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L’esperienza nel controllo delle diossine all’Ilva di Taranto Dott. Roberto Giua Direttore Centro Regionale Aria ARPA Puglia Convegno: INDUSTRIA E AMBIENTE Storia e futuro dello sviluppo in Italia Terni - 22/23 marzo 2012

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L’esperienza nel controllo delle

diossine all’Ilva di Taranto

Dott. Roberto Giua

Direttore Centro Regionale Aria

ARPA Puglia

Convegno: INDUSTRIA E AMBIENTE – Storia e futuro dello sviluppo in Italia

Terni - 22/23 marzo 2012

LE DIOSSINE

Con il termine «diossine» si fa riferimento a sostanze diverse con caratteristiche

chimiche e proprietà simili: le policlorodibenzodiossine – PCDD -, e i

policlorodibenzofurani – PCDF.

Le diossine sono formate da due anelli aromatici uniti tra loro da ponti ossigeno (due

per le PCDD, uno solo per i PCDF), e caratterizzati dalla sostituzione di uno o più

atomi di idrogeno con atomi di cloro.

La famiglia delle PCDD comprende 75 composti.

La famiglia chimica dei PCDF è invece formata da 135 composti.

Il composto più noto e il più tossico è rappresentato dalla

2,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina (o 2,3,7,8-TCDD)

classe di composti organici la cui formula bruta è C12H10-xClx.

Sono considerati inquinanti persistenti, in quanto sostanze molto stabili, che possono

essere distrutte solo per incenerimento o attraverso processi catalitici.

Le miscele di PCB sono state usate in un'ampia gamma di applicazioni, ad esempio

come fluidi dielettrici per condensatori e trasformatori, fluidi per scambio termico,

fluidi per circuiti idraulici, lubrificanti e oli da taglio, nonché come additivi in vernici,

pesticidi, carte copiative, adesivi, sigillanti, ritardanti di fiamma e fissanti per

microscopia.

I POLICLOROBIFENILI (PCB)

Un interesse particolare rivestono i PCB diossina-simili, caratterizzati da

un'azione tossica simile a quella della 2,3,7,8-TCDD

LA TOSSICITA’ EQUIVALENTE Grandezza tossicologica che esprime la concentrazione di una sostanza nociva in

termini di quantità equivalente a un composto standard.

LA CANCEROGENICITA’

Effetti sulla salute

Alterazioni del sistema immunitario

Alterazioni del sistema endocrino (endocrine disruptors): “agente esogeno che

interferisce con produzione, rilascio, trasporto, metabolizzazione, legame, azione o

eliminazione di ormoni naturali del corpo, responsabili del mantenimento

dell’omeostasi e della regolazione dei processi riproduttivi e di sviluppo” (European

Commission, 1996)

Porfiria per esposizione cronica subletale a TCDD

La TCDD è irritante per gli occhi, la cute e il tratto respiratorio.

Effetti, anche in tempi ritardati rispetto all’esposizione, sul sistema cardiovascolare,

sul tratto gastrointestinale, sul fegato, sul sistema nervoso e sul sistema endocrino.

Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti.

Effetti sanitari della diossina

bioaccumulo

FONTE

TRASPORTO

DEPOSITO

CONTAMINAZIONE DELL’ALIMENTO

Scarico indiretto, erosione

Combustioni

Processi Industriali

Scarico Diretto

Fonti e vie di esposizione per l’uomo

Fallout

Seveso, 1976

ICMESA

Dept. B: Production of 2,4,5-trichlorophenol TCP

Zona

A

Zona

B

Zona

R

Rif.

ICMESA

Il caso Taranto

Country Total

emission

% of

European

total

Austria 0.00147 kg 0,12

Hungary 0.0025 kg 0,21

Portugal 0.0116 kg 0,95

Sweden 0.02065 kg 1,69

Belgium 0.02968 kg 2,43

United Kingdom 0.06892 kg 5,65

Spain 0.0756 kg 6,2

Italy 0.0921 kg 7,55

Germany 0.10611 kg 8,7

France 0.21982 kg 18,03

Poland 0.246 kg 20,17

Czech Republic 0.345 kg 28,29

Activity Description Emission Air

% of

Italian

total

Combustion installations > 50

MW 0,0025 2,71

Installations for the disposal or

recovery of hazardous waste

(>10t/d) or municipal waste

(>3t/h)

0,0028 3,04

Metal industry and metal ore

roasting or sintering installations,

Installations for the production of

ferrous and non-ferrous metals

0,0868 94,25

ILVA Taranto:

88%

Anno 2004

I dati dei Registri delle emissioni

Assenza di dati sulle emissioni negli anni ‘90

93

222,5

103

71,4 73,4 76,2

106,9

92,1

0

50

100

150

200

250

2002 2003 2004 2005

g/a

nn

o

Puglia

Italia

Andamento delle emissioni di diossine

Registro INES - APAT

Fonte: Elaborazione ARPA Puglia su dati ISPRA (ex. APAT) – Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera a livello provinciale

