incontri gennaio 2015

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nuovi corsi !! GENNAIO 2015 INGRESSI SOLIDALI BeHandy, suggerimenti online per viaggiare sicuri e senza barriere CHE LAVORO FAI? Baby Planet, il paese dei balocchi SPECIALE Counseling e Mediatore familiare Le marionette Imparare giocando il Notiziario dell’Operatore Sociale incontri

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Page 1: Incontri Gennaio 2015

nuovi corsi !!

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2015

ingressi solidaliBeHandy, suggerimenti online per viaggiare sicuri e senza barriere

che lavoro fai?Baby Planet, ilpaese dei balocchi

speciale Counseling eMediatore familiare

le marionette

Impararegiocando

il notiziario dell’operatore Sociale

incontri

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editoriale

incontri 2015, focus sui Corsi di Counseling e di Mediazione familiare, nuovi percorsi formativi dell’istituto Cortivo

Per chi opera nel sociale disporre di una buona formazione, condotta a più livelli e in diversi ambiti, fa indubbiamente la differenza in quanto offre l’opportunità di aumentare le proprie competenze professionali acquisendo utili e importanti strumenti per gestire positivamente la relazione fra persone. Proprio perché da anni impegnato a proporre formazioni di alta qualità per operatori del sociale, l’Istituto Cortivo ha deciso di allargare la rosa dei suoi corsi formativi ai nuovi corsi di Counseling e Mediazione familiare. Il corso triennale per counselor, partito un paio d’anni fa, è condotto da Attilio Piazza e, visto il successo che sta riscuotendo, si è meritato

in questo numero di Incontri più pagine, con le interviste al direttore Enrico Miatto e alla docente Monica Colosimo, ricche di informazioni dettagliate sulla sua organizzazione e sull’utilizzo delle arti come via creativa al benessere e alla consapevolezza. L’argomento è molto interessante e approfondisce gli obiettivi del Counseling a indirizzo sistemico, una metodologia particolarmente efficace

non solo per esperti di risorse umane, “team builder”, consulenti aziendali, operatori dell’assistenza e della sanità ma anche per chi semplicemente desidera accrescere le proprie potenzialità e la propria professionalità. L’articolo dedicato al corso di Mediazione familiare, ormai in procinto di partire, approfondisce invece i contenuti di una professione emergente, utile per gestire i conflitti e ampliare in modo proficuo gli spazi di incontro e comunicazione. Il Mediatore familiare, infatti, è il professionista che aiuta a ridurre i contrasti tra persone e a favorire gli accordi, un ruolo importante che ha tra i suoi obiettivi quello di creare benessere relazionale e sociale. La formazione per mediatori familiari ha una durata di due anni e prevede una parte diretta con la partecipazione ai seminari e una parte a distanza con studio di testi teorici, elaborazione di casi proposti dal corpo docente e stesura di un elaborato finale, il tutto con il supporto dei docenti e dei tutor dell’Istituto Cortivo.

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Sommario

01 eDiToRiaLe 04 ingressi solidali Dentro le strutture BeHandy, suggerimenti

online per viaggiare sicuri e senza barriere

06 arriVano i nosTri Parla la squadra Cortivo La “bela tessioria” che

insegna materie scientifiche

08 sPeCiale nUoVi Corsi Il corso di Counseling, un

successo annunciato

Il Counseling creativo, una nuova specializzazione

Mediatore familiare, una professione emergente

14 in PraTiCa: sTimoli, Conferme,

sVolTe laVoraTiVe 16 inFanZia Il meraviglioso mondo dei bambini 18 DiSabiLiTà Imparare ad essere autonomi

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Fai il lavoro che ami e non lavorerai per tutta la vita

(proverbio arabo)

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Istituto Cortivo EditoreStampa Litocenter srl - Zona industriale nuova 35016 Piazzola sul Brenta (PD)

Progetto grafico e impaginazione: immagina.biz

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20 “CHe laVoro fai?”: eX allieVi raCConTano 20 TeaTRo e CanTo , aRTi CHe eDUCano

22 baby PLaneT, iL PaeSe Dei baLoCCHi

24 CHi semina raCCoglie: Speciale seminari

Calendario seminari 2015 Seminari per il corso di Counseling Seminari per il corso di Mediatore familiare

26 edUC’aZioni imparare giocando Le marionette per giocare creando

28 il soCiale Tra CarTa e PelliCola il libro Storie da leggere e ascoltare il film Rosso come il cielo

30 a PesCa di siTi il sociale in rete Avviso ai naviganti: fra

i tanti mondi del web ve ne proponiamo due che davvero vale la pena di scoprire e conoscere

32 serViZio segnalaZione allieVi Opportunità, indicazioni, soluzioni.

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BeHandy, suggerimenti online per viaggiare sicuri e senza barriere

L’idea è di quelle che nascono dal-la chiara percezione di un proble-ma e dalla ferma volontà di risol-verlo, ovvero dalla constatazione delle difficoltà che le persone con esigenze particolari trovano nel viaggiare e dall’accurata ricerca di luoghi, percorsi e servizi che possono rendere gli itinerari non solo più comodi e piacevoli, ma anche più facili e sicuri. Per riu-scirci l’associazione BeHandy si è attivata su più fronti: anzitutto ha creato un portale ben organizzato e di facile consultazione, poi si è rivolta ad aziende, enti e persone sensibili al tema del turismo

accessibile per attivare collabora-zioni e iniziative finalizzate a pro-muovere e veicolare il messaggio e, infine, si è rivolta direttamente ai protagonisti, ai diversamente abili, chiedendo loro di diventare mappatori, di tracciare rotte e punti di riferimento basati sulla loro conoscenza del territorio. Così BeHandy può offrire oggi a chi entra nel portale sia i dati ufficiali riguardanti l’accessibilità dichiarata da strutture e servizi sia quelli raccolti non solo dai mappatori ma anche dagli utenti generici. Una ricca e qualificata fonte di notizie aggiornate, ve-

rificate e controllate nel tempo, quindi, che per il momento si li-mita alle città già mappate, Mila-no, Venezia e Torino, ma che ben presto presenterà anche altri cen-tri come Ferrara, Lecce e Olbia e che, nelle intenzioni, si estenderà progressivamente a tutta Italia. E sarà così che le persone ipove-denti, con ridotta o totale perdita dell’udito, con disabilità motorie, intolleranti al glutine, sottoposte a dialisi, anziane ma autosuffi-cienti potranno costruirsi il loro viaggio o soggiorno “tailor made” tracciando i percorsi lungo i quali possono contare sulla disponibi-

Rivolta a tutti ma in particolare ai portatori di disabilità, beHandy è un’associazione nata con lo scopo di selezionare informazioni e fornire soluzioni di viaggio e soggiorno a persone con ridotte capacità motorie, visive, auditive o alimentari. Un servizio nuovo ed estremamente utile, che chiunque può concorrere ad arricchire e migliorare…

