mediterraneo. le sponde del dialogo...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione...

46
MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO Introduzione

Upload: others

Post on 11-Jul-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

MEDITERRANEO.LE SPONDE DEL DIALOGO

Introduzione

Page 2: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

Mediterraneo.Le sponde del dialogo

Chiunque voglia affrontare in maniera rigo-rosa i complessi nodi che l’attuale scenariogeopolitico presenta nel Mediterraneo, scena-rio aggravato dalla crisi economica e finanzia-ria globale, e voglia gettare le basi per unmondo più prospero e pacifico, non può evi-tare di porsi il problema dell’integrazione fra ipopoli del Mediterraneo, se essa sia effettiva-mente realizzabile, in primo luogo, ed even-tualmente come. Su questo punto e lungo lesponde di questo mare l’umanità pone in es-sere le possibilità che ha ancora a disposizioneper evitare che si produca il tanto esorcizzatoconflitto di civiltà, che una volta esploso, po-trebbe portare conseguenze devastanti perl’intero pianeta.

Definito da Braudel “mille cose insieme.Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi.Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Nonuna civiltà, ma una serie di civiltà accatastate leune sulle altre”, il Mediterraneo, crocevia dipopoli, culla dell’Europa, depositario di unadelle civiltà più antiche del mondo, fecondatadalla cultura cristiana-occidentale, da quellagreco-slava, da quella ebraica e musulmana,spazio principe all’interno del quale si è svi-luppata ed è maturata la consapevolezza chele differenze sono ricchezza, è stato, è, e saràluogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazionee di aspre diffidenze.

Dopo aver svolto nell’antichità un ruolo diassoluta ed incontrastata centralità, dopo es-sere stato culla delle religioni monoteiste, ba-ricentro della nascita dello sviluppo economicoe tecnologico, dopo aver contribuito ad assor-bire i contrasti tra gli Stati Europei in età mo-derna, il Mediterraneo è oggi nuovamentechiamato a svolgere un ruolo di primo pianocome modello di coabitazione aperta e fe-conda, avendo come ambizioso obiettivoquello di realizzare uno spazio politico, econo-mico, culturale, religioso forte, unito, proposi-tivo, consapevole della propria identità, ingrado di riproporre il valore antropologico, sto-

rico ed ideale della civiltà mediterranea, e mo-dello di civilizzazione capace di ricomporre lelacerazioni con il vicino Oriente.

L’assetto prevalentemente Nord-centrico as-sunto dall’Europa, infatti, ha rivelato ormaitutta la sua inadeguatezza. E’ giunto, per-tanto, il momento di guardare a Sud, al Medi-terraneo ed alla valorizzazione della suatradizione di civiltà multietnica, per raggiun-gere nuovi traguardi di prosperità, di sviluppo,di sicurezza e di pace.

L’entrata in vigore nel 2010 dell’Area di li-bero scambio tra Europa e Africa del Nord, de-stinata a diventare, nelle intenzioni deiprotagonisti della Conferenza di Barcellona del1995 che l’hanno progettata, forse un po’troppo ottimisticamente, una specie di mer-cato comune, che avrebbe dovuto coinvolgerecirca 800 milioni di persone, si presenta comeun’opportunità unica per rilanciare la centralitàgeo-politica del Mediterraneo, in quanto spa-zio privilegiato in grado di avvicinare le diver-sità, di aprirsi alla dimensione globale, diraccordare il Nord sviluppato del pianeta con ilSud che aspira a raggiungere un pari livello dibenessere e di stabilità politica e sociale. L’Ita-lia, in quanto collocata nel cuore del Mediter-raneo, è geograficamente, storicamente, eculturalmente chiamata a svolgere il doverosocompito di ponte che collega le sue rive.

Gli eventi che stanno segnando lo scenarioeconomico e politico mondiale sembrano con-fermare lo spostamento verso Sud e versoOriente del baricentro dell’egemonia planeta-ria, ed in questo contesto il Mediterraneo devetornare a riaffermare la sua centralità, ed ilruolo di porta d’Oriente.

Perché questo auspicio possa avere possibi-lità concrete di realizzarsi è necessaria almenouna pre-condizione imprescindibile: che esistala volontà tangibile e determinata di tutte leparti in causa di fare un decisivo passo avanti,dal riconoscimento delle diversità storiche eculturali ad un vero dialogo suscettibile di fa-vorire una conoscenza reciproca nuova, in

Page 3: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

grado di produrre più intensi e fiduciosi rap-porti interpersonali.

Questa sfida potrà essere vinta se ciascunosi doterà dello strumento che ritengo più effi-cace, costituito dalla forza immateriale dellacultura. Essa può divenire la vera carta vin-cente. Il linguaggio dell’arte, infatti, nelle suemolteplici espressioni, si presenta come il prin-cipale veicolo di comunicazione e di dialogo,poiché esso, massima manifestazione dello spi-rito creativo, geniale, fantasioso, ideale del-l’uomo, appare in grado di superare le barriereideologiche, le contrapposizioni contingenti, ladiffidenza originata dall’ignoranza, per darespazio alla profondità del cuore umano che èalla perenne ricerca di compagnia, di amicizia,di occasioni di arricchimento e di crescita.L’arte, il bello, la cultura divengono, così, vei-coli straordinari capaci di avvicinare i singoli edi popoli, preparando la strada per l’autenticodialogo, quello che non censura le differenze,ma privilegia ciò che è comune a tutti, cioèquel bagaglio di esperienze ed esigenze origi-narie che contraddistinguono la natura umanain ogni angolo del pianeta.

