la piazza del delta - 2012giu n72

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 72 www.lapiazzaweb.it del Delta

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La Piazza del Delta - 2012giu n72

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Page 1: La Piazza del Delta - 2012giu n72

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 72 www.lapiazzaweb.it

del Delta

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Page 2: La Piazza del Delta - 2012giu n72

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Page 3: La Piazza del Delta - 2012giu n72

Il Polesine si scopre zona sismica

Terremoto

pag. 6

Gennari a Giacon: “Il bilancio è in regola”

Porto Viro

pag. 8

TAGLIO DI PO, INAUGURATO IL G.B. STELLA

Gli effetti del terremoto colpiscono anche il turismo di Rosolina. Sono i vacanzieri che arrivano da lontano,

soprattutto dall’estero, quelli che appaiono come i più preoccupati per la

“vicinanza” di Rosolina Mare ai territori dove il sisma ha provocato danni e

portato distruzione.

pag. 20

ROSOLINA, STAGIONE BALNEARE A RILENTO

Con l’inaugurazione uffi ciale del nuovo plesso “G. B. Stella”,

il progetto di ristrutturazione, iniziato dall’ex Amministrazione

Crivellari, trova fi nalmente il suo compimento, con il taglio

del nastro di fronte alle autorità civili e religiose.

pag. 18

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 72 www.lapiazzaweb.it

del Delta

Una tonnellata di Parmigiano nel Delta

Porto Tolle

pag. 12

pagg. 4-5,13

Ente Parco, opportunità o palla al piede?Dopo quindici anni, non è stato deciso molto. Ora il piano sembra prossimo all’approvazione

Il parco del Delta del Po. Freno allo svilup-po o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che

animano numerosi dibattiti ed accesi confron-ti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del piano ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire defi nitivo. Un’eventuali-tà che a non tutti piace dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”. Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la Provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turi-

smo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella primavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini, negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi propone l’istituzione del parco interre-gionale (in verità previsto dalla stessa legge

istitutiva del parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso). Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e defi nitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, tanto che la fon-dazione Cariparo ha avanzato la proposta di candidare il Delta del Po tra i patrimoni dell’umanità. Insomma oltre alle reciproche accuse nulla sembra destinato a succedere, quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi?

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano

In politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi.

Più che chiedersi chi nominare nel con-siglio d’amministrazione di Veneto Svilup-po, che “bandierina” piantare su ogni sin-gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della fi nanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz-zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere.

Il problema è che si trova sempre in-vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu-to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi-che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della fi nanziaria.

continua a pag. 3

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

continua a pag. 8

L’Intervento

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governa-tore del Veneto Luca Zaia una lettera di

protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

di Francesca Zaccariotto*

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Page 5: La Piazza del Delta - 2012giu n72

Porto ViroFESTA DEL BASTARDINO

Dopo alcuni rinvii a causa del maltem-po, anche quest’anno si è svolta la

quinta edizione della Festa del Bastar-dino promossa dall’associazione Oasi Onlus presso il centro sportivo Acras Murazze, un momento importante

per l’associazione Oasi onlus, che da anni vede impegnata la sua presiden-tessa Rina Bovolenta coadiuvata dai

volontari, nella tutela e la protezione di cani e gatti. In occasione della Festa

del Bastardino, infatti, l’Oasi ha fatto adottare tre cuccioli meticci di golden

retriever e l’associazione Artisti del Delta ha donato otto opere per una

raccolta fondi. Come da programma, oltre alla dimostrazione del Gruppo

Cinofi lo da Soccorso gli Angeli di Cavar-zere, si è svolta la sfi lata canina di 42

meticci e 11 cani di razza di piccola taglia presentata dalla psicologa Elisa Bovolenta ed osservata da un’attenta

giuria composta da tanti bambini e adulti che ha decretato i vincitori dei

cinque primi cani classifi cati.

Salvaguardia ambientaleDEGAN STA PREDISPONENDO UN PIANO

La presidente della Provincia Tiziana Virgili ha ricevuto a Palazzo Celio il nuovo comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Paola Degan. L’attenzione su temi della salvaguardia ambientale, il controllo di corsi d’acqua secondari, la caccia, la pesca, l’antibrac-conaggio e rifi uti sono stati gli argomen-ti trattati rimandando ad un prossimo incontro le modalità di attuazione di forme di collaborazione “soprattrutto per un territorio quale il Parco del delta del Po” come ha ricordato il capo di Palazzo Celio.Il neo comandante in carica dal 4 giugno ha già conosciuto il territorio dato che “dal 1999 al 2005 ho retto la sede di Padova che s’interessava anche della provincia polesana” ricordando come la Guardia Forestale sia un corpo di Polizia che si occupa dell’ambiente e possieda uffi ci anche nelle aree protette funzionali alla sorveglianza dei parchi nazionali.

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Delta Provincia RegioneRegionePORTOVIRO

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Imu, aliquote ritoccate in alto

ROSOLINA

pag. 17

I Cob parteciperanno all’animazione

TAGLIO DI PO

pag. 25

Il debutto del sindaco

NomineMANZATO COORDINATORE DEL DISTRETTO DI PESCA

Sarà l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto Franco Manzato a coordinare per il primo biennio di attivi-tà il Comitato di gestione del neonato Distretto di Pesca Alto Adriatico. E’ questa l’indicazione unanime data al ministro Mario Catania dagli assessori delle tre Regioni interessate: oltre a Manzato, Tiberio Rabboni per l’Emilia-Romagna e Claudio Violino per il Friuli Venezia Giulia. Tra le urgenze del mandato il fermo per le imbarcazioni della piccola pesca in modo da fi ssare per i Compartimenti marittimi delle tre Regioni un periodo di stop ragguagliato alle connotazioni ambientali e socio-economiche dei Compartimenti medesimi. Questo signifi ca un fermo pesca dal 16 luglio per poi riprendere l’attività il 3 settembre.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS Srledito da GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le diffi coltà di un rapporto piuttosto

sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i fi nanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La fi nanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”.

I tecnici osservano però che la fi nanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fi no alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”.

Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa.

“Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntua-lizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma effi ciente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

segue da pag. 1

Nicola Stievano

FelicitazioniIL NOSTRO DIRETTORE

SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gam-bin che lo scorso 23 giugno è convolato

a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi

di un futuro felice insieme.

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Il Delta riserva internazionaledella biosfera

SCUOLA

pag. 30

Insegnanti in esubero impiegati nel sostegno

CULTURA

pag. 33

Concerti: il tour estivo di Prhome

MODA ESTATE

pag. 38

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe

pag. 36

POLITICA

pagg. 34-35

La Lega cambia leader, il nuovo corso affi dato a Tosi

Page 6: La Piazza del Delta - 2012giu n72

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

PIANO DEL PARCO

Dietro a tanta sollecitudine la Corte dei Conti

Angelo Motta, militante della Federazione della sinistra portotollese, ribadisce la posizione del partito in merito al Parco. Consigliere dell’Ente

come delegato della Presidentessa Tìziana Virgili, Motta è noto per essere accanito oppositore della riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, “dannosa per il territorio in tutti i suoi aspetti: la riconversione danneggerebbe la salute dei cittadini ed anche le atti-vità economiche prevalenti nel nostro territorio, ovvero pesca ed agricoltura”. Al contrario, secondo Motta, “Il

parco offre moltissime possibilità di sviluppo”. “Guardiamo all’Emilia Romagna: perché lì il parco funziona e crea posti di lavoro? Da noi invece non ci si vuole decidere e la politica del compromesso ha bloccato ogni possibilità di sviluppo. Ora gli stessi fi gli di questa politica accusano il Parco di frenare uno sviluppo che loro stessi non hanno voluto creare”.

“Per fortuna” continua Motta “la Corte dei Conti ha iniziato ad indagare sui soldi spesi per il piano ambientale del Parco che manca da 15 anni e il ministro dell’ambiente ha minacciato di tagliare i fondi qualora questo non venisse ap-provato in tempi brevi”.

F.D.L.

Il parco del Delta del Po. Freno allo sviluppo o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che animano numerosi dibattiti ed accesi

confronti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del pia-no ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire defi nitivo. Un’eventualità che a non tutti piace dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”.

Nel gennaio 2011 è stato posto fi ne al commissaria-mento del parco; a seguire l’elezione del presidente Gere-mia Gennari, tutt’ora in carica. L’approvazione del piano è attesa dal 1997, ovvero da quando il parco è stato costitu-ito con apposita legge regionale.

Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turismo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella pri-mavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale

di Polesine camerini (comitato che ha promosso una gran-de manifestazione nazionale ad Adria), negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi propone l’istituzione del parco interregionale (in verità previsto dalla stessa legge istitutiva del parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso).

Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e defi nitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, una risorsa sulla quale, invece, la fondazione Ca-riparo ha deciso di investire avanzando la proposta di candi-dare il Delta del Po tra i i beni Patrimonio dell’umanità. Per il comitato il cui portavoce è il referente di Federcaccia, Car-nacina: “Gli insediamenti produttivi delle vongole, dietro agli scanni, non devono avere ulteriori vincoli e burocrazia”.

È poi critico nei confronti dell’ente parco sull’isola di Batteria: “Da quindici anni è in uno stato di abbandono, o la Regione intende fare programmi seri di intervento o si continua a parlare. Porto Tolle non vuole chiamarsi fuori da niente, ma bisogna passare ai fatti”.

Per Legambiente, l’idea del comitato “Antiparco” “non

è originale. Già nei primi anni ’90 se ne formò uno che non ebbe altro compito che paventare pericoli e tragedie che puntualmente non si sono mai avverate. Le funzioni dei comuni non sono state espropriate, si è continuato a costruire, le attività economiche non sono state bloccate dal Parco ma dalla successione di crisi economiche con origini ben diverse”.

Per Motta (consigliere dell’ente parco) “troppe menzo-gne sono state dette in questi 15 anni sul Parco del Delta e ci troviamo qui, nel 2012 con un Ente Parco che macina soldi dal 1997, con comuni che ricevono grossi contributi tramite l’Ente e tramite l’Europa, ma con le stesse bugie che vengono palesate in continuazione. A pochi metri da noi il Parco Emilia Romagna naviga in buone acque, crea occu-pazione, distribuisce permessi di caccia, fornisce marchio al pescato e all’agricoltura”.

Accuse incrociate, proposte inascoltate, bisogni ignora-ti, e intanto ancora si aspetta. Quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi?

di Francesca De Luca

“Al momento molte polemiche

e poche decisioni chiare

e defi nitive”

Carnacina: “Porto Tolle non vuole

chiamarsi fuori da niente, ma bisogna

passare ai fatti”

TERRITORIOIl parco del Delta del Po pare destinato a dividere gli animi.

Per alcuni è un’opportunità fondamentale, tanto da meritare l’attenzione dell’Unesco, per altri

un laccio che non permette lo sviluppo del territorio. E ancora:

ci sono convinti sostenitori dell’inter-regionalizzazione dell’ente

e assoluti detrattori. Intanto il Piano sembra essere

prossimo all’approvazione Parco, opportunità o palla al piede?

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555Argomento del mese

Legambiente Rovigo

Nessuna costruzione è mai stata bloccataSotto tutela solo parte degli argini e delle lagune Sul parco le divisioni, le idee, i punti di vista, sono molteplici e differenti. Ci sono

i politici, i cacciatori, i pescatori, gli agricoltori, ognuno con la propria visione. E c’è Legambiente, che conosce l’argomento in modo approfondito e non fa

mancare le sue considerazioni in merito. Giorgia Businaro, direttrice di Legambiente Rovigo, defi nisce innanzitutto le aree che rientrano nel parco, per sfatare alcune dichiarazione di chi, il parco, proprio non lo vuole. “L’opposizione al Parco nasce come “cacciatori contro ambientalisti”, Con la LR 36/97, che ha istituito il parco, è stata approvata anche una cartografi a temporanea del parco, defi nibile “a macchia di leopardo” (frutto di una lunga contrattazione politica e non tecnica) e deve essere chiaro che nessun centro abitato è incluso nel parco, pertanto le attività edilizie non possono essere bloccate dal parco; le aree agricole sono pochissime, marginali lembi abbandonati, pertanto nessuna attività agricola è bloccata dal parco; le aree periurbane, industriali, di sviluppo, sono fuori dal parco. Insomma nel parco non abita nessuno e nessuna attività edilizia è mai stata bloccata dall’Ente parco. Allora qual’è l’area del parco? “Golene, rami del fi ume, alcune lagune, il 50% delle superfi cie delle valli e dagli scanni, fatta salva una fascia di 30 metri”. Ovvero le aree che interessano ai cacciatori.

I cacciatori dunque sono la catego-ria che più detesta l’ente parco, ma non solo. Ma ci si domanda davvero come il parco può divenire un’opportunità per il territorio e quali siano le proposte che si dovrebbero avanzare per rendere que-sto più attrattivo? Per Businaro “Oggi vince chi fa sistema, chi è in grado di stare sul mercato ed offrire una rete di servizi capillari. Il turista, la famiglia che arriva, cerca da casa i servizi offerti da un sistema territorio perché cerca in poco tempo di fare molto. Il parco deve promuovere le offerte diversifi cate delle spiagge (da Rosolina a Scanno Boa), degli alloggi, dei locali, e le offerte sportive (bici in parco, cavallo, pesca sportiva, giri in barca, barche a vela, giri in canoa, tour sugli argini), dovrebbe veicolare e coordinare le offerte serali, le sagre, concerti, animazioni estive (che peraltro fi nanzia).

Lo scorso anno a Rovigo Legambiente mostrò calcoli che dimostravano che con un decimo dell’investimento previsto per il carbone si sarebbe potuto investire in effi cienza energetica nei settori dell’edilizia residenziale e commerciale, ricavando un impatto occupazionale oltre 10 volte superiore a quello della centrale a carbone. “Tale scelta” spiega la direttrice, “avrebbe messo/potrebbe mettere in moto le piccole e medie aziende del Polesine che lavorano in edilizia, nel manifatturiero, potrebbe attivare una fi liera produttiva di materiali innovativi per la riqualifi cazione energetica degli edifi ci usando risorse agricole oggi trascurate (la cannuccia di palu-de) o abbandonate (la canapa)”. Quanto fosse praticabile tale ipotesi lo dimostra lo studio della Camera di commercio di Rovigo sulle rinnovabili presentato lo scorso anno e lo studio sull’edilizia sostenibile del sindacato degli edili Cgil, la Fillea, sem-pre dello scorso anno.

Investendo in effi cienza energetica, occupazione oltre 10 volte superiore a quello della centrale

F.D.L.

di Francesca De Luca

Un referendum per decidere se rimanere nell’EnteLa proposta del Comitato “no parco” a porto Tolle

C’è Motta che, in linea con la posizione della Provincia, da lui rappresentata all’interno dell’ente, vede nel parco la possibilità di riscatto per un territorio dalle enormi potenzialità ignorate. Ma c’è anche chi, al contrario, ritiene che il parco sia “un freno allo sviluppo”, un ente che anziché creare occupazione impone vincoli che andrebbero a discapito degli abitanti. Di

questo avviso sono la segretaria provinciale della Cisl, Valeria Cittadin, che in diverse occasioni ha defi nito il Parco un “legaccio” (specialmente in riferimento alla vicenda della riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini), ma ancor di più lo sono i cittadini che hanno formato una sorta di comitato “no parco” il cui portavoce, Lorenzo Carnacina, è anche vicepresi-dente di Federcaccia. Questi, in occasione del convegno anti-parco organizzato nell’aprile scorso (dal titolo: “Attuazione norme tecniche: minacce al nostro futuro”), ha proposto un referendum, per chiedere alla cittadinanza portotollese di decidere: se vuole o meno rimanere dentro il parco? Conseguentemente Emilio Oriboni, direttore generale del Consorzio Polesine, ha a sua volta proposto di ritirare i consiglieri locali all’interno del Parco, sino al supposto referendum. Una posizione, quella di Oriboni, che ha fatto discutere ed ha scatenato la pronta reazione dell’amministrazione comunale che nella fi gura del sindaco, Silvano Finotti, e dell’assessore Roberto Pizzoli, ha subito precisato che Porto Tolle non abbandonerà l’ente. Secondo l’amministrazione, infatti, la via a seguire è quella del dialogo costruttivo all’interno dello stesso, unico luogo nel quale sia possibile far valere le proprie rivendicazioni e discutere del futuro del territorio. Ciò che mette d’accordo tanto l’amministrazione che il nuovo comitato è la richiesta di poter decidere quali aree includere nel Parco e quali invece, non sottoporre a specifi ci vincoli.

Parco, opportunità o palla al piede?

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6 Territorio66 Territorio

Il territorio prova a tornare alla normalità dopo la serie di scosse di terremoto che dal 20 di maggio ai primi giorni di giugno

hanno tenuto tutti con il fi ato sospeso. Questo terremoto, infatti, anche se verrà archiviato come “dell’Emilia” ha toccato in profondità anche il Polesine, tanto che il consiglio dei mi-nistri non ha tergiversato un attimo nell’esten-dere anche alla provincia di Rovigo lo “stato di emergenza”. I comuni più colpiti, ovvia-mente sono stati quelli sul confi ne: Ficarolo, Castelnuovo Bariano, Salara, Castelmassa, con diversi abitazioni danneggiate, capannoni atterrati, aziende ferme e un morto sul lavo-ro: Paolo Siclari, rimasto ucciso in un crollo nell’azienda in cui lavorava a Castelmassa. Ma una lista dei danni l’hanno stilata anche ad Adria, con crepe al teatro a alla stessa sede municipale, e in quasi tutti i paesotti e le cittadine con un patrimonio architettonico sto-rico un po’ trascurato. La prima casa sismica venne inventata più o meno da queste parti, a Ferrara dopo il terremoto del 1570, da Pirro Ligorio ma rimase un modello mai copiato e

del resto chi immaginava che il Polesine fosse una terra soggetta a sommovimenti tellurici? A memoria d’uomo le minacce sono sempre arrivate dall’acqua, mai dalla profondità della terra che qui, tra l’altro, è sabbia.

“Le scosse registrate – ha spiegato Ro-berto Cavazzana vicepresidente dell’Ordine regionale dei Geologi – rientrano nei parame-tri indicati nelle mappe sismiche. Il Polesine è un’area a bassa intensità tellurica, è clas-sifi cato in fascia quattro solo alcuni comuni sono in fascia tre. Il Polesine si trova in una piana alluvionale dove gli strati superfi ciali del sottosuolo sono prevalente costituiti da sabbie e argille portate dai fi umi ma ciò non signifi ca sia completamente scevro da qualsiasi peri-colo. Per le case, infatti, le fondamenta che poggiano sulla sabbia potrebbero essere la

causa dei tanti danni riportati anche nel Po-lesine. In passato del resto non è mai stata data la giusta importanza alle caratteristiche del sottosuolo. Per questo abbiamo suggerito alla Regione Veneto di inserire nel Pat (Pia-no di assetto del territorio) come obbligatori gli studi di micro zonizzazione sismica. Ciò permetterà di individuare quali dovrebbero essere le caratteristiche degli edifi ci comune per comune”.

