parrocchia s. gregorio magno gennaio 2014 comunità insiemesi collaca la memoria del 50° anno...

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Comunità Insieme Sommario E il Verbo si è fatto carne Incontri che cambiano la storia! Aggiornamenti dal “corettoUn Natale... di quartiere! Gennaio, mese dedicato alla famiglia Quale luce per la famiglia? Papa Francesco indica la strada per la pace Fraternità: fondamento e via per la pace Un messaggio rivolto a tutti Figli di un unico Padre Calendario di gennaio Parrocchia... in breve Incontri che cambiano la storia! don Sergio Tomasello Parrocchia S. Gregorio Magno Gennaio 2014 E il Verbo si è fatto carne E ’ risaputo che la Tra- dizione cristiana ha sempre avuto due pol- moni per respirare: l’Oriente e l’Occidente. Basta considerare l’inizio della vita della Chiesa al tempo degli Apostoli o tut- ta l’era patristica che va ben oltre il 313 d.C., di cui abbia- mo appena fatto memoria an- che a Milano. Fino al VI secolo dell’era cristiana l’unica Chiesa di Dio viveva nell’unico Conti- nente conosciuto, che com- prendeva l’Europa e il Medio Oriente con il bacino del Mare Mediterraneo, compreso il Nord Africa. Sant’Ambrogio poteva essere considerato eminente figura spirituale di tutta la Cristianità come San Basilio Magno o Sant’ Anto- nio abate (dall’Oriente) lo era per tutto l’Occidente, tanto da ispirare figure come S. Agosti- no o S. Benedetto. Con lo scisma tra Oriente e Occidente cristiano e tra Chie- se Ortodosse (Costantinopoli) e Chiese Cattoliche (Roma) si è consumato un distacco, di cui nessun credente di oggi è responsabile, ma le cui feri- te arrivano a noi anche oggi, nella divisione tra le Chiese cristiane. Ma se immaginiamo la Chie- sa come un corpo vivente, possono i due polmoni della cristianità rimanere divisi? possono ancora vivere e respi- rare in maniera indipendente e per certi versi diacronica? No: è giunto il tempo di una vera conversione: da quasi 100 anni la Chiesa è sentito impellente il desiderio – tut- to evangelico – di essere una cosa sola (lo dimostra il Mo- vimento Ecumenico nel ‘900 e la presenza di forti perso- nalità in tutte le Chiese cri- stiane nel secolo scorso che hanno iniziato un cammino di ritorno all’unità): “che siano una cosa sola, Padre, come noi lo siamo” - dice Gesù nel Vangelo di Giovanni, duran- te la sua Passione. “Ut unum sint” intitolerà una delle più belle encicliche di Giovanni Paolo II sul tema attualissimo dell’Ecumenismo. E non è un caso che il Concilio Vaticano II si sia definito come Concilio “Ecumenico” prevedendo an- che una presenza opportuna e gradita di personalità delle altre Chiese cristiane. E’ in questo contesto che si collaca la memoria del 50° anno dall’incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atena- gora I, avvenuto il 4-6 genna- io 1964, anticipando di pochi mesi la preziosa conclusione del Concilio Vaticano II: uno di quegli incontri – un’intuizione dello Spirito - che hanno cam- biato la Storia, riavvicinando l’Oriente all’Occidente, a par- tire dalla terra di Gesù Cristo, dove avvenne la Rivelazione definitiva del volto di Dio: la Terra Santa. Potremmo dire che Simone ha cercato Andrea (la figura di Simon Pietro è ri- masta più cara all’Occidente cattolico e la figura di Andrea Apostolo, fratello di Simone, è figura eminente della Chiesa Ortodossa orientale), e que- sto incontro dal sapore tutto “ecumenico” è avvenuto e ha fatto nascere altre occasioni e segue a pagina 2

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Page 1: Parrocchia S. Gregorio Magno Gennaio 2014 Comunità Insiemesi collaca la memoria del 50° anno dall’incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atena-gora I, avvenuto il 4-6 genna-io

Comunità InsiemeSommario

E il Verbo si è fatto carneIncontri che cambiano la storia!

