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#letspublish Diritto d’autore, licenze creative commons, pirateria, ugc, licenze per self publisher e blogger Dott. Marco Giacomello Lecce, 21 ottobre 2013

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Lo speech di Marco Giacomello sul copyright, copyleft e creative commons per LetsPublish in data 21.10.2013

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#letspublish

Diritto d’autore, licenze creative commons, pirateria, ugc, licenze per self publisher e blogger

Dott. Marco GiacomelloLecce, 21 ottobre 2013

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Marco Giacomello

Junior Associate ‘Studio Legale MPSLaw’, BolognaDottorando in ‘Diritto e Nuove Tecnologie’ – CIRSFID Alma Mater Studiorum. Bologna

Cultore della materia ‘Informatica Giuridica’, Università Statale di Milano

Chi sono?

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• Perché è così importante il rapporto tra leggi e tecnologia?

Law and Technology (video)

Antefatto

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• 1- Il diritto digitale• 2- Il controllo accentrato: cosa sono i drm?• 3- Utilizzare i diritti degli autori per consentire e non

per vietare, nasce il Copyleft

6 i punti che toccheremo oggi:

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• 4- Licenze Creative Commons;• 5- Spunti digitali euro-americani. Qualche soluzione

pratica;• 6- Pirateria: si ripeteranno gli errori già visti con

musica e film?

6 i punti che toccheremo oggi (2):

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Da dove partire?

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Un po’ di storia

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- E’ in corso una guerra per il controllo delle informazioni digitali.

- I valori in gioco sono:

a. Libertà di pensiero,b. Privacy,c. Progresso della scienza.

1° punto: Il Diritto Digitale

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- La colpa è della rivoluzione digitale che ha modificato:- tecnica di riproduzione;- strutture e forme del supporto con il quale il lettore fruisce delle

informazioni.- Internet e l’informatica hanno mutato il ruolo che gli attori

tradizionali si erano conquistati nel mercato delle informazioni.

- Chi oggi legge, guarda o ascolta entra in concorrenza con l’autore, il produttore o lo scrittore.

- Effetto positivo: si crea così l’arte del remix.

Di chi è la colpa?

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- Il mondo del diritto è travolto, le categorie create per i diritti e le tutele di oggetti analogici sono quasi inutilizzabili.

- Non si può adattare quello che c’è al mondo futuro, si deve ripartire da zero utilizzando nuove basi.

Siamo nell’era del diritto digitale

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Due le caratteristiche principali del diritto digitale:a. Dematerializzazione,b. Destatualizzazione.

- minor importanza dell’ordinamento statale:• Leggi;• Sentenze.

+ importanza degli ordinamenti privati:• Contratti;• Consuetudini (norme sociali);• Tecnologia (standard e architetture digitali)

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Mix di leggi ip, contratti, consuetudini e standard tecnologici

Mixando queste componenti si ottengono forme di controllo delle informazioni digitali opposte tra loro.

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Due i principali modelli di controllo dell’informazione:

a. Chiusura dell’informazione (controllo accentrato e rigido),b. Apertura dell’informazione (controllo flessibile e

decentrato).

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Cosa si cerca di fare?

• 7 brevi video di spot antipirateria in giro per il mondo (Pirateria=furto=reato)

• 1 nuovo spot video antipirateria (Full HD)

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Nuove tecnologie nate distruggendo il controllo, ora lo rafforzano: lo scudo dei D.R.M.

c.d. processi di ‘reverse engineering’

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D.R.M.

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- I D.R.M. (Digital Rights Mangement) sono sistemi per la gestione delle regole di accesso all’informazione e ai contenuti.

- Chiave di volta di questi sistemi è rappresentata dai RELs (Rights Expression Languages) il cui scopo è quello di:

“esprimere le regole contenute negli accordi di licenza (EULAs) o nelle licenze d’uso, in un linguaggio comprensibile alle macchine”.

2° punto: Il controllo accentrato, i DRM

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I D.R.M. fanno questo attraverso tecnologie basate sulla crittografia digitale, sul watermarking (marchiatura) e sul fingerprinting (rintracciamento) digitali.