E sarà sempre la Regione del Veneto ad occuparsi della ricostruzione, rispetto a L’Aquila, infatti, non sono stati nominati super-commissari con super-poteri. A luglio il compito della Protezione civile sarà fi nito e toccherà al presidente Luca Zaia gestire i due miliardi e mezzo di euro (la cifra è ancora traballante) stanziati dal Governo. Ai sinda-ci dei comuni, invece, il compito di vigilare sulla ricostruzione soprattutto dei capannoni e trovare le risorse per l’adeguamento agli standard di sicurezza, visto che non saranno fi nanziate direttamente dallo Stato.

Per questo i sindaci polesani hanno

chiesto agevolazioni di natura fi scale come: la possibilità di derogare rispetto agli obblighi imposti dal patto di stabilità, piuttosto che trattenere interamente i proventi dell’Imu o la possibilità di scaricare una parte degli oneri sostenuti per la messa a norma e la manuten-zione degli edifi ci.

“Per chi si trova con l’abitazione inagibile – ha spiegato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, in occasione della sua visi-

ta in Polesine - è già prevista la sospensione dall’imposta fi no a settembre, tranne per le case di Rovigo”. Un intervento tempestivo in-vece è stato auspicato dal vicario del vescovo di Rovigo, monsignor Claudio Gatti, visto che la natura dei danni è soprattutto a carico degli edifi ci religiosi e fortunatamente il numero dei senza tetto è stato molto contenuto. L’incubo de L’Aquila volerà anche sulla testa dei po-lesani?

di Fortunato Marinata

Crollati gli edifi ci di culto ma anche case a capannoni. Due milioni e mezzo di euro per ripartire

Terremoto Il Polesine si scopre zona sismica

Dopo la paura si pensa alla ricostruzione

Il crollo di un campanile in Emilia Romagna

Tra gli effetti inediti del terremoto emiliano-polesano la liquefazione delle sabbie. Si tratta di un fenomeno che ha coinvolto

in massima parte le campagne dell’oltre Po ferrarese ma che è stato registrato in decine di siti anche in territorio rodigino. A patire questa nuova insidia sono state soprattutto le case, i capannoni, le strade costruite sui dossi di an-tichi paleo-alvei di fi umi oggi scomparsi. Una situazione che interessa da vicino il Polesine, dunque, visto che buona parte dei comuni rodigini e delle loro strade di collegamento in antico sono stati costruiti proprio su questi cumuli di sabbia trasportati e depositati dall’ac-qua, sfruttando il fatto che si trattava di terreni asciutti e rialzati rispetto al piano campagna, quindi più sicuri nel caso di rotte e tracimazio-ni non così rare al tempo. Ma di che cosa si tratta? Si tratta di larghe fessurazioni nel ter-reno caratterizzate dalla fuoriuscita di acqua e sabbia. Sul web esiste un esempio semplice ma molto esplicativo su che cosa succede nel sottosuolo delle nostre campagne in occasione di terremoti di magnitudo così elevata, per ri-produrlo anche a casa basta mettere sul fondo di un secchio del fango ottenuto da sabbia e acqua e ricoprire il tutto con della terra secca, percuotendo le pareti del recipiente si noterà quasi immediatamente lo sprofondamento del-la parte asciutta e l’acqua risalire in superfi cie. Prima del sisma anche i geologi avevano una conoscenza abbastanza vaga di questo tipo di conseguenze e soprattutto non se le aspetta-vano con queste proporzioni. “In Italia non si ha notizia di fenomeni di questo tipo – ha commentato all’Adnkronos Raffaele Brunal-

di, consigliere regionale dei geologi emiliani - il fenomeno della liquefazione ha bisogno di caratteristiche ed elementi precisi e concomi-tanti per manifestarsi: servono terreni sabbiosi immersi in acqua, come nel caso della Pianura Padana attraversata dagli alvei di paleofi umi, e una scossa sismica a provocare un forte scuo-timento. L’acqua va in sovrapressione e la sab-bia di conseguenza perde di aderenza, trasfor-mandosi nel fango letteralmente eruttato con il terremoto. Il fenomeno non può avvenire né su terreni argillosi, né su quelli rocciosi e anche per i terreni sabbiosi è necessaria la giusta tipologia di sabbia perché la liquefazione abbia luogo: devono essere sabbie compatte e recenti come quelle della Pianura Padana, che non hanno avuto il tempo di compattarsi e sono ancora soffi ci. Nei giorni immediatamente successivi alle scosse di terremoto squadre di geologi volontari hanno rilevato gli effetti derivanti dai fenomeni sismici e cosismici che hanno interes-sato la provincia di Rovigo. “Anche se il territo-rio veneto - ha affermato Roberto Cavazzana, vice presidente Ordine Geologi del Veneto - è stato colpito in modo meno grave rispetto a quelli limitrofi delle Province di Ferrara e Mode-na è molto importante continuare a verifi care gli effetti dello scuotimento sismico registrato anche nei Comuni dell’Alto e Medio Polesine. Particolare attenzione sarà data all’individua-zione di effetti locali particolarmente pericolosi, quali la liquefazione di strati sabbiosi saturi ed espulsione di acqua dal sottosuolo, dissesti arginali e stradali, rilievi di cedimenti e rifl ui-menti del terreno che hanno interessato edifi ci e capannoni”.

UN FENOMENO INEDITO: LA LIQUEFAZIONE DELLE SABBIE

Fo.Ma.

Le case costruite sulla sabbia, forse, la causa dei tanti crolli

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8 Porto Viro88 Porto Viro

A seguito della segnalazione del capogruppo di Uniti per Porto Viro, Thomas Giacon, sulle pre-sunte irregolarità relative al bilancio di previsione

2011 evidenziate dalla Corte dei conti del Veneto, il sindaco Geremia Gennari controbatte spiegando che la lettera inviata dall’organo di controllo sarebbe una semplice raccomandazione perché i conti del Comune sono in ordine. Il primo cittadino di Porto Viro, bilancio alla mano, ha calcolato che in realtà l’indebitamento dal 2007 al 2012 è diminuito e non ha mai sforato i limiti di legge.

Secondo Gennari, infatti, la lettera della Corte dei conti è una sorta di raccomandazione nell’ottica della diminuzione dei trasferimenti statali ai Comuni e in vista dell’obbligatorietà di diminuire l’indebitamento del Comune, abbassando progressivamente le aliquo-te negli anni come previsto dalla legge fi nanziaria.

“Il risultato del conto consuntivo relativo al 2011 - ha spiegato - registra un avanzo di amministrazione pari a 1.047.704,80 euro, quindi chiuso positiva-mente. Non siamo in presenza di un disavanzo, ma di un avanzo e valuteremo in seguito come impiegare questa cifra anche in funzione della diminuzione del debito”.

Ma proprio perché si parla di debito del Comune ritengo opportuno riportare al-cune cifre che rendono giustizia alla buona amministrazione. Il 2007 è l’anno in cui il Comune di Porto Viro ha acceso l’ultimo mutuo e l’ammontare del debi-to era di 16.328.196.94 euro, che rappresentava lo stock riguardante tutti i mutui contratti e in ammortamento dal 1964. Il limite mas-simo d’indebitamento fi ssato dal ministero nel 2007 era pari al 15% della somma dei tre titoli di entrata

(spesa per interessi rapportata alle entrate correnti): noi in quei momento avevamo un tasso pari al 9,43%, quindi largamente al di sotto. Se facciamo un salto al 2012, l’ammontare del debito di fi ne esercizio sarà

di 13.217.232.90 euro, men-tre il tasso percentuale d’inde-bitamento sempre calcolato sui tre titoli e fi ssato dal ministero, è pari all’8%: noi prevediamo di registrare un 6,71%, quindi ancora al di sotto. Da questi dati

si evince che l’ammontare del debito è diminuito da 16.328.196,94 euro a 13.217.232,90 euro, cioè di più di 3 milioni di euro. Tuttavia se nel 2012 l’indi-ce previsto è l’8% e noi siamo al 6.71%, nel 2013 il

limite sarà portato ai 6% dell’ammontare degli inte-ressi calcolati sulle entrate: noi prevediamo di essere al 5,89%, quindi ancora entro i limiti di legge”.

Il sindaco ha focalizzato poi la sua esposizione sul trend d’indebitamento in diminuzione. “Un altro dato importante riguarda l’entrata da trasferimenti correnti dallo Stato se nel 2007 è stata di 3.474.779,42 euro, nel 2012 sarà di 2.054.189,00 euro; quindi in questi sei anni il Comune di Porto Viro ha avuto una ri-duzione del trasferimento pari a 1.410.590,42 euro. Nonostante quindi la diminuzione di entrate erariali, il trend d’indebitamento è in netto calo (dal 9,43%% al 5.89%) ed è evidente che non c’è nessun buco ma al contrario una gestione del bilancio comunale assolutamente virtuosa”.

di Elisa Cacciatori

Gennari replica a Giacon Irregolarità evidenziate dalla Corte dei conti

Bilancio in regola, indebitamento sotto controllo

Il Primo cittadino Geremia Gennarie e il consigliere di minoranza Thomas Giacon

“Saremo nei parametri anche l’anno prossimo quando il limite dei mutui sarà portato ai 6% dell’ammontare degli interessi calcolati sulle entrate”

Nel 2007 il Comune di Porto Viro ha acceso l’ultimo mutuo di 16.328.196 euro

E’ recentemente giunto al termine, con la mostra conclusiva degli elaborati, il progetto realizzato presso Coopselios anziani, il nucleo Alzheimer

di Villa Tamerici. Il laboratorio di arte-terapia è stato condotto da Gabriella Burgato Dumas, vicepresiden-te dell’associazione Artisti del Delta, e da Salvatore Spirlì, consigliere del gruppo, in collaborazione con la direttrice della struttura Elena Bonandini, la logopedi-sta Mara Legorini, le educatrici Alessandra Tamburin

e Irene Zanellato e della psicologa Rita Marangoni. Al termine del corso sono stati consegnati gli attestati di partecipazione agli ospiti che erano entusiasti dei lavori che avevano creato e che erano esposti in cinque pan-nelli prestati dall’ amministrazione comunale. “E’ stata un’esperienza bellissima ed emozionante risvegliare l’autostima e la consapevolezza dei partecipanti – spie-ga Dumas – i quali, dopo un iniziale e comprensibile momento di diffi denza, si sono completamente aperti

alla relazione e ci aspettavano con gioia”. L’arte-terapia include l’insieme delle tecniche e delle metodologie che utilizzano le attività artistiche visuali come mezzi tera-peutici, fi nalizzati al recupero , alla crescita o al man-tenimento della persona nella sfera emotiva, affettiva e relazionale. E’ un intervento di aiuto e di sostegno a mediazione non verbale attraverso l’uso dei materiali artistici che vengono offerti in modo mirato rispetto alle esigenze dei soggetti.

NEWS Coopselios anziani di Villa Tamerici L’ARTE TERAPIA PER COMBATTERE L’ALZHEIMER

El.Ca.

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

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Page 11: La Piazza del Delta - 2012giu n72

999Porto Viro

In sede dell’ultimo Consiglio comunale sono state approvate le aliquote Imu per l’anno 2012. Prima della votazione sono

stati discussi e votati i dieci emendamenti proposti dalla minoranza al regolamento Imu che la maggioranza presente, dopo l’abbandono della sala dell’intero gruppo Decidiamo Insieme, ha respinti con 11 voti contrari. E’ stato così confermato il regola-mento della nuova imposta, che in prece-denza era pure stato oggetto di una com-

missione andata però deserta. Il Consiglio è passato poi alla discussione tra le parti sulle aliquote dell’imposta. La scelta defi nitiva è stata dello 0,8 per cento per l’aliquota base relativa alle abitazioni non principali,

fabbricati a uso commerciale, artigianale, in-dustriale, terreni agricoli e aree fabbricabili, dello 0,5 per cento per l’abitazione princi-pale e sue pertinenze, mentre dello 0,2 per cento è stata la scelta per quanto riguarda i fabbricati rurali strumentali. Sono inoltre state confermate le detrazioni previste dalla legge di 200 euro per l’abitazione principale e di 50 euro per ogni fi glio di età inferiore ai 26 anni dimorante nell’abitazione. Molti Comuni hanno scelto le aliquote massime

e poi deciso nel regolamento le varie de-trazioni. Nel caso portovirese invece, sono state mantenute le detrazioni e sono state confermate della aliquote che permettono di coprire al minimo il bilancio. Non poche sono state le contestazioni da parte di al-cuni membri della minoranza tra le quali è emersa la proposta di adottare le aliquote base ed eventualmente agevolazioni per va-rie tipologie di fabbricati. A proposito sono intervenuti l’assessore ai Tributi Nicola Mari-

nelli e l’assessore al Bilancio nonché sinda-co, Geremia Gennari, i quali hanno spiegato che le ragioni della scelta. Al Comune deriva infatti l’obbligo della copertura di bilancio e il decreto Monti impone all’amministrazione comunale di raggiungere l’importo predeter-minato di 2 milioni e 500mila euro derivanti dall’Imu. Inoltre, lo stesso decreto impone ai Comuni, nel caso in cui l’importo della pri-ma rata Imu sia inferiore alla previsioni, di modifi care le aliquote entro il 30 settembre.

di Elisa Cacciatori

Respinti tutti e 10 gli emendamenti presentati dalla minoranza. Non sono mancate le contestazioni

Amministrazione Scontro in Consiglio sull’Imposta municipale unica

Un recente consiglio comunale a Porto Viro

Il gruppo dei Freebikers composto da Vincenzo Mancin, Vittorio Cacciatori, Mauro Garbin e Mario Mantovan è sta-to premiato al Campionato Italiano Cicloturismo 2012 che

si è svolto a maggio a Cattolica con il primo posto sia come Raid cicloturistici sia all’associazione Ciclo Delta alla quale sono

iscritti. I riconoscimenti sono arrivati dalla Federazione Naziona-le Udace per il loro ultimo impegno di cicloturismo in Brasile, nell’ambito del Gemellaggio della città di Porto Viro con Vera-nopolis “Merica, merica! Le voci della nostalgia (Saudade)” che ha visto i quattro impegnati nel tour in bici nello stato del Rio Grande do Sul dal 1 al 21 aprile 2011. Nel viaggio hanno percorso 771 chilometri e attraversato 17 tra paesi e città di emigranti con nomi in maggior parte italiani e che parlano la

lingua divenuta uffi ciale il “talian”. Un tour reso diffi cile dai con-tinui saliscendi e strade non asfaltate, ma con grandi emozioni per gli incontri con le comunità di emigranti italiani. Il viaggio in bicicletta ha permesso di toccare con mano la realtà sociale dell’America del Sud. Attualmente il gruppo di ciclisti si sta pre-parando per il prossimo viaggio previsto lungo i Paesi del Nord del Baltico per arrivare in Russia a San Pietroburgo.

El.Ca.

I QUATTRO CICLISTI STANNO PREPARANDO IL VIAGGIO A SAN PIETROBURGO

Freebikers

Imu, aliquote ritoccate verso l’alto segue da pag. 1

“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

Il decreto Monti impone di raggiungere i 2 milioni e 500mila euro derivanti dall’Imu

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Page 12: La Piazza del Delta - 2012giu n72

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Il gruppo Decidiamo Insieme ha abban-donato l’assemblea convocata per il pomeriggio del 7 giugno, facendo per-

dere così tre elementi alla maggioranza di Geremia Gennari, che si è ritrovata con undici consiglieri in Consiglio comunale. Il gruppo, prima della discussione dell’ordine del giorno prevista alla seduta, ha infatti lasciato la sala per protesta. La decisione è stata spiegata a nome dei tre dal presidente del Consiglio, nonché membro del gruppo, Giuliano Zaia. Tutto è nato a seguito dell’av-venuta conoscenza di un documento letto nel direttivo provinciale del Pdl di Rovigo, dove il sindaco e altri dieci consiglieri han-no deciso che la maggioranza attuale è composta da undici, e non più quattordici, consiglieri estromettendo cosi il gruppo dal continuare a far parte per i prossimi 21 mesi del mandato di maggioranza.

Come ha spiegato Zaia, il gruppo De-cidiamo Insieme è sorto il 30 settembre 2011 chiedendo di partecipare alle decisioni in quanto non è mai stato coinvolto fatti-vamente dalla maggioranza, in particolar modo dal sindaco su tutte le scelte politiche e amministrative, e considerato che, mal-grado questo, i tre consiglieri hanno sempre sostenuto per 3 anni tale maggioranza sen-za creare diffi coltà mantenendo gli equilibri, la scelta del sindaco è apparsa ai tre in grave contrasto con la volontà espressa col voto dei cittadini nel 2009.

Il consigliere a nome del suo gruppo, inoltre, ha lamentato che gli ordini del giorno del Consiglio convocato per quella

assemblea non sono stati proposti, discus-si, esaminati e formulati col pieno coinvol-gimento, confronto e dovuta discussione. L’abbandono della seduta è stato un gesto “a denuncia del comportamento politico e amministrativo irrispettoso e irriguardoso nei confronti dei tre consiglieri comunali Giu-liano Zaia, Maurizio Finessi e del capogrup-po Roberto Tortello, che hanno sostenuto fattivamente le regolari attività del Consiglio comunale nella maggioranza”. Dopo l’usci-ta dei consiglieri dalla sala, la presidenza del Consiglio è stata affi data al consigliere anziano Doriano Mancin. La divisione in-terna alla maggioranza trova le sue radici già a partire dallo scorso maggio. A darne prova, un documento datato 22 maggio che recentemente è stato pubblicato sul sito del Pdl di Porto Viro e che è stato fi rmato da 11 consiglieri comunali di maggioranza di Pdl, Lega Nord ed un indipendente. Nello

di Elisa Cacciatori

Ai tre è stato contestato un modo di fare “ricattatorio e con l’intento di innescare una crisi di maggioranza”. Zaia: “E’ falso noi siamo sempre stati leali”

Consiglio comunale Zaia, Finessi e il capogruppo Tortello contestano Gennari

Decidiamo Insieme esce dalla maggioranza

Giuliano Zaia uno dei tre consiglieri dimissionari

scritto si lamenta un modo di fare “ricatta-torio e con l’intento di innescare una crisi di maggioranza” da parte di Roberto Tortello, Maurizio Finessi e Giuliano Zaia e si ipotizza anche un accordo sottobanco tra i tre con le forze di opposizione. Immediata la reazione del capogruppo di Uniti per Porto Viro che, chiamato in causa, si è detto del tutto estra-neo alla vicenda chiarendo che il suo gruppo non ha mai contribuito a spingere per il di-stacco dei consiglieri di Decidiamo Insieme.

