidato da Fabrizio Bar- ca. Insomma, con la dele- gazione (composta an- che da rappresentanti dei ministeri dell’Econo- mia, delle Politiche agri- cole e del Lavoro) non ci sarà possibilità di «bara- re» sulle cifre e sugli inter- venti di spesa. RO. LA. © RIPRODUZIONE RISERVATA Imposizione fiscale boom Dal 1991 entrate tributarie pro capite raddoppiate al Nord ma triplicate nel Meridione Estate 2012 Andrà bene solo alla Puglia Plastica riciclabile dalla ex fonderia Tasse Vent’anni di crescita E con l’Imu il Sud paga di più LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012 DI MARZIA CAMPAGNA DI GINO MARTINA DI MICHELANGELO BORRILLO DI ROSANNA LAMPUGNANI G argano e Salento continueranno a cre- scere sia per presenze che per fattura- to, unica zone d’Italia, con la Sicilia tir- renica, a presentare previsioni positive per entrambi i parametri. È quanto emerge dallo studio della Jfc sull’estate del 2012. ALLE PAGINE II E III Tartufo nero campano CM La presentazione di G-Cube Uno sportello di Banca Etica Turismo Le previsioni degli operatori nell’anno della crisi economica L’ ex stabilimento delle fonde- rie Sural di Taranto potrebbe essere riconvertito in un’indu- stria «verde». Dall’alluminio alla pla- stica biodegradabile. Perché la mani- festazione d’interesse della Cereplast spa, multinazionale statunitense che produce bioplastiche, potrebbe pre- sto trasformarsi in acquisizione. A PAGINA IX I n termini pro capite negli ultimi 20 an- ni le entrate tributarie sono raddop- piate nei comuni del Centro-Nord (da 224 euro nel 1991 a 408 nel 2010) ma nel Sud sono addirittura triplicate: da 121 a 303 euro. Lo certifica il rapporto Svimez 2011 sulla finanza dei Comuni. E adesso si aggiunge la «mazzata» dell’Imu, con rialzi record per le attività meridionali. Co- sì è difficile attrarre investitori dall’estero. ALLE PAGINE VI E VII Baia delle Zagare La spiaggia dei «faraglioni» garganici I l drammatico naufragio della «Concordia» davanti al- l’isola del Giglio, con i suoi morti e le polemiche che ne sono seguite, non ha spaventato i crocieristi. A sottoline- arlo è Roberto Martinoli, delegato per l’Italia di European Cruise Council. «Non c’è alcun calo, a conferma della robu- stezza del settore, perché evidentemente c’è una indubbia capacità e di conseguenza non viene meno la fiducia in que- sta industria. E Napoli è il principale scalo europeo per scambi di passeggeri. Seguono Bari, Palermo e Messina». A PAGINA V Ministro per la Coesione Fabrizio Barca

Upload: others

Post on 08-Jul-2021

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IL PUNTO Tasse Vent’annidicrescita allerichieste Econl ......to la Confindustria. La crisi globale in cui versiamo, è stato detto, costa quan-to e più di una guerra. Le prospettive

L’intervista

Il premio

S iamo sull’orlo dell’abisso, ha proclama-to la Confindustria. La crisi globale incui versiamo, è stato detto, costa quan-

to e più di una guerra. Le prospettive sonodrammatiche. Di una ripresa è da parlare soloper il 2013, ma non più per la prima metà del-l’anno, come finora si diceva, bensì per la se-conda metà, e sarebbe, comunque, una ripre-sa debolissima, un’alba incerta e non luminosadi una giornata ancora lunghissima e presumi-bilmente sempre difficile. Valutazioni sulle qua-li sarebbe davvero difficile eccepire qualcosadi rilevante e di ben fondato. Ma che cosa de-durne per l’azione delle forze economiche e so-ciali che operano nel Paese? Possono esse con-siderarsi in nessun modo estranee ai compitiche al Paese si impongono in una congiunturacosì difficile, o, meglio, possono restarsene inattesa che il solito imputato di tutto (il gover-no, la politica, lo Stato) provevda e le traggafuori del pelago alla riva? Francamente, è suquesto punto che si desidererebbe sentirequalcosa di più da parte delle forza economi-che e sociali. Una parte dei sindacati si è messagià su questa strada. Gli accordi con la Fiat nesono un esempio indiscutibile e confortante. Èvero che un’altra parte dei sindacati continuanell’opposizione a quelli e ad altri eventuali,consimili accordi. Tutti hanno, però, semprepiù l’impressione che si tratti di una battagliadi retroguardia. E, comunque, per la riformadel lavoro, non è stato possibile avere i consen-si che si speravano. E da parte confindustriale?Grandi approvazioni dell’operato del governoquando rispondeva ai propri desiderata, e vabene. E poi? Non sarebbe il caso di non insiste-re solo su richieste e problemi? Intendiamoci:alcune richieste sono del tutto condivisibili. Sitratta, poi, spesso di richieste e problemi digrande interesse per il Mezzogiorno (ne è unesempio quella relativa al credito di imposta oquella relativa a una effettiva e consistente fa-cilitazione delle condizioni di accesso al credi-to). Tuttavia, non basta. Occorre fare qualchepasso o qualche cosa di più. Bisogna pensarvie, soprattutto, bisogna farlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

