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SERRACCHIANI: “CREDITO E BUROCRAZIA FRA LE PRIORITÀ DELLA NOSTRA GIUNTA” NIDI FAMILIARI, UN PROGETTO DEL MOVIMENTO DONNE IMPRESA CHE È DIVENTATO REALTÀ “ADESSO TOCCA A VOI!” L’APPELLO DI RETE IMPRESE ITALIA ALLA POLITICA DALL’ASSEMBLEA 2013 IL FUTURO DELL’IMPRENDITORE: IN FRIULI LAVORA IN PROPRIO IL 19,2% DEGLI OCCUPATI UNDER 40 UDINE Anno XIII - Supplemento n. 5 - Maggio 2013 Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

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InformImpresa maggio 2013

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Page 1: InformImpresa maggio 2013

SERRACCHIANI: “CREDITO E BUROCRAZIA FRA LE PRIORITÀ DELLA NOSTRA GIUNTA”

NIDI FAMILIARI, UN PROGETTO DEL MOVIMENTO DONNE IMPRESA CHE È DIVENTATO REALTÀ

“ADESSO TOCCA A VOI!” L’APPELLO DI RETE IMPRESE ITALIA ALLA POLITICA DALL’ASSEMBLEA 2013

IL FUTURO DELL’IMPRENDITORE: IN FRIULI LAVORA IN PROPRIO IL 19,2% DEGLI OCCUPATI UNDER 40

UDINE

Anno XIII - Supplemento n. 5 - Maggio 2013

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Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

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EDItorIAlE

03 430: non sono poche!

I FAttI

04 Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

06 Serracchiani, credito e burocrazia fra le priorità della nostra Giunta

08 Lavora in proprio in Friuli il 19,2% degli occupati under 40

09 650.000 posti a rischio e senza crescita l’italia è perduta

10 Accordo con FriulAdria per favorire l’accesso al credito delle imprese

11 Nidi familiari, un progetto che è diventato realtà

I NoStrI IMPrENDItorI

12 Trent’anni di emozioni e sfide a due ruote

CroNACHE

14 Maestri di Mestieri, sei artigiani in cerca di piccoli discepoli

16 Castelli aperti: un altro successo per gli artigiani

17 Cioccolato, web e marketing i temi degli appuntamenti dedicati ai giovani

18 Gli studenti si confrontano su identità, modelli e autostima

ANAP

19 Celebrato anche dall’ANAP il 1° Maggio Botti: “Non tagliate lo stato sociale”

PErIoDICo MENSIlEDI CoNFArtIgIANAto IMPrESE F.V.g.

Autorizzazione del Tribunale di Triesten. 1020 del 08/03/2001Anno XIII - Supplemento al n. 5 - Maggio 2013Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine

Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale

Direttore responsabile:Bruno Gazulli

Comitato di redazione:Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca GortaniGianfranco Trebbi

Hanno collaborato a questo numero:Alessandro Cesare, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Rachele Francescutti, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio

Direzione, redazione,Amministrazione:Via Coroneo 6, 34133 TriesteTel. 040 363938

Editore:Confartigianato Imprese Friuli Venezia GiuliaVia Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Progetto grafico:Unidea

Stampa:Cartostampa Chiandetti srlReana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

Pubblicità:Per la pubblicità su Informimpresapotete contattare Rosanna PalmiscianoTel. 0432 516738

Contenuti

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Sono le imprese friulane che, in pochissimi giorni, hanno risposto all’appello di Rete Im-prese Italia rilanciato da Confartigianato Udine e hanno firmato il manifesto “ADESSO TOCCA AVOI!”.

L’obiettivo? Dare un segnale forte e chiaro al mondo politico ed alle istituzioni del Paese in occasione dell’assemblea nazionale di Rete Im-prese Italia che si è svolta a Roma il 9 maggio.

Artigiani, commercianti ed esercenti hanno unito le proprie voci in un coro per sollecitare il Governo ed il Parlamento ad agire immediata-mente con misure concrete a sostegno dell’e-conomia reale.

Si dirà che questo non basta per ottenere quel-le riforme e quel cambio di marcia che aspet-tiamo da così tanti anni. Si obietterà che occor-rono azioni più forti, più decise e spettacolari.

Certo è che non possiamo stare in silenzio.

E non si dica che le nostre proposte non sono chiare. Eccole in quattro punti.

1. Ridurre la pressione fiscale! Come? Esentan-do dall’IRAP le micro-aziende senza una con-sistente struttura organizzativa e riducendola per le altre attraverso l’innalzamento della franchigia (ricordiamoci che la riduzione dell’a-liquota favorisce le imprese più grandi e non le piccole!); scongiurando l’incremento di un punto dell’aliquota IVA dal 21% al 22%; toglie-re l’IMU dagli immobili strumentali all’attività produttiva, che non sono un’accumulazione di capitale; rivedere la TARES prima che l’ennesi-ma mazzata si abbatta su imprese ormai stre-mate dalla crisi.2. Semplificare!!! E questa volta farlo veramen-te, senza proclami o azioni di facciata. Da dove cominciare? Perché non dal SISTRI?!3. Dare credito alle imprese! Perché un’azienda non può compensare i debiti verso la PA con i

crediti che vanta nei suoi confronti? Non ci si venga a dire che è troppo complicato: è una motivazione inaccettabile dopo 5 anni di cri-si e il lungo elenco di imprese che chiudono ‘per crediti’. La BCE ha iniettato risorse che le banche hanno utilizzato per acquistare titoli del debito pubblico. Perché non vincolare un fon-do ad operazioni a favore delle micro e piccole imprese?4. E infine: sviluppare le imprese sostenendo il mercato del lavoro! È urgente rifinanziare gli ammortizzatori in deroga con risparmi di spe-sa improduttiva, ma occorre guardare oltre l’emergenza. Va abbassato significativamente il costo del lavoro, ridotto il cuneo fiscale, in-centivato l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, tanto da dipendenti che da autonomi, rilanciando la voglia e il coraggio di fare im-presa.

Grazie a quei 430 imprenditori che hanno ag-giunto la loro firma a quella dei cinque presi-denti nazionali in calce al Manifesto! Molti loro colleghi sono troppo sfiduciati o scoraggiati anche solo per alzare la voce. Chi ha ancora la forza di lottare lo fa per migliorare la situazione di tutti e merita finalmente rispetto: quel rispet-to che si dimostra con i fatti.