Il gruppo è sorto il 30 settembre 2011 per poter partecipare alle decisioni consiliari

Ora la presidenza del Consiglio è stata affi data al consigliere anziano Doriano Mancin

A Porto Viro è nata l’Associazione In-tegrazione Migrati, un progetto ine-dito per il territorio deltizio che ha

lo scopo di analizzare le problematiche, promuovere le iniziative e sviluppare i progetti di solidarietà legati all’integrazio-ne. Come evidenziato dal presidente della nuova realtà associativa, Kadri Alush, che vive a Porto Viro da ventidue anni con la famiglia, dal vicepresidente Juan Kan, dal segretario con funzione di tesoriere Daniele Freguglia e dalla consigliera Do-menika Vuka è necessario sin da subito far conoscere nel territorio tra i cittadini e tra gli immigrati gli scopi associativi, al fi ne di creare un’azione di orientamento per gli stranieri che vivono nel territorio, sia per capire le necessità degli associati delle diverse nazionalità favorendo l’inte-grazione in un momento di crisi diffi cile per le diverse comunità.

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12 Porto Tolle1212 Porto Tolle

Il terremoto in Emilia Romagna ha smosso anche la terra del confi nante Polesine e assieme a essa ha dato una scossa anche al senso di solidarietà dei

cittadini: ammonta a una quantità di quasi cinque ton-nellate il Parmigiano Reggiano acquistato dai polesani tramite l’iniziativa della Federazione della Sinistra. Il tutto è partito dal grido d’aiuto del caseifi cio sociale Quattro Madonne di Medolla, in provincia di Modena: per ristrutturare i magazzini gravemente danneggiati dal sisma c’era prima da smaltire una grossa quantità di parmigiano, venduta per l’occasione a prezzo agevo-

lato. Ecco allora che tra le mani tese è arrivata anche quella dei volontari che in diversi viaggi hanno portato a casa forme e fette del pregiato formaggio, smistandole nei tre centri di raccolta di Occhiobello, Rovigo e Porto Tolle. Un ordine totale da oltre 50mila euro. Oltre una tonnellata è fi nita nel Delta. Enorme la soddisfazione per gli esponenti di Fds: “Ogni singolo volontario che ci ha aiutato in questa avventura l’ha fatto a titolo gra-tuito, anzi pagando da sé il carburante per raggiungere Modena o il noleggio del furgone. Un enorme ringrazia-mento va quindi ai nostri giovani volontari, alla nostra

terra e ai nostri compaesani che si sono rivolti a noi fi dandosi della nostra serietà ed organizzazione. Senza dimenticare tutte le persone che ci hanno contattato ma alle quali abbiamo dovuto dire di no perché l’ordine era già chiuso per problemi di stoccaggio del caseifi cio”. Il lavoro però non è fi nito: i volontari del gruppo d’acqui-sto hanno già fatto sapere che appena il caseifi cio sarà disponibile a riaprire le ordinazioni si riprenderà con l’o-pera. Nel frattempo i rappresentanti di Fds hanno colto l’occasione per esprimere la loro solidarietà nei confron-ti della cittadinanza modenese messa a dura prova dal

terremoto: “La nostra vicinanza va a queste persone sempre col sorriso sulla bocca, nonostante tutto, e con tanta ma tanta voglia di ricominciare tirandosi su le ma-niche. Portiamo a casa un enorme grazie da parte del caseifi cio sociale e dei suoi lavoratori che operano nelle quattro sedi vicino Medolla”.

di Alessandro Orlandin

Un ordine totale da oltre 50mila euro. I volontari del gruppo d’acquisto hanno già fatto sapere che appena il caseifi cio sarà disponibile si ripartirà con le ordinazioni

Terremoto e solidarietà Tanti i volontari che si sono prodigati nel dare aiuto

Fds porta nel Delta una tonnellata di Parmigiano

I caseifi ci delle zone terremotate hanno smaltito le forme danneggiate ad un prezzo minore

Della possibile edifi cazione di una casa di riposo per anziani a Porto Tolle si parla ormai da un decennio: a meno di un anno dal termine del secondo mandato elettorale del sindaco Finotti

però non sembrano vedersi risultati particolarmente signifi cativi. Lo fa notare il capogruppo di minoranza Claudio Bortolotti in un’in-terpellanza presentata di recente: “Da moltissimi anni la comunità Portotollese chiede alle varie amministrazioni succedutesi nel tempo

di attivarsi per costruirne una casa di riposo: è noto come l’attuale amministrazione nel suo programma avesse tra i punti principali la realizzazione di una Casa Albergo per anziani con lo strumento del fi nanziamento di progetto”. Una strategia che ha dato frutti modesti: l’intervento fi nalizzato alla realizzazione della struttura è stato appro-vato nel 2007 e da allora è giunta un’unica proposta da parte di un raggruppamento di imprese costituito in associazione temporanea. I soggetti in questione hanno avviato le procedure per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, ma non basta fa notare Bortolotti: “L’iter

consiste anche nell’affi dare l’incarico ad un esperto in materia per la progettazione tecnico-organizzativa e gestionale per realizzare la struttura, nell’incarico professionale per l’assistenza tecnico-legale per la stesura dell’accordo di programma e l’organizzazione ed assistenza della Conferenza di Servizi, ed infi ne un incarico ad un legale per un parere sulla regolarità e validità delle procedure seguite”. Il capogrup-po sottolinea: “Nonostante i ripetuti proclami di vari amministratori, circa l’imminenza del rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie, non si ha notizia del destino del progetto della Casa Albergo”. Al.Or.

CHE FINE HA FATTO LA CASA DI RIPOSO?Minoranza consigliare

L’estate sarà foriera di novità in merito alla riconversione della centrale Enel di Polesine Camerini? Diffi cile a dirsi,

per il momento Porto Tolle (ma non solo) rimane in attesa di conoscere la decisione del Consiglio di Stato, originariamente chiamato a pronunciarsi a fi ne maggio. Nel frattempo non passa giorno che politici, imprenditori e rappresentanti del mondo del lavoro non facciano sapere la propria opinione. Non fa eccezione Emilio Oriboni, direttore di Consorzio Polesine che per il 6 luglio lancia un convegno sul tema assieme ad Assocarboni: “è nostra intenzione dimo-strare, ancora una volta, riappacifi cando le controverse anime, come lo sviluppo e la convivenza di ambiti da sempre messi fra loro in contrapposizione possano invece coesistere benissimo”. Spazio anche a sprazzi di polemica sullo scacchiere politico: la minoranza di centrodestra pare non aver

gradito l’incontro tra i rappresentanti della giunta comunale e il responsabile Grandi Progetti di Enel Giuseppe Luzzio. “Perché la minoranza non è stata invitata? – ha chiesto il capogruppo Mirco Mancin - si trat-ta del solito deplorevole comportamento di questa maggioranza rissosa e inconcluden-te. Nulla di nuovo, rispetto ad argomenti importanti e sostanziali la giunta Silvano Finotti agisce di norma senza il dovuto coinvolgimento dell’opposizione e di quella parte dei cittadini che rappresenta, mentre su questioni di rilevanza minore pretende il coinvolgimento delle opposizioni, tanto per fare un po’ di scena”. Piccata la risposta del primo cittadino portotollese: “L’amministra-zione è libera di incontrare Enel quando lo ritiene opportuno o necessario - ha scritto Finotti - e non è assolutamente vincolante invitare anche i rappresentanti dell’opposi-zione”.

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Page 16: La Piazza del Delta - 2012giu n72

La voglia di Porto Tolle di chiudere la propria espe-rienza all’interno del Parco del Delta è tornata a serpeggiare neanche troppo sotterranea: nelle

ultime settimane l’opinione pubblica sembra essere stata proiettata indietro di un decennio, al tempo in cui il dibattito tra pro e contro infuriava feroce, nei bar e sulla pagine dei quotidiani. Le continue tensioni attor-no all’approvazione Piano del Parco hanno fatto uscire allo scoperto tutto il malcontento: ora non sono solo le associazioni venatorie a premere per l’uscita, ma anche rappresentanti dei settori agricolo e ittico, oltre che a diversi politici locali.

In un recente incontro a Ca’ Tiepolo si sono potuti verifi care concretamente gli intenti del fronte No Par-co: il vicepresidente di Federcaccia Lorenzo Carnacina infatti non ha usato mezzi termini.

“Sono seimila gli ettari per i quali Porto Tolle ver-rebbe interessata da zone dette Area Parco. Un prezzo molto elevato che altri comuni come Rosolina e Porto Viro, non sono destinati a pagare. Non siamo disposti a vederci privati di un territorio - ha detto - che i nostri avi hanno difeso strenuamente, che porta tutt’ora i segni di ben dodici alluvioni e che già deve pagare uno stato di abbandono visibile a tutti”. A rafforzare le istanze di Carnacina ci hanno pensato le dichiarazioni di Ivano Gibin che defi nito “sterile” il periodo in cui Porto Tolle ha partecipato alle attività del Parco: “Tutto all’oppo-sto rispetto a quello che invece il Delta ed il Polesine richiedono: sviluppo ed investimenti reali e concreti”.

Dal sindaco Silvano Finotti tuttavia è arrivata una decisa frenata alla voglia di fuga: “Porto Tolle segue con estrema attenzione la dina-mica della formazione del Piano Ambientale del Parco e per que-sto non ritiene condivisibile la proposta di ritirare o congelare la presenza dei suoi rappresentanti all’interno dell’ente. Considerata la disponibilità dell’Ente Parco al dialogo, riteniamo sia molto più utile in questa fase un confronto diretto su

tutte le questioni più volte evidenziate piuttosto che uno scontro duro di cui non si ha ben chiaro l’esito fi na-

le. La delicatezza della questione richiede un confronto aperto e continuo per individuare percorsi che soddisfi no le esigenze lo-cali manifestate e per questo si ritiene invece che la proposta di ritirare i rappresentanti dall’ente

vada in direzione decisamente opposta”. Il ritorno delle polemiche anti-Parco hanno ovviamente attirato

l’attenzione dell’ala sinistra della minoranza in consi-glio comunale, da sempre favorevole alla presenza di Porto Tolle nell’istituzione.

Il capogruppo Claudio Bortolotti ha commentato così: “Sorprende il tempismo del convegno organizza-to a Ca’ Tiepolo: quando Porto Tolle aveva la vicepresi-dente del Parco con la leghista Sacchetto ogni istanza separatista era stata congelata, mentre ora, ricevuto il benservito alla consigliera, abbiamo due incontri a settimana contro il Parco”.

di Alessandro Orlandn

Territorio In un recente incontro a Ca’ Tiepolo riemersa la contrarietà all’ente

Parco? O non parco? Torna il dilemma

Nella foto il vicepresidente di Federcaccia Lorenzo Carnacina

Anche Gibin favorevole all’uscita. Finotti frena: “La delicatezza della questione richiede un confronto aperto e continuo”

Carnacina: “Sono seimila gli ettari per i quali Porto Tolle diverrebbe Area Parco”

Emergenza pirati a largo di Pila? Non proprio, almeno non se si intende la fi gura del corsaro all’antica, con la benda sull’occhio pronto ad

abbordare navi indifese. Pare tuttavia esserci un problema con la pesca di frodo, segnalata dagli operatori del luogo: in diverse occasioni sarebbero stati avvistati pescherecci non appartenenti alle marinerie locali intenti a pescare entro le tre miglia dalla costa.

Una pratica generalmente vietata, salvo parti-colare deroghe. Il bottino? Niente dobloni o gemme preziose, quanto piuttosto platesse, sogliole e rombi pescati con tecniche a strascico non più autorizzate dopo la stretta imposta dall’Unione Europea.

Le cooperative di Pila ovviamente hanno de-nunciato il fenomeno alle autorità portuali che ora eserciteranno maggiori controlli. Allertate anche le autorità politiche. Le incursioni delle imbarcazioni

non autorizzate avrebbero altresì provocato danni alle attrezzature marine dei pescatori locali. Di certo quello della pesca di frodo non è un fenomeno nuo-vo nelle acque del Delta: giusto nel giugno 2011 tre pescherecci provenienti da Chioggia furono pizzicati mentre pescavano a meno di un miglio dalla costa. Per loro vi fu una salata multa da duemila euro per ciascuna imbarcazione.

NEWS PescaBRACCONIERI CONTINUANO A PESCARE A STRASCICO CON LE RETI

Al.Or.

Non poteva che essere una bella giornata di sole a fare da scenario alla prima festa di compleanno della casa delle as-sociazioni di Porto Tolle: l’ex asilo Badaloni in via Matteotti

è stato agghindato a festa per celebrare il primo anno di attività. Il progetto “Un ponte per …” ha visto l’utilizzo del centro come punto per la socializzazione e l’integrazione di handicap, minori e giovani e ha permesso a diciotto associazioni del territorio di avere la propria base al suo interno. Tante le autorità presenti, ma tanti anche i cittadini che hanno voluto manifestare il loro apprezzamento per l’opera svolta. Una sorridente Silvana Man-tovani, assessore alle Politiche sociali, ha accolto gli ospiti ricor-dando come la struttura non sia rivolta solo alle persone disabili, ma sia pensato come un vero e proprio punto di aggregazione per la comunità.

“L’amministrazione è presente – ha detto – perché crede al modello solidale dell’associazionismo”. Non è voluto mancare nemmeno il direttore generale dell’Ulss 19 Giuseppe Dal Ben: “Quella del ponte è una metafora importante che richiama un senso di unità alla base del progetto. Credo rappresenti un’espe-rienza a cui gli altri comuni dovrebbero guardare con estremo in-teresse”. Nella casa delle associazioni, oltre a tenersi i laboratori dedicati ai portatori di handicap, si svolgono riunioni, corsi e un dopo-scuola per i ragazzi più giovani. Nella giornata di festa non è mancato nemmeno uno spunto critico, portato in dote dallo psi-cologo Diego Luparelli: “Siamo davvero cresciuti culturalmente rispetto alle diversità? I crescenti problemi di esclusione sociale dei disabili lasciano qualche dubbio in merito”.

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171717Rosolina

Non è partita bene la stagione balneare di Rosolina, l’incertezza climatica di maggio e dei primi giorni di giugno non ha favorito le

presenze in spiaggia. A rendere diffi cile la situazio-ne, inoltre, continua a concorrere la crisi economi-ca e l’inasprirsi del prelievo fi scale che certo non depone a favore delle vacanze al mare. Anche il presidente dei Cob (Consorzio operatori balneari), Ferdinando Ferro si è detto consapevole delle diffi coltà del momento e di attendersi una presen-za maggiore di pendolari domenicali piuttosto che quelle dei vacanzieri. Tuttavia l’offerta rosolinese non si caratterizza più solo per “spiaggia e mare” ma anche per un’animazione serale e pomeridia-na che di anno in anno è necessario riconfermare se non incrementare. Anche in questo senso le diffi coltà non sono mancate, le ristrettezze econo-miche degli enti locali, infatti, hanno costretto la Pro loco rosolinese a lanciare una richiesta di aiuto al Consorzio degli operatori balneari. A rischio, in-fatti, c’era l’intera programmazione di agosto e settembre, per la quale il presidente Michele Gros-

sato aveva dichiarato di non disporre di risorse. La risposta è arrivata non proprio puntuale dal parte dei Cob, facendo nascere una leggera frizione tra l’associazione e il consorzio, del resto il presidente di quest’ultimo ha rivendicato il fatto che la pro-grammazione dello scorso anno è stata a totale carico degli operatori balneari, visto che allora la Pro loco ancora non era operativa. Comunque sia, alla fi ne la sinergia è stata trovata mettendo al sicuro l’intera programmazione. “Abbiamo fatto il massimo possibile – ha spigato Ferro – ogni socio

ha contribuito per la propria parte”. L’intento della Pro loco è quello di incrementare l’offerta serale con musica e sport ma anche cercando la disponi-bilità di volti noti nel mondo dello spettacolo. Con-fermati, intanto, gli appuntamenti diventati cult dell’estate rosolinese come: la “Mosconata” con i pedalò, la camminata in pineta, la giornata con gli artisti del body painting, gli spettacoli in arena al centro congressi e in piazzale San Giorgio, dalla Corrida a X factor, fi no alla rassegna di cabaret “Il riso fa buon sangue”.

di Fortunato Marinata

Dalla programmazione erano rimasti scoperti i mesi di agosto e settembre. La Pro loco ha chiesto il contributo del Consorzio

Stagione balneare Presenze compromesse dal maltempo degli ultimi mesi e dalla crisi

I Cob fanno la loro parte per l’animazione estiva

Una serata culturale all’in-segna delle più genuine tradizioni popolari pole-

sane e del Delta del Po è stata proposta ed offerta nell’isola di Albarella dal gruppo folkloristi-co “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe in oc-casione dell’annuale vacanza “Albarella Handicamp Lorenzo Naldini” organizzata dal Rotary International per i ragazzi diversamente abili provenienti da tutto il triveneto. I momenti di “ganxega” tipica festa di fi ne lavoro in campagna sono stati dimostrati attraverso le cante e le ballate in oltre un’ora ininterrotta di spettacolo condito da gustose battute in vernacolo e scene di vita contadina del tempo passato. Il sodalizio, che per questa lodevole iniziativa tornava per il decimo anno consecutivo, è stato applauditissimo da tutti i presenti. Soddisfatti pienamente Otello Bizzotto, responsa-bile attuale dell’iniziativa e Luciano Kullovitz, governatore triveneto del Rotary, che hanno voluto sottolineare le innumerevoli iniziative di solidarietà che il gruppo stesso porta avanti anche nei confronti delle malattie genetiche, tumorali e da cinque anni la vacanza-missione in Kenya. Bizzotto e Kullovitz hanno poi omaggiato il gruppo con-segnando loro il caratteristico piatto ricordo, rinnovando l’invito anche per il prossimo anno. Nel ricambiare, i Bontemponi hanno donato all’organizzazione un piatto ligneo, con il simbolo del sodalizio dipinto a mano dal corista Egidio Valandro e al dottor Kullovitz, dalle mani del direttore artistico Nilva Bertaglia, il distintivo di “Bontempone onorario”, per l’amicizia e la stima reciproca che li lega da tanti anni.

