la fabbrica della fiducia per rilanciare l’efficienza 20-05-2012 def.pdf“la bellezza salverà...

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by 04 - 20/5 LINKONTRO NIELSEN @ LINKONTRO Vi salutiamo con questa istantanea. Arrivederci a maggio 2013 e grazie a tutti per tweet e RT! CRISTINA LAZZATI @ CLAZZATI @OscarFarinetti: “Da ottimista sono diventato un catastrofista proattivo” SILVIA MOLINARI @CIVUAUA “La bellezza salverà l’Italia” Farinetti di @Eataly a #LinkontroNielsen” Grande chiusura! La fabbrica della fiducia per rilanciare l’efficienza “Sono quattro i pilastri della filiera 2020” dice Sandro Castaldo e li elenca: organizzazione, processi, tecnologia e fiducia. “Ma la fiducia è la pietra angolare per poter realizzare innovazione di relazione. E GS1Italy/Indicod-Ecr è quello che possiamo chiamare una Fabbrica di fiducia”. Preziosa. G s1 Italy | I ndicod-Ecr ha sempre aiutato le imprese del largo consumo a cogliere nelle difficoltà gli stimoli e trasformarle in opportunità. Eppure per affrontare il cambiamento c’è bisogno di fiducia. Tanta. Lo ha sottolineato Sandro Castaldo di Università Bocconi che, con Bruno Aceto e il confronto fra Francesco Pugliese (Conad), Valerio Di Natale (Kraft e GS1|Indicod-Ecr) e Stefano Agostini (Sanpellegrino), ha richiamato quella fiducia che tiene insieme imprese produttrici e distributrici, intorno al tavolo del dialogo finalizzato allo sviluppo e al consolidamento dell’obiettivo primario che resta, per tutti, la soddisfazione del consumatore. Quello che rende Indicod-Ecr una Fabbrica della fiducia è proprio questo incontro, che fornisce gli strumenti per guardare aldilà della situazione contingente, permettendo di riscrivere le regole del cambiamento e intensificare gli sforzi per adottare le soluzioni condivise. Attorno al progetto Future Value Chain 2020 si sta concretizzando l’obiettivo di tracciare la rotta attraverso l’identificazione e l’analisi delle tendenze che influiranno maggiormente il settore nei prossimi dieci anni. Sono stati identificati dodici trend globali di base che comportano un cambiamento nella società, nel comportamento dei consumatori, nell’ambiente e nella tecnologia. Si va da tutto ciò che ruota intorno alla digitalizzazione, al cambiamento degli stili di vita; dagli obblighi legati ai nuovi equilibri ecologici, a quelli che scaturiscono dal progressivo invecchiamento medio delle società occidentali. Da dove partire? Da un impegno congiunto di industria e distribuzione per incidere maggiormente sulle scelte della politica. Sostegno ai consumi delle famiglie, misure a favore del lavoro femminile e liberalizzazioni sono le priorità per ripartire, condivise e indicate come possibile agenda di Governo. Senza perdere di vista il miglioramento dell’efficienza. C’è ancora ampio margine per una più larga diffusione dei processi innovativi all’interno delle aziende. Servono nuovi modelli nei flussi distributivi; un ripensamento strategico che faccia nuovamente della collaborazione il cardine attorno a cui generare nuove best practice. Una reale riduzione degli sprechi. Un futuro sempre più mobile grazie a smartphone e tablet sempre più utilizzati dai consumatori per ottenere le informazioni che desiderano consentendo di gestire meglio il loro tempo. Patrick Fontana SOMMARIO 02 L’OSPITE DI LATELLA 1 Oscar Farinetti e le prove di coraggio 03 L’OSPITE DI LATELLA 2 Francesco Starace e il futuro rinnovabile 04 CONAD DEL TIRRENO Contributi esterni per il controllo di gestione 05 VOLANTINO Intervista con D.Vegetti 06 CORNER LEGALI Partono nel Regno Unito. Anche in Italia? 06 CROSSMEDIA Twinscreens e BTA 07 PASSATEMPI Cucina e garden crescono nella crisi 08 BIBì E BIBò Pensieri a margine de Linkontro 2012

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04 - 20/5

Linkontro nieLsen @LinkontroVi salutiamo con questa istantanea. Arrivederci a maggio 2013

e grazie a tutti per tweet e RT!

Cristina Lazzati @CLazzati @OscarFarinetti: “Da ottimista sono diventato

un catastrofista proattivo” siLvia MoLinari @Civuaua“La bellezza salverà l’Italia” Farinetti di @Eataly a #LinkontroNielsen” Grande chiusura!

