milano 24orenews settembre 2014

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Anno 4 - Settembre 2014 • Periodico di Cultura e Società GIORGIO ARMANI Il Re del “nero” ORTICOLARIO 2014 Le “visioni olfattive” AUGUSTO MAZZOLARI Anche i bambini amano i profumi PORSCHE 911 CABRIO Il vento nei capelli

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Milano 24orenews settembre 2014

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Anno

4 -

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e 20

14 • Periodico di Cultura e Società

GIORGIO ARMANIIl Re del “nero”

ORTICOLARIO 2014Le “visioni olfattive”

AUGUSTO MAZZOLARIAnche i bambini amano i profumi

PORSCHE 911 CABRIOIl vento nei capelli

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è stato un tempo in cui anche Mi-lano aveva il suo “Jack lo squarta-tore”. Intorno alla metà dell’Otto-cento infatti la più piccola via dellacittà, in pieno centro, fu teatro degli

eccidi di quello che viene considerato tra i primi “Se-rial Killer” della storia moderna, il “Mostro di Mila-no”. Antonio Boggia, era questo il suo nome, ori-ginario del Comasco, trasferitosi a Milano nel 1818viveva in via Santa Marta e possedeva un piccololaboratorio in via Bagnera. Una strada a forma di Ltanto stretta da impedire il passaggio delle carrozzee pertanto soprannominata “La stretta Bagnera”.Considerato da chi lo conosceva un “bravo Cristianotimorato di Dio”, Boggia appariva un uomo per bene,amante del lusso e della bella vita: così conquistavala fiducia delle vittime prescelte, tutte con una buonadisponibilità economica. Con la scusa di voler mo-strare loro la sua collezione di pezzi di antiquariato,il carnefice portava le ignare prede per farle a pezzinella cantina di via Bagnera (più o meno dove oggisi affacciano le uscite di sicurezza del cinema Eliseo

multisala). Il primo omicida seriale scientificamentedocumentato in Italia (un primato di Milano alquantoinquietante) - 30 anni prima dei vicoli londinesi diJack lo squartatore - terrorizzò la città per una decinadi anni dal 1849 al 1861. Compì gli omicidi semprecon lo stesso modus operandi, uccidendo le personea colpi di scure e occultandone i cadaveri, non primadi aver carpito loro la fiducia e averli derubati deiloro beni. Il tutto venne allo scoperto grazie alla de-nuncia del figlio dell’ultima vittima che, non avendopiù notizie di sua madre, si era rivolto alla polizia.Fu perquisito il laboratorio e si scavò nella cantina,dove emersero gli agghiaccianti resti. Al Boggia fu-rono imputati quattro omicidi e un tentato omicidio,più varie truffe. ll 28 novembre 1859 fu emessa lasentenza di morte. La storia finì con l’impiccagionedel Mostro della Bagnera, in un prato tra Viale Blignye Viale Beatrice d’Este. Era il 1861. Questa, proba-bilmente, fu l’ultima esecuzione di un civile a Milano.Il corpo fu sepolto, mentre la testa fu messa a di-sposizione dell’Ospedale Maggiore che la richieseperché potesse essere studiata da medici e scienziati.Di questo particolare reperto oggi si sono perse letracce.

C’

IL MOSTRO DELLA BAGNERAA cura di PAOLO MINOTTI

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IL PERSONAGGIO8 Don Antonio Mazzi: “il ragazzo irrequieto”

ARTE E CULTURA13 Settembre: i teatri14 Settembre alla Scala: Don Chisciotte15 Scala: la nuova stagione 2014/201517 Segantini. Il ritorno a Milano18 “Trame” in Triennale

20 Settembre: le mostre

FASHION22 Armani: collezioni uomo/donna A/I 2014-2015

LUXURY & LUXURY 25 Porsche 911 Carrera Cabriolet

A CASA DI…28 Casa Klinger: estetica, arte e bellezza

HOME DESIGN32 Un angolo di Parigi a Milano

EXPO CHE VERRÀ35 San Pellegrino: acqua ufficiale di Expo 2015

MILANO SI RACCONTA36 Orticolario: visioni olfattive38 Swimming Cup 2014 all’Aspria Harbour Club di Milano41 Gli “Angeli d’Italia”42 Nel regno dei Mazzolari44 Gli Amici della Lirica e le stelle di Candida Morvillo

LIBRI45 Scelti per voi

SPETTACOLO47 Settembre: i concerti

HI TECH NEWS48 Le novità digitali

GOURMET49 Profumi e sapori di Costiera

COME STAI?51 Durante e dopo le vacanze52 Tornare in forma dopo le vacanze53 La bellezza non ha età54 I rimedi dell’omeopatia: allergica al gatto55 Bloccare il dolore d’impulso

IL SESSUOLOGO 57 Le risposte dell’esperto

L’ERBARIO MAGICO58 Passiflora L. ovvero il fiore della passione

AMICI A 4 ZAMPE 59 Quando Fido si annoia

ANDATA E RITORNO60 Viaggiando oltreconfine tra natura e relax

VIAGGI NEL MONDO62 Amare il Laos

Anno 4 - No. 7 Settembre 2014

Milano24 orenews.it

Periodico di Cultura e Società

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Ecco il nuovo numero di Milano 24orenews. L’immagine sorridentedi Giorgio Armani vi anticipa il piacevole “turbinio” dell’imminentesettimana della Moda al femminile. Abbiamo fatto vacanze “ri-dotte” per potervi subito offrire, al vostro ritorno, pagine ancorapiù ricche di notizie, di curiosità, di incontri con personaggi chesegnano la vita della nostra città e spesso anche del nostro Paese.Abbiamo incontrato Don Antonio Mazzi, nella sua comunità “Exo-dus” al Parco Lambro: l’ir-requieto prete, oggi ottan-tenne, ci ha raccontato tantianeddoti della sua vita chesiamo sicuri troverete inte-ressanti. Siamo stati a casadel Dott. Marco Klinger e disua moglie Ita, due perso-naggi straordinari che cihanno aperto le porte del-l’accogliente residenza mi-lanese che rispecchia perfet-tamente la loro personalità, ma soprattutto il loro amore per lavita. Siamo andati a scoprire l’Arte della profumeria dall’uomoche da tantissimi anni profuma Milano, Augusto Mazzolari, cheabbiamo incontrato nella sua splendida “casa dei profumi” inPiazza San Babila. E poi troverete come sempre la vostra preferitatra le rubriche di salute e benessere - estetica e fitness, alimentazione,omeopatia, natura, sessuologia - per concludere con i viaggi allascoperta di nuovi mondi, nuove sensazioni ed emozioni. Dal 23settembre ritornano anche gli incontri di “Riflessioni sul futuro”2014. L’appuntamento è nella Sala Napoleonica dell’Accademiadi Brera, grandi nomi a confronto come sempre con i giovani, sultema dal titolo “Di cultura si vive!?”. Insomma Milano è prontaa ripartire a pieno ritmo, e voi?

Carlo Kauffmann

In copertina: Giorgio Armani

Direttore Responsabile Dario BordetDirettore EditorialeAlessandro TraniArt DirectorPatrizia ColomboPhoto Editor Nick ZonnaImpaginazioneMilano Graphic Studio S.r.l.Hanno collaboratoRoberto BernorioMarika De BonisEvelina FlachiRiccardo LagorioJaquelin Lendorf PolancoPaolo MaricontiGloria MauriLuca MediciPaolo MinottiAngela Minutillo BertanzaSergio NovielloMonica RotaAlberto ZonnaMedia Partner

Pubblicità, Promozione & PRLe Roy Advertising - MilanoDante ColomboCarlo KauffmannDario MartucciEdizioni Le Roy [email protected] www.24orenews.itStampaBieffe Industria Grafica(Recanati – MC)Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11N° iscrizione ROC: 22250Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di lei o fornitici sarannoutilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nelpieno rispetto dei principi fondamentali dettatidalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 perla tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni edalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99

Eventuali detentori di copywriting sulle immagine- ai quali non siamo riusciti a risalire - sono in-vitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

Settembre SETTEMBRE… SI RIPARTE!

Guarda lenostre gallerycon unsemplice clik

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24oreNews

INCONTRA…Milano24 orenews.it

iprende, dopo la pausa estiva, la seconda parte del ciclo “Riflessioni sul Futuro 2014”, iniziativa organizzataper il secondo anno da Milano 24orenews in collaborazione con Bayer Italia e la partecipazione di im-portanti università milanesi come il Politecnico di Milano, l’Università Bicocca e l’Università Statale (chequest’anno celebra i suoi 90 anni di vita) e con il patrocinio del Comune di Milano. Come nella prima

edizione, a far da moderatori degli incontri ed avviare le “riflessioni sul futuro” sono giovani studenti, delle scuolesuperiori, che oggi più che mai sono alla ricerca di risposte concrete e prospettive future rassicuranti. Dopo averaffrontato i temi del Design, il Lavoro e la Sostenibilità, che hanno visto al tavolo dei relatori notevoli personaggi comeElio Fiorucci, Paola Marella, Arturo Dell’Acqua Bellavitis e lo chef Davide Oldani, per citarne solo alcuni, gli incontri ri-prenderanno ogni mese a partire dal 23 settembre (presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera) sempre sutemi di grande attualità, e vedranno avvicendarsi altri illustri personaggi del mondo imprenditoriale, della Cultura,dell’Arte, della Scienza, dello Spettacolo. Un particolare ringraziamento a Bayer, al Comune di Milano e a tutte leaziende che continuano a credere in questa iniziativa e a sostenerla. Tutti gli incontri, aperti al pubblico, si svolgerannodalle 18 alle 19:30 con il seguente calendario:

RIFLESSIONI

SUL FUTURO

23 settembre “Di Cultura si vive?!”21 ottobre “Comunicare: ieri, oggi, domani”26 novembre “La Ricerca. Saremo più sani e più belli?”11 dicembre “Expo 2015: il Mondo a tavola”

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www.milanoincontra.it

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IL PERSONAGGIO

DONANTONIOMAZZI“IL RAGAZZOIRREQUIETO”

Intervista a cura di CARLO KAUFFMANN

Don Mazzi è il personaggiodi questo mese. In tanti lo abbiamo conosciutograzie alle sue moltepliciapparizioni in TV, ma per i nostri lettori abbiamovoluto incontrarlo da vicino, proprio nella sua“casa” nel Parco Lambro

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er un’ora ci ha raccontato con sempli-cità ma grande passione i fatti chehanno segnato la sua vita e indirizzatole sue scelte. La morte del padre, l’in-fanzia estremamente dura, le difficoltàscolastiche, le vicende tragiche del-l’Italia, dall’alluvione del Po alla con-

testazione, alla lotta alla droga, e gli incontri chehanno cambiato la sua a vita. A 84 anni non ha persola voglia di “cambiare” ancora questa società e ciha indicato le sue tre priorità: famiglia, carcere mi-norile, scuola media.

Don Mazzi, un “ragazzo” un po’ irrequieto?Molto irrequieto, direi borderline… mia madre, ve-neta, mi chiamava “bastardo”! Ho perso mio padreda piccolo: eravamo due fratelli, un solo letto perdormire, nonostante mia madre si spezzasse la schie-na per lavorare abbiamo patito la fame vera e io,guardando come stavano i nostri cugini che avevanotutto, ho capito che in questa vita vi era qualche cosadi profondamente ingiusto. A scuola ero molto irre-quieto ma la maestra capiva il mio stato d’animo espesso quando mi puniva, mettendomi dietro la la-vagna, era per darmi un panino di nascosto.Ci racconta il suo incontro con il Po?Un evento catastrofico, l’alluvione del Po, ha cam-biato la mia vita. Erano gli anni ‘50 - ‘60 e il Vescovodi Ferrara chiese aiuto a Don Calabria perché aprisselì una casa di prima accoglienza per i bambini rimastisoli. Don Calabria mi mandò sul Po e io compresisubito l’entità di quella tragedia e, credetemi, “l’urlodell’acqua è spaventoso e incute paura molto più delfuoco”. Mi sono trovato con 200 ragazzini che in unattimo avevano perso tutto. Ho detto al Vescovo diFerrara “voglio fare il prete ma non in parrocchia,voglio stare con chi ha bisogno”… e così è stato.Cominciò una nuova vita…Sì. Sono andato a Primavalle, a Roma, e lì ho vissutoil ‘68 proprio come un prete di frontiera. Nel ‘69 mihanno chiesto di tornare a Verona per occuparmi diragazzi affetti da disabilità che allora venivano inter-nati nei manicomi. Ho iniziato a lavorare con Basaglia,con Vittorino Andreoli, per organizzare “piccole co-munità” che consentissero una vita più umana a que-sti disperati. Poi sono arrivato a Milano e qui mi sonofermato, anche perché stava arrivando il “ciclonedroga”. Era un gran salto passare dalla disabilità alladroga, voleva dire affrontare mafia, morte, ma bastardocome sono volevo combattere, andare contro il pareredi tutti. Con la creazione di un “piccolo esercito” ab-biamo illuminato e controllato il parco, e attuato una

grande operazione “pulizia” dove in un giorno rac-cogliemmo 7 pullman di tossici, molti ancora con lesiringhe infilate addosso. Lì è nata la prima “CarovanaExodus”, era il 25 marzo 1984, trent’anni fa!Exodus segnava quindi l’inizio della sua lottaalla droga…Non solo alla tossicodipendenza, perché per arrivarcic’è una serie di cause da capire ed affrontare, il di-sagio, lo spaccio, la galera, la bulimia, l’anoressia.Ho sempre voluto piccole comunità senza cancellida chiudere, qui possono venire a dormire, a man-giare, a studiare, a lavorare. Vi dormono non più di25 ospiti, molti per misure alternative al carcere.Quindi potrebbero scappare?Qui scappano pochissimo, bisogna insegnare chel’unica alternativa per ognuno di questi ragazzi è“imparare l’uso corretto della libertà”. Scappano?Forse, ma poi tornano.Quando vengono a chiedere di entrare, c’èuna sorta di selezione?Sì, certo ma al di là dello psicologo in camice bianco,preferisco mangiare con loro e capirne i problemi…

P

Crediamo di conoscere a fondo il nostro territorio, mentre ilpaesaggio che ci circonda è uno scrigno ricco di tesori avolte a noi sconosciuti, troppo spesso per pigrizia. È il casodel Parco Lambro, uno dei più grandi della città di Milano. Èstato creato a est della città negli anni ‘40 - su progetto diEnrico Casiraghi - come polmone verde sul modello deltipico paesaggio lombardo: dalla collina con le valli e duepiccoli laghi, alla pianura intersecata dal fiume e dainnumerevoli rogge immissarie ed emissarie; boschi diquerce e carpini bianchi, salici lungo le sponde, cascine conprati irrigui e arativi. Purtroppo del parco originale nonrimane molto. Durante la guerra molti alberi furono tagliati(per ricavarne legna da ardere) e ripiantati in seguito conuna piantumazione non selettiva. Inoltre, a causa del notoinquinamento chimico del fiume, dagli anni ‘70 in poi, icaratteristici laghetti alimentati dalla fitta rete di roggesono stati prosciugati da anni. A tutto ciò si sommarono glieffetti dell’incuria e dell’abbandono e persino dellacompromissione dell’ordine pubblico, con prostituzione,spaccio e consumo di droga. Oggi la situazione è cambiatadal punto di vista ambientale, da quello sociale a quellodella manutenzione del patrimonio arboreo e dellestrutture, grazie all’arrivo nel parco della Comunità Exodusfondata da Don Antonio Mazzi per il recupero deitossicodipendenti. La storia di questi venticinque anni èraccontata in diversi libri di Don Mazzi: dalle siringheinfilzate nei tronchi di un ferito Parco Lambro degli anni ‘80alla rinascita e riconquista di questo polmone verde, alrecupero della “Capanna dello zio Tom” per farne un centroricreativo per i giovani. Tutto grazie proprio all’impegno diExodus. Sede della Fondazione è la Cascina Mulino Torrettein via Marotta, nell’area nord-est del parco, che è statacompletamente ristrutturata e di cui esistono ancora le dueruote a pale e le macine del mulino.

