liceando from gff vol. 7

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liceand network 25 l u g li o Giffoni Film Festival

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Diario dal borgo: 25 luglio 2010. Liceando from Giffoni Film Festival. The LOVE.

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liceand n e t w o r k

25 lugli

o

Giffoni

Film Fes

tival

L’amore si scopre soltanto amando.

|||Paulo Coelho|||“liceando.net

vliceando.net

E jesse

conquista

le giovani

gieffine

.

E jesse

conquista

le giovani

gieffine

“Un faccino candido, una bella voce e un pizzico di talento non fanno un artista” è questo il messaggio che ha voluto mandare il famo-sissimo e acclamatissimo Jesse McCartney ai ragazzi. “Dovrete avere molta forza perché sicuramente incontrerete persone che vidiranno: “Questo non mi piace; sei stonato; non sai stare sul palco; non hai talento”.. e voi dovrete essere capaci di andare avanti”.Jesse ammette anche: “Io ho avuto sempre l’appoggio dei miei. Devo ringraziare principalmente loro per avermi sostenuto”. Comedargli torto, la famiglia è importante, ognuno necessita di una figura “familiare”, soprattutto un ragazzino che già a 7 anni ha iniziatoad interpretare i primi ruoli. “Quando ero piccolo non capivo molto quello che accadeva attorno a me. Fortunatamente ci sono stati imiei familiari e grazie a loro piano piano ho iniziato ad ambientarmi bene. Vi dirò di più, li ho qui con me.. in sala!!”Il giovane Jesse ha persino appoggiato la causa del WWF: “Ovunque andrò, parlerò del magnifico lavoro che questa associazione stafacendo al mondo intero”. Subito dopo il trailer “Animals” Jesse è sembrato più sicuro di sé, ed ha spiegato ai ragazzi quanto sia im-portante rispettare gli animali “Se mettiamo insieme ogni piccolo sforzo, riusciremo a raggiungere il nostro scopo: salvare la terra!”. In-somma il ragazzino che tutti ci aspettavamo è diventato grande ed ha imparato a dare la giusta importanza ad ogni cosa. A prestoJesse.

di Pina Stella Caiazzo

photo

giulia rosco

“Il mio più grande

amore è la musica.Quanta

emozionetrovarmidi fronte a

tanti coetanei”

nomeJesse

coGnomemccarteneyetà23 anni

proFessioneattore

identity card

red carpetphoto giulia rosco

amor

eNapoletano, classe 1954, Carlo Buccirosso è spesso presente nei film e sceneg-gati di Carlo Vanzina, nel ruolo stereotipato dell'uomo napoletano medio o pic-colo-borghese. tuttavia ha saputo essere anche un ottimo Cirino Pomicino nel‘Divo’ di Sorrentino. Per anni spalla comica di Vincenzo Salemme sia a teatroche al cinema, lavora insieme a Maurizio Casagrande e a Nando Paone per di-

Carlo BuCCiroSSo AttOrephoto

giulia rosco

versi spettacoli e film. tra questi, e Fuori Nevica e L'amico del cuore, realizzatiprincipalmente per il teatro e poi riscritti per il cinema. recentemente con lapropria compagnia teatrale ha messo in scena tre spettacoli: I compromessisposi, Vogliamoci tanto bene e Napoletani a Broadway. tutti realizzati con ungrandioso successo. Al Giffoni Film Festival arriva alle 18 acclamato come unvero divo, uno di quelli la cui faccia è difficile da dimenticare. Perchè le sueespressioni ti hanno fatto ridere, ridere a crepapelle. Sul red carpet del Festivaldell’amore è “emozionatissimo, perché l’applauso dei ragazzi è quello che contadi più. Avere l’affetto e l’approvazione delle nuove generazioni significa non di-

ventare mai vecchi”. eclettico e mai scontato nelle sue gag, l’attore partenopeopromette di tornare presto nella cittadella del cinema per ragazzi. ‘L’Amico delcuore’, ‘Amore a prima vista’, ‘Febbre da cavallo’ e ‘Un ciclone in famiglia’ sonoalcune delle sue più apprezzate rappresentazioni televisive. Nella sala truffautha esortato i ragazzi a non arrendersi alla prima difficoltà, ma a lottare per con-quistare i propri sogni: “l’amore, dopotutto, è anche il rischio e il coraggio, lavoglia di non mollare”.Già, non mollare. Insistere e resistere. e vivere, viverenel segno dell’amore.