2° punto: Il controllo accentrato, i DRM (2)

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- Per DRM ”il cui significato letterale è “gestione dei diritti digitali”, si intendono i sistemi tecnologici mediante i quali i titolari di diritto d’autore (e dei cosiddetti diritti connessi) possono esercitare ed amministrare tali diritti nell’ambiente digitale, grazie alla possibilità di rendere protette, identificabili e tracciabili le opere di cui detengono i diritti, quindi scongiurarne la copia e altri usi non autorizzati.

- Si tratta di misure di sicurezza incorporate nei computer, negli apparecchi elettronici e nei file digitali“.

DRM by Wikipedia

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- Le tecnologie DRM funzionano permettendo ai distributori di prodotti elettronici di controllare l'accesso alle visualizzazioni dei prodotti, siano essi pubblicati sotto forma di stampati, musica o di immagini con una sorta di codifica personalizzata.

- Agli utenti finali che hanno acquistato i diritti vengono fornite "chiavi" personali per la visualizzazione o l'ascolto dei prodotti, generalmente con la limitazione della copia, stampa e ridistribuzione.

DRM by Adobe

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- Quando un possibile proprietario di diritti digitali scarica un file, il programma DRM controlla l'identità dell'utente, contatta una finanziaria per concordare il pagamento, decodifica il file, e gli assegna una chiave, una specie di password, per un accesso futuro.

- Il proprietario del prodotto può configurare l'accesso in diversi modi. Per esempio, un documento può essere visibile ma non stampabile, oppure potrebbe essere utilizzato con una limitazione di tempo.

DRM by Adobe (2)

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- Il diritto di esclusiva che spetta all’autore per come lo conosciamo è:A. Limitato nel tempo,B. Limitato nell’ampiezza,c. Protegge la forma espressiva di un’opera originale.

Cos’è il diritto di esclusiva e come cambia?

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- Grazie ai d.r.m. il controllo esclusivo diventa:A. Totale,B. Relativo alla singola parola (non dotata di originalità),C. Senza scadenza, D. Rivolto ad una serie non determinata di soggetti, creando una sorta

di proprietà dell’informazione.

Cambia il concetto di diritto di esclusiva (2)

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C’è la consapevolezza che punire gli intermediari (es. provider, produttori di software p2p) risolve solo parzialmente il problema:

• v. caso Grokster dove i giudici americani hanno cercato di creare in capo al produttore di tecnologie abilitanti alla copia, una sorta di responsabilità sussidiaria secondo i tradizionali canoni americani della vicarious liability.

Perché si utilizzano i drm?

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• Con una decisione all'unanimità la Corte Suprema ha stabilito che Grokster è colpevole dell'uso che i propri utenti fanno della rete P2P: ribaltata la decisione della Corte d'Appello, gridano alla vittoria le major e per il P2P iniziano tempi duri;

• Il peer-to-peer è colpevole;• Nuova era nei rapporti tra il mondo del file-sharing e la

giustizia;

Caso Grokster: il p2p è colpevole

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• La sentenza mette le case distributrici di strumenti per il file sharing in una condizione di potenziale colpevolezza. Il principio secondo il quale lo strumento non è colpevole degli usi che ne vengono fatti decade sotto i colpi di una votazione all’unanimità;

• L’aggravante riscontrata dal giudice David H. Souter è insita nel mancato impegno da parte delle due case sotto accusa (Grokster e StreamCast) di porre un freno allo scambio di materiale proibito, il che è stato visto come un incoraggiamento all’uso illecito degli strumenti messi a disposizione;

Caso Grokster: il p2p è colpevole (2)

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• Se nessun ordine di filtro o di interruzione delle attività è stato imposto, rimane però la certezza di una decisione che mette da oggi il manico del coltello nelle mani dei produttori.

Caso Grokster: il p2p è colpevole (3)

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Soluzioni alternative?

Leggendo la sentenza..

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Come superare il dettato della sentenza?

Perseguire tutti gli utenti finali che piratano:-quasi impossibile;-costosissimo;-danno immagine;-violazione della privacy.

Anche se c’è sempre chi ci prova… (es. Loi Hadopi)

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Soluzioni alternative?

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Soluzioni alternative?

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ATTENZIONE!!!

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- Perseguire tutti gli utenti finali che piratano rimane quasi impossibile, troppo costoso o dannoso a livello di immagine.