EXODUS: LA RINASCITA DEL PARCO LAMBRO

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IL PERSONAGGIO

Qui c’è Don Mazzi e ma nelle altre 40 struttureche succede?Ci sono tre responsabili per ogni struttura più setteo otto volontari e specialisti, ma non c’è alcun segnodi riconoscimento, mangiano tutti insieme, quelloche ha ammazzato e lo specialista o il volontario.Don Mazzi e la TV, un rapporto “delicato”?Certo mi ha fatto bene e male, ma gente come noinon può non comunicare pur sapendo che si può an-che essere non capiti. Sapevo che mi sarei messo inuna situazione delicata, perché non volevo uno spazionella tv dei preti, volevo la televisione dei laici. Hoavuto uno spazio in un programma di grande ascoltocome “Domenica In” in compagnia di Mara Venier.Ho avuto milioni di spettatori e una infinità di cri-tiche. Io non sono un prete da tavole rotonde chepoi, come dico sempre, non servono a contrastare idrammi come quelli che affrontiamo tutti i giorni. Iopreferisco girare per il Parco Lambro a “raccattare”qualche disgraziato o andare alla Stazione Centralea parlare con le prostitute per sapere e capire perchélo fanno.Uno dei suoi libri s’intitola “È severamenteproibito fare figli”… ma come!Voi dovete capire che io sono veronese, e un prover-bio dice “Veronesi tutti matti”. Ho un ampio ramodi pazzia e mi godo la provocazione: mi interessanopoco i ragionamenti perché le provocazioni arrivanoprima. Avevo già scritto un libro “Pinocchio e i suoifratelli”, poi “Come rovinare un figlio in dieci mosse”e adesso “È severamente proibito fare figli”: unagrande provocazione, perché dove non ci sono figlinon c’è speranza.Ma cosa dice ai genitori di oggiDico che occorre una grande riflessione sull’esseregenitori oggi, soprattutto essere padri oggi: questi de-vono capire che prima di essere imprenditori, dirigenti,sono padri. Abbiamo lasciato l’educare solo alle madri.Adesso è urgente cancellare certi luoghi comuni, oggiche anche le madri lavorano. Occorre che scriva un

nuovo libro dal titolo “È urgente uccidere le madri”.Perché siamo tutti figli delle madri e per la madre unfiglio non matura mai, noi abbiamo invece eliminatoi padri e, dove non c’è un padre, non c’è futuro. Il pa-dre tira fuori il figlio dalla “pancia della casa”.E riguardo ai giovani?I giovani oggi hanno infinite possibilità, ma primafacciamoli diventare grandi. Devono impegnarsi, sefanno i pizzaioli per tre mesi non succede niente,non possono uscire dalla scuola e pensare di faresubito i banchieri, devono capire che cosa vuol direportarsi a casa 2-3 euro faticando, non si può la-sciargli credere che sono su una “strada asfaltata”perché prima o poi trovano un incidente e sono fi-niti… si sparano.Don Mazzi, ci dice cosa vorrebbe realizzareancora?Tre cose. Una famiglia diversa, dove educhino padrie madri. Abolire i carceri minorili, i ragazzi che sba-gliano devono pagare ma non in galera, dove solo peg-giorano. Rifare la scuola media inferiore. Cinquan-t’anni fa eravamo bambini fino a 14 anni: oggi da 10a 14 anni esplode la prima adolescenza, è l’età piùdelicata e gli insegnanti non sono preparati a questo.E del nostro Papa cosa pensa?Straordinario! Viene dalla grande scuola dei gesuitied è riuscito a semplificare le cose più difficili. Quandodice alle suore “non fate le zitelle” è fantastico, l’altroPapa chissà quale giro di parole avrebbe fatto! PapaFrancesco non ha niente da perdere, i gesti che fa nonsono mai casuali, se apre una porta trova gente do-vunque, mangia e dorme con gli altri… È lì che c’èil gesuita. Gli altri possono dire quel che vogliono.

Grazie, Don Mazzi la lasciamo ai suoi impegni, conla speranza di poter accompagnare i nostri giovaniverso un futuro davvero migliore.

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CARTELLONE TEATRI

TEATRO CARCANOCOPPIA APERTA, QUASI SPALANCATAdi Dario Fo e Franca RameDal 22 al 27 settembre 2014La storia grottesca di due coniugialle prese con un matrimonio chesta andando allo sfascio e chedecidono di sperimentare la for-mula della “coppia aperta” perrisolvere i problemi della loro re-lazione. Ma la “coppia aperta”in realtà è un’invenzione del ma-rito per giustificare le sue infe-deltà di immaturo, vanagloriosoDon Giovanni. Infatti, fino a chedi questa libertà ne fruisce il ma-schio va tutto bene, ma cosa suc-cede quando anche la donna, su-perate le iniziali ritrosie, decidedi prendersi la sua parte di libertàtrovandosi un altro, bello, intelli-gente, docente universitario, ri-cercatore nucleare, innamoratodi lei? Non può mancare il clas-sico colpo di scena … La diver-tente commedia è una sorta divaudeville sulla liberalizzazionedella vita coniugale degno delmiglior Feydeau, al quale l’ironiasurreale di Fo sembra ispirarsi.

TEATRO FRANCO PARENTI

IO, NESSUNO E POLIFEMODal 24 al 30 settembre 2014Inaugura con la prima mondialedella drammaturga e regista pa-lermitana Emma Dante, la 67a

edizione del Ciclo di SpettacoliClassici al Teatro Olimpico. Il pro-getto, che narra lo sbarco di Odis-seo nella terra degli spaventosiCiclopi, si rivela l’occasione diuno “spiazzante” incontro conPolifemo. Che, se in un primo mo-mento atterrisce, lentamente si

lascia andare mostrandosi ironicoe loquace, un essere pacifico dicui, come dice lui stesso: “le pe-core, i montoni, i capretti non s’hanno mai appauràto ‘i me”.Un Polifemo che col tempo, nellasolitudine, è diventato pietra, untutt’uno con la roccia; un’enormemontagna apparentemente sen-za cuore, ma che intenerisce coni suoi racconti.

TEATRO MARTINITTATLETICO MINACCIA FOOTBALL CLUBDal 25 settembre al 12 ottobre 2014Vanni Cascione ha un’unica fede:il calcio. E un unico Dio: JosèMourinho. Dopo anni ad allenaresquadre sgangherate della pro-vincia campana, arriva la grandeoccasione: guidare l’Atletico Mi-naccia Football Club! L’impresanon si preannuncia delle più sem-plici... Se poi si aggiunge addirit-tura la camorra...

TIEFFE TEATRO MENOTTI

MILANOIR MILANUITvaligie e canzoniDal 26 al 28 settembre 2014Uno spettacolo/racconto che nar-ra la Milano della mala e racco-glie i personaggi in “bianco e ne-ro” che l’hanno vissuta. Scrittoe interpretato da Piero Colaprico,giornalista e scrittore di appas-sionanti gialli, lo spettacolo, inequilibrio tra romanticismo, ri-costruzione storica e passionepolitica, rivela l’epopea di unacittà che rinasce dopo la guerra.Le bische, le osterie e la nebbia,i gangster gentiluomini e la ma-fia, ma anche aneddoti, canzoni

e leggende di una Milano chenon c’è più.

TEATRO NUOVOGHOSTBUSTERS LIVE Dal 28 al 30 settembre 2014In occasione del trentesimo an-niversario dall’uscita nelle saleamericane del film originale, LiveTheatre porta in scena il musicalinedito, uno spettacolo intera-mente recitato, cantato e suonatodal vivo. Un cast di oltre venti ele-menti tra attori musicisti e balle-rini, armati di zaini protonici, trap-pole e rilevatori di energia psico-cinetica, ci riporteranno nellaNew York infestata da presenzeectoplasmatiche, per raccontarecon fedele precisione la storia de-gli acchiappafantasmi.

INDIRIZZITEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63Orari: lun-sab 20:30

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo, 14Orari: mar-sab 21:00, dom 16:00

TEATRO MARTINITTvia Pitteri, 58Orari: gio-sab 21:00, dom 18:00

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti, 11Orari: mar, sab 21:00; dom 16:00

TEATRO NUOVOPiazza San Babila, 1Orari: dom-mar 21:00

SETTEMBRE

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ALTRI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE

3 5 - ore 20:00 Budapest Festival Orchestra

Concerto di inaugurazione “Festival MITO SettembreMusica” VIII edizione

3 8 - ore 20:00 Maria Agresta (soprano)

3 11 - ore 18:00 Prima delle prime - Don Chisciotte di Rudolf Nureyev

Francesca Pedroni: “Nureyev e il fuoco della danza”

3 14 - ore 20:00 Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

3 28 - ore 20:00 Bryn Terfel (Basso-Baritono)

3 29, 30 ore 20:00 Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Settembre alla Scala

DON CHISCIOTTEome nel caso de “Lo Schiaccianoci”, ilfamoso ballerino e coreografo Rudolf Nu-reyev ha reinterpretato e dato nuova vita a

questa opera. Pur ispirandosi alla tradizionerusso-sovietica ne ha modificato considerevol-

mente la coreografia, cambiando in parte l’argomentoe la messinscena, ripristinando fra l’altro il prologonella magione di Don Chisciotte. Le prime modifichenella versione in scena al Bolshoi e per l’Opera diVienna ottennero un successo clamoroso, e la ver-sione “autentica” delle intenzioni di Nureyev è cer-tamente costituita dal film girato con l’AustralianBallet, film che ha contribuito a far conoscere il bal-letto. Alla Scala il suo Don Chisciotte arriva nel1980. Sulla musica immediata di Minkus, le avven-ture di Don Chisciotte e del fido scudiero SanchoPanza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per

una storia d’amore e per una serata di scoppiettantedanza. Fra fughe, inganni e travestimenti, la giovaneKitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno;Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzeràcon la sua Dulcinea nel sogno di un giardino incan-tato. C’è il respiro di un’opera buffa, di una piècedella Commedia dell’Arte in questo balletto senzapensieri, tra folklore spagnolo, danze di gitani e ilcandore sospeso del regno delle Driadi. Scintillantee pieno di temperamento, Don Chisciotte richiedesuperba tecnica, nelle variazioni e soprattutto nelgran pas de deux finale che celebra il trionfo del-l’amore: una vera prova di bravura per ogni étoile.

C

DON CHISCIOTTE: APPUNTAMENTI

3 Settembre: 17, 18, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 27 - ore 20:00

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24oreNews

ARTE E CULTURA

arà una maxi stagione, il Teatro alla Scalaresterà infatti aperto tutto l’anno in occa-sione di Expo 2015. Il programma dellanuova stagione, risultato della collaborazione

tra Stéphane Lissner e il nuovo sovrintendenteAlexander Pereira, si comporrà di 24 spettacoli, 17 diopera e 7 di balletto, oltre a concerti, un Festival delleorchestre internazionali ed uno spettacolo per i bambini.Il cartellone 2014-2015 sarà inaugurato il 7 dicembrecon il “Fidelio” di Beethoven, opera d’addio di DanielBarenboim nella veste di Direttore Musicale, mentre la“Turandot” diretta da Riccardo Chailly - Direttore Prin-cipale della Scala dal 1° gennaio 2015 - sarà l’operainaugurale dell’Expo 2015, l’1 maggio. Chailly, che as-sumerà l’incarico di Direttore Musicale dal 2017, diri-gerà il Requiem di Verdi in ottobre, inaugurando in talmodo una nuova tradizione che prevede l’esecuzionedel Requiem ogni anno in questo mese. Daniel Baren-boim interpreterà anche le Sonate di Schubert duranteil ciclo dedicato al compositore austriaco e dirigerà laNona Sinfonia di Gustav Mahler. Per l’arte del balletto,oltre ai grandi classici in repertorio, vedremo un nuovoSchiaccianoci con la coreografia di Nacho Duato e unanuova Bella addormentata nel bosco di Cajkovskij, conla coreografia di Alexei Ratmansky. Nei sei mesi di Ex-po, dal primo maggio al 31 ottobre 2015, il tempio delPiermarini sarà aperto ogni sera per offrire spettacoliai 20 milioni di visitatori attesi in città: si tratta di unasorta di “best of” che includerà le più importanti pro-duzioni realizzate dal Teatro nel corso degli ultimi diecianni, con un occhio di riguardo a Giuseppe Verdi. Spazioanche a nuove produzioni come “Lucio Silla” di Wol-fgang Amadeus Mozart, “Die soldaten” di Bernd AloisZimmermann, “L’Aida” di Giuseppe Verdi e “L’incoro-nazione di Poppea” di Claudio Monteverdi. E poi, “Ilbarbiere di Siviglia” e “Otello” (mancava dalla Scaladal 1870) di Rossini), “L’elisir d’amore” di Donizetti,la Boheme di Puccini (con regia di Franco Zeffirelli).La Scala dedicherà particolare attenzione alle Opereper bambini, con un programma che prevedela rappresentazione di opere famose rivisitateper il pubblico dei piccoli: per la prossima sta-gione sarà “La Cenerentola” di Rossini. Inoltre,a partire dal 2015 verrà introdotto il programma‘La Scala Aperta’: 20 spettacoli di Opera e Balloscelti tra quelli in calendario saranno vendutia metà prezzo, il mese precedente rispetto allarappresentazione, per avvicinare al teatro coloroche, per condizionamenti anche economici, nonhanno mai avuto la possibilità di farlo.

SLA NUOVASTAGIONE2014/2015

Alexander Pereira

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ARTE E CULTURA

rtista di straordinaria no-torietà in vita, dimenti-cato e poi riscoperto dal-la critica nostrana e in-

ternazionale in varie fasi del ‘900,Giovanni Segantini è il protagoni-sta della grande mostra antologicache Milano ospiterà a PalazzoReale dal 18 settembre al 18 gen-naio 2015, prodotta da Comune diMilano - Cultura, Palazzo Reale,Skira editore e Fondazione Anto-nio Mazzotta. È curata da Annie-Paule Quinsac, autrice del cata-logo ragionato, maggior esperta diSegantini, a cui ha dedicato quasimezzo secolo di studi e otto mostrein tutto il mondo, in collaborazionecon Diana Segantini, che del bi-snonno si occupa con entusiasmoda alcuni anni. La mostra presentaper la prima volta a Milano 120opere da importanti musei e col-lezioni private europee e statuni-tensi, divise in otto sezioni, cia-scuna dedicata ad un aspettodell’arte di Segantini e rappresen-tata da alcuni dei maggiori capo-lavori del grande artista, di cuimolti mai esposti in Italia o espostioltre un secolo fa. Scopo della ras-segna è offrire al grande pubblicoe agli studiosi la panoramica piùcompleta dell’opera del pittoretrentino e farlo così scoprire, o ri-scoprire, nella sua straordinaria

arte. Si potrà ammirare l’intero ar-co della produzione di Segantini,a partire dalla sua patria d’adozio-ne, ovvero Milano, fino alla ribaltainternazionale delle grandi mostre.Il ritorno a Milano non può pre-scindere dalla partecipazione delledue più importanti istituzioni checustodiscono le sue opere, la Ci-vica Galleria d’Arte Moderna diMilano ed il Museo Segantini diSaint Moritz. Segantini, uno deipiù grandi artisti europei a cavallotra la fine dell’800 e i primi del‘900, ebbe in Milano una vera epropria patria dello spirito, la cittàdi riferimento nella breve e intensavita dell’artista che, nato ad Arcodi Trento nel 1858, muore quaran-tunenne nel 1899 in Engadina,lontano dall’Italia a cui avevachiesto per anni, senza successo,il passaporto. La mostra parte dallacelebrazione della sua milanesità:proprio questa sua cittadinanzaculturale e spirituale non può chepresentarlo come la metafora vi-vente di una situazione esistenzia-le di confine tra le eredità e le tra-dizioni della grande pianura equelle più segrete e meno cono-sciute della macroregione alpina.La retrospettiva di Segantini sipresenta come uno straordinariopreludio all’Esposizione Univer-sale milanese del 2015.