is

beautiful

jump on gff

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masterclass

Un inchino, la felicità nel vedere tutti quei ragazzi ad aspettarlo in trepidazione: Gianni Minà è a Giffoni. Incontra i giurati di masterclass e riceve il premio allacarriera dedicato a Vittorio Mezoggiorno. Inizia subito a parlare del suo amore incondizionato per l'america latina: "e’ impossibile non amare il Sudamerica, uncontinente violato troppe volte eppure con una grande dignità e con una grande voglia di rialzarsi”. “tra l'altro -aggiunge- è impossibile non leggere un libro diuno scrittore sudamericano e non innamorarsene follemente. Il viaggio che ho fatto per girare "Il Che, trent'anni dopo" è stato un piacere, mi ha riportatol'energia di quando avevo 20 anni, ho visto un altro mondo. Vorrei tanto vivere in america latina". Un giurato dalla maglia nera gli chiede una soluzione sullaattuale situazione italiana dell'informazione: "In Italia fin quando ci sarà una persona che detiene l'ottanta per cento dell'informazione non ci sarà mai libertà. Innessun paese del mondo si verifica una situazione del genere, siamo unici al mondo anche in questo. C'è anche da dire che la situazione è degenerata per lamancanza di una opposizione di sinistra coesa. La sinistra non ha offerto mai un giusta alternativa”. Minà parla anche della televisione attuale: "Oggettivamenteprogrammi come ‘Amici di Maria De Filippi’ non hanno per niente aiutato quella necessaria rivoluzione dell'informazione. Fin quando ci saranno programmi delgenere in tv non si andrà molto lontano". Il giornalista classe 1938 continua senza fermarsi mai: "La gente ormai si accontenta di poco, non cerca la realtà, glibasta pensare di vivere in un mondo patinato per essere felici. Non è come gli anni 70 dove tutti volevano cambiare le cose”. Minà sostiene che “la situazione ètragica per il futuro, eppure basterebbe poco, basterebbe interessarsi alle idee degli altri. tutti abbiamo tante cose da dire, nel mondo moderno è diventato tuttopiù difficile, in Italia siamo nel punto più basso della politica". e infine la chiosa: "L'informazione, in Italia, non esiste più". Chiude così il giornalista torinese.Parole del genere, dette da un uomo del suo calibro, con la sua storia, non possono che suonare amare.

di Eddie De Pascale

Gianni Minà GIOrNALIStA

Per cambiare il mondobisogna aprirsi agli alltri

[Gianni Minà]

