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Piano Annuale per l‟Inclusione (P.A.I.) 2017/2018 - 2018/2019 ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” Via IV Novembre 74027 San Giorgio Jonico (TA) TEL. 099 5929830 FAX 0995929247 e-mail [email protected] PEC [email protected] Codice Fiscale 90134440735 http://www.pascolisangiorgio.gov.it/

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Page 1: ISTITUTO COMPRENSIVO “G. PASCOLI” · Il Piano Annuale per l’inclusione (PAI) è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa

Piano Annuale per l‟Inclusione

(P.A.I.)

2017/2018 - 2018/2019

ISTITUTO COMPRENSIVO

“G. PASCOLI”

Via IV Novembre 74027 San Giorgio Jonico (TA)

TEL. 099 5929830 FAX 0995929247

e-mail [email protected]

PEC [email protected]

Codice Fiscale 90134440735

http://www.pascolisangiorgio.gov.it/

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Il Piano Annuale per l’inclusione (PAI) è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di

progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l‟attenzione dal concetto di

integrazione a quello di inclusione.

La nostra scuola nel porre il concetto di persona umana al centro dell‟attività educativa considera

l‟accoglienza della diversità un valore irrinunciabile e favorisce l‟inclusione degli alunni con bisogni

educativi speciali. Attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche e la stesura dei piani didattici

personalizzati si vuole contrastare la dispersione scolastica, promuovere il successo formativo di tutti e di

ciascuno e garantire a tutti gli alunni la piena realizzazione di sé nella propria peculiare espressione e

singolarità.

Nel Piano Annuale per l‟Inclusione viene ipotizzata una serie di azioni volte al miglioramento del

grado d‟inclusività dell‟Istituto. Il presente Piano costituisce un concreto impegno programmatico per

l‟inclusione ed uno strumento di lavoro dinamico, pertanto sarà soggetto a modifiche e/o integrazione.

Questo documento diventerà parte integrante del PTOF.

1. EVOLUZIONE NORMATIVA

Gli Art. 3-33-34 della costituzione italiana “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,di

condizioni personali e sociali..... E' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli...cheimpediscono

il pieno sviluppo della persona umana....”; “L'arte e la scienza sono libere e liberone è

l'insegnamento”; “ La scuola è aperta a tutti.....”

La Legge 517/77: abolizione delle classi differenziali, garanzia al diritto di istruzione dell'alunno con

handicap, istituzione dell'insegnante di sostegno, modalità di raccordo tra scuola eservizi sanitari;

modifica dei sistemi di valutazione e articolazione flessibile delle classi.

La Legge 104/92: coinvolgimento delle varie professionalità educative, sanitarie, sociali in un

progetto formativo individualizzato, redazione di diagnosi funzionale (ASL) e profilo dinamico

funzionale (equipe multidisciplinare), istituzione del piano educativo individualizzato (PEI).

La Legge 53/2003: principio della personalizzazione dell'apprendimento.

LaLegge 59/2004: indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati.

Le Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009;

La Legge 170/2010: riconoscimento dei disturbi specifici dell'apprendimento e istituzione del piano

didattico personalizzato (PDP) con indicazioni precise sugli strumenti compensativi e le misure

dispensative.

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” estende il campo di

intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all‟intera area dei Bisogni Educativi

Speciali (BES).

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La Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013 precisa che l'individuazione dei BES e la successiva

attivazione dei percorsi personalizzati sarà deliberata da tutti i componenti del team docenti dando

luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia. I docenti

potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e

delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011),

meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi

specifici di apprendimento del 12/07/2011.

La LEGGE 13 luglio 2015, n.107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per

il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli

studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio

2015, n. 107.”

2. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

L‟inclusività riguarda tutti gli alunni in situazione di Bisogni Educativi Speciali (BES):

alunni con disabilità certificata in base alla Legge 104/1992

alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento segnalati in base alla Legge 170/2010

alunni in situazione di svantaggio socio/economico, linguistico, affettivo relazionale/comportamentale

e culturale anche temporaneo, definiti nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e nella Circolare

Ministeriale n.8 del 06/03/2013.

3. INCLUSIONE SCOLASTICA

Con l‟espressione „inclusione scolastica‟ s‟intende riconoscere l‟insieme di tutte le circostanze

(culturali, strumentali, organizzative, …) volte a corrispondere efficacemente al diritto di tutti e di ciascuno

di pervenire al successo formativo e, attraverso questo, al successo individuale e sociale futuro, nel pieno

rispetto delle caratteristiche individuali, quali esse siano.

