la lesivita’ in medicina legale e la traumatologia … · 2020. 5. 8. · •la traumatologia...
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LA LESIVITA’ IN MEDICINA LEGALE E LA TRAUMATOLOGIA FORENSE
LA LESIVITA’ IN MEDICINA LEGALE
• Da energia fisica: (meccanica, termica,
elettrica, barica etc.)
• Da energia chimica: (avvelenamenti acuti)
TRAUMATOLOGIA FORENSE
Definizione e scopi
La traumatologia forense studia gli effetti lesiviprodotti nell’organismo dalle azioni di naturatraumatica.
Essa si differenzia dalla traumatologia clinica peri suoi diversi scopi:
a) Stabilire la natura del trauma ed identificare il tipo di mezzo lesivo adoperato.
b) Verificare la compatibilità delle lesioni con uno specifico strumento utilizzato
c) Ricostruire le modalità con cui il trauma si è verificato
d) Risalire alle circostanze in cui si è verificata la
lesione (omicidio, suicidio, infortunio sul
lavoro o fatti accidentali).
e) Valutare il grado e le conseguenze della
lesione e pervenire a un giudizio
prognostico utile all’inquadramento di
queste nell’ambito del reato di lesioni
personali.
• La Traumatologia clinica è volta alla diagnosi e al trattamento delle lesioni, specie sotto il profilo chirurgico.
• Le finalità della traumatologia forense non riguardano l’ambito terapeutico ma hanno solo una funzione diagnostica. Sono infatti indirizzate a individuare particolari caratteristiche utili alla diagnosi.
La traumatologia forense individua:
• la consistenza vitale delle lesioni, distinguendo quindi tra azioni traumatiche esercitate su organismi viventi o su cadaveri o su persone agonizzanti• i mezzi fisici responsabili dell'azione violenta
• le modalità con cui i mezzi fisici hanno agito• gli effetti lesivi sull'organismo riconducibili all'azione dei mezzi eventualmente identificati, effetti che variano da una banale irritazione cutanea al decesso del soggetto traumatizzato.
Tipi di traumi
Traumi interni : dovuti all’energia cinetica endogena chesi origina durante gli sforzi corporei (lesioni da sforzo)
Traumi esterni : derivano da energie poste al di fuoridell’organismo
- traumi meccanici- traumi termici- traumi barici- traumi elettrici- traumi radianti- traumi vibratori
Traumi interni
Lesioni da sforzoLo sforzo corporeo costituisce un trauma interno capace di causare
lesioni in virtù dell’energia dinamica che si libera dentrol’organismo. Nel momento culminante dello sforzo vengonoesercitate trazioni violente sul sistema locomotore ed aumenta lapressione endotoracica, endoaddominale ed endocranica.
• Sistema locomotore: strappi ed ernie muscolari, stiramenti ditendini, fratture ossee, ernie dei dischi intervertebrali;
• Apparato respiratorio: pneumotorace, enfisema polmonare acuto;• Apparato cardio-vascolare: rottura di aneurismi aortici, infarto del
miocardio;• Organi endocranici: emorragie meningee, ematomi cerebrali;• Organi addominali: ernie inguinali e crurali, ptosi viscerali, rottura di
organi parenchimatosi e di visceri cavi;
Traumi esterni
Traumi meccanici
I traumi meccanici, dei quali si occupaprincipalmente la traumatologia forense,agiscono in virtù della energia cinetica o forzaviva da cui sono animati.
LESIONI DA ARMA BIANCA
Ferite da taglio
Sono le soluzioni di continuo dei tegumenti e dei tessutimolli sottostanti, prodotte da strumenti taglienti.
Strumenti taglienti: costituiti da una lama a sezionetriangolare provvista di uno spigolo affilato (tipici :rasoi, bisturi, coltelli; atipici : frammenti di vetro,lamiere metalliche).
Azione tagliente: recisione netta e completa dei tessutisu uno stesso piano, che si ottiene imprimendo unaduplice forza di pressione (che fa affondare la lama neitessuti) e scorrimento (che fa progredire il taglio lungola direzione dell’affilatura).
Tipi di lesione
- Abrasioni : asportazione dell’epidermide e degli strati superficiali del derma per l’azione tangenziale di una lama.
- Ferite lineari (rettilinee o curvilinee): prodotte da una lama che penetra e scorre nei tessuti con direzione perpendicolare al piano cutaneo.
- Ferite a lembo: formate da un lembo cutaneo, a sezione triangolare, per azione di un tagliente che agisce in direzione obliqua.
- Amputazioni : dovute al distacco completo di parti molli sporgenti (padiglioni auricolari, pinne nasali, labbra).