L’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera

Monitoraggio delle diossine nei fumi emessi dall’impianto di agglomerazione

dello stabilimento siderurgico di Taranto

TARANTO SINTER PLANT STACK

Height 210 m

Internal Diameter 10 m

Flux 3 – 3.4 106 Nm3/h

Gas Temperature 100 – 180 °C

Workplace 54 m

•Salita in quota degli strumenti tramite gru da 200 ton •Salita dei tecnici mediante scala alla marinara •Sonda di prelievo da 5 m di lunghezza •6 ore di campionamento •10 – 12 ore di lavoro complessivo

Postazione di lavoro a 54 m di altezza

Attività preliminari

• Determinazione

della composizione

del gas

• Determinazione

dell’umidità dei fumi

• Misura di

temperatura e

pressione fumi

• Misura del profilo

di velocità

Campionamento:

controllo e

registrazione dei

parametri di prelievo

Recupero campione:

registrazione dei

volumi e parametri di

controllo

Campionamento

Norma di riferimento: UNI EN 1948:2006 parte 1

Norma di riferimento: UNI EN 1948:2006 parte 1

metodo: filtro - condensatore

ditale filtrante

resina

condensa Unità di controllo &

chiller

1

CAMPAGNA

12/06/2007 14/06/2007 16/06/2007

PCDD/Fs (ng I-TEQ/Nm3)

2,4 4,3 4,9

2

CAMPAGNA

26/02/2008 27/02/2008 28/02/2008

PCDD/Fs (ng I-TEQ/Nm3)

4,4 8,3 8,1

RISULTATI OTTENUTI

3

CAMPAGNA

23/06/2008 24/06/2008 26/06/2008

PCDD/Fs (ng I-TEQ/Nm3)

2,1 3,4 1,9

Introduzione

UREA

10.3 6.1

1.3 0.9

1.7 1.4

1.1

0.46

1.2 0.8

0.8 0.6

2.9

4.2

1.9 1.0

2.2 1.8

2.4 1.1

3.9 3.0

3.8

1.5

9.6

351.6

3.8

3

25.6

4.6

17.6

Campionamento dei suoli interni ad ILVA e pascoli (campagne aprile/ottobre 2008)

PCDD/F ng I-TE/Kg

PCB ng WHO-TE/Kg

Aziende zootecniche

I campionamenti vento-selettivi

Campionamenti vento-selettivi (dicembre 2009)

Masseria

Carmine

01/12/2009 PCDD/D PCB

IPA

Totali B[a]p

fg TE/Nmc fg TE/Nmc ng/Nmc ng/Nmc

sopravento 69,8 19 56,7 0,3

sottovento 206,8 61 1418,5 2,5

calma 127,5 57 402,2 2,2

Analisi dei microinquinanti nel PM10 (da maggio a dicembre 2008)

Diossine negli alimenti a Taranto

Nr. di allevamenti ovi-

caprini controllati: 16 9

conformi

7 non conformi

Nr. di analisi effettuate su

campioni prelevati in aziende

zootecniche: 84 53

conformi

31 non

conformi

Altri campionamenti (latte bovino, olio extravergine di oliva, agrumi, bietole e fave,

pescato locale e molluschi bivalvi) risultati tutti conformi

Le matrici campionate sono state: latte, prodotti a base di latte,

muscolo, fegato e grasso

Analisi degli alimenti – ASL TA

Mangiare alimenti contaminati da diossine determina effetti sanitari

immediati e/o ritardati?

Consumo giornaliero FEGATO Valori Unità Misura Note

Viscere 3 g/giorno EFSA 2008, valore medio

Contenuto di grassi 0,45 15%

Intake medio di viscere 0,01 g/giorno/Kg bw 60 kg peso corporeo

Concentrazione PCDD/F + PCB DL 279,00 pgTEQ /g grasso Valore limite:12 pg/g

% grasso contaminato 100

Esposizione alle diossine 2,09 pgTEQ /kg bw/giorno

Stima carico corporeo

Intake pgTEQ /kg bw per 3 mesi 188,33

Carico corporeo (stato stazionario al TDI) 4000

% incremento 4,71

Paese Limite di Emissione PCDD/F Commento

Austria 0,4 ng I-TEQ/m3 Applicabile ai nuovi impianti, costruiti dopo il 2001

Belgio 2.5 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti

Canada

0,2 ng I-TEQ/m3 Per i nuovi impianti

<1,35 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il 2002

<0,5 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il 2005

0,2 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti, da conseguirsi entro il 2010

Germania

0,1 ng I-TEQ/m3 Obiettivo

0,4 ng I-TEQ/m3 Limite superiore

Giappone

0,1 ng WHO-TEQ/m3 Per nuovi impianti

1 ng WHO-TEQ/m3 Per impianti esistenti

Paesi Bassi

0,4 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti

0,1 ng I-TEQ/m3 Desiderabile

UK 2 ng I-TEQ/m3 Per impianti esistenti

0,1- 0,5 ng I-TEQ/m3 Benchmark

Valori dei limiti di emissione vigenti o proposti per questa tipologia di impianti in

altri Paesi

D.Lgs. 3-4-2006 n. 152

Norme in materia ambientale.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 aprile 2006, n. 88, S.O.

