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DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Prof. Diana Camardo
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2016 – 2019
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 13 gennaio 2016 aggiornamento approvato il 28 novembre 2016 e 30 Ottobre 2017
ISTITUTO COMPRENSIVO “V. ALFIERI” Via Prato - Tel.: 0971961094 – Fax: 0971960956
e-mail [email protected] PEC [email protected]
sito web: www.icalfierilaurenzana.gov.it 85014 L A U R E N Z A N A (PZ)
C.F. 80006150769
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INDICE
Premessa Pag. 3
Priorità, traguardi e obiettivi Pag. 4
Chi siamo Pag. 8
Scelte di gestione e organizzazione Pag. 13
Fabbisogno dell’organico dell’autonomia Pag. 16
Le Buone Pratiche Educative Pag. 19
Azioni coerenti con il PNSD Pag. 31
La Scuola Inclusiva Pag. 34
Proposte e pareri provenienti dal territorio e all’utenza Pag. 41
Progetti ed attività Pag. 43
® Progetti PON Pag. 45
® Progetti legati al PdM Pag. 48
® Arricchimento dell’Offerta Formativa Pag. 54
Uscite didattiche e viaggi d’istruzione Pag. 55
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Premessa Alla base del seguente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, vi è il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti tutti e l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “V. Alfieri” di Laurenzana, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 2882/A19 del 06 ottobre 2015, che si allega. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13 gennaio 2016 ed è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016.
E’ consultabile sul sito web dell’istituto all’indirizzo: www.icalfierilaurenzana.gov.it
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Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/PZIC821008/ic-alfieri-laurenzana/valutazione.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il triennio sono:
1) riduzione della variabilità fra le classi in relazione alle prove standardizzate nazionali; 2) riduzione della variabilità fra le classi in relazione alle competenze chiave e di cittadinanza.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) riduzione delle differenze tra i vari plessi nei livelli di apprendimento degli studenti 2) costruzione di un curricolo verticale e di un sistema di valutazione condiviso ed omogeneo
per ambiti disciplinari.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) curricolo, progettazione e valutazione:
Ø creazione di dipartimenti disciplinari Ø attivazione percorsi di autoformazione per la definizione del curricolo verticale Ø elaborazione del curricolo e della progettazione Ø definizione criteri di valutazione omogenei e condivisi
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2) continuità e orientamento:
Ø valutare con criteri condivisi, attraverso prove autentiche, osservazione sistematiche ed autobiografie cognitive
Ø orientare ogni alunno tenendo conto delle sue specificità e delle sue inclinazioni, con azioni mirate allo sviluppo e alla promozione della persona
Ø informare sui bisogni formativi degli alunni, le loro famiglie
3) orientamento strategico e organizzazione della scuola: Ø progettare azioni e strategie da condividere con le famiglie e il territorio
4) sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:
Ø promuovere l’aggiornamento e la formazione del personale docente e Ata
5) integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie:
Ø maggiore coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica tramite pubblicazione e informazione delle attività scolastiche.
Per quanto riguarda l’obiettivo curricolo, progettazione e valutazione, questo è stato già raggiunto nell’anno scolastico 2015/16 attraverso l’organizzazione di corsi - percorsi di aggiornamento presso il nostro Istituto e con un proficuo lavoro dipartimentale che ha portato alla costruzione di un curricolo verticale pubblicato sul sito della scuola. Un chiaro curricolo verticale ed orizzontale, con un sistema di valutazione omogeneo e condiviso, permette una maggiore convergenza di interventi educativi univoci per obiettivi disciplinari e finalità educative. Per il raggiungimento del traguardo, si ha bisogno di:
ü rivedere e dare una nuova definizione degli indicatori di valutazione per annualità e per disciplina in relazione al curricolo;
ü rendicontare gli obiettivi raggiunti; ü progettare prove autentiche e rubriche di valutazione.
E’ stato anche raggiunto nell’anno scolastico 2016/2017 l’obiettivo sviluppo e valorizzazione delle risorse umane poiché i docenti dell’istituto hanno usufruito di corsi di formazione, e non solo in presenza, vedi il corso E-learning tenuto dalle docenti dell’istituto Donateo e Masini, ma anche vari corsi on line quale, soprattutto, Dislessia Amica.
Restano da perseguire gli altri obiettivi inerenti soprattutto una maggiore pubblicizzazione delle attività scolastiche volte al percorso formativo dell’alunno, con una partecipazione
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delle famiglie. Un monitoraggio continuo verrà svolto per l’adozione reale del curricolo e, a seguito dei corsi di formazione sulle TIC, un cambiamento del setting d’aula e della didattica volta ad un uso maggiore delle stesse.
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
I risultati delle prove standardizzate di italiano risultano nei livelli minimi superiori alla media, negli intermedi inferiori e nei livelli massimi equivalenti. Gli esiti raggiunti nelle varie prove sono da ritenersi affidabili, da sottolineare la mancanza di cheating. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati regrediscono con l’avanzare delle classi. Per quanto riguarda la prova d’italiano, la percentuale degli studenti con livello 1 è maggiore rispetto alla media nazionale e regionale, mentre inferiore risulta la percentuale degli studenti nei livelli 2-3-5. Per la prova di matematica, la percentuale degli studenti con livello 1 e 2 è maggiore rispetto alla media nazionale e regionale; inferiori risultano gli studenti nei livelli 4 e 5. ed i seguenti punti di debolezza:
la scuola non riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi. Le disparità sono concentrate soprattutto nella sezione primaria e soltanto tra classi e non al loro interno. Per superare questi punti di debolezza, il gruppo docenti elaborerà strategie didattiche per il miglioramento degli esiti, predilegendo progetti di alta valenza culturale soprattutto per le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.
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RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Rapporto di Autovalutazione, aggiornato all’anno scolastico 2016/2017, e il Piano di Miglioramento, elaborato tenendo conto di tutti gli aspetti analizzati nel RAV, vengono allegati al presente Piano.
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Dimmi e io dimentico,
mostrami e io ricordo,
coinvolgimi e io imparo.
Benjamin Franklin
Laurenzana
Anzi
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L’Istituto Comprensivo “V. Alfieri” comprende tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado, su tre plessi. La Scuola Secondaria di Primo Grado del plesso di Calvello è ad indirizzo musicale per tutte e tre le classi, sui seguenti strumenti: chitarra, pianoforte, clarinetto e flauto. I rapporti tra i vari gradi scolastici, in precedenza circoscritti a momenti istituzionalmente previsti o ad alcune attività di formazione comuni, sono ormai consolidati; i confronti, le attività di progettazione e le iniziative di continuità verticale sono metodologie di lavoro sempre più utilizzate. Si è consapevoli, infatti, che si deve garantire ad un alunno che entra nell’Istituto a 3 anni e ne esce a 14 un percorso coerente quanto a:
Finalità Valori Strategie
Valutazione
Calvello
Scuola dell’Infanzia: plesso unico di Laurenzana
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CCCOOONNNTTTEEESSSTTTOOO SSSOOOCCCIIIOOO---SSSTTTOOORRRIIICCCOOO AAAMMMBBBIIIEEENNNTTTAAALLLEEE
I territori di Anzi e di Laurenzana, compresi all’interno della Comunità Montana “Camastra - Alto Sauro”, si estendono per circa 169 kmq sul versante del Torrente Camastra a ridosso dell’Appennino Centrale Lucano. La morfologia, quindi, è caratterizzata da un andamento molto irregolare dovuto alla presenza di montagne e colline separate da strette vallate occupate da torrenti che si gettano nel Camastra. Rare sono le zone pianeggianti. Il territorio più alto e lontano dai centri abitati è caratterizzato dalla presenza di boschi estesi di notevole importanza naturalistica, come l’oasi WWF dell’Abetina e la Foresta di Serra Lata: è in questa parte del territorio, ricco di pascoli, che maggiormente è sviluppato l’allevamento, mentre nelle zone più a ridosso dei centri abitati, dove più intenso è stato il lavoro dell’uomo, la presenza di colture aiuta il mantenimento di una certa stabilità del terreno anche delle zone più argillose. Buona parte della popolazione, soprattutto ad Anzi, abita in varie contrade disseminate sul territorio, alcune delle quali collegate ai centri abitati da strade interpoderali percorribili con difficoltà, soprattutto nel periodo invernale, a causa dell’elevata altitudine. Gli stimoli culturali sono quelli tipici dei piccoli paesi non ben collegati alle realtà cittadine; notevole è, comunque, la qualità delle relazioni interpersonali, ancora basate sulla conoscenza diretta tra quasi tutti gli abitanti. La televisione, l’uso di internet, la lettura di quotidiani e riviste sono le finestre sul mondo e sull’attualità. La scuola rappresenta
Scuola Primaria a tempo pieno: Plesso di Anzi Plesso di Calvello Plesso di Laurenzana
Scuola Secondaria di 1° grado Plesso di Anzi: Plesso di Calvello Plesso Laurenzana
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davvero molto in quanto ad aspettative e per le famiglie e per le altre Istituzioni. Sono presenti in entrambe le realtà associazioni religiose, sportive, culturali e di volontariato, l’AVIS, la Pro-Loco e la Protezione Civile, due biblioteche comunali, una tipografia-serigrafia (Anzi), delle palestre private, oltre a quelle scolastiche. L’Istituto scolastico opera in un contesto sociale, culturale ed economico eterogeneo, caratterizzato da:
• costante calo demografico, dovuto principalmente alla mancanza di lavoro che porta all’emigrazione ed al conseguente e costante decremento delle nascite;
• prevalenza di ceto medio, impegnato nel terziario; • progressiva e quasi definitiva scomparsa delle attività tradizionali, artigianali ed
agricole; • progressivo innalzamento del livello culturale e di istruzione; • bisogno di infrastrutture soprattutto per migliorare i collegamenti stradali.
FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’ DDDEEELLLLLL’’’IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO Una buona scuola si costituisce come contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e per garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Persegue un’efficace azione formativa attraverso i seguenti principi metodologici:
v Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti. v Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non
diventino disuguaglianze. v Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di
nuove conoscenze. v Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo
individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. v Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare
ad apprendere”. v Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e
allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII FFFOOORRRMMMAAATTTIIIVVVIII IIINNNDDDIIIVVVIIIDDDUUUAAATTTIII
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CCCOOOMMMEEE PPPRRRIIIOOORRRIIITTTAAARRRIII NNNEEELLL CCCOOOMMMMMMAAA 777
DDDEEELLLLLLAAA LLLEEEGGGGGGEEE 111000777///111555
C7a_ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare
riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese; C7b_ potenziamento delle competenze logiche e scientifiche; C7c_ potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali; C7g_ potenziamento delle discipline motorie e sviluppo dei comportamenti ispirati
ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport; C7l_ prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; C7l_ potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio; C7r_ alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di lingua non italiana; C7s_ definizione di un sistema di orientamento.
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SSSCCCEEELLLTTTEEE DDDIII GGGEEESSSTTTIIIOOONNNEEE EEE DDDIII OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE
Le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione: emanate con Atto di Indirizzo del DS prot. n. 2882/A19 del 06/10/2015
L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico - educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta formativa significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. L’Istituto mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:
® valorizzazione delle peculiarità di ogni singola scuola (infanzia-primaria-secondaria1°)
parallelamente alla ricerca di fattori di comunanza e di coerenza, attraverso l’accoglienza,
l’inclusione, l’orientamento, l’imparzialità, la trasparenza e la partecipazione;
® valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;
® valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;
® sviluppo della collaborazione con le famiglie attraverso forme di dialogo, confronto e
partecipazione alla vita della scuola;
® collaborazione con il territorio (utenza, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Enti);
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® sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed Istituti italiani e/o stranieri per
promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione;
® educazione alla Cittadinanza e alla Legalità, promuovendo la riflessione sui valori
irrinunciabili della libertà e sui principi della legalità e facendo della scuola il banco di
prova quotidiano su cui sperimentare la cittadinanza attiva.
Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, l’Istituto prevede le seguenti azioni:
® funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente
che ATA;
® costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e
al superamento delle eventuali criticità;
® valorizzazione del personale;
® condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti
dalla Contrattazione integrativa di Istituto;
® ascolto costante delle esigenze dell’utenza;
® reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del
servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse
da quelle ministeriali;
® adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati.
Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne, l’Istituto promuoverà iniziative quali: ® potenziamento del processo di dematerializzazione e informatizzazione, anche tramite la
promozione di attività formative rivolte al personale di segreteria e docente;
® ampio utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto;
® pubblicazione di news informative curate dai docenti, deliberazioni, anagrafe delle
prestazioni, albo pretorio;
® pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto e sulla piattaforma Distretto
2.0, di lavori significativi prodotti dagli alunni;
® registro elettronico e gestione on-line delle assenze, ritardi, voti, comunicazioni scuola-
famiglia, schede di valutazione on line.
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Nell’ambito delle scelte di organizzazione, vengono istituite: • la figura del coordinatore di plesso,
• la figura del coordinatore di classe per la scuola secondaria,
• la figura di coordinatore di dipartimento;
Per la figura del coordinatore di plesso, vengono stabiliti i seguenti compiti:
È portavoce delle istanze del plesso;
Analizza problemi comuni e avanza proposte coerenti al plesso e all’Istituto;
Propone adattamenti operativi funzionali al plesso e all’Istituto;
È responsabile dell’applicazione nel plesso dei criteri operativi stabiliti nell’Istituto;
Interagisce con Enti e Istituzioni, collabora con il Dirigente nella funzione di raccordo
operativo in Settori quali:
Arredi e attrezzature
Raccordo con segreteria per attivare procedure varie
Partecipa alle riunioni di Staff: è referente per iniziative che coinvolgono il personale;
Diffonde e fa firmare le circolari;
Interagisce con genitori e docenti facilitando la comunicazione;
Coordina i docenti del plesso (orari, sostituzioni, spazi);
Su delega del Ds, presiede i Consigli di Interclasse di Plesso.
È altresì istituita, per ogni consiglio di classe della scuola secondaria di 1° grado, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:
Presiede le riunioni del consiglio in assenza del Dirigente;
Mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della
programmazione didattica, l'esistenza di problemi generali di disciplina o rendimento, la
necessità di interventi di recupero;
Verifica con frequenza settimanale le assenze degli alunni;
Svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le
proposte per presentarle al consiglio di classe:
Assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia;
Si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni
straordinarie del consiglio;
Coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime;
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Presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel
consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al
funzionamento degli organi collegiali;
Redige il verbale delle riunioni se presente il Dirigente, in caso contrario nomina un
segretario fra i docenti ed è responsabile della sua tenuta.
Per quanto riguarda i coordinatori dei dipartimenti, i compiti sono così specificati:
Rappresenta il proprio dipartimento;
Convoca le riunioni del dipartimento, tramite avviso scritto dedicato, comunicandone data e
orario alla Dirigenza e ai Docenti fiduciari di sede; entro il monte ore annuo fissato dal
piano delle Attività;
Modera il dibattito, ne illustra i contenuti e gli elementi di novità;
Cura l’aspetto di relazione con la Dirigenza in merito a quanto emerso dal dibattito;
È punto di riferimento per i Docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze
di ciascun Docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del
dipartimento stesso.
Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno Per ciò che riguarda i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento, sulla base della consistenza numerica registrata per il corrente anno scolastico, è così definito:
scuola dell’infanzia: n. 4 docenti posto comune; n. 1 docente di sostegno scuola primaria: n. 26 docenti su posto comune; n. 3 docenti di potenziamento; n. 2
docenti di sostegno; scuola secondaria: n. 6 docenti di lettere; n. 6 ore residue di lettere; n. 3 docenti di
scienze matematiche; n. 1 docente lingua inglese più 9 ore; n. 1 docente di lingua francese; n. 1 docente di tecnologia; n. 1 docente di arte; n. 1 docente di musica; n. 1 docente di scienze motorie; n. 4 docenti di strumento musicale; n. 1 docente di sostegno; n. 1 docente di potenziamento di arte.
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento
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Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, la scuola ha definito il proprio fabbisogno in relazione ai progetti ed alle attività predisposti nel PTOF, entro il limite massimo indicato di 06 unità, con un ordine di priorità (secondo le indicazione ricevute con nota MIUR.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U). 0030549.21-‐09-‐2015 viene indicato il fabbisogno di posti nell’organico di potenziamento, nella misura provvisoriamente assegnata per il 2015-16, eventualmente aumentato di una o due unità solo in caso di documentata necessità. Il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano. Occorre, inoltre, tenere conto dell’accantonamento di alcune ore per le supplenze brevi).
v Con nota prot. n. AOOUSPPZ n. 5547/reg./U del 27/11/2015, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015 e tenuto conto delle proposte di fabbisogno espresse in ordine di priorità, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata assegna al nostro Istituto il seguente organico di potenziamento: n. 1 docente classe di concorso A028 (educazione artistica) e n. 2 docenti, posto comune, scuola primaria.
Fabbisogno di organico di personale ATA Per ciò che concerne i posti di personale amministrativo ed ausiliario, il fabbisogno è così definito:
n. 1 Dirigente Amministrativo
n. 3 Assistenti Amministrativi, di cui 2 in organico di fatto;
n. 9 collaboratori scolastici; n. 4 LSU plesso di Calvello.
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali
§ Aumento delle LIM e/o degli schermi interattivi nelle classi della secondaria e della primaria, del numero di pc portatili, potenziamento dei laboratori multimediali.
§ Banchi modulabili
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Formazione in servizio docenti
Una delle novità più rilevanti della Legge 107 riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Pertanto il Piano si articola in iniziative basate sulle priorità indicate nel RAV:
- Formazione sulla valutazione per competenze - Orientamento - Relazione con le famiglie
La formazione si baserà: • su iniziative promosse prioritariamente dall’Amministrazione • su iniziative progettate dalla scuola autonomamente • su attività di auto-aggiornamento • su formazione on-line con attestazione finale • sulla partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da enti accreditati • su formazione, ricerca, sperimentazione, aggiornamento, approfondimento di modalità didattiche, ambienti di apprendimento e pratiche di conduzione della classe innovative anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie multimediali. (Vedi Allegato Piano Formazione Docenti).
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LE BUONE PRATICHE EDUCATIVE
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
orario prolungato delle attività educative da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 con mensa
Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, la Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, creatività, apprendimento e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Si rivolge a tutti i bambini, dai tre ai sei anni, per rispondere al loro bisogno di socializzazione e di educazione. I bambini giungono alla scuola dell’infanzia con le loro curiosità, scoperte e proposte. Le insegnanti valorizzano le loro potenzialità, li aiutano a scoprire il mondo, quindi a dare un ordine ed un senso alle loro esperienze. Tale azione educativa e didattica si realizza guidando, opportunamente, i bambini ad attraversare i campi di esperienza o meglio ad affacciarsi incuriositi, ma in sicurezza, alle
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finestre che aprono al mondo e ad avviarsi, in modo globale e unitario, all’acquisizione dei “primi saperi”.
I CAMPI DI ESPERIENZA riguardano: • Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme ); • Il corpo in movimento ( identità, autonomia, salute ); • Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità, ); • I discorsi e le parole (comunicazione, lingua madre e inglese, cultura ); • La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura ).
A tale scopo, prendendo spunto dai vissuti dei bambini o da stimoli intenzionali organizzati, si promuovono attività chiamate “situazioni di apprendimento”, al cui buon esito concorrono il contesto scolastico, sociale e l’organizzazione degli spazi. L’apprendimento avviene prevalentemente attraverso il gioco. Infatti con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e rielaborano in modo creativo le esperienze soggettive e di gruppo. L’ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni bambino possa sviluppare le proprie potenzialità e possa vivere una vita di relazione molto serena e dinamica. È caratterizzato da alcuni elementi che lo rendono ricco e significativo:
• Lo spazio accogliente e curato; • Il tempo disteso, nel quale i bambini possono crescere nella tranquillità; • La documentazione che rende visibili le modalità e i percorsi formativi e consente
di valutare “ in itinere ” i progressi di ciascun bambino e del gruppo; • Lo stile educativo fondato sull’ascolto, sull’osservazione, sulla progettualità
collegiale; • La partecipazione come fattore che favorisce il dialogo, la collaborazione e
sviluppa legami di corresponsabilità con le famiglie.
