linea guida 20121 · identificazione e valutazione degli aspetti significativi per quanto riguarda...
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LINEA GUIDA 20121
OBIETTIVI
Obiettivo del presente documento è quello di fornire un’istantanea su come la
documentazione delle organizzazioni sia adeguata a sostenere i diversi step di
valutazione previsti per la certificazione ISO 20121 di Certification Europe Italia.
Questo documento potrà essere utilizzato dalle Organizzazioni per auto-valutare il
proprio livello di maturità e la propria capacità di affrontare il processo certificativo.
Per una analisi più approfondita e specifica, effettuata direttamente sulla
documentazione prodotta dall’organizzazione, Certification Europe Italia è disponibile a
svolgere un servizio di Gap Analysis, che fornirà un quadro dettagliato attraverso il
quale poter riconoscere e organizzare secondo una corretta priorità le aree su cui è
maggiore la necessità di lavorare per poter affrontare il processo di certificazione.
Infine, il presente documento potrà servire come supporto alle verifiche per gli auditor
interni ed esterni.
LE FASI DI VERIFICA
Certification Europe Italia ha suddiviso le verifiche di Certificazione relative ai Sistemi di
Gestione Sostenibile degli Eventi in tre differenti fasi, qui di seguito riassunte.
L’attività di progettazione sarà verificata nel corso delle Verifiche di Stage 1 e di Stage
2; quelle di monitoraggio e di reporting saranno oggetto delle verifiche di sorveglianza.
PROGETTAZIONE
• PREPARAZIONE
• MONITORIAGGIO
• RIPRISTINO
ESECUZIONE
REPORTING
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GLI STEP DI VERIFICA PER GLI EVENTI E LA DOCUMENTAZIONE
RICHIESTA
Lo stage1 avrà la finalità di analizzare, a livello complessivo, l’impostazione generale
dell’evento e verificare le condizioni di base relative all’impostazione di un Sistema di
Gestione Sostenibile conforme alla norma ISO 20121.
Idealmente, lo stage 1 si potrà svolgere diversi mesi prima dell’esecuzione dell’evento.
Al termine dello stage 1 verrà consegnato al cliente un rapporto contenente le risultanze
dell’audit e, eventualmente, i rilievi e le loro modalità di gestione.
STAGE MODALITÀ DI GESTIONE: DURATA:
1 AUDIT REMOTO / A DISTANZA VIA
TELECONFERENZA MIN: ½ GIORNO
EVIDENZE RICERCATE
P.to NORMA
EVIDENZA TIPOLOGIA
4.2 STAKEHOLDERS:
identificazione, valutazione di esigenze e aspettative Procedura +
Documentazione
4.3 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Definizione dei
confini di scopo e campo di applicazione del Sistema di Gestione (quali attività sono incluse)
Documentazione
4.5 PRINCIPI DI SVILUPPO SOSTENIBILE:
Definizione dei principi di sviluppo sostenibile e dichiarazione di intenti e di valori
Documentazione
5.2
POLITICA: Definizione della Politica, conforme, disponibile agli
stakeholders, coerente con 4.5 e rispettosa dei requisiti al punto 5.22
Documentazione
6.1.2
IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI SIGNIFICATIVI: Identificazione e valutazione degli aspetti significativi per
quanto riguarda gli ambiti Ambientale, Economico e Sociale (Riferimento ad Appendice C)
Documentazione
7.4
COMUNICAZIONE: Valutazione delle modalità di comunicazione esterna e
definizione modalità di comunicazione e rendicontazione futura
Documentazione
Inoltre, in fase di stage 1 verrà verificato che l’organizzazione abbia proceduto con:
la definizione delle principali caratteristiche del progetto;
la valutazione di punti di forza e/o di debolezza dei progetti (SWOT analysis);
la pianificazione delle tempistiche per le proprie attività (timing, eventualmente
attuabile attraverso un diagramma di Gantt);
l’assegnazione delle risorse necessarie alla prosecuzione del progetto.