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SEGANTINI. IL RITORNO A MILANOPalazzo Reale celebra la milanesitàdell’artista trentino

Primavera sulle Alpi (Raffigurazione della Primavera),1897; olio su tela, 116 x 227 cm

Collezione privata

Dopo il temporale, 1883-1884olio su tela, 180 x 123 cmCollezione privata

Ritratto della Signora Torelli, 1885-1886olio su tela, 99 x 73 x 2 cmCollezione privata

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ARTE E CULTURA

l rame è l’interpreteprincipale della ori-ginalissima mostra“TRAME - Le for-

me del rame tra arte con-temporanea, design, tec-nologia e architettura”,che si terrà presso gli spa-zi della Triennale dal 16settembre al 9 novembre2014. Si tratta del primoevento espositivo che pre-senta questo materiale inuna luce del tutto nuovagrazie ad un approcciotrasversale. Il titolo, TRA-ME, richiama infatti unpercorso attraverso opered’arte, oggetti di design ed’architettura, applicazio-ni tecnico-scientifiche,ove il rame è il filo con-

duttore che accomuna au-tori, provenienti da espe-rienze diverse, che diquesto materiale hannosfruttato le qualità forma-li, strutturali e plastichein modo fortemente inno-vativo. Nella sezione de-dicata all’arte contempo-ranea, circa una trentinadi opere segnalano mo-menti culturali significa-tivi come l'Arte Povera ela Minimal art: ritroviamoartisti come Lucio Fonta-na, Fausto Melotti, RoniHorn, Cristina Iglesias,Damián Ortega, fino adarrivare alle ultime gene-razioni come Andrea Sa-la, Alicja Kwade, DanhVo. Nell’ambito del de-

sign il rame ha riscossoun interesse crescente,con risultati sorprendentie spesso inconsueti. Per-sonalità come Gae Aulen-ti, Ron Arad, Luigi Cac-cia Dominioni, Tom Di-xon, Gio Ponti/Paolo DePoli, Tobia Scarpa, OskarZieta, Giorgio Vigna, sisono cimentate nella pro-gettazione di oggetti d’usocomune attirate dalla lu-centezza del rame, ma an-che dai suoi processi os-sidativi e dalla sua evolu-zione tecnologica. In mo-stra sarà presente una se-lezione di oltre 100 ogget-ti - prestati da musei egallerie europee - a cuisaranno affiancati alcuni

capi disegnati dagli stilistiRomeo Gigli e Prada chehanno sperimentato inmodo avanguardistico leproprietà del rame. Nellasezione dedicata all’archi-tettura, più ristretta maugualmente significativa,sono esposti alcuni mo-dellini di progetti di ar-chitetti come Herzog &de Meuron, Renzo Piano,Aldo Rossi, Steven HollArchitects e James Stir-ling. Il percorso espositivoconsente anche di vederele infinite utilizzazioni delrame nella tecnologia, neicomponenti elettronici,nell’informatica, nellamedicina, nei trasporti, enel mondo dell’energia.

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“TRAME”… IN TRIENNALE

Sopra: Andrea Sala, Untitled, 2008 - rame - 191 elementiDimensione dell’installazione: 135 x 250 cm circa

MAXXI - Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, Roma -Fotografia di Giorgio Benni. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma;

a destra dall’alto: Marisa Merz, Senza Titolo, 1993 - filo di rame,struttura in ferro, argilla cruda - Collezione dell’artistaFotografia di Paolo Pellion, Courtesy Fondazione Merz; Fausto Melotti, Monumento al nulla, 1972 - rame, inox -

Fondazione Fausto Melotti

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CARTELLONE MOSTRE

SETTEMBRETRIENNALE DESIGNMUSEUM

TRAMELe forme del rame tra arte contemporanea, design,tecnologia e architetturaIl tema della mostra è il rame,declinato nelle sue molteplici for-me e applicazioni nell’arte con-temporanea, nel design, nell’ar-chitettura e nella tecnologia. Iltitolo dell’esposizione, TRAME,richiama, infatti, un percorso at-traverso opere d’arte, oggetti didesign e d’architettura, applica-zioni tecnico – scientifiche, do-cumentazione fotografica e videoove il rame è il filo conduttoreche accomuna autori, provenientida esperienze diverse, che diquesto materiale hanno sfruttatole qualità formali, strutturali eplastiche in modo fortemente in-novativo. Tra gli autori: Lucio Fon-tana, Fausto Melotti, Gio Ponti,Tobia Scarpa e Renzo Piano.Dal 16 settembre al 9 novembre

PALAZZO REALEMarc ChagallUna Retrospettiva 1908-1985La più grande retrospettiva maidedicata in Italia a Marc Chagall.Oltre 220 opere, prevalentemen-te dipinti, guideranno i visitatorida Le petit salon (1908), suo pri-mo quadro, fino alle ultime mo-numentali opere degli anni ‘80.Il percorso espositivo accosteràspesso per la prima volta opereancora nelle collezioni degli eredie talvolta inedite a capolavoriprovenienti dai maggiori Museidel mondo. Il tema dell’esposi-zione è centrato su una nuovainterpretazione del linguaggio diChagall, la cui vena poetica si èandata costruendo nel corso del‘900 attraverso la commistionedelle maggiori tradizioni occi-dentali europee: dall’ originariacultura ebraica a quella russa, fi-no all’incontro con la pittura

francese delle avanguardie. Lamostra si articolerà in sezioni: leprime opere realizzate in Russia,il primo soggiorno francese e ilsuccessivo rientro in Russia finoal 1921, il secondo periodo delsuo esilio, prima in Francia e poi,negli anni ‘40, in America. Con ilrientro in Francia e la scelta de-finitiva di stabilirsi in Costa Az-zurra Chagall ritroverà il suo lin-guaggio poetico più disteso, ras-serenato dai colori e dall’atmo-sfera del Midi.Dal 17 settembre 2014 al 18 gennaio 2015

Giovanni SegantiniLa mostra presenta per la primavolta a Milano 120 opere delgrande artista trentino protago-nista dell’arte di fine ‘800, pro-venienti da importanti musei ecollezioni private europee e sta-tunitensi, divise in otto sezioni,ciascuna dedicata ad un aspettodell’arte di Segantini e rappre-sentata da alcuni dei maggioricapolavori del grande artista, dicui molti mai esposti in Italia oesposti oltre un secolo fa. Scopodella rassegna è offrire al grandepubblico e agli studiosi la pano-ramica più completa dell’operadi Segantini e farlo così scoprire,o riscoprire, nella sua straordi-naria arte.Dal 18 settembre 2014 al 18 gennaio 2015

PALAZZO DELLA RAGIONE

GenesiGli scatti in bianco e nero di Se-bastião Salgado a Palazzo dellaRagione. Dopo aver incantato Ve-nezia e Roma, ora Genesi affa-scina Milano. L’ultimo progettodel fotografo brasiliano Seba-stião Salgado è in esposizione aPalazzo della Ragione: oltre due-cento scatti in bianco e nero rea-lizzati dall’autore nel suo viaggio

per i cinque continenti. Emozionee raffinatezza nelle immagini inmostra, che ritraggono il Pianetaesaltandone le bellezze non an-cora intaccate dall’interventodell’uomo occidentale.Fino al 2 novembre 2014

FABBRICA DEL VAPORE

The Pink Floyd ExhibitionLa rock band britannica in unamostra che si preannuncia spet-tacolare alla Fabbrica del Vapore.Immergersi nella musica e nel-l’arte dei Pink Floyd, dentro unospazio espositivo di 2500 mq al-lestito per rendere l’esperienzadel tutto coinvolgente. È The PinkFloyd Exhibition - Their MortalRemains, l’ambizioso progettoespositivo pensato, commissio-nato e diretto dai membri dellarock band britannica: David Gil-mour, Roger Waters e Nick Ma-son insieme alla famiglia di Ri-chard Wright. Alla Fabbrica delVapore il percorso inizia con ilperiodo psichedelico dei primianni, per continuare attraversoimmagini popolate dalle rappre-sentazioni iconiche del gruppo econ le musiche dei concept al-bum degli anni Settanta e oltre.All’allestimento hanno lavoratoi componenti dello studio Stufish,i designer dei palchi dei leggen-dari concerti della band inglese.Dal 19 settembre 2014 al 18 gennaio 2015

CHIESA DI SANTAMARIA DELLE GRAZIEPINACOTECAAMBROSIANA

Codice AtlanticoSarà visitabile fino al 2 dicembre2015 la prima mostra tematicasul Codice Atlantico di Leonardoda Vinci, organizzata dalla Vene-randa Biblioteca Ambrosiana edalla Fondazione Cardinale Fe-derico Borromeo in collaborazio-

ne con il Comune di Milano edExpo 2015. Sono esposti i foglidella grande opera del Maestro,ovvero 1750 disegni e 100 pagi-ne manoscritte su 1119 fogli rac-colti in 12 volumi, che rappresen-tano la più ampia raccolta di di-segni e scritti del genio toscano.Fino al 2 dicembre 2015

GALLERIAVITTORIO EMANUELE II

Sale del ReLeonardo3Il Mondo di Leonardo La più importante mostra inte-rattiva e multidisciplinare dedi-cata a Leonardo e alle sue mac-chine ingegnose. La mostra pre-senta il frutto delle ricerche degliultimi dieci anni di Mario Taddeied Edoardo Zanon, e intendeporre i riflettori proprio sul lavorodi Leonardo come “ingegnere”,oltre che “artista”, facendo com-prendere i suoi scritti, i suoi pro-getti e gli studi per le macchine,le sue metodologie. Fiore all’oc-chiello dell’iniziativa è la possi-bilità di esperienze interattive in3D per il pubblico di tutte le età.Tra queste le anteprime del Co-dice Atlantico in edizione com-pleta, con oltre 1100 fogli con-sultabili digitalmente, la costru-zione della Macchina Volante diMilano, della torre più alta delmondo prevista al Castello Sfor-zesco e la possibilità di dipingerel’Ultima Cena.Fino al 31 ottobre 2015

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TRIENNALE DESIGN MUSEUMViale Emilio Alemagna, 6Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00

PALAZZO REALEPiazza del Duomo, 12Orari: lun: 14:30-19:30; mar, mer, ven e dom:09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30

PALAZZO DELLA RAGIONE Piazza dei Mercanti, 1Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio: 10:30-23:00

FABBRICA DEL VAPOREVia Giulio Cesare Procaccini, 4Orari: mar-mer: 10:00-21:00; gio-dom 10:00-24:00

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE Piazza Santa Maria delle Grazie, 1Orari: lun: 9:30–13:00/14:00-18:00; mar-dom: 8:30–19:00.

PINACOTECA AMBROSIANAPiazza Pio XI, 2 Orari: mar-dom: 10:00-18:00

GALLERIA VITTORIO EMANUELE II Sale del RePiazza della ScalaOrari: lun-dom: 10:00-23:00

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A cura di NICK ZONNA

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Un trionfo di flanella e di tonalità grigie, verde lime e gialli perla donna Giorgio Armani del prossimo inverno. Una donnaelegante e chic che veste completi classici da sempre cari allamaison, dove il nero non è il solo grande protagonista. ReGiorgio propone nuove proporzioni, pantaloni dalla linea asciutta,modelli alla caviglia con pieghe, giacche arrotondate e tagliconfortevoli e inediti, dati anche dalla trasformazione dei materiali.Coordinati dal sapore maschile, cappotti e abiti da sera svelano piccoli accenni di lime, chesottolineano le forme e la leggiadria dei vestiti Giorgio Armani.Per Lui Armani propone ancora una volta una linea di abbigliamento raffinata ma dalforte fascino contemporaneo. Rivisita cardigan, maglioncini e giacche, combinandoli conpantaloni morbidi in tessuto pregiato e gilet doppiopetto, che disegnano la silhouettemaschile. La palette di colori è la tradizionale gamma di colori maschili, nero, grigio, blu,trattati in modo che l’effetto sia come flanellato. Riservati a capi d’abbigliamento che lopermettono, senza dover ricorrere a forzature, come i pullover, le camicie, gilet e ipantaloni, sono i colori di sapore indiano délavé come burgundi, verdi giada, mauve.

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LUXURY & LUXURY

Sogno nel cassettoper moltiappassionati dimotori, sognoirraggiungibile pertanti altri e oggettodi culto fra lesportive aperte...

arà per il suo design unico, per le suelinee sinuose o semplicemente perchéè una Porsche, ma la 911 è una dellemie automobili preferite. È il sogno nelcassetto per molti appassionati di mo-tori, sogno irraggiungibile per tanti altrie oggetto di culto fra le sportive aperte.

Questo modello rappresenta il marchio più di ognialtro modello della casa e cattura gli sguardi per lasua bellezza inalterata da decenni. Da quando è nataè stata sempre aggiornata: piccoli gesti che non hanno

mai alterato il suo bellissimo e perfetto design. Mi-glioramenti molti - anzi tantissimi - ma lei, la 911,è sempre fedele a se stessa, come una bella Signorache si mantiene bene negli anni, migliorando il suoappeal. Contenuti sempre all’avanguardia, consumimigliorati e una novità che farà felici i suoi fortunatiproprietari, un’inedita capote di concezione total-mente nuova, realizzata con una tecnologia innovativache permette per la prima volta di realizzare la cur-vatura della capote in telo allo stato chiuso in modosimile a quella del tetto della Coupé. Si apre e si

SL’ebbrezza del “vento tra i capelli”!

PORSCHE 911 CARRERA CABRIOLET A cura di LUCA MEDICI*

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LUXURY & LUXURY

chiude in circa 13 secondi fino alla velocità di 50km/h. Basta uno sguardo per notare una prima par-ticolarità: il tetto in tela si tende creando una raffinatasagoma ad arco che si sviluppa dal telaio del para-brezza fino al coperchio del vano capote. Non si no-tano né le centine sotto la tela né altre parti che pos-sano interrompere la continuità di questa linea este-tica fluida. Grazie ad un nuovo procedimento persinoil lunotto riscaldabile si integra perfettamente nellesuperfici del tetto. A tetto chiuso, gli occupanti dellavettura godono di un comfort in termini di clima erumore che si avvicina più che mai a quello dellaCoupé. Infatti, la superficie inferiore della tela esternaè foderata interamente con un panno isolante. La su-perficie interna dei segmenti del tetto è rivestita congli elementi indeformabili del cielino che creanoun’atmosfera accogliente all’interno dell’abitacolo.Anche le fasce laterali sono rivestite interamente ditela, tanto da rendere completamente invisibili i com-ponenti tecnici del tetto allo stato chiuso.