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18 Rosolina1818 Rosolina

Legambiente ha scelto le spiagge di Ro-solina Mare in occasione di “Spiagge e fondali puliti 2012”, la campagna de-

dicata alla pulizia dei litorali e alla sensibiliz-zazione nel rispetto di un patrimonio che è di tutti. Guanti, cappellino e sacchi gialli alla mano, numerosi volontari e tanti bambini, provenienti soprattutto da gruppi scout, han-no scelto di passare una giornata al mare del tutto diversa, raccogliendo i rifi uti nella spiaggia libera adiacente ai Bagni dal Moro e in quella di Porto Caleri. E’ stata una vera e propria giornata di educazione ambientale concreta resa possibile grazie a Legambien-te Rovigo, alla Provincia, al Comune, ad Ecogest, all’Ente Parco Delta del Po, a So-dea e al Consorzio Rsu. Per l’occasione, si è svolta per la seconda volta a Rosolina Mare, anche l’esercitazione nazionale dei gruppi di protezione civile di Legambiente e forma-ti dal responsabile nazionale gruppi Marine Pollution, Simone Nuglio. Sono state così messe in atto tutte le pratiche da protocollo relative alle tecniche anti sversamento di

idrocarburi contro la Marine Pollution appre-se durante il progetto Neptune che ha per-messo, tra le altre cose, anche di stampare un manuale tecnico tradotto in ben quattro lingue. A Rosolina Mare si è svolto l’unico appuntamento della campagna in Veneto, considerato che era previsto anche un incon-tro a Pellestrina che è però stato rinviato a causa del maltempo. Nelle spiagge del lido rosolinese erano presenti la responsabile di Legambiente di Rovigo Giorgia Busina-ro, il presidente Legambiente Veneto Luigi Lazzaro, la coordinatrice nazionale della campagna Gianna Le Donne, l’assessore all’ambiente di Rosolina Giovanni Crivellari e Gianluca Bertazzoli, responsabile della comunicazione e relazioni esterne di Core-pla. Durante la giornata, mirata a lanciare un chiaro segnale soprattutto tra i giovani nel rispetto e nella tutela dell’ambiente, non sono mancati attività educative e giochi per i più piccoli, come la singolare “Caccia al rifi uto” con la premiazione per il ritrova-mento del rifi uto più strano.

LEGAMBIENTE OPERAZIONE SPIAGGE PULITE

El.Ca.

Gli effetti del terremoto colpiscono anche il turismo di Rosolina. Sono i vacanzieri che arrivano da lontano, soprattutto dall’estero,

quelli che appaiono come i più preoccupati per la “vicinanza” di Rosolina Mare ai territori dove il sisma ha provocato danni e portato distruzione. Come hanno spiegato alcuni operatori e l’asses-sore al turismo di Rosolina, Daniele Grossato, la paura del terremoto ha raggiunto principalmente i turisti russi e tedeschi forse perché chi arriva da molto lontano non ha un’idea ben precisa della distanza che intercorre tra i vari epicentri in cui si è sviluppato il sisma e il lido rosolinese. E’ un timore comprensibile, come fa sapere l’assessore, ma gli operatori si stanno già impegnando per tran-quillizzare i possibili turisti del fatto che il rischio sulla costa polesana non esiste. Rosolina Mare quindi, si trova a risentire delle scosse che hanno colpito l’Emilia raggiungendo anche l’Alto Polesine. Ma spa-vento a parte, non c’è stato alcun danno a cose o persone nella località balneare, anzi, il vicesindaco ha colto l’occasione per invitare in zona i terremotati che

abbiano voglia di trascorrere un paio di notti di sonno tranquillo, come tranquilla è la situazione in

zona. Anche la Regione si sta attivando per diffondere in-formazioni corrette all’estero sulla situazione della costa informando che il litorale polesano non corre rischi di alcun tipo. E’ una situazione

quella collegata al terremoto che si va ad aggiun-gere a quella di una stagione balneare cominciata

a singhiozzi a causa del maltempo, puntuale nei weekend, e di una netta diminuzione dell’acquisto degli abbonamenti rispetto all’anno scorso nel pri-mo mese di apertura degli stabilimenti. Come se non bastasse, durante questa estate oltre alla crisi che impone il risparmio un po’ in tutti i consumi, alcuni agenti immobiliari del territorio hanno segna-lato la disdetta delle prenotazioni dei soggiorni al mare per timore del terremoto, un fenomeno si è già verifi cato proprio a proposito dell’affi tto di ap-partamenti vacanze.

di Elisa Cacciatori

Oltre alla crisi e ad una partenza a rilento a causa del maltempo si sono aggiunte le preoccupazioni per il sisma

Turismo Problemi legati alle presenze straniere, disdette le prenotazioni

Il terremoto spaventa i turisti

La spiaggia di Rosolina

Non esistono pericoli. Le scosse non hanno creato danni sul litorale polesano

L’anno scolastico è da poco concluso, ma non manca-no le novità importanti

per quello che verrà. Nella scuola primaria Carla Gronchi sarà infatti attivato, a partire dal primo anno, la scuola a tempo pieno con gli alunni che rimarranno in classe mattino e pomeriggio dal lunedì al venerdì. L’attivazione del servizio oltre a dare maggiori opportunità agli alunni garantendo loro un alto livello di preparazione, saprà venire incontro alle esigenze delle famiglie, adeguando l’offerta formativa alle reali necessità del paese. A par-larne è l’assessore con delega all’istruzione, Giovanni Crivellari. “Si tratta di un risultato molto importante su cui avevamo puntato molto – ha spiegato - e che fi nalmente dona anche alle scuole del nostro paese la possibilità di offrire un servizio essenziale alle famiglie che hanno necessità di tenere i propri fi gli a scuola più a lungo, principalmente per motivi di lavoro. Desidero fare su questo punto un ringraziamento all’istituto scolastico che ha collaborato positivamente con l’amministrazione, credendo da subito alla bontà di questo progetto”. L’assessore si è poi soffermato sulle caratteri-stiche del tempo pieno. “Attualmente – ha considerato - abbiamo individuato all’interno della scuola primaria di Rosolina il luogo ido-neo per allestire la zona mensa e ci stiamo muovendo per preparare l’aula in modo adeguato ad ospitare il servizio. Per quanto riguarda invece la scuola primaria del Volto, continuerà ad ospitare gli alunni i cui genitori hanno scelto il tempo normale, garantendo così a tutti il servizio scolastico più adatto alle proprie esigenze”.

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Primaria Carla GronchiIN ARRIVO IL TEMPO PROLUNGATO

El.Ca.

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Page 22: La Piazza del Delta - 2012giu n72

20 Taglio di Po2020 Taglio di Po

E’ stata presentata uffi cialmente al pubblico, in sala conferenze di fi anco al municipio di Taglio di Po, la valu-

tazione di impatto ambientale legata al progetto di ampliamento del nuovo parco commerciale Aliper. L’idea, già nell’aria negli anni scorsi, è stata illustrata dai tecnici Matteo Sgobbi e Marco Terren-tin della società di ingegneria Eco Studio srl di Porto Viro, e proposta dalle società Edilpadana srl di Porto Tolle e Alì spa di Pa-dova.Presenti inoltre alla conferenza illu-strativa gli assessori all’urbanistica Davide Marangoni, del turismo Alberto Fioravanti e delle attività produttive Veronica Paset-to. L’idea è stata presentata attraverso i rendering del progetto e la descrizione ambientale inerente la realizzazione dell’ampliamento, che includerà attività di ristorante e intrattenimento. In particola-re, la proposta prevede la realizzazione di un centro ricreativo polifunzionale, suddiviso in cinema multisala, sala giochi, bowling, palestra, ristorante e alcuni ne-gozi di vicinato. A supporto di queste atti-vità, saranno inoltre realizzati, sempre da progetto, posti auto e aree verdi con siepi e alberature, per ottimizzare i percorsi e dare maggiore fruibilità alle attività che si insedieranno. Nello specifi co, Sgobbi e Terrentin, hanno basato la loro analisi sui descrittori ambientali, e in particolare, i rumori, il traffi co dei veicoli e le possibili relative conseguenze negative per il vici-

nato e l’urbanistica: “Si tratta – hanno commentato i tecnici - certamente di un’i-niziativa interessante per la sua potenzia-le capacità di attrarre un bacino di utenza molto ampio, usufruendo soprattutto dell’asse viario fondamentale della Stata-le 309 Romea. E’ bene non sottovalutare, inoltre, l’aspetto occupazionale, con circa una settantina di nuovi posti di lavoro”. E’ stato sottolineato, inoltre, come strutture simili a quella presentata siano dislocate ad oltre 30-35 chilometri da Taglio di Po, per raggiungerle è infatti necessario recar-si a Rovigo oppure Comacchio. L’inizio dei lavori è previsto, indicativamente, per il prossimo ottobre.

Commercio Al via l’ampliamento dell’AliperCANTIERE APERTO AI PRIMI DI OTTOBRE. CIRCA UNA SETTANTINA AI NUOVI POSTI DI LAVORO

Si.Bo.

Con l’inaugurazione uffi ciale del nuovo plesso “G. B. Stella”, il progetto di ristrutturazione, iniziato dall’ex Amministrazione Crivellari,

trova fi nalmente il suo compimento, con il taglio del nastro di fronte alle autorità civili e religiose. Presente il sindaco Francesco Siviero, l’assessore all’istruzione Veronica Pasetto, l’assessore all’As-sociazionismo Doriano Moschini, diversi consiglieri di maggioranza e minoranza, i dirigenti scolastici di oggi e del passato, Laura Cassetta, Angelo Forza-to e Paolo Ruzza, l’assessore provinciale Marinella Mantovani, l’assessore regionale Isi Coppola, Aldo Tumiatti ex direttore del plesso G.B. Stella, i bam-bini e i loro genitori. I piccoli, divenuti uffi ciosamente alun-ni nel nuovo plesso dal 10 aprile scorso, hanno cantato in coro diverse canzoni as-sieme ai ragazzi della scuola media E. Maestri. Numerosi i ringraziamenti delle autorità presenti: “Questa scuola, ristrutturata, rinnovata - ha commentato il sindaco – rappresenta oggi per Taglio di Po, una nuova risorsa, un’opportunità che permette

di stimolare e dare vita al nostro splendido cen-tro. Ringrazio l’Amministrazione Crivellari che ha

iniziato i lavori, l’Amministra-zione Ferro e il commissario Mariaclaudia Ricciardi per aver proseguito l’opera”. È poi in-tervenuta anche l’assessore Pasetto: “Vorrei ricordare e rendere omaggio a Gianbat-

tista Stella, personaggio a cui è intitolata questa scuola, valoroso marinaio tagliolese, primo caduto del nostro paese nella Seconda Guerra Mondiale, medaglia d’argento al valore militare, sacrifi cato-

si in nome della Patria”. Sono intervenuti inoltre l’assessore Mantovani, ringraziando gli ammini-stratori che si sono prodigati per la realizzazione del nuovo plesso e l’assessore Coppola ricordando come la ristrutturazione del plesso sia una delle modalità attraverso le quali poter razionalizzare i costi della scuola. Con la benedizione del parroco Adriano Contran e il taglio del nastro, compiuto simbolicamente da due alunni della nuova scuola, il nuovo plesso scolastico G.B. Stella ha riaperto uf-fi cialmente i battenti per ritornare ad essere luogo simbolo tagliolese per la formazione degli alunni di oggi e domani.

di Silvia Boscaro

Il progetto di ristrutturazione era iniziato durante l’amministrazione di Margaret Crivellari

Opere pubbliche La scuola ha riaperto uffi cialmente i battenti

Inaugurato il nuovo plesso “G. B. Stella”

Il taglio del nastro

Gianbattista Stella, marinaio tagliolese fu il primo caduto della seconda Guerra Mondiale

Nuova visita per una delegazione tagliolese a Omisalj, cittadina

croata gemellata con Taglio di Po dal 1993. Alla guida del gruppo, il neoassessore allo sport, associazionismo e rapporti con le frazioni Doriano Moschini, che ha voluto prendere parte alle celebrazioni della Festa del Comune. Si tratta di uno degli appunta-menti tradizionali locali più attesi dell’isola di Krk, istituito per rievocare la scomparsa miracolosa di un’epidemia di colera. Il terribile morbo, che aveva provocato migliaia di vittime, cessò, secondo le credenze popolari locali, grazie alla processione della statua della Madonna As-sunta, e da allora, ogni anno, la cerimonia si ripete ad Omisalj con una particolare e sentita festa, istituita nel 1993. La delegazione tagliolese, accolta al suo arrivo dal sindaco Tomo Sparozic, dal presidente del Con-siglio Comunale locale Nicola Dapcic e dalla presidente del Comitato Amici di Taglio di Po Ani Zuvic, ha vissuto con la comunità di Omisalj l’intera cerimonia: la deposizione delle corone ai Monumenti ai Caduti, l’accensione di ceri votivi e la Santa Messa concelebrata da 23 parroci dell’Isola di Krk. I festeggiamenti civili sono iniziati nel pomeriggio, con i saluti dell’assessore Moschini, che dopo i saluti personali e dell’Am-ministrazione Comunale, ha sottolineato la volontà di consolidare i già forti legami esistenti tra le due comunità, arricchendo il gemellaggio di nuovi contenuti e signifi cati. La festa è poi proseguita fi no a tarda sera tra danze in costume, canti e cori eseguiti con strumenti musicali tipici della zona.

NEWS

Delegazione tagliolese a KrkL’ASSUNTA AD OMISALJ

Si.Bo.

Il golfo di Omisalj dall’alto

L’assessore all’urbanistica Davide Marangoni

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UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASI-VE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SOD-DISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECEN-NIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

COS’ÉIl termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostan-ze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo sco-po di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

dell’età. In particolare, i filler vengono utiliz-zati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressio-ni, o per l’aumento del volume di labbra, men-to e zigomi.

La struttura di Occhiobello, prima tra le strut-ture Dentalcoop ad effettuare tale presta-zione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la compe-tenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicu-ro per il paziente. Prima del trattamento chi-rurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inol-tre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare ri-levanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato.

Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.

odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e masLa nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro

-sima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biolo-gico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhio-bello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odon-toiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odon-toiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le infor-mazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista.

Dott. Marco CalzavaraDirettore sanitario - Unità locale di Occhiobello

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di af-fidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Loca-le di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, im-mersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Dentalcoop a Occhiobello

Il nostro Benvenuto

FILLER PER LABBRA

Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odon-toiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, pos-siamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima atten-zione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Sbiancamentodenti totale

A partire da

€. 250,00 durata 6 mesi

€. 230,00

SBIANCAMENTO

TOTALE

Sempre più persone decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute. Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria.Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili. L’utilizzo di prodotti per ottenere uno sbianca-mento dentale risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossa-lico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbam-mide. Lo sbiancamento dei denti eseguito dal professionista è in grado di raggiungere livelli davvero soddisfacenti senza arrecare alcun

danno ai denti. Si stima che siano finora stati effettuati all’incirca 30 milioni di sbiancamenti professionali in tutta sicurezza. Il grande beneficio dello sbiancamento dentale è quello di restituire ai denti il loro bianco naturale, eliminando le eventuali macchie che si sono formate.La dentina e lo smalto dentale, infatti, assor-bono e scambiano sostanze con la saliva. Attraverso questi processi il fluoro contenuto nei dentifrici riesce a penetrare all'interno del dente, remineralizzandone lo smalto e proteg-gendolo dalla carie. La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello garantisce tutto ciò tramite la professionalità dei suoi medici e collaboratori ad un costo decisamente contenuto.

Implantologiaa caricoimmediatoIn passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale inter-vento è indicato per quelle per-sone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

Page 25: La Piazza del Delta - 2012giu n72

UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASI-VE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SOD-DISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECEN-NIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

COS’ÉIl termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostan-ze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo sco-po di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

dell’età. In particolare, i filler vengono utiliz-zati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressio-ni, o per l’aumento del volume di labbra, men-to e zigomi.

La struttura di Occhiobello, prima tra le strut-ture Dentalcoop ad effettuare tale presta-zione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la compe-tenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicu-ro per il paziente. Prima del trattamento chi-rurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inol-tre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare ri-levanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato.

Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.

odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e masLa nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro

-sima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biolo-gico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhio-bello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odon-toiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odon-toiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le infor-mazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista.

Dott. Marco CalzavaraDirettore sanitario - Unità locale di Occhiobello

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di af-fidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Loca-le di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, im-mersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Dentalcoop a Occhiobello

Il nostro Benvenuto

FILLER PER LABBRA

Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odon-toiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, pos-siamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima atten-zione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Sbiancamentodenti totale

A partire da

€. 250,00 durata 6 mesi

€. 230,00

SBIANCAMENTO

TOTALE

Sempre più persone decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute. Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria.Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili. L’utilizzo di prodotti per ottenere uno sbianca-mento dentale risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossa-lico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbam-mide. Lo sbiancamento dei denti eseguito dal professionista è in grado di raggiungere livelli davvero soddisfacenti senza arrecare alcun

danno ai denti. Si stima che siano finora stati effettuati all’incirca 30 milioni di sbiancamenti professionali in tutta sicurezza. Il grande beneficio dello sbiancamento dentale è quello di restituire ai denti il loro bianco naturale, eliminando le eventuali macchie che si sono formate.La dentina e lo smalto dentale, infatti, assor-bono e scambiano sostanze con la saliva. Attraverso questi processi il fluoro contenuto nei dentifrici riesce a penetrare all'interno del dente, remineralizzandone lo smalto e proteg-gendolo dalla carie. La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello garantisce tutto ciò tramite la professionalità dei suoi medici e collaboratori ad un costo decisamente contenuto.

Implantologiaa caricoimmediatoIn passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale inter-vento è indicato per quelle per-sone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

Page 26: La Piazza del Delta - 2012giu n72

L’attenzione per i nostri pazienti si manifesta anche con le convenzioni che danno diritto a particolari vantaggi.

Poiché le convenzioni possono variare con frequen-za, vi invitiamo a informarvi nella sezione apposita sul nostro sito internet www.dentalcoop.it o chiamando i nostri numeri.

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabatowww.dentalcoop.it

Le nostre convenzioni, per una maggiore convenienza

Dott. Marco CalzavaraIscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

OCCHIOBELLO

Via Eridania

Via Eridania

Via dell’Artigianato

Via dell’Industria

Mercatone Uno

SR6

SR6A13

AUTOSTRADA

BOLOGNA-PA

DOVA Via d

el Co

mm

ercio

Via

Eur

opa

Via Germania

OCCHIOBELLOOUTLETVILLAGE

Uscita Occhiobello

Periodico di informazione pubblicitaria - n° 01 - anno 2012

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

È EVI_DENTE che convieneOtturazione semplice estetica € 70Detartrasi (pulizia) € 45Corona cromo cobalto € 395

Impianti in titanio € 575Moncone su impianto in titanio € 175OPT (panoramica) € 35

Nuova Apertura

Professionisti italiani,

qualità italiana

Il Consorzio di Laboratori Italiani Odontocoop®, garantisce, sotto rigidi protocolli di produzione, uniformità di qualità nella realizzazione di dispositivi medico-dentali, dove per ogni manufatto viene rilasciata apposita dichiarazione di conformità recante l’in-dicazione dei materiali utilizzati, delle fasi di realizzazione e delle avvertenze per il paziente. La garanzia del made in Italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’ap-porto delle più recenti tecnologie offrono la massima sicurezza sui prodotti applicati sul paziente. La sinergia fra odontotecnici italiani qualificati, l’applicazione di elevate tecnologie dentali quali Cad-Cam, Laser sinterizzazione, ceramica integrale (solo per citarne alcune) sono alla base del progetto Odontocoop®, un marchio di garanzia nato con l’obiettivo della totale soddisfazione del cliente e la garanzia del made in Italy.