Il concetto di inclusione scolastica non si riferisce solamente all‟affermazione del diritto della persona

ad essere presente nel contesto scolare, ma all‟idea che quella presenza sia significativa e dotata di senso

tale da consentire a ciascun soggetto il massimo sviluppo possibile delle sue capacità, abilità, potenzialità.

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PREMESSO CHE:

La scuola, quindi, s‟impegna a creare un ambiente di apprendimento significativo affinché tutti gli alunni

possano sentirsi rispettati nelle specifiche, personali diversità.

Il concetto di "Inclusione" si applicherà a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare

alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e formazione.

VISTO CHE:

La presenza di alunni con bisogni educativi speciali nell'I.C. “G. Pascoli” ha assunto una dimensione

strutturale ed una rilevanza numerica significativa.

CONSIDERATO CHE:

1. il presente documento verrà assunto nel P.T.O.F.16-19 e nei suoi aggiornamenti annuali in modo che ne

diventi parte integrante e che l‟inclusione diventi impegno programmatico dell‟Istituto relativamente:

- alle scelte e agli strumenti metodologico – didattici;

- alla formazione delle classi,

- all‟organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,

- alle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

- alla formazione/aggiornamento del personale scolastico

2. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 dichiara in modo chiaro che la presa in carico dei BES debba essere al

centro dell‟attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

3. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e valutare il

grado di inclusione della scuola per:

- Accrescere la consapevolezza dell‟intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei

processi inclusivi in vista della qualità dei “risultati” educativi;

- Predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;

- Promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/aspettative dei singoli;

4. L‟inclusione comporta di pensare in termini di “un progetto di classe”, per cui si chiede ai docenti, tutti,

di leggere e riflettere “pedagogicamente” sulla realtà “classe” per poi impostare un serio lavoro di

team che, partendo dai reali bisogni dei singoli/della collettività, sia in grado di fornire risposte

realistiche ed adeguate a tutti e ad ognuno;

5. Ciascun docente dovrà predisporre il proprio Piano di lavoro educativo e didattico sulla base del PTOF

e del “progetto di classe”elaborato dal consiglio di classe/team di docenti in base all‟analisi della

situazione complessiva di partenza della classe stessa, in modo da dare risposte concrete ai bisogni

specifici evidenziati;

6. La proposta di elaborazione del PAI elaborata dal GLI e avanzata nella seduta del 29/06/2018

Il Collegio dei docenti decide di adottare il seguente:

Piano Annuale per l’Inclusione

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A.S. 2017-18

A. Rilevazione dei BES presenti:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 22

minorati vista 1

minorati udito 1

Psicofisici 20

2. disturbi evolutivi specifici 23

DSA 22

ADHD/DOP /

Borderline cognitivo 1

Altro /

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 13

Socio-economico 13

Linguistico-culturale /

Disagio comportamentale/relazionale /

Altro /

Totali 58

% su popolazione scolastica (di 780 alunni) 7.5%

N° PEI redatti dai GLI 22

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 23

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 13

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.) SI

AEC

Assistente Educativo Culturale

Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.) SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.) NO

Funzioni strumentali/coordinamento Attività di coordinamento azioni pro H a livello di

istituto 1

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)

Attività di coordinamento azioni pro DSA e alunni

con BES da svantaggio a livello di istituto 1

Psicopedagogisti e affini esterni/interni /

Docenti tutor/mentor /

Altro: /

Altro: /

C. Coinvolgimento docenti

curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI NO

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva SI

Altro: /

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Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva SI

Altro: /

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva SI

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione/laboratori integrati NO

Altro: /

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione/formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione NO

Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante SI

Altro: /

F. Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate

alla sicurezza. Rapporti con CTS /

CTI

Accordi di programma/protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità NO

Accordi di programma/protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità NO

Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola NO

Rapporti con CTS/CTI SI

Altro: /

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola NO

Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe NO

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a

prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) NO

Altro:

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti; X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione

dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo. X

Altro:Disponibilità fondi per acquisto sussidi e materiali didattici per i BES X

Altro:

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

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Parte II – OBIETTIVI di incremento dell’inclusività proposti PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

A.S. 2017-18

FINALITA’

Il nostro istituto si impegna a

1) potenziare la propria cultura dell’inclusione col fine di favorire apprendimenti e partecipazione

piena per tutti gli alunni

2) riconosceree valorizzare la diversità di ogni alunno

3) rispondere in modo efficace alle necessità di chi manifesti Bisogni Educativi Speciali

