le#applicazioni#della#psicologia# clinicadellasalute
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Le Applicazioni della Psicologia Clinica della Salute
A.A. 2016-‐2017
Do#.ssa Chiara Con-
A.A. 2013-14
Materiale dida3co
Capitoli: 1-‐ 16
Materiale dida3co
Criteria for Psychosomatic Research (DCPR)in the Medical Setting
Piero Porcelli & Chiara Rafanelli
Published online: 24 March 2010# Springer Science+Business Media, LLC 2010
Abstract The Diagnostic Criteria for PsychosomaticResearch (DCPR) represent a diagnostic and conceptualframework that aims to translate psychosocial variablesderived from psychosomatic research into operational toolswhereby individual patients can be identified. A set of 12syndromes was developed: disease phobia, thanatophobia,health anxiety, illness denial, persistent somatization, func-tional somatic symptoms secondary to a psychiatric disorder,conversion symptoms, anniversary reaction, irritable mood,type A behavior, demoralization, and alexithymia. The aim ofthis article is to survey the research evidence that has accu-mulated on the DCPR in several clinical settings (cardiology,oncology, gastroenterology, endocrinology, primary care,consultation psychiatry, nutrition, and community), to examineprevalence and specific diagnostic clusters of the moreprevalent DCPR syndromes, and to review their clinical utilityin terms of clinical decision, prediction of psychosocialfunctioning, and treatment outcomes. The implications forclassification purposes (DSM-V) are also discussed.
Keywords Abnormal illness behavior . Alexithymia .
Demoralization .Diagnostic criteria for psychosomaticresearch . Health anxiety . Somatization . Type A behavior
Introduction
The past decade has witnessed an increased interest in thediagnostic assessment of psychological factors that areinvolved at different levels and degrees in the onset, course,prognosis, and treatment of medical illnesses. In any fieldof medicine and clinical psychology, including psychoso-matic medicine, the effectiveness of the diagnostic processincreases to the extent that it achieves three interrelatedpurposes, namely providing clinicians with a meaningfulframework that recognizes the underlying clinical conditionbeyond the presentation of symptoms, facilitation of commu-nication among clinicians, and enhancement of decisionmaking to improve the patient’s health status [1].
However, a wide array of somatic symptoms cannot befully or even partially explained by the biomedical orpsychiatric diagnostic models [2••]. The DSM-IV classifi-cation of somatoform disorders has attracted increasing andconsiderable criticism for its failure to cover adequately theclinical phenomenon of somatization [3], conceived as thetendency to experience and communicate psychologicalconcerns in the form of physical symptoms and to seekmedical help for them [4]. A basic criticism can be expressedwith regard to one of the core concepts of somatoformdisorders implying that somatic symptoms should not besecondary to other psychiatric disorders (mainly anxiety anddepression). This view pertains to the concept of hierarchicalprinciple, according to which the somatoform symptoms areplaced at the same level as other Axis I syndromes. Thepsychological factors affecting medical condition, on theother hand, are too vague, lack specific criteria, and areplaced in the residual section of “other conditions that maybe a focus of clinical attention.” Various alternatives havebeen suggested for the DSM-V [5], including a radical
P. Porcelli (*)Psychosomatic Unit, IRCCS De Bellis Hospital,Via Turi 27, 70010 Castellana Grotte, Bari, Italye-mail: [email protected]
C. RafanelliDepartment of Psychology, University of Bologna,Viale Berti Pichat 5, Bologna 40127, Italye-mail: [email protected]
Curr Psychiatry Rep (2010) 12:246–254DOI 10.1007/s11920-010-0104-z
Capitoli: 1-‐ 16
Materiale dida3co
Pio Enrico Ricci Bi@ • Tra i fondatori della Società italiana di psicologia della salute e della rivista “Psicologia della salute”;
• Membro del comitato esecu-vo dell’European Health Psychology Society.
La Psicologia della Salute
La psicologia della salute è una branca della psicologia che si occupa dei processi rela-vi
alla salute individuale e di comunita.
La Psicologia della Salute
La psicologia della salute riguarda l'insieme dei contribu- forma-vi, scien-fici e professionali delle discipline
psicologiche alla promozione e al mantenimento della salute, alla prevenzione e al traCamento della mala3a, all'iden-ficazione delle cause e dei correla- diagnos-ci
della salute e della mala3a (Materazzo, 1980); inoltre fornisce il proprio contributo all'analisi e al
miglioramento del sistema sanitario e delle poli-che per la salute.
