norme di riferimento per l’efficienza fisica del … · anno solare 1999. nelle considerazioni...

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Vigili del Fuoco: Soccorrere in sicurezza Roma 18-20 aprile 2002 NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL PERSONALE OPERATIVO VV.F. Lamberto Cignitti (Ispettore Ginnico-Sportivo del Servizio Ginnico Sportivo del C.N.VV.F.) INTRODUZIONE Nel 2001 è stato pubblicato il rapporto sugli infortuni professionali nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del 1999, da cui si evince che nell’anno preso in esame si sono registrati 2.320 infortuni tra i Vigili del Fuoco italiani, per un totale di 39.470 giorni complessivi di assenza dal lavoro. Calcolando un costo medio di £. 150.000 per un giorno di lavoro, si ottiene un aggravio di spesa di circa sei miliardi (!) di vecchie Lire per l’amministrazione, per il solo anno solare 1999. Nelle considerazioni conclusive del rapporto inoltre, si mette in risalto come “troppi infortuni mostrano una dinamica apparentemente banale (nello scendere dal mezzo…, nel correre per raggiungere il mezzo …, nello scendere le scale della sede …, e così via). Tale dato non può non far pensare ad una scarsa efficienza fisica .” (Ricci, Ravagnani, 2001). Questi dati ci inducono quindi a riflettere sul fatto che la relazione esistente tra efficienza fisica e prevenzione degli infortuni e dei traumi non sia un’idea così consolidata come si potrebbe pensare. In effetti, nonostante si siano fatti passi avanti negli ultimi anni, anche tra gli stessi addetti ai lavori vi sono coloro i quali non sono pienamente convinti che il mantenimento di un minimo grado di efficienza fisica per il Vigile del Fuoco sia indispensabile per prevenire gli infortuni e per garantire la sicurezza del moderno operatore del soccorso urgente in intervento. Noi riteniamo invece che un elevato grado di efficienza fisica sia conditio sine qua non per il Vigile del Fuoco il quale - anche e soprattutto nell’immaginario collettivo - evoca un’idea di forza fisica, di prontezza di riflessi, di resistenza alla fatica, di agilità e destrezza, nonché di persona dotata di elevato autocontrollo, di coraggio, di spirito di sacrificio ed abnegazione. Pertanto, uno degli obiettivi irrinunciabili nella formazione - permanente e ricorrente - degli operatori del soccorso urgente deve essere il raggiungimento (ed il mantenimento nel corso degli anni!) almeno di un sufficiente grado di efficienza fisica. E’ per tali motivi che una valutazione periodica, su vasta scala, del personale operativo VV. F. – in analogia a quanto avviene già in altri Paesi europei e non - non può prescindere dall’individuazione di specifiche norme di riferimento. SCOPO DELLA RICERCA Attraverso questo lavoro è stata sperimentata una modalità di trattamento ed elaborazione dei dati rilevati attraverso test di valutazione. Ciò al fine di individuare delle norme di riferimento per la valutazione dello stato di “fitness” (termine inglese tradotto in italiano come “efficienza fisica”) del personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL PERSONALE OPERATIVO VV.F 1

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Page 1: NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL … · anno solare 1999. Nelle considerazioni conclusive del rapporto inoltre, si mette in risalto ... capacità di compiere una

Vigili del Fuoco: Soccorrere in sicurezza Roma 18-20 aprile 2002

NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL

PERSONALE OPERATIVO VV.F.

Lamberto Cignitti (Ispettore Ginnico-Sportivo del Servizio Ginnico Sportivo del C.N.VV.F.)

INTRODUZIONE

Nel 2001 è stato pubblicato il rapporto sugli infortuni professionali nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del 1999, da cui si evince che nell’anno preso in esame si sono registrati 2.320 infortuni tra i Vigili del Fuoco italiani, per un totale di 39.470 giorni complessivi di assenza dal lavoro.

Calcolando un costo medio di £. 150.000 per un giorno di lavoro, si ottiene un aggravio di spesa di circa sei miliardi (!) di vecchie Lire per l’amministrazione, per il solo anno solare 1999. Nelle considerazioni conclusive del rapporto inoltre, si mette in risalto come “troppi infortuni mostrano una dinamica apparentemente banale (nello scendere dal mezzo…, nel correre per raggiungere il mezzo …, nello scendere le scale della sede …, e così via). Tale dato non può non far pensare ad una scarsa efficienza fisica.” (Ricci, Ravagnani, 2001). Questi dati ci inducono quindi a riflettere sul fatto che la relazione esistente tra efficienza fisica e prevenzione degli infortuni e dei traumi non sia un’idea così consolidata come si potrebbe pensare. In effetti, nonostante si siano fatti passi avanti negli ultimi anni, anche tra gli stessi addetti ai lavori vi sono coloro i quali non sono pienamente convinti che il mantenimento di un minimo grado di efficienza fisica per il Vigile del Fuoco sia indispensabile per prevenire gli infortuni e per garantire la sicurezza del moderno operatore del soccorso urgente in intervento.

Noi riteniamo invece che un elevato grado di efficienza fisica sia conditio sine qua non per il Vigile del Fuoco il quale - anche e soprattutto nell’immaginario collettivo - evoca un’idea di forza fisica, di prontezza di riflessi, di resistenza alla fatica, di agilità e destrezza, nonché di persona dotata di elevato autocontrollo, di coraggio, di spirito di sacrificio ed abnegazione.

Pertanto, uno degli obiettivi irrinunciabili nella formazione - permanente e ricorrente - degli operatori del soccorso urgente deve essere il raggiungimento (ed il mantenimento nel corso degli anni!) almeno di un sufficiente grado di efficienza fisica. E’ per tali motivi che una valutazione periodica, su vasta scala, del personale operativo VV. F. – in analogia a quanto avviene già in altri Paesi europei e non - non può prescindere dall’individuazione di specifiche norme di riferimento.

