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2 LOESCHER EDITORE Marina Polacco, Pier Paolo Eramo, Francesco De Rosa LETTERATURA TERZO MILLENNIO IL SETTECENTO E L’OTTOCENTO Temi, generi e opere della civiltà italiana ed europea Edizione rossa

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LOESCHER EDITORE

Marina Polacco, Pier Paolo Eramo, Francesco De Rosa

Letteratura terzo miLLennio

Il Settecento e l’ottocento

Temi, generi e opere della civiltà italiana ed europea

Edizione rossa

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© Loescher Editore - Torino - 2012http://www.loescher.it

I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici),di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L’acquisto della presente copia dell’opera non implica il trasferimentodei suddetti diritti né li esaurisce.

Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamentoalla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personalepossono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le RiproduzioniEditoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org.

L’editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori dal proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistentinelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all’opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste,nel catalogo dell’editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche.

Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all’art. 71 - ter legge diritto d’autore.

Maggiori informazioni sul nostro sito: http://www.loescher.it

Ristampe6 5 4 3 2 1 N2017 2016 2015 2014 2013 2012

ISBN 9788820135836

Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest’opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d’ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell’opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo:

Loescher Editore s.r.l.Via Vittorio Amedeo II, 1810121 TorinoFax 011 [email protected]

Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n. 1679-A secondo la norma UNI EN ISO 9001-2008

L’opera è il frutto del lavoro comune dei tre autori, che assieme hanno progettato e realizzato tutte le parti; Marina Polacco e Pier Paolo Eramo hanno curato in particolare la revisione finale.

Un ringraziamento particolare va a Ilaria Allegri, per le sue osservazioni, i suoi consigli e per il prezioso aiuto nella rilettura delle bozze; agli alunni e ai colleghi del Corso Serale dell’Istituto Professionale “Matteotti” di Pisa (e in particolare alla sua coordinatrice Anna Maria Agresta), che hanno collaborato in vario modo alla realizzazione di quest’opera; ai colleghi del Liceo Scientifico “Attilio Bertolucci” di Parma per i suggerimenti e l’incoraggiamento; agli studenti della classe VB (a.s. 2011/12) dello stesso Liceo, che hanno sperimentato il manuale in bozze e hanno contribuito a renderlo migliore.Ringraziamo infine Antonella Allegri, Arrigo Allegri, Francesco Allegri, Virginia Bertone, Tommaso Eramo, Sandra Garbarino, Rossana Leporati, Maurizia Morini, Alessandra Olivieri, Alessandro e Paola Polacco e tutte le persone che in qualunque modo ci hanno aiutato.

Consulenza didattica: Paola Caterina Mattioda

Coordinamento del progetto: Mario SaccoCoordinamento editoriale: Francesca AsnaghiRedazione: Davide Piretti e Aldo SimeoneProgetto grafico: Elio Vigna Design – TorinoImpaginazione: Laura RozzoniCopertina: Visualgrafika – TorinoCartografia: LS International CartographyRicerca iconografica: Valentina Ratto, Luca Bianco, Emanuela Mazzucchetti; ProEditing – TorinoFotolito: Tecnolito – Caprino Bergamasco (BG); AG Media – Milano

Stampa: Rotolito Lombarda – Via Sondrio, 3 – 20096 Seggiano di Pioltello (MI)

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Presentazione

Non per l’onore degli antichi dèiNé per il nostro ma difendeteci.

Tutto è ormai un urlo solo.Anche questo silenzio e il sonno prossimo.

[…]Rivolgo col bastone le foglie dei viali.

Quei ragazzi mesti scalciano una bottiglia.Proteggete le nostre verità.

F. Fortini, E questo è il sonno.

”Letteratura Terzo Millennio nasce dalla nostra lunga esperienza di insegnamento nelle scuole secondarie superiori, con l’intento di avvicinare i giovani lettori ai testi più belli e significativi della tradizione occidentale, alle opere e agli autori che vorremmo portare con noi nel prossimo futuro, perché contribuiscono a fondare la nostra identità di cittadini italiani ed europei del terzo millennio. Discendono da qui le idee-chiave di questa letteratura:

u centralità del testo: il cuore del libro sono i testi di autore, la loro lettura e la loro interpretazione, non un astratto concentrato nozionistico di storia letteraria;

u profondità e non enciclopedismo: sono approfonditi e sviluppati i temi e gli ar-gomenti più significativi, senza alcuna pretesa di esaustività; vengono citati solo i nomi e le date essenziali;

u opere fondamentali: degli autori più importanti, italiani e non, viene trattata in modo approfondito una sola opera (al massimo due), piuttosto che l’intera loro produzione;

u dimensione europea: moltissimi tra i testi proposti sono di autori stranieri, ana-lizzati con la stessa cura dedicata a quelli italiani, in modo da mantenere un punto di vista realmente sovranazionale;

u identificazione di grandi temi: ampio spazio è dedicato alla rappresentazione letteraria e artistica di periodi, eventi e movimenti particolarmente significativi della storia e della tradizione culturali italiane ed europee;

u multidisciplinarità: la filosofia, la pittura, l’architettura, la scultura, l’opera e la canzone affiancano la letteratura, con attenzione alla specificità dei diversi lin-guaggi, ma anche alle loro possibili intersezioni;

u comprensibilità: il linguaggio adottato è quanto più possibile semplice e chiaro, alieno da tecnicismi e voli retorici;

u modularità: i capitoli, tra loro indipendenti, incoraggiano la costruzione di per-corsi personalizzati.

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L’opera è suddivisa in tre volumi, che trattano rispettivamente i periodi Dalle origini al Seicento (1), Il Settecento e l’Ottocento (2) e Il Novecento (3). La struttura è semplice e lineare, basata su sezioni ordinate cronologicamente, suddivise in quattro modu-li che si ripetono sempre identici, in maniera da aiutare lo studente ad orientarsi facilmente: Il contesto; I temi, le idee; I modi, i generi; Le opere, gli autori.

uIl contesto èuncapitolointroduttivo,cheinquadraogniepocaattraversotrepuntidivista:La storia, Le idee e Lo spazio letterario e artistico.Nerisultaunveroepropriomanualesinteticodiciviltàeletteraturachecontienelecoordinateessenzialidelperiodostudiato,conaperturealleartifigurativeeallamusica.

uI modi, i generi delineanol’evoluzionedeiprincipaligeneriletterariapartiredallapresentazionedidueopiùopereesemplari.

uI temi, le idee sonocapitolicheesploranoitemi-chiavedellediverseepocheattraversosaggi,manifesti,testiletterari,opered’arteecanzoni.

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L’età delle rivoluzioni 1 Prima della rivoluzione: una società agricolaFin dai tempi del Neolitico, quando l’uomo primitivo aveva imparato a coltivare la terra e a non affidarsi semplicemente alla caccia, alla pesca e alla raccolta delle piante nate spontaneamente, l’agricoltura era stata la base dell’economia. Anche nelle società an-tiche e nel Medioevo esistevano la produzione artigianale e il commercio, ma fabbri, muratori, carpentieri, falegnami, tessitori, cambiavalute, mercanti di spezie, vasai, orefici erano in genere ritenuti inferiori, per prestigio sociale e per potere politico (sebbene a volte potessero essere persino più ricchi), alla classe aristocratica o nobiliare, principale proprietaria terriera.

L’unica vera ricchezza era considerata la terra, proprio perché al possesso di essa era legata l’agricoltura, e da questa dipendeva la sopravvivenza della comunità: avere una pro-duzione sufficiente al fabbisogno locale, evitare il rischio di carestie e la morte per fame erano gli obiettivi principali del sistema economico. Non si coltivava la terra per accumu-larne i prodotti e aumentare il guadagno, ma per rispondere al fabbisogno comune, per sopravvivere. La terra di per sé era la ricchezza, e questo bastava. Chi possedeva la terra ne aveva in genere così tanta (predominavano, infatti, i latifondi, cioè le proprietà terriere di enorme estensione), da non avere bisogno di altro: per questo si parla di economia “di sussistenza” o “chiusa”. A volte i grandi proprietari potevano persino decidere di lasciare incolta buona parte dei loro possedimenti, perché – come si è detto – a contare era la terra in sé e non il suo prodotto. Il cibo sarebbe comunque stato sempre più che abbondante per i proprietari stessi: solo per gli altri poteva non essere sufficiente…

nascita e affermazione di un nuovo modello economicoQuesta struttura economica (definita “economia agricolo-artigianale”) subisce, nel corso del Settecento, una straordinaria trasformazione che viene indicata, nel suo insieme, come “rivoluzione industriale”. Il termine “rivoluzione” viene utilizzato proprio per sottolineare la rapidità e la profondità della trasforma-zione, che riguarda tutti gli aspetti della vita umana: il modo di produrre, i rapporti tra i diversi gruppi sociali e tra l’uomo e la natura, il sistema politico, la mentali-tà e la cultura. Alla base di tutto questo processo sta l’affermazione di un’econo-mia industriale, centrata sulla fabbrica. Il primo paese a esserne interessato è l’Inghilterra, che gode di una situazione di vantaggio grazie a diversi fattori: il com-mercio fiorente e la ricchezza diffusa che ne deriva, le trasformazioni già in atto nel settore agricolo, l’esistenza di una discreta rete interna di comunicazioni, un sistema politico particolarmente avanzato.

l’agricoltura come base dell’economia

la terra: unica forma di ricchezza

la nascita dell’economia industriale in inghilterra

La storiaTramonTo dell’anTico regime

il settecento: l’età delle rivoluzioniIl Settecento è stato definito, ben a ragione, “l’età delle rivoluzioni”, per sottolineare le grandiose trasformazioni che, nel corso del xviii secolo, hanno sconvolto l’Occidente europeo da tutti i punti di vista: economico, sociale e politico.

u Sul piano economico abbiamo la fine dell’economia chiusa basata sull’agricoltura e il trionfo dell’industrializzazione e del capitalismo.

u Sul piano sociale si assiste all’ascesa della borghesia e al passaggio dai ceti alle classi.u Sul piano politico le monarchie assolute vengono soppiantate dal moderno Stato borghese.

Queste trasformazioni segnano, nella storia dell’umanità, una frattura fondamen-tale. Ciò vuol dire che, se un uomo del Trecento si fosse trovato catapultato nel primo Settecento, avrebbe trovato un mondo tutto sommato abbastanza simile al proprio, nel quale sarebbe riuscito bene o male a orientarsi; al contrario, nel mondo di fine Settecento avrebbe creduto di trovarsi in un paese di folli. Lo stesso vale per noi: mentre il mondo pre-settecentesco ci appare del tutto diverso dal nostro, il mondo di fine Settecento comincia ad avere tratti che riconosciamo come familiari: è l’inizio dell’èra contemporanea. Ovviamente una simile trasformazione non avvenne da un momento all’altro, né in maniera uniforme. Per decenni il vecchio e il nuovo convissero fianco a fianco; alcuni paesi continuarono a rimanere in una fase pre-moderna mentre altri balzarono in avanti bruciando le tappe (è il caso soprattutto dell’Inghilterra); all’interno di uno stesso paese, a zone più avanzate e dinamiche si contrapponevano vaste sacche in cui sembrava che il tempo si fosse fermato.

Una società in movimento

Una svolta nella storia

dell’umanità

Anonimo, Miniera di carbone a cielo aperto in Gran Bretagna

1790 ca (Liverpool, Walker Art Gallery). È visibile la pompa a vapore inventata

da Thomas Newcomen.

Noi riteniamo che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti

inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. Che ogni qualvolta una qualsiasi

forma di Governo tenda a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo

Governo, che si fondi su quei princìpi e che abbia i propri poteri ordinati in quella guisa che gli sembri più idonea

al raggiungimento della sua sicurezza e felicità.Dichiarazione d’indipendenza delle colonie inglesi d’America

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1. l’età delle rivoluzioni

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L’età delle rivoluzioni1

La storiaTramonTo dell’anTico regime

i il settecento: l’età delle rivoluzioniIl Settecento è stato definito, ben a ragione, “l’età delle rivoluzioni”, per sottolineare legrandiose trasformazioni che, nel corso del xviii secolo, hanno sconvolto l’Occidente europeo da tutti i punti di vista: economico, sociale e politico.

u Sul piano economico abbiamo la fine dell’economia chiusa basata sull’agricoltura e il trionfo dell’industrializzazione e del capitalismo.

u Sul piano sociale si assiste all’ascesa della borghesia e al passaggio dai ceti alle classi.u Sul piano politico le monarchie assolute vengono soppiantate dal moderno Stato borghese. politico le monarchie assolute vengono soppiantate dal moderno Stato borghese. politico

Queste trasformazioni segnano, nella storia dell’umanità, una frattura fondamen-tale. Ciò vuol dire che, se un uomo del Trecento si fosse trovato catapultato nel primo Settecento, avrebbe trovato un mondo tutto sommato abbastanza simile al proprio, nel quale sarebbe riuscito bene o male a orientarsi; al contrario, nel mondo di fine Settecento avrebbe creduto di trovarsi in un paese di folli. Lo stesso vale per noi: mentre il mondo pre-settecentesco ci appare del tutto diverso dal nostro, il mondo di fine Settecento comincia ad avere tratti che riconosciamo come familiari: è l’inizio dell’èra contemporanea. Ovviamente una simile trasformazione non avvenne da un momento all’altro, né in maniera uniforme. Per decenni il vecchio e il nuovo convissero fianco a fianco; alcuni paesi continuarono a rimanere in una fase pre-moderna mentre altri balzarono in avanti bruciando le tappe (è il caso soprattutto dell’Inghilterra); all’interno di uno stesso paese, a zone più avanzate e dinamiche si contrapponevano vaste sacche in cui sembrava che il tempo si fosse fermato.