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12

Page 27: La Piazza del Delta - 2012giu n72

252525Taglio di Po

Si è svolto, in una sala consiliare gremita, il primo Consiglio Comunale dell’era Francesco Siviero. La seduta, presieduta dal neosindaco e dalla sua

Giunta, è iniziata con l’appello e il discorso del primo cittadino: “Qui, oggi, - ha commentato emozionato – si apre uffi cialmente un percorso, che insieme abbiamo messo a punto per amministrare Taglio di Po. Alcuni di noi sono alla prima esperienza amministrativa, ma tutti insieme abbiamo la volontà e la determinazione necessaria per portare a compimento il nostro pro-gramma, con la massima volontà di collaborazione. Ci aspettano giorni diffi cili e le criticità non riguardano solo il bilancio e il relativo sforamento del Patto di Sta-bilità, ma anche il sociale. Per lavorare al meglio sarà necessaria la collaborazione di tutti, perché un’Ammi-nistrazione slegata dalle persone e dal territorio non può operare in maniera serena e propositiva”. Dopo il discorso del sindaco, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del recente terremoto in Emilia, dell’attentato di Brindisi e Fede-rico Bondesani, ventiquattrenne di Porto Tolle, capo scout anche a Taglio di Po, deceduto in un

grave incidente stradale pochi giorni prima. Successivamente, sono stati votati i punti all’ordine del giorno, riguardanti la costi-tuzione dei gruppi consiliari e la designazione dei capigruppo ossia Margaret Crivellari per Insieme per Taglio di Po, Marco Ferro per Taglio di Po nel Cuore e Monica Moro Per Cre-dere in Taglio di Po, oltre alla convalida dei consiglieri eletti: Francesco Siviero, Margaret Crivellari, Gaia Di Giangiacomo, Alberto Fioravanti (vicesindaco deleghe al Turismo, Ambiente e Personale) Doriano Moschini

(deleghe ai Rapporti con le Fra-zioni, Associazionismo e Sport) Dario Altieri, Davide Marangoni (deleghe all’Urbanistica e Lavo-ri Pubblici), e Veronica Pasetto (deleghe ai Servizi Sociali, Pari

Opportunità, Attività Produttive, Cultura e Istruzione). Dopo le pa-role di sostegno del capogruppo di maggioranza Crivellari, la pa-rola è passata a Monica Moro: “Oggi sono qui grazie alla mia

squadra e a chi mi ha votato – ha commentato garan-tendo il suo contributo all’Amministrazione - sicura che solo collaborando si possa crescere come comunità”. Contrario l’intervento di Marco Ferro, che ha avanzato al sindaco la proposta circa un assessorato da asse-gnare alla minoranza “dove ci sono le competenze” e le dimissioni degli assessori designati per far entrare i consiglieri non eletti. Alle critiche presentate, Siviero ha risposto procedendo con la discussione degli altri punti, tra i quali, l’accorpamento dell’Ulss 18 e 19, al quale è stato richiesto il rinvio per approfondire il tema.

di Silvia Boscaro

Confermati gli assessori e rinviato l’accorpamento dell’Ulss 18 e 19

Municipio Il primo cittadino ha presieduto la seduta del debutto

Primo consiglio, decisioni già impegnative

Il sindaco con i suoi assessori e il capogruppo di maggioranza

Capigruppo: Margaret Crivellari, Marco Ferro e Moro

Si è svolta, come da tradizione, una nuova edizione del Caffè Concerto, in una sala conferenze folta di pubblico. La rassegna, giunta alla sua ottava edi-

zione, ha visto la partecipazione del coro “Le Note del Fiume” diretto da Marinella Smiderle e di “Harmonia Nova” di Molvena, coro ospite, diretto da Mirco Dalla Valle. Presenti alla bella serata il sindaco Francesco Sivie-ro, l’Assessore alla Cultura Veronica Pasetto e l’assessore all’associazionismo Doriano Moschini. Vasto il repertorio intonato: il coro locale ha animato la serata con musiche dal chiaro tratto africano e latino – americano, con un ampio repertorio di brani dagli anni ’50 ad oggi. Il coro di Molveno ha poi entusiasmato il pubblico, grazie all’origi-nalità del proprio repertorio, in particolare con l’Ave Maria di De Andrè e le canzoni del Quartetto Cetra. La serata, particolarmente vivace e spensierata, si è poi conclusa con i ringraziamenti di Marinella Smiderle, per l’affetto e la presenza del pubblico, dando appuntamento alla prossima edizione.

NEWS

Musica in cittàGRANDE SUCCESSO PER IL CAFFÈ CONCERTO

Si.Bo.

Marco Ferro: “Il sindaco assegni un assessorato alle minoranze”

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Impianti in titanio € 575Moncone su impianto in titanio € 175OPT (panoramica) € 35

Nuova Apertura

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Il Consorzio di Laboratori Italiani Odontocoop®, garantisce, sotto rigidi protocolli di produzione, uniformità di qualità nella realizzazione di dispositivi medico-dentali, dove per ogni manufatto viene rilasciata apposita dichiarazione di conformità recante l’in-dicazione dei materiali utilizzati, delle fasi di realizzazione e delle avvertenze per il paziente. La garanzia del made in Italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’ap-porto delle più recenti tecnologie offrono la massima sicurezza sui prodotti applicati sul paziente. La sinergia fra odontotecnici italiani qualificati, l’applicazione di elevate tecnologie dentali quali Cad-Cam, Laser sinterizzazione, ceramica integrale (solo per citarne alcune) sono alla base del progetto Odontocoop®, un marchio di garanzia nato con l’obiettivo della totale soddisfazione del cliente e la garanzia del made in Italy.

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FESTE PRIVATE

MEETING D’AFFARI

Page 28: La Piazza del Delta - 2012giu n72

26 Cultura locale2626 Cultura locale

Il IV raduno fotografi co, organizzato dal Foto Club di Adria e promosso dall’Ente Par-co Regionale Veneto Delta del Po, è stato

dedicato al Museo della Bonifi ca di Ca’ Ven-dramin con una suggestiva novità. Le riprese fotografi che all’interno delle sale museali sono state valorizzate da alcuni fi guranti in costume d’epoca; questa innovazione rispetto al passa-to è riconducibile alla disponibilità di Lino Tosi-ni, direttore della Fondazione Ca’ Vendramin. Sfruttando la luce degli imponenti fi nestroni, i fi nti operai sono stati fotografati vicino alle macchine idrovore o in offi cina facendo rivive-re per un attimo questi maestosi luoghi. Una cinquantina i partecipanti del raduno, di cui la metà proveniente da fuori provincia (Bologna, Brescia, Trento), ai quali è stata regalata una borsa in cotone con il logo del Parco, una dettagliata cartina del Delta del Po, la recente pubblicazione “La Quercia di San Basilio”, un elegante pieghevole sul Delta “ Più grande dell’immaginazione”, comprendente anche la zona di competenza del Parco Ferrarese. Il tramonto sulla Sacca degli Scardovari è stato

scandito da un raro evento: il contestuale sor-gere della luna con il tramonto del sole. Gli obiettivi del fotoclub hanno ruotato di 180° per cogliere i due fenomeni naturali. Ospite della serata Samuele Boldrin vincitore del con-corso fotografi co annesso al Raduno, con un soggiorno nel Delta per l’autore della miglior foto scattata durante ciascuna edizione del Raduno fotografi co nel Delta. Alle ore 4,30 di domenica 6 Maggio il setting si è spostato nel-la Sacca del Canarin per immortalarne l’alba, tra fi tti canneti Scano Boa, il cuore magico del Delta. La pioggia non ha risparmiato gli audaci fotografi che nonostante tutto hanno effettua-

to diversi scatti. Soddisfatto, il presidente Gian-franco Cordella per l’organizzazione effi cace, nonostante il cattivo tempo, e ha ringraziato il vice Andrea Fantinati, Erika Moretto, segreta-ria del club, Sante Crepaldi, Germano Benizzi, Luca Chiavegato, Maicol Marzolla, Donata Previato, Marzia Benatelli, Luigi Zanini, Nicola Finottelli, soci che più di altri si sono impegnati per la riuscita della manifestazione. E per il futuro? “Ci sono tante idee - commenta Cor-della - già per l’autunno prossimo sarà allestita la caccia fotografi ca, sempre in collaborazione con l’Ente Parco oltre all’edizione primaverile V del Raduno fotografi co nel Delta”.

di Melania Ruggini

Le idrovore, il tramonto alla Sacca degli Scardovari e l’alba nella sacca del Canarin sono stati i soggetti scelti per la due giorni

Arte, territorio e natura Quarto raduno fotografi co del Foto Club di Adria

Con il Delta nell’obbiettivo

Il paesaggio del Delta in una foto di Andrea Fantinati

Se penso a la me maestrala rivedo in t’el so grembiule neromodelo a saco come che alora andeva.A mi t’em parivi proprio bela, eleganteseria, composta. Na vera insegnante.D’inverno tacà a la stua rossa d’teracotaa n’antre putine, che gnanca a versivino boca,te detavi i pensierini, le moltiplicasion;te ne spiegavi la storia, le frassione le poesie! Che belessa! Che emosion!Ma che soferensa per la quercia cascà col piovalon; a stivino in pensiero per chel pove-ro osèlo; chissà s’el garà mai catà un altro ostelo! E la rondine che ritornava al tetto con la sena per i so rondanini? Copà morta, a tradi-mento! Assasini! Chissà che fame, sensa ninte da metre soto el beco! Ma la vision che più me ciapava a gera la cavalina storna e anca selva-giache “nelle froge aveva del mar gli spruzzie gli urli negli orecchi aguzzi”.A-m baleneva davanti onde de turchese,s-ciansi de s-ciuma bianca come scense.E Valentino? Vestì da novo e gnanca on fi à pre-ocupà de ciapare, doscalso, qualche sponciàpien ch’el gera d’la so felicità.

A parte i schersi, cara maestra, a voio dirtech’el gusto d’la poesia el me restàgrasie a quel ch’a t’ma insegnà.Rivedo anquò le me antiche compagnee con teneressa le rivedo alloraquando, come Valentino, le gera pien de contentessa.“Tènere putine raccoglitrici de margheritine e viole con man e oci pien de meraveia coi sogni ligà con fi li d’oro al sole.Alora, i-o fato le lession? El tema scumisià con: “Era una bella giornata di primavera…” el fi nì con cieli de stele impissà? I-o sempre catà la solusion al problema? E le parole, le parole giuste s-cicà per parlare al cuore, per urlare na contentessa o un imbrosore le i-o sempre in-duvinà”? Chissà, cara maestra, quanti erori, imperfesion in tla lunga composision!Ma con passion l’è sta scrita;na stirola lunga de parole per cuntar la vita.E po te dirò, con la legeressa del cuoree con mani putìne, a sercheremo ancoralungo el stradon ch’el porta alla casa d’le folein meso a le rantane, el posto scontoe incantà dov ca nasse le viole.

di Raffella Finotto

Le alunne della maestra Eufrasia Bertaglia, classe 1959/60, si sono recentemente incontrate per una rimpatriata a Donada. Alcune addirittura sono arrivate da lontano: Piemonte, Lombardia, Emilia per rivedere l’antico edifi cio, oggi restaurato, e partecipare al pranzo conviviale. La nostalgia e le immagini dei bei tempi dell’infanzia sono stati raccolte in una poesia composta da Raffaella Finotto per dedicarla alla maestra maestra di 5° elementare, oggi quasi novantenne.

La me maestra e le putine d’na volta

FRACOMINA T W I N - S E TSIMONA BARBIERI

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Page 29: La Piazza del Delta - 2012giu n72

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Entusiasmante fi no all’ultimo minuto la fi nale regionale per la promozione in C2 tenutasi presso il centro sportivo Antares di Spinea

tra Beach Rosolina e l’Hellas Verona, conclusasi con la vittoria di Beach Rosolina capitanata da Marco Fois. Malgrado i pronostici non fossero a favore della squadre Deltina il risultato è stato rotondo, grazie anche ad una condotta di gara impeccabile e a tratti sontuosa. Ciò che è contato veramente nei minuti di gioco è stato lo spirito di squadra che è emerso senza incertezza alcuna sotto l’occhio attento e vigile del proprio capitano che, in ogni momento, ha fatto sentire la propria presenza in campo con forza, determinazione ed equi-librio. Ciascun giocatore, forte di questo senso di appartenenza e delle effettive capacità proprie e degli altri compagni di squadra ha saputo esprimersi al meglio dimostrando il proprio innegabile valore di gioco. A scaldare i cuori e la voglia di vincere, a pochi minuti dall’inizio della partita, il goal segnato proprio da Marco Fois che ha infi lato di netto la porta avversaria battendo una punizione e incominciando ad incrinare le “forti” convinzioni dell’Helleas Verona. A seguire, il goal di Bacci al 14’ e poi quello di Camuffo al 23’ e a pochi minuti dalla fi ne quello di Guarnieri. Il primo tempo si è concluso con un 4 a 0, ma nella ripresa i veronesi hanno dimostrato la loro scorza partendo con un gran ritmo e siglando dopo pochi minuti la prima rete con Poiani, bissato poco dopo da Tedeschi. 4 a 2 ma Adamo Birolo, detto “Seracinesca” portiere dei

bianco-rossi, dopo questa doppietta avversaria non ne ha lasciata passa-re più nemmeno una. Al 16’, invece, Beach Rosolina con Bacci è tornato ad allungare le distanze dall’Helleas Verona ma gli animi non si sono placati, tanto che sia Poiani che Perini sono stati espulsi. E’ toccato a Bacci chiudere l’incontro, con un rigore che ha fi ssato il risultato della fi nale sul 6-2: al Rosolina gli allori. Presente all’incontro, oltre ad un nutrito gruppo di sostenitori e tifosi anche il sindaco di Rosolina Franco Vitale e consorte. Il sindaco all’esito della gara ha manifestato i propri complimenti e congratulazioni al capitano, al mister e alla squadra. Il Mister Marco Zanella, emozionato e soddisfatto del risultato conseguito al termine ha manifestato la propria contentezza sottolineando il fatto che nel corso della stagione si era trovato in diffi coltà nel dover fare una scelta operativa molto impegnativa, ossia sostituire l’allenatore Luigino Vianello con la propria persona, ben sapendo che la professionalità che poteva offrire alla squadra non era la stessa del precedente ma che, a differenza di quest’ultimo, avrebbe potuto contare su una maggiore capacità di comunicare ai propri giocatori l’entusiasmo per questo sport, l’importanza di esaltare le singole capacità di ciascuno di loro in un vero gioco di squadra.

di Fulvia Fois

Beach Rosolina passa di categoriaNEWS

Con la festa fi nale svolta-si al Villaggio Barricata di Porto Tolle del Minin

beach si è conclusa l’attività giovanile del comitato pro-vinciale Fipav Rovigo. Dieci le società coinvolte, quasi 200 gli atleti dai 5 ai 13 anni nelle attività di under 14 femminile, under 14 misto, under 14 maschile, under 12, minivolley di 2° livello, minivolley di 1° livel-lo e palla rilanciata. Il programma ha previsto una serie di mini gironi spalmati in 12 campi, nei quali si sono incontrate, in più fasi, le quasi 50 squadre partecipanti: nessuna classifi ca fi nale, con la manifestazione strutturata in forma ludico/promozionale. Sono intervenuti alla manifestazione il vice sindaco del comune di Porto Tolle Massimino Zaninello, il direttore del Villaggio Barricata Lorenzo Genovese ed il presidente Fipav Rovigo Rino Bedendo. Gran fi nale con tuffi , musica ed animazione, al termine di tutti i giochi, presso le piscine del Villaggio Barricata. Minin Beach quest’anno ha sfi orato le ottocento presenze tra atleti, dirigenti, tecnici e genitori per una giornata all’insegna del divertimento, della socializzazione e del gioco per grandi e piccini. Hanno partecipato le seguenti società: Tor Avis Aido di Castelmassa, Fruvit di Santa Maria Maddalena, Scardovari Volley di Porto Tolle, Virtus di Taglio di Po, Asaf di Sant’Apollinare di Rovigo, Adria Volley, Polisportiva Stientese, Beng Arquà Volley, GS Volpe di Fiesso Umbertiano e Canottieri Volley Villamarzana.

Finale Minin beachQUASI 200 ATLETI SOTTORETE

Cr.Ag.

I prati respirano, le reti rimangono immobili, gli spal-

ti vuoti rispondono col silenzio: un’altra stagione calcistica è andata in archivio anche per le realtà del Delta, che ora si concederanno una breve vacanza in attesa di tornare a preparare un’altra annata d’emozioni. Mese dopo mese, nel nostro piccolo, abbia-mo provato a fare il punto sulla situazione delle squadre bassopolesane impegnate nelle varie categorie: ora è tempo di bilanci e previsioni. Seguendo il consueto ordine di rango è inevitabile partire dal Delta Porto Tolle che anche quest’anno ha consolidato il deciso processo di crescita avviato nel 2006: il salto in Seconda Divisione (e quindi nei professionisti) è saltato per poco, vanifi cato dalla grande stagione dell’Unione Venezia. Tuttavia il bicchiere può essere considerato pieno per tre quarti: nella prima stagione in assoluto in serie D i ragazzi di mister Zuccarin hanno dimostrato di poter essere una forza dominante del torneo ed è certo che il presidente Visentini vorrà regalare al suo allenatore qualche ulteriore elemento di qualità per fare del Delta una corazzata. In Promozione sorti diverse per Porto Viro, Scardovari e Loreo: l’epilogo più drammati-

co tocca proprio a quest’ultimo, battuto nel doppio scontro playout dal Vigodarzere. La gara di andata terminata per 1-1 lasciava presagire un ritorno non certo impossibile per la squadra di mister Ricci, che infatti si porta sul 2-1 prima di crollare incredibilmen-te fi no a chiudere sul 2-3 con un gol preso a due minuti dalla fi ne. Molto più tranquillo il fi nale di stagione dello Scardovari che è riu-scito a salvarsi senza passare dagli spareggi, centrando l’obiettivo con un organico molto giovane. Collocamento di metà classifi ca invece per il Porto Viro, apparso a tratti in grado di inserirsi nella lotta play-off, salvo poi mancare lo sprint nella fase fi nale di stagione. Se l’è cavata anche la Tagliolese in Prima Categoria, uscita indenne dai playout con la Villanovese grazie a due brillanti pre-stazioni. Delusione per i Blucerchiati al piano inferiore che vengono sorpresi nei playoff dal Papozze nonostante il favore del pronostico.

CalcioSTAGIONE E LUCIE E OMBRE PER LE FORMAZIONI BASSOPOLESANE

Al.Or.

Calcio a 5 fi nale Regionale per la promozione in C2

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Un momento di esultanza della compagine bianco-blu

Page 30: La Piazza del Delta - 2012giu n72

17Spazi aperti

L’Unesco si interesserà al futuro del Delta del Po? La risposta, affermativa e foriera di positive ricadute, è stata data in un’apposita conferenza tenutasi a Rovi-

go presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presenti il presidente della Fondazione Antonio Finotti, Philippe Pypaert dell’Uffi cio Unesco di Venezia, Ge-remia Gennari, presidente del Parco del Delta, e Tiziana Virgili, presidente della Provincia.

