l’altopiano la voce degli 8 · cremonini raccolta funghi pagina 16 chi ci crede si faccia avanti...

28
l’Altopiano l’Altopiano ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE 8 La voce degli Comuni QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 325 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 24 LUGLIO 2010 www.giornalealtopiano.it Obiettivo: valorizzare l'Altopiano cimbro e creare un'area di altissimo valore naturalistico, paesaggistico e turistico Asiago-Trento, intesa senza confini Gios e Dellai programmano insieme Grafica Altopiano Filatelia Ad Asiago trionfa ancora la Polonia Pagina 2 Pagina 5 IN ALLEGATO GRATUITO... TRENINO Sistemata la vecchia strada: un percorso ciclopedonale per tutti Asiago Parcheggi a pagamento. I residenti chiedono abbonamenti agevolati Pagina 2 Pagina 19 GALLIO Al via il Film Festival In concorso le Opere prime Al museo “Le Carceri” in mostra le opere di Leonardo Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti Altopiano Sporting Resort Rossi: “Un progetto importante per tutto l’Altopiano ma per realizzarlo serve il contributo di tutti”. Marchesi: “Manca la volontà politica”. Pagina 10 I Comuni entrano nel consiglio direttivo Pagina 7 Per i non residenti costerà sempre di più ARTE Consorzio Turistico Furti e atti vandalici alla cappella votiva Pagina 12 CESUNA

Upload: doanphuc

Post on 23-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

l’Altopianol’AltopianoASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

8La voce degli Comuni

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 325 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 24 LUGLIO 2010

www.giornalealtopiano.it

Obiettivo: valorizzare l'Altopiano cimbro e creare un'areadi altissimo valore naturalistico, paesaggistico e turistico

Asiago-Trento, intesa senza confiniGios e Dellai programmano insieme

Gra

fica

Alto

pian

o

FilateliaAd Asiago

trionfa ancorala Polonia

Pagina 2

Pagina 5

IN ALLEGATOGRATUITO...

TRENINO

Sistemata la vecchiastrada: un percorso

ciclopedonaleper tutti

Pagina 10

AsiagoParcheggi a

pagamento.

I residenti

chiedono

abbonamenti

agevolati

Pagina 2

Pagina 19

GALLIOAl via il

Film FestivalIn concorso leOpere prime

Al museo

“Le Carceri”

in mostra

le opere di

Leonardo

Cremonini

RACCOLTA

FUNGHI

Pagina 16

Chi ci crede

si faccia avanti

Altopiano Sporting Resort

Rossi: “Un progetto importante per tuttol’Altopiano ma per realizzarlo serve il contributodi tutti”. Marchesi: “Manca la volontà politica”.

Pagina 10

I Comuni

entrano nel

consiglio

direttivo

Pagina 7

Per i nonresidenticosterà

sempre di più

ARTE

Consorzio

Turistico

Furti e attivandalici

alla cappellavotiva

Pagina 12

CESUNA

Page 2: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

2l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: ViaIacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)

Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il

tribunale di Bassano del GrappaTelefono servizio lettori: 348 - 3138606 - Telefono

servizio abbonati 338 -1460517Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517

E-mail: [email protected] [email protected]

Direttore responsabile: Stefania Longhini - Segretariadi redazione: Silvana Bortoli

In redazione: Stefano Angonese, Luigi Frigo Bettinado,Giovanni Dalle Fusine ,Cesare Pivotto, Giulia Panozzo,Giovanni Rattini, Beppa Rigoni Scit, Gerardo Rigoni,

Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese

Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello,Aurora Carli, Stefano Rigoni, Giada Turra,

Renzo Ronzani, Andrea Cunico Jegary,Nicoletta Manfrin, Michele Serra, Luca Trapani

Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio FavaroImpaginazione: Davide Degiampietro

Foto: Archivio Giornale - Grafica AltopianoStampa: Centro Stampa delle Venezie

Via Austria, 19/b - 35217 Padova

l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

Lega fortuna e amore il mi-glior francobollo del mondotra quelli emessi nel 2009,premiato domenica 18 luglionel municipio di Asiago nellaquarantesima edizione delPremio InternazionaleAsiago d’Arte filatelica, ide-ato e organizzato dal Circolofilatelico Asiago 7 Comunipresieduto da Maurizio Stel-la. Per il secondo anno con-secutivo ha vinto la Poloniacon il dentello da 1,45 zloti,realizzato da Magdalena

Premio Asiago d’arte Filatelica

Trionfa ancora la PoloniaIl miglior francobollo al mondo, emesso in

occasione di San Valentino, lega fortuna e amoreBlazkov, dedicato alla com-memorazione di SanValentino. “Niente parole dicircostanza per motivare ladecisione – ha detto la giuria– celebriamo bensì con il si-lenzio tipico degli innamo-rati, che vale più di qualsi-asi discorso”.Per il tema del turismo, vin-ce il Portogallo con una se-rie di cinque vivaci franco-bolli che rappresentano cin-que oggetti comuni che cor-rispondono ai 5 sensi: una

tazza di caffè (olfatto),uno stick di cioccolato(gusto), un occhiale incui si rispecchia uncielo stellato (vista),una lima d’artigianocol suo ruvido stri-dore (udito) e untubetto dal qualefuoriesce colo-re. “Un sugge-rimento – sot-tolinea la giuria –a dare più smalto alle nostregiornate”. Il premio per ilmiglior francobollo dedicatoall’ecologia va all’Islandaper il foglietto sulla “Conser-

vaz ionedei ghiac-

ciai” che“ammoni -

sce, in modoquasi giocoso,

sulle conse-guenze disa-

strose delsurriscaldamento”.Premio dell’AccademiaOlimpica di Vicenza al

francobollo croato emessoin occasione del 350° anni-versario dell’Ordine religio-so dei frati francescani. In-fine menzione speciale dellagiuria per il francobollo chel’India vuole dedicare alla“Giornata nazionale dellebambine”. Raffigura la cor-sa felice di una silhouettedi bambina che va incontroad un futuro pieno di colo-

ri. “Sottolineiamo – hacommentato in generale lagiuria - l’alta considerazio-ne e la cura che le ammini-strazioni postali di tutto ilmondo dedicano ogni annoal significato dei francobolliquali emissari di cultura eciviltà di paesi diversi”.

Stefania Longhini

Arriva il clou della stagione tu-ristica e si ripresenta puntualeil problema dei parcheggi, nontanto per i turisti, o meglio nonsolo per loro, ma soprattutto peri residenti nel centro di Asiagoprivi di garage o posto auto pri-vato. In alcune giornate, soprat-tutto nei weekend, è pressochèproibitivo usare l’auto, penal’impossibilità di trovare poi unposto libero per parcheggiarla.Succede quindi che si gira incontinuazione nei pressi dellapropria abitazione sperandoche qualche auto in sosta nellezone non a pagamento se nevada. Grande lo spreco di tem-po, per non parlare dello stresse del nervosismo ai quali inevi-tabilmente si viene sottoposti.A volte ci si rassegna a pagareil ticket (ma non lo si può faretutti i giorni!), salvo poi dimen-

Scusi sindaco, dove parcheggiamo?

ticarsi della scadenza oraria ebeccarsi una puntualissimamulta. I residenti nel centro diAsiago a gran voce chiedonoattenzione e tutela con la pos-sibilità di un abbonamento an-nuale, a costo simbolico, cosìcome avviene in tutte le città.Sull’argomento, la Lista Civi-ca Per Asiago ha presentato,già qualche mese fa, un’inter-rogazione nella quale si chie-de al sindaco quali siano le ra-gioni che impediscono, ormaia due anni dall’entrata in vi-gore della sosta a pagamen-

to, la realizzazione di questamodalità di offerta di serviziodi parcheggio. “In altre locali-tà, anche turistiche – si leggenella premessa all’interroga-zione - è consentita, oltre ainormali ticket orari, la formadi abbonamento annuo e chequesta risulta essere a costocontenuto per raggiungere lefinalità proprie del sistemacomplessivo dei parcheggi.Nei rapporti con la ditta chegestisce il servizio, il Comuneha la possibilità di definire, at-traverso una trattativa, l’inse-

I residenti chiedono la possibilità di un abbonamento annuo a costo contenuto

rimento di questa modalità cherenderebbe il servizio più ra-zionale per il cittadino, assicu-rando comunque un equocorrispettivo al gestore”. “E’un problema che stiamo ten-tando di risolvere – spiega ilsindaco Andrea Gios – maquella degli abbonamenti nonci sembra la soluzione più ido-nea. Il sistema dei parcheggia pagamento non è stato isti-tuito con l’intento di fare cas-sa, ma di regolamentare la so-sta e far sì che si possa trova-re sempre parcheggi liberi.Per venire incontro alle esigen-ze di chi risiede in centro ed èprivo di garage si può tuttaviapensare di creare un certo nu-mero di parcheggi riservati airesidenti in zona che verrannomuniti di un apposito tesserino”.

Stefania Longhini

Page 3: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

3Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Sapor d'acqua natìa

www.cinemaluxa

ATTUALITA’

La Confartigianato di Asiagocerca di far fronte alla crisiche ha, come in tutta Italia,investito prepotentemente ilsettore artigianale. Un setto-re quello del mandamento diAsiago che conta circa 600imprese artigiane, il 34% delterritorio, e che dà occupa-zione a 1500 addetti e doveprevalgono le imprese legateall’edilizia.“La crisi ha toccato anche ilnostro territorio frenando inparticolare il mercato dellaseconda casa che per alcunidecenni ha rappresentato unaforte opportunità di sviluppo edi lavoro sull’Altopiano – diceRoberto Stella, presidentemandamentale - Per far fron-te a questa situazione sarebbeutile che amministratori locali,professionisti e categorie eco-nomiche si mettessero attor-no ad un tavolo per definire lestrategie future.”Da parte sua Confartigianatodi Asiago, con la collaborazio-ne del Centro Sviluppo Arti-gianato, ha anticipato alcunimutamenti del mercato realiz-zando un percorso formativoper alcune tipologie di impre-se, edili e impiantistiche, rivol-

“Contro la crisi servono idee nuove,fattibili ed economicamente sostenibili”

te allo sviluppo di attività alter-native quali quelle derivantidalla bioedilizia ed il risparmioenergetico.“Servono idee nuove, fattibilied economicamentesostenibili, capaci di dare cor-so ad una nuova economia,non più basata quasi esclusi-vamente sul mercato della se-conda casa – prosegue Stella- a tal proposito, le ammini-strazioni possono giocare unruolo importante attraverso iRegolamenti edilizi a sostegnodello sviluppo di tali attività, peresempio inserendo l’obbligo diutilizzare materiali tipiciquali il marmoed il legno, una

sorta di “Impresa a Kmzero”. Così facendo, si so-sterrebbero le imprese delterritorio e si contribuireb-be ad un miglioramento del-la qualità dell’ambiente”.“Pienamente d’accordo –dice il sindaco di Asiago An-drea Gios – Mi conforta tro-vare consenso in quantocome amministrazione stia-mo portando avanti. NelRegolamento edilizio diAsiago c’è già la prescrizio-ne di prodotti locali e al PAT

allegheremo anche un Rego-lamento paesaggistico cherimarcherà la specificità del-l’architettura locale evitandostorpiamenti stilistici come sivedono in certe zone. Tuttoquesto è controllato con gran-de rigore dai nostri uffici tec-nici.”“Da figlio di artigiano, vorreipoter imporre anche l’impiegodi imprese locali, ma questoinciderebbe nel libero merca-to – conclude Gios –Auspicherei però che i rappre-sentanti delle categorie desseroil buon esempio e per primi uti-lizzassero imprese locali, cosache non sempre avviene.” Gerardo Rigoni

Un libro nella borsa da spiag-gia, dentro il trolley nella stivadi un aereo, sul sedile di un’au-to in coda autostradale. O sem-plicemente a portata di mano, dalmomento che all’estate bens’addice la passione dell’uomodi leggere, d’inabissarsi nella let-teratura, d’intraprendere un viag-gio scortato da un autore a luicongeniale o tutt’al più simpati-co. Legge il bambino e il ragaz-zo, l’adulto e il nonno, la massa-ia e la donna manager: perchèleggere è un po’ come ripetere ilmestiere del minatore: si scen-de nelle profondità di un testo, sibattaglia con la difficoltà del les-sico e del pensiero, si rimaneaccecati da una semplice frase- o magari solo da un verbo, dauna parola colorata - e la si por-ta alla superficie per farselacompagna lungo la giornata. Allafine del viaggio il libro potrà an-che essere stato pesante e astru-so il suo concetto, ma la legge-rezza di quella scoperta ne avràgiustificato il tempo investito nellalettura.Chissà quante volte ci capita, nelmentre siamo a contatto conqualche testo, d’avere la nettapercezione che quelle righe sti-ano parlando di noi, che quellaparola traduca un nostro statod’animo, che quella frase sinte-tica sia la perfetta rappresenta-zione di ciò che noi avremmospiegato con un poema intero.E’ questa la grandezza di un te-sto di letteratura: che nel brevetempo di un’immagine o di unsolo passaggio riesce a scate-nare nella nostra anima un tur-

“Io leggo. Il dittatore trema.”bine di sensazioni, emozioni e in-tuizioni che non basterebbe unavita intera per sperimentare.Perchè ciò che cerchiamo quan-do leggiamo non è la realtà, mauna manifestazione della Verità.La nostra attenzione non cercaidee o pensieri nuovi, ma cercaquelle parole che fanno risuona-re dentro di noi vecchi ricordi,desideri assopiti o semplici fram-menti di un passato che ritorna agalla. E’ commovente il potereche trattiene una parola. E’ comeil sasso che un bambino getta inuno stagno: il sasso accende delleonde concentriche che, pianopiano, si allargano sulla superfi-cie coinvolgendo - con distanzee tempi diversi - prima il fioredentro l’acqua, poi la canna dibambù, l’amo del pescatore finoa raggiungere il filo d’erba sul li-mitare dello stagno e svegliarequalche ranocchio nascosto. Laparola “forno”, per esempio, ame può anche non dire nulla, mase la legge un bambino orfano ilcui padre di professione facevail fornaio, è come se questa pa-rola avesse acceso una catenadi ricordi, di nostalgie, di fantasiache invade la sua mente e i suoiricordi. E una parola urta un’al-tra parola fino ad accendere unfuoco: la potenza nascosta di untesto.Leggere, dunque, per sfi-dare la superficialità dell’epocacome le talpe a primavera che,ogni tanto, mettono la testa fuoridalla terra e poi se ne ritornanosotto: lasciando traccia del loropassaggio. E la lettura come se-greto per non farsi intrupparedalla dittatura del pensiero. La

storia insegna che le dittature han-no sempre cercato di vietare lalettura di certi libri: perchè ne te-mevano la veicolazione di pen-sieri e immagini che sarebberostati capaci di smascherare lafolle atrocità di imbavagliare ilpensiero e l’immaginazione del-la gente. Anche la Chiesa lungoi secoli ha adottato tale tecnica, ilpiù delle volte con la premura delcustode: s’accorse tardi che vie-tare qualcosa significava offrirela curiosità migliore e decretar-ne il successo immediato.In un’estate in cui la politicas’ostina a parlare di democra-zia mentre il clima della genteannuncia non più improbabilicolpi di stato, leggere rimanel’occasione unica per preser-vare il proprio pensiero e ali-mentare la propria immagina-zione. Perchè laddove il pen-siero ristagna ed è incapace dimantenersi vivace e provoca-torio, l’uomo perde pure la pos-sibilità di decifrare il mondo incui vive. Con buona pace dicoloro che ancora s’ostina-no a pensare che leggere unlibro sia una semplice perdi-ta di tempo: Potrebbe esse-re, invece, l’ultima possibilitàdi allenarsi alla verità. Don Marco Pozza

Orsi e formaggio Vezzena, Ma-rio Rigoni Stern e le opportunitàofferte dai finanziamenti per ipaesi di confine. Sono stati moltigli argomenti affrontati nell’in-contro tra il sindaco di Asiago,Andrea Gios, e il presidente del-la Provincia Autonoma diTrento, Lorenzo Dellai. Un in-contro tipicamente estivo fattodavanti un piatto di tagliatelle alragù, del formaggio Asiago vec-chio e un bicchiere di vino ros-so. L’occasione si è presentatadurante il tradizionale “giromalghe” tenutosi qualche gior-no fa e si è svolto nel luogo piùindicato: malga Porta Manazzo,territorio di Asiago a pochi passidal confine amministrativo conil Trentino.Un confine divenuto sempre piùvirtuale anche grazie aifinanziamenti per i paesi di con-fine che hanno “costretto”l’Altopiano dei Sette Comuni equello di Folgaria – Lavarone,nonché i Comuni dellaValsugana, a guardarsi attorno

Insieme per valorizzare l’altopiano cimbro

Lorenzo Dellai e Andrea Gios:un incontro ad alta quota

Si è discusso di orsi e formaggio Vezzena, di Mario Rigoni Stern, al quale sarà dedicato unconcorso letterario, e delle opportunità offerte dai finanziamenti per i paesi di confine

e decidere assieme come me-glio valorizzare il proprio territo-rio che è, innegabilmente, unprosieguo orografico e cultura-le. “Invece di voler spostare con-fini, cosa che assorbirebbe ener-gie e risorse per anni, impieghia-mole piuttosto nello studiare eusufruire delle opportunità chel’Europa e lo Stato italiano of-frono per i comuni di confine –commenta Dellai - Cerchiamo,mettendoci assieme edialogando, di cogliere quantopossibile per valorizzare questezone, per creare un’area di altis-simo valore naturalistico,paesaggistico e turistico”.“La gente di montagna ha sem-pre dimostrato grande capacitàdi sviluppo sostenibile del proprioterritorio lasciandolonaturalisticamente intatto per lefuture generazioni – aggiunge

Gios – anzi arricchendolo. Noidobbiamo partire da questa for-za, dalla sagacia dei montanari edal loro innato senso di coesione

con la propria terra per ripartireassieme valorizzando quanto inostri avi ci ha lasciato in custo-dia”.

Asiago e Trento, insieme stannointanto organizzando il concorsoletterario dedicato a MarioRigoni Stern, promosso dalla stes-sa famiglia Rigoni Stern, dal cir-colo culturale Ars Venandi e daaltre istituzioni sia trentine siavenete. Sono previste due se-zioni, narrativa e saggistica, chesi alterneranno di anno in anno,così come si alternerà la sedefra la trentina Riva del Gardaed Asiago.Anche il formaggio Vezzena èstato al centro della chiacchie-rata. Dellai ha proposto unacollaborazione nelpromozionare il formaggioVezzena magari attraverso lostesso Consorzio Tutela for-maggio Asiago presente con ilpresidente Roberto Gasparinie il direttore Flavio Innocenzi.Una collaborazione su model-

lo di quella già in atto con loSpeck IGT dell’Alto Adige eche pare caldeggiata da en-trambi i lati del confine.Un confine sempre più evane-scente grazie ai progettitransfrontalieri, ma anche gra-zie agli orsi che dimostranoquanto poco contano le lineetracciate dagli uomini. Orsi chedal Parco dell’Adamello si av-vicinano sempre piùall’Altopiano come dimostra-to da Kj2g2.“Dino non è nostro – ha subitoscherzosamente sottolineatoDellai – Ma dimostra come lanostra natura e i nostri monti sia-no ancora naturalisticamentepregiati”. Ed è su quel “nostro”che si basa il futurodell’Altopiano, dei Sette Comu-ni e di Lavarone, Folgaria eLuserna. Gerardo Rigoni

Andrea Gios,Lorenzo Dellai e

Giovanbattista Rigoni

Page 4: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

4l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Sabato 10 luglio, si è tenutauna conferenza stampa in-detta da Andrea Benetti (dapoco delegato al neonatoAssessorato al Turismo del-la Comunità Montana dei 7Comuni), presenti StefanoFracaro (Ass. Albergatori),Domenico De Guio (Consor-zio Turistico) e alcuni rappre-sentanti della stampa localee provinciale. Si è parlatodella stagione dei funghi:l’idea lanciata è quella diequiparare i giorni di raccol-ta per i turisti ospiti delle atti-vità recettive dell’Altopiano,sempre pagando a giornata,a quelli dei residenti. Un’ ini-ziativa di piccola portata, maun segnale di grande apertu-ra, il primo gesto ufficialedel nuovo Assessore. Tenu-to conto che l’introito dai per-messi (215.000 euro annuicon punte fino a 270.000),rappresenta il maggior cespi-te dell’Ente, possiamo facil-mente capire quanto conti laregolamentazione posta inessere dalla Regione, fin dal1994: “La raccolta dei fun-ghi può essere esercitatasolo se in possesso ditesserino di autorizzazio-ne (residenti) e permessodi raccolta (non residen-ti)”. Il tesserino per resi-denti in Altopiano e fuoriRegione, è rilasciato dallaComunità Montana (5 annirinnovabili) , previaapposizione di marca dabollo di 14,62 euro, conse-gna di fototessera e versa-mento di altri 3 euro, per lespese. Per tutti gli altri,l’ente competente al rila-

La raccolta dei funghi:al via con qualche novità

Il giornaliero per i non residenti passa da 7 a 8 euro.Gli ospiti degli alberghi, sempre pagando a giornata, potranno

raccogliere i miceti negli stessi giorni dei residenti

scio è la Provincia. Alloscadere dei 5 anni il resi-dente può fare il rinnovosemplicemente rinnovandola marca da bollo, diretta-mente allo IAT di Asiago.Quindi tesserino che valecome permesso di raccol-ta se si è residenti in loco.(Giorni: lunedì, martedì, ve-nerdì, sabato, domenica;orario: un’ora prima dell’al-ba e un’ora dopo il tramon-to). I residenti aventi dirit-to di uso civico, possonoesercitare la raccolta sullearee in cui esplicano talediritto, senza l’obbligo dimunirsi del tesserino,previo atto di notorietà e/oautocertificazione del tito-lo che dà diritto alla raccol-ta. I permessi di raccoltaper non residenti, possonoessere: giornaliero (valido

per 1 gg - costo 8 euro);mensile (30 gg continuatividalla data di rilascio - costo41,50 euro); annuale (dalgiorno del rilascio al 31/12- costo 77,50 euro) e la rac-colta consentita 3 giorni insettimana: martedì, vener-dì, domenica. La raccolta èvalida anche nei giorni fe-stivi infrasettimanali. Si ri-levi che è stata apportatauna minima modifica al co-sto giornaliero dei permes-si di raccolta (da 7 a 8euro), ancora lontana dal-l’imposta nei comuni degliAltopiani trentini (10 euro).La novità dell’offerta ai tu-risti che soggiornerannonegli hotel, sta appunto nell’aver equiparato la raccoltaa quella dei residenti, quin-di 5 giorni settimanali, non3 come per i normali turi-

sti. Sarà il titolare dell’Ho-tel a raccogliere dal propriocliente gli 8 euro giornalierie a fornire la dichiarazionedella sua permanenza inloco, garantendogli il servi-zio di conservazione del

La raccolta giornaliera non può superare i 2 kg e 1 kg per le seguenti specie: pioppini, ovoli,porcini, finferli, trombette, mazze di tamburo, spugnole, morette, verdoni. Giusto per la cronaca,un paio di indicazioni: non raccogliere nulla che non si conosca di sicuro (per motivi di maggiore/minore umidità, ombra o luce, maggiore/minore assorbimento delle sostanze organiche di cui sinutre, il fungo può virare la colorazione e la taglia) non solo per l’aspetto salute ma anche perl’ecosistema forestale. In natura tutto ciò che esiste, ha una sua logica. Non raccogliere campionidi piccola taglia: per staccarli da terra raschiamo il micelio, interrompendone la catena: nel cestofanno poco effetto, ma togliamo loro la possibilità di crescere e rilasciare le spore: i...funghidell’anno prossimo; appena raccolti depositiamoli in un cesto di vimini, magari ricoperti di foglieper conservarne le caratteristiche organolettiche e di freschezza: è così, camminando che vengo-no rilasciate altre spore sul terreno; il contatto con la plastica invece provoca delle alterazionichimiche sottovalutate; le specie di piccola taglia e dal gambo sottile, non vanno strappate dalterreno sempre per la questione del micelio, ma spezzate con l’unghia. E’ buona abitudine oltreche precisa disposizione di legge, pulire il fungo in loco e per l’aspetto riproduttivo e per evitare diportare a casa una macedonia, che costringe a grandi scarti. Non si può per lo stesso motivo,asportare la “cotica” superficiale del terreno, né distruggere sistematicamente specie non edibili.Un consiglio infine per la cottura: non lavare il fungo sotto l’acqua, ma nettarlo con un pennellinoe un panno per preservarne l’aroma, né dargli una bollita preventiva, toglie tutto il profumo.Rispetto per le regole, per l’ambiente e per i suoi frutti, tutti da gustare B.R.S.

prodotto. Contando “in buo-na fede” in altrettanta buo-na fede, rileviamo che solo1 su 7 paga il dovuto e sot-tolineiamo che maggiorisaranno i controlli e l’appli-cazione delle sanzioni (va-

lidi per tutti, residenti enon!). Quindi...mettiamociin regola: 14,62 euro, sonol’equivalente di meno di unkg di funghi e così pure 8euro per i turisti! Beppa Rigoni Scit

Accorgimenti da tenere ben presenti

Stefano Fracaro e Andrea Benetti

Dal 2 all’11 agosto, Asiagoospiterà il ritiro del VeneziaCalcio; la squadra, apparte-nuta anche alla serie A, è sta-ta per anni in serie B e ora, acausa di problemi gestionalidi natura economica, è dovu-ta ripartire con la “gavetta”della serie D, dove si trovada un paio d’anni. Si trattaquindi di una “nobiledecaduta” che, però, non siè data per fallita e sta prose-guendo il suo cammino in ri-salita.I 25 giocatori alloggerannoall’Hotel Linta e si alleneran-no allo Stadio Zotti di Asiago,per espressa richiesta delloro nuovo allenatore EnricoCunico; saranno impegnatidue volte al giorno negli alle-namenti e, dopo la presenta-zione della squadra, l’AsiagoCalcio, nelle figure di Fede-rico Longhini e Santino Ros-si, organizzerà una serie diamichevoli con le nostresquadre (informazioni ag-

giornale al sitowww.asiago.to). Si trattadunque di un’ottima opportu-nità per i nostri giovani e perl’Altopiano stesso, che, conquesto passo (unitamente al-l’impegno profuso per ospi-tare ogni anno la squadra gio-vanile dell’Inter, campionenazionale ed europeo), aprele porte alla speranza di po-ter organizzare altre iniziati-ve con le top team.L’iniziativa mostra ancheil buon rapporto che in-tercorre tra l’assessora-to allo sport e l’associazio-ne Asiago Calcio, senza lacui sinergia non si potrebbe-ro realizzare tali iniziative. Inquesta occasione, l’Assesso-re allo Sport Franco Sellaha tenuto a chiarire lamancata presenza delWathford nei mesiscorsi: la causa è daricercarsi nella sosti-tuzione dell’allenato-re, che, in Inghilter-

Venezia Calcio: un ritiro altopianeseper una nobile squadra in rinascita

Enrico Cunicoallenatore delVenezia

ra, ha potere decisionale as-soluto.In concomitanza con il ritirodel Venezia Calcio, ci saràanche un campus di atletica,cosa che sottolinea i notevolisforzi profusi a favore dellenostre strutture sportive, an-che se c’è la speranza chela nuova Giunta Provincialepossa contribuire al migliora-

mento della nostraimpiantistica

sportiva. M. R.

