il ruolo della microflora nella produzione del parmigiano
TRANSCRIPT
IL RUOLO DELLAMICROFLORA NELLAPRODUZIONE DELPARMIGIANO-REGGIANO
Erasmo Neviani – Monica GattiUniversità di Parma
La ricerca per la valorizzazione delParmigiano ReggianoReggio Emilia 16.06.2009
Batteri lattici,Chi sono?A cosa servono?Il latte lo faccio io
Lo studio del ruolo della microflora lattica nellacaseificazione non è cosa recente……
…….più di 100 annidi lavori sperimentali
A Lodi nel 1873 , con i contributifinanziari del Ministero
dell’Agricoltura aveva iniziato adoperare la Prima StazioneSperimentale di Caseificio
Italiana (Regia StazioneSperimentale di Caseificio).
I primi direttori che ne lanciaronol’attività furono Guglielmo Corner,Luigi Manetti e Giovanni Musso.Nel 1879 iniziavano 40 di attivitàdel Prof.Carlo Besana (nella foto)
•L’adozione dell’utilizzo delsieroinnesto per la produzione diformaggio Grana risale alla fine delsecolo scorso.•Gli studi di Gorini e Spallanzaniavevano enfatizzato l’importanza deimicrorganismi nel processo dicaseificazione e Notari, prima, epoi Fascetti individuavano l’innestocome possibile metodo percontenere i difetti di gonfiore.
PRIME ESPERIENZE NELL’IMPIEGO DI INNESTI
La tradizione di oggi è stata innovazione in passat o !
Spallanzani nel 1895, in unasua memoria, riporta i primiesperimenti di aggiunta di
sieroinnesto a debole aciditàeseguiti presso la scuola di
caseificio di Reggio Emilia, dicui il Notari era
“capocascinaio”. Leesperienze di Notari venneroriprese da Fascetti succedutoa Spallanzani nella direzione
della Scuola.
Fascetti nel 1911 al II Congresso nazionale di Chimicaapplicata, spiega che “fin dal 1888 anche in Italia si fecero
tentativi sulla azione migliorante del siero latteospontaneamente fermentato”.
Nello stesso periodo il Laboratorio Batteriologico dellaScuola di Zootecnia e di Caseificio di Reggio Emili a
produce e distribuisce ai caselli colture pure da utilizzare per lapreparazione del primo sierofermento. Con tali colture nel 1912
si produssero almeno 3000 forme.
Besana nel 1912 giudica “i risultati del metodo dell’innesto nellafabbricazione del formaggio reggiano nel loro complesso
soddisfacenti”.
CASEIFICAZIONEBatteri lattici motore del processo
Non Starter LAB + Starter LAB GlicolisiProteolisi
Enzimi Cellule microbiche intere
Prima degli anni 80
• ILC Lodi (Carini e coll)
• Centro latte CNR Milano (Carini, Lodi e coll• Uni Cattolica Piacenza (Bottazzi, Battistotti e coll.)• Uni Bologna (Losi…. e coll.)
• Parmigiano Reggiano
�Caratterizzazionemicrorganismi ParmigianoReggiano
�Innovazione tecnologica
Biodiversità e sopravvivenza
La biodiversità si traduce in differentepossibilità di sopravvivere in un substrato
Quindi
Differente attitudine alla trasformazionetecnologica….
Cambia il territorio, cambia il clima, cambial’organizzazione della vita dell’uomo…..
SONO SEMPRE VALIDE LE “RAGIONI” DEIBATTERI LATTICI?
Microrganismi ed evoluzione ecosistemaproduttivo e modificazioni tecnologia di
produzione
La storia ci insegna…
…la continua evoluzione negli anni della composizione dellamicroflora degli innesti in relazione sia alla modificazione degliecosistemi ambientali che, e soprattutto, alle variazioni della
tecnologia di produzione è stata osservata nel tempo.Prima Renko negli anni ’40 e poi Bottazzi riprendendone gli studihanno evidenziato come dagli inizi del secolo in poi la microflora del
sieroinnesto sia mutata da una miscela di microrganismisostanzialmente mesofili ad una di microrganismi termofili.Questa modificazione è probabilmente da mettere sia in
relazione alle diverse temperature di cottura della cagliata siaalle condizioni di incubazione del siero dolce.