430: non sono poche!

Editoriale

di graziano tilattipresidente Confartigianato Udine

Dalle imprese un segnale forte e chiaro al mondo politico ed alle istituzioni

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Confartigianato Udine ha scelto Eos, il salone italiano sulla sostenibilità ospi-tato dal 17 al 19 maggio nella Fiera

di Udine, per presentare B.R.EF., il progetto cofinanziato nell’ambito del programma Inter-reg IV Italia-Austria sull’utilizzo efficiente delle risorse da parte delle micro e piccole imprese attraverso azioni di sensibilizzazione, networ-king, audit e consulenza.

Lo stand di Confartigianato Udine è stato caratterizzato proprio con il logo di B.R.EF., diventato protagonista anche di due dei tre seminari promossi nell’ambito di Eos dedica-ti a imprese sensibili ai temi della green eco-nomy. Uno spazio che è stato frequentato da diversi imprenditori, desiderosi di conosce-re le opportunità messe a disposizione delle imprese per risparmiare sui costi dell’energia (attraverso il CAEM), vendere prodotti e servi-zi alla Pubblica amministrazione (con il MEPA) e approfondire i vantaggi e i problemi legati all’energia, alle sue fonti e applicazioni (grazie allo Sportello Energia).Per quanto riguarda i seminari, a Eos Confarti-gianato Udine ha approfondito innanzitutto il tema dei certificati bianchi, con l’obiettivo di far comprendere ad aziende e pubbliche am-

ministrazioni come trasformare gli interventi di efficientamento energetico in contributi eco-nomici. Dopo il saluto introduttivo di Edgarda Fiorini, vicepresidente di Confartigianato Udine, è in-tervenuto l’ing. Enrico Biele della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, che ha spiegato cosa sono e come funzionano i certificati bianchi. L’intervento conclusivo è stato affidato al dott. Giuseppe Dasti coordi-natore Desk Energy, Presidio Settori Speciali-stici di Mediocredito Italiano, gruppo Intesa-Sanpaolo.Il secondo incontro ha visto la presentazio-ne del progetto B.r.EF. e la testimonianza di alcune aziende che sono riuscite a vince-re la sfida della green economy. Si tratta del-la EcoGeco di Claudia Lubrano e Giampaolo Bianchi, specializzata nella produzione di je-ans ecosostenibili, della FriulPallet di Franco Petrigh, che ha promosso una innovativa rete d’imprese per il riutilizzo dei pallet in legno, e di Tenuta Villanova, con Alberto Grossi che ha parlato dell’equilibrio fra natura, territorio e produzione vinicola. Tre esempi che hanno evidenziato come una gestione più efficiente delle risorse può concretamente rafforzare la competitività delle micro e piccole imprese.

Confartigianato Udine a Eos per la sostenibilità delle imprese

Alla Fiera di Udine, dal 17 al 19 maggio, è stato presentato il progetto B.R.EF.

I Fatti

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Consente infatti, di ridurre i costi e di ideare prodotti e servizi ad alto valore aggiunto con cui distinguersi dalla concorrenza. Il terzo seminario si è soffermato sul tema del-la mobilità sostenibile. Roberto Bressanutti di Area 20 ha compiuto una panoramica sulle opportunità offerte dal metano per la logistica e la mobilità nelle micro e piccole imprese. Sui 35 mila chilometri che un veicolo aziendale percorre normalmente in 7 mesi ad esempio, il metano consente, rispetto alla benzina, un risparmio del 62%. Anche la tecnologia Ddf (motore termico a minore emissione di CO2) permette un consumo minore del 27% rispet-to alla benzina e del 12% rispetto al diesel. Marco Perissini di Ecomove ha fatto una pa-noramica sul quadro normativo di cui una MPI deve tener conto se vuole dotarsi di soluzioni di mobilità elettrica. Infine Damiana Chinese, ricercatrice del dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica dell’Univer-sità di Udine, ha evidenziato i possibili scenari di evoluzione delle scelte infrastrutturali che coinvolgono gli enti locali e di conseguenza le MPI del territorio, illustrando una proposta progettuale, denominata “DIAMOND”, che punta a sviluppare infrastrutture per una mo-bilità alternativa mettendo in rete i Comuni.

Durante la tre giorni della fiera è stato anche presentato il progetto comunitario EURES T EURADRIA tra FVG e Slovenia che favorisce l’incontro transfrontaliero fra imprese e lavo-ratori.

I Fatti

Lo stand e due particolari degli incontri

organizzati da EOS

Page 6: InformImpresa maggio 2013

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Nostra intervista alla presidente della Giunta regionale FVGdi Mauro Nalato

Presidente, forse è ancora presto per chiederle cosa intende fare per il settore della piccola impresa e dell’artigianato, che rappresenta il 94% del sistema

imprenditoriale del FVG, ma la crisi incalza e le imprese hanno bisogno di risposte. Il primo problema è posto si-curamente dal credito. Le imprese più grandi, la pubblica amministrazione e anche i privati ritardano sempre più i pagamenti. Le imprese, anche per effetto del crollo delle commesse, si sono in questi anni fortemente indebitate. Occorre un provvedimento straordinario per farle uscire dal tunnel. Uno strumento potrebbe essere il rifinanziamento con-sistente dei consorzi garanzia fidi?“I problemi di accesso al credito, che coinvolgono tutta l’e-conomia regionale, sono indubbiamente un grave ostacolo alla crescita economica. Posso garantire che la Giunta e, in particolare, il vicepresidente Bolzonello sono già all’opera per individuare soluzioni e risorse che ridiano fiato al nostro tessuto imprenditoriale. Aver unificato in unico assessorato attività produttive, agricoltura, commercio e cooperazione, favorirà una visione organica del tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia e la soluzione dei problemi in campo”.Il secondo problema è dato dalla burocrazia e dall’elevata tassazione. La Regione FVG, grazie allo statuto di autono-mia, ha qualche margine d’intervento. Pensa sia possibile affrontare questo problema istituen-do un tavolo di lavoro misto regione (politici e funziona-ri) e rappresentanti del mondo dell’impresa, un tavolo snello che potrebbe, utilizzando il metodo della concer-tazione, affrontare finalmente questo tema?“Tassazione e burocrazia si sono rivelati in questi anni i principali deficit di competitività della nostra Regione nei confronti dei Paesi confinanti con la conseguente migra-