Verrà infine valutato come l’organizzazione abbia predisposto la gestione e la tenuta
sotto controllo delle informazioni documentate richieste dalla norma:
a) Identificazione e impegno degli stakeholder (4.2).
b) Determinazione dello scopo e campo di applicazione del sistema di gestione
sostenibile degli eventi (4.3).
c) Principi di sviluppo sostenibile, dichiarazione di intenti e valori (4.5).
d) Politica (5.2).
e) Ruoli dell'organizzazione, responsabilità e autorità (5.3).
f) Identificazione e valutazione degli aspetti (6.1.2).
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g) Obiettivi di sostenibilità degli eventi e loro perseguimento (6.2).
h) Gestione della catena di fornitura (8.3).
i) Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione (9.2).
j) Non conformità e azione correttiva (10.1).
Lo stage 2, sempre basato sull’attività di progettazione, dovrà essere pianificato
quando il ciclo di progettazione sarà completo e saranno già state definite tutte le
modalità operative di gestione, monitoraggio e rendicontazione dell’evento. Durante lo
stage 2 si verificherà inoltre l’attività di verifica interna e di Riesame dell’attività di
Progettazione.
Temporalmente, lo stage 2 troverà la sua migliore collocazione nelle settimane che
precedono l’evento. Se lo stage 1 viene sempre svolto in modalità remota ed a distanza,
vista la maggior complessità delle evidenze riscontrabili nello Stage 2 potrà essere
necessario che questo si svolga presso la sede del cliente oppure, se già disponibile,
presso la sede che ospiterà l’evento.
La scelta di effettuare lo stage 2 in remoto e/o tramite comunicazione a distanza e
videoconferenza potrà essere riservata per eventi di durata, portata e complessità
minori.
Così come per lo stage 1, al termine dello stage 2 verrà consegnato al cliente un
rapporto contenente le risultanze dell’audit e, eventualmente, i rilievi e le loro modalità
di gestione.
Al termine dello Stage 2, nel caso in cui gli esiti siano positivi ed a seguito di delibera
del Comitato di Certificazione, verrà emesso e consegnato il Certificato, che avrà durata
limitata alla durata dell’evento cui si riferisce.
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STAGE MODALITÀ DI GESTIONE: DURATA:
2 IN REMOTO / A DISTANZA VIA
TELECONFERENZA oppure PRESSO IL CLIENTE
MIN: ½ GIORNO
EVIDENZE RICERCATE
P.to NORMA
EVIDENZA TIPOLOGIA
5.3
RUOLI, AUTORITÀ E RESPONSABILITÀ: Definizione ed assegnazione di ruoli, risorse, autorità da
parte dell’Alta Direzione per il funzionamento del Sistema di Gestione
Documentazione
6.2
OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ: Set degli obiettivi, coerenti con Principi e Politica,
correttamente definiti e con piano di perseguimento (vedi requisiti norma)
Documentazione
6.1.3
PRESCRIZIONI LEGALI E ALTRE PRESCRIZIONI: Identificazione e accesso a prescrizioni legali e ad altre
prescrizioni volontarie alle quali l’Organizzazione è sottoposta
Procedura + Documentazione
8.3 GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA:
Documentazione sulle modalità di gestione della catena di Fornitura (Rif. Appendice B)
Documentazione
9.3 AUDIT INTERNI
Pianificazione ed esecuzione di almeno un audit interno relativo alla progettazione
Documentazione pianificazione e
documentazione audit
9.4 RIESAME DELLA DIREZIONE
Riesame della fase della progettazione del Sistema di Gestione per la Sostenibilità degli Eventi
Documentazione Riesame
DOCUMENTAZIONE
Così come evidenziato in
Appendice A, la norma richiede che
sia presente una documentazione,
poiché essa è essenziale per la
dimostrazione di trasparenza e
responsabilità, nonché per
consentire la possibilità di una
verifica di terza parte.
La documentazione tuttavia può
essere proporzionata e appropriata
al sistema di gestione sostenibile
degli eventi e agli aspetti
interessati. Bozze, email e altre
comunicazioni meno formali o
meno attinenti al sistema di
gestione spesso rappresentano una
documentazione sufficiente.
PROCEDURE
Come definito nel punto 3.4 della norma ISO
9000:2005 e così come riportato in Appendice A, una
procedura è un "metodo specificato di portare a
termine un'attività o un processo". I processi possono
includere procedure.