- Si cerca quindi di risolvere il problema alla base creando meccanismi che limitino molte operazioni.

Perché si utilizzano i drm?

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Soluzione adottata:

Si cerca di risolvere il problema alla base .. creando meccanismi che limitino (a discapito dell’utente finale) operazioni, fruibilità e interoperabilità.

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- Forme ‘leggere’ di drm come il social drm:“consiste nell’includere all’interno del file che si acquista alcune

informazioni sul proprietario (es. nome e indirizzo mail), in modo da poter risalire a lui nel caso in cui il documento venga immesso in reti di p2p o ne venga fatto un uso illegale”.

- Il social drm non limita l’utilizzo del file in alcun modo, ma ne permette una fruibilità completa.

Quali le forme attuali di drm?

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- Agisce al contempo come deterrente contro il file sharing.

- Anche questi sono chiaramente rimuovibili ma vengono percepiti dagli utilizzatori come meno invasivi, limitando le motivazioni che portano a rimuovere i D.R.M..

Quali le forme attuali di drm? (2)

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Social DRM

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Esempio di Social DRM

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- Forme ‘pesanti’ di D.R.M. come quelli di Adobe utilizzati per la distribuzione di eBook da molte case editrici, arrivano a determinare se un contenuto legittimamente acquistato:

1. può essere copiato,2. può essere stampato,3. con quali device è utilizzabile,4. in che luogo geografico è possibile utilizzarlo.

“È questa l’era dell’accesso. Acquisto ma non possiedo.”

Quali le forme attuali di drm? (3)

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I D.R.M. sono sempre il male?

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- Nascono come strumenti neutri.- Sono utilizzati anche nelle forme alternative al

modello puro e repressivo del copyright (es. le licenze creative commons).

- Tutto dipende da come si decide di distribuire la propria conoscenza.

- Vediamoli come un qualcosa che regoli e stabilizzi, non che limiti.

Non demonizziamo i d.r.m.

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“Il copyleft è un modello alternativo di gestione dei diritti d’autore, che opera – a differenza del modello tradizionale – in un’ottica non esclusiva e standardizzata e che deriva originariamente dalla libera scelta dell’autore.

Si realizza in concreto grazie all’applicazione di alcuni contratti-licenza che disciplinano la diffusione dell’opera e chiariscono a quali condizioni essa può essere condivisa, modificata e commercializzata”.

- Esempi di licenze copyleft sono: la GNU GPL, la GNU FDL (utilizzata da Wikipedia fino al 2009) e le licenze CC.

3° punto: Utilizzare i diritti degli autori per consentire e non per vietare, nasce il Copyleft

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- L’ebook Codice Libero (Free as in Freedom) – Richard Stallman e la crociata per il software libero di Sam Williams (edito da Apogeo) è rilasciato gratuitamente sotto licenza GNU FDL versione 1.2 (l’ultima versione è la 1.3 del 3 novembre 2008).

Esempio di licenza per la documentazione libera GNU FDL

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- Scopo di questa licenza è di rendere un manuale, un testo o altro documenti utili e funzionali, ‘liberi’ nel senso di assicurare a tutti la libertà effettiva di copiarli e ridistribuirli, con o senza modifiche;

I punti fondamentali della licenza

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- Questa licenza non è limitata alla documentazione del software, può essere utilizzata per ogni testo che tratti un qualsiasi argomento e l di là dell’avvenuta pubblicazione cartacea. Si raccomanda questa licenza per opere che abbiano fini didattici o per manuali di consultazione;

- La licenza garantisce l’utilizzo dell’opera, secondo e condizioni indicate, libera da diritti, in tutto il mondo, per una durata illimitata;

I punti fondamentali della licenza (2)

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- Non si possono utilizzare misure tecniche per impedire o controllare la lettura o la produzione di copie, ma si possono ricavare compensi per le copie fornite;

- Le copie si possono prestare e possono essere utilizzate in pubblico.

I punti fondamentali della licenza (3)

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- William Fisher docente di IP all’Harvard Law School fu il primo a sostenere che gli internauti dovrebbero pagare una sorta di canone flat per l’accesso ai contenuti creativi presenti sulla rete, un canone sui supporti tecnologici, sui contenuti mediatici media e sui servizi, preventivando una quota al mese da aggiungere al costo di abbonamento ai fornitori di connettività internet.