Da sinistra Santo Rossi, consigliere con delega allo sport, Federico Longhini presidentedell’Asiago Calcio e Franco Sella assessore allo sport del Comune di Asiago

Page 5: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

5Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Sabato 24 luglio ballo liscio con l’orchestra Enrico MarchianteDomenica 25 luglio ballo liscio con l’orchestra I Vecchi TempiVenerdì 30 luglio Serata giovani con The G.P.L. live bandSabato 31 luglio Ballo liscio con l’orchestra Roberto PolisanoDomenica 1 agosto 8° RADUNO DEI BAU’

dalle ore 15 Gruppo Folcloristico El CanfinOre 21 ballo liscio con l’orchestra

I Cavalieri del LiscioAlle ore 23 estrazione della sottoscrizionea premi

Sarà la “1^ Corsa delCentenario” a dare il via,sabato 7 agosto, allasettimana di eventi orga-nizzati dalle Pro Loco diCanove, Cesuna eTreschè Conca per ce-lebrare i cento anni deltrenino. “La vecia fer-rovia in notturna” , cor-sa aperta a tutti, preve-de un tragitto di diecichilometri, daCampiello a Canove,con ritrovo alle 19.30 aTreschè Conca. Lachiusura delle iscrizio-ni, che si ricevono pres-so le pro loco diCanove, Cesuna eTreschè Conca e lo Chalet turi-stico del Comune di Roana aTreschè Conca, è fissata per le20.30 della sera dell’evento; laquota è di 10 euro per iscrizionieffettuate entro giovedì 5 ago-sto e di 12 euro da venerdì 6agosto fino alla scadenza deitermini, mezz’ora prima dellapartenza. L’arrivo è fissato aCanove, al Museo della Gran-de Guerra, dove si terrà un “Pa-sta Party” finale; prima dellagara sarà in servizio un pullmanda Canove a Campiello, dalle 19alle 20. Il programma della setti-mana del centenario 1910-2010,proseguirà poi lunedì 9 agostoa Cesuna alle ore 20.45 con lospettacolo teatrale “El tempode…un cafè”, commedia am-bientata nella stazione diAsiago, portata in scena daigiovani della compagnia “ITrivelini”. Martedì 10 alle ore21 nella sala teatro di Canoveverrà proiettato un filmato conintervista a Mario Rigoni Stern,possibilità di trasporto con iltrenino, con ritrovo alle 20 insede Pro Loco di Treschè Con-

ca e alle 20.15 in piazza dell’Al-pino a Cesuna. Giovedì 12 alleore 21 presso la sede della ProLoco di Treschè Conca, ex sta-zione ferroviaria, si terrà unarappresentazione teatrale (sipotrà arrivare con il trenino, chepartirà dal Museo della Guerradi Canove alle 20 e da Cesunain piazza dell’Alpino alle 20.15).Saranno gli gnomi, venerdì 13alle ore 21 a raccontare la storiadel trenino, con ritrovo in piaz-zale ex stazione a Cesuna. L’ul-timo giorno, sabato 14 agosto,a Canove alle ore 15 presso ilpiazzale di fronte alla sede de-gli Alpini si terrà lo speciale An-nullo Filatelico, mentre alle 16.00a Campiello prenderà il via lasfilata di biciclette d’epoca delgruppo Vacamora di Schio, allaquale tutti si possono unire conqualsiasi tipo di bicicletta, pre-sentandosi sul luogo alle ore15.30. La meta della pedalatasarà il Museo della Guerra diCanove, dove si terrà poi la ce-rimonia conclusiva della mani-festazione. Silvana Bortoli

Si è inaugurata domenica 18 lu-glio a Cesuna la mostra di model-li di treni d’epoca. Si tratta di lo-comotive, carri merce e carrozzeriprodotte artigianalmente e inscala 1:10 da Sergio Piccolo. 25anni di lavoro certosino hannoportato l’artista, ferroviere oggiin pensione, a collezionare unaserie unica di modelli, stupendiper i particolari, ma soprattuttoper il fatto che sono tutti funzio-nanti e in grado di percorrere lerotaie adatte al passo ridotto del-le ruote su assi. La mostra, alle-stita presso il n. 44 di via Armisti-

Modelli di treni d’epoca inmostra dal 18 luglio al 22 agosto

zio (a fianco Hotel Belvedere),espone circa 40 quintali di metal-lo lavorato e saldato a freddo. Trai pezzi più ammirati spicca unamotrice con un grande cannoneutilizzato nella prima guerra mon-diale sulla tratta della Valsugana,altrettanto contemplata la mitica“Lupa”, che dall’inizio del seco-lo scorso fino al 1959 saliva escendeva in Altopiano daPiovene Rocchette. Sergio Picco-lo sarà spesso presente pressol’esposizione per spiegare ai vi-sitatori storia e funzionalità deisuo pregiati pezzi. G.D.F.

L’idea iniziale, ancora nei pri-mi anni Novanta, fu diCarmelo Rigobello, dell’Asso-ciazione Artigiani della Provin-cia di Vicenza, spinto dalla maispenta passione di chi il Treninol’ha vissuto e considera, a cin-quant’anni dal suo smantella-mento, il percorso della ferro-via Piovene Rocchette –Asiago una struttura ancorastraordinaria, ricca di fascino edi memoria. La proposta di risi-stemare questo itinerario “per dare futuro al passato”, come dice lostesso Rigobello, venne accolta con entusiasmo della Confartigianatoe dalla Comunità Montana. Dopo un primo intervento per la siste-mazione del sedime e l’illuminazione di una galleria, realizzato nel1993, oggi il progetto, curato dall’architetto Renzo Stevan e costato375 mila euro, è divenuto pressochè realtà. Si è provveduto a dotareil percorso di un sistema di cartelli indicatori; sono state realizzatenumerose aree di sosta con panchine e recinzioni in stile “vecchiaferrovia”; in due gallerie si trova un sistema di illuminazione e cisono due aule didattiche all’aperto con bacheche informativeche raccontano, in tre lingue e pure in braille, la storia del Trenino.I pannelli didattici e la segnaletica sono a cura di GiulianoDall’Oglio. Un tratto di circa un chilometro, dalla stazione di

Accolta favorevolmente da molti cittadini e turisti, in altrettanti ladecisone di asfaltare un tratto della vecchia strada del Trenino hasuscitato indignazione. “Ora – è il commento – ha perso tutto il suofascino storico. Non c’erano altri modi per sistemarla in manieraadeguata senza dover ricorrere all’asfalto che ormai abbiamo dap-pertutto?” L’architetto Renzo Stevan, che ha curato il progetto direcupero spiega: “Abbiamo riflettuto a lungo prima di prendere que-sta decisione. Abbiamo perfino contattato ditte americane di mate-riale pressato sicuramente meno impattante, ma l’operazione ci èstata poi sconsigliata poiché quei materiali non resistono alle bassetemperature invernali e la manutenzione diventerebbe troppo di-spendiosa. Si potrebbe anche colorare l’asfalto, ma è un interventoche ci costa tanto quanto asfaltare. Insomma è sempre una questio-ne di soldi, che purtroppo non abbiamo, perciò, per mettere bene insicurezza questo tratto e renderlo fruibile da tutti, a piedi, in bici, incarrozzina, non ci restava che asfaltarlo”. S.L.

L’ASFALTO SULLA STORIA

Pronta per l’inaugurazione la“Strada del vecchio Trenino”Il percorso dotato di un sistema di cartelli indicatori; realizzate numerose

aree di sosta con panchine e recinzioni; illuminate due gallerie. Auledidattiche all’aperto, con bacheche informative in tre lingue, pure in braille

Asiago fino all’altezza del Con-sorzio fra i caseifici, è statoasfaltato e un domani verrà il-luminato con la posa di lampio-ni. “Un tratto concepito come“cittadino” – spiega l’architet-to Stevan – cioè praticabile datutti, anche dagli anziani e daidisabili”. “La strada del vecchioTrenino” verrà inaugurata saba-to 24 luglio. Per l’occasione è sta-ta organizzata una pedalata noncompetitiva di 12 chilometri, aper-

ta a tutti, con la straordinaria partecipazione dei campioni di pattinag-gio velocità Enrico Fabris e Luca Stefani. Partenza da Campiello earrivo ad Asiago attraverso le tappe di Treschè Conca, Cesuna eCanove di Roana. L’appuntamento è fissato alle 15. Dopo la pre-sentazione di Carmelo Rigobello il via alla carovana. Alla GalleriaCesuna ovest ci sarà una prima sosta, con l’introduzione sulla storiadel vecchio Trenino a cura dello storico Giancarlo Bortoli. Un’altrasosta è programmata poi alla vecchia Stazione di Canove dove sipotrà assistere all’esibizione della Banda Monte Lemerle di Cesunae alla rievocazione storica in costume con i figuranti de “La ballatadel millennio” della Pro Bassano. L’arrivo alla stazione di Asiago,dove interverranno le autorità e si esibirà il Coro Asiago, è previ-sto per le 17. Stefania Longhini

La settimana del Centenario del Treninosi apre con la corsa in notturna e si

chiude con la sfilata di bici d’epoca,entrambe sul percorso della vecchia

ferrovia da Campiello a Canove

Page 6: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

6l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Sono Malga di PortaManazzo di Asiago e MalgaPusterle di Roana i duealpeggi vincitori della quartaedizione del concorso per il“Miglior Formaggio Asiagod’Allevo Vecchio e Stravec-chio prodotto in Malga”, or-ganizzato dal Consorzio Tu-tela Formaggio Asiago in col-laborazione con la ComunitàMontana “Spettabile Reg-genza dei 7 Comuni” diAsiago.La commissione di espertidegustatori, composta darappresentanti dell’ONAF, diVeneto Agricoltura e SlowFood, ha assegnato dunquela palma di migliori casari dimontagna rispettivamente aAntonio Rodeghiero per lacategoria Vecchio e a Ser-gio Basso per lo Stravecchio,che sono stati premiati loscorso 10 luglio, nella saladella Comunità Montana diAsiago.Il concorso premia l’eccel-lenza della produzione di for-maggio Asiago d’allevo dimalga, e quest’anno ha vistola partecipazione di seialpeggi, soci del Consorzio diTutela: Malga II LottoMarcesina (Enego – Az.Agricola L. Tognon); MalgaI Lotto Valmaron (Enego –Az. Agricola Dalla Palma);Malga Verde (Conco – Az.Agricola Cortese); Malga

Un invitante odore di car-ne ai ferri che si spargevanell’aria per alcune vie diAsiago ha guidato fino alparco Millepini un folto pub-blico che ha assistito diver-tito alla manifestazione“Griglie roventi”, assag-giando pure i prelibatibocconcini via via offertidai concorrenti. Cinquantacoppie di cuochi non pro-fessionisti, davanti ad al-trettante griglie, hanno par-tecipato domenica 18 luglioalla tappa asiaghese delCampionato Mondiale dibarbecue, quinta edizione.Provenivano anche dalBangladesh, dal Kosovo,dall’Etiopia e dal Marocco.Non è mancato qualche vip,

Grande spettacolo ai Millepini con Griglie Roventi

Asiago prodotto in malga,premiato il migliore

Malga Porta Manazzo e Malga Pusterle vincono la quarta edizione del concorso

Pusterle (Roana – Az. Agri-cola Basso); Malga Larici(Lusiana – Az. Agricola Fri-go) e Malga PortaManazzo (Asiago – Az.Agricola Rodeghiero).«Abbiamo ritenuto di por-tare avanti questa iniziati-va», ha detto il Presidentedel Consorzio Tutela For-maggio Asiago, RobertoGasparini, «per rendereomaggio al territorio doveil formaggio Asiago è

nato, nei confronti del qualeabbiamo un forte debito di ri-conoscenza. La nostra inten-

zione è dunque di valo-rizzare maggiormente laproduzione di montagna

e quindi il legame tra ilConsorzio di Tutela el’Altopiano».Nel corso della cerimo-nia di premiazione sonointervenuti anche il sin-daco di Asiago AndreaGios, l’esperto ONAF(Org. Naz. le Assaggiatoridi Formaggi) GiancarloCoghetto e lo storico

Giancarlo Bortoli. Quest’ul-timo ha ricordato alcuni mo-menti storici importanti per la

tradizione caseariadell’Altopiano di Asiago: daiprimi documenti cheattestano l’attività dimonticazione, risalenti al 938d.C., al periodo romano,quando queste zone assunse-ro un ruolo strategico perl’allevamento delle capre,passando per la prima rivo-luzione industriale, che hadeprezzato il valore dellalana, determinando il passag-gio dal formaggio pecorino aquello vaccino, fino alla pro-duzione delle prime forme diformaggio d’Allevo, risalen-te al Settecento, con unametodologia ancora oggi inuso nelle malghe. Il formag-gio prodotto dagli alpeggi ade-renti al Consorzio di Tutelagode di caratteristiche spe-cifiche che ne assicurano lariconoscibilità: la marchiaturaa fuoco con la menzione

aggiuntiva di “Prodotto del-la Montagna”, la presenzasul piatto di ogni forma diuna speciale “pelure” dicarta riso, recante la deno-minazione ed il logo dellaDOP, ed infine la scritta“Malga” seguita dal nomedell’alpeggio di produzione.L’Asiago è la quarta speciali-tà casearia DOP italiana dilatte di vacca: la produzione

nel 2009 è stata quasi di 235 mila300 quintali per un totale di quasiun milione 800 mila forme.

come ad esempioil procuratore spor-tivo ClaudioPasqualin, grandeamico dell’Altopiano,che tra calcio merca-to e carne da cuoce-re si è mantenutoin clima rovente.Gli ingredienti chefanno il successodi questa manife-stazione, organiz-zata dalla Regio-ne, per promuove-re la buona carne e i vinidoc del Veneto, non sonosolo lombo alla fiorentina econtorni, cotti in vari modi(anche se il più classico,con un filo di sale e d’olio,sembra restare il preferito),

ma pure folklore, simpatiae tanto divertimento. I fan-tasiosi costumi di alcunigrigliatori, tra cui dame ve-neziane, frati e preti, avve-nenti signorine e gnomi; unacolonna sonora di allegra

musica anni Sessanta can-tata da Gianni Scribano; laverve della presentatriceElisa Bagordo e i divertentiscketch del duo comicoPaolo e Max, hanno datocolore e spettacolo, contri-buendo al successo dell’ini-ziativa. A dare il via ai con-

correnti è stato l’assessoreal turismo della RegioneVeneto Marino Finozzi, par-te della giuria, che alla fineha anche premiato la cop-pia vincitrice formata daFabio Cavasin ed Emanue-le Bittante di Montebelluna;al secondo posto i milanesi

Vincenzo Sgaramella eRenzo Boerino; terzi Bru-no Oro, di Asiago eMainard Urbani di Villach.Le tre coppie parteciperan-no alle finali di Caorle inprogramma il 29 luglio.

Stefania Longhini

con il prossimonumero del giornale

l’Altopianosarà possibile

acquistare il libro didon Marco Pozza

Page 7: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

7Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

ASIAGO

Il Giornale L’Altopiano e ilClub Fotografico Altopiano7 Comuni organizzano unconcorso di fotografiaavente per tema: “Gliangoli nascostidell’altopiano: lecontrade”. Tutto ciò chesi può trovare e vedereattraversando lecontrade altopianesi,dai più piccoli particola-ri (esterni) ai panorami.Concorso aperto a tutticon 2 categorie Juniore Senior.Inviaci le tue foto dal10 Luglio al 30settembre.

Per [email protected]@gmail.comRegolamento nel sitowww.giornalealtopiano.it

Creare un piacevole momen-to di aggregazione fra gene-razioni, coinvolgendo oltre chegli anziani anche i bambini e igiovani: con questo obiettivo latradizionale “Festa dell’anzia-no” di fine luglio organizzata dal-l’Opera Immacolata Concezio-ne di Asiago in collaborazionecon il Comune di Asiago e il Grup-po Alpini, cambia nome, diven-tando la “Festa della longevitàprotagonista. Incontro tra gene-razioni”. In programma sabato31 luglio nel tendone antistantea Villa Rosa, la festa si articole-rà in vari momenti: alle ore 11.00il parroco di Asiago don Rober-to Bonomo e il sacerdote di Vil-la Rosa don Romeo Martellocelebreranno la S. Messa, ani-mata dal Coro degli Ospiti diVilla Rosa e dalla coinvolgen-te maestra Andreja Ravnic. Ilpranzo, a base di polenta,

Si svolgerà prossimamente ad Asiago un corso di formazione peramministratori di sostegno, rivolto a tutti coloro che sono interessatia dare la propria disponibilità a favore di persone in stato di bisogno.Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali delComune di Asiago, in piazzetta degli Alpini.

sopressa, formaggio, fagioli ecrauti, grazie alla collaborazio-ne degli Alpini verrà servitoalle 12.30; nel pomeriggio,dalle ore 14.00, via allamusica con l’animazione deibravissimi bambini dellascuola dell’Infanzia diTreschè Conca, preparatidalle maestre Andreja e Sara,e della Villa Rosa Band, conle consueteproposte dimusica varia.La festa

avrà un appendice il giornosuccessivo, domenica 1 ago-sto, quando dalle ore 16 neltendone antistante la residen-za si darà spazio ai giovanicon un pomeriggio animatodalla band Midnight Spaghetti, e la possibilità di consuma-re una pasta offerta dal-l’Opera Immacolata Concezio-ne. S.B.

Bambini, giovani ed anziani insiemeper la “Festa della longevità protagonista”

APPUNTAMENTO CONLA BRIGATA SASSARI

SULLO ZEBIO

Nel cimitero di Casara Zebio della Brigata Sassari si rinnoval’appuntamento promosso dalla SCHOLA CANTORUM S.MATTEO di Asiago Venerdì 30 luglio alle ore 18.30 saràcelebrata una S. Messa per i caduti della Brigata Sassari eper tutti i soldati morti sui nostri monti e su tutti i fronti.Il coro accompagnerà la celebrazione col suo canto. Chiun-que crede in questi valori è invitato a partecipare

SCHOLA CANTORUM S.MATTEO

E’ stata un’elezione all’inse-gna della continuità quellaappena conclusa per il rinno-vo del consiglio direttivo delConsorzio Turistico Asiago 7Comuni. Il consiglio saràcomposto da Domenico DeGuio, Stefano Fracaro, An-drea Braga, Alex Palano,Carlo Arduini, FrancoPaganin e novità assoluta, gliassessori al turismo di AsiagoRoberto Rigoni, di RoanaLuigi Martello e di Gallio Ni-cola Pertile. Il 2 agosto ilconsiglio si riunirà per deci-dere gli incarichi .Al nuovo

Elezioni al Consorzio Turistico i Comuni entrano in consiglio

consiglio spetterà il compitodi far transitare fuori dalla cri-si il settore turisticoaltopianese.Il primo passaggio del “nuo-vo corso” è stato un salto di“maturità” del Consorzio,ovvero il concentrarsi più sul-l’attività promo commercia-le che sull’organizzazione dieventi specifici.“Siamo stati presenti in innu-merevoli eventi, sia nazionalisia internazionali, per presen-tare il territorio anche attra-verso il primo catalogo distrutture e servizi - ricorda

De Guio - Un catalogo cheha riscontrato l’apprezza-mento anche delle localitànostri concorrenti”.Altre operazioni di comunica-zione portati avanti dall’entesono un sito rinnovato, la pro-duzione di filmati per la tv esoprattutto di un immaginecoordinata che mancava.“In più abbiamo intrapresoiniziative assieme ad altri con-sorzi che ha migliorato la no-stra presenza sul mercato,penso alle collaborazioni conJesolo, con il ConsorzioVeneto Orientale, alle opera-

zioni fatte come MontagnaVeneta, alle sinergie con ilvicino Trentino,” indica DeGuio.Un lavoro che ha attenuatogli effetti della crisi tanto cheil territorio ha registrato unaumento di presenze; anchecon turisti provenienti da areed’utenza non tradizionali. Leproiezioni del servizio stati-stico provinciale basate suindagini Istat regionali dan-no la montagna veneta increscita con un + 7,5% dipresenze. Crescita previstaanche sull’Altopiano.Ma il consiglio sa che c’èancora molto da fare.“Dobbiamo seguire una stra-da decisa senza sprecare ri-sorse – ammonisce – Ognu-no non può fare a modo suo.Auspico quindi che associa-zioni di categoria, i Comuni,la Comunità Montana e i pri-vati, con la complicità regio-nale con una nuova legge sulturismo che tenga presentedelle problematiche della

montagna, possano la-vorare insieme per ilterritorio”.

Gerardo Rigoni

Il prossimo 2 agosto la riunione per la nomina del nuovo presidenteDomenico De Guio fa il bilancio del lavoro svolto sotto la sua guida

Alloggio comunale per studentia Padova: aperta la selezione

L’Uf f ic io Pubbl icaIstruzione del Comunedi Asiago comunica cheè aper ta la se lez ioneper l’ammissione all’al-loggio comunale sito aPadova , r i serva to acinque studenti univer-sitari di Asiago, ovve-ro dei 7 Comuni , perl ’anno accademico2010/2011. La doman-da, redatta su appositomodulo , da r i t i rars ipresso l’Ufficio Pubbli-ca I s t ruz ione inpiazzet ta degl i Alpini38, dovrà essere pre-sentata, a cura dell’in-teressato, presso l’Uffi-cio Protocollo del Co-mune di Asiago, entrole ore 12 di venerdì 30lugl io 2010. Possono

concorrere studenti resi-den t i ne l comune d iAsiago, ovvero nei 7 Co-muni, fino ad esaurimen-to dei posti disponibili,purché già frequentantiod intendano frequenta-re corsi di laurea, ovve-ro scuole post diploma,diret te a f ini special i ,che prevedano l’obbli-gatorietà della frequen-za. Unica condizione èche essi non disponga-no a Padova, o nell’am-bi to de l terr i tor io de iComuni d i re t tamenteconfinanti, di immobiliad uso abitativo di pro-prietà o appartenenti, aqualsiasi titolo, a mem-bri della famiglia. Nelcaso in cui le richiestesuperassero i posti di-

sponibili, verranno fa-voriti gli studenti resi-denti nel comune diAsiago, rispetto a quellidegli altri comuni, e incaso di soprannumerodi studenti residenti incomune di Asiago si pro-cederà ad un supple-mento d’istruttoria chie-dendo la presentazionedell’ISEE del nucleo fa-miliare, in base al qualeverrà s t i la ta lagraduatoria definitiva.L’assegnazione dei po-sti letto avrà la duratadi dieci mesi, da settem-bre 2010 a giugno 2011,l’importo mensile a ca-r ico d i c iascunassegnatar io sarà d i85,80 euro, compreso dispese condominiali.

Domenico De Guio

Page 8: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

8l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

ATTUALITA’

E’ Dario Dal Collo, cinquantenne architetto scledense, ilquinto presidente (dopo Pietro Hyvoz, GiovanniCostacurta, Fabio Finco e Mario Colpo) del Rotary ClubAsiago – Altopiano dei Sette Comuni, sodalizio nato il 7aprile 2006 e che si appresta così a vivere il sesto annodella sua giovane storia, storia che peraltro vanta già unnotevole consenso e <rispetto> nel distretto 2060 nord-est, grazie all’intensa e proficua attività che in questi anniha saputo esprimere su svariati fronti.Nell’ultimo venerdì di giugno la programmata convivialeper il <passaggio delle consegne>; Mario Colpo, presi-dente uscente, ha brevemente ripercorso i tratti significa-tivi della sua presidenza, le attività ed i services portati abuon fine (dalla donazione della telecamera ad alta defini-zione all’Osservatorio di Asiago a quella, recentissima, dellasonda pediatrica alla Cardiologia dell’Ospedale di Asiago,tanto per citarne due di altamente significativi e condivisi) eche hanno contribuito a consolidare l’ottima immagine delclub altopianese. Ringraziando i soci, ed “onorato di averavuto l’opportunità di essere il vostro presidente”, Colpo ha

Grazie all’intervento concre-to della ONLUS Distrettuale,il Rotary Club di Asiago hadi fatto concretizzato nellescorse settima un importan-te service grazie al quale, suspecifica proposta del prima-rio del reparto di Cardiologiadell’Ospedale di Asiago esocio del club asiaghese, dr.Enzo Apolloni (affiancato inquesta sua richiesta dai col-leghi rotariani prof. France-sco Cucchini, già primario dicardiologia a Bassano, dott.Bortolo Martini, primariocardiologo a Thiene e dott.Armando Mercurella, pedia-tra neonatologo e chirurgopediatrico a Vicenza), dettoreparto è stato potenziatocon la donazione di una im-portante sonda. Di che cosasi tratta ce lo spiega lo stes-so primario Apolloni “La dia-gnostica cardiologica at-tualmente si basa su unesame non invasivo digrande utilità quale laecocardiografia; questoesame diviene fondamenta-le nel dirimere nelle primeore e nei primi giorni di vitail dubbio diagnostico delpediatra sulla presenza dicardiopatie congenite e neldare un giudizio sulla loro

Sarà la Sala delle Maschere della Comunità Montana adospitare dal 31 luglio all’8 agosto un’interessantissima mo-stra (e non solo) di Arte Tessile. Già lo scorso anno avevasorpreso tutti per la qualità e bellezza delle opere esposte lamostra di Patchwork ospitata negli stessi ambiti ed organiz-zata dall’Associazione veneziana QuiltArte (presieduta daMarina Giubbilo) in stretto contatto con il Rotary Clubaltopianese, mostra apprezzatissima fin dalle prime battute edai primi visitatori, con grande soddisfazione per questo ine-dito connubio e collaborazione (felicemente gestita anche perla generosa e qualificata <mediazione di Lorenza Suppiej edi Maria Pia Tagliapietra) da parte di entrambi i promotori; lamostra ha avuto anche il merito di far conoscere la qualitàdel prodotto di questa pratica e, nel contempo, di raccoglierefondi da destinare alle attività istituzionalmente sociali edumanitarie del Rotary. Quest’anno le stesse mediatrici, MariaPia e Lorenza, hanno voluto continuare questa collaborazio-ne con quelli che sono ormai gli <amici del Rotary> e pro-porre un nuovo connubio ed una nuova iniziativa, stavoltacon l’Associazione “Arte e Fantasia” di Mestre diretta daMarina Zoppello che vanta un centinaio di iscritti.