Caratteri tipici
- Lunghezza maggiore della profondità
- Nettezza dei margini, lineari e regolari
- Mancanza di “ponti” o briglie tra i margini
- Divaricazione dei margini, per retrazione dei tessuti
- Fondo regolare
- Angoli acuti
- Presenza di “codette”
Le codette sono prolungamenti superficiali del taglio situati agli angoli della ferita, dove la lama penetra ed esce.
Se la superficie cutanea è piana si formano due codette:
quella di entrata è breve e tozza
quella di uscita è lunga e sottile
Se la superficie è incurvata le codette mancano oppure sono invertite.
Diagnosi medico legale
Sede delle ferite :- Omicidio : collo (taglio nella regione media del collo
scannamento: taglio profondo del collo con recisione dellevie respiratorie, dei vasi sanguigni, dei nervi e taloradell’esofago), mani e avambracci (da difesa), dorso e spalle(da schivamento)
- Suicidio : collo (taglio in posizione alta sottomandibolare),piega dei gomiti, polsi, piega inguinale, regione poplitea (dasvenamento).
Caratteristica del suicidio è la ripetizione di molti colpi nellostesso punto, onde risultano numerose ferite, parallele oconfluenti (tagli di prova).
• La direzione delle ferite, determinabile in base ai caratteri delle codette, è , nel suicida, obliqua dall’alto verso il basso e da sinistra a destra (se l’arma è impugnata dalla mano destra, viceversa se è impugnata dalla mano sinistra) , nell’omicidio, invece, la direzione spesso è orizzontale.
Ferite da punta
Sono soluzioni di continuo delle parti mollisuperficiali e profonde prodotte da strumentipungenti.Strumenti pungenti: hanno forma cilindrica oconica allungata, che termina con una puntaacuminata (la sezione è circolare o ovale, talvoltapoligonale).
Azione : agiscono con un meccanismo di cuneo, itessuti si divaricano permettendo la penetrazionedel corpo appuntito in profondità, spinto da unaforza di pressione.
Tipi di lesione
Vi sono due tipi di lesione:- Ferite da strumenti sottili (spilli, aghi) : aspetto di un
piccolo foro puntiforme (che si continua in profondità con una stria rossastra emorragica lungo il tramite dei tessuti attraversati)
- Ferite da strumenti di spessore maggiore (stiletti,punteruoli, chiodi) : ferite penetranti con margini provvisti di un orletto escoriato, determinato dallo schiacciamento e dallo strisciamento esercitati sulla cute dal mezzo penetrante, segue un tramitedentro i tessuti profondi (ed eventualmente una ferita di uscita).
Caratteri tipici
- Penetrazione in profondità (che prevale sulle altre dimensioni della ferita)
- Orifizio di ingresso di forma lineare o ovalare, con angoli più o meno acuti (eventualmente con orletto escoriato)
- Foro cutaneo più piccolo del diametro dello strumento (a causa della retrazione elastica della cute)
- Tramite (per lo più a fondo cieco, talvolta con orifizio d’uscita)
- La direzione dell’asse maggiore della ferita è
parallela a quella dei fasci fibrosi, che vengono
divaricati dalla penetrazione del mezzo puntuto,
il quale non recide il tessuto ma allontana tra loro
i fasci fibrosi in parte dilacerandoli
Queste ferite infatti seguono le leggi di fendibilità della cute, quindi:• La forma della ferita a occhiello (fenditura a tipo di
fuso allungato con estremità aguzze) anche se la sezione dello strumento è circolare
• La disposizione delle ferite è costante perché l’asse maggiore segue la direzione delle fibre elastiche del derma
• Se la ferita riguarda più strati aventi linee di fendibilitàdi direzione diversa si notano spaccature in senso differente (es. una ferita longitudinale ed una ferita trasversale: ferite crociate)
• Nel caso di un osso piatto (es. volta cranica)viene riprodotta la foggia del mezzo usato : ferita a stampo
• Quando la sezione del mezzo è poligonale, si possono produrre delle intaccature lungo i margini della ferita, in rapporto con gli spigoli del mezzo, e la ferita assumerà forma stellata, con l’aspetto di quelle taglienti (ferite da punta e taglio)
Il tramite non permette di giudicare la lunghezza dello strumento.
Infatti i tessuti molli cedono e si flettono permettendo all’arma di raggiungere un punto situato più profondamente, come nei colpi inferti all’addome.