Una società in movimento

Una svolta nella storia

dell’umanità

Noi riteniamo che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti

inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. Che ogni qualvolta una qualsiasi

forma di Governo tenda a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo

Governo, che si fondi su quei princìpi e che abbia i propri poteri ordinati in quella guisa che gli sembri più idonea

al raggiungimento della sua sicurezza e felicità.Dichiarazione d’indipendenza delle colonie inglesi d’America

politico particolarmente avanzato.

Anonimo, Miniera di carbone a cielo aperto in Gran Bretagna

1790 ca (Liverpool, Walker Art Gallery). È visibile la pompa a vapore inventata

da Thomas Newcomen.

L’Italia s’è desta: la costruzione dell’idea nazionale10

Una gente che libera tutta,O fia serva tra l’Alpe ed il mare; Una d’arme, di lingua, d’altare, Di memorie, di sangue e di cor.

Alessandro Manzoni

”“

in brevelVienechiamato“Risorgimento” il periodo (trail1820eil1861)cheportaallacostituzio-nedellostatonazionaleitaliano.

lL’ideanazionaleaffondalesueorigininelperiodo na-poleonico,quandoperlaprimavoltafucostituitounRegnod’Italia;dopoi moti liberalideglianniVentieTrenta,siformòapocoapocounacoscienza nazio-nale,chediventòun vero e proprio progetto politico.Questofuraccoltodallamonarchiapiemontese,che,grazieall’alleanzaconlaFranciaeaunasignificativamobilitazionepopolare,lotrasformòinrealtà.lIlprogettonazionaleitalianofuilfruttodiun’elabo-razione delle classi borghesi,colteecittadine,senzaquasialcunapartecipazionedellemasserurali,so-prattuttomeridionali,cherestaronosempreestraneealmovimentorisorgimentale.lLastessaidentitànazionaleitalianacomefondamen-todelfuturostatofu un’“invenzione romantica” di decine di scrittori e artistisullabasedellastoriaedellaculturaitalianedelpassato.

Le tappe del RisorgimentoCome altri paesi del mondo, anche l’Italia conobbe nell’Ottocento un complesso movi-mento nazionale che, in cinquant’anni, portò i nove stati della penisola usciti dal Congres-so di Vienna a riconoscersi in un’unica nazione, sotto la monarchia piemontese. Questo processo non fu né unitario né semplice né lineare: conobbe momenti di grande accele-razione e anni di stasi, si scontrò con problemi e ostacoli apparentemente insormontabili, scatenò grandi conflitti ideologici, politici e sociali; costò la vita, la libertà e l’integrità fisica e psicologica a migliaia di persone. Però riuscì. E fu la meritata conquista di tanti uomini e donne che vi spesero l’intera loro vita, come mai più forse accadrà in Italia negli anni a venire. Oltre alla triade Cavour, Garibaldi e Mazzini, che, con il re Vittorio Emanuele II di Savoia, possono essere considerati i maggiori artefici del progetto, sono innumerevoli le figure che diedero il loro fondamentale contributo alla costruzione dell’Italia con il pensiero, l’opera o l’azione: dagli scrittori ai musicisti, dai pittori agli artigiani, ai liberi professionisti, agli studenti universitari, agli ufficiali, ai soldati, ai volontari.Nella storia del Risorgimento italiano possiamo distinguere almeno sei fasi.u Prima fase (1796-1814): la voglia di Italia. L’idea di un’Italia unita si concretizza per la prima volta con le campagne napoleoniche del 1796-1799. Gran parte degli stati dell’Italia settentrionale (Lombardia, Emilia-Romagna e – solo marginalmente – Ve-neto e Toscana) vengono unificati da Napoleone nel 1797 sotto il nome di Repubblica Cisalpina, con capitale Milano, diventata poi Repubblica italiana e infine Regno d’Italia, destinato a durare fino al 1814. Vita brevissima hanno invece altri famosi tentativi, co-me la Repubblica veneziana (finita con il trattato di Campoformio) e quella napoletana, soffocata nel sangue dalle truppe borboniche. Questi stati costituiscono comunque, nell’immaginario patriottico italiano, il primo vero esperimento unitario (tra l’altro nel 1802 era stato adottato il tricolore bianco, rosso e verde), anche se la loro esistenza era esclusivamente legata alla presenza militare della Francia. Crollato Napoleone, il Congresso di Vienna infranse tutti i sogni nazionali, imponendo i vecchi confini e i vecchi sovrani. Il periodo napoleonico tuttavia era stato la prima vera scuola poli-

L’unificazione nazionale e i suoi eroi

Le tappe principali

GiovanBattistaBiscarra,Partenza di Silvio Pellico e Piero Maroncelli per lo Spielberg,xixsecolo(Torino,MuseodelRisorgimento).SilvioPellicoePieroMaroncelli,accusatidiappartenereallaCarboneria,sonoprocessatiecondottiallafortezzaaustriacadelloSpielberg,

Viva l’Italia,1848,vignettasatirica(Milano,CivicaRaccoltadiStampeBertarelli).

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27110. l’italia s’è desta: la costruzione dell’idea nazionale

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L’Italia s’è desta:la costruzione dell’idea nazionale10

Una gente che libera tutta,O fia serva tra l’Alpe ed il mare;Una d’arme, di lingua, d’altare,Di memorie, di sangue e di cor.

Alessandro Manzoni

”“

in brevelViene chiamato “Risorgimento” il periodo (tra il 1820 e il 1861) che porta alla costituzio-ne dello stato nazionale italiano.

lL’idea nazionale affonda le sue origini nel periodo na-poleonico, quando per la prima volta fu costituito unRegno d’Italia; dopo i moti liberali degli anni Venti eTrenta, si formò a poco a poco una coscienza nazio-nale, che diventò un vero e proprio progetto politico.Questo fu raccolto dalla monarchia piemontese, che,grazie all’alleanza con la Francia e a una significativamobilitazione popolare, lo trasformò in realtà.lIl progetto nazionale italiano fu il frutto di un’elabo-razione delle classi borghesi, colte e cittadine, senzaquasi alcuna partecipazione delle masse rurali, so-prattutto meridionali, che restarono sempre estraneeal movimento risorgimentale.lLa stessa identità nazionale italiana come fondamen-to del futuro stato fu un’“invenzione romantica” di decine di scrittori e artisti sulla base della storia edella cultura italiane del passato.

Viva l’Italia, 1848, vignetta satirica(Milano, Civica Raccolta di Stampe Bertarelli).

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L’eroe nel divenire del mondo: il romanzo di formazione12

in breve

l Il romanzo di formazione è uno dei generi narrativi di maggior successo dell’Ot-

tocento. Nasce in Germania alla fine del Settecento e raggiunge l’apice della sua

fortuna nella prima metà del secolo successivo.

l La caratteristica specifica del romanzo di formazione è la rappresentazione della

gioventù, un’età della vita che acquista grande rilievo nella società borghese.

l L’eroe tipo del romanzo di formazione è il giovane che si appresta a fare

il suo ingresso nel mondo: è un eroe in divenire; la trama racconta la sua

maturazione e il suo approdo all’età adulta.

l Il romanzo di formazione rappresenta in maniera esemplare le carat-

teristiche positive e i limiti della società moderna, ne mette in evidenza

le contraddizioni e si interroga sul rapporto fra la società stessa e

l’individuo.

l Il genere assume caratteri differenti a seconda dei vari conte-

sti nazionali; esistono comunque due grandi varianti: una positiva

(l’eroe si “forma”, cresce e trova il suo corretto posto nel mondo)

e una negativa (il processo di formazione fallisce e l’eroe rimane

emarginato o muore).

Beato colui che in gioventù è stato giovane e, al tempo giusto, è

maturato, e ha saputo sopportare a poco a poco, con gli anni,

il freddo della vita; colui che non si è abbandonato a strani

sogni, che non si è estraniato dalla mondana plebaglia, che a

vent’anni è stato un elegante o un abile corteggiatore, a trenta

s’è sposato bene; a cinquanta s’è liberato dai debiti privati

e dagli altri; che ha raggiunto la gloria, i denari, e i gradi,

tranquillamente e al momento opportuno; di cui tutta la sua

epoca ha confermato: NN è una persona eccellente!

Alexandr S. Puskin

La scoperta della gioventù

Nella società precedente alle rivoluzioni del Settecento le fasi della vita sono marcate

in maniera diversa rispetto alla società che definiamo “moderna” e di cui ci stiamo ora

occupando. Nel primo caso il passaggio dall’infanzia all’età adulta avviene da un giorno

all’altro, spesso attraverso riti detti appunto “di passaggio” – o “di iniziazione” – anche

cruenti (prove di coraggio e di resistenza per i maschi, ad esempio). La gioventù non ha

specifiche connotazioni: è semplicemente la fase che precede la maturità; il passaggio

dall’una all’altra fase è scontato, meccanico, perché non ci sono diverse possibilità di

divenire: si diventa adulti in una sola maniera, ovvero come sono adulti i padri.

Nella società moderna questo meccanismo quasi automatico viene meno: ognuno

può scegliere cosa vuole essere e tentare di diventarlo. La gioventù diviene allora la fase

più significativa della vita, perché è il momento in cui ogni individuo deve cercare la sua

strada, definire la sua personalità, trovare il suo posto nel mondo. Ovviamente questo vale

in primo luogo per la borghesia, non certo per gli aristocratici, che difendono invece la

continuità della stirpe e il perpetuarsi dei privilegi e dei ruoli sociali; né tanto meno per

i ceti più umili, per i quali è molto più difficile modificare la propria condizione sociale.

Si può dire dunque che la gioventù è una scoperta della borghesia, e ne rappresenta la

forma esemplare: l’eroe borghese modello è il giovane che si appresta a fare il suo in-

gresso nel mondo.

Un eroe in divenire

Proprio questa “scoperta” è alla base dello straordinario successo, tra fine Settecento

e prima metà dell’Ottocento, di una particolare forma narrativa, la cui caratteristica

specifica è appunto la rappresentazione della gioventù: il romanzo di formazione. La

novità non è tanto il dato in sé (anche prima esistevano opere centrate su personaggi

giovani), quanto il fatto che proprio il loro essere giovani è il tema centrale del racconto.

Si tratta di una radicale inversione di prospettiva. Il personaggio romanzesco tradizio-

nale è immobile, rimane sempre uguale a se stesso. Le peripezie della trama possono

modificarne radicalmente il destino e la posizione sociale, ma non ne trasformano il

carattere e la personalità.

Nel romanzo di formazione la trama è centrata invece proprio sull’evoluzione

dell’eroe protagonista: attraverso vicissitudini più o meno dolorose, egli impara a conoscere

se stesso e gli altri, cerca il suo posto nel mondo, insegue la sua realizzazione – sentimen-

tale, artistica, professionale. Interviene a questo punto il secondo elemento caratteristico:

la connessione tra divenire individuale e divenire storico. La trasformazione dell’eroe non

è solo interiore e privata, ma è strettamente intrecciata all’evolversi della realtà storica e

sociale della sua epoca.

Il terzo aspetto che caratterizza il nostro genere è allora proprio il fatto di rappresen-

tare il divenire storico, in un particolare e specifico momento: il passaggio dalla società ari-

stocratica d’Ancien régime alla società borghese moderna. Attraverso il percorso formativo

dell’eroe protagonista, il romanzo si interroga sulla collocazione del singolo rispetto alla

comunità, sul rapporto tra individuo e società: è possibile conciliare aspirazioni individuali

e norme collettive, desiderio di originalità (io sono diverso da tutti gli altri, sono unico e

irripetibile) e desiderio di normalità (io sono normale, sono come tutti gli altri)? La società

borghese dà veramente l’opportunità di realizzare se stessi nella maniera migliore? Che

posto occupano i sogni e gli ideali? A che cosa bisogna rinunciare per essere ammessi a

fare parte del corpo sociale?