’’Coppola:«La nostra fiscalità?Solo di svantaggio»

«Bellisario»alla foggianaCarrillo

Non fermarsisoltantoalle richieste

A PAGINA VII

A PAGINA IX

IL PUNTO

AZIENDE & PERSONE

DI GIUSEPPE GALASSO

STILI DI VITAPATRIMONI & FINANZA

BELFIORE A PAGINA IX MERONE A PAGINA XIIMPERIALI A PAGINA VIII

Progetto irpinoper conservareil tartufo nero

G-Cube per i capelliIl format da Napolial resto d’Italia

«Trem Bond»,Banca Eticaraddoppia

Fondi europei Si è cominciato mercoledì scorso con l’Abruzzo, si proseguirà domani con la Campania

L’analisi Lo dice l’European Cruise Council

L’obiettivo del ministro è individuare opportunità di programmazione

A Taranto La multinazionale americana Cereplast vuole la Sural

Il tour di Barca a «controllare» i conti

Crociere Ancora boomNon c’è effetto Schettino

S i è cominciato mer-coledì scorso conl’Abruzzo, si prose-

guirà domani con la Cam-pania e si concluderàcon la Puglia. Entro lu-glio, comunque, una de-legazione di tecnici go-vernativi andrà nelle ottoRegioni destinatarie difondi europei (oltre allesuccitate: Basilicata, Ca-labria, Sicilia, Sardegna eMolise) per «individuare— si legge nel comunica-to del ministero per la Co-esione territoriale — op-portunità di riprogram-mazione dei fondi ai finidi un uso efficace e per

avviare una riflessionesul prossimo ciclo di pro-g r a m m a z i o n e2014-2020». Si può direche anche attraverso que-sto viaggio il governoMonti voglia segnareuna cesura rispetto allastorica e improduttivautilizzazione dei Por, per-ché la delegazione incon-trerà non solo le ammini-strazioni regionali, maanche le parti sociali, irappresentanti del mon-do produttivo, dei servizie del Terzo settore. In-somma, il metodo dellaconcertazione applicatoalle risorse europee.

L’obiettivo, a partire dauna riflessione sull’effica-cia degli interventi effet-tuati e sulla reale capaci-tà di spesa pubblica, è

quello di valutare l’attua-zione del Piano di azionecoesione con cui alla finedello scorso anno sonostate riprogrammate le ri-sorse e quindi per poteradottare eventuali modifi-che in corso d’opera; mal’obiettivo è anche quellodi impostare il nuovo ci-clo programmatorio: iltutto sulla base di una do-cumentazione messa a di-sposizione dal ministeroguidato da Fabrizio Bar-ca. Insomma, con la dele-gazione (composta an-che da rappresentantidei ministeri dell’Econo-mia, delle Politiche agri-cole e del Lavoro) non cisarà possibilità di «bara-re» sulle cifre e sugli inter-venti di spesa.