E poiché il dialogo e l’incontro come sopraconcepito devono avvenire innanzitutto tra uo-mini, più che tra gli Stati, è necessario che leélites di ciascun Paese siano consapevoli diquanto la cultura, i valori che la ispirano nei di-versi luoghi, il senso religioso da cui essi trag-gono alimento, possano rappresentare ilfondamento di un cammino di integrazione edi pacifica convivenza, nella prosperità e nellasolidarietà.

L'esperienza del dialogo interculturale ed in-terreligioso si prospetta, dunque, come lastrada privilegiata per governare la comples-sità ed il pluralismo che ormai caratterizzanola società europea. Si avverte la necessità difar dialogare saperi diversi, ma soprattutto sifa viva l'urgenza di mettere in relazione il pianodella riflessione teorica con quello del raccontoesperienziale, dando così piena voce alla faticae alla bellezza dell'incontro con l’altro.

Come ha recentemente riaffermato PapaBenedetto XVI nella sua ultima enciclica “Ca-ritas in veritate”, un dialogo, per essere effi-cace, deve avere come punto di partenzal'intima consapevolezza della specifica identitàdei vari interlocutori, per non cadere nel-l’eclettismo culturale, che favorisce il cedi-mento ad un relativismo che non aiuta il verodialogo interculturale, ovvero nell'appiatti-mento culturale e nell'omologazione dei com-portamenti e degli stili di vita.

Tutti siamo chiamati a questo difficile ma sti-molante impegno, dando testimonianza con-creta di come le barriere dell’intolleranza edella violenza possano essere superate, e dicome sia possibile, oltre che doveroso, lavorareper costruire insieme un mondo più aperto,più giusto, più rispettoso della dignità diognuno. Ci vogliono uomini con una espe-rienza viva, una cultura ed una tradizione allespalle, figure che non temano l’umanità deglialtri e che siano coscienti di portare in sé qual-cosa capace di sostenere la sfida delle aspet-tative e delle esigenze di tutti gli altri uomini,al di sopra delle determinazioni culturali parti-colari.

La Fondazione Roma Mediterraneo, natanel 2008 per iniziativa della Fondazione Romada me presieduta, concreta testimonianza diquel percorso di originale rinnovamento dellapropria mission da me fortemente voluto, chel’ha condotta a coniugare la tradizionale at-tenzione alle esigenze del territorio di riferi-mento, con la necessità di divenire anche uncentro propulsivo e creativo di idee e di pro-poste in rapporto alle grandi sfide che coin-volgono le radici ideali e culturali, nonché ilfuturo della nostra civiltà, vuole essere unostrumento agile e aperto ad ogni collabora-zione al servizio della costruzione di un mondoche possa diventare accogliente dimora del-l’umanità. La nuova Fondazione, infatti, si pre-figge lo scopo di promuovere lo sviluppoeconomico, sociale e culturale dei Paesi delMediterraneo e di incoraggiare la realizzazione

di iniziative comuni che conducano alla risco-perta di valori condivisi ed all’affermazione diun’unica identità mediterranea. Essa ha già av-viato diversi interventi in questa direzione, tutticonnotati da un comune tratto distintivo equalificante: il carattere strutturale e sistema-tico dell’intervento, che si contrappone allaframmentarietà delle molte altre iniziative che,ad oggi, si proclamano a favore del Mediter-raneo.

La sfida che con questa nuova realtà ab-biamo voluto affrontare sembra insostenibile,ma noi siamo figli di una delle più importantitradizioni culturali che hanno segnato il Medi-terraneo e, quindi, forti di questo passato, vo-gliamo provare a raccogliere il testimonetrasmessoci dalla Storia, per contribuire a rin-novare nel nostro tempo la grandezza della ci-viltà che ha avuto origine sulle sponde diquesto mare.

Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele

Page 4: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 5: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

MOSTRA VIRTUALE – “RELIGIONS AND PHILANTHROPYIN THE MEDITERRANEAN: ARTEFACTS, SYMBOLS AND CULTURE”.

Arte e Dialogo Interculturale

Contenitore per le offerte con l’incisionein ebraico Hevrat Bikkur Holim (Società per la visita agli ammalati),Reggio, 1830.

Particolare de "La cura e il governodegli infermi" che fa parte del cicload affresco del Pellegrinaio, operadi Domenico di Bartolo (1440-1441)Siena, Complesso museale di SantaMaria della Scala.