Interven-ons
Treatment à Prevention àPromotion
Interven-
Treatment Prevention Promotion m
alattia
stile
di v
ita
riso
rse
salute
mala3a
La Psicologia della Salute
Nasce negli Sta- Uni- nel 1976, anno in cui è stata cos-tuita la sezione 38, chiamata
Health Psychology, dell‘American Psychological Associa-on (APA).
La Psicologia della Salute • In Italia le prime importanti iniziative hanno preso piede nel 1987,
anno in cui veniva organizzato a Roma un congresso internazionale sul tema:
• “Il ruolo della psicologia della salute: riflessioni e proposte a confronto fra realtà europee”.
• Nel 1997, è stata costituita la Società Italiana di Psicologia della
Salute (finalità istituzionale: “la promozione e lo sviluppo in Italia della ricerca empirica e teorica, e delle applicazioni in psicologia della salute, e lo scambio delle informazioni fra i suoi membri e quelli di altre associazioni nazionali e internazionali”).
• La suddetta Società ha poi dato vita, nel 1998, alla rivista “Psicologia della Salute” (Zani, 2000).
La Psicologia della Salute La Psicologia della Salute si propone di privilegiare la promozione della salute, intesa come benessere complessivo nel suo contesto socioecologico; infatti la società assume un ruolo molto r i levante non solo nel determinare le possibilità e le modalità con cui il soggetto cerca di far fronte alla malattia, alla sofferenza, allo stress e ai problemi quotidiani, ma anche sul piano eziologico, ovvero nella produzione stessa dello stress e della eventuale patologia psichica e/o fisica conseguente (Amerio, 1993).
Conclusioni Partendo dal presupposto che i fa#ori psicologici sono implica- nelle cause, nella progressione e nelle conseguenze della salute e della mala3a, gli scopi principali della psicologia della salute sono:
– 1) Ricerca: comprendere, spiegare, sviluppare e testare teorie per valutare il ruolo degli aspe3 psicologici nell’eziologia della mala3a, nell’esperienza di mala@a e valutare il ruolo dei fa#ori psicologici nel tra#amento della mala3a;
– 2) Clinica: sviluppare interven- per la promozione ed il mantenimento di comportamen- salutari, del benessere e della qualita della vita di individui, gruppi e comunita; la prevenzione ed il traCamento della mala3a e del disagio psicologico.
Gl i psicologi del la salute, assumendo una prospe3va interdisciplinare, collaborano con numerosi professionis- (medici, epidemiologi, sociologi della salute, infermieri, die-s-, terapis- della riabilitazione e altri operatori socio-‐sanitari, insegnan-, educatori, specialis- della comunicazione sociale, ecc.).
Dal modello biomedico al modello biopsicosociale e oltre
Prof.ssa Chiara Con-
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Dal modello biomedico al modello biopsicosociale e oltre Il modello biopsicosociale propone un approccio
mul-fa#oriale alla salute e alla mala3a. Favorendo una cultura mul-disciplinare,
cos-tuisce un importante cornice teorica di riferimento per svaria- campi applica-vi propri
della psicologia della salute.
(tratto da
Lutge
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Cos
tanz
o, 200
3)
Quali sono
i fa#ori che
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renziale ?
• Con il dualismo mente-‐corpo la scienza classica sostenne la nozione di corpo come macchina, di mala3a come conseguenza della ro#ura della macchina, e del compito del medico come riparatore della macchina.
• IL MODELLO BIOMEDICO ASSUME CHE LA MALATTIA SIA COMPLETAMENTE SPIEGATA DALLE DEVIAZIONI RISPETTO ALLA MEDIA DI VARIABILI BIOLOGICHE (SOMATICHE) MISURABILI.
• Ipo-zza la presenza di cause biologiche per la mala3a, ponendo l’origine della patologia in una lesione d’organo dalla quale scaturiscono deficit funzionali.
• Viene confermato il dualismo cartesiano mente-‐corpo
Il modello Biomedico
Treatment Prevention Promotion m
alattia
stile
di v
ita
riso
rse
salute
mala@a
Il modello Biomedico
Il modello Biomedico si configura come interamente incentrato sul traCamento di specifiche mala3e fisiche, me#endo in secondo piano la prevenzione e il conce#o di promozione della salute
(SALUTE definita come “assenza di mala3a”).