CLASSE, ELEGANZA E SICUREZZA CON IL MASSIMO DEL CONFORTIl peso dell’auto è stato ridotto e la rigidezza, ora piùelevata, non soltanto migliorano la dinamica di mar-cia e l’efficienza, ma aumentano soprattutto la sicu-rezza. Il sistema antiribaltamento automatico è statoriprogettato interamente. Nelle situazioni di rischioribaltamento, due profili situati dietro i sedili poste-riori fuoriescono grazie alla spinta generata dall’ap-posita molla azionata da un sistema pirotecnico. Ele-menti in acciaio ultraresistente circondano l’abitacoloformando una sorta di gabbia; la loro stabilità intrin-seca estremamente elevata contribuisce in modo de-terminante alla resistenza dell’abitacolo e alla tuteladegli occupanti. Grazie alla messa a punto delle ca-ratteristiche di deformazione del cofano del bagagliaio

e dei parafanghi in alluminio nonché delle cernierein alluminio e acciaio, le strutture realizzate in baseal concept della costruzione leggera soddisfano anchei requisiti sempre più severi in materia di tutela deipedoni. L’allestimento interno delle 911 Carrera Ca-briolet si completa con le sellerie sportive: optionali sedili sportivi regolabili elettricamente a 14 vie cheprevedono la regolazione sul piano longitudinale,dell’inclinazione e della profondità del cuscino diseduta e del poggiareni a quattro vie. Le sellerieadattative Sport Plus con sistema di regolazione a18 vie e fasce laterali particolarmente pronunciate,anch’esse disponibili a richiesta, permettono, inoltre,la regolazione delle fasce laterali in linea con la po-sizione del cuscino di seduta e dello schienale pergarantire il supporto laterale ottimale in tutte le si-tuazioni di guida. Entrambe le varianti includono ilpacchetto Memory e il dispositivo di regolazione elet-trica del piantone dello sterzo. In abbinamento conil sistema opzionale di riscaldamento dei sedili è di-sponibile per tutte le sellerie sportive anche l’im-pianto di ventilazione. Se il clima durante il viaggioa tetto aperto non è quello auspicato, gli occupantidella 911 Carrera Cabriolet possono godersi il comfortdel climatizzatore automatico bizona previsto di serie.Il filtro a carbone attivo di serie depura l’aria frescaeliminando le particelle e i pollini ed evitando in talmodo che essi penetrino all’interno della vettura at-traverso il sistema di ventilazione. Vengono assorbitianche gli odori. Inoltre, il climatizzatore automaticoè provvisto di un sensore della qualità dell’aria chefornisce gli input per la centralina di comando cheimposta automaticamente il ricircolo dell’aria internaall’abitacolo se la qualità dell’aria fresca è partico-larmente scarsa.

*[email protected]

911 Carrera Cabrio rappresentail marchio più di ogni altromodello della casa e cattura gli sguardi per la sua bellezzainalterata da decenni

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A CASA DI…

Estetica, Arte e BellezzaCASA KLINGER

Intervista a cura di ALESSANDRO TRANI

Marco è una persona speciale, realizzata, positiva, con una grande energiache subito ti trasmette quando lo incontri.

È appassionato del suo lavoro, ma soprattutto ama la vita, la famiglia,

la bellezza in ogni sua espressione, la sua casa, i viaggi. Al primo posto però

c’è lei, Ita, la bella moglie

In queste pagine le immagini scattate a casa della Famiglia

Klinger, in alcune possiamotrovare il padrone di casa Marco Klinger e la suasplendida moglie Ita

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iamo a casa del Prof. Marco Klinger, Responsabile dellaII Unità Operativa di chirurgia Plastica dell’Istituto Cli-nico Humanitas di Milano (Rozzano), noto al pubblicotelevisivo per il programma ‘Plastik Ultrabellezza’. Oggiperò non vogliamo parlarvi di estetica e bellezza fem-minile: abbiamo infatti incontrato Marco e Ita Klinger

in uno dei vecchi palazzi in stile Liberty nel centro di Milano, apochi passi dal Duomo, per conoscerli da vicino e magari scoprirequalche piccolo segreto del loro viver quotidiano.Che rapporto avete con la vostra casa e quanto è importanteper voi viverla nel quotidiano?Ita: È fondamentale, è il mio punto di riferimento quotidiano, anchese per lavoro mi muovo tantissimo. La godiamo molto d’inverno.Marco: È stato il punto di riferimento della mia famiglia: le festedei nonni, le feste di Natale, la domenica. La amo follemente anchese non vi trascorro il tempo che vorrei. La vivo molto d’inverno, ilsabato e la domenica, magari quando piove o c’è la neve e fa freddo,allora veramente l’apprezzo tanto. Mi piace alla sera poterci stareun’oretta in pace e guardare la televisione prima di andare a dormire,me la gusto proprio. Amo anche stare con i parenti, gli amici, vedereinsieme le partite e le trasferte dell’Inter e qualunque coppa.Che cosa vi ha fatto decidere che sarebbe stata la vostra casa?Ita:Da tempo stavamo cercando una casa… Poi è mancata la nonna diMarco. Lui all’inizio era un po’ restio perché qui aveva troppi ricordi.Marco:Mia madre e i miei zii speravano che restasse in famiglia ecosì mi hanno incoraggiato a comprarla.Ita. A me sarebbe piaciuta la casa dove avevano vissuto i miei nonni,a Como, una casa di città ma con uno stile un po’ campagnolo. Abitavamotutti nello stesso edificio e perciò ho tanti ricordi. Ho persino tenuto unaporta d’ingresso di quella casa: quando giro la chiave e fa ‘cloc cloc cloc’torno alta così (indica con la mano l’altezza di un bimbo).La casa era già così ben strutturata o è stata modificata?Marco: Sì, l’abbiamo ristrutturata: idee di suo fratello… lampi di geniodi suo papà. Il tocco finale è opera di uno dei più cari amici del mio papà,Alfredo Broggi, un mobiliere di Cantù. Ex giocatore di basket, faceva imobili agli sceicchi, all’Avv. Agnelli… È stato il mio secondo papà.

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A CASA DI…

Ita:Anch’io ho dato il “mio tocco”. Ad esempio ho fattosostituire i vecchi tubi bianchi a vista, rovinati, conquelli di rame, per dare un look un po’ più moderno.Chi si è occupato degli arredi?Ita: Parte dell’arredamento arriva dai nonni di Mar-co, qualche pezzo dalla bisnonna. Poi ci sono deiquadri che aveva suo padre. Da parte mia ci sono iquadri di mia madre, da lei dipinti o quelli dellaGalleria d’Arte che aveva a Forte dei Marmi.Marco: Alcuni pezzi sono arrivati qui passando pri-ma dalla casa della mamma, poi dalla mia casa dascapolo in Corso di Porta Romana. Il resto lo abbiamoscelto insieme. A Nizza acquistammo questo divano(in pelle verde con due poltrone - ndr) di un designeranni ‘70. Poi abbiamo vecchi divani B&B che ormai,rifatti, hanno perso un po’ il fascino originale. E poici sono diversi design Meritalia come i divani ‘Mi-chetta’ (design Gaetano Pesce) e la libreria Alda (de-sign Giulio Iacchetti). Tra l’altro Giulio Meroni è statoper me un carissimo amico.Di chi è opera questa particolare disposizionedei quadri?Ita: All’inizio c’è stata un po’ una lotta, perché ame piacciono le “quadrerie”.Marco: Alla fine ho imparato anch’io ad apprezzarequeste pareti-quadro, al punto che ho disposto cosìanche i quadri del mio studio di via Durini. Comun-que a volte ci capita di voler cambiare la disposizionedi qualche quadro o anche dei mobili in sala: lo fac-ciamo con determinazione e con una certa rapidità.C’è una parte della casa che amate di più vivere?Marco: Io amo molto questa sala. Qui chiacchie-riamo, litighiamo, leggiamo un libro, vediamo la TV(lo spazio è molto accogliente, sulla parete una grandelibreria bianca con libri e tanti oggetti e foto di fa-miglia, di fronte un enorme schermo per la TV; comodidivani si adagiano sull’enorme tappeto che copre ilparquet che corre in tutta la casa – ndr).Ita: Io amo molto il mio studio, dove svolgo il miolavoro di stilista. Marco lo ama meno perché è moltodisordinato.

Allontaniamoci per un attimo da questa bellis-sima casa. Amate viaggiare?Ita: Sì. Viaggiamo molto, soprattutto grazie al lavorodi Marco. Infatti, quando è in giro per i suoi congressiqua e là, in Italia e nel Mondo, uniamo lavoro e va-canza per visitare luoghi e Paesi che non conosciamo.Ci siamo innamorati di tanti posti straordinari, maci sapremmo anche adattare se, trovandoci ad esem-pio in un luogo “selvaggio”, fossimo costretti a dor-mire nella nostra auto su un materassino.Marco: Per le vacanze al mare, le ho regalato dei bel-lissimi trulli, in Puglia. È bellissimo svegliarsi con ilsole e un cielo di un colore azzurro intenso, circondatidal mare, da olivi e alberi di ogni genere. Un luogomagico, quasi un “Giardino dei Finzi-Contini”. Quandoperò ho bisogno di rilassarmi dopo un anno di lavoro,faticoso pur se pieno di successi e soddisfazione, vadoin montagna nella casa della mia famiglia, a Madonnadi Campiglio. Una settimana là, nel panorama dellevalli, i torrenti e le cime del Brenta, è un’emozione cheti restituisce le energie, ti ricarica.Se doveste partire per un lungo viaggio, qualioggetti portereste via?Ita: I quadri di mia mamma e i miei vestiti. Poi lefoto di tutti questi anni e magari una Michetta: adoroquei divani, soprattutto quello rosso.Marco: Amo tutto ma non sono legato alle cose ma-teriali: non potrei però fare a meno dei quadri di miopadre. Non sono legato ai miei vestiti: in vacanzaporterei con me solo uno zainetto con dei jeans euna giacca blu, oltre a quanto occorre per correre.Quale è la casa dei vostri sogni, quella che ave-te sempre desiderato avere?Marco: Abbiamo la fortuna di vivere già la casa deinostri sogni, questa, poi quella al mare e quelle dellenostre famiglie al lago e in montagna. Hanno tutteun enorme fascino… quando ti trovi là, non vorrestipiù venir via.

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HOME DESIGN

l mio lavoro spesso miregala piccoli privilegiche ti portano a cono-scere realtà fantasti-che, dove la cura ripo-sta nei dettagli e la

passione progettuale diventa-no le vere protagoniste... Pa-lazzo Parigi a Milano è tuttoquesto! Recentemente, graziead un invito della cara amicaGiornalista Veronica Grimaldi,ho avuto modo di parteciparealla serata di presentazionedel magazine “rendez vous enFrance”. Quale location pote-va ospitare tale evento se nonquesto magnifico hotel mene-ghino? Curato direttamentedall’Arch. Paola Giambelli, lastruttura si colloca in pienocentro cittadino e precisamen-te in Corso di Porta Nuova, 1.A due passi dal Quadrilaterodella Moda, Giardini PubbliciIndro Montanelli, Teatro alla Scala, ti accoglie im-ponente nel cuore di Milano, ma la leggerezza delbianco e l’eleganza del suo design cancella l’impo-nenza visiva dell’edificio. Palazzo Parigi Hotel &Grand Spa occupa un angolo di storia milanese: exdimora del 1600 della famiglia Cramer, l’edificio fudistrutto dai bombardamenti del ‘43 e successiva-mente trasformato, nel 1950, nella moderna sede diun istituto bancario. Nel 2008 lo stabile, libero daqualsiasi vincolo delle Belle Arti, suggerì all’archi-

tetto Paola Giambelli - del-l’omonima dinastia di costrut-tori - l’indirizzo giusto per con-cretizzare l’ambizioso progettoche da tempo accarezzava: lacreazione di un Palazzo e diun ambiente senza precedenti,dove l’ospitalità fosse un va-lore assoluto e che rappresen-tasse l’eccellenza delle duecittà simbolo dello stile edell’eleganza nel mondo: Mi-lano, appunto, e Parigi. L’ar-chitetto Giambelli ha creatovolumi assolutamente ineditiper la città, dando vita a spazigenerosi sia per metratura siaper luce naturale. Ed è proprioquesta immensa e invidiabilegeometria ad aver convinto ilnome più prestigioso nel pa-norama dell’interior designdell’hotellerie a 5 stelle: Pier-re-Yves Rochon. I dettagli vi-cini alla sensibilità aristocra-

tica milanese rendono omaggio al passato patriziodell’edificio con l’affermazione solidissima del mar-mo, ammorbidita in parte da legni pregiati. Sono unariverenza alla città i colonnati realizzati in marmorosa di Baveno, che richiamano il Teatro alla Scala;il prezioso parquet di Caffé Parigi e del Lounge Barrealizzato con 8 essenze diverse di legni, che si ispiraal salone realizzato dal maestro ebanista GiuseppeMaggiolini a Villa Reale; la lobby, con il pavimentoin seminato veneziano, è seconda eco di altri preziosi

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Un angolo diParigi a Milano

A cura di LUCA MEDICI*

Incanta con i suoi volumi maestosi

e colmi di luce avvolgente, le preziose opere d’arte e gli antichi arredi,

i marmi e legni pregiati, il giardino secolare…

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ambienti di Villa Reale, mentre il lucernario che vigiganteggia è forgiato su disegno identico a quellipresenti in Galleria Vittorio Emanuele. Un giocosobisticcio tra Milano e Parigi caratterizza il décordelle 65 camere, delle 33 suite e degli ambienti co-muni. Il Ristorante è un intimo scrigno affacciatosull’invidiabile giardino d’inverno privato. La re-sponsabilità dei vini è affidata con audacia a un gio-vanissimo palato, Matteo Ghiringhelli, che a soli 27anni si è già distinto su scala internazionale ed èoggi un nome riconosciuto tra i migliori sommelierd’Europa. La vera novità è il nuovo appartamento 5stelle deluxe chiamato “Duomo Suite”, in omaggioalla cattedrale che qui entra da indiscussa protago-nista. Le guglie più celebri del mondo vegliano so-lenni a portata di sguardo: addormentarsi osservandola Madonnina illuminata rende la notte speciale e…baciata dalla fortuna. Secondo un antico detto mi-lanese, infatti, affacciare sul simbolo più puro di Mi-lano porta gioia e ricchezza. La Duomo Suite è ununicum a Palazzo Parigi, perché il suo decoro con-temporaneo è una scelta originale rispetto agli internidelle altre suite. L’ampia zona living è perfettamenteilluminata da luce naturale; è presente una kitche-nette accessoriata dal design raffinato e dalla tec-nologia contemporanea; la zona notte è dotata di ca-bina armadio privata; al bagno padronale, in marmoitaliano con doppio lavabo, vasca e doccia separate,è abbinato un secondo bagno di servizio. Come poteteleggere gli argomenti non mancano, non solo per unelegante soggiorno, ma anche per scoprire uno deiristoranti migliori della città o per concedersi qualcheora di relax nella SPA, coccolati da mani esperte eavvolti da inebrianti profumi. Un nuovo indirizzo datenere in agenda dove trascorrere momenti magiciin una Milano tutta da scoprire. Vi lascio l’indirizzo: www.palazzoparigi.com

*www.my-home.biz

Nell’altra pagina: l’ingresso di Palazzo Parigi; dall’alto: Ballroomterrace-garden; il Caffè Parigi; Ballroom con piano e l’esterno

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acqua è l’ele-mento vitalepiù importantedel creato. Da

essa tutto nasce, dalgrembo alla fonte del nu-trimento: alimenta la vitae ne permette lo svilup-po. Essa, poi, lava, puri-fica e sazia la sete degliuomini. Oltre ad essererisorsa indispensabileper la nostra vita, l’acquaè anche fonte di energiarinnovabile e pulita. Inaltre parole, quale altroelemento potrà rappre-sentare in modo miglioreil tema di Expo 2015“Nutrire il Pianeta,Energia per la Vita”?Con un investimento da5 milioni di euro per Ex-po 2015 e 1 milione e200mila per PadiglioneItalia, sarà il gruppo S.Pellegrino a portare aMilano lo storico mar-chio italiano dalla «stellarossa» come acqua uffi-ciale sia di Expo 2015che del Padiglione Italia.S. Pellegrino è finora lasola azienda del settorealimentare ad avere ladoppia partnership conl’evento globale che rap-presenta un’occasioneunica per l’Italia e pertutte le aziende del “Si-stema Made in Italy”. A

dare l’annuncio ufficiale,il 26 giugno, presso ilprestigioso ristoranteLarte di via Manzoni, èstato il Presidente e ADdel Gruppo S. PellegrinoStefano Agostini, affian-cato dal CommissarioGenerale del PadiglioneItalia Diana Bracco, dalCommissario Unico Giu-seppe Sala e da PieroGalli Direttore GeneraleDivisione Gestione Even-to di Expo 2015. S. Pel-legrino sarà presente nelPadiglione Italia con unapiazzetta tematica dedi-cata all’acqua per realiz-zare progetti educativi edi intrattenimento basatisulla valorizzazione diquesta preziosa risorsanaturale, nonché sull’im-portanza del riciclo dellebottiglie e sullo svilupposostenibile. Da gennaio2015, inoltre, una specialedition della bottiglia diS. Pellegrino verrà distri-buita in 150 milioni diesemplari e in 80 Paesi.«Vogliamo cogliere ap-pieno questa occasione -ha commentato Agostini- per creare delle siner-gie con altre realtà eccel-lenti del nostro Paese evalorizzare agli occhi delmondo il ‘saper fare’ ita-liano e la nostra inimita-

bile cultura dell’alimen-tazione e del gusto».«Siamo orgogliosi che S.Pellegrino sia partner diExpo Milano 2015», hacommentato Sala, «Euno dei marchi italianipiù apprezzati e cono-sciuti all’estero». PerDiana Bracco è una gran-de responsabilità «quelladi valorizzare le eccellen-ze del Paese evidenzian-done le radici culturali,ma anche proiettandolenel futuro. Ecco perchéla partnership con unmarchio storico come S.Pellegrino ci rende par-ticolarmente lieti».