Luigi Grazia, Raffaele Coppola (e coll.: Nanni,
Sorrentino, Iorizio, Salzano, Chiavari, Benevelli;Ferri, Castagnetti, Nocetti, Reverberi)
�Caratterizzazione microflora termofila innesto emesofila da latte crudo
�sviluppo microflora LAB
�Lactobacillus rhamnosus isolati da Parmigiano Reggiano
latte crudo!!!Impronta ambiente
Gatti, Mucchetti, Neviani e coll.
�Caratterizzazione microflora termofila innesto – ruolobiodiversità
�sviluppo microflora LAB in maturazione
�Produzione peptidi (Dossena, Marchelli e coll.)
Sieroinnesto !!!Biochimica Maturazione
Università di Parma
Aspetti microbiologici relativi a sicurezza econtenimento difetti
Difetti fermentazione e gonfiori• Sandri, Pecorari…Mariani
• Colombari, Zapparoli… .Pecorari
• Consorzio e laboratori collegati
Biodiversità in sieroinnesti ParmigianoReggiano e Grana Padano
L helveticus pianura S 18 P.Reggiano
L helveticus pianura S 10 P.Reggiano
L helveticus ATCC 15009
L helveticus ft 5 Grana
L helveticus 3 s Grana
L helveticus pianura Q 5 P.Reggiano
L helveticus pianura Q 8 P.Reggiano
L helveticus pianura S 14 P.Reggiano
L helveticus hbt 4 Grana
L helveticus ft 8 Grana
L helveticus ft 6 Grana
L helveticus pianura R 7 P.Reggiano
L helveticus pianura R 10 P.Reggiano
L helveticus montagna O 4 P.Reggiano
L helveticus montagna M 5 P.Reggiano
L helveticus montagna N 14 P.Reggiano
L helveticus pianura Q 7 P.Reggiano
L helveticus montagna M 11 P.Reggiano
L helveticus montagna M 4 P.Reggiano
L helveticus Lh25 Grana
L helveticus Lh26 Grana
L helveticus Lh23 Grana
L helveticus Lh30 Grana
L helveticus Lh32 Grana
L helveticus Lh31 Grana
L helveticus Lh22 Grana
L helveticus Lh24 Grana
L helveticus Lh29 Grana
L helveticus Lh4 Grana
L helveticus Lh27 Grana
L helveticus Lh21 Grana
L helveticus TH456 Grana
L helveticus montagna N 1 P.Reggiano
L helveticus Lh28 Grana
L helveticus Lh8 Grana
L helveticus Lh15 Grana
L helveticus Lh16 Grana
L helveticus Lh1 Grana
L helveticus Lh9 Grana
L helveticus Lh12 Grana
L helveticus Lh13 Grana
L helveticus Lh10 Grana
L helveticus Lh17 Grana
L helveticus Lh18 Grana
L helveticus Lh19 Grana
L helveticus Lh20 Grana
L helveticus Lh2 Grana
L helveticus Lh3 Grana
L helveticus Lh14 Grana
L helveticus Lh11 Grana
L helveticus Lh5 Grana
L helveticus Lh6 Grana
L helveticus Lh7 Grana
L helveticus 14s Grana
L helveticus 14d48 Grana
L helveticus 15b Grana
L helveticus 3a48 Grana
L helveticus 1 s Grana
L helveticus 15b48 Grana
L helveticus 37s Grana
L helveticus sf 1 Parm.Regg.
L helveticus sf 2 Parm. Regg.
