mensile della parrocchia di san vittore martire · triti dal cielo, sentendo gli occhi del cielo,...

28
1 L’EDITORIALE Ho visto il Signore Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore!” (Gv 20,18) Carissimi, la vita adulta è la Vita Risorta, la Vita del Risorto e dei risorti. La nostra esistenza terrena è una semenza, un lungo passaggio, una lunga “adolescenza”, una crescita continua verso l’età “adulta” del Risorto e dell’Assunta, in un continuo nascere fino al com- pimento della nostra assunzione. Una storia disseminata di Sacramenti del Risorto, Presenza di Consolazione e Speranza che spinge avanti, radicandoci nell’essenziale dell’essere amati e amare. Segni del Ri- sorto da vedere, riconoscere. Ho visto in un’abside la fede di uomini e donne del 1300, nella loro terra nu- triti dal Cielo, sentendo gli occhi del cielo, con gli occhi rivolti al cielo. Ho visto in quartieri abbandonati e deturpati, crescere fiori come “ Gine- stre” nel deserto, di uomini e donne nella ricerca ostinata di umanità nella disumanità. Ho visto bambini stupirsi di racconti antichi, ragazzi feriti e spaventati in cerca di uno sguardo, giovani amanti promettersi fedeltà, a- manti traditi continuare a credere nell’amore, amori di una vita scambiarsi tenerezza, uomini e donne perdonarsi, malati sorridere, vite di grandiosa semplicità concludersi serenamente e pianti dei congiunti addolorati, ma non disperati. E Ho visto prodigi della natura e della tecnica, ho assaggiato cibi e vini deliziosi, ascoltato canti e musiche che pareva venissero dal Cielo, bambini e adulti giocare, ho letto poesie e romanzi, pagine della Scrittura che sempre più leggono la mia Vita, ho vissuto preghiere e celebrazioni che dilatano il desiderio e ho visto sguardi che curano e amano. Tutto è bello! Ed è solo una semenza … E chissà quanto non ho visto. E chissà se mi lascerò ancora ingannare dall’irrealtà. Diamo una mano al Signore, perché, ciechi, diventiamo vedenti. Buona Pasqua, don Davide

Upload: duonghuong

Post on 15-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

1

L’EDITORIALE Ho visto il Signore

Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” (Gv 20,18)

Carissimi, la vita adulta è la Vita Risorta, la Vita del Risorto e dei risorti. La nostra esistenza terrena è una semenza, un lungo passaggio, una lunga “adolescenza”, una crescita continua verso l’età “adulta” del Risorto e dell’Assunta, in un continuo nascere fino al com-pimento della nostra assunzione. Una storia disseminata di Sacramenti del Risorto, Presenza di Consolazione e Speranza che spinge

avanti, radicandoci nell’essenziale dell’essere amati e amare. Segni del Ri-sorto da vedere, riconoscere. Ho visto in un’abside la fede di uomini e donne del 1300, nella loro terra nu-triti dal Cielo, sentendo gli occhi del cielo, con gli occhi rivolti al cielo. Ho visto in quartieri abbandonati e deturpati, crescere fiori come “Gine-stre” nel deserto, di uomini e donne nella ricerca ostinata di umanità nella disumanità. Ho visto bambini stupirsi di racconti antichi, ragazzi feriti e spaventati in cerca di uno sguardo, giovani amanti promettersi fedeltà, a-manti traditi continuare a credere nell’amore, amori di una vita scambiarsi tenerezza, uomini e donne perdonarsi, malati sorridere, vite di grandiosa semplicità concludersi serenamente e pianti dei congiunti addolorati, ma non disperati. E Ho visto prodigi della natura e della tecnica, ho assaggiato cibi e vini deliziosi, ascoltato canti e musiche che pareva venissero dal Cielo, bambini e adulti giocare, ho letto poesie e romanzi, pagine della Scrittura che sempre più leggono la mia Vita, ho vissuto preghiere e celebrazioni che dilatano il desiderio e ho visto sguardi che curano e amano. Tutto è bello! Ed è solo una semenza … E chissà quanto non ho visto. E chissà se mi lascerò ancora ingannare dall’irrealtà. Diamo una mano al Signore, perché, ciechi, diventiamo vedenti.

Buona Pasqua,

don Davide

2

VITA DI PARROCCHIA Appuntamenti e riflessioni

La settimana autentica Negli antichi documenti della liturgia ambrosiana la settimana santa è

chiamata curiosamente settimana «autentica», quasi a voler dire che è la

«vera» settimana dell’anno liturgico, la settimana eminente fra tutte le al-

tre, proprio perché in essa il credente è chiamato a ripercorrere il mistero

pasquale di Cristo che per la nostra salvezza soffre, muore e risorge.

Ecco gli appuntamenti più significativi di questa settimana:

25 marzo DOMENICA DELLE PALME S. Messa alle ore 11.00 preceduta dalla processione degli ulivi dall’oratorio alla chiesa parrocchiale (partenza 10.45)

29 marzo GIOVEDÌ SANTO – Nella cena del Signore S. Messa alle ore 17.00 per i ragazzi con il rito della lavanda dei piedi S. Messa in Coena Domini alle ore 21.00, riposizione dell’Eucaristia nella chiesa di San Giovanni e possibilità di adorazione personale al termine della messa.

30 marzo VENERDÌ SANTO – Nella passione del Signore È giorno di magro e digiuno, asteniamoci dal cibo e scopriamo che “non di solo pane vive l’uomo”. Che cosa ci viene chiesto? Al digiuno sono tenuti tutti i battezzati dai 18 ai 60 anni ed è richiesto di consumare un pasto completo, prendendo solo un po’ di cibo al mattino e alla sera. Celebrazione della morte del Signore alle ore 15.00 e Via Crucis con par-tenza dalla chiesetta di S. Stefano alle ore 21.00.

31 marzo SABATO SANTO – Sabato della Settimana Autentica Alle ore 21.00 Veglia Pasquale.

1 aprile DOMENICA DI PASQUA Sante Messe Ore 9.00 e 11.00 in parrocchia Ore 10.30 in santuario (sospesa alle 18.00)

2 aprile LUNEDÌ dell’ottava di Pasqua Santa Messa in chiesa Parrocchiale alle ore 9.00

3

Vendita delle uova del commercio equo-solidale

Sabato 24 e domenica 25 marzo sul sagrato della chiesa al termine

di ogni messa il Gruppo Missionario propone l’acquisto di uova pa-

squali equo-solidali a sostegno dei progetti missionari della

parrocchia.

LA SORPRESA PIU' BELLA E' IL SORRISO DEGLI ALTRI

Con questo slogan il Negozio del PIME vuole

dare quest'anno visibilità e sostegno all'opera-

to dei missionari del Pime nel mon-

do attraverso una serie di prodotti solidali e di

qualità.