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lità di alberghi, ristoranti, musei, chiese, cinema, teatri, ospedali, stadi e strutture sportive privi di barriere architettoniche e dotati dei necessari servizi e attrez-zature. Il portale è disponibile non solo in italiano ma anche in lingua inglese in modo da consentire ai turisti stranieri di accedere alle stesse, preziose in-formazioni. Per quanto riguarda la mappatura, BeHandy chiede la collaborazione degli stessi disabi-li, che possono immediatamente attivarsi cliccando sulla voce “Di-venta mappatore” e rispondendo alle domande del form suddiviso

in 4 passi. Primo passo: Chi sei? Se hai un handicap conosci me-glio di qualsiasi altro le difficoltà che deve affrontare chi ha il tuo stesso problema, quindi puoi indicarci i luoghi e le attività che per te sono accessibili, comode e belle. Secondo passo: Che tipo di mappatore vuoi essere? Indicaci le problematiche che conosci meglio e per le quali ti senti in grado di mappare attività, luoghi e servizi. Terzo passo: Quale cit-tà? Segnalaci i centri che conosci meglio e che hai intenzione di mappare da subito. I luoghi che indicherai non saranno esclusivi

ma, nel tempo, potrai aggiunger-ne altri se fai un viaggio e scopri altre opportunità interessanti e accessibili. Quarto passo: Quale supporto vuoi? Possiamo fornirti un accompagnatore per spostarti nei vari luoghi a piedi, in auto o in carrozzina ma anche un fotografo o un videomaker per scattare foto e fare riprese. Potrai così arricchire il tuo lavoro con immagini multimediali che in-seriremo nel portale. Ecco, dopo questi quattro passi facili facili si può iniziare a mappare e mettere la propria esperienza a disposi-zione di tutti!

ingressi solidali dentro le strutture

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“Dopo essermi laureata in bio-logia - ricorda Barbara Scaglia di Torino - ho lavorato per un periodo nella stessa clinica in cui avevo svolto il tirocinio, ma ben presto ho capito che se volevo darmi delle prospettive profes-sionali con qualche certezza in più, dovevo riorientare la mia ricerca in altre direzioni. È stato così che, dopo qualche tentativo di supplenza nella scuola pub-blica che però mi ha procurato più delusioni che soddisfazioni, ho iniziato a inviare il mio cur-riculum alle tante scuole private attive in città. E qui ho comin-ciato a cogliere i primi successi: insegnavo materie scientifiche in

vari istituti e vedere che il mio impegno era sempre più apprez-zato mi convinse a decidere di rimanere in quell’ambito dove tuttora continuo a svolgere la mia opera di insegnante”.

Lei è docente anche presso il Centro Didattico torinese dell’Istituto Cortivo, quando e come è entrata in contatto con questa realtà?“L’incontro con il Cortivo è nato da una singolare combinazione. A quel tempo la sua sede era pra-ticamente sotto la casa in cui abi-to per cui ogni giorno uscendo e rientrando vedevo la targa espo-sta sul portone e un bel giorno mi sono detta: perché non porti un curriculum anche qua? L’ho fatto e proprio al momento giusto! La

responsabile infatti mi ha det-to che in quel periodo erano

effettivamente alla ricerca di una figura come la mia e mi ha inserito imme-diatamente. Era il 2011 e da allora, sono già passati quasi quattro anni, curo per il Cortivo tutte le ma-

terie scientifiche, economia domestica, alimentazione,

anatomia, patologia e pronto soccorso”.

Quindi lei lavora contempo-raneamente in vari istituti privati di scuola secondaria e al Cortivo. Quali differenze ha potuto notare fra le due tipolo-gie di studenti?“Certamente quelli del Cortivo sono più motivati, i più adulti in particolare, ma anche i giovani dimostrano di avere una marcia in più, di essere più consape-voli dell’obiettivo che vogliono raggiungere, più convinti della strada che stanno seguendo. Di loro mi colpiscono l’uma-nità e la determinazione. Tante volte, soprattutto nel momento dell’esame finale quando rela-zionano sulla loro esperienza di tirocinio, mi rendo conto che per arrivare al traguardo hanno dovuto affrontare situazioni dif-ficili e i loro racconti mi toccano emotivamente. Mi impressionano specialmente le storie di piccoli in difficoltà, sono mamma di una bimbetta e, senza darlo a vedere, mi com-muovo nel profondo… Sono davvero ammirevoli le ragazze e i ragazzi del Cortivo, decisi, sicuri della loro scelta. Ma è tutto il Cortivo che mi convince, è una struttura in cui si respira umanità e collaborazione “.

La “bela tessioria” che insegna materie scientifiche

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Sappiamo che oltre all’insegna-mento lei coltiva un’altra e ben diversa passione…“Si tratta di una passione di famiglia che io ben volentieri contribuisco a portare avanti a Chieri, una cittadina a un passo da Torino: la Compagnia di Lan-dolfo, di cui è presidente il mio papà, ovvero un gruppo storico che non solo partecipa a sfilate e manifestazioni folkloristiche, ma rappresenta anche spettacoli tea-trali. È un’attività di volontariato molto divertente e interessante, i costumi li facciamo noi stessi sulla base di accurate ricerche sulle stoffe, i colori, gli stili di ab-bigliamento delle varie epoche, e poi via, si sfila, si recita! Abbiamo pronti diversi allestimenti, quel-lo medievale ‘Communis Cherii 1311’, quello orientale ‘I Sarace-ni’, nel quale mio padre che ha molto viaggiato in quei paesi

fa un saluto di buon augurio in lingua araba, e il clou: ‘Torino 1861’, dedicato alla nascita del Regno d’Italia in cui mio papà è Cavour, io la Contessa di Casti-glione e poi ci sono la Marchesa Giustiniani, l’amante di Cavour, e naturalmente Garibaldi, il Generale Lamarmora, Vittorio Emanuele II e la Contessa di Mi-rafiori, meglio conosciuta come la Bela Rosin, prima amante e poi moglie morganatica del re”.

Un vero e proprio quadro d’au-tore sulla pagina più importan-te della nostra storia patria!“Sì, è bellissimo, siamo molto conosciuti, viaggiamo in tutto il centro-nord, ed ogni volta è un grande successo! Nel 2006 sono stata scelta per essere per un anno il personaggio ufficiale della città di Chieri, la Bela Tes-sioria, che ricorda il tempo in

cui qui la tessitura andava alla grande: avevo un abito lungo chiaro, un mantello blu, la co-rona, la fascia bianca e rossa, il medaglione…”.

Siete disponibili anche per ini-ziative a sfondo sociale?“Certo, di frequente andiamo nelle case di riposo, per regalare un momento di vivacità e un sor-riso agli anziani. Poi, ogni anno, in occasione della Sagra della Zucca a Candiolo, partecipiamo a uno spettacolo il cui ricavato viene devoluto alla Madonnina, ovvero alla struttura che accoglie le famiglie dei degenti ricoverati presso il Centro per la Ricerca e la Cura del Cancro, famoso in tutta Italia per la qualità e l’efficacia delle cure che offre. Insomma, se troviamo la possibilità di dare una mano a chi ha bisogno, non ci tiriamo mai indietro, anzi!”.

arrivano i nostri Parla la squadra cortivo

La “bela tessioria” che insegna materie scientifiche

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Il primo corso di Counseling organizzato dall’Istituto Cortivo è giunto ormai al terzo anno e si concluderà nel 2016 con i primi attestati di Counselor. Nel frattempo alle nuove edizioni si sono iscritti numerosi allievi decretando così il successo di un percorso formativo nella cui validità il Cortivo ha sempre fortemente creduto.

Una professione, quella del Counselor, sempre più richiesta in una realtà così complessa e mutevole come quella contem-poranea. Ne parliamo con il di-rettore del corso Enrico Miatto, Pedagogista, Counselor, docente presso un’università privata di teorie e tecniche del Counseling educativo nonché coordinatore degli operatori e degli educatori di una Cooperativa di Mirano che si occupa di disabilità.“Collaboro con l’Istituto Cortivo da tre anni e mi è stato affidato l’incarico di dirigere il corso di Counseling anzitutto per le mie competenze specifiche ma anche perché è un percorso for-mativo che io stesso ho seguito e che senz’altro mi ha aiutato a migliorare sul piano personale e professionale”.