La SALUTE è definita, nella Costituzione dell' OMS, all’interno di un Continuum benessere-‐malattia, non più come conseguenza dell’assenza di malattia, ma determinata da una molteplicità di fattori biologici, psicologici e sociali che s’influenzano e determinano reciprocamente. La salute viene a coincidere con uno “stato di benessere fisico, psicologico e sociale” (OMS, 1986).
Stato di salute e qualità di vita Non vi è ancora una concordanza d’interpretazione sui significa- dei seguen- costru3
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• Usato in contrapposizione al conce#o di disabilità (fisico e mentale)
• Eterovalutato
Salute funzionale
• Funzionamento globale • Autovalutato
Stato di salute percepito
• Costru#o mul-dimensionale
• Autovalutato Qualità di vita legata alla
salute (HrQoL)
Indicatori di esito
Salute funzionale (es. mortalità e morbosità)
semplicità
Valore ogge3vo
Stato di salute percepito
complessità
Valore sogge3vo
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Stato di salute percepito In seguito alla ridefinizione del conceCo di salute, è avvenuto uno spostamento dell’interesse dagli indicatori ogge@vi della salute verso gli indicatori sogge@vi.
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Mala+a sintomo
Persona
A2enzione clinica Assenza di mala3a Indicatore ogge3vo
Salute percepita Indicatore sogge3vo
Il tra#amento va rivolto alla persona come sistema e non solo alla componente fisica ammalata
Qualità di vita legata alla salute • La qualità di vita legata alla salute (health-‐related quality of life, HRQoL) riguarda quella varietà di aspe3 della vita che sono fortemente influenza- dai cambiamen- nel proprio stato di salute.
• Questo conceCo ingloba sia le componenQ del benessere sogge@vo sia quelle del benessere fisico ogge@vo, sia gli aspe@ che riguardano il traCamento e i suoi esiQ.
• È un costru#o mul-dimensionale che ingloba lo stato di salute percepito e le valutazioni ogge3ve sulla funzionalità.
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Le applicazioni più interessanQ del costruCo riguardano la possibilità di valutare l’impaCo della mala@a sul paziente e sulla sua vita. HRQOL fornisce informazioni uQli per favorire il miglioramento del traCamento Morbo di Parkinson principali determinan- di una scarsa HRQoL sulle quali occorrerebbe intervenire in sede di traCamento (Soh, Morris, McGinley, 2011):
• depressione, • sintomi motori, • compromissione dell’andatura, • complicanze dovute alla terapia farmacologica.
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HRQoL come prediCore di esito
• Nell’ambito dell’infer-lità emerge una consistente compromissione della qualità di vita nelle donne (vs uomini) associata (Chachamovich et al., 2010):
• forte desiderio di avere figli, • relazione scadente con il partner, • durata dell’infer-lità, • quan-tà di preceden- fallimen- nella fecondazione in vitro.
• Aspe3 di cui tenere conto per programmare interven- di sostegno psicologico rivol- specificamente alle donne.