L'Uovo Pime è stato realizzato da ICAM, la

prima azienda italiana ad aver prodotto cioc-

colato biologico e da sempre impegnata a so-

stenere i piccoli produttori tra cui quelli della Repubblica Domenicana,

Uganda e Perù da cui importa il cacao, permettendo un miglioramento

delle loro condizioni di vita e investendo sulla formazione e la diffusio-

ne di tecniche agronomiche che, nel rispetto della sostenibilità

ambientale, consentano una valorizzazione dei raccolti.

Catechesi per giovani e adulti

Con il nuovo anno continuano gli appuntamenti di formazione di giovani e adulti. Ecco le date dei prossimi incontri:

serata biblica: 18 marzo

centro d’ascolto nelle famiglie: 17 aprile Per maggiori informazioni sulle famiglie che ospitano i Centri d’ascolto si ricorda di consultare il foglietto settimanale degli avvisi.

4

Serate culturali: Immagini e Musica

Proseguono questo mese le serate culturali, oltre al Film “ Crash” il 3 marzo, il 24 marzo si terrà una serata di ascolto musicale che introduce alla Set-timana Santa.

Sabato 7 aprile invece presso la sala multimediale al centro Sacra Famiglia ci sarà la proiezione del film “Il pranzo di Babette” di Gabriel Axel del 1987. Il film, tra i preferiti di papa Bergoglio, ci spinge a guardare oltre noi stessi e con-templare la bellezza della gioia e della misericordia di Dio.

Si ricorda che l’inizio della serata è alle 21.00 per cui è me-glio arrivare con qualche minuto di anticipo per non inter-rompere la visione.

Lunedì 12 marzo alle ore 15.00 sempre presso la sala multimediale prosegue la proposta “Un pomeriggio all’Opera” con la proiezione di DON PA-SQUALE, opera di Gaetano Donizzetti.

Koinè estiva

Sono aperte presso la segreteria dell’oratorio le i-

scrizioni alla koinè estiva per i ragazzi di elementari,

medie e superiori.

Quest’anno la meta è Santa Caterina Valfurva

(1735 mt) e i turni saranno:

Primo turno - elementari - dall' 8/7 al 15/7 - 320 euro Secondo turno - medie - dal 15/7 al 22/7 -320 euro Terzo turno - superiori - dal 22/7 al 27/7 - 250 euro

Per informazioni e iscrizioni ogni domenica dalle 15.00 alle 18.00 presso

l’oratorio fino ad esaurimenti posti disponibili.

5

CALENDARIO PARROCCHIALE MARZO 2018

2 venerdì Ore 8.00 QUARESIMALE per i ragazzi in oratorio Ore 21.00 QUARESIMALE adulti in Santuario 3 sabato Ore 21.00 Serata Culturale. Film fuori programma “CRASH – Contatto Fisico” di Paul Haggis, 2006 4 domenica III DOMENICA di QUARESIMA

di Abramo DOMENICA IN 3^ ELEMENTARE

Raccolta “Operazione Zaccheo” per le famiglie bisognose della parrocchia

5 lunedì Ore 21.00 Consiglio Pastorale parrocchiale congiunto con

Consiglio d’Oratorio e Consiglio Affari Economici 7 mercoledì Ore 21.00 incontro di preparazione per i battesimi 9 venerdì Ore 8.00 QUARESIMALE per i ragazzi in oratorio Ore 21.00 QUARESIMALE adulti in Santuario 11 domenica IV DOMENICA di QUARESIMA

del Cieco Nato DOMENICA IN 4^ ELEMENTARE

Ore 16.30 battesimi 12 lunedì Ore 15.00 Pomeriggio all’opera: “Don Pasquale” di Donizetti

15 giovedì Ore 21.00 Adorazione Eucaristica in San Giovanni.

16 venerdì Serata Educatori medie e adolescenti

18 domenica V DOMENICA di QUARESIMA Di Lazzaro

Pellegrinaggio a Milano 5^ ELEMENTARE

6

Ore 10.00 Santa Messa al santuario in occasione della festa del Gruppo Alpini

Ore 21.00 Serata Biblica

19 lunedì San Giuseppe UFFICIO GENERALE Sante Messe Ore 9.00 in parrocchia Ore 21.00 in S. Giovanni

21 mercoledì Consiglio d’Oratorio 23 venerdì Ore 8.00 QUARESIMALE per i ragazzi in oratorio Ore 21.00 QUARESIMALE adulti in Santuario

24 sabato Ore 21.00 Ascolto musicale guidato in preparazione alla Settimana Santa, Salone Sacra Famiglia

25 domenica DOMENICA DELLE PALME

Inizio settimana autentica - Ore 11.00 S. Messa preceduta dalla proces-sione degli ulivi dall’oratorio alla chiesa parrocchiale (partenza h 10.45)

Da lunedì 26 sospesi gli incontri di catechismo elementari e medie

27 martedì Ore 21.00 Confessioni comunitarie in S. Giovanni 29 giovedì GIOVEDÌ SANTO – Nella cena del Signore

Ore 9.00 Celebrazione della Parola

Per i ragazzi delle elementari e medie giornata insieme in oratorio fino alla celebrazione delle 17

Ore 17.00 S. Messa per i ragazzi con il rito della lavanda dei piedi

Ore 21.00 S. Messa in Coena Domini Riposizione dell’Eucaristia nella chiesa di San Giovanni

7

30 venerdì VENERDÌ SANTO – Nella passione del Signore Giorno di magro e digiuno

Ore 9.00 Ufficio delle letture Per i ragazzi delle elementari e medie giornata insieme in oratorio fino alla celebrazione delle 15 compresa

Ore 15.00 Celebrazione della morte del Signore Ore 21.00 Via Crucis con partenza dalla chiesetta di S. Ste-fano

31 sabato SABATO SANTO – Sabato della Settimana Autentica Ore 9.00 Celebrazione della Parola Ore 15.00-19.00 Confessioni Ore 21.00 VEGLIA PASQUALE

CALENDARIO APRILE 2018

1 domenica DOMENICA DI PASQUA nella Risurrezione del Signore Orario Sante Messe:

Ore 9.00-11.00 in Parrocchia Ore 10.30 in Santuario ( sospesa alle 18)

2 lunedì LUNEDÌ dell’ottava di Pasqua S. Messa in Chiesa Parrocchiale alle ore 9.00

Dal 2 al 4 Pellegrinaggio diocesano a ROMA dei quattor-dicenni in preparazione alla professione di fede

7 sabato Ore 21.00 Serata Culturale. Film “Il pranzo di Babette” di Gabriel Alex, 1987

8 domenica II DOMENICA di PASQUA Raccolta “operazione Zaccheo” per le famiglie bisognose

della parrocchia

********************************

Per aggiornamenti e modifiche del calendario, si rimanda al foglietto setti-manale disponibile in chiesa.

