lez1-_sistemi_strutturali

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acciaio

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  • 30/05/2012

    1

    PDF Lezioni sul sito:www2.unibas.it/ponzo

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Mettere figura

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    2

    Cinematica delle strutture

    Produzione di profilati e lamiere in acciaieria

    Trasformazione in elementi strutturali e preassemblaggi

    Trasporto e montaggio in cantiere

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Nodo trave colonna

    Giunzioni in cemento armato

    Giunzioni inacciaio

    Naturale monoliticit

    Maggiori oneri di realizzazioneper declassare il vincolo

    Il grado di vincolo tende adessere minore

    Onerosit di realizzazioneGrado di vincolo maggiore

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    3

    Attenzione ad eventuali Condizioni di Labilit

    Necessit di controventi

    Labilit

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Stabilit degli elementi strutturali

    reale

    ideale

    LEGAME COSTITUTIVO ACCIAIO

    Efficienza:(Res/Ps)x103

    C.A.: 30 40Acciaio: 200 300

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    4

    Stabilit degli elementi strutturali

    Spessori sottili, elementi snelli INSTABILITA

    a Asta idealeb Asta industriale elastica

    c Asta industrialeelasto - plastica

    N cr = 2EA / 2

    = Lc/i

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    LEGAME COSTITUTIVO DI UN ASTA D ACCIAIO

    TRAZIONE Resistenza

    Resistenza

    SnellezzaImperfezioni

    COMPRESSIONE

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    5

    Comportamento nello spazio delle strutture

    Per controllare e per eliminare ipostaticit o labilit

    Concezione della struttura tridimensionale

    Gli effetti dellinstabilit vannovalutati nel piano e fuori piano

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Effetti del peso proprio

    ALTA EFFICIENZA Effetti del peso proprio trascurabile Sensibilit ai carichi accidentali

    C.A.: Peso proprio copertura=200 300 [Kg/m2]ACCIAIO: Peso proprio=15 30 [Kg/ m2]

    VENTO : 30 50 [Kg/ m2]

    NEVE: 90 [Kg/m2]

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    6

    Deformabilit degli elementi strutturali

    C.A. : / E = 0,3 * 10-3ACCIAIO : / E = 1.0 * 10-3

    hL

    E245

    Lv

    2WhI

    EIqL

    3845

    v

    WqL

    81

    maxmax

    4

    max

    2

    =

    =

    =

    =

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Interazione M N

    ACCIAIO

    Interazione M N Sempre Sfavorevole

    C.A.

    Interazione M N Sempre Favorevole

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    7

    Edifici multi piano

    Un edificio multipiano una serie di impalcati poggianti su colonne

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Effetti di azioni verticali

    I carichi verticali dovranno raggiungere il sistema di fondazione:

    mediante le travi disposte ad un interasse compatibile;

    Tali travi scaricano gli effetti del carico F sulle colonne

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    8

    Pannelli in latero cementogettati in opera

    Pannelli in latero cemento

    prefabbricati

    Lamiera grecata riempita da inerte o

    cls collaborante

    Effetti delle azioni verticali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Effetti delle azioni orizzontali

    Attraverso un elemento coprente inflesso esso verr riportato in corrispondenza di due piani contigui

    I suoi effetti dovranno ancora raggiungere il sistema di fondazione: attraverso elementi resistenti vengono riportati ai nodi delle colonne da queste in fondazione

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    9

    Tipologie strutturali

    SVANTAGGI

    Giunzioni impegnative ed onerose

    Interazioni M N nelle colonne

    Elevata deformabilit globale alle azioni orizzontali

    TELAI: Insieme di elementi rigidamente connessi, capaci di resistere ad azioni assiali, flettenti e taglianti

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Sottostrutture e/o elementi per la trasmissione delle azioni verticali

    Sottostrutture e/o elementi per la trasmissione delle azioni orizzontali

    SPECIALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI:

    Tipologie strutturali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    10

    VANTAGGI Giunzioni semplici (a cerniera) Interazione M N ridotta o nulla Deformabilit pi controllabile