Nel torace dove c’è maggiore rigidità della parete si può calcolare meglio la lunghezza della parte di arma che penetra, resta comunque sconosciuta la lunghezza del tratto rimasto fuori, salvo i rari casi in cui le abrasioni e le ecchimosi intorno alla ferita indicano che l’arma è stata infissa fino all’impugnatura.
Diagnosi medico legale
- Omicidio : più frequentemente viene colpito il torace, il collo o l’addome
- Suicidio : la sede preferita è quella precordiale
Ferite da punta e taglio
Sono soluzioni di continuo dei tessuti molli superficiali eprofondi prodotte da strumenti provvisti di azionepungente e tagliente (lama con un”taglio” ed un“dorso” terminante a punta).
Strumenti tipici : coltelli, pugnali e spadeStrumenti atipici : schegge di vetro, lamine metalliche
appuntiteAzione : agiscono con un meccanismo combinato la lama,
penetrando nel corpo, con l’estremità acuminataesercita un’azione di cuneo e divarica i tessuti , mentreil margine affilato recide i tessuti con un movimentodiretto in profondità.
Caratteri tipici
- Margini netti e divaricati- Penetrazione in profondità- Orifizio di ingresso- Tramite (con eventuale foro d’uscita)- Forma varia secondo il modo di irruzione ed estrazione
dell’arma (forma a stampo, se l’arma non si sposta sull’asse di penetramento, ferita più lunga, se l’arma viene spostata nell’estrazione, forma a mandorla con entrambe le estremità aguzze,se la punta è tagliente dai due lati)
- Codette eventuali (quando l’arma emerge obliquamente)- Incisura laterale d’uscita (intaccatura complementare a
codetta prodotta dal movimento di rotazione con cui viene estratto il coltello)
Orifizio di ingresso :Se l’arma entra ed esce dalla cute senza spostarsi dall’asse di
penetramento ne risulta una lesione a stampo a forma di triangolo isoscele allungato, con base e vertice corrispondenti al dorso ed al filo della lama.
Se, come accade più spesso, nell’estrazione l’arma viene spostata, estendendo la ferita dal lato del taglio, si ha una ferita più lunga, senza alcun rapporto con la larghezza della lama, con una estremità aguzza ed una ottusa, dove si può notare una piccola escoriazione dipendente dalla compressione e strisciamento esercitati dal dorso sulla cute( lama monotagliente).
Ancora più spesso la ferita ha tutte e due le estremità aguzze con una forma a mandorla o asola di bottoniera, perché le estremità della lesione sono prodotte dalla punta che è tagliente ai due lati (lama bitagliente).
Codette :
Se il filo agisce a perpendicolo sulla cute le estremità della ferita sono aguzze e senza codette.
Se l’arma emerge obliquamente si formano le codette.
Talora si osserva una incisura di uscita ossia un’intaccatura laterale situata lateralmente a quello degli angoli che corrisponde al margine tagliente, prodotta dal movimento di rotazione con cui viene estratta l’arma (essa indica dunque dove si trova il filo della lama).
Tramite :Come nelle ferite da punta può apparire più lungo
di quello che era al momento in cui il colpo fuvibrato, se la parte colpita è cedevole.
Può essere transfosso, cioè con foro di uscita neicolpi obliqui che feriscono il corpotangenzialmente.
La ferita cutanea di uscita, che si osserva raramente,ha dimensione minore di quella di ingresso, per laforma dell’arma, che all’estremo distale è piùristretta che a quello prossimale.
Diagnosi medico legale
- Omicidio: ferite in qualunque sede oppure concentrate nella regione presa di mira
- Suicidio: sede precordiale
Ferite da fendente
Sono discontinuazioni dei tessuti molli e delle partischeletriche prodotte da strumenti fendenti ocorpi a lama pesante.
I fendenti hanno una grossa lama robusta provvistadi uno spigolo affilato (scuri, mannaie, sciabole).
Azione: l’azione fendente si esplica in un duplicemodo, cioè con il meccanismo tagliente dellospigolo affilato e con quello contundente dellamassa d’urto (cioè all’azione recidente si uniscequella del peso dell’arma); l’azione pressoria delmezzo è particolarmente intensa.
Caratteri tipici
- Estensione e profondità notevoli
- Margini meno netti di quelli da taglioaccompagnati da segni di contusione
- Assenza di ponti di tessuto tra i margini dellaferita
- Angoli acuti, ma quasi sempre privi di codette(si può osservare per lo più soltanto quella diuscita).
Tipi di lesioni
Nel cranio si producono fratture estese o larghebrecce ossee.
Nelle ossa lunghe si producono fratturepluriframmentate.
Negli arti si producono amputazioni di dita oanche di mani o piedi.
