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La riforma cattolica e le missioni Corso di Storia della Chiesa II Lezione 3

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Page 1: La riforma cattolica e le missioni Corso di Storia della Chiesa II Lezione 3

La riforma cattolica e le missioni

Corso di Storia della Chiesa IILezione 3

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I re cattolici di Spagna

Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia:il loro matrimonio unisce i due regni, ai quali si aggiunge la Navarra nel 1515Nel 1492 viene sottomesso l’ultimo stato arabo Granada e sono esiliati tutti ebrei e musulmani che non si convertono (problema dei falsi convertiti)viaggi di esplorazione ed evangelizzazioneCardinale Pedro Gonzalez de Mendoza(1495) e poi Ximenes de Cisneros(1517): cura pastorale, catechismo, edizione poliglotta della Sacra Scrittura, università di Alcalàle figlie: Caterina, sposa Enrico VIII ed hanno la figlia Maria; Giovanna, sposa Filippo d’Asburgo ed hanno il figlio Carlo V

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I papi dopo Giulio II

Leone X (Medici) 1513-1521Adriano VI (olandese) -1523Clemente VII (Medici) -1534Paolo III (Alessandro Farnese) -1549:problema del nepotismo, ma almeno cardinali degni e cura pastorale 1542: apertura del Concilio di Trento1546: si celebrano le prime sessioni, alternando una dogmatica e una disciplinare1547: uccisione del figlio Pier Luigi e trasferimento del concilio a Bologna

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I nuovi ordini religiosi

l’Oratorio del Divino Amore a S. Girolamo della Carità (cardinale Carafa): chierici regolariS. Gaetano di Thiene, vescovo di Chieti (Teatini, 1525)S. Girolamo Emiliani a Bergamo (Somaschi, 1540)S. Antonio Maria Zaccaria a Milano (Barnabiti, 1535)S. Ignazio di Loyola (Gesuiti, 1534: esercizi spirituali, obbedienza al papa, gloria di Dio… approvati definitivamente nel 1540) Cappuccini (Matteo de Bassi) 1525

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Fioritura religiosa in Spagna

Domenicani: Francisco de Vitoria (1546), Melchor Cano (1560)Francescani: S. Pietro d’Alcantara (1562), S. Pasquale Baylon (1592)Gesuiti: S. Francesco Saverio (1552), S. Francesco Borgia, duca di Gandia (1572)Agostiniani: S. Tommaso da Villanova, arcivescovo di Valencia (1555)Carmelitani: S. Teresa d’Avila (1582), S. Giovanni della Croce (1591)

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S. Carlo Borromeo

I papi dopo Paolo III: Giulio III, cardinale Del Monte (1550-5), Marcello II, cardinale Cervini (1555), Paolo IV, cardinale Pietro Carafa (1555-9)Pio IV (1559-1565), milanese, ebbe come nipote S. Carlo Borromeo, che fece cardinale all’età di 21 anni e che, come segretario di stato, diede un’impronta ecclesiastica alla curia romana;fa riprendere il Concilio di Trento nel 1562 e lo porta a conclusione nell’anno successivoDopo il concilio, grande opera di catechesi e cura pastorale della diocesi, difesa dai protestanti… muore nel 1584.

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Il concilio di Trento

Grande profondità religiosa e solida teologia; stabilità e formazione del clero; dignità del servizio divino; rafforzamento della vita religiosaFissato il canone della Sacra ScritturaDottrina sul peccato originaleDottrina sulla giustificazioneDottrina sui sacramenti in generale e sul battesimo in particolareRiforma dei benefici ecclesiastici e proibizione del loro cumulo

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S. Pio V

Michele Ghislieri, domenicano, amico del cardinale Carafa, papa dal 1566 al 1572.Applicazione del concilio, devozione, zelo, impegno per la pubblica moralitàScomunica alla regina Elisabetta forse politicamente poco opportunaSuccesso nel riunire gli Stati cristiani in una lega per fermare l’avanzata in occidente dei turchi musulmaniBattaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571Morto santamente sei mesi dopo e canonizzato nel 1712. Il corpo riposa in Santa Maria Maggiore

