metacognizione esempi didattici 2° incontro a....
TRANSCRIPT
Apprendimento cooperativoMetacognizioneEsempi didattici
2° incontro
A. Carletti
Didattica Costruttivista dalle teorie alla pratica in classe
Costruttivismo sociale e Costruttivismo sociale e apprendimento cooperativoapprendimento cooperativo
Un metodo di insegnamento/apprendimento
a mediazione socialea mediazione sociale si differenzia dai tradizionali metodi a mediazione
dell’insegnante
individualeindividuale come risultato di un processo di gruppo
Da tradizionale
A cooperativo
ondivisione di:•
biettivi e percorso•
ompiti: chiari e gestibili•
egole e metodi•
uoli precisi•
alutazione del prodotto e del processo del singolo e del gruppo
Pianificare fasi (prevedere la possibilità di modifica)SettingDocumentazione e monitoraggio
Strategia sequenzialeOgni componente del gruppo, a turno, agisce sul semilavorato apportandovi il proprio contributo. Aumenta il tasso di interazione ma c’è il rischio di provocare sensibili spostamenti dall’idea iniziale pattuita.
Strategia parallela o cooperativa
Ogni componente del gruppo lavora in autonomia su una parte specifica del prodotto complessivo.
E’ funzionale quando il lavoro è frazionabile in parti relativamente indipendenti permettendo di procedere simultaneamente su diverse fasi.
Tasso di interazione fra i partecipanti basso.
Strategia di reciprocità o collaborativa
I componenti del gruppo lavorano in regime di forte interdipendenza si ognuna delle parti del prodotto complessivo.
L’interazione è alta, richiede una costante rinegoziazione collettiva e riaggiustamenti delle impostazioni personali.
Modalità di interazione
Attenzione a non svilire le individualità, appiattendo la valutazione solo sull’esito complessivo del gruppo.
• Prevedere una doppia valutazione, una individuale e una di gruppo, applicandola, possibilmente, in diverse fasi del lavoro e a diverse competenze
• Si può inserire un “bonus” per la capacità di relazionarsi positivamente; tale va posta come elemento di discussione costante nel gruppo.
L’interdipendenza fra il voto personale con quello del gruppo mantiene la coesione e stimola la collaborazione reciproca
Sulla valutazione…Sulla valutazione…
Deve essere coerente con la metodologia usata, non può essere solo individuale.
Il focus su...
• Ruoli nel gruppo
• Strutture di lavoro
• Interazione tra gruppi
S. Kagan
Jigsaw
D. W. Johnson R.T. Johnson
D. W. Johnson R.T. Johnson
GestionaliGestionali
tono di voce
rumore
turni
tempi
FunzionaliFunzionali
spiegare
registrare
osservare
incoraggiare la partecipazione
ricordare le istruzioni
fornire i suggerimenti
attribuire i compiti
aiutare chi è in difficoltà
ApprendimentoApprendimento
ricapitolare
verificare la comprensione
elencare le difficoltà
StimoloStimolo
criticare
chiedere motivazioni
Sequenza graduale di compiti per strutturare un
gruppo cooperativo
Definiscono ciò che gli altri membri del gruppo si aspettano da uno studente e ciò che egli ha il diritto, a sua volta, di aspettarsi dai compagni, che hanno ruoli complementari.
Hanno la funzione di
• distribuire la leadership diminuendo le possibilità di conflitto;
• esercitare progressivamente all’assunzione di responsabilità.
il buon funzionamento del gruppo dipende da come le abilità sociali assegnate sono esercitate nel gruppo;
I ruoli
Si basa sull’uso di strutture predefinite per organizzare l’interazione di individui in classe.
Ogni struttura permette di predisporre lezioni cooperative perché ciascuna di esse possiede risultati prevedibili sul versante curricolare, cognitivo, linguistico
e in ambito sociale.
Struttura + Contenuto = Attività
S. Kagan
umbered heads•
componenti del gruppo si numerano da 1 a 4.•
’insegnante pone una domanda e assegna un tempo per la risposta.•
l gruppo elabora la risposta e si assicura che tutti la sappiano esporre.•
’insegnante chiama un numero e gli studenti che lo possiedono alzano la mano per rispondere.
Pair check• Il gruppo lavora in coppie. • Uno fa l’istruttore (osserva e aiuta) e l’altro esegue. • I due istruttori si confrontano sulla soluzione, se non c’è accordo si chiede all’insegnante, nel turno successivo si cambia ruolo.
Per: risolvere problemi, esercizi
Per: abituare all’esposizione, alla discussione, alla verifica di contenuti, preparare compiti in classe e interrogazioni
Send a problem• Nel gruppo ciascuno elabora una domanda di verifica e la scrive su una carta, insieme si scrive sul retro la risposta concordata nel gruppo.• Le carte vengono inviate ad un altro gruppo: il primo legge la prima domanda e tutti cercano di rispondere, se c’è accordo con la risposta scritta sulla carta si passa alla seconda domanda, altrimenti si scrive la risposta alternativa.• Finito il giro di tutti i gruppi si discutono insieme le alternative.