Diagnosi medico legale
Nell’omicidio è principalmente interessato ilsegmento cefalico.
Il suicidio è eccezionale.
Negli infortuni vengono colpiti soprattutto gliarti.
LESIONI DA CORPI CONTUNDENTI
Le lesioni da azione contusiva vengono comunemente classificate in:
• Irritazione cutanea
• Escoriazione
• Ecchimosi
• Ferita lacero-contusa e lacera
• Lacerazione e rottura viscerale
• Frattura scheletrica e lussazione articolare
Sono contundenti corpi di forma piana oconvessa, privi di spigoli o provvisti di latiarrotondati e smussi (mezzi naturali di difesa odi offesa: gomiti, mani, piedi, o strumenti dilavoro e oggetti comuni: martelli,mazze,bastoni, pietre).
Azione: contusiva o forza ottusa, non taglientené pungente.
Irritazioni cutanee
• Se la compressione non eccede i limiti di resistenza dei tessuti ed è di breve durata si ha un’ischemia ed una stimolazione (più o meno dolorosa) delle terminazioni nervose, cui segue una iperemia (per vasoparalisi) ed edema della parte compressa(es. schiaffo)
• In caso di battiture non violente reiterate nel tempo nella medesima sede cutanea si ha un edema duro pluri-contusivo : una lesione cronica, pastosa, edematosa, con ispessimento del sottocutaneo.
Escoriazioni
Asportazione dell’epidermide (e, per analogia,dell’epitelio delle mucose) prodotta da uncorpo contundente .
Azione: meccanismo duplice con azionecontemporanea di strisciamento e dicompressione prodotta da un corpocontundente che agisce in senso tangenzialeal piano cutaneo.
• La direzione secondo la quale ha agito il mezzo contundente è indicata dalla presenza di lembi epidermici: l’angolo da questi formato con il piano cutaneo escoriato è aperto verso la parte dalla quale la violenza contusiva ha agito.
Tipi di escoriazione
Primo grado:al distacco dell’epidermide segue la trasudazione della linfa e formazione di una sottile crosta sierosa (escoriazione bianca), che si essicca.
Secondo grado:il distacco interessa anche le papille del derma, il sangue dei capillari lacerati si rapprende formando una crosta siero-ematica.
Terzo grado:l’escoriazione colpisce in profondità il derma e l’emorragia è copiosa formando una spessa crosta ematica (escoriazione rossa).
• La crosta è indice di reazione vitale, cioè di lesione avvenuta in vita, infatti nel cadavere non si forma (il sangue dissecca ma non coagula e forma uno strato sottile poco aderente)
• L’interesse medico-legale è legato al fatto che le escoriazioni sono un indizio di violenza esterna contro la persona.
Caratteri tipici
Si devono considerare:
• Sede
• Numero
• Direzione
• Forma
• Estensione
• Sono estese e numerose: negli schiacciamenti del corpo e nei gravi traumatismi in genere
• Le sedi :sono principalmente parti scoperte e sporgenti (viso ed arti: es. viso e dorso delle mani nelle colluttazioni, collo nello strozzamento, labbra e pinne nasali nella soffocazione, radice delle cosce nella violenza sessuale)
• La direzione: è desunta dalla presenza di «lembi epidermici» rimasti aderenti, che formano un angolo aperto verso il lato da dove si è mosso il corpo contundente.
La forma: è irregolare, a volte figurata tale dariprodurre sulla pelle il mezzo che la ha prodotta(disegno degli pneumatici, forma quadrata nei colpidi martello, forma a nastro dei colpi di scudiscio).
Le unghiature derivano dalla pressione del marginelibero ungueale sulla cute ed hanno una tipicaforma semilunare.
Le graffiature sono prodotte dallo strisciamentodell’unghia sulla cute e appaiono come fini strielineari, parallele o leggermente convergenti.
Diagnosi medico legale
Le escoriazioni si formano anche nel cadavereescoriazioni post-mortali (da urti ospostamenti del cadavere), visibili a distanza dialcune ore dalla morte per evaporazionetegumentaria, sono depresse pergamenacee eprive di crosta (perché manca il fenomenotrasudativo-emorragico).
Ecchimosi
Fuoriuscita del sangue dai vasi, che si raccoglie neitessuti, mentre la cute rimane integra.