Dario Dal Collo nuovo presidente delRotary Club Asiago Altopiano 7 Comuni

quindi passato il testimone a Dario Dal Collo, investendoloufficialmente del mandato.Il neo presidente (entrato in carica il 1° di luglio) ha espresso“l’emozione con cui si accinge a vivere questa esperienza” esi è detto certo di poter contare su di una squadra e su di ungruppo motivato ed affiatato; un programma, il suo, che si

propone quattro temi fondamentali, quattro indirizzi: arteed architettura (un occhio di parte sia per artisti contempo-ranei che per l’architettura del nostro tempo), quale Rotary(una sorta di ripasso degli ideali che animano questa orga-nizzazione), dedicato a loro (quattro tributi dedicati alle moglie compagne e portati da altrettante donne) ed infine storiae tradizioni venete (un doveroso tuffo nelle nostre radici enella nostra storia, dal Leone alato al Capodanno Veneto).Per quanto riguarda i services, Dal Collo ha indicatouna gestione all’insegna della continuità per alcuni per-corsi già iniziati e portati avanti con ottimi risultati, nuo-ve <avventure> sia a livello di interclub che con inizia-tive nuove (la creazione di un Rotaract, un club pergiovani fra i 18 ed i 30 anni) ed una serie di caminetti

“itineranti”, uno per ognuno degli otto comuni altopianesi.Insomma un altro programma giustamente ambizioso edimportante per questo Club che, nonostante il contenutonumero di soci (24 quelli attivi e 3 gli onorari), riesce co-munque sempre ad esprimere grande vitalità, vivacità edoperosità rotariane. Cesare Pivotto

Grazie al service promosso dal Rotary Club di Asiagola cardiologia di Asiago è ora dotata di una sonda pediatrica

gravità e necessità di trat-tamento immediato; è inol-tre esame fondamentale neibambini con <soffio cardi-aco> a qualsiasi età e digrande importanza nellavalutazione ai fini dell’ido-neità all’attività sportiva.L’acquisizione della sonda<pediatrica> permette dipoter effettuare esamiecocardiografici nei bam-bini a partire dalle primeore di vita (anche prema-turi) che nascono pressol’Ospedale di Asiago evi-tando il necessario trasfe-rimento ai fini diagnosticiin ospedali di pianura epermette di effettuare tuttele valutazioni negli altricasi di <soffio cardiaco>ed ai fini dell’attività spor-tiva dando quindi la pos-sibilità all’ambulatoriocardiologico della S.C.Medicina dell’Ospedale diAsiago di fornire una ri-sposta a questeproblematiche sanitarie edeliminando alle famiglie ildisagio di dover far ese-guire ai loro figli gli stessiaccertamenti recandosiper forza in altri ospeda-li”.Il particolare ecocardiografo

(il cui costo si aggira sui 15mila euro) si aggiunge cosìalle dotazioni di cui già è do-tata la cardiologia dell’Ospe-dale altopianese e di fatto ne

migliora e potenzia le presta-zioni, consentendo di effet-tuare esami ecocardiograficievitando il trasferimento perfini diagnostici in ospedali di

pianura e permettendo di ef-fettuare sul posto tutte le va-lutazioni del caso anche perle altre problematiche già ri-cordate dal dr. Apolloni, dan-

do quindi la possibilità all’am-bulatorio cardiologico del-l’ospedale di Asiago di forni-re una più efficace e sicurarisposta alle esigenze del ter-ritorio.Si è tenuta recentementepresso l’Ospedale diBassano del Grappa la ceri-monia ufficiale di consegnada parte del Presidente delRotary Club di Asiago, Ma-rio Colpo (che ha ricordatol’impegno di presenza attivanel territorio dell’associazio-ne rotariana ed ha sottoline-ato la condivisione nell’inizia-tiva del Distretto 2060 delRotary Triveneto) del<dono> che è stato molto ap-prezzato anche dal DirettoreGenerale Alberti che ha rin-graziato il Rotary per la con-creta vicinanza.

C.P.

Dal 31 luglio all’8 agosto

1 ̂MOSTRA D’ARTE TESSILEConnubio vincente fra l’Associazione “Arte e Fantasia” ed il Rotary Club Asiago 7 Comuni

La mostra 2010 proporrà un’interessante rassegna sia di la-vori in patchwork che di dipinti su tessuto, tutte opere “utili”legati alla casa ed alla donna (borse, coperte, strisce, tova-glie, asciugamani …) di straordinaria fattura (testimone chiscrive che ha già avuto modo di avere un’anticipazione) edopera delle allieve della scuola. Anche quest’anno verrannoesposte svariate opere ed anche quest’anno verrà ripropostafra i visitatori una sorta di lotteria che verrà estratta il giornodi chiusura e che metterà in palio due stupende opere, una inpatchwork ed una in tessuto dipinto.Ma non solo; la novità di quest’anno è che contemporanea-mente e sempre negli stessi locali verranno avviati dei <labo-ratori> per consentire a chi vorrà, con una piccolissima quotadi iscrizione, di apprendere segreti e tecniche legati sia alpatchwork che alla pittura su tessuto.Il ricavato di entrambe queste attività verrà devoluto, comegià lo scorso anno, al Rotary Club di Asiago per interventilegati alle finalità proprie del Rotary; motivo in più per visita-re la mostra, che resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alleore 12,30 e dalle 16,30 alle 19, e per apprezzare la qualitàdella produzione esposta. C.P.

Page 9: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

9Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Venerdi 30 luglio alle ore20.45 presso la sala del ci-nema Grillo Parlante diAsiago si terrà la consuetaserata in ricordo di PaoloScaggiari “Babali” scompar-so nove anni fa sul monteZebio.Gli amici ogni anno lo ricor-dano ospitando alpinisti esciatori che hanno fatto del-la loro passione per la mon-tagna una “ragione di vita”.La serata divenuta oramai

Una serata in ricordo di Paolo Scaggiari “Babali”

Lunedì 12 luglio pomeriggio,in un Duomo di Asiago af-follatissimo, l’addio a Lucia-no Costa (Scrivi), classe eamico da sempre.Solo mezz’ora prima, davantiall’obitorio dell’ospedale, at-tendevo in silenzio che lecose, inevitabili,accadessero. Abbracciavointanto con il pensiero l’ami-co, in un ultimo saluto. E’ sta-to allora che, finito da pocoun forte acquazzone, ilpadreterno aveva brontola-to possente sopra ogni cosa.Subito mi era parso dalMeatta; ma poi girando losguardo verso nord, quasi acercare d’istinto un segno,ho ricordato quante voltecon Luciano c’eravamo det-ti, salendola, del nostro ri-spetto per la Valle delPortule. Era da li che arrivòquello che mi parve un sol-lecito solenne per Luciano.Viveva con la moglie Cristi-na, le figlie Chiara e Giuliaai Còccoli, un gruppetto dicase amorevole quanto sug-gerisce il nome, fianco afianco i fratelli di Lucianocon le loro famiglie; caseunite, accovacciate sulpendio del Katz, verso est,con il cortile sulla stradache porta da C.da Costaa C.da Rigoni diSopra e in ValMaddarello.Luciano eramaestro di sci,i m p i e g a t o

un appuntamento fisso fraquanti altopianesi ed ospiti col-tivano la passione per l’alpi-nismo sia estivo che inverna-le, vedrà, quest’anno, comeprotagonista lo sciatore bo-lognese Martino Colonna cheattraverso le sue fotografie cifarà apprezzare le magie dellosci fuoripista sulle mitiche nevidel Giappone e su quelle mi-steriose della Groenlandia.Martino, apprezzato profes-sore presso la facoltà di in-

gegneria dell’Alma MaterStudiorum bolognese, daqualche anno calca con i suoiamici del PTTTeam le nevidi tutto il mondo sempre allaricerca di pendii intonsi dasolcare in grande velocità.Una serata all’insegna di unosci diverso e fuori dal comu-ne che non mancherà diemozionare anche per lo spi-rito anticonformista con cuiè vissuto. L’ingresso è libe-ro.

L’addio a Luciano Costa,fotografo e pittore dell’Altopiano

amministrativo all’Ospedale,pittore paesaggista e fotogra-fo dei nostri luoghi. Soprat-tutto, conoscitore rispettoso egeloso delle nostre montagne,così come prima fu suo pa-dre Giovanni, le cui fonda-mentali testimonianze di unalunga tradizione orale su inostri antichi toponimi sonostate raccolte da DionigiRizzolo, accompagnato daPatrizio Rigoni, in “Asiago ele sue contrade,toponomastica storica delcomune di Asiago”.Da quanti anni ci conosceva-mo... più di quaranta. Da“sempre”, ci fa dire la brevi-tà di una vita umana. Cosa èpossibile dire... nulla, nessu-na parola nuova. Tutto è den-tro un solo sentimento chec’era già “prima”, che copretutto, che contiene tutto. Ri-spetto profondo, da sempre.Rispetto per il suo modo dirispettare gli altri, le amicizie,il bosco, le montagne, la luce.Rispetto per il silenzio. Ri-

spetto per il suosaper viveresemplicemen-te, per la suariservatezza,per il suo non

apparire, per ilsuo senso

della

famiglia, per il suo impegnoverso i genitori.Ci ha legato un modo di pen-sare e sentire. Camminandoin montagna sorridevamosorpresi, ogni volta, quandodopo pur così tanti anni, an-cora, l’uno completava unconcetto dell’altro. Rispettoper quel suo saper ascoltare,guardare dentro le cose, peril suo saper “vederle” e col-locarle dentro il pendio deltempo. E per il suo saper ca-pire che alcune cose sonotutto ...e, ancora, per il suosaper dipingerle queste cose,comporle sulla tela di un qua-dro, o coglierle in una foto-grafia, quasi a volerle ferma-re per un po’, trattenerle perproteggerle, poi porgertele esottolinearne l’amore ...sa-pendo che, preziose, passe-ranno...Una casa delle nostre, su unpendio. Una fattoria su unpendio con un orizzonte dinostre montagne dai profilicari. Una casa su un pendioinnevato che scende versoun’ampia piana con campa-nili che è la nostra. La suacasa ai Coccoli, come la mia,dove vivo, sono su un pen-dio, la mia dentro ha i suoiquadri, quelli con le case supendii. Familiarità, valori,amicizia, onestà, rispetto. Ri-spetto… come quando torni,anche dopo molti anni, in unluogo di montagna che haiamato e, per quanto selvag-gio e remoto, quel luogo ti saaccogliere e tu lo senti caro.C’è in quel momento, comeora, nell’aria, ancora, sem-pre, rispetto immutato, parteinscindibile della nostrastessa vita, comunione dieterna unione con la no-

stra madre terra.

Andrea Cunico Jegary

Un omaggio ad AnnaUn affettuoso omaggio ad Anna Rasotto. E’ quello che il consorzio Vicenzaè, d’intesa conl’Amministrazione comunale di Asiago, organizza per lunedì 26 luglio alle 20.30 presso ilCentro Congresso Millepini di Asiago. Una serata intitolata “In ricordo di Anna” nelcorso della quale si potrà assistere alla proiezione riservata del film “ALPINI” di JeanFrancois Neplaz ed Elisa Zurlo dedicato a Mario Rigoni Stern. Si tratta dell’ultimo lavoro alquale la Rasotto ha collaborato nell’ambito della instancabile attività di promozionedell’Altopiano di Asiago.

Sabato 17 luglio presso la casa di riposo Villa Rosa è morto Luigi Calderaro, avrebbe com-piuto tra poco 98 anni, era nato nell’allora Comune di Treschè Conca il 30 agosto del 1912.Dopo gli studi fu per lunghi anni insegnante alle Elementari, d’Avviamento e Medie. In segui-to alla laurea in Pedagogia-Filosofia divenne docente presso gli istituti superiori. A Tresché

Questo non vuole essere unnecrologio, ma il ricordo qua-si festoso di un uomo chee’vissuto veramente all’inse-gna della gioia e dell’ottimi-smo.Era molto noto sia nel suopaese che a Vicenza, dovetrascorreva qualche meseogni anno.Era pure noto all’estero: inCanada, in Australia, in Bel-gio aveva disseminato il suonome con tanti nipoti; altrisono a Thiene e aTresche’Conca.Ma anche da molti altri, però,

Conca lascia il ricordo di una persona stimata e colta; oltre che incarichi in Amministrazionecomunale si occupò delle sciovie Belmonte e ricoprì la carica di presidente della Cooperativadi Consumo. Impiegò il suo tempo libero con lo studio e la scrittura di numerosi saggi, l’ultimoin ordine di tempo è datato 2008: “Sintesi di sogni e realtà”.

“E’ vissuto all’insegna della gioia e dell’ottimismo”era conosciuto, dai tanti emi-grati, che si facevano inviareo portavano loro stessi i suoilibri incentrati soprattutto sullastoria del suo altopiano, sulladescrizione dei particolari ar-tistici e religiosi che lo rico-prono, sulle sue esperienzepersonali di carattere cultu-rale, didattico e umano. I suoilibri sono densi di ricordi e diinsegnamenti di vita, di richia-mi alle grandi letterature delpassato, soprattutto a quellalatina e medioevale.Fu infatti per tanti anni do-cente di filosofia e di lettera-

tura italiana in alcuni istitutidi Vicenza e anche di Asiagoe di Schio. Quanti allievi quin-di! Gli stessi che ogni annopassavano dalla sua casa asalutarlo e a presentargli leloro famiglie e i loro nipoti,additandolo con devota com-mozione come un esempio divita, una guida spirituale maipedante, ma piuttosto assairicca di spunti culturali e pe-dagogici. Ecco quindi dovefinivano tanti suoi libri: nes-suno usciva dalla sua casasenza un omaggio arricchitoda una personale dedica.

Di Luigi mi e’difficile ricor-dare momenti di tristezza edi noia; meno ancora sen-timenti di gelosia, di invidiae di ira. La serena gioiae’sempre stata il marchiodella sua lunga esistenza.Era ormai a poche ore dal-la morte e ancora volevascrivere su qualche pezzodi carta qualche versetto esul comodino erano semprein uso una raccolta di testiclassici latini e il suo gran-de amore: La Divina Com-media.La morte, pur dolorosa-mente umana, non gli tolsela coerenza con i valori del-la sua vita.Si spense “gioiosamente”,nello stupore del misterio-so incontro, che attendevaoltre questa esistenza.Lo compiangono davvero inumerosi nipoti e i parenti;

lo compiange il suo paese diTresche’Conca e i tanti ami-ci e estimatori, chemercoledi’ 21 l’hanno ac-compagnato al vicino cimi-tero, che egli volle ricorda-

re con una fotografia nellacopertina dell’ultimo suo li-bro come la dimora chedopo poco tempo l’avreb-be ospitato. Michele Serra

Treschè Conca: si è spento Luigi Calderaro “Il Professore”

Page 10: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

10l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Lo “Sporting resort” a Gallio, un progettoche vuole il sostegno di tutto l’Altopiano

Costi esosi, ma Pino Rossi insiste: “I soldi si trovano sempre se i progetti sono ben fatti esostenuti dal comparto produttivo e dai residenti”. Roberto Marchesi: “Manca la volontà politica”

Entusiasmo. E’ il termine chepiù emerge quando si parladel progetto di arroccamentodel Monte Longara portatoavanti dall’amministrazionecomunale di Gallio e deno-minato “Gallio SportingResort”. Un progetto cheparte da un impianto diarroccamento, ma che poiprevede investimenti imme-diati e futuri intensi arilanciare turisticamenteGallio in modo definitivo. Unprogetto i cui costi supere-rebbero i 30 milioni di euro.Ambizioso quindi, ma ancheinsidioso col rischio di impe-gnare le casse comunali permolti anni senza un evidenteritorno socio economico sulterritorio.“Non sono sindaco da rea-lizzare marciapiedi. Io credoche i soldi si trovino semprese i progetti sono ben fatti esono sostenuti dal compartoproduttivo e dai residenti -dice il primo cittadino galliesePino Rossi – Dobbiamo de-cidere cosa vogliamo fare dagrandi”.“E’ un progetto che sposanella sostanza la strada danoi intrapresa alle Melette –illustra Gianroberto Marchesiche fa parte del tavolo tec-nico per il progetto – Dal bikepark agli investimentisull’impiantistica, il tutto èconcepito per essere utilizza-to nella doppia veste estate– inverno”.“Non possiamo più pensaredi investire senza considera-re le ricadute economiche esociali, sia noi che investia-mo sia le amministrazionipubbliche del territorio – ag-giunge il padre, Roberto Mar-chesi, che già negli anni ’60

aveva visto le possibilità del-lo sci alpino realizzando ilValbella– Uno sviluppo delleMelette, così come della zonadella Longara, beneficerànon solo Gallio, ma tuttol’Altopiano. Quindi tuttol’Altopiano dovrebbe soste-nerle, anchefinanziariamente, ma soprat-tutto agendo presso le istitu-zioni e i propri referenti poli-tici perché l’iter possa esse-re il più veloce e indolorepossibile. Si perde più tempoa correre dietro carte che arealizzare progetti”.“La necessità di unione tra iComuni altopianesi, e soprat-tutto quelli della conca cen-trale, non è mai stata cosìimportante come oggigiornocon le opportunità offerte daifinanziamenti per i Comuni diconfine – dice Rossi – Vedila pista ciclabile Folgaria –Gallio, con l’impegno di enti,istituzioni e soprattutto privatisi è riusciti a realizzare il pri-mo grande collegamentoecocompatibile della conca”.“Però intanto proseguiamospesso da soli – attacca Mar-chesi padre – Alle Meletteabbiamo investito in

impiantistica e piste nuove.Abbiamo realizzato un bikepark che richiama bikers datutto il triveneto. Ora stiamolavorando ad ampliare l’of-ferta dei servizi con struttu-re “giovani” come un grill,una nuova stazione d’arrivo,uno snow park per losnowboard. Investimenticontinui che spesso hannotrovato sulla loro strada bu-rocrazia e ostacoli, intenzio-nali e non”.“Per fare un semplice esem-pio, è assurdo che producia-mo ancora la corrente con igeneratori a gasolio, rumoro-si ed inquinanti – spiegaGianroberto – Se tutte leamministrazioni del territoriospingessero perché fosserorealizzati i collegamenti elet-trici ed idrici già avremmo unbeneficio; beneficio che poisi traduce in servizi e altri in-vestimenti di cui poi godreb-be tutto il territorio”.“Infatti i progetti non solodevono essere appoggiatidalle amministrazioni, facilefare una delibera per favori-re investimenti sul territorio,ma devono essere valorizzatie “venduti” ai Comuni vicini

e a tutto l’apparato produtti-vo” ribadisce Rossi.“Ma è proprio la visione po-litica che manca – ribatteRoberto Marchesi – Lo svi-luppo delle Melette versoFoza interessa Gallio, Foza,Asiago e Lusiana. Questeamministrazioni dovrebberoper prime spingere in Regio-ne perché il progetto non ri-

Il parere del comparto turistico“Insieme ce la possiamo fare”

E i diretti interessati al progetto, ovvero i rap-presentati del comparto turistico, come lo ac-colgono?“Credo che accordare la fiducia per prose-guire con lo studio di fattibilità sia doveroso– dice Andrea Braga, direttore dell’HotelGaarten, a nome degli albergatori – L’operain sé è importante sia sotto il profilo econo-mico sia sotto quello infrastrutturale. E’ an-che il primo investimento importante a Gallioda decenni quindi bisogna approfondirlo congli esperti per fugare ogni dubbio, per nonbuttare soldi, ma anche per favorire even-tuali investimenti. Serve anche un piano dicopertura finanziaria e un prospetto del ri-torno a medio e lungo termine. Che ci siabisogno di una “scossa” è indubbio, che que-

sto la possa provocare lo dirà lo studio. Attor-no al progetto comunque è sorto dell’entusia-smo, entusiasmo che si deve coltivare per por-tare avanti un’azione unitaria per Gallio e perl’Altopiano”. Di entusiasmo parla ancheCorrado Finco, rappresentate dei commer-cianti di Gallio e presidente mandamentale diAsiago. “Il prospettato progetto, che ripren-de ed integra progettazioni del passato recen-te e remoto, ha ridestato una sorta di orgogliopaesano, un “insieme ce la possiamo fare” cheè già un primo risultato del progetto – diceFinco – Di certo l’impegno finanziario è im-portante, diciamocelo fa paura, però sia perGallio sia per l’Altopiano lo ritengo fondamen-tale. Potrà cambiare, essere rivisto e modifi-cato ma è la chiave di svolta”. G.R.

manga fermo e far sì che at-traversi speditamente tutte letappe previste dalla legisla-zione. Invece si continua aperdere occasioni efinanziamenti perché progettirimangono lì a raccoglierepolvere e i Comuni si dannobattaglia per piccoli interes-si”.“Fare sistema è la chiave lodimostra il vicino Trentino –commenta Rossi – Ma fino-ra anche per il progetto“Sporting Resort” sono de-luso dalla risposta. Ho con-tattato tutte le 251 partite ivadi Gallio ma a ritrovarsi adiscutere del progetto ci sia-mo trovati i soliti 30/40. Mol-te amministrazioni lo tratta-no come fosse una questio-ne solo di Gallio ed invecenon è una questione di soste-gno a Pino Rossi, ma al turi-smo altopianese”.“Il campanilismo è sicura-

mente dannoso per l’imma-gine e per la forza politica delterritorio ma è anchedissuasivo per eventuali in-vestitori privati – concludeGianroberto – Con loSporting Resort si è riaccesol’entusiasmo del darsi dafare. Non vorrei che begheantiche e rivalità politiche traamministrazioni facesserodecadere questo entusiasmo.E’ assolutamente fondamen-tale sviluppare l’Altopianoprestando la massima atten-zione a nuove tendenze ericonquistando quel prestigioche sicuramente merita; leMelette e l’arroccamentodella Longara sono solo duedei capitoli della storia chepotrebbero però fungerecome volano per investimentiper lo sviluppo anche di altrearee”.

Gerardo Rigoni

Page 11: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

11Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Ormai da molti anni la salaparrocchiale del“Cineghel” si proponecome importante ed irri-nunciabile punto di riferi-mento per le attività di ca-rattere culturale del nostropaese rivolte non solo airesidenti ma anche ai nu-merosi turisti che, nel tem-po, hanno saputo coglie-re ed apprezzare non solola capacità di continuaread evolversi e migliorarsisia sul piano dell’acco-glienza che in quanto aqualità delle strutture diproiezione, ma anchequello di essere “teatro” dieventi importanti e di va-lore assoluto, proponendoanche una programma-zione sempre attenta adessere all’altezza delleaspettative in quanto atempi e modalità di proie-zione dei migliori film incircuito. Per questa esta-te, sull’onda del grandesuccesso che sta riscuo-tendo nelle sale dove già

Per tutto il mese di agosto nella sala galliese

AL CINEGHEL NOVITA’ASSOLUTA CON I FILM IN 3D

Lo slogan parla chiaro!Gallio, dopo anni di successisu due e quattro ruote, cam-bierà il proprio aspetto per ungiorno e diventerà, letteral-mente, trampolino di lancionon solo per Moto da Crosse Quad, ma anche, novitàassoluta, per Pit Bike! Unamiscela di emozioni, gioia edeccitazione da trasmettere alpubblico fatto di grandi e pic-cini. E a seguire “FreestyleParty” con musica di DjGlamn, per aggiungere brioe ritmo ad un evento che ter-rà tutti con il naso all’insù eil fiato sospeso!! Visto l’enor-me successo riscontrato ne-gli scorsi anni, in cui si sonopotute ammirare le acroba-zie aeree, i salti mozzafiato,le performance e i molti col-pi di scena di atleti del cali-bro di Davloschi Fuser,Vivian Gartners, FabioUbaldini e William Van derPutten, il Comune di Gallioha deciso di riproporre il tut-to con un pizzico di pepe inpiù, aggiungendo allespericolate evoluzioni delleMoto da Cross e dei Quad

è stato adottato, nono-stante questo abbia richie-sto un notevole sforzoeconomico con cui farfronte alle costoseapparecchiature di ultimis-sima generazione, il <co-mitato di redazione> delCineghel ha voluto offrire agliospiti una novità assoluta perGallio e per l’intero Altopiano:il cinema in 3D. E’ sì! Per l’in-tero mese di agosto la salagalliese verrà attrezzata conle apparecchiature per la pro-iezione di film di ultimissimagenerazione in 3D con unaprogrammazione ricca ed

La scienza chiede anco-ra una mano aglialtopianesi ed in parti-colare ai Baù.L’Altopiano, conservan-do ancora molti isolatigenetici, è chiamato an-cora una volta dall’as-sociazione Baschirotto acontribuire alla ricercasulle malattie rare. Gliisolati genetici, indivi-duati in molte zonedell’Altopiano a partireda Stoccareddo e Sassoper poi continuare conaltri come Rotzo, Roanae Foza, sono popolazio-ni che hanno vissuto permolti secoli in modo iso-lato. Questo fa sì che unisolato sia caratterizza-to da un patrimonio ge-netico con ridotta varia-bilità tra i diversi sog-getti che vi appartengo-no. Gli isolati geneticicostituiscono pertantoun prezioso e forseirripetibile oggetto distudio per le malattie

Grande è stata la partecipazione da parte dei giovani di Gallio all’iniziativa “Conoscere le nostremontagne” promossa dal Comune. Essa comprendeva tre escursioni montane con la collaborazionedel Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e dell’ Associazione Guide Altopiano. Alle scampagnate hapartecipato anche il Consigliere Giorgio Tagliaro che afferma con orgoglio: ‘’L’iniziativa è stata resapossibile gratuitamente grazie all’ottima collaborazione, professionalità e competenza dimostratadai Ragazzi del Soccorso Alpino tra i quali ringrazio principalmente Dennis Lunardi e la GuidaNaturalistica Ambientale Anna Sella’’. Per chi fosse interessato, il giorno 27 luglio alle ore 20.30presso la Sala Consigliare del Comune di Gallio si terrà una serata fotografica in merito alle uscite.Confidiamo nella vostra partecipazione!” Stefania Carli

A.A.A.A2: Adrenalina e Acrobazie all’Aria Aperta!

“Brividi d’estate” parte secondaSabato 31 luglio alle 16 al Park Ghelpack le spericolate evoluzionidei migliori atleti del Freestyle con moto da cross, quad e pit bike

anche quelle delle Pit Bike.Un atleta d’eccezione, Da-niele Serblin, l’unico italianoin grado di fare il salto “trick”con il Quad, la cui impresanon è stata ancora imitata inEuropa, protagonista assolu-to che ci ha fatto provareemozioni straordinarie negliscorsi appuntamenti, que-st’anno presenzierà comeorganizzatore, poiché unbrutto infortunio ad un polsooccorsogli lo scorso giugnolo terrà distante dalla sellafino a metà agosto, al suoposto giungerà, direttamen-te da Barcellona, RafaMunoz, uno dei piloti più fa-mosi al mondo.Sulle due ruote troveremoCarlo Caresana e VanniOddera, conosciuto anchecome “uomo back flip”, poi-ché in grado di eseguire ilgiro della morte da ben 21metri di distanza.La vera novità di questo2010 sarà la Pit Bike, unamoto da cross “in miniatura”,lunga poco più di 120 cm, main grado di saltare fino a 16metri di distanza.

intrigante, da “Avatar” a “ToyStory 3”, da “Alice inWonderland” a “Piovono pol-pette” a “Dragon trainer” e poia fine agosto la prima nazio-nale con “Shrek 4” ; previstaanche un’altra prima nazio-nale, anche se non in 3D,quella de “L’apprendista stre-gone”. Un agosto ch sipreannuncia <caldo>, in-somma, non solo in chiavemeteorologica ma anche pergli amanti del cinema, ai qualifarà certo gola questa appe-titosa e gustosa novità.