La scelta del Cortivo di avviare un corso di Counseling si è di-mostrata più che valida. Merito anche dell’organizzazione?“Certamente, ma non solo, mol-

to è dipeso anche dal carisma e dalla preparazione dei docenti, Attilio Piazza e poi Marco Mar-son, Monica Colosimo, Susanna Mazzocco e Cristina Piazza. Ri-sulta anche vincente la formula adottata sul piano didattico: il corso, triennale, prevede una parte teorica e una esperienzia-le. La prima si svolge a distanza tramite videolezioni e un attento servizio di tutor online e telefo-nico, mentre la seconda consiste negli undici, intensi seminari in presenza distribuiti nei tre anni, sui temi della comunicazione, della sistemica familiare e delle relazioni professionali. Solita-mente si svolgono dal giovedì alla domenica mattina”.

Si saranno creati gruppi molto coesi…“Senza dubbio la condivisione di esperienze e di vissuti fa sì che si creino solidi rapporti amicali. Gli incontri seminariali spesso mescolano persone che non si conoscono perché si sono iscrit-

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Il corso di Counseling, un successo annunciatote in momenti diversi: questo facilita una mobilità interna interessante, molto positiva dal punto di vista dello scambio e del confronto”.

Quali altri impegni richiede il corso?“Gli allievi devono rispondere a un questionario di autovalu-tazione annuale, svolgere 150 ore di tirocinio presso strutture idonee con la supervisione di un tutor, affrontare analisi di caso, elaborare una tesi. Tutto ciò sempre supervisionati da un tutor. Infine, si devono sottopor-re a una verifica finale prima del rilascio dell’attestato”.

Quali supporti offrite a chi de-cide di iscriversi?“Forniamo consulenza sia trami-te tutor presso i centri didattici del Cortivo presenti nel territo-rio nazionale, sia con tutor onli-ne per tutta la durata del corso. La didattica è particolarmente curata e gli studenti possono

inoltre avvalersi delle videole-zioni disponibili sul nostro sito oltre a consulenze telefoniche o Skype”.

Dove si svolgono gli undici seminari?“A Monteortone, in un convento del ‘400 ai piedi di Abano Ter-me, immerso nel silenzio e nella natura, fattori fondamentali per favorire la concentrazione e il clima di apprendimento”.

Qual è la tipologia dei vostri iscritti?“I nostri studenti vengono da tutta Italia, la motivazione pri-maria che li spinge ad iscriversi è il desiderio di conoscersi nel profondo e la possibilità di migliorare la qualità del loro lavoro che spesso svolgono nei vari ambiti della cura. Ma non è l’unica: molti infatti considerano il Counseling un’opportunità professionale particolarmente interessante, soprattutto adesso che la professione può essere

esercitata ai sensi della legge 4 del 2013”.

Cosa caratterizza un buon Counselor?“Deve saper valorizzare le risorse umane, far emergere e sostenere i talenti, rafforzare il pensiero positivo e creare i presupposti affinché le persone che segue sappiano agire per il proprio be-nessere e il benessere degli altri”.

sPeCiale nuovi corsi

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Il Counseling creativo, nato dalla collaudata esperienza del corso triennale di Counseling dell’Istituto Cortivo, mette le arti al servizio del benessere e della consapevolezza. Obiettivo: proporre una via creativa al be-nessere in cui i linguaggi tipici di arti come il teatro, la danza, il suono e la scrittura creativa pos-sono diventare non solo risorse importanti per l’evoluzione per-sonale, ma anche efficaci stru-menti di supporto per chi opera nella relazione con gli altri.

Monica Colosimo è docente nel corso di Counseling del Cortivo proprio per l’area creativa. Lau-reata in Comunicazione e Teatro al Dams presso l’Università di Bologna, è Counselor, scrittrice e giornalista, esperta in tecniche di comunicazione emotiva e scrittura autobiografica, forte della formazione in Approccio Sistemico e Costellazioni Fami-liari con Attilio Piazza, con il quale ha da poco pubblicato il libro “La via creativa del benes-sere”, edito da Franco Angeli.“Il nostro è un approccio unico, all’avanguardia in Italia, che ci auguriamo possa cogliere l’in-teresse non solo di chi desidera ampliare le proprie conoscenze per il benessere personale o con-seguire l’attestato di Counselor, ma anche di professionisti quali educatori, insegnanti, personale sanitario e persone qualificate che lavorano nei campi dell’oli-

stica e delle discipline naturali, operatori del benessere e altre figure che intendano integrare la propria professione con un kit di strumenti utili e creativi”.

Ci puoi raccontare la tua espe-rienza di Counselor nel corso dell’Istituto Cortivo?“L’obiettivo che ci siamo posti è di condividere strumenti sem-plici ed efficaci che favoriscano nei partecipanti il contatto con la dimensione dell’Essere, dove dimorano soluzioni e risorse che lasciamo emergere dal profondo facendo leva sulla leggerezza. Ci siamo accorti che le persone che partecipano ai nostri seminari esprimono un crescente desi-derio di puntare alla soluzione dei conflitti attraverso chiavi sempre nuove, per stare meglio, indipendentemente dalle proprie situazioni di vita o dalla storia familiare. Quella che insegnia-

Il Counseling creativo, una novità del Cortivo

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mo a chi entra a far parte della nostra formazione professionale in Counseling è la prospettiva giusta, profondità e leggerezza insieme per favorire il benessere”.

Chiavi nuove come l’arte…“Sì, abbiamo sperimentato che le arti sono mezzi straordinari per portare a consapevolezza ciò che si sente vero in una certa fase della vita, per nutrire il profondo e realizzare desideri autentici, per dipanare grovigli emotivi del passato e valorizzare il senso di chi siamo veramente. Scrivendo, elaborando fiabe inventate sul momento, muovendo il corpo

in energia autentica e rappresen-tando i personaggi dei propri co-pioni interiori, è possibile trovare le vie di trasformazione per una vera e propria catarsi anche nei momenti di passaggio più delica-ti della vita”.

Un percorso di libertà…“È un modo per far diventare la nostra vita un capolavoro. Liberi di essere ciò che si è e di creare ciò che ci va, nel rispetto di chi siamo e di coloro con cui siamo in contatto personale o professio-nale”.

Una parola sui suoi allievi?“Nei nostri incontri circola gioia e benessere, sensazioni che en-tusiasmano noi per primi. Come per incanto, giorno dopo giorno, il cristallo che è in Ognuno, nel profondo, inizia a luccicare. E le persone cominciano a splendere perché ogni pesantezza, peso

illusorio della personalità in cui erano prigioniere, semplicemente cadono, lasciando spazio ad Es-seri nuovi: morbidi, fiduciosi nei processi di vita, consapevoli che non c’è mai colpa o sfortuna ma solo tasselli da ricomporre nella trama del vissuto. E tutto questo a suon di arti… al servizio dell’Arte più grande, quella di Vivere”.

Hai nuove proposte per il Counseling Cortivo 2015?“Quest’anno, oltre ai moduli de-dicati all’intero corso Counseling, su cui potete chiedere informa-zioni contattando la segreteria, proporrò un seminario aperto a tutti, sull’utilizzo delle fiabe come strumento per evolvere, che si terrà a Roma il 21 Marzo. Il 3 Ottobre terrò inoltre a Milano, un seminario intitolato L’Auto-biografia dell’Essere, per far co-noscere l’importanza e l’efficacia della creatività”.