La fabbrica della fiducia per rilanciare l’efficienza

“Sono quattro i pilastri della filiera 2020” dice Sandro Castaldo e li elenca: organizzazione, processi, tecnologia e fiducia. “Ma la fiducia è la pietra angolare per poter realizzare innovazione di relazione. E GS1Italy/Indicod-Ecr è quello che possiamo chiamare una Fabbrica di fiducia”. Preziosa.

Gs1 Italy | Indicod-Ecr ha sempre aiutato le imprese del largo consumo a cogliere nelle

difficoltà gli stimoli e trasformarle in opportunità. Eppure per affrontare il cambiamento c’è bisogno di fiducia. Tanta. Lo ha sottolineato Sandro Castaldo di Università Bocconi che, con Bruno Aceto e il confronto fra Francesco Pugliese (Conad), Valerio Di Natale (Kraft e GS1|Indicod-Ecr) e Stefano Agostini (Sanpellegrino), ha richiamato quella fiducia che tiene insieme imprese produttrici e distributrici, intorno al tavolo del dialogo finalizzato allo sviluppo e al consolidamento dell’obiettivo primario che resta, per tutti, la soddisfazione del consumatore. Quello che rende Indicod-Ecr una Fabbrica della fiducia è proprio questo incontro, che fornisce gli strumenti per guardare aldilà della situazione contingente, permettendo di riscrivere le regole del cambiamento e intensificare gli sforzi per adottare le soluzioni condivise. Attorno al progetto Future Value Chain 2020 si sta concretizzando l’obiettivo di tracciare la rotta attraverso l’identificazione e l’analisi delle tendenze che influiranno maggiormente il settore nei prossimi dieci anni. Sono stati identificati dodici trend globali di base che comportano un

cambiamento nella società, nel comportamento dei consumatori, nell’ambiente e nella tecnologia. Si va da tutto ciò che ruota intorno alla digitalizzazione, al cambiamento degli stili di vita; dagli obblighi legati ai nuovi equilibri ecologici, a quelli che scaturiscono dal progressivo invecchiamento medio delle società occidentali. Da dove partire? Da un impegno congiunto di industria e distribuzione per incidere maggiormente sulle scelte della politica. Sostegno ai consumi delle famiglie, misure a favore del lavoro femminile e liberalizzazioni sono le priorità per ripartire, condivise e indicate come possibile agenda di Governo. Senza perdere di vista il miglioramento dell’efficienza. C’è ancora ampio margine per una più larga diffusione dei processi innovativi all’interno delle aziende. Servono nuovi modelli nei flussi distributivi; un ripensamento strategico che faccia nuovamente della collaborazione il cardine attorno a cui generare nuove best practice. Una reale riduzione degli sprechi. Un futuro sempre più mobile grazie a smartphone e tablet sempre più utilizzati dai consumatori per ottenere le informazioni che desiderano consentendo di gestire meglio il loro tempo. Patrick Fontana

SommArio02

L’ospitedi LateLLa 1Oscar Farinetti e le prove di coraggio

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L’ospitedi LateLLa 2 Francesco Starace e il futuro rinnovabile

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conad deL tirrenoContributi esterni per il controllo di gestione

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VoLantinoIntervista con D.Vegetti

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corner LegaLiPartono nel Regno Unito. Anche in Italia?

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crossmediaTwinscreens e BTA

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passatempiCucina e garden crescono nella crisi

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BiBì e BiBòPensieri a margine de Linkontro 2012

Lezioni di coraggio da oscar Farinetti, che nella sessione

conclusiva de Linkontro intervistato da maria Latella ha raccontato la propria esperienza imprenditoriale e i propri desiderata per il futuro. A livello filosofico, la sintesi è certamente nella parola del momento richiesta dalla Latella: Forse. “Tutti dobbiamo cominciare a porci dubbi e non pensare di avere sempre ragione” - spiega Farinetti - che racconta di cambiare mestiere ogni dieci anni. Tra i freni dell’Italia c’è la mancanza di cultura, di senso civico e rispetto del prossimo, e ancora, che nei momenti di crisi diventiamo egoisti e cinici, “mentre sarebbe il momento di rinunciare a favore della solidarietà”. Che cosa invece può salvarci, nello “scenario catastrofico della società dei consumi che sta chiudendo bottega”? Non ci sono dubbi, la bellezza: agroalimentare, della moda, del design, dell’industria manufatturiera di precisione e del turismo. Ma bisogna andare a venderla all’estero: e qui Farinetti esorta i retailer italiani a spingersi fuori dai confini della Penisola. Il tema del coraggio richiama subito quello della paura, anche