zione di imprese verso l’Austria e la Slovenia, ma non solo. Per invertire la rotta dobbiamo esercitare la nostra auto-nomia fiscale andando verso una graduale riduzione di imposte come l’Irap ma dobbiamo soprattutto agire sulla semplificazione delle procedure amministrative. Puntando su agenda digitale e riattivazione degli Sportelli Unici per cittadini ed imprese possiamo ottenere quel cambiamento radicale di mentalità che è necessario. Negli ultimi decen-ni questa opera di semplificazione ha incontrato notevoli difficoltà a testimonianza della sua complessità. Anche per questo sono convinta che stimolare un confronto fra cate-gorie e amministrazione regionale attraverso il dialogo e la concertazione sia l’unico metodo efficace per giungere a soluzioni concrete”.Il terzo tema riguarda il collegamento tra formazione e im-prese. Nonostante la crisi, alcune figure professionali sono di difficilmente reperimento, mentre la disoccupazione giovanile cresce costantemente. A livello nazionale è stata rivista in positivo la normativa sull’apprendistato. Cosa si potrebbe fare in FVg per migliorare il sistema formativo tenendo conto delle esigenze della piccola impresa e dell’artigianato? “Purtroppo oggi sistema formativo e sistema imprendito-riale risultano ancora eccessivamente slegati fra loro. Ab-biamo una legge sulla formazione datata 1982 che neces-sita una rivisitazione viste le mutate condizioni storiche ed economiche e dovremo mettere mano anche ad una riorga-nizzazione degli enti che si occupano di formazione. Tutto ciò nell’ottica di favorire un migliore incrocio fra domanda e offerta di lavoro, una formazione professionale continua che consenta il ricollocamento di chi rimane senza lavoro e una maggiore flessibilità dei programmi scolastici degli istituti di formazione professionale. Sono convinta che con queste riforme saremo in grado di intercettare meglio e di utilizzare con maggiore profitto anche le risorse comuni-tarie destinate alla formazione”. Sappiamo che il bilancio

Serracchiani, credito e burocrazia fra le priorità della nostra Giunta

“Serve una visione di prospettiva sul futuro del Friuli Venezia Giulia, per ridare vigoreal nostro sistema produttivo”

I Fatti

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regionale ha sempre meno risorse, ma si potrebbero utiliz-zare al meglio quelle della programmazione comunitaria.lei, che è stata parlamentare europeo, conosce bene la macchina europea e i suoi meccanismi: cosa si potrebbe fare per utilizzare al meglio queste risorse?“Lo stato dell’arte non è certo incoraggiante visto che i livelli di impiego delle risorse comunitarie previste dal programma 2007-2013 arrivano a malapena al 50%. Il po-tenziamento della Direzione affari comunitari, un costante utilizzo delle nostre professionalità dell’ufficio di Bruxelles sono una strada obbligatoria per mirare a utilizzare al me-glio quelle che sono le maggiori risorse a disposizione, vista la situazione economica odierna. Troppo spesso le risorse non sono arrivate perché, come Regione e anche come enti locali, non siamo nemmeno andati a chiederle scoraggiati dalla complessità della burocrazia comunitaria. Oggi non possiamo più permetterci di trascurare questo fronte”. Le politiche per l’innovazione e la legge Bertossi sono state o ridimensionate o stravolte. Non pensa sia il caso di rilanciarle, anche recuperando gli aspetti positivi di una manifestazione come InnovAc-tion, lanciata dalla giunta Illy?“Negli ultimi cinque anni si è pensato solo a tamponare gli effetti della crisi perdendo una visione di prospettiva sul futuro del Friuli Venezia Giulia, necessaria per uscirne. Bisogna ripartire da quella visione per ridare vigore al no-stro sistema produttivo favorendo le alleanze fra PMI che oggi, anche per le loro dimensioni ridotte, sono in difficoltà sul fronte degli investimenti in innovazione e ricerca. E’ un passaggio fondamentale per riuscire ad agganciarsi con maggiore efficacia ai fondi europei del progetto “Horizon 2020”. Porre di nuovo al centro il tema dell’innovazione come via per riacquistare competitività è il primo punto. Dopo si valuteranno le iniziative concrete da intraprende-re, anche recuperando gli aspetti positivi di iniziative che questa Regione ha già conosciuto”. Uno dei settori più in-

novativi è sicuramente la green economy, basti pensare alle soluzioni applicabili alla casa di civile abitazione, al recupe-ro del patrimonio edilizio nei centri di città e paesi e all’ef-ficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente.Quali idee avete a questo proposito?“È un tema centrale per realizzare la nostra idea di sviluppo e anche per ridare un futuro ad un settore, quello edile, che più di altri sta pagando il prezzo della crisi. Puntare, come è scritto nel mio programma, su un minor consumo di suolo significa anche investire su un grande progetto di rigenerazione dell’esistente che valorizzi i nostri centri sto-rici e ponga un limite alle nuove edificazioni. Questa ope-razione associata alle opere di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati può costituire una delle vie di uscita dalla crisi economica”. Ultima domanda.Se è vero che il 94% del sistema imprenditoriale del FVg è fatto da micro, piccole imprese e che il 99% delle imprese ha meno di 50 addetti, non sarebbe ora che la legislazione sia ritagliata sulle dimensioni della maggio-ranza delle imprese e non sulla grande impresa, adot-tando il principio “pensare anzitutto in piccolo” sancito dalla Carta europea della piccola impresa?“Indubbiamente il peso degli adempimenti burocratici, che per una grande impresa può essere oneroso ma so-stenibile, per le PMI può rivelarsi addirittura mortale se non parametrato ad una realtà che è completamente diversa. Nel corso degli incontri che ho avuto in questi mesi con le categorie ho registrato, prima di qualunque altra richiesta, una semplice supplica: “lasciateci lavorare!”. Il percorso di riduzione della burocrazia dovrà rispondere a questo ap-pello che, procedura dopo procedura, si è fatto più forte. Dovremo certamente calibrare le regole sulla realtà produt-tiva del Friuli Venezia Giulia consentendo poi agli impren-ditori di “pensare in grande”, di crescere, di allearsi per in-novare e affrontare con spalle più robuste la competizione internazionale”.