Azione: si formano per meccanismi di:- compressione (che schiaccia i vasi causandone la
rottura)- trazione (che provoca lo stiramento dei vasi e la loro
lacerazione)- decompressione o suzione (per diminuzione della
pressione esterna e quindi sovradistensione e rotturadei vasi )
- sforzo (per aumento della pressione sanguigna erottura dei capillari)
Caratteri tipici
Forma e dimensioni:- Petecchie: ecchimosi puntiformi di origine capillare; sono piccole, uniche, a punta
di spillo- Ecchimomi: manifestazione emorragica cutanea con caratteri intermedî tra
ecchimosi ed ematoma; tumefazioni, di vaste dimensioni, diffuse e non fluttuanti- Ematomi: voluminose raccolte di sangue in un tessuto o in una cavità
dell’organismo (ematomi sottocutanei, ematoma epidurale, ematomasubdurale, ematoma subaracnoideo, otoematoma, ematoma da ferita chirurgica,ematoma subungueale)
- Bozze ematiche: ematomi voluminosi e fluttuanti- Sugellazioni: piccole emorragie puntiformi ravvicinate e confluentiLe ecchimosi figurate sono importanti per l’identificazione del mezzo lesivo. Tra
queste :- vibici che hanno forma allungata, a stria o a nastro, e sono prodotte dai colpi di
verga o frusta- ecchimosi digitali di forma ovale, dovute alla compressione dei polpastrelli delle
dita (per manovre di afferramento nell’immobilizzazione violenta)
Evoluzione
• La comparsa delle ecchimosi superficiali: èimmediata
• Le ecchimosi formatisi negli strati profondi delsottocutaneo hanno comparsa tardiva
Non sempre la sede corrisponde a quella su cui si èesercitata l’azione contusiva.
Il sangue infatti, specie negli stravasi profondi, si puòdiffondere lungo vie di minore resistenza: migrazioneche consiste nello spostamento dello stravaso ematicoper effetto della gravità lungo le vie anatomichepreformate (es. nelle fratture della base cranicaanteriore il sangue dà origine all’ecchimosi palpebrale)
Quindi il punto di affioramento del sangue alla superficiecutanea non sempre corrisponde alla sede anatomicaoriginaria dello stravaso.
Variazioni cromatiche: - all’inizio l’ecchimosi è rossa (il sangue stravasato è ancora
ossigenato)- dopo qualche ora diviene rossastra (a mano a mano che
l’emoglobina si riduce e si forma emoglobina ridotta)- dopo 6-8 giorni diventa verde- dopo 8-12 giorni si fa gialla(per il progressivo degradarsi dell’emoglobina nei pigmenti di
emosiderina ed ematoidina)- dopo 12-15 giorni sparisce- Queste modificazioni di colore iniziano alla periferia
dell’ecchimosi e progrediscono verso il centro.
Diagnosi medico legale
Possono essere di origine traumatica o spontanee(da infezioni, intossicazioni o diatesi emorragiche)
Le ecchimosi costituiscono un carattere di reazionevitale perché indicano il permanere dellapressione sanguigna e quindi della circolazione,tuttavia si possono produrre anche dopo la mortequando un’altra forza supplisca alla pressionesanguigna (es. nell’impiccagione, per lasospensione del cadavere, si formano petecchieagli arti inferiori, di genesi post-mortale)
• Le ecchimosi post-mortali sono in genere localizzate in zone ipostatiche, hanno forma rotonda e diametro che in genere non supera il mezzo centimetro, sono numerose e non confluenti, ma soprattutto non hanno il reticolo di fibrina, per cui il sangue, non essendo aderente ai tessuti, può essere facilmente asportato da questi con l’acqua.
Ferite lacero-contuse
Sono soluzioni di continuo dei tegumenti e delleparti molli sottostanti prodotte da un corpocontundente.
Azione: si esplica con un meccanismo distrappamento (ferita lacera) o con un duplicemeccanismo di strappamento (trazione) eschiacciamento (compressione) (ferita lacero-contusa).
La forma può essere lineare, curvilinea, stellare, alembo o a largo squarcio.
Caratteri tipici
- Margini contusi, ecchimotici, irregolari e non combacianti
- Scollamento dei tessuti su piani diversi con creazione di anfrattuosità
- Presenza di “ponti” e lacerti fibrosi tra i margini
- Fondo costituito da detriti di tessuto e coaguli di sangue
• I ponti sono costituiti da fasci connettivali, filuzzi nervosi o vasi di un certo calibro, che hanno resistito all’azione discontinuativa del mezzo lesivo per una maggiore elasticità.
• La forma ha scarso rapporto con quella dello strumento che le ha prodotte, anche se vi sono arnesi a margini relativamente aguzzi che lasciano impronte totali o parziali (es. martelli, ingranaggi etc)
• Il danno è di maggiore gravità , per la contusione e la necrosi dei margini che ritarda i processi di riparazione e favorisce lo sviluppo di germi
Diagnosi medico legale
Sono lesioni solitamente accidentali dainfortunio sul lavoro.