perché da ottimista quale tutti conosciamo Farinetti, oggi si dichiara catastrofista proattivo. “La paura è una componente fantastica del successo, senza la paura la creatività si ferma, e le componenti della creatività sono paura, coraggio e impegno”. Ma in quale chiave? La paura va abbinata all’amicizia “perché risolvi meglio e crea armonia”; il coraggio “è un grande creatore di felicità, e coraggiosi si può diventare”; l’impegno, perché “il massimo godimento è assumere”. In queste giornate de Linkontro abbiamo sentito parlare spesso di ascolto dei consumatori: il punto di vista di Farinetti è piuttosto eccentrico “Per l’amor di Dio, sono totalmente contrario a questo modo di fare marketing, odio fare lo spione nei confronti del consumatore”. L’analisi prima di aprire una nuova impresa è fondamentale, come dimostrano gli anni passati dalla prima idea di Eataly (2004) alla prima apertura (2007), ma nel rispetto del consumatore, o meglio del “coproduttore”, perché “mangiare è un atto agricolo”, e con l’obiettivo di “creare grandi luoghi di armonia”. Rispetto, armonia, fiducia, amicizia, poesia... si potrebbe forse parlare di business caldo, e non freddo? Barbara Trigari

Lezioni di coraggio: senzapaura non c’è successoIl catastrofismo proattivo di Oscar Farinetti vede nei timori una fantastica componente di affermazione, insieme a bellezza, amicizia e impegno. “Coraggiosi si può diventare”

Oscar Farinetti

Un fantastico volo dalla propria esperienza imprenditoriale fino ai desideri per il futuro. E un consiglio: più estero per tutti

sisa ribadisce il ruolo della collaborazione

Si è recentemente svolto un incontro tra Sisa e i rappresentanti dell’industria di marca per illustrare i risultati raggiunti grazie all’intensa campagna di comunicazione di cui

l’insegna è stata protagonista nell’ultimo anno e che ha coinvolto i prodotti delle grandi marche. Danilo Preto, direttore marketing del gruppo, ha elencato le diverse iniziative commerciali promosse sui principali media nazionali nel corso del 2011 e del 2012. Nei quindici giorni di pianificazione di ognuna delle singole promozioni, tra le aziende aderenti è stato realizzato fino al 17% del proprio fatturato totale anno nel caso di Operazione Sottocosto, e fino al 62% durante 1+1. L’aumento complessivo delle vendite per l’insegna è stato del 546% a quantità e del 759% a valore, a riprova che le alleanze sono la formula adatta per affrontare il futuro spesso incerto, ma ricco di opportunità.

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itaCa CoMuniCazione @itaCaCoM Non tutte le scimmie sono diventate uomini. Da tatuare.

Cristina PaPini @CristinaPaP Di Natale: se non c’è fiducia non c’è futuro

Bruno aCeto @aCetoB Produrremo energia con l’ipad?

Marina Bassi @MarinaMBassigdo Pannelli solari cresceranno. Ci saranno anche finestre che creano energia. E costeranno sempre meno.

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L’energia costa: si risparmia solo consumando meno

È l’effetto di una domanda in crescita costante. Ma Francesco Starace ricorda anche che l’energia solare è una rivoluzione che non si ferma più

Consumi energetici in calo in Italia. “Il nostro

Paese non cresce da tre anni” afferma Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power, protagonista del focus su “Energia rinnovabile per un futuro compatibile” moderato dalla giornalista maria Latella.Percentuali in crescita nel resto del mondo, ma non in Europa. “La Turchia cresce del 7-8%. Crescono anche Usa e Africa. I nostri consumi degli ultimi anni, invece, possono essere paragonati a quelli europei di sette/otto anni fa. Una situazione che non ha precedenti dal dopoguerra ad oggi” prosegue Starace, che sui costi delle bollette non lascia speranze: “Non bisogna pensare che l’energia costerà meno, rimarrà cara perché ce n’è un enorme bisogno”. Quindi niente sconti in arrivo. “Se si vuole risparmiare bisogna diminuire i consumi e consumare in maniera più intelligente”. Ma qual è il futuro energetico? Starace non ha dubbi: “Il solare è in continua crescita. Possiamo definirlo una

rivoluzione in corso che non si ferma più. Costerà sempre meno e sarà sempre più efficiente. Non è inverosimile pensare che le nostre case saranno costruite in linea con le nuove tendenze che guardano sempre di più al solare come fonte di energia rinnovabile. In questo caso possiamo ipotizzare una riduzione dei costi per il consumatore. Di fatto il cambiamento è in corso”. Anche a Francesco Starace Maria Latella pone la stessa domanda fatta ai suoi ospiti durante il primo convegno in apertura de Linkontro:una sola parola per definire il futuro, la crescita, il cambiamento. Starace risponde senza esitazione: Velocità. “In Italia - spiega - possiamo cogliere tante opportunità, ma dobbiamo essere veloci per battere i concorrenti sul tempo e fare giusti investimenti. Bisogna saper individuare l’occasione altrimenti saranno gli altri ad approfittarne. Il tempo è fondamentale”. Alessandra Bonaccorsi