I Fatti

Debora Serracchiani,presidente della Giunta

regionale FVG

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In Friuli il 19,2% dei giovani occupati under40 lavora in proprio: quasi il doppio della media europea (10,3%). E’ un patrimonio di energie che però si sta rapida-

mente assottigliando e quindi deve essere rilanciato. Il dato è emerso nel corso del seminario “Essere im-prenditori nel 2013: come affrontare un contesto sen-za precedenti” organizzato da Confartigianato Udine in collaborazione con Attico Soa martedì 16 maggio nella sala Valduga della Camera di Commercio. Pronta la ricetta del presidente di Confartigianato Udine Gra-ziano Tilatti: “Per scongiurare il rischio di una continua fuga di giovani cervelli all’estero, occorre dare cen-

tralità all’impresa, occorre cioè che il sistema pubbli-co affianchi, sorregga, sostenga l’imprenditore e non lo faccia sentire più come una sorta di figura dannosa solo perché ha voglia di fare e di rischiare”. “Oggi - ha aggiunto Roberto Gentilini, presidente di Attico Soa - la figura dell’imprenditore è la sola ad interpretare quella dell’artigiano rinascimentale, capace di coniuga-re la logica del profitto con i valori umani, la creatività e un progetto personale di vita”. Ricordando lo stu-dioso Kenneth Blanchard, “in un’azienda di successo la maggior parte del personale pensa ed agisce come se ne fosse il titolare” Gentilini ha sottolineato che è l’atteggiamento a fare la differenza. Per la dottoressa Daniela Troiani, psicologa, il nemico dell’imprenditore è l’angoscia per la sensazione di avere perso il proprio ruolo sociale. “L’imprenditore, anche simbolicamente, è il ‘costruttore-generatore’ e sta vivendo il disagio di non sentirsi apprezzato”. Quali soluzioni? “A livello di sistema il nemico numero uno è l’approccio burocrati-co che soffoca la libera iniziativa. A livello personale, per affrontare lo sconforto occorre ‘rinascere a se stes-si’ - ha evidenziato Troiani - e riavvicinarsi ai propri col-laboratori per affrontare assieme la sfida competitiva”.

I Fatti

Lavora in proprio in Friuli il 19,2% degli occupati under 40

Seminario in collaborazione con Attico SOA sul futuro ruolo dell’imprenditore

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I Fatti

650.000 posti a rischioe senza crescita l’Italia è perduta

L’appello di Rete Imprese Italiaalla politica dall’assemblea 2013

9 maggio, Auditorium Parco della Musica, Roma. È qui che i rappresentanti delle cin-que organizzazioni di Rete Imprese Italia si

sono incontrati per l’assemblea nazionale della sigla che unisce piccoli imprenditori, artigiani e commercianti.

Un momento di confronto, il primo pubblico con il nuovo governo, in cui il presidente di turno, Carlo Sangalli, ha indicato le priorità per la cre-scita e consegnato nelle mani di Enrico Letta e del ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, l’appello di Rete Imprese firmato da più di 200mila imprenditori e amministratori lo-cali.

“Perché è bene avere chiaro il quadro delle dif-ficoltà straordinarie e delle vere e proprie emer-genze con cui l’Italia si sta misurando - ha de-nunciato Sangalli dal palco della sala Sinopoli - soprattutto in una stagione segnata dall’incro-cio tra la recessione più lunga e profonda della storia repubblicana e la crisi della politica e delle istituzioni”.

Quattro le linee guida indicate da Rete Imprese Italia: fisco, credito, semplificazione, lavoro. Il tut-to con un unico obiettivo, la crescita economica.

“Perché, senza crescita non c’è futuro: non c’è occupazione e coesione sociale e territoriale, e neppure risanamento strutturale della finanza pubblica. Ed è altrettanto vero che non si può avere la crescita senza investimenti - ha aggiunto - per questo, sarebbe giusto chiedere all’Europa di non inserire gli investimenti pubblici produttivi nel computo dei saldi di bilancio. Lo ripetiamo: la rotta va invertita, in Italia e in Europa, insieme”.

“Adesso tocca a voi” ha tuonato il Presidente di turno di Rete Imprese Italia alla politica italiana, perché le imprese, da sole, non ce la fanno più.

Anche 430 piccole imprese e artigiani friulani hanno già sottoscritto il manifesto “ADESSO TOCCA A VOI!” Ora la mobilitazione continua, in vista dell’assemblea nazionale di Confartigianato Imprese dell’11 giugno a Roma. Bastano pochi secondi per aggiungere la propria firma simbo-lica, cliccando sul sito www.confartigianato.it e inserendo nome, cognome e attività.

Tutti possono aderire: oltre ai titolari d’impresa, Confartigianato Udine invita anche gli Ammini-stratori locali, i politici, gli imprenditori di altri settori, i loro collaboratori ed i cittadini ad unirsi al coro di chi chiede interventi immediati.

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I Fatti

Accordo con FriulAdria per favorire l’accesso al credito delle imprese

Plafond di 15 milioni di euro riservato alle aziende friulane associate a Confartigianato Udine

www.assicuragroup.it

Confartigianato Udine e Banca Popolare FriulAdria (Gruppo Cariparma Crédit Agri-cole) hanno sottoscritto un accordo per fa-

vorire l’accesso al credito delle imprese e fornire supporto alle esigenze finanziarie degli associati. L’intesa, firmata dal vicepresidente vicario di Con-fartigianato Udine Franco Buttazzoni e dal respon-sabile della Direzione Territoriale Friulgiulia Sante Merlo, prevede un’offerta commerciale da parte della Banca studiata appositamente per far fronte alle necessità bancarie e finanziarie delle imprese artigiane friulane. Prevede un plafond di 15 milio-ni di euro riservato agli associati di Confartigiana-to Udine per finanziare gli investimenti produtti-vi. In particolare, FriulAdria mette a disposizione