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2
InferQlità
World Health OrganizaQon Quality of Life QuesQonnaire (WHOQOL) (The
WHOQOL Group, 1998) • Il WHOQOL produce punteggi rela-vi a qua#ro aree della Qualità di vita legata alla salute (HrQoL)
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FISICA
PSICOLOGICA
DEI RAPPORTI SOCIALI
PADRONANZA AMBIENTALE
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WHOQOL (BREVE) 1 2 3 4 5
1 Come valuta la qualità della sua vita? 2 E' soddisfa#o/a della sua salute? 3 In che misura i dolori fisici le impediscono…. 4 Ha bisogno di tra#amen- o interven-…. 5 Quanto si gode la vita? 6 In che misura pensa la sua vita…. 7 Riesce a concentrarsi con le cose che fa… 8 Quanto si sente sicuro nella sua vita di tu3.. 9 L'ambiente in cui vive è sicuro per la … 10 Ha l'energia necessaria da poter … 11 Acce#a di buon grado il suo aspe#o.. 12 Le sue risorse economiche le bastano.. 13 Le informazioni di cui dispone…. 14 Ha la disponibilità per dedicarsi ad a3vità.. 15 In che misura riesce a muoversi? 16 E' soddisfa#o/a di come dorme? 17 E' soddisfa#o/a di come riesce a fare le 18 E' soddisfa#o/a della sua capacità … 19 E' soddisfaCo/a di se stesso? 20 E' soddisfa#o/a dei suoi rappor- personali… 21 E' soddisfa#o/a della sua vita sessuale… 22 E' soddisfaCo/a del sostegno che riceve? 23 E' soddisfa#o/a delle condizioni …. 24 E' soddisfa#o/a della disponibilità… 25 E' soddisfaCo/a dei mezzi di trasporto.. 26 Quanto spesso prova dei sen-men-…
Discipline che hanno messo in discussione il modello biomedico
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Modello olis-co
Modello biopsicosociale
Modello del benessere
Medicina psicosoma-ca
Medicina comportamentale
Psicologia della salute
Science. 1977; 196, 129 - 136
Engel GF
The need for a new medical model: A challenge for biomedicine
patologia
eziologia
decorso
Enghel si riferisce e sos-ene un modello causale delle conoscenze mediche che vorrebbe essere più naturalis-co e comprensivo del MODELLO RIDUZIONISTICO LINEARE. I fenomeni clinici sono osservabili secondo processi di causazione circolare e stru2urale gerarchica.
• il modello di causalità circolare descrive come una serie di circoli di feedbak sostengono uno specifico pa#ern di comportamento nel tempo. La complessità della medicina sta nel capire quali sono le interrelazioni causali che possono essere cambiate da un giusto intervento.
• La causalità struCurale descrive una gerarchia di relazioni causa-‐effe#o unidirezionali – cause necessarie, precipitan-, forze di mantenimento e combinazioni di even-.
La scienza complessa può aiutare a capire la situazione clinica, ma la maggior parte delle volte è un modello stru#urale a guidare la pra-ca clinica.
Il modello biopsicosociale
Il conceCo di “peso rela)vo” in Medicina PsicosomaQca (Kissen,
1963) • Piu#osto che domandarsi “quali fa#ori psicologici sono associa- a una data patologia medica?” (medicina psicosoma-ca classica)
• Ci si chiede: “quali sono i fa#ori psicologici che hanno un peso rela-vo importante rispe#o ai fa#ori biomedici, nello spiegare la condizione clinica X in questo paziente?” e si include implicitamente l’idea che ogni faCore abbia un proprio PESO RELATIVO nel determinare l’esperienza clinica e l’esperienza individuale di mala3a.
• Perciò un disturbo classificato come psicosoma-co potrebbe esserlo in alcuni pazien- ma non in altri.
• Il conceCo di peso relaQvo è fondamento della moderna diagnosi in medicina psicosomaQca.
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L’ESPERIENZA DI MALATTIA illness experience (Kleinman, 1988)
• Il conce#o di peso rela-vo si collega al modo di riferire i sintomi da parte del paziente
• La narra-va dei sintomi individuali è la porta d’ingresso della diagnosi
• Kleinman (1988) parla di illness riferendosi all’esperienza vissuta di monitorare i propri vissu- corporei e valutarli come normali, preoccupan- o seri tanto da ricorrere ad un presidio sanitario.
• Kleinman chiama questa connotazione personale illness
experience 32
Disease e illness (Kleinman, 1988)
• Kleinman definisce disease come “ciò che il clinico è stato addestrato a vedere a#raverso len- teoriche”.
• Disease è in sostanza la stessa cosa della illness ma vista “dall’altra parte”, dalla parte del clinico, che traduce la narra-va del paziente interpretandola all’interno di una classificazione nosologica.
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Illness behavior
• L’esperienza di mala3a, è dotata sia di una dimensione privata, sia da una culturalmente plasmata ed implica il comportamento di mala3a (illness behavior), che consiste nel dare i n i z i o a u n t r a # am e n t o ( s t a b i l i t o autonomamente) e nel decidere quando richiedere cure sanitarie da professionis-.
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L’oggeCo della diagnosi psicosomaQca: la somaQzzazione
(Lipowski 1987) • L’ogge#o della diagnosi psicosoma-ca non riguarda la capacità di comprendere sintomi non spiegabili dal punto di vista medico; e nemmeno la valutazione della presenza di patologie psichiche indipendentemente dalla presenza di mala3e mediche.