Maria Latella, e Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Green Power

Il mondo digitale è ormai una real-tà assodata, che tuttavia pone ancora problemi alle aziende, nel senso che le forza a individuare la giusta strategia per conciliarlo con il business fisico. Tutti concordano, infatti, sull’imprescindibi-lità del digitale: il cliente se lo aspetta, almeno come forma di dialogo con le aziende. L’ascolto dei consumatori costitu-isce non a caso la base di partenza di en-trambi i progetti presentati da Gianluca De Cobelli, direttore commerciale Carta Si, e maurizio Santacroce, director BU di-gital games & services Sisal. CartaSi lancerà a luglio e in modalità completa a settem-bre la piattaforma definita di “social shop-ping” Bazak, che appunto concilia il con-tatto con il merchant fisico e l’interazione digitale con il consumatore, interpretata come uno dei pilastri del business del fu-turo. Molto simile l’esigenza messa a fuoco da Sisal con la necessità di ampliare l’offer-ta di servizi a vantaggio del consumatore, agendo in maniera sinergica tra i mondi fisico e digitale. Si tratta di modernizzare la ricevitoria, il tabaccaio di sempre, nel quale il giocatore o utente vive un’esperienza più gratificante grazie a ben 16 nuovi proget-ti sviluppati fianco a fianco con gli stessi consumatori. BT

il fisico sposa il digitale: business reloaded

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Con i festeggiamenti del 40° anniversario di presenza in Italia

metro riparte da cinisello Balsamo e avvia il piano di ristrutturazioniCompie 40 anni Metro Italia e, per festeggiare il traguardo raggiunto, avvia un piano di ristrutturazione partendo dallo storico cash&carry di Cinisello Balsamo (Mi). Metro ha rinnovato il punto di vendita aperto nel 1972 realizzando un format modernizzato

negli spazi e nel concept. Molte le novità a cominciare da due ingressi, il primo dedicato a tutti clienti professionali mentre il secondo è riservato ai clienti dotati di tessera ProCard. Questi ultimi potranno godere di una accoglienza personalizzata. PkF

conad tirreno: controllo di gestione terziarizzato

Conad del Tirreno, una delle otto cooperative associate a Conad, che

opera in Toscana, Lazio e Sardegna, si è avvalsa dell’opera di consulenti esterni certificati Apco (Associazione consulenti di management). Attraverso un percorso organizzativo e tecnologico guidato e gestito con logiche avanzate di processo, applicate al sistema di pianificazione e controllo di gestione della filiera, dai punti di vendita alla sede centrale, è stato centrato un risparmio del 20% in termini di forza lavoro applicata per ottenere i dati di controllo di gestione. Si è ottenuto, nello stesso tempo, la diffusione di tutto il sistema a tutta la rete dei dettaglianti. “A differenza di altre filosofie aziendali – spiega Gian Luigi Vecchi, consulente di management Cmc e vice presidente di Apco – che rifiutano soluzioni non elaborate all’interno dell’azienda, Conad del Tirreno ha praticato e pratica sistematici confronti e verifiche con l’esterno e con il mercato, nell’ottica di acquisire e utilizzare servizi esterni specializzati che non sviluppa all’interno”. Conad del Tirreno utilizza quattro aziende di servizi partecipate o controllate, specializzate nell’amministrazione e contabilità, ubicate nelle aree territoriali di operatività del Gruppo, e due servizi centralizzati, uno per il controllo di gestione rete e uno per la gestione delle risorse umane. Tutti i service operano per le società del Gruppo e, recentemente, anche per terzi. Il controllo di gestione rete è coordinato

a livello centrale dal Controllo di Gestione del Gruppo. Tuttavia l’operazione Conad del Tirreno/Apco non si limita solo a un risparmio dei costi: “Il nuovo ambiente di Performance Management 2.0 –conclude Vecchi– da una parte ha automatizzato e velocizzato la raccolta delle informazioni dal field, con la gestione via web del processo di budgeting e preconsuntivo/forecast, evitando la maggior parte della tradizionale modulistica cartacea e del faticoso lavoro di ripresa e riconciliazione dei fogli excel precedentemente utilizzati, dall’altra ha reso disponibile on line ai soci il patrimonio informativo generato dal processo”. “Il controllo delle performance - spiega a sua volta Franco Iazeolla, controller del Gruppo Conad del Tirreno - in un ambiente cooperativo come il nostro è molto complesso perché ogni analisi che noi produciamo deve essere ricondotta a due differenti prospettive: la cooperativa, ossia l’unità organizzativa erogatrice del servizio di approvvigionamento e di un’ampia gamma di servizi accessori, e il socio cioè l’imprenditore che gestisce i punti di vendita di proprietà. Basti pensare al fatto che una semplice decisione sul prezzo, oltre ad impattare sui risultati della cooperativa, va a cambiare quelli degli oltre 300 diversi conti economici da noi gestiti, per avere una percezione immediata della complessità d’analisi che affrontiamo quotidianamente”. Davide Bernieri

Cristina Lazzati @CLazzatiPugliese, @Conad: “Parliamo da troppo tempo di catalogo elettronico, ma facciamo solo finta di farlo”. Tempo di fare.