finanziamenti chirografari per importi che vanno da un minimo di 25 mila euro a un massimo di 500 mila euro con durata fino a 60 mesi e le cui condizioni possono essere ancor più vantaggiose in presenza di garanzia consortile. In caso di pre-sentazione della pratica attraverso il set documen-tale predisposto da Confartigianato, le spese di istruttoria del finanziamento subiranno una sensi-bile riduzione. Interessanti anche i finanziamenti dedicati all’innovazione, come l’acquisto di mac-chinari evoluti, la dotazione di sistemi di controllo e di nuovi processi di lavorazione. In questi casi, il prestito della Banca può arrivare fino a 2,5 milioni di euro per una durata massima di 96 mesi. Nuova anche l’opportunità di smobilizzo crediti verso la Pubblica Amministrazione attraverso il factoring resa possibile dalla convenzione stipula-ta dal Gruppo Cariparma Crédit Agricole (di cui fa parte FriulAdria) con Sace FCT. Per quanto riguarda il credito agevolato, infine, l’accordo prevede l’accesso alle principali forme di credito agevolato (tra cui, finanziamenti a va-lere su fondi BEI, LRF 12/2002, FRIE) finalizzati al pagamento di scorte, servizi, salari, imposte, ma-nutenzione impianti e altri costi d’esercizio.

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I Fatti

Nidi familiari, un progettoche è diventato realtà

Sclausero: “Una risposta importante per le famigliee un’opportunità reale per fare impresa”

Sono 12 le aspiranti imprenditrici artigiane che il 13 maggio hanno sostenuto brillantemente l’esame finale diventando educatrici domicilia-

ri (le cosiddette “tagesmutter”) e quindi potenzial-mente titolari di un nido familiare in Friuli Venezia Giulia. Si corona così un progetto, voluto dal Movi-mento Donne Impresa di Confartigianato Udine per dare le possibilità di aprire un nido familiare dan-do risposta allo stesso tempo alle mamme che non sanno a chi affidare i figli e alle donne (o uomini) che intendono avviare in questo settore una attività, creando processi virtuosi di auto imprenditorialità.È soddisfatta Michela Sclausero, presidente del Movimento Donne Impresa e promotrice di questo progetto insieme all’attuale presidente nazionale Donne Impresa Edgarda Fiorini. Una soddisfazione che cresce perché pochi giorno dopo, il 18 maggio, Eliana Molinaro ha inaugurato a Cividale del Friuli il suo nido “La Casetta delle Coccole” in via Vittorio Veneto, 6. “Il percorso di formazione per arrivare all’apertura del primo nido “artigiano” è cominciato il 25 ottobre 2012 - spiega Michela Sclausero - ed è terminato con l’esame il 13 maggio Il progetto “il Guscio”, così si chiama, è finanziato dal ministero del Lavoro, si concluderà a fine 2013. Il lavoro non è infatti finito. Formate le persone, ora si passa all’attività di promozione e di organizzazio-ne della rete dei nidi familiari aderenti al progetto e si sta già lavorando per l’evento finale a Pavia con la partecipazione di tutte le discenti di Udine e Pavia. Il percorso formativo è riconosciuto dalla Regione FVG ed è stato realizzato grazie all’intervento dell’E-naip che ha collaborato con Confartigianato nella programmazione, organizzazione, tutoraggio e mo-nitoraggio di tutto il percorso. Un percorso per molti aspetti unico il cui successo si deve alla collabora-zione più realtà e molte figure che Michela Sclause-

ro vuole ringraziare a cominciare dall’assessorato e dalla direzione regionale della formazione con parti-colare riferimento alla dott.ssa Luigina Leonarduzzi; dall’assessorato delle politiche per la famiglia con particolare riferimento all’ex assessore regionale Roberto Molinaro con il funzionario dott. Fabrizio Spadotto; all’area Welfare di Palmanova con le fun-zionarie dott.ssa Francesca De Luca e Sara Tomasi all’azienda sanitaria Medio Friuli di Palmanova e alla dott.sa Cristina Zannier. Sclausero ringrazia anche le dott.sse Loredana Cechini e Elena Negri del Burlo di Trieste; la docente di alimentazione dell’azienda sanitaria Medio Friuli dott.ssa Donatella Belotti, l’E-naip di Udine. “È la prima volta - conclude Michela Sclausero - che una associazione di categoria come Confartigianato Udine, insieme a Confartigianato Pavia, è stata promotrice di una collaborazione così ampia sollecitando, assieme ad altri portatori di in-teresse, già dal 2009 la modifica di una legge regio-nale e il relativo regolamento attuativo.E i risultati sono concreti. Su 12 “licenziate”, 3 apri-ranno un “nido” entro il 2013: dopo “la casa del-le coccole” di Cividale sarà la volta di Tiziana Bravi con la sua “casa dei piccini” a Moruzzo e di Elisa Timballo con “la casetta di Pepita” a Udine. Altri nidi apriranno entro 1 anno mentre altre operatrici specializzate si sono resi disponibili per fare la figura “jolly” che interviene in caso di sostituzione dell’e-ducatrice domiciliare aderente alla rete in caso di malattia, maternità e altre necessità in modo tale da garantire la continuità del servizio. Infine tre si sono rese disponibili come coordinatrici pedagogiche.