• L’ogge#o della diagnosi psicosoma-ca è rela-vo alla soma)zzazione intesa come sintomi soma-ci connessi a sindromi psicologiche associate, per i quali il paziente si sente “malato” o “più malato” rispe#o ad altri individui con la stessa condizione medica di base.
• SomaQzzazione come tendenza a vivere e comunicare il distress psicologico in forma di sintomi somaQci, cercando aiuto medico (Lipowski 1987).
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CRITERIA FOR PSYCHOSOMATIC RESEARCH (DCPR)
IN THE MEDICAL SETTING
“Criteri per la ricerca in psicosomaQca (DCPR) in ambito medico”
di
Piero Porcelli
Abstract
• I Criteri DiagnosEci per la Ricerca in PsicosomaEca (DCPR) rappresentano un quadro diagnos-co e conce#uale che si propone lo scopo di tradurre variabili psicosociali derivate dalla ricerca in psicosoma-ca in strumenQ operaQvi aCraverso i quali poter idenQficare singoli pazienQ.
È stato sviluppato un set di 12 sindromi:
1) Nofobia, 2) Tanatophobia, 3) Ansia per la salute, 4) Negazione di mala3a, 5) Soma-zzazione, 6) Sintomi soma-ci funzionali secondari ad un disturbo psichiatrico, 7) Sintomi di conversione, 8) Reazione all'anniversario, 9) Umore irritabile, comportamento di -po A, 10) Demoralizzazione 11) Alessi-mia.
Lo scopo di questo ar-colo • è quello di esaminare i da- clinici che la ricerca ha accumulato sui DCPR in diversi contes- medici: – cardiologia, – oncologia, – gastroenterologia, – endocrinologia, – cure primarie, – consultazione psichiatrica, – nutrizione – comunità.
INTRODUZIONE
In any field of medicine and clinical psychology, including psychosomaEc medicine, the effecEveness of the diagnosEc process increases to the extent that it achieves three interrelated purposes
In tu3 i campi della medicina e della psicologia clinica, compresa la medicina psicosoma-ca, l'efficacia del processo diagnosQco aumenta quando raggiunge tre scopi interconnessi:
• providing clinicians with a meaningful framework that recognizes the underlying clinical condiEon beyond the presentaEon of symptoms;
• facilitaEon of communicaEon among clinicians; • enhancement of decision making to improve the paEent’s health status.
1. Fornire ai clinici un quadro significa-vo che riconosca la condizione clinica so#ostante al di là della presenza dei sintomi,
2. Facilitare la comunicazione tra i clinici, 3. Indirizzare gli intervenQ per migliorare lo stato di
salute del paziente.
Specialità medica Diagnosi Cardiologia Dolore toracico a-pico o non cardiaco
Odontoiatria Sindrome temporomandibolare. Dolore facciale a-pico
Otorinolaringoiatria Acufeni
Endocrinologia Sindrome ipoglicemica
Gastroenterologia Sindrome dell’intes-no irritabile. Dispepsia funzionale
Medicina interna Sindrome da fa-ca cronica
Neurologia Sindrome ver-ginosa. Cefalea tensiva
Ginecologia Dolore pelvico. Sindrome premestruale
Medicina del lavoro Ipersensibilità chimica mul-pla
Ortopedia Dolore lombare
Pneumologia Sindrome da iperven-lazione
Riabilitazione Trauma cranico chiuso (conseguenza del)
Reumatologia Fibromialgia
Medically unexplained Symptoms MUS
Per funzionale si intende una condizione clinica in cui è colpita una funzione somaQca ma senza evidenza di danno d’organo
The DSM-‐IV classificaEon of somatoform disorders has a2racted
increasing and considerable criEcism for its failure to cover adequately the clinical phenomenon of somaEzaEon, conceived as the tendency to experience and communicate psychological concerns in the form of physical symptoms and to seek medical help for them
CRITICA AL DSM-‐IV
La classificazione dei disturbi somatoformi del DSM-‐IV ha determinato un aumento di cri-cità per la sua incapacità di tenere adeguatamente conto del fenomeno clinico della somaQzzazione , concepito come la tendenza a sperimentare e comunicare preoccupazioni psicologiche in forma di sintomi fisici e di conseguenza cercando un aiuto esclusivamente medico (Lipowski ZJ :SomaEzaEon. Am J Psychiatry 1987).