Servizio Redazionale

L’Italia vanta una grande sod-disfazione in questo sport,poiché un solo pilota in tuttala nazione si esibisce in que-ste evoluzioni: il vicentinoMichele Rigo.Ma cos’è il FreestyleMotocross? E’ una recentevariazione del motocross edel supercross. Questa spe-cialità non si concentra sullavelocità o sulla gara ma sul-l’abilità dei piloti di fareacrobazie in aria. I corrido-ri si esibiscono in salti finoa 45 metri di lunghezza ar-rivando ad altezze di circa8 metri. Le maggiori cate-gorie di questa specialitàsono il Big Air e il FreestyleMotocross.Il termine Quad nasce dallacontrazione dell’espressioneanglo/americana quadricycle.Ed è appunto in questa se-conda disciplina che si con-centrerà la manifestazione“3° Freestyle Contest”, uni-ca tappa in Veneto, un even-to straordinario, che combi-na evoluzioni di freestyleMotocross, Quad e MiniMoto. Uno degli aspetti prin-

cipali del motocross è cheper gareggiare ai massimi li-velli, oltre a una buona dosedi esperienza e dispericolatezza, è necessarioessere molto allenati e in con-dizioni fisiche e mentali perfet-te. Questo sport, infatti, solle-cita moltissimo i polsi, le spallee le ginocchia dei piloti.Così, esperti motociclisti si esi-biranno in strabilianti evoluzioniaeree, salti mozzafiato e colpi

di scena, sfoggiando tutta laloro abilità, il loro coraggio e,soprattutto, tanto sangue fred-do!!La manifestazione permet-terà di assistere all’esibizio-ne di atleti in grado di ese-guire salti particolari, comeil backflip, il whip o ilsidewinder. Sarà una piog-gia di energia pura che siscatenerà in un evento cuinon si potrà assolutamente

mancare, una manifestazio-ne di grande suspence chelascerà tutti a bocca aperta eche trasmetterà una scarica diadrenalina fortissima !! Si po-tranno ammirare come corni-ce dell’evento la bellissimachiesa e l’anfiteatro naturaledel bacino del Ghelpack.

“Forza ragazzi, zaino in spalla!”

L’associazione Baschirottoinvita i Baù a proseguire

nella ricerca genicaUn’equipe medica sarà a disposizione per il

completamento dei prelievi anche durante il Raduno deiBaù di quest’anno, ovvero il 31 luglio e 1 agosto

multifattoriali, essendopotenzialmente in gradodi mettere a nudo fattorigenetici e ambientali pro-tettivi o predisponenti lemalattie complesse, comediabete, cancro, iperten-sione, patologie cerebrocardiovascolari e moltialtri aspetti clinici e non.Quindi studiare gli isola-ti genetici aiuta a capiremeglio, e prevenire piùadeguatamente, alcunitipi di malattia. E’ la “mis-sione” che la Fondazio-ne Malattie Rare“M.Baschirotto”Onlus diCostozza di Longare, colsuo laboratorio di Gene-tica Medica, sta portan-do avanti con l’ammini-strazione comunale diGallio in particolare sulceppo famigliare dei Baùdi Stoccareddo. Il proget-to sarà presentato il 23luglio alle ore 20,30 nel-la scuola materna diStoccareddo proprio per-ché i Baù sono stati i pri-

mi “isolati” studiati conesami biochimici e delDna. Esami che hannogià dato dei risultati in-teressanti. Appena com-pletati i prelievi di tuttigli abitanti sarà possibi-le elaborare un quadrofinale e ricavare percen-tuali statisticamente si-gnificative sullepatologie preminenti.“Per questo è importan-te che i prelievi venga-no fatti a tutti gli abitantiin tempi rapidi – spiegaAnna Baschirotto –Un’equipe medica sarà adisposizione per ilcompletamento dei prelie-vi anche durante il Radu-no dei Baù di quest’anno,ovvero il 31 luglio e 1 ago-sto. Ogni capofamiglia è pre-gato di comunicare la pro-pria adesione e quella deisuoi familiari telefonando oscrivendo al Comune diGallio o alla FondazioneMalattie Rare allo 0444-555557". Gerardo Rigoni

Page 12: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

12l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

ROANA

“Preti e capitèi, vardèi e rispettei!”, ammoniva così un vecchio adagiocaro ai nostri anziani; il proverbio torna in auge alla luce degli attivandalici che da qualche tempo vengono perpetrati alla cappella vo-tiva di Val Magnaboschi. Ignoti nei giorni scorsi hanno ancora unavolta preso di mira il manufatto dedicato al culto di sant’Antonio,rubando le fioriere e appropriandosi delle elemosine custodite all’in-terno. “Sono fatti tristi – spiega Antonio Porto, coordinatore di ungruppo di volontari che si è preso a cuore la manutenzione dell’edifi-cio – l’insensibilità di chi periodicamente compie questi vandali-smi ci getta nello sconforto. Noi ci adoperiamo perché il luogoreligioso mantenga nel tempo un aspetto decoroso, abbellendo gliesterni, restaurando tetto e intonaci, ma alcuni incivili non ci dan-no tregua, profanando la cappella del Santo che tra i cesunesitrova molti devoti, e che da anni fa parte della storia della frazioneroanese”. Vero è che agli inizi del secolo qui sostavano i soldati direttial fronte compreso tra i monti Zovetto e Lèmerle, prima di entrare nelletrincee rivolgevano una preghiera per scongiurare ferite o la morte inbattaglia. Col tempo il capitello si è trasformato nell’attuale chiesetta,dove il parroco celebra periodicamente la Messa; si tratta perciò di unpunto importante per la tradizione religiosa di Cesuna.Sia degli atti di vandalismo che dei furti, questi ultimi consumati conl’aggravante dello scasso, sono state informate le Forse dell’Ordine,formalizzando una denuncia contro ignoti. G. Dalle Fusine

Persegue il progetto di Tutela delPatrimonio Storico della PrimaGuerra Mondiale sul territoriodegli altipiani vicentini. Nel 2008sono stati avviati i lavori negliambiti: Campogallina, MonteForno, Monte Chiesa, MonteCimone, Monte Pasubio, MonteZovetto - Lèmerle e forte Rivon.Nello specifico dello Zovetto giàsi possono ammirare gli effettidell’intervento alla trinceascozzese che nel 1918 sianteponeva alla crestadell’omonimo monte. Mentresono ancor più recenti i lavorisul Lèmerle, dove sono stateripristinate le trincee,comprensive di feritorie epostazioni per mitragliatrice.Lungo il percorso, a fruizione del

Cesuna

Furti e attivandalicinell’Oratoriodi ValMagnaboschi

Restaurate le trinceesul monte Lèmerle

Da ben tredici anni il primo saba-to d’agosto c’è un appuntamentoche si snoda tra Asiago, Gallio eRoana, a cui in molti non rinuncia-no: è quello con la Pedalata dellaSolidarietà, iniziativa voluta per rac-cogliere fondi per la ricerca scienti-fica e sensibilizzare sul tema dellemalattie rare. L’AssociazioneMauro Baschirotto, che organizzal’evento in collaborazione con laPro Roana e i Comuni di Roana,Asiago e Gallio,oltre a dedicare lapedalata alla me-moria della piccolaAngela Genovesedi Roana, con que-sta iniziativa inten-de dare un tangibi-le segno di soste-gno ai pazientialtopianesi affettida malattie definite

A 95 anni di distanza dai fattibellici che portarono alla distru-zione del Forte Verena, l’Asso-ciazione Nazionale Artiglierid’Italia in collaborazione col Co-mune di Roana organizzano unamanifestazione per commemora-re i caduti italiani della guarnigio-ne. Era il giugno del 1915 quan-do la fortificazione a difesadell’Altopiano veniva bombar-data pesantemente dai colpidell’obice Skoda in calibro 305mm. A sole tre settimane dalloscoppio della guerra il Verenaveniva messo a tacere da un gros-so proiettile che, perforata la co-pertura, esplodeva al suo inter-

Con il suggestivo spettacolofinale completamente allesti-to e portato in scena dal grup-po I Rispaar nella splendidacornice del laghetto Lonaba,si è chiuso, con bilancio posi-tivo, il sipario sulla 5^ edizio-ne dell’Hoga Zait. “La svoltadata quest’anno al FestivalCimbro, allargato ad altre mi-noranze culturali – commentaAndrea Valente dell’Ufficiodel Turismo del Comune diRoana – è stata apprezzata eben accettata dal pubblico.Dopo quattro anni in cui si èlavorato per diffondere e faremeglio conoscere, sia attraversola cultura che gli spettacoli, lanostra natura cimbra, abbiamopensato fosse giunto il momen-to di aprire ad altre minoranzeculturali, soprattutto a quelle cherischiano seriamente di scompa-rire per motivi molteplici, come lamancanza totale di libertà di espri-mersi nei propri paesi, o perchérapidamente assorbite da un ve-locissimo processo diglobalizzazione. Ci è sembratobello creare questo laboratorioculturale in piccoli paesi di mon-tagna come quelli del nostro co-mune, affiancando le nostre cul-ture e tradizioni a quelle di altripopoli. Quest’anno poi è statodato ampio spazio, grazie allacollaborazione di Artemusica, allamusica classica, spesso erronea-mente ritenuta sinonimo di musicacolta e non per tutti, senza sapere

Sabato 24 Luglio4EVER Queen tribute e Rock ‘80

Venerdì 30 Luglio 4thDIMENSIONSabato 31 Luglio

DISCOMUSIC con Vidor Dj

Bilancio positivo per la5 ̂edizione di Hoga Zait

che alcuni grandi compositori rica-vavano l’ispirazione per le proprieopere da filoni di musica popolaree tradizionale che caratterizzano leetnie più disparate. La nostra realtàcimbra è stata infine valorizzatacon i vari appuntamenti ad essadedicati, dalla serata omaggio aMario Rigoni Stern e ai suoi temilegati al territorio e alla natura, allaquella gastronomica e culturalecon cena cimbra al k2 diMezzaselva,dalla fiaccolata incostume delle Zelighen Baiblendi Cesuna con il tutto il suo con-torno di proposte, fino alla tra-versata, anche questa in costu-me, della Val d’Assa da Canovea Roana, simbolica unione tradue paesi. E sono molte le formedi simbolismo che sono statemantenute: dai falò di apertura ilgiorno precedente l’inaugurazio-ne ufficiale del Festival, alla pre-senza nei momenti istituzionali

rare. La gioiosa e simpatica parteci-pazione al giro in bicicletta su unpercorso adatto a tutti, attraversoluoghi suggestivi dell’Altopiano, sitrasforma così in una importante te-stimonianza in difesa del diritto allasalute. La partenza, sabato 7 ago-sto (con rinvio a domenica 8 in casodi maltempo) è fissata alle ore 15.30dal piazzale del Consorzio fra iCaseifici, l’arrivo invece sarà aRoana, in piazza. E a Roana è in

programma, lo stesso giorno, an-che una serata di solidarietà orga-nizzata dalla Pro Loco a favore del-la Fondazione Baschirotto e deiprogetti di cui si occupa: alpalatenda lo stand gastronomicoproporrà cena a base di frittura dipesce, mentre l’intrattenimentomusicale sarà proposto da Mario eDaniela Fabris. Si terrà inoltre l’estra-zione dei biglietti vincenti della sot-toscrizione della solidarietà a pre-

mi. Tornando alla pe-dalata, i partecipanticon la quota di iscri-zione di dieci euroavranno diritto ad unamaglietta, al ristoro, eall’assistenza lungo ilfacile percorso di cir-ca 25 km attraverso lesplendide contradedell’Altopiano. S.B.

turismo storico che in questiluoghi trova ampia espressione,sono presenti alcuni pannelliesplicativi delle azioni belliche edei percorsi consigliatiLe testimonianze di quei tragicieventi sono ricordate neinumerosi monumenti e cippicollocati nella zona. Dall’apriledel 1918 il settore fu presidiatoanche dalle unità di Sua Maestàcontro le quali si infransel’offensiva austriaca di giugno,e alle quali si deve gran parte delcomplesso sistema di trincee,delle postazioni blindate e deiricoveri fino a poco tempo faricoperte da frane e smottamentidel terreno, oggi ripristinate a curadella Comunità MontanaSpettabile Reggenza. G.D.F.

Commemorazione al Forte Verena24/25 luglio si ricorda la distruzione del Forte italiano nel 1915ad opera dell’artiglieria austriaca

no uccidendo 42 militari dellaguarnigione, buona parte di que-sti erano vicentini. Successiva-mente il forte venne ancora pe-santemente colpito dall’artiglie-ria nemica, rendendolo del tuttoinoffensivo e non più in grado disupportare le fanterie italiane. Perricordare questi fatti si svolgerànelle giornate di sabato 24 e do-menica 25 luglio una serie di ma-nifestazioni poste in essere dallaFederazione Artiglieri di Vicenza.Il programma: presso il cinema diCanove, sabato ore 20.45 esibi-zione del coro ANA di Arsiero.Ore 21.30 presentazione dellamanifestazione che si terrà al For-

te Verena. Ore 21.45 esibizione delcoro ANA di Creazzo. Domenicaritrovo ore 8.30 presso la seggio-via del piazzale Verenetta. 9.15inizio salita al Forte. 9.45 iniziocerimonia. 10.00 scoprimento la-pide commemorativa in ricordodei caduti. 10.30 discesa e ritor-no al piazzale. 11.00 Messa. 12.00discorsi e interventi delle autori-tà. 12.30 pranzo. G.D.F.

ma anche ludici degliSchellartragar, rappresentanti dellefrazioni, a cui è affidata la custodiadella Schella che incarna l’identitàcimbra. Un insieme di proposte che,anche stando ai tanti commenti po-sitivi ricevuti, ha accontentato igusti di tante persone, richia-mando anche nuovi spettatori”. Silvana Bortoli

Pedalata, cena e sottoscrizione a premi, peressere vicini agli affetti da malattie rare.

L’evento, a favore delle ricerca scientifica dellaFondazione Baschirotto, in programma il 7 agosto

Page 13: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

13Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago

La ricetta

Formaggi del Pennar, carni e insaccatidi propria produzione: alla Casara di

Bertigo si gustano tante specialitàgenuine e di ottima qualità

Questa volta, per scoprire piatti e proposte con i formaggidel Caseificio Pennar Asiago, siamo ospiti di chi, oltre autilizzarne i prodotti, è anche socio dello storico caseificio.Giuseppe Rigon, nonno di Marino, titolare dell’agriturismo

Dall’antipasto al dolce, unacarrellata di piatti specialiAntipasto opiatto unico, itaglieri dellaCasara sonos e m p r erichiestissimi:personalizzatie originali, suessi vengonodisposti buonissimi insaccatidi produzione propria, lapolenta abbrustolita, e varitipi di formaggi dei Pennar.Per primo molto apprezzatisono gli gnocchi ai formag-gi, preparati a mano con ri-cotta, caciotta affumicata,mezzano saporito, farina euova e serviti poi conburro fuso deiPennar ejulienne dimezzano sa-porito; irresi-stibile secon-do è lafonduta di for-maggio con po-lenta e funghi,

Lasagne al fornocon formaggi del PennarE’ un piatto piuttostosostanzioso, davverosquisito, quello che cipropone la famigliaRigon della Casara: le la-sagne al forno con for-maggi vari dei Pennar.Qui gli stampi di pastic-cio si preparano in grandiquantità, utilizzando la-sagne fresche fatte incasa, besciamella, ilGran Pennar, la caciottaaffumicata, la gustosis-sima crema di formaggi che si acquista in vasetto, ilformaggio fresco e lo stravecchio. Per le dosi ognuno sipuò regolare secondo le proprie esigenze ed esperienza,a seconda della quantità di lasagne che intende prepara-re. Il primo strato si fa con pasta, besciamella e abbon-dante grana grattugiato, il secondo con besciamella, fet-te di pressato e una bella spruzzata di grana (ci va in ognistrato!), il terzo con besciamella e la crema di formaggi,il quarto con besciamella e scaglie di stravecchio, infine,dopo l’ultimo strato di pasta, si mette ancora besciamellae abbondante grana, e si fa cuocere in forno a 180° gra-di per circa tre quarti d’ora. La bontà di questo piatto staanche nel disporre nel giusto modo i formaggi: al centroci vanno quelli più morbidi, che si fonderanno poi in uninsieme di gusti veramente golosi.

La Casara di Via Bertigo a Gallio, è stato infatti fra i primisoci del Pennar, precisamente il n.3! L’ azienda di fami-glia, portata poi avanti da Geremia, figlio di Giuseppe, hadato lo spunto otto anni fa a Marino e alla sorella Pina peraprire l’agriturismo, da affiancare così all’attività agricola,nella quale vengono allevate bestie da latte e da carne. Aprodurre il latte che viene poi raccolto e lavorato dalCaseificio Pennar, sono sette-otto mucche, mentre una de-cina sono quelle da carne, oltre a un abbondante numerodi maiali, galline, polli, anatre, conigli. Per l’agriturismo ven-gono usati esclusivamente i formaggi del Pennar, le carnidi bestie dell’azienda macellate direttamente, gli insaccatidi propria produzione, le uova freschissime delle galline etantissime verdure del ricco orto, sempre coltivato dallafamiglia Rigon. Ad occuparsi della Casara, oltre a Marino ea Pina, ci sono i genitori Lina e Gere-mia, la sorella Marilena con la figlia Ni-coletta, assieme ad alcuni dipendenti.La zona in cui è immersa è meraviglio-sa, in mezzo alla natura, luogo idealeper assaporare piatti a base di pro-dotti genuini come quelli che compon-gono i menù della Casara. Sono un’ot-tantina i posti a disposizione, più qual-cuno all’aperto per quando la stagio-ne lo permette. Recentemente è stataaggiunta una nuova saletta, per un in-

sieme ancora più caratteristico: si può infatti vedere il gran-de focolare su cui viene cotta la carne, esclusivamente subrace di legna, come ormai succede solo in pochi locali.Qui ognuno ci mette del suo, a livello di idee e proposte,tutti collaborano con entusiasmo perché è un lavoro chefanno con passione: cucinare piace a tutta la famiglia, einfatti ai fornelli si mettono tutti e cinque. Ad occuparsi del-la carne alla brace sono Geremia e Marino, quest’ultimoprepara anche gli antipasti ed altri piatti, Lina, Pina eMarilena fanno tutto il resto, compresi i dolci, visto che quiè tutto rigorosamente preparato in casa. Siamo davantialle piste da sci e agli impianti di risalita del Valbella, im-mersi nei prati, in un posto che durante la bella stagione

offre molte possibilità per fare passeg-giate ed escursioni, anche in biciclet-ta. La sede storica del CaseificioPennar è piuttosto vicina, e lo spaccioè tappa frequente per chi, dopo averliassaporati alla Casara, vuol portarsi acasa i buoni prodotti che vi si produco-no. L’agriturismo La Casara di Bertigo(tel. 347 30.60.623) è aperto il vener-dì, sabato e domenica tutto l’anno, etutti i giorni nel mese di agosto, duran-te le feste natalizie e i ponti festivi.

squisiti sonoi dolci con lar i c o t t a ,come lec r o s t a t econ la mar-mellata difragole oquelle con

gli amaretti, che vengonoservite tiepide. Epoi ci sono i pa-sticci: quelloai formaggi èstato sceltocome ricettada suggerirea voi lettori. Le

varianti conabbinamenti

di altri prodottipossono es-sere molte,anche a se-conda della

s t a g i o n e ,accostamenti

ideali possonoessere radicchio e

salsiccia con stravecchio egrana, o zucchine e salsic-cia con il formaggio fresco,dal sapore più delicato. As-solutamente da assaggia-re le costate, la tagliata, ilfiletto e tutta la buonissimacarne dell’azienda, macel-lata direttamente.

CREMA DI FORMAGGIO

Formaggio cremoso ottimo per condire primipiatti, ma si può anche spalmare sul pane

per un buonissimo spuntino

Page 14: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

14l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Quaranta agenti distribuiti su5 caserme per controllareoltre 450 chilometri quadratidi territorio. Sono gli uominie le donne del CorpoForestale dello Stato che fan-no capo al Comandodistrettuale di Asiago. Un la-voro continuo di controllo edi verifica che non riguardasolamente il bosco e la mon-tagna e la tutela della sua flo-ra e fauna, ma anche la sicu-rezza delle persone che la fre-quentano, la sicurezza alimen-tare, il benessere degli animalidi allevamento, l’informazionee la didattica.Nel solo anno passato gli agentidel CFS hanno rilevato 180sanzioni, di cui 20 per raccoltafunghi in un anno on cui è sta-ta scarsissima. Sanzioni chenon comprendono quelle in ri-ferimento ad operazioni fuoridal territorio altopianese, inparticolare inerente all’attivitàantisofisticazione e anti frodealimentare. In più sono statieffettuati 80 servizi di misura-zione legname secondo unaconvenzione sottoscritta tra ilCFS ed i Comuni per la misu-razione del legname venduto.Nel solo Comune di Enego,nella piana di Marcesina, sonostati segnati, controllati e fatti

Forestali sempre in prima lineaIl bilancio dell’attività di controllo del territorio dei quarantaagenti del Corpo Forestale dello Stato, distribuiti su 5 caserme

e coordinati dal comandante distrettuale Isidoro Furlan

Via J.SCAJAROASIAGO

Telefono:0424 463694

Acconciatura e trucco da sposa e da sera

Trattamentitricologici mirati

Check-up della cute edel capelloExtensionManicure

Accessori modaBigiotteria

Centro BenessereCute e Capelli

accertamenti sulla loro estra-zione, oltre 28 mila metri cubidi alberi. Per il Comune diFoza sono stati effettuati 15servizi di controllo per 4 milamc, mentre per il Comune diRoana 20 sono stati i serviziper 4 mila mc di legname ven-duto.Nel campo della sicurezza gliagenti hanno coordinato leoperazioni di brillamento di 574ordigni bellici. Un servizio cheparte dalle segnalazioni di cac-ciatori, cercatori di funghi,malghesi, pastori e quant’altrifrequentano il bosco. Gli agentidel CFS individuano, mettonoin sicurezza e poi, collaboran-do con gli artificieri dell’Eser-cito, fanno brillare gli ordignibellici risalenti alla GrandeGuerra. Infine sono stati ese-guiti 60 servizi reparto a ca-vallo dal nucleo ippomontatoche è composto da 6 elementispecializzati che svolgono ser-vizio continuativo durante i

mesi estivi, sia in attività di pat-tugliamento della zona monta-na, sia partecipando in rappre-sentanza delle Istituzioni a di-verse manifestazioni a carat-tere nazionale. Nel settoreagroalimentare, non sono dadimenticare i controlli AVEPAper i contributi UE, mentre perla sicurezza in montagna sonostati eseguiti 118 rilevamentidelle condizioni della neve non-

ché è stato assicurato un ser-vizio si controllo e soccorsocontinuativo sulle piste da scidi Campomulo, Monte Cornoe Campolongo per quanto ri-guarda il fondo e sulle piste delVerena e di Val Maron per ladiscesa, per un totale di 266turni effettuati e 80 personesoccorse.Sempre nel campo della sicu-rezza, i CFS altopianesi hanno

eseguito 2000 controlli sul ter-ritorio di cui 15 notturni. Han-no altresì collaborato con laQuestura di Vicenza per ser-vizi di ordine pubblico a mani-festazioni e ad incontri edeventi sportivi.“Infine non scordiamo forsel’attività nostra più importante– dice Isidoro Furlan, coman-dante del Distaccamentodistrettuale di Asiago – Quel-

la dell’informazione e della di-vulgazione in particolare dei ra-gazzi delle scuole elementarie medie. Prima ancora dellarepressione è importante la for-mazione di una società civileche rispetti le regole. A quelpunto l’azione repressiva vie-ne meno. Contribuendo al-l’educazione dei nostri giova-ni, anche attraverso l’attivitàsportiva con il progetto delComune di Asiago a cui ab-biamo aderito con entusiasmo,forse faremo in modo che lanostra azione sia meno neces-saria con una società più ri-spettosa della natura, dell’am-biente e di tutte le creature chela popolano”. Gerardo Rigoni

Kinderwelt, l’universo dei bambini,ad Asiago in piazzetta degli Alpini

Ad Asiago inpiazzetta degli Alpi-ni c’è un nuovo spa-zio dedicato ai bam-bini e alle mamme:Kinderwelt, ovverol’universo dei bimbi.Inaugurato da pochigiorni, vi si trovano,tra l’altro, prodotti earticoli di aziende delnord Europa, con-cepiti secondo quel-la che è la filosofiatedesca in materiadi prodotti per bam-bini, come i giochi inlegno atossico, chegià nei primi giorni diapertura del negoziosono stati molto apprezza-ti dalla clientela. Un occhiodi riguardo particolare è ri-servato alla cura e all’igie-ne durante la gravidanzae il post parto, con la lineaWeleda per mamme eneonati. Per l’alimentazio-ne dei bimbi, partendo

dall’allattamento fino allapappa, i prodotti propostida Kinderwelt sono quellidella Nuk: tettarelle,succhiotti, biberon, piattini ebicchieri, linee complete diarticoli accuratamentetestati,dalla prima tettarellafino a quando il bambino

impara a mangiare da solo.Tutine, intimo, abbiglia-mento Roberta da zero insu, abbigliamento Datchdai 5 ai 14 anni, e tanti gio-

chi sicuri, idealiper accompa-gnare i vostribambini nelleloro scoperte,dalla nascita inpoi. Fate un sal-to da Kinderwelt,vi aspetta Nico-letta Bucalo, checon la sua con-sueta simpatia ecordialità vi sapràillustrare i variprodotti, consi-gliandovi nei vo-stri acquisti, eproponendo va-rie idee regalo.Kinderwelt, abbi-

gliamento 0-14, prodotti perl’infanzia, giochi e idee rega-lo è in piazzetta degli Alpini 44ad Asiago. Servizio redazionale

Page 15: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

15Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

lievore

Page 16: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

16l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Il Museo ‘Le Carceri’ diAsiago avrà l’onore di ospi-tare una personale delceleberrimo artista bologne-se Leonardo Cremonini(spentosi il 12 aprile di que-st’anno a Parigi, dove risie-deva con la moglie pittriceRoberta Crocioni, ndr) perla prima volta dopo la suarecente scomparsa. Si trattadi un’esposizione di altissimolivello, che vanta la presen-za di 35 olii e 40 disegni eacquerelli: un percorso nel-l’affascinante mondo delleincessanti ricerche formali epittoriche di questo famosoartista figurativo contempo-raneo.Dal 24 luglio al 12 settem-bre, presso la strutturamuseale asiaghese, residen-ti e turisti potranno visitarel’esposizione (orario: dal lu-nedì al venerdì, il mattino ore10-12 e il pomeriggio ore 15-19; durante i fine settimanaore 10-19, con orario conti-nuato). La mostra si intitolasignificativamente La lumi-nosità della vita: una pre-sentazione consona all’inten-to dei curatori nel realizzar-la. Nel percorso pittorico

“La luminosità della vita”Al Museo ‘Le Carceri’ approda la personale del pittore Leonardo Cremonini

Inaugurata venerdì 23 luglio la mostra dedicata all’artista recentemente scomparso eorganizzata dall’Associazione Alberto Buffetti: rimarrà aperta fino al 12 settembre

dell’artista, infatti, sipossono notare unprogressivo distaccodall’istruzione acca-demica e una rottu-ra netta con la for-ma (a partire dal1950, anno in cui ri-trasse un osso dimontone ritrovatonei ghiacciai delleAlpi a nord diBolzano), ma il mini-mo comun denomi-natore di tutta la suaOpera è sempre ri-masta la ricerca diluminosità: sia nellepitture formali che inquelle informali. Ilrapporto con il visi-bile viene mantenu-to, anche in anni re-centi, grazie alla luce,elemento costantenei suoi dipinti.La mostra, sotenutadal Comune diAsiago in collabora-zione con l’Associazione Al-berto Buffetti, si propone direndere omaggio a un gran-de pittore, conosciuto a livel-lo internazionale più che en-tro i confini della nostra pe-nisola, basti pensare che, pri-ma di giungere tra le nostremontagne, alcune delle sueopere hanno fatto parte diuna mostra antologica ad

Atene. L’Associazione Al-berto Buffetti, si è impegnataconcretamente per la realiz-zazione di questa mostra e hamesso a disposizione una pub-blicazione e un volumemonografico realizzati per lamostra di Atene e quella diLegnano (che ha ospitatoprecedentemente le operegiovanili del pittore bologne-

se). E’ da sottolineare anchel’impegno del Comune diAsiago per la realizzazione diquesto importante evento,che sicuramente darà lustroalla nostra cittadina e che,soprattutto, rende tangibilel’impegno culturale della no-stra Amministrazione. “Ten-go molto a ringraziare laPro Loco di Asiago e Sas-

so per la disponibi-lità logistica nellagestione della mo-stra per le prossimesettimane – ha di-chiarato l’Assessorealla Cultura RobertoRigoni – e, soprat-tutto, l’Associazio-ne Alberto Buffetti,Nino Sindoni eFlavio Arensi, cu-ratori della mostra,per il prezioso ap-porto culturale chestanno dando alnostro Altopianocon questa mo-stra”.Salutata positiva-mente dall’inaugura-zione tenutasi nellaserata di venerdì 23luglio, l’esposizionesi prefigura comeu n ’ u n i o n einscindibile tra arte evita: il gesto pittori-co, per Cremonini, si

configura come via principaleper l’espressione dei senti-menti umani. La rottura so-stenuta dalle avanguardienon rientra infatti nel suomodo di concepire l’arte,come lui stesso ha sempre di-chiarato. Si tratta dunque diuna pittura attenta all’animoumano e, proprio per questo,in linea continua con il pas-

sato e con l’insegnamento deipadri.La figura paterna, per l’arti-sta novecentesco, ha costitu-ito un punto chiave della suaesperienza d’arte e di vita; fuil padre, nel 1925 a dargli unnome quasi programmatico,Leonardo, e a iniziarlo all’ar-te stessa. Il suo percorso ar-tistico è stato caratterizzatodall’umiltà, nel senso più no-bile in cui si possa concepiretale termine: la sua ricerca,infatti, non ha mai avuto fine,cosa che risulta evidente dal-l’allestimento presso il Museo‘Le Carceri’.Forse, nella sua continua ri-cerca, nella ricorrenza di temiemblematici (come il mare, lespirali e le conchiglie) e nellasua esigenza di rottura con laforma, Cremonini ci ha volu-to lasciare un’eredità, sem-plice, ma al contempo diffi-cile da comprendere. Si trat-ta di un artista che non si èmai sentito arrivato e che èriuscito ad arrivare al suo pub-blico, ma soprattutto, a unaconclusione: arte è vita edentrambe, coincidendo, sonoluce, a prescindere dalla for-ma di un oggetto, come por-tatore di significati più che diun ideale meramente esteti-co.