Né i processi né le procedure necessitano di essere
documentati, a meno che l'assenza di documentazione
provochi un'attuazione non efficace del sistema di
gestione.
In alcune situazioni, procedure formalizzate e/o
processi documentati sono importanti perché la loro
assenza potrebbe portare a uno scostamento dallo
scopo, dai valori, dalla politica di sviluppo sostenibile,
dagli obiettivi e dai traguardi di un'organizzazione.
Il valore del documentare una procedura è che si
acquisiscono e immagazzinano conoscenze e si
appronta un processo di fornitura comune. Ciò
assicura che la procedura sarà eseguita nello stesso
modo indipendentemente da chi la mette in pratica.
Procedure eccessivamente prescrittive possono
limitare la creatività e il pensiero innovativo
quando si gestiscono eventi. Ove appropriato, i
sistemi di gestione sostenibile degli eventi
sviluppati per un evento possono essere
condivisi, modificati, adattati e migliorati per
l'applicazione in altri eventi, al fine di evitare la
duplicazione degli sforzi all'inizio del ciclo di
gestione di ogni evento.
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Come output dello stage 2 il valutatore incaricato dovrà concordare con
l’organizzazione le modalità e i tempi di verifica sul campo da applicare alla fase 2 di
certificazione, con la stesura dell’audit plan di sorveglianza.
Durante la fase di sorveglianza, i valutatori di Certification Europe Italia verificheranno
l’esecuzione dell’evento nel momento in cui l’evento si svolge.
Saranno infatti valutati le sub-fasi di allestimento e preparazione, esecuzione e
monitoraggio e ripristino del sito.
L’ultima fase, quella di reporting verrà valutata –in modalità remota- al termine
dell’evento, concordando con l’organizzazione i tempi per i quali l’attività di reporting
sarà completata e siano state effettuate le comunicazioni definite verso tutti i differenti
stakeholders.
SOCIETÀ ED EVENTI CHE POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI A
CERTIFICAZIONE
Non solo certificazione di eventi: conformemente a quanto definito dalle istruzioni
Accredia, Certification Europe Italia srl ha identificato tre tipologie di certificazione
legate alla norma ISO 20121.
In aggiunta a queste, Certification Europe Italia srl ha inserito una quarta categoria,
relativa alle organizzazioni il cui Core Business non è legato all’organizzazione di eventi
ma che, con una elevata frequenza, organizzano eventi (interni o esterni).
Sono inoltre presi in considerazioni gli “eventi multipli” che, a partire da una medesima
organizzazione centrale si ripetono, in contemporanea o in un breve periodo di tempo,
su differenti location.
SOCIETÀ E ORGANIZZAZIONI
SOCIETÀ DI EVENTI
•Per eventi singoli
•Per eventi con cadenza periodica
•Per eventi già svolti
SOCIETÀ DI SERVIZI DI SUPPORTO
•Società di catering
•Lavoro interinale
•Hostess, sicurezza e stewardship
•Energia
•Pulizia e bagni chimici
•...
LOCATION E STRUTTURE
•Quartieri fieristici
•Centri congressuali e hotel
•Stadi e palazzetti sportivi
•Aree e strutture di proprietà o gestione pubblica
•...
ALTRE SOCIETÀ
•Società il cui scopo principale è diverso dall'organizzazione degli eventi ma che dispongono di una struttura interna (marketing / commerciale) che organizza eventi
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SOCIETÀ DI SERVIZI DI SUPPORTO
La norma ISO 20121 richiede che le società e che gestiscono direttamente
organizzazione degli eventi dispongano di un sistema per la gestione sostenibile degli
eventi accompagnato da una procedura specifica per la progettazione e la loro
conduzione. Questa tipologia di procedura è molto simile a quanto richiesto dalla
norma ISO 9001 al punto 7.3 relativo alla progettazione del servizio.
Per questo motivo, ogni volta che viene richiesto che sia inserita l’attività di
progettazione nello scopo del certificato che dovrà essere emesso, Certification Europe
Italia richiederà alle società che organizzano eventi già in possesso di un Sistema di
Gestione ISO 9001 (sia esso certificato o no) di fornire tra la documentazione da
analizzare in Stage 1, la propria procedura di progettazione.