RO. LA.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Imposizione fiscale boom Dal 1991 entrate tributarie pro capite raddoppiate al Nord ma triplicate nel Meridione

Estate 2012Andrà benesolo alla Puglia

Plastica riciclabile dalla ex fonderia

Tasse Vent’anni di crescitaE con l’Imu il Sud paga di più

LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012

DI MARZIA CAMPAGNA

DI GINO MARTINA

DI MICHELANGELO BORRILLO

DI ROSANNA LAMPUGNANI

G argano e Salento continueranno a cre-scere sia per presenze che per fattura-to, unica zone d’Italia, con la Sicilia tir-

renica, a presentare previsioni positive perentrambi i parametri. È quanto emerge dallostudio della Jfc sull’estate del 2012.

ALLE PAGINE II E III

Tartu

fone

roca

mpa

no

CM

Lapr

esen

tazio

nedi

G-Cu

be

Uno

spor

tello

diBa

nca

Etic

a

Turismo Le previsioni degli operatori nell’anno della crisi economica

L’ ex stabilimento delle fonde-rie Sural di Taranto potrebbeessere riconvertito in un’indu-

stria «verde». Dall’alluminio alla pla-stica biodegradabile. Perché la mani-festazione d’interesse della Cereplastspa, multinazionale statunitense cheproduce bioplastiche, potrebbe pre-sto trasformarsi in acquisizione.

A PAGINA IX

I n termini pro capite negli ultimi 20 an-ni le entrate tributarie sono raddop-piate nei comuni del Centro-Nord (da

224 euro nel 1991 a 408 nel 2010) ma nelSud sono addirittura triplicate: da 121 a303 euro. Lo certifica il rapporto Svimez2011 sulla finanza dei Comuni. E adessosi aggiunge la «mazzata» dell’Imu, conrialzi record per le attività meridionali. Co-sì è difficile attrarre investitori dall’estero.

ALLE PAGINE VI E VII

Baia delle Zagare La spiaggia dei «faraglioni» garganici

I l drammatico naufragio della «Concordia» davanti al-l’isola del Giglio, con i suoi morti e le polemiche che nesono seguite, non ha spaventato i crocieristi. A sottoline-

arlo è Roberto Martinoli, delegato per l’Italia di EuropeanCruise Council. «Non c’è alcun calo, a conferma della robu-stezza del settore, perché evidentemente c’è una indubbiacapacità e di conseguenza non viene meno la fiducia in que-sta industria. E Napoli è il principale scalo europeo perscambi di passeggeri. Seguono Bari, Palermo e Messina».

A PAGINA V

Ministroper laCoesioneFabrizio Barca

Page 2: IL PUNTO Tasse Vent’annidicrescita allerichieste Econl ......to la Confindustria. La crisi globale in cui versiamo, è stato detto, costa quan-to e più di una guerra. Le prospettive

Puglia

Campania

Saranno le località balnearidel litorale domizio arisentire maggiormentedell’effetto della crisi

economica per la stagionebalneare, quella che gli espertiabbinano alla cosiddetta vacanzaliofilizzata, vale a dire ridottaquasi a nulla. Infatti, secondo lostudio di Panorama Turismo -Mare Italia, Osservatorio italianodelle destinazioni balneari, inCampania sarà il mare dellaprovincia di Caserta a registrareil calo più allarmante, arrivandoa -15% in termini di presenze e a-21% come fatturato. Maneanche le perle del Golfo diNapoli saranno risparmiate,tanto che secondo le previsioni leisole di Ischia e Capri (nella foto)faranno registrare undecremento oscillante tra il 10 eil 15% per presenze e fatturato.Le destinazioni balneari che,invece, sono più a sud, dallaCostiera Amalfitana sino al Golfodi Policastro, segneranno unariduzione più contenuta: di -6%di presenze e -5% di fatturato.Ben peggiore la situazione perquanto riguarda le presenzegestite dai tour operatornazionali: in questo caso lariduzione raggiungerà anche ildato critico di -28%. Per quantoriguarda i prezzi, gli operatorituristici che gestiscono alberghi,campeggi, villaggi, servizi dispiaggia, ristorazione e altrestrutture di consumo hannopraticato aumenti rispetto allascorsa stagione estiva in lineacon la media nazionale,attestandosi su +4,6%. Tuttavia,una delle poche voci in positivoresta quella della presenza dituristi stranieri in Campania. Glioperatori indicano infatti unpotenziale incremento dei flussiprovenienti dagli Stati Uniti, dalRegno Unito, dalla Russia e dallaGermania, ed in misura minoredall’Australia e dal Brasile. Ituristi italiani provengono in