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Il Mediatore familiare, una professione emergente

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In casa Cortivo è nata una nuova, interessante proposta formativa, il corso biennale per Mediatore familiare, figura sempre più richiesta anche a partire dalla recente normati-va sul diritto di famiglia, che prevede l’intervento di esperti nella gestione dei conflitti. Si tratta di una formazione basata su una prospettiva sistemica e “integrale”, concepita per favo-rire la continua interazione tra sapere, saper fare e saper essere, un vero e proprio viaggio tra esperienze e nuove consapevo-lezze, in stretto contatto con il

continuo evolversi del mondo della mediazione e della consu-lenza alla famiglia e alla coppia. Quello del Mediatore familiare è un ruolo oggi tutelato dalla legge n°4 del 14 gennaio 2013 che, riconoscendo le cosiddette “professioni non regolamenta-te”, apre nuovi scenari e inedite prospettive di attività autono-me, in linea con le disposizioni europee. Il corso organizzato dall’Istituto Cortivo, aperto in particolare ai professionisti delle relazioni d’aiuto e a tutti coloro che lavorano nel campo della relazione interpersonale

con coppie e nuclei familiari, oltre a rappresentare un’ottima risposta alla crescente domanda di mediatori familiari, è rico-nosciuto da Synesis, l’Associa-zione Europea di Professionisti del Benessere e dell’Assistenza alla persona fondata proprio per dare concreta applicazione alla succitata Legge n°4 del 14 gennaio 2013 che accredita le professioni non organizzate in ordini. Un’occasione da non perdere per chi già opera nel sociale e desidera acquisire nuove e affascinanti opportuni-tà formative e lavorative.

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IN PRATICA:

sTIMolI, CoNfeRMe,

svolTe lAvoRATIve

Come ci si relaziona con due sorelline affette da ritardo mentale?

E se al centro dell’intervento c’è un progetto di stimolazione senso-

riale? Ecco alcuni dei temi trattati nelle prossime pagine dedicate ai

tirocini, quello di Maria Giordano svolto in un centro di riabilitazione

per l’età evolutiva e quello di Daniela Stara presso due strutture per

l’infanzia. La prima descrive nei dettagli il suo ruolo di tirocinante

come Operatrice Socio Assistenziale attenta a stimolare il processo

di autonomia dei bimbi, la seconda racconta di “cestini d’autunno”

e “quaderni sensoriali”, utili e giocosi strumenti per affinare gusto,

odorato, vista, udito e tatto in un viaggio tra sensazioni morbide,

ruvide, dolci, aspre e amare…

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“Non tutto fila sempre liscio, mi è capi-tato di avere qualche diverbio con una delle due èquipe con cui mi sono con-frontata come tirocinante, ma anche questa piccola difficoltà mi è servita per capire che è necessario porvi rimedio parlando e confrontandosi. Sono co-munque state entrambe esperienze più che positive”. Uno dei tirocini Daniela lo ha svolto in un asilo nido comunale, ampio, spazioso e ben curato, dove ha avuto la possibili-tà di mettersi in gioco come operatrice nei diversi momenti della giornata, dall’accoglienza alle attività ludiche, dalla pappa al riposino pomeridiano. I bambini erano ventinove, dai tre mesi ai tre anni, suddivisi per età ma soprattut-to per aree di interesse. “C’erano molte attività stimolanti, come ad esempio, la creazione del ‘cestino autunnale’ a cui hanno partecipato i bambini più gran-dicelli. Il cestino andava riempito con i tipici frutti della stagione: melograni, mele cotogne, uva, castagne, nocciole, zucche, arance, cachi, mele, corbezzo-li… Per quanto riguarda la flora era stato chiesto ai bimbi, con l’aiuto dei genitori, di raccogliere le foglie secche degli al-beri presenti in paese e nelle campagne circostanti, foglie di castagni, querce,

viti, olivi, pini, cotogni, melograni, a volte ancora attaccate ai relativi frutti. L’obiettivo dell’iniziativa era ampliare la conoscenza del mondo naturale attraverso la sperimentazione diretta e l’uso dei cinque sensi: i suoni della natura, il colore, il profumo e il gusto aspro, dolce o amaro dei frutti, le sen-sazioni di ruvido, morbido, pungente, duro, grande, piccolo… Un’esperienza interessante, in qualche modo ripetuta anche nella seconda struttura in cui ho svolto il tirocinio, dove la sperimenta-zione dei cinque sensi era facilitata da una serie di filastrocche e dall’uso di disegni prestampati che il bambino do-veva riempire utilizzando diversi colori e vari materiali pensati per sollecitare l’esperienza tattile (cartoncini ruvidi, morbidi, lisci, ecc.) che venivano anche spruzzati con diversi profumi mentre in mensa i bimbi assaggiavano il sale, il cioccolato amaro in polvere, il succo del limone, lo zucchero… Ognuno esprimeva il suo parere sui vari gusti: c’erano anche bimbi che li apprezzavano tutti, compresi l’amaro e l’aspro. Altri invece hanno rifiutato tutto. Alla fine i lavoretti sono stati raccolti in ‘quaderni sensoriali’ da consegnare ai genitori alla fine dell’anno scolastico”.

Il meraviglioso mondo dei bambini

il mondo dei BamBini è sì meraviglioso, ma non semPre è sereno il contesto in cui vivono e crescono. ne è consa-Pevole daniela stara che ha svolto i suoi tirocini in sarde-gna, uno in un asilo nido della Provincia nuorese, l’altro in una scuola Per l’infanzia della Provincia di sassari.

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inFanZia racconti degli allievi

Prendersi cura del

benessere dei bambini

non è semplice: ognuno

ha il suo carattere, le

sue abitudini, il suo

temperamento e,

soprattutto, una storia

tutta personale di

relazioni affettive e

vissuti familiari.

Bisogna quindi saperli

ascoltare nella loro

unicità e offrire loro

un ambiente sereno

e giocoso, in grado di

guidarli nella crescita in

modo equilibrato

ed armonioso.

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cosa c’è dietro a una diagnosi di disaBilità intellettiva? c’è una Persona, con la sua irriPetiBilità, il suo mondo di af-fetti, il suo desiderio di vivere ed esPrimersi. nel tirocinio di anna maria giordano, che ha svolto in camPania Presso un centro di riaBilitazione Per l’età evolutiva, c’erano innanzitutto dei BamBini…

Imparare ad essere autonomi

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Si è creato un legame profondo con i bimbi: li accoglievo quando arrivavano al centro, li aiutavo a togliersi giacche e golfini, li accompagnavo in bagno, li aiutavo a mangiare... Gesti semplici ma quanta tenerezza e scambio di sguar-di, quanto affettività in una stretta di mano, quanta fiducia in quei sorrisi… Il tirocinio è stata un’esperienza forte e significativa, che mi ha fatto crescere come persona e come professionista, soprattutto ha allargato le mie cono-scenze sul mondo della disabilità in età evolutiva. L’incontro più bello è stato con due gemelline, che chiamerò per la privacy con altri nomi, affette da

ritardo psicomotorio con encefalopatia epilettogena: Monica comunicava con i gesti, Sonia utilizzava il linguaggio. L’obiettivo dell’équipe era quindi quello

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INCONTRI Gennaio 2015 19

disaBili racconti degli allievi

di aiutare la prima con una terapia di learning psicofacciale per favorire la comunicazione espressiva. Per Sonia, invece, era stato previsto un intervento che l’aiutava a impostare i suoni e ac-quisire nuovi fonemi. Il mio compito era non solo di supportarle nelle atti-vità ludiche, ma soprattutto di aiutarle a trovare la massima autonomia pos-sibile nelle pratiche d’igiene e nell’a-limentazione. Ma prima di ogni altra cosa per me erano Sonia e Monica, bambine uguali a tutti gli altri bimbi, con le stesse esigenze, la voglia di gio-care, i capricci… È stata un’esperienza ricca di soddisfazioni e gratificazioni, che mi ha permesso di mettermi in gioco direttamente per poter verificare le mie capacità di Operatrice Socio Assistenziale. Ho anche avuto la possi-bilità di incontrare persone fantastiche e di ricevere i ringraziamenti di tutta l’équipe, segno che il mio lavoro con i bambini è stato apprezzato da profes-sionisti esperti e competenti.