L’A cura di ALESSANDRO TRANI

ACQUA UFFICIALE DI EXPO 2015

CHE VERRÀ

SAN PELLEGRINO

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In alto: Piero Galli, DianaBracco e Stefano Agostini;sopra; il moderatore, Stefano Agostini, DianaBracco e Giuseppe Sala

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al 3 al 5 ottobre 2014 si svolgeràa Villa Erba sul Lago di Como, aCernobbio, Orticolario, l’attesis-simo evento dedicato al giardi-naggio evoluto, imperdibile ap-

puntamento per migliaia di appassionati digiardinaggio, italiani e stranieri. Questo even-to davvero straordinario, giunto alla sesta edi-zione, si rinnova ogni anno rendendo omaggioalle forme, ai colori, ai profumi delle piantee dei fiori. Il senso conduttore di questa edi-zione 2014 sarà l’olfatto, il più antico e pri-mordiale tra i sensi, a torto spesso consideratomeno importante rispetto agli altri come vista,udito e gusto, dai quali si ottengono informa-zioni che generalmente riteniamo più impor-tanti e più dirette. Il fiore protagonista di que-st’anno sarà l’Aster, la “stella” del giardino.Il nome del genere Aster deriva infatti dal greco anticoe significa “fiore a stella”; fu introdotto da Linneo nel1753 ma tale denominazione era già conosciuta findall’antichità. Ne esistono più di 250 specie: in Italiaè spesso conosciuto come “Settembrino” per via dellafioritura delle specie più popolari che avviene, appunto,in settembre. Nel significato dei fiori l’Aster è simbolodi luce, amore, delicatezza, contentezza e imprevedi-bilità, ma anche insicurezza nel rapporto d’amore. Peri cinesi significa fedeltà. Una curiosità: il suo nome èidentico in tanti Paesi come Italia, Inghilterra, Francia,Spagna, Svezia, Olanda ed altri ancora. Nel cuore delPadiglione Centrale di Villa Erba, contornato da un’in-stallazione di Rattiflora con rose, aster e olea fragrans,verrà allestito “Empathy Garden”, a cura di FedericoGiacomarra, evoluzione del progetto St Horto espostoal MoMA di New York e vincitore di diversi premi: or-ti/giardini come momento di pausa ed espressionecreativa, che attraverso la tecnologia e la musica pos-sono creare un’atmosfera di rinnovamento all’internodel paesaggio urbano. Un vero e proprio spazio mul-ti-sensoriale: è attraverso lo sviluppo di un forte legameempatico che possiamo ritrovare il nostro equilibriocon la natura.

Il giardino è un viaggio… Da preparare, da vivere, da godere intensamente, passo dopo passo… Per scoprirenuove emozioni e riappropriarsidel proprio tempo [...] Orticolario è l’occasione per evolvere le proprie conoscenzesul giardinaggio inteso comeattività ma soprattutto comeesperienza dei sensi

Moritz Mantero

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DVISIONI OLFATTIVE

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I GIARDINI CREATIVISpeciale attrazione di questa edizione saranno i 13Giardini creativi selezionati attraverso un concorsointernazionale, promosso da Orticolario in collabo-razione con A.I.A.P.P. e con la media partnershipdell’Editore Paysage, armoniosamente inseriti nelParco di Villa Erba. Si tratterà di spazi originali, vi-vibili e fruibili, nei quali saranno collocate anche se-dute “meditative”. Un modo diverso, artistico e pro-fessionale di concepire giardini e spazi verdi, conuna particolare attenzione al “Genius loci” di VillaErba. Questi Giardini concorrerannoal Premio “La Foglia d’oro del La-go di Como”, attualmente cu-stodita a Villa Carlotta a Tre-mezzo (CO).

NON SOLO A VILLA ERBALa novità di questa sesta edi-zione di Orticolario sarà… fuoridai confini di Villa Erba! Dal 26 set-tembre al 5 ottobre, infatti, Orticolario porterà ideecreative per il paesaggio urbano anche a Como e inriva a Cernobbio, con la realizzazione di 5 installa-

zioni di giardini: “Rencontre” (Cortile d’onore di Pa-lazzo Cernezzi, Via Vittorio Emanuele II 97, Como);“oxINOXONIxo” (Piazza Grimoldi, Como); “Un sognoverde” (Piazza Cavour, Como); “Perdersi tra le stelle”(Villa Olmo, Via Simone Cantoni 1, Como); “Armonieolfattive” (Riva di Cernobbio, Piazza Risorgimento,Cernobbio). Solo dai titoli dati a queste installazionidai loro creatori, comprenderete le sorprese che viaspettano.

UN RICCO PROGRAMMA PER ADULTI E BAMBINI Anche quest’anno Orticolario offrirà un programmaper grandi e piccini ricco di incontri, tavole rotonde,laboratori ludico-didattici. Grazie alle Tavole RotondeProfumate (Aula Magna, Ala Lario), ad esempio, saràpossibile immergersi in un’atmosfera magica, una fan-tasmagoria di profumi, sapori, colori, multiforme edirresistibile: dalle erbe aromatiche al caffè, al tabacco,dalla birra agli aromi speziati di un vino o di un cock-tail... Un viaggio sensoriale in compagnia di grandiesperti. Nello Spazio Gardenia e nel Gazebo nel Parco,invece, si alterneranno presentazioni di libri inediti,dimostrazioni botaniche e composizioni floreali. Ilsenso dell’olfatto sarà il tema conduttore anche dei

Laboratori per i bambini che si terranno in AlaRegina e che da sempre sono molto attesidai piccoli futuri giardinieri. Un ultimoconsiglio: non perdete l’occasione diandare a vedere nello spazio dellaSerra Platani di Villa Erba, la mostradi Vittorio Perretto “La vita segretadelle piante”. Un motivo in più per pro-

vare la bellezza di una emozione.

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IN FIERA

Moritz Mantero

Informazioni:[email protected] www.orticolario.itOrticolario è anche su Facebook, Twitter, Pinterest, YouTube

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MILANO SI RACCONTA

rande spettacolo e tutto esaurito allaprima giornata della Swimming Cup2014 - Trofeo BPM, svoltasi il 15 lu-glio nella prestigiosa cornice del-l’Aspria Harbour Club di Milano e

proseguita il giorno dopo al Palazzo del Nuoto diTorino. Giunta alla ottava edizione, questa gara -che anticipa le competizioni estive - richiama nelledue metropoli alcuni dei migliori nuotatori di famainternazionale quali, per citarne qualcuno, Fede-rica Pellegrini, Matteo Rivolta (milanese doc), Sa-muel Pizzetti, insieme all’ucraino Andriy Govorov,la tedesca Jenni Mensing e il sudafricano d’originiitaliane Giulio Zorzi. A dare il via uf-ficiale alle competizioni, sono stati ipiù giovani, che hanno anticipato legare dei professionisti con i 100 mtrana maschile, seguiti dai 100 mt stilelibero, dai 50 mt farfalla e dagli 800mt stile libero. Finita la serie di garemaschili, le donne sono partite con i200 mt stile libero per finire con i 50mt della stessa disciplina. Ha chiusoil programma la doppia gara austra-liana di 50 mt rana e stile libero. Ilrusso Andrej Grecin ha effettuato lamigliore prestazione di tutto il mee-ting, grazie alla vittoria sui 100 stilelibero. Federica Pellegrini ha iniziatocon un terzo posto nei 50 stile libero.Argento invece nei 100 metri farfalla,dove è stata preceduta da Stefania Pi-rozzi, che si è imposta anche nei 200stile libero. Filippo Magnini ha conquistato dueargenti, il primo nei 100 stile libero e il secondonell’Australiana, sui 50 metri sempre stile libero.Nella rana, ottimo il posizionamento di FabioScozzoli, appena rientrato da un infortunio, cheraggiunge il terzo piazzamento sui 100 e il secon-do nell’Australiana, preceduto dal torinese Fran-cesco Di Lecce. Gabriele Detti, il recordman ita-liano nei 100 farfalla, conferma la sua supremaziasulle lunghe distanze, con il primo posto sugli800 metri stile libero. Anche il resto del podio èazzurro: secondo Federico Colbertaldo e terzo Fe-derico Brumana.

Info: www.harbourclub.it

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A cura di DARIO BORDET

L’Aspria Harbour Club si trova nella zona piùverde di Milano, a due passi dallo stadio diSan Siro e a pochi minuti dal centro. È il luogoideale per chi vuole dedicarsi una pausa dibenessere all’insegna del divertimento e delrelax pur rimanendo in città. Pensate ad unambiente piacevole e curato, dove praticare ipiù disparati sport, fare trattamenti termali epercorsi di bellezza, da soli oppure in dolcecompagnia. Tra una piscina idroterapica, unadoccia sensoriale, un hammam e allenamentipersonalizzati, tutto aiuta a dimenticarepreoccupazioni, stress e… centimetri ditroppo! Nominato il “Miglior Club in Europa”nel 2011 e frequentato da qualsiasi fasciad’età, è anche ideale per eventi e incontri dilavoro. Un club multitasking, in cui poterritrovare la forma fisica desiderata,

ritemprare lo spirito o, semplicemente,rilassarsi e coccolarsi prima di un’occasioneimportante. Le attività sportive come il fitnessnella palestra hi-tech che si affaccia sul parco,il nuoto all’aperto nella piscina olimpionica, ilbeach volley, il calcetto, il golf e 16 campi datennis affiancano tutte quelle attività chetoccano i nostri sensi: dall’incantevole Spaesclusiva di 1200 mq che mixa percorsi chevedono protagonista il calore a un ricco menudi trattamenti, al foodtasting nel ristoranteaffacciato sul parco, alla terrazza doveosservare il tramonto in totale relaxsorseggiando un delizioso cocktail. Inoltre ipiù piccini possono dare libero sfogo aldivertimento all’interno dell’area giochipensata proprio per loro. Insomma, emozioni da non perdere!

ASPRIA HARBOUR CLUBL’oasi del benessere “in città”

SWIMMING CUP 2014

Il grande nuotoa Milano

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Da sinistra in senso orario: Federica Pellegrini; il podiodei 100 mt delfino femminile; il podio dei 200 mt stilelibero maschile; Fabio Scozzoli; alcune immagini delcentro sportivo Aspria Harbour Club

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a storia dei City An-gels comincia a Mi-lano nel 1994, annoin cui Mario Furlan

decide di fondare l’Associa-zione con l’intento di assisteregli emarginati e tutelare i cit-tadini vittime della delin-quenza. Dopo la diffidenzainiziale, tramutata a volte inaperta ostilità da parte delleautorità, arriva il riconosci-mento delle istituzioni, l’iscri-zione all’albo delle Onlus e,nel 1999, la massima onori-ficenza milanese, l’Ambrogi-no d’Oro, che verrà attribuitaper la seconda volta nel 2008.Nel frattempo nascono nuovesedi in tutta l’Italia, a Roma,Torino, Varese, Parma, Mes-sina: ad oggi le sedi degli An-geli sono 18, tutte unite nellastessa missione umanitaria.Quest’anno è stata anche

inaugurata la prima sede al-l’estero, a Lugano, in Svizze-ra. Sono tante le iniziativedell’Associazione, spesso afavore dei senzatetto o di an-ziani soli e poveri, anche ri-volte a sensibilizzare l’opinio-ne pubblica. Nel 2007 a Mi-lano gli Angeli danno vita alprimo dormitorio d’emergenzad’Italia: Casa Silvana, in viaEsterle (zona Lambrate). Sil-vana era una senzatetto dellaStazione Centrale amica degliAngels, che venne rapita percostringerla a prostituirsi.Violentata, seviziata, vennepoi uccisa. Nato come dormi-torio per donne e bambini indifficoltà, Casa Silvana èl’unico centro in Italia ad es-sere aperto tutta la notte, adaccogliere anche coppie e fa-miglie e ad accettare anchegli animali dei senzatetto.

LGLI ANGELI D’ITALIA

Il Rotary Club Milano Porta Venezia hadonato un’unità mobile ai City Angels,l’Associazione dei volontari dal basco

blu e dalle giubbe rosse fondatavent’anni fa da Mario Furlan. La

consegna ufficiale del nuovo pulmino èavvenuta il 21 luglio in Piazza SanFedele, ad un passo dalla Scala, in

presenza del sindaco di Milano GiulianoPisapia, Mario Furlan e Daniela

Javarone, madrina dei City Angels, dialcune autorità del Rotary Club Milano

Porta Venezia e Don Davide Milani,portavoce dell’Arcivescovo di Milano

Card. Scola. Il pulmino Ford Transit (danove posti) renderà più efficace il

soccorso ai bisognosi che “abitano” inalcune zone problematiche della città.Oltre a portare ogni sera conforto aisenzatetto della città il nuovo mezzosarà anche utilizzato per trasportare

i profughi siriani ed eritrei -recentemente arrivati a Milano dal Sud -

nei centri d’accoglienza degli Angeli.

n Per informazioni: Tel. 0226809435 • [email protected]

UN NUOVO PULMINOPER I CITY ANGELS

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ugusto Mazzolari impara fin da bambinoad amare il mondo dei profumi e delle es-senze. A Milano dove è nato e vive con isuoi genitori, il piccolo Augusto vuole benpresto scoprire cosa si nasconde dietro

quella porta sempre chiusa, in fondo al lungo corri-doio di casa. Da quella stanza misteriosa dove sichiude ogni giorno il suo papà, escono profumi stra-ordinari, una vera e propria magia che affascina lasensibilità e la fantasia del piccolo Augusto. Benpresto papà gli aprirà quella porta e Augusto assorbiràla passione paterna per iniziare una lunga storiad’amore con il profumo. Inizia a creare i suoi primiprofumi MA, Jangada e Monsieur Odar e la prima li-nea cosmetica International Biosterel nel 1966, conl’apertura della prima boutique. Negli anni ‘70 le sueprofumerie in città sono già molte e in meno di diecianni le sue linee di profumi e di cosmesi diventanoun must have. Un risultato che premia la sua passio-ne, la tenacia, la volontà di innovare e la convinzioneche a questo traguardo si potesse arrivare solo ri-spettando la tradizione e la qualità del Made in Italy.Oggi Mazzolari è sinonimo di profumerie di gran clas-se, dove eleganza e creatività si sommano per offrire

NEL REGNO DEI MAZZOLARI

AA cura di DARIO BORDET

Augusto Mazzolari con Tamara Gee

Augusto Mazzolari con i figli Alessandro e Carolina

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MILANO SI RACCONTAad una selezionata clientela le migliori fragranze almondo. Augusto Mazzolari è leader nel suo settore el’aver saputo “avvolgere” i suoi tre figli nell’abbracciointenso del profumo, garantirà all’Azienda di saperaffrontare emozioni e nuove sfide alla conquista ditraguardi sempre più importanti.