Allegati alla parte quinta

Allegato I

Valori di emissione e prescrizioni

1.2. Sostanze di tossicità e

cumulabilità particolarmente

elevate

= 10000 ng/Nm3

La Legge Regionale

Art. 2 - (Valori limite di emissione nell’atmosfera)

1. In attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Aarhus, tutti gli impianti di cui all’articolo 1di

nuova realizzazione, dovranno adeguarsi ai valori limite ottenibili con l’applicazione delle

Migliori Tecnologie Disponibili. In particolare, in fase di esercizio, non devono essere superati i

seguenti valori limite di emissione, per i gas di scarico:

-Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) 0,4 ngTEQ/Nmc

2. Tutti gli impianti già esistenti ed in esercizio alla data di entrata in vigore della presente legge

devono adeguarsi ai su citati valori limite, valutati sulla base dei criteri indicati dal Protocollo di

Aarhus, secondo il seguente calendario:

Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF)

a partire dal 1° aprile 2009 2,5 ngTEQ/Nmc

a partire dal 31 dicembre 2010 0,4 ngTEQ/Nmc

3. I valori limite suddetti sono riferiti ad un tenore di ossigeno, da determinarsi per lo specifico

impianto. Tale tenore di ossigeno sarà fissato nel piano di campionamento di cui all’art. 3

La Legge Regionale 44/2008

Tarantosera, 20 febbraio 2009

Ecco come Assennato alza il limite

anti-diossine

Art. 2 - (Valori limite di emissione nell’atmosfera)

1. In attuazione di quanto previsto dal Protocollo di Aarhus, tutti gli impianti di cui all’articolo 1di

nuova realizzazione, dovranno adeguarsi ai valori limite ottenibili con l’applicazione delle

Migliori Tecnologie Disponibili. In particolare, in fase di esercizio, non devono essere superati i

seguenti valori limite di emissione, per i gas di scarico:

-Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF) 0,4 ngTEQ/Nmc

2. Tutti gli impianti già esistenti ed in esercizio alla data di entrata in vigore della presente legge

devono adeguarsi ai su citati valori limite, valutati sulla base dei criteri indicati dal Protocollo di

Aarhus, secondo il seguente calendario:

Somma di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani (PCDD+PCDF)

a partire dal 30 giugno 2009 2,5 ngTEQ/Nmc

a partire dal 31 dicembre 2010 0,4 ngTEQ/Nmc

3. I valori limite suddetti sono riferiti ad un tenore di ossigeno, da determinarsi per lo specifico

impianto. Tale tenore di ossigeno sarà fissato nel piano di campionamento di cui all’art. 3

La Legge Regionale modificata

La Legge Regionale modificata

Art. 3 – Si aggiunge:

Il protocollo integrativo dell’Accordo di programma “Area

industriale di Taranto e Statte”

Il giorno 21.04 si è tenuto presso ARPA Puglia il primo incontro con ISPRA

e ILVA per la definizione del protocollo operativo dei monitoraggi

1 luglio 2009

Emissioni di PCDD/F

Mean PCDD/F concentration (without urea): 5.4 ng I-TE /Nm3

Mean PCDD/F concentration (with urea): 2.5 ng I-TE /Nm3

Mean PCDD/F mass emission (without urea): 134 g I-TE /year

Mean PCDD/F mass emission (with urea): 64 g I-TE /year

PCDD/F STACK EMISSIONS MEASUREMENT RESULTS

Riepilogo prime campagne presso E312 e applicazione del

sistema di abbattimento ad urea

PCDD/F (ngI-TEQ/Nm3)

Riepilogo delle prime 4 campagne di misura al camino E312 dell'impianto di sinterizzazione AGL2 di ILVA

I CAMPAGNA

12/06/2007 2.4

3.87 14/06/2007 4.3

16/06/2007 4.9

II CAMPAGNA

26/02/2008 4.4

6.93 27/02/2008 8.3

28/02/2008 8.1

III CAMPAGNA - aggiunta sperimentale di

UREA

23/06/2008 2.1

2.47 24/06/2008 3.4

26/06/2008 1.9

IV CAMPAGNA - impianto a UREA a regime

21/07/2009 0.514

0.60 22/07/2009 0.469

23/07/2009 0.808

Evoluzione dei risultati delle campagne di monitoraggio presso il

camino E312 di ILVA

ULTIMI RISULTATI

CAMPAGNE DI MONITORAGGIO A CAMINO

ANNO 2011