SCOPO DELLA RICERCA

Attraverso questo lavoro è stata sperimentata una modalità di trattamento ed elaborazione dei dati rilevati attraverso test di valutazione. Ciò al fine di individuare delle norme di riferimento per la valutazione dello stato di “fitness” (termine inglese tradotto in italiano come “efficienza fisica”) del personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL PERSONALE OPERATIVO VV.F 1

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L’elaborazione statistica è stata fatta sui dati rilevati somministrando una batteria di test di valutazione funzionale1 miranti a verificare il grado di efficienza fisica del campione preso in esame.

Il concetto di fitness contempla cinque componenti:

1. La forza muscolare; 2. La resistenza muscolare (o endurance muscolare); 3. La resistenza cardiorespiratoria (e quindi le componenti aerobiche della

resistenza e l’efficienza del sistema cardiocircolatorio); 4. La flessibilità; 5. La composizione corporea.

Ognuna di queste componenti ha un suo ruolo nel mantenimento del grado di efficienza fisica, e tutte dovrebbero essere periodicamente verificate attraverso test specifici. Nel nostro studio abbiamo utilizzato una batteria di test validati e già codificati (sistema Microfit, utilizzato per gli stessi scopi anche negli USA), integrandola, per le nostre specifiche esigenze, con altri comuni test da campo (cfr. con Materiali e Metodi).

L’analisi ed il trattamento dei dati ci ha permesso di elaborare delle norme di riferimento, da poter utilizzare per valutare il grado di efficienza fisica del personale operativo VV.F. (cfr. con Materiali e Metodi).

MATERIALI E METODI

Ad un campione di 134 Vigili del Fuoco dell’area operativa, in servizio presso i Comandi Provinciali di Sassari, Como e Lecco, [età compresa tra i 26 ed i 53 anni (età media = 39,6 ± 6,6; statura in cm = 174.1 ± 5,5; peso in kg = 78.5 ± 9,7; BMI (kg/m 2) = 25.9 ± 2.8), come riepilogato nella tabella n° 1 e nel grafico n° 1] (cfr. con Presentazione dei risultati),

M St. Dev

Age Heigth Weigth B.M.I.

years cm kg kg/m2

Mean 39,6 174,1 78,5 25,9Max Value 53,0 189,0 116,5 35,5

in Value 26,0 165,0 59,6 19,3. 6,6 5,5 9,7 2,8

TABELLA 1 Ripartizione del campione per età

28%

25%

47%

37 VV. F. (fino ai 35 anni) = 28% 64 VV. F. (dai 36 ai 45 anni) = 47% 33 VV. F. (oltre i 45 anni) = 25%

GRAFICO n° 1

sono stati somministrati i test di valutazione funzionale previsti dal sistema computerizzato “Microfit”, rilevando i seguenti parametri: 1) Pressione arteriosa e frequenza cardiaca; 2) Peso corporeo; 1 La valutazione funzionale è il complesso delle tecniche di misurazione dell’efficienza fisica, intesa generalmente come capacità di compiere una determinata prova di lavoro che richiede uno sforzo muscolare in cui siano di importanza prevalente la velocità e la resistenza al carico (Dal Monte, 1983).

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3) Percentuale massa grassa (tramite plicometria, effettuata con “Plicometro digitale”); 4) Forza dei muscoli flessori degli arti superiori (tramite dinamometria); 5) Flessibilità del busto (Sit&Reach, tramite “Flessometro elettronico”). Gli altri test somministrati al campione in questione sono stati i seguenti: 6) “I.R.I. test” (Indice Rapido d’Idoneità, per la valutazione dell’efficienza del sistema

cardio-respiratorio); 7) Valutazione della “endurance muscolare” (o forza resistente) dei seguenti distretti

muscolari: 7a) addominali (tramite il numero massimo di ripetizioni in un minuto dell’esercizio

denominato “Sit-up”, eseguito su apposita panca per addominali); 7b) estensori arti inferiori (tramite il numero massimo di ripetizioni in un minuto

dell’esercizio denominato “Mezzo squat”, eseguito al multipower con un carico pari al 50% del peso corporeo);

7c) estensori arti superiori (tramite il numero massimo di ripetizioni in un minuto dell’esercizio denominato “Bench press”, eseguito al multipower con un carico pari al 50% del peso corporeo).

Per il protocollo dei vari test utilizzati, si rimanda alla letteratura specifica in

bibliografia. I dati - rilevati sulla totalità del campione, composto da 134 soggetti - sono stati

riportati su un foglio elettronico, trattati ed elaborati (utilizzando il software Excel ’97 per Windows) al fine di ottenere per ogni parametro:

- valore massimo e valore minimo (e relativo campo di variazione); - valori medi e deviazioni standard; - valori mediani; - tabelle quartili. - tabelle percentili.

La stessa elaborazione è stata inoltre fatta suddividendo il campione per fasce d’età.

Riteniamo che, mentre per i parametri relativi alla statistica descrittiva non sia necessaria alcuna spiegazione, una precisazione ed un minimo approfondimento meritano le tabelle quartili e percentili. Esse rappresentano uno strumento statistico attraverso il quale si può “procedere all’interpretazione dei valori per ciascun singolo individuo poiché ci informa della sua posizione relativa tra altri soggetti con caratteristiche omogenee” (Madella, 1986). In pratica ci permettono di confrontare i risultati di determinati test, collocandoli in una scala di valori percentuali, per cui - confrontando un qualsiasi risultato con la tabella dei percentili – si ha immediatamente l’idea di come si pone il soggetto in esame nell’ambito del campione esaminato.

La differenza tra i due tipi di tabelle consiste solo nell’accuratezza della discriminazione: mentre utilizzando i quartili (che rappresentano una semplificazione dei percentili) noi otteniamo come riferimenti cinque valori (lo 0 % - che corrisponde al valore minimo – il 25 %, il 50 % - che corrisponde al valore medio – il 75 % ed il 100 % - cioè il valore massimo), con le tabelle percentili da noi elaborate abbiamo tutti i valori corrispondenti al 1°, 5°, 10°, 20°, 30°, 40°, 50°, 60°, 70°, 80°, 90°, 95° e 99° percentile.