Inoltre, sempre in Stage 1, verranno richieste le modalità attraverso le quali
l’organizzazione procede con le attività di monitoraggio degli eventi da essa progettati
ed erogati.
Se l’organizzazione richiedente non è in possesso di un Sistema di Gestione per la
qualità, Certification Europe Italia richiederà comunque, in fase iniziale, una procedura o
delle istruzioni operative dettagliate circa le attività di progettazione e di gestione,
monitoraggio e controllo delle attività legate agli eventi.
FASE TIPOLOGIA DI VERIFICA
STAGE 1
• REQUISITI DI SISTEMA
• PROCEDURA PROGETTAZIONE (se l’attività di progettazione è compresa nello scopo richiesto in certificato)
• GESTIONE ATTIVITA’ MONITORAGGIO E CONTROLLO
STAGE 2
• VERIFICA ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO APPLICATA AD UN EVENTO ORGANIZZATO
DALL’ORGANIZZAZIONE
A seconda di quanto concordato, i certificati emessi da Certification Europe Italia
potranno riportare o meno il riferimento ad un evento specifico.
CERTIFICATO GENERICO
Qualora non sia riportato alcun riferimento specifico ad eventi (certificato generico), i
singoli eventi da essa organizzati non potranno essere chiamati “Eventi Sostenibili” se
non a seguito di una ulteriore verifica da parte di Certification Europe Italia.
CERTIFICATI SPECIFICI
Perché uno o più eventi siano riportati nel certificato, sarà necessario che siano
verificate direttamente in fase di audit tutte le relative attività di progettazione ed
esecuzione.
L’organizzazione potrà ricevere un certificato riportante:
Il riferimento ad un singolo evento;
Il riferimento ad un evento periodico oppure multiplo;
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Il riferimento a più eventi, non collegati tra di loro;
Il riferimento ad un elenco controllato di eventi gestiti in maniera sostenibile che
potrà essere richiesto all’organizzazione
Il riferimento ad una tipologia di eventi, ad esempio: “eventi sportivi”. In tal caso,
solo questi eventi, o queste categorie di eventi, dovranno essere gestiti in
maniera sostenibile, e almeno una fase di tutti gli eventi devono essere state
verificate prime dell’emissione del certificato.
Infine, quando si certifica un soggetto responsabile del sistema sostenibile di vari eventi
(per uno o più servizi), è possibile emettere dei certificati indipendenti specifici per il
singolo evento, collegati però ad un certificato principale, sempre a condizione che tale
evento sia stato verificato.
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CERTIFICATO PRINCIPALE
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EVENTI SINGOLI, CON CADENZA PERIODICA E MULTIPLI
EVENTO SINGOLO
PROGETTAZIONE ESECUZIONE REPORTING
EVENTO CON CADENZA PERIODICA
PROGETTAZIONE 1° ESECUZIONE REPORTING
PROGETTAZIONE 2° ESECUZIONE REPORTING
PROGETTAZIONE n° ESECUZIONE REPORTING
EVENTO MULTIPLO
PROGETTAZIONE
SERIE DI EVENTI
ESECUZIONE
SERIE DI EVENTI REPORTING
ORGANIZZAZIONE CENTRALE
PROG. 1°
EVENTO REPORTING
ESECUZIONE
1° EVENTO
PROG. 2°
EVENTO REPORTING
ESECUZIONE
2° EVENTO
PROG. n°
EVENTO REPORTING
ESECUZIONE
n° EVENTO
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COME SVILUPPARE UN SISTEMA DI GESTIONE SOSTENIBILE
DEGLI EVENTI
1- CONOSCERE LO STANDARD
In questa fase è necessario essersi procurati la norma UNI ISO 20121:2013 ed averla letta
integralmente. Oltre alla lettura della norma, si consiglia una lettura approfondita delle
appendici, che forniscono chiarimenti e strumenti utili per la costruzione di un Sistema
di Gestione.
2- DEFINIRE LO SCOPO E IL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL PROPRIO SISTEMA DI
GESTIONE PER LA SOSTENIBILITÀ DEGLI EVENTI
A quali attività si applica il Sistema di Gestione? Cosa viene preso in considerazione e
cosa è escluso?