Aggiornamenti dal “coretto”

Un Natale... di quartiere!

Gennaio, mese dedicato alla famiglia Quale luce per la famiglia?

Papa Francesco indica la strada per la pace Fraternità: fondamento e via per la paceUn messaggio rivolto a tuttiFigli di un unico Padre

Calendario di gennaio

Parrocchia... in breve

Incontri che cambiano la storia!don Sergio Tomasello

Parrocchia S. Gregorio Magno Gennaio 2014

E il Verbo si è fatto carne

E’ risaputo che la Tra-dizione cristiana ha sempre avuto due pol-

moni per respirare: l’Oriente e l’Occidente. Basta considerare l’inizio della vita della Chiesa al tempo degli Apostoli o tut-ta l’era patristica che va ben oltre il 313 d.C., di cui abbia-mo appena fatto memoria an-che a Milano. Fino al VI secolo dell’era cristiana l’unica Chiesa di Dio viveva nell’unico Conti-nente conosciuto, che com-prendeva l’Europa e il Medio Oriente con il bacino del Mare Mediterraneo, compreso il Nord Africa. Sant’Ambrogio poteva essere considerato eminente figura spirituale di tutta la Cristianità come San Basilio Magno o Sant’ Anto-nio abate (dall’Oriente) lo era per tutto l’Occidente, tanto da

ispirare figure come S. Agosti-no o S. Benedetto.

Con lo scisma tra Oriente e Occidente cristiano e tra Chie-se Ortodosse (Costantinopoli) e Chiese Cattoliche (Roma) si è consumato un distacco, di cui nessun credente di oggi è responsabile, ma le cui feri-te arrivano a noi anche oggi, nella divisione tra le Chiese cristiane.

Ma se immaginiamo la Chie-sa come un corpo vivente, possono i due polmoni della cristianità rimanere divisi? possono ancora vivere e respi-rare in maniera indipendente e per certi versi diacronica? No: è giunto il tempo di una vera conversione: da quasi 100 anni la Chiesa è sentito impellente il desiderio – tut-to evangelico – di essere una

cosa sola (lo dimostra il Mo-vimento Ecumenico nel ‘900 e la presenza di forti perso-nalità in tutte le Chiese cri-stiane nel secolo scorso che hanno iniziato un cammino di ritorno all’unità): “che siano una cosa sola, Padre, come noi lo siamo” - dice Gesù nel Vangelo di Giovanni, duran-te la sua Passione. “Ut unum sint” intitolerà una delle più belle encicliche di Giovanni Paolo II sul tema attualissimo dell’Ecumenismo. E non è un caso che il Concilio Vaticano II si sia definito come Concilio “Ecumenico” prevedendo an-che una presenza opportuna e gradita di personalità delle altre Chiese cristiane.

E’ in questo contesto che si collaca la memoria del 50° anno dall’incontro tra Papa

Paolo VI e il Patriarca Atena-gora I, avvenuto il 4-6 genna-io 1964, anticipando di pochi mesi la preziosa conclusione del Concilio Vaticano II: uno di quegli incontri – un’intuizione dello Spirito - che hanno cam-biato la Storia, riavvicinando l’Oriente all’Occidente, a par-tire dalla terra di Gesù Cristo, dove avvenne la Rivelazione definitiva del volto di Dio: la Terra Santa. Potremmo dire che Simone ha cercato Andrea (la figura di Simon Pietro è ri-masta più cara all’Occidente cattolico e la figura di Andrea Apostolo, fratello di Simone, è figura eminente della Chiesa Ortodossa orientale), e que-sto incontro dal sapore tutto “ecumenico” è avvenuto e ha fatto nascere altre occasioni e

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2 Comunita’ inSieme

Tutti quelli che partecipano abitualmente alla S. Messa sanno che la Celebrazione Eucaristica delle ore 10 è animata dal “Coretto”, mediamente due volte al mese.

Il Coretto, che ha preso il suo avvio nella nostra Parrocchia nell’ottobre 2012, è composto da una dozzina di ragazzine, da un paio bambini (quasi tutti frequentanti le classi di catechismo) cui si aggiungono 3-4 brave mamme ed una cara suora (le loro voci sostengono, senza sovrapporsi, quelle dei più piccoli).