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L’organizzazione, in sintonia con le richieste delle famiglie, prevede • 40 ore (tempo pieno) distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 16:30.
La peculiarità del tempo pieno è quella di offrire tempi più distesi per gli apprendimenti e per le attività di approfondimento, coniugando altresì l’esigenza delle famiglie di vedere garantito un tempo più qualificato, per la crescita culturale dei propri figli. La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella concretezza del loro vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli.
Obiettivi: Promuovere lo sviluppo dell’identità
• Promuovere lo “star bene a scuola”, creando un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento;
• Maturare le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle; • Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo;
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• Sviluppare le dimensioni emotive, affettive, sociali, etiche e religiose. Sviluppare l’autonomia
• Sviluppare l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro;
• Promuovere l’autostima, in un rapporto di comprensione e incoraggiamento, al fine della presa di coscienza delle proprie potenzialità;
• Promuovere il senso primario di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro Sviluppare le competenze
• Promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunitari dei linguaggi verbali e di quelli non verbali;
• Promuovere l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di capacità, di abilità e di competenze;
• Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ed un primo livello di conoscenze e abilità;
• Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche;
• Far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese;
• Porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi. Sviluppare il senso della cittadinanza
• Educare al rispetto di sé e degli altri; • Educare ai principi fondamentali della convivenza civile; • Valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza.
Insegnamento della lingua inglese nella Scuola Primaria
Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria, il Piano prevede l’utilizzo, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, di docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, e potrà prevedere anche docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi di istruzione, in qualità di specialisti.
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TEMPO SCUOLA (D.P.R. 89/2009, ART. 5)
• Modello a 30 ore • Modello a 36 ore (34 ore di lezione + 2 ore di mensa)
ORARI DI FUNZIONAMENTO
Ø Tempo normale (30 ore): dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30 Ø Tempo prolungato (36 ore): dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30 con rientro il martedì ed il giovedì 14.30– 16.30 Mensa (martedì e giovedì) 13.30 – 14.30
La scuola Secondaria di Primo grado favorisce la progressiva maturazione della personalità del preadolescente mediante l'acquisizione di conoscenze e competenze, lo sviluppo di capacità logiche, scientifiche ed operative, tali da stimolarne il processo educativo di responsabilizzazione e di convivenza civile. La scuola Secondaria di Primo grado, secondo la legge istitutiva, “concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”. Essa, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale. Inoltre,
ü organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea;
ü è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo;
ü cura la dimensione sistematica delle discipline;
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ü sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazione degli allievi;
ü fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione;
ü introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea; ü aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; ü promuove l’utilizzo delle competenze verso l’esercizio di una cittadinanza attiva,
utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
L’Istituto ha adottato il curricolo verticale della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado e grazie alla sua attuazione porterà gli alunni ad acquisire le competenze per imparare a vivere con gli altri, a rispettare le differenze, a conoscere, a fare, ad imparare. Tutto questo in un clima di accoglienza ed ascolto, che mira al raggiungimento del successo scolastico per tutti, assicurando ad ogni alunno una formazione completa attraverso il potenziamento delle abilità di ciascuno e lo sviluppo delle capacità critiche. Inoltre, l'insegnamento ha il compito di prefigurare e gestire "contesti" ritenuti adatti a far vivere esperienze autentiche, e a risolvere problemi complessi simili a quelli della vita reale. Situazioni che promuovono l'apprendimento per competenze sono, ad esempio, quelle nuove per il soggetto ma nelle quali possa immedesimarsi; che presentano una sfida, un motivo per essere risolte, un "perché". La risoluzione si basa su documenti autentici e implica una integrazione di apprendimenti posseduti dagli allievi, non una semplice giustapposizione. Situazioni che implicano un "agire" (fisico e/o mentale) a
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partire da quanto appreso ("fare con ciò che si sa"). Il concetto di competenze si coniuga con un modello di insegnamento/apprendimento che mette in gioco il ruolo dei processi di elaborazione personale delle conoscenze, attraverso problemi che suscitino forte interesse da parte dell'allievo e per la cui risoluzione, i contenuti disciplinari, considerati in forma integrata, devono costituire risorse fondamentali.
Particolare importanza viene data alla didattica laboratoriale, non istruttiva ma collaborativa, auto-apprenditiva. Bisogna portare avanti ambienti di apprendimento integrati, appositamente organizzati per la costruzione della conoscenza da parte del singolo individuo e del gruppo, con una rivalutazione dello spazio vissuto.
Una didattica laboratoriale improntata all’operatività, interattività docenti-alunni, uso di materiali che stimolino il fare, tempi distesi, situazioni variegate e motivanti, linguaggi integrati per portare ad apprendimenti significativi. Fondamentale risulta il ruolo assegnato alla classe, non come entità amministrativa, ma come comunità di apprendimento significativo e personale, in cui emerge il ruolo strategico del docente, i materiali, il tempo, i compiti. Una didattica curricolare, attraverso l’utilizzo delle TIC e della ricerca-azione. Una didattica disciplinare ed interdisciplinare, con un’accentuazione sul valore formativo delle discipline non in senso frammentario ma come unitarietà del sapere (Nuovo Umanesimo) Una didattica della cittadinanza attiva, responsabile – solidale - multiculturale Una didattica curricolare che mira all’acquisizione di alcune delle otto competenze chiave europee:
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Inoltre, in base alle “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” per il primo ciclo d’istruzione, la programmazione annuale è stata stilata, nelle sue linee generali, dai Dipartimenti, considerando i traguardi per lo sviluppo delle competenze sia al termine della classe frequentata che al termine della scuola secondaria di primo grado. Ridefinita la progettazione didattica quale percorso formativo fluido e flessibile, sono stati valutati i percorsi educativi e si sono riproposte le ben consolidate strategie di lavoro, come la didattica laboratoriale, l’apprendimento cooperativo, e l’educazione tra pari. La didattica laboratoriale crea una relazione positiva fra alunno e docente e promuove nei ragazzi l’acquisizione di competenze complesse e trasversali alle discipline. I laboratori diventano quindi il luogo dove non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. L’apprendimento cooperativo è un “metodo di apprendimento/insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti” (Comoglio, 1996). L’apprendimento cooperativo, a differenza di quello competitivo e di quello individualistico è un metodo didattico che fa lavorare gli alunni in piccoli gruppi in modo collaborativo con il risultato finale di migliorarsi reciprocamente. Obiettivo fondamentale di questo metodo è l’instaurarsi in classe di un clima positivo e di un benessere psicologico dell’alunno quale conseguenza dell’accresciuta autostima. L’educazione tra pari (Peer to Peer) trova la sua motivazione in studi psico-pedagogici che hanno evidenziato quanto il gruppo dei pari rappresenti per l’adolescente un’esperienza significativa, un fattore fondamentale nella costruzione dell’identità. Crea, infatti, opportunità di identificazione, di confronto, di sperimentazione di comportamenti. I coetanei sono agenti di socializzazione, forniscono informazioni, conoscenze e modelli relativi a capacità sociali, tipiche dei compiti di sviluppo, che non potrebbero essere apprese dagli adulti. Obiettivi del metodo sono i seguenti:
- aumentare l’autostima; - avere consapevolezza dei valori morali e sociali; - migliorare la capacità di presa di decisioni; - aumentare sia la motivazione all’apprendimento sia l’apprezzamento positivo nei
confronti degli insegnanti e del valore della scuola in generale.
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Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere
Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.
• Si porrà in atto un percorso educativo attento al rispetto delle pari opportunità e delle diversità e alla loro valorizzazione, mirando ad una prevenzione di ogni forma di discriminazione e di violenza.
• Si attiveranno azioni di sensibilizzazione e prevenzione del cyberbullismo, tenendo conto dei rischi connessi all’utilizzo non corretto e poco consapevole della rete Internet, che rinforza e amplifica atteggiamenti collegati a situazioni di violenza fisica e/o psicologica, anche in accordo alle iniziative realizzate da Enti esterni.
• Saranno informate, sensibilizzate e sostenute le famiglie degli alunni su queste tematiche.
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VVVEEERRRIIIFFFIIICCCAAA EEE VVVAAALLLUUUTTTAAAZZZIIIOOONNNEEE La programmazione didattica, la verifica e la valutazione dei processi di apprendimento e di insegnamento sono momenti altamente qualificanti dell’intero percorso formativo, in quanto consentono in “ itinere ” di riprogrammarlo alla luce di una sempre migliore conoscenza delle capacità, degli interessi e degli stili di apprendimento del singolo allievo, nonché dell’efficacia del metodo e delle strategie di insegnamento-apprendimento scelte. La verifica e la valutazione si effettuano a diversi livelli:
• a livello di sezione/intersezione con incontri mensili (scuola dell’infanzia); • a livello di equipe con incontri settimanali (scuola primaria); • a livello di consiglio di classe periodicamente (scuola secondaria di I° grado); • a livello di consigli di classe per gli scrutini quadrimestrali e finali
La valutazione interna si ispira a principi di collegialità, in quanto vi partecipano e vi concorrono tutti gli insegnanti e di trasparenza, in quanto sono resi noti contenuti e criteri.
VVVAAALLLUUUTTTAAAZZZIIIOOONNNEEE La valutazione, intesa non solo come momento di controllo degli apprendimenti, ma anche come azione di supporto al processo formativo, è così articolata:
INIZIALE / DIAGNOSTICA rilevazione dei bisogni specifici dell’alunno; punto di
riferimento per l’elaborazione della programmazione
educativa e didattica annuale.