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La battaglia di Lepanto

111 navi veneziane, 81 spagnole e 12 pontificieComandante Giovanni d’Austria, figlio illegittimo di Carlo VInizio poco favorevole ai cristiani, con manovra diversiva dei veneziani, poi cambio di vento e successo travolgente dei cristiani con 7.000 morti, ma annientamento quasi completo della flotta turcaNon utilizzata pienamente la vittoria a motivo della discordie tra i vincitori, ma fine del predominio turco nel Mediterraneo

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Gregorio XIII

Cardinale Ugo Boncompagni, papa dal 1572 al 1585, uomo di diritto, professore a Bologna, amico di S. Carlo.Attuò le decisioni del concilio e favorì gli ordini religiosi, in particolare per i gesuiti fece costruire il Collegio Romano, poi Università GregorianaPromosse la formazione del clero istituendo molti seminari e fondazioniRiorganizzò l’amministrazione e gli uffici della curia e le nunziatureRiformò il calendario riordinando gli anni bisestili e lo riportò in linea con l’anno solare

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Filippo II

Nato nel 1527 da Carlo V e Isabella di Portogallo; dopo un primo matrimonio, sposa sua cugina Maria d’InghilterraRe dal 1556 al 1598; altri due matrimoni e un erede Filippo IIIGuerre interne contro i moriscos e nei Paesi Bassi, poi contro i turchi, Inghilterra (anglicani) e Francia (calvinisti), annessione del PortogalloDalle colonie in America ricava molto, ma la situazione economica della Spagna peggioraLeggenda nera su di lui fomentata dai suoi nemici protestantiSerio, coscienzioso e religioso…(Escorial vicino a Madrid)

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I protestanti in Germania

Conflitto tra principi protestanti e imperatore cattolico Carlo V fino alla pace di Augusta (1555)Cambio successivo anche di altri principatiTentativo non riuscito a ColoniaI principi rimasti cattolici nel sud impongono la riformaConcessione di privilegi ai protestanti in Austria e Boemia da parte degli imperatoriUnione protestante e Lega cattolica all’inizio del 1600

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Gli Anglicani

Enrico VIII (1547)figlio Edoardo VI inizia la protestantizzazione (1553)figlia Maria, cattolica (sposa Filippo II) cerca di tornare al cattolicesimo con grande durezza (1558)figlia Elisabetta, successione contestata dai cattolici, favorita dai protestanti… (1603)questione delle ordinazioni anglicane: l’arcivescovo di Canterbury, Mattia Parker, era stato consacrato con una formula inadeguata e senza intenzione di amministrare un sacramento

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I Calvinisti in Francia

I re francesi Francesco I (1514-1547) ed Enrico II (1547-1559) aiutano i principi protestanti contro l’imperatore Carlo V, ma cercarono di evitare che il protestantesimo entrasse in FranciaPartito calvinista guidato dal casato di Borbone, discendenti di Roberto, figlio di Luigi IX: capo dei calvinisti Antonio di Navarra; loro cugini cattolici Francesco di Lorena-Guisa Lotta per la successione tra il figlio di Enrico II, Enrico III ed i figli dei Borbone Enrico di Navarra ed Enrico di Guisa. Uccisi due rimane solo Enrico di Navarra, che aveva spostao la figlia di Enrico II e diventa cattolico nel 1593.Nel frattempo si era giunti alla guerra civile tra cattolici e calvinisti, chiamati in Francia Ugonotti (1562-1588).Nel 1595 il re viene assolto dalla scomunica dal papa

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L’evangelizzazione dell’America