Lo spirito è, ovviamente, quello di rendere più gioiosa la S. Messa , ma soprattutto abituare i ragazzi e le loro famiglie ad una frequenza costante alla Celebrazione Eucaristica che è anche il modo più bello e profondo per incontrare Gesù nel “Giorno del Signore”. Per le prove dei canti ci troviamo al sabato pomeriggio (di norma quello che precede la domenica in cui si canta). Ormai col tempo abbiano acquisito un certo repertorio che varia in relazione ai tempi liturgici. Abbiamo infatti da poco con-cluso quelli del Tempo Natalizio, ma abbiamo il desiderio di impararne sempre di nuovi .

L’ultima presenza del “Coretto” prima di Natale è stata domenica 22 dicembre (vedi foto). Alla consueta animazione liturgica è seguito un piccolo momento conviviale (pandoro, spumante e ...coca cola per i ragazzi)

in cui ci siamo scambiati gli auguri per l’imminente Festa.Riprenderemo “servizio” domenica 19 gennaio (prima non sarà possibile) con l’entusiasmo e la generosità di sempre.Ovviamente chi fosse a conoscenza di ragazzi/e interessati ad unirsi al nostro gruppo lo segnali a don Sergio, e noi lo acco-

glieremo con gioia perché il nostro “Coretto” è ovviamente aperto a tutti!!!

Aggiornamenti dal “coretto”Francesco Caporali (il direttore!)

altri incontri positivi e promet-tenti tra le varie Chiese cristia-ne, esperienze ecumeniche e cammini di avvicinamento tra cristiani di diverse tradizioni, fino ai successivi viaggi in Ter-ra Santa di Giovanni Paolo II (lo ricordate con il fogliettino in mano, piegato e inserito tra le fessure del Muro del Pian-to?) e di Benedetto XVI (un papa nella terra dei Patriarchi, latini, greci, orientali ….) già in

questo nuovo millennio. Incontri che cambiano la

Storia: come quello dell’at-tuale Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che ha partecipato alla Mes-sa di insediamento del Papa Francesco, nel primo giorno del suo pontificato e qualche tempo dopo è venuto a Mila-no in visita alla nostra Diocesi di Ambrogio e Carlo, ad in-contrare il nostro Arcivescovo Angelo Scola! E vi sembrano

cose da poco, dopo secoli in cui ci si è ignorati?

Ci prepariamo dunque alla prossima occasione della Set-timana Ecumenica di gennaio (18-25 gennaio) a pregare con due polmoni almeno, in sin-cronia; sappiamo che anche quest’anno molti giovani a Capodanno hanno vissuto a Strasburgo l’esperienza ecu-menica di Taizè. Ma forse il più significativo incontro del 2014 appena iniziato sarà quello

annunciato da Papa France-sco, che si recherà in Terra Santa in maggio sulla scorta della esperienza inaugurata 50 anni fa. E - siatene certi - l’abbraccio tra Papa Francesco e Bartolomeo I sarà un altro incontro che cambierà la Sto-ria. Saremo pronti anche noi credenti a vedere i segni dello Spirito in questi eventi e den-tro a questi grandi uomini di Chiesa che stanno facendo la Storia? A voi la risposta!

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Gennaio 2014 3

Gioioso e rappresen-tativo è stato il Con-certo di Natale 2013,

svoltosi nella nostra Parroc-chia Sabato 14 Dicembre.

Gioioso, perché oltre alle 3 Corali delle Parrocchie del Quartiere, c’è stata una bel-la rappresentanza di giovani della Pastorale Giovanile e alcuni alunni delle Scuole Me-die della zona.

Rappresentativo, perché sia tra il pubblico intervenuto sia tra gli stessi cantori dei vari cori si è presentato davan-ti a tutti uno spaccato reale e molto concreto del nostro Quartiere: giovani e anziani, bambini e famiglie, italiani e non, il tutto unito dalla mu-sica – che grande strumento la musica! – e dallo sguardo, a tratti raccolto e a tratti gio-ioso e incontenibile, al Natale di Cristo, evento che genera sempre stupore in tutti noi.