    SVANTAGGI Ingombro delle strutture di

    controvento Aggravio del sistema fondazione

    Tipologie strutturali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    LE STRUTTURE CONTROVENTATE POSSONO REALIZZARSI CON

    Nuclei di calcestruzzo armato (scale , ascensori) Strutture reticolari in acciaio

    Le strutture di controvento sono impegnate a taglio e flessione

    Controllo di deformabilit sotto carichi di esercizio

    Tipologie strutturali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    11

    CORRETTO FUNZIONAMENTO DI UNA STRUTTURA CONTRAVENTATA

    Impalcati rigidi e resistenti nel loro piano

    Controventi in numero e posizioni tali da vincolare gli impalcati in maniera almeno isostatica

    Inserire delle diagonali fra nodo e nodo o considerare reagente la solettaI controventi devono considerarsi vincoli semplici, doppi o tripli

    Il controvento di piano in grado di ricevere delle

    forze esterne e trasmetterle ai tre

    controventi verticali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    CORRETTO FUNZIONAMENTO DI UNA STRUTTURA CONTRAVENTATA

    Effetto di carichi incidenti

    3213

    212

    211

    FFFRL/)aFa2F(2/qLRL/)aFa2F(2/qLR

    ++=

    +=

    ++=

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    12

    RIDUZIONE DELLE STRUTTURE SPAZIALI IN SOTTOSTRUTTURE PIANE

    Collegamento ai controventi verticali tramite i controventi

    di piano

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    CONTROVENTAMENTO MEDIANTE NUCLEO, IN C.A.

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    13

    CONTROVENTAMENTO MEDIANTE NUCLEO, IN C.A.

    Il nucleo vincola i solai alla traslazione secondo X e Y e, per rigidezza torsionale, alla rotazione

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Fine Lezione

  • 30/05/2012

    14

    Edifici monopiano

    Copertura a maglie con almeno una dimensione di entit notevole ( L 15m ) Possibile presenza di vie di corsa per lo scorrimento del carroponte

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    EFFETTI DELLE AZIONI VERTICALI

    In caso di forti interassi ( > 4m) la trasmissione agli elementi principali avviene tramite travi secondarie e arcarecci

    ARCARECCI: Inflessione nei due piani

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    15

    Suddivisione della copertura nella direzione del piano di falda

    Possibili schemi statici (lunghezza commerciale dei profilati ~ 12m)

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    ARCARECCI GIUNZIONI

    Interamente bullonato

    Parzialmente bullonato

    Cerniera perfetta

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    16

    Giunzioni con la briglia superiore

    TRAVI PRINCIPALI

    Briglia superiore compressa

    ARCARECCI GIUNZIONI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Briglia superiore presso - inflessa

    Briglia superiore presso - inflessa

    TRAVI PRINCIPALI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    17

    TRASMISSIONE DEL CARICO ALLE COLONNE

    indirettamente tramite una trave di bordo

    direttamente

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    TRAVI RETICOLARI

    A CESOIA

    FINK 0POLONCEAU

    INGLESE O HOWE

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    18

    WARREN

    PRATT O MOHNIE

    BOWSTRING

    TRAVI RETICOLARI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    LUNGHEZZA DI LIBERA INFLESSIONE FUORI DAL PIANO E

    NEL PIANO

    E necessario disporre controventature nel piano della copertura anche per resistere

    alle azioni orizzontali

    Controvento Trasversale

    Controvento Longitudinale

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    19

    EFFETTI DELLE AZIONI ORIZZONTALIAZIONI ORIZZONTALI : Sisma, Vento, CarriponteVENTO: - facciata trasversale con montanti verticali e listelli orizzontali

    - listelli inflessi nel piano orizzontale e verticale- montanti (flessione trasv.) appoggiate al terreno ed in copertura

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    VIE DI CORSA PER CARRIPONTE