8

NOTIZIE DALLA SOGLIA La Decima

La tradizione del popolo di Israele è ricca di richiami ad una sorta di autotassazione chiamata “decima”, ovvero una do-nazione, un sacrificio offerto a Dio, corrispondente alla de-cima parte di un profitto o di un bene materiale, non ultimo il messaggio della decima che regolarmente il fariseo di Lc 18 offre al tempio a vanto della sua consistente fede. Tutta-via sono diverse le circostanze che gli evangelisti attestano

in cui Gesù si scaglia contro le “decime” versate come giustificazione di se stessi e non corrispondenti ad una conversione del cuore… è proprio il caso di dire… ”un mettersi il cuore in pace”. Recentemente il nostro Arcivescovo, rivolgendosi alla città di Milano (di-scorso di S. Ambrogio), ha usato proprio questa metafora esortando ciascuno ad individuare una sua “decima”, non tanto inerente a privazioni materiali, ma piuttosto per trovare vie attraverso le quali concretizzare il dono di se stessi: “Tutti possono fare qualcosa per «la costruzione della convivenza fraterna. Anche il singolo cittadino. Anche il singolo fedele. Magari riscoprendo e attua-lizzando, nelle concrete circostanze della propria vita, l’antica «regola delle decime», attestata nella Bibbia, che «invita a mettere a disposizione della co-munità in cui si vive la decima parte di quanto ciascuno dispone”. Una vera e propria sfida, che si applica prima di tutto verso sé stessi, pen-siamo per esempio a quanto un decimo del nostro tempo libero potrebbe aiutare un vicino di casa, magari anziano o ammalato; oppure potremmo donare la nostra capacità professionale, determinando un bene gratuito chissà in quanti modi concretizzabile; o ancora pensiamo alle infinite forme di solidarietà che si possono attivare tra famiglie a fronte delle tante diffi-coltà logistiche di tutti i giorni. Come cambierebbe il nostro vivere la comunità cittadina, ma forse è più giusto dire che basterebbe osservare meglio il tanto bene di cui siamo già capaci e che magari necessita solo di essere meglio valorizzato attraverso una migliore conoscenza di sè, il Signore non ci vuole “malmostosi” e con il muso lungo…il Signore ci vuole vivi, gioiosi, capaci di “camminare per…” e “camminare con…”, la Croce di Gesù indica un dono di sé, la nostra croce consiste nel fare altrettanto.

diac. Stefano

9

TESTIMONIANZA Pellegrinaggio parrocchiale a Firenze 9-11 febbraio

Un pellegrinaggio nel quale la bellezza e l’arte di Firenze ci hanno accompa-gnati a capire di più chi siamo, che cosa desideriamo e dove vogliamo andare. Infatti sul pullman che ci portava a Firenze don Davide ci invitava ad andare a fondo della domanda e del desiderio che ci costituisce: di che mancanza è la mancanza, che ci caratterizza? La prima risposta l’abbiamo avuta contemplando, dalla sommità di San Mi-niato, la bellezza della città di Firenze: una città, come capiremo meglio durante tutto il nostro viaggio, il cui incanto è esito di un popolo che ricono-sceva la signoria di Cristo sulla sua vita. Nel paesaggio di Firenze vediamo subito il simbolo del sacro - S. Maria del Fiore - e il simbolo del governo civi-le - il Palazzo della Signoria - sul quale una scritta recita che il re della città è Cristo: questo non vuole significare che comandano i preti, ma che, essendo Cristo il Re, il popolo è libero e usa la ragione umana, illuminata dalla fede, per governarsi. Infatti, Firenze fu presto libera e fu sempre indipendente dalle mire dei sovrani mondani, anche quando tra i sovrani mondani si mi-schiava il Papato. Se da S. Miniato si vede Firenze, da tutta Firenze si vede S. Miniato, che è per i fiorentini la porta del Cielo, lo sguardo di Dio sulla città, che ricorda a tutti il fine ultimo della nostra vita e il termine del desiderio: infatti S. Minia-to, sede di un convento di frati, libera, indifesa e fuori dalla città, è il segno del Paradiso, con i mosaici e la volta della chiesa che ricordano la signoria di Cristo alla fine dei tempi.

Nel pomeriggio abbiamo compiuto un passo di conoscenza importante ve-dendo come la presenza di Cristo cambia e trasforma la vita, abbiamo osservato il ciclo di affreschi che Masaccio e Masolino hanno dipinto nella cappella Brancacci della chiesa del Carmine. Nel percorso abbiamo visto

10

come il peccato allontana l'uomo dall'uomo, lo deforma (cacciata dal para-diso terrestre, volto sfigurato di Eva). L'uomo dopo il peccato non è più lui, ma nell’incontro con Cristo, con il Suo vero volto (lo sguardo celeberrimo che lo ritrae nell’affresco del Tributo), l’uomo ritrova sé stesso e anche il giusto equilibrio tra la sfera della politica e la sfera della fede (Date a Cesare quello che è di Cesare). Sempre negli affreschi sono illustrate le storie di Pie-tro che, dopo la resurrezione di Cristo, con la sua predicazione trasforma la realtà, sana gli infermi e porta la pace (si vede come l’uomo che ha cono-sciuto e creduto a Gesù, è capace di agire). Alla sera abbiamo visto come agisce e come cambia le cose un uomo che appartiene al popolo plasmato da Cristo. Abbiamo ascoltato da Giovanna Carocci il racconto sulla vita e le opere di Giorgio La Pira, del quale è in corso la causa di beatificazione. Un uomo che, dopo la sua conversione, arriva a Firenze giovane e appena laureato, incontra l’ambiente cristiano della città (caratterizzato da grandi personalità di preti e laici), si mette al servizio della gente impegnandosi in politica con energia e doti, e raggiunge obiettivi im-pensabili anche di carità. La Pira ha avuto grande seguito nel popolo fiorentino, lui cristiano in una città a maggioranza comunista. In questi tempi nei quali la politica sembra solo lotta per il potere o cinismo e l’altro è un nemico da eliminare, è bellissimo raccontare la storia di un politico che si muove prima di tutto per amore a Cristo e amore al popolo, che dedica tut-ta la sua vita a cercare unità e a lavorare insieme a tutti per la pace e il benessere della gente. Sabato mattina visita al Duomo, al Battistero e al museo dell’opera del Duomo, accompagnati dalla professoressa Carlotti. Con l’ironia e la simpa-tia tipica dei fiorentini, Mariella ci racconta, anche con aneddoti spiritosi, le ragioni della ascesa e della grandezza di Firenze, che sino al 1000 era un borgo insignificante (non avendo posizione geografica vantaggiosa né ma-terie prime da utilizzare): la ragione principale si trova nella intraprendenza e intelligenza dei fiorentini, che svilupparono l’idea cristiana di lavoro sino a farla diventare benessere e splendore. L’idea cristiana del lavoro (si vede benissimo nelle formelle di Giotto che decorano il campanile) è realmente il contrario di quello che credevano i pagani, e che spesso purtroppo ormai crediamo anche noi, cioè che il lavoro è dannazione e peso da evitare il più possibile. Per il cristiano il lavoro ha una dignità immensa perché è la colla-borazione all’opera redentrice di Dio nella storia: del resto Gesù ha fatto il falegname per 20 anni almeno!! Guardando con Mariella il battistero, che è stato il primo ad essere costruito (intorno al 1200, quando ancora la catte-