particolar modo — oltre chedalla stessa Campania — dalLazio, dalla Lombardia, dallaPuglia e dalla Toscana. Inriferimento ai nuovi servizidedicati agli ospiti, gli operatorituristici delle località balnearidella Campania hanno investitoin misura minore rispetto allamedia nazionale, solo il 22,9%offrirà nuovi servizi, rispetto allamedia nazionale del 32,7%. Traquesti nuovi servizi, gli operatorihanno puntato in prevalenza suiservizi in spiaggia, su nuoviservizi strutturali in hotel e sulwi-fi . Tra le maggiori richieste deituristi, la qualità delle struttureospitali (59,7%), la possibilità difare escursioni presso i sitistorico-culturali del luogo(52,2%), i servizi di spiaggia(39%), le convenzioni conesercizi commerciali (36,4%), laristorazione tipica e di qualità(34%) ed eventi diintrattenimento nella località(31,3%). Inoltre, trasportiefficienti e meglio collegati tra lelocalità ma anche da e perl’aeroporto, come pure unamaggiore attenzione alla puliziadei luoghi.

ANGELO AGRIPPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ai tempi della crisi

Il rapporto Jfc Dallo studio «Mode, tendenze e previsioni della vacanza al mare» emergono segnali positivi anche per le province calabresi di Vibo

È la più ricercata d’ItaliaMa ancora poco dall’estero

Turismo L’estate 2012 sorriderà a PuDI CONCETTA SCHIARITI

Capri e Ischianon si salvano

Il Gargano e il Salento «tirano», lo Joniotarantino un po’ meno. Ma nel complesso learee balneari pugliesi anche nel 2012 sarannotra le poche, a livello nazionale, a evidenziare

indici in aumento. Stando alle previsioni di Jfc,centro ricerca specializzato sul turismo balneare,l’estate 2012 regalerà al Salento (nella fotoGallipoli) un incremento dell’8% delle presenzee del 4% di fatturato, al Gargano del 2% per lepresenze e del 3% sul fatturato a fronte di leggeridecrementi di fatturato e presenze per ledestinazioni che si affacciano sul mar Ionio, nelGolfo di Taranto. Secondo lo studio, i prezzi deiservizi ospitali nel loro complesso (alberghi,campeggi, villaggi, servizi di spiaggia,ristorazione, altri consumi) sono aumentati del5,4% — rispetto alla scorsa stagione estiva — inmisura maggiore rispetto alla media nazionale(che è del +4,3%). Un dato di segno contrario(ma non incompatibile) arriva dall’Osservatorioturistico della Regione Puglia secondo cui il 34%delle imprese ricettive, per far fronte alla crisi, hascelto di abbassare i prezzi o di pianificarepromozioni. Nelle strutture ricettive si prevedeuna sostanziale stabilità per quanto riguarda ituristi stranieri: gli operatori indicano unpotenziale incremento solo dei flussi provenientidalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia, dalRegno Unito, dai Paesi del Nord Europa e dallaSpagna (grazie a nuovi collegamenti aerei). Ituristi italiani, sempre nelle strutture ricettive,provengono in particolar modo — oltre che dallastessa regione — dal Veneto, dal Trentino,dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dalla Campaniae dalla Lombardia. Per quanto riguarda i nuoviservizi agli ospiti, gli operatori turistici delle

località balneari della Puglia si mantengonoleggermente al di sotto della media nazionale, inquanto il 28,4% dei medesimi offrirà nuoviservizi agli ospiti (rispetto alla media nazionaleche è del 32,7%). Tra questi nuovi servizi, glioperatori hanno puntato sul wi-fi e sullafornitura di biciclette a disposizione degli ospiti.Tra le maggiori richieste avanzate dagli ospiti, visono un miglioramento generale della qualitàdelle camere (61,5%), il servizio di spiaggia(44,3%), l’animazione per i bambini (37,6%), ilparcheggio custodito per auto (32%) e laristorazione tipica (29,1%). Inoltre gli ospitirichiedono più servizi pubblici, collegamentiefficienti e una maggiore pulizia della spiaggia.Anche per quanto riguarda il settore delle caseed appartamenti per vacanza la Puglia sidistingue: le previsioni indicano una stagione2012 in leggera crescita. Il 15% della clientelasceglie location di fascia alta, di fascino e anchemolto costose. La base della richiesta siposiziona sulle villette con veranda esterna.Essenziali i servizi di aria condizionata e lalavastoviglie; richiesta anche la piscina. Il 42%della clientela è rappresentata da clienti fedeli.Che restano fedeli anche al mese di agosto: lelocalità pugliesi, per quanto riguarda gliappartamenti e le case in affitto, soffrono ancoratroppo della concentrazione di agosto, che segnaun andamento più che positivo.