Iniziazione e riti di passaggio

Dall’iniziazione alla formazione

Rappresentare la gioventù

Il divenire dell’eroe nel divenire del mondo

Il significato della trama

Giuseppe Bertini, Ritratto di giovane,

1871, olio su tela (Collezione Massimo Vezzosi).

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35912. l’eroe nel divenire del mondo: il romanzo di formazione

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L’eroe nel divenire del mondo: il romanzo di formazione12

in breve

Il romanzo di formazione è uno dei generi narrativi di maggior successo dell’Ot-

. Nasce in Germania alla fine del Settecento e raggiunge l’apice della sua

fortuna nella prima metà del secolo successivo.

La caratteristica specifica del romanzo di formazione è la rappresentazione della

un’età della vita che acquista grande rilievo nella società borghese.

L’eroe tipo del romanzo di formazione è il giovane che si appresta a fare

il suo ingresso nel mondo: è un eroe in divenire; la trama racconta la sua

maturazione e il suo approdo all’età adulta.

Il romanzo di formazione rappresenta in maniera esemplare le carat-

teristiche positive e i limiti della società moderna, ne mette in evidenza

le contraddizioni e si interroga sul rapporto fra la società stessa e

l’individuo.

l Il genere assume caratteri differenti a seconda dei vari conte-

sti nazionali; esistono comunque due grandi varianti: una positiva

(l’eroe si “forma”, cresce e trova il suo corretto posto nel mondo)

e una negativa (il processo di formazione fallisce e l’eroe rimane

emarginato o muore).

Beato colui che in gioventù è stato giovane e, al tempo giusto, è

maturato, e ha saputo sopportare a poco a poco, con gli anni,

il freddo della vita; colui che non si è abbandonato a strani

sogni, che non si è estraniato dalla mondana plebaglia, che a

vent’anni è stato un elegante o un abile corteggiatore, a trenta

s’è sposato bene; a cinquanta s’è liberato dai debiti privati

e dagli altri; che ha raggiunto la gloria, i denari, e i gradi,

tranquillamente e al momento opportuno; di cui tutta la sua

epoca ha confermato: NN è una persona eccellente!

Alexandr S. Puskin

Giuseppe Bertini, Ritratto di giovane,

1871, olio su tela (Collezione Massimo Vezzosi).

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l Il romanzo di formazione

tocento. Nasce in fortuna nella prima metà del secolo successivo.

l La caratteristica specifica del romanzo di formazione è

gioventù, un’età della vita che acquista grande rilievo nella società borghese.

l L’eroe tipo del romanzo di formazione è

il suo ingresso nel mondo

maturazione

l Il romanzo di formazione rappresenta in maniera esemplare

teristiche positive e i limiti della società moderna

le contraddizioni e si interroga sul rapporto fra

l’individuo

lsti nazionali; esistono comunque

(e una negativa (

emarginato o muore

Giuseppe Bertini,

1871, olio su tela (Collezione Mas

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Page 5: Letteratura terzo miLLennio - Loescheropere.loescher.it/...LetteraturaTerzoMillennio... · Letteratura Terzo Millennio nasce dalla nostra lunga esperienza di insegnamento ” nelle

uLe opere, gli autorisonocapitolidedicatialleoperepiùimportantidellatradizioneletterariaitalianaedeuropea,conunaintroduzioneall’autoreeun’ampiasceltaantologica.

uOgnivolumecontienedellepaginedimetrica e retorica,chefornisconoglistrumentiessenzialiperlacomprensioneel’analisideitesti.

uTuttelesezionisonointrodottedatre tavole sinottiche cheneillustranoesintetizzanoilcontenuto(autorieopere;collocazionegeograficaecronologicadeitesti;raggruppamentoperareetematiche).

I. Metrica: versi, sillabe, accentiLa caratteristica più evidente della poesia consiste nella particolare segmentazione del discorso: l’an-dare a capo prima del margine può essere consi-derato, da un certo punto di vista, il suo elemento fondante. Il termine “verso”, che indica l’unità minima di ogni poesia (ogni riga di testo), deriva infatti dal latino vertere, che significa “voltare, tornare indie-tro, andare a capo”. Tuttavia la particolare segmentazione del discorso è un carattere fondamentale ma non sufficiente; il verso non è solo una riga di scrittura interrotta, ma si basa sulla combinazione di due elementi: il numero delle sillabe e la posizione degli accenti (per questo la metrica italiana si definisce sillabico-accentuativa). La prima operazione da compiere è dunque quella di dividere in sillabe le parole che compongono ogni verso. Quando le sillabe sono composte da una sola vocale e da una o più con-sonanti la scansione è facile (ca-sa, ta-vo-lo). Se ci sono due o più vocali vicine all’interno della stessa sillaba, abbiamo due possibilità:

sineresi, quando le due vocali si considerano come una sola sillaba, nei seguenti casi:

- tutti i dittonghi, cioè tutti i casi in cui una vocale debole (i-u) si incontra con una voca-le forte (a-e-o) o con un’altra vocale debole. Attenzione: quando il dittongo cade in fine di verso ed è accentata la prima vocale, per convenzione si contano due sillabe (mi-o, fu-i, ma-i, su-o, lu-i);- il nesso costituito da due vocali deboli più una vocale forte (giuo-co).

dieresi, quando le due vocali si considerano come due sillabe (la dieresi è segnalata da due puntini sulla vocale solo quando rappresenta un’eccezione alla regola), nei seguenti casi:

- il nesso vocale forte + vocale forte (pa-e-se);- il nesso di due vocali separate da ‘i’ conso-nantica (gio-ia, no-ia).

Quando si incontrano due vocali appartenenti a due parole diverse, (la fine di una parola e l’inizio della successiva) si ha:

sinalefe quando le due vocali contano come una sillaba (A-mor - ch’a - nul-lo a-ma-to a-mar - per-do-na). dialefe quando le due vocali rimangono distinte

(caso raro, che costituisce l’eccezione alla regola).

L’altro carattere che determina la qualità del verso, oltre al numero di sillabe, è la disposizione degli accenti. Per identificare lo schema accentuativo del verso è necessario riconoscere le sillabe accentate, cioè quelle pronunciate con più energia, chiamate “toniche”. Nella maggior parte delle parole italiane l’accento cade sulla penultima sillaba (la parola si dice piana): can-ti-na, pen-nel-lo. Più raramente cade sull’ultima sillaba (le parole si dicono tronche: pe-rò, per-ché) o sulla terz’ultima (parole sdrucciole: ta-vo-lo, vi-cen-de-vo-le). Ancora più raro è l’accento in quart’ultima posizione (parole bisdrucciole: pren-di-me-ne). Poiché in italiano le parole sono per la maggior parte piane, i versi prendono il nome dalla loro forma più comune: il settenario si chiama così quando è piano (cioè termina con una parola piana) ed è di sette sillabe; ma un settenario tronco (ter-minante con una parola tronca) è di sei sillabe; un settenario sdrucciolo (terminante con una parola sdrucciola) è di otto sillabe. Per questo dire che un settenario è un verso di sette sillabe è corretto solo in parte. È meglio dire che un settenario è un verso in cui l’ultima sillaba accentata è la sesta.Per individuare gli accenti di un verso bisogna rico-noscere le sillabe toniche; ma tra gli accenti alcuni sono principali e sono determinanti per individuare il verso, altri sono secondari, di minore importan-za. Bisogna saper riconoscere dunque gli accenti principali: solo questi individuano infatti lo schema accentuativo del verso. In alcuni casi è abbastanza facile: ad esempio, si considerano di solito privi di accento metrico articoli, preposizioni, congiunzio-

Strumenti di metrica e di retorica

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A tutti i livelli dell’opera (sezioni, moduli e capitoli) abbiamo riservato grande attenzione agli apparati didattici ed esplicativi:

Rigoletto, di Giuseppe Verdi e Francesco Maria Piave15

in breve

l La figura e l’opera di Giuseppe Verdi si identificano con il Risorgimento e con il processo di costruzione di una identità nazionale, culturale e politica italiana.

l Nel suo teatro musicale Verdi ha messo in scena un vero repertorio di atteggiamenti e sentimenti che compon-gono l’identità italiana.

l Il Rigoletto è una delle sue opere più riuscite, da lui stes-so considerata il suo capolavoro. Al centro dell’opera è il

personaggio di un buffone di corte, cinico e deforme, servo fedele ma rancoroso di un duca libertino. Rigoletto (questo il

nome del protagonista) sarà colpito in quanto ha di più caro e sacro: sua figlia Gilda.

l Nel Rigoletto Romanticismo e realismo sono perfettamente intrecciati e danno vita a un’opera innovativa e originale.

Giuseppe Verdi: un simbolo dell’Italia moderna

Una vita quasi secolareLa vita di Giuseppe Verdi, per la sua lunghezza quasi secolare (1813-1901) e per la sua collocazione cronologica, si identifica con la fase storico-culturale da cui è nata l’Italia mo-derna: essa è divisa quasi perfettamente a metà tra il Risorgimento vero e proprio (fino alla creazione del Regno d’Italia) e una prima parte della storia unitaria, monarchica e liberale. In questo lungo arco di anni, l’opera verdiana ha lasciato un segno incancellabile, perché incarna i valori del Risorgimento e porta sulla scena (in modi indiretti, per sfuggire alla censura delle autorità, ma sempre inequivocabili per un pubblico in sintonia con l’autore) i problemi e i valori dell’opinione “italiana”, che in quegli anni lottava materialmente e ideologicamente per costruire una nazione unita e indipendente.

I contemporanei videro nelle opere di Verdi una sorta di raffigurazione simbolica del Risorgimento, vale a dire un mondo dove gli uomini e i popoli oppressi combattono con eroismo e disperazione per il riconoscimento dei loro sentimenti e della loro libertà. Verdi divenne così una figura esemplare, non solo per i contenuti espliciti (che alludono ai problemi e alle battaglie politiche contemporanei), ma, più in generale, per le forme e le atmosfere della sua musica. Il suo teatro fu la prima espressione di una cultura nazionale e rappresentò la voce ideale dei patrioti, che traevano dagli eroi e dalle storie messi in scena (ma anche dai caratteri musicali in sé, dalle arie che tutti conoscevano e canticchiavano) le immagini, i simboli, le figure con cui identificarsi. Tali valori artisti-ci trascendono d’altronde la fase storica del Risorgimento, perché il teatro verdiano si può ancora considerare una specie di repertorio di atteggiamenti e sentimenti profondi dell’identità italiana: il carattere passionale di uomini e donne, la centralità dell’amore, il tema della gelosia e della vendetta, la pratica della giustizia personale, la forza dei legami familiari contro le leggi collettive; tutti elementi tipici del teatro musicale ottocentesco, ma particolarmente marcati in Verdi e tanto ammirati dal suo pubblico proprio perché espressione di quello che potrebbe definirsi un carattere nazionale.

Dalla provincia a Milano: successi e delusioni di un aspirante compositore operistico

L’infanzia e la gioventù di Verdi rappresentano la storia esemplare di un bambino prodi-gio che, come di solito accade ai grandi musicisti, manifesta la sua vocazione per la mu-sica fin dall’infanzia e trova la possibilità di coltivarla grazie alla protezione dei privati e al mecenatismo di corte. Giuseppe Verdi nasce il 10 ottobre 1813 a Le Roncole, una frazione di Busseto, nel Ducato di Parma, uno dei piccoli stati-cuscinetto creati dal Congresso di Vienna per rafforzare i possedimenti austriaci del Regno Lombardo-Veneto, governato da Maria Luisa d’Austria, ex moglie di Napoleone. I genitori sono due contadini di con-dizione modesta (piccoli proprietari terrieri, gestori di un’osteria), ma abbastanza agiati da mandare il figlio a scuola e fargli studiare musica, assecondandone la straordinaria e precoce inclinazione.

Il completamento dell’e ducazione musicale del giovane Verdi è in parte anche il risultato della passione degli emiliani per la musica: l’adolescente diventa presto un

Un teatro “risorgimentale”

La costruzione dell’identità nazionale italiana

Le origini contadine

La formazione milanese

Voi che sotterra cercatel’ultimo Grande d’Italia,

– era l’ombra, e il giorno è sorto –l’ultimo Grande d’Italia,io vi grido, non è morto,

non è qui.Giovanni Pascoli

Giovanni Boldini, Ritratto di Giuseppe Verdi,pastello (Roma, Galleria d’Arte Moderna).

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di giuseppe verdi e francesco maria piave

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Rigoletto, di Giuseppe Verdi e Francesco Maria Piave15

La figura e l’opera di Giuseppe Verdi si identificano con e con il processo di costruzione di una

identità nazionale, culturale e politica italiana.

Nel suo teatro musicale Verdi ha messo in scena un vero repertorio di atteggiamenti e sentimenti che compon-gono l’identità italiana.