Martina Rossi

Page 17: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

17Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

ENEGO

L’estate sta entrando nel vivoe gli appuntamenti del calen-dario estivo abbondano,spaziando in ogni ambito, cer-cando di incontrare i gusti deipiù. Sabato 24 iniziano gli in-contri micologici, gli appunta-menti con il bravissimo esper-to Danilo Piccolo, che insegnaa riconoscere amare e rispet-tare i funghi, ma anche tuttol’ambiente che li circonda e licrea. Le simpatiche lezioni siterranno sempre di fronte allaPro Loco, alle 17 e continue-ranno sino a fine agosto. Unapreziosa occasione per impa-rare sempre qualcosa di nuo-vo e per dissipare i dubbi che

Quest’anno la dura-ta prevista è di 3 set-timane, una propo-sta ricca di tante at-tività, per riempire inmaniera costruttivaed educativa le lun-ghe giornate estive,o almeno le mattina-te. Il grest è riserva-to ai ragazzi dellescuole elementari emedie e si svolge dallunedì al venerdìpresso il patronato di Enego e diFosse. A gestire tutte le varie at-tività è anche quest’anno donAndrea Finco, molto soddisfat-to della collaborazione che sta ri-cevendo da parte di una decinadi adulti della parrocchia, chemettono a disposizione il propriotempo e talento e soprattutto diuna quindicina di adolescentidelle scuole superiori, che dan-

Olio di Argan con ultrasuoni, assicura luminosità a tutti i tipi di capelli, rico-struendoli e rendendoli setosi e morbidi al tatto e alla vista

Trattamento curativo anti età – Scopri come ringiovanire i tuoi capelli conl’innovativo trattamento a base di cellule staminali vegetali attive

NOVITA’ PER L’UOMO: 10 anni in meno in soli 10 minuti. Tornate indietro neltempo e ringiovanite il look con il trattamento Flash Back di Paul Mitchell,pensato per la clientela maschile che maschera con discrezione i capelli grigie bianchi in soli 10 minuti mantenendo un look naturale e vissuto.

NOVITA’ Nel nostro salone utilizziamo esclusivamente phon a infrarossi chetrasformano l’acqua in micro particelle che penetrano in profondità nella cuti-cola del capello, rendendolo lucido, morbido e sano

NOVITA’: prodotti di bellezza con il pedigree: per i vostri piccoli amici a quat-tro zampe proponiamo la linea John Paul Pet, gli unici prodotti per animalisperimentati prima sugli esseri umani

L’estate entra nel vivo: ad Enegoappuntamenti e proposte per tutti i gusti

Domenica 25 c’è anche il Filò in malga “Ritorno alle radici, alla ricerca di ricordi e vecchieabitudini…” con Diego Dalla Palma noto personaggio che non dimentica le proprie origini

ogni raccoglitore di funghidovrebbe avere per essereprudente al punto giusto!Sempre sabato 24, in Palazzi-na Turistica alle 17.30, un in-contro con la storia organiz-zato dall’Ass. culturale “Dal-la Brenta all’Ortigara”. Si trat-ta della presentazione di unlibro dal titolo “I castellieripreistorici del Trentino”, in re-altà un aggiornamento a curadi Tullio Pasquali e MauroNeri, circa le ricerche che ri-salgono ad inizio ‘900, di duestudiosi trentini, DesiderioReich, Carl Ausserer, su icastellieri appunto, una sortadi recinzioni, di primitive pic-

cole fortezze.Domenica 25 invece, Filòin malga con Diego DallaPalma “Ritorno alle radi-ci, alla ricerca di ricordi evecchie abitudini…”Un noto personaggioche non dimentica le pro-prie origini ed anzi cercasempre di valorizzare i ri-cordi, un appuntamentodavvero da non perdere,nella malga primo lottoValmaron, alle 15, dove ifratelli Andrea e Paolo,proprio col cugino Die-go daranno vita ad unprezioso pomeriggio sulla sto-ria quotidiana più vera di chi

di montagna vive.Dal 30 luglio al 4 agosto inve-ce, sempre presso la PalazzinaTuristica si potrà visitare unamostra un po’ particolare: “4passi a Legolandia”.Una mostra di Lego o megliodi modellini costruiti con il fa-moso ed intramontabile Lego.Dai mattoncini più classici,con i quali tutti noi ci siamocimentati nel tentativo di darvita ad un qualsiasi oggetto,fino al Lego per così dire piùmoderno, quello più tecnolo-gico, che permette di creareanche oggetti piuttosto gran-

di ed elaborati, muniti, a vo-lontà di colui che li costruisce,anche di motore. A questa mo-stra quindi, nata per volontàdi un gruppo di appassionati,si potranno ammirare dalle piùpiccole costruzioni, grandipochi centimetri, a vere e pro-prie opere d’arte di dimensio-ni maggiori, come ad esempiouna piccola città o una loco-motiva. Il Lego insomma nonsolo come divertente ecostruttivo gioco da bambini,ma soprattutto come interes-sante materia per dar vita avere e proprie opere d’arte.

Tre settimane di GrestPer il terzo anno, la parrocchia di Enego ha dato il via al gruppo estivo

no una preziosa mano nell’orga-nizzare giochi e laboratori e nelmantenere l’ordine, cosa di cuic’è bisogno considerando i circa30 ragazzi iscritti! Le attività in ca-lendario prevedono: tanti giochi,laboratori musicali di canto e chi-tarra, laboratori manuali, per im-parare ad essere creativi, labora-torio di cucina ed ebani stico acura di Suor Lina, che insegna ai

ragazzi il piacere di in-ventare e lavorarecon il legno. L’interagiornata di venerdì in-vece, sarà sempre de-dicata all’escursione,nel corso delle 3 set-timane sono previste:l’uscita al monteLisser e al forte dapoco restaurato, allago di Caldonazzo,all’ Agility Forest pres-so il Parco Millepini di

Asiago. Quindi un’ulteriore pro-posta ludica, ma anche storiconaturalistica, giusto per non tra-lasciare proprio nulla!Una nuova ed importante colla-borazione infine, quest’annoviene dal gruppo della Protezio-ne Civile di Enego, che per leescursioni mette a disposizione isuoi uomini e soprattutto ilpullmino. Stefania Simi

Domenica 1 Agosto il Palatendaospiterà la 2^ Giornata delVolontariato “Mio fratello è Afri-cano”, promossa dall’associazio-ne “CUAMM per Sara conl’Africa” e dall’associazione“Frontiere Nuove/CEFA”, chesull’Altopiano vantano molti Vo-lontari, Soci e Simpatizzanti.L’occasione viene ripropostaquest’anno dopo l’ottimo riscon-tro ottenuto lo scorso anno agliesordi, un importante momentodi Solidarietà creato in collabora-zione con il Rotary Club diAsiago il cui obiettivo era quellodi far conoscere i vari gruppi divolontariato a favore dell’Africaesistenti sull’Altopiano e di farsì che si creino i presupposti peruna loro integrazione a livello diobiettivi, sostenendo, finalizzan-do e realizzando così progetticomuni di sviluppo umano in ter-ritorio africano.Anche quest’anno l’evento èreso possibile anche grazie all’im-portante collaborazione del Grup-po Alpini, della Pro Loco,

FOZA -Domenica 1° agosto presso il Palatenda

2^ Giornata del Volontariatodell’AVIS, del Comune e dellaParrocchia di Foza.Il programma 2010 prevede alleore 11 la celebrazione della S.Messa presso la Chiesa Parroc-chiale e quindi il trasferimentonella palestra dove, a partire dal-le ore 12, accompagnato da tantabuona musica, avrà inizio il pran-zo a base di pasta (a volontà),secondi piatti con contorni etante patatine fritte; richiesta laprenotazione al costo di 15euro. Il ricavato quest’annoandrà a sostenere le attività delCUAMM per la formazione delpersonale sanitario pressol’Università di Nkozi in Ugandae per il sostegno agli Ospedalidi Wolisso in Etiopia e di Chiuloin Angola, nonchè per le attivi-tà CEFA per sostenere la latte-ria di Jombe in Tanzania per ilsostentamento della popolazio-ne infantile per combattere lamalnutrizione.Per le prenotazioni telefonare aClaudio Alberti 348.5676860,Cristina Ferracin 340.1717680,

Enrico Rigoni 349.8641799, Gra-zia Martello 331.271796, OrianaBrugiolo 347.4525253, TeresaCappelletti 347.5031971,Agostino Lessio 340.8994586 e/o preso le Parrocchiedell’Altopiano.La giornata sarà preceduta, nel-la serata di sabato 31 luglio,sempre presso il Palatenda diFoza, da un altro evento legatoalla manifestazione; infatti laCompagnia Teatrale “ILacharen” di Roana presenterà“Il Clan delle Vedove” diGinette Beauvais e Garcin, com-media brillante in 3 atti (regia“in armonia”) che è la storia ditre amiche per la pelle (Innocen-za, Filomena, e Lodata) uniteanche dallo stesso destino ditrovarsi vedove.Entrata a offerta ed il ricavatosarà devoluto per le stesse fi-nalità della 2^ Giornata delVolontariato “Mio Fratello èAfricano” del giorno successi-vo. Cesare Pivotto

Una mostra che per i nonaddetti ai lavori, aprirà unmondo inedito e sicura-mente interessante. Sabato31 in Piazza San Marco alleore 21, toccherà alle fanta-stiche voci del Gruppo Stru-mentale e Corale “Note inblu” allietare la serata.Imperdibile anche, la primadomenica di agosto, l’ormaiconsueta festa a Godeluna,quest’anno, dopo i restau-ri operati sulla chiesetta,verrà inaugurata finalmen-te anche la lunga scalinataantistante, un lavoro mate-

riale che ha un profondo si-gnificato anche nel recuperodella memoria e delle tradizio-ni della incantevole contradadi Godeluna. Non solo musi-ca, ma anche teatro, “Sartoper Signora” della compagniaEnsemble Vicenza Teatro pres-so Palazzo del Turismo e dellaCultura alle ore 21 giovedì 5,mentre la serata successivasarà dedicata all’ “OperaEstateFestival 2010” , con il ritornodi Pino Petruzzelli “Storia diTönle”, presso Palazzo delTurismo e della Cultura alleore 21 . Stefania Simi

Diego DallaPalma

Page 18: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

18l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

LUSIANA

Ogni promessa è un debito, sisa. Ecco allora gli Alpini e ilcoro “L’Eco delle Valli’ diLusiana, accompagnati da fa-miliari e conoscenti, dal Sinda-co Antonella Corradin e dalCapogruppo FrancescoGalvan, ritornare in terrad’Abruzzo, a Villa Sant’Ange-lo, dove alcuni di noi nel dicem-bre 2009 avevano preso partealla spedizione partita daLusiana, con materiali, mezzie personale specializzato perfar si che anche una chiesafosse costruita nella sommitàdel nuovo villaggio di 94 casedi legno, donate dallo Stato aquesta sfortunata popolazionecolpita dal forte sisma del-l’aprile 2009.L’iniziativa attuata dai quattroGruppi Alpini e dal Gruppo diPotezione Civile di Lusiana,partita nel maggio 2009, ave-va coinvolto tutti i Lusianesi:privati, artigiani, commercian-ti, enti locali, istituti di credito,Spettabile Reggenza dei SetteComuni, oltre ad altri GruppiAlpini della Sezione diMarostica. Tutti assieme ave-vano collaborato alla raccoltadei fondi necessari alla realiz-zazione dell’opera. Poi la ca-parbietà della squadra, con tur-ni di lavoro di 10/11 ore il gior-no, incurante delle pessimecondizioni atmosferiche chespesso hanno accompagnatoil proseguimento dei lavori, riu-sciva a rispettare il program-ma prestabilito, e sabato 5 Di-cembre la bella chiesetta giàdominava la collina sottostantein tutto il suo splendore.Il sole illumina in tutta la suabellezza, la nostra opera sacra,dal vialetto che porta all’in-gresso si ammirano il sagratoe il porticato, entrando, losguardo volge in alto, allecapriate, al soffitto; un pensie-ro vola alla nostra terra: al le-gno arrivato fin qui dai nostriboschi, dal nostro Altopiano, aquelle mani che sapientementel’hanno intagliato, lavorato eposato.Durante la Messa, nonostan-te la disposizione anomala de-

Torna la festa dedicata agli emigrantiDa mercoledì 28 luglio a domenica 1 agosto un fitto calendario di appuntamenti religiosi,culturali e ludici. La Targa d’Oro assegnata agli emigranti lusianesi di Passy e Chamonix

Iniziano mercoledì 28 luglio i festeggiamenti della “32.a Gior-nata dell’Emigrante” di Velo di Lusiana. Nella serata di mer-coledì si svolgerà lungo le vie di Velo la fiaccolata con par-tenza e arrivo alla chiesetta dedicata a Santa Maria degliEmigranti. Per tre serate, dopo l’apertura degli stand gastro-nomici con specialità locali, sono previste serate musicali coni complessi “Totem”, i “Kandith” e “Double K”. Sabato 31luglio al cinema Comunale andrà in scena “Memorie di ope-rai”, testimonianze di emigranti lusianesi a Passy che lavora-rono alla funivia del Monte Bianco, a cura degli studenti del-la scuola media francese di Passy. Domenica 1 agosto nellasala consiliare del Palazzon si svolgerà il dibattito sultema:”Emigrazione. Il futuro delle associazioni e dei circolialla luce delle profonde trasformazioni in atto con la

globalizzazione”. Terrà la relazionel’ing. Ferruccio Zecchin, consiglie-re e presidente della Commissionecultura dell’Ente Vicentini nel mon-do Seguirà il dibattito che coinvol-gerà i rappresentanti dei circolivicentini all’estero. Alle 11,30 è inprogramma un concerto della ban-da “Ronzani”.Alle 11,45 davanti alla chiesa diSanta Maria degli Emigranti di Velosarà concelebrata la messa da donElia Ferro, delegato diocesano per la Pastorale dei Migrantie da don Valentino Grigiante arciprete della chiesa di San

Giacomo di Lusiana. Accompa-gnerà la celebrazione il coro“L’Eco delle Valli”. Al termineverrà consegnata la “42.aLusiana Targa d’oro” agli emi-granti lusianesi di Passy e diChamonix (Francia) per il con-tributo dato allo sviluppo e allarealizzazione della funivia delMonte Bianco. Alle 13 sotto ilpalatenda allestito di fianco altempio di Santa Maria degli Emi-

granti si svolgerà il pranzo che presenterà, a cura dei ristora-tori della zona, piatti con specialità locali. E.Z.

Piazzetta Marchi è pronta Si sono conclusi i lavori di si-stemazione di Piazzetta Mar-chi e via Roma. La spesa pre-ventivata di 62 mila euro pre-vedeva la posa in opera di la-stre di marmo contornate dacubetti di porfido. Nellapiazzetta non è più possibile par-cheggiare le auto ed è stato rea-lizzato un angolo per la sistema-zione di gruppi musicali. E.Z.Nella foto, Piazzetta Marchi.

Lungo le vie del centrostand con i prodotti locali

Il Comune di Lusiana, in col-laborazione con la Coldiretti or-ganizza nei sabati di luglio eagosto “Valorizzazione dei pro-dotti locali” con esposizione evendita lungo via Roma. Sa-bato scorso la passerella haofferto il meglio della produ-zione lusianese con formaggi,sopresse, vini e aperitivi nonalcolici con possibilità di assag-gi. L’iniziativa è il punto di at-trazione della giornata e nume-roso è il pubblico che visita glistand espositivi.

Settino a Malga Tena A Malga Tena si è svolta unagara di settino che ha visto saliresul primo posto del podio la cop-pia formata da FrancescoCantele e Gianpaolo Grazian. Inseconda fila si è piazzata l’ac-coppiata Stefano Ronzani e Mar-co Rigoni. Terza piazza per Fran-co Boscardin e Delio Broglio.Alla premiazione sono stati con-segnati ai vincitori prodotti dimalga e vini. Prossimo appun-tamento per il settino sarà il“Master del barbiere” al risto-rante “Tacabanda” giovedì 5agosto. E.Z.

Ritorno in terra d’AbruzzoLa promessa mantenuta dagli Alpini e dal coro “L’Eco delle Valli”

cisa dal celebrante, il coro rie-sce ugualmente ad accompa-gnare tutta la cerimonia, dimo-strando maturità e adattamen-to ad una situazione inusualeper esprimere al meglio il pro-prio canto. Dopo la funzionereligiosa, la visita al centro delpaese, ci immerge nella crudarealtà; la piazza, la chiesasquarciata, il campanile peri-colante, le case distrutte, lun-go i viottoli e le stradine solomacerie non ancora rimosse,attorno alla desolazione solo ilsilenzio dei ricordi.Nelle gigantografie esposte sulmuro, all’ingresso di Onna, cheavevamo visitato nella matti-nata, rivive il paese com’eraprima del 6 aprile 2009, di làdalla strada le nuove case, lanuova chiesa; lì vicino la no-stalgia di un passato che nonpotrà più tornare.Durante il ritrovo conviviale,che si svolge all’agriturismo“La Villa”, il Maestro AndreaPinaroli riesce, con il suo in-nato ottimismo trascinatore, adallontanare dalle menti le om-bre della tristezza, coinvolgen-do, fra la degustazione delleprelibatezze locali, anche glialtri avventori del locale fracanti e allegria veneta mista adallegria abruzzese; il canto, de-dicato al Gran Sasso d’Italia ealla Maiella riscuote tanti ap-plausi e un bis; all’intonazionedi “Sul ponte di Bassano, noici darem la mano” gliabruzzesi entusiasti non per-dono l’occasione per imparar-ne il testo integrale, infine, pri-

ma di congedarci dall’improv-visata festa, concludiamo conun impegnativo brano di BepiDe Marzi, che era molto caroa Mario Rigoni Stern, per ri-cordare che proveniamo dallependici di una montagna sa-cra: L’Ortigara. Le immaginidella distruzione riappaionopoco dopo lungo la via del ri-torno; L’Aquila, la perla del-l’Abruzzo, città d’arte e di cul-tura, di tradizione alpina delCentro Italia, è divenuta unacittà fantasma, completamen-te disabitata, nelle case, palaz-zi, strade, strutture, ovunque, isegni del terremoto, la “Casadello Studente” completamen-te inagibile; è già passato piùdi un anno, ma tutto è rimastocome quella terribile notte.Una domanda sorge sponta-nea a tutti: come sarà possibi-le riparare l’immane disastro:“L’Aquila, un giorno torneraia risplendere, oppure saraiabbandonata al tuo destino?”Ora possiamo tornare alle no-stre valli, ai nostri monti, al lun-go viaggio di ritorno. Ci ac-compagnerà il pensiero di ave-re ottemperato alla nostra pro-messa, sicuri di avere contri-buito, con la nostra semplici-tà, ad alleviare, anche se soloper poche ore alle sofferen-ze, ai tristi ricordi di colorocosì duramente colpiti dallaviolenza della natura, ma checon tanta dignità ci hannotanto applaudito e infinita-mente ringraziati. CiaoAbruzzo! …forse un giornotorneremo. R.R.

Nella foto, la chiesa di Velo

Uno stand di vendita e assaggi di prodotti locali.

Le prime tre coppie classificate a Malga Tena.

Page 19: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

19Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Il Gallio Film Festival delleOpere Prime è giunto que-st’anno alla quattordicesimaedizione. La kermesse patro-cinata dal Ministero per i Benie le Attività Culturali, con lacollaborazione della Provinciadi Vicenza, la Comunità Mon-tana, il Consorzio TuristicoAsiago 7 Comuni e natural-mente quella del Comune diGallio, vedrà in gara 13 pelli-cole disputarsi le 6 statuette inpalio (miglior film, regia,sceneggiatura, attore, attrice epremio del pubblico). La giu-ria presieduta come sempredal regista Emidio Greco saràcomposta dal suo collega Fa-bio Rosi, lo scrittorePiersandro Pallavicini, il pro-duttore Gianluca Arcopinto, il

Domenica 1° agosto, si terrà l’ultima edizione del Concerto per un amico, ini-ziativa che da dieci anni ricorda Claudio Rebeschini, musicista di Roana pre-maturamente scomparso che è diventato un simbolo per tutti gli appassionatialtopianesi. L’iniziativa, da anni memorial ma anche occasione per i gruppimusicali del posto per potersi esibire nel ricordo di Claudio, chiude i battentiproprio quest’anno; la musica, inizierà alle ore 16: le band verranno presenta-te da Salvatore Baù, speaker di Radio Asiago. Alle 18, si celebrerà la SantaMessa, prima dell’apertura del ricco stand gastronomico, allestito grazie al-l’impegno dei volontari della Pro Loco Roana. Tony Rock e i gruppi altopianesivi attendono numerosi per questa ultima edizione del concerto: una serata riccadi sorprese ancora una volta all’insegna del ricordo e della musica. M. R.

Sono ancora tanti gliappuntamenti chel ’ A s s o c i a z i o n eArtemusica di Roanapropone in questa se-sta stagioneconcertistica, grazie adun programma nutritoed eterogeneo, capacedi incontrare il favoredel pubblico e di corri-spondere ai gusti degliappassionati dei piùsvariati generi musica-li. Nel pomeriggio didomenica 25 luglio lasala Santa Giustina di Roanasi animerà per il concerto-spettacolo “Improvvisando...”tenuto dal maestro AnnibaleRebaudengo e dagli allievi chehanno frequentato in questigiorni il suo corso diimprovvisazione musicale. Ilmese di luglio si concluderà poicon uno dei momenti più atte-si della stagione: il concerto perclavicembalo e viola tenuto daimaestri Marco Vincenzi e An-drea Maini, che il 29 luglio pres-so la chiesa parrocchiale diRoana alle ore 21 eseguiran-no musiche di Bach, Marcello,Vivaldi e Haendel. Un altroattesissimo concerto è in pro-gramma per domenica 8 ago-sto al Cinema Teatro Palladio

A Gallio la vetrina delle opere primeDal 24 al 31 luglio la quattordicesima edizione del Film Festival. Tredici le pellicole in gara

per sei statuette: miglior film, regia, sceneggiatura, attore, attrice e premio del pubblico

montatore PaoloCottignola, il critico ci-nematografico Miche-le Serra e gli attori Am-bra Angiolini e Giusep-pe Battiston.L’appuntamento ècome sempre uno deipiù interessanti del pa-norama cinematografi-co nazionale, unico nelsuo genere per lo menosul territorio vicentino.Negli anni il Festival èriuscito a mantenereinalterata quella sua peculia-rità di rappresentare per i gio-vani registi, spesso poco co-nosciuti, un indiscutibile tram-polino di lancio, una importan-te vetrina per un pubblico diaddetti ai lavori e di appassio-

nati ai quali far conoscere i loroprimi lungometraggi.Se gli autori sono in generepoco conosciuti dal grandepubblico, altrettanto non puòdirsi per i lavori che hanno giàottenuto notevoli riscontri nel-

le sale come i riconoscimentinei festival in Italia e all’este-ro. Tra le pellicole più apprez-zate arriva a Gallio “Dieci in-verni” premiata con lastatuetta del David diDonatello a Valerio Mieli come

migliore registaesordiente. Da se-gnalare anche “Ladoppia ora” di Giu-seppe Capotondi,“Good morningAman” di ClaudioNoce, “Non è anco-ra domani – Lapivellina” di TizzaCovi e RainerFrimmel, “Cosmo-nauta” di SusannaNicchiarelli, “Unanotte blu cobalto”, di

Daniele Gangemi. In concor-so sono anche “7/8” di Stefa-no Landini, “La terra nel san-gue”, di Giovanni Ziberna, “18anni dopo” di e con EdoardoLeo, “Le tue parole” di Stefa-no Terraglia, “La bocca dellupo” di Pietro Marcello e“L’uomo fiammifero” di Mar-co Chiarini”. Anche quest’an-no in concorso al Festival diGallio il debutto cinematogra-fico di un attore alle prese conil suo primo lungometraggio.Dopo aver dimostrato più vol-te la sua bravura davanti allamacchina da presa ora Stefa-nia Sandrelli, un’icona del ci-nema italiano, si cimenta nellaregia dirigendo Christine-Cri-stina, film sulla figura esem-plare di Cristina da Pizzano vis-suta in Francia alla fine del1300. Nutrito anche il cast diattori che passeranno sulloschermo del Cineghel: si va daFilippo Timi a ValerioMastrandrea, MicheleRiondino, Sergio Rubini, daKsenia Rappaport a IsabellaRagonese, Amanda Sandrelli,Valentina Carnelutti, ClaudiaPandolfi. L’edizione 2010 delGallio Film Festival ritaglia unpiccolo spazio al documenta-rio con il lavoro “Le QuattroVolte” di MichelangeloFrammartino ambientato in un

paese calabrese dove il tem-po sembra essersi fermato, ri-servandone uno molto piùampio alle opere prime inter-nazionali con i film “Nord” diRune Denstad Langlo, “Don-ne senza uomini”, una co-pro-duzione Francia/Iran della re-gista Shirin Neshat e il filmd’animazione “Panico al villag-gio” diretto da Vincent Patar.In un programma come sem-pre corposo, non potevanomancare gli eventi del cinemaitaliano, gli appuntamentiimpedibili con “Tutti a casa” ilfilm del 1960 di LuigiComencini con unirraggiungibile Alberto Sordi e“L’uomo che verrà”, l’ultimopluripremiato lavoro di GiorgioDiritti che nel 2006 vinse ilFestival di Gallio con “Il ventofa il suo giro”. La ciliegina sul-la torta del Festival si potrà as-saggiare già nella serata inau-gurale di sabato 24 luglio alle20.45 nella Chiesa Parrocchia-le di Gallio, grazie ad un even-to alquanto suggestivo ed in-solito. L’organista FerruccioBartoletti, diplomatosi in orga-no e composizione organisticaal Conservatorio Pollini di Pa-dova, tra i primi in Italia a rea-lizzare opere interattived’improvvisazione all’organo,che coniughino narrazione,poesie ed immagini cinemato-grafiche, accompagnerà la pro-iezione del film muto del 1927“Metropolis”, considerato il ca-polavoro del regista austriacoFritz Lang. Nell’ultimo giornodel festival sabato 31 luglio alle10.30 la proiezione delcortometraggio di Emidio Gre-co “Gita a S.Stefano” alla qualefarà seguito l’incontro/conferen-za con il regista e l’attore Giu-seppe Battiston. A partire dalle20.30 le premiazioni cui seguiràla proiezione del film vincitore.