“Il 2012 è l’anno della rinascita: abbiamo ambiziosi programmi basati su progetti che stiamo finendo di mettere a punto e che diventeranno operativi dai primi di giu-gno”, chiarisce Giorgio Santambrogio, direttore generale marketing di interdis, dopo l’annus horribilis, che ha visto la fuo-riuscita di diversi soci verso altre organizza-zioni (Sigma, Despar, Unes) e difficoltà di gestione che hanno portato a una nuova compagine sociale. Il primo passo, dopo la creazione di Aicube, l’associazione sotto-scritta con Pam (“che non ha niente a che a fare con il concetto di supercentrale”, ci tiene a precisare Santambrogio) è il ritorno in pubblicità con una campagna teaser sui principali quotidiani, che ha l’obiettivo di sottolineare i punti fermi della “rinascita” e di porre le basi per ripartire con più forza e determinazione nel 2013.“Con questa campagna, che durerà fino alla fine di maggio per riprendere a giu-gno, dopo il lancio definitivo dei progetti sul piano nazionale, spieghiamo chi siamo oggi -prosegue Santambrogio-: una realtà che vuole crescere attraendo nuovi soci, grazie a un’insegna nazionale come Sidis e quattro firme locali (Dimeglio, Etè, isa e migross). Inoltre, lanceremo un’unica firma di private label, Delizie, che sarà im-plementato su tutta la rete, quella tradizio-nale come quella nuova. In quest’ottica, a breve annunceremo anche un’importante partnership in Area 4”, conclude Santam-brogio. mBA

interdis torna a comunicare per crescere

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È ancora il volantino ad attrarre l’attenzione di Nielsen, che dopo un’analisi delle

performance di questa forma di promozione, ha messo a punto un progetto di più fasi per affiancare i retailer e l’industria a migliorarne l’efficacia. “Nonostante le difficoltà del mercato - spiega Davide Vegetti, client business partner di Nielsen - i volantini continuano ad aumentare sia in termini numerici (+25% nel 2011 per più frequenza, più settorialità e bacini di utenza più circoscritti) che di investimenti, costituendo dal 60 all’80% del budget di comunicazione dei retailer, con 1 miliardo di euro spesi per la sola stampa e distribuzione”.

Cosa mancaIl primo passo è stato la valutazione dell’efficacia delle meccaniche promozionali a volantino (sottocosto, 1+1, ecc.) rispetto all’incremento della quota su piazza e del fatturato. Successivamente, i risultati della resa promozionale su temi specifici sono stati contestualizzati sugli store format,

le aree Nielsen, le regioni e le trading area. “Il risultato - come racconta Vegetti - è una guida al calendario promozionale per retailer e manufacturer”. Il monitoraggio delle azioni promozionali da parte dei retailer di solito si limita ad analisi descrittive circoscritte al proprio campo d’azione. “Ciò che Nielsen può fare in più - chiarisce Vegetti - è costruire modelli econometrici in grado di contestualizzare questa analisi nel mercato di riferimento, capire cosa il mercato vuole davvero”. Come “step 2” dal fatturato a totale negozio è possibile scendere nelle categorie e nei brand, rapportati alle immagini presenti sul volantino e alla frequenza (numero di settimane promozionali) di esposizione. “I dati di input del modello sono gli stessi, ma l’output - chiarisce Vegetti - è un ipotetico volantino ottimizzato, costruito sulle specifiche esigenze e consuetudini di ciascun retailer”. Un importante retailer francese ha già messo a frutto il modello ricavandone la mappa delle categorie del fresco, oltre al

dettaglio di fatturato aggiuntivo previsto per ciascuna variabile (n° foto/n° settimane).

Non solo cartaLa diffusione delle tecnologie digitali ha spinto Nielsen a completare il quadro mettendo in relazione il target d’elezione del volantino con quello più attratto dall’online. “Ci siamo chiesti se ci sono differenze tra chi preferisce il volantino digitale al cartaceo, e di conseguenza quale sia il giusto mix per raggiungere tutti i target”, aggiunge Vegetti. Anche perché in Italia i retailer hanno approcciato l’online da pochi anni, mostrando rispetto al resto del mondo un notevole distacco soprattutto nelle applicazioni più avanzate. “Lo spazio di miglioramento è enorme - conclude - ma occorre azionare con la giusta velocità le leve digitali, perché una grossa fetta di consumatori predilige ancora il cartaceo”. I risultati della ricerca sono stati presentati qui in Sardegna nel corso de Linkontro. Barbara Trigari