L helveticus pianura S 8 P.Reggiano
10080604020
GPGP
PRPR
classe del nodo
se C31 è assente quando altro
ceppi
se C53.7 è assente quando altro se C51.7 è assente qu ando altro
se P50 è assente quando altro
se C59 è assente quando altro
PROV = Provolone
GRPA = Grana Padano
PARM = Parmigiano Reggiano
Node 1
Term. Node 4
6 PARM2
119 PROV
Node 2
60 GRPA
Node 4
46 GRPA
Node 3
54 GRPA
Node 5
59 GRPA
Term. Node 6
5 PARM3
nodo terminale
243 GRPA
nodo terminale
13 PARM
Biodiversità (Classification Tree) in L. helveticusisolati da Parmigiano Reggiano - Grana Padano -
Provolone
Biodiversità in sieroinnesti ParmigianoReggiano
M13 M13 fingerprintingfingerprinting1
2
3
54
7
11
10
8
9
6
11
10
9
8
7
65
43
2
1
Lact helveticus S13 pianuraLact helveticus R 1 pianuraLact helveticus S 2 pianuraLact helveticus S 4 pianuraLact helveticus R 5 pianuraLact helveticus M 5 montagnaLact helveticus S11 pianuraLact helveticus R13 pianuraLact helveticus S 7 pianuraLact helveticus M 7 montagnaLact helveticus Q11 pianuraLact helveticus N 1 montagnaLact helveticus S19 pianuraLact helveticus M 12 montagnaLact helveticus N 9 montagnaLact helveticus N10 montagnaLact helveticus M 3 montagnaLact helveticus N 5 montagnaLact helveticus N13 montagnaLact helveticus N 8 montagnaLact helveticus N 3 montagnaLact helveticus N 6 montagnaLact helveticus N15 montagnaLact helveticus M 2 montagnaLact helveticus N16 montagnaLact helveticus 0 4 montagnaLact helveticus 011 montagnaLact helveticus 0 7 montagnaLact helveticus 0 8 montagnaLact helveticus M 15 montagnaLact helveticus 014 montagnaLact helveticus M 8 montagnaLact helveticus M10 montagnaLact helveticus M 9 montagnaLact helveticus 019 montagnaLact helveticus Q 4 pianuraLact helveticus 0 20 montagnaLact helveticus 017 montagnaLact helveticus 018 montagnaLact helveticus Q 2 pianuraLact helveticus Q12 pianuraLact helveticus 0 9 montagnaLact helveticus M11 montagnaLact helveticus M 1 montagnaLact helveticus M 6 montagnaLact helveticus S 9 pianuraLact helveticus S12 pianuraLact helveticus S10 pinauraLact helveticus N14 montagnaLact helveticus Q 1 pianuraLact helveticus 010 montagnaLact helveticus Q 6 pianuraLact helveticus 016 montagnaLact helveticus M 4 montagnaLact helveticus 012 montagnaLact helveticus S16 pianuraLact helveticus Q 7 pianuraLact helveticus S 8 pianuraLact helveticus S14 pianuraLact helveticus R 6 pianuraLact helveticus R14 pianuraLact helveticus S17 pianuraLact helveticus Q 5 pianuraLact helveticus S18 pianuraLact helveticus Q 8 pianuraLact helveticus R 8 pianuraLact helveticus R 10 pianuraLact helveticus R 7 pianura
1009080706050
montagna
pianura
pianura
Modificazioni del prodottoassociate a produzionee stagionatura
Selezione biotipi“adatti”
Evoluzione microflora nel formaggio
Devo resistere !
biodiversità come differente possibilità di sopravvivere
Quindidifferente attitudine alla trasformazione tecnologica
NUOVI DUBBI E FRONTIERE
Cosa siamo in grado di valutare dellecomponenti di una popolazione
microbica
Nel corso della vita del prodotto fattori distress modificano vitalità e significato
tecnologico di una popolazionemicrobica
Microrganismi non coltivabili Alcuni biotipi risultano
incapaci di crescere in condizioni “colturali”, ma solo nell’ecosistema
alimento (non siamo in grado di riprodurre)
Alcune cellule sono danneggiate o “stressate”
Altre necessitano di interazioni con altri microrganismi
• etc……
VITALI NONVITALI
NONCOLTIVABILI
COLTIVABILI
TOTALI
Possibile popolazione microbica in un alimento
?