Il progetto: in cammino verso l’autonomia

Il tirocinio è anche questo: acquisire conoscenze per poter progettare inter-venti mirati. Il mio contributo in questo senso è stato un progetto della durata di un anno, rivolto a bambini con lieve ritardo nello sviluppo psicomotorio, per aiutarli a diventare più autonomi lungo un processo che vede interagire le varie figure che si occupano di loro, dai geni-tori ai parenti sino agli insegnanti. Uno degli scopi del progetto era di limitare tutti quegli atteggiamenti assistenziali eccessivamente protettivi che tendono a limitare la crescita in autonomia. Quindi gli obiettivi da raggiungere erano: mi-

gliorare la comunicazione imparando a chiedere, a comunicare i propri dati anagrafici e a usare il telefono; sapersi orientare nell’ambiente individuando punti di riferimento e riconoscendo le fermate degli autobus; acquisire una discreta capacità di calcolo matematico di base. Il progetto prevedeva due incon-tri settimanali di due ore l’uno con un piccolo gruppo di 4-5 bambini affetti da lieve ritardo psicomotorio e di età com-presa dai 6 ai 10 anni, affiancato da un operatore. L’intervento si divideva in tre fasi: una parte teorica di apprendimento mediante l’utilizzo di immagini stampa-te, diapositive di situazioni varie con la presenza di figure a cui chiedere aiuto quali carabinieri, vigili, protezione civile; la parte pratica con gite programmate in città dove i bimbi potevano riconoscere nel mondo reale i dati e gli elementi ap-presi in sede (vigili, carabinieri, fermate autobus, farmacie, supermercati, ecc.). In questa fase erano previste anche valu-tazioni periodiche dei risultati raggiunti dai bambini. L’ultima parte era dedicata alla valutazione finale mediante test utilizzati da genitori, insegnanti e ope-ratori per testare il livello di autonomia sociale raggiunto dai bambini.

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Teatro e canto, arti che educano

“Oltre a lavorare nel campo dello spettacolo - spiega Sara D’Angelo di Bologna - conduco anche corsi di recitazione e canto per bambini, un impegno che richiede alcune competenze pedagogiche di base. Il fatto di possederle mi ha faci-litato. Si tratta di un bagaglio im-portante, che devo al mio percorso formativo con l’Istituto Cortivo”.

Quando ti sei iscritta e perché?“All’epoca vivevo in Sicilia. Avevo appena terminato il liceo classico e, come tutti a quell’età, non sape-vo cosa fare. Sapevo però che mi piacevano i bambini e così, in at-tesa di chiarirmi le idee, mi sono iscritta al corso OSA per l’infan-zia. Nel frattempo avevo iniziato a recitare, una passione ereditata dai miei genitori che mi hanno portato a teatro sin da bambina. Nel tempo ho capito che deside-ravo intraprendere la via dello spettacolo ma, nonostante avessi deciso di seguire il mio sogno, non ho mai abbandonato l’idea di lavorare un giorno con i bambini”.

E con il Cortivo come è andata?“Ho continuato gli studi a Bolo-gna, dove mi ero trasferita per frequentare la Scuola di Teatro Colli, presso la quale mi sono

specializzata nel teatro di prosa. Facevo entrambe le cose: impa-ravo a recitare e davo esami al Cortivo… Nel frattempo facevo la baby sit-ter e davo ripetizioni, tenendomi in questo modo in contatto con il mondo dell’infanzia”.

Una vita movimentata…“Terminata la Scuola di Teatro mi sono iscritta alla BSMT Academy sempre a Bologna, dove ho appre-so l’arte della danza e del canto. Sempre in quel periodo ho porta-to a termine il tirocinio come OSA presso una comunità per minori, un’esperienza non semplice che, a quel tempo, mi ha fatto pensare di non essere portata per lavorare con i bambini in difficoltà. Ora sono più matura, ho più espe-rienza e ci potrei riprovare, anche perché il teatro e la musica hanno

“Che lavoro fai?” ex allievi raccontanoquesta rubrica è dedicata alle esperienze e alle testimonianze di ex allievi dell’istituto cortivo. storie in presa diretta di persone in cammino verso la piena realizzazione personale e professionale.

significativa la testimonianza dell’ex allieva sara d’angelo che, fondendo la sua vocazione per il teatro e il canto con le competenze acquisite grazie al corso osa per l’infanzia, oggi con lo studio camaleonte gestisce corsi per bambini e adulti e organizza spettacoli di cabaret, teatro e musica.

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grandi potenzialità pedagogico-riabilitative e possono dare un notevole contributo in termini di sviluppo armonioso del bambino nelle aree della motricità, del pensiero cognitivo, della socialità e dell’affettività. Il teatro insegna a muoversi in equilibrio nello spazio, è strumento culturale, insegna a gestire le emozioni e a lavorare in sintonia con gli altri”.

Ci puoi raccontare come sei giunta a condurre dei corsi per bambini?“È stato grazie a un mio collega della Scuola di Teatro: aveva fondato un’associazione che si occupava di corsi di teatro per bambini; mi ha chiesto di tenerne qualcuno, ma io mi sentivo trop-po inesperta. Lui ha insistito e ha detto che se non ci avessi provato, l’esperienza non l’avrei mai fatta.

Aveva ragione: ho scoperto una professione bellissima, che mi coinvolge e mi diverte. Tenendo i corsi e vedendo quanto il teatro e il canto facciano bene ai bambini, mi sono convinta che queste arti, proprio per le loro implicazioni pedagogiche, dovrebbero essere applicate nella scuola sin dalla prima infanzia. Senza contare che cantare e recitare rappresenta un’ottima alternativa ai pomeriggi davanti alla TV o incollati al cellulare… E poi il teatro apre la mente, fa pensare e riflettere, au-menta le competenze linguistiche e culturali, è un formidabile aiuto per la timidezza…”.

Hai trovato la tua strada, quindi.“Sì, insieme al mio collega ab-biamo fondato la società Studio Camaleonte: proponiamo corsi per bambini e adulti e organizzia-

mo spettacoli di cabaret, teatro e musica che girano a Bologna e in provincia. Non solo: l’anno scorso sono stata chiamata dall’Anto-niano, quello dello Zecchino d’Oro, per insegnare recitazione, un’esperienza che probabilmente si ripeterà anche nel 2015”.

La differenza tra un insegnante di teatro qualsiasi e uno con attestato del Cortivo?“La conoscenza delle fasi evoluti-ve del bambino. Ho visto alcuni miei colleghi approcciare i bambini come se fossero degli adulti, scordandosi dell’importanza della dimensione ludica. Sono convinta che le basi teoriche in campo psicologico e pedagogi-co che ho appreso durante il corso OSA possono essere davvero pre-ziose per un lavoro come il mio”.