I risultati ottenuti nel laboratorio di ricercadel ‘Master in International Studies in Philan-tropy’(MISP), istituito dal Dipartimento di Di-scipline Storiche dell’Università “Alma MaterStudiorum” di Bologna, con il sostegno dellaFondazione Roma, hanno costituito il puntodi partenza per la realizzazione di un nuovoprogetto teso a favorire il dialogo intercultu-rale tra i popoli dell’area Mediterranea attra-verso la conoscenza delle tradizioni religioseed artistiche che li caratterizzano. Si trattadella creazione di una mostra virtuale su sim-boli, oggetti e pratiche religiose e filantropi-che dei Paesi dell’area Mediterranea intitolata“Religions and Philanthropy in the Mediterra-nean: artefacts, symbols and culture”, avviatodal MISP con la partecipazione della Fonda-zione Roma – Mediterraneo.

L’obiettivo della mostra virtuale è quello dipromuovere e di incrementare gli studi filan-tropici, religiosi e di storia dell’arte e dell’ar-chitettura dell’area Mediterranea, operandoun confronto tra la cultura e le tradizioni isla-miche, quelle cristiane e quelle ebraiche e ri-conducendo le stesse nel comune alveo dellaCiviltà Mediterranea. La realizzazione dellamostra virtuale consente, altresì, lo sviluppodi strategie di networking fra gli esperti coin-volti nella ricerca e la fruibilità dei risultati rag-giunti da parte di una più vasta collettività diutenti attraverso la pubblicazione degli stession line.

Page 6: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 7: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

MASTER PER “ESPERTI IN POLITICHE DI PACE E COOPERAZIONEALLO SVILUPPO NELL’AREA DEL MEDITERRANEO”

La Fondazione Roma – Mediterraneo ha realizzato, insieme all’Universitàper Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, la prima edizione delMaster Universitario di I° livello in politiche di pace e cooperazione allo svi-luppo nell’area del Mediterraneo, volto alla formazione di esperti nella co-municazione degli strumenti politici di pace.

Il corso ha l’obiettivo di formare una figura professionale in grado disvolgere la propria attività presso istituzioni pubbliche e private e nel set-tore del no-profit (Organizzazioni non governative, Organizzazioni inter-nazionali ed altro) e dotata, al contempo, di competenze economiche talida consentirgli lo svolgimento di attività di consulenza a carattere interna-zionale riguardanti il business e le questioni industriali.

Il Master annovera, tra i suoi principi ispiratori, la ricerca e la diffusionedi strumenti cognitivi idonei alla predisposizione di politiche di crescita e svi-luppo delle aree economicamente e socialmente depresse, consentendol’approfondimento delle conoscenze relative agli assetti geo-politici esi-stenti ed ai possibili scenari futuri dei Paesi appartenenti all’area mediter-ranea. Le competenze specialistiche acquisite sono spendibili all’internodelle principali organizzazioni internazionali, nella gestione delle odierneoperazioni multifunzionali di pace e nell’ambito di interventi di tipo finan-ziario in aree extra comunitarie ed a fini di stabilizzazione democratica.

Il Master prevede inoltre lo svolgimento di attività integrative e comple-mentari consistenti in stages, partecipazioni a convegni tematici ed accessipresso enti, istituzioni, Università italiane e straniere ed altri soggetti privati.

Sviluppo Economico - Sociale

Page 8: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 9: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma – Mediterraneo, in sintonia con la pubblicazionedell’opera “Arte e Cultura del Mediterraneo nel XX secolo” da parte dellafondazione madre, ha pubblicato il volume della giovanissima autriceMaria Laura Perilli, “L’Arte Contemporanea del Maghreb”, che analizzale interazioni tra gli artisti maghrebini e quelli occidentali e le reciprocheinfluenze sulle loro produzioni artistiche.

Il Mediterraneo, culla di tutte le civiltà, è un luogo di incontro all’in-terno del quale si sviluppa e matura la consapevolezza che le differenzesono ricchezza. La molteplicità delle culture è tratto costitutivo e carat-terizzante dell’essenza stessa della civiltà mediterranea, sebbene i popoliche oggi abitano le opposte sponde del Mare sembrino aver dimenticatol’origine comune, lasciando emergere solo differenze dolorose, disugua-glianze e conflitti.

Agli scopi di promozione dell’interculturalità e di diffusione dell’artenelle sue multiformi espressioni, gli stessi scopi perseguiti dalla fonda-zione madre, la Fondazione Roma – Mediterraneo ne aggiunge uno piùspecifico: quello della valorizzazione e del progresso dei Paesi dell’areamediterranea, facendo risaltare il ruolo dell’arte che è veicolo in grado ditraghettare i popoli verso obiettivi di integrazione e di pacifica convivenza.

L’impegno profuso da una giovane nello studio delle tradizioni artisti-che mediterranee, teso a permettere ad altri di acquisire la medesima co-noscenza ha, indipendentemente dal valore scientifico dell’opera, unvalore intrinseco altissimo.

ARTE E CULTURA NEL MAGHREB

Arte e Dialogo Interculturale

M. L

. PE

RIL

LI-

L’A

rte

Con

tem

pora

nea

del M

aghr

eb

MARIA LAURA PERILLI

L’Arte Contemporanea del Maghreb

Il volume

Page 10: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 11: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma – Mediterraneo, incollaborazione con Progetto “Mnemo” del-l’Associazione Investire in Cultura che ha loscopo di favorire lo scambio culturale e for-nire ai cittadini immigrati informazioni e for-mazione gratuita, ha promosso la giornata‘Immigrazione e Cittadinanza’ celebratapresso la Camera dei Deputati.