11

drale di Firenze era la chiesa di S. Reparata), abbiamo osservato i pavimenti, splendidi mosaici di marmo che riproducono le fattezze di sontuosi tappeti dell’epoca; e poi, alzando lo sguardo, ancora mosaici … Guardandoli ab-biamo cominciamo a scoprire, che chi ha creato questi capolavori ha lavorato ad un’opera con la consapevolezza che non avrebbe potuto vederla finita, ma che sarebbe stata ammirata forse dai propri nipoti, visto che i la-vori sono durati più di 100 anni: che grande senso della vita potevano avere questi artigiani, che lavoravano ad una bellezza che non aveva altro scopo che dare gloria a Dio! Il Battistero è per l’uomo l’ingresso nella vita vera, che è quella della fede, nei mosaici vediamo prima Cristo dominatore del cosmo, con il giudizio uni-versale (Dante vide questi mosaici e a loro si ispirò per descrivere l’Inferno) e poi, a partire dal basso, vediamo le storie di S. Giovanni Battista patrono della città, la vita di Gesù, la storia biblica di Giuseppe, le storie della Genesi. Spiegandoci queste immagini la nostra guida ci ha fatto notare come tutta la storia può essere compresa a partire da Gesù che ne è il centro. Mariella ci ha spiegato la nascita, la progettazione, lo sviluppo della chiesa di S. Maria del Fiore: tutto parte dall’immagine della Madonna come fiore che germoglia per offrire all’uomo il dono di Gesù: è il mistero della Vergine, che nel Suo grembo partorisce Gesù al mondo. Così è la chiesa, il luogo do-ve Gesù è offerto al mondo, e come splendido è l’esterno della basilica, nudo è l’interno concentrato sulla presenza di Cristo sull’altare. L’abside, il luogo della presenza di Cristo, ripropone le proporzioni del Battistero però aumentate, a simboleggiare il centuplo di vita che Gesù promette sulla terra e poi in Paradiso; aumentate sino alle dimensioni di una cupola che il pro-gettista Arnolfo di Cambio osò immaginare anche se al tempo non si conosceva ancora un metodo per costruirla (Brunelleschi riuscirà a comple-tarla duecento anni dopo). Visitando il museo dell’Opera del duomo, ci hanno stupito i portali del Batti-stero, le statue della facciata e anche le altre opere minori, come il paliotto d’argento, create con anni e anni di lavoro da artisti e artigiani che anche lo-ro lavoravano per le generazioni future. Ci siamo fermati, soprattutto, davanti alle formelle del campanile disegnate da Giotto, che rappresentano il lavoro umano nella sua evoluzione e nella sua bellezza. La successione delle formelle si conclude con la descrizione del lavoro nel quale interviene direttamente Dio: il lavoro dei Sacramenti nel quale Dio cambia l’uomo con la sua collaborazione. Con gratitudine abbiamo salutato Mariella.

12

Nel pomeriggio, con Angela abbiamo visto il convento di S. Marco, dove tra i domenicani viveva il Beato Angelico, il frate pittore che ha affrescato le celle del convento, dipingendo un tema per ciascun frate, ma anche l’Annunciazione che si vede salendo le scale e la Crocifissione nella sala del capitolo.

Alla sera una coppia di sposi, Virginia e Guido, ci ha raccontato l’esperienza di Romena, una pieve nella campagna fiorentina dove la gente che desidera poter riflettere in un luogo di pace trova ristoro, e poi di un movimento di spiritualità matrimoniale, l’Equipe Notre Dame, che coinvolge coppie cri-stiane che desiderano essere aiutate a vivere l’esperienza del matrimonio. Domenica, di prima mattina, abbiamo attraversato il Ponte Vecchio ancora deserto per arrivare alla chiesa di Badia Fiorentina dove partecipare alla Messa del pane dei poveri; una santa Messa alla fine della quale l’associazione omonima, un’opera fondata da La Pira nel 1934 che tuttora continua ogni settimana, distribuisce ai poveri della città pane e aiuti vari. Qui abbiamo ascoltato la testimonianza dei monaci di Gerusalemme, un or-dine religioso nato nell’ultimo secolo i cui membri vivono l’esperienza monastica in mezzo ai moderni deserti, ossia all’interno delle città, per crea-re luoghi di bellezza e di pace all’interno della frenesia della vita moderna. Il pellegrinaggio si è concluso con un momento di preghiera nella basilica di S. Croce, chiesa fondata dai Francescani e luogo dedicato agli artisti (c’è il monumento a Dante e Benigni, proprio da S. Croce, fece le letture della Di-vina Commedia che tanto successo hanno riscosso negli ultimi anni). E’ nella contemplazione della Croce di Cristo, che comincia a colmarsi la man-canza del nostro cuore, un invito ad entrare con desiderio nel tempo di Quaresima.

Tornando a casa, con i tutti i nostri limiti e con i contrattempi del quotidia-no, ci siamo ritrovati più consapevoli che la risposta al nostro desiderio più grande esiste, ha creato nella storia un popolo che seguendo Gesù ha fatto cose grandi e che camminando oggi fraternamente, anche attraverso la semplicità e l’amicizia tra i partecipanti ad un pellegrinaggio parrocchiale, contribuisce al compimento che desideriamo.

Corrado e Marialetizia .