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PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

I risultati ottenuti vengono illustrati con l’ausilio di tabelle e grafici. Per una più facile lettura ed una immediata comprensione è utile precisare che:

- nella prima riga di tutte le tabelle – alla voce “Numero Soggetti” – è riportato il numero effettivo dei soggetti ai quali sono stati somministrati i diversi test. Ciò in quanto alcuni soggetti non hanno potuto, per varie ragioni, effettuare alcune tra le prove;

- nelle prime tre colonne possiamo leggere i dati relativi rispettivamente ad età,

statura (in cm) e peso (in kg);

- nella quarta sono riportati i valori del B.M.I. (Body Mass Index, indice che si ottiene da: kg/m2);

- nella quinta abbiamo la stima della percentuale di grasso corporeo (effettuata,

come da protocollo MicroFit, tramite rilevazione delle pliche a livello pettorale, addominale e sul quadricipite femorale, American College of Sports Medicine, 1995);

- nella sesta ci sono i dati relativi alla forza di tipo isometrico , espressa in kg

(rilevata tramite dinamometria, con il protocollo MicroFit, American College of Sports Medicine, 1995), del muscolo bicipite brachiale;

- nella settima abbiamo i risultati della flessibilità del busto (Sit&Reach, tramite

“Flessometro elettronico”, secondo il protocollo MicroFit, American College of Sports Medicine, 1995), precisando che sono espressi in centimetri e considerando che - per evitare punteggi negativi – convenzionalmente si è stabilito di attribuire il valore 40 in corrispondenza della linea dei piedi;

- nell’ottava, nona e decima colonna possiamo leggere i dati relativi alla capacità

di forza resistente rispettivamente degli addominali, agli arti superiori ed agli arti inferiori (numero di ripetizioni effettuate in un minuto, cfr. con Materiali e Metodi);

- nell’undicesima ed ultima colonna sono riportati i dati relativi all’I.R.I. Test (cfr.

con Materiali e Metodi), e precisamente il numero delle pulsazioni rilevate tra il 60° ed il 90° secondo dal termine della prova.

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Nella tabella n° 2 abbiamo il riepilogo della statistica descrittiva, relativa alla totalità del campione (134 soggetti) e suddivisa per fasce d’età: fino a 35 anni (37 soggetti); da 36 a 45 anni (64 soggetti); oltre 45 anni (33 soggetti);

TABELLA n° 2

Numero Soggetti 134 134 134 134 131 130 133 132 129 124 132

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

VALORE MASSIMO 53,0 189,0 116,5 35,5 34,6 57,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

VALORE MINIMO 26,0 165,0 59,6 19,3 5,7 19,0 7,0 5,0 1,0 4,0 32,0

VALORE MEDIO 39,6 174,1 78,5 25,9 20,1 41,5 41,6 20,7 13,1 36,5 59,4

DEV.STANDARD 6,6 5,5 9,7 2,8 6,5 7,4 9,2 8,2 7,1 11,2 9,8MEDIANA 40,0 173,0 77,9 25,6 19,9 42,0 42,0 20,0 13,0 36,0 60,0

Numero Soggetti 37 37 37 37 37 37 37 37 36 35 37

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

VALORE MASSIMO 35,0 187,0 95,7 30,2 33,3 55,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

VALORE MINIMO 26,0 166,0 59,6 19,3 5,7 22,7 28,0 9,0 5,0 20,0 36,0

VALORE MEDIO 31,6 175,6 76,7 24,8 16,5 42,3 44,4 25,0 16,9 40,7 60,0

DEV.STANDARD 2,7 5,3 9,0 2,6 6,8 7,9 8,1 9,1 7,2 12,0 10,3MEDIANA 31,0 175,0 76,2 25,0 16,2 43,0 44,0 25,0 17,0 40,0 61,0

Numero Soggetti 64 64 64 64 62 62 63 63 62 59 63

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

VALORE MASSIMO 45,0 189,0 116,5 35,5 34,6 57,0 63,0 37,0 31,0 61,0 80,0VALORE MINIMO 36,0 165,0 65,0 21,6 8,9 19,0 18,0 5,0 1,0 4,0 32,0VALORE MEDIO 39,9 174,5 80,0 26,2 20,5 42,0 41,1 19,3 12,5 36,1 58,8DEV.STANDARD 2,8 5,6 11,2 3,1 6,2 7,5 9,5 7,3 6,8 10,3 9,1MEDIANA 40,0 174,0 79,0 25,9 20,0 43,5 42,0 19,0 12,5 37,0 60,0

Numero Soggetti 33 33 33 33 32 31 33 32 31 30 32

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

VALORE MASSIMO 53,0 180,0 90,5 30,9 32,1 50,0 57,0 33,0 20,0 60,0 79,0VALORE MINIMO 46,0 165,0 63,1 22,9 12,4 20,0 7,0 5,0 1,0 15,0 40,0VALORE MEDIO 48,2 171,4 77,5 26,4 23,3 39,5 39,6 18,7 10,2 32,4 59,8DEV.STANDARD 2,1 4,4 6,8 2,0 4,5 6,3 9,4 7,2 5,5 10,5 10,8MEDIANA 47,0 170,0 77,9 25,8 23,4 40,0 42,0 17,5 10,0 31,0 61,0

Statistica Descrittiva (Su 64 soggetti dai 36 ai 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Statistica Descrittiva (Su 33 soggetti oltre i 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Riepilogo Statistica Descrittiva (Su un totale di 134 soggetti dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Statistica Descrittiva (Su 37 soggetti fino ai 35 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

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la tabella n° 3 illustra le tabelle dei quartili, sempre elaborate sia sul totale che per fasce d’età;

TABELLA n° 3

Numero Soggetti 134 134 134 134 131 130 133 132 129 124 132

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

0 = Val. Min 26,0 165,0 59,6 19,3 5,7 19,0 7,0 5,0 1,0 4,0 32,0

1 = 25% 35,0 170,0 71,2 24,1 16,2 37,3 36,0 15,0 9,0 30,0 54,0

2 = 50% (Mediana) 40,0 173,0 77,9 25,6 19,9 42,0 42,0 20,0 13,0 36,0 60,0

3 = 75% 45,0 178,0 85,0 27,5 24,4 46,0 47,0 27,0 17,0 43,0 65,34 = 100% (Val. Max) 53,0 189,0 116,5 35,5 34,6 57,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