MICHELANGELO BORRILLO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano La stagione turistica

Chi sale e chi scende

N ell’estate della crisi più nera, tra tasse etagli alle spese, non si riuscirà a starelontani dalle coste del Mezzogiornod’Italia. O, meglio, da alcune aree del Sud.

A comunicarlo è la società di consulenza Jfc nel suoRapporto istituzionale «Mode, tendenze eprevisioni della vacanza al mare 2012». Dallo studiocondotto tra aprile e maggio scorsi, emerge che gliitaliani in vacanza, chiamati a risparmiare su tutto,faranno a meno delle località balneari dell’interoPaese, comprese le rinomatissime spiagge dellaSardegna (tutte con previsioni in calo), ma non diquelle di alcune zone del Sud. In controtendenzarispetto alle previsioni generali, con dati stabili oaddirittura positivi, si posizionano, sul podio dellemete preferite, le aree adriatiche della Puglia, dellaSicilia (ad eccezione delle destinazioni sul MarJonio) e delle province calabresi di Vibo Valentia,Catanzaro e Reggio Calabria. A spiegare i punti fortidi queste località è Massimo Feruzzi di Jfc eresponsabile dell’Osservatorio italiano delledestinazioni balneari. «L’elemento principale che lerende forti — spiega Feruzzi — è il loro carattereidentitario. Si tratta di zone che hanno un prodottoturistico non industriale ma più legato ai propriluoghi e alla loro spiccata storia e identità, come nelcaso delle masserie pugliesi. A farle essere mete piùrichieste è, anche, la presenza di valori naturalistici.In queste aree vi è una buona integrazione tral’ambiente e il contesto urbanistico turistico. A tuttoquesto si aggiunge l’idea di raggiungere luoghiancora poco noti e da scoprire. In sintesi, siamo difronte a un insieme di fattori che alimentano ilcarattere del sogno collegato al desiderio divacanza, concentrato tutto in queste aree».La previsione positiva — almeno a sprazzi — per ilturismo nel Mezzogiorno è confermata dal sistemaintermediario delle agenzie di viaggio e dei touroperator, a cui lo studio dedica un paragrafo aparte. Anche per loro non ci sono dubbi. Sono leregioni del Sud a primeggiare con in testa la Puglia,che «da qualche anno ha visto affermarsi la bellezzadelle sue coste, con unospiccato svilupponell’area del Salento edel Gargano». Elementovincente dell’offertaturistica pugliese è il suosistema di accoglienzafatto sia di villaggimedio-grandi che distrutture alternative,come le masserie.Seguono la Sicilia e laCalabria. In particolare,la Sicilia si pone comeun buon compromessotra la qualità dell’offertaricettiva (indicata daitour operator in nettomiglioramento negliultimi anni) e il livellodel prezzo. Un’ottimamiscela che si sposa conil contestostorico-ambientale dinotevole interesse.Buono è risultato l’andamento per le destinazionibalneari della Calabria, che risultano generareinteresse diffuso. Tra queste si confermano, al topdelle scelte, l’area di Capo Vaticano, Cap o Rizzuto eGolfo di Squillace. Nel contesto nazionale, quindi,solo queste tre regioni segneranno, a fine estate,indici positivi. Altra tendenza in crescita è quellaregistrata dalle destinazioni «emergenti». E anche inquesto caso, è il Mezzogiorno ad avere la meglio. Aprimeggiare saranno le isole minori e gli arcipelaghisiciliani. Si tratta, comunque, di località di nicchia,richieste da chi è alla ricerca di una vacanza incontesti paesaggisti unici, lontani dallaquotidianità. Saranno scelte, principalmente, leisole Eolie che, di recente, hanno visto nascerenuove offerte ricettive di qualità.Nel 2012, comunque, non poteva mancarel’imposta sulle vacanze, odiata da tutti: albergatori eturisti italiani. Quelli stranieri, invece, non fannocaso perché già abituati all’estero. La «gabella»estiva ha generato un malumore generale senzafare distinzioni territoriali. Dall’analisi Jfc emergeche la tassa di soggiorno è stata adottata inCampania a Capri, Sorrento e Ravello; in otto sonolocalità pugliesi (Salve, Vieste, Lesina, Mattinata,Rodi Gargano, Otranto, Ostuni e Melendungo) e intre siciliane (Cefalù, San Vito lo Capo e GiardiniNaxos). In Basilicata è toccato a Maratea mentre inCalabria l’hanno voluta il comune di Cassano alloJonio, quello di Mandatoriccio, Squillace, Rossanoed Acquappesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gargano e Salento continueranno a crescere sia per presenze (+ 2 e 8%) che per fatturato (+3 e 4%) , uniche zone d’Italia in