Possono essere inferte anche a scopo diomicidio o lesione personale.
Rientrano nella categoria delle ferite lacero-contuse i morsi, però le lesioni prodotte dagrossi canini hanno i caratteri delle ferite dapunta
Morsicature
• La forma dell’impronta corrisponde a quella delle arcate dentarie ed al modo di mordere dei vari animali.
Lacerazione/rottura dei visceri
• Encefalo
• Polmoni
• Milza e fegato («rottura in due tempi»)
Frattura scheletrica e lussazione articolare
• Identificazione del mezzo produttore
• Ricostruzione del meccanismo d’azione
Identificazione del mezzo produttore
• Solo nelle ossa «piatte», soprattutto della volta cranica e quando il corpo contundente è a stretta superficie ed animato da notevole forza viva si verifica un «complesso fratturativo circoscritto»: lesioni «a stampo» (riferibili al battente di un martello, o spigolo vivo di un portacenere, o margine acuto di una sbarra, o scalpello)
In caso di impatto con superfici estese (es. precipitazione al suolo)
• Frattura a mappamondo: dovuta all'urto dell'ovoide cranico contro una superficie estesa (ad es. il suolo); è costituita da linee che si dipartono a raggiera dal punto colpito (rime meridianiche), e da uno o più anelli di linee concentriche a detto punto (rime equatoriali):
• le prime sono da compressione
• le seconde da inflessione.
Ricostruzione del meccanismo d’azione
• Fratture ad azione diretta
• Fratture ad azione indiretta
LESIONI DA ARMA DA FUOCO
•
Quesiti medico-legali
• 1. se trattasi effettivamente di una lesione da arma da fuoco
• 2. se trattasi di lesione omicidiaria, suicidaria o accidentale
• 3. con quale arma è stata prodotta
Armi da fuoco
Sono congegni meccanici che hanno la funzionedi lanciare a distanza masse pesanti (proiettili)con grande velocità, utilizzando l’energia deigas sviluppati dall’accensione di miscugliesplosivi.
Miscugli esplosivi
La carica di lancio o miscuglio esplosivo impropriamente detta polvere:
- polvere nera o pirica : (salnitro, carbone e zolfo) si infiammano e bruciano lentamente producendo molto fumo – non è più adoperata
- polvere bianca : (nitrocellulosa o nitroglicerina) senza fumo, hanno elevata velocità di infiammazione e combustione ed hanno una forza di propulsione superiore
- polvere da innesco : (solfocianuri, stifnati o azotidrati) si accendono con l’urto del percussore e si collocano nel detonatore per dare fuoco alla carica contenuta nella cartuccia
Diagramma di una cartuccia:
1) Proiettile
2) Bossolo
3) Polvere da sparo
4) Base o Fondello
5) Innesco
Il bossolo è l’involucro che contiene la capsula o fondello, la carica di lancio (polveri) e il proiettile.In esso si distinguono una parte posteriore (fondello), una parte centrale (corpo) ed una parte anteriore (colletto).Il fondello porta applicata al suo centro la capsula contenente il detonante (che produce l’accensione delle polveri quando subisce l’urto del percussore).La carica di lancio è costituita da polvere esplosiva.
Proiettili :- un tempo sferici e di solo piombo - pallottola- oggi di forma cilindro-conica o ogivale con un nucleo di
una lega di piombo e stagno, antimonio, coperto da unrivestimento di metallo più resistente (lega di rame conaltri metalli) – proiettili incamiciati o blindati
Ciò evita i gravi effetti lesivi prodotti dai proiettili di solopiombo, che sono frammentabili e deformabili
Per calibro si intende il diametro dell’anima della canna.Il calibro del proiettile corrisponde al suo maggior
diametro e il peso varia da 3 a 15 grammi.
Delle varie armi hanno interesse medico legale:
- Armi a canna lunga (fucili da caccia, carabine,mitra)
- Armi a canna corta (pistole, rivoltelle)
Il proiettile è infisso posteriormente in unbossolo che contiene la carica esplosiva,costituendo nell’insieme la cartuccia.
Le cartucce sono riunite nei caricatori .
Nelle rivoltelle invece le cartucce vanno infilatenelle apposite cavità del “tamburo” rotante.
Il proiettile si muove nello spazio secondo unalinea parabolica , in quanto la forza viva siesaurisce a causa della resistenza dell’aria edell’azione della forza di gravità.