è una delle sue opere più riuscite, da lui stes-so considerata il suo capolavoro. Al centro dell’opera è il

personaggio di un buffone di corte, cinico e deforme, servo fedele ma rancoroso di un duca libertino. Rigoletto (questo il

nome del protagonista) sarà colpito in quanto ha di più caro e

Romanticismo e realismo sono perfettamente e danno vita a un’opera innovativa e originale.

“Voi che sotterra cercatel’ultimo Grande d’Italia,

– era l’ombra, e il giorno è sorto –l’ultimo Grande d’Italia,io vi grido, non è morto,

non è qui.Giovanni Pascoli

Giovanni Boldini, Ritratto di Giuseppe Verdi,pastello (Roma, Galleria d’Arte Moderna).

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l La figura e l’opera di Giuseppe Verdi il Risorgimento e con il processo di costruzione di una identità nazionale, culturale e politica italiana.

l Nel suo teatro musicale Verdi ha messo in scena vero repertorio di atteggiamenti e sentimenti che compongono l’identità italiana

l Il Rigoletto è una delle sue opere più riuscite, da lui stesso considerata il suo capolavoro. Al centro dell’opera è

personaggio di un buffone di corte, cinico e deformefedele ma rancoroso di un duca libertino. Rigoletto (questo il

nome del protagonista) sarà colpito in quanto ha di più caro e sacro: sua figlia Gilda.

l Nel Rigoletto Romanticismo e realismo sono perfettamente intrecciati e danno vita a un’opera innovativa e originale.

l’ultimo Grande d’Italia,io vi grido, non è morto,

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tavole sinottiche

aree tematiche

Affetti familiari

» Foscolo, A Zacinto, T 10

» Foscolo, In morte del fratello Giovanni, T 11

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

» Foscolo, Dei sepolcri, T 27

Amore

» Montesquieu, Lettere persiane, W5

» Goethe, I dolori del giovane Werther, T 13-14

e TW11

» Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

T 15-17

» Goldoni, La locandiera, T 21-26

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

» AlFieri, Antigone, TW20

Aristocrazia, borghesia, plebe

» PArini, Il giorno, T 5 e TW1

» Goldoni, La locandiera, T 21

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

Ascesa e valori della borghesia

» Goethe, I dolori del giovane Werther, T 14

» deFoe, Robinson Crusoe, T 18-20

» Goldoni, La locandiera, T 21

Condizione femminile

» Montesquieu, Lettere persiane, TW5

» Goldoni, La locandiera, T 21-26

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

Fede e ragione

» VoltAire, Trattato sulla tolleranza, T 2

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4

Guerra (e pace)

» VoltAire, Candido, TW13

Imitazione degli antichi

» PArini, Il giorno, T 5 e TW1

» WinckelMAnn, Storia dell’arte dell’antichità, T 6

» Goethe, Viaggio in Italia, T 7

» Foscolo, A Zacinto, T 10

» Foscolo, In morte del fratello Giovanni, T 11

» cAnoVA, Le Grazie, T 12

» Foscolo, Dei sepolcri, T 27-29

Leggi e diritti

» rousseAu, Discorso sull’origine

e i fondamenti della diseguaglianza

tra gli uomini, T 3

» BeccAriA, Dei delitti e delle pene, T 4

Morte

» Foscolo, In morte del fratello Giovanni, T 11

» Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

T 15, 17

» AlFieri, Antigone, TW20, TW22

» Foscolo, Dei sepolcri, T 27-29

Ragione e spirito critico

» kAnt, Risposta alla domanda:

che cos’è l’illuminismo?, T 1

» PArini, Il giorno, T 5 e TW1

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4-TW5

» VoltAire, Candido, TW12-TW16

Rivoluzione

» dAVid, Il giuramento degli Orazi, T 8

» dAVid, Marat assassinato, T 9

» Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

T 15-17

Rovine

» PirAnesi, Varie vedute di Roma, TW3

» Goethe, Viaggio in Italia, T 7

Selvaggi e colonizzatori

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4-TW5

» VoltAire, Candido, TW15

» deFoe, Robinson Crusoe, T 18-20

Stato

» rousseAu, Contratto sociale, TW2

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4

» VoltAire, Candido, TW16

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

Tiranni, uomini liberi

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4

» AlFieri, Vita, TW9

» Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

T 15-17

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

Tolleranza/intolleranza

» VoltAire, Trattato sulla tolleranza,

T 2

Viaggi e avventure

» Goethe, Viaggio in Italia, T 7 e TW6-TW7

» AlFieri, Vita, TW8-TW10

Giovanni Paolo Panini, Il Foro romano,

1735, olio su tela (Detroit, institute of arts).

20 il settecento

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1. l’età delle rivoluzioni 21

tavole sinottiche

aree tematiche

Affetti familiari

» Foscolo, A Zacinto, T 10

» Foscolo, In morte del fratello Giovanni, T 11

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

» Foscolo, Dei sepolcri, T 27

Amore

» Montesquieu, Lettere persiane, W5

» Goethe, I dolori del giovane Werther, T 13-14

e TW11

» Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

T 15-17

» Goldoni, La locandiera, T 21-26

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

» AlFieri, Antigone, TW20

Aristocrazia, borghesia, plebe

» PArini, Il giorno, T 5 e TW1

» Goldoni, La locandiera, T 21

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

Ascesa e valori della borghesia

» Goethe, I dolori del giovane Werther, T 14

» deFoe, Robinson Crusoe, T 18-20

» Goldoni, La locandiera, T 21

Condizione femminile

» Montesquieu, Lettere persiane, TW5

» Goldoni, La locandiera, T 21-26

» MozArt - dA Ponte, Don Giovanni,

TW17-TW19

» AlFieri, Antigone, TW20-TW22

Fede e ragione

» VoltAire, Trattato sulla tolleranza, T 2

» Montesquieu, Lettere persiane, TW4

Guerra (e pace)

» VoltAire, Candido, TW13

Imitazione degli antichi

» PArini, Il giorno, T 5 e TW1

20 il settecento

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Varie vedute di Roma

Viaggio in Italia

Selvaggi e colonizzatori

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Candido

Robinson Crusoe

, Contratto sociale

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Antigone

Tiranni, uomini liberi

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Vita, TW9

, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

tavole sinottichegli autori e le opere

Vittorio Alfieri» Vita, p. 83» Antigone, p. 181Cesare Beccaria» Dei delitti e delle pene, p. 43Antonio Canova» Le Grazie, p. 78Jacques-Louis David» Il giuramento degli Orazi, p. 70» Marat assassinato, p. 72Daniel Defoe» Robinson Crusoe, p. 123

Ugo Foscolo» A Zacinto, p. 73» In morte del fratello Giovanni, p. 76» Ultime lettere di Jacopo Ortis, p. 98» Dei sepolcri, p. 190Johann Wolfgang von Goethe» Viaggio in Italia, p. 66 e p. 83» I dolori del giovane Werther, p. 88Carlo Goldoni» La locandiera, p. 152Immanuel Kant»Risposta alla domanda: che cos’è

l’Illuminismo?, p. 29

Charles-Louis de Montesquieu» Lettere persiane, p. 83Wolfgang Amadeus Mozart - Lorenzo Da Ponte» Don Giovanni, p. 179Giuseppe Parini» Il giorno, p. 49Giovanni Battista Piranesi» Varie vedute di Roma, p. 81

Jean-Jacques Rousseau» Discorso sull’origine e i fondamenti

della diseguaglianza tra gli uomini, p. 38» Contratto sociale, p. 56Voltaire» Trattato sulla tolleranza, p. 34» Candido, p. 115Johann Joachim Winckelmann» Storia dell’arte dell’antichità, p. 63

italia Germania

1720

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1750

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1800

1810

1820

1745 Piranesi, Il tempio di Venere e Cupido

1753 Goldoni, La locandiera

1764 Beccaria, Dei delitti e delle pene 1763-1765 Parini, Il giorno

1782 Alfieri, Antigone

1816 Canova, Le Grazie

1802 Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis 1803 Foscolo, A Zacinto; In morte del fratello Giovanni 1807 Foscolo, Dei sepolcri

1784 David, Il giuramento degli Orazi

1793 David, Marat assassinato

1721 Montesquieu, Lettere persiane

1755 Rousseau, Discorso sull’origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini 1759 Voltaire, Candido

1762 Rousseau, Contratto sociale 1763 Voltaire, Trattato sulla tolleranza

1764 Winckelmann, Storia dell’arte dell’antichità

1774 Goethe, I dolori del giovane Werther

1784 Kant, Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo? 1787 Mozart - Da Ponte, Don Giovanni 1788 Goethe, Viaggio in Italia

1719 Defoe, Robinson Crusoe

Francia paesi anGlosassoni

18 il settecento

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1. l’età delle rivoluzioni 19

tavole sinottichegli autori e le opere

Vittorio Alfieri» Vita, p. 83» Antigone, p. 181Cesare Beccaria» Dei delitti e delle pene, p. 43Antonio Canova» Le Grazie, p. 78Jacques-Louis David» Il giuramento degli Orazi, p. 70» Marat assassinato, p. 72Daniel Defoe» Robinson Crusoe, p. 123

Ugo Foscolo» A Zacinto, p. 73» In morte del fratello Giovanni, p. 76» Ultime lettere di Jacopo Ortis, p. 98» Dei sepolcri, p. 190Johann Wolfgang von Goethe» Viaggio in Italia, p. 66 e p. 83» I dolori del giovane Werther, p. 88Carlo Goldoni» La locandiera, p. 152Immanuel Kant» Risposta alla domanda: che cos’è

l’Illuminismo?, p. 29

italia

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1820

1745 Piranesi, Il tempio di Venere e Cupido

1753 Goldoni, La locandiera

1764 Beccaria, Dei delitti e delle pene1763-1765 Parini, Il giorno

1782 Alfieri, Antigone

1816 Canova, Le Grazie

1802 Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis1803 Foscolo, A Zacinto; In morte del fratello Giovanni1807 1807 Foscolo, Dei sepolcri, Dei sepolcri

1784 David, Il giuramento degli Orazi

1793 David, Marat assassinato

1721 Montesquieu, Lettere persiane

1755 Rousseau, Discorso sull’origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini

1759 Voltaire, Candido

1762 Rousseau, Contratto sociale1763 Voltaire, Trattato sulla tolleranza

Francia

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I tre volumi dell’opera sono completati da un volumetto di Risorse per l’insegnante e per la classe con: urisorse per l’insegnamento (programmazione ed esempi di le-

zioni in PowerPoint); urisorse per la verifica e la valutazione; ucertificazioni ed esami (certificazioni esterne, esami di Stato,

prove Invalsi);urisorse per la didattica su misura (esercizi di scrittura, percorsi

di approfondimento, sitografia).

uOgnicapitoloèfornitodimateriali di sintesichefacilitanol’organizzazionedellostudioeicollegamentitragliargomenti:presentazioneinizialedelcontenuto(In breve);sintesilogico-concettualestrutturataanchegraficamente(La mappa);suggerimentidipossibilirimanditratestiappartenentiacapitolidiversi(Collegamenti).

uOgnitestoèaccompagnatodanote esplicative (itestipiùdifficilisonostatiparafrasati integralmente),daun’analisi dettagliata(Leggiamo/Osserviamo/Ascoltiamo insieme)chenerendepossibileanchelostudioinautonomiaedaAttivitàdicomprensione,approfondimentoeproduzione.

Alcuneparolestraniere,soprattuttofrancesiorusse(nomidiautoriodiopere,toponimi,terminitecnici)sonoaccompagnatedaunaiutoallapronuncia.Perragionidichiarezzaecomprensibilitàabbiamosceltodinonutilizzarel’alfabetofoneticointernazionale,mal’alfabetoitaliano,conqualcheovviaforzatura.Noncenevoglianoilinguisti.

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Jacques-Louis DaviDIl giuramento degli Orazi

Il giuramento degli Orazi (dipinto a olio del 1784, esposto nel 1785, prima a Roma e poi a Parigi con grande successo) è il quadro più celebre di David e il primo capolavoro della pittura neo-classica. In questo dipinto, l’autore rilegge un episodio della storia antica alla luce dei valori e delle esigenze politiche del presente. La compenetrazione tra valori estetici ed etici nel ritorno alla classicità è in questo caso particolarmente evidente ed esemplare.