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Baby Planet, il paese dei balocchi

I sogni prima o poi si avverano, ba-sta aver pazienza. È successo anche a Monica Ventola di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, con at-testato OSA per la disabilità acqui-sito con l’Istituto Cortivo nel 2005, per anni educatrice nelle scuole d’infanzia pubbliche e oggi titolare di un Centro Giochi a Soliera, in provincia di Modena. Un percorso professionale davvero ammirevole del quale ci racconta lei stessa.“Quando mi sono iscritta al Cortivo vivevo ancora a Napoli. Poi mi sono sposata e trasferita a Bologna, dove ho terminato la formazione. La

mia scelta di diventare OSA per la disabilità è stata vincente perché, nel 2002, la struttura dove avevo portato a termine il tirocinio mi ha immediatamente assunto. Ho lavorato con i disabili sino al 2008 ed è stata un’esperienza importan-tissima, bella e coinvolgente. Il mio desiderio però era di lavorare con i bambini e, quando ho vinto un con-corso per l’infanzia indetto dall’A-zienda Bassa Reggiana, ho scelto di fare l’insegnante. Mi è dispiaciuto lasciare l’area della disabilità, ma la nuova prospettiva era non solo più allettante dal punto di vista dell’o-

rario, ma anche perché mi offriva la possibilità di crescere e maturare nuove competenze. Ho fatto la ma-estra fino a settembre 2014 e poi c’è stata la svolta…”.

Quale?“Ho deciso di realizzare un mio vec-chio progetto: aprire una struttura per l’infanzia tutta mia. Nel 2008 avevo frequentato il corso d’Impre-sa Sociale del Cortivo, un ottimo seminario che mi ha permesso di incontrare persone con i miei stessi sogni. Da allora siamo rimasti sem-pre in contatto via mail, un gruppo affiatato che dialoga, si confronta, invia informazioni. Non ci si sente mai soli… Mi è stato vicino anche nel momento della scelta decisiva. Quasi tutti hanno realizzato i loro desideri, e finalmente ce l’ho fatta anch’io…”.

Cioè?“Avendo due bambini, li portavo spesso nel Centro Ludico Baby Pla-net di Soliera, dove potevano gioca-re e sbizzarrirsi in varie attività. Nel momento in cui ho saputo che i ti-

immediatamente assunta dopo il tirocinio, negli anni monica ventola ha lavorato con i disabili e i bambini sino a quando ha saputo cogliere al balzo l’occasione che aspettava da tempo: un centro tutto suo, aperto ai bambini ma anche ai genitori, felici di partecipare alla gioia dei loro piccoli.

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tolari intendevano cedere la licenza ho pensato che fosse l’occasione che aspettavo da sempre. Mi sono rivol-ta al Cortivo per avere indicazioni su come muovermi e, nel frattempo, ho contattato il commercialista e altri professionisti. Grazie ai loro consigli il progetto è diventato realtà sin dal primo settembre 2014”.

Sta andando bene?“Sì. Baby Planet ha tantissime po-tenzialità: si tratta di uno spazio di 900 mq. di cui 300 esterni attrezzati per le attività all’aria aperta. È una struttura completamente ristruttu-rata e messa a norma, sicura e dota-ta di servizi per disabili, aperta dalle 16 alle 20 tutti i giorni compresi il sabato e la domenica. Sto comun-que apportando delle modifiche alla luce delle mie convinzioni pedago-gico-educative con meno gonfiabili e più spazi per giochi strutturati e stimolanti. Si rivolge a bimbi da uno a dodici anni e ho già predisposto un angolo per la pittura a muro, uno

per la lettura, un altro per giochi più creativi. Poi c’è lo spazio morbido per i più piccini e la piscina con le palline colorate… Non solo: offria-mo il corso di apprendimento ludico dell’inglese, abbiamo in programma vari laboratori per genitori e bam-bini e intendiamo organizzare un doposcuola con attività di sostegno allo studio da svolgere giocando e senza utilizzare libri di testo”.

Come funziona Baby Planet?“Il centro offre spazi e materiali, ma i bimbi sono sempre accom-pagnati dai genitori. C’è da dire che anche mamme e papà vanno a volte ‘accompagnati’. Quando vedo che hanno difficoltà a giocare con i loro bimbi o stanno troppo attaccati ai telefonini, cerco di intervenire consigliandoli di lasciarsi andare e di divertirsi con i loro figli. Fun-ziona! Al punto tale che alcuni mi hanno chiesto di organizzare serate ludiche solo per adulti: niente scar-pe, finalmente lo scivolo tutto per

loro… È un vero e proprio ‘paese dei balocchi’, dove è possibile orga-nizzare eventi, feste di compleanno, ecc. In questi casi mi avvalgo di una bravissima animatrice“.

Hai altri aiuti?“Per ora sono da sola ma nei weekend c’è sempre qualcuno che mi dà una mano. Per i laboratori mi rivolgo a dei professionisti e, più in là, cercherò dei collaboratori. Sono anche disponibile a seguire i tiro-cinanti del Cortivo, sono convinta che qui potrebbero imparare molto come OSA per l’infanzia”.

Altre novità?“Ho chiesto all’Istituto Cortivo di potermi avvalere del marchio Corti-vo Baby Planet, una garanzia di qua-lità in più per l’utenza che frequenta il centro. Sto inoltre aggiornando il sito www.babyplanetsoliera.it. Es-sere in rete è importante, abbiamo anche una pagina su Facebook ed è molto frequentata”.

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Calendario Seminari 2015Seminari per tutte le specializzazioni

Armonia nella comunicazioneSeminario di crescita personale e professionale condotto da attilio Piazza e marco marson

Essere Genitori oggi Seminario di formazione in collaborazione con Parentability

DanceAbility Un metodo di inclusione attraverso il linguaggio espressivo del corpolaboratorio di danza condotto da marina Giacometti in collaborazione con associazione ottavo Giorno

Essere Genitori oggi Seminario di formazione in collaborazione con Parentability

Fiabe e Fantasia Seminario condotto da monica Colosimo

Sistemica familiare: riconoscere le originiSeminario di crescita personale e professionale condotto da attilio Piazza e marco marson

Essere genitori oggiSeminario di formazione in collaborazione con Parentability

Occhio, mano, pallina! laboratorio di Giocoleria per tutti in collaborazione con associazione ottavogiorno

Fare l’Impresa nel Sociale Seminario di formazione in collaborazione con Cooperativa Progetto now

Imprenditore sarai tu! Seminario di formazione sull’autoimprenditoria sociale in collaborazione con Cooperativa Progetto now

Essere genitori oggiSeminario di formazione in collaborazione con Parentability e monica Colosimo

Aiutare nel Benessere Seminario di crescita personale e professionale condotto da attilio Piazza e marco marson

Autobiografia dell’EssereScrittura emotiva e racconto del Sé Seminario condotta da monica Colosimo

Assistere, Accompagnare, Aiutare (3) Seminario di formazione condotto da Gabriella degrandi, enrico miatto e luciana rossi

Imparare a studiare Seminario condotto da Clara Galetto

Fare l’Impresa nel SocialeSeminario di formazione in collaborazione con Cooperativa Progetto now

Imprenditore sarai tu!Seminario di formazione sull’autoimprenditoria sociale in collaborazione con Cooperativa Progetto now

Parole leggere come nuvole laboratorio di scrittura autobiografica condotto da Cristina Zuppel

22-24 gennaio monteortone (Padova)

14 febbraio Firenze

28 febbraio Padova

14 marzo Padova

21 marzo roma

16-18 aprile monteortone (Padova)

9 maggio Palermo

16 maggio Padova

5 giugno Padova

6 giugno Padova

13 giugno napoli

24-26 settembre monteortone (Padova)

3 ottobremilano

16 ottobrePadova

17 ottobrePadova

13 novembre Padova

14 novembre Padova

21 novembre Padova

le date dei seminari potranno subire variazioni che verranno comunicate tempestivamente agli studenti e saranno consultabili on line.