Anche i bambini amano i profumiIl nostro Direttore Dario Bordet ha incontrato AugustoMazzolari nella “stanza dei profumi” della sua bel-lissima profumeria in Piazza San Babila a Milano.Quando ha inizio la sua esperienza nel mondodelle essenze?Sin da quando ero bambino. In fondo al corridoio dicasa, in quella stanza per noi misteriosa, il mio papàcreava le varie essenze dei profumi: è lì che nasce lanostra storia. I profumi che mio padre scioglieva sisentivano in tutto il caseggiato: sentendole per tuttoil giorno, quelle essenze mi sono entrate nel sangue.Tutto, quindi, nasce a MilanoMilano, dove sono nato, è una grande città. Ne sonofollemente innamorato: quando vado in vacanza, dopoun po’ ne sento la mancanza. Ho una profonda no-stalgia della mia città.Una clientela selezionatissima, con tante cele-brità: da Bruno Vespa a Berlusconi, da IsabellaRossellini a Belén Rodriguez…Abbiamo ogni tipo di clientela che arriva sia da Mi-lano che da ogni parte del mondo: imprenditori, po-litici, celebrità, ma anche persone comuni. Sanno dipoter trovare qui la risposta ad ogni desiderio, ancheil più esigente, e sempre di elevata qualità.Lei promuove tanti eventi nelle sue profume-rie. Si tratta di appuntamenti fissi?Sì, in questo modo intendo avvicinare le nostre mi-

gliori clienti a quelli che reputo i migliori prodottiadatti alle loro esigenze per i massaggi per il viso eil corpo e per il make-up. Dopo tanti anni credo diconoscere bene la nostra clientela e di saper inter-pretare i loro desideri e queste “operazioni di pro-mozione” rispecchiano la mia attenzione nei loro con-fronti. Anche per questo sono quasi degli appunta-menti fissi.Quest’ambientazione così suggestiva… definirla“profumeria” è riduttivoA me piace immaginarla come un set da film d’epoca,ma forse è esagerato.È cambiato il pubblico in tutti questi anni?Oggi c’è una clientela più informata, che vuole spen-dere con attenzione cercando prodotti di grande qua-lità… è una clientela selettiva e questo direi che èla cosa migliore dei nostri tempi.La sua storia ci insegna che… anche i bambiniamano i profumi…Sì. I bambini amano i profumi, le bambine i truc-chi… Direi che c’è un buon futuro, almeno per quantoriguarda la profumeria, dovuto proprio ai bambini,perché cresceranno prima o poi!Lei “ha profumato” e continua a “profumare”Milano, i suoi figli la seguiranno?Ne sono certo, tutti e tre i miei figli amano questa at-tività. Sono il mio futuro, li trova quasi sempre quicon me, ad aiutarmi. La cosa più bella è che sonogià molto preparati… Lei ha conosciuto mia figliaMarina, ha sentito come parla del mondo dei profumie della cosmesi, da vera appassionata!

Ringraziamo e salutiamo a malincuore Augusto Maz-zolari, la personificazione dell’Arte della profumeriamilanese, ma torneremo a trovarlo prestissimo!

L’ARTE DELLA PROFUMERIA MILANESE

Augusto Mazzolari con Belen e Stefano Augusto Mazzolari

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MILANO SI RACCONTA

opo la consueta pausaestiva, riprenderà apieno ritmo all’iniziodi quest’autunno l’at-tività degli “Amici

della Lirica”, l’associazione pre-sieduta dall’instancabile DanielaJavarone, personaggio di spiccodel jetset milanese. L’incontro dichiusura si era svolto all’inizio diluglio presso il Ristorante Gian-nino, il “ristorante dei VIP” oltreche storico punto di ritrovo diAdriano Galliani e della squadradel Milan. Ad attirare a colazionele oltre 150 persone che hannoletteralmente “intasato” il locale,oltre ai tanti VIP presenti, un per-sonaggio d’eccezione: la bella,brava e intelligente giornalista

Candida Morvillo. Ha presentatoil suo primo romanzo dal titolo “Lestelle non sono lontane” - edito daBompiani - con cui quest’anno hadebuttato come scrittrice. La notagiornalista ha lavorato per “Oggi”,“Vanity Fair”, Novella 2000 (cheha diretto dal 2008 al 2011), ed èstata testimone di un certo costumedella società soprattutto in queglianni in cui il gossip, costellato dibelle donne e uomini potenti, èstato più che mai al centro dellavita politica del nostro Paese. Acommentare il romanzo, prima del-l’autrice, sono intervenuti vari per-sonaggi, a cominciare dal Direttoredi Io Donna, Diamante D’Alessio,seguita dal noto dermatologo An-tonino di Pietro e infine da Salvo

Javarone, Presidente di “CampiFlegrei”. A leggere - anzi recitare- alcuni passi del libro, con sor-prendente autorevolezza, è statoEmanuele Fortunati, un promet-tente giovane attore del PiccoloTeatro. Presenti anche personalitàe noti personaggi del mondo del-l’imprenditoria, della TV e dellospettacolo tra cui Silvana Giaco-bini, Evelina Flachi, Katia Noven-ta, Cristiano Malgioglio e BobKrieger, per citarne solo alcuni. Ilricavato della vendita del libro edella lotteria a premi, che ha ani-mato la colazione, è stato devolutoin beneficenza a favore dell’asso-ciazione di volontariato “City An-gels” fondata da Mario Furlan e dicui Daniela Javarone è madrina.

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GLI AMICI DELLA LIRICAE LE STELLE DI CANDIDA MORVILLOA cura di GLORIA LANGE

Da sinistra in senso orario: Antonino Di Pietro,Diamante D’Alessio, Daniela Javarone, CandidaMorvillo, Emanuele Fortunati e Salvo Javarone;Silvana Giacobini, Candida Morvillo conDaniela Javarone; la copertina del libro;l’autrice con Cristiano Malgioglio; VeridianaMallmann con Mario Furlan e Bob Krieger

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Richell HannahL’AZZURRO DEL CIELO NON RICORDA(Garzanti)Un cottage sulle sponde di un lago chesi nasconde fra i colori della brughierainglese, questa la strana eredità che sitroverà a ricevere Lila, la trentenneprotagonista di questa storia, da unosconosciuto benefattore. Un postoideale per nascondere un segreto, unastoria emozionante tutta da leggereche ha fatto dire al Daily Telegraph“una storia che vi accompagneràanche dopo aver chiuso il libro. Saràimpossibile non pensarci”.

Libriscelti per voi

Sarah ButlerL’AMORE IN UNGIORNO DI PIOGGIA(Garzanti)In questo libro troverete lastoria di un incontro frauna figlia (Alice) che nonha mai conosciuto il padre(Daniel) innamorato pazzodella sua mamma,purtroppo morta in unincidente d’auto. Un doloreche distrusse la vita diDaniel. Padre e figlia hannoun carattere fortementediverso ma, inevitabilmenteportati a cercarsi,scoprendo un nuovo mododi volersi bene.

Cristina CaboniIL SENTIERO DEI PROFUMI Garzanti)Questa è labellissima storia diElena e Cail. Elenaha perso ognicertezza: soloquando si ritrova acreare i suoiprofumi e si faavvolgere dalleloro essenze,ritrova se stessa ela strada verso ilcuore dellepersone. Le manca però la creazionedi un profumo che le faccia farepace con il suo passato. Cail èl’unica persona che può entrarenella sua anima, perché sa quantosia fragile un fiore e comeproteggerlo.

Cassandra RoccaUNA NOTTE D’AMORE A NEW YORK(Newton e Compton)Esisterà una regola scritta per trovare l’anima gemella? Oè meglio affidarsi al destino? In una New York colorata dirosso, in una sequela di esilaranti disavventure e spassosimalintesi, i due protagonisti si troveranno finalmentesenza maschere, faccia a faccia con l’amore che fa battereil cuore. E sarà per sempre. Un libro particolare, bellissimo,divertente, che fa sognare e sospirare.

Chiara MaciPOMODORI VERDI FRITTI E SENTIMENTI AL VAPORE

(Rizzoli)Un libro che si lascia leggerecon gusto per il suocontenuto simpatico edironico. È una lunga serie diricette adatte a realizzarepiatti, proprio per tutti i gustie per tutti gli umori, cheprovano nel corso dei giorni,amici, famigliari, figli con iquali condividere moltericette, fra le tante presentatenel libro. Sullo sfondo di

questo racconto ci sono certamente i segnidell’infanzia, degli amori, della vita di Chiara.

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MARTA SUI TUBI Dove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. GiovanniQuando: 2 settembreLa band siciliana si è formatanel 2002. Nasce un percorsomusicale dei più interessantidel panorama italiano, trapezzi inediti e qualche coverdi Jeff Buckley, Violent Fem-mes, Nick Drake, Gomez, Bu-go. Il loro folk rock è apprez-zato sia dal pubblico che dallacritica, ma anche dai loro col-leghi. Lucio Dalla li vuole alsuo fianco per alcuni live, An-na Oxa li pretende a Sanremo.

I BLONDIE Dove: Circolo MagnoliaVia Circonvallaz. Idroscalo, 41Quando: 3 settembreLa bionda Debbie Harry e isuoi storici colleghi ChrisStein e Clem Burke festeggia-no i 40 anni di carriera e ben40 milioni di dischi venduti,presentando dal vivo i vecchisuccessi e brani tratti dal 10°album “Ghosts of Downlo-ad/Blondie 4(0) Ever”. Con unrepertorio tra pop, disco enew wave, i Blondie hannoscritto pagine importanti del-la storia del rock, con succes-si indimenticabili come “He-art of glass”, “Call me” e“Maria”.

SAMUELE BERSANIDove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. GiovanniQuando: 4 settembre L’artista presenta il suo nuovoalbum “Nuvola Numero Nove”a distanza di oltre quattro annida “Manifesto Abusivo”, fattaesclusione per la parentesisanremese che nel 2012 gli èvalsa il secondo premio dellacritica “Mia Martini” della suacarriera e, contestualmente,per l’uscita dell’antologia “Psy-co - 20 anni di canzoni”.

EMIS KILLA Dove: Carroponte Via Granelli, 1 - Sesto S. GiovanniQuando: 11 settembre Il giovane rapper di Vimercate(il suo nome è Emiliano Giam-belli) che ha collaborato conartisti di punta come i Club

Dogo e Marracash e che ri-scuote un successo incredibi-le, soprattutto sul web. Nelnuovo lavoro Mercurio ci so-no featuring d’eccezione: JAx,Max Pezzali, Salmo e Skin e illavoro con G Soave e Duellz,membri della Blocco Recordz,la storica crew di Killa. Quellache spacca.

ROBERTO VECCHIONIDove: Teatro CarcanoCorso di Porta Romana, 63 Quando: 19 settembre Il prof che forse tutti vorreb-bero racconta il suo rapportocon le nuove generazioni traconsiderazioni, canzoni, cita-zioni e ricordi. Una lezionecon tante cose da imparare,come ogni suo testo, da quel‘Sogna ragazzo sogna’ cherappresenta più di una sola

generazione. All’interno delcartellone di MITO Settem-bremusica, con la partecipa-zione di Gabriele Ferraris, lachitarra di Massimo Germinie con Bruno Maria Ferraro.

PHARRELLDove: Assago Mediolanum ForumVia Giuseppe di Vittorio, 6Quando: 20 settembre Il Dear Gilr Tour arriva a Milanoper l’unica data italiana. L’au-tore di Happy non ne sbagliamai una, merito della sua ener-gia, della sua frizzante vivacitàsul palco, delle idee geniali chediventano album, del suo looksempre originale. Dei suoi millecappelli, sempre più grandi, co-lorati, crazy. La sua fama dasciupafemmine è confermataanche dal titolo dell’ultima fa-tica discografica: G I R L.

SETTEMBRE

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Avete mai pensato di guar-dare il mondo “con gli oc-chi” del vostro amico aquatto zampe? Nientedi più facile grazie aSony, che ha creatoAction Cam AKA-DM1,una imbracatura rego-labile, leggera e comoda,studiata per cani di medio-grande taglia (sopra i 15kg).Essa può essere collegata al guin-zaglio in modo da non infastidire il nostro amico più fedelee guardare il mondo attraverso il suo “punto di vista”.

UN OCCHIO A QUATTRO ZAMPE

HI TECH NEWSdi ALBERTO ZONNA

Si tratta delle lenti intelligenti che, mediantesensori e microchip, potranno essere utilizzateper controllare la salute dell’occhio. Grazie adun accordo tra Google e Novartis, le lenti acontatto di Google saranno in grado di moni-tore costantemente e in modo minimamenteinvasivo i livelli di zucchero nel sangue, tra-

smettendo i dati inwireless a un disposi-tivo portatile. D’altraparte le smart lens po-tranno fornire allepersone affette dapresbiopia una corre-zione visiva aggiunti-va per aiutare la mes-sa a fuoco di oggettivicini, con lenti adat-tabili o intraoculari.

LG svela i display del futuro: il rivo-luzionario nuovo schermo arrotola-bile (di tipo Oled) da 18 pollici, hauna risoluzione di 1200x810 pixel e,pensate, è riducibile a un tubettodalle dimensioni di soli 6 cm di dia-metro. Questo nuovo schermo potràessere utilizzato non soltanto per di-spositivi mobili quali smartphone otablet, ma anche per televisori o al-tre tipologie di device.

LE SMART LENS DI GOOGLE

Da social network a socialcommerce? Facebook ha ini-ziato a testare il nuovo tasto“buy”: cliccando il tasto, dacomputer o telefonino, l’uten-te potrà comprare dall’inser-zionista senza lasciare il socialnetwork. Il pagamento, assicu-ra il colosso del web, sarà sicu-ro. Nessuna informazione sullecarte di credito che gli utenticondividono con Facebookquando completano una tran-sazione viene condivisa con leimprese che vendono prodottie, al momento dell’acquisto,gli utenti possono scegliere sesalvare o meno i dati per futuriacquisti.

LO SCHERMO ARROTOLABILE

FACEBOOK RIVOLUZIONA L’E-COMMERCE

Nato da una collaborazione tra l’azienda ci-nese Gionee e NGM Italia, e in vendita inItalia da metà luglio, NGM Forward 5.5 èuno smartphone Android di buon livello,fortemente votato all’imaging. Dispone in-fatti di un grande display Touchscreen da 5pollici ed una risoluzione di 1920x1080 pixel,fra le più elevate attualmente in circolazio-ne, una fotocamera da ben 13 megapixelche permette di scattare foto di alta qualità(4128x3096 pixel) e di registrare video infullHD alla risoluzione di 1920x1080 pixel.Lo spessore di appena 5.5mm lo rende tra ipiù sottili sul mercato.