Quello che sei abituato a vedere: ma c’èdell’altro…
� Tecnica qualitativaqualitativa e semi-quantitativa;� Permette di distinguere diversi microrganismi in base avariazioni naturali nella lunghezza di una regione del DNA;� Ecosistemi complessi: suolo, sieroinnesto per formaggi Grana,insilati, bacterioplankton;
Si basa su:
• Polimorfismo di un genePolimorfismo di un gene presente nelle specie di studio, es.16S rRNA;
• Amplificazione medianteAmplificazione mediante PCRPCR con uno dei due primerfluorescente;
• Separazione e AnalisiSeparazione e Analisi dei prodotti amplificati perelettroforesi capillare in un sistema automatizzato quale ilsequenziatoresequenziatore di DNA.
LH-PCR (LH-PCR (LengthLength heterogeneityheterogeneity PCR) PCR)
ElettroferogrammaElettroferogramma di frammenti di DNA in un di frammenti di DNA in uncampione di Sieroinnestocampione di Sieroinnesto
La lunghezza dei La lunghezza dei frammentiframmenti amplificati per ogni specie presente in un amplificati per ogni specie presente in unsieroinnesto per Grana Padano:sieroinnesto per Grana Padano:
Streptococcus thermophilusStreptococcus thermophilus 318 318 pbpb
Lactobacillus delbrueckii Lactobacillus delbrueckii sppspp. lactis/bulgaricus. lactis/bulgaricus 331 331 pbpb
Lactobacillus helveticusLactobacillus helveticus 335 335 pbpb
Lactobacillus fermentumLactobacillus fermentum 342 342 –– 345 pb 345 pbFluorescenza (rfu)
L. helveticus
L. fermentum
L. delbrueckii
S. thermophilus
DNA di cellule batteriche intere DNA di cellule batteriche lisate
1 L. delbrueckii subsp. lactis/bulgaricus2 L. helveticus
3 L. rhamnosus / L. casei / L. plantarum4 P. acidilactici / L. parabuchneri
* Unattributable peaks
LH-PCR applicata a siero, latte, cagliata e formaggio
PROFILI CAMPIONE ……..:PROFILI CAMPIONE ……..:
Cellule intereCellule intere
Cellule lisateCellule lisate
L.rhamnosus
L.parabuchneri /P. acidilactici ?
L.d lactis
L.helveticus
L.rhamnosus
L.d lactis
L.helveticus
L.fermentum?
337: L.plantarum?
•• Profilo molto diverso. Profilo molto diverso.
•• Minoranza di Minoranza di L.lactisL.lactis e e L.L.
helveticushelveticus..
•• Maggioranza di Maggioranza di
L.rhamnosusL.rhamnosus..
•• Evidenza di presenza di Evidenza di presenza di L.L.
plantarum, L. fermentum eplantarum, L. fermentum e
P.acidilactici?P.acidilactici?..
PROFILI CAMPIONE …….:PROFILI CAMPIONE …….:
Cellule intereCellule intere
Cellule lisateCellule lisate
L.rhamnosus
L.d lactis
L.helveticus
L.fermentum
345: L.parabuchneri / P. acidilactici?
L.d lactis L.helveticus
L.fermentum
•• Predominanza Predominanza L. lactisL. lactis,,
•• Minoranza Minoranza L. helveticusL. helveticus e e L.L.
rhamnosusrhamnosus..
•• Forte evidenza Forte evidenza L.fermentumL.fermentum
e e P.acidilacticiP.acidilactici?.?.
PROFILI CAMPIONE ……..:PROFILI CAMPIONE ……..:
Cellule lisateCellule lisate
Cellule intereCellule intere L.rhamnosus
L.d lactis
L.helveticus
L.fermentum?
345:L. parabuchneri / P. acidilactici?
•• Dominante L.rhamnosus, Dominante L.rhamnosus,
•• Forte evidenza di L. Forte evidenza di L.
fermentum e P. acidilactici?fermentum e P. acidilactici?
PROFILI CAMPIONE……PROFILI CAMPIONE……
Cellule intereCellule intere
Cellule lisateCellule lisate
L.rhamnosus L.d lactis
L.helveticus
S.thermophilus? 337: L.plantarum?