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Chi semina raCCoglie sPeciale seminari

le date dei seminari potranno subire variazioni che verranno comunicate tempestivamente agli studenti e saranno consultabili on line.

Comunicazione - base

Comunicazione - intermedio

Comunicazione- avanzato

Sistemica Familiare - base

Sistemica Familiare - intermedio

Sistemica Familiare - avanzato

Relazioni professionali - base

Relazioni professionali - intermedio

Relazioni professionali - avanzato

Approfondimenti II° anno

Approfondimenti III° anno

22-25 gennaio monteortone (Padova)

19-22 febbraio monteortone (Padova)

26-29 marzo monteortone (Padova)

16-19 aprile monteortone (Padova)

21-24 maggio monteortone (Padova)

18-21 giugno monteortone (Padova)

24-27 settembre monteortone (Padova)

22-25 ottobre monteortone (Padova)

26-29 novembre monteortone (Padova)

9-12 luglio monteortone (Padova)

9-12 luglio monteortone (Padova)

Seminari Per il CorSo di CoUnSelinG

Seminari Per il CorSo di mediatore Familiare

CorSo di mediatore CiVile e CommerCiale

Elementi e tecniche di comunicazione 1

Sistemica Familiare 1

Aspetti giuridici: diritto di famiglia

22-25 gennaio monteortone (Padova)

16-19 aprile monteortone (Padova)

8-11 ottobre monteortone (Padova)

il corso di formazione per mediatore Civile e Commerciale è promosso da istituto Cortivo ed è tenuto da organismi di Formazione iscritti nell’elenco del ministero della Giustizia ai sensi della legge 28/2010. Questi organismi rilasceranno l’at-testato finale. la sede del corso è Padova.il corso avrà la durata di 50 ore complessive, suddivise in 6 giornate, cui si aggiunge una giornata dedicata all’esame di valutazione finale.

le date di frequenza del corso di mediatore Civile e Commerciale verranno comunicate direttamente agli iscritti.

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È davvero simpatica l’idea delle marionette “fatte in casa”

con l’anima in cartone dei rotoli di carta igienica e di carta assorbente da cucina. A segnalarcela è stata un’allieva del Cortivo, Claudia Matei, che ringraziamo vivamente per il suggerimento. I suoi sono personaggi ispirati alle fiabe ma, visto che siamo in periodo di Carnevale, potrete sbizzarrirvi con arlecchini, pulcinelle e colombine. Otterrete due vantaggi: coinvolgere i bambini prima nella realizzazione delle marionette, poi nello spettacolo. Sarà un’occasione unica di divertimento per tutti, per i “pupari” come per gli spettatori.

Per fare le marionette servono:cilindri in cartone di carta igienica e/o assorbente da cucina;vecchie riviste, fogli colorati, pennarelli;avanzi di stoffa o pannolenci con lunghezza e larghezza superiori a quella dei cilindri (meglio abbondare...);gomitoli di lana;forbici e colla in stick.

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ora scapricciatevi:

Dipingete la faccia lasciandovi guidare dall’ispirazione: nasini alla francese o patatosi, boccucce di rosa o ghigni da strega cattiva, gote accese, baffoni, sopracciglia da Mangiafuoco, occhi ridenti, tristi, a mandorla o quattrocchi… potete usare i pennarelli oppure carta che ritaglierete da riviste o fogli colorati e realizzare gli occhi anche con i bottoni. Infine, ritagliate

delle strisce di stoffa per gli abiti, stendeteci la colla e “vestite” le vostre marionette. Ultimo dettaglio l’acconciatura: ricavate i capelli tagliando e incollando all’interno del rotolo i fili di lana colorata, ma se vi piace osare, potete acconciarli nella maniera più bizzarra impiegando altri materiali. I dettagli li lasciamo a voi e alla vostra fantasia…

Le marionette per giocare creando

eduC’aZioni imParare giocando

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Dopo oltre mille turni di notte in una Comunità Te-rapeutica del Lido di Venezia per il recupero di persone tossicodipendenti, Marco Anzovino ha deciso di scrivere un libro sulla sua espe-rienza ma, siccome oltre ad essere un Assistente Sociale è anche un eccellente cantautore, musici-

sta e produttore con tre album a suo nome, vari premi vinti in concorsi nazionali e importanti collaborazioni con artisti di primo piano, ha ben pensato di aggiun-gere allo scritto le emozioni in musica di un intimo e coinvolgente CD. Ed ecco che così Turno di Notte, edito da Biblioteca dell’Immagine, diventa un insieme

estremamente interessante e godibile, una full immer-sion in un universo buio nel quale, oltre alle storie di giovanissimi alle prese con i loro dolorosi problemi, si svolgono anche le vicende degli operatori che ad ogni momento donano un pezzo della loro anima a chi l’ha venduta per l’ennesima dose di disperazione, con la speranza che unendo le rispettive risorse sia possibile coltivare la fiducia in un’alba diversa, più luminosa delle altre... Racconti e musiche che lasciano il segno, che danno parole e voce a un mondo marginale e troppo spesso inascoltato, da leggere e da ascoltare con tutta l’attenzione che merita una testimonianza in presa diretta, cruda e intensa ma anche ricca di profonda umanità.

Marco Anzovino

Turno di NotteBiblioteca dell’Immagine Editrice - 140 pagine

Il libroStorie da leggere e ascoltare

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Delicato e bellissimo film, “Rosso come il cielo” s’ispira alla storia vera di Mirco Mencacci che, non vedente, è oggi uno dei più importanti montatori del suono del cinema italiano. La vicenda si svol-ge agli inizi degli anni ’70: Mirco, un bambino di dieci anni, rimane cieco

in seguito ad uno sfortunato incidente. A quei tempi la legge non consentiva ai portatori di handicap di frequentare la scuola pubblica e così il ragazzino vie-ne affidato a un istituto per ciechi, retto da istitutori all’antica, severi e poco aperti alle novità. Mirco trova un vecchio registratore a bobine e inizia a montare una serie di favole sonore fatte solo di rumori. Il suo

sogno di “narratore” viene ostacolato dai suoi maestri, ma Mirco non si arrende: determinato a portare avan-ti il suo progetto, aiutato dai suoi compagni e da don Giulio, riesce a portare in scena, davanti ai genitori bendati, una “favola sonora” in cui tutti i ragazzini sono protagonisti, ognuno con la propria personalità. Insieme dimostrano la forza del loro desiderio di esprimersi, a dispetto di un sistema educativo arretra-to, “cieco” per davvero di fronte alle infinite potenzia-lità dei suoi alunni non vedenti.