4) considerare la diversità come un punto di forza

OBIETTIVI

1) far pervenire tutti gli alunni alla padronanza dei livelli essenziali di comportamento e apprendimento

previsti nell‟ordine di scuola frequentato

2) far acquisire agli alunni la capacità di vivere esperienzedi gruppo e in forma cooperativa

3) creare classi solidali e basate sul riconoscimento delle diversità

METODOLOGIA

I presupposti metodologici della didattica inclusiva del nostro istituto si baserà su questi elementi principali:

- riconoscere e comprendere le modalità di “funzionamento” individuale di ogni alunno, tenendo

conto dei diversi modi di pensare, apprendere, relazionarsi….

- valorizzare le differenze: considerare di “pari valore, dignità e diritti” ogni differenza e realizzare

forme di differenziazione e di compensazione educativo – didattica, emotiva e relazionale per

raggiungere situazioni di uguaglianza sostanziale tra gli alunni (art. 3 della Costituzione italiana)

- proporre opportunità formative realmente in grado di sviluppare il massimo potenziale di

apprendimento per tutti gli alunni attraverso adattabilità e flessibilità, individualizzazione e

personalizzazione degli interventi

- coinvolgere tutti i docenti nel progettare e realizzare una didattica inclusiva (maggiore

corresponsabilizzazione degli insegnanti curriculari rispetto alla tendenza a delegare a quelli di

sostegno)

DESTINATARI

“Il Bisogno Educativo Speciale” è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che

consiste in un funzionamento problematico per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale,

indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.(Ianes 2013)

Sono pertanto destinatari dell‟intervento inclusivo tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali

comprendenti:

alunni con disabilità mentale, fisica, psicofisica o sensoriale (Legge 104/92, Legge 517/77);

alunni con disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, legge 53/2003):

a)disturbo Specifici dell‟Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia),

b)disturbo dell‟attenzione e dell‟iperattività (ADHD)

c)alunni con funzionamento cognitivo limite (secondo la C.M. n8/2013 sono gli alunni con

potenziali intellettivi non ottimali o con funzionamento intellettivo borderline);

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alunni con svantaggio socio-economico e culturale (C.M. n. 8/2013);

alunni di recente immigrazione non italofoni.

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ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di

responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.). Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola.

Nella prospettiva di una reale politica inclusiva definire con chiarezza chi fa cosa (setting organizzativo –

gestionale) è essenziale affinché l‟intero processo non si traduca in forme estemporanee di azione o, ancor

peggio, in adempimenti di mero carattere burocratico.

L’impegno sarà volto a consolidare e affinare un setting organizzativo, un organigramma/funzionigramma

che, nel rispetto della normativa vigente, risulti funzionale alla realizzazione dell’inclusione della scuola.

Sulla base del Protocollo di inclusione d’istituto

CHI COSA

Il Dirigente Scolastico

o convoca e coordina il GLI;

o assegna i docenti di sostegno;

o garantisce i rapporti con gli enti territoriali coinvolti (ASL; servizi sociali/

comunali/ provinciali, CTI, CTS);

o promuove iniziative finalizzate all‟ inclusione;

o esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali

presenti

Il coordinatore

dell’inclusione e le

docenti referenti

H,DSA,BES

o promuovono attività di formazione e aggiornamento;

o monitorano i risultati dei percorsi, dei progetti e delle attività di inclusione;

o curano la continuità tra classi e ordini di scuola e collaborano

all‟orientamento per la scuola superiore.

o rilevano gli alunni con BES presenti all‟interno dell‟istituzione scolastica, sia

come numero, sia come tipologia di disturbo, certificato e non;

o raccolgono e documentano i Progetti degli interventi didattico-educativi (PEI

e PDP) elaborati per gli alunni con BES (disabilità certificate L104, art3 comma

1 e 3), Disturbi evolutivi specifici,DSA, ADHD e da svantaggio.

o offrono consulenza ai colleghi sulle strategia/metodologie di gestione delle

classi;

o partecipano al GLI o lo presiedono in caso di assenza del DS

o coordinano GLHO

o elaborano una proposta di piano annuale per l‟Inclusività (PAI)

o tengono rapporti con le famiglie e con le strutture sanitarie di riferimento;

Il Collegio Docenti

o delibera l‟approvazione del PAI proposto dal GLI (mese di giugno);

o definisce i criteri programmatici miranti ad incrementare il grado di inclusività

della scuola all‟interno di un Piano Triennale dell‟Offerta formativa (PTOF) e di

un Piano Annuale per l‟Inclusione (PAI), coerenti fra loro;

o partecipa ad azioni di formazione e di aggiornamento inerenti alle dinamiche

dell‟inclusione,concordate anche a livello territoriale (CTI/CTS,).