IN ITINERE / FORMATIVA finalizzata a controllare il processo di apprendimento degli
alunni, individuare eventuali errori di impostazione del
lavoro e progettare interventi mirati per migliorare le loro
prestazioni sia sul piano comportamentale che cognitivo.
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FINALE / SOMMATIVA riguarda la valutazione del livello globale di maturazione ed
evidenzia i progressi ottenuti rispetto alla situazione di
partenza, gli interessi manifestati e le attitudini potenziate.
VALUTAZIONE DEI Ha come scopo proprio il controllo continuo
PROCESSI dell’insegnamento-apprendimento attraverso la rilevazione e
l’offerta di informazioni e dati analitici circa le modalità con
cui ciascun soggetto e tutti i soggetti del gruppo considerato
procedono lungo l'itinerario formativo programmato. Il
compito della valutazione processuale è soprattutto quello di
identificare direttamente o indirettamente le difficoltà e gli
ostacoli che ritardano o che impediscono l'attuazione del
desiderato e atteso processo di acquisizione di nuove
conoscenze al fine di rimuoverli.
VALUTAZIONE DEL Al termine di un periodo formativo relativamente ampio
PRODOTTO assume un rilievo del tutto particolare il sapere se l'intera e
complessa attività, nonché il modo con cui essa è stata
organizzata e le risorse che si sono impiegate,
hanno consentito il pieno raggiungimento di traguardi di
istruzione predefiniti - che operano da veri e propri criteri di
accettazione o non accettazione delle scelte compiute - e in
caso contrario di quanto il reale prodotto educativo conseguito
si discosti, in positivo o in negativo, da quello preventivato o
programmato, quindi atteso.
Conseguenze del Valutare per Competenze
Valutare significa riconoscere, far emergere e/o attribuire il valore di cose, azioni e persone. Lo sviluppo di competenze è processo articolato nelle dimensioni che lo compongono e per i tempi lunghi che comporta. Pertanto, nell'approccio per competenze anche la valutazione
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scolastica dell'apprendimento si compone di più elementi in interazione. È ampiamente condivisa la considerazione che una valutazione professionalmente adeguata e significativa per i soggetti della relazione didattica si sviluppi con riferimento
• ad un polo oggettivo (valutazione sommativa) • ad uno inter-soggettivo (valutazione formativa) • ad uno soggettivo (autovalutazione)
Le principali modalità di valutazione per il polo oggettivo sono rappresentate dai cosiddetti compiti autentici a cui si ispirano anche le prove INVALSI. Esse rappresentano quindi un riferimento ma non possono essere assunte come unico modello ed esaurire la valutazione (sommativa), anche per il solo polo oggettivo o per la formulazione dei giudizi sugli apprendimenti degli alunni. Nella quotidianità dell'attività didattica, in particolare nella scuola primaria, di grande rilevanza sono le modalità del polo intersoggettivo: osservare e documentare processi di apprendimento nella prospettiva della valutazione formativa e formatrice. Infine, per il polo soggettivo, è opportuno promuovere strategie autovalutative, sempre più approfondite e raffinate con il crescere dell'età e per stimolare l'autonomia degli alunni. La valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale degli alunni, nel primo ciclo, ha una funzione formativa e di progettazione-regolazione del percorso formativo. Si basa su osservazione e raccolta di documentazione di processi e rilevazioni di risultati in itinere degli studenti nelle aree di apprendimento. Questo livello della valutazione ha valore di comunicazione interna tra i soggetti delle relazioni didattiche: alunni, insegnanti e genitori; fa parte integrante della quotidiana azione didattica ed è costitutiva del processo di insegnamento- apprendimento. Criteri, strumenti e modalità di attuazione di questa valutazione rientrano nell'autonomia didattica e nel curricolo. La certificazione delle competenze ha funzione sommativa, di rendicontazione con rilevanza esterna; quindi, criteri, procedure e strumenti vanno definiti in coerenza con i sistemi di riconoscimento nazionali ed internazionali.
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Coerentemente con le finalità previste per il Piano Nazionale per la scuola digitale, il Piano contiene le azioni che il nostro Istituto intende promuovere nel prossimo triennio nell’ambito della digitalizzazione della scuola. L’Istituto è stato ammesso all’operazione Agenda Digitale nelle scuole di Basilicata che ha previsto la realizzazione del processo di digitalizzazione delle scuole sul territorio regionale, al fine di ridurre il “digital divide” grazie all’implementazione di classi 2.0. Per il nostro Istituto sono state finanziate 7 classi 2.0. La classe 2.0 è un ambiente di apprendimento collettivo e partecipato che affianca all’insegnamento tradizionale nuove forme di didattica, per avvicinare il setting didattico al linguaggio dei nativi digitali, per modificare gli ambienti di apprendimento ed integrare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica. E’ un ambiente in cui convivono strumenti tradizionali e nuove tecnologie e dove gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi. Le classi avranno in dotazione:
• notebook per gli alunni, dotati di scheda wireless in grado di interagire con una rete esistente, che permettono la realizzazione di esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali.
• schermo interattivo, che permette la manipolazione di testi, immagini, esplorazioni del web e attività collaborative.
• infrastruttura di rete in modalità WI-FI, con access point in grado di negoziare il traffico dell’intera classe e con politiche di sicurezza adeguate alla situazione.
• programmi dedicati alla didattica, principalmente software freeware.
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Gli interventi proposti mirano alla ricerca attiva di buone pratiche educative tese all’innovazione e all’inclusione, con il confronto con scuole estere anche attraverso l’utilizzo di idonee piattaforme quali l’e-Twinnig. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata ha avviato inoltre un progetto denominato Distretto Scol@astico 2.0 caratterizzato dalla costituzione di una rete di Laboratori per l’Innovazione e la Ricerca ove concentrare le risorse volte alla digitalizzazione dell’amministrazione scolastica. L’Istituto ha anche partecipato al progetto Erasmus AN.DI.BAS in rete con l’Ufficio Scolastico Provinciale. La prof.ssa Donateo è stata individuata per partecipare ad una settimana di job-shadowing sull’uso del digitale in un istituto dell’Unione europea, e in specie la Forsheda Schola a Värnamo in Svezia, dal 27 agosto al 2 settembre 2017. Nel curricolo degli studi, quindi, si introdurranno quali attività correlate al PNSD:
ü la didattica laboratoriale con uso intensivo di metodologie innovative legate all’uso delle ICT;
ü l’aumento dei libri di testo digitali; ü la produzione di materiale multimediale da inserire sulla piattaforma Distretto 2.0.
Per migliorare le dotazioni hardware della scuola, si è partecipato ai Piani Pon “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con due Progetti:
® Progetto “WiFi for all” per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete, LAN/WLAN.
® Progetto “INSIEME INCL@SSE”, per la realizzazione di ambienti digitali. E’ stato individuato e nominato quale animatore digitale la Prof.ssa Annamaria Masini, mentre, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, è stato individuato un docente cui affidare il coordinamento delle attività connesse al Piano Nazionale per la scuola digitale nella persona della Prof.ssa Donata Donateo. In maniera orientativa, saranno svolte le seguenti azioni: Nei confronti dei docenti: 1) Rendere fruibile e pienamente utilizzabile nell’arco del triennio, il registro elettronico in tutte le sue sfaccettature. 2) Gestione in formato digitale dei progetti e delle relative valutazioni.
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3) Formazione continua in ordine ai temi della didattica digitale. 4) Classi 2.0, innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento. Nei confronti degli studenti: 1) Corsi di informatica di base ed avanzata. 2) Partecipazione a manifestazioni di rilevanza sull’utilizzo del digitale. 3) Utilizzo dei libri digitali. 4) Creazione di mappe concettuali mediante programmi digitali. 5) Corsi per costruzione di video. 6) Altri corsi ed attività in base alle richieste che emergeranno nel corso del triennio. Per il personale ATA: poiché anche il personale ATA è direttamente coinvolto nelle novità introdotte nel PNSD, verranno proposti percorsi formativi in questa direzione, nonché afferenti alla dematerializzazione della pubblica amministrazione ed in particolare riguardanti:
1) La dematerializzazione nella PA; 2) Altre attività previste al PNSD e di cui si ravvisi la necessità di formazione nel corso
del triennio. Si proporrà, inoltre, la Settimana “tutti su Internet”: si potrà svolgere una settimana di alfabetizzazione digitale dedicata agli adulti. Tutor e docenti invitano le famiglie a tornare sui banchi di scuola per imparare l’abc del computer e i servizi on- line della PA, secondo un “format” di affiancamento alunni/adulti che si intende consolidare e riproporre nel tempo.
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ppprrrooommmuuuooovvveeerrreee iiilll dddiiirrriiittttttooo dddiii eeesssssseeerrreee cccooonnnsssiiidddeeerrraaatttooo uuuggguuuaaallleee aaagggllliii aaallltttrrriii eee dddiiivvveeerrrsssooo iiinnnsssiiieeemmmeee aaagggllliii aaallltttrrriii
L’inclusione è un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativa, sociale e politica. Guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto, trasforma la risposta specialistica in ordinaria. Una scuola inclusiva è: quella che combatte l’“esclusione”: una vita scolastica vissuta ai margini, che fa sentire ogni persona parte del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente, nel rispetto della propria individualità; dove l’individualità è fatta di “differenze”. Una scuola è inclusiva quando essa vive e insegna a vivere con le differenze. Uno spazio di convivenza nella democrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza va ribadito e ristabilito come rispetto della diversità: Don Milani ci insegna che niente è più ingiusto che fare parti uguali fra disuguali. La diversità, in tutte le sue forme, dunque, viene considerata una risorsa e una ricchezza, piuttosto che un limite, e nell’ottica dell’inclusione si lavora per rispettare le diversità
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individuali. L’idea di inclusione deve basarsi sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti, ognuno con i suoi bisogni “speciali”. L’inclusione deve rappresentare un processo, una cornice in cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.