II MEZZOGIORNO E C O N O M I A LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012

Page 3: IL PUNTO Tasse Vent’annidicrescita allerichieste Econl ......to la Confindustria. La crisi globale in cui versiamo, è stato detto, costa quan-to e più di una guerra. Le prospettive

IIIMEZZOGIORNO E C O N O M I A LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012

Calabria

Basilicata

Sicilia

Anche in mare non mancano opportunità

ai tempi della crisi

Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria. Nel resto d’Italia tutti segni negativiJonio da dimenticareBene il Mar Tirreno

Taormina frenama il resto è ok

Maratea perderà pocoE i prezzi saliranno

glia e mezza Sicilia

Mari (economici) agitati quelli che siprevedono in Basilicata per laprossima stagione turistica. Un po’per la crisi certo, ma anche perché

pare che i prezzi dell’ospitalità subiranno unritocco all’insù. In particolar modo per quellelocalità che si affacciano sul mar Jonio, chefaranno segnare indici in decremento del 13%per quanto riguarda le presenze e -14% per ilfatturato. Migliori le previsioni per l’areacostiera che si affaccia sul Tirreno (Maratea),che segnerà indici pari al -4% sia di presenzeche di fatturato. Difficile la situazione ancheper i tour operator che commercializzano iprodotti balneari della regione che prevedonouna riduzione possibile di 18 punti percentuali.I prezzi dei servizi ospitali nel loro complesso(alberghi, campeggi, villaggi, servizi di spiaggia,ristorazione, altri consumi) sono aumentati —rispetto alla scorsa stagione estiva — del 4,3%,in linea perfetta con l’incremento nazionale del4,3%. Nelle strutture ricettive si prevede unasostanziale stabilità di turisti stranieri, e gli

operatori indicano come aree di potenzialeincremento dei flussi Germania, Francia,Regno Unito e Canada. I turisti italiani, semprenelle strutture ricettive, provengono inparticolar modo — oltre che dalla stessaregione — da Campania, Lazio, Puglia eLombardia. Si può notare come solo il 29,1%degli operatori del settore ospitale delledestinazioni balneari della Basilicata offrirannoagli ospiti nuovi servizi, in quantità inferiorerispetto alla media nazionale che è del 32,7%.Tra questi nuovi servizi, gli operatori hannopuntato in prevalenza sul servizio internetgratuito e su attenzioni particolari per ibambini. Tra le maggiori richieste avanzatedagli ospiti, vi sono il servizio di spiaggia(49,8%), il un servizio complessivo di migliorequalità (43,3%), la ristorazione tipica (39%),animazione in hotel ed in spiaggia (37,8%) eservizi dedicati ai bambini (31,8%). Gli ospitirichiedono anche un servizio pubblico ditrasporti più efficiente. Per quanto riguarda ilsettore di case e appartamenti, si conferma laconcentrazione dei soggiorni in appartamenti ecase per vacanze in agosto, per un periodomassimo di due settimane.

PATRIZIO MANNU

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quali sono i porti turisticidel Mezzogiorno che, aldi là del numero di or-meggi, dell’offerta di ser-

vizi e della protezione da condi-zioni meteo marine avverse, han-no una vocazione marcatamenteturistica?