Per: studiare, approfondire, preparare una verifica
1 1
1 1
1
Gruppi eterogenei da 3 a 6 studenti, ad ogni studente viene assegnata una parte del compito sulla quale si può preparare e confrontare nel gruppo parallelo per poi tornare come “esperto”nel gruppo di appartenenza:
- specializzazione del compito- sviluppo di abilità- confronto tra pari- responsabilità
Jigsaw
1 2
4 5
3 1 2
4 5
3 1 2
4 5
3
1 2
4 5
3 1 2
4 5
3
La lingua è materiale sfuggente: ogni sapere disciplinare è
discorso che soggiace all’interpretazione di chi ascolta
il significato delle parole va ricercato nella mente di chi parla piuttosto che nell’oggetto di cui si parla (De Sassure)
Il linguaggio come rappresentazione del mondoIl linguaggio come rappresentazione del mondo
L’insegnante agisce una funzione costantemente orientativa nella costruzione del significato;
L’insegnante attraverso un uso attento del linguaggio indica la direzione di senso e delinea un orizzonte entro il quale condurre nella direzione corretta:
sa che un testo va incontro alla soggettività di ciascuno, intrecciandosi con le attese, le motivazioni, le conoscenze che costituiscono il vissuto personale
fa emergere le definizioni dei termini degli studenti, ricostruisce la loro storia semantica, presta attenzione alle sfumature di significato,
invita a riutilizzare in una materia quello che gli studenti hanno appreso in un'altra (pragmatica).
discipline viste come costrutto storico e non come dato
impostazione storico-critica dei curricola che mette in luce il susseguirsi
di modelli interpretativi e la variazione di significato dei concetti chiave
dignità dei modelli di spiegazione degli allievi
importanza della costante negoziazione di significati
radicamento e legittimazione profonda della diversità tra le culture,
assieme alla possibilità di evolvere i propri punti di vista
sviluppo di un’attitudine metacognitiva e riflessiva che fondi l’idea di un
apprendimento costante durante tutta la vita
Implicazioni didattiche: Implicazioni didattiche:
MetacognizioneMetacognizione
Consapevolezza delle operazioni cognitive:
1.1. complesso di conoscenze complesso di conoscenze sull’attività mentalesull’attività mentale
3.3. coscienza del funzionamento coscienza del funzionamento della propria mentedella propria mente
5.5. controllo dei processi di pensierocontrollo dei processi di pensiero
VantaggiVantaggi
Avere consapevolezza dei propri processi cognitivi permette:Avere consapevolezza dei propri processi cognitivi permette:
Quindi di apprendere più facilmente e velocementeQuindi di apprendere più facilmente e velocemente
• di valorizzare le proprie caratteristiche
• di sviluppare strategie più raffinate
• di sapersi spostare flessibilmente da una strategia all’altra
Bandura (1972)
• di essere più resistenti alle frustrazioni e di saper gestire lo stress
• di saper spiegare i propri successi e insuccessi
(locus of control interno)
QUALCHE ESEMPIOQUALCHE ESEMPIO
FavolaFavola
Classe 1 media
Prima mappa
Anna Carletti OPPI
Il lavoro del docenteIl lavoro del docentePrima lezionePrima lezione
Anna Carletti OPPI
Seconda lezioneSeconda lezione
Anna Carletti OPPI
FavolaFavola
Classe 1 media
Prima mappa
Anna Carletti OPPI
Acqua, aria e suoloAcqua, aria e suolo
Classe 2 media
Acqua, aria e suoloAcqua, aria e suolo
Classe 2 media
I gruppi di discussione
Inserimento risorse
Acqua, aria e suoloAcqua, aria e suolo
Classe 2 media
i ragazzi sono capaci di analizzare le mappe dal punto di vista
grafico e strutturale:• uso dello spazio e dei colori • chiarezza di impostazione
contenutistico • numero di concetti utilizzati, • concetti ripetuti, • mancanza di concetti fondamentali, • catene di concetti,• scelta significativa di esempi, • qualità delle parole-legame, • valore dei collegamenti trasversali.
comunicativo:• chiarezza espositiva
Valutazione della mappaValutazione della mappa
Anna Carletti OPPI
Abbiamo fatto un buon lavoro perché…• organizzazione dei contenuti in forma personale• partecipazione ed aiuto reciproco
Cosa potremmo fare meglio? • non perdere tempo, non distrarsi e litigare• ascoltare bene le istruzioni preliminari • approfondire sui libri
Quali difficoltà abbiamo incontrato?• gerarchizzare• forma grafica da dare al lavoro (“misurare lo spazio”)• trovare parole-legame significative• litigi
Valutazione dei ruoli dei singoli e dei comportamenti
Cosa farò nel prossimo gruppo?• “condividere di più le idee” , “sforzarsi di pensare” e “studiare a casa”• cercare l’accordo con i compagni• imparare ad organizzarsi meglio
La scheda autovalutazione del gruppoLa scheda autovalutazione del gruppo
Anna Carletti OPPI
20\01\2003La prof. Carletti è passata di computer in computer per risolvere le difficoltà nei vari gruppi. Noi dopo aver corretto tutto il verbale, abbiamo chiamato la prof. che ci ha dato altri consigli per il lessico.