    AZIONI ORIZZONTALI AZIONI LONGITUDINALI

    Carriponti modesti Trave a doppio T

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    20

    TIPOLOGIE STRUTTURALIV1: CoperturaV2: CarroponteV3: Peso proprioV4: FacciataW1, W2: Vento

    COPERTURA: Stabilizzazione degli elementi compressi e trasmissione delle azioni orizzontali mediante pannelli di copertura adeguatamente solidarizzati

    agli altri elementi strutturali

    Ht: Forze orizzontali dovute al carroponte

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    COPERTURA : Stabilizzazione degli elementi compressi e trasmissione delle azioni orizzontali mediante controventature

    L c,h : Lunghezza libera dinflessione della briglia superiore della capriata

    TIPOLOGIE STRUTTURALI

    Orditura di controventi che rende fissa la copertura

    Controventatura longitudinale

    Controventatura trasversale

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    21

    le capriate appoggiano tutte sulle colonne, non pi

    necessaria una controventatura longitudinale

    le capriate non sono collegate agli arcarecci intermedi

    Lc,h : Lunghezza libera dinflessione della briglia superiore della capriata

    TIPOLOGIE STRUTTURALI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    STRUTTURE VERTICALI

    TELAI TRASVERSALI E LONGITUDINALI

    Aggravio per le colonne soprattutto per

    sezioni a I

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    22

    CONTROVENTI TRASVERSALI E LONGITUDINALI

    Ottimizza il comportamento

    delle colonne ma maggior onere per

    la copertura

    TIPOLOGIE STRUTTURALI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    TELAI TRASVESALI CONTROVENTATI LONGITUDINALMENTE

    Soluzione pi frequente

    TIPOLOGIE STRUTTURALI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    23

    SOLUZIONI A TELAI TRASVERSALI E CONTROVENTI LONGITUDINALI

    Controventi per la riduzione della

    lunghezza di libera inflessione

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    CONTROVENTI :

    A Croce di S. Andrea

    Soluzione a ingombroridotto

    Sfavorevole per le coazioni termiche

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    24

    TELAI TRASVERSALI

    Carriponte di portata limitata

    Carriponte impegnativi

    Telaio classico

    Telaio a traversi rigidi

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    POSSIBILI SOLUZIONI : TELAI TRASVERSALI

    Colonne a mensola (necessarie colonne

    molto rigide)

  • 30/05/2012

    25

    STABILIZZAZIONE DEI NODI DELLA BRIGLIA INFERIORE

    TELAI TRASVERSALI

    Controventature longitudinali

    Elementi tesi

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Modelli di calcolo

    TEOREMA STATICO DEL CALCOLO A ROTTURAIn una struttura soggetta ad un sistema di forze esterne Fj, sia u ilmoltiplicatore di collasso reale della struttura, cio siano uFj i valori dei carichiche portano al collasso della struttura. Se per un generico valore dei carichi Fjsi pu trovare una distribuzione di azioni interne che sia equilibrata con le forzeesterne Fj sar :

    u

    VALIDO SE: Non si hanno instabilit degli elementi Gli effetti del secondo ordine sono trascurabili Le deformazioni sono inferiori a quelle a rottura

    Le connessioni reali sono, in genere, molto diverse dalle idealizzazione assuntePer stabilire se lidealizzazione a favore di sicurezza si pu far ricorso al:

    Risulta perci a favore di sicurezza qualsiasi soluzione che pur violando lacongruenza: - sia equilibrata

    - rispetti la resistenza dei materiali- possa contare su unadeguata duttilit

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    26

    SCHEMA PENDOLARE

    Differenti localizzazioni delle cerniere ideali

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    SCHEMA PENDOLARE

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    27

    SCHEMA1

    2

    V(x-x) = R1; M(x-x) R1a V = R1 ; M(y-y) = R1(a + e)

    N = R1B+R2B ; M = (R1B - R2B)a

    LUCE TRAVE = L - 2a

    N = R1 ; M = R1a

    N = R1 ; M = R1(a + e) N = R1B+R2B ; M = (R1B - R2B) (a + e)LUCE TRAVE = L 2(a + e)

    LUCE TRAVE = L

    3

    SCHEMA PENDOLARE

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Le cerniere ideali possono essere disposte equivalentemente nelle tre posizioniillustrate, purch i vari elementi strutturali siano dimensionati correttamente.