Meccanismo d’azione dei proiettili
Il proiettile lanciato nello spazio è animato da vari movimenti:- traslazione : fa percorrere al proiettile la traiettoria; avviene
secondo una linea (traiettoria) che è il prolungamentodell’asse della canna, ma, per la resistenza dell’aria e lagravità, la linea percorsa assume il tipo di parabola
- rotazione : intorno al proprio asse, impressa dalla rigaturainterna della canna, serve a mantenere il proiettile con lapunta in avanti e ne aumenta il potere di penetrazione, perl’azione di vite
- vibrazione : dipende dalla enorme energia cineticaaccumulata dalla massa del proiettile sotto la spinta dei gas
- caduta : dovuta alla gravità
Raggiunto il bersaglio il proiettile vi urta conviolenza schiacciando ed introflettendo lapelle; quindi divarica i tessuti e penetra comeun cuneo.
La penetrazione è facilitata dal movimentorotatorio, che agisce come un trapano.
Lo scoppio aumenta gli effetti lesivi delproiettile.
Tipi di lesione
- Contusioni : dovute alla bassa velocità del proiettile che perde ilpotere di penetrazione -> il proiettile si limita ad urtare la pelleproducendovi una ecchimosi semplice o escoriata (il bersaglio èsituato tra 1000 e 1800 m)
- Ferite : quando il proiettile ha la forza viva necessaria per perforarela pelle e penetrare nel corpo -> si formano ferite a fondo cieco(foro di entrata e tramite incompleto), ferite trapassanti( foro diingresso, tramite completo e foro di uscita), ferite a semicanale(quando il proiettile urta di striscio una superficie curva, come unbraccio, e scava nella cute una specie di doccia) (il bersaglio èsituato a meno di 1000m)
- Lesioni da scoppio : quando il proiettile non si limita allaperforazione ma provoca una dilacerazione dei tessuti; per aversitale effetto occorre che il proiettile sia all’inizio della traiettoria eattraversi il corpo con elevatissima velocità (il bersaglio è situato tra150 200 m)
- Lesioni da proiettili secondari :per frammenti metallici del proiettile (o anche bottoni, fibbie) che si comportano come altrettanti proiettili -> escoriazioni, ecchimosi o ferite
Caratteri dell’orifizio di ingresso
Variano con la distanza dalla quale è statoesploso il colpo.
Se il colpo proviene da lontano le lesioni sonodovute solo all’azione meccanica del proiettile
Se invece il colpo è stato esploso in vicinanza siaggiungono gli effetti dei prodotti solidi ogassosi sviluppati dalla combustione dellapolvere
Colpi esplosi a distanza
Solo effetti dell’azione meccanica del proiettile, mentre mancano gli effettidella combustione della polvere
- Ferita cutanea : foro con margini sfrangiati, di diametro inferiore a quellodel proietto, a causa della retrazione elastica della pelle. Può essererotondo (il proiettile penetra con direzione perpendicolare al pianocutaneo), ovale (la penetrazione avviene in modo obliquo), irregolare (ilproiettile è deformato)
- Orletto di detersione: piccolo cercine di colore nerastro e untuoso (per il depositarsi sui margini della ferita dello sporco che il proiettile asporta dalle pareti interne della canna)
- Orletto di escoriazione : alone di 2 -3 mm, circolare e concentrico al forocutaneo (se il proiettile colpisce con direzione perpendicolare) oppureovale e più esteso dal lato di provenienza del proiettile (se il proiettilepenetra obliquamente); si forma per l’azione contusiva ed escoriativa cheil proiettile esercita sulle pareti del cono di depressione, quando ilproiettile introflette a dito di guanto la cute.