La manifestazione, che ha reso noti i ri-sultati concreti dei benefici del Progetto“Mnemo”, si è aperta con l’intervento delPresidente della “Fondazione Roma – Medi-terraneo”, Prof. Avv. Emmanuele F. M. Ema-nuele, al quale sono seguiti quelli di alcunirappresentanti istituzionali quali il Sottosegre-tario di Stato del Ministero del Lavoro, on.leEugenia Roccella e il Direttore Generale del Di-partimento sull’Immigrazione Maurizio Silveri

Nel corso del convegno sono state pre-miate, con simbolica targa d’argento, seistrutture che nell’anno 2008 hanno svoltoun’attività concreta per favorire l’inserimentoe l’armonizzazione dei migranti all’interno deltessuto sociale del nostro Paese.

GIORNATA SU ‘IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA’

Sviluppo Economico - Sociale

Page 12: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 13: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

È ormai evidente che, ad oggi, la politicada sola non è in grado di gestire un processodi pace. Il progresso civile e culturale di un po-polo non può essere un progetto spontaneo eincontrollato, ma deve essere costruito con fi-nalità ed obiettivi ben precisi, cioè deve farparte di un progetto educativo. È sempre piùnecessaria, dunque, una formazione orientataal “dialogo”.

Per questo motivo la Fondazione Roma –Mediterraneo è impegnata nel progetto“Aqaba-Eilat: One more step towards Peace”promosso dall’Istituto per la CooperazioneUniversitaria Onlus, ente morale dal 1966 cherealizza progetti di sviluppo nei paesi del suddel mondo.

L’obiettivo generale è di contribuire allapromozione del processo di pace nella regionemediorientale attraverso l’investimento nellaformazione delle giovani generazioni. Nellospecifico il progetto intende sostenere e raf-forzare i contatti tra le comunità di Aqaba e diEilat attraverso una serie di programmi discambio tra studenti delle scuole di entrambe

le comunità ed, in particolare, tra gli studentidel Rosary College di Aqaba (Giordania) edella Rabin High School di Eilat (Israele).

Detti programmi di scambio prevedono unciclo di attività della durata di tre anni, tra cuiincontri tra gli studenti Arabi ed Israeliani, nu-merose attività sportive ed artistiche nonché larealizzazione di produzioni teatrali mirate e lagestione di sito web contenente un forum sulquale gli studenti possono discutere interessicondivisi al fine di favorire la comprensionedelle prospettive divergenti.

“PROGETTO PER IL PROCESSO DI PACE AQABA – EILAT:ONE MORE STEP TOWARDS PEACE”

Sviluppo Economico - Sociale

Gruppo di studenti che partecipaal progetto Aqaba-Eilat

Page 14: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 15: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma – Mediterraneo sta organizzando, in collabora-zione con l’AIC, associazione senza fini di lucro che opera a servizio del so-ciale, un Congresso sullo stato dell’arte della “Scienza e Tecnologia per lasalvaguardia dell’eredità culturale del bacino mediterraneo” che si svolgerànella capitale d’Egitto, Il Cairo.

Riconoscendo l’importanza di favorire la condivisione di un momento diriflessione comune su una problematica di grande rilievo ed al fine di indi-viduare soluzioni armoniche e condivise, il congresso ha l’obiettivo di fa-vorire lo scambio di esperienze e di informazioni fra esperti e ricercatoriprovenienti dai Paesi del Mediterraneo in merito alle principali tecniche diconservazione e di salvaguardia dei beni culturali compresi nell’immensopatrimonio artistico dell’area.

Il congresso persegue anche il fine di poter fornire un aiuto concretoalle Pubbliche Amministrazioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterra-neo nell’azione di conservazione e di miglior fruizione di questo immensopatrimonio.

CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SALVAGUARDIADELL’EREDITÀ CULTURALE E DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICODEI PAESI DEL BACINO DEL MEDITERRANEO

Arte e Dialogo Interculturale

Sabil – Kuttab of KatKhuda,uno dei monumenti islamici

più importanti al Cairo, Egitto

Page 16: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 17: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

L’Accademia Nazionale dei Lincei, insieme all’Académie des Science el’Académie Hassan II (Maroc), ha costituito il “Group Inter-académique purle Dévelopement (GID)” del quale fanno parte, attualmente, diciannovedelle più prestigiose Accademie dei Paesi del Mediterraneo.

In particolare, il GID partecipa alla realizzazione di un’iniziativa denomi-nata “Parmenides” volta alla creazione di un’Area Scientifica Mediterra-nea. Nell’ambito di tale iniziativa l’Accademia Nazionale dei Lincei, con ilsostegno della Fondazione Roma - Mediterraneo, sta organizzando unaConferenza Internazionale sul tema “Scienza e salute pubblica: malattiegenetiche, epidemiologia e cambiamenti climatici”.

La scelta di riunire intorno ad una Tavola Rotonda illustri esperti, appar-tenenti al campo delle scienze mediche ed esponenti dei governi dei di-versi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo è vitale anche perchéconsente di conoscere le esigenze di ciascuno di essi per pervenire all’ela-borazione di soluzioni armoniche e facilmente praticabili e per favorire,così, la costruzione di un’identità mediterranea.

CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE ACCADEMIE DEL MEDITERRANEO

Arte e Dialogo Interculturale

“Siena, Complesso musealedi Santa Maria della Scala, una generale

della corsia del Pellegrinaio in cuivenivano accolti i pellegrini,

i viandanti e gli infermi”.

Page 18: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 19: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma Mediterraneo parte-cipa con la Fondazione Romaeuropa alla rea-lizzazione del Romaeuropa Festival, variegatarassegna di spettacoli di musica, danza e tea-tro ormai divenuta un appuntamento partico-larmente atteso dell’autunno romano.

Ogni anno il Festival riunisce nella capitaleartisti di diverse nazionalità per dar vita ad unaspettacolare manifestazione culturale che fa-vorisce il dialogo interculturale tra diversi Paesidell’Europa e del Mediterraneo.

ROMAEUROPA FESTIVAL

Tra gli spettacoli, incentrati sul confrontotra culture, vi sono quello di Israel Galvan, in-titolato “Tabula Rasa”, che destruttura e rein-venta il Flamenco e lo trasporta in unadimensione nella quale si coglie l’essenza diuna danza nata dall’incrocio tra la culturaaraba, il nomadismo dei gitani e le radiciebraiche che, solo successivamente, è stataacquisita dalla tradizione spagnola, e quellodi Maria Pages e Sidi Larbi Cherakaui, intito-lato “Dunas”, nel quale le due grandi perso-nalità della danza manifestano le proprieradici e ricerche creative.

Arte e Dialogo Interculturale

Particolare di un’esibizionedel Romaeuropa Festival

Page 20: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 21: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

CONFERENZA INTERNAZIONALE:MEDITERRANEO: PORTA D’ORIENTE

La definizione del concetto di spazio Mediterraneo, il pluralismo reli-gioso, la nascita di nuove forme di urbanizzazione, la formazione di unceto imprenditoriale che unisce i principi etici e quelli economici, sono leprincipali tematiche intorno alle quali si articola il dibattito sul Mediterra-neo. Un impegno efficace a favore dello sviluppo dell’area mediterranea im-pone, pertanto, un’esatta comprensione ed un approfondimento di talitematiche. Di qui l’idea della Fondazione Roma Mediterraneo di realizzarela Conferenza internazionale “Mediterraneo: Porta d’Oriente” affidandoneil compito alla Fondazione Censis.

Il Convegno Mediterraneo Porta d’Oriente definisce alcuni principalicampi entro cui sviluppare le relazioni fra l’Italia – e Roma in particolare –il Mediterraneo e l’Oriente, grazie alla partecipazione di esperti, di rappre-sentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale e di studiosi, in grado diportare un punto di vista originale e nuove conoscenze dirette.

L’obiettivo è quello di superare la frammentazione di iniziative che ca-ratterizza l’attuale dibattito sul Mediterraneo. Un dibattito, per certi versostanco e rituale, che in Italia è relegato a una stretta cerchia di specialisti eche fino ad ora non è riuscito a coinvolgere a pieno le istituzioni, il mondodell’economia e l’opinione pubblica.

Sviluppo Economico - Sociale

Page 22: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 23: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

PROGETTO “BIBBIA EDUCATIONAL” – ANNO 2009/2010

Il progetto “Bibbia Educational” è un’iniziativa volta a favorire la cono-scenza della Bibbia nelle scuole medie e superiori attraverso la proiezionee la distribuzione di 14 film prodotti dalla Lux Vide su un corrispondente nu-mero di personaggi della Bibbia, corredati da un sussidio multimediale. Lostudio e l’approfondimento della conoscenza delle figure bibliche conducead acquisire la consapevolezza che tutti i popoli del Mediterraneo discen-dono da una comune origine.

In ebraico è Avraham, (Padre di molti/dei popoli), in arabo, Ibrahim, peri Cristiani è Abramo. Si tratta di tre riferimenti ad un’unica personalità dacui discendono tutti i popoli del Mediterraneo. La discendenza comune daAbramo è l’elemento unificante intorno al quale verte e si sviluppa il pro-getto didattico di “Bibbia Educational”.

L’opera consente ai docenti di religione, ma anche a quelli di filosofia estoria, lettere e storia dell’arte, di disporre di uno strumento culturale in-novativo attraverso il quale introdurre gli studenti alla scoperta delle SacreScritture e, dunque, all’origine della nostra cultura. Bibbia Educational co-stituisce, allo stesso tempo, un’importante risposta alla multi etnicità cheoramai caratterizza le scuole, attraverso il confronto tra i testi sacri delle tregrandi religioni.

Il Progetto è stato avviato dalla Fondazione C.O.R. due anni fa ed è statoportato avanti in 176 scuole di Roma e del Lazio riscuotendo un grandesuccesso.

L’edizione verrà quest’anno distribuita in 20 scuole a Roma, con confe-renze stampa, incontri tra i docenti e tra gli studenti.