Per informazioni e adesioni alla rete di Confartigianato “Il Guscio - Nidi familiari artigiani”: email: [email protected] - Tel. 0432-516745

LE EDUCATRICI DOMICILIARIqUALIFICATE CON qUESTO PROGETTO

Eliana Molinaro Cividale - Elisabetta Mottino Udine - Diana Franzin Fagagna - Micol Campa-niello Udine - Stefania Pagani Lestizza - Clau-dia Biondi Udine - Anna turello Mortegliano - Silvia Melotti Sequals - Simona Balloi Udine -Simonetta torre Trieste - tiziana Bravi Udine -Elisa timballo Udine

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I nostri imprenditori

“La bicicletta è un oggetto con l’anima, diventa la tua compagna di vita”

CUSSIGh BIkE – FELEtto UmBErto

Cussigh Bike non è solo un negozio di biciclette, “qui vendiamo emo-zioni” inizia a raccontarci il titolare,

Enzo Cussigh. Nata nel 1983, l’azienda ha iniziato la sua corsa, grazie al grande amo-re di Enzo per le due ruote. Scegliendo sempre Feletto Umberto come sede, con l’arrivo del socio Cesare Floreani, quindici anni fa, si sono trasferiti nel grande nego-zio di via del Lavoro. “Cesare ha portato molta innovazione all’interno dell’azienda, completando perfettamente l’offerta che avevamo in negozio, essendo un grandis-simo esperto nel settore della mountain bike” ci racconta Enzo. Il vero completa-mento della squadra, però, è arrivato con David Bevilacqua, corridore, cresciuto nel negozio, uomo di grande spessore tecnico e dotato di ottime doti di comunicazione.La struttura offre la possibilità di provare e toccare con mano la bici giusta per ogni esigenza, dalla leggerissima ed elegante stradale, alla più estrema mountain bike da enduro, dalla più semplice bicicletta da città, alla più innovativa a pedalata assisti-ta, senza dimenticare accessori e abbiglia-mento per ciclismo e fitness.

“Le cose sono molto cambiate - ci raccon-ta Enzo - dai primi anni di attività. Prima esistevano tre modelli: uomo, donna e corsa. Ora esiste una bici per ogni situa-zione, misura e soprattutto filosofia” con-tinua Enzo. Premiato quest’anno, da Confartigianato Udine, come artigiano emerito a San Giu-seppe, Enzo Cussigh conta oggi, nella sua azienda, ben 6 dipendenti. Una parte del negozio è dedicata all’offi-cina, dove, sia l’amatore che il semplice ciclista, possono portare la loro bici a ripa-rare e a trovare componenti adatti a ren-derla di nuovo efficiente. “Una buona comunicazione è essenziale per un’azienda, soprattutto per noi che abbiamo una clientela affezionata” ci rac-conta sorridendo Enzo. Per questo moti-vo la Cussigh Bike ha un sito internet ag-giornatissimo sugli ultimi prodotti e sulle novità dei settori, una pagina Facebook con le foto delle uscite della squadre Fun Bike e Squadra Corse, fino a leggere nella sezione eventi tutte le notizie sulle uscite in programma e i resoconti di quelle fatte assieme.

trent’anni di emozioni e sfide a due ruote

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I nostri imprenditori

“Le nost re

squadre sono una componente

molto importante per il no-stro negozio, perché oltre a strin-

gere un rapporto con i clienti, sono nate delle vere e proprie amicizie che continua-no a durare negli anni”. Granfondo, uscite in mountain bike e ci-cloturistiche, la Cussigh Bike non si ferma neanche nei weekend, organizzando sem-pre eventi nuovi per i propri fan. “L’ulti-ma uscita fatta, è stata in mountain bike sull’Altopiano del Montasio, aspettando il Giro d’Italia. Una giornata splendida che ci ha visti attraversare il percorso fatto dopo dai professionisti e che ha trasfor-mato, per un giorno, ciascuno di noi in un campione.”Alla Cussigh Bike il rapporto, quindi, non finisce con l’acquisto della bici, ma comin-cia proprio in quel momento, grazie alla magia che si prova vivendo la passione per le due ruote, condividendola insieme ad amici e compagni di strada.

R.F.

Carta d’identitàNome: Cussigh Bike Attività: vendita e riparazioni bicicletteSede: Via del Lavoro - Feletto Umberto (UD) www.cussighbike.it

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Si sta concludendo l’edizione 2012-2013 del Progetto speciale Maestri di mestieri per l’arricchimento dell’offerta formativa,

della Regione FVG. Come sempre l’entusiasmo fra alunni e insegnanti è incontenibile, come il numero dei partecipanti, che ha superato quo-ta duemila. Un impegno non da poco per i sei artigiani coinvolti attivamente nella formazione di queste volonterose e appassionate promes-se per l’artigianato del futuro. Ecco una galleria di ritratti che ci raccontano chi sono e della loro

esperienza sul campo.liviana Di giusto, tessitrice. Ha una bottega artigiana di tessitura a mano in via Muratti a Udine; con i suoi telai confeziona morbide sto-le e soffici tappeti. Con pazienza infinita, tanta passione e abili mani guida i piccoli apprendisti fra lane colorate, trame, orditi e navicelle. Porta in classe un telaio-imparaticcio per ognuno, e un telaio “vero” per il lavoro di gruppo, in cui tutti si cimentano con qualche giro di filato. giovanni Battista Di giusto, detto Titta, ma-

maestri di mestieri, sei artigiani in cerca di piccoli discepoli

Un anno ricco di soddisfazioniper i 2.000 bambini che hanno conosciutole meraviglie dell’artigianato

Cronache

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Cronache

Bambini durantele attività del progetto

Maestri di Mestieri

estro mosaicista di Tricesimo, si è formato alla scuola di Spilimbergo, e si destreggia con abi-lità fra tessere multicolori e affascinati piccoli allievi. Le insegnanti scelgono un tema e lui elabora i soggetti, partendo dal disegno e da-gli schemi esecutivi che poi sono realizzati dai bambini.Chiara Iardino, produce ceramiche artistiche nel suo atelier di Colugna, dalle cui vetrine fan-no spesso capolino curiosi simpatici animaletti. I suoi piccoli allievi trasformano una palla di ar-gilla in una ciotola da decorare con i più sva-riati attrezzi: bastoncini di legno, gusci di noce, pezzi di stoffa. La traccia del loro lavoro rimarrà impressa in quell’oggetto che, cotto nel forno, uscirà più resistente e più bello, potrà essere portato a casa e mostrato alla famiglia. In piazza a Colugna Paola Mattiuzzo sta pro-seguendo la tradizione di una legatoria aper-ta nel lontano 1942. Molto ingegnosa, con i bambini si inventa sempre qualcosa di nuovo sia per il manufatto, che va adattato alle loro capacità, sia per le soluzioni logistiche. In una classe seconda, numerosa ed effervescente, aveva sfortunatamente lasciato a casa la pres-sa. Che fare? Si è inventata la “pressa umana”: ogni bambino teneva sulla sedia sotto il proprio peso il libretto appena confezionato. Doppio risultato: tutti tranquilli e pressa perfettamente funzionante. Alla fine uno stupendo diario, con tanto di nastrino segnapagina.laomi Scanavini, orafa a Basaldella, porta in classe la sua borsa piena di pietre fantastiche di ogni colore, che saranno la base per uno splendido monile. Rigorosa ma gentile, indiriz-za i bambini sul percorso del bravo artigiano, con il motto “osservare per imparare”: idea, bozzetto, progetto, realizzazione, valutazione del risultato. A volte crea situazioni giocose e