13

LE MERAVIGLIE DELLA CARITA’ Rendiconto dell’operazione Zaccheo

I gesti di carità nella comunità cristiana accrescono la comunione

Grazie, la prima parola in proposito è: grazie… Persone sole (magari un po’ malate, magari un po’ sbandate) e famiglie intere (adulti senza lavoro ma con il compito di tirar grandi i figli: sembrerebbe un assurdo se non fosse re-altà) hanno ricevuto ascolto, accompagnamento, consiglio, e hanno potuto, grazie al paziente gesto mensile di Zaccheo, essere materialmente soccorse in alcuni bisogni primari. Con i mercoledì del Centro di Ascolto, con le domeniche dell’operazione Zaccheo e il contributo dei 5 euro mensili non abbiamo risolto i problemi del mondo, tutta la fame, tutta la sete, tutta la carenza economica, nemmeno quella di San Vittore Olona, però abbiamo accompagnato persone (cono-scenti, vicini, compagni) nel loro dramma del vivere. Non siamo in grado, adesso, di calcolare precisamente quali e quanti cam-biamenti definitivi questi aiuti abbiano apportato alla vita di chi li ha ricevuti, perché la vita è sempre in movimento per tutti, per alcuni la stabili-tà c’era una volta e ora non più, per alcuni non arriva mai. Però possiamo oggi raccontare meraviglie nel cambiamento di sguardi e di cuori: dallo sconforto al conforto, dall’estraneità, o addirittura dall’inimicizia, all’amicizia, dalla disperazione alla speranza. Accogliere, ascoltare, sostenere, correggere (e poi correggerci tra noi, a-scoltarci, sostenerci); rispondere ad alcuni bisogni primari se possibile: è l’esperienza della nostra comunità cristiana e noi vediamo come i gesti di carità nel nostro territorio accrescano la comunione, portino frutti di frater-nità, di rinnovata amicizia. L’impegno economico e di sostegno ai bisogni nel 2017 è stato significativo: abbiamo aiutato 41 famiglie, delle quali 21 italiane e 20 di origine straniera ma residenti nel nostro comune; con una parte di esse, italiane e anche di origine straniera, abbiamo condiviso la dolorosa vicissitudine dello sfratto e il difficilissimo percorso di cercare una casa (adeguata alle esigenze e alle possibilità) e di aprire un nuovo contratto di locazione (con il relativo dram-ma di reperire un contratto adeguato alle reali possibilità economiche).

14

Persone singole e famiglie sono state aiutate economicamente per le se-guenti necessità:

Rate di affitto o di spese condominiali (soprattutto nel libero mercato, diversi inquilini avendo perso il lavoro non sono più in grado di soste-nere la spesa mensile e rischiano lo sfratto, con il conseguente gravissimo problema della tutela dei minori, che in tal caso per legge devono essere tolti alla famiglia e inseriti in comunità);

- Bollette scadute di energia elettrica o gas, quando l’insolvenza del pa-gamento porta alla sospensione del servizio anche in presenza di bambini o ammalati;

- Spese alimentari (alcune famiglie hanno carenza di generi alimentari, anche latte e alimenti per l’infanzia)

- Riparazioni o sostituzioni di caldaie per il riscaldamento - Aiuto al rimpatrio nei paesi d’origine - Spese per funerali di genitori anziani e altre spese varie

Come vedrete dal rendiconto qui sot-to, i fondi di Zaccheo sono pervenuti dalla raccolta 2017 (che ha portato, con 335 tesseramenti, a 15.600 eu-ro) a cui si sono aggiunti fondi par-rocchiali comprensivi della raccolta Zaccheo 2016 che non era stata inte-ramente spesa per effetto della progressiva messa a punto dei meccanismi di spesa, che sono gestiti con grande attenzione e prudenza, per euro 12.000. A ciò si è aggiunto un contributo comunale di euro 9.700 interamente utiliz-zato per l’emergenza casa.

Le entrate sono quindi state:

Da Zaccheo 2017 15.580

Da Parrocchia, fondi propri e eccedenza 2016

12.000

Contributo comunale 9.700

Totale 37.280

15

Mentre le uscite sono così suddivise:

Per affitti 16.000

Per bollette gas/luce 12.000

Per viaggi ritorno paesi d’origine

1.500

Per alimentari 1.600

Per acquisto e riparazione caldaie/stufe

1.300

Spese varie 1.629

Totale spese 34.029

E secondo i destinatari:

a famiglie italiane 18.176

A famiglie straniere resi-denti

15.853

Totale spese 34.029

Il saldo positivo residuo, con cui cominciamo il 2018, è di 3.271 euro.

I primi mesi del 2018 ci vedono impegnati ancora in nuove situazioni di sfratto, e di affittuari che non sono in grado di sostenere tutte le spese per la casa: la rimanenza con cui siamo partiti all’inizio dell’anno è già stata tut-ta spesa. Le tessere che sono ripartite per il 2018 sono sinora circa 250.

Facciamoci avanti, c’è posto per tutti!! Ancora grazie.

Caritas, Centro di Ascolto e San Vincenzo

16

NOTIZIE DALL’ORATORIO “Vedrai che Napoli”

Non è facile raccontare di un viaggio a Napoli come quello che abbiamo fat-to qualche settimana fa. Si perché quando si dice vado a Napoli, la reazione automatica è “stai atten-to perché è una città pericolosa”. Dobbiamo ammetterlo, anche noi siamo partiti con questa idea ma voglia-mo raccontarvi di come in pochi giorni un pregiudizio si è trasformato in un sentimento di grande ammirazione grazie alle persone che abbiamo incon-trato durante il nostro viaggio.

Partiamo con il presentarvi Miriam, una giovane ragazza, che abita nel rione Sanità. Difficile non rimanere incantati davanti al suo sorriso e alla sua voce. Miriam è nata 25 anni fa in questo quartiere che in 4 km ospita 45.000 per-sone. Lei è una dei ragazzi che con l'aiuto di Don Antonio Loffredo, ha deciso di non mollare, di fare in modo che il degrado non cancelli la bellezza di questa città, quelli che non si sono arresi alla condizione nella quale si so-no ritrovati. Scontato dire che le difficoltà sono sempre state tante e lo sono ancora oggi, ma in quei 4 km c’è una luce, la Cooperativa Paranza. Miriam ci porta in una delle sedi e ad accoglierci troviamo 20 bambini tutti sorridenti, che in coro ci salutano e ci raccontano di tutte le belle iniziative che i loro educatori propongono come corsi d'inglese, di canto, doposcuola, attività ricreativa, corsi di disegni e di scrittura, corsi di musica dove i bam-bini arrivano senza saper suonare nessuno strumento. E poi incontriamo Marco, un altro giovane ragazzo che fa parte del gruppo degli educatori che con le sue parole trasmette tutto l'amore che ha per i suoi ragazzi e per questo quartiere. Così come Miriam che con gli occhi lucidi ci racconta di quanto è stato diffi-cile essere stata in qualche modo testimone di una violenza che non può avere spiegazioni. Ma il sorriso torna presto quando ci accompagna alle ca-tacombe di San Gennaro. Oggi il suo lavoro è quello di essere guida alle catacombe per portare avanti un progetto di riqualificazione del quartiere, negli ultimi anni sono molti i gruppi di turisti che nei loro tour hanno inserito anche la visita alle catacombe e al rione. Tutto questo porta ovviamente grandi vantaggi sia di visibilità sia dal punto di vista economico, che diventa fondamentale per risanare la zona.