Numero Soggetti 37 37 37 37 37 37 37 37 36 35 37

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

0 = Val. Min 26,0 166,0 59,6 19,3 5,7 22,7 28,0 9,0 5,0 20,0 36,0

1 = 25% 30,0 171,0 69,9 23,5 11,5 38,0 38,0 20,0 11,5 30,5 56,0

2 = 50% (Mediana) 31,0 175,0 76,2 25,0 16,2 43,0 44,0 25,0 17,0 40,0 61,0

3 = 75% 34,0 180,0 82,7 26,5 19,7 47,0 50,0 30,0 21,0 49,5 65,04 = 100% (Val. Max) 35,0 187,0 95,7 30,2 33,3 55,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

Numero Soggetti 64 64 64 64 62 62 63 63 62 59 63

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

0 = Val. Min 36,0 165,0 65,2 21,7 8,9 26,0 22,0 5,0 2,0 4,0 32,01 = 25% 36,0 170,0 73,3 24,1 14,9 41,0 36,0 16,0 8,0 32,5 57,02 = 50% (Mediana) 38,0 174,0 78,2 26,2 19,6 44,0 44,0 20,0 13,0 36,0 62,03 = 75% 39,0 178,0 85,0 28,0 27,3 47,0 48,0 25,0 16,0 40,0 66,04 = 100% (Val. Max) 40,0 186,0 103,6 34,2 34,6 54,0 63,0 33,0 31,0 61,0 80,0

Numero Soggetti 33 33 33 33 32 31 33 32 31 30 32

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

0 = Val. Min 46,0 165,0 63,1 22,9 12,4 20,0 7,0 5,0 1,0 15,0 40,01 = 25% 47,0 168,0 72,8 24,8 20,8 36,5 35,0 13,0 5,5 26,3 52,02 = 50% (Mediana) 47,0 170,0 77,9 25,8 23,4 40,0 42,0 17,5 10,0 31,0 61,03 = 75% 49,0 174,0 81,4 27,4 26,2 44,0 44,0 23,5 15,0 38,0 68,34 = 100% (Val. Max) 53,0 180,0 90,5 30,9 32,1 50,0 57,0 33,0 20,0 60,0 79,0

Tabella dei Quartili(Su 37 soggetti fino ai 35 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Tabella dei Quartili(Su un totale di 134 soggetti dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Tabella dei Quartili(Su 33 soggetti oltre i 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Tabella dei Quartili(Su 64 soggetti dai 36 ai 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

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la tabella n° 4 comprende in realtà le prime due tabelle dei percentili: una elaborata sui risultati della totalità del campione ed una per la fascia d’età fino ai 35 anni;

TABELLA n° 4

134 134 134 134 131 130 133 132 129 124 132

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

1 27,3 165,0 60,9 20,2 6,0 20,8 18,6 5,0 1,0 11,9 37,2

5 29,0 166,0 65,3 21,7 9,2 28,5 27,6 9,0 3,0 19,2 42,6

10 31,0 168,0 66,5 22,9 11,3 32,0 31,0 10,0 5,0 20,6 44,1

20 34,0 170,0 69,7 23,7 13,9 35,0 35,0 13,2 7,0 29,6 50,0

30 36,0 170,0 72,9 24,2 16,9 39,0 37,6 16,0 10,0 31,0 56,0

40 38,0 172,0 75,0 25,0 18,9 41,0 41,0 18,0 10,0 35,0 58,0

50 40,0 173,0 77,9 25,6 19,9 42,0 42,0 20,0 13,0 36,0 60,0

60 41,0 175,0 80,1 26,3 21,6 44,0 44,0 22,0 15,0 38,8 62,6

70 44,0 178,0 82,7 27,3 23,2 45,0 45,0 25,0 16,0 40,0 64,7

80 46,0 180,0 86,5 28,0 25,9 47,0 48,6 28,0 18,0 45,0 67,0

90 48,7 181,0 90,3 29,1 28,8 50,0 53,0 30,0 21,0 50,0 70,0

95 49,4 183,0 93,9 30,5 30,2 53,0 55,0 33,0 27,0 54,0 74,5

99 52,7 186,7 107,0 33,7 32,9 55,0 61,4 43,0 30,7 60,8 80,0

100 53,0 189,0 116,5 35,5 34,6 57,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

37 37 37 37 37 37 37 37 36 35 37

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

1 26,4 166,4 59,7 19,6 5,8 23,5 29,1 9,0 5,0 21,7 37,4

5 27,8 167,8 62,7 20,5 6,1 27,4 32,6 9,8 5,8 25,0 41,6

10 28,0 170,0 65,9 21,2 7,5 32,6 35,6 13,2 9,0 27,4 46,4

20 29,0 170,2 68,9 22,8 10,8 37,0 38,0 19,2 10,0 30,0 54,4

30 30,0 172,0 71,1 23,8 13,1 40,6 38,8 20,0 12,5 31,2 56,8

40 31,0 173,4 73,6 24,3 14,0 42,0 43,0 21,2 15,0 35,0 58,0

50 31,0 175,0 76,2 25,0 16,2 43,0 44,0 25,0 17,0 40,0 61,0

60 33,0 178,0 79,3 25,4 18,7 45,6 45,0 27,0 17,0 43,8 62,0

70 34,0 179,0 82,1 26,0 19,4 46,0 48,2 28,2 20,0 47,8 63,2

80 34,0 180,0 86,4 27,3 21,5 47,0 51,0 31,6 21,0 50,4 65,0

90 35,0 181,8 87,5 27,9 24,8 52,4 54,0 36,4 27,0 54,0 70,8

95 35,0 183,6 88,3 28,9 26,9 54,2 55,4 43,0 27,0 58,6 80,0

99 35,0 186,6 93,8 29,8 32,1 55,0 63,4 43,6 33,5 69,2 81,9

100 35,0 187,0 95,7 30,2 33,3 55,0 67,0 44,0 37,0 74,0 83,0

ottim

o

Tabella dei Percentili (Su un totale di 134 soggetti dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Tabella dei Percentili (Su 37 soggetti fino ai 35 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

medio

buon

o

molto

scarso

scars

o

Numero Soggetti

Giudizio Percentili

ottim

o

molto

scars

o

scars

o

medio

buon

o

Giudizio Percentili

Numero Soggetti

7

Page 8: NORME DI RIFERIMENTO PER L’EFFICIENZA FISICA DEL … · anno solare 1999. Nelle considerazioni conclusive del rapporto inoltre, si mette in risalto ... capacità di compiere una

nella tabella n° 5 abbiamo le tabelle dei percentili delle altre due fasce d’età: dai 36 ai 45 anni ed oltre i 45 anni.