La proposta di Fisher

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- Fisher sosteneva inoltre che ogni tipo di contenuto creativo dovesse da subito essere immesso in rete in formato digitale e che ogni file dovesse essere contrassegnato da una matricola virtuale (i c.d. metadati) che lo renda così riconoscibile con correttezza e che permetta di monitorare realmente la diffusione dell’opera e permetta quindi di distribuire gli utili derivanti dai canoni pagati in modo preciso ed equo.

La proposta di Fisher (2)

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Le licenze Creative Commons

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• Il progetto nasce dalle idee del prof. Lawrence Lessig, guru in materia di diritti digitali.

• L’ obbiettivo primario del progetto è quello di sviluppare un dibattito a livello globale sui nuovi paradigmi di gestione del diritto d’autore e diffondere strumenti giuridici e tecnologici (come le licenze e tutti i servizi ad esse connesse) che permettano l’affermazione di un modello “alcuni diritti riservati” nella distribuzione di prodotti culturali.

Le licenze Creative Commons

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• Lo spirito del progetto è quello di volere risolvere quel dibattito sul controllo della creatività che fino a quel momento vedeva contrapposti i due estremi:

- Controllo totale dell’opera e “tutti i diritti riservati” (copyright);

- Controllo aperto dove i creatori di opere scelgono un ampio spettro di libertà ma sono lasciati in balia degli abusi (dominio pubblico).

• Creative Commons vuole inserirsi a metà tra queste idee prevedendo solo “alcuni diritti riservati”.

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• Il progetto ha portato negli anni alla creazione di un set di licenze che garantiscano il libero riutilizzo pubblico di un’opera.

• Attraverso il meccanismo contrattuale della licenza titolare dei diritti (il licenziante) concede o meno alcuni diritti alla controparte (il licenziatario) ovvero qualsiasi fruitore dell’opera.

A cosa ha portato il progetto cc?

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• Si rende in questo modo semplice per il tirolare dei diritti d’autore esprimere in modo chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa.

• Le licenze Creative Commons (definite dalla combinazione di quattro elementi) stabiliscono in modo esplicito quali sono i diritti riservati, modificando quindi la regola di default in cui tutti i diritti sono riservati.

A cosa ha portato il progetto cc? (2)

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• Permettono di pubblicare su Internet, favorendo l’accesso e la circolazione di quelle opere che non si vogliono blindare con il diritto d’autore tradizionale e non si vogliono lasciare nel pubblico dominio.

• Le licenze sono gratuite.• Non ci sono intermediari.• Sono applicabili a tutte le tipologie di opere tutelate dal diritto d'autore.

Quali i vantaggi delle licenza cc?

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• Sono valide in tutto il mondo.• E’ un sistema flessibile che lascia all'autore la libertà di decidere come e quali

diritti tutelare. • Consentono ai fruitori di sapere esattamente cosa possono e cosa non possono

fare.• Danno la possibilità di dare vita in modo agevole e veloce a progetti aperti,

distribuiti e condivisi,

Quali i vantaggi delle licenza cc? (2)

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I 4 elementi della licenza CC

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Attribuzione

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Non-Commerciale

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Non-Opere Derivate

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Condividi allo stesso modo

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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Le 6 licenze disponibili

More free More restrictive

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• AudioMusica, suoni, discorsi...

• ImmaginiFotografie, immagini, illustrazioni...

• VideoFilm, animazioni...

• TestiLibri, blog, saggi...

• EducationLezioni, corsi, libri di testo...

FAQ Creative Commons

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FAQ Creative Commons

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Commons Deed (ovvero i riassunti delle licenze) e Legal Code delle licenze:

• Attribuzione - Non opere derivate 3.0 [Commons Deed] [Legal Code];• Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 [Commons

Deed] [Legal Code];• Attribuzione - Non commerciale 3.0 [Commons Deed] [Legal Code];• Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo

3.0 [Commons Deed] [Legal Code];• Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 [Commons Deed] [Legal

Code].