L’attenzione al volantino resta sempre elevataDavide Vegetti illustra gli enormi spazi di miglioramento a disposizione dei retailer che vogliano ottimizzare l’utilizzo di questo strumento di marketing e vendite veramente evergreen

LuCa diveLLa @uLueng Coopetition tra Industria e Distribuzione #sandrocastaldo #

andrea seCChi @a_seCChi #linkontronielsen Farinetti: catania buon ministro

dell’agricoltura. “adesso se vi dico che mi piace pure la Fornero ... Anche sessualmente”

siLvia MoLinari @Civuaua ”L’aria è quella cosa fresca che sta attorno

alla testa e che è più chiara quando sorridi” #farinetti ricorda#toninoguerra

eLena viLLa @eLenaviLLa3 #Linkontronielsen. Rigenerare fiducia per favore prima della fine della giornata spendete

una parola sulla legalità negli affari #brindisi l’ipad?

adCi @adCinews RT “@LinkontroN: “La burocrazia è inversamente proporzionale alla competenza dei politici” Oscar Farinetti ?

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Candida Livatino Legge La graFiaPer chi ha seguito i corsi di grafologia e per chi con rammarico li avesse persi impossibilitato a partecipare

il lettore alla conoscenza di se stesso e degli altri attraverso la capacità di interpretazione della grafia, con una serie di esempi da cronaca e vip. Edito da Sperling & Kupfer.

Probabilmente ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere i corner legali

all’interno degli ipermercati italiani, ma le innovazioni che arrivano dal Regno Unito e l’apertura del mercato dei servizi professionali disposta dal Governo Monti stanno aprendo prospettive inimmaginabili fino a poco tempo fa. Nelle scorse settimane la Solicitors Regulation Authority ha concesso il via libera alle prime tre Abs (acronimo che sta per Alternative Business Structure), strutture societarie che potranno fornire servizi di consulenza fin qui di esclusiva competenza degli avvocati, presso locali in cui normalmente si svolgono altre attività di business. A ottenere il via libera a operare - a fronte di domande che si attestano ormai intorno a quota 180, un terzo delle quali arrivate alla fase finale della valutazione – è stato Co-operative legal services, il ramo legale della catena di supermercati Co-operative. I prossimi mesi diranno se ci sono spazi di crescita nel settore, ma intanto i big della gdo britannica – Tesco e Asda su tutti – hanno fatto sapere di non essere nell’immediato interessate allo sbarco nel mercato legale. Il Governo italiano, mosso dalla volontà di favorire la concorrenza nel mercato dei servizi, ha introdotto una nuova figura giuridica, la Stp (Società tra professionisti). L’obiettivo del legislatore è di aprire questo mercato nel medio periodo a banche, operatori della gdo e investitori istituzionali come i fondi di private equity. Per raggiungere questo obiettivo occorrono, tuttavia, alcuni chiarimenti normativi, a cominciare dall’applicabilità o meno a queste società di tutte le relative norme del codice civile, fallimentare e tributario. Oltre che un salto culturale da parte degli stessi professionisti, che dovrebbero accettare di condividere le scelte gestionali con soggetti esterni. Quanto ai big della grande distribuzione interpellati, il “no comment” è l’atteggiamento prevalente. Evidentemente vogliono l’evoluzione della normativa e le mosse dei concorrenti prima di prendere posizione in un senso o nell’altro. Luigi Dell’olio

corner legali: per ora la gdo resta alla finestra

segnaliamo che “I segreti della scrittura” sarà disponibile in libreria a partire dal prossimo 26 giugno. Scritto da Candida Livatino, con la prefazione di Mario Giordano, il libro guida

Lo sviluppo delle tecnologie digitali fa emergere una rinnovata

esigenza di ottimizzare gli investimenti in comunicazione e di monitorare attentamente il ritorno su questi stessi investimenti. Nielsen, con i suoi due nuovi servizi TwinScreens e BTA può effettuare un’analisi cross media, correlando i dati di pressione pubblicitaria con i cambiamenti intercorsi nel comportamento d’acquisto. “Ci troviamo di fronte a una trasformazione molto potente dei comportamenti d’acquisto di beni e servizi, -dichiara Luca Bordin, Media Sales & Solutions leader di Nielsen- determinata dalla rapida evoluzione digitale in atto e dalla sua diffusione che coinvolge ormai ampie fasce della popolazione. Si tratta di un fenomeno che sta cambiando completamente le abitudini dei consumatori. Allo stesso tempo, la congiuntura macroeconomica determina una crescente esigenza di efficienza e di oggettivare il più possibile il ritorno sugli investimenti. Il nostro nuovo servizio Brand Target