L.rhamnosus L.d lactis
L.helveticus
•• Dominante L.lactis Dominante L.lactis
insieme a L. rhamnosus,insieme a L. rhamnosus,
•• Evidenza di presenza di Evidenza di presenza di
L. plantarum e S.L. plantarum e S.
thermophilus,thermophilus,
PROFILI CAMPIONE ……..:PROFILI CAMPIONE ……..:
Cellule intereCellule intere
Cellule lisateCellule lisate
L.rhamnosus
L.d lactis
L.helveticus
345: L. parabuchneri / P. acidilactici?
L.d lactis
L.helveticus
•• Profili simili a Parmigiano Profili simili a Parmigiano
ReggianoReggiano
Ma anche tra le vitali, coltivabili o no,
importanza presenza o attività?
Differente efficacia tecnologica
modificazionibiochimiche associate all’attività
metabolica di microrganismi(Utilità dei Chimici!)
lattelatte formaggioformaggio
La caseificazione è sostanzialmente unprocesso enzimatico governato dalla
tecnologia
0
400
800
1200
1600
2000
Curd
6 ho
urs
Curd
12 h
ours
Curd
48 h
ours
Salted
chee
se (1
mon
th)
Chees
e 2
mon
ths
Chees
e 3
mon
ths
Chees
e 4
mon
ths
Chees
e 6
mon
ths
Chees
e 8
mon
ths
Chees
e 10
mon
ths
Chees
e 12
mon
ths
Chees
e 16
mon
ths
Chees
e 20
mon
ths
EA
0
200400600
8001000
1200
1400
16001800
2000
0
400
800
1200
1600
2000
Curd
6 ho
urs
Curd
12 h
ours
Curd
48 h
ours
Salted
chee
se (1
mon
th)
Chees
e 2
mon
ths
Chees
e 3
mon
ths
Chees
e 4
mon
ths
Chees
e 6
mon
ths
Chees
e 8
mon
ths
Chees
e 10
mon
ths
Chees
e 12
mon
ths
Chees
e 16
mon
ths
Chees
e 20
mon
ths
EA
0
200400
60080010001200
1400160018002000
Pep NPep CPep L
Pep APep IPep X
Attività amminopeptidasica libera in formaggio(non asociata a cellule batteriche intere e vitali)
Parte esterna Parte interna
SLAB autolisi
NSLAB crescita ed autolisi
Sem
iqua
ntita
tive
amou
nt
0
2
4
6
8
10
12
Curd
at va
t extr
actio
nCur
d 12
hou
rsCur
d 48
hou
rs
Salted
chee
se (1
mon
th)
Chees
e 2
mon
ths
Chees
e 3
mon
ths
Chees
e 4
mon
ths
Chees
e 6
mon
ths
Chees
e 8
mon
ths
Chees
e 10
mon
ths
Chees
e 12
mon
ths
Chees
e 16
mon
ths
Chees
e 20
Mon
ths
β CN f (99-160)
β CN f (99-159)
αS1 CN f (1-23)
β CN f (99-160)
β CN f (99-159)
αS1 CN f (1-23)
α S2 CN f (154-162)β CN f (60-68)β CN f (1-6)αS1 CN f (1-16)
αS1 CN f (186-192)β CN f(37-67)β CN f (1-4)αS1 CN f (1-14)
αS1 CN f (174-199)β CN f (47-52)β CN f (1-3)αS1 CN f (14-23)
β CN f (159-183)αS1 CN f (155-187)β CN f (199-209)αS1 CN f (17-23)
β CN f (103-119)αS1 CN f (156-187)β CN f (195-209)αS1 CN f (1-6)
β CN f (98-124)αS1 CN f (157-188)β CN f (194-209)αS1 CN f (1-13)
β CN f (53-93)αS1 CN f (30-35)β CN f(193-209)αS1 CN f (1-17)
β CN f(57-93)αS1 CN f (24-30)αS1 CN f (16-20)αS1 CN f (10-16