FAQ Creative Commons

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I termini chiave delle principali licenze Creative Commons sono: Attribuzione, Non commerciale, Non opere derivate, e Condividi allo stesso modo. Gli elementi di queste licenze possono essere brevemente definiti come segue:

•Attribuzione: devi specificare l'autore o il titolare dei diritti oggetto della licenza nel modo da loro specificato•Non commerciale: non puoi utilizzare l'opera con lo scopo primario di ottenere un compenso o vantaggi commerciali•Non opere derivate: puoi solo fare copie esatte dell'opera, non puoi adattarla né cambiarla•Condividi allo stesso modo: puoi creare opere derivate solo se le rilasci agli stessi termini di licenza

Quali sono le clausole di una licenza Creative Commons?

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•Una volta che hai selezionato la tua licenza, se intendi applicarla a un'opera distribuita online, segui le istruzioni per includere il codice HTML. •Questo codice genera automaticamente il pulsante "Some rights reserved" e una dichiarazione che l'opera è soggetta a una licenza Creative Commons. •Il pulsante segnala ai fruitori dell’opera che l’opera è soggetta ad una licenza Creative Commons.•Il codice HTML include anche dei metadati grazie ai quali il tuo lavoro può essere trovato dai motori di ricerca abilitati.

Come faccio ad applicare le licenze Creative Commons alle mie opere?

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- Per le opere offline, dopo aver scelto quale licenza Creative Commons applicare alla tua opera, puoi usare una dichiarazione tipo "Quest'opera è soggetta alla licenza Creative Commons [inserisci la descrizione, es. "Attribuzione-CondividiAlloStessoModo"] con il rinvio alla URL della licenza, specificando la versione di licenza utilizzata.

- L'unica differenza tra l'applicazione di una licenza ad un'opera offline e ad un'opera online è che nel caso di un'opera offline i metadati non sono presenti e, di conseguenza, essa non sarà trovata dai motori di ricerca abilitati.

Posso applicare Creative Commons ad un'opera offline?

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- Le licenze Creative Commons sono basate sul diritto d'autore;- Il presupposto fondamentale per potere concedere un’ opera tramite licenza Creative Commons è di essere certi di avere la legittimazione giuridica per farlo;-Questo può accadere in due casi:

- 1) essere titolari di tutti i diritti concessi con la licenza; - 2) avere ottenuto una esplicita autorizzazione scritta dal

titolare dei diritti.

Come operano le licenze Creative Commons?

Page 83: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

Ciò significa che puoi permettere a chiunque di usare le tue opere con una licenza Creative Commons e stipulare un altro accordo di licenza non esclusivo con qualcun altro.

Puoi anche concedere una licenza esclusiva avente ad oggetto i diritti che non avevi concesso tramite la licenza Creative Commons da te utilizzata (1- non commercial; 2- negoziazione per lo sfruttamento commerciale dell’opera).

Le licenze Creative Commons sono “non esclusive”

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• Le licenze Creative Commons non sono in linea di principio revocabili nei confronti dei licenziatari, in quanto i diritti sono concessi per tutta la durata del diritto d’autore applicabile.

• Ciò significa che non puoi impedire a chi ha ottenuto un'opera soggetta ad una licenza Creative Commons di usarla secondo i termini della licenza.

• Puoi smettere di distribuire l'opera con licenza Creative Commons quando vuoi. Tutti i licenziatari, però, che fino a quel momento hanno ricevuto l’opera in licenza, continueranno a godere dei diritti da questa concessi, incluso quello di distribuire l’opera a terzi sulla base della medesima licenza.

Posso cambiare idea?

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Le licenze Creative Commons sono espresse in tre diversi formati:

i Commons Deed (una sintesi del contratto comprensibile a chiunque); il Legal Code (l’intero contratto espresso in linguaggio tecnico-giuridico); i metadati (leggibili solo dai computer).

Come sono fatte le licenze CC?

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Come sono fatte le licenze CC?

Licence symbol

Human readable

Lawyer readable

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Esempio di CC sul web?

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Come ricercare CC in Flickr?

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Certo, basta sfruttare la clausola non-commercial!!

Posso guadagnare $ utilizzando le licenze CC?

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•Non è necessario adempiere ad alcuna formalità costitutiva perché sorgano i diritti in capo all’autore dell’opera;•Ciononostante, può essere utile a fini probatori registrare o comunque precostituire in qualche modo una dimostrazione che dia atto della creazione dell’opera ad una certa data (c.d. marcatura temporale dei file).