La scuola inclusiva valorizza, dà spazio, costruisce risorse. Riesce a differenziare la sua proposta formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni. Attua sempre, nel quotidiano e nell’ordinario, una didattica inclusiva capace di rispondere alle richieste, ai bisogni e ai desideri di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo apprezza. È una scuola fondata sulla gioia d’imparare, dove si promuove il piacere di sperimentare, di scoprire e conoscere le proprie capacità, di prendere consapevolezza delle proprie abilità. Le situazioni di disabilità non sono più le uniche “differenze” presenti nelle nostre classi; accanto a esse si evidenziano difficoltà nell’affrontare la vita e i compiti scolastici riconducibili a diversi fattori: economico-sociali, situazioni personali e familiari, appartenenza culturale e linguistica. In un quadro sociale così mutato, la scuola deve essere in grado di rispondere alle esigenze e/o alle difficoltà di tutti e di ciascuno. Per questo motivo i Consigli di classe vengono legittimati a individuare, in maniera tempestiva, attraverso schede opportunamente elaborate dal gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), i bisogni educativi speciali (BES) e a mettere in atto strategie d’intervento possibili per una buona inclusione didattica, dando inizio all’iter legislativo che prevede la formulazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP). Le informazioni acquisite ci permettono di avere un quadro complessivo del nostro Istituto relativamente al disagio scolastico e di prevedere interventi sempre più mirati e adeguati alle necessità che si verificano. Nella grande famiglia dei BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, vi sono tutti gli alunni che hanno:
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- Area della disabilità. - Area dei disturbi evolutivi specifici. - Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
Il M.I.U.R. con la circolare n. 8/2013 ha fornito indicazioni operative per la realizzazione di quanto previsto dalla Direttiva 27/12/2012 sugli “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La Direttiva completa l’approccio tradizionale all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo d’intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante, all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento si estende, pertanto, a tutti gli studenti in difficoltà. Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per le situazioni di disabilità e di DSA, è compito dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie d’intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
La presa in carico dei BES deve essere al centro dell’attenzione della scuola e della famiglia.
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AREA DELLA DISABILITÀ
Nel nostro Istituto sono presenti alunni con disabilità cognitive e psicomotorie. I Consigli di classe coinvolti adottano, nei casi in cui si ritiene opportuna e necessaria, la personalizzazione della didattica nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni, al fine di poter sostenere la positività della scelta italiana di inclusione totale, non così diffusa né presente negli altri paesi comunitari, come indicato dalle Direttive, anche recenti, del MIUR. Le Indicazioni Ministeriali fornite si concretizzano, nella nostra scuola, in azioni strategiche, in un contesto partecipato di progettazione collegiale e corresponsabile, con le seguenti modalità:
Ø Verifica, all’inizio dell’anno scolastico, delle diagnosi funzionali degli alunni iscritti e frequentanti la nostra scuola e di eventuale altra certificazione, per conoscere e porre all’attenzione dei consigli di classe non solo il tipo di deficit, ma anche le caratteristiche e le potenzialità di ciascun discente e poter prevedere, in tal modo, interventi individualizzati e programmi personalizzati.
Ø Raccolta di informazioni aggiuntive, in relazione alla loro evoluzione, direttamente dalle famiglie, dai docenti e dagli operatori socio-sanitari, che hanno già in carico gli stessi. Il confronto tra diverse figure di riferimento contribuisce a garantire interventi tempestivi ed efficaci.
Ø Accoglienza e predisposizione dell’ambiente, dell’orario didattico e di terapia in funzione delle specifiche esigenze di ogni alunno.
Ø Predisposizione di un orario di ricevimento per le famiglie. Ø Incontri tra l’équipe socio-psico-pedagogica e l’istituzione scolastica (GLH
Operativi), nel numero di 2 nel corso dell’anno, straordinari qualora se ne verifichi la necessità, allo scopo di elaborare i PEI, verificarli e adeguarli in itinere, rendendoli sempre più rispondenti alla nuova concezione della disabilità, diffusa dalla convenzione O.N.U., legge N.18 del 03 Marzo 2009.
Ø Raccolta della documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere, nei fascicoli personali, per eventuale consultazione da parte dei docenti interessati.
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Ø Messa a disposizione di materiale specifico informatico e non e di strumentazione tecnologica per la realizzazione di interventi individualizzati.
Ø Adesione a corsi di aggiornamento e formazione del personale docente, sulle nuove tecnologie, sulle buone prassi educative e sulle metodologie innovative.
Ø Diffusione di circolari e di materiale informativo a docenti e famiglie. Ø Partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite didattiche e
rappresentazioni teatrali. Ø Coinvolgimento nei progetti inseriti nel POF d’Istituto.
La scuola accoglie anche le indicazioni provenienti dai genitori degli alunni diversamente abili rispetto agli itinerari di crescita personale dei propri figli, al fine di programmare, con maggiore efficacia ed efficienza, l’intervento educativo e didattico.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il travagliato iter legislativo si è concluso con la legge 8 ottobre 2010, n 170, <<Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico>> che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia, e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). E’ compito della scuola individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il nostro Istituto ha partecipato, nell’a.s. 2016/2017, al corso e-learning “Dislessia Amica”, la cui finalità era di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con DSA. Il corso, che prevedeva lo studio e il completamento di 4 moduli, è stato portato a termine dal 91% degli iscritti, facendo così conseguire all’Istituto il titolo di “Scuola Dislessia Amica”. Il nostro Istituto, facendo proprie le istanze della legge, propone le seguenti finalità:
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Ø Perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi.
Ø Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con DSA.
Ø Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento. Ø Promuovere la formazione didattica e metodologica dei docenti e sostenere l’uso di
strumenti compensativi digitali. Ø Gestire e curare la documentazione degli alunni con DSA. Ø Favorire la diagnosi precoce attraverso l’individuazione delle difficoltà fonologiche,
metafonologiche ed ortografiche e in generale dei disturbi di apprendimento ed avviare gli alunni ad ulteriori accertamenti presso gli specialisti sanitari del settore, in tempi utili per eventuali trattamenti logopedici.
Ø Ridurre i disagi relazionali ed emozionali. Ø Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli
alunni. Ø Sensibilizzare e formare le famiglie e le classi coinvolte nei confronti delle
problematiche legate ai DSA. Ø Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi
sanitari e centri territoriali per l’inclusione durante il percorso di istruzione e di formazione.
Ø Aggiornare il collegio sull’evoluzione della normativa di riferimento sui DSA. Ø Fornire materiale didattico compensativo per gli alunni con certificazione DSA. Ø Favorire la piena integrazione degli alunni con diagnosi di DSA, monitorando le
specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso: • l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica degli insegnanti; • la predisposizione di strumenti compensativi adeguati e di modalità alternative per
il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi, anche attraverso le nuove tecnologie, permettendo l’uso dei notebook, anche personali, con appositi software e i libri in formato digitale dei testi in adozione;
• la redazione di PDP (piani didattici personalizzati) per attuare strategie didattiche mirate, garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi, come previsto dalla normativa vigente.
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Ø Creare una rete di supporto ( insegnanti, famiglie, dirigente) per sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, evitando l’insuccesso scolastico e la perdita di autostima.
Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. La nostra scuola a tal proposito offre, anche in assenza di certificazione, risposte adeguate e personalizzate attraverso un team di docenti che:
Ø Facilita la comunicazione tra scuola e famiglia; Ø Fornisce supporto alle famiglie degli alunni; Ø Diffonde buone pratiche, materiali e strumenti; Ø Sperimenta percorsi di lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze; Ø Si adopera per ridurre le difficoltà degli alunni tramite metodologie mirate allo
sviluppo delle competenze deficitarie; Ø Organizza attività didattiche in grado di dare risposte adeguate ai bisogni specifici di
ciascuno.
“Ogni alunno con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici e sociali”.
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Un approccio educativo adeguato dà modo di individuare strategie e metodologie d’intervento correlate alle esigenze educative speciali, rendendo la scuola sempre più inclusiva e accogliente al di là delle indicazioni normative. L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con B.E.S. dà luogo al P.D.P., strumento in cui si possono includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA
Nella fase di ricognizione preliminare all’aggiornamento del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati, che hanno formulato le proposte esposte in seguito e che, tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano:
v Associazione “Teerum Valgemon Aesai”, che gestisce le visite e gli eventi all’Osservatorio Astronomico situato nel Comune di Anzi. Tale associazione propone progetti in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, quali incontri con esperti di astronomia, e progetti per lo studio astronomico.
v Consultorio familiare pertinente ai tre Comuni dell’Istituto, che mette a disposizione figure professionali, quali lo psicologo e l’assistente sociale, per l’illustrazione delle tematiche e delle problematiche inerenti l’età adolescenziale, con interventi a scuola basati sul colloquio con gli alunni e l’elaborazione di schede di osservazione.
v Le ASL di pertinenza dei Comuni, le quali propongono progetti di educazione alla
salute e di lotta alle dipendenze.
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v L’Università degli studi della Basilicata che propone il progetto “Geoscuola” consistente in incontri con geologi sullo studio e l’approfondimento della struttura della terra e dei suoi fenomeni.
v L’Associazione “Alliance Française” di Potenza che propone “Les journées de la lecture en langue française” da realizzare a rotazione nei comuni facenti parte dell’Istituto e che vede come parte attiva gli studenti. L’Alliance cura anche gli esami per la certificazione DELF.
v L’ Arma dei Carabinieri con incontri di educazione alla legalità.
v La Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Laurenzana, la quale promuove il progetto Laudato sì … il sole, la luna e i miei compagni, con il patrocinio della Diocesi di Acerenza e dell’Ufficio Scuola della Diocesi, in vista del V centenario della morte del Beato Egidio, con un percorso di educazione alla cittadinanza globale rivolto a tutti gli alunni e agli insegnanti.
v La Fraternità dei frati minori della provincia salernitano-lucana che promuove
incontri con gli alunni.