LO SMARTPHONE PIÙ SOTTILE

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GOURMET

ituata a strapiombo sul Golfo di Salerno, laCostiera Amalfitana è nota in tutto ilmondo per la sua bellezza ed è un ec-cezionale esempio di paesaggio medi-

terraneo. La sua conformazione geologica è ca-ratterizzata da paesi arroccati sulla montagna,case nella roccia, terre fertili, terrazzamenti e pro-fondi valloni che abbracciano spiagge minuscole,e un clima mite tutto l’anno. I limoni aggrappatisui pendii scoscesi sono d’una qualità talmentedolce, poco agra e di sapore rotondo, che vienedetta “pane”, in quanto si può gustare tranquilla-mente a fette, anche come dessert con l’aggiuntadi un po’ di zucchero. Uno dei prodotti tipici trai più noti e apprezzati della Costiera è il celebre“limoncello”, un liquore aromaticissimo, dal coloregiallo chiaro e dallo stupendo profumo del limone. Ot-tenuto da un’antica ricetta tramandata da generazioni,molti produttori locali seguono metodi artigianali e in-novativi ma sempre nel rispetto delle più antiche tra-dizioni: tra questi vi è l’Antica Distilleria Russo, unadelle più affermate aziende produttrici di distillati e li-quori della tradizione campana, leader sul proprio ter-ritorio, in forte espansione in Italia e in molti mercati

esteri. Il “limoncello” è ottenuto esclusiva-mente per infusione delle sole bucce del pre-

giato limone della costiera, un aroma inconfondibileche Russo, grazie al suo modernissimo sistema di im-bottigliamento e di produzione, fa arrivare “integro” alsuo vasto pubblico di consumatori. L’Antica DistilleriaRusso è oggi una realtà nota in tutto il sud Italia perl’indiscussa qualità dei suoi prodotti, per le capacitàproduttive di cui dispone, per aver saputo identificarenel corso degli anni i vitigni autoctoni campani e averoperato successivamente una rigorosa selezione dei mi-gliori produttori. La cura nei trasporti delle vinacce dalproduttore alla distilleria assicura la miglior distillazionepossibile. Oltre al delizioso limoncello, Russo produceuna vasta gamma di altri prodotti. Tante grappe di altaqualità, il “Calanera” - liquore di pura liquerizia, il“Nucil” - liquore al mallo di noci, liquore di finocchiettoselvatico, raccolto a mano sulle colline salernitane lecreme di melone e fragola e una linea che Russo nonpoteva chiamare in modo più appropriato: “Dolci ten-tazioni”. Senza dimenticare i “tradizionali” gustosissimi“babà” al rum e al limoncello. Visitando l’Antica Di-stilleria Russo si percepiscono i tanti perché di un cre-scente successo che va portando ovunque le straordi-narie emozioni della terra campana.

S

PROFUMI E SAPORIDI COSTIERAA cura di SIMONETTA GUINDANI

tra limoni, babà e “dolci tentazioni”

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COME STAI?

L’estate è notoriamente il periodomeno indicato per gli interventidi chirurgia e medicina esteticaimportanti perché cicatrici e pelleipersensibilizzata, se esposti alsole, sono soggetti al rischio diuna iperpigmentazione permanen-te. Tuttavia ci sono trattamentiche non hanno alcuna controin-

dicazione. Via libera, dunque a ‘laserlipolisi’,una tecnica ambulatoriale in grado di eliminareil grasso superfluo mediante l’utilizzo di ener-gia laser. Semaforo verde anche per botulino,acido ialuronico e filler, perché non lascianocicatrici, hanno minime controindicazioni e ilpaziente può riprendere immediatamente tuttele normali attività. Sono impiegati general-mente per la correzione degli inestetismi cu-tanei della pelle (rughe, solchi, cicatrici) e peraumentare il volume delle labbra o definirneil contorno. In questo periodo si può eseguireanche il trattamento dei capillari, purché nonsi impieghi il laser che sensibilizza la pelle.E per il rimodellamento della silhouette inestate si può ricorrere al riassorbimento en-dogeno stimolato (Res), la tecnologia più avan-zata nel campo della medicina estetica per ilrimodellamento corporeo, la stimolazione dellacircolazione vascolare e linfatica e la tonifi-cazione muscolare.

Dott. Sergio NovielloChirurgo estetico specialista

in microchirurgiawww.milanoestetica.it

Lo stress, lo sperimentiamoogni giorno, incide non soltan-to sulla qualità della nostra vi-ta, ma anche sulla nostra sa-lute fisica e mentale. Il segretonon è evitare lo stress ma ge-stirlo. E lo sport può aiutaremoltissimo. Il nostro corpo in-fatti in caso di stress mette inmoto un meccanismo di autodifesa e rilascia adre-nalina che pero deve essere smaltita anche attra-verso una corretta attività fisica. Il lavoro musco-lare infatti aiuta a scaricare le tensioni e a smaltirel’adrenalina in eccesso. Fra le discipline che piùaiutano in questo senso vale la pena ricordarel’aerobica boxata, un mix di aerobica e pugilatoche coinvolge i grandi gruppi muscolari del nostrocorpo. Il total body che tonifica rapidamente lamuscolatura grazie all’utilizzo dello step, dei bi-lancieri e dei manubri. Infine il “mio” caribesound fitness, variante della classica lezione diginnastica aerobica. I movimenti enfatizzati delbacino e delle spalle sono gli ingredienti base diquesta nuova disciplina che servendosi di ballie musiche caraibiche consente un grande scaricodi stress divertendosi.

Jaquelin Lendorf PolancoFitness Trainer

www.caribesoundfitness.it

CHIRURGIA ESTETICASOTTO L’OMBRELLONE

Piccolo vademecum degli interventi che si possono eseguire anche in estate

Dall’alto: Sergio Noviello eJaquelin LendorfPolanco

RIPARTIRE SENZA STRESSLe migliori discipline per combatterlo

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COME STAI?

ome torna dalle vacanze la maggior partedi noi? Siamo spesso appesantiti da stravizied eccessi alimentari! Le golosità possonoaver messo a repentaglio la nostra linea ed

in questo caso dovremmo pensare ad affrontare unprogramma di recupero della forma fisica per affron-tare bene la prossima stagione! Chi invece ha ap-profittato della vacanza per migliorare il proprio stiledi vita con una sana alimentazione, belle nuotate opasseggiate sotto il sole, può scegliere i cibi che aiu-tano a mantenere più a lungo l’abbronzatura e la li-nea. Come possiamo comportarci? Cerchiamo di faredei pasti il più possibile regolari, senza saltare lacolazione anche se andiamo di fretta! Almeno 5 pastial giorno: 3 principali e 2 mini spuntini! Dopo l’estateè ancora più importante mantenere una buona idra-tazione iniziando la giornata con uno o due bicchieri

d’acqua semplice o con succo fresco di limone, pro-seguendo fino a bere durante la giornata almeno duelitri tra acqua, tè e tisane. Quali alimenti dobbiamoscegliere? L’alimentazione va personalizzata: oltrealle proteine, ai carboidrati ed ai grassi vegetali,continuiamo a consumare la frutta e verdura che ingenere mangiamo più frequentemente quando siamoin vacanza. Un’alimentazione bilanciata deve esserericca di vitamina C che interviene nei meccanismidi formazione del collagene; fondamentali per l’ela-sticità dei tessuti sono gli agrumi, i kiwi, le fragole,i frutti di bosco, la verdura a foglia verde, i peperonied i pomodori. Ricca di betacarotene, importantenel rinnovamento delle cellule cutanee e nel man-tenimento dell’idratazione dei tessuti: melone, albi-cocche, pesche, zucca e carote (in generale tutta lafrutta e verdura gialla e rossa). Ricca di vitamina E

(presente negli oli vegetali, nei broc-coli, nei porri, nei pomodori, nellalattuga), che completa l’azione pro-tettiva ed antiossidante delle altrevitamine e favorisce l’assorbimentodegli Omega 3 (grassi di cui è riccoil pesce). Un’alimentazione variataed equilibrata, ricca di tutti i nutrien-ti, di frutta e di verdura fresca puòquindi essere un’ottima cura naturaleanche per favorire la rigenerazionedella pelle e può aiutarci a preser-vare un bel colorito più a lungo. Cer-chiamo, inoltre, di camminare il piùpossibile per mantenere ben attivala circolazione e per prevenire i ri-stagni e la cellulite che la vita se-dentaria favorisce.

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per rigenerare la pelle e stimolare collageneelastina fai almeno 1-2 cicli di 6 trattamenti di radiofrequenza per il viso. Ne basta uno alla settimana.

TRATTAMENTO SUGGERITO:

TORNARE IN FORMA

DOPO LE VACANZE

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COME STAI?

a bellezza non è più una prerogativa dellagiovinezza; essa è da mantenere con la mas-sima cura, prevenzione e attenzione verso sestessi, utilizzando i prodotti giusti per man-

tenere la pelle equilibrata e giovane in modo naturale,e questo a ogni età. Certo, parlare di trattamenti anti-rughe a 20 anni può apparire prematuro. Tuttavia lacomparsa delle prime rughe sul viso può avvenire giàin giovane età, causata per esempio dall’abbronzatura,naturale o artificiale che sia, senza contare che sulviso si riflettono tutti i nostri stati d’animo: il riso, ilpianto, lo stress e le emozioni sono parte integrantedella vita ma lasciano il segno sul nostro volto. Anchele più giovani necessitano quindi di un aiuto quotidianoper mantenere l’idratazione della cute, uno dei fattoripiù importanti per garantire la bellezza della pelle.Per combattere i segni del tempo Vivi Natural Care,azienda leader nella produzione e vendita di cosmeticia base di principi attivi naturali, ha creato un’ampiagamma di prodotti di alta qualità, adatti a ogni tipo dipelle e di età. La sua filosofia è rivolta alla salute e albenessere della persona e si ispira ai segreti della na-tura, come ad esempio la linea Timeless: una linea an-ti-age innovativa per contrastare i meccanismi di in-vecchiamento della pelle. Con lo straordinario SieroTimeless, che contiene estratti di Mora, Ginseng eCentella Asiatica, l’effetto “tensore” è pressoché im-mediato e rende la pelle più compatta e levigata oltre

a mantenere la sua naturale lumino-sità. La Crema Antiage, sempredella linea Timeless, grazie allapresenza di Soja, Burro di Ka-rité, Mora e Olio di Jojoba, ga-rantisce idratazione per 24 oreed ha efficacia prolungata neltempo. La presenza degli antiossidanti contenuti negli estrattinaturali rallenta gli effetti del-l’invecchiamento e mantiene lostato eudermico della pelle.

LA cura di MARIE BORDET

LA BELLEZZANON HA ETÀ

Vivi Natural Care è partner ufficiale della 75a

edizione del concorso di bellezza più famosod’Italia. A bordo del camper Vivi Natural Care“Le creme di Miss Italia” lo staff dell’aziendaha accompagnato le selezioni che hannocondotto le 188 prefinaliste nazionali nellasuggestiva location di Jesolo, meta finale deltour. Qui il 14 Settembre avverrà infattil’elezione della nuova Miss 2014/2015 mentreil camper, trasformato ad uopo per l’eventosarà un vero e proprio “fashion bio point”aperto al pubblico, che avrà l’opportunità diprovare gratuitamente le “creme di MissItalia” delle linee Vivi Natural Care.

www.vivinaturalcare.it

LE CREME DI MISS ITALIA

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iei carissimi amici lettori,questa volta vi propongouna evoluzione molto inte-ressante di un caso pubbli-cato quest’anno sul numerodi marzo e che vi riassumo

in breve. Il soggetto è una signora olandesesposata ad un italiano, con una figlia grandeche da poco è andata a lavorare in Islanda.È arrivata da me su indicazione diun’altra paziente che è stata liberatacon l’omeopatia da un’asma che datre anni la costringeva ad assumereuna dose giornaliera di cortisone.Marianne era affetta, disturbata epreoccupata da tre sintomi impor-tanti: asma (da moltissimi anni), re-flusso gastroesofageo e una fastidio-sissima cefalea oftalmica. Con il suorimedio Kalium Phosphoricum èguarita completamente da questi tresintomi, ha interrotto la terapia cor-tisonica dopo tredi-ci anni e ha assunto- e continua ad as-sumere - soltanto ilsuo rimedio. Mi hainviato dal mareuna bellissima car-tolina esprimendoil suo piacere e lasua gratitudine.Alcuni giorni fa èvenuta in visita molto preoccupata, poichéha ereditato il gatto di sua figlia e lei però èallergica ai gatti. Nonostante il gatto fossestato relegato in giardino e lei gli si avvici-nasse con guanti, camice e mascherina, erariapparsa una leggera asma notturna. Alla ri-comparsa del vecchio sintomo seppure molto

attenuato si è aggiunto il disagio, per lei cheama molto i gatti, di non poterlo accarezzare,coccolare e fare entrare in casa. Le ho cam-biato il dosaggio del rimedio e non ha piùavuto l’asma notturna. Dopo pochi giorni miha telefonato: “Dottoressa, sono in giardinoseduta sulla sdraio, sto leggendo un libro conil gatto sulle ginocchia e respiro benissimo.“Con i guanti e la mascherina?”, le ho chie-sto. “No, senza guanti e senza mascherina –ha risposto - e il gatto entra anche in casa!”.Queste sono le vere ricompense per tanto

studio, applicazione e passio-ne, e tutto ciò si può otteneresolamente con l’OmeopatiaUnicista. Chi volesse appro-fondire la conoscenza di que-sta Medicina può leggere “Ilpiccolo Vademecum di Omeo-patia” che è in rete nella se-

zione “Salute e Benessere” del sitowww.24orenews.it e scoprire così chi l’ha in-ventata e quando, quali sono i principi sucui si basa, come si usa e quali sono le de-rivazioni semplificative, ma mai così efficacicome la originaria Omeopatia Unicista o Co-stituzionale.

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SPECIALISTA IN PEDIATRIAOMEOPATA UNICISTATel./Fax [email protected]

A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

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n terapia antalgica sono co-muni i trattamenti che pre-vedono l’uso della stimola-zione elettrica, in grado di

interferire con le vie del dolore an-nullando il passaggio dell’impulsodalla periferia al sistema nervosocentrale creando uno sbarramento.Infatti stimolando energicamenteuna parte del corpo se ne può le-nire la sofferenza perché stimolitermici, pressori, vibratori o elet-trici attivano le fibre che traspor-tano sensibilità alternative al do-lore, inibendone la progressione.Tale meccanismo, assolutamentenaturale, era noto anche agli an-tichi egizi. Scribonio (43 a.C.), di-scepolo di Ippocrate e medico per-sonale dell’imperatore Claudio,narra che per alleviare il doloreera pratica comune immergersi inuna vasca piena di torpedini. Que-sti grossi pesci hanno ai lati dellatesta due voluminosi organi elet-trici contrattili con funzioni di di-fesa ed offesa per irrigidire l’av-versario. Quando disturbate ini-ziavano ad emettere scosse elet-triche che nell’antichità erano con-siderate un toccasana per alleviarei dolori provocati da gotta, cefaleae artrite. Il primo apparecchio perl’elettroanalgesia moderna vennemesso a punto nel 1919. Sono oraa disposizione moderni apparecchiper la stimolazione elettrica TENS(Transcutaneous Electrical NerveStimulation) di scarso ingombro eprovvisti di più canali, in grado dimodificare con estrema facilità erapidità i parametri dell’impulso

elettrico a seconda delle esigenze.La tecnica, utilizzabile se le viedel dolore non sono danneggiate,consiste nell’applicare sulla cuteper mezzo di placche impulsi elet-trici particolari che percorrono inervi sensoriali chiudendo nel mi-dollo “la porta di ingresso al do-lore”. Il funzionamento a batteriadegli apparecchi moderni rappre-senta un vantaggio anche in ter-mini di comodità, perché permettedi utilizzare la stimolazione auto-nomamente anche fuori casa se-

condo le prescrizioni del medico.La TENS con frequenze elevateprovoca effetti immediati, chescompaiono alla sospensione dellastimolazione, mentre utilizzandofrequenze più basse l’effetto anal-gesico si sviluppa più lentamentema sarà più duraturo perché con-seguente alla liberazione di so-stanze che interagiscono coi me-desimi recettori degli oppiacei. Ilflusso di corrente non deve attra-versare il torace e non deve essereapplicato su occhi, parte anterioredel collo, ferite, zone infette o condisturbi della sensibilità, ed è con-troindicato in gravidanza e in pa-zienti portatori di pace – makers.La TENS è spesso parte di unastrategia di cura complessa: ècompito dello specialista indicaremodalità e caratteristiche della sti-molazione, anche per non incor-rere nell’assuefazione allo stimoloelettrico, con una perdita rapidadi efficacia.

I

Paolo MaricontiSpecialista in Anestesia e Farmacologia Esperto in Medicina del [email protected]

BLOCCARE IL DOLORED’IMPULSO

COME STAI?