Vorrei esprimere un gra-zie particolare al Consiglio di Zona 3 per il sostegno all’ini-ziativa, che si ripete ormai da diversi anni; un grazie a tutti i Direttori di Cori (Thomas, Pa-olo e Claudio) che hanno ben preparato l’evento, con un re-pertorio vario e diversificato, mai ripetitivo; un grazie parti-colare alla prof.ssa Laura Gal-livanone per avere coinvolto ragazzi della Scuola Media e diversi giovani degli Oratori nella serata canora, e infine un applauso degno di nota a cantori e musicisti che hanno ben interpretato i brani della tradizione e anche quelli più moderni, che ci hanno aiutato a porre lo sguardo su Cristo, il Figlio di Dio che è dato a tut-ta l’Umanità e quindi anche al nostro caro Quartiere.

Anche per il nostro Decana-to la serata dei cori è una bella occasione per rinsaldare i rap-porti tra diverse famiglie e tra varie generazioni: aiutati dalle parole introduttive del nostro

decano, don Natale, ci sentia-mo sempre più uniti e con-cordi nel cammino della fede e della testimonianza, che ci porta poi ad abitare e a vivere le nostre strade e le relazioni

tra le persone. La musica in effetti è anche un linguaggio spirituale che fa crescere una Comunità attraverso la bellez-za delle espressioni canore, che fa meditare sugli eventi

che ci danno salvezza e ci fa ri-tornare alla vita quotidiana in letizia. Insomma, anche grazie al Concerto abbiamo vissuto un vero Natale … di quartiere!

don Sergio Tomasello

La voce della ParrocchiaUn Natale... di quartiere!

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4 Comunita’ inSieme

sono commosso scoprendo su Youtube un video di tale Fred Stobaugh e la sua “Swe-et Lorraine”, la canzone che ha scritto per la moglie dopo 75 anni di vita insieme: guar-datelo, è bello conoscere una storia fatta di vita quotidiana ma da cui traspare la luce di un amore capace di durare, di donarsi reciprocamente, ciò che in una famiglia si dovreb-

be poter sempre respirare.Qualche anno fa il cardina-

le Tettamanzi, come risposta alla crisi economica e di valo-ri, ci ha richiamato una parola, “solidarietà”; analogamente oggi, la parola “fraternità” è al centro del messaggio di papa Francesco per la giorna-ta della pace, che nelle prime righe scrive: “La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, do-vrebbe contagiare il mondo con il suo amore.” Queste pa-role sono valori fondamenta-li per tutte le famiglie e li ho visti ancora più evidenti in quelle che hanno grandi pesi da portare. Si pensi in parti-

fondito, le cui risposte costitu-iranno la base su cui la chiesa lavorerà e si pronuncerà nei prossimi mesi. Io credo che questa sia una situazione pa-radossale: la società umana, o meglio, quella occidentale e “civilizzata”, non esita a svilire il valore della famiglia, salvo rendersi conto alla fine che quello che scalda il cuore lo si trova proprio all’interno del

nucleo familiare. Secondo me è proprio insito nella natura dell’essere umano.

Questa mia convinzione na-sce dall’avere incontrato deci-ne di famiglie in cui ho visto brillare la luce della fedeltà, della solidarietà, dell’amore semplice e quotidiano, silen-zioso, che difficilmente i mezzi di comunicazione ci racconta-no. Si sbandierano invece più spesso le percentuali dei di-vorzi e delle separazioni come indice di emancipazione e progresso, ma poi ci colpisce e lascia il segno chi vive la fe-deltà coniugale con grande semplicità e altrettanta gioia: in 40 anni a San Gregorio, e non solo, ne ho viste tante di famiglie così. Di recente mi

Luca Zaninello

Gennaio, mese dedicato alla famigliaQuale luce per la famiglia?