CRITICA AL DSM-‐IV
A basic criEcism can be expressed with regard to one of the core
concepts of somatoform disorders implying that somaEc symptoms should not be secondary to other psychiatric disorders (mainly anxiety and depression). This view pertains to the concept of hierarchical principle, according to which the somatoform symptoms are placed at the same level as other Axis I syndromes.
Un’importante cri-ca ai Disturbi Somatoformi riguarda un
conce#o fondamentale di ques- disturbi: La regola della gerarchizzazione, secondo la quale la diagnosi di Disturbo Somatoforme si basa sull’esclusione della presenza di una patologia medica e sull’esclusione di un altro disturbo di Asse I (un’altra categoria di questo asse viene ritenuta gerarchicamente sovraordinata rispe#o ai disturbi somatoformi).
CRITICA AL DSM-‐IV
The psychological factors affecEng medical condiEon, on the other hand, are too vague, lack specific criteria, and are placed in the residual secEon of “other condiEons that may be a focus of clinical a2enEon”.
FaCori psicologici che influenzano le condizioni mediche, d'altra parte, sono troppo vaghi, mancano criteri specifici, e sono colloca- nella sezione residua di "altre condizioni che possono essere ogge#o di a#enzione clinica".
Instead of asking which psychological factors give rise to which illness, as already stated by Kissen more than 40 years ago, a different strategy may be envisaged for iden-fying pa-ents within a given illness popula-on whose psychological factors have a relevant rela-ve weight of clinical significance.
Come già affermato da Kissen più di 40 anni fa, Invece di chiedere quali fa2ori psicologici danno luogo a quale mala+a, una strategia diversa potrebbe essere u-lizzata per l'idenQficazione dei pazienQ all'interno di una specifica popolazione clinica i cui faCori psicologici hanno un peso relaQvo rilevante nel decorso clinico.
(Kissen DM: The significance of syndrome shi[ and late syndrome
associaEon in psychosomaEc medicine. J Nerv Ment Dis 1963).
Criteri diagnosQci per la ricerca in psicosomaQca (DCPR)
Seguendo questa prospe3va, i DCPR sono sta- propos- 15 anni fa da un gruppo internazionale di ricercatori in base alle constatazioni che un ampio numero di ricerche ha accumulato nel campo della medicina psicosomaQca in relazione al conce#o di: • qualità di vita, • even- di vita stressan-, • soma-zazione, • disturbi di personalità.
I DCPR consentono di idenQficare problemi psicologici nei pazienQ con patologie mediche in misura di gran lunga maggiore rispeCo alla classificazione DSM
-‐ Capacità dei DCPR di rintracciare sintomi so#o soglia; -‐ Buon predi#ore di esito di intervento medico; -‐ Possibilità di ridurre l’impa#o economico dei pazien- che si rivolgono all’assistenza sanitaria.
CONCLUSIONI
LIST OF DIAGNOSTIC CRITERIA FOR PSYCHOSOMATIC RESEARCH
• Nosofobia, • Tanatofobia, • Ansia per la salute, • Negazione di mala3a
Modalità dei pazien- di percepire, sperimentare,
valutare, e rispondere al loro stato di salute: costru#o del comportamento abnorme di
mala3a (AIB)
• Sintomi soma-ci funzionali secondari ai disordini psichiatrici,
• Soma-zzazione persistente, • Sintomi di conversione, • Reazioni agli anniversari.
Connessi al conce#o di soma-zzazione proposto
da Lipowski
• alessi-mia, • comportamento di -po A [TAB], • umore irritabile • demoralizzazione
Dimensioni psicologiche che sono state riscontrate
frequentemente e costantemente nei pazien-
internis-ci
USO DEI CRITERI DIAGNOSTICI e DELL’INTERVISTA DCPR
A V V E R T E N Z A A L L ’ U S O D E L L ’ I N T E R V I S T A STRUTTURATA: Non è possibi le un ’appl icazione meccanica de l l ’ interv is ta DCPR senza una preven-va preparazione.