Arte e Dialogo Interculturale

Abramo padre dei Credenti nel DioUnico, Bibbia di Sauvigny, XII secolo

Page 24: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 25: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

Sviluppo Economico - Sociale

KEREN HAYESODUNITED APPEALS OF ISRAELINTERNATIONAL LEADERSHIPREUNION CONFERENCE(ROMA 1-3 NOVEMBRE 2009)

La Fondazione Roma Mediterraneo ha par-tecipato alla realizzazione dell’InternationalLeadership Reunion (ILR), che si è tenuta aRoma dal 1 al 3 novembre 2009.

La Conferenza ILR, che rappresenta l’eventopiù prestigioso nel panorama ebraico mon-diale, è stata organizzata dalla Keren HayesodIsraele in cooperazione con l’American UJC(Unione delle Comunità Ebraiche Americane),allo scopo di riunire le maggiori personalitàche operano nel campo della filantropia e delvolontariato, insieme ai massimi esponenti delmondo della politica, dell’impresa e delle co-municazioni, provenienti da diversi Paesi delMondo, per creare un momento di riflessionecomune e di confronto al fine di giungere asoluzioni condivise che facilitino il raggiungi-mento di obiettivi di integrazione e di pacificaconvivenza tra i popoli.

Page 26: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 27: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

Sviluppo Economico - Sociale

JARAMANA

La Fondazione Roma Mediterraneo ha so-stenuto il programma denominato “Progettoeducativo per la realizzazione di strutture edattività sportive in Siria per i rifugiati irachenidi Jaramana”, eseguito dall’ICU, su incaricodell’Ambasciata italiana a Damasco, nell’am-bito del programma di emergenza IRIS.

L’ICU ha ad oggetto la realizzazione di pro-getti nel campo della formazione, educazione,cooperazione universitaria, formazione pro-fessionale, con lo scopo di favorire lo sviluppodei Paesi del Sud del mondo e promuovere lasolidarietà in ambito internazionale.

Il Progetto ha consentito la realizzazione diun campo di calcio a Damasco, nel quartieredi Jaramana, fruibile da tutta la comunità ira-chena ivi rifugiata, oltre che dai siriani resi-denti, e l’organizzazione di attività sportiveper ragazzi e ragazze. L’iniziativa enfatizza ilgrande valore dello sport quale strumentomassimamente idoneo ed efficace per rispon-dere al disagio sociale, ed a prevenire le de-vianze giovanili per facilitare l’integrazione el’aggregazione tra le persone di culture ed ori-gini diverse, favorendo lo sviluppo sociale epersonale degli individui. Il campo di calcio costruito

nel quartiere di Jaramana

Page 28: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 29: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

TAORMINA FILM FESTIVAL

Nell’ambito del Taormina FilmFest, prestigiosa rassegna cinematograficache riunisce ogni anno, a Taormina, registi e cineasti di fama internazionale,la Fondazione Roma Mediterraneo ha istituito il premio “Fondazione RomaMediterraneo Award” per il dialogo tra le culture. Il Festival ha assunto, in-fatti, negli ultimi anni, un’identità prettamente mediterranea, inserendouna specifica sezione destinata ad attori e registi provenienti dai Paesi chesi affacciano sulle rive del Mare Nostrum.

Il premio “Fondazione Roma Mediterraneo Award”, nato in collabora-zione con “The Hollywood Reporter”, una delle più prestigiose riviste ci-nematografiche mondiali, intende valorizzare l’opera di una personalità delmondo del cinema che abbia contribuito allo sviluppo del dialogo inter-culturale ed all’affermazione di una specifica identità mediterranea.

Nel corso della cerimonia di chiusura della 55esima edizione del Festival,svoltasi il 18 giugno 2010, nel Teatro Greco della città siciliana, il PresidenteEmanuele ha consegnato il Premio “Fondazione Roma MediterraneoAward” al regista Emir Kusturica, uno dei maggiori registi del panorama in-ternazionale, distintosi con i suoi film per aver messo in luce la complessitàdel confronto tra le differenti culture.

Arte e Dialogo Interculturale

Page 30: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 31: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma-Mediterraneo ha contribuito all’allestimento didue laboratori, per la riabilitazione di bambini affetti da handicap, in Gibutie precisamente nelle cittadine di Ali Sabieh e di Arta. Questi laboratorihanno consentito di svolgere in loco, grazie alla presenza di un medico edi due fisioterapisti specializzati, un processo di formazione a favore di ungruppo di mamme, in modo da coinvolgerle attivamente nell’interventoriabilitativo dei propri figli. L’iniziativa è stata realizzata insieme all’Asso-ciazione Mediterraneo senz’handicap che progetta e realizza a livello na-zionale ed internazionale, attività culturali, scientifiche, divulgative e disensibilizzazione ed in particolare si impegna a mettere in atto, anche a ti-tolo sperimentale , percorsi innovativi di formazione per le persone disabilie le loro famiglie, è attiva nel campo della formazione professionale, edu-cazione, cooperazione universitaria, con lo scopo di favorire lo sviluppo deiPaesi del Sud del mondo e promuovere la solidarietà in ambito internazio-nale.