Il progetto, di durata biennale, servirà a sostenete la candidatura del Delta del Po ad ottenere la qualifi ca di “Riserva della Biosfera”. Un riconoscimento, a livello internazionale, che l’Unesco attribuisce ad aree con peculiarità ambientali, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche e promuoverne lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità. Non un’iniziativa vol-ta alla pura conservazione dunque – anche se ovviamente si parte dal principio di salvaguardia dei dati ambientali – ma un progetto che punta a rinvigorire le potenzialità del Delta, per uno sviluppo sostenibile, con la collaborazione degli enti locali e dei soggetti produttivi. Per la realizza-

zione dell’importante progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 100.000 euro.

“Siamo onorati di aver avviato questa partnership con l’Unesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione An-tonio Finotti –. Si tratta di un’iniziativa che, grazie anche

alla collaborazione degli enti locali, produrrà delle ricadute signifi cative sul territorio. Un’area quella del Del-ta che, attraverso questa candidatura internazionale, ci auguriamo possa essere maggiormente conosciuta ed apprezzata anche al di fuori dei

confi ni regionali”.Philippe Pypaert, rappresentante dell’uffi cio Unesco

di Venezia, ha voluto chiarire che “l’instaurazione di una Riserva della Biosfera del Programma Mab (Man And Biosphere) dell’Unesco non comporta alcun nuovo vincolo ambientale per il territorio. Le Riserve di Biosfera si confi gu-rano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità a benefi cio delle comunità locali”.

Entusiasta del progetto il presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari, che ha sottolineato il valore straor-

di Lino Segantin

Non si tratta di un nuovo vincolo ambientale per il territorio ma di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco

Ambiente Una candidatura internazionale per l’area umida polesana

Il Delta riserva internazionale della biosfera

Vengono riconosciute peculiarità ambientali, paesaggistiche e culturali

“L’Uomo e la Biosfera” (Mab – Man and Biosphere) è un programma intergovernativo dell’Unesco, che

ha come obiettivo principale, sin dal 1971, quello di promuovere l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e cultu-rale non siano incompatibili tra loro.

Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riser-ve della Biosfera (ad oggi 580 siti in 114 paesi), comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Si tratta di aree, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Pro-gramma Mab dell’Unesco, dove l’accento è

posto su forme di gestione integrata, parte-cipata e decentralizzata dello sviluppo, a be-nefi cio in particolare delle comunità locali.

Le Riserve di Biosfera sono anche siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Ogni Riserva di Biosfera presenta una zonazio-ne a tre livelli: Area Centrale (Core Area) destinata alla protezione in senso stretto dell’ambiente; Area Cuscinetto (Buffer Zone) dove sono previste attività compati-bili con gli obiettivi di conservazione; Area di transizione (Transizion Zone) dove si promuovono attività di sviluppo socioeco-nomico, in un’ottica di gestione sostenibile delle risorse.

Promuove l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro

IL PROGRAMMA “L’UOMO E LA BIOSFERA”

Li.Se.

L’intervento di Philippe Pypaert, responsabile dell’Uffi cio Unesco di Venezia. Alla sua destra il presidente del Parco Geremia Gennari, alla sinistra Antonio Finotti presidente della Fondazione e Tiziana Virgili presidente della Provincia

dinario dell’iniziativa, fi nalizzata ad ottenere per il Delta l’ambito riconoscimento Unesco. “L’intera area del Delta del Po – ha osservato – compirà un importantissimo sal-to di qualità, inserendosi di fatto nei circuiti internazionali delle aree deltizie di assoluto valore e pregio ambientale e naturalistico, con positive ricadute anche a livello occu-pazionale”.

“L’ottenimento del riconoscimento Unesco di Riserva della Biosfera costituisce un obiettivo ambizioso e nel con-tempo prestigioso – ha dichiarato la presidente della Pro-vincia Tiziana Virgili –. Viene riconosciuta a questo territo-rio, unico nell’ambito europeo, una straordinaria peculiarità ambientale, paesaggistica e culturale, valorizzandone le

potenzialità di visitazione turistica”.

Alcune belle immagine del Delta del Po

16

VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Sul futuro della Provincia di Rovigo si con-tinua a discutere. I fatti sono fermi alle norme previste dalla manovra economi-

ca del governo Monti che progressivamente andranno a svuotare gli enti intermedi di fun-zioni e competenze, decretandone l’abolizio-ne di fatto, ma esiste anche un dialogo interno agli enti sull’opportunità che ciò non accada. Tanto più in una provincia come il Polesine dove i 50 comuni che la compongono sono di dimensioni medio-piccole e manca una città metropolitana che possa assorbire il ruolo di coordinatrice, oggi svolto dalla Provincia. Inol-tre, esiste la convinzione che funzioni come l’Ambiente o il Trasporto pubblico non possa-no essere appioppate ai municipi, perché per la loro gestione è indi-spensabile uno sguardo intercomunale. Infatti, è stato ragionando in questi termini che la gestione delle competenze in materia urbani-stica è passata dalla Regione alle Provincia di Rovigo, grazie all’intesa recentemente fi rmata dalla presidente della Provincia di Rovigo, Ti-ziana Virgili, e dal vicepresidente della giunta regionale e assessore al Territorio Marino Zor-zato. Può lasciare disorientati la constatazione che malgrado l’indicazione del Governo fosse

rivolta ad un progressivo svuotamento delle funzioni, a livello locale, invece, avvenga il contrario con il trasferimento di competenze da Venezia a Rovigo ma la legge regionale del 2004 – è stato spiegato - già riconosceva alle Province specifi che competenze sulla pia-

nifi cazione urbanistica. Competenze ora “ef-fettivamente attribuite” con l’approvazione del Piano territoriale di co-ordinamento provinciale (Ptcp) della Provincia di

Rovigo, dando avvio ad un rapporto di collabo-razione e di assistenza per la gestione di que-ste deleghe, in particolare per quanto riguarda l’istruttoria dei piani comunali e le attività di coopianifi cazione: redazione di piani di as-setto del territorio, comunali e intercomunali. Insomma almeno sul piano dell’Urbanistica, il ruolo di coordinamento della Provincia pare

essere insostituibile. Della stessa opinione si è detto anche Mario Bertolissi, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragionando di Costituzione” che si è tenuto recentemente a Palazzo Celio. “Contatto con la gente, con la programmazio-ne del territorio, con i problemi, ma anche con la sua storia, la sua unicità, i suoi saperi – ha spiegato il docente friulano durante il suo intervento -. Non sono l’estensione o la popolazione presente a decretarne o meno la presenza delle Provincie. Si valuti invece – ha detto – quanto rendono, quanto costano e per far cosa. Non si può tagliare linearmente ed indiscriminatamente. In Veneto – ha concluso – siete sette province con specifi cità uniche. Non lasciate ad un burocrate, che andrà a pe-scare su vecchi testi, normative da applicare oggi, di scegliere e decidere per voi”.

di Fortunato Marinata

Dato avvio ad un rapporto di collaborazione e di assistenza per la gestione e la coopianifi cazione dei piani di assetto del territorio, comunali e intercomunali

Riordino degli enti locali Intesa con la Regione del Veneto

Nelle foto palazzo Celio, l’ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova Mario Bertolissi, e la presidente Tiziana Virgili

Bertolissi: “Non lasciate che un burocrate scelga e decida per voi”

La discarica di Taglietto uno non è ancora pronta e, per evitare l’emergenza rifi uti, è stato deciso che il conferi-mento continuerà ad essere alla Taglietto zero, derogan-

do la data di esaurimento del sito di Villadose. A deciderlo è stata la Conferenza dei servizi (composta dai sindaci del territorio) in aperta opposizione con la Provincia. Della pole-mica ha continuato a far parte anche l’aspro confronto, nato in seguito alla fusione di Ecogest con Asm, che ha portato a divedersi in modo netto i sindaci di Centrodestra da quelli di Centrosinistra. La Provincia, invece, si è detta contraria alla sopraelevazione della discarica di Taglietto zero ritenendo più opportuno lo stoccaggio temporaneo dei rifi uti nel sito di Sant’Urbano (nella Bassa Padovana) visto che l’assessore all’Ambiente, Giulina Gulmanelli, era riuscita ad ottenere dalla Regione la sospensione della sovrattassa. Dunque agli occhi degli esponenti di palazzo Celio un conferimento dei rifi uti fuori provincia era apparso più conveniente visto che la sopra-elevazione dell’impianto rodigino avrà comunque un costo. Lo scontro dunque è stato inevitabile visto che la conferenza ha percepito come un’ingerenza il parere della Provincia e ha avuto toni tanto accesi che da Palazzo è arrivata una nota di chiarimento. “Il ruolo della Provincia – viene spiegato nel comunicato che porta la fi rma congiunta della presidente, Tiziana Virgili, e dell’assessore Giulina Gulmanelli – è stato solo tecnico. La valutazione ha seguito un iter preciso, come previsto, sentendo il parere degli enti locali, dei tecnici e por-tando numeri e cifre sugli interventi che si andavano a fare, confrontandosi con la Regione, sull’opportunità di conferire in un posto anziché in un altro. Sulla scelta poi della Conferenza dei servizi di prendere decisioni diverse noi le rispettiamo. Ma non sono accettabili i giudizi sulle persone o gli attacchi personali. La Provincia ha fatto il suo dovere, tecnico, seguendo quanto stabilito dalle norme. Auspichiamo il ristabilirsi di un clima di correttezza”.

Stoccaggio rifi uti

IL CONFERIMENTO CONTINUERÀ ALLA TAGLIETTO ZERO

Fo.Ma.

A breve dovrebbe venire distribuita alle famiglie e alle im-prese colpite dal terremoto un pubblicazione nella quale possono essere rintracciati i nomi delle banche e la tipo-

logia delle agevolazioni che potranno essere accordate per il ripristino di case a capannoni. “Il terremoto ha lasciato i suoi segni in Polesine – ha spiegato la presidente della Provincia

Tiziana Virgili – l’importo dei danni è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Ora bisogna capire che cosa possiamo fare per queste persone”. In un incontro che si è recentemente tenuto a palazzo Celio, infatti, l’Amministrazione provincia-le ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito con sportello in Polesine per una verifi ca delle linee di accesso

al fi nanziamento agevolato che possano consentire rapidi interventi sugli immobili danneggiati. Le ipotesi hanno riguar-dato la sospensione delle rate dei mutui, l’azzeramento delle commissioni, o l’istituzione di un fondo di 250 milioni da impiegare per la messa in sicurezza sia delle abitazioni, che dei capannoni, delle chiese e dei campanili. Fo.Ma.

TERREMOTO PROVINCIA E BANCHE HANNO DECISO UNA POLITICA DI AIUTI

A Palazzo Celio la funzione Urbanistica

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Page 31: La Piazza del Delta - 2012giu n72

17Spazi aperti

L’Unesco si interesserà al futuro del Delta del Po? La risposta, affermativa e foriera di positive ricadute, è stata data in un’apposita conferenza tenutasi a Rovi-

go presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presenti il presidente della Fondazione Antonio Finotti, Philippe Pypaert dell’Uffi cio Unesco di Venezia, Ge-remia Gennari, presidente del Parco del Delta, e Tiziana Virgili, presidente della Provincia.

Il progetto, di durata biennale, servirà a sostenete la candidatura del Delta del Po ad ottenere la qualifi ca di “Riserva della Biosfera”. Un riconoscimento, a livello internazionale, che l’Unesco attribuisce ad aree con peculiarità ambientali, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche e promuoverne lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità. Non un’iniziativa vol-ta alla pura conservazione dunque – anche se ovviamente si parte dal principio di salvaguardia dei dati ambientali – ma un progetto che punta a rinvigorire le potenzialità del Delta, per uno sviluppo sostenibile, con la collaborazione degli enti locali e dei soggetti produttivi. Per la realizza-

zione dell’importante progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 100.000 euro.

“Siamo onorati di aver avviato questa partnership con l’Unesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione An-tonio Finotti –. Si tratta di un’iniziativa che, grazie anche

alla collaborazione degli enti locali, produrrà delle ricadute signifi cative sul territorio. Un’area quella del Del-ta che, attraverso questa candidatura internazionale, ci auguriamo possa essere maggiormente conosciuta ed apprezzata anche al di fuori dei

confi ni regionali”.Philippe Pypaert, rappresentante dell’uffi cio Unesco

di Venezia, ha voluto chiarire che “l’instaurazione di una Riserva della Biosfera del Programma Mab (Man And Biosphere) dell’Unesco non comporta alcun nuovo vincolo ambientale per il territorio. Le Riserve di Biosfera si confi gu-rano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità a benefi cio delle comunità locali”.

Entusiasta del progetto il presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari, che ha sottolineato il valore straor-

di Lino Segantin

Non si tratta di un nuovo vincolo ambientale per il territorio ma di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco

Ambiente Una candidatura internazionale per l’area umida polesana

Il Delta riserva internazionale della biosfera

Vengono riconosciute peculiarità ambientali, paesaggistiche e culturali

“L’Uomo e la Biosfera” (Mab – Man and Biosphere) è un programma intergovernativo dell’Unesco, che

ha come obiettivo principale, sin dal 1971, quello di promuovere l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e cultu-rale non siano incompatibili tra loro.

Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riser-ve della Biosfera (ad oggi 580 siti in 114 paesi), comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Si tratta di aree, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Pro-gramma Mab dell’Unesco, dove l’accento è

posto su forme di gestione integrata, parte-cipata e decentralizzata dello sviluppo, a be-nefi cio in particolare delle comunità locali.

Le Riserve di Biosfera sono anche siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Ogni Riserva di Biosfera presenta una zonazio-ne a tre livelli: Area Centrale (Core Area) destinata alla protezione in senso stretto dell’ambiente; Area Cuscinetto (Buffer Zone) dove sono previste attività compati-bili con gli obiettivi di conservazione; Area di transizione (Transizion Zone) dove si promuovono attività di sviluppo socioeco-nomico, in un’ottica di gestione sostenibile delle risorse.

Promuove l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro

IL PROGRAMMA “L’UOMO E LA BIOSFERA”

Li.Se.

L’intervento di Philippe Pypaert, responsabile dell’Uffi cio Unesco di Venezia. Alla sua destra il presidente del Parco Geremia Gennari, alla sinistra Antonio Finotti presidente della Fondazione e Tiziana Virgili presidente della Provincia

dinario dell’iniziativa, fi nalizzata ad ottenere per il Delta l’ambito riconoscimento Unesco. “L’intera area del Delta del Po – ha osservato – compirà un importantissimo sal-to di qualità, inserendosi di fatto nei circuiti internazionali delle aree deltizie di assoluto valore e pregio ambientale e naturalistico, con positive ricadute anche a livello occu-pazionale”.

“L’ottenimento del riconoscimento Unesco di Riserva della Biosfera costituisce un obiettivo ambizioso e nel con-tempo prestigioso – ha dichiarato la presidente della Pro-vincia Tiziana Virgili –. Viene riconosciuta a questo territo-rio, unico nell’ambito europeo, una straordinaria peculiarità ambientale, paesaggistica e culturale, valorizzandone le

potenzialità di visitazione turistica”.

Alcune belle immagine del Delta del Po

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VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Sul futuro della Provincia di Rovigo si con-tinua a discutere. I fatti sono fermi alle norme previste dalla manovra economi-

ca del governo Monti che progressivamente andranno a svuotare gli enti intermedi di fun-zioni e competenze, decretandone l’abolizio-ne di fatto, ma esiste anche un dialogo interno agli enti sull’opportunità che ciò non accada. Tanto più in una provincia come il Polesine dove i 50 comuni che la compongono sono di dimensioni medio-piccole e manca una città metropolitana che possa assorbire il ruolo di coordinatrice, oggi svolto dalla Provincia. Inol-tre, esiste la convinzione che funzioni come l’Ambiente o il Trasporto pubblico non possa-no essere appioppate ai municipi, perché per la loro gestione è indi-spensabile uno sguardo intercomunale. Infatti, è stato ragionando in questi termini che la gestione delle competenze in materia urbani-stica è passata dalla Regione alle Provincia di Rovigo, grazie all’intesa recentemente fi rmata dalla presidente della Provincia di Rovigo, Ti-ziana Virgili, e dal vicepresidente della giunta regionale e assessore al Territorio Marino Zor-zato. Può lasciare disorientati la constatazione che malgrado l’indicazione del Governo fosse

rivolta ad un progressivo svuotamento delle funzioni, a livello locale, invece, avvenga il contrario con il trasferimento di competenze da Venezia a Rovigo ma la legge regionale del 2004 – è stato spiegato - già riconosceva alle Province specifi che competenze sulla pia-

nifi cazione urbanistica. Competenze ora “ef-fettivamente attribuite” con l’approvazione del Piano territoriale di co-ordinamento provinciale (Ptcp) della Provincia di

Rovigo, dando avvio ad un rapporto di collabo-razione e di assistenza per la gestione di que-ste deleghe, in particolare per quanto riguarda l’istruttoria dei piani comunali e le attività di coopianifi cazione: redazione di piani di as-setto del territorio, comunali e intercomunali. Insomma almeno sul piano dell’Urbanistica, il ruolo di coordinamento della Provincia pare

essere insostituibile. Della stessa opinione si è detto anche Mario Bertolissi, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragionando di Costituzione” che si è tenuto recentemente a Palazzo Celio. “Contatto con la gente, con la programmazio-ne del territorio, con i problemi, ma anche con la sua storia, la sua unicità, i suoi saperi – ha spiegato il docente friulano durante il suo intervento -. Non sono l’estensione o la popolazione presente a decretarne o meno la presenza delle Provincie. Si valuti invece – ha detto – quanto rendono, quanto costano e per far cosa. Non si può tagliare linearmente ed indiscriminatamente. In Veneto – ha concluso – siete sette province con specifi cità uniche. Non lasciate ad un burocrate, che andrà a pe-scare su vecchi testi, normative da applicare oggi, di scegliere e decidere per voi”.

di Fortunato Marinata

Dato avvio ad un rapporto di collaborazione e di assistenza per la gestione e la coopianifi cazione dei piani di assetto del territorio, comunali e intercomunali

Riordino degli enti locali Intesa con la Regione del Veneto

Nelle foto palazzo Celio, l’ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova Mario Bertolissi, e la presidente Tiziana Virgili

Bertolissi: “Non lasciate che un burocrate scelga e decida per voi”

La discarica di Taglietto uno non è ancora pronta e, per evitare l’emergenza rifi uti, è stato deciso che il conferi-mento continuerà ad essere alla Taglietto zero, derogan-

do la data di esaurimento del sito di Villadose. A deciderlo è stata la Conferenza dei servizi (composta dai sindaci del territorio) in aperta opposizione con la Provincia. Della pole-mica ha continuato a far parte anche l’aspro confronto, nato in seguito alla fusione di Ecogest con Asm, che ha portato a divedersi in modo netto i sindaci di Centrodestra da quelli di Centrosinistra. La Provincia, invece, si è detta contraria alla sopraelevazione della discarica di Taglietto zero ritenendo più opportuno lo stoccaggio temporaneo dei rifi uti nel sito di Sant’Urbano (nella Bassa Padovana) visto che l’assessore all’Ambiente, Giulina Gulmanelli, era riuscita ad ottenere dalla Regione la sospensione della sovrattassa. Dunque agli occhi degli esponenti di palazzo Celio un conferimento dei rifi uti fuori provincia era apparso più conveniente visto che la sopra-elevazione dell’impianto rodigino avrà comunque un costo. Lo scontro dunque è stato inevitabile visto che la conferenza ha percepito come un’ingerenza il parere della Provincia e ha avuto toni tanto accesi che da Palazzo è arrivata una nota di chiarimento. “Il ruolo della Provincia – viene spiegato nel comunicato che porta la fi rma congiunta della presidente, Tiziana Virgili, e dell’assessore Giulina Gulmanelli – è stato solo tecnico. La valutazione ha seguito un iter preciso, come previsto, sentendo il parere degli enti locali, dei tecnici e por-tando numeri e cifre sugli interventi che si andavano a fare, confrontandosi con la Regione, sull’opportunità di conferire in un posto anziché in un altro. Sulla scelta poi della Conferenza dei servizi di prendere decisioni diverse noi le rispettiamo. Ma non sono accettabili i giudizi sulle persone o gli attacchi personali. La Provincia ha fatto il suo dovere, tecnico, seguendo quanto stabilito dalle norme. Auspichiamo il ristabilirsi di un clima di correttezza”.