Ansia per la Salute (sono richiesti entrambi I criteri A e B): A) Preoccupazione generica per una malattia, per il dolore e preoccupazioni fisiche (tendenza ad amplificare le sensazioni corporee) della durata di meno di 6 mesi; B) Preoccupazioni e paure rispondono prontamente a una rassicurazione medica appropriata, anche se nuove preoccupazioni possono comparire dopo un po’ di tempo;
Modalità di percepire, sperimentare, valutare, e rispondere allo stato di salute: costru#o del comportamento abnorme di mala3a (AIB)
Nosofobia (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Paura persistente, infondata di soffrire di una specifica malattia (es. AIDS, cancro) con dubbi persistenti nonostante indagini adeguate e rassicurazioni; B) Paure che tendono a manifestarsi con attacchi acuti più che con preoccupazioni costanti croniche, come nell’ipocondria; possono essere associati con attacchi di panico; C) L’oggetto delle paure non cambia col tempo (ossia il paziente ha paura di aver contratto sempre quella malattia, e non passa per esempio dall’AIDS al cancro) e i sintomi durano per più di 6 mesi;
Modalità di percepire, sperimentare, valutare, e rispondere allo stato di salute: costru#o del comportamento abnorme di mala3a (AIB)
Tanatofobia (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Attacchi con la sensazione di morte imminente e/o convinzione di morire presto, anche se non vi sono ragioni che giustifichino questa paura; B) Paura marcata e persistente ed evitamento di notizie che richiamano la morte (es. funerali, necrologi); l’esposizione a questi stimoli quasi invariabilmente provoca un’immediata risposta d’ansia (comportamento controfobico); C) L’evitamento, l’ansia anticipatoria e l’angoscia interferiscono significativamente con il livello d’adattamento della persona;
Modalità di percepire, sperimentare, valutare, e rispondere allo stato di salute: costru#o del comportamento abnorme di mala3a (AIB)
Negazione di malattia (sono richiesti entrambi i criteri A e B): A) Rifiuto persistente di avere un disturbo fisico e della necessità di trattamento medico (es. mancanza di compliance, ritardo nel chiedere un parere medico per sintomi fisici gravi) come reazione ai sintomi, segni, diagnosi o trattamento medico di una malattia fisica; B) Al paziente è stata fornita una spiegazione chiara e accurata della situazione medica e il modo di gestirla.
Modalità di percepire, sperimentare, valutare, e rispondere allo stato di salute: costru#o del comportamento abnorme di mala3a (AIB)
Sintomi Somatici Funzionali Secondari a un Disturbo Psichiatrico (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Sintomi di attivazione autonomica (palpitazioni, sudorazione, tremore, rossore) o di un disturbo funzionale medico (es. sindrome dell’intestino irritabile, fibromialgia, astenia neuro circolatoria) che provocano sofferenza, ripetute cure mediche o peggioramento della qualità di vita; B) Un’adeguata valutazione medica non rivela alcuna patologia organica che giustifichi la sofferenza fisica; C) Un disturbo psichiatrico (che include nella sua manifestazione i sintomi somatici descritti) ha preceduto l’esordio dei sintomi somatici funzionali (per esempio disturbo di panico e sintomi cardiaci).
Conce#o di soma-zzazione proposto da Lipowski
Somatizzazione persistente (sono richiesti entrambi i criteri A e B): A) Un disturbo funzionale medico (es. fibromialgia, stanchezza, disturbo della motilità esofagea, dispepsia, sindrome dell’intestino irritabile, astenia neuro circolatoria, sindrome uretrale), la cui durata supera 6 mesi, causa sofferenza, visite mediche ripetute e peggiora la qualità della vita; B) Sono presenti sintomi aggiuntivi di attivazione autonomica che include anche altri organi (es. palpitazioni, sudorazione, tremore, rossore) ed effetti collaterali esagerati dopo terapia medica, che indicano bassa soglia di sensibilità al dolore e alta suggestionabilità.