MEDITERRANEO SENZA HANDICAP

Sviluppo Economico - Sociale

Page 32: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 33: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma Mediterraneo ha con-tribuito al progetto per la costruzione diun’ala del Monastero “Mar Musa al Habashi”in Siria, per il tramite dell’associazione di di-ritto nazionale “Khalil Allah-l’amico di Dio”,un’associazione senza fine di lucro, avente loscopo di sostenere le attività dei religiosi cheappartengono alla confederazione monastica“Al Khalil” e dei laici che collaborano con laconfederazione medesima.

L’associazione è impegnata nel favorire l’ar-monia islamico-cristiana dell’area mediterra-nea. Il Monastero siro-cattolico Mar Musa-alHabashi, anche noto come monastero di SanMosè l’Abissino, sorge nel Qalamun monta-gnoso e desertico a 1320 metri di altezza,100km a Nord-Est di Damasco. Esso risale alsesto secolo dopo Cristo, è stato restauratonell’undicesimo e nel quindicesimo secolo edè successivamente caduto nuovamente in ro-vina nel diciottesimo secolo. Il monastero simuove su tre assi principali: la vita spirituale,il lavoro manuale e l’ospitalità. Decine di mi-gliaia di visitatori e pellegrini raggiungono ilmonastero per settimane di formazione ed

esercizio spirituale. Dal 1999 è iniziata la co-struzione di una nuova ala del monastero.

Ormai sono in funzione 35 stanze, la cu-cina ed un luogo rudimentale per le riunioni.L’intento dei monaci siriani è quello di rendereil monastero accessibile ad un numero sem-pre maggiore di credenti e di portatori di han-dicap. Con questo scopo, in particolare, si ècreato un ascensore all’interno della torre delmonastero.

MONASTERO DEIR MAR MUSA AL HABASHI

Sviluppo Economico - Sociale

Il Monastero di Mar Musa el HabashiSan Mosel Abissino, Siria

Page 34: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 35: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

Formazione

La Fondazione Roma-Mediterraneo sostiene il Master biennale in“Teologia delle Religioni con indirizzo Religioni e Culture del Mediterra-neo”, organizzato dalla “Pontificia Università Gregoriana”, e rivolto agiovani studenti provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea, conlo scopo di prepararli alla vita lavorativa e di trasmettere loro quei valoripropri della civiltà mediterranea.

La sfida consiste nel ricercare gli strumenti e le forme più adeguate percostruire la pace, ridurre i motivi di scontro e favorire l’incontro, l’inte-grazione, lo scambio e l’arricchimento reciproco fra le persone, le culturee le diverse fedi. Lo scopo è quello di superare le differenze dottrinarietra le religioni e le varie tradizioni culturali dei popoli del Mediterraneo,in modo da favorire il passaggio da una società multiculturale ad una in-terculturale, dove le identità etniche, religiose e sociali non entrino inconflitto, ma creino la convivialità delle differenze.

MASTER IN “TEOLOGIA DELLE RELIGIONI CON INDIRIZZORELIGIONI E CULTURE DEL MEDITERRANEO”

Page 36: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 37: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO

La Fondazione Roma Mediterraneo ha assunto un intervento promo-zionale per la realizzazione, nell’ambito della venticinquesima edizione delFestival dei Due Mondi di Spoleto, delle mostre di nove artisti contempo-ranei, curate da Vittorio Sgarbi.

Il Festival dei Due Mondi di Spoleto è una manifestazione culturale trale più rinomate in Italia che, ad oggi, rappresenta uno dei più importantieventi culturali a livello nazionale, europeo ed internazionale, con spetta-coli afferenti ai diversi campi dell’arte e della cultura.

Caratteristiche della manifestazione sono l’originalità, l’inusualità el’esclusività degli spettacoli proposti.

Inaugurate in occasione dell’apertura del Festival di Spoleto, a PalazzoPianciani il 19 giugno 2010, le mostre degli artisti contemporanei si sonosuccessivamente protratte a Salemi (TP) nei suggestivi locali del Castellonormanno svevo e nella storica sede del Museo di Arte Sacra, fino ad ot-tobre 2010.

Arte e Dialogo Interculturale

Page 38: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 39: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

MOSTRA DI IGOR MITORAJ

La Fondazione Roma-Mediterraneo ha sostenuto l’esposizione delleopere di Igor Mitoraj, in mostra nella Valle dei Templi di Agrigento da aprilead ottobre 2011.

Lo stile di Mitoraj, anche se decisamente radicato nella tradizione clas-sica con una svolta post-moderna, attinge al patrimonio storico del Medi-terraneo, concepito come mare d’incontro tra popoli, civiltà e culture.Mitoraj guarda con attenzione anche l’Estremo Oriente, lo affascina, lo se-duce come il tramonto di un mito mai scomparso, ma è sempre il ricordocostante della civiltà occidentale, indissolubile componente del Dna dellasua arte, quell’elemento fondamentale che gli consente di raggiungere ilpiù estremo modernismo tecnologico della sua creatività.

La mostra, realizzata dall’artista grazie all’intervento della FondazioneRoma-Mediterraneo, ha contribuito a valorizzare la bellezza del Parco Ar-cheologico della Valle dei Templi di Agrigento, incrementando, al con-tempo, il flusso dei visitatori e rafforzando il ruolo della Sicilia qualestraordinario “contenitore d’Arte”.