3- IDENTIFICARE GLI STAKEHOLDERS
Come riportato in Appendice A, per identificare il gruppo di stakeholder, è importante
considerare chi è influenzato o coinvolto nell'attività correlata all'evento.
Ciò può includere visitatori, espositori, intrattenitori, residenti locali, polizia, autorità
locale, fornitori e subappaltatori per l'evento.
In seguito all’identificazione degli stakeholders, è necessario identificare le modalità di
comunicazione adottabili con ciascuno di essi e la definizione delle attività necessarie
per il loro coinvolgimento e per l’ascolto delle loro esigenze e aspettative riguardo alla
gestione degli eventi.
La norma richiede che sia definita una procedura per l’individuazione degli
stakeholders. La norma, inoltre, nel prospetto A.1 fornisce un elenco dei principali
Stakeholders che andrebbero presi in considerazione per tutti gli eventi.
4- DEFINIRE I PROPRI “PRINCIPI DI SVILUPPO SOSTENIBILE”
I principi di sviluppo sostenibile sono i principi ai quali l’intera attività
dell’organizzazione si deve orientare.
Per la definizione dei propri principi di sviluppo sostenibile, può essere utile fare
riferimento ai principi di gestione, inclusività, integrità e trasparenza suggeriti dalla
norma ed ai sette principi di responsabilità sociale espressi dalla linea guida ISO 26000:
• Responsabilità di render conto;
• Trasparenza;
• Comportamento etico;
• Rispetto degli interessi delle parti interessate;
• Rispetto del principio di legalità;
• Rispetto delle norme internazionali di comportamento;
• Rispetto dei diritti umani.
5- DEFINIRE LA PROPRIA POLITICA
La politica di sostenibilità del vostro evento sarà il vostro impegno a rispettare tutti i
requisiti di legalità e quelli volontari definiti dallo standard, a migliorare continuamente
la vostra performance ed a raggiungere gli obiettivi che voi stessi vi darete.
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La politica dovrà essere documentata e sottoscritta dall’Alta Direzione della vostra
organizzazione. Inoltre, sarà necessario che la politica prenda in considerazione tutti i
requisiti definiti nei punti 5.2.1 e 5.2.2. della norma.
Suggeriamo che, una volta definita la vostra politica di sostenibilità, questa venga resa
disponibile al pubblico, ai media, alla comunità ed ai vostri fornitori. Condividere i propri
sforzi sarà una delle chiavi del vostro successo!
6- DEFINIRE I RUOLI, LE RESPONSABILITÀ E L’AUTORITÀ
È necessario, secondo la norma, che l’Alta Direzione assicuri che le responsabilità e le
autorità per i ruoli riguardanti la gestione sostenibile degli eventi siano assegnate e rese
note nell'ambito dell'organizzazione.
In sostanza è necessario che, a seconda della tipologia e della complessità
dell’organizzazione, siano assegnate competenze ed autorità a uno o più individui circa
il funzionamento del Sistema di Gestione e il perseguimento dei principi di sostenibilità
e della Politica.
7- IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI DI SVILUPPO SIGNIFICATIVI
Per sua natura, ciascun evento ha numerosi impatti ambientali, economici e sociali. Tali
impatti possono essere diretti o indiretti, forti o deboli, negativi o positivi. È importante,
in primo luogo che l’organizzazione operi per poter identificare tutti gli aspetti sui quali
può avere un’influenza diretta o indiretta.
Non tutti gli aspetti di sviluppo sostenibile hanno però la stessa importanza, poiché tra
gli aspetti individuati ce ne saranno alcuni più forti, o più facilmente controllabili ed
influenzabili.
È importante che l’Organizzazione, una volta identificati gli aspetti di sviluppo
sostenibile che porta con sé, provveda ad una valutazione della loro significatività
attraverso una metodologia stabilita e documentata al fine di dare una corretta priorità
agli aspetti sui quali sarà necessario lavorare.
I criteri utilizzati per la valutazione del significato devono essere documentati e devono
includere una considerazione sui commenti di ritorno (feedback) gli stakeholder e
l'identificazione di nuovi aspetti previsti.
Gli esiti della procedura devono essere documentati, mantenuti aggiornati e condivisi
con gli stakeholder.