    Fine lezione

  • 30/05/2012

    28

    SCHEMA PENDOLARE

    Minimizza la sollecitazione nelle colonne

    Favorevole se le colonne sono

    orientate secondo la rigidezza massima

    La scelta tra i tre modelli precedenti verr fatta individuando lelemento strutturale o la giunzione che costituisce il punto debole della struttura: si preferisce per esso lo schema che minimizza lo stato di sollecitazione

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Le reazioni Hi di ciascun piano vanno a caricare il controvento

    verticale

    i

    ii

    Ki hMHH 2

    1

    1+=

    SCHEMA PENDOLARE

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    29

    TRACCIATURA DELLE TRAVI RETICOLARIModellazione con aste incernierate allestremit

    DEVONO ESSERE SODDISFATTE LE SEGUENTI CONDIZIONI: la lunghezza di libera inflessione deve essere pari alla distanza fra le cerniere lo schema della trave deve essere tracciato secondo gli assi baricentrici

    Asse di Truschino

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    TRACCIATURA DELLE TRAVI RETICOLARI

    Tracciamento sugli assi di Truschino

    baricentri

    truschino

    N2N1 C B

    A

    N4

    e

    e2

    N3

    Momento parassita = N4 e

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    30

    TRAVI RETICOLARI DI CONTROVENTO

    Legame N - uguale in trazione e compressione

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    Legame N - differenziato in trazione e compressione

    Azione assiale inferiore nellasta compressa ( < 100 ) Dimensionamento a diagonali solo tese ( > 200 )

    TRAVI RETICOLARI DI CONTROVENTO

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    31

    DIMENSIONAMENTO AD ASTE TESE E COMPRESSE E AD ASTE SOLO TESE

    Il dimensionamento ad aste solo tese porta a strutture pi deformabili

    Verificare che le aste siano idonee a

    sopportare il carico di compressione

    Verificare che le aste siano idonee a

    sbandare restando elastiche ( elevata)

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    CONTROVENTI DI FALDA DI COPERTURA

    DUE METODI DI CALCOLO: Arcarecci tesi e compressi Arcarecci solo tesi

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    32

    ARCARECCI DI COPERTURA

    GERBER

    APPOGGI ELASTICI

    SOLUZIONE EQULIBRATA

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    = 0 ottimizza la trave principale = 0,08579 ottimizza gli arcarecci

    Mmax Mi R

    0 qL2/8 0 qL

    0,05 qL2/9,88 qL2/20 1,1qL

    0,0625 qL2/10,44 qL2/16 1,125qL

    0,08579 qL2/11,66 qL2/11,66 1,171qL

    ( )[ ]

    =

    +=

    =

    =

    15,0125,0

    22

    2max

    2

    qLMLMqLR

    LMqLR

    qLM

    iB

    iA

    i

    ARCARECCI DI COPERTURA

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

  • 30/05/2012

    33

    RIPARTIZIONE DELLE FORZE ORIZZONTALI TRA I CONTROVENTI VERTICALI

    SISTEMA ISOSTATICO SISTEMA IPERSTATICO

    Calcolo delle reazioni fra solai e singoli elementi di controvento

    - Rigidezza degli elementi orizzontali del solaio

    - Rigidezza degli elementi del sistema controventante

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo

    SISTEMI IPERSTATICI Ripartizione delle forze orizzontali secondo il metodo semplificativo

    Con lipotesi di impalcato rigido:

    Ripartizione semplificatapiano per piano

    RIPARTIZIONE DELLE FORZE ORIZZONTALI TRA I CONTROVENTI VERTICALI

    Prof. Ing. Felice Carlo Ponzo