17

Dire che siamo rimasti a bocca aperta per un intero pomeriggio forse è troppo poco. Si è scaldato il cuore davanti ai racconti di questi ragazzi, in particolare davanti alla loro frase “ don Antonio, ci ha aiutato tanto, ci ha fatto conoscere un sacco di posti, ci ha fatto girare il mondo ed imparare tanto, a lui dobbiamo tutto. Ma ogni volta che parto, io non vedo l'ora di tornare in questo quartiere così difficile, ma pieno di bellezza da valorizzare e questo è il mio compito, il mio obiettivo, il mio futuro” Qui si racchiude tutta la forza, coraggio , amore per fare sempre meglio, per far cancellare i pregiudizi che portiamo con noi. Grazie Miriam, grazie perché il nostro cuore si è riempito della tua bellezza e grazie anche per averci fatto assaggiare la vera pizza. E come non parlare di Alberto, la nostra simpaticissima guida che ci ha ac-compagnato nel secondo giorno. Ci ha portato a vedere le bellezze della città, una città piena di storia, di tra-dizione, d’arte. Come dimenticare la camminata sul lungomare, con il sole ci scaldava.

Ma è forse il terzo giorno quello più significativo. Il nostro programma pre-vedeva la visita di Scampia. Quante domande, quanti dubbi, quante incertezze, quanti pregiudizi nei nostri confronti. Molti di noi conoscono Scampia grazie alla serie “Gomor-ra” ambientata proprio alle Vele di Scampia. È tutto come si vede in quella serie: il degrado, la povertà, la difficoltà di vivere in condizioni igienico sani-tarie precarie. Entrare nelle Vele ci ha fatto venire i brividi. Nessuno di noi aveva mai visto niente di simile. Edifici immensi proprio a forma di vele, con piccoli appartamenti per la maggior parte vuoti o occupati in modo abusivo. Alla nostra domanda “Ma perché non le abbattono”, la risposta è stata chia-ra, ci sono due motivazioni: quella “giusta” ovvero il problema di dove mettere tutti gli abusivi e quella “sbagliata” ovvero che fanno comodo, di-ventano set cinematografici reali e soprattutto gratuiti perché pensare di ricostruirlo a Cinecittà è impossibile. Ma Scampia non sono solo le Vele, quelle ci mostrano cosa Scampia non vuole e non deve più essere. Scampia è il ristorante CHIKU dove il menù vede piatti della cucina italiana che si uniscono a quelli della cucina delle donne rom. Un perfetto esempio di collaborazione e di stima reciproca tra due culture così diverse. Scampia è la piazza dedicata a Ciro Esposito, con la scritta “Non arrendetevi al male, mai” un inno alla vita, la forza di non mollare, di non subire questo male che purtroppo ha assorbito queste zone.

18

Scampia sono le associazioni e le cooperative presenti sul territorio, quelle che aiutano bambini e ragazzi. È lo fanno non portandoli via dalla strada, ma facendogli scegliere la strada giusta. Oppure quelle che aiutano le don-ne rimaste sole perché i mariti, i padri o i fratelli sono stati uccisi nelle guerriglie tra bande. O quelle che combattono a testa alta contro il femmi-nicidio.

Scampia è la musica neomelodica napoletana che si sente uscire dalle case delle Vele, simbolo di una voglia di positività, di stare insieme, di incontrarsi. Sembrava difficile poter trovare bellezza in questi luoghi e invece ce l'ab-biamo fatta. Siamo tornati a casa con il cuore pieno di gioia e calore e questo calore lo abbiamo sentito proprio nei posti dove meno te lo aspetti, ed è questo che portiamo a casa con noi: l'esempio di questi ragazzi, di que-ste persone che vivono e combattono per rompere i pregiudizi e per fare rinascere la loro terra.

#quellidelvenerdí

19

NOTIZIE DALL’ORATORIO

Salva l’animatore

Le attività proposte ai nostri ragazzi sono davvero molte e spesso si è co-stretti a fare delle scelte per svariati motivi, scelte come quella di vivere l'esperienza della Koiné o come ani-matore o come ragazzo, oppure di partecipare ad una cena, di andare a fare una gita.

Allora il nostro gruppo Ado e 18/19enni, in collaborazione con i lo-ro educatori, ha pensato a questo nuovo progetto di autofinanziamen-to, creando una serie di occasioni do-ve far festa, incontrarsi e raccogliere fondi per le attività future. Il progetto porta con sé diversi obiettivi oltre a quello dell'autofinanziamen-to, ovvero l'idea di stare insieme, collaborare e lavorare per un fine comunque e soprattutto la responsabilità verso l'impegno preso. Nei prossimi mesi verranno date altre comunicazioni riguardanti le attività del “Progetto Salva l’Animatore”. Per iniziare anche per il mese di marzo ci sarà un’altra vendita di torte e dol-ci che i ragazzi preparano con le loro mani il sabato pomeriggio in oratorio e con l'aiuto dell'instancabile staff cucina sempre pronto a dare una mano.

Vi aspettiamo quindi domenica 11 Marzo in piazza dopo la Messa delle h. 11.00

Gli educatori Ado

20

Ogni domenica alle ore 10.00 su RADIO PUNTO dopo il radiogiorna-le Tino t’invita all’ascolto della PAGINA DELLA FAMIGLIA: un punto d’incontro su temi di attualità che coinvolgono direttamente o indiretta-mente la sfera familiare. Ecco gli argomenti delle prossime trasmissioni: 4 marzo Nonni e nipoti, ecco l'alleanza salva famiglie

11 marzo Bullismo " Ragazzi allontaniamoci da chi ci fa del male". Una storia vera, Karima ci racconta

18 marzo Non solo i nipoti: progettare il futuro dopo la pensione

25 marzo Vocazione, diciamo ai giovani che non è solo roba da pre-ti

1 aprile Arriva inatteso ma poi diventa il più bel dono che ci sia dato

E-mail: [email protected]

Per chi non avesse la possibilità di muoversi o uscire di casa, ricordiamo che è possibile seguire la S. Messa in streaming sul sito www.livestream.com/radiopunto.

Sul sito ufficiale www.radiopunto.it è possibile ascoltare un breve commen-to del parroco al Vangelo della domenica. (lo trovate nel menu – podcasting – gli speciali).

Per poter ascoltare Radio Punto anche fuori casa potete scaricare l’applicazione e non perdere i numerosi appuntamenti che la radio propone giornalmente.