Conce#o di soma-zzazione proposto da Lipowski
Sintomi di conversione (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Uno o più sintomi o deficit che influenzano la funzione motoria o sensitiva, caratterizzati da mancanza di riscontro anatomico o fisiologico e/o assenza di segni o reperti di laboratorio e/o caratteristiche cliniche inconsistenti. Se sono presenti i sintomi di attivazione autonomica (es. palpitazioni, sudorazione, tremore, rossore) o di un disturbo funzionale medico (es. fibromialgia, sindrome da fatica cronica, disturbo da dismotilità esofagea, dispepsia, sindrome dell’intestino irritabile, astenia neuro circolatoria, sindrome uretrale), devono essere preminenti i sintomi di conversione, causare sofferenza o ripetute cure mediche, oppure peggiorare la qualità della vita;
Conce#o di soma-zzazione proposto da Lipowski
B) Sono presenti almeno 2 delle seguenti caratteristiche: 1. Ambivalenza in rapporto al sintomo (es. il paziente appare rilassato o indifferente quando descrive i sintomi di sofferenza) 2. Caratteristiche di una personalità istrionica (espressione, linguaggio e aspetto pittoreschi e drammatici; eccessiva dipendenza; alta suggestionabilità, rapidi cambiamenti di umore). 3. Precipitazione dei sintomi conseguente a stress psicologico, associazione di cui il paziente è inconsapevole. 4. Storia di sintomi fisici simili provati dal paziente, o osservati in qualcun altro, o desiderati in qualcun altro. C) Un’appropriata valutazione medica non rileva alcuna patologia organica che spieghi i disturbi fisici;
Conce#o di soma-zzazione proposto da Lipowski
Comportamento di Tipo A (sono richiesti entrambi i criteri A e B): A) Devono essere presenti almeno 5 delle seguenti 9 caratteristiche seguenti: 1. Grado eccessivo di coinvolgimento nel lavoro o in altre attività soggette a scadenze. 2. Sensazione costante e pervasiva dell’incalzare del tempo. 3. Impiego delle modalità espressivo- motorie (parlata rapida ed esplosiva, bruschi movimenti del corpo, tensione dei muscoli facciali, gesticolazione) che indicano la sensazione di essere sopraffatti dal tempo. 4. Ostilità e cinismo. 5. Umore irritabile. 6. Tendenza ad accelerare le attività fisiche. 7. Tendenza ad accelerare le attività mentali. 8. Alto grado di ambizione di successo e riconoscimento. 9. Alta competitività. B) Il comportamento provoca risposte fisiologiche connesse allo stress (palpitazioni, sudorazione, dolori muscolari, dolori epigastrici, disturbi intestinali, dispnea) che precipitano o esacerbano i sintomi di una malattia
Dimensioni psicologiche
Umore Irritabile (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Uno stato d’animo caratterizzato da umore irritabile che viene vissuto in brevi episodi, in particolari circostanze oppure che può essere durevole e generalizzato. Richiede un aumentato auto- controllo oppure degenera in accessi verbali o comportamenti di ira; B) L’esperienza dell’irritabilità è sempre spiacevole per l’individuo e le manifestazioni mancano dell’effetto catartico che hanno gli accessi giustificati di rabbia; C) Lo stato d’animo provoca risposte fisiologiche legate allo stress (palpitazioni, sudorazione, dolori muscolari, dolori epigastrici, disturbi intestinali, dispnea) che precipitano o esacerbano i sintomi di un disturbo medico;
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Demoralizzazione (sono richiesti tutti i criteri da A a C): A) Uno stato d’animo caratterizzato dalla consapevolezza di aver fallito le proprie aspettative (o quelle degli altri) o di non essere capace di risolvere certi problemi urgenti. Il paziente prova sentimenti di impotenza (helplessness) o disperazione (hopelessness) o si dà per vinto (living up); B) Lo stato d’animo deve essere prolungato e generalizzato (la durata deve essere almeno di un mese); C) Lo stato d’animo precede di poco il manifestarsi di un disturbo medico o esacerba i suoi sintomi;
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Alessitimia (richiesto il criterio A): A) Devono essere presenti almeno 3 delle sei caratteristiche seguenti: 1. Incapacità ad usare parole appropriate per descrivere le emozioni; 2. Tendenza a descrivere i dettagli più che gli stati d’animo (es. le circostanze di un evento piuttosto che le sensazioni); 3. Mancanza di un ricco mondo fantastico; 4. Contenuti del pensiero associati più a eventi esterni che alla fantasia e alle emozioni; 5. Inconsapevolezza delle comuni reazioni somatiche che accompagnano l’esperienza di vari stati d’animo; 6. Scoppi occasionali ma violenti e spesso inappropriati di comportamento affettivo;
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