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IL SESSUOLOGO

uanta confusione cheavete, cara Cristina,nell’affrontare una te-matica molto diffusa trale coppie, ovvero la dis-sincronia del desideriosessuale. Purtroppo, oper fortuna, ognuno dinoi ha una propria

spinta libidica che si attiva in circostanzediverse; c’è chi si sente più in vena almattino, chi alla sera, chi in vacanza, chinei periodi di stress, chi dopo una bellamangiata, chi dopo aver visto un film...Gli esempi sono interminabili e ci fannocomprendere come spesso una coppia,nel suo percorso, debba fare i conti piùcon le divergenze che non con le conver-genze. Certamente nel vostro caso la si-tuazione è particolarmente estremizzataperché da quanto mi dici la divergenzaè assoluta. Penso che questo sia dovutoalla vostra inesperienza pregressa cheprobabilmente ha caricato di aspettativeeccessive la vita sessuale dopo il matri-monio. È positivo che cerchiate di venirviincontro, è drammatico che non ci riu-sciate vivendo addirittura la cosa comesubìta quando l’iniziativa parte dall’altro.L’appetito vien mangiando e questo valeanche per la sessualità. Ovvero, venirsi

incontro non significa con-cedersi passivamente all’al-tro, ma rendersi disponibilia sfruttare l’eccitazione del-l’altro per attivare la propria.Non è certo con l’utilizzo difarmaci che potrete raggiun-gere l’intesa che vi manca.La soddisfazione sessuale vacostruita con calma, giornodopo giorno, evitando di con-frontarsi con modelli e ste-reotipi precostituiti che pos-sono spesso farci svalutare lenostre esperienze positive.Calatevi più nel ruolo del-l’esploratore che deve scopri-re ciò che gli sta intorno chenon in quello del viaggiatoreche deve seguire un percorsoprestabilito e ricordate cheimparare ad eccitarsi del pia-cere dell’altro non è un limi-te, ma una virtù.

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Dr. Roberto BernorioSpecialista in ginecologiaPsicoterapeutaSessuologo clinico

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Carissimo Dottore, ho un problema: io e miomarito, sposati da 6 mesi,arrivati entrambi verginial matrimonio, nonriusciamo a trovare unasincronia a livellosessuale, nel senso chequando lui è focoso ionon lo sono e viceversa;cerchiamo di venirciincontro ma alla fine unodei due deve subirel’esigenza dell’altro.Come possiamo risolverela questione? Esistonosostanze stimolanti o alcontrario calmanti?Oppure può suggerirciqualche situazione chepossa eccitare la fantasiadi entrambi? Cordiali saluti.

Cristina ‘72

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riginaria dell’America centro-meridionale,ne esistono più di 500 specie ma l’unicaspecie coltivata in Italia che sopporta il geloinvernale dei nostri climi è la ‘Passifloracaerulea’. Il nome del genere, adottato da

Linneo nel 1753 e che significa “fiore della passione”(dal latino passio=’passione’ e flos=’fiore’), gli fu attri-buito dai missionari Gesuiti nel 1610, per la somi-glianza di alcune parti della pianta con i simboli reli-giosi della passione di Cristo: i viticci, lafrusta con cui venne flagellato; i tre stili,i chiodi; gli stami, il martello; la rag-giera corollina, la corona di spine.La Passiflora veniva utilizzata conscopi terapeutici fin da tempi anti-chissimi. Ancora oggi è usata soprat-tutto per la sua attività sedativa come ri-medio per l’insonnia dovuta ad affaticamento,allo stress, alla depressione e a eccitazione cerebrale(per esempio in caso di studio intenso). Induce unsonno simile a quello fisiologico, senza causare né stor-dimento al risveglio, né assuefazione. È utile per con-trollare disturbi ansiosi, stati di eccitazione nervosa(quali angoscia, palpitazioni, disturbi della menopausa)e, grazie anche alla sua attività sulla muscolatura liscia,riduce gli spasmi gastrici e il colon irritabile di origine

nervosa. Uno studio clinico effettuato su pazienti condisturbi ansiosi ha dimostrato che la somministrazioneper un mese di estratto secco di Passiflora migliora si-gnificativamente il punteggio ottenuto nel test di Ha-milton (specifico per misurare l’ansia) nel 43% deisoggetti trattati, mentre ciò si verifica solo nel 25% deipazienti che ricevevano il placebo. D’altra parte, questapianta è utilizzata nell’industria alimentare e nella cu-cina tradizionale per conferire sapore ad alcuni ali-menti e bevande. I frutti di Passiflora sono molto ricchi

di vitamina C e di sali minerali; i fiori molto bellie sgargianti sbocciano in successione pertutta la bella stagione, attirano farfallee api, e in estate lasciano il posto a pic-cole bacche di forma ovale, commestibiliin alcune specie. Il “frutto della passio-ne” è abbastanza particolare, all’in-

terno della buccia coriacea delle baccheè contenuta una polpa non coesa, morbida, in cui an-negano i semi. A differenza di numerosi altri prodottinaturali di erboristeria, la Passiflora si caratterizza perdegli effetti davvero molto rapidi, se non addiritturaimmediati. Trattandosi di un prodotto naturale noncomporta controindicazioni, ad ogni modo non va maiutilizzato in modo eccessivo; la consulenza di un nu-trizionista, anzi, può certamente essere opportuna.

O

PASSIFLORA L.IL FIORE DELLA PASSIONEovvero

A cura di MARIKA DE BONIS

L’ERBARIO MAGICO

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AMICI A 4 ZAMPE

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QUANDO FIDO SI ANNOIAbbene sì, anche i cani si annoiano,soprattutto quando vengono a man-car loro adeguati stimoli mentali.

Quando ciò accade, quasi sempre è colpanostra: mantenerli mentalmente attivi edesporli costantemente a nuove situazioni èimportante tanto quanto portarli a passeggioe far fare loro dell’esercizio fisico. I primisintomi di tale stato possono essere diversi,come eccessiva sonnolenza, apatia, o lacontinua ricerca di stimoli da parte nostra,che però non arrivano. La noia nel nostroamico a quattro zampe è facilmente frain-tesa o sottovalutata, date le differenze dicomportamento tral’animale e noi esseriumani. Proprio comele persone, i cani siannoiano a causa del-la routine quotidiana.Mentre le personeche si annoiano pos-sono sedersi passiva-mente mentre aspet-tano che qualcosa ac-cada, i cani esprimo-no la loro irritazione in modi diversi, di-ventano ansiosi e possono sviluppare com-portamenti distruttivi come rosicchiare adestra e manca, scavare (sul letto, peresempio), ululare e abbaiare forte. Di frontea tali comportamenti aggressivi, molti pro-prietari temono che il loro cane stia diven-tando “cattivo” o stia sviluppando problemicomportamentali, quando in realtà questesue azioni sono solo un appello per averepiù attenzione e stimoli. Un cane che ma-stica le scarpe del suo proprietario, scavale aiuole del cortile o abbaia ad ogni per-sona che cammina per la casa non è cheun cane disperato. Come disperato è il canelasciato da solo a casa per troppe ore: grattale porte, rosicchia di tutto, butta in aria la

coperta della sua ce-sta, strappa i divanie i tappeti... insom-ma fa in modo che,al rientro dal lavoro,casa nostra sembriun campo da guerra.Dare al nostro piùfedele amico attività

impegnative e varie è la chiave per ridurreal minimo gli indesiderati comportamenti.Ad esempio i giocattoli per cani o ‘chewtoys’ gli danno la possibilità di rosicchiaresenza dover distruggere gli oggetti perso-nali. Non dimentichiamo, tuttavia, che lanoia si presenterà di nuovo se al nostro ca-ne verrà offerto lo stesso giocattolo ognigiorno, quindi è importante avere a dispo-sizione una varietà di forme e dimensioni.L’atteggiamento del padrone gioca un ruolofondamentale nel comportamento del suoamico a quattro zampe. Un cane a cui vienededicata adeguata attenzione e tempo perle passeggiate e l’esercizio fisico sarà uncane felice, e non dovrà rosicchiare i nostrimobili per sconfiggere la noia!

EA cura di GLORIA LANGE

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e luci delle case si accendono come stellegiù nella valle. Una ad una illuminano le ac-que del lago e i verdi prati. Avrete da pocostaccato la spina, vi sarete rigenerati solcando

le acque del lago di Achen su uno dei caratteristicibattelli o grazie ad una salutare passeggiata su unodei numerosi sentieri ben segnalati che attraversanoi boschi, alla ricerca di pregiati porcini. Al vostrorientro c’è tempo per una nuotata in una delle duepiscine, interna ed esterna, o avrete scelto una delletante saune: da provare quella al sale dell’Himalaya,ai fiori e quella gigante finlandese che dà sul giardino.Qui al Das Kronthaler (www.daskronthaler.com), unameta da sogno a meno di un’ora di automobile da In-nsbruck, ci si sente davvero coccolati: il personalestringe le mani degli ospiti al loro arrivo come se fos-sero vecchi amici, anticipa le necessità di ciascuno.Hotel da 99 camere, una moderna cappella per pic-cole cerimonie, sofisticato e al tempo stesso a misurad’uomo, integrato perfettamente nel paesaggio alpinocon gli esterni in legno, il Das Kronthaler è la desti-nazione ideale per chi ama lo sport, il relax e non sarinunciare al piacere della cucina, salda nelle manidi Michael Oberwalder. Cucina austriaca al passocoi tempi, presentata con la raffinatezza che si addiceal luogo, dove spiccano i piatti a base di pesce dilago. Colazione, pranzo, merenda e cena! E se ripe-terete in inverno, sappiate da subito che le piste dasci terminano praticamente in camera… Riposo autunnale anche in Alto Adige, una delle re-gioni europee più all’avanguardia nella ricettività al-berghiera. Ma con un occhio rivolto ai più piccoli edalle famiglie. L’hotel Schneeberg (www.schneeberg.it),in Val Ridanna a pochi minuti da Vipiteno, è infattipensato per i più piccoli e consente ai genitori di tra-scorrere vacanze in completo relax. La sua zona be-nessere di 6mila m2, completa di 16 saune, piscine,idromassaggi interni ed esterni si completa infatticon pedalò nel laghetto artificiale, tende indiane,scivoli d’acqua e tappeti a molla per la gioia dei piùpiccoli. Senza dimenticare che l’autunno è la stagioneideale per praticare la mountain bike e l’escursioni-smo assaporando il silenzio del bosco lungo i sentieri

L

A cura di RICCARDO LAGORIO

VIAGGIANDO OLTRECONFINETRA NATURA

E RELAX

In questa foto il lago di Achen; a destra: il parco acquatico delle Terme 3000;sotto: l’Hotel Das Kronthaler

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ANDATA E RITORNO

per raggiungere le malghe ancora soleggiate. A pochecentinaia di metri dall’hotel il bel Museo delle mi-niere è un’opportunità davvero singolare per cono-scere il faticoso mestiere dei minatori. Allo Schnee-berg hanno capito quanto sia un’importante e pre-ziosa opportunità prendersi una pausa con i propribambini concedendosi momenti di riposo in tran-quillità: l’hotel è unico nel suo genere e anche pio-niere della vacanza totalmente ecosostenibile. Perfare funzionare questa gigantesca macchina del-l’ospitalità allo Schneeberg hanno infatti realizzatoben due centrali: una per il teleriscaldamento ali-mentata con trucioli di legno in grado di riscaldaretutto il borgo, e un’altra centrale idroelettrica cheoffre riscaldamento ed energia elettrica a tutta lavalle. Un esempio molto concreto di come un hotelpossa andare oltre le mere logiche del profitto. Perchi invece desideri trascorrere un rigenerante pe-riodo in hotel termale, provvisto di centro benessere,una soluzione è l’Hotel Ajda (www.sava-hotels-re-sorts.com), immerso nel parco delle Terme 3000,

nella regione slovena di Prekmurje (letteralmente: aldi là del fiume Mura), ricca di caratteristiche risorsegastronomiche che vale la pena scoprire nelle nume-rose aziende agricole (olio di semi di zucca: www.koc-bek1929.com; vino: www.marof.eu; prosciutto affu-micato: www.kodila.si). Coccolati dall’acqua termo-minerale nera, unica al mondo, si hanno beneficisull’organismo migliorandone la circolazione, alle-viandone i dolori e la tensione nervosa. L’acqua delleTerme 3000 è infatti particolarmente efficace contrii disturbi alle articolazioni, utilizzata in concomitanzaal peloide, un fango curativo che riduce il gonfiorearticolare. Il variopinto mondo dei piaceri acquaticiè composto da oltre 25 piscine coperte e scoperte,scivoli, trampolini. Lungo i sentieri della pianurapannonica e delle incantate colline ci si può conce-dere a salutari scampagnate in bicicletta visitandogli affreschi della medievale chiesa di Selo, con piantacircolare, o la chiesa gotica dedicata a San Martinoa Martjanci. E alzare lo sguardo verso i nidi delle ci-cogne ascoltando il loro distintivo battito di becco.

Dall’alto in senso orario: locomotive a vapore sul lago di Achen;Murska Sobota; la piscina dell’HotelSchneeberg; il prosciutto affumicato

della Prekmurje

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VIAGGI NEL MONDO

ualche anno fa, nel 2009, è nata a Torinol’Associazione no-profit “Italia-Laos”, conlo scopo di promuovere e realizzare inter-venti a carattere umanitario, ma anche per

fare da trait d’union per scambi culturali e turisticitra l’Italia e il Laos. Obiettivo primario è l’adozionedi villaggi poverissimi del Laos, attraverso iniziativedi raccolta fondi. L’Associazione ha iniziato nel 2010adottando il villaggio di Ban Houey Thong, a 20 kmdalla vecchia capitale Luang Pra Bang. Grazie ai fon-di raccolti la vecchia scuola del villaggio è stata re-staurata e dotata del minimo indispensabile, banchi,cattedra e materiale scolastico. È attualmente in corsola ristrutturazione della BungKayong Primary School,in un distretto povero di Vientiane. Si sta inoltre la-vorando per raccogliere fondi per un progetto piùgrande, costruire una nuova scuola che potrà acco-gliere più di 200 studenti laotiani nella provincia diHoua Phan. Essa disporrà di quattro ampie classipiù un’aula per i laboratori artistico-manuali edun’aula per gli insegnanti. Altri progetti mirano acombattere la malnutrizione infantile, migliorare lascolarizzazione e la situazione sanitaria di alcunezone rurali del Laos. Fondatori e anime dell’Asso-ciazione sono Roberta Siciliano (Presidente) e Ro-

berto Cagnasso (Vice Presidente). «L’idea di darevita ad una organizzazione che potesse contribuiread un futuro migliore dei tanti piccoli laotiani incon-trati nei villaggi più poveri - spiega Roberta Siciliano- è nata dopo innumerevoli viaggi in quel meravi-glioso Paese del sud-est asiatico». «I laotiani – con-tinua la Presidente - possono essere fieri del loroPaese visto proprio qualche giorno fa, il 25 luglio, èstato votato il “Miglior Paese al mondo” durante lacerimonia annuale dei World Countries Awards, or-ganizzata per la prima volta in Laos in uno degli hotelpiù prestigiosi di Vientiane. Le persone laotiane sonostate votate “Le più belle del Pianeta”. Una notte daricordare per il popolo del Laos, che ha preso quasitutti i premi disponibili».

Q

Perché sostenere l’associazione Italia-Laos?• perchè il Laos finora non è stato considerato rispetto ad altriPaesi poveri del mondo;

• perché l’Associazione ha una sede in Laos ed è in grado diagire direttamente senza intermediari garantendo quindi chei fondi raccolti arrivino a destinazione senza “dispersioni”;

• perchè Italia-Laos ha rapporti di assoluta collaborazione conil Governo locale e tratta direttamente con i capi-villaggio.

ContattiAssociazione Italia-Laos

Via dell’Arsenale 42 – TorinoTel. 011 546441 - 334 8000705

www.italia-laos.org

Da sinistra: alcunibambini giocano su

un carretto; ilvillaggio Ban Houey;Roberta Siciliano;bambini a scuola

A cura di MONICA ROTA

AMARE IL LAOS

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