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PPPRRROOOGGGEEETTTTTTIII EEEDDD AAATTTTTTIIIVVVIIITTTÂÂÂ Nella vita scolastica quotidiana, realizzare progetti è di certo un modo più efficace e innovativo di fare scuola. La presenza di progetti, sottolinea uno dei punti cardine della cultura pedagogica della nostra scuola anche se l’arricchimento della proposta didattica è affidato alla professionalità ed alla sensibilità dei singoli docenti che progettano, spesso a costo zero, le attività integrative realizzando o aderendo a progetti e a laboratori. Il nostro Istituto predispone perciò dei progetti educativi per integrare e potenziare l’apprendimento e, in primis, per concorrere alla crescita culturale dello studente promuovendone abilità e competenze che possano costituire il suo portfolio per il futuro. Progettare vuol dire, infatti, analizzare un bisogno-problema da una prospettiva nuova e prevedere una serie di azioni-soluzioni mirate e selezionate ad hoc. Un progetto, inoltre, deve soddisfare le seguenti caratteristiche:
1) intenzionalità educativa; 2) decisionalità; 3) assunzione di responsabilità; 4) flessibilità.
A ciò si aggiunga che per la sua realizzazione è imprescindibile la collaborazione tra tutte le parti coinvolte, anche in sinergia con Enti e Associazioni esterne, pubbliche o private che siano. I progetti privilegiano, poi, le attività laboratoriali, nelle quali gli studenti non si limitano a apprendere e ripetere, ma si mettono in gioco, imparano ad applicare direttamente le loro capacità nell’affrontare problemi e risolverli efficacemente. Indubbia, pertanto, la valenza educativa e formativa del progetto come attività di integrazione didattica. Attraverso le attività progettuali si favorisce la massima integrazione degli alunni in situazione di disagio
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personale o socio-culturale, cercando di recuperare gli svantaggi dovuti a tali situazioni. I progetti e i laboratori creano un clima di lavoro positivo in cui vengono valorizzati le potenzialità e gli interessi di tutti. La realizzazione delle attività legata ai progetti è riferita ad ambiti diversi:
Ø Confronti con linguaggi diversi dal linguaggio verbale. Ø Approfondimenti nell’ambito di specifiche aree disciplinari (area delle lingue
straniere; area storico- antropologica; area scientifica).
Ø Percorsi didattici ed educativi finalizzati all’ accoglienza e all’orientamento. Ø Progetti finalizzati a migliorare ed a rafforzare l’organizzazione didattica ed
educativa. Ø Problem solving: l'apprendimento attraverso una didattica attiva ed
interdisciplinare. I progetti arricchiscono, integrano e potenziano l’attività didattica; suscitano negli alunni vivo interesse e coinvolgimento; sono uno stimolo per la crescita di ognuno, per il superamento di inibizioni, per l’acquisizione di una maggiore autostima; consentono risultati a livello di motivazione all’apprendimento, metodo di studio, recupero delle abilità di base, approfondimento, ampliamento delle competenze. Non ultimo elemento, a sostegno di tale prassi, il processo di verifica-valutazione cui il progetto a fine anno sarà sottoposto: questo è infatti funzionale ad evitare l’autoreferenzialità della scuola e a dare trasparenza, certificazione e riconoscibilità alle attività didattiche.
Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso
Si programmeranno iniziative di formazione rivolte agli studenti della scuola secondaria di primo grado, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in
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collaborazione con le ASL e con il servizio di emergenza territoriale 118 esercitanti sul territorio. Le attività formative saranno rivolte anche al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.
PROGETTI PON L’Istituto ha aderito, previa delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto, a vari PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI : “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, come di seguito elencato:
Ø obiettivo specifico 10.2 - COMPETENZE BASE DEGLI STUDENTI IN CHIAVE INNOVATIVA
Ø obiettivo specifico 10.2 – SVILUPPO DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI
Ø obiettivo specifico 10.2 – COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE Ø obiettivo specifico 10.2 - CITTADINANZA EUROPEA Ø obiettivo specifico 10.2 - CITTADINANZA E CREATIVITÀ DIGITALE Ø obiettivo specifico 10.1 - INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA Ø obiettivo specifico 10.1 e 10.6 – ORIENTAMENTO
Inoltre, nel quadro degli avvisi PON, in particolare l’avviso 4427 del 02/05/2017 riguardante il Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico, Azione 10.2.5B competenze trasversali in rete, l’istituto è stato invitato
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ad aderire ad un ACCORDO DI RETE DI SCOPO, denominata PaRCO (Patrimonio in Rete per la Cultura Open) di Potenza e provincia, fra le Istituzioni scolastiche:
IIS “Leonardo da Vinci” di Potenza - Scuola capofila; IIS “Francesco Saverio Nitti” di Potenza; Liceo Scientifico Statale “ Galileo Galilei” di Potenza; IC “A. Busciolano” di Potenza; e gli Enti: Comune di Potenza e Associazione We Love Potenza
Tale collaborazione è finalizzata:
Ø alla miglior realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione e istruzione e come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio;
Ø al completamento e miglioramento dell’iter del percorso formativo degli alunni con l’intento di aumentare il grado di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica;
Ø a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche; Ø a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accrescimento della
qualità dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche; Ø a pubblicare con licenza libera dati e contenuti digitali sulle piattaforme aperte; Ø a costruire competenze trasversali relative alla conoscenza e alla valorizzazione del
patrimonio culturale attraverso l’esperienza diretta, la didattica laboratoriale e modalità collaborative;
Ø a costruire competenze sul riuso dei dati e dei documenti relativi al patrimonio culturale;
Ø a costruire competenze sulle metodologie e tecnologie digitali funzionali alla valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile e alla sua promozione a fini turistici;
L’accordo ha per oggetto la collaborazione fra le istituzioni scolastiche e gli Enti aderenti per la progettazione e realizzazione delle seguenti attività:
ü percorsi di educazione partecipativa al patrimonio culturale, archeologico e artistico del territorio della Provincia di Potenza;
ü attività di lavoro collaborativo sul patrimonio culturale attraverso un’interazione diretta e l’utilizzo sistematico delle piattaforme del sapere libero;
ü percorsi guidati nei luoghi di conservazione del patrimonio; ü percorsi di educazione all’uso di cataloghi, motori di ricerca, banche dati e
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biblioteche digitali; ü progettazione, realizzazione e implementazione di una piattaforma digitale aperta per
l’inserimento di open data relativi al patrimonio culturale (schede, fotografie, georeferenziazioni);
ü creazione condivisa di contenuti digitali (anche in lingua straniera) e risorse educative aperte (voci enciclopediche, guide turistiche, libri di testo, fotografie, risorse multimediali, e-book di opere in pubblico dominio) dedicate al patrimonio culturale del territorio della provincia di Potenza;
ü costruzione di itinerari turistici ad hoc e progettazione di strategie di comunicazione e promozione del territorio innovative.
“Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. E’ stato approvato e verrà svolto nell’a.s. 2017/2018, il PON: Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo specifico 10.1. Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”, intitolato
IN@CONTRO
Il progetto, organizzato in 7 moduli, è finalizzato alla prevenzione e al recupero del disagio attraverso azioni educative di orientamento e di rinforzo del curricolo; è rivolto a gruppi di alunni in situazioni scolastiche di particolare disagio e a rischio di esclusione culturale e sociale. Viene attivato a seguito dell’inserimento nell’Offerta Formativa della scuola di un piano di azione per il contrasto precoce alla dispersione scolastica e al disagio formativo.
Sono previste attività laboratoriali nelle seguenti discipline:
Italiano
Matematica
Sport
Competenze digitali
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Attraverso laboratori pratici sarà possibile sviluppare competenze riconducibili al curricolo e azioni di rinforzo delle competenze di base per ampliare l’offerta formativa, anche utilizzando metodi di apprendimento innovativi.
PROGETTI LEGATI AL PdM
Approccio all’e-‐learning
Denominazione progetto Approccio all’e-‐learning
Priorità cui si riferisce Riduzione della variabilità fra le classi.
Traguardo di risultato Riduzione delle differenze tra i vari plessi nei livelli di apprendimento degli studenti.
Situazione su cui interviene Il progetto è rivolto ai docenti poiché si è evidenziata la necessità di un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento delle discipline, usando le ICT, visto la presenza nell’Istituto di Classi 2.0.
Attività previste Esplorare le opportunità offerte dalla tecnologia dell’informazione e della comunicazione all’arricchimento e al miglioramento delle attività formative. Approccio alla comunicazione didattica tramite ICT (LIM e strumenti software associati). Learning by doing per un’acquisizione graduale e autonoma delle abilità necessarie alla nuova metodologia. Predisposizione di materiali e strumenti per facilitare l’approccio esplorativo e l’elaborazione di prove di percorso affini al campo di esperienza disciplinare di riferimento. Predisposizione e somministrazione di un compito in situazione da rielaborare e poi proporre agli studenti.
Risorse umane Docenti interni formati sul tema in ore extracurriculari.
Indicatori utilizzati Incontri periodici del Gruppo di Progetto. Questionario iniziale di rilevazione e aspettative del corso. Test finale di valutazione delle competenze acquisite dai docenti tramite un compito in situazione.
Situazione attesa Preparare i docenti a progettare nuovi ambienti di apprendimento e formarli all’uso della LIM e di ambienti e-‐learning, propri delle classi 2.0.
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Innovare i processi di insegnamento/apprendimento capaci di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento. Favorire la diffusione e lo sviluppo della didattica laboratoriale, della peer education e di nuove metodologie didattiche. Implementare l’uso delle tecnologie nella prassi didattica quotidiana.