Penetrazione perpendicolare ed obliqua del proiettile e formazione dei relativi orletti
Colpi a contatto
Quando l’arma è tenuta a diretto contatto con la pelle simodificano i caratteri della ferita di ingresso per effettodei gas e talvolta dell’impronta dell’arma
- Ferita cutanea : largo squarcio di forma stellata, conmargini laceri e scollati, più ampio del foro di uscita; èdovuta alla violenta espansione dei gas che esconodalla canna (applicata sulla pelle) e a forte velocità esotto pressione penetrano nel sottocuneo lacerandodall’interno a raggiera il foro di ingresso
- Impronta a stampo : piccola ferita figurata, situata inprossimità del foro di ingresso, che riproduce comeuno stampo il piano anteriore dell’arma
Colpi a bruciapelo
Sono visibili gli effetti dell’ustione:- Ferita cutanea : foro netto- Orletto di detersione: (eventuale)- Orletto di escoriazione- Alone di ustione : causato dal fuoco che esce dalla canna, con bruciatura
di peli e ustione superficiale dell’epidermide (per azione della fiamma, a 5-6 cm)
- Alone di affumicatura : annerimento della pelle circostante il forod’ingresso (per i residui della polvere combusta che si depositano intornoal foro d’ingresso e anneriscono la pelle) – scompare con il lavaggio
- Alone di tatuaggio : colorazione persistente della cute intorno al foro diingresso (per i componenti solidi più grossi della polvere incombusta che siinfiggono nel derma) – non scompare con il lavaggio
- Alone di compressione : zona contusa ed escoriata intorno al forod’ingresso (per azione contusiva dei gas usciti a forte pressione dallacanna)
Questi aloni sono circolari e concentrici al foro diingresso (se il colpo raggiunge la cute condirezione perpendicolare); possono essereovali, con foro di ingresso eccentrico, se ilcolpo è obliquo, però, a differenza dell’orlettoescoriato, l’alone si sviluppa di più dalla parteopposta alla provenienza del tiro.
Colpi in vicinanza
Mancano gli effetti dell’ustione mentre sono presenti:
- Alone di affumicatura
- Alone di tatuaggio
- Alone di compressione
La loro scomparsa è graduale alle diverse distanze:
- ti 5 e i 10 cm scompare l’alone di ustione
- tra i 10 e i 15 cm scompaiono quelli di affumicatura e dicompressione
- Dai 25 ai 40 cm e oltre scompare quello di tatuaggio
Caratteri del tramite
E’ il tragitto che il proiettile percorre nel corpo umano.Si presenta come un canale scavato nei tessuti interni,
delimitato da pareti anfrattuose ed infiltrate di sangue.Può terminare:- A fondo cieco (in una cavità interna o in un organo)- Si apre all’esterno (tramite transfosso)Di solito è rettilineo, ma se il proiettile subisce deviazioni può
essere curvilineo o angolato a linea spezzata.Sua caratteristica è di essere imbutiforme, slargandosi verso
l’uscita ; la svasatura può essere circolare, se il colpo ègiunto perpendicolare, o ellittica se il colpo è obliquo.
Se il proiettile si frammenta vi saranno tramiti multipli
Caratteri del foro d’uscita
Ferita cutanea (rotonda, stellare, ovale o piccola fenditura lineare) conmargini irregolari, estroflessi e infiltrati di sangue.
Il foro d’uscita è maggiore di quello d’entrata (tranne che nella ferita da scoppio nei colpi a contatto).
E’ unico, ma si hanno orifici multipli quando si formano proiettili secondari.
Caratteri diffenziativi dal foro di ingresso : assenza di orletto escoriato, di ustione, di affumicatura, di tatuaggio.
Vi sono due eccezioni:- Orletto escoriato intorno al foro di uscita, quando il proiettile nell’uscire
schiaccia la pelle contro una resistenza (es. cintura di cuoio)- Leggera affumicatura d’uscita, quando il fumo, penetrato in un tramite
breve e uscito all’esterno, viene trattenuto dagli indumenti e si deposita sulla pelle attorno al foro di uscita
LESIONI DA CARICHE MULTIPLE
Armi da caccia caricate a proiettili multipli.
Una cartuccia da caccia contiene numerosi pallinisferici di piombo che escono ammassati a palla mantenendosi così per 1-2 m di traiettoria per poi distanziarsi tra loro formando la rosata che, raggiunta la massima estensione, poi decresce con il progredire della distanza, man mano che i pallini perdono velocità.
La rosata ha forma ovoidale con diametro longitudinale doppio di quello trasversale.
Tipi di lesione
- Grossa ferita unica :un solo foro d’entrata, a largabreccia, con margini sfrangiati -> quando il colpoè sparato da vicino (pallini ancora ammassati)
-Grossa ferita principale contornata da ferite puntiformi : quando la massa dei pallini ha appena iniziato la dispersione
- Ferite multiple puntiformi : corrisponde allarosata piena; le ferite sono prodotte dall’azionedei singoli pallini e sono piccole e rotonde o ovalio allungate a stria
DIAGNOSI MEDICO LEGALE
- Diagnosi differenziale con altri mezzi lesivi- Distanza di sparo- Direzione del colpo nella traiettoria balistica e in quella
anatomica- Numero di colpi che hanno attinto l’individuo- Identificazione dell’arma- Identificazione delle polveri da sparo, con apposite
reazioni effettuate sui residui repertati o sulla mano dello sparatore (guanto di paraffina)
- Differenza sulla causale del ferimento: omicidio, suicidio, lesione accidentale