La norma ISO 20121 fornisce, in Appendice C, delle linee guida per l’identificazione e la
valutazione degli aspetti di sostenibilità e, con il prospetto C1, “l’elenco di aspetti che le
organizzazioni devono considerare per l'identificazione e la valutazione degli aspetti”.
8- IDENTIFICARE E VALUTARE LE PRESCRIZIONI LEGALI
Per essere pienamente gestito in modo sostenibile, un evento deve essere
costantemente conforme a tutte le prescrizioni legali alle quali è sottoposto. La
mancata conformità a un obbligo di legge può comportare la sospensione dell’evento, il
ricevimento di una sanzione ed altre gravi conseguenze sui piani economico, sociale ed
ambientale.
Ecco perché la norma, al punto 6.1.3. richiede che l'organizzazione assicuri che le
prescrizioni di legge applicabili e atre prescrizioni alle quali aderisce (impegni volontari,
vincoli da partner/clienti, ecc.…) sono tenute in considerazione e soddisfatte
costantemente.
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Per far ciò, è necessaria una procedura che permetta, sistematicamente, di identificare,
accedere e verificare l’aderenza dell’organizzazione a queste prescrizioni.
9- STABILIRE GLI OBIETTIVI
Per perseguire la politica e perseguire i principi di sostenibilità adottati, sarà necessario
che, per ciascuno degli aspetti di sostenibilità già identificati come significativi e
prioritari, siano assegnati degli obiettivi, al fine di avere uno strumento per organizzare
le proprie azioni di miglioramento e valutarne le performance.
La norma richiede di stabilire obiettivi chiari, specifici, misurabili, raggiungibili,
ragionevoli e scadenzati. Tali obiettivi devono essere supportati da specifici traguardi e
da azioni concrete e piani per il loro perseguimento.
Qui di seguito si riporta una tabella esemplificativa di come può essere organizzato un
obiettivo.
Evento Festival del Cinema Africano
Principio di Sviluppo Sostenibile adottato INCLUSIVITÀ
Stralcio della politica di Sostenibilità […] “L’organizzazione si impegna a promuovere la partecipazione al Festival a tutte le persone con disabilità” […]
Obiettivo Permettere il pieno godimento di tutti gli eventi del Festival alle persone con disabilità motoria e uditiva
Traguardo 1 Rendere tutte le sale di proiezione prive di barriere architettoniche
KPI (Key Performance Indicator)
Lamentele ricevute circa la non accessibilità delle sale = 0
Azione 1.1. Provvedere a installare pedane mobili all’ingresso del Cinema
Responsabile: Direttore Cinema
Tempo di attuazione: 31 gennaio 2015
Risorse: 1.500 euro a bilancio
Verifica: una settimana prima del Festival
Azione 1.2. Comunicare l’impegno al superamento delle barriere architettoniche e istituire sistema di feedback
Responsabile: Direttore Comunicazione
Tempo di attuazione:
Operatività il giorno della prima conferenza stampa di presentazione del festival 2015
Risorse: Nessuna risorsa aggiuntiva è necessaria
Verifica: Al termine del festival
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Traguardo 2
Sottotitolare almeno l’80% dei film proiettati
KPI (Key Performance Indicator)
(N° di film sottotitolati / N° di film totali) *100
Azione 2.1. Ingaggiare agenzia per inserimento sottotitoli
Responsabile: Direttore Festival
Tempo di attuazione: 31 gennaio 2015
Risorse: 4.500 euro a bilancio
Verifica: una settimana prima del festival
10- DETERMINARE LE COMPETENZE NECESSARIE E PROGRAMMARE LE
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
Un’organizzazione è efficace quando tutti i suoi membri sono consapevoli di lavorare
insieme per un obiettivo e riconoscono il proprio ruolo per il suo raggiungimento.
L’organizzazione deve inoltre conoscere, per ciascuno dei ruoli chiave definiti, le
competenze necessarie per poter rispettare i principi di sostenibilità e la politica
adottata e per poter concorrere al raggiungimento degli obiettivi. Definito il
mansionario, viene richiesto dallo standard che siano effettuati degli interventi di
formazione per colmare eventuali lacune evidenziate che non permetterebbero il buon
funzionamento del Sistema di Gestione per la Sostenibilità degli Eventi.