Il Consiglio di

classe/Team docenti

o Individua casi in cui è stato necessaria e opportuno l‟adozione di una

personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative

e dispensative;

o rileva tutte le certificazioni.

o rileva alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale;

o definisce interventi didattico-educativi, strategie e metodologie;

o elabora la Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP);

o collabora con scuola-famiglia-territorio.

Il Gruppo Lavoro

Inclusione (GLI)

o rileva le necessità dell‟istituto in merito agli alunni con BES;

o elabora, aggiorna e verifica il Piano Annuale dell‟Inclusione;

o promuove la cultura dell‟inclusione;

o documenta e informa l‟intera comunità educante (genitori, docenti, ASL)

circa i progetti messi in atto per l‟inclusione scolastica ed extrascolastica;

o valuta il livello di inclusività dell‟istituto e promuove azioni di miglioramento

per superare eventuali criticità.

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I docenti di sostegno

o redigono il PEI con il team docenti del CdC/CdI;

o partecipano all‟èquipe psicopedagogiche;

o curano gli aspetti metodologici e didattici dei percorsi individualizzati;

o favoriscono rapporti tra specialisti, servizi sociali, famiglia, educatori.

I docenti curriculari

o curano le relazioni all‟interno del gruppo classe favorendo l‟inclusione;

o attuano le strategie previste da PDP, Patti formativi ecc.;

o collaborano alla stesura e all‟attuazione dei PEI e dei PDP;

o partecipano, ove previsto, ai gruppi operativi e agli incontri con le équipe

psicopedagogiche.

Docenti referenti

adozione e

cyberbullismo

o promuovono azioni specifiche di settore;

o partecipano al Gli

I collaboratori scolastici o si occupano dell‟assistenza materiale e dell‟igiene degli alunni con disabilità

o problemi fisici.

Gli Educatori

o condividono con i docenti della sezione/classe le strategie e le metodologie

del PEI;

o supportano la didattica per il raggiungimento degli obiettivi del piano

individualizzato;

o partecipano agli incontri delle équipe psicopedagogiche.

Gli assistenti alla

persona

o sostengono il processo di integrazione degli studenti disabili non autonomi

ASL

o favoriscono la „lettura‟ dell‟alunno in situazione di disabilità fornendo elementi

conoscitivi di ogni singolo caso, anche in specifici incontri dedicati;

o partecipano al GLHO/GLI

o contribuiscono all‟aggiornamento documentale

La Famiglia

o Inoltra la documentazione/ diagnosi alla segreteria didattica, all‟atto

dell‟iscrizione o alla formulazione della certificazione /diagnosi;

o collabora alla stesura e all‟attuazione del PEI;

o condivide la metodologia e gli obiettivi del PEI/PDP/ Patto Formativo con gli

insegnanti del Team/CdC;

o collabora all‟attuazione dei piani sostenendo la motivazione e l‟impegno

dello studente nel lavoro scolastico ed extra-scolastico.

Possibilità di strutturare PERCORSI SPECIFICI di FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO degli insegnanti

Il tema dell‟inclusione, per la varietà di situazioni che rileva e nella sua prospettiva più ampia di presidio del

benessere scolastico, implica la necessità e l‟impegno costante dell‟aggiornamento e della formazione del

personale.

L’impegno sarà volto

a proseguire e/o intraprendere percorsi di formazione che comportino un progressivo ampliamento del

n. di docenti coinvolti, di sostegno e non, al fine di innalzare le competenze culturali e professionali

degli operatori;

a promuovere forme di disseminazione degli esiti di formazione conseguiti da singoli o da gruppi di

docenti che hanno beneficiato della formazione.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

o Il Dirigente Scolastico e il coordinatore

dell’inclusione hanno:

o partecipato con esito positivo al corso di

formazione di secondo livello presso l‟IC

“VIOLA” di TARANTO “MettiAMO in rete

l’inclusione” - aspetti organizzativi connessi

al metodo ABA.

o Il coordinatore dell’inclusione parteciperà alla

formazione prevista dalla rete di scopo dell‟IC

“Viola” di Taranto“MettiAMO in rete l‟inclusione”:

o corso di formazione di secondo livello finalizzato

alla Costruzione e sperimentazione del Software

Magna Grecia per l‟autoanalisi della qualità

inclusiva delle Istituzioni Scolastiche attraverso

un percorso di Ricerca-Azione.