Orientare per scegliere
Denominazione progetto Orientare per scegliere
Situazione su cui interviene Per quanto riguarda l’orientamento, l’Istituto propone attività agli studenti qualitativamente accettabili ma perlopiù limitate a presentare agli studenti indirizzi di scuola superiore senza coinvolgimento in un piano di orientamento vero e proprio. Considerato che l’Orientamento scolastico è: 1) parte integrante del processo di maturazione della personalità degli alunni; 2) è un processo formativo continuo, che inizia con le prime esperienze scolastiche e che rappresenta un momento fondamentale per prendere coscienza delle competenze necessarie per affrontare le scelte di vita scolastiche e professionali, il progetto mira a spingere docenti, alunni e genitori, ad una maggiore attenzione rivolta ad una didattica orientativa che ha come fine quello di attivare iniziative formative generali, percorsi di didattica orientante al fine di definire l’identità degli alunni, nonché la competenza necessaria per operare scelte consapevoli, limitando il rischio di dispersione scolastica e fornendo gli ausili necessari alla scelta anche ai ragazzi in situazione di handicap.
Attività previste Favorire negli alunni la conoscenza di sé per iniziare il cammino di orientamento e di scoperta delle proprie attitudini fin dal primo anno della scuola secondaria di primo grado. Offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate. Favorire la conoscenza dell’obbligo scolastico e formativo. Sviluppare attività integrate fra le scuole del territorio con organizzazione di staff di docenti che possano valorizzare e mettere in comune le risorse disponibili. Sviluppare percorsi che prevedono nuove forme di partecipazione alla vita della scuola di alunni, famiglie, territorio. Coinvolgere i genitori al fine di renderli partecipi e collaborativi con la scuola per aiutare i ragazzi nella scelta. Progettare e realizzare moduli didattici per l’orientamento in ingresso e formativo degli studenti.
Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali cartacei.
Risorse umane I docenti tutti.
Indicatori utilizzati Questionari per monitorare il gradimento del progetto destinati agli alunni. Questionari per monitorare il gradimento del progetto destinati ai genitori. Confronto tra le scelte operate dagli alunni e il consiglio formulato dai docenti, tramite una tabella di rilevazione dati.
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Situazione attesa Miglioramento delle capacità dell’Istituto a indirizzare gli alunni verso le richieste formative del territorio rilevando le inclinazioni/attitudini degli studenti.
Matematica…mente facile
Denominazione progetto Matematica…mente facile
Priorità cui si riferisce Riduzione della variabilità fra le classi
Traguardo di risultato Riduzione delle differenze tra i vari plessi nei livelli di apprendimento degli studenti.
Situazione su cui interviene Il RAV ha evidenziato punti di debolezza e criticità per i dati relativi ai Risultati conseguiti dall’Istituzione Scolastica nell’ultimo triennio rispetto alla media nazionale nell’indagine condotta dall’INVALSI. Si evidenzia, pertanto, la necessità che l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento della Matematica mettendole in relazione con i risultati delle prove INVALSI.
Attività previste Analisi dei Quadri di Riferimento delle Prove Invalsi al fine di rilevare criticità e punti di forza nei risultati delle prove relative all’anno scolastico 2014-‐2015. Azioni formative per potenziare le competenze di carattere metodologico e didattico dei docenti. Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie per la condivisione delle azioni formative. Indagine esplorativa condotta a cura dei docenti nelle sedute dei consigli di intersezione, interclasse e di classe per individuare, tramite specifiche schede di osservazione, i bisogni formativi degli alunni nell’ambito dell’Area Matematica. Somministrazione di prove di valutazione iniziale per rilevare le competenze in ingresso. Realizzazione delle attività inerenti l’ambito disciplinare individuato, con percorsi di recupero e potenziamento. Analisi con gli alunni dei risultati delle attività attraverso l’individuazione degli errori commessi e/o delle difficoltà incontrate. Comparazione fra i risultati raggiunti e le valutazioni quadrimestrali/finali da presentare agli alunni interessati.
Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali cartacei.
Risorse umane I docenti di matematica dei due ordini di scuola.
Indicatori utilizzati Incontri periodici del Gruppo di Progetto. Confronto tra i risultati delle Prove Invalsi (ultimo triennio) e delle prove di verifica quadrimestrali. Indagine di customer satisfaction condotta presso le famiglie per rilevare il livello di gradimento delle attività proposte. Realizzazione di Grafici comparativi, per evidenziare l’efficacia dei percorsi attivati nell’ambito del Progetto, da pubblicizzare a livello di Organi Collegiali,
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presso le famiglie e sul sito web della Scuola.
Situazione attesa I risultati finali avranno un impatto sulla performance dell’Istituzione in quanto, innalzando il livello delle competenze nell’Area logico-‐matematica e linguistica, secondo una progettazione comune a tutte le classi in parallelo, si ridurrà la variabilità di risultati fra le classi.
Parole in gioco … per migliorare
Denominazione progetto Parole in gioco … per migliorare
Priorità cui si riferisce Riduzione della variabilità fra le classi.
Traguardo di risultato Riduzione delle differenze tra i vari plessi nei livelli di apprendimento degli studenti.
Situazione su cui interviene Il RAV ha evidenziato punti di debolezza e criticità per i dati relativi ai Risultati conseguiti dall’Istituzione Scolastica nell’ultimo triennio rispetto alla media nazionale nell’indagine condotta dall’INVALSI. Si evidenzia, pertanto, la necessità che l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento dell’Italiano mettendole in relazione con i risultati delle prove INVALSI.
Attività previste Analisi dei Quadri di Riferimento delle Prove Invalsi al fine di rilevare criticità e punti di forza nei risultati delle prove relative all’anno scolastico 2014-‐2015. Azioni formative per potenziare le competenze di carattere metodologico e didattico dei docenti. Azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle famiglie per la condivisione delle azioni formative. Indagine esplorativa condotta a cura dei docenti nelle sedute dei consigli di intersezione, interclasse e di classe per individuare, tramite specifiche schede di osservazione, i bisogni formativi degli alunni nell’ambito dell’Area Letteraria. Somministrazione di prove di valutazione iniziale per rilevare le competenze in ingresso. Realizzazione delle attività inerenti l’ambito disciplinare individuato, con percorsi di recupero e potenziamento. Analisi con gli alunni dei risultati delle attività attraverso l’individuazione degli errori commessi e/o delle difficoltà incontrate. Comparazione fra i risultati raggiunti e le valutazioni quadrimestrali/finali da presentare agli alunni interessati.
Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali cartacei.
Risorse umane I docenti di italiano dei due ordini di scuola.
Indicatori utilizzati Incontri periodici del Gruppo di Progetto. Compilazione di Schede di Rilevazione in rapporto alla frequenza dei corsi e al livello di gradimento delle attività proposte. Confronto tra i risultati delle Prove Invalsi (ultimo triennio) e delle prove di verifica quadrimestrali.
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Indagine di customer satisfaction condotta presso le famiglie per rilevare il livello di gradimento delle attività proposte. Realizzazione di Grafici comparativi, per evidenziare l’efficacia dei percorsi attivati nell’ambito del Progetto, da pubblicizzare a livello di Organi Collegiali, presso le famiglie e sul sito web della Scuola.
Valori / situazione attesi I risultati finali avranno un impatto sulla performance dell’Istituzione in quanto, innalzando il livello delle competenze nell’Area linguistica, secondo una progettazione comune a tutte le classi in parallelo, si ridurrà la variabilità di risultati fra le classi.
Capriole verso lo sport
Denominazione progetto Capriole verso lo sport
Altre priorità Il Progetto si propone di offrire, attraverso varie pratiche sportive mirate alle diverse età degli alunni, un equilibrato sviluppo della personalità dei ragazzi, divulgando al tempo stesso i valori etici e solidali dello sport.
Situazione su cui interviene Per la scuola dell’infanzia e primaria, conoscenza dello schema corporeo, consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base con lo sviluppo delle capacità senso-‐motorie. Sensibilizzare gli studenti della scuola secondaria di primo grado alla disciplina della pallavolo , in quanto a livello personale, aiuta a sviluppare attraverso la percezione della propria identità psicofisica, sicurezza e fiducia in sè stessi; a livello interpersonale è in grado di promuovere comportamenti collaborativi di attenzione ai valori etici riconducibili alla cultura sportiva e al fair play, di rispetto reciproco, di accettazione degli altri e di sviluppo delle capacità di mediazione ed autocontrollo e soprattutto di socializzazione.
Attività previste Una didattica operativa di giochi di movimento, simbolici, di percezione, di esplorazione, di imitazione, di immaginazione, piccoli percorsi con o senza attrezzi; Utilizzazione di tecniche ed esercizi in progressione per lo sviluppo dello schema corporeo e delle capacità percettivo-‐motorie. Esercitazioni per l’acquisizione dei fondamentali della pallavolo
Risorse umane (ore) / area Docente di educazione fisica e sportiva; collaborazione da parte della Società CFB Karisma di Laurenzana e ASD ASCI POTENZA affiliata alla FIPAV Comitato Regionale Basilicata con propri Tecnici Federali/Istruttori specializzati e formati che saranno di supporto.
Situazione attesa Avviare gli alunni/e all’apprendimento ed alla conoscenza delle principali tecniche sportive.
Insieme per non disperderci
Denominazione progetto Insieme per non disperderci
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Altre priorità Il progetto è rivolto sia agli alunni che ai genitori. Per gli alunni si prevede la predisposizione di laboratori miranti al recupero e al potenziamento. Si svilupperanno anche laboratori di cineforum, informatica e drammatizzazione aventi la finalità di formare e potenziare le competenze degli alunni. La scuola aprirà in orario pomeridiano non solo per queste attività ma anche per creare momenti di aggregazione comune scuola-‐famiglia. I genitori saranno coinvolti in incontri/conferenze di sensibilizzazione relative all’età evolutiva.
Situazione su cui interviene La carenza nel territorio di occasioni di aggregazione sociale, di crescita culturale e di esperienza di comunicazione globale; la dispersione del potenziale cognitivo per quegli alunni che escono dalla scuola con un bagaglio di conoscenze, in termini di abilità e competenze, inferiori agli standard previsti; la relativa difficoltà, che molti alunni incontrano, nell'utilizzo corretto e appropriato dei linguaggi verbali e non verbali; la presenza sempre più numerosa di alunni con carenze negli apprendimenti disciplinari; la presenza di alunni stranieri.