Analizzando i possibili approdidel Mezzogiorno, non mancanole location sparse tra la Campa-nia, la Calabria, la Sicilia, la Basili-cata e la Puglia che possono offri-re la vicinanza a mete appetibili eborghi caratteristici, possa fare ladifferenza. Ciò non vuol dire chequeste strutture trutture miglioridi altre, ma che coniuga al me-glio la necessità di navigare allapossibilità di conoscere le bellez-

za circostanti.Partendo dalla Campania —

ed escludendo gli approdi delleisole che hanno ovviamente un«valore aggiunto» notevole rispet-to alle strutture realizzate sullacosta — tra gli altri spiccano i por-ti di Acciaroli, Agropoli, Amalfi,Marina d’Arechi, Maiori, Posita-no e Sorrento Marina Piccola. Iprimi due, in provincia di Saler-no, costituiscono un ottimo pun-to di partenza per lo sviluppo turi-stico e commerciale di tutto il Ci-lento. Ad Amalfi e Maiori, invece,il porticciolo è a pochi passi dalcentro del borgo. A Salerno c’è ilMarina d’Arechi, modernissimoe ben integrato col territorio. Posi-tano e Sorrento Marina Piccola,

invece, oltre ad essere delle «chic-che» del diporto sono incastona-te negli angoli più incantevoli diCostiera amalfitana e Penisolasorrentina.

La Calabria, dal canto suo, puòcontare sugli ormeggi di Aman-tea, di Cetraro, di Cirò Marina, diDiamante e di Tropea. Localitàsplendide dove acque cristallinesi alternano ad angoli incantevolisia della parte Tirrenica, sia daquella Jonica.

Scendendo verso Sud si sbarcain Sicilia dove, naturalmente, lapresenza di ormeggi è davverocorposa. Il Marina di Ragusa, Vil-la Igiea e Acquasanta a Palermoinsieme a San Vito lo Capo, sonosolo alcune delle strutture dove

qualità dei servizi e buona posi-zione vanno a braccetto.

In Basilicata, Maratea, Marina-gri e Argonauti sono i tre Marinache si giocano la leadership dellaregione grazie a bellezze paesag-gistiche ancora poco contamina-te e strutture ben realizzate.

In Puglia, infine, ci sono i portidi Gallipoli, Leuca, Ostuni, Otran-to, Rodi Garganico, San Foca eTrani: sono tutti vicini a localitàad alta vocazione turistica e nondistanti dalla Grecia, dalla Croa-zia e dal Montenegro.

Il Mezzogiorno dispone, quin-di, di un buon numero di Marinache sono vincenti da un punto divista commerciale, cioè capaci diinnescare un interscambio econo-mico tra i crocieristi e il territoriocircostante.

CHRISTIANO SPAGNOLETTI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le maggiori località turistiche dellaCalabria si confermano vincenti,con indici che segneranno unandamento positivo a fine estate

2012. In particolare, per le zone balnearidelle province calabresi di ViboValentia, Catanzaro e Reggio Calabriasono previsti incrementi sulle presenzecon un intervallo di crescita compresotra il +2 ed il +5%. I fatturati, però,saranno sostanzialmente stabili. È laconseguenza delle scelte promozionalidegli operatori turistici per affrontare lacrisi ed attirare più turisti. Non è uncaso, quindi, che i prezzi dei serviziospitali nel loro complesso (alberghi,campeggi, villaggi, servizi di spiaggia,ristorazione ed altri consumi) sonoaumentati in misura minore rispetto allamedia nazionale (che è del +4,3%),attestandosi a un +3,1%. La fotografiadel turismo in Calabria regala,comunque, un’immagine a macchia dileopardo. Sono previste difficoltànell’area balneare nord della regione. Edin particolare per quelle destinazioniche si affacciano sul mar Jonio, sino aCrotone (-13% di presenze e -14% difatturato). Le destinazioni balneari dellafascia tirrenica segnerannocomplessivamente riduzioni del 4%, siain termini di presenze che di fatturato.Alla voce servizi l’indice è stabile. Nonindica alcun miglioramento e simantiene al di sotto della medianazionale. Così, solo il 25,5% deglioperatori turistici offrirà nuovi servizi,mentre la media nazionale è del 32,7%.Tra le offerte, gli operatori turisticipunteranno, principalmente, al serviziospiaggia, al potenziamento dellanavigazione wi-fi e all’accoglienza per ibambini e per i piccoli animali. Adanalizzare, invece, le richieste degliospiti, tra quelle maggiormenteavanzate è forte la necessità di avere adisposizione strutture attrezzate inspiaggia (71,1%), un miglioramentogenerale della qualità della ricezione(48,3%), i servizi per i bambini (44,4%),la ristorazione tipica (41,2%), un sistemadi accoglienza più cordiale (33,8%) e ilparcheggio per l’auto (31,2%). Non diminore conto è, poi, la domanda di unasegnaletica più curata e, soprattutto pergli stranieri, la disponibilità di percorsidi trekking, nordic walking e pisteciclabili. Si chiude il quadro con losguardo rivolto alla provenienza deituristi. Il primato va agli stranieri. Sigiungerà in Calabria partendo dallaGermania, dal Lussemburgo,dall’Austria, dalla Svizzera, dalla Russia,dal Regno Unito e dai Paesi dell’EstEuropa. Ed è previsto un ulterioreincremento dalla Germania,dall’Austria, dalla Polonia, dalla Svezia,dalla Croazia e dalla Slovenia. I turistiitaliani, oltre che dalla stessa regione,giungeranno dalla Sicilia, dallaCampania, dalla Lombardia, dallaToscana e dal Lazio.