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o I docenti e i referenti H,DSA,BES hanno :

o partecipato al convegno presso l‟IC

“VIOLA” di TARANTO: “DSA:

DOCUMENTIAMO L’INCLUSIONE” con il Prof.

G. Stella.

o Docenti curriculari e di sostegno: hanno svolto

percorsi di formazione organizzati:

o dalla rete di ambito (Ambito 23) per la

formazione sull‟inclusione;

o Docenti curriculari e di sostegno svolgeranno

percorsi di formazione organizzati:

o dalla rete di ambito (Ambito 23) per la

formazione sull‟inclusione

RILEVAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE del grado di inclusività della scuola

Le azioni in parola sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell‟intera comunità educante sulla

centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. Da tali azioni si

potranno desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale.

(CM n. 8 del 6/3/2013).

L‟azione valutativa dell‟inclusione, con le prassi e gli strumenti che comporta, si delinea come percorso

complesso che deve monitorare i diversi aspetti che compongono la dimensione inclusiva:

Essa necessita di orientarsi alla valutazione

dell‟intero Piano Annuale dell‟Inclusione (agito della scuola)

di ogni singolo percorso di did. person.: PEI – PDP (agito dei docenti)

degli alunni con BES (agito degli alunni)

delle figure di sistema (agito del coordinatore/referenti)

L’impegno sarà volto a definire e/o consolidare prassi valutative efficaci per la piena implementazione

dell’inclusione nell’Istituto, attraverso la rilevazione di punti di forza e di criticità, in vista di azioni di

consolidamento delle buone prassi e correttive delle criticità.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

Il PAI è stato socializzato in sede di riunioni del

GLI (n. 2).

L‟inclusione è rientrata tra gli obiettivi di processo

del Pdm.

La verifica dei percorsi didattici personalizzati

(PEI) è stata condotta attraverso specifici

incontri (n. 3 GLHO nel corso dell‟anno) per gli

alunni H. Il monitoraggio dei PDP è stato gestito

Per il piano annuale dell’Inclusione:

o proseguire nell‟implementazione delle azioni

previste dall‟obiettivo di processo relativo

all‟Inclusione contemplato dal Pdm;

o incrementare il numero di incontri del GLI: ad

inizio d‟anno, in itinere, al termine dell‟a.s.

o implementare un cronoprogramma/protocollo

con la finalità di agire l‟inclusione (cosa)

secondo una precisa successione temporale

(quando) e attribuzione di competenze (chi);

o implementare il software Magna Grecia per

l‟autoanalisi della qualità inclusiva delle Istituzioni

Scolastiche (se disponibile a conclusione del

percorso di formazione promosso dall‟IC “Viola”

- rete di scopo “MettiAMO in rete l’inclusione” -)

Per i percorsi di didattica personalizzata: PEI –

PDP

o Estendere la strategia di elaborazione e

monitoraggio già attivata per gli alunni H/PEI

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attraverso le riunioni di team/consigli di classe.

Le attività di verifica e la valutazione degli alunni

con BES sono state condotte dai singoli docenti

in coerenza con il percorso didattico

personalizzato (PEI – PDP) stilato per ogni alunno

con BES.

Per le figure di sistema

o Le figure di sistema hanno relazionato a fine

anno al Collegio dei docenti.

(specifiche riunioni: GLHO) anche agli alunni con

DSA /PDP.

Per glialunni con BES

o adottare prassi di screening per l‟individuazione

precoce dei casi;

o integrare il Curricolo verticale con

l‟individuazione degli obiettivi minimi;

o puntualizzare nei PEI/PDP gli elementi di

programmazione relativi alle attività di Verifica e

ai criteri di Programmazione;

o approfondire la conoscenza normativa

relativamente agli aspetti connessi allo

svolgimento degli esami di stato, alle prove

Invalsi per gli alunni con BES.

Per le figure di sistema

o prevedere riunioni periodiche delle figure di

sistema con il DS;

o relazionare periodicamente e fine anno al

Collegio dei docenti.

Organizzazione dei diversi TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, in rapporto ai diversi

servizi esistenti.

La presa in carico degli alunni con BES comporta l‟attivazione di un sistema di relazioni che interessano

diversi interlocutori (persone, enti, associazioni, … ), in ragione delle diverse sfere di competenza.