Qualche tempo fa qualcuno mi ha ironicamente fatto

notare quanto scritto sull’ar-ticolo 31 della Costituzione Italiana: “La Repubblica age-vola con misure economiche e altre provvidenze la forma-zione della famiglia e l’adem-pimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istitu-ti necessari a tale scopo.” Già, se fosse proprio così; come pure la prima parte dell’arti-colo 4: “La Repubblica ricono-sce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le con-dizioni che rendano effettivo questo diritto.” Siamo lontani da queste parole, le statisti-che dicono che in Italia cresce la povertà (un rapporto di di-cembre stimava che il 29,9% delle persone è a rischio po-vertà), come pure la corru-zione (nella comunità euro-pea solo la Grecia va peggio di noi); e si potrebbe andare avanti a lungo con altri nume-ri tristi e demotivanti. Come tanti anch’io mi chiedo con che speranza oggi, soprattut-to i giovani, persone come i miei figli, possono guardare al futuro, all’idea di costruire una loro famiglia.

La chiesa è rimasta una delle poche voci, forse l’unica vera-mente qualificata, che parla in favore della famiglia: lo fa da sempre e continua a farlo, come sentiamo di frequente dalla voce di papa Francesco stesso. Non è certo un caso che lui abbia voluto focaliz-zare il prossimo sinodo dei vescovi su questo tema: di recente la nostra parrocchia, come tante altre comunità cristiane di tutto il mondo, ha lavorato su un documento e un questionario molto appro-

colare alle realtà dei disabili, per quanti di essi la famiglia è la forza che dà senso alla loro vita? Fino poi arrivare spesso al viceversa, ovvero è la persona con handicap o con una grave malattia che rafforza la famiglia. Dato che ho appena citato Youtube, mi permetto di suggerire la bellissima storia di Dick e Rick Hoyt: alcuni dei video che si

trovano in rete terminano con il versetto Tutto posso in colui che mi dà la forza (Fl 4, 13), una lezione a noi “abili” e soprattutto a chi ha la presunzione di insegna-re com’è una vita dignitosa, degna di essere vissuta. Ma senza andare troppo lonta-no, frequentando gli incon-tri dell’Equipe Notre Dame (un movimento davvero utile per il cammino di cop-pia), mi piace qui ricordare una coppia di amici che, quando si sono sposati, hanno deciso di accogliere nella loro famiglia il fratel-lo minore di lui, quello che i dottori consigliavano di mettere in un istituto, per-

ché avrebbe vissuto come un vegetale.

Invece, con la collaborazio-ne dei due figli che hanno avuto, il fratello è cresciuto e ha raggiunto traguardi im-portanti, non ultimo il lavoro: quando ne parlano ci dicono che “Antonio è il loro taber-nacolo vivente”. Che potenza che ha l’amore!

Allora sì, c’è ancora luce per la famiglia, magari sarà assai difficile che dalle istituzioni e dalla politica venga qualche aiuto, però sappiamo quali sono i valori su cui la possia-mo fondare; senza dimentica-re quelle altre tre parole che ci ha insegnato Papa Francesco e che rafforzano la famiglia: “Permesso, grazie, scusa”.

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rei socialis). Quanto più ac-cogliamo Cristo nella nostra vita, tanto più diventiamo figli e fratelli, lasciando che Cristo viva in noi.

Riconoscendo il valore della nostra relazione col prossimo come il bene più prezioso, siamo chiamati a condivide-re la nostra vita a partire dai beni materiali (Luca 14,33: “Così chiunque di voi non ri-nunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo”) come presupposto per poi giungere alla misericordia. Il termine latino “miseri-cord-datum” infatti significa dare il nostro cuore, noi stessi a chi incontriamo, facendo quello che Dio stesso ha compiuto nell’Incarnazione: “spogliò se stesso, assumendo la condi-zione di servo” (Filippesi 2,7).

Il Papa Francesco infatti con-clude il messaggio del primo gennaio affermando che “il servizio è l’anima di quella fraternità che edifica la pace”. Sperimentiamolo anche noi!

Papa Francesco indica la strada per la paceFraternità: fondamento e via per la pace

Nel suo messaggio per la celebrazione della 47° giorna-ta mondiale della pace del 1° gennaio 2014 il nostro santo Padre Francesco ci ha ricon-dotti a ciò che fonda la pace, ricordando che “una vera fraternità tra gli uomini sup-pone ed esige una paternità trascendente” e che “la radice della fraternità è contenuta nella paternità di Dio”.