Stoccaggio rifi uti

IL CONFERIMENTO CONTINUERÀ ALLA TAGLIETTO ZERO

Fo.Ma.

A breve dovrebbe venire distribuita alle famiglie e alle im-prese colpite dal terremoto un pubblicazione nella quale possono essere rintracciati i nomi delle banche e la tipo-

logia delle agevolazioni che potranno essere accordate per il ripristino di case a capannoni. “Il terremoto ha lasciato i suoi segni in Polesine – ha spiegato la presidente della Provincia

Tiziana Virgili – l’importo dei danni è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Ora bisogna capire che cosa possiamo fare per queste persone”. In un incontro che si è recentemente tenuto a palazzo Celio, infatti, l’Amministrazione provincia-le ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito con sportello in Polesine per una verifi ca delle linee di accesso

al fi nanziamento agevolato che possano consentire rapidi interventi sugli immobili danneggiati. Le ipotesi hanno riguar-dato la sospensione delle rate dei mutui, l’azzeramento delle commissioni, o l’istituzione di un fondo di 250 milioni da impiegare per la messa in sicurezza sia delle abitazioni, che dei capannoni, delle chiese e dei campanili. Fo.Ma.

TERREMOTO PROVINCIA E BANCHE HANNO DECISO UNA POLITICA DI AIUTI

A Palazzo Celio la funzione Urbanistica

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19Mondo scuola

Le attività di sostegno a favore dell’integra-zione degli studenti con disabilità sono il rimedio escogitato dal ministero dell’Istru-

zione per far fronte agli esuberi del personale docente titolare di un posto di ruolo. Nell’anno scolastico appena concluso nella provincia di Rovigo sono risultati in soprannumero alcuni docenti della scuola primaria, docenti di educa-zione musicale della scuola secondaria di primo grado ed altri della scuola secondaria di secondo grado arruolati in diversi classi di insegnamento, da fi losofi a e storia a discipline giuridiche ed

economiche, da elettrotecnica ed applicazioni a laboratorio meccanico e tecnologico. In Italia il loro numero si aggira intorno agli 11 mila. La situazione non è nuova: per alcuni si protrae già da qualche anno, in parte a causa di un calo fi siologico degli studenti e in parte per effetto della riforma Gelmini. Per tutte queste persone e per quanti insegnano materie soggette a esuberi la scorsa primavera si è aperta la possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito, per l’insegnamento di sostegno. Lo scorso 8 giugno è scaduto il termine per presentare le do-

mande, che poi dovranno essere valutate anche in rapporto al numero dei posti attivati: si tratta infatti di corsi a numero programmato. Al mo-mento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di soste-gno negli organici di diritto saranno complessiva-mente 165: 13 per la scuola d’infanzia, 50 per la primaria, 53 per la secondaria di primo grado e 49 per la secondaria di secondo grado, ripar-titi per i diversi indirizzi dell’istruzione. La legge di stabilità 2012, promulgata il 12 novembre dello scorso anno, all’articolo 16 prevede che

nelle amministrazioni pubbliche in cui vi siano persone in soprannumero, si proceda a una loro ricollocazione. Dopo 90 giorni dalla comunica-zione inoltrata alle rappresentanze sindacali, di fronte alla mancata ricollocazione è prevista una sorta di cassa integrazione all’80 per cento dello stipendio per un periodo massimo di 24 mesi. Se la situazione di esubero persiste, scatta il licenziamento. Basteranno i posti per gli inse-gnanti di sostegno come valvola di sfogo? Di certo sarà un’estate rovente per tutti i docenti in esubero.

di Mattia De Poli

Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165

Istruzione Possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito

Insegnati in esubero impiegati per le attività di sostegno

NEWS Concorso De PoliA 11 RAGAZZI CINQUE MILA EURO

La Regione del Veneto, proponendo nel 2010 alle scuole secondarie di secondo grado il concorso “I grandi veneti della letteratura italiana”, aveva indi-

cato Flaminio De Poli come autore rappresentativo del Polesine. Allora undici studenti della classe I A del Liceo “Celio”, coadiuvati dalle insegnanti Anna Avezzù e Anna

Recca, hanno partecipato al progetto con un’analisi della raccolta di racconti “Hyperbolikon”, proposta sotto il titolo “Flaminio De Poli: un pensiero che va oltre”: “Tra le due forze che limitano l’orizzonte dell’uomo, il potere e la tradizione, l’autore sembra preferire la seconda. Ma ad essa non soggiace, usandola piuttosto come termine di

confronto per denunciare l’arroganza della prima e per costruirsi spazi “iperbolici” di libertà”. A Flaminio De Poli è stata intitolata in anni recenti l’aula di informatica della sede scolastica di via Badaloni e grazie a questa iniziativa i ragazzi si sono avvicinati alla complessa personalità di uno scrittore che è stato prima docente di italiano, latino

e greco e poi preside dello stesso “Celio”. Le procedure del concorso si sono concluse alla fi ne di questo anno sco-lastico e gli undici ragazzi della classe I A hanno ricevuto il primo premio, pari a 5 mila euro. M.D.P.

30 Mondo scuola3030 Mondo scuola

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Aperto anche il sabato

Page 33: La Piazza del Delta - 2012giu n72

19Mondo scuola

Le attività di sostegno a favore dell’integra-zione degli studenti con disabilità sono il rimedio escogitato dal ministero dell’Istru-

zione per far fronte agli esuberi del personale docente titolare di un posto di ruolo. Nell’anno scolastico appena concluso nella provincia di Rovigo sono risultati in soprannumero alcuni docenti della scuola primaria, docenti di educa-zione musicale della scuola secondaria di primo grado ed altri della scuola secondaria di secondo grado arruolati in diversi classi di insegnamento, da fi losofi a e storia a discipline giuridiche ed

economiche, da elettrotecnica ed applicazioni a laboratorio meccanico e tecnologico. In Italia il loro numero si aggira intorno agli 11 mila. La situazione non è nuova: per alcuni si protrae già da qualche anno, in parte a causa di un calo fi siologico degli studenti e in parte per effetto della riforma Gelmini. Per tutte queste persone e per quanti insegnano materie soggette a esuberi la scorsa primavera si è aperta la possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito, per l’insegnamento di sostegno. Lo scorso 8 giugno è scaduto il termine per presentare le do-

mande, che poi dovranno essere valutate anche in rapporto al numero dei posti attivati: si tratta infatti di corsi a numero programmato. Al mo-mento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di soste-gno negli organici di diritto saranno complessiva-mente 165: 13 per la scuola d’infanzia, 50 per la primaria, 53 per la secondaria di primo grado e 49 per la secondaria di secondo grado, ripar-titi per i diversi indirizzi dell’istruzione. La legge di stabilità 2012, promulgata il 12 novembre dello scorso anno, all’articolo 16 prevede che

nelle amministrazioni pubbliche in cui vi siano persone in soprannumero, si proceda a una loro ricollocazione. Dopo 90 giorni dalla comunica-zione inoltrata alle rappresentanze sindacali, di fronte alla mancata ricollocazione è prevista una sorta di cassa integrazione all’80 per cento dello stipendio per un periodo massimo di 24 mesi. Se la situazione di esubero persiste, scatta il licenziamento. Basteranno i posti per gli inse-gnanti di sostegno come valvola di sfogo? Di certo sarà un’estate rovente per tutti i docenti in esubero.

di Mattia De Poli

Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165

Istruzione Possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito

Insegnati in esubero impiegati per le attività di sostegno

NEWS Concorso De PoliA 11 RAGAZZI CINQUE MILA EURO

La Regione del Veneto, proponendo nel 2010 alle scuole secondarie di secondo grado il concorso “I grandi veneti della letteratura italiana”, aveva indi-

cato Flaminio De Poli come autore rappresentativo del Polesine. Allora undici studenti della classe I A del Liceo “Celio”, coadiuvati dalle insegnanti Anna Avezzù e Anna

Recca, hanno partecipato al progetto con un’analisi della raccolta di racconti “Hyperbolikon”, proposta sotto il titolo “Flaminio De Poli: un pensiero che va oltre”: “Tra le due forze che limitano l’orizzonte dell’uomo, il potere e la tradizione, l’autore sembra preferire la seconda. Ma ad essa non soggiace, usandola piuttosto come termine di

confronto per denunciare l’arroganza della prima e per costruirsi spazi “iperbolici” di libertà”. A Flaminio De Poli è stata intitolata in anni recenti l’aula di informatica della sede scolastica di via Badaloni e grazie a questa iniziativa i ragazzi si sono avvicinati alla complessa personalità di uno scrittore che è stato prima docente di italiano, latino

e greco e poi preside dello stesso “Celio”. Le procedure del concorso si sono concluse alla fi ne di questo anno sco-lastico e gli undici ragazzi della classe I A hanno ricevuto il primo premio, pari a 5 mila euro. M.D.P.

Festival BeerC. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)

13VENERDÌ SABATO DOMENICA

14 15

TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita”

DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)

ORE 22.00 ORE 22.00

U2 TRIBUTE BANDTHE GIFT VELVET DRESSELISA TRIBUTE BAND

LUGLIO 2012

APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00

VENICE’S RING

ORE 19,00LOVERDRIVE

ORE 20,00DEPTFORD SOUNDTRIBUTE BAND DIRE STRAITS

SPETTACOLO DIDANZA ORIENTALE

con LAURA ANDREOTTI

AUGUSTO DAYGIORNATA IN MEMORIA

DI AUGUSTO E DANTE

ORE 17.30SEGNALI CAOTICI

ORE 18.30MERCANTI E SERVI

ORE 19.30ORADARIA

ORE 21.00AIRONI NERI &STATUS SYMBOL

PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONEROSANNA FANTUZZIwww.augustoperlavita.itOSPITE DELL’EVENTOSALVATORE RANIERI IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

Music CompanyAssociazione di Promozione Sociale Ricreativa CulturaleCell. +39 333 6506899 - [email protected]

P. IVA 01441290291

con la collaborazione del Comune di Cavarzere

Assessorato allo sport e al tempo libero

Music Company

Page 34: La Piazza del Delta - 2012giu n72

21Cultura provinciale

Il nuovo cd di Prhome, “Lo strappo”, è stato presentato all’inizio di giugno ed è già partito il nuovo tour 2012. Dopo le tre date del mese scorso, tra luglio e agosto il

calendario prevede almeno altrettanti appuntamenti tra il Polesine e la provincia di Padova: il 13 luglio a Villadose, il 3 agosto alla Festa democratica di Stanghella, il 5 agosto al pub 04 di Fenil del Turco, frazione di Rovigo. Ma c’è da scommettere che col passare dei giorni si aggiungeranno altri concerti. Prhome, nome d’ar-te di Paolo Grego, originario di Polesella, classe 1974, è ormai un rapper affermato, principale testimonial italiano del latin rap: “Lo strappo” contiene diciotto tracce inedite ed è il quarto album uffi ciale, dopo “Italianos intocables” (2006), “Malas len-guas” (2008) e “El castigo” (2010). In questi pochi anni si è già preso diverse soddisfazioni. Nel 2010 Prho-me ha vinto il premio della Giuria al concorso “Voci per la libertà. Una canzone per Amnesty” con la canzone “Black Rain”. Lo scorso 14 febbraio ha presentato in anteprima alcuni brani della sua ultima fatica discografi ca esibendosi sul palco del Palafi ori di Sanremo, in una kermesse pa-

rallela al noto Festival della canzone italiana e dedicata agli artisti indipendenti. Può vantare diverse collaborazioni internazionali, anche oltreoceano, non ultima quella con Snoop Dog. Gli ultimi due cd di Prhome sono stati pro-dotti dalla True Life Records, la prima etichetta europea specializzata in latin rap e nata nel 2007 per iniziativa dello stesso Paolo Grego, che ha prodotto album di altri gruppi come “Casomista”, “Little Mexico” e “Ultimo Ca-

pitolo”. Ma “True Life” è anche qualcosa di più. Prhome spiega che non è il nome di una gang o l’icona di un marchio commer-ciale, è un progetto discografi co che nel tempo è divenuto un vero e proprio movimento in cui

il senso di appartenenza: “Ogni True Lifer porta la pro-pria esperienza e la propria conoscenza, arricchendola costantemente e regalandole nuova linfa”. True Life è una fi losofi a di vita che si fonda sulla dignità e rifi uta le maschere: essere True Lifer signifi ca sentire di fare parte di qualcosa di “concreto”, di “reale”, di “unico” in sé. Questo è il messaggio che vuole trasmettere anche “Lo strappo”, un titolo che marca una presa di distanza, il

defi nitivo distacco di Prhome dall’hip hop nazionale, uno scenario desolatamente stereotipato: il nuovo album na-sce invece da un progetto maturo, che racconta la vita di tutti i giorni, quella “vera” e catapulta l’ascoltatore in un mondo complesso, avvincente e realistico. Una parte signifi cativa delle ultime canzoni sono in italiano e si tratta di una novità rispetto alla produzione artistica precedente, in cui il cantante si esprimeva più volentieri in spagnolo. E probabilmente il rapper polesano ha raggiunto davvero la maturità artistica, lo testimoniano i prestigiosi risultati conseguiti, ma essi sono il frutto di una gavetta iniziata già nel 1997, quando Paolo Grego ha iniziato a cantare con la formazione dei “Continuo rilasso”: risultati inseguiti con impegni e dedizione. Autentici.

di Mattia De Poli

Originario di Polesella, classe 1974, è ormai un musicista affermato, principale testimonial italiano del latin rap

Paolo Grego Il rapper polesano ha presentato il nuovo album “Lo strappo”

Prhome in tour durante l’estate

Paolo Grego e la copertina del suo album

“True Life” è un progetto discografi co, diventato un vero e proprio movimento

La fl essibilità favorisce la crescita

e lo sviluppo economico. Dopo il rigore inizia la fase di sviluppo. Questi sono alcuni dei principi fonda-mentali che legittimano il governo tecnico presieduto da Mario Monti e che vengono ribaditi dai partiti che lo sostengono. Il libro “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, edito di recente da “Il saggiatore”, sostiene una tesi diversa: questo modo di procedere danneggia alcuni a vantaggio di altri. Marco Passarella, autore del volume insieme ad Emiliano Brancaccio, ritiene che per l’Italia e l’Europa esistano altre possibilità di uscita dalla crisi, che richiedono precise scelte poli-tiche. Economista, originario di Adria e formato principalmente presso le università di Bologna e di Firenze, da quest’anno è ricercatore presso l’università inglese di Leeds. Presentando il libro a Rovigo, Passarella ha precisato che almeno negli ultimi venti anni la politica dell’austerità è stata praticata di solito dalle amministrazioni e dai governi di sinistra e che il rigore di bilancio è parte del bagaglio culturale della stessa sinistra. L’austerità, tuttavia, è di destra sia sul piano antropologico, perché è essenzialmente conservatrice, sia sul piano delle po-litiche economiche, perché comporta un peggioramento delle condizioni lavorative e sociali della massa. Oggi, ad esempio, la disoccupazione delle persone con un’età compresa fra 20 e 40 anni pone una pesante ipoteca sul futuro del paese. La crisi dipende da una perdita di valore del lavoro e non può essere curata secondo i principi dell’omeopatia: non è possibile utilizzare come rimedio le stesse cause che l’anno prodotta. E’ fondamentale che l’Unione europea abbia una politica comune non solo sul fronte monetario, oggi realizzata solo in modo parziale, ma anche sul fronte fi nanziario.

Il libro di Marco Passarella

M.D.P.

“L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”

Una ricca estate di eventi è quella che si prospetta in Polesine. Infat-ti, sia per chi rimane a casa, sia

per chi andrà al mare ci sono molti eventi a cui potrà partecipare.

Rosolina mare ospita quest’anno il 15° festival della musica nazionale dal titolo “Voci per la libertà – Una canzo-ne per Amnesty”. Dal 19 al 22 luglio, cantanti famosi ed emergenti, si al-terneranno sul palco per dar voce ai diritti delle persone che abitano sul delta del Niger e che sono costrette a subire l’inquinamento che le compagnie petrolifere continuano a causare. Dopo l’anteprima che si terrà il 13 luglio a Villadose con la partecipazione di Prhome e Heza, lo spettacolo prenderà il via a Rosolina mare con Anima Caribe, Soci alla pari, Una e Carlotta il 19 luglio. La serata seguente ospiterà Citizen Kane, Roberto Scippa, Potugnol Connection e i Quintorigo come ospiti. Il 21 luglio, invece, canteranno Laika Vendetta, Novadeaf e Chopas & the Doctor con ospiti Gnu Quartet e Niccolò Fabi. Durante l’ultima serata, infi ne, verrà premiato il cantante emergente e il cantante big che meglio avrà saputo trattare e trasmettere i diritti umani. Ospiti della serata Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, vincitori della decima edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Non è un fi lm”, che li vede duettare in un rap di denuncia contro la politica della paura, della divisione e della passività. Altra manifestazione che si svolge nella location rosolinese si intitola “Con le bande in piazza”. Il 5° festival provinciale delle Bande musicali del Polesine si conclude in Piazza Europa il 14 luglio alle 20.30 con il concerto di sei gruppi bandistici. Il 25 Agosto, invece, si svolge la fi nale di “Riso fa buon sangue”, dove una serie di cabarettisti emergenti si esibiranno per vincere le selezioni nazionali 2012.