TABELLA n° 5

64 64 64 64 62 62 63 63 62 59 63

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

1 36,0 165,0 65,1 21,7 9,5 23,3 19,2 5,0 1,6 8,1 38,8

5 36,0 167,0 65,8 22,7 10,6 29,0 25,2 8,2 3,1 18,6 43,1

10 36,0 168,0 66,5 23,0 11,9 32,0 29,2 10,0 5,0 21,6 45,2

20 37,0 170,0 69,4 23,5 15,7 35,0 33,0 13,0 6,2 31,2 50,0

30 38,0 170,0 73,7 24,1 17,6 40,3 35,6 15,6 9,0 33,0 55,0

40 39,0 172,0 75,8 24,8 19,0 42,0 40,0 17,0 10,0 35,0 58,0

50 40,0 174,0 79,0 25,9 20,0 43,5 42,0 19,0 12,5 37,0 60,0

60 40,0 175,0 81,8 26,9 21,6 44,6 44,0 20,0 14,0 38,8 62,0

70 41,0 178,0 84,6 27,5 22,9 45,2 46,4 23,4 15,0 40,0 63,0

80 43,0 180,0 88,8 28,0 27,3 47,8 48,0 25,6 16,8 43,4 67,0

90 44,0 181,7 93,5 29,3 28,9 50,5 51,8 28,8 19,9 46,0 68,8

95 44,9 185,6 99,6 32,7 31,1 53,0 55,0 30,9 26,9 48,6 70,9

99 45,0 187,1 111,6 34,7 33,1 55,2 59,9 34,5 30,4 59,8 77,5

100 45,0 189,0 116,5 35,5 34,6 57,0 63,0 37,0 31,0 61,0 80,0

33 33 33 33 32 31 33 32 31 30 32

Età Statura Peso B.M.I. % Dinam. Sit & SIT-UP Bench 1/2 I.R.I.anni cm kg kg/m2 Grasso Bicipiti Reach Addom. Press Squat Test

1 46,0 165,0 64,1 23,2 13,7 23,3 12,4 6,2 1,0 15,0 40,3

5 46,0 165,0 66,9 23,8 16,8 31,5 27,6 9,6 1,5 15,5 41,6

10 46,0 166,2 68,3 24,4 17,5 32,0 31,2 10,1 3,0 19,6 43,1

20 46,4 168,0 71,9 24,7 20,0 36,0 32,4 13,0 4,0 24,0 49,0

30 47,0 169,2 73,6 25,0 21,1 38,0 36,0 14,0 7,0 29,1 54,9

40 47,0 170,0 76,1 25,3 21,8 39,0 40,4 15,4 10,0 30,0 60,0

50 47,0 170,0 77,9 25,8 23,4 40,0 42,0 17,5 10,0 31,0 61,0

60 49,0 171,2 78,6 26,9 24,4 40,0 43,0 20,0 12,0 36,0 64,0

70 49,0 173,4 80,0 27,3 25,8 41,0 43,0 21,7 15,0 37,3 66,7

80 49,6 175,8 85,4 28,0 27,0 45,0 44,6 26,6 15,0 39,0 69,0

90 51,0 178,0 86,6 29,5 29,1 46,0 49,8 29,8 16,0 44,1 70,0

95 52,4 178,8 87,3 29,9 29,8 49,5 53,8 30,0 17,5 48,3 74,5

99 53,0 180,0 89,6 30,6 31,5 50,0 56,4 32,1 19,4 57,4 77,8

100 53,0 180,0 90,5 30,9 32,1 50,0 57,0 33,0 20,0 60,0 79,0

ottim

o

Tabella dei Percentili (Su 64 soggetti dai 36 ai 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

Tabella dei Percentili (Su 33 soggetti oltre i 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco).

scars

o

medio

buon

o

ottim

o

medio

buon

o

molto

scars

o

scars

o

Numero Soggetti

Giudizio Percentili

molto

scars

o

Giudizio Percentili

Numero Soggetti

8

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Con il grafico n° 1 (già proposto a pag. 3) illustriamo la ripartizione del campione secondo l’età dei soggetti. Su 134 soggetti testati:

- 37 (pari al 28%) hanno un’età inferiore o pari a 35 anni;

- 64 (pari al 47%) hanno un’età compresa tra i 36 ed i 45 anni;

- 33 (pari al 25%) hanno un’età superiore ai 45 anni.

GRAFICO n° 1

Ripartizione del campione per età

28%

25%

47%

37 VV. F. (fino ai 35 anni) = 28% 64 VV. F. (dai 36 ai 45 anni) = 47% 33 VV. F. (oltre i 45 anni) = 25%

Attraverso il grafico n° 2 abbiamo rappresentato il campione classificandolo in base al Body Mass Index, in base ai criteri riportati nella tabella n° 6:

GRAFICO n° 2

Classificazione per Body Mass Index

34%

60%

6%

45 Normale = 34%81 Sovrappeso = 60%8 Obesità media = 6%

9

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TABELLA n° 6

BODY MASS INDEX - B.M.I.o INDICE DI MASSA CORPOREA (I.M.C.) =

peso (in kg) / statura 2(in m)

Femmine Maschi B.M.I. /I.M.C.DA 18,5 A 23,0 DA 19,5 A 24,5 NORMALEDA 23,1 A 28,0 DA 24,5 A 30,0 SOVRAPPESODA 28,1 A 40,0 DA 30,1 A 40,0 OBESITA' MEDIAVALORI > DI 40,0 VALORI > DI 40,0 OBESITA' GRAVEVALORI < DI 17,5 VALORI < DI 17,5 SOTTOPESORiferimento Bibliografico: 1) ACSM'S Guidelines 1995, pp. 58-59

Da quanto illustrato nel grafico n° 2 (pag. 10) risulta che:

- il 60% dei soggetti (81 su 134) è in sovrappeso; - il 34% dei soggetti (45 su 134) ha un peso considerato nella norma; - il 6% dei soggetti (8 su 134) è classificato come mediamente obeso.