TESTO8

IL VALORE ETICO E POLITICO DELL’ANTICHITÀ

n Il soggetto dell’operaIl soggetto è ispirato a un episodio leggendario della Roma arcaica, raccontato dagli storici antichi (a par-tire da Tito Livio): durante l’età monarchica, sotto il re Tullio Ostilio, la guerra tra Roma e la città latina di Alba fu decisa, di comune accordo, da un duello fra tre fratelli gemelli romani, gli Orazi, e tre gemelli di Alba, i Curiazi; malgrado fossero cugini, combattero-no all’ultimo sangue e alla fine l’unico sopravvissuto, uno degli Orazi, diede la vittoria a Roma. La scena si svolge nella casa degli Orazi pochi istanti prima del

combattimento: in primo piano, nei due terzi del qua-dro, i tre fratelli, in armi e abbracciati, stanno giurando di combattere per Roma tendendo ciascuno il braccio verso le loro spade, levate in alto dal padre. Nella ter-za zona del quadro, sull’estrema destra, due ragazze sedute e appoggiate l’una sulla spalla dell’altra stanno piangendo: sono Sabina, sorella dei Curiazi e moglie del più anziano degli Orazi, e Camilla, sorella degli Orazi e fidanzata a uno dei Curiazi; in secondo piano, nell’ombra, piange anche la vecchia madre degli Orazi, abbracciando i nipoti.

n L’antichità come modello eternoda rivivereL’antichità classica è per David un repertorio vivente di exempla, cioè di vicende, fatti, valori e comportamenti che devono servire da modello (in latino: exemplum) per gli uomini del presente. In questo caso, l’episo-dio degli Orazi è un gesto esemplare di “virtù” (come era definita allora), cioè di valore civile supremo, fino al sacrificio di sé. L’eroismo degli Orazi, il loro amore di patria, che vince ogni altro sentimento e interesse familiare e personale, fanno di loro dei modelli di cit-tadini esemplari: i tre fratelli sono rappresentati come campioni di virilità (la loro sicurezza è contrapposta all’afflizione femminile: le donne piangono per i figli, i fratelli, i mariti, i fidanzati, mentre gli uomini pensa-no a combattere) e di eroismo civico, cioè di sacrificio dell’individuo per la comunità. La celebrazione di un episodio esemplare del passato mira a esaltare una re-ligione civile, una sorta di “religione della patria” che è una delle più profonde e decisive novità delle società occidentali tra il Settecento e l’Ottocento. Il giuramen-to degli Orazi è quindi una lezione di comportamento politico, di eroismo intransigente, una lezione che lo spettatore deve imparare, prendere a modello e mettere in pratica nella vita reale.

n I caratteri eccezionali del dipintoQuesta concezione politica ed eroica dell’antichità clas-sica è espressa da uno stile che fu sentito anch’esso dai contemporanei come una novità grandiosa, sublime. Possiamo riassumere tali caratteri stilistici in alcune parole chiave:

n essenzialità strutturale: la scena si concentra sui due soli episodi che contano, il giuramento eroico degli uomini e, in antitesi, il dolore delle donne; nessuna di-gressione o fatto secondario distraggono lo spettatore;

n secchezza e austerità di mezzi: lo scenario, cioè l’am-biente, è del tutto spoglio ed è caratterizzato dal pre-valere di un’unica tinta bruna con poche sfumature; i colori in genere sono freddi e metallici, il contrasto fra luci e ombre è molto forte e delineato con la mas-sima nettezza;

n scultoreità: le figure e la scena ricordano la scultu-ra, cioè l’arte del rilievo e della statuaria, più che la pittura;

n teatralità solenne: la scena spoglia mette in risalto i veri protagonisti, cioè gli uomini. Al centro della prospettiva si trovano le spade, verso le quali con-vergono il braccio del padre e le mani e gli sguardi degli Orazi; i personaggi sono immobilizzati in una posa solenne, degna di un finale di tragedia; del resto tutta la scena può definirsi due volte teatrale, perché i gesti dei protagonisti – le braccia tese, le parole che stanno pronunciando – sono l’espressione di un rito codificato, che è il giuramento.

n La nascita di una nuova mentalità politicaIl giuramento degli Orazi è un solenne ammonimento a imitare, quando sarà necessario, l’eroismo degli Orazi e a sacrificare ogni affetto e ogni interesse personale alla patria cioè alla comunità politica della quale si è “figli”. Queste metafore politiche tratte dal mondo fa-miliare si diffondono proprio nel secondo Settecento e indicano la trasformazione del lessico e della men-talità che troveranno una definitiva espressione nella Rivoluzione francese (il canto che poi sarà l’inno della Rivoluzione e della Repubblica francese fino a oggi, la Marsigliese, comincia appunto con «Avanti, figli della patria»). Proprio David, tra il 1789 e il 1794, sarà il pit-tore ufficiale della Francia rivoluzionaria, l’artista per eccellenza della Rivoluzione nelle sue fasi e nelle sue ideologie più radicali.

Attività

PeR caPIRe

1. Chi sono le figure in primo piano nel Giuramento degli Orazi di David?

2. Descrivi la scena in cui si svolge l’azione.

3. Descrivi il gruppo femminile sullo sfondo.

4. Quali colori e quali tonalità prevalgono?

5. Rintraccia le forme geometriche ricorrenti nel di-pinto.

6. Qual è il valore ideale attribuito da David al sogget-to rappresentato?

PeR aPPROFOndIRe

7. Trova il testo della Marsigliese e riassumilo. È possi-bile individuare qualche punto di contatto tra il quadro di David e il testo dell’inno nazionale francese?

PeR scRIveRe

8. Descrivi con parole tue il contenuto del quadro di David (max 60 righe).

9. Secondo te il messaggio che David vuole trasmette-re attraverso il suo dipinto è ancora attuale? Pensi che valori come “eroismo civico”, “patria”, “sacrificio per la patria” siano ancora proponibili?

OSSERVIAMO INSIEME

Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784, olio su tela (Parigi, Musée du Louvre).

70 il settecento

I tem

I, Le

Idee

I tem

I, Le

Idee

713. il ritorno degli antichi

I tem

I, Le

Idee

I tem

I, Le

Idee

Jacques-Louis DaviDIl giuramento degli Orazi

Il giuramento degli Orazi (dipinto a olio del 1784, esposto nel 1785, prima a Roma e poi a Parigi con grande successo) è il quadro più celebre di David e il primo capolavoro della pittura neo-classica. In questo dipinto, l’autore rilegge un episodio della storia antica alla luce dei valori e delle esigenze politiche del presente. La compenetrazione tra valori estetici ed etici nel ritorno alla classicità è in questo caso particolarmente evidente ed esemplare.

TESTO8

70 il settecento

I tem

I, Le

Idee

I II I tem

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I II I, , , , L LL L

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e e I II Id

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DELL’ANTICHITÀ

: in primo piano, nei due terzi del qua-dro, i tre fratelli, in armi e abbracciati, stanno giurando di combattere per Roma tendendo ciascuno il braccio verso le loro spade, levate in alto dal padre. Nella ter-za zona del quadro, sull’estrema destra, due ragazze sedute e appoggiate l’una sulla spalla dell’altra stanno piangendo: sono Sabina, sorella dei Curiazi e moglie del più anziano degli Orazi, e Camilla, sorella degli Orazi e fidanzata a uno dei Curiazi; in secondo piano, nell’ombra, piange anche la vecchia madre degli Orazi,

Il giuramento degli Orazi, 1784, olio su tela (Parigi, Musée du Louvre).

Fos

colo

A Z

acin

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10

UGO FOSCOLO

A Zacinto

Questo sonetto fu composto da Ugo Foscolo tra l’estate del 1802 e la primavera del 1803;

è un canto di amore e di nostalgia del «figlio» per la sua terra «materna», l’isola di Zante,

nell’arcipelago greco del mar Ionio. Alla celebrazione dell’isola natìa e al rimpianto per la

propria vita condannata all’esilio il poeta accosta, per antitesi, la rievocazione della Grecia

delle leggende e dei miti, e il destino, difficile ma alla fine felice, di uno dei più gloriosi dei

suoi figli, Ulisse.

TESTO10

Né più mai toccherò le sacre sponde

ove il mio corpo fanciulletto giacque,

Zacinto1 mia, che te specchi nell’onde

4 del greco mar2 da cui vergine nacque

Venere3, e fea quelle isole feconde

col suo primo sorriso onde non tacque

le tue limpide nubi e le tue fronde

8 l’inclito verso di colui4 che l’acque

cantò fatali5, ed il diverso esiglio

per cui bello di fama e di sventura

11 baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,

o materna mia terra; a noi prescrisse

14 il fato illacrimata sepoltura.

(da U. Foscolo, Opere, Milano, Mursia, 19663.)

E io non camminerò mai più sulle rive sacre do-

ve, da bambino, il mio corpo si adagiava, o mia

Zacinto, che ti rifletti nelle onde del mare greco

dal quale nacque la vergine dea // Venere, che

rese quelle isole fertili con il suo primo sorriso;

e perciò non poté fare a meno di celebrare il tuo

cielo luminoso e le tue foreste il poema glorioso

di colui che // immortalò in poesia i viaggi per

mare voluti dal destino, e il vagabondaggio per

tante terre diverse grazie al quale, reso celebre e

grande dalla fama di quella sventura, Ulisse baciò

la sua arida isola di Itaca.

Tu, o mia terra madre, di tuo figlio avrai soltanto

la poesia; a me il destino ha imposto una morte

senza il conforto delle lacrime dei miei cari.

1. Zacinto: l’isola greca di Zante, allora territorio veneziano, dove Foscolo

nacque nel 1778.

2. greco mar: il mar Ionio.

3. Venere: secondo la mitologia greca, Venere (dea dell’amore) nacque

emergendo dalle onde del mare.

4. colui: Omero, che narra nell’Odissea le peregrinazioni di Ulisse alla fine

della guerra di Troia, nel lungo viaggio di ritorno alla madrepatria Itaca.

5. fatali: voluti dal destino.

schema metrico n sonetto: quattordici versi divisi in due gruppi di quattro versi (quartine) e due gruppi di tre

versi (terzine). I versi, endecasillabi, sono rimati secondo il seguente schema: ABAB, ABAB, CDE CED.

Sandro Botticelli, La nascita di Venere

(particolare), 1485 ca, tempera su tela

(Firenze, Galleria degli Uffizi).

733. il ritorno degli antichi

i tem

i, le

idee

i tem

i, le

idee

materiali di sintesiin breve

l Nell’ultimo ventennio dell’Ottocento si fanno strada tendenze artistiche e culturali mol-to diverse dal Positivismo e dal Naturalismo, a cui si dà convenzionalmente il nome di Decadentismo.

l Molti letterati e artisti – tra Parigi, Londra e Roma – esprimono un forte senso di crisi e di decadenza proprio mentre la società borghese è in piena espansione e sviluppo.

l I protagonisti delle loro opere sono antieroi che non sopportano la società e la realtà che li circonda, e cercano vie di fuga nella costruzione di una vita fantastica e irreale.

l Sono uomini raffinati e ricchi (i dandy), che fanno della loro vita un’opera d’arte dedicata alla ricerca e alla celebrazione del Bello, oppure artisti squattrinati e sregolati (i “bohémien”), che si costruiscono un’immagine “maledetta” e scandalosa.

l Gli autori più significativi del periodo non si accontentano tuttavia di ripetere il ritornello della “crisi”, ma sperimentano nuove strade contenutistiche ed espressive.

l Particolare importanza ha, soprattutto in poesia, il Simbolismo, che esprime una visione complessa della realtà, rappresentata nei suoi aspetti nascosti e – appunto – simbolici.

collegamentin UgoFoscolo,A Zacinto, Testo10n UgoFoscolo,In morte del fratello Giovanni, Testo11n UgoFoscolo,Ultime lettere di Jacopo Ortis, Testi15-17n L’immaginario romantico, Capitolo9

in sintesi

quando dove chi cosa ideechiave

1809 Germania August Wilhelm Testo30 •Lareligionedegliantichièterrena Schlegel Lapoesiaromantica emateriale,quelladeimoderniceleste (daLezioni sull’arte espirituale. e sulla letteratura drammatica) •Lapoesiaanticaesprimelapienezza, quellamodernalamancanza eildesiderio. •Lapoesiamodernaèuntentativo sempreincompiutodicollegare glielementiinconciliabilidell’esistenza umana.

1816 Italia Giovanni Berchet Testo31 •Lapoesiaèun’esperienzapassionale, Perunaletteraturapopolare cheparlaalcuorepiùcheallaragione. (daLettera semiseria •Ilpoetadeveinstaurareunrapporto di Grisostomo al suo figliuolo) creativoconilsuopubblico. •Lapoesiamoderna(«deivivi») deveessere«popolare»;deverivolgersi aunpubblicovastoedesprimerne sentimentievisionedelmondo,contro l’elitarismodellapoesiaclassica(«dei morti»),dedicataaunaristrettacerchia dicoltiuditori. •Lapoesiamodernadeveperciòelaborare nuovicontenutienuoviobiettivi.

1800 Germania Novalis Testo32 •Lanottenonèsoltantolanegazione Primoinnoallanotte delgiorno,maunluogodell’anima (daInni alla notte) doveèpossibilevivereun’esperienza superiore,checollegailfinitoel’infinito, l’esperienzaterrenaequellaceleste. •L’amoreelapoesiapermettono alpoetadisuperareilimititerreni ediricongiungersiconlasuafidanzata morta,chediventatramitefraluieDio.