Audience (BTA), grazie all’integrazione dei database TV e Internet con i dati provenienti dal Nielsen Consumer Panel, permettono agli investitori pubblicitari di ottimizzare l’investimento utilizzando target di pianificazione definiti non solo sotto il profilo socio/demografico ma anche di consumo: alto-medio-basso consumanti una determinata categoria di prodotto o di una specifica marca”. Il tutto si traduce in una maggiore focalizzazione della comunicazione sui target di interesse. “TwinScreens si integra con BTA – prosegue Bordin – e analizza Internet e TV come se fossero un unico media. Fino a poco tempo fa la TV assorbiva gran parte della pianificazione pubblicità, oggi la Rete offre grandi opportunità per andare a colpire target sempre più definiti ed intercettarli nelle diverse fasi del processo d’acquisto, sommando alla broad communication televisiva, la profondità di internet in un’ottica di comunicazione complementare e di copertura incrementale. Davide Bernieri

con Bta e twinscreens nielsen nel crossmedia

Dopo il riposizionamento dei pdv attuato nel 2011 nella rete La Gardenia, quest’anno Limoni riprenderà il pro-prio sviluppo. “L’espansione della rete La Gardenia proce-derà al ritmo di 10-15 store l’anno, tra aperture e restyling”, ha chiarito l’Ad di La Gardenia Fabio Pampani. Entra a regime il nuovo format definito lo scorso anno e il lavo-ro di riposizionamento effettuato sull’assortimento. I pdv Limoni seguiranno lo stesso percorso: “Stiamo sviluppan-do anche un nuovo concept per i nostri negozi prestige,

attualmente sono sessanta, che saranno rinnovati al passo di una ventina l’anno. Per il momento, per la fine del 2012, abbiamo previsto due test, con il lancio del roll-out a partire dal 2013”. Il progetto nasce con due obiettivi: rispondere alle normali esigenze di aggiornamento della rete e rendere coerente l’appartenenza al medesimo gruppo di La Gardenia e Limoni. “La rete Limoni è stata edificata attraverso l’acquisizione di realtà re-gionali molto diverse accanto a pdv con un’offerta molto uniforme. Basandoci sull’espe-rienza passata di La Gardenia, abbiamo deciso di specializzare i negozi per cluster”. BT

La gardenia e Limoni: l’evoluzionedel riposizionamento continua

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primavera di cibo e vantaggi pure per il giardinaggio

Primavera dedicata al cibo, all’insegna della tradizione. Oltre 2.000 messaggi

tra il 1 marzo e il 16 maggio sono finiti sui social media (Fonte: Nielsen Buzzmetrics/Nm incite) per i recenti eventi dedicati al cibo svoltisi a Milano e dintorni: il celebre Cibus di Parma, l’iniziativa Taste of Milan che si tiene per il terzo anno all’ippodromo di San Siro e la quarta edizione della Milano Food Week. Il passaparola digitale relativo agli eventi cresce a partire dal mese di aprile raggiungendo un picco che supera i mille messaggi nella prima parte del mese di maggio segnalando gradimento, partecipazione e attesa per le iniziative dedicate all’universo Food, caratterizzate da degustazioni, show cooking, corsi e workshop. L’entusiasmo intorno agli eventi agroalimentari si presenta in linea con il trend rilevato da Nielsen che mostra, anche in seguito all’acuirsi della crisi, un ritorno alla dimensione domestica, una crescita di interesse nei confronti dell’apprendimento dell’arte culinaria e un incremento dei consumi di tutti i beni che ruotano intorno al cooking in una forma di rifugio, e di risparmio. il giardinaggioL’aspetto psicologico in un periodo di crisi dei consumi e di poca fiducia nel futuro assume grande rilevanza. Tra le attività ritenute dagli italiani più

esperienziali, si configura il giardinaggio che, secondo i nostri connazionali, addossa finalità psicologica, funzionale ed estetica. La passione per il giardinaggio è prevalentemente condivisa con altri soprattutto in funzione della suddivisione dei lavori che normalmente attribuisce agli uomini i lavori fisici più pesanti e spesso saltuari (come potare, tagliare l’erba ecc.) e alle donne la cura quotidiana e più leggera oltre al mantenimento dei dettagli. Se i lavori vengono svolti separatamente, non altrettanto si può dire per gli acquisti che, invece, vengono effettuati in coppia. Mediamente gli italiani dichiarano di spendere, secondo un’indagine svolta da Nielsen per Promogiardinaggio, circa 130 euro l’anno per la cura del verde a fronte di un 17% della popolazione che invece non acquista nulla. Quasi la stessa cifra (120 euro) viene investita nell’acquisto di arredamento esterno, ma in questo caso le famiglie che non spendono nulla rappresentano il 46% degli italiani. La passione per il verde viene coltivata soprattutto dalle persone mature: emerge, infatti, un gap generazionale che evidenzia che con il crescere dell’età aumenta la dedizione nei confronti del verde. I canali d’informazione prioritari sono i suggerimenti di amici e parenti nonché il punto di vendita. Solo i giovani cercano indicazioni su internet per mezzo di blog e forum. Anna Bertolini

“Nei prossimi 5 anni il 50% della crescita avverrà nei Paesi emergenti, che avranno una spinta verso l’alto quattro volte superiore al Vecchio Continente”.