Per tutelarmi devo comunque registrare la mia opera?

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Prassi diffuse: •apporre un timbro postale sulla busta sigillata che contiene un esemplare dell’opera (cosiddetta “spedizione in corso particolare”);•apporre una firma digitale ed una marca temporale su una versione digitale dell’opera (vi sono anche inziative di soggetti privati come Copyzero che forniscono questo servizio a coloro che non sono dotati di firma digitale);

Per tutelarmi devo comunque registrare la mia opera? (2)

Page 92: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

•depositare l’opera presso un Notaio, oppure utilizzare l’apposito registro per le opere inedite tenuto dalla SIAE. Tale registro, così come tutte le altre modalità di registrazione o deposito, ha finalità probatorie e non costitutive del diritto d’autore.

Per tutelarmi devo comunque registrare la mia opera? (3)

Page 93: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

http://www.creativecommons.it/registri

Registri più diffusi:

Page 94: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

Il deposito non è comunque richiesto dalla legge ai fini della protezione dell’opera, che viene garantita anche in assenza di

qualsiasi deposito!!!

ATTENZIONE!!!

Page 95: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

•Applicare una licenza Creative Commons alla tua opera non ti fornisce la stessa protezione, né una protezione simile, né costituisce un'alternativa alla registrazione o comunque alla tutela del diritto d'autore.

Applicare una licenza Creative Commons è la stessa cosa o costituisce un'alternativa alla registrazione del diritto d'autore sulla mia opera?

Page 96: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

•Le licenze Creative Commons agiscono in aggiunta e sulla base del diritto d'autore già esistente e non servono a tutelare l’opera o a dimostrarne la paternità, ma a farla circolare e renderla disponibile e utilizzabile dai terzi.

Applicare una licenza Creative Commons è la stessa cosa o costituisce un'alternativa alla registrazione del diritto d'autore sulla mia opera? (2)

Page 97: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

1. Le licenze Creative Commons sono efficaci in giudizio?

2. Cosa succede se qualcuno abusa della mia opera rilasciata con una licenza Creative Commons?

lo vedremo tra poco…

Page 98: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

E nel mondo quali sono le soluzioni proposte per risolvere il conflitto tra copyright e drm?

?

4° punto: Spunti digitali euro-americani. Qualche soluzione pratica.

Page 99: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

• L'editore tedesco Springer Verlag ha annunciato di non voler adottare sistemi DRM per gli ebook che sono destinati alle biblioteche tedesche ed ha inoltre rilasciato i numeri relativi a 4 anni di esperienza drm free.

• Editore specializzato in volumi scientifici ha avviato da qualche anno un programma che permette ai clienti istituzionali di prestare i titoli digitali da lei acquistati (cfr con il prestito promosso da Amazon per il Kindle).

Il caso Spinger Verlag: in Germania le biblioteche senza drm

Page 100: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

• Secondo l’editore questi grandi soggetti hanno bisogno di sapere che anche con il passaggio dal cartaceo al digitale, possono continuare ad effettuare il prestito e la messa a disposizione dei volumi per ogni tipo di ricerca e per garantire la diffusione della conoscenza.

• Per quanto riguarda la vendita ai privati invece si prosegue con la logica dei drm.• I dati per ora sono positivi infatti nel 2008 i download sono cresciuti del 33 per

cento rispetto al 2007 e nel 2009 sono ancora raddoppiati. • Inoltre per trarre ulteriore vantaggio dalla vendita alle biblioteche, Springer offre il

servizio MyCopy che permette di avere una copia stampata del PDF ceduto alle biblioteche.

Il caso Spinger Verlag: in Germania le biblioteche senza drm

Page 101: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

- Il caso in esame è quello di una band locale che ha fatto causa ad una società specializzata in eventi teatrali (l'ASBL Festival De Theatre De SPA), in quanto un teatro aveva preso in prestito una canzone del gruppo, modificandola in più parti per adattarla ad un messaggio pubblicitario relativo alla prossima stagione.