LA MAPPA

Robinson cRusoe

nRobinsoneroeborghesenLogicadell’utileedeltornacontonCapacitàdirisolvereproblemi

enonarrendersialledifficoltà

nConfrontoconl’altroelogicaimperialista

nFormarsidiunnuovopubbliconCrisidell’anticoregime

eaffermarsidell’individualismonDiffusionedigiornalieriviste

Nascita del novel

nPersonaggietrameverosimilinAttenzioneallaquotidianitànInteressepertutteleclassisocialinPrecisadefinizioneditempieluoghi

nAssenzadimeravigliosonDescrizionedellaquotidianitànLavoromanualecomeavventura

m u l t i m e d i a

m

ulti m

edia

Giovanni Berchet Il giuramento di Pontida

Questotestoètrattodalpoemettoinversi Le fantasie,cheloscrittoreepatriotamilaneseGiovanniBerchetscrissenelsuoesilioinBelgionel1829.Inessovengonorappresentatiisognidiunesule,chealternalevisionidellagloriapassataitalianaconlatristerealtàdelpresente.Inparticolarevienerievocatol’episodiodelgiuramentodiPontidadel1167,quandonumerosiComunidell’ItaliasettentrionalecostituironolaLegalombardaperopporsiall’imperatoretedescoFedericoI,detto“ilBarbarossa”,chevolevariaffermareilsuopoteresullaregionepadana.LaLegaottenneungrandesuccessomilitareconlabattagliadiLegnano,incuilesuetruppeguidatedaAlbertodaGiussanomiseroinfugal’esercitoimperiale.LalottatraiComuniel’imperatoresiconclusepoiconunsostanzialericonoscimentodellaloroautonomia.IlgiuramentodiPontidadivennenelperiodorisorgimentaleunodeisimbolidellalottacontrol’invasorestraniero.

TESTOW24

uUn’ulteriore scelta antologica,contestiannotatiecommentati,ècon-tenutanell’ampioarchiviodiRisorse on line,acuifannoriferimentoaccu-ratirimandisulcartaceo(Multime-dia).Talearchiviocomprendeanchetesti multimediali (canzoni,branidaopereliriche,sequenzefil-miche,galleried’immagini)ebrevischede biografiche dituttigliautoriantologizzati.

LA MAPPA

Robinson cRusoe

nRobinsoneroeborghese

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nCapacitàdirisolvereproblemienonarrendersialledifficoltà

nConfrontoconl’altro

elogicaimperialista

nFormarsidiunnuovopubblico

nCrisidell’anticoregime

eaffermarsidell’individualismo

nDiffusionedigiornalieriviste

Nascita del novel

nPersonaggietrameverosimili

nAttenzioneallaquotidianitànInteressepertutteleclassisociali

nPrecisadefinizioneditempieluoghi

nAssenzadimeravigliosonDescrizionedellaquotidianità

nLavoromanualecomeavventura

m u l t i m e d i am

ulti m

edia

Giovanni Berchet

Il giuramento di Pontida

Questotestoètrattodalpoemettoinversi Le fantasie,cheloscrittoreepatriotamilaneseGiovanni

BerchetscrissenelsuoesilioinBelgionel1829.Inessovengonorappresentatiisognidiunesule,

chealternalevisionidellagloriapassataitalianaconlatristerealtàdelpresente.Inparticolare

vienerievocatol’episodiodelgiuramentodiPontidadel1167,quandonumerosiComunidell’Italia

settentrionalecostituironolaLegalombardaperopporsiall’imperatoretedescoFedericoI,detto

“ilBarbarossa”,chevolevariaffermareilsuopoteresullaregionepadana.LaLegaottenneun

grandesuccessomilitareconlabattagliadiLegnano,incuilesuetruppeguidatedaAlbertoda

Giussanomiseroinfugal’esercitoimperiale.LalottatraiComuniel’imperatoresiconclusepoi

conunsostanzialericonoscimentodellaloroautonomia.IlgiuramentodiPontidadivennenel

periodorisorgimentaleunodeisimbolidellalottacontrol’invasorestraniero.

TESTOW24

collegamentin UgoFoscolo,A Zacinto, Testo10n UgoFoscolo,In morte del fratello Giovanni, Testo11n UgoFoscolo,Ultime lettere di Jacopo Ortis, Testi15-17n L’immaginario romantico, Capitolo9

in sintesi

quando dove chi cosa ideechiave

1809 Germania August Wilhelm Testo30 •Lareligionedegliantichièterrena Schlegel Lapoesiaromantica emateriale,quelladeimoderniceleste (daLezioni sull’arte espirituale. e sulla letteratura drammatica) •Lapoesiaanticaesprimelapienezza, quellamodernalamancanza eildesiderio. •Lapoesiamodernaèuntentativo sempreincompiutodicollegare glielementiinconciliabilidell’esistenza umana.

1816 Italia Giovanni Berchet Testo31 •Lapoesiaèun’esperienzapassionale, Perunaletteraturapopolare cheparlaalcuorepiùcheallaragione. (daLettera semiseria •Ilpoetadeveinstaurareunrapporto di Grisostomo al suo figliuolo) creativoconilsuopubblico. •Lapoesiamoderna(«deivivi») deveessere«popolare»;deverivolgersi aunpubblicovastoedesprimerne sentimentievisionedelmondo,contro l’elitarismodellapoesiaclassica(«dei morti»),dedicataaunaristrettacerchia dicoltiuditori. •Lapoesiamodernadeveperciòelaborare nuovicontenutienuoviobiettivi.

1800 Germania Novalis Testo32 •Lanottenonèsoltantolanegazione Primoinnoallanotte delgiorno,maunluogodell’anima (daInni alla notte) doveèpossibilevivereun’esperienza superiore,checollegailfinitoel’infinito, l’esperienzaterrenaequellaceleste. •L’amoreelapoesiapermettono alpoetadisuperareilimititerreni ediricongiungersiconlasuafidanzata morta,chediventatramitefraluieDio.

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Indice generale

il settecento L’età deLLe rivoLuzioni

iL contesto

1 L’età delle rivoluzioni� 2

La storiaTramonTo dell’anTico regime� 2Il Settecento: l’età delle rivoluzioni�2; Prima della rivo­luzione: una società agricola�3; Nascita e affermazio­ne di un nuovo modello economico�3

la nasciTa della socieTà borghese� 5Le trasformazioni sociali: dall’Ancien régime…�5; … alla società borghese�5; Una società in movimento�6; Le grandi rivoluzioni politiche�6; La particolarità della situazione italiana�8

La mappa � 9

Le ideeLa rivoluzione scientifica�9; L’Illuminismo�10; Nuovo pubblico, nuovi intellettuali�11; Il rapporto con il pas­sato�11; Neoclassicismo e Preromanticismo�12

La mappa � 13

Lo spazio artistico e letterarioUna frattura radicale�14; Il genere della nuova epoca: il novel�14; Altre forme romanzesche�15; Dalla trage­dia/commedia al dramma borghese�15; La riforma del melodramma�16; Verso la poesia moderna�16

La mappa � 17

tAVoLe SINottIche� 18

i temi, Le idee

2 La rivoluzione illuminista� 22

L’età della critica 22; Ragione liberatrice, storia e pro­gresso�24; Uguaglianza e cosmopolitismo�24; Reli­gione e tolleranza�25; L’Illuminismo italiano�26; I limiti dell’Illuminismo�26

La mappa � 28

iL percorso testuaLe� 28T1 immanuel KanT,

Illuminismo: una nuova èra di liberazione (da Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?)� 29T2 VolTaire, Contro l’intolleranza (da Trattato sulla tolleranza)� 34T3 Jean-Jacques rousseau,

L’origine della disuguaglianza (da Discorso sull’origine e i fondamenti

della diseguaglianza tra gli uomini)� 38T4 cesare beccaria, Contro la pena di morte (da Dei delitti e delle pene)� 43T5 giuseppe parini,

Il “Giorno” di un aristocratico milanese (da Il giorno)� 49TW1 giuseppe parini,

L’Illuminismo “fai da te” (da Il giorno)� 56TW2 Jean-Jacques rousseau,

Il “contratto sociale” (da Contratto sociale) � 56

in sintesi� 57

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3 Il ritorno degli antichi� 58

Il gusto neoclassico�58; L’antichità come ideale�59;La concezione neoclassica dell’arte e dell’artista�59;Le scoperte archeologiche e la nascita del concettodipatrimonioartistico�60;IlmitodiRoma�61

La mappa � 62

iL percorso testUaLe� 62T6 Johann Joachim WincKelmann,

Il modello ideale degli antichi (da Storia dell’arte dell’antichità)� 63T7 Johann Wolfgang Von goeThe,

Roma, scuola di umanità (da Viaggio in Italia) � 66T8 Jacques-louis daVid,

Il giuramento degli Orazi� 70T9 Jacques-louis daVid, Marat assassinato � 72T10 ugo foscolo, A Zacinto � 73T11 ugo foscolo, In morte del fratello Giovanni� 76T12 anTonio canoVa, Le Grazie � 78TW3 gioVan baTTisTa piranesi,

Il tempio di Venere e Cupido (da Varie vedute di Roma) � 81

in sintesi� 81

i modi, i generi

Scoprire gli altri, guardarsi dentro: la letteratura di viaggio� 82

Lo sguardo dell’altro: Lettere persiane� 83

TW4 charles-louis de monTesquieu, Il re e il papa: due “maghi” potenti

TW5 charles-louis de monTesquieu, Donne europee e donne persiane

Alle origini della civiltà europea: Viaggio in Italia� 83

TW6 Johann Wolfgang Von goeThe, Uno straniero in Italia

TW7 Johann Wolfgang Von goeThe, Scene di vita italiana

4 �Amore, morte e grandi ideali: il romanzo epistolare � 84

Icaratteridelgenere�84;Perchélelettere?�85

La mappa � 86

iL percorso testUaLe � 87

La prepotenza dell’io: I dolori del giovane Werther � 88L’opera�88;Lanascitadell’ioromantico�89

T13 Johann Wolfgang Von goeThe, Amare, essere amati � 90

T14 Johann Wolfgang Von goeThe, Valori borghesi e valori “romantici” � 92

TW11 Johann Wolfgang Von goeThe, L’uomo, la natura, l’infinito � 97

Morte di un patriota innamorato:Ultime lettere di Jacopo Ortis � 98L’opera�98;Patria,amore,memoria�99

T15 ugo foscolo, La patria perduta � 101T16 ugo foscolo, L’amore, le illusioni � 104T17 ugo foscolo,

La patria divisa, il male del mondo � 107

in sintesi � 113

Le opere, gLi aUtori

Viaggiare alla ricerca di se stessi: Vita� 83

TW8 ViTTorio alfieri, Un “barbaro” in Italia TW9 ViTTorio alfieri,

Un giovane libertario alla corte dei “tiranni” TW10 ViTTorio alfieri, Il grande Nord

Candido, di Voltaire � 114

L’esaltazione del buon senso� 114

La trama� 115TW12 Il migliore dei mondi possibili TW13 Candido e la guerra TW14 Il terremoto di Lisbona TW15 Gli effetti del colonialismo TW16 Coltivare il proprio giardino

VIII letteratura terzo millennio

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5 Robinson Crusoe, di Daniel Defoe � 116

La vita avventurosa di un intellettuale moderno � 117Un personaggio “esemplare”�117; Le origini familiari, gli affari e la politica�117; L’attività giornalistica�118; La scoperta tardiva della “vocazione” letteraria�119

La nascita del novel � 120Il formarsi di un nuovo pubblico�120; Quotidiani, rivi-ste… e romanzi�120; I caratteri originali del novel�120; Il novel e l’individualismo moderno�121; I nemici del novel�122

Il percorso TesTuale � 123T18 Daniel Defoe,

La fuga dalla condizione “media” � 124T19 Daniel Defoe,

Robinson fa il bilancio della sua situazione � 128T20 Daniel Defoe,

Robinson e Venerdì � 132

Robinson CRusoeUna nuova forma romanzesca per un eroe nuovo � 138

Un romanzo di formazione�138 ; L’avventura della quotidianità�138; Tempi e luoghi del novel: l’illusio-ne verosimile�139; Robinson eroe borghese�139; La naturale tendenza all’imperialismo�139; La fortuna di Robinson: dalle “robinsonate” all’Isola dei famosi�140

la mappa � 141

6 La locandiera, di Carlo Goldoni � 142

Una vita per il teatro � 143Le Memorie e la costruzione di un autoritratto ideale�143; Un lungo apprendistato�143; Il trionfo del teatro�144; Le opere�144; Il viaggio, l’esilio: Goldoni a Parigi�146

La riforma e la nascita del teatro moderno � 147Il teatro prima di Goldoni�147; Il percorso della rifor-ma�148; Il mondo e il teatro: i caratteri della “comme-dia nuova”�149; I valori di Goldoni�150; L’eredità della riforma�151;