Patronato reale su tutti i nuovi territori: compito di diffondere la fede (Vitoria, Las Casas, difesa degli indios)Pedro de Arenas cappellano di Colombo nel 1492Cisneros dal 1516: ogni nave un sacerdote; Carlo V dal 1526: ogni flotta porti missionariAd Haiti dal 1509 tre conventi di francescaniPrimi vescovadi dal 1511Giovanni da Zumarraga vescovo di Città del Messico dal 1527 al 1548 ( Madonna di Guadalupe 1531): scuole, istituti di beneficenza, conventiLima dal 1535, dicesi dal 1543Migliaia di religiosi entro fine secolo, popolazione di indiani, spagnoli e meticci, scuole e università, catechismi in lingue locali; vescovi spagnoli…Molte città importanti, diversità con Francia e Inghilterra

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La guerra giusta

Francisco de Vitoria realizza una critica ai principali titoli che erano riconosciuti nel suo tempo per giustificare la Conquista. Afferma che:

– l'Imperatore non è dominus totius orbis, come pretendevano i teologi imperiali;– nega che il Papa possieda la plenitudo potestatis negli affari temporali";– non riconosce il diritto di scoperta (jus inventionis) come motivo legittimo di conquista

affermando che questo motivo era tanto legittimo quanto lo sarebbe la scoperta dell'Europa da parte dei popoli del Nuovo Mondo (non plus quam si ipsi invenissent nos);

– ribadisce la dottrina che il rifiuto della fede cristiana, per se, non è motivo di guerra giusta;– afferma che i peccati contro natura, come il cannibalismo e i sacrifici umani, commessi dai

barbari del Nuovo Mondo non sono sufficienti per muovere una guerra;– sottolinea che i "barbari" non si sono sottomessi per scelta volontaria, ma in seguito all'uso della

forza;– nega il ricorso a una speciale concessione divina, allegato dagli apologeti della conquista che

usavano e abusavano del paradigma della Terra Promessa.Vitoria si impegna in una ricerca di nuovi argomenti e giustificazioni come titoli legittimi; presenta la sua concezione dello jus gentium e lo include nell'ambito del diritto naturale: "Ciò che la ragione naturale stabilisce fra tutte le genti, si chiama diritto delle genti"

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L’evangelizzazione dell’Asia

India: Vasco de Gama approda a Calcutta nel 1498, poi Cochin (1502), Ceylon (1505) e Goa (1510); organizzazione missionaria con Francesco Saverio dal 1542 da GoaCina: Francesco Saverio (1557) e Matteo Ricci (1583-1610) gesuiti (inculturazione discussa); Macao, vescovado portoghese dal 1575Giappone: gesuiti dal 1549 e primo vescovo in Giappone dal 1596, ma poco clero locale e inizio di persecuzioni: del 1597 sono i 26 martiri di Nagasaki Paolo Miki e compagni. Ad inizio secolo 700.000 cristiani si ridussero progressivamente per mancanza di clero; nel 1865 si scoprirono alcune migliaia di antichi cattolici giapponesiFilippine: Portogallo a Malacca dal 1511, poi dal 1559 sotto la Spagna; Manila è vescovado dal 1578, una provincia domenicana dal 1592 e gesuita dal 1606Dalle Filippine partirono francescani, domenicani e altri verso Indocina e isole

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Fine ‘500 a Roma

San Filippo Neri (1515-1595), fondatore degli oratoriani, San Felice da Cantalice, laico cappuccino e San Camillo de Lellis che fonda un ordine di chierici regolari per l’assistenza materiale e spirituale di ammalati e moribondiSisto V (1585-1590), Felice Peretti: opera contro il banditismo, grande attività urbanistica: palazzi, vie cittadine e acquedotti.Clemente VIII (1592- 1605), Ippolito Aldobrandini: molto pio e umile; sotto di lui scoppiò il “conflitto sulla grazia” che egli cercò di studiare personalmente, nonostante il consiglio di Bellarmino di lasciare la questione aperta