Stefano Galli, global business partner di Nielsen, commentando i dati della Global Consumer Confidence Survey, la ricerca sul clima di fiducia condotta su 56 Paesi, indica alle aziende italiane del largo consumo dove cogliere nuove opportunità di business. “Nel primo trimestre 2012 -prosegue Galli- l’Europa è stabile con un confidence index di 72, mentre Asia Pacific, Middle East e Nord America mostrano una fiducia in crescita. Nel 68% dei Paesi analizzati il clima di fiducia è tornato a crescere, mentre in Italia flette (confidence index 45 Q1 2012, -4 vs Q1 2011)”. Galli spiega come sulla fiducia dei consumatori, l’Europa è spaccata in due tra paesi del nord, più “fiduciosi” per il loro futuro, e stati del sud, dove il clima è più pesante. “Gli europei -conclude Galli- stanno tagliando l’acquisto di vestiti, out of home e switchando su prodotti meno cari: promozioni, pl, discount. Il motto in Europa sembra essere stay essential, ossia focalizzarsi solo sull’essenziale”. DB

gccs nielsen:la fiducia saleout of europe

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A fronte del veloce sviluppo dell’e-commerce in Italia e in Europa, vente-privee.com, leader mondiale delle vendite-evento online, ha delineato le cinque grandi tendenze per l’e-commerce di domani. Lo studio, realizzato da Catherine Barba, direttrice generale della Digital Commerce Factory di vente-privee.com, è stato pubblicato con il patrocinio della Fevad (la Federazione francese dell’e-commerce e della vendita a distanza) e della Dgcis (la Direzione generale francese della competitività, industria e servizi). Il 2012 vedrà in generale la diffusione degli e-shop dei brand e dei retailer. La sfida è quella di creare un legame tra le nuove tecnologie e la realtà realizzando all’interno di ciascun canale, online o offline, un’esperienza distintiva per il cliente, fonte di piacere e di emozione. vente-privee.com ha compreso l’importanza di questa sfida e ha sviluppato il suo servizio Rosedeal, una soluzione capace di collegare l’online e l’offline attraverso un sistema di voucher che trasferisce il traffico dei membri del sito presso il negozio del brand. L’anno in corso vedrà inoltre un forte sviluppo del mobile commerce. Oggi più del 16% del fatturato globale di venteprivee. com deriva dal mobile e dall’acquisto effettuato tramite smarthphone o tablet, con le applicazioni lanciate dal 2010 ad oggi. ES

Studio su come cambia l’e-commerce

i 5 macro trend di vente-privee.com

Ufficio ViaggiEx ingresso Centro CongressiFronte bungalow Direzione meetingtel. 070.921105-06

Direzione del meeting Bungalow 501/502tel. 070 92 17 501

LA rEDAZioNE

EDITORE Il Sole 24 ORESede operativaVia Pisacane 2 20016 Pero - MiTel. 02 3022.1

Coordinamento di redazione Patrick Fontana

Contributi Marina Bassi, Davide Bernieri, Alessandra Bonaccorsi, Barbara Trigari, Luigi Dell’Olio

Grafica Laura ItolliStampa Arti Grafiche Pisano

a cura di

ArriVErDErCi A mAGGio 2013

errore FataLeBibì: “Hai fatto il download del futuro?”Bibò: “no, mi ha dato errore di sistema”. sCiaCQuoneBibì: “e come faccio per scaricare il futuro?” Bibò: “tira la catena del valore”

diFesa d’itaLiaBibì: “come si chiama la tenente dell’esercito?”Bibò: “marina”

reCuPerare iL senso deL teMPoBibì: “Hai sentito che la tenente fa 100 flessioni in 3 minuti?”Bibò: “io non ne faccio 3 in 100 minuti”

PriMa e doPo Le FLessioniBibì: “si stava peggio quando si stava peggio”Bibò: “(senza parole)”

ChaMPions LeagueBibì: “chi è il sacerdote del rigore?”Bibò: “il principe milito”

PortaFogLio eLettoraLeBibì: “Becchetti dice che in italia bisognerebbe votare con il portafoglio”Bibò: “Qualcuno lo fa già, ma con quello altrui”

FuturoLogiaBibì: “che fai?”Bibò: “Leggo i fondi di maffè”

Riceviamo e pubblichiamo: freddure by le Formiche de Linkontro

Bibì e Bibò all’uscita della sala convegni