β CN f (55-93)αS1 CN f(24-38)αS1 CN f (10-14)αS1 CN f (18-23)
β CN f(59-96)αS1 CN f (24-36)αS1 CN f (1-4)αS1 CN f (1-7)
β CN f (51-93) αS1 CN f (24-34)αS1 CN f (1-9)αS1 CN f (10-13)
α S2 CN f (154-162)β CN f (60-68)β CN f (1-6)αS1 CN f (1-16)
αS1 CN f (186-192)β CN f(37-67)β CN f (1-4)αS1 CN f (1-14)
αS1 CN f (174-199)β CN f (47-52)β CN f (1-3)αS1 CN f (14-23)
β CN f (159-183)αS1 CN f (155-187)β CN f (199-209)αS1 CN f (17-23)
β CN f (103-119)αS1 CN f (156-187)β CN f (195-209)αS1 CN f (1-6)
β CN f (98-124)αS1 CN f (157-188)β CN f (194-209)αS1 CN f (1-13)
β CN f (53-93)αS1 CN f (30-35)β CN f(193-209)αS1 CN f (1-17)
β CN f(57-93)αS1 CN f (24-30)αS1 CN f (16-20)αS1 CN f (10-16
β CN f (55-93)αS1 CN f(24-38)αS1 CN f (10-14)αS1 CN f (18-23)
β CN f(59-96)αS1 CN f (24-36)αS1 CN f (1-4)αS1 CN f (1-7)
β CN f (51-93) αS1 CN f (24-34)αS1 CN f (1-9)αS1 CN f (10-13)
ßCN f(17-25)2P
ßCN f(11-28) 4P
ßCN f(12-28) 4P
ßCN f(14-28) 4P
ßCN f(15-28) 4P
ßCN f (15-28)3P
ßCN f(17-28) 3P
ßCN f (71-83)
ß CN f(142-161)
ßCN f (82-95)
aS1 CN f (169-179)
ß CN f(13-28) 4P
ß CN f (16-28)3P
ß CN f(16-25)3P
ßCN f(17-25)2P
ßCN f(11-28) 4P
ßCN f(12-28) 4P
ßCN f(14-28) 4P
ßCN f(15-28) 4P
ßCN f (15-28)3P
ßCN f(17-28) 3P
ßCN f (71-83)
ß CN f(142-161)
ßCN f (82-95)
aS1 CN f (169-179)
ß CN f(13-28) 4P
ß CN f (16-28)3P
ß CN f(16-25)3P
evoluzione della frazione oligopeptidica nel corso dellastagionatura
Set 1: 5 peptidi (media Mw 4024)
Set 2: 40 peptidi (media Mw 1640)
Set 3: 21 peptidi (media Mw 2332)
NSLAB + SLAB
SELEZIONE BIOTIPI“ADATTI”
LAB: funzionali,caratteristici, “autoctoni”..
•Parametri Tecnologici
•Presenza altri microrganismi
•Modificazioni del substratoindotte dalla tecnologia e/o attivitàmicrobica (Aw, pH, NaCl, etc.)
Evoluzione e Ruolo microflora nel PR
Ecco fatto!!!!
Rilascio enzimi,stagionatura, caratteri
organolettici
quesiti aperti• Quali e quanti sono i microrganismi presenti
nelle differenti fasi di produzione e stagionaturaIn che stato fisiologico
• I microrganismi svolgono necessariamente tutti unruolo di interesse tecnologico
• Quali microrganismi presenti ma in stato “nonattivo”
• Effetto di metabolismi microbici in condizioni nonottimali
• Interazioni tra microrganismi• Lisi e rilascio enzimi (impronta enzimatica)• Attività enzimi (potenziale o effettiva)
Metoditradizionalicolturali
Metodi cultureindependent
Ecologia microbica - Studio metabolismo
GenomicaProteomicaMetabolomica
COMPRENDERE IL RUOLO
DEI BATTERIE’ ESSENZIALE PER MUOVERSI CON SICUREZZA
TRA TIPICITA’ E INNOVAZIONE