L’impegno sarà volto a consolidare e ampliare la rete di relazioni, sfruttando le potenzialità connesse con le

diverse sfere di competenza, al fine di promuovere la definizione di un sistema integrato per l’Inclusione.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

Nell‟ottica della gestione degli alunni con BES e

della prevenzione del disagio, la scuola ha operato

attraverso una rete di relazioni con le seguenti

strutture:

o con l‟Ufficio Scolastico Provinciale per la

gestione dell‟organico di sostegno;

o con i CTS di zona per attività di

formazione/informazione;

o con i servizi sociali per la gestione di casi

problematici;

o con il Tribunale dei Minori per la gestione di casi

problematici;

o conl‟UTR (Unità territoriale riabilitativa)di

Grottaglie per la Valutazione, diagnosi e presa in

carico di alcuni casi;

o con il Centro di terapia OSMAIRM presente sul

territorio per i casi che necessitano

di trattamenti riabilitativi personalizzati e

prolungati, multidisciplinari (sanitari, sociali,

psicologici, educativi, addestrativi).

o con l‟AMBITO territoriale 6 (comune capofila

Grottaglie) per il tramite del Comune di San

Giorgio, per la gestione delle figure di supporto

o Coinvolgere figure di esperti a supporto

dell‟azione inclusiva della scuola rivolta sia ad

alunni (sul piano didattico) che alle famiglie (sul

piano culturale).

o Implementare prassi e strumenti per la

prevenzione del disagio derivati dal protocollo

d‟intesa tra Autorità giudiziaria minorile, USR

Puglia e Servizi Sociali del comune di Taranto

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(assistenti/educatori);

Sono stati svolti anche incontri con figure di medici

specialisti, per specifici casi.

Ruolo delle FAMIGLIE nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione

delle attività educative.

La Famiglia, alla quale si riconduce la responsabilità genitoriale relativamente al percorso di crescita e di

formazione di qualsiasi minore, è riconosciuta dalla Scuola quale componente importante e sensibile

dell‟intero processo di inclusione. Interlocutore indispensabile per una presa in carico integrata degli alunni

con BES.

La comprensione e comunicazione efficaci sono precondizioni determinanti ai fini di quella collaborazione

e condivisione necessarie per la piena riuscita della prospettiva inclusiva della scuola.

E tanto rileva sia a fronte di casi già conclamati e noti e, ancor più, nei casi in cui la scuola si fa promotrice

dell‟istanza di accertamento a fronte di casi sospetti.

Il coinvolgimento della Famiglia, in termini di effettiva collaborazione, va promossa al fine di garantire

quella coerenza educativa che, nel caso degli alunni con BES, è più che mai funzionale alla riuscita di un

progetto di presa in carico reale.

L’impegno sarà volto a curare la relazione con le Famiglie, a stabilire un rapporto di reciproca fiducia, per

un’azione congiunta ed efficace. La scuola si orienta ad:

o entrare in rapporto empatico con i Genitori al fine di rilevarne bisogni ed aspettative anche implicite;

o curare la comunicazione con i Genitori di alunni che, per qualsiasi ragione, si trovassero in una

condizione temporanea o permanente di Bes.

A.S. 2017-2018

A.S. 2018-2019

La scuola ha promosso incontri con le Famiglie

anche al di fuori delle previsioni ordinamentali

(incontri di GLI, GLHO) promuovendo l‟interlocuzione

in tutti i casi se ne sia rilevata la necessità. Gli incontri

sono stati verbalizzati e sottoscritti dalle Famiglie al

fine di promuovere una comunicazione chiara e

trasparente e per favorire un processo di

responsabilizzazione condivisa tra Scuola e Genitori.

Analogamente è avvenuto in tutte le circostanze in

cui sia stata la Famiglia ad avanzare richiesta di

incontro.

Ciò ha consentito di agire in modo attento alla

prevenzione e al monitoraggio delle singole

situazioni di alunni con BES.

La scuola si pone i seguenti obiettivi:

o Sollecitare la partecipazione attiva delle famiglie

e della comunità nel dare supporto alle azioni

connesse con l‟Inclusione.

o Socializzare il PROTOCOLLO DI GESTIONE

DELL‟INCLUSIONE (modalità, strumenti,

circostanze attraverso cui deve avvenire ed

essere controllata, tra gli altri, la relazione Scuola

– Famiglia).

o Promuovere la cultura della presa in carico

condivisa: la sottoscrizione di documenti di

programmazione (PDP, PEI) e/o verbali

d‟incontro non intesi come passaggi formali ma

come autentica assunzione di impegno alla

cooperazione da parte di tutti i soggetti coinvolti

nella definizione ed attuazione di specifici

obiettivi educativo- didattici.