Poiché tutto viene da Dio, la prima paternità è in Dio, mentre la paternità umana è immagine di quella divina (Vangelo di Matteo 23,9).

La consapevolezza di essere figli di Dio -“A quanti l’han-no accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12)- trasforma il nostro agi-re e il nostro modo di vedere e accogliere chi incontriamo, amandolo “come viva imma-gine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù Cristo e posta sotto l’azione perma-nente dello Spirito Santo” (Lettera enciclica Sollicitudo

Dopo una prima lettura del messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della pace, vedendo la quantità di ambiti presi in considerazione mi sono chiesta: ma io che cosa c’entro? Che cosa ci posso fare? Scorrendo più attenta-mente tutto il testo mi sono invece resa conto che il mes-saggio è davvero rivolto “a tutti, singoli e popoli”. Il tema che lega tutto il messaggio è quello della fraternità che è la via primaria per la pace e che si incomincia a costruire in seno alla famiglia per poi allargarsi alla comunità, via via più al-largata, fino ad arrivare a tutta la Chiesa, a tutti gli uomini, al mondo intero.

Papa Francesco, parlando di Caino e Abele, ci dice che “l’umanità porta inscritta in sé una vocazione alla fraterni-tà, ma anche la possibilità drammatica del suo tradimen-to”. Ecco allora che si presenta sempre il tema della libertà, della nostra possibilità di non saper usare bene di questa libertà. La fraternità non la si costruisce una volta per tutte, ma ogni giorno, anche e soprattutto personalmente, con la conversione del cuore, con grande fatica.

Se non costruiamo la fraternità in seno alla nostra piccola comunità sarà ben difficile che si possa costruire la pace fra i popoli. A noi viene chiesto di ricominciare ogni giorno a vedere l’altro come fratello. “La radice della fraternità è con-tenuta nella paternità di Dio…amore personale, puntuale e straordinariamente concreto di Dio per ciascun uomo”, ma questo amore deve essere veramente accolto.

Allora auguriamoci buon cammino verso la pace attra-verso la costruzione di una vera fraternità tra di noi e che, come scrive il Papa “ogni attività” sia “contrassegnata da un atteggiamento di servizio alle persone specialmente quel-le più lontane e sconosciute. Il servizio è l’anima di quella fraternità che edifica la pace”. Al lavoro dunque, ma tutti insieme!

Un messaggio rivolto a tuttiMarica Moroni Ferrazzi

Figli di un unico PadreAlessandra e Giovanni Riva

La Giornata mondiale della Pace è stata voluta da Paolo VI e viene celebrata il primo giorno di ogni anno. Il Mes-saggio per la Giornata Mon-diale della Pace viene inviato alle Chiese particolari, per richiamare il valore essenzia-le della pace e la necessità di operare instancabilmente per conseguirla. Nello scorso nu-mero abbiamo già pubblicato ampi stralci del discorso del Papa. La versione integrale può essere letta all’indirizzo http://www.vatican.va/ nella sezione “novità”. Papa France-

sco ha scelto come tema del suo primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace la fraternità. Sin dall’inizio del suo ministero di vescovo di Roma, il Papa ha sottolineato l’importanza di superare una «cultura dello scarto» e di pro-muovere la «cultura dell’in-contro», per camminare verso la realizzazione di un mondo più giusto e pacifico. Papa Francesco, con un Messaggio in continuità con quello dei suoi Predecessori, propone a la via della fraternità, per dare un volto più umano al mondo.