- I componenti del gruppo avevano richiesto al giudice una sanzione di circa 10mila euro, in seguito alla violazione da parte della società dei termini fissati dalla licenza in Creative Commons a protezione del brano.

Belgio: Creative commons riconosciute dalla legge?

Page 102: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

- Un giudice belga ha riconosciuto che le licenze cc sono direttamente riconducibili al diritto d'autore.

- Il mancato rispetto dei possibili usi di un'opera rilasciata in Creative Commons è quindi equivalente ad una violazione delle leggi sul copyright.

Belgio: Creative commons riconosciute dalla legge? (2)

Page 103: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

- La licenza CC utilizzata per la distribuzione di quel brano prevedeva si dovesse chiedere l'autorizzazione a procedere per chiunque volesse sfruttare l'opera a fini commerciali, oltre che per effettuare modifiche.

- Inoltre la licenza autorizzava il download e la condivisione delle opere solamente in seguito all'attribuzione della loro paternità, attraverso l’indicazione dell’autore di riferimento.

Belgio: Creative commons riconosciute dalla legge? (3)

Page 104: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

- Nessuno di questi termini era stato rispettato nello spot del teatro e quindi il giudice belga ha condannato la società a versare 1500 euro per ogni termine di licenza non rispettato.

Belgio: Creative commons riconosciute dalla legge? (4)

Page 105: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

• Una C grigia racchiusa in un cerchio e attraversata da una striscia obliqua è il simbolo scelto dall’organizzazione Creative Commons per il lancio del Public Domain Mark.

• Questo è uno strumento che faciliterà l'individuazione di tutte quelle opere liberate dalle restrizioni imposte dal copyright.

• Sarà questo un simbolo che permetterà agli utenti di capire immediatamente se sono abilitati al libero riutilizzo di un determinato contenuto ormai diventato di pubblico dominio

• Gli utenti quando vedranno questo simbolo potranno modificare, copiare, sfruttare un'opera dell'ingegno anche per fini squisitamente commerciali senza chiedere alcuna autorizzazione.

CC, un marchio per il pubblico dominio

Page 106: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

• È di Attributor l’ultima ricerca sul mercato degli ebook piratati. Risultato?

• Download illegale di ebook in forte crescita. • La richiesta di ebook sui siti di condivisione on-line

riguarderebbe circa 3 milioni di utenti al giorno. • I dati sottolineano come il book sharing si starebbe spostando

dai grandi siti di condivisione (come RapidShare) a piattaforme più piccole e specializzate esclusivamente nella condivisione di documenti.

6° punto: Pirateria. Si ripeteranno gli errori di musica e film?

Page 107: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

• Dovrebbe questo essere un chiaro segnale per editori ed autori: la fine degli ebook non deve essere quella occorsa al mercato dei film e della musica.

• I tempi sono maturi per un diritto digitale reale. • Dobbiamo leggere il contesto in prospettiva e anticipare il

cambiamento, la linea dura del chiudere a tutti i costi non porterà da nessuna parte.

Page 108: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

I fratelli Wright, l’aeroplano e i coniugi Lee

Page 109: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

"Credo sarebbe giusto per il senso comune ribellarsi contro le ragioni estreme sostenute oggi a favore della "proprietà intellettuale".

Quel che le legge chiede oggi è sempre più stupido, tanto quanto uno sceriffo che arresti un aeroplano per violazione di proprietà. Ma le conseguenze di questa stupidità saranno molto più profonde"

(L. Lessig, Cultura Libera)

Page 110: Marco Giacomello per LetsPublish (1)

Fonti bibliografiche:- L. LESSIG, Il futuro delle idee, Feltrinelli- P. MARZANO, Diritto d’autore e Digital Technologies, Giuffrè- U. IZZO, Alle origini del copyright e del diritto d’autore, Carocci- R. CASO, Forme di controllo delle informazioni digitali: il digital rights management" in Digital

rights management: problemi teorici e prospettive applicative: atti del convegno tenuto presso la Facoltà di giurisprudenza di Trento il 21 ed il 22 marzo 2007, Trento: Università di Trento. Dipartimento di scienze giuridiche

- S. ALIPRANDI, Capire il copyright. Percorso guidato nel diritto d'autore, Edizioni PrimaOra- copyleft-italia.it- punto-informatico.it- wikipedia.com