Il film

rosso come il cielo 2005, regia di Cristiano Bortone

Una magica fiaba sonora

diretto da cristiano Bortone, autore della sceneggiatura con monica za-Pelli e Paolo sassanelli, “rosso come il cielo” ha nel suo cast BamBini vedenti e non vedenti, talentuosi interPreti di un gruPPo di ragazzini coraggiosi e volitivi che non si arrendono di fronte alle difficoltà. il film ha ottenuto numerosi e Prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale tra cui il Premio sPeciale della giuria al cinekid festival di amsterdam e il Premio del PuBBlico come miglior film straniero al festival di san Paolo.

il soCiale tra Carta e PelliCola

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Due siti propongono due diverse iniziative, entrambe rivolte ad aiutare le famiglie, una dal punto di vista psico-sociale, l’altra da quello economico

www.fondazioneariel.it

la ricerca attraverso il weB di realtà rivolte al sociale ci ha Portato in que-sta occasione a scoPrire due realtà Poco virtuali e molto concrete: una fondazione che aiuta le famiglie con BamBini affetti da Paralisi cereBrale infantile e un sistema in grado di fornire liBri di testo a soli cinque euro al volume

In Italia un bambino su cinquecento è affetto da pa-ralisi cerebrale infantile, una malattia causata da un danno irreversibile al sistema nervoso centrale che impedisce progressivamente anche i più elementari movimenti. Ed è proprio per rappresentare la stella guida delle famiglie con bambini colpiti da questa grave patologia che, nel 2003, è nata la Fondazione Ariel, senza scopo di lucro, legalmente riconosciuta dalla Regione Lombardia, avente per oggetto statuta-rio lo svolgimento o la promozione delle attività di ricerca scientifica individuate con decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri. In altre parole la Fondazione Ariel aiuta mamme, papà, fratelli, nonni e tutti gli altri componenti del nucleo familiare a vive-re con serenità la loro esperienza non solo fornendo le giuste risposte ai loro infiniti bisogni medici, psi-cologici e sociali, ma anche per vincere l’isolamento e il disagio che spesso circondano queste patologie per trovare, grazie alla ricerca scientifica, nuove soluzioni terapeutiche. Insomma, la Fondazione Ariel crede in un mondo in cui le famiglie con bambini disabili possano essere serene e, per questo, si pone al loro fianco fornendo attività di orientamento, assistenza e supporto psico-sociale attraverso il numero verde 800 133431 e anche un servizio di Counseling fornito da specialisti qualificati. Inoltre agisce nel campo della formazione organizzando corsi di carattere medico

e psicologico per genitori, convegni, seminari e corsi di formazione per personale medico, paramedico, psico-sociale ed educativo nonché corsi di prepara-zione specifica per volontari con il delicato compito di operare a diretto contatto con i bambini e le famiglie. Infine, la Fondazione Ariel è attiva nell’importante settore dell’animazione: presso il reparto di Pediatria di Humanitas organizza momenti di gioco, clownte-rapia e laboratori di teatro aperti non solo ai bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, ma anche a tutti i piccoli affetti da altre disabilità neuromotorie.

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a PesCa di siti il sociale in rete

www.bookinprogress.itSiamo nell’era digitale e la scuola si adegua. Lo testi-moniano i 408.000 computer censiti in 28.000 istituti scolastici e anche l’iniziativa di alcuni docenti che, riuniti in gruppo, realizzano libri di testo scaricabili gratuitamente online o spedibili tramite corriere in cambio di soli 5 euro per i costi di stampa. L’inizia-tiva, battezzata Book in Progress, è partita dal Liceo Scientifico Majorana di Brindisi e vede oggi all’opera 800 insegnanti della rete nazionale impegnati nella redazione di testi per il primo e il secondo anno di licei scientifici, istituti tecnici e istituti professionali di tutta Italia. Le materie sono le più diverse: italiano, storia, geografia, chimica, economia aziendale, ingle-se, scienze integrate, fisica, diritto ed economia, ma-tematica, informatica, scienze naturali, tecnologia e disegno. Facendo bene i conti, le famiglie che scarica-no direttamente i libri dal sito riescono a risparmiare circa il 90% della cifra normalmente spesa per il ma-teriale didattico. Niente male in tempo di crisi! Non solo, il sito negli anni si è evoluto e oggi, offrendo agli studenti anche approfondite videolezioni e un’ottima assistenza online, ha innovato la didattica: niente più solo lezioni frontali e studio”matto e disperatissimo” su cartaceo, ma la possibilità di apprendere meglio grazie a video, animazioni e interazioni digitali. La tecnologia è oggi la prima della classe in fatto di didattica di ultima generazione e il portale www.boo-

kinprogress.it è in questo caso un ottimo esempio, da tenere attentamente d’occhio in vista dell’annunciata riforma scolastica. Dalle aule, spesso fatiscenti, delle nostre scuole, escono nuovi saperi ad alto contenuto tecnologico, utili non solo per imparare ma anche per inventare: il Liceo Scientifico Gatto di Agropoli, ad esempio, ha vinto un concorso internazionale proget-tando un sistema per produrre energia elettrica dalle onde del mare. Risultati niente male per la “ceneren-tola” del sistema scolastico europeo!

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Un punto d’incontro tra domanda e offertaAttraverso il Servizio Segnalazione Allievi le strutture possono chiederci – per tirocini o impiego – i nomi-nativi degli allievi che hanno concluso il percorso formativo, mentre gli allievi possono conoscere le richieste pervenute e segnalare il loro interesse e la loro disponibilità.

serviZio seGNalaZioNe allievi Opportunità, indicazioni, soluzioni.

serviZio seGNalaZioNe allievi

istituto cortivocentro di formazione via e. ramin, 1 - 35136 Padovatel. 049 8901222 - fax 049 8901213e-mail: [email protected]

Da sempre l’Istituto Cortivo si preoccupa di fornire ai suoi allievi professionalità spendibili sul mercato del lavoro e, per poter garantire questo impegno, effettua ricerche rivolte ad analizzare le esi-

genze emergenti al fine di avviare corsi di formazione con concrete prospettive occupazionali. E ancora una volta ha dimostrato di agire con efficace tempestività quando, alcuni anni fa, ha aggiunto al suo ventaglio di proposte il corso finalizzato all’ottenimento dell’attesta-to di animatore. In effetti il settore dell’assistenza all’in-fanzia intesa come gioco e divertimento si sta sempre

più affermando come confermano non solo l’apprez-zamento riscosso dalle nostre animatrici e dai nostri animatori presso le più diverse realtà, ma anche una recente novità della quale volentieri vi raccontiamo. Starswiss, agenzia che seleziona animatori per i villaggi turistici del gruppo Alpitour World oltre a curarne i format di intrattenimento, ha stipulato recentemente una Convenzione con l’Istituto Cortivo per potenziare la collaborazione relativamente al Servizio Segnalazio-ne Allievi. L’interesse è rivolto in particolare ad allievi ed ex allievi da selezionare per l’inserimento in rino-mate strutture di vacanza come i Villaggi Bravo, Fran-corosso e Alpiclub. Questa importante opportunità, non riservata ai soli animatori ma aperta anche a OSA infanzia e disabili, operatori multiculturali e assistenti turistici per disabili, consentirà ai selezionati di lavora-re e nel contempo di accumulare esperienza nelle più belle località di mare e di montagna, dove dovranno assistere e animare con le varie attività i bambini e i ragazzi dei Mini Club & Junior Club, dai tre ai dicias-sette anni di età. Perché Starswiss si è rivolta proprio all’Istituto Cortivo? A risponderci è Stefano Scacchetti del Recruiting Office di Starswiss: “Credo che le nostre soluzioni d’impiego possano essere interessanti per i vostri studenti ed ex studenti che ritengo possiedano skills e attitudini per noi estremamente importanti, da un lato perché insite in loro, dall’altro perché stimolate dalla vostra interessantissima offerta formativa”.

“Una nuova opportunità per lavorare e fare esperienza con i bimbi al mare e in montagna”

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Corsi di formazione per: Assistenti all’Infanzia, agli Anziani e ai Disabili; Operatore per le Dipendenze e Operatore Multiculturale; Assistente Tu-ristico per Disabili, Amministratore di Sostegno, Animatore; Counselor; Mediatore Civile e Commerciale; Mediatore Familiare.

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