Concerto per un amico: last but not least,l’ultima imperdibile edizione del memorial

rivolto a Claudio Rebeschini

Ancora tante le proposte di Artemusica

(ore 21) dove si esibiranno imaestri Fulvio Luciani eMassimiliano Motterle sumusiche di Stravinskij, Sivorie Liszt.. Gli appassionatiavranno poi due diverse oc-casioni per poter apprezzareil talento del violoncellistaFrancesco Mastromatteo: l’11agosto alle 21 presso la chie-sa parrocchiale di Mezzaselvae il 12 agosto, sempre alle 21,nella sala Santa Giustina diRoana dove Mastromatteo siesibirà assieme al giovane magià affermato pianista ThomasSchwan. A Camporovere e aCanove, rispettivamente il 7eil 14 agosto alle ore 21, saràpossibile assistere ai concertifinali dei migliori allievi dei la-

boratori di violino emusica da cameratenuti dai maestriLuciani e Motterle.Le proposte non sifermano alla musica,ma si allargano allearti visive a partire damartedì 27 luglio: daquesta data, infatti,riprendono gli ap-puntamenti con i“Martedì dell’arte”,incontri pomeridianidurante i quali ilprof. Davide

Apolloni guiderà gli appassio-nati alla scoperta dei grandiartisti e dei loro capolavori,accompagnato dalle “pennel-late musicali”di Artemusica.Durante il primo incontro, il27 luglio (Roana, sala santaGiustina, ore 17.30) verràpresentato il libro di Alessan-dra Zamperini “Le Grotte-sche: il sogno della pittura nel-la decorazione parietale” esarà un’occasione per cono-scere questo particolarissimogusto decorativo scaturito dauna occasionale e fortunatis-sima scoperta archeologica.Il martedì successivo il prof.Apolloni illustrerà invecel’opera di uno degli artisti piùnoti e appassionanti di tutti i

tempi: Michelangelo Merisi,detto il Caravagggio, il pitto-re che riuscì a dare formaalle ombre.La magica atmosfera dei bo-schi che circondano illaghetto di Roana farà dacornice al suggestivo legamedi arte, musica, danza e let-teratura in una serata dedi-cata all’Orlando Furioso. Legesta del nobile paladino,cantate nel poema diLudovico Ariosto, sarannorievocate attraverso immagi-ni di celebri dipinti, musichesuggestive, voci narranti, da-migelle e cavalieri. L’appun-tamento è per le ore 21 del 5agosto. In caso di maltempolo spettacolo sarà rinviato al18 agosto. Il programma det-tagliato delle attività estive del-l’associazione può essere con-sultato su:www.artemusicaroana.it Nicoletta Manfrin

CINEMA

GALLIO CENTRO

Page 20: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

20l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

LIBRI

di Giada Turra

Perché gli asini sono neces-sari: fossero tutti dei geni lascuola non servirebbe a nul-la. Ma se ad un asino dai inmano delle matite colorate, ilrischio di contemplare un pic-colo capolavoro è inversa-mente proporzionale alleaspettative: è molto alto. Inuna mattina d’autunno l’en-nesima notizia: il tentato sui-cidio di un ragazzo. Trecen-to ragazzi la leggono: e ungiovane prete assieme a loro.Quel ragazzo potrebbe be-nissimo essere uno di loro:giovane, avvenente, simpati-cissimo. L’ennesimo ragaz-zo insospettabile. Dal fondodella classe si alza una voce:“Adesso basta!” E’ il gridodi un’anima giovane: non losi può evitare, né tantomenoignorare.E allora tutti al lavoro. Conun pugno di matite coloratee un sito internet come qua-derno virtuale. “Si parla diloro. E si parla pure di Dio –afferma don Marco – Nonne parlano facilmente. Peròparlano di solitudine, ango-scia, tristezza, ansia, malin-conia, fastidio, nausea, abis-so, baratro. Oltreché di stel-le, fiori, stupori, innamora-menti, estro, fantasia, poesia,passione, luce. Fino a fartisupporre che il loro non par-lare di Dio sia proprio il loromodo creativo di parlarne.Ti parlano di Lui senza no-minartelo: magari per oppo-sti, per mancanza, per distan-za, per dissonanza o distor-sione. Sono degli asini genia-li”.Perché a tutti piacerebbe vi-vere in una città colorata.Ma perché una città sia taleserve gente che abbia il co-

Nelle edicole fra qualche giorno il primo testo di don Marco Pozza

“Asini dalle matite colorate”Un lavoro firmato da 300 ragazzi delle superiori

e un sacerdote creativo. Prefazione di Alessandro Zanardi.Potrete acquistarlo insieme al prossimo numero de l’Altopiano

raggio di prendere inmano i colori ed usar-li. Dietro il tutto cistanno due amici: unprete (don MarcoPozza) e uno sporti-vo (AlessandroZanardi), uniti dallapassione per le sto-rie giovani da rico-struire.Don Marco, il tito-lo ricalca la suacreativa provoca-zione. Perché pro-prio l’immaginedell’asino come li-nea guida del vo-stro lavoro?“Perché troppi stu-denti oggi sono assi-milati ad un’idea sba-gliata di asino cheabbiamo in testa. Dare aduno studente dell’asino signi-fica dipingerlo come perso-na bistrattata, non valorizza-ta, alla quale promettere il fu-turo togliendo la possibilità digiocarsi il presente. Ma èl’asino che offre all’inse-gnante la possibilità di gua-dagnarsi il pane: fosse unmondo di gente geniale a cheservirebbe la scuola?”Ma questi suoi asini han-no le matite colorate. Chesignifica?“Significa una cosa moltosemplice: che pur essendoasini tengono in mano crea-tività e genio, fantasia e in-namoramento, talento e tan-ta ispirazione. Oltreché lanostalgia, forse la matita piùbella della quale servirsi perpoter scrivere la storia conloro. La rubi nei loro sguarditrafitti e torturati, nei movi-menti nervosi, disattenti e stu-diati, nei lineamenti tetri, cupie passionali. Nelle tristi oc-chiate, nei sorrisi funamboli,

nei passi e nei passaggi ve-loci.I nostri ragazzi stanno cer-cando: il futuro, la mano, losguardo. La Verità”.Ne è uscito una specie dicatechismo in versionegiovane.“Questa definizione mi sta unpo’ stretta perché oggi i gio-vani sono restii alle definizionidogmatiche e non s’affezio-nano a chi pretende di tene-re la verità in tasca. Più cheun catechismo preferiscodefinirlo uno Zibaldone stilewikipedia: sono delle rifles-sioni aggiornabili in continua-zione, commentabili, passibi-li di critica e di miglioramen-to. Però le domande sonovere ed autentiche perchénate da loro. Quello chem’interessava salvare era labellezza dell’imperfezionegiovane: troppo spesso chie-diamo la perfezione ai ragazzie poche volte sappiamo tra-durre la ricchezza della loroimperfezione”.

Siete partiti da unsito internet - pos-siamo dire un po’per gioco - e ora larealtà si sta dimo-strando più inte-ressante di quelloche si pensava.“D’altronde si puòanche partire percaso quando si faqualcosa: ma io sonoconvinto che il casonon sia altro che ilvestito che l’Eternoindossa quando deci-de di viaggiare in bor-ghese tra le stradedell’umanità. Quan-do abbiamo aperto ilsito immaginavamoqualcosa di bello: staarrivando qualcosa

che supera le aspettative. Eil merito non è di chi l’ha ide-ato: ma di coloro che conpassione s’aggregano sem-pre più in questa nostra for-ma di evangelizzazione”.A chi è rivolto questo te-sto in particolare?“E’ rivolto ai ragazzi che han-no voglia di crescere inter-rogandosi. E interrogandosiallargare gli orizzonti. Un te-sto che porteremo nelle scuo-le dove ci invitano, che qual-che parroco sta prendendocome regalo da lasciare aisuoi animatori, che più diqualche professore sta deci-dendo di usare nelle sue orescolastiche. Il tema, purtrop-po, c’aiuta: chissà quanti al-tri suicidi si tenteranno. Equalcuno pure riuscirà nell’in-tento. Ma ogni volta noi pro-veremo a ripartire perché seè vero che il suicidio è la finedi un sogno, è altrettantovero che potrebbe diventarel’inizio di una nuova rinasci-ta. E noi vogliamo cantare lasperanza dentro il mondo gio-vane”.Nei primi dieci giorni qua-si 7000 copie ordinate: un

piccolo successo editoria-le se si pensa che d’esta-te la scuola va in vacanza.“Per me il successo più belloè un altro. Attraverso un’e-mail ci arriva un invito ad or-ganizzare un incontro con treistituti scolastici riuniti assie-me: una cosa normale. Il bel-lo viene quando ci scrivonola città: Corleone (PA). E ciòche ci aggiungono dopo: “An-che qui abbiamo le matitecolorate”. Per me la soddi-sfazione più bella: perché miparla di un mondo in cui lasperanza sa rinascere sem-pre dalle macerie”.La bellissima prefazioneporta la firma di Alessan-dro Zanardi.“Un amico che, assieme ame, conserva intatta e vergi-ne la voglia di accendere iragazzi. Spesso ultimamentele nostre storie si stanno in-crociando: qualcosa vorràpur dire. La sua è una storiadi andata e ritorno: una sto-ria credibile perché pagatasulla pelle e impreziosita dauna sublime risalita. Non cipoteva essere prefazione piùazzeccata per un piccolo la-voro che sogna di diventareil prontuario d’uso per chi havoglia di non gettare la vitaalle ortiche”.Anni fa a Padova c’era iltormentone di don Spritz:ora il suo sacerdozio stadiventando una realtà benpiù creativa. Che aggrega,provoca e s’interroga. Daindiscrezioni giunge vocedi un grossissimo lavorogià comperato da un colos-so dell’editoria che do-vrebbe uscire a fine anno.“La ringrazio. Anche donSpritz matura: siamo tuttidentro l’evoluzione della spe-cie. Qualcuno poi viene mo-dificato geneticamente daDio e allora la creatività è ladote che gli viene data incambio. Non rinnegherò mai

quel soprannome; dietro cista la simpatia e l’affetto dicentinaia di giovani. Con iquali un giorno ci ritrovere-mo per raccontarci la vita.Magari sotto lo stello cielodella terra veneta. Per quan-to riguarda il futuroc’abbiamo una grande fortu-na tra le mani”.Quale?“Che in un tempo di grandecrisi economica, le aziendeche hanno voglia di investirenon cercano più le contraf-fazioni o i duplicati ma van-no in cerca di intuizioni origi-nali, creative e fresche. Lanostra fortuna è che quandocapitano le occasionic’abbiamo qualcosa da po-terci giocare. E la nostra pas-sione viene premiata: moltospesso al di là delle aspetta-tive. D’altronde da noi c’è unsolo cartello affisso davantial cantiere: “lavori in corso”.Sempre quello, il più creati-vo. E poi la fotocopiatricenon è il nostro strumento pre-ferito: preferiamo la bottegadell’artigiano dove tutto ciòche esce non è mai in serie”.Bella questa scuola. Per ungiorno via le algebriche sup-posizioni, le matematiche cer-tezze, la letteraria sapienza:Omero e Talete,Anassimandro e Caravaggio,Kuiper e Agostino. La Com-media, Mozart e l’atletica. Idiagrammi, gli insiemi, i teo-remi e gli assiomi. Le dimo-strazioni, il registro, la pagel-la. E in cattedra sale la no-stra esistenza. Chi firma que-sta intervista è pure lei unadegli asini battezzati da talesacerdote. Ma essere asinicreativi in un mondo di geninoiosi è una sfida intrigante.Perché, magari sbagliandoper inesperienza, potremmosempre custodire la bellezzad’averci provato. A tenereaccesa la speranza!

Page 21: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

21Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

L’onere e l’onore è toccato a Stefano Turrini, da tempoasiaghese a tutti gli effetti che, forse non tutti lo sanno, ha intasca una laurea in Storia con tesi sugli eventi bellici delprimo conflitto mondiale in Altopiano, conseguita presso l’Uni-versità della sua città d’origine, Ferrara. L’idea di coinvol-gerlo in questo progetto è stata di Fernando Larcher, notostorico e scrittore folgaretano, consulente di “FLL” (Azien-da per il turismo degli altopiani trentini di Luserna, Lavarone,Folgaria), a sua volta docente al Corso di Accompagnatoritenuto nei mesi scorsi in Comunità montana. Fra i due si èsubito consolidato un rapporto di stima, dovuta allacondivisione - pur se dai lati opposti della barricata - dellapassione per storia e montagna. Come molto apprezzate sonstate a suo tempo le relazioni di Larcher, così lo è stata,quella di Turrini nella sala della biblioteca comunale diLavarone. Nella relazione ha presentato un quadro generaledelle cosidette “cause remote” della Prima Guerra Mon-diale. “Causa prossima” fu l’attentato nel 1914 a Sarajevoda parte di Gavrilo Princip al Principe ereditario austriaco.Molto correttamente è stata data una lettura oggettiva deglieventi risalendo alle questioni coloniali fin dagli ultimi decen-ni del 1800, cause del contendere fra le varie grandi nazionieuropee che si erano impossessate di molte regioni in Afri-ca, in Oceania, in Asia, esclusa la Spagna, che allacolonizzazione del Sud-Americana si era dedicata secoli pri-ma, tant’è che rimase neutrale in tutte e due le guerre. Pro-prio nelle colonie, la radice del primo conflitto mondiale, chefu concausa anche del secondo e di altre sanguinose guerre,per questioni irrisolte e scelte di spartizione inique sia fra glistati vincitori che fra quelli sconfitti (ad es: Vietnam, Cam-

Altipiani Trentini

Aperta da un nostro concittadinola serie di conferenze storiche

Stefano Turrini ha presentato un quadro generale delle cosidette “cause remote” della Prima Guerra Mondiale.

bogia, paesi dell’est europeo...) Molto efficaci le slides conillustrazioni di mappe e piantine, dei membri dell’Intesa e del-l’Alleanza e quelle sulle linee dei fronti europei (i nostri duein Altopiano e Carso, quello francese e quello russo) e im-pressionanti quelle con i numeri dei morti, dei feriti, dei di-spersi per nazione. Una vera carneficina. Qualche triste cu-riosità: la Romania, che all’inizio era alleata degliaustroungarici, essendo stata sconfitta dalla Russia, primauscì dal conflitto poi vi rientrò come loro nemica; i Giappone-si entrarono nel conflitto svolgendo un’operazione particola-re: andare a caccia degli U-boot tedeschi nei mari del nord-Europa, che seppur dotati di una tecnologia primitiva svolge-vano efficacemente il loro compito di affondare i cargo chedall’America portavano scorte agli alleati dell’Intesa, cioènoi, francesi e inglesi; entrarono in guerra alla fine al nostrofianco, perfino stati come Haiti e il Guatemala (ecco perchè“mondiale” fra Giappone, Australia, Canada, Usa...); mol-tissimi furono i mutilati, a causa delle infezioni dovute aicolpo di mazza ferrata, armi costruite in modo artigianaledai soldati con un palo di legno e chiodi arrugginiti, perandare all’attacco in trincee di 50 cm., dove i fucili lunghi2 metri con baionetta innestata, erano del tutto inservibilie venivano accantonati: una volta inflitte, le ferite anda-vano subito in cancrena. Per finire, due considerazio-ni, la prima, sulla vera causa della sconfitta degli Im-peri centrali: la fame! Non avevano fame (e bisognodi rinforzi, munizioni e medicinali) solo i soldati al fron-te, ma anche le popolazioni. Basti pensare che già nel1815 era iniziato il razionamento per gli abitanti dellaGermania e a fine del 1918, gli Stati dell’Alleanza era-

no esausti e non avevano più nulla con cui contribuireallo sforzo bellico, mentre “Noi” nello stesso anno, conl’intervento degli Stati Uniti, avevamo almeno la pan-cia piena. L’altra, sulle reala capacità di comando ecomunicazione del nostro Stato Maggiore. Le alte ge-rarchie formate alla scuola sabauda, comunicavano fraloro e impartivano ordini in francese, a soldati che nem-meno conoscenvano la lingua italiana, ma spesso soloi loro idiomi locali (pensiamo ai sardi, ai siciliani); poierano ancora sature di mentalità bellica medioevale:vedi l’implemento della cavalleria dopo Caporetto, to-talmente inutile in altura o all’invio di bersaglieri contanto di bici in spalla sulle vette o all’aver dirottatoquassù in marzo/aprile del ’18, con metri di neve inmaniche a braghe corte, le truppe che erano prima sulsud del fronte russo (fino al Mar Nero). Se non fossestato per l’intervento degli alleati americani da unaparte e per l’eroismo sistematico dei nostri semplicisoldati dall’altra, c’è davvero da chiedersi come avrem-mo mai potuto vincerla questa guerra!

Beppa Rigoni Scit

LIBRI

“Immagini in parole”. CosìPaola Vescovi ama definirequanto da lei scritto e rac-colto nel libro intitolato “So-gni Veloci”, pubblicato amarzo di quest’anno, edito daSBC Comunication. Unvolumetto di 100 pagine cheracconta emozioni e sensa-zioni, molto intimo, che met-te a nudo il sentire più pro-fondo dell’autrice e svelaparti di lei per moltiinsospettabili, anche se, chila conosce da tempo, ritrovain queste pagine sincere ilsuo essere spesso malinco-nico ma anche i suoi occhiazzurri spalancati sul mondoe il suo sorriso. Asiaghesed’origine, Paola dal 1998 vivea Pieve di Soligo, in provin-cia di Treviso, trapiantata lìper lavoro. E’ una donna incarriera, soddisfatta dellasua vita, rigorosa e seria sullavoro, con la testa sulle spal-le e i piedi nelle scarpe. Scar-pe che ogni tanto però lasciasul prato, come da copertinadel libro, permettendosi diabbandonarsi ai sogni, alleimmagini da raccontare cheescono veloci, senza alcunfiltro della razionalità (eccospiegato anche il titolo!)Responsabile di un serviziosocio sanitario che si occu-

“Sogni veloci” le immaginiin parole di Paola Vescovi

È uscito l’ultimo libro del padovano Gianluca Cappellozza, unromanzo breve, che con taglio narrativo veloce e senza tempo,ci presenta pennellate di luoghi e situazioni di grande suggestio-ne. Cristiano protagonista della vicenda, conduce una vita ca-ratterizzata da lavori precari e “amori flessibili”. I legami amicalicon Bartolo ed Aldo sembrano scomparire neiricordi giovanili di corse in auto, nebbie atroci, se-rate noiose in vecchi bar del Nordest. Cristiano menostanziale degli amici, non molla! Vuole cambiare lasua esistenza dimenticando i consigli di nonno Vir-gilio e gli imprevisti che la vita gli riserva. Il giornoin cui Ely, bellissima croata, decide di troncarela loro relazione è colto dallo sconforto. Inizia ungirovagare per l’Italia trovandosi involontaria-mente “catapultato in un modo di vivere globa-le”. Il desiderio di trovare conforto nell’amicaSally raggiungendo Ancona dove lei vive, il ri-

pa di disabilità in età adulta,svolge per lavoro un ruolomolto delicato. “Forse pro-prio per il peso delle respon-sabilità, che sento forte, -confida l’autrice - quandotorno a casa alla sera, oquando stacco la spina e mispingo a viaggiare lontano, lemie emozioni escono pro-rompenti ed arrivano drittealla penna. E’ come recupe-rare una dimensione del tem-po interno, e dare spazio adun tumulto di pensieri cheescono veloci, senza alcunfiltro. Ognuno “affronta” inmaniera diversa ciò che loentusiasma, che lo indigna,che lo ferisce, che lo anni-chilisce o che lo meraviglianel rapporto con la natura,con le altre persone, con lesituazioni della vita, io lo fac-cio così, sottolineando ed in-corniciandolo con le paroleche escono dall’anima”.Possiamo dunque definirlo unlibro autobiografico?“Non sono solo cose autobio-grafiche, molto di ciò che horiportato nel libro sono rap-presentazioni di “quadri vi-venti” di cui sono stata spet-tatrice partecipante, quandomi trovavo a passeggiaresulla spiaggia di Cagliari (in“Terra ocra e rumore del

mare”), o in pieno centro aPalermo (“Sicilia”), o in mez-zo ad una corsia di ospedale(“Sono in pericolo di cuore”);quando gli occhi della miaanima si incontravano con leemozioni di recupero dellapropria storia, della propriaappartenenza, o della soffe-renza, di persone senza nomee senza una storia a me co-nosciuta, tutte però accomu-nate dalla gran voglia di vi-vere e di sentirsi parte di qual-cosa di più grande e unico.

Altre cose sono invece pro-fondamente mie: quando nelbosco del Barenthal (“Il luo-go del silenzio”) sento, e scri-vo, l’emozione del riavvolgerele trame del tempo e dei filidi una storia d’amore finita.O quando in “Ciao nonnina,non prendere freddo” rac-conto, a due mesi di distanzadalla morte della nonna cheportava il mio nome, le emo-zioni che la terranno semprein vita nella mia memoria. In“Destinazione paradiso” e

“Nella mia anima oggi” cisono tutta io, con le mie pau-re e le mie incertezze, con imiei momenti di depressioneprofonda e di felicità senzaconfini, con il mio profondoaffetto per tutte le persone,e sono tante, che hanno sa-puto valorizzare la mia sem-plicità”.Ed è proprio a tutte le perso-ne che hanno arricchito lasua vita e a quelle che conti-nuano ad accompagnare isuoi passi che questo libro è

dedicato.“Perché – conclude Paola –le cose che ho scritto e chemi hanno aiutato a superaremomenti difficili della miavita, possano aiutare altrepersone a vedere la vita conocchi diversi”. Stefania Longhini

“Boccasette”, il romanzodi Gianluca Cappellozza

cordo di Padova, la partenza per Roma e l’inaspettato incontrocon Mi, rendono il romanzo, un susseguirsi di vicende che ren-dono la vita del protagonista articolata e a volte confusa. L’Esteuropeo profondamente mutato dopo la caduta del comunismocompare a tratti con i personaggi descritti nella narrazione. Il

suo spostarsi per l’Italia, alla ricerca di un lavoro edi una mobilità sociale in “mondi a lui impossibili” qualicinema, editoria, mondo dell’università si “scontra” conamori bellissimi e misteriosi. Un giorno d’inverno, aBoccasette, nel Delta del Po, luogo di pregevole bellez-za e solitario cambierà per sempre la vita di Cristiano.Un romanzo, scrupoloso, attento, quasi cinematografi-co, per chi voglia cogliere nella vicenda il tratto sociologiconarrativo di un vivere globale diverso, non solo aNordest. Gianluca Cappellozza dopo “Vi Regalo ilNordest…?!”, si ripropone a distanza di sei annicon Boccasette, il suo primo romanzo.