Il grafico n° 3 illustra la classificazione del campione in base ai risultati ottenuti nell’I.R.I. Test, che – ricordiamo - valuta l’efficienza dell’apparato cardio-respiratorio.

GRAFICO n° 3 Tale classificazione è stata fatta in base alla tabella n° 7 : 47 In

1%2%

23%

38%

36%

1 Ottimo = 1%3 Buono = 2%30 Discreto = 23%51 Sufficiente = 38%

sufficiente = 36%

Classificazione per IRI Test

10

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TABELLA n° 7

n° di pulsazioni, al termine del test, dal 60° al 90° sec.

Grado di efficienza dell'apparato cardio-circolatorio

da 25 a 32 OTTIMOda 33 a 40 BUONOda 41 a 54 DISCRETOda 55 a 65 SUFFICIENTEda 66 in poi INSUFFICIENTE

I.R.I. TEST (3 minuti, 50 cm)

Riferimento Bibliografico: 1) Pigozzi F., Parisi A. "Manuale di medicina dello sport", Ed. Universo, Roma 1995

Da ciò ne consegue che: - il 38% (51 su 134) viene classificato sufficiente, specificando però che su 51, 12

soggetti non hanno completato la prova (cfr. con Analisi e discussione); - il 36% (47 su 134) viene classificato insufficiente, specificando però che su 47, 28

soggetti non hanno completato la prova (cfr. con Analisi e discussione); - il 23% (30 su 134) viene classificato discreto, specificando però che su 30, 6

soggetti non hanno completato la prova (cfr. con Analisi e discussione);

- il 2% (3 su 134) viene classificato buono;

- l’1% (1 su 134) viene classificato ottimo.

ANALISI E DISCUSSIONE:

Lo scopo prefissato di questo studio consisteva nella sperimentazione di una modalità di trattamento ed elaborazione dei dati rilevati attraverso test di valutazione, al fine di

11

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individuare delle norme di riferimento per la valutazione dello stato di efficienza fisica del personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Riteniamo che - pur riconoscendo i limiti di tale studio legati prevalentemente all’esiguità del campione rispetto ad una popolazione tanto vasta (circa 26.000 unità nel 1999, Ricci, Ravagnani, 2001) – l’obiettivo sia stato raggiunto. Questo poiché, attraverso le tabelle riepilogative della statistica descrittiva, le tabelle dei quartili e le tabelle dei percentili, risulta oggi possibile somministrare dei test di valutazione funzionale al personale operativo e comparare i risultati con delle norme di riferimento non generiche, ma specifiche dei Vigili del Fuoco italiani, aggiornate allo stato attuale.

In particolare vorremmo soffermarci sulla possibilità – che ci viene data appunto dalle tabelle n° 4 e n° 5 relative alla distribuzione percentile dei risultati (cfr. con Presentazione dei risultati) - di ottenere immediatamente una valutazione circa lo stato di efficienza fisica: difatti semplicemente confrontando il risultato di un test con l’apposita tabella di riferimento, il diretto interessato potrà ottenere la sua classificazione nell’ambito del gruppo omogeneo.

Chiaramente ci ripromettiamo, in un prossimo futuro, di estendere lo studio ad un campione più numeroso e – conseguentemente – più rappresentativo (cfr. con Conclusioni), al fine di ottenere norme di riferimento sempre più aderenti alla realtà indagata, da aggiornare periodicamente .

Comunque, avendo a disposizione i dati relativi allo stato di efficienza fisica di 134

Vigili del Fuoco operativi, al di là dello scopo principale del nostro lavoro, abbiamo

analizzato e confrontato i risultati da noi ottenuti tramite elaborazione, con quanto disponibile

in letteratura. Precisando che, come già accennato, la batteria di test somministrata è stata

adattata alle nostre specifiche esigenze, solo alcuni dei dati possono essere comparati con le

norme dell’A.C.S.M. (American College of Sports Medicine, 1995), con i dati ISTAT (1999)

e con le norme contenute nel testo “Forma e salute. Manuale dell’istruttore di educazione

fisica” (Howley E.T., Franks B. Don, 1995). Ciò ci ha consentito di fare le seguenti

osservazioni e riflessioni:

1) il dato relativo al B.M.I. (il 60% del campione esaminato è in sovrappeso, cfr. con

Presentazione dei risultati), se confrontato con i dati della popolazione italiana, secondo i quali (dati ISTAT, 1999) “solo” il 41,8% di adulti maschi è in sovrappeso, potrebbe risultare in qualche misura allarmante (grafico n° 4).

GRAFICO n° 4

12

6030

40

50

60

Percentuale di classificati "SOVRAPPESO" (in base al Body Mass Index)

VV. F.

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Ciò pur considerando che il B.M.I. ha i suoi limiti in quanto, non tenendo in considerazione la composizione corporea ma utilizzando come parametri solo statura e peso, è un indice di tipo quantitativo e non qualitativo. In pratica con questo indice potrebbero risultare in sovrappeso due persone - entrambe alte 1,80 m per 100 kg di peso - ma strutturalmente del tutto diverse, come possono essere ad esempio un atleta tutto muscoli ed un sedentario ipotonico!;

2) in base alla stima della percentuale di grasso invece (effettuata, come da protocollo

MicroFit, tramite rilevazione delle pliche a livello pettorale, addominale e sul quadricipite femorale, American College of Sports Medicine, 1995), i risultati ci dicono che i valori medi sono rispettivamente: 20,1±6,5 sulla totalità del campione;16,5±6,8 fino ai 35 anni; 20,5±6,2 per quelli tra i 36 ed i 45 anni; 23,3±4,5 per la classe oltre i 45 anni (grafico n° 5).