21

FAMIGLIA INSIEME Iniziative di marzo per le famiglie

Continuano le attività in favore delle famiglie proposte dall’Associazione “Una Casa per Pollicino”, e con esse la promozione di reti di amicizia, pros-simità e mutuo aiuto familiare, con iniziative anche di convivialità e di gioco con i nostri bambini, come è nostra tradizione. Ecco le iniziative di marzo in programma

SABATO 10 MARZO 2018, ORE 15.30

presso la nuova sede del Corpo Musicale Cittadino di Cerro Maggiore, in via Bernocchi n. 2

FIABE IN MUSICA

Laboratorio musicale per i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie,con mamme e papà

Un laboratorio veramente speciale dove, con gli amici del Corpo bandistico cerrese, inventeremo e musicheremo fiabe, realizzando incredibili strumenti musicali

**

Non poteva infine mancare una proposta di convivialità tra le famiglie. Siete tutti invitati con i vostri figli alla

CENA DELLE FAMIGLIE

Sabato 17 marzo, ore 19.30, presso la sala sotto la chiesetta di S. Giovanni

Non solo mangeremo ma ci divertiremo insieme con i nostri bambini. All’insegna della condivisione e in stile familiare, la cena è auto-gestita dalle famiglie: ciascuno, se può, prepara qualche manica-retto da portare e da condividere. Per segnalare la propria partecipazione potete telefonare a

Chiara, tel. 338 8161120 o ad Annamalia tel. 3498424823

Le famiglie dell’Associazione “Una Casa per Pollicino – Onlus”

22

LO SAPEVI CHE…? Donne du du du

L’8 marzo ricorre la Giornata Internazionale della donna, definita più sem-plicemente Festa della Donna. Lo scopo, condivisibile o meno, dovrebbe essere quello di ricordare tutte le conquiste delle donne in ambito famiglia-re, economico, sociale, politico ma, purtroppo, anche le discriminazioni e le violenze cui troppe donne in qualsiasi parte del mondo sono ancora oggi sottoposte. Al pari di molte altre feste il rischio è di trasformarla in una ma-nifestazione esteriore e superficiale abbinandola a stereotipi consumistici, slegati dal suo più profondo e storico significato. La nascita. Secondo una “leggenda” la festa della donna trae origine dalla morte di 126 operaie a causa di un incendio di una fabbrica tessile di New York, la Cotton, avvenuta nel marzo 1908. Dell’incendio di tale ditta non si trova traccia negli archivi della città di New York, mentre risulta ben docu-mentato l’incendio di qualche anno più tardi, il 25 marzo 1911, in un’altra fabbrica di abbigliamento a Manhattan, che impiegava oltre 600 operai dei quali 500 donne di età giovanissime: morirono 146 donne, moltissime di na-zionalità italiana. Molto più verosimilmente l’origine di tale festa è da ricondursi al VII Congresso della II Internazionale Socialista, tenutosi a Stoccarda nell’agosto del 1907, dove si discusse della questione femminile e del voto alle donne: il Congresso votò una risoluzione nella quale impe-gnava i partiti socialisti a lottare per l’introduzione del suffragio universale delle donne e da lì si formarono comitati di donne che iniziarono a combat-tere per i loro diritti. Diretta conseguenza dell’internazionale è stata la prima Giornata della Donna vera e propria, che si è tenuta nel 1908, a Chicago, con il discorso di Corinne Brown nel contesto del Partito Socialista, sull’importanza del voto femminile. Era il 3 maggio del 1908. Quella giornata viene ricordata come Woman’s Day e venne ripetuta anche negli anni successivi, diffondendosi anche al di fuori degli Stati Uniti: Germania, Austria, Svizzera Danimarca, Russia, Francia. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione della festa, mentre la data dell’8 marzo venne fissata in oc-casione della seconda conferenza internazionale delle donne comuniste tenutasi a Mosca nel giugno del 1921, in ricordo della manifestazione con-tro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.

23

In Italia la prima giornata della Donna fu tenuta nel 1922. Nel 1975 le Na-zioni Unite decretarono l’Anno internazionale delle Donne e in tutto il mondo le manifestazioni per celebrare la Giornata della Donna vennero te-nute l’8 marzo, data riconosciuta a partire da quell’anno anche dall’ONU. La mimosa. La scelta di questo fiore ri-sale al lontano 1946, quando le donne dell’UDI (Unione donne italiane) deci-sero di trovare un fiore iconico per rap-presentare questa festa. Così durante l’organizzazione delle manifestazioni dell’8 marzo fu proposta la mimosa, un fiore di stagione che costava anche po-co. Da quel momento il fiore è diventato il simbolo della festa della donna. La mimosa però fu osteggiata nei primi anni Cinquanta, periodo di guerra fredda, in cui regalare il fiore o comprare Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), era considerato un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico». Passi avanti? In questi oltre 100 anni sono sicuramente stati fatti dei passi in avanti e il ruolo della donna ha acquistato sempre maggior peso e consi-derazione, nel nostro paese come in tanti altri. A livello familiare sono sempre più condivisi i ruoli attivi nella crescita e nell’educazione dei figli e non è più scontato che questi debbano essere ne-cessariamente delegati alla donna. A livello ecclesiale il ruolo della donna, nel suo stato laicale, ha assunto in questi ultimi decenni riconoscimenti che mai avremmo immaginato. Si pen-si ai ministri dell’Eucaristia che sempre più spesso si vedono nelle nostre chiese. Forse gli ambiti in cui il traguardo di una vera parità di genere appare più contenuto e contradditorio sono quelli politico, economico-imprenditoriale e lavorativo. Prova ne è che si è dovuto ricorrere a soste-nere il cammino verso una effettiva parità con specifiche leggi. Ci riferiamo alle quote rosa previste nella composizione delle liste elettorali in occasione delle consultazioni elettorali e alla legge che prevede l’obbligatorietà di donne nei consigli di amministrazione e negli organismi di controllo delle società quotate e a controllo pubblico. E ancora a quella che sancisce il di-vieto di discriminazioni retributive a parità di mansioni e ruoli direttivi.

24

Impresa al femminile. L’Osservatorio Censis sull’imprenditoria femminile registra tra il 2014 ed il 2016 un tasso di crescita delle imprese femminili dell’1,5% contro una crescita complessiva dello 0,50%. Se si entra nello spe-cifico e si restringe il focus sui settori fondamentali del made in Italy, moda e turismo agro-alimentare, le imprese femminili confermano una crescita dell’1% superiore a quella del totale delle imprese di questi settori. Le imprese cosiddette rosa nascono e crescono soprattutto nelle regioni centrali e del sud e in misura meno marcata in quelle del nord. Se da un lato la crescita delle imprese femminili si legge come un avanzamento delle donne nel mondo del lavoro, dall'altro il rapporto contiene dati indicativi sulle strategie femminili per aggirare esclusioni e pregiudizi. Il mettersi in proprio sembra una scelta obbligata per entrare nel mondo del lavoro in al-cune regioni d'Italia: ecco come il rapporto spiega il primato del Centro (+2%) e del Sud Italia (+1,8%) nella crescita delle cooperative femminili per aree. Le donne imprenditrici nel 2016 erano oltre 51.000 su un totale 235.000. E che le donne abbiamo una marcia in più anche nella realtà im-prenditoriale emerge da un recente studio del Fondo Monetario Internazionale che ci rivela che le aziende con una presenza femminile in posizioni apicali hanno una redditività più alta delle altre. Anzi lo studio de-finisce questa redditività quantificandola: per ogni donna che raggiunge i livelli di comando o che entra nei consigli di amministrazione il profitto di quella società cresce mediamente tra lo 0,20 e l’1%.

“Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte me-glio degli uomini per essere apprezzate la metà.

Per fortuna non è una cosa difficile!” (C. Witton, sindaco di Ottawa)

Vale & Marco

25

L’ANGOLO DEL NUTRIZIONISTA I piatti pasquali: pro e contro

“Forse non lo sapevate ma a Pasqua si regalano le uova in segno di arrivo della bella stagione, in passato infatti le galline non deponevano le uova tutto l‘anno ma solo con l’arrivo del caldo”.

Uova di Cioccolato (Valori nutrizionali medi per 100gr: Kcal.500, 3,5g proteine, 50g Carboidrati, 33g Grassi):

Pro: Il Cacao presente nel cioccolato è tra gli ali-menti con il più alto potere antiossidante, nel cioccolato sono poi presenti anche molti micro-nutrienti preziosi per il nostro organismo come il Potassio e lo Zinco e molte Vitamine. Meglio scegliere quello fondente che contiene maggiori quantità di cacao e migliore qualità nei grassi saturi, quelli del latte al contrario sono tra i peggiori. Contro: è un alimento molto calorico e abusandone può avere un effet-to pro infiammatorio sistemico e soprattutto intestinale, contiene caffeina e come già accennato, in quello al latte, sono presenti grassi saturi di pessima qualità

Agnello (Valori nutrizionali medi per 100gr: Kcal.271, 18,5g proteine, 0g Carboidrati, 25,5g Grassi):

Pro: è una carne Rossa ricca di grassi “buoni” Omega3 e di proteine nobili ad alto valore bio-logico e contiene molti micronutrienti impor-tanti per l’organismo come la Vitamina B12 il Ferro, lo Zinco e il Selenio.

Contro: è una carne purtroppo ricca anche di Colesterolo e acidi grassi saturi non ottimali per la salute ed essendo molto saporita ha una con-centrazione elevata di sodio, va di conseguenza consumata con moderazione.

26

Colomba (Valori nutrizionali medi per 100gr: Kcal.386, 6 g proteine, 56 g Carboidrati, 15g Grassi):

Ha un impasto simile a quello del panettone, ma è ar-ricchita da una copertura di amaretto. Pro: è un alimento completo dal punto di vista nutri-zionale ricco di proteine, carboidrati e grassi ma per questo è molto calorico e quindi andrebbe consumato non a fine pasto ma come spuntino o a colazione inoltre sarebbe meglio preferire quella tradizionale che tra l’altro si trova in commercio anche con la farina in-tegrale. Contro: negli ultimi anni le aziende produttrici hanno affiancato alla co-lomba tradizionale prodotti farciti con creme o glasse varie che sono in genere più scadenti, questo sia perché le creme e le glasse sono spesso realizzate facendo uso di oli o grassi vegetali (di seconda scelta rispetto al genuino burro) ma soprattutto perché sbilanciano le proporzioni tra i macronutrienti in favore dei grassi.

Torta Pasqualina (Torta rustica con ricotta, spinaci e uova sode) (valori nutrizionali medi per 100gr: Kcal.498, 26 g proteine, 52 g Carboidrati, 20 g Grassi):

Pro: è un piatto già completo e bilanciato così com’è nella tradizione ligure ricco di proteine nobili, grassi di buona qualità e anche carboidrati; con qualche accortezza come con l’utilizzo di uova biologiche e pasta sfoglia integrale diventa un piatto perfetto e di ottima qualità da consumare tutto l’anno.

Contro: di contro veri e propri questo piatto non ne ha se non il fatto di avere un’edibilità molto alta (tante calorie) quindi un pasto saziante ba-sato solo sulla torta pasqualina porta ad un introito calorico molto elevato. Una buona strategia potrebbe essere quella di inserire un anti-pasto a base di pinzimonio di verdure. Prof. Andrea Fossati

27

ARCHIVIO PARROCCHIALE . .

DEFUNTI La nostra preghiera di suffragio interceda presso Dio, perché, nella sua misericordia e perdono, conceda la vita eterna:

4 Sansoni Rosa di anni 91 5 Villa Luciana di anni 92 6 Cutro Concetta di anni 84 7 Roveda Paolo di anni 67 8 Garbi Maria di anni 79 9 Maggioni Pietro di anni 92 10 Morlacchi Carmen di anni 73 11 Biasini Massimo di anni 71 12 Dell’Acqua Luigia di anni 83

UN GRAZIE PER CHI SI È RICORDATO

DELLA PARROCCHIA:

S. Messe € 1.370 - Funerali € 630 – Vari offerenti € 1.100

28

SPAZIO APERTO Scrivi alla redazione

Aspettiamo le vostre riflessioni, pensieri, fotografie e suggerimenti circa

eventi o iniziative all’indirizzo della redazione ([email protected])

che dovranno arrivare entro il 25 Marzo per poter essere pubblicati sul nu-

mero di Aprile.

Riportiamo qui di seguito i turni delle guardia farmaceutica durante i festivi

Marzo 2018 Domenica 4 Farmacia DELLA STAZIONE via Liberazione, 2 Legnano

Domenica 11 Farmacia AMCeM via capuccini, 3 Cerro Maggiore

Domenica 18 Farmacia COLOMBO via Roma, 57 S. Giorgio su Legnano

Domenica 25 Farmacia GIANESE via Bernocchi, 3 Cerro Maggiore

Aprile 2018 Domenica 1 Farmacia DELLA STAZIONE via Liberazione, 2 Legnano

Lunedi 2 Farmacia S.Vittore Olona piazza Italia, 25 S. Vittore Olona

SERVIZIO DI FARMACIA NOTTURNA

La Farmacia della Stazione via Liberazione (angolo piazza del Popolo) Legnano è aperta tutte le notti dell’anno, festivi inclusi, a partire dalle 19,30.

I cittadini potranno liberamente accedere ai locali fino alle ore 23,00 mentre dopo tale ora, per motivi di sicurezza, verranno serviti

dallo sportello.

CONTINUITÀ ASSISTENZIALE - DISTRETTO DI LEGNANO

Guardia Medica Tel.800.103.103 Dalle 20.00 alle 08.00 di tutti i giorni feriali

Dalle 8.00 alle 20.00 il sabato Dalle 8.00 alle 20.00 dei giorni prefestivi e festivi

ASSOCIAZIONE VOLONTARI CROCE AZZURRA

Sezione di SAN VITTORE OLONA Sede: Piazza Italia, 16 - Tel. 0331-422573 - Cell 331-5419881