Page 22: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

22l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Stefano Rigoni,

PsicologoPsicoterapeutaCognitivoComportamentaleTel.338.2919597

E-mail:[email protected]

Un fenomeno clinico ancoroggi sottovalutato rispetto allaportanza che esso ha sullaqualità di vita delle neomammee della nuova famiglia è la de-pressione post-partum. Sot-to questa etichetta si somma-no più disturbi: si va dallo statofisiologico detto “baby blues”che si esprime come un disor-dine temporaneo dell’umorelegato al riassetto ormonale eallo stress psicofisico del dopoparto sino alle psicosipuerperali che hanno valenzasintomatica e prognosi ben piùpreoccupante.La nascita di un figlio comportaindubbiamente ingenti cambia-menti della madre sottol’aspetto medico, emotivo epsicologico. Nei primi giornidopo il travaglio la maggiorparte delle donne (circa il70%) subisce un repentinocalo dei tassi ematici diprogesterone ed estrogeni cheproduce temporaneamente (lacondizione solitamente rientrain circa due settimane) alcunemanifestazioni cliniche che ri-cordano la depressione (crisidi pianto, stati di tristezza eansia, sbalzi di umore, scarsacapacità di concentrazione).Quando l’equilibrio ormonaleritrova una sua stabilità, lo sta-to di disordine transitorio lasciail posto a una crescente sen-sazione di serenità e di vogliadi sperimentare le gioie dell’es-sere genitore. Questo accadeperò solo nel 80-90 percentodei casi; nel restante 10-20

La depressione post-partum: che fatica diventare madri!percento i sintomifisici, emotivi ecognitivi possonoacuirsi come rea-zione patologicadella persona neiconfronti delleaspettative che ri-serva il ruolo di ma-dre. Come accadenella genesi delladepressione mag-giore, esistono deifattori di rischioaspecifici e specifi-ci che rendono piùprobabile l’esordiodi una vera e pro-pria depressionepost-partum cheprolunga lo statodel baby blues oltrele due-tre settima-ne dalla nascita del bambinoper raggiungere, nei casi piùgravi e non curati, anche i do-dici mesi. Come è facilmenteintuibile, una storia personaledi depressione e di ansia pa-tologica precedente alla gra-vidanza, eventi traumatici,conflitti coniugali, isolamen-to sociale, sindromepremestruale particolarmen-te disagevole, disturbi dellafunzionalità ormonale, pos-sono complicare il quadro econtribuire all’incistarsi diuna situazione clinicamentesignificativa che ha bisognodi una risposta di tipoterapeutico (farmacologica epsicoterapeutica). Dei variaspetti disfunzionali che cre-

ano problematicità nell’as-sunzione del ruolo materno,ciò che più ci interessa quisono i meccanismi piùprettamente psicologici. Ladepressione post-partum èstrettamente legata a comela donna interpreta e si con-fronta con le aspettative diruolo che sono influenzatedagli standard interni e ai“miti” sociali legati alla ma-ternità. È frequente incappa-re in donne, soprattutto al pri-mo parto, costantemente an-siose e sensibilmente osses-sionate dal voler rispecchiarea tutti i costi le caratteristichedella madre perfetta. Adesempio, l’idea che l’amorematerno sia incondizionato e

naturale spesso vienetradita dalla sensazio-ne (totalmente legitti-ma ma vissuta conintima vergogna) cheil proprio bambino nonsia come lo si imma-ginava e che l’inna-moramento per il pro-prio figlio sia più unaconquista gradualeche un fatto sponta-neo. È normale che lamadre provi senti-menti ambivalenti difronte al carico emo-tivo e fisico che ilmaternage richiede,tanto da giungere incerti momenti disconforto a rimpian-gere la gravidanza.L’idea di dover esse-

re sempre disponibili, ponen-do al primo posto i bisognidel neonato, può far sentirein colpa la neo mamma tan-to da farle rinunciare total-mente al proprio spazio etempo in quanto donna. Ilsenso di colpa dovuto allapercezione di inadeguatezzae sconforto può tramutarsi inun’eccessiva iperprotezionedel figlio (le madri che non sistaccano mai dal neonato) o,di contro, in un distacco di-fensivo nei confronti del pro-prio figlio (le madri fredde edeleganti).Presumere che essere bra-ve madri sia un fatto istinti-vo è di per sé una credenzafallace; molte mamme ri-

mangono sgomente e prova-no imbarazzo nel sentirsi im-pacciate rispetto a come ma-neggiare il neonato, come al-lattarlo o come farlo addor-mentare. Tutti questi falli-menti nel rispecchiare l’im-magine ideale creano sensodi perdita di controllo e disi-stima e possono portare alladisperazione, soprattutto in unmomento esistenziale cosìdelicato in cui la donna è im-pegnata nel compito di inte-grare i precedenti ruoli conquelli assunti successiva-mente alla nascita del figlio.È chiaro come questa sen-sazione di essere “fuori luo-go” in quanto mamma vieneesacerbata se la donna nonpuò contare sull’apporto (im-portantissimo) del padre, del-le famiglie allargate e dellapropria rete amicale. Condi-videre il peso del nuovo“mandato” aiuta a normaliz-zare, ovvero a sentirsi menosole e imperfette. Prendersitempo per sé ed accettare chela casa non sarà, almeno in unprimo momento, pulita ed or-dinata come prima, sono deipassaggi psicologici importantiper riadattarsi al nuovo venu-to che indubbiamente mettealla prova i genitori anche dalpunto di vista fisico egestionale.Per superare questo mo-mento di crisi che, ripeto, èfrequente e totalmente legit-timo, occorre quindi la capa-cità di riappropriarsi di pro-

pri momenti in cui “staccarela spina”, saper delegare lecura primarie a qualcuno di fi-ducia per recuperare energiee serenità individuale. I bam-bini piccoli hanno bisogno dimadri equilibrate e che stannobene; vietato farsi inghiottiredal ruolo genitoriale trascuran-do la dimensione personale edi coppia!I Servizi Socio Sanitari Terri-toriali offrono buone occasio-ni di confronto e di informa-zione rispetto alla nascita e alpuerperio; la prevenzione pri-maria e secondaria è fonda-mentale per sostenere il per-corso delle nuove mamme aiu-tando le stesse a riconoscere iprimi segnali di depressione ea non compromettere la rela-zione madre-bambino che neiprimi mesi di vita svolge unruolo fondamentale nello svi-luppo di capacità di elabora-zione dell’ambiente sociale efisico. Nei casi in cui leproblematiche depressive nonvengono risolte da questi inter-venti è comunque possibile ri-volgersi ai Servizi Pubblici o alprivato per ottenere un suppor-to farmacologico e un inter-vento psicoterapeutico mirato.

di Luca Trapani

-capitolo 3-

- Oggi, Henna, ti parlerò dell’Amore - disse Freajoch il po-meriggio seguente. - Uffa, Nonno, non ho vogliadi parlare di contratti, - rispo-se la ragazza. Il vecchio sorri-se intorno ai consueti sbuffi difumo. - Eh, no. L’ amore che va dimoda oggi, sembra la stessacosa che acquistare un’ autonuova o un elettrodomestico.Ti parlerò dell’ amore antico,quello capace di sconfigge-re l’ invidia, la malvagità el’ avidità degli uomini; l’Amore semplice che sgorgadal cuore come una sorgen-te irresistibile, e tutto vin-ce. - A quel tempo, un uomoquando moriva poteva dispor-re dei suoi possedimenti e di-viderli in eredità ai propri nu-merosi figli - eh sì cara! Si vi-veva poco in anni e moltoin intensità, rispetto ad oggi;ed allora un vecchio padre, inletto di morte, assegnò la malgache possedeva al Pòrtule al piùgiovane dei suoi quattro figli,Tonìn; il quale vi si recò ad abi-tare da solo. Gli altri subito...

TONIN E LA STRIA DEL PORTULE*

che c’ è? - Che cos’è unamalga? - Ah, jà. Hairagione. Unamalga era unaspecie di casaper quando i pa-stori portavano levacche al pascoloalto, sulle monta-gne. Le vacche ave-vano bisogno di bru-care l’ erba d’ altura, ditanto in tanto. E là si fa-cevano il latte, i for-maggi, e la notte si ar-rostiva la carne sulfuoco e si guardavanole stelle bevendo vin nèro... - Ma le vacche non sono maiesistite! E nemmeno il vino, eneanche le stelle... quattro fi-gli poi! E il Pòrtel? - protestòHenna. - Ah, esisteva tuttociò, eccome. Il Pòrtule era laseconda montagna più altadell’ Altopiano. Non interrom-permi sempre! Dicevo... glialtri tre fratelli, invidiosi, deci-sero di complottare contro ilTonìn, per portargli via la pro-prietà della malga; ma intanto,davanti, gli facevano la bellafaccia, sorridendogli per non

f a r l oinsospetti-

re. - Però una notte Tonìn feceuno strano sogno. Vedeva ildefunto padre che, con un ba-stone, teneva a bada tre nericaproni dagli occhi di brace; letre bestie stavano per avere lameglio, quando comparve unafanciulla dalla pelle candida edi capelli color dell’ oro, e a quell’apparizione i capri fuggironoterrorizzati e la loro schienaprese fuoco mentre si librava-no in volo nel cielo, per non più

ritornare. - La mattina se-guente, Tonìn si risvegliò al pro-fumo della colazione che qual-cuno aveva preparato; fu sor-preso di trovare tutti i localidella malga in perfetto ordine,al contrario delle sue abitudini,e l’ aria d’ alta montagna si me-scolava ad un sentore dicinnamomo. Giù in cucina, tro-vò la bellissima ragazza del so-gno, che lo accolse con un sor-riso. “Mi chiamo Mara”, gli dis-se, “da oggi mi prenderòcura io di te; qui sarai al si-curo contro chi trama alle tue

spalle, la credenza è ricolma dicibarie e la legnaia trabocca diciocchi per l’ inverno”. - Fucosì che Tonìn e la sua Maratrascorsero il resto dell’ estate edell’ inverno vivendo nell’ ar-monia della malga isolata,

protetti dall’ intimità delfogolare nelle immense

notti di montagna;poi, alla primavera

successiva,quando sisciolsero le

nevi, Tonìn do-vette scendere

a Roana per di-scutere coi fratelli di al-

cuni affari per la stagionedell’ alpeggio. Nel salutarsi,

grande profusione di baci e diabbracci e di raccomandazionici fu tra i due giovani che ormaierano profondamente innamora-ti. - Quando Tonìn giunse daifratelli, essi lo accolsero con cor-dialità, invitandolo alla loro tavo-la; tuttavia, alla fine del pasto, in-sistettero molto che lui assaggias-se un vino che avevano procu-rato in pianura. Egli, tenendo amente il sogno, e le ammonizionidella sua Mara, esitò annusan-dolo, ed infine appoggiò il bic-chiere al tavolo dicendo chia-ramente di non voler bere diquel vino. A quel punto, i fra-

telli balzarono in piedi contor-cendosi, gli occhi pieni di ter-rore, e fuggirono dalla stanza;Tonìn li seguì con lo sguardofinché non li vide spiccare ilvolo, la schiena in fiamme, ver-so la luna e mai più ritornare.Solo allora, con una grandedelusione nel cuore, perch’ egliera un uomo buono, s’ incam-minò verso casa dalla suaMara. - Da allora, nessunofu più in grado di raggiungerela malga del Pòrtule, né s’ebbe mai notizia alcuna dellasorte di Tonìn. C’ era chi di-ceva, al tempo, di essersi re-cato fin quasi alla cima, nellenotti d’inverno quando la nevesommerge ogni cosa, e di averveduto salire al cielo il fumo diun camino d’ in mezzo ai bo-schi neri, ma nulla più; e forseancora oggi, nella nostra gri-gia Ostera, celati dal loro in-cantesimo, Tonìn e Mara rin-novano ogni anno la purezzadel loro amore. - Ti voglio bene Nonno - fusolo capace di dire Henna. - Vedi che incominci a capi-re, - rispose Freajoch.

*la leggenda è interpretatae di molto semplificata ai finidel racconto e per ragionieditoriali

Page 23: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

23Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Nel bel mezzo dell’estate ar-rivano importanti novità dalfronte sciistico regionale, inseguito alle elezioni per il rin-novo del consiglio del Comi-tato regionale per il prossimoquadriennio. Due gliasiaghesi eletti come consi-glieri: Roberta Rodeghierocon 8.806 voti e Carlo DalPozzo con 8.512 voti. Il 3 lu-glio scorso si è riunita la nuo-va assemblea elettiva perassegnare i diversi incarichidel consiglio, nonché quelliall’interno delle varie com-missioni tecniche: molto sod-disfatta Roberta Rodeghieroa cui è stato assegnato uffi-cialmente l’importante inca-rico di affiancare in qualitàdi vicepresidente il presiden-te Roberto Bortoluzzi. Anco-ra grande soddisfazione perCarlo Dal Pozzo a cui è sta-to assegnato il compito dipresiedere la commissionetecnica dello sci di fondo, di-ventando quindi il nuovo re-sponsabile di questo settore.L’Unione Sportiva AsiagoSci dimostra di essere unasocietà vincente anche al difuori delle piste da sci, invian-do le sue figure di spicco e i

Un’altra vittoria perl’Unione Sportiva Asiago Sci

suoi tecnici a ricoprire cari-che a livello provinciale, re-gionale e nazionale. Non èuna novità infatti che vi sia-no persone dell’UnioneSportiva Asiago Sci ad oc-cupare posizioni di rilievo nelmondo dello sci, infatti ol-tre ai neo-eletti per il comi-tato regionale RobertaRodeghiero e Carlo DalPozzo, recentemente GuidoCarli è stato nominatoreferente della FISI per losci di fondo, Pietro Frigoallena da alcuni anni lasquadra nazionale di com-binata nordica, AlbertoRigoni è stato confermatoper i prossimi quattro anniallenatore della squadra na-zionale junior dello sci difondo, Alberto Pertile rico-pre tuttora la carica di alle-natore della squadra delComitato Veneto. Non di-mentichiamoci poi diDemetrio Rela che è statopiù volte a servizio della Fisisvolgendo ruoli che varia-no da tecnico a skiman, aresponsabile, riportando poitutta la sua esperienza ac-cumulata all’interno dellasocietà stessa. Da adesso

inizierà un vero lavoro cherichiede molta responsabi-lità e professionalità, un la-voro che Roberta e Carlocercheranno di svolgere almeglio per migliorare tuttala realtà del mondo dello scipartendo al piccolo, quindia livello locale e provincia-le, passando poi ad un ter-ritorio più ampio e più im-portante come può esserequello regionale e naziona-le. Un grosso impegno so-ciale che richiede risposteimmediate o quasi, ma so-prattutto risposte adeguatee vincenti in grado di miglio-rare lo sci veneto già dallastagione che si sta avvici-nando. Tutto questa ancheper sottolineare l’impegno,la passione e anche le quali-tà del contingente tecnico dicui dispone la società Unio-ne Sportiva Asiago Sci, checoglie l’occasione per con-gratularsi con i neo-eletti eaugura loro di ottenere gran-di soddisfazioni lavorandoduramente e con passionecome hanno sempre fattoquando indossavano un paiodi sci.Unione Sportiva Asiago Sci

La Marcia delle malgheSi svolgerà domenica 1 agosto la “29° Marcia delle Malghe” consolidata manifestazionepodistica non competitiva, con partenza in località “Pozza del Favero” a 1300 metri nelcomune di Caltrano, che si snoderà attraverso sentieri e strade di montagna con possibilitàdi scegliere tra tre percorsi di difficoltà crescente. Ritrovo alle 7.30 in località “Pozza delFavero” (bar Alpino) di Caltrano. Partenza libera dalle 8 alle 9. Premiazioni alle 10.30. Periscrizioni telefonare allo 0445/892624 o al 347/7972332 oppure ancora al 347/1093416.

« Ci manca ancora qual-cosa ». Ecco, nella sintesi diClaudio Mantese (il miglioredegli azzurri), il Mondialedell’Italia a trazionealtopianese. E come darglitorto? Alla vigilia si era scrit-to che la nazionale di CristianRela andava a Beroun (Re-pubblica Ceca) per provarea (ri)scrivere la storia e vi-vere un Mondiale diverso dalsolito. E ci è andata vicina,prima nel male (rischiando laretrocessione contro la Spa-gna, poi domata 3-2) e suc-cessivamente nel bene (1-0nel primo tempo dei quarti difinale con gli Usa, poi vinci-tori 1-2). E’ mancato qual-cosa, anche stavolta, per tor-nare tra le big delle otto ruo-te e così l’Italia si è dovutaaccontentare di battersi peril 5° posto, alla fine conqui-stato superando la rivelazio-ne Messico e quindi il Cana-da. Un quinto posto (comead Amiens nel 2000 e aDüsseldorf nel 2008) che la-scia l’amaro in bocca, comeconferma il c.t. Cristian Rela,al debutto sulla panchina az-zurra. « E’ stata una gran-de esperienza personale,ma il risultato… insomma.

Hockey Inline

Che peccato!L’ItalAltopiano si ferma sul più bello. Ai Mondiali

un quinto posto che lascia l’amaro in boccaAbbiamo pagato un avvioa singhiozzo, anche se miaspettavo un torneo in cre-scendo come poi è stato.C’è rammarico per come èandata, è ovvio, perchésono convinto che lepotenzialità ci fossero, masiamo stati discontinui al-ternando buone cose adaltre assurde e poi qualcu-no non ha reso comeavrebbe potuto. Sono man-cati l’intelligenza tattica,maggior spirito di sacrifi-cio nel lavoro difensivo edil power-play. Nessun golrealizzato, credo sia un pri-mato. E dire che le abbia-mo provate un po’ tutte,modificando assetto e uo-mini, ma niente da fare. Ea questi livelli paghi inevi-tabilmente dazio, comecontro gli Usa, dove i det-tagli sono stati determinan-ti ». Gli fa eco ClaudioMantese. « Il rimpianto ègrande perché contro gliUsa nei primi 20’ eravamomeritatamente avanti; poi,però, la differenza l’hannofatta i particolari. Loro sisono dimostrati, ancorauna volta, più squadra, piùmaturi ed abituati a regge-

re la tensione di certe sfi-de. Ma c’è rammarico an-che per la prima fase in cuinon siamo stati in grado digiocare con continuità, fi-nendo terzi e dovendo cosìaffrontare gli Usa. C’è dadire, però, che il quintoposto rispecchia il valoredel nostro movimentoinline. Purtroppo le altrenazioni come Spagna,Messico, Francia cresco-no; mentre noi rimaniamofermi. Servirebbe una pro-grammazione seria, fin dasettembre, non solo per lanazionale, ma anche perl’attività giovanile e per icampionati, dove impiantie superfici siano uguali. E,invece, ci troviamo ognianno con squadre semprepiù in crisi, senza veri vi-vai e con una nazionale chetroppo spesso cambia. Perrilanciare questo sport ser-virebbero idee e soprattut-to un progetto, ovviamentea lunga scadenza, indi-spensabile se vogliamo cre-scere insieme ».Continuità e programmazio-ne, dunque, per costruire lanazionale di domani? « Sì.Come ho detto prima le al-

tre nazioni lavorano e cre-scono ed ora il divario si èassottigliato. Un Mondia-le non si inventa. O hai ta-lento da vendere come gliamericani, che possonotrovarsi due giorni prima evincere comunque, oppuredevi lavorare (e tanto), pro-grammando. L’ideale sa-rebbero stage dal venerdìsera alla domenica ognimese, massimo due, con ungruppo più o meno fisso di20-22 elementi a cui nesaranno aggiunti e tolti al-tri durante la stagione, conla possibilità di disputareamichevoli internazionali(quest’anno neanche unaprima del Mondiale, ndr)e con la garanzia di alle-narsi su di una pista il piùpossibile simile a quella delMondiale. Questo, però,comporterebbe anche unarevisione dei calendari equalche sacrificio in più daparte di tutti. Altrimenti per

galleggiare tra 5° e 6° po-sto si può andar avanti così». Claudio Mantese, talentodegli Asiago Vipers (corteg-giato dal Padova di RiccardoMarobin), al Mondiale era ilpiù giovane di una nazionale“esperta” in cui ha dimostra-to di essere il migliore, al dilà dei semplici numeri (7 gole 3 assists), ma quello diBeroun potrebbe essere sta-to il suo ultimo Mondiale.« Volevo provare ancorauna volta l’adrenalina,l’agonismo e la voglia divivere questa esperienzada atleta. Era un pezzo chenon provavo simili sensa-zioni e sono contento diaverle vissute; devo ancheringraziare Cristian Rela(il c.t.) e Luca Tessari (l’as-sistente allenatore) perl’opportunità. In questomomento, però, mi sento didire che la mia esperienzain azzurro è chiusa, anchese nella vita non si sa mai

e se troverò motivazioniper rimettermi in discussio-ne come è accaduto allavigilia di questo Mondialeallora valuterò il da farsi.Ora, però, mi sto concen-trando sempre più sul miofuturo extra sportivo (èlaureando in giurispru-denza, ndr) ». E rimanendoin tema di futuro, CristianRela lascia o raddoppia? « E’stata un’esperienza impor-tante, che mi ha lasciatoindicazioni utili per il fu-turo. Non so ancora cosafarò, ma l’amarezza percome si è conclusa questaprima volta iridata mi spin-gerebbe ad andare avanti,a cercare una rivincita, permolte ragioni. Ovviamentenon dipende solo da me,anche se con la Federazio-ne c’è già stato un contat-to ed abbiamo parlato delfuturo di questa naziona-le, vedremo ». Stefano Angonese

1996-2009-2011.Roccaraso-Varese-Roccaraso. Date eluoghi dei Mondialidi inline in Italia.Sabato scorso, du-rante la cerimonia dichiusura del Mon-diale meglio orga-nizzato e promosso(a livello mediatico)di sempre, c’è statala consegna ufficia-le della bandiera della FIRS (lafederazione internazionale chegoverna gli sport a rotelle) airappresentanti italiani; una sor-ta di passaggio di testimoneper l’edizione 2011, che, a sor-presa (nel 2009 c’era stataquella di Varese), sarà nuova-mente in Italia, a Roccaraso(AQ), già sede del torneoiridato nel 1996. Ancora unMondiale in Italia, dunque.Peccato, però, che non si siapensato neanche stavoltaall’Altopiano, che tra qualche

Da Beroun a RoccarasoNel 2011 il Mondiale sarà ancora in Italia. Nessuno, però, ha pensato all’Altopiano

mese potrà contare su dueimpianti adattabili all’hockeyinline: lo stadio del ghiaccio diAsiago e quello di Roana. Laconsolidata capacitàorganizzativa ed i riscontri po-sitivi, anche numerici in fatto dipresenze (alberghi, …), avuti conla recente esperienza delle finalinazionali giovanili e del trofeodelle regioni evidentemente sonosvaniti come l’afa dei giorni scor-si. Un peccato, perché l’orga-nizzazione dei Mondiali rappre-senterebbe non solo un moti-

vo di orgoglio e di interesse alivello sportivo, ma soprattuttodi possibilità turistica perl’Altopiano, essendo concentra-to in un periodo come giugno eluglio in cui eventi simili farebbe-ro certamente comodo. Due otre competizioni (junior, donne esenior) per un totale (dati dell’edi-zione 2010) di 34 nazionali (conuna media di 22-25 elementi alseguito per ciascuna squadra) da“spalmare” su settimane piene.Nessuno ha sottomano unacalcolatrice? S.A.

Le foto sono di CIRILH e Stepan Toms

Claudio Mantese (il migliore degli azzurri)

Page 24: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

24l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

Sole splendente e caldo afo-so hanno caratterizzato il 25°Giro del Medio Brenta, dispu-tatosi domenica 11 luglio, congrande protagonistal’Altopiano di Asiago conl’attraversamento anche deidue centri di Asiago e Gallio.L’elevata temperatura e ladura ascesa ad elevata velo-cità dei capofila (media finale41 Km/h) hanno fortementeselezionato il gruppo dei cor-ridori, che già lungo la S.P.72 verso Tortima si riducevanotevolmente, dopo il tradizio-nale circuito in pianura nelcomprensorio cittadellese enell’attraversamento diBassano del Grappa.Disputato il primo GPM diRubbio, a Val Lastaro si con-tavano appena 40 unità dei141 partenti, che si dirigeva-no verso i traguardi previstiad Asiago (TV Città diAsiago in Viale della Vitto-ria) e Gallio (GPM Silvia eRoberta Gianesini in PiazzaItalia). E’ stata formidabile

Giro del MedioBrenta, spettacolareil transito altopianese

Madrina Giulia Gianesini - GPM Gallio a Silvia eRoberta Gianesini. La salita verso l’Altopiano

frantuma la gara: al traguardo 27 su 141 partenti

Il paesaggio da fiaba dell’Altopiano, e in particolare l’incante-vole angolo del Golf Club di Asiago ha ospitato nei giorni scorsiil corso per Accompagnatori di mountain bike organizzatodall’AMI, struttura nazionale che si occupa della formazionedelle figure di accompagnatore e maestro di mountain bike.Quattro giorni intensi e senz’altro impegnativi per i parteci-panti, circa una ventina tra cui 6 donne: non si vedeva unnumero così alto di presenza femminile da qualche anno e ciò

Gli istruttori di Mountain Bikestudiano al Golf Club Asiago

ha reso l’atmosfera ancora più serena, attutendo quel pizzicodi clima da competizione che si forma quasi involontariamente quan-do la quasi totalità dei corsisti è formata da uomini. Durante le fasi delcorso tutti a dare il massimo e a incitarsi l’un l’altro: come abitual-mente succede tra vecchi amici, anche se nessuno di loro prima delcorso conosceva l’altro. Facile per lo staff gestire un gruppo cosìunito e compatto che ha lottato, provando e riprovando ogni eserci-zio proposto sempre con il massimo impegno.

l’azione dell’atleta trevigianoDiego Zanco del plurititolatoTeam Zalf - Fior in fuga per120 Km (primo sui quattro

traguardi intermedi diRubbio, Asiago, Gallio eRosina - Marostica), anchecon punte di 3 minuti di van-taggio sugli immediati inse-guitori, a loro volta scaglio-nati. Tuttavia, superato a soli2 Km dal traguardo dal to-scano Luigi Miletta(Gragnano Sporting Club),autore di un poderosorecupero iniziato a Bassanodel Grappa, che lo ha porta-to a risucchiare Zanco lun-go la cinta murata conqui-stando la prestigiosa vittoriae lasciando al rivale la con-

solazione del PremioCombattività. Ottimo nono ilbeniamino di casa AndreaPasqualon che ha portatomolti tifosi da Enego lungoil percorso altopianese. No-nostante il gruppo ridotto, èstato spettacolare il transitoper Asiago e per Gallio cen-tro, con numeroso pubblicoappassionato e di tanti turi-sti che si assiepavano al pas-saggio dei corridori, in par-ticolare alla rotonda delTurcio con due passaggi inandata e ritorno. Gran Ma-drina del Transito

CICLISMO

Marcia Mittelwalt, si pensa giàall’appuntamento del 2011,quando la manifestazione

giungerà alla trentesima edizioneIl maltempodella notte

precedente haun po’ limitatola partecipa-

zione, domeni-ca 18 luglio,alla MarciaMittelwalt e

Maratona dei7 comuni,

tradizionale appuntamento di Mezzaselva. Nonostante il calodi partecipanti registrato rispetto allo scorso anno, gli

organizzatori si dicono nel globale soddisfatti della buonariuscita della manifestazione, in particolare dell’entusiasmodei maratoneti per la novità del percorso di quest’anno, che

ha toccato la cima del Monte Verena, con un dislivello di1000 metri dalla partenza. “Tutti i concorrenti, e in partico-lare i partecipanti alla maratona – commentano gli organiz-zatori – sono rimasti incantati dai paesaggi e dalla natura

su cui si sono snodati i percorsi, in particolare dai panoramimozzafiato di cui hanno potuto godere arrivando sul puntopiù alto del tracciato, al Forte Verena”. Ed ora è già tempodi guardare avanti, all’edizione del prossimo anno, che saràla trentesima per la marcia, anniversario importante che gliorganizzatori sperano di poter onorare con un degno pro-gramma, anche di contorno, che possa richiamare tantagente per partecipare a questi eventi che abbinano sport,

natura, storia e cultura del territorio. Per questo si auguranoche possano arrivare stimoli e suggerimenti da parte di tutticoloro che intendessero collaborare in vari modi perché la

manifestazione possa riuscire al meglio. - S.B.

Altopianese a lei dedicato, lacampionessa della Naziona-le Italiana di Sci Alpino GiuliaGianesini, che ha effettuatoil circuito Turcio – Turcionell’ammiraglia del Diretto-re di Corsa Pierluigi Bassoed applauditissima dai nume-rosi concittadini e tifosisportivi. Notevole la collabo-razione delle Amministrazio-ni Comunali di Asiago eGallio, che hanno offerto inpremio due cesti di prodottitipici locali ai vincitori deidue traguardi cittadini conl’Assessore allo Sport di

Asiago Franco Sella ed ilConsigliere allo Sport diGallio Giorgio Tagliaro chehanno coordinato l’iniziati-va. Importantissimo l’appog-gio delle Forze dell’Ordine Ter-ritoriali, in particolare del Co-mando Carabinieri di Asiagocon il Maresciallo AntonioTrenta ed il Comando diCanove, oltre alla Polizia Lo-cale, all’Associazione Carabi-nieri di Asiago e l’Associazio-ne Onlus Silvia, Lisa e Rober-ta. Su www.eurogrotto.it larassegna fotografica della ma-nifestazione.