Il percorso TesTuale � 152T21 Carlo GolDoni, La logica del denaro

e quella della protezione � 152T22 Carlo GolDoni, L’odiatore delle donne � 155

IL PU

NT

O SU

T23 Carlo GolDoni, Il proposito di Mirandolina � 158

T24 Carlo GolDoni, La seduzione � 161T25 Carlo GolDoni,

Il Cavaliere innamorato e punito � 165T26 Carlo GolDoni, La fuga del Cavaliere � 170

La LoCandieRaLa riforma goldoniana e le ambiguità morali della borghesia in ascesa � 174

L’ideologia della Locandiera�174; Valori borghesi, valori feudali�174; Finzione e realtà�175; I limiti dell’amore�175; Le ambiguità di Mirandolina (e della commedia)�176

la mappa � 177

7 Dei sepolcri, di Ugo Foscolo � 182

Una vita errabonda � 183Storia di un personaggio “romantico”�183; Il mito delle origini: da Zacinto a Venezia�183; «Chiamami roman-zo»: le donne e gli amori�184; Illusioni e disillusioni politiche�185; Le Ultime lettere di Jacopo Ortis�186;

Le opere�186; Gli anni dell’esilio londinese�187

IL PU

NT

O SU

Don Giovanni, di Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte� 178

Mozart: il primo musicista moderno� 178

la Trama� 179TW17 L’uccisione del CommendatoreTW18 Don Giovanni nel ritratto

del suo servo: l’aria del catalogoTW19 La morte di Don Giovanni

Antigone, di Vittorio Alfieri � 180

Una tragedia “modello” � 180

la Trama� 181TW20 Antigone, l’eroismo dell’amoreTW21 Il tiranno e l’antitirannoTW22 La fine, l’orrore

IXindice generale

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Contraddizioni del reale e serenità dell’arte � 188Un intellettuale nuovo�188; La teoria delle illusioni�188; Passionalità romantica e ideali neoclassici�189; Il classicismo come utopia�189

Il percorso testuale � 190T27 Ugo Foscolo, La logica dei sentimenti

contro l’annullamento della morte � 190T28 Ugo Foscolo,

Il valore ideale delle tombe dei grandi � 194

Il coNtesto

8 La Restaurazione � 206

La storiaIl progetto della restaUrazIone � 206Portare indietro il corso della storia: il tentativo della Restaurazione�206; L’Europa della Restaurazione�207; L’Italia, una «espressione geografica»�208; Gli stru-menti della repressione e quelli del dissenso�208; Una vittoria solo apparente�209

Il nUovo mondo capItalIstIco � 209Lo sviluppo del capitalismo�209; Una nuova classe sociale: il proletariato�210

le rIvolUzIonI borghesI In eUropa e In ItalIa � 212Le rivoluzioni borghesi�212; L’anomalia italiana: il Risorgimento�213; La società borghese�213; L’Europa alla conquista del mondo�216

la mappa � 216

Le ideeL’era dell’ottimismo�217; Il sistema borghese e i suoi oppositori�217; I luoghi della cultura: giornali, scuole,

T29 Ugo Foscolo, La funzione eternatrice della poesia � 197

Dei sepolcriLa religione degli affetti e della poesia� 201

Il tema dei sepolcri nella poesia di fine Settecento�201; La struttura del carme�202; Il tema dei Sepolcri: della morte, delle tombe, e di molte altre cose…�203; Il clas-sicismo dei Sepolcri e la “religione” della poesia�203

la mappa � 204

IL PU

NT

O SU

università�219; Letterati e borghesi�219; Lo spirito dei tempi: il Romanticismo�221; L’immaginario romanti-co�222

la mappa � 224

Lo spazio artistico e letterarioL’età del Romanticismo�225; Romanzi e racconti�225; Forme della narrazione�226; La nascita della lette-ratura di consumo: il romanzo d’appendice�227; La rivoluzione poetica del Romanticismo�227; La trasfor-mazione del teatro e della musica�228

la mappa � 229

tavoLE SInottIchE � 230

I temI, le Idee

9 L’immaginario romantico � 234

Romanticismo e romanticismi�235; che cosa non è il Romanticismo�236; temi romantici�238; La via italia-na al Romanticismo�240

la mappa � 241

la prima metà dell’ottoceNto la restaurazIoNe

X letteratura terzo millennio

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Il percorso testuale � 242T30 August Wilhelm schlegel,

Lapoesiaromantica (da Lezioni sull’arte e sulla letteratura drammatica)� 242T31 giovAnni Berchet,

Perunaletteraturapopolare (daLettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo)� 245T32 novAlis, Primoinnoallanotte (daInni alla notte)� 249T33 cAspAr DAviD FrieDrich,

Ilviandantesulmaredinebbia� 253T34 george gorDon Byron,

Autoritrattodiuneroemaledetto (daManfred)� 255T35 percy Bysshe shelley,

Odealventooccidentale� 259T36 FrAncisco goyA,

Lafucilazionedeipatrioti� 264 (Il 3 maggio 1808: le fucilazioni alla montagna

del Principe Pio)

T37 théoDore géricAult,LazatteradellaMedusa� 266

TW23 eugène DelAcroix,28luglio:laLibertàcheguidailpopolo� 268

In sIntesI � 268

10�L’Italia�s’è�desta:�la�costruzione��dell’idea�nazionale�� 270

Le tappe del Risorgimento� 271 ; L’Italia che non c’era�273; «L’Italia dei letterati»: una “invenzione” romantica�275

la mappa � 276

Il percorso testuale � 277T38 AlessAnDro mAnzoni,

LaservitùdegliItaliani (daAdelchi)� 278T39 FrAncesco hAyez,IprofughidiParga� 282T40 giuseppe verDi -temistocle solerA,

«Va’pensiero» (daNabucco)� 284T41 giuseppe mAzzini,

Lanecessitàdell’insurrezionepopolare (daFede e avvenire)� 286T42 goFFreDo mAmeli - michele novAro,

Cantonazionale� 292T43 gerolAmo inDuno,L’imbarcoaQuarto

delgeneraleGiuseppeGaribaldi� 295T44 ippolito nievo,LetteredaiMille (daLettere garibaldine)� 297

T45 giosuè cArDucci,DinanzialletermediCaracalla

(daOdi barbare)� 302TW24 giovAnni Berchet,

IlgiuramentodiPontida (daLe fantasie)� 306

In sIntesI � 307

I modI, I generI

11Il�romanzo�e�la�storia�� 308

L’invenzione di Walter Scott�309; La storia e l’indivi­duo�310; L’Italia, Manzoni, il Risorgimento�311; I carat­teri del genere�312

la mappa � 314

Il percorso testuale� 315

Trastoriaeavventura,ilmitodelMedioevo:Ivanhoe � 316L’opera�316; Tra storia… 317; … e avventura�318; La fortuna�319

T46 WAlter scott, SassonieNormanni� 320T47 WAlter scott,

Gliallegricompagnidellaforesta� 326T48 WAlter scott,LavendettadiUlrica� 330

Gliitalianisiaffaccianoallastoria:Le�confessioni�d’un�italiano� 335L’opera�335; Un romanzo “italiano”�336; Un romanzo di romanzi 337; La riflessione sul Risorgimento e l’in­tento pedagogico�338; L’ironia di Carlino�339

T49 ippolito nievo,AFratta,primadellastoria�340T50 ippolito nievo,LostudenteAmilcareDossi� 345T51 ippolito nievo, LafinediVenezia� 350

In sIntesI � 357

L’uomonellastoria:Guerra�e�pace� 356

TW25 lev tolstoj,LeverecausedellacampagnadiRussia

TW26 lev tolstoj,Unattodi“eroismo”TW27 lev tolstoj, IlsoldatoPlatonKarataev

XIindice generale

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12 L’eroe nel divenire del mondo: il romanzo di formazione � 358

Lascopertadellagioventù�359;Uneroeindivenire�359;Laformasimbolicadellamodernità�360;Unavitabrevemaintensa�361

La mappa � 362

iL percorso testUaLe � 363

L’educazione sentimentale di una ragazza di provincia: Orgoglio e pregiudizio � 364L’opera� 364 ; L’eroina e il suo punto di vista sulmondo�365;L’utopiainglese:felicitàpersonaleecon-cordiasociale�366

T52 Jane ausTen, La dichiarazione di Darcy e il rifiuto di Elisabetta � 366

T53 Jane ausTen, L’orgoglio di classe di un’aristocratica � 371

T54 Jane ausTen, Darcy ed Elisabetta: un’educazione riuscita � 378

La legge del successo: Illusioni perdute � 382L’opera�382; La società borghese: moda, successo,ambizione�383;«Èdifficileavereillusionisuqualcosa,aParigi»�384

T55 honoré de balzac, Due provinciali a Parigi � 385

T56 honoré de balzac, L’ultima lettera di Luciano alla sorella � 393

in sintesi � 397

Le avventure di un uomo comune: David Copperfield � 396

TW28 charles dicKens, L’inizio delle disavventure di David

TW29 charles dicKens, Uriah viene smascherato�

Il racconto fantastico� 398

TW30 Théophile gauTier, La caffettieraTW31 prosper mérimée, La Venere d’IlleTW32 edgar allan poe, Il gatto nero

Le opere, gLi aUtori

13 Le Operette morali e i Canti, di Giacomo Leopardi � 402

Il primo poeta moderno � 403Lo sguardo dell’individuo sul mondo�403; Da bam-bino prodigio a geniale scrittore di provincia�404; Ilconflittoconl’ambientefamiliareerecanatese:nascitadiunpoeta-filosofo�405;FuoridaRecanati:ilconflittocon il proprio tempo e la rinascita della poesia�405;L’abbandonodiRecanati:daFirenzeaNapoli�406

Un poeta-pensatore � 408Un autore scomodo�408; Un poeta prosatore e filo-sofo�408; Le fasi del pensiero leopardiano: natura eragione�408;Dalpessimismocosmicoalpessimismoeroico�410;Veritànegativaevitalitàdell’arte�410

Le opeRette MoRALI. iL percorso testUaLe � 412T57 giacomo leopardi, Dialogo di Malambruno

e di Farfarello � 412T58 giacomo leopardi, Dialogo della Natura

e di un Islandese � 417T59 giacomo leopardi, Dialogo di un venditore

d’almanacchi e di un passeggere � 428

Forme del romance � 400

Gli incubi del Romanticismo: Frankenstein ovvero Il moderno Prometeo � 401

TW33 mary shelley, Frankenstein faccia a faccia con la sua creatura

TW34 mary shelley, La richiesta del mostro a Frankenstein

Il romance della passione: Cime tempestose � 401

TW35 emily bronTë, Il conflitto tra amore-passione e amore borghese

TW36 emily bronTë, Una tardiva dichiarazione d’amore

Un universo romanzesco fantasmagorico: Il conte di Montecristo � 401

TW37 alexandre dumas, Nella fortezza di If: Dantès e Faria

TW38 alexandre dumas, Montecristo e Mercedes

XII letteratura terzo millennio

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opeRette MoRALIUna«cosafilosofica,benchéscrittaconleggerezzaapparente»� 431

Dalla critica dell’esistenza umana alla denuncia delmale universale�431; L’originalità letteraria: la ricercafilosofica“messainscena”�432

La mappa � 433

i CAntI. iL percorso testUaLe � 434T60 giacomo leopardi, L’infinito � 436T61 giacomo leopardi, A Silvia � 439T62 giacomo leopardi, Canto notturno

di un pastore errante dell’Asia � 443T63 giacomo leopardi, La quiete dopo la tempesta �449T64 giacomo leopardi, La ginestra � 452

CAntIUnlibrodipoesiamoderno� 463

«Storiadiun’anima»�463;Lapoesia“pensante”:Leo-pardiromanticoeuropeo�463;LarivoluzioneformaledeiCanti464

La mappa � 465

14 I promessi sposi, di Alessandro Manzoni � 466

Un padre dell’Italia moderna � 467Tra IlluminismoeRomanticismo�467; La formazioneilluministaeneoclassica�467;Lasvoltadel1805�468;Ilmatrimonio e la conversione� 4 6 9 ; L’adesione alRomanticismo e la grande stagione creativa� 470 ;L’abbandonodellaletteratura�470;UnsimboloviventedellanuovaItalia�471; Le opere�472

La poetica romantica di Manzoni: letteratura e verità � 473Manzoni e la polemica classico-romantica: la letteraSul Romanticismo� 473 ; Il Romanticismo secondoManzoni: ilvero, l’utile, l’interessante�473;Lasintesidi Neoclassicismo e Romanticismo: il piacere dellaconoscenza della verità�475; La scelta del romanzostorico�475;Ilproblemadellalingua�476

iL percorso testUaLe � 478T65 alessandro manzoni, «Questo matrimonio

non s’ha da fare, né domani, né mai» � 479T66 alessandro manzoni, «La signora»:

ritratto e storia di Gertrude � 488T67 alessandro manzoni, «Viva! pane! giustizia!»:

Renzo all’osteria � 500T68 alessandro manzoni, «Dio perdona

tante cose, per un’opera di misericordia»: Lucia e l’innominato � 507

IL PU

NT

O SUIL

PUNT

O SU

T69 alessandro manzoni, Renzo nel lazzaretto � 519

T70 alessandro manzoni, «Il sugo di tutta la storia» � 525

TW39 alessandro manzoni, «Addio, monti…»: la fuga dal paese � 531

I pRoMessI sposIUn’operarivoluzionaria� 532

Lasceltadelromanzo�532;Lecoordinatespazio-tem-porali�532;Ilsistemadeipersonaggi�533;L’ingiustiziadellastoriaeilrovesciamentodellegerarchie�534;Ilpri-vilegiodeigrandipeccatori�535;Unromanzocristia-no�536;Laletteraturacomestrumentoeducativo�536

La mappa � 537

15 Rigoletto, di GiuseppeVerdi e Francesco Maria Piave � 538

Giuseppe Verdi: un simbolo dell’Italia moderna � 539Unavitaquasisecolare�539;DallaprovinciaaMilano:successi e delusioni di un aspirante compositoreoperistico�539 ; Il Nabucco e la stagione dei gran-di successi�540; L’identificazione con gli ideali delRisorgimento�541; Dopo l’unità d’Italia: una glorianazionale�542

Verdi e l’opera ottocentesca � 543L’importanzadiVerdinellastoriadellamusicaedelteatro�543; Il teatromusicaleprimadiVerdi: i carat-terimelodrammatici�544; Il teatromusicaleprimadiVerdi: lastrutturadrammaturgicaemusicale�544;Larivoluzioneverdiana�545

iL percorso testUaLe � 546T71 giuseppe Verdi - francesco maria piaVe,

Un signore libertino e il suo buffone � 547T72 giuseppe Verdi - francesco maria piaVe,

La maledizione � 554T73 giuseppe Verdi - francesco maria piaVe,

Dalla rabbia alla preghiera � 558

RIgoLettoUn’operaromanticaerealista� 563

DahugoaVerdi�563;Unatrama“scandalosa”einno-vativa�563 ; Romanticismo e realismo�563 ; Il temacentrale dell’opera: la maledizione�564; Il carattereinnovativo della struttura musicale�565; Lo specchiodell’italianità�565

La mappa � 566

IL PU

NT

O SUIL

PUNT

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XIIIindice generale

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IL CONTESTO

16 Il trionfo della borghesia 568

La storia

Gli equilibri europei dopo il ’48 568La parabola della borghesia 568; I primi passi dell’Ita-lia unita 570 ; Due nuove potenze all’orizzonte: la Germania e gli Stati Uniti 571

la Seconda rivoluzione induStriale e le Sue conSeGuenze 572La Seconda rivoluzione industriale 572; La trasforma-zione della vita pubblica e privata 573; Colonialismo e imperialismo 575

La mappa 577

Le ideeL’ideologia borghese: Positivismo e darwini-smo 577; Il lato oscuro del pensiero ottocentesco: Schopenhauer e Nietzsche 579; La contestazione del sistema borghese: marxisti e anarchici 580; I luoghi della cultura: giornali, scuole, università 582; Lo scrit-tore e il pubblico: il “trauma” del 1848 583

La mappa 585

Lo spazio artistico e letterarioOltre il Romanticismo: Baudelaire e Flaubert 586; Le correnti letterarie e artistiche del secondo Ottocento 588; Un quadro dinamico 590; La narrativa “alta” 590; I generi di consumo 591; La letteratura giovanile 592; Il teatro fra melodramma e dramma borghese 592; Nuove frontiere: la fotografia e il cinema 594

La mappa 595

tavOLe SINOttIChe 596

I TEmI, LE IdEE

17 Rappresentare il reale 600

appartenere al proprio tempo 601 ; L’avanguardia naturalista 601; La parabola del Naturalismo 602; Le radici filosofiche: Positivismo e pessimismo 603; L’apertura tematica del Naturalismo 604; I paradossi del romanzo naturalista 606

La mappa 607

IL pErCOrSO TESTuaLE 608T74 auGuSte comte, Lo stadio positivo (da Corso di filosofia positiva) 608T75 Karl marx - Friederich enGelS,

Uno spettro si aggira per l’Europa (da Manifesto del partito comunista) 611T76 Émile zola, Contro il romanzesco (da Du roman. Sur Stendhal, Flaubert et les Goncourt) 617T77 GuStave courbet, Gli spaccapietre 620T78 claude monet, Impressione. Levar del sole 622T79 pierre-auGuSte renoir,

Ballo al Moulin de la Galette 625T80 edGar deGaS, L’assenzio (o In un caffè) 628TW40 arthur Schopenhauer,

Una tensione dolorosa, assurda, inarrestabile (da Il mondo come volontà e rappresentazione) 630

IN SINTESI 631

18 Decadenti, esteti e visionari 632

La crisi di fine secolo 633; Contro la mediocrità bor-ghese 634; tra “decadenza” ed estetismo 635; Nuove strade, nuovi linguaggi 637

La mappa 639

IL pErCOrSO TESTuaLE 640T81 charleS baudelaire, L’albatro (da I fiori del male) 640

la seconda metà dell’OTTOCENTOIL TrIONfOdELLa bOrghESIa

XIV letteratura terzo millennio

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T82 Charles Baudelaire, InnoallaBellezza (daI fiori del male)� 643T83 Charles Baudelaire, Spleen (daI fiori del male)� 646T84 Paul Verlaine, Languore (daAlla maniera dei più)� 649T85 arthur rimBaud, Zingaresca (daPoesie) 651T86 emilio Praga, Preludio (daPenombre)� 653T87 osCar Wilde, Unnuovoedonismo (daIl ritratto di Dorian Gray)� 657T88 gaBriele d’annunzio, L’amanteideale (daIl piacere)� 663TW41 Charles Baudelaire, Aunapassante (daI fiori del male)� 669TW42 FriedriCh nietzsChe, Ilsuperuomo (daCosì parlò Zarathustra)� 669TW43 Paul gauguin, Dadoveveniamo?

Chisiamo?Doveandiamo? 669

in sintesi� 670

i modi, i generi

19Storie di amori e di adulteri� 672

Matrimonio e adulterio nella storia�673; L’adulterio moderno�674; Un nuovo genere: il romanzo d’adulte-rio�675; I modi della rappresentazione: tra realismo e analisi psicologica�677

La mappa � 678

iL percorso testuaLe� 679

Lafinedell’illusioneromanzesca:Madame Bovary 680L’opera�680; L’adulterio come non s’era mai visto prima…�681; Lo stile del romanzo�683

T89 gustaVe FlauBert, Scenedivitaconiugale� 684T90 gustaVe FlauBert, Laseduzioneel’adulterio�690T91 gustaVe FlauBert, Sull’orlodell’abisso� 696

in sintesi� 703

Tragediadell’adulterionellaRussia difinesecolo:Anna Karenina� 702

TW44 leV tolstoj, IlprimoincontroTW45 leV tolstoj, L’adulterioconsumatoTW46 leV tolstoj, Versolacatastrofe�

20Tra Naturalismo e Simbolismo: il dramma europeo di fine Ottocento� 704

Il teatro fra Sette e Ottocento�705; Le novità del dram-ma borghese�706; Potere, “machismo” e infelicità�707

La mappa � 708

iL percorso testuaLe� 709

Laborghesiascopreladonna:Casa di bambola� 709L’opera�709; Il realismo ibseniano�711; Un borghese piccolo piccolo…�711; … e una donna ribelle�712

T92 henrik iBsen, Krogstad,ilperdente� 713T93 henrik iBsen, I“sacridoveri”diNora� 719

in sintesi� 731

21 “Prendere il fatto per la coda”. La novella tra Otto e Novecento� 732

La fortuna ottocentesca della novella�733; Il racconto breve italiano nella seconda metà dell’Ottocento: Naturalismo e dintorni�734; Il maestro del racconto naturalista: Giovanni Verga�736; Esiti novecenteschi: Pirandello novelliere�737; Le Novelle per un anno�738

La mappa � 739

iL percorso testuaLe� 740

T94 gioVanni Verga, RossoMalpelo (daVita dei campi) 740T95 gioVanni Verga, Laroba (daNovelle rusticane)� 753T96 luigi Pirandello, Fuocoallapaglia (daNovelle per un anno)� 759T97 luigi Pirandello, Iltrenohafischiato… (daNovelle per un anno)� 768TW50 luigi Pirandello, Certiobblighi (daNovelle per un anno)� 774

in sintesi� 775

Lafelicitàaltrove:Le tre sorelle� 730

TW47 anton CeChoV, IlfuturoelafelicitàTW48 anton CeChoV, SperanzeerealtàTW49 anton CeChoV, «Ah,saperlo,saperlo!»

XVindice generale

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Le opere, gLi autori

22 L’Assommoir, di Émile Zola� 776

Professione: scrittore� 777«Un degno borghese, un uomo di studio e di arte»�777; L’ascesa di un letterato borghese�777; Gli anni della maturità: il ciclo dei Rougon-Macquart�778; Le battaglie degli ultimi anni�779

Teoria e pratica del metodo sperimentale� 781La teoria: il romanzo sperimentale�781; La pratica: la liquidazione del romanzesco�782; Le scelte formali: sordina e crisi del personaggio�782; Lo stile: descri-zioni e impersonalità�783; Il metodo di lavoro�783

iL percorso testuaLe� 785

T98 Émile Zola, La dichiarazione di Coupeau a Gervaise� 786

T99 Émile Zola, La sfida tra Goujet e Bec-Salé� 794T100 Émile Zola, Il crollo di Gervaise� 801TW51 Émile Zola,

Un festeggiamento eccezionale� 808TW52 Émile Zola,

La morte di Coupeau e di Gervaise 808

L’assommoir Il capolavoro del Naturalismo� 809

Un romanzo sul popolo che ha «l’odore del popolo»�809; Le tecniche narrative: impersonalità e indiretto libero�809; Il mondo rappresentato: lo spazio urbano, le macchine, il lavoro�810; Poetica naturalista e tenta-zioni romanzesche�811; La norma e l’eccezione�811; Il destino di Gervaise (e dell’umanità)�812

La mappa � 813

23 I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo, di Giovanni Verga� 814

Una vita dedicata alle lettere� 815Una biografia in sordina�815; L’infanzia e la gioventù: da Catania a Firenze�816; Gli anni milanesi e la sco-perta del Naturalismo�817; Le opere�818; Una gloria tardiva�819

Una lezione di realismo e di impegno civile� 820La funzione conoscitiva della letteratura�820; La poeti-ca del Verga verista�821; L’eredità verghiana�823

IL PU

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i maLavogLia. iL percorso testuaLe� 824

T101 Giovanni verGa, La prefazione: il mondo dei “vinti”� 824

T102 Giovanni verGa, La famiglia Malavoglia� 827T103 Giovanni verGa,

«Voglio cambiare stato»: la rivolta di ’Ntoni� 835T104 Giovanni verGa, L’addio di ’Ntoni� 840TW53 Giovanni verGa,

I funerali di Bastianazzo� 845TW54 Giovanni verGa,

La rinuncia all’amore e il sacrificio di Mena� 845

i maLavogLia Tra romanzo verista e romance� 846

Una felice contraddizione�846; Tra «studio sincero e spassionato» e scelta dei «vinti»�846; Un romanzo verista: il contenuto storico-sociale�847; Un romanzo verista: la tecnica narrativa�848; Un’altra prospettiva: il punto di vista di padron ’Ntoni�848; Un romance sim-bolico�849; I caratteri del romance verghiano: una nar-razione soggettiva, simbolica e lirica�850; Un Verismo lirico e simbolico: l’originalità dei Malavoglia�851

La mappa � 852

apparati�Strumenti di metrica e di retorica� 856Indice degli autori antologizzati� 861Indice delle opere antologizzate� 862Bibliografia generale� 863Referenze iconografiche� 864

IL PU

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O SU

mastro-don gesuaLdo 853

La trama� 853

TW55 Giovanni verGa, L’ascesa di GesualdoTW56 Giovanni verGa, Il trionfo economico

di mastro-don GesualdoTW57 Giovanni verGa,

Solitudine e fine di mastro-don Gesualdo

10 I Viceré, di Federico De Roberto� 854

Tra psicologismo e Verismo� 854

La trama� 855

TW58 Una famiglia di eccentrici ed egoistiTW59 Il parto mostruoso di ChiaraTW60 La morte del principe GiacomoTW61 Un finale aperto: Consalvo e la zia Ferdinanda

XVI letteratura terzo millennio

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