C. S.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se la Banca d’Italia l’avevaanticipato analizzandol’andamento dell’economiasiciliana nel 2011, l’indagine

Panorama Italia Mare Turismo sulleprevisioni per l’estate 2012 loconferma ampiamente. Il turismoisolano va bene ed anzi, nel confrontocol resto d’Italia, è secondo solo aquello pugliese sia per incremento dipresenze che di fatturato. E pazienzase Taormina non «tira» più come untempo: d’altronde la crisi colpiscesoprattutto le mete considerated’elite , quelle più costose come laCosta Smeralda, la Riviera ligure, laVersilia e appunto Taormina, perla diuno Jonio sempre meno attraente peri turisti (-2% di presenze e -5% difatturato) anche perché stranoto atutte le latitudini nelle sue rinomatecoste di Messina, Catania e Siracusa.A differenza del Canale di Sicilia chevanta una sorta di verginità turistica.Località una volta considerate di serieB e che solo negli ultimi anni sonostate scoperte ed apprezzate, da unlato l’Agrigentino, dall’altro ilRagusano grazie soprattutto all’effettoMontalbano (e il protagonista storicodella fiction tv Luca Zingaretti si ètanto innamorato della zona dascegliere Ragusa Ibla sia per sposarsicon l’attrice Luisa Ranieri che perviverci) per un +4% complessivo dipresenze turistiche previstenell’estate 2012 (stabile il fatturato,con la crisi i prezzi diminuisconoquindi non sempre all’aumento degliarrivi e dei pernottamenti equivale unaumento di incassi da parte dellestrutture alberghiere). Vanno moltobene anche la Sicilia occidentale e lecoste tirreniche, +5% di presenze,+1% di fatturato, sfruttando sia ilcapoluogo Palermo (con Mondello)sia le classiche mete San Vito Lo Caponel Trapanese e Cefalù. Positivol’apporto degli arcipelaghi Eolie eEgadi. A regalare un’estate col sorrisoagli operatori turistici sicilianisaranno più che altro gli stranieri, incostante aumento e provenientisoprattutto da Germania, Svizzera,Regno Unito, Austria, Russia, Franciaed Europa dell’Est. Negli alberghi, neivillaggi e nei camping sicilianiarriveranno anche, per quantoriguarda il turismo interno, vacanzierida Campania, Puglia, Calabria,Lombardia e Lazio. I tanti segni + nelmercato turistico isolano rendonodoverosi i miglioramenti dell’offertaper non interrompere il trend positivoe così il 37,1% degli operatori turisticidelle località balneari in Siciliaamplierà la gamma di nuovi servizida offrire ai propri clienti contro unamedia nazionale del 32,7% (puntandosoprattutto su ristrutturazionecamere, centro benessere, areeattrezzate, wi-fi).

ALDO CANGEMI© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo pianoLa stagione turistica

I porti turistici

Ponte per la Croazia Il porto di Rodi Garganico

sieme alla parte tirrenica dell’Isola (+5 e +1%). Crollo in Campania