GRAFICO n° 5

13

VV. F. % Grasso corporeo

20,116,5

20,523,3

5

10

15

20

25

30

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Tali valori - oltre a confermare la tendenza fisiologica per la quale c’è un incremento di

tessuto adiposo con l’avanzare dell’età - se paragonati con i dati della tabella n° 8 (parametri relativi alla popolazione adulta americana) portano alla conclusione che solo alcuni – in considerazione della deviazione standard - tra i nostri giovani VV. F. (età fino ai 35 anni) potrebbero essere classificati come “soggetti allenati”, mentre tutti gli altri verrebbero classificati tra i soggetti con “problemi borderline” ed i “soggetti obesi”.;

TABELLA n° 8

Grasso essenziale

Atleti Soggetti allenati

14

Flessibilità

41,6 44,4 41,1 39,620

30

40

50

60

3) considerando i dati sulla flessibilità (test Sit&Reach effettuato, come da protocollo

MicroFit, con il flessometro elettronico fornito dal costruttore), i risultati (grafico n° 6) ci dicono che i valori medi - espressi in cm, (cfr. con Presentazione dei risultati) - sono rispettivamente: cm 41,6±9,2 sulla totalità del campione; cm 44,4±8,1 fino ai 35 anni; cm 41,1±9,5 per quelli tra i 36 ed i 45 anni; cm 39,6±9,4 per la classe oltre i 45 anni.

f

PERCENTUALE DI MASSA GRASSA CORPOREA (popolazione adulta americana)

Femmine Maschi% di grasso % di grasso

da 10,0 a 12,0 da 2,0 a 4,0Atleti di resistenza da 14,0 a 16,0 da 6,0 a 8,0

da 17,0 a 20,0 da 10,0 a 13,0da 21,0 a 24,0 da 14,0 a 17,0

Problemi borderline da 25,0 a 29,0 da 18,0 a 22,0Soggetti obesi da 30,0 in su da 23,0 in su

Classificazione

MODIFICATA da: E.T. Howley, B. Don Franks – Forma e salute. Manuale dell’istruttore di educazione isica – Editoriale Grasso, Bologna, 1995, p. 74

GRAFICO n° 6

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Anche in questo caso la tendenza che si rileva è quella di una progressiva perdita di flessibilità in funzione dell’età. Inoltre confrontando i nostri dati con quelli della tabella n° 9 (relativi ad un campione di popolazione adulta americana) possiamo rilevare che – limitandoci al solo valore medio - la flessibilità dei nostri Vigili del Fuoco risulta essere migliore rispetto ai pari età adulti americani, per considerando la non perfetta sovrapponibilità delle classi di età, perla scelta di differenti criteri di classificazione.

TABELLA n° 9

Classi di età Valori medi in cmda 20 a 29 anni 44,5da 30 a 39 anni 41,9da 40 a 49 anni 38,9da 50 a 59 anni 36,8

Dati tratti da: ACSM'S Guidelines 1995.

Flessibilità (maschi adulti americani)

4) Per quel che concerne l’efficienza dell’apparato cardio - circolatorio e respiratorio, e quindi

in base alla classificazione per IRI Test che riproponiamo di seguito (cfr. grafico n° 3, a pag. 11) dobbiamo evidenziare che (cfr. con Presentazione dei risultati):

15

1%2%

23%

38%

36%

1 Ottimo = 1%3 Buono = 2%30 Discreto = 23%51 Sufficiente = 38%47 Insufficiente = 36%

Classificazione per IRI Test

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- la percentuale degli insufficienti è troppo elevata (il 36% - 47 su 134), ed inoltre tra questi ben 28 su 47 (quasi il 60%!) non hanno completato la prova, cioè si sono fermati prima dei tre minuti previsti. Ciò sta quindi ad indicare che il loro risultato è ancora peggiore;

- anche tra coloro i quali sono stati classificati come sufficienti (il 38% - 51 su 134),

ve ne sono 12 su 51 (il 23,5%) che non hanno completato la prova. Tali soggetti quindi potrebbero essere collocati tra gli insufficienti, portandone così il numero a 59 (su 134) e cioè - esprimendo il dato in percentuale - al 44%;

- per completezza di informazione rileviamo che tra anche i discreti (il 23% - 30 su

134), 6 soggetti su 30 (il 20%) non hanno completato la prova, e potrebbero quindi essere classificati sufficienti, portandone così il numero a 57 (su 134) e cioè al 42,5%.

5) Per quanto riguarda infine la capacità di forza resistente (o endurance muscolare, cfr. con

Materiali e Metodi) dei distretti muscolari presi in esame addominali (Sit-up), estensori arti inferiori (Mezzo squat, con carico pari al 50% del peso corporeo) ed estensori arti superiori (Bench press, con un carico pari al 50% del peso corporeo), possiamo confrontare con i dati dell’ACSM solo i risultati del Sit-Up, non avendo per gli altri due test altri dati a cui fare riferimento, per cui ci limitiamo a fare alcune osservazioni che scaturiscono dall’analisi dei dati contenuti nella tabella n° 10:

TABELLA n° 10

16

Numero Soggetti 132 129 124 Numero Soggetti 63 62 59

SIT-UP Bench 1/2 SIT-UP Bench 1/2Addom. Press Squat Addom. Press Squat

VALORE MASSIMO 44,0 37,0 74,0 VALORE MASSIMO 37,0 31,0 61,0

VALORE MINIMO 5,0 1,0 4,0 VALORE MINIMO 5,0 1,0 4,0

VALORE MEDIO 20,7 13,1 36,5 VALORE MEDIO 19,3 12,5 36,1

DEV.STANDARD 8,2 7,1 11,2 DEV.STANDARD 7,3 6,8 10,3MEDIANA 20,0 13,0 36,0 MEDIANA 19,0 12,5 37,0

Numero Soggetti 37 36 35 Numero Soggetti 32 31 30

SIT-UP Bench 1/2 SIT-UP Bench 1/2Addom. Press Squat Addom. Press Squat

VALORE MASSIMO 44,0 37,0 74,0 VALORE MASSIMO 33,0 20,0 60,0

VALORE MINIMO 9,0 5,0 20,0 VALORE MINIMO 5,0 1,0 15,0

Su 64 soggetti dai 36 ai 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco

Su 33 soggetti oltre i 45 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco.