Sviluppo di un CURRICOLO attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

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L‟attività educativo – didattica per gli alunni con BES deve svolgersi nel rispetto di una precisa ed

intenzionale attività di programmazione che espliciti obiettivi, strategie, strumenti e tempi per la promozione

del successo scolastico e formativo degli alunni, rispettando le caratteristiche individuali di ciascuno e

valorizzandone le potenzialità.

L’impegno sarà volto ad affinare la capacità di progettazione individualizzata (PEI – PDP – PROGETTI di

ampliamento dell’OF) e di istituto.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

o La scuola ha revisionato la modulistica per i BES

dopo il primo anno di implementazione:

PEI su base ICF;

PDP DSA e svantaggio

Entrambi finalizzati a:

rispondere ai bisogni individuali;

monitorare il percorso di crescita dell‟alunno/

della persona, sia sotto il profilo scolastico

che educativo.

o La scuola ha partecipato alla quarta edizione

del concorso “L’adozione tra i banchi di scuola”

promosso dall‟Associazione ItaliaAdozioni.

o La scuola ha partecipato Concorso Nazionale

"Uguaglianza nella Diversità" - Premio Tomaso

Viglione Ed. XI 2017-2018

o Affinare la capacità di progettazione educativo

– didattica annuale con esplicita individuazione

degli obiettivi minimi e delle specifiche azioni di

verifica – valutazione.

o Incrementare il livello di coerenza tra quanto

programmato e quanto effettivamente agito in

termini didattici: tempi, strumenti, contenuti,

metodologie …

o Compiere ed agire scelte educativo – didattiche

di arricchimento/ampliamento dell‟OF che

promuovano l‟inclusione nelle sue diverse

dimensioni.

Acquisizione e distribuzione di RISORSE AGGIUNTIVE utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

L‟eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede di fatto la necessità di

risorse non sempre immediatamente disponibili all‟interno della Scuola al fine di potenziare il processo di

inclusione.

L’impegno sarà volto a capitalizzare risorse/opportunità aggiuntive che dovessero prospettarsi per

supportare e corroborare l’azione inclusiva dell’istituto.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

o La scuola ha individuato e finanziato n. 4 figure

di docenti specificatamente dedicate al

presidio della dimensione dell‟Inclusione

scolastica:

coordinatore dell‟inclusione

referente DSA/BES da svantaggio

referente per il contrasto al bullismo e al cyber

bullismo

referente per il diritto allo studio degli alunni

adottati.

o La scuola ha garantito l‟impegno volto alla

richiesta di organico scolastico in deroga rispetto

all‟organico di sostegno assegnato di diritto e

valutato insufficiente rispetto ai bisogni.

o Continuare a garantire figure interne di supporto

all‟inclusione che abbiano accesso al FIS.

o Continuare ad agire nell‟ottica della richiesta di

unità aggiuntive sia c/o l‟ufficio scolastico

provinciale (organico di sostegno) che c/o il

civico ente (assistenti ed educatori, fondi per il

diritto allo studio).

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o Analogamente la scuola ha agito sul Civico

Ente, per quel che concerne la concessione di

un maggior numero di figure di supporto

all‟Inclusione degli alunni H aventi diritto

(educatori e assistenti).

o Ha avanzato richieste al Civico Ente in materia di

diritto allo studio.

o Ha aderito e implementato il progetto della

Regione Puglia “Diritti per tutti” relativo all‟Avviso

7/2017 “Diritti a scuola” per la prevenzione e il

contrasto alla dispersione scolastica. Nell‟ambito

di tale iniziativa progettuale ha attivato, oltre ai

moduli di intervento didattico, anche azioni di

sportello (psicologo ed esperto in cyber bullismo)

fruibili da alunni – docenti – Famiglie.

o Ha implementato il progetto “Mettiamoci in

gioco” relativo all‟Avviso Pon FSE 10862 del

16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta

al disagio …” L‟attivazione di n. 7 moduli di

attività, condotte da esperti del settore di

riferimento, tutti a carattere laboratoriale, hanno

contribuito a coinvolgere gli studenti nella

partecipazione attiva all‟esperienza scolastica,

promuovendo la motivazione allo studio e la

valorizzazione dell‟esperienza scolastica stessa.

o Ha avanzato candidatura per l‟Avviso Pon FSE

prot. n. 4395 del 09/03/2018 progetti di inclusione

sociale e lotta al disagio (2^ ed.).

o Proseguire nell‟azione di adesione ad iniziative

progettuali connesse con l‟inclusione promosse

dall‟UE, dal Miur o da sue articolazioni, dalla

Regione Puglia, da enti, associazioni …

o Esplorazione delle opportunità di supporto

offerte dal CTS e dalle reti di scopo.

o Attivare iniziative di fundraising sia materiale

(reperimento fondi al fine di consentire

l‟allestimento di spazi strutturati, attrezzati e

funzionali ad essere reali ambienti per

l‟apprendimento a favore di alunni con BES) che

immateriale (reperimento competenze per

supporto all‟attività educativo – didattica e/o

alla relazione con le Famiglie).