Page 25: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

25Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

La nascita del gruppo Gui-de Naturalistiche Ambien-tali è per il nostro altopianoun punto di forza a favoredel turismo e non solo.Di fondamentale importan-za, per le guide, è l’esserenate e cresciute nel territo-rio sul quale vanno ad ope-rare.Leggo che per il momentole 6 Guide hanno disponibilidue calendari per i comunidi Asiago e Roana con va-rie uscite nei luoghi di mag-gior interesse naturalistico,storico ed ambientale dellanostra terra. Mi auguro cheper il prossimo anno tutti gliotto comuni presentino, ma-gari come Comunità Mon-tana, un calendario per usci-te nei siti storico-naturalistici.Intanto mi permetto qual-che suggerimento, comeprospettiva; “l’itinerario deitre altari dell’altopiano” dalpiù noto Altar Knotto ai

È estate e, si sa, arriva il caldo. Col caldo gli animi si eccita-no, e succede che le passioni esplodano. È così, stiamo assi-stendo ad un’esplosione di delitti passionali. Ecco come vie-ne raccontata dai media la strage di donne ad opera di com-pagni armati incapaci di reggere l’abbandono. Delittipassionali. Cinque in una settimana. Questa volta il colpevo-le è il caldo, perché, quando una donna viene uccisa, si cercasempre una giustificazione: prima in un possibile atteggia-mento sbagliato della donna, poi in qualche forma di disturbopsichico dell’uomo, adesso è il caldo. Ma queste spiegazioninon reggono più di fronte ai dati che tutto l’anno e a tutte lelatitudini ci accompagnano in modo drammatico. Al nordspetta un tragico primato: il 47,6% delle donne uccise in Ita-lia (147) nel 2008 vivevano qui. Quello che sfugge, che nem-meno i sociologi riescono a spiegare è: perché la violenza,perché proprio al nord? L’altra domanda è: perché, comedimostrano le analisi e i dati, nelle politiche della sicurezzamanca questa priorità d’azione? Non è soprattutto la man-canza di una priorità culturale? C’è bisogno di un altro imma-ginario del rapporto tra i sessi per fermare questo mattatoio.Cambiare la rappresentazione che si dà della donna, semprepiù oggetto. Favorire la presenza femminile nel mondo istitu-zionale, politico e produttivo. nMancano l’impegno, ancheeconomico per investire nella costruzione di un contesto di-verso, un’inversione di tendenza di un’Italia che sta diven-tando sempre più nemica delle donne. Basta citare la recen-te sentenza della Cassazione, che annulla la condanna ad unmarito violento, perchè le violenze non erano caratterizzateda «abitualità» e perchè «la condizione psicologica della mo-glie, per nulla intimorita dal marito, era solo quella di unapersona scossa, esasperata, molto carica emotivamente».Un quadro ancora più drammatico se si considera la presen-za nel territorio, sempre più alta, di donne immigrate, appar-tenenti a culture in cui la donna non ha diritti e visibilità, e cheuna volta in Italia iniziano a progettare una maggiore autono-mia. Come dimenticare Hina, ragazza pakistana, e Sanaa,

I TRE ALTARIDELL’ALTOPIANO

meno noti: l’Hanepos o in-cudine del diavolo sito inMalcesina a dominare laValsugana, poco sotto iCastelloni di San Marco elo Spitzknotto o carega deldiavolo o anche cittadelladei gnomi posto nelle vici-nanze di Stoccareddo a do-minare la selvaggiaValfrenzela e l’ultima partedella Valsugana.Il Giancarlo Bortoli nedecantò l’importanza neiracconti di natale degli anniscorsi: “…nella terra che stadentro i tre altari c’era unnido, sul quale giacevanosette uova…si dischiuserofacendone uscite sette fra-telli…”Sono certo non mancheran-no uscite negli straordinarisiti archeologici del “RiparoDalmeri” e la “Grotta diErnesto” che videro la pre-senza dei primi “altopianesi”circa 13mila anni fa.

Amerigo Baù UOMINI CHE ODIANO LE DONNE

A chi può interessare una vecchia fontana di una contrada alleporte di Asiago? L’antico lavatoio del Mosele è lì da sempre neimiei ricordi…c’è sempre stato. Fa parte della contrada daanni, forse da secoli. L’acqua limpida e fresca sgorga continua-mente, ininterrottamente…appena apro la finestra della miacamera sento quel gorgoglio incessante e ormai familiare cheriporta alla mente tanti ricordi di quand’ero bambina. Ancoraadesso se chiudo gli occhi vedo le mucche che, dopo una gior-

La vecchia fontana del Mosele in triste stato di abbandononata trascorsa nei pascoli, scen-devano giù alla fontana perconcedersi un sorso di acquafresca prima di tornare nellastalla per la mungitura serale;le donne cariche dei loro rac-colti di “salata de campo” cheandavano a lavare le prezioseerbe sotto un getto di acqua fre-sca e pulita; la signora dellacontrada che quotidianamentesi recava a sciacquare i pannial lavatoio; gli abitanti dellacontrada (e non solo) che riem-pivano i loro innaffiatoi per rac-cogliere l’acqua necessaria per irrigare gli orti; i turisti di pas-saggio che facevano scorta d’acqua per le loro borracce dopouna lunga passeggiata nei meravigliosi sentieri di Asiago; noibambini che passavamo ore a giocare alla fontana; il nonno chepasseggiava con il nipotino e si fermava davanti alla fontana araccontare di quando le donne andavano lì a lavare ipanni…ricordo di un tempo che sembra ormai lontanissimo equasi privo di importanza. Per me invece questa vecchia fonta-na rappresenta ancora adesso qualcosa di importante e ritengoche possa esserlo non solo per gli abitanti della contrada Moselema anche per tutti coloro che si trovano a passarci davanti(“foresti” e non): un’importanza che è memoria storica, ricordodi vita quotidiana, di piccoli gesti, di semplicità e di tradizioni.Basti pensare che la fontana e il “pozzetto” che la alimenta

sono lì da secoli. La cisterna,che raccoglie l’acqua della sor-gente, reca la data della sua edi-ficazione avvenuta nel 1681 equelle del 1719 e del 1924, anniin cui venne ristrutturato. Poipiù nulla…. E ora la situazionedi queste due storiche costru-zioni è veramente in uno statodi abbandono e di trascuratez-za assolute. Il logorio del tem-po e l’incuria dell’uomo hannolasciato il segno: le due vaschedella fontana hanno delle per-dite dovute a delle crepe per

cui non arrivano quasi mai a riempirsi completamente; l’acquastagnate produce una proliferazione di alghe incredibile; l’erbaalta ormai sovrasta le sponde che con il passare degli anni spro-fondano sempre più; tutto intorno c’è uno strato di fango cherende quasi impossibile avvicinarsi alla fontana senza sprofon-dare nella melma; le pietre dell’antico pozzetto si sgretolano conil passare del tempo e una buca sulla pavimentazione antistanterende pericoloso avvicinarsi sia a piedi che con l’auto. Questepoche righe le ho volute scrivere per chiedere a chi di compe-tenza di poter predisporre gli interventi necessari per “ridarevita” a questi due storici luoghi di incontro, di quotidianità, di vitasemplice di gente di contrada. Non so chi dovrebbe farequalcosa…so che si dovrebbe intervenire al più presto, visti anchei numerosi appelli fatti da molti abitanti della contrada e rimastisinora inascoltati e le promesse fatte in campagna elettoraleche sono poi cadute nel vuoto. Forse questi luoghi delle contradedovrebbero essere ricordati e valorizzati maggiormente…in findei conti sono angoli della nostra storia e di un passato cherischia sempre più di venir dimenticato in un’epoca in cui sem-bra interessare solo ciò che crea profitto e guadagno.Spero veramente che questa lettera pubblica possa restituirealla contrada Mosele la sua bella fontana con la sua acqua lim-pida e fresca, sempre pronta a dissetare chiunque ci passidavanti……anche te!!!! Michela Rela

marocchina, appena diciottenni e uccise dai padri perchèconsiderate troppo occidentalizzate? Come scordarci di Zinebuccisa a 22 anni dal marito che da sempre la maltrattava?Ricordiamo lo sdegno che questi fatti avevano destato nel-l’opinione pubblica, quanto clamore! I media in quei giorninon parlavano d’altro, anche perché era violenza d’altri, al-tre culture, che non ci apparteneva. E’ facile indignarsi perl’obbligo del velo alle donne musulmane, deploriamo il burqa,ma siamo sicuri che quello che ci spinge è la volontà digarantire ad ogni donna il diritto di fare scelte autonome elibere? Anche quando la donna decide autonomamente dirompere un legame magari violento, la nostra società è ingrado di tutelare chi sceglie di cambiare la propria vita edecide di “togliersi il velo”? Capita invece che quando ledonne, musulmane o no, anche le donne italiane, decidono di“togliere il velo” e uscire da percorsi di violenza e di isola-mento, non trovino sul loro cammino istituzioni pronte ad ac-cogliere la loro richiesta di aiuto. Sempre più spesso vediamoatteggiamenti giudicanti, basati su pregiudizi e stereotipi cheancora assegnano alla donna la colpa di aver rotto il rapportoanche quando sono evidenti e documentate le violenze ripe-tute. Troppo spesso sentiamo affermare che il comportamentoviolento si giustifica col desiderio di emancipazione delle don-ne. Sempre più spesso sentiamo parlare di ambivalenza delledonne, sentiamo parlare di madri (maltrattate dai compa-gni) che non tutelano adeguatamente i loro figli perché co-strette ad allontanarsi da casa per non subire ancora violen-ze. Il Centro Veneto Progetti Donna segue molte situazionidi questo tipo. Diverse sono state le sollecitazioni alle Istitu-zioni competenti per garantire il rispetto di questi che sonodiritti fondamentali delle persone. Le risposte sono ancoratroppo deboli. Ci chiediamo che cosa la nostra società è ingrado di fare per la protezione delle donne, cosa deve fareuna donna per non avere più paura. Allora siamo davvero sicuri che siamo contro il velo?Centro Veneto progetti donna- Auser Padova

Page 26: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

26l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8

a cura di G. Dalle Fusine

Affittasi a Padova zona Palestro ap-partamento spazioso, per 4-5 studen-ti, libero da ottobre, con 2 camere dop-pie, una camera -studio, bagno, cuci-na, dotato di lavatrice e climatizzatore,con posto bici al chiuso - 10 minuti apiedi dalla piazze, servito da autobus.Chiamare il 340 673.42.42

Assicurazioni Generali Asiago ricercagiovane età 22/33 anni da avviare allaprofessione di consulente assicurativoper Asiago e l’Altopiano. Per colloquiotelefonare al mattino allo 0424/462610

Da sabato 24 luglio a venerdì 6 agosto 2010Il 24 luglio è il 205° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 160 giorni alla fine del 2010

In centro a Cesuna vendesiampio locale da adibire a

negozio, studio, ufficio o altro.Gli interessati possono chiamare

il n. 328-94.64.526Vendesi a prezzo molto

vantaggioso banco frigo dilunghezza 4 metri, in buone

condizioni. Contattare il numerotelefonico 328-94.64.526

Sabato 24 luglio S. CristinaDomenica 25 S. Giacomo apostoloLunedì 26 SS. Anna e Gioacchino

Martedì 27 S. PantaleoneMercoledì 28 S. Nazario

Giovedì 29 S. MartaVenerdì 30 S. Pietro C.

Sabato 31 S. IgnazioDomenica 1 agosto S. Alfonso

Lunedì 2 S. Eusebio di V.Martedì 3 S. Lidia

Mercoledì 4 S. Giovanni M.V.Giovedì 5 S. Emido

Venerdì 6 Trasfigurazione del S.

Curiosità del mese: E’ l’ottavo mese del calendario civile.Possiede 31 giorni. Feste principali: giorno 15 (Ferragosto).Il dieci d’agosto ritorna la notte di San Lorenzo: la notte dellestelle cadenti. Lo sciame delle cosiddette stelle cadenti sarà visibile peralmeno tre notti. Un suggerimento a chi volesse osservarequesto spettacolo della natura: tentate di trovare zone lonta-ne dalle luci della città che con il loro bagliore danneggianoquesta magia. Nell’antico calendario Romano era il sestomese ed era conosciuto come Sextilis. Era riservato a Cerere,dea delle messi, dei raccolti e della vegetazione. Il terminediscende da Augustum, in onore dell’imperatore Augusto acui il mese venne dedicato per glorificare le sue vittorie. Il 15Agosto si celebra la festa dedicata all’Assunzione di Mariaal Cielo. In realtà Ferragosto era già una festa al tempo deiromani riservata proprio all’imperatore Ottaviano Augusto,che donò alla città, e all’impero, un ampio intervallo di pacedopo tante sanguinose guerre. In altre nazioni, in particolarein Messico gli antichi Aztechi celebravano questo momentodell’anno mangiando tacchino e schiacciate di farina di mais,che era il simbolo del sole. Coloro che prendevano parte allefeste, si lasciavano andare a danze e canti e, molte volte,partecipavano ad amplessi senza freni e inibizioni. In Europainvece, specie nel medioevo agosto veniva raffigurato da con-tadini in atto di falciare il grano e dal grano appena tagliato.Tre Santi tre: 1 AgostoSant’Alfonso Maria dè Liguori(1696-1787): nacque in Italia e fuprelato e teologo di chiara fama.Nell’anno 1732 costituì l’ordine deimissionari del Santissimoredentore, i cosiddetti redentoristi. Esercitò la funzione di vescovo delpaese di Sant’Agata dei Goti perun periodo di tredici anni, e chelasciò per motivi di salute. Ritornòallora all’interno della sua amatacongregazione, dove vi morì. IlPapa lo proclamò Dottore dellachiesa e fu canonizzato nell’anno 1839. E’ il patrono dei con-

fessori e dei teologi morali. Viene invocato per avere perse-veranza. 6 Agosto La Trasfigurazione di nostroSignore: il Vangelo riporta l’evento della trasfigurazione cheGesù subì sul monte Tabor davanti ai suoi apostoli Pietro,Giacomo e Giovanni, mentre Mosè e Elia si intrattenevanocon lui. Questo evento avvenne proprio per preparare gliapostoli alla crocifissione del loro maestro. Dice la tradizioneche pregare intensamente in questa giornata ci aiuterà avisualizzare meglio le grandi cose che vogliamo raggiunge-re. 10 Agosto San Lorenzo (III secolo): mentre era ilministro del culto della chiesa di Roma, fu arrestato contem-poraneamente al Papa Sisto II, anche se non fu giustiziatosubito. E’ ricordato per le orribili torture che subì, affinchérivelasse dove si trovava il tesoro della Chiesa. Famosa lasua risposta ai carnefici. Infatti, dopo avere radunato i poverie derelitti della Città eterna, si dice che affermò “Ecco iltesoro della Chiesa”. Ciò fece imbestialire i suoi torturatoriche lo condannarono alla graticola, fino alla morte. Da alloradivenne un martire molto conosciuto, con moltissimi devoti,che si contano in svariate parti del mondo, dove sono natemolte comunità e chiese che portano il suo nome. o Patrono del Canada; dei bibliotecari, archivisti, librai. Deirosticcieri, cuochi, e vigili del fuoco, infine degli ustionati. E’il patrono della città di Grosseto. Protettore delle vigne. In-vocato contro gli incendi.

Il contadino meteorologo e proverbiale -Se ad agosto soffia il nord, il bel tempo continua. -Se ad agosto c’è tanto sole, il raccolto sarà migliore. -Quando i polli si spulciano nella stalla è segno di pioggia.-Chi dorme d’agosto, dorme a suo costo-Dove entra il sole non entra il medico.-Agosto matura settembre vendemmia.-Si fa vino di quelle mele che subito diventan bianche.-Chi vuol aver del mosto zappi le viti in Agosto-D’agosto l’uva fa il mosto;-Per l’Assunta l’oliva è unta;-Se piove d’agosto piove olio, miele e mosto.

Risotto alle ortiche: dosi per 4 persone 320 g riso per ri-sotti, 200 g di ortiche (solo leprime foglie apicali, più tenere)una cipolla bianca, 1 l di brodo,vino bianco, burro, granapadano. Affettate sottilmente lacipolla e fatela rosolare in unapentola dal fondo spesso conuna noce di burro. Aggiungeteil riso, fatelo tostare e sfumatecon un bicchiere di vino. Fate eva-porare e bagnate con un mestolinodi brodo bollente, aggiungendone albisogno. Nel frattempo mondate leortiche, con l’ausilio di guanti in lat-

tice, e fatele cuocere brevemente a parte con un poco di burro.Quando il riso è quasi cotto aggiungere le ortiche. A cottura ultimatamantecare con una noce di burro e due cucchiaiate di grana. Serviresubito. Per quanto le ortiche sarebbe meglio raccoglierle in primave-ra, in montagna sono reperibili i germogli teneri anche ad estateinoltrata, meglio cercare in zone d’ombra, ai margini del bosco.

ARIETESiete sostenuti dal destino, che manifesta la suagentile disponibilità, favorendo ogni novità. Nel-l’amore, se volete cambiare, non avete che da

scegliere. Se invece volete consolidare un rapporto, non fatevi sfuggireun’occasione di gratificare il partner, mostrandogli un maggiore ap-prezzamento per le sue qualità, dandogli ragione, specialmente se hatorto!TORONon fatevi sfuggire nessuna occasione di evasione dalle abitudini cheormai vi pesano: potete infatti finalmente raccogliere i frutti di ciò cheavete seminato. La vostra originalità conquista chi ancora non vi cono-sce, e consolida il vostro successo, con chi vi è vicino. L’amore potreb-be aprirvi orizzonti elettrizzanti, ma non trascurate neppure le occa-sioni d’affari.GEMELLISiete in grado di prendere coscienza di quel che davvero non va, in unaquestione che vi sta a cuore, ma rispetto alla quale finora non aveteavuto sufficienti elementi di giudizio per poter imporre le vostre ragio-ni. Plutone si permette ora di cogliere al volo l’occasione adatta percambiare quello che non funziona, aumentando così anche la stima dicui godete.CANCROPermane l’aspetto favorevole di Marte, che potrebbe spingervi a inve-stire tempo e denaro in progetti ambiziosi, che hanno buone possibili-tà di andare in porto. Evitate però, sia nelle finanze che negli affetti, dipagare troppo in cambio di quasi niente. Saper abbandonare un’illusio-ne è ciò che gli astri vi suggeriscono con discrezione: sta a voi capirecome agire.LEONEIl favore del destino non sembra abbandonarvi, approfittatene peròcon moderazione, scegliendo il meglio tra le varie occasioni che avete aportata di mano. Nell’amore le conferme non vi mancano mai, maadesso ne avete quasi troppe: evitate di farvi tentare in molteplicidirezioni. Nel lavoro potrete ottenere di più.VERGINEGrazie a Saturno nel vostro segno sarete in grado di prendere unadecisione coraggiosa, che potrà riguardare sia il denaro che gli affetti:scegliete voi il settore dove preferite indirizzare il favore degli astri. Sesi tratta dell’amore, siate però attenti a non farvi abbagliare da unaapparenza ingannevole, che, se vi impegnate, decifrerete senza diffi-coltà.BILANCIANon sopravvalutate l’opinione di qualcuno che vorrebbe indurvi aprendere una decisione difficile, alla quel non siete pronti. Attenzione:sarete tentati da Urano e da Giove, che sembreranno aprirvi una portafinora sbarrata. Nell’amore, infine, se volete un cambiamento, siatedisposti a mettervi in discussione, modificando anzitutto il vostroatteggiamento interiore.SCORPIONESe volete l’aiuto di Mare, rinunciate a trattare e obbedite: sempre chesiate convinti della necessità di razionalizzare un po’ certi aspetti delvostro menage materiale e sentimentale. Una rinuncia, anche se vicosta, darà i suoi frutti. Dunque non perdete tempo: perfino i senti-menti, entro certi limiti, possono essere vissuti con maggiore realismo.SAGITTARIOUn po’ di ottimismo e più senso della realtà vi permetteranno di af-frontare con successo qualsiasi problema, sia pratico che sentimentale.Il destino vi offre molte occasioni per organizzarvi meglio, purchésiate disposti ad abbandonare abitudini superate, e forse anche danno-se. L’amore potrà darvi di più se non vi intestardirete su una pretesaimpossibile.CAPRICORNOIl destino dissemina ancora le vostre giornate di quelle eccitanti novitàche tanto vi piacciono: se in amore non siete soddisfatti del rapportoesistente, Marte potrebbe offrirvi un incontro più in linea con i vostriattuali bisogni. Muovetevi però con cautela: lo stesso Mare, infatti,potrebbe attrarvi in un tranello, in cui non cadrete se userete un po’ diattenzione.ACQUARIOSiete sempre alle prese con importanti pianeti, che si manifestanoregalandovi un maggiore potere contrattuale, molto utile per voi che,dato il vostro carattere, siete spesso soggetti a critiche. Cercate quindidi agire con saggezza per sfruttare il vostro aumentato prestigio, evi-tando gli inevitabili trabocchetti dovuti all’invidia di chi non ha levostre qualità.PESCIMarte è in aspetto positivo rispetto al vostro segno e già un vento diprimavera entra nel vostro cuore, e forse anche nel vostro portafogli:per rendere duraturo questo favore del destino, approfittate di unconsiglio, che potrebbe arrivarvi dalle persone più impensate. In amo-re non sono esclusi quei colpi di fulmine che tanto vi piacciono.

Dalle ore 8.45 di sabato 24 alle ore 8.45 di sabato 31 luglioROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello, Piazza

S. Giustina 23

FOZA: Farmacia della dr.ssa Gilda Scaffidi Militone, Via Roma 7

Dalle ore 8.45 di sabato 31 luglio alle ore 8.45 di sabato 07 agostoGALLIO: Farmacia di Gallio del dr. Stefano Dalla Valle, Via PrestinariROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura, Via Roma,9/a

In periodo di alta stagione la chiusura festivadei distributori è facoltativa, riportiamo i

nominativi dei distributori in turno di aperturaDomenica 25 luglio

ENEGO: SHELL, via RomaDomenica 1 agosto

ASIAGO: AGIP, via Verdi

Page 27: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

27Sabato 24 luglio 2010

l’Altopiano8

Una quarantina, di varie età:tanti sono stati i “bovari delbernese”, cane agile, docilee affettuoso nonostante legrandi dimensioni, che sisono ritrovati per il 1° radu-no organizzato ad Asiago adinizio luglio dal ClubAmatoriale Bovaro BerneseItalia di Velo d’Astico. Lagiornata si è svolta nella pia-na del Prunno, dove animalie padroni si sono ritrovati

Raduno al Prunno e caratteristica sfilatain centro Asiago per i Bovari del Bernese.

familiarizzando e confron-tandosi, in un’area che mol-to bene si è prestata ad ac-cogliere questi cani che untempo nelle vecchie fattoriesvizzere venivano utilizzaticome cani da traino, da guar-dia e cani conduttore di be-stiame. E proprioriconducendosi a quelli cheerano i compiti di questo ani-male, gli appartenenti al clubhanno dato vita a momenti di

Con qualchegiorno di anticipo

sul previsto èarrivata Sarah,primogenita

di Davide (Degia),uno dei nostri grafici

che lavoranoquotidianamente perrendere più bello il

nostro giornale.A lui e alla mamma

Monica lecongratulazioni di

tutta la redazione etanti auguri di felicità!

Fiocco rosa in redazione

folclore, che hanno attiratol’attenzione di molta gente,sia alla piana del Prunno pri-ma, che in centro Asiago poi,quando hanno sfilato in co-stume e con i cani che trai-navano carrettini di legnocon bidoncini del latte, fienoe spighe, lungo corso 4 No-vembre, dando così anche unsaggio delle splendide carat-teristiche comportamentali delBernese. S.B.

Greta Ferrarotto il 15 luglio scorso ha conseguito presso l’Università di Trento“Facoltà di Scienze Cognitive” con sede a Rovereto la Laurea in Scienze e Tec-niche di Psicologia Cognitiva!!! Gioiscono con lei la mamma Paola Rigoni Zurlo,papà Lele con Gabriele,le zie gli zii i cugini e lecugine, la nonna e imitici amici che tantol’hanno festeggiata!!!sei il nostro orgoglioGreta!! che questo tra-guardo così brillante-mente raggiunto ti spin-ga a completare il tuopercorso con la laureaMagistrale!!!!

In centro adAsiago Stel è si-nonimo di bellez-za per i tuoi ca-pelli, con tutte lenovità non soloper quanto riguar-da le tendenzedella moda, maanche per cure etrattamenti chegarantiscono una chiomapiù sana e dunque più bel-la. C’è aria nuova oggi daStel, in piazza Carli: ancheil look del salone è statocompletamente rinnovatonell’arredamento, risultan-do più luminoso e rilassan-te, da scoprire subito assie-me a tante nuove proposteper i capelli. Tra le grandi no-vità introdotte, frutto di unacontinua ricerca e un costan-te aggiornamento volti ad of-frire servizi dalla qualità sem-pre migliore, spicca il colorebiologico che non costringea lunghe pose: in soli 10 mi-nuti, grazie a un prodottospeciale che non contieneammoniaca, puoiavere una nuovacolorazione dal-l’aspetto assoluta-mente naturale, checopre completamen-te i capelli bianchi. An-che per l’extension vie-ne utilizzato un siste-ma innovativo, senzacheratina, con collamedicale che non ro-vina i capelli. Per la ri-costruzione di capellisfibrati, a disposizioneuna piccola piastradalla tecnologia rivo-

luzionaria che potenzia lapenetrazione del tratta-mento ristrutturante conazione combinata diultrasuoni e raggi infraros-si, che, senza l’utilizzo dicalore dona capelli sani,setosi e brillanti. Lifting peri capelli anche con il siste-ma “Ventaglio by z.oneconcept”, in esclusiva perl’Altopiano da Stel Salone: inuna sola seduta capelli per-fetti, sani, senza effetto cre-spo, e senza tagliare, graziealla particolare conformazio-ne delle lame di una forbiceche elimina solo la parte ro-vinata del capello, senza toc-care le lunghezze. Stel non

dimentica infineche è importante,oltre alla cura del-la propria bellez-za, anche quelladella natura che cicirconda, per que-sto aderisce alprogetto MilkShake, che hal’obiettivo di pianta-

re 14.000 nuovi alberi perpreservare un patrimonio na-turale come la foresta atlan-tica brasiliana: anche tu puoiavere una bustina di semi econtribuire con un piccolo ge-sto a una grande causa. Conle novità di Stel Salone sco-pri come è più facile avere ca-pelli più belli e più sani, vieniin piazza Carli 10 ad Asiago.Per qualsiasi informazionechiama lo 0424 46.23.46. Stelricorda anche Shampoo, sa-lone low cost, sempre in cen-tro ad Asiago (via MonteCengio) ideale per chi cercaservizi veloci, sempre di qua-lità, a prezzi davvero vantag-giosi. SERVIZIO REDAZIONALE

NUOVO LOOK PERIL SALONE STEL

Elena Cunico, laureatail 21 luglio 2010 in

Psicologiadell’educazione alla

Scuola SuperioreInternazionale di Scienze

della formazione aMestre. Si congratulano

il marito Giovanni,papà Rino, le sorelle

Enrica e Claudia,i nipoti, i parentie gli amici tutti.

Page 28: l’Altopiano La voce degli 8 · Cremonini RACCOLTA FUNGHI Pagina 16 Chi ci crede si faccia avanti ... “Da figlio di artigiano, vorrei poter imporre anche l’impiego di imprese

28l’AltopianoSabato 24 luglio 2010

8