Dai verbaliDai verbali Classe 2 media
18\11\2002Abbiamo avuto discussioni riguardanti la disposizione della mappa: Salomon ci ha fatto notare che i concetti erano troppo vicini, ne risultava un lavoro di scarsa chiarezza. Abbiamo avuto discussioni anche sulla disposizione dei concetti perchè andavano tutti collegati.
25-11-2002…. Jonathan ha spiegato ad Alessia, che non aveva ben capito, l'effetto serra e Daniele ha spiegato a Karen i moti convettivi.
2\12\2002Durante le due ore William ha partecipato alla lezione e alla fine delle due ore ha deciso di colorare lo sfondo della mappa di verde fosforescente, ma poiché la restante parte del gruppo non era d'accordo, non è stato messo (la maggioranza vince). 16\12\2002Oggi ci siamo scambiati le mappe con i compagni dell'altro gruppo che ha tratto l'argomento acqua, così abbiamo potuto "correggere" la loro mappa scrivendo le domande. Dopo di che ognuno ha ripreso la propria mappa, e guardato ciò che l'altro gruppo ha corretto. Anna Carletti OPPI
risposte dal questionario di valutazione risposte dal questionario di valutazione dell’esperienza 500 alunnidell’esperienza 500 alunni
Ho imparato …• che sono importanti anche le idee degli altri• a confrontare le mie idee con gli altri• nel confronto con gli altri posso migliorare• che se si lavora insieme si lavora meglio• a partecipare di più• ad ascoltare e seguire i consigli degli altri• ad avere un rapporto diverso con l’insegnante
• a non litigare• a dividere i compiti• a non fare troppo chiasso• a coordinare un lavoro
• a studiare in meno tempo
• a fare un verbale
• a conoscere le mie capacità
• a formulare un discorso
• a capire i miei errori
• a scherzare sugli errori
• è utile vedere insieme gli errori
• è bello valutare insieme un lavoro
• che apprendere può essere divertente!
• a lavorare in allegria e serenità
Anna Carletti OPPI
La vostra Agenzia pubblicitaria è stata incaricata di ideare una campagna per un nuovo prodotto.Il gruppo deve definire il concept della campagna pubblicitaria con attenzione al target, e proporre la campagna nella sua formulazione complessiva (slogan, colori da utilizzare, concetti da trasmettere…).I prodotti da presentare all’azienda che commissiona la campagna saranno:confezione di vendita cartellone pubblicitario storyboard dello spot.
A fine lavoro l’idea complessiva ed i prodotti verranno presentati in apposita riunione e i committenti (nel nostro caso la prof e tutti i compagni) voteranno il lavoro. Tempi:1h ideazione del concept (scritto)1h bozze della grafica (marchio, etichetta per il prodotto….) su foglio da disegno2h modello etichetta della confezione e cartellone2h realizzazione etichetta e cartellone2h stesura storyboard dello spot televisivo 2h presentazione e votazione
PARTE 2
Campagna pubblicitaria
si terrà conto di:
completezza e ordine del materiale da 0 a 20 punti
realizzazione dell’idea grafica da 0 a 20 punti
pertinenza e creatività dei testi da 0 a 20 punti
ideazione e coerenza dello spot da 0 a 20 punti
responsabilità e contributo di ciascuno da 0 a 20 punti
Valutazione
Carletti A. e Varani A. (a cura di), Didattica costruttivista. Dalle teorie alla pratica in
classe, Trento, Erickson (2004)
Carletti A. e Varani A., (a cura di), Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie,
Erickson, Trento (2007)
Levorato M.C., Racconti, storie, narrazioni, Bologna, Il Mulino (1988)
Shank R.C., Il lettore che capisce, Firenze, La Nuova Italia (1992)
Novak J.D. e Gowing D.B., Imparando ad imparare, Torino, SEI (1993)
Novak J.D., L’apprendimento significativo, Trento, Erickson (2001)
Damiano E. (a cura di), Guida alla Didattica per concetti, Juvenilia, Aosta (1995)
Damiano E., Insegnare i concetti, Roma, Armando (2004)
Bibliografia per incominciare…
Costruttivismo e didatticaCostruttivismo e didatticahttp://www.costruttivismoedidattica.it/http://www.costruttivismoedidattica.it/