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Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

CONTINUITÀ tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

L‟inserimento in un nuovo segmento di scuola (passaggio dalla scuola dell‟Infanzia e dalla scuola primaria)

è un momento delicato per alunni che hanno BES. Esso richiede alla Scuola l‟attivazione di tutte le risorse e

le strategie utili a prevenire eventuali difficoltà di inserimento e a promuovere un‟accoglienza commisurata

e attenta alle necessità di tali alunni.

L’impegno sarà volto a garantire la Continuità educativo – didattica per gli alunni e la Continuità relazione

con le Famiglie e le altre figure di supporto che abbiano già operato nella presa in carico degli alunni con

Bes.

A.S. 2017-2018 A.S. 2018-2019

La scuola, in quanto istituto comprensivo, ha agito il

passaggio di informazioni mediante incontri tra

docenti, specificatamente dedicati alla preventiva

conoscenza degli alunni in fase di passaggio da un

ordine di scuola all‟altro e dei loro bisogni.

Analogamente con le scuole presenti sul territorio.

Al medesimo fine hanno concorso le normali

iniziative di continuità promosse dalla scuola tra le

classi ponte.

I criteri generali per la formazione delle classi

deliberati dal C. di I. e le proposte del Collegio dei

docenti hanno evidenziato specifica attenzione

nell‟assegnazione alle classi degli alunni con BES:

valutate le disabilità e le altre tipologie di bisogni

educativi speciali presenti, la scuola ha provveduto

all‟inserimento degli alunni nella classe ritenuta più

idonea.

L‟acquisizione della documentazione, il confronto

diretto e personale con le famiglie, gli incontri di

programmazione di settembre (consigli di classe,

riunioni di team, …), la preventiva lettura dei

documenti da parte dei docenti, hanno consentito

di creare le migliori condizioni per l‟impostazione

delle iniziative efficaci e commisurate alla specificità

dei casi, soprattutto per gli alunni di nuovo ingresso.

Inoltre, è stato dato rilievo alla gestione del percorso

formativo degli alunni con BES e alla definizione e

condivisione di una prospettiva di inserimento

scolastico successivo alla sc. sec. di I gr.

(orientamento in uscita).

In sede di GLHO e nell‟ambito dei consigli di classe,

anche in collaborazione con le Famiglie sono state

valutate le migliori soluzioni per l‟alunno nella

prospettiva di dover tracciare, in molti casi, per loro

un progetto di vita che punti all‟inserimento sociale

e lavorativo possibile e rispettoso delle potenzialità e

della dignità della persona.

Per gli alunni in classe conclusiva del primo ciclo è

stato adattato il modello ministeriale di

certificazione delle competenze con esplicito

riferimento agli obiettivi del Pei al fine di rilasciare

una documentazione maggiorente attagliata ad

ogni singolo caso.

o Consolidare il setting organizzativo (azioni, tempi,

attori, strumenti, documentazione ...) e le prassi

già attivate.

o Affinare le azioni di supporto (continuità) a

favore dei genitori di alunni con BES in fase di

passaggio da un ordine di scuola all‟altro.

o Affinare le azioni di supporto (orientamento

informativo) per gli alunni con H in uscita dalla

sc. sec. di I gr.

o Affinare la gestione documentale (raccolta e

aggiornamento) connessa con gli alunni H e

DSA.

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ACRONIMI

PAI Piano Annuale dell‟Inclusività

DSA Disturbi Specifici di Apprendimento

ADHD Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività

PEI Piano Educativo Individualizzato

GLHO Gruppo di lavoro per l'handicap operativo

GLI Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione

PDP Piano Didattico Personalizzato

CTS Centro Territoriale per il Sostegno

CTI Centro Territoriale per l‟Integrazione

AEC Assistenti Educativi Culturali

PROPOSTA del GLI: 29/06/2018

DELIBERA del COLLEGIO: 29/06/2018 delib. n. 3