didattiche insieme, facendo anche capire ai bambini che l’artigiano è un imprenditore.E per concludere Francesca tonini, sul campo dal 2005, coordinatrice del progetto. Curiosa si aggira fra i vari mestieri, appassionata di que-sto incantesimo che è la didattica ai più piccoli: che soddisfazione vedere i loro occhi che bril-lano mentre lavorano, che emozione prestarsi agli abbracci e ai saluti quando entra in clas-se! Ogni volta è un’esperienza entusiasmante; più che insegnare si impara, e soprattutto si rinvigorisce la passione che è la base del no-stro lavoro. E così, fra fiori di “scus” e piccoli affreschi, fra lastre di rame a sbalzo e vetrate multicolori si snoda il percorso lungo un anno di scuola. Un anno ricco di mille - anzi duemila - soddisfazioni, una per ciascuno dei duemila piccoli discepoli che hanno potuto conoscere le meraviglie dell’artigianato nell’anno scolasti-co 2012-2013.Confartigianato Udine desidera ringraziare per il sostegno, i materiali e la colla-borazione: la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Udine, Caterina Foi del negozio Lanerossi di Udine; Walter Buiatti della Buiatti sas di Martignacco; IPSIA di San Giovanni al Natisone, Fantoni spa di Osoppo, Pro Loco Reana del Rojale, e tutti coloro che in vario modo hanno contribuito a sostenere il progetto. Un grazie anche ai Dirigenti, agli insegnanti e al personale delle Istituzioni sco-lastiche che partecipano al progetto: Istituto Comprensivo di Palmanova; Circolo Didattico di Manzano; Istituto Comprensivo di Morteglia-no - Castions di Strada; Istituto Comprensivo Destra Torre di Aiello del Friuli; Istituto Com-prensivo di Tavagnacco; Istituto Comprensivo di Tarcento; Circolo Didattico Udine 2; Circolo Didattico di Aquileia; Circolo Didattico Antonio Bergamas di Cervignano del Friuli.

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Cronache

Castelli aperti: un altro successoper gli artigiani

Grande affluenza di pubblico nei manierie residenze storiche del Friuli Venezia Giulia

Èstata un successo la partecipazione del-le botteghe artigiane alla manifestazione “Castelli aperti” organizzata dal Consor-

zio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia e che si è svolta sabato 13 e domenica 14 aprile registrando una grande affluenza di un pubblico qualificato e attento e desideroso di andare alla scoperta dei segre-ti dei castelli, ammirarne i magnifici giardini, i saloni, le collezioni d’arte e le produzioni dei maestri artigiani. Le imprese di Confartigianato

Udine che hanno portato in mostra e illustrato agli ospiti le loro creazioni e i loro saperi e arti offrendo la possibilità di conoscere la maestria dei mestieri che le botteghe offrono al territo-rio ogni giorno sono: Antica Dimora dell’Arte, Emozioni by de Martin Gloria, Antracite di Ser-gio Figar, Alen Marini, F.lli Rossitti, Tappeto Vo-lante Legatoria artistica Ciani Giovanna, Fucina Longobarda Mazzola, Visioni d’autore di Gior-gia Lamesta e CAM di CorradazziLe creazioni artigianali diventano, anche in que-sto contesto, una presenza culturale: gli arti-giani, infatti, hanno illustrato le particolarità del-le lavorazioni, la qualità dei prodotti, i materiali usati. È stato così possibile per i visitatori ap-prezzare le tecniche di lavorazione della lega-toria, della confezione, dell’oro, della ceramica, della produzione e manutenzione di tappeto, dell’iconografia, del ricamo, della decorazione, del legno, del restauro, della liuteria fino alla creazione del complemento d’arredo.

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Cronache

Cioccolato, web e marketing i temidegli appuntamenti dedicati ai giovani

Il Progetto MANI porta due workshop all’internodel Festival Città Impresa a San Daniele del Friuli

Nel secondo weekend di maggio, San Daniele si è trasformata in una “Città Impresa”, con una se-zione di eventi tutti dedicati all’agroalimentare.

All’interno della manifestazione del Festival Città Impre-sa, promosso da Nordesteuropa Editore, Confartigia-nato Udine ha partecipato con due workshop realizzati nell’ambito del progetto Mani (Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori), finanziato dalla Regione Autonoma FVG con il sostegno del Governo Nazionale. Nel primo appuntamento “Masterchocolate”, ospiti del delizioso laboratorio di Adelia di Fant, gli iscritti al progetto MANI

si sono cimentati nella produzione di praline e ciocco-latini, con il Maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia. Presentato dal vicepresidente della zona del Friuli Occi-dentale Giorgio Piron, Della Vecchia ha illustrato tutto il percorso del cacao e la sua esperienza di alto artigiana-to. Relatori del secondo workshop “Food in rete”, Sonia Peronaci, fondatrice di GialloZafferano.it e Vladi Finotto, docente di Economia e Management dell’Università Cà Foscari di Venezia. I temi del workshop sono stati il mar-keting e lo storytelling, attraverso i social network, per una piccola impresa artigiana. “Io e il mio compagno - ha spiegato Sonia Peronaci - siamo partiti nello 2006, nella nostra cucina, facevamo le foto delle ricette e le mettevamo online. Adesso abbiamo una struttura con più di 20 persone e contiamo 5 milioni di visite al mese”. Entrambi gli ap-puntamenti hanno coinvolto giovani dai 14 ai 35 anni, che stanno sviluppando business idea legate al mondo dell’artigianato tradizionale. All’interno del programma del Festival Città Impresa anche l’esperienza di Michele Sabbadini, titolare di Vitachef, invitato a raccontare il proprio caso aziendale di cucina sottovuoto.