Rosolina mare

IN BREVE

Un secolo fa’ il pa-ese di Fiesso Um-bertiano saliva alla

ribalta per un episodio di cronaca nera: l’omicidio di Renata Masoli. Gino Piva, intervenendo sulle pagine del Corriere del Polesine, lo battezzò come un “brigantesco delitto”. Era il 21 luglio 1912, quando una fi glia del tipografo e dirigente scolastico del paese, Emanuele Masoli, fu vittima di un tentativo di furto, architettato da Gino Andreasi e Cesare Zambello con la complicità di Maria Tosi, e per la resistenza opposta a questi ladri improvvi-sati fu drammaticamente uccisa. Marco Chinaglia, intervenendo nell’incontro conclusivo della rassegna promossa dall’associazione culturale “Flexus”, ha ricostruito i diversi aspetti di una vicenda al limite del rocambolesco, di un autentico “giallo storico”. Nelle vicende di una famiglia, strettamente legata alla vita e alla storia di Fiesso, si intrecciano ingenuità e menzogne, generosità e inganni, che sfociano in un fatto di sangue compiuto sullo sfondo delle lotte di classe. L’attenzione della stampa per i dettagli più crudi fu morbosa, fu avanzata l’ipotesi della pista anarchica internazionale e l’episodio fu letto an-che in chiave politica. Fu posta una taglia sugli assassini e si susseguirono falsi avvistamenti. Dopo una fuga durata dieci giorni, Andreasi e Zambello vengono arrestati a Vienna il 31 luglio. Il processo che vide la difesa degli imputati affi data a noti avvocati, come Ugo Maneo e Umberto Merlin, si concluse con la sentenza di condanna pronunciata il 13 dicembre del 1913.

FlexusRICOSTRUITA LA VICENDA DEL “BRIGANTESCO DELITTO”

L’estate continua con un altro importante evento musicale: il Delta Blues. Tre

settimane di concerti che voglio-no diffondere la cultura blues nel mondo e, grazie alla sua formula itinerante, anche far conoscere il Polesine con le sue eccellenze. I concerti sono iniziati il 23 giugno a Rovigo e hanno poi fatto tappa a Occhiobello, Gaiba e Adria. Il 7 e l’8 luglio, invece, l’evento avrà luogo a Rosolina mare in Piazza Europa. Le serata saranno dedicate al tema “Rock around the blues”, ovvero l’incrocio di stili che ha originato il rock’n’roll degli anni 50. Il 7, saranno ospiti i The Good Fellas, i Mojo Old School Blues e i King D & The Royals of Rythm; mentre l’8, ci saranno gli Earth Angel, i Danny & The Wonderbrass e i dj Sandrino, Wanton, Lola Terry e Gin Lemon. Il 13 luglio, invece, sarà il Museo della bonifi ca di Cà Vendramin a Taglio di Po’ a ospitare il concerto di Steady Rollin’ Bob Margolin & Mike Sponza accompagnati da Ian Siegal. Il 14 luglio l’even-to si sposterà sull’Isola dello Spettacolo a Porto Viro, con il concerto della Luca Giordano Band. Infi ne, per l’ultima giornata, grande crociera lungo il Delta del Po, con partenza a Cà Tiepolo a Porto Tolle. Ad accompagnare la navigazione, ci saranno Richard Ray Farrell e Marco Pandolfi . Un altro evento in musica (e non solo) è l’Agosto Arianese ad Ariano Polesine. Dal 28 luglio all’8 agosto, infatti, avranno luogo una serie di concerti, serate danzanti, cene e quant’altro. Ma ci sono anche manifestazioni teatrali come la rassegna Corte teatrale in castello ad Arquà Polesine il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio nel Cortile del Castello estense e nella sala delle barchesse alle ore 21; ed Estate insieme alla Pro loco ad Adria, dal’1 al 29 agosto, che oltre a spettacoli teatrali fa divertire con musica e negozi aperti.

Delta BluesTRE SETTIMANE DI CONCERTI

De.Fo. De.Fo.M.D.P.

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”

L’autore e la copertina del libro

Page 35: La Piazza del Delta - 2012giu n72

21Cultura provinciale

Il nuovo cd di Prhome, “Lo strappo”, è stato presentato all’inizio di giugno ed è già partito il nuovo tour 2012. Dopo le tre date del mese scorso, tra luglio e agosto il

calendario prevede almeno altrettanti appuntamenti tra il Polesine e la provincia di Padova: il 13 luglio a Villadose, il 3 agosto alla Festa democratica di Stanghella, il 5 agosto al pub 04 di Fenil del Turco, frazione di Rovigo. Ma c’è da scommettere che col passare dei giorni si aggiungeranno altri concerti. Prhome, nome d’ar-te di Paolo Grego, originario di Polesella, classe 1974, è ormai un rapper affermato, principale testimonial italiano del latin rap: “Lo strappo” contiene diciotto tracce inedite ed è il quarto album uffi ciale, dopo “Italianos intocables” (2006), “Malas len-guas” (2008) e “El castigo” (2010). In questi pochi anni si è già preso diverse soddisfazioni. Nel 2010 Prho-me ha vinto il premio della Giuria al concorso “Voci per la libertà. Una canzone per Amnesty” con la canzone “Black Rain”. Lo scorso 14 febbraio ha presentato in anteprima alcuni brani della sua ultima fatica discografi ca esibendosi sul palco del Palafi ori di Sanremo, in una kermesse pa-

rallela al noto Festival della canzone italiana e dedicata agli artisti indipendenti. Può vantare diverse collaborazioni internazionali, anche oltreoceano, non ultima quella con Snoop Dog. Gli ultimi due cd di Prhome sono stati pro-dotti dalla True Life Records, la prima etichetta europea specializzata in latin rap e nata nel 2007 per iniziativa dello stesso Paolo Grego, che ha prodotto album di altri gruppi come “Casomista”, “Little Mexico” e “Ultimo Ca-

pitolo”. Ma “True Life” è anche qualcosa di più. Prhome spiega che non è il nome di una gang o l’icona di un marchio commer-ciale, è un progetto discografi co che nel tempo è divenuto un vero e proprio movimento in cui

il senso di appartenenza: “Ogni True Lifer porta la pro-pria esperienza e la propria conoscenza, arricchendola costantemente e regalandole nuova linfa”. True Life è una fi losofi a di vita che si fonda sulla dignità e rifi uta le maschere: essere True Lifer signifi ca sentire di fare parte di qualcosa di “concreto”, di “reale”, di “unico” in sé. Questo è il messaggio che vuole trasmettere anche “Lo strappo”, un titolo che marca una presa di distanza, il

defi nitivo distacco di Prhome dall’hip hop nazionale, uno scenario desolatamente stereotipato: il nuovo album na-sce invece da un progetto maturo, che racconta la vita di tutti i giorni, quella “vera” e catapulta l’ascoltatore in un mondo complesso, avvincente e realistico. Una parte signifi cativa delle ultime canzoni sono in italiano e si tratta di una novità rispetto alla produzione artistica precedente, in cui il cantante si esprimeva più volentieri in spagnolo. E probabilmente il rapper polesano ha raggiunto davvero la maturità artistica, lo testimoniano i prestigiosi risultati conseguiti, ma essi sono il frutto di una gavetta iniziata già nel 1997, quando Paolo Grego ha iniziato a cantare con la formazione dei “Continuo rilasso”: risultati inseguiti con impegni e dedizione. Autentici.

di Mattia De Poli

Originario di Polesella, classe 1974, è ormai un musicista affermato, principale testimonial italiano del latin rap

Paolo Grego Il rapper polesano ha presentato il nuovo album “Lo strappo”

Prhome in tour durante l’estate

Paolo Grego e la copertina del suo album

“True Life” è un progetto discografi co, diventato un vero e proprio movimento

La fl essibilità favorisce la crescita

e lo sviluppo economico. Dopo il rigore inizia la fase di sviluppo. Questi sono alcuni dei principi fonda-mentali che legittimano il governo tecnico presieduto da Mario Monti e che vengono ribaditi dai partiti che lo sostengono. Il libro “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, edito di recente da “Il saggiatore”, sostiene una tesi diversa: questo modo di procedere danneggia alcuni a vantaggio di altri. Marco Passarella, autore del volume insieme ad Emiliano Brancaccio, ritiene che per l’Italia e l’Europa esistano altre possibilità di uscita dalla crisi, che richiedono precise scelte poli-tiche. Economista, originario di Adria e formato principalmente presso le università di Bologna e di Firenze, da quest’anno è ricercatore presso l’università inglese di Leeds. Presentando il libro a Rovigo, Passarella ha precisato che almeno negli ultimi venti anni la politica dell’austerità è stata praticata di solito dalle amministrazioni e dai governi di sinistra e che il rigore di bilancio è parte del bagaglio culturale della stessa sinistra. L’austerità, tuttavia, è di destra sia sul piano antropologico, perché è essenzialmente conservatrice, sia sul piano delle po-litiche economiche, perché comporta un peggioramento delle condizioni lavorative e sociali della massa. Oggi, ad esempio, la disoccupazione delle persone con un’età compresa fra 20 e 40 anni pone una pesante ipoteca sul futuro del paese. La crisi dipende da una perdita di valore del lavoro e non può essere curata secondo i principi dell’omeopatia: non è possibile utilizzare come rimedio le stesse cause che l’anno prodotta. E’ fondamentale che l’Unione europea abbia una politica comune non solo sul fronte monetario, oggi realizzata solo in modo parziale, ma anche sul fronte fi nanziario.

Il libro di Marco Passarella

M.D.P.

“L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”

Una ricca estate di eventi è quella che si prospetta in Polesine. Infat-ti, sia per chi rimane a casa, sia

per chi andrà al mare ci sono molti eventi a cui potrà partecipare.

Rosolina mare ospita quest’anno il 15° festival della musica nazionale dal titolo “Voci per la libertà – Una canzo-ne per Amnesty”. Dal 19 al 22 luglio, cantanti famosi ed emergenti, si al-terneranno sul palco per dar voce ai diritti delle persone che abitano sul delta del Niger e che sono costrette a subire l’inquinamento che le compagnie petrolifere continuano a causare. Dopo l’anteprima che si terrà il 13 luglio a Villadose con la partecipazione di Prhome e Heza, lo spettacolo prenderà il via a Rosolina mare con Anima Caribe, Soci alla pari, Una e Carlotta il 19 luglio. La serata seguente ospiterà Citizen Kane, Roberto Scippa, Potugnol Connection e i Quintorigo come ospiti. Il 21 luglio, invece, canteranno Laika Vendetta, Novadeaf e Chopas & the Doctor con ospiti Gnu Quartet e Niccolò Fabi. Durante l’ultima serata, infi ne, verrà premiato il cantante emergente e il cantante big che meglio avrà saputo trattare e trasmettere i diritti umani. Ospiti della serata Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, vincitori della decima edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Non è un fi lm”, che li vede duettare in un rap di denuncia contro la politica della paura, della divisione e della passività. Altra manifestazione che si svolge nella location rosolinese si intitola “Con le bande in piazza”. Il 5° festival provinciale delle Bande musicali del Polesine si conclude in Piazza Europa il 14 luglio alle 20.30 con il concerto di sei gruppi bandistici. Il 25 Agosto, invece, si svolge la fi nale di “Riso fa buon sangue”, dove una serie di cabarettisti emergenti si esibiranno per vincere le selezioni nazionali 2012.

Rosolina mare

IN BREVE

Un secolo fa’ il pa-ese di Fiesso Um-bertiano saliva alla

ribalta per un episodio di cronaca nera: l’omicidio di Renata Masoli. Gino Piva, intervenendo sulle pagine del Corriere del Polesine, lo battezzò come un “brigantesco delitto”. Era il 21 luglio 1912, quando una fi glia del tipografo e dirigente scolastico del paese, Emanuele Masoli, fu vittima di un tentativo di furto, architettato da Gino Andreasi e Cesare Zambello con la complicità di Maria Tosi, e per la resistenza opposta a questi ladri improvvi-sati fu drammaticamente uccisa. Marco Chinaglia, intervenendo nell’incontro conclusivo della rassegna promossa dall’associazione culturale “Flexus”, ha ricostruito i diversi aspetti di una vicenda al limite del rocambolesco, di un autentico “giallo storico”. Nelle vicende di una famiglia, strettamente legata alla vita e alla storia di Fiesso, si intrecciano ingenuità e menzogne, generosità e inganni, che sfociano in un fatto di sangue compiuto sullo sfondo delle lotte di classe. L’attenzione della stampa per i dettagli più crudi fu morbosa, fu avanzata l’ipotesi della pista anarchica internazionale e l’episodio fu letto an-che in chiave politica. Fu posta una taglia sugli assassini e si susseguirono falsi avvistamenti. Dopo una fuga durata dieci giorni, Andreasi e Zambello vengono arrestati a Vienna il 31 luglio. Il processo che vide la difesa degli imputati affi data a noti avvocati, come Ugo Maneo e Umberto Merlin, si concluse con la sentenza di condanna pronunciata il 13 dicembre del 1913.

FlexusRICOSTRUITA LA VICENDA DEL “BRIGANTESCO DELITTO”

L’estate continua con un altro importante evento musicale: il Delta Blues. Tre

settimane di concerti che voglio-no diffondere la cultura blues nel mondo e, grazie alla sua formula itinerante, anche far conoscere il Polesine con le sue eccellenze. I concerti sono iniziati il 23 giugno a Rovigo e hanno poi fatto tappa a Occhiobello, Gaiba e Adria. Il 7 e l’8 luglio, invece, l’evento avrà luogo a Rosolina mare in Piazza Europa. Le serata saranno dedicate al tema “Rock around the blues”, ovvero l’incrocio di stili che ha originato il rock’n’roll degli anni 50. Il 7, saranno ospiti i The Good Fellas, i Mojo Old School Blues e i King D & The Royals of Rythm; mentre l’8, ci saranno gli Earth Angel, i Danny & The Wonderbrass e i dj Sandrino, Wanton, Lola Terry e Gin Lemon. Il 13 luglio, invece, sarà il Museo della bonifi ca di Cà Vendramin a Taglio di Po’ a ospitare il concerto di Steady Rollin’ Bob Margolin & Mike Sponza accompagnati da Ian Siegal. Il 14 luglio l’even-to si sposterà sull’Isola dello Spettacolo a Porto Viro, con il concerto della Luca Giordano Band. Infi ne, per l’ultima giornata, grande crociera lungo il Delta del Po, con partenza a Cà Tiepolo a Porto Tolle. Ad accompagnare la navigazione, ci saranno Richard Ray Farrell e Marco Pandolfi . Un altro evento in musica (e non solo) è l’Agosto Arianese ad Ariano Polesine. Dal 28 luglio all’8 agosto, infatti, avranno luogo una serie di concerti, serate danzanti, cene e quant’altro. Ma ci sono anche manifestazioni teatrali come la rassegna Corte teatrale in castello ad Arquà Polesine il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio nel Cortile del Castello estense e nella sala delle barchesse alle ore 21; ed Estate insieme alla Pro loco ad Adria, dal’1 al 29 agosto, che oltre a spettacoli teatrali fa divertire con musica e negozi aperti.

Delta BluesTRE SETTIMANE DI CONCERTI

De.Fo. De.Fo.M.D.P.

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”

L’autore e la copertina del libro

333333Cultura provinciale

Page 36: La Piazza del Delta - 2012giu n72

6

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

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Page 38: La Piazza del Delta - 2012giu n72

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

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Page 39: La Piazza del Delta - 2012giu n72

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

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di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

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loro invitati è riservata

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con aree e intrattenimenti

privati.

siamo presenti su

Page 40: La Piazza del Delta - 2012giu n72

13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

38 Cultura veneta3838 Cultura veneta

Con il patrocinio:

Comune diS. ANGELO DI PIOVE

Provincia diPADOVA

Regione Veneto

ASSOCIAZIONE FIERA DEGLI UCCELLI

Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Domenica 29 Luglio 2012

Fiera degli Uccelli36a

E DEGLI ANIMALI DA CORTILE, ACQUATICI, TRAMPOLIERI, UCCELLI DA RI-CHIAMO, CANORI, IBRIDI, ESOTICI, CICOGNE, GRU, PAPPAGALLI E TUCANI

VENERDÌ 27 LUGLIO

SABATO 28 LUGLIO

DOMENICA 29 LUGLIO

LUNEDÌ 30 LUGLIO

MARTEDÌ 31 LUGLIO

Ballo liscio con RENATO E GLI AMICI

Ballo liscio con RENZA GLAMOUR

Ballo liscio con CRISTINA ROCCA

Ballo liscio con I SABIA

Ballo liscio con CHECCO B. BAND

A.S.D. Il Socialeper la Solidarietà

info 334 2966743 - 368 7535075

Ore 6.00 - Apertura giudizio e gara cnora, al pubblico ore 6.30Ore 6.30 - Mercato cani, cuccioli e adulti,

non inferiori a 120 giorni e vaccinati, con box preparatiOre 10.30 - Chiusura gara canoraOre 11.00 - Gara di chioccolo con ricchi premiOre 11.30 - PremiazioniOre 14.30 - Inizio iscrizioni rassegna cinofilaOre 16.00 - Inizio giudizio. Rassegna cinofila.

Al termine the Best Ring d’onore e premiazioneOre 19.00 - Grande spettacolo di FALCONERIAOre 19.30 - Dimostrazione di Karate organizzata dalla ASD C.S.K.S. di S. Angelo

con partecipazione di atleti medagliati in campo nazionale e internazionale con trofeo alla memoria di Simone Furlanetto

SAND GASTRONOMICO dalle ore 19.00

con specialità locali gazebo con stuzzichini e aperitivi bar

frittura di pesce, birreria, gelateriaStand gestiti in collaborazione con

U.S. Santagiolese e parrocchia

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13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

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40 I nostri esperti4040 I nostri esperti i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

V. Petrarca 11 - Battaglia Terme (PD) Tel. 049 525680 Fax. 049 [email protected] www.termelacontea.com

Lo Stabilimento termale La Contea è una struttura dotata delle tecnologie più avanzate per tutti i tipi di cure termali.• Cure Fangobalneoterapia

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Lo Stabilimento La Contea apre la stagione termale da APRILE a NOVEMBRE. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale consente a tutti di fruire di un ciclo convenzionato di terapia termale all’anno presentando la ricetta del Medico di Famiglia o del Pediatra.Il nostro centro termale sito nella bellissima località dei Colli Euganei in provincia di Padova, sfrutta le fonti naturali di acqua ipertermale a 72° supermineralizzata del gruppo salso-bromoio-dico, consente a tutti coloro che ne necessitano di accedervi assistiti da Medici specialisti anche SENZA OBBLIGO DI SOGGIORNO.

Page 43: La Piazza del Delta - 2012giu n72

i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

Page 44: La Piazza del Delta - 2012giu n72

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

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ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

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COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

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· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

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DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

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FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

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TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08

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TEVI AI FATTI E SARETE SOR-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

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OGNI SFIDA E SIATE AU-

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ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

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GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE

DAL 20/02 AL 20/03

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Page 45: La Piazza del Delta - 2012giu n72

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