Ad esempio, se l’Event Sustainability Manager definito non dispone delle conoscenze
necessarie per garantire il funzionamento di un sistema di gestione, potrebbe essere
necessario provvedere alla sua formazione specifica.
Se necessario, Certification Europe Italia, insieme ai suoi partner commerciali, è in grado
di fornire la necessaria formazione per soddisfare tali requisiti e per fornire
all’organizzazione le competenze di base per l’implementazione, in autonomia, di un
Sistema di Gestione.
Allo stesso modo, se la persona incaricata di gestire la comunicazione dell’evento non
dispone delle conoscenze necessarie a comunicare adeguatamente le scelte
dell’organizzazione in ambito di Waste Management, potrebbe essere definito un
momento di formazione interna o esterna per colmare il gap tra competenze richieste e
competenze a disposizione. In alternativa, l’incaricato alla comunicazione potrebbe
essere affiancato, per quella specifica mansione, ad una figura in possesso delle
competenze richieste.
11- DEFINIRE LE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
Al fine di una corretta gestione dell’evento, l’Organizzazione dovrà determinare
preventivamente le proprie necessità di comunicazione interna ed esterna.
Le modalità di comunicazione esterna dovranno definire come dovrà essere gestito il
dialogo con i differenti stakeholders; quali comunicazioni dovranno essere inviate, con
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quali modalità e tempistica e in che modo l’organizzazione si prenderà carico dei
feedback ricevuti.
Per la gestione delle comunicazioni esterne, la norma richiede che sia presente una
procedura specifica (un piano di comunicazione ben organizzato può rispondere in
modo esaustivo alle richieste della norma).
Tra le modalità di comunicazione adottabili, bisognerebbe tenere in considerazione
anche tutta la reportistica post-evento.
12- GESTIRE CORRETTAMENTE LA PROPRIA CATENA DI FORNITURA
Per poter essere sicuri di perseguire le proprie politiche di sostenibilità, ciascuna
organizzazione che gestisce eventi, deve essere sicura che le proprie scelte in ambito di
acquisti e forniture siano coerenti con i principi di sostenibilità adottati.
I fornitori dovranno essere necessariamente ricompresi tra gli stakeholders identificati
e, inoltre, la norma richiede che siano prese in considerazione gli aspetti
dell'approvvigionamento sostenibile, coerentemente con la tipologia degli
approvvigionamenti ricevuti e la loro valutazione degli impatti.
13- GESTIRE LE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO, MISURAZIONE E ANALISI
La norma richiede che siano stabilite procedure per le attività di monitoraggio, al fine di
avvisare qualora vi sia un rischio elevato di non raggiungere un traguardo e per poter e
controllare come lavora il sistema di gestione e assicurare che tutti gli insegnamenti
appresi siano considerati nel successivo evento per migliorare la prestazione.
Secondo la norma, infatti, l'organizzazione deve determinare:
che cosa è necessario monitorare e misurare;
i metodi di monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione, come applicabile,
per assicurare risultati validi;
quando il monitoraggio e la misurazione devono essere eseguite;
quando i risultati del monitoraggio e della misurazione devono essere analizzati e
valutati.
14- ORGANIZZARE LE ATTIVITÀ DI AUDIT, RIESAME DELLA DIREZIONE E
GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ
Quest’ultimo punto è il più legato ai Sistemi di Gestione tradizionali.
Infatti, viene richiesto che siano predisposti piani e programmi per le verifiche ispettive
interne (audit interni) al fine di auto-valutare l’adeguatezza del proprio sistema alla
norma di riferimento e che sia effettuato, periodicamente, un Riesame del sistema da
parte dell’Alta Direzione.
La norma, chiede inoltre che stabilita la metodologia per identificare le non conformità
emerse dagli audit, dall’attività di comunicazione e dalle attività di monitoraggio e per
rispondere alle non conformità con adeguate azioni correttive.
Il riesame, che deve prendere in considerazione tutti gli aspetti significativi emersi dal
Sistema di Gestione (compresi i risultati dell’audit interno) avrà la finalità di correggere
eventuali errori di impostazione e di stabilire le nuove politiche e i nuovi obiettivi di
miglioramento.
Audit, gestione delle non conformità e Riesame della Direzione dovranno essere
necessariamente documentati.