masterclass

Un inchino, la felicità nel vedere tutti quei ragazzi ad aspettarlo in trepidazione: Gianni Minà è a Giffoni. Incontra i giurati di masterclass e riceve il premio allacarriera dedicato a Vittorio Mezoggiorno. Inizia subito a parlare del suo amore incondizionato per l'america latina: "e’ impossibile non amare il Sudamerica, uncontinente violato troppe volte eppure con una grande dignità e con una grande voglia di rialzarsi”. “tra l'altro -aggiunge- è impossibile non leggere un libro diuno scrittore sudamericano e non innamorarsene follemente. Il viaggio che ho fatto per girare "Il Che, trent'anni dopo" è stato un piacere, mi ha riportatol'energia di quando avevo 20 anni, ho visto un altro mondo. Vorrei tanto vivere in america latina". Un giurato dalla maglia nera gli chiede una soluzione sullaattuale situazione italiana dell'informazione: "In Italia fin quando ci sarà una persona che detiene l'ottanta per cento dell'informazione non ci sarà mai libertà. Innessun paese del mondo si verifica una situazione del genere, siamo unici al mondo anche in questo. C'è anche da dire che la situazione è degenerata per lamancanza di una opposizione di sinistra coesa. La sinistra non ha offerto mai un giusta alternativa”. Minà parla anche della televisione attuale: "Oggettivamenteprogrammi come ‘Amici di Maria De Filippi’ non hanno per niente aiutato quella necessaria rivoluzione dell'informazione. Fin quando ci saranno programmi delgenere in tv non si andrà molto lontano". Il giornalista classe 1938 continua senza fermarsi mai: "La gente ormai si accontenta di poco, non cerca la realtà, glibasta pensare di vivere in un mondo patinato per essere felici. Non è come gli anni 70 dove tutti volevano cambiare le cose”. Minà sostiene che “la situazione ètragica per il futuro, eppure basterebbe poco, basterebbe interessarsi alle idee degli altri. tutti abbiamo tante cose da dire, nel mondo moderno è diventato tuttopiù difficile, in Italia siamo nel punto più basso della politica". e infine la chiosa: "L'informazione, in Italia, non esiste più". Chiude così il giornalista torinese.Parole del genere, dette da un uomo del suo calibro, con la sua storia, non possono che suonare amare.

di Eddie De Pascale

Gianni Minà GIOrNALIStA V

di rosario Minervini

man

GianvinCEnzo naStaSi33 anni

DirEzionE artiStiCa Gff

rESPonSaBilE Giuria ElEMEntS + 10

“Quando ami il tuo lavoroi,non pensi a ciò

che accadrà domani. Quando ami il tuo lavoro mai emozioni raffreddatené tempo per i rimpianti.

Hai solo voglia di costruirea nuova avventura.

Ogni giorno”.CHLOE BRID-

GES

Gianvincenzo nastasi, una delle co-lonne portanti della direzione arti-stica delGff. il tuo festival comeresponsabile della giuria Elements+10 è appena finito.- e’ andata molto bene, sono ragazzi pienidi entusiasmo e amano questo festival.Nel corso dei dibattiti dopo la proiezionedei film cerco di stimolarli alla riflessionee a soffermarsi sui contenuti della pelli-cola. In questo modo la discussione ri-sulta più ricca non solo per i giurati maanche per i registi e per lo stesso Gff. Cos'è l'amore per te?- L'amore è ciò che permea ogni cosa dinoi. e’ presente anche nella sua assenza.La vita è fatta di momenti di amore ,l'amore è presente in ogni cosa, in ogniistante: bisogna solo avere la capacità diamare, di sapere amare, di dare e rice-vere.l’amore è il tema del festival.- Dedicare la 40esima edizione del Gffall’amore è la cosa più giusta che si po-tesse fare: uno scambio continuo e incon-sapevole di emozioni, come accade ognianno a Giffoni, è l'essenza stessa dellaamore. Cosa hai provato in questa setti-mana?- Una grande energia, adrenalina. Unagrande voglia di innamorarmi ogni voltadi quello che faccio. Dopo un anno di la-voro anche in giro per l’Italia arriviamo alfestival un po’ stanchi ma, fortunata-mente, il festival stesso ci ricarica le ener-gie: più passano i giorni e meno avvertila stanchezza. Cosa ti aspetti dal prossimo Gff?Ora non riesco a pensare all'anno pros-simo. Penso al primo agosto, alla fine delfestival: grande relax e grande tristezza.La fortuna di chi, come me, lavora tuttol'anno col Gff, però, è non avere tempoper la malinconia perché poco dopo lafine del festival già rirpendi a lavorare.Quando ami quello che fai, non pensi aciò che accadrà domani. Quando amiogni giorno il tuo lavoro non provi emo-zioni raffreddate. Non hai mai il tempo dirimpiangere il passato. Hai solo voglia dicostruire ogni giorno una nuova avven-tura.

Lostlive to Giffoni

photo

Giulia rosco

l’attesa

prima

del

delirio

Liceando

www.lice

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