La Fondazione Roma-Mediterraneo persegue, infatti, lo scopo di favo-rire il dialogo e l’incontro tra i popoli attraverso la diffusione dell’arte edella cultura, straordinari veicoli di coesione in grado di preparare la stradaper un autentico dialogo interculturale, senza dimenticare quel bagagliodi esperienze ed esigenze originarie che contraddistinguono la naturaumana in ogni angolo del pianeta.

Arte e Dialogo Interculturale

Page 40: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 41: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

RIVALUTAZIONE DELL’ARTIGIANATO SICILIANO E MEDITERRANEO

La Fondazione Roma Mediterraneo sostiene la Società Cooperativa So-ciale Donne e Cultura Mediterranea, nella realizzazione del progetto “Ri-valutazione dell’artigianato artistico siciliano e mediterraneo”, avviato nel2008 con il coinvolgimento della Fondazione Roma Terzo Settore.

Si tratta di un'iniziativa che mira a rivalutare l’artigianato artistico sicilianoattraverso la realizzazione di corsi di formazione e lavoro destinati a donnemaghrebine e siciliane, favorendone l’integrazione sociale e l’inserimentonel mondo del lavoro. Le donne vengono impegnate nella lavorazione delcorallo e nel ricamo e producono manufatti di grande pregio, tipici della tra-dizione artistica siciliana, ma oramai quasi introvabili persino in quella Re-gione.

Durante il primo anno di attività, sono state coinvolte nel Progetto circasedici donne, per un terzo provenienti dai Paesi della riva nord del Medi-terraneo e, ad oggi, il numero delle lavoratrici coinvolte supera già le ven-ticinque unità. Le donne più esperte insegnano alle più giovani le tecnichedel ricamo e del lavoro dei coralli, assicurando il perpetuarsi di una tradi-zione antica e preziosa ed offrendo loro, al contempo, un'opportunità dilavoro e di crescita professionale.

Sviluppo Economico - Sociale

Dettagli di alcuni lavori dell’artigianato artistico siciliano realizzati dalle socie lavoratici della CooperativaSociale “Donne e Cultura Mediterranea”

Il Porto di Mazara del Vallo

Page 42: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 43: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

La Fondazione Roma-Mediterraneo ha con-tribuito alla realizzazione della mostra “Leopere monumentali di Piero Guccione”, ospi-tata presso il Palazzo Sant’Elia di Palermo, dal25 febbraio al 18 aprile 2011.

In esposizione le opere monumentali diPiero Guccione, insieme agli studi preparatoried ai prodotti finali delle commissioni pubbli-che che gli vennero affidate nel corso deglianni.

Guccione è considerato il cantore del mare,di quel Mediterraneo che costeggia la Sicilia,e che ingloba parte della culla culturale deidue grandi continenti di Europa ed Africa.

Attraverso la sua arte, egli riscrive la storiadel passato e del presente, le vicende del Me-diterraneo, ma anche la storia della Sicilia.

La Fondazione Roma-Mediterraneo ha in-teso fornire il proprio sostegno a questa ini-ziativa perché il linguaggio dell’arte, infatti,

con i suoi svariati aspetti, si dimostra il migliorveicolo per comunicare e dialogare e con essol’uomo appare in grado di superare le barriereideologiche, le contrapposizioni contingenti,la diffidenza originata dall’ignoranza, per darespazio alla profondità del cuore umano che èalla perenne ricerca di occasioni di amicizia edi crescita.

MOSTRA DI “PIERO GUCCIONE. LE OPERE MONUMENTALI”.

Arte e Dialogo Interculturale

Page 44: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità
Page 45: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità

Dal 7 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, nella cornice suggestiva di Palazzo Sant’Elia di Pa-lermo, si è tenuta la mostra delle opere di Alessandro Kokocinski.

La sua arte è permeata da un realismo visionario ed accattivante che unisce il mondo fanta-stico russo, il realismo sudamericano e il fascino luministico secentesco italiano alla passione edalle contraddizioni tipiche del mondo mediterraneo, tra sacralità e dissacrazione.

La mostra, un evento di indiscutibile valore artistico e culturale, è stata allestita nel piano no-bile di Palazzo Sant’Elia dove è possibile ammirare dipinti, bassorilievi, monumentali pannelli scul-torei in bronzo ed imponenti installazioni che rivelano l’originale arte del Maestro Kokocinski,sempre sospesa fra il dramma e la speranza. La Fondazione Roma-Mediterraneo, dando il pro-prio sostegno alla realizzazione di questa mostra, ha voluto contribuire alla diffusione dell’artecontemporanea nel Sud d’Italia e dimostrare che l’Italia diviene patria elettiva di molti artisti, in-dipendentemente dalla loro provenienza geografica, in quanto ne riconosce e promuove il ta-lento.

MOSTRA “ESTROFLESSIONI FIGURATIVE” DI ALESSANDRO KOKOCINSKI

Arte e Dialogo Interculturale

Page 46: MEDITERRANEO. LE SPONDE DEL DIALOGO...luogo di incontri e di scontri, di sintesi e di di-stinzione insieme, di armoniosa coabitazione e di aspre diffidenze. Dopo aver svolto nell’antichità