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Cronache

Gli studenti si confrontanosu identità, modelli e autostima

Spazio Giovani: oltre 100 ragazziall’incontro con Maria Rita Parsi

Fai muovere il lavoro con te!

Per favorire la mobilità e cercare nuove opportunità di lavoro fra Italia e Slovenia, ti offriamo gratuitamente progetti specifici e un servizio di consulenza mirato. In particolare ti diamo il nostro supporto per:

• orientamento• incrocio domanda/offerta• informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro• risoluzione di eventuali problemi al pendolarismo transfrontaliero in ambito fiscale, previdenziale, assistenziale, normativa del lavoro, etc.

Contattaci: Ingrid AVANZOLINI - Confartigianato UdineVia del Pozzo 8 - 33100 Udine tel. +39 0432 26309 fax +39 0432 515756 e-mail: [email protected] www.euradria.org

“Realizzato con i fondi della CommissioneEuropea - Progetto Euradria 2012 - 2013”

oltre i tuoi confini

Bocciato Fabrizio Corona, promossi Nelson Mandela e Miloud Ouikili. Ha risposto così il centinaio di studenti dell’istituto commer-

ciale Deganutti e del liceo scientifico Copernico di Udine che ha partecipato nella sala Valduga della Camera di commercio al secondo appun-tamento di Spazio Giovani, iniziativa organizzata e promossa congiuntamente da Confartigianato Udine e dalla Fondazione Crup come corollario alla Scuola per Genitori. La domanda è stata posto loro da Maria Rita Par-si, psicoterapeuta che ha affrontato con i ragazzi il tema dell’autostima: “Perché non piaccio a me stesso e quindi agli altri?”“Abbiamo scelto un tema provocatorio per que-sto incontro - ha spiegato Parsi - perché volevo parlare con gli studenti di identità, di modelli ai quali loro si ispirano e che fanno crescere la loro autostima. Di certo non mi sarei mai aspettata

quelle risposte visto che i mass media propon-gono spesso personaggi finti piuttosto che di persone che hanno dedicato la loro vita per gli ideali di giustizia e libertà.Evidentemente i modelli della tv non lasciano il segno”. Presentata da Michela Sclausero, presi-dente provinciale del Movimento Donne Impre-sa di Confartigianato, Maria Rita Parsi ha ascolta-to molto gli studenti, li ha fatti alzare e parlare di sé. “Le prime reazioni dei ragazzi sono sempre annoiate - conclude Parsi - ma se si ha la pazien-za di ascoltarli, di aspettare i loro tempi, riesco-no ad appassionarsi e a entusiasmarsi tanto da stupire il mondo adulto.”Lo Spazio Giovani è realizzato con la collabora-zione della Consulta provinciale degli Studenti di Udine, ed ha il patrocinio dell’Ufficio scola-stico regionale, della Provincia, della Camera di Commercio e del Comune di Udine.

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Anap

Celebrato anche dall’ANAP il 1° maggio Botti: “Non tagliate lo stato sociale”

Consegnati attestati di Maestri d’operaed esperienza a 18 artigiani

Preoccupazione, a nome degli 80 mila pensio-nati autonomi del FVG e dei 6.000 pensio-nati artigiani della provincia di Udine iscritti

all’Anap, per un possibile ridimensionamento dello stato sociale in regione, è stata espressa dal presidente provinciale e regionale dell’Anap di Confartigianato, Pietro Botti, alla 16a edizione della festa del Pensionato artigiano, organizzata dall’Anap della provincia di Udine il primo mag-gio a Tricesimo. “La solidarietà fra generazioni - ha detto Botti - non deve mai venire meno, se vogliamo mantenere viva la coesione sociale, so-prattutto in momenti di grave crisi come questo nei quali la mancanza di risorse potrebbe spingere verso una contrazione delle risorse per il welfare. La spesa sanitaria e sociale - ha aggiunto - è alta, ma ci sono margini per una sua riqualificazione per coprire le esigenze di parti crescenti della po-polazione che subiscono più di altre i morsi della crisi”. La giornata, cominciata con la celebrazione di una messa nel Duomo di Tricesimo officiata dal Diacono Fiorini Miani , è proseguita nel ristorante al Belvedere con un momento di riflessione, coor-dinato dal segretario regionale di Confartigianato FVG Gianfranco Trebbi, al quale hanno partecipa-to oltre 330 persone. Dopo i saluti del sindaco di Tricesimo Andrea Mansutti e del presidente della zona di Udine di Confartigianato Mauro Damia-ni, il presidente Anap Pietro Botti ha illustrato la sua relazione ed ha ceduto poi la parola al pre-

sidente di Confartigianato FVG Graziano Tilatti che ha invitato gli artigiani pensionati ad affian-care e sostenere, con la loro esperienza e le loro conoscenze, gli imprenditori di oggi, costretti a convivere con la più grande crisi dal dopo guerra. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale dell’Anap Gianpaolo Palazzi e al segre-tario nazionale Anap Fabio Menicacci. Sono fra gli altri intervenuti anche il consigliere regionale Giorgio Venier Romano, il presidente del Capla Guido De Michielis e Silvio Pagani. Sono stati infine consegnati attestati di maestri d’opera e d’esperienza a 18 artigiani pensionati delle province di Gorizia, Trieste e Udine. Ecco i loro nomi con indicati accanto gli anni di attività:gorizia: Floriano Petroni, edile (51). trieste: Eu-genio Paoli, fabbro e tornitore (36); Mario Sinibaldi, elettricista (50); Erminia Dionis, sarta (65). Udine: Mario Morsanutto, giardiniere (35); Francesca Rodighiero, abbigliamento, (37); Sergio Urbano, piastrellista (35); Bruno Antonutti, arredamento (56); Luciano Colmano, edile (55); Dino Dalmas-son, falegname (54), Doretta Ermacora, parruc-chiera (54); Franco Lorenzon, pittore e decoratore (46); Ivana Maieron, parrucchiera (48); Romeo Ma-setti, carrozziere e auto-tappezziere (50); Bruno Menon, lattoniere (42); Paolino Puntel, edile (44); Mario Rossi, cementista e marmista (45); Mauro Romanin, elettricista (41).

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