Attività previste Per gli alunni: predisposizione dei seguenti laboratori: recupero e potenziamento; drammatizzazione; cineforum; informatica. Apertura della scuola in ore pomeridiane. Creazione di momenti di aggregazione comune (festività, ecc.). Per i genitori: Incontri/conferenze di sensibilizzazione sulle problematiche relative all'età evolutiva.
Risorse finanziarie necessarie Materiale vario per lo svolgimento delle attività.
Risorse umane I docenti disponibili.
Indicatori utilizzati Questionario di gradimento e propositivo.
Valori / situazione attesi Pervenire ad una diminuzione del fenomeno del disagio scolastico, e dare una visione diversa della scuola, non solo luogo dei sapere, ma anche luogo di aggregazione, interesse e crescita.
Valorizzazione delle lingue comunitarie: Progetto e-‐Twinning
Denominazione progetto Progetto e-‐Twinning
Descrizione L’intento principale di eTwinning è promuovere il gemellaggio tra scuole di paesi europei diversi al fine di realizzare un progetto didattico comune. Offre quindi una piattaforma per lo staff delle scuole di uno dei paesi partecipanti, con lo scopo di comunicare, collaborare, sviluppare progetti, condividere e, in breve, partecipare alla più entusiasmante comunità didattica europea. Dopo la registrazione del progetto, le due scuole fondatrici -‐ a cui in seguito possono aggiungersene altre -‐ utilizzano la piattaforma online per collaborare e condividere, utilizzando strumenti quali e-‐mail, videoconference, blog, wiki, chat. eTwinning contribuisce a formare e consolidare competenze digitali in quanto il lavoro sulla piattaforma comporta l’uso costante delle nuove tecnologie. Il gemellaggio con una scuola straniera consente inoltre di acquisire la conoscenza di un altro paese, promuovere la consapevolezza interculturale e migliorare le competenze comunicative. La progettazione eTwinning si attua interamente su una piattaforma virtuale, il
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che non implica alcuna richiesta di fondi e sovvenzioni.
Attività previste Registrazione sul sito eTwinning; esame di progetti; ricerca di un partner; scambio di documentazione con coinvolgimento degli alunni in un clima di cooperative work.
Risorse umane Insegnanti di lingua inglese e francese.
Situazione attesa Sviluppare le conoscenze culturali di un paese membro dell’UE, promuovendo la consapevolezza interculturale. Migliorare le competenze comunicative in lingua straniera degli alunni. Coinvolgere più insegnanti possibili nella eTwinning community. Incrementare l’integrazione pedagogica delle TIC nelle lezioni regolari.
ARRICCHIMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2017-2018
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Gioco, esploro, imparo con il computer Dante, uno di noi … Fun with English – Corso di preparazione
agli esami Cambridge per Young Learners
Progetto esterno: “In viaggio per la scuola”
Conoscere l’ambiente, pensare ecologicamente
‘Do you eat to live or live to eat?’ -‐ Science in English – CLIL
A spasso nel …tempo Giochi Matematici Bocconi Blog di Classe
Filo diretto con le radici Giochi Matematici Bocconi
La danza dell’albero di Natale Progetto DELF: certificazione linguistica lingua francese
I bambini incontrano Frate Egidio Piccole Guide sui luoghi del Beato Egidio
Alimentarsi: mangiare bene per vivere meglio Dante, uno di noi …
Scuola a domicilio La Storia attraverso le Fonti
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USCITE DIDATTICHE
E VIAGGI D’ISTRUZIONE
A.S. 2017-2018
INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA
Uscite Didattiche Gemellaggio con la scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Domenico Savio” - Potenza. Mese di Maggio
11 Dicembre 2017 “Dante-Inferno” Teatro Don Bosco – Potenza
11 Dicembre 2017 “Dante-Inferno” Teatro Don Bosco – Potenza
15 Dicembre 2017 “Miracolo di Natale” Teatro Don Bosco – Potenza
08 Marzo 2018 “Saint-Germain de Près” Teatro Don Bosco – Potenza
Planetario - Anzi Giornata della legalità 13 Marzo 2018 “L’ultima sigaretta” Don Bosco – Potenza
Oasi di Pantano - Pignola 16 Marzo 2018 “La ladra di libri” Teatro Don Bosco – Potenza
Burattinando Giornalino Scolastico
Educazione ambientale Il Cinema tra letteratura e arte
Progetto esterno: “Laudato si’…il Sole, la Luna e i miei compagni” Geoscuola
Progetto Ceramica Progetto ASP
Concorso “Scrivere il Teatro”
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Cioccolateria Le Delizie - Abriola Badminton 20 Marzo 2018 Sant’Arcangelo
Museo del Giocattolo – Albano di Lucania
Giochi della Gioventù 16 aprile 2018 Potenza
Laboratorio di ceramica – Calvello 21 Aprile 2018 “Robin Hood” Teatro Don Bosco – Potenza
Laboratorio del ferro - Calvello Osservatorio Anzi
Castello e Centro Storico Laurenzana
Precetto Pasquale
Manifestazioni per il Beato Egidio
Manifestazione sportiva di fine anno
Visita guidata Regione Basilicata Visita con intervista al Presidente del Consiglio Regionale - 21 novembre 2017
Azienda vinicola “Siri” – Anzi
Fungaia Triunfo – Calvello
Pasticceria La Ginestra – Anzi
Cioccolateria Le Delizie - Abriola
Caseificio Pessolani – Abriola
Mulino Di Melfi - Anzi
Forno Lisanti - Anzi
Palazzo Comunale - Anzi
Tipografia Castrignano - Anzi
Parco Grancia - Brindisi di Montagna
Planetario Osservatorio Astronomico – Anzi
Viaggio d’Istruzione
Metaponto (scavi archeologici, museo e lido)
Visita Guidata Cinema Giffoni (SA) - Marzo
Alberobello, Castellana, Parco dei dinosauri
Visita Guidata Museo dell’Immigrazione Castel Lagopesole - Marzo
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Gragnano Sorrento (visita pastificio Afeltra – visita guidata centro storico Sorrento) 18 maggio 2018
Viaggio Istruzione 23-24-25-26-27 Aprile 2018 Torino
Circuito dei Castelli Federiciani (Venosa-Melfi) Con pranzo in ristorante e guida - Maggio
Centro “Aquarius” 29-30-31 maggio e 1 giugno Policoro (MT)
IL NOSTRO PERSONALE SCOLASTICO ELENCO PERSONALE ATA D.S.G.A. 1 Abbate Carmela
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 1 Viscaglia Rocca 2 Moreno Rosa Simone 3 Falotico Nadia
COLLABORATORI SCOLASTICI 1 Colasurdo Domenica 2 Imundo Rocco 3 Pecora Teresa 4 Motta Rosa 5 Nigro Anna 6 Pellettieri Giuseppe 7 Romano Maria 8 Continanza Michele 9
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Rag. Anna D’Andrea
Area 1: gestione P.O.F
Insegnante Giovanna Guglielmucci
Maestra Anna Maria Laurita
Prof.ssa Maria Rosaria Ronchi
Area 2: rapporti con il territorio/comunicazione interna – esterna
Prof.ssa Vittoria Buscicchio
Prof.ssa Giuditta Fierro (gestione del sito)
Area 4: Assistenza informatica-‐tecnologica ai docenti
Maestra Mohana Martino
Prof. Angelo Vaccaro
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ELENCO DOCENTI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA 1 Andriuzzi Mariangela 2 Ciminelli Luigina 3 Di Melfi Angelica 4 Magaldi Giuseppina Molfese Carmen
ELENCO DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA 1 Beneventi Carmela 2 Biscaglia Rachela 3 Buchicchio Rosa 4 Buchicchio Teresa (’58) 5 Buchicchio Teresa (’56) 6 Casalaro Luigi 7 Casella Rocco 8 Colasurdo Assunta 9 Coppola Antonia 10 Coppola Carmela 11 D’Ottavio Santina 12 Dema Teresa 13 Galgano Maria Giuseppina 14 Gerardi Margherita 15 Gesualdi Pietro 16 Guerrieri Grazia 17 Latino Anna Teresa 18 Lavanga Antonella 19 Libonati Donata 20 Lorito Margherita 21 Lovece Rosa 22 Marinelli Felicia 23 Martoccia Rocchina Antonietta 24 Marulli Maria Berta 25 Motta Anna Maria 26 Pagnozza Maria Luisa 27 Picerni Maria Luisa 28 Postiglione Margherita
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29 Risoli Lucia 30 Romano Donatella Pia 31 Romano Maria Rosaria 32 Sarli Pina 33 Vitacca Giuseppe
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 1 Cafarelli Rosa 2 Coluzzi Maria 3 Cuomo Annunziata 4 De Luca Antonietta 5 Donateo Donata 6 Leo Carmine 7 Locantore Maura Giusi 8 Margiotta Donata 9 Martoccia Antonietta 10 Martoccia Rocchina 11 Masini Anna Maria 12 Montagna Giuseppe 13 Occhionero Anna 14 Paladino Rosanna 15 Restaino Michele 16 Ruggieri Donato 17 Sellitti Maria Carmela 18 Setaro Gerarda 19 Sguazzo Sonia 20 Taddei Rosa Maria 21 Zito Michela
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DDDOOOCCCUUUMMMEEENNNTTTIII AAALLLLLLEEEGGGAAATTTIII
Del presente piano costituiscono parte integrante i seguenti documenti pubblicati sul sito
web dell’istituto:
• Atto d’indirizzo del Dirigente
• Rav e PdM
• Organigramma
• Regolamento di Istituto
• Piano annuale delle attività degli Organi Collegiali
• Piano Formazione Docenti
• Piano Annuale Inclusione
• Patto educativo di corresponsabilità
• Regolamento di Sicurezza Informatica
• Direttiva DSGA
• Carta dei Servizi
• Attestato “Scuola Amica della Dislessia”
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Il Collegio dei Docenti
dell’Istituto Comprensivo “V. Alfieri”
Laurenzana