Riepilogo Statistica Descrittiva Su un totale di 134 soggetti dei Comandi Provinciali

VV. F. di Sassari, Como e Lecco

Su 37 soggetti fino ai 35 anni dei Comandi Provinciali VV. F. di Sassari, Como e Lecco

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- Confrontando i nostri dati con quelli contenuti nella tabella n° 11 (relativi ad un campione di maschi americani), possiamo rilevare che - pur considerando il valore medio comprensivo della deviazione standard positiva - i risultati dei nostri Vigili del Fuoco risultano essere mediamente peggiori dei loro pari età americani.

TABELLA n° 10

Classi di età Numero di ripetizioni in un minuto (Sit-Up)

da 20 a 29 anni 40da 30 a 39 anni 36da 40 a 49 anni 31da 50 a 59 anni 26

Dati tratti da: ACSM'S Guidelines 1995.

Forza resistente Addominali (maschi adulti americani)

- per gli altri due test non abbiamo dati di riferimento in quanto le norme americane

prevedono che, per la forza muscolare degli estensori degli arti superiori ed inferiori, si effettui un test massimale, durante il quale il soggetto deve sollevare il maggior carico possibile. Questo dato viene poi espresso come indice, mettendolo in rapporto con il peso corporeo (Indice di Forza = Carico sollevato/ Peso corporeo). Noi, pur essendo tale procedura corretta da un punto di vista metodologico, abbiamo preferito evitare il rischio di traumi od infortuni, sempre possibili quando si somministrano test massimali. Per cui abbiamo preferito, analogamente a quanto fatto per la muscolatura addominale, far eseguire il maggior numero di ripetizioni in un minuto, con un carico pari al 50% del peso corporeo. Analizzando i risultati dei due test, abbiamo potuto rilevare che l’andamento indica un progressivo calo dei valori medi di forza resistente in relazione all’età, per cui il numero delle ripetizioni in un minuto risulta essere maggiore nella categoria fino ai 35 anni per poi scendere gradualmente.

CONCLUSIONI

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Al termine di questo lavoro ed in base alle risultanze di questo studio possiamo trarre le seguenti conclusioni:

- questa indagine mirava a sperimentare una metodologia di trattamento ed

elaborazione dei dati statistici - rilevati attraverso la somministrazione di una batteria di test - per valutare il grado di efficienza fisica del personale operativo VV.F. Riteniamo che tale obiettivo sia stato raggiunto in quanto l’elaborazione dei dati ha portato alla creazione di tabelle riepilogative di statistica descrittiva, nonché a tabelle di quartili e percentili (cfr. con Presentazione dei risultati), individuando delle norme di riferimento specifiche, utilizzabili per la valutazione dello stato di efficienza fisica del personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Ribadiamo, in sede di conclusioni, l’intenzione già espressa di estendere lo studio ad un campione più numeroso e rappresentativo in un prossimo futuro (cfr. con Analisi e discussione), anche per l’individuazione di standard minimi di efficienza fisica per il personale operativo, in previsione di una somministrazione periodica di test di valutazione;

- alla luce del confronto con le norme di riferimento utilizzate in questo lavoro,

possiamo affermare che il livello medio di efficienza fisica del campione preso in esame è ampiamente suscettibile di miglioramento, e che ciò è oltremodo auspicabile in quanto - incrementando il livello di fitness dei nostri Vigili del Fuoco - aumenterebbe il livello di sicurezza degli operatori del soccorso urgente. Riteniamo infatti che un minimo livello di efficienza fisica sia essenziale per garantire - in primis - la sicurezza del lavoratore durante lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali, nonché per consentirgli di collaborare attivamente ed efficacemente con i compagni della squadra, nel prestare soccorso nella maniera più rapida e sicura. Un primo passo quindi, potrebbe essere quello di incentivare (tramite strumenti amministrativi) ed agevolare (con il potenziamento del patrimonio di strutture ed attrezzature ad hoc) il diritto - dovere al “mantenimento fisico”. Il passo successivo sarebbe quello di organizzare capillarmente – anche per i più piccoli distaccamenti – e monitorare periodicamente l’attività fisica svolta dal personale operativo VV. F. Riteniamo inoltre che, contemporaneamente, debba essere incentivata qualsiasi iniziativa tesa a promuovere un sano stile di vita, attraverso la diffusione - a tutti i livelli - delle norme base sul comportamento alimentare e sui benefici dell’attività fisica;

- a tal proposito ricordiamo che la pratica regolare di una moderata attività fisica:

rende il muscolo cardiaco più forte ed efficiente, determinando il miglioramento della funzione cardio-respiratoria; migliora il tono ed il trofismo muscolare; incrementa la resistenza organica generale; aiuta nella riduzione del pannicolo adiposo (il grasso superfluo!) e nella gestione del peso corporeo; permette di regolarizzazione l'appetito e le funzioni digestive; aiuta a normalizzare la pressione arteriosa e le funzioni endocrine; riduce il colesterolo LDL (quello "cattivo") ed incrementa il colesterolo HDL (il cosiddetto "spazzino delle arterie"); è un valido ausilio nella prevenzione delle degenerazioni osteo-articolari (artrosi, artrite, osteoporosi, ecc.); stimola il sistema immunitario; potenzia l’apparato locomotore (muscoli, ossa, tendini e legamenti);

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induce un migliore controllo sullo stress ed una maggior stima e fiducia in sé stessi;

- teniamo infine a sottolineare come la pratica di una moderata attività fisica

associata ad un corretto regime alimentare, porterebbe in tempi brevi ad un incremento del metabolismo basale, ad un calo di peso reale (con effettiva riduzione della massa grassa!), ad un miglioramento dell’efficienza cardio-circolatorio e della resistenza organica generale. Tutto ciò sta a significare in termini estremamente pratici:

- una maggiore resistenza alla fatica con conseguente maggior lucidità e capacità di discriminazione in situazioni d’emergenza; - il rientro nei valori di normalità statistica del B.M.I., della % di grasso e della frequenza cardiaca nell’I.R.I. test; - un incremento dei livelli di forza e resistenza muscolare; - una maggiore flessibilità; - in definitiva un miglioramento del grado di fitness.

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