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CALENDARIO DI FEBBRAIO Calendario di GennaioEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

mercoledì 1 ottaVa Di nataLe - Giornata mondiale della Pace Festa di Precetto: SS. messe ore 10.00 - 11.30 - 18.00 (è sospesa la S. messa delle 8.30) Venerdì 3 Primo venerdì del meseSabato 4 Ore 15.00 Riapre l’oratorio; ore 18.00 S. Messa della VigiliaDomenica 5 DomeniCa DoPo L’ottaVa Di nataLe SS. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 S. messa della Vigilia dell’epifania alle ore 18.00 (liturgia propria della Solennità)Lunedì 6 ePiFania DeL SiGnoRe - Solennità, di precetto SS. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 S. messa alle ore 18.00 animata dalla corale parrocchiale Durante le SS. messe vengono raccolti alimenti per il Banco alimentare di Santa LuciaMartedì 7 Riprendono gli incontri di catechesi per i ragazzi dell’iniziazione cristianaGiovedì 9 Ore 18.00: S. Messa seguita dall’Adorazione EucaristicaDomenica 12 BatteSimo DeL SiGnoRe SS. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 alla S. messa delle ore 10.00 sono invitate le famiglie che hanno battezzato bambini nel 2013 (segue rinfresco) ore 16.00 riprende il cinema per i ragazzi al GregorianumLunedì 13 Ore 18.30 riprendono gli incontri per adolescenti e preadolescenti Martedì 14 Ore 18.00 S. Messa in suffragio per tutti i parrocchiani defunti, con esequie Ore 21.00 Riprende la Rassegna “Al Cinema Sotto Casa” presso il Salone GregorianumMercoledì 15 Ore 21.00 Convocazione del Consiglio Pastorale ParrocchialeGiovedì 16 Ore 18.00: S. Messa seguita dall’Adorazione EucaristicaVenerdì 17 Giornata del Dialogo Ebraico-Cristiano ore 20.45 riprende il percorso di Catechesi per gli adulti al Cinema Palestrina: “Domenico e

Francesco - gli ordini predicatori maggiori e i movimenti di riforma” - Relatore Cesare Vaiani, teologoSabato 18 Cattedra di San Pietro - memoria Ore 9.00 S. Messa con inizio della settimana di preghiera per l’unità dei cristianiDomenica 19 ii DoPo l’ePiFania SS. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 alla S. messa delle ore 10.00 sono particolarmente invitate le famiglie che nel 2014 festeggiano un

anniversario importante di matrimonio (segue rinfresco nella sala Cardinal Ferrari) ore 16.00 Battesimi Mercoledì 22 Ore 21.00 Convocazione del Consiglio d’OratorioGiovedì 23 Ore 18.00 S. Messa seguita dall’Adorazione EucaristicaVenerdì 24 ore 20.45 incontro di Catechesi per gli adulti al Cinema Palestrina: “L’apostolo e il Conquistatore -

l’ideale missionario, figlio del nuovo mondo” - Relatore alberto Caccaro, missionario del PimeSabato 25 Conversione di S. Paolo - memoria ore 9.00 S. Messa e conclusione della settimana per l’unità dei cristianiDomenica 26 FeSta DeLLa S. FamiGLia Di naZaRetH SS. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 alla S. messa delle ore 10.00 sono particolarmente invitate le famiglie della Parrocchia e

dell’oratorio. ore 12.30 prenzo comunitario (iscriversi entro mercoledì 22 in Parrocchia)Mercoledì 29 Ore 21.00 S. Messa per tutta la Comunità EducanteGiovedì 30 Ore 18.00 S. Messa seguita dall’Adorazione EucaristicaVenerdì 31 Ore 19.00 Preghiera dei vesperi presso il Monastero di Via Bellotti, in preparazione alla Festa della

Presentazione del Signore (2 febbraio). Particolarmente invitati i religiosi, i consacrati del Decanato. ore 21.00 serata/concerto di meditazione presso il Salone Gregorianum sul discorso di Papa

Francesco per la Giornata della Pace, animata dal coro elikya (coro multietnico).

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8 Comunita’ inSieme

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSante meSSe FeStiVe

Ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.00 - Vigiliare ore 18.00

Sante meSSe FeRiaLiOre 9.00, 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)

Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00 Adorazione Eucaristica

segue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e Benedizione Eucaristica

ConFeSSioniSabato dalle ore 15.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestiaoppure direttamente a don Sergio o al celebrante.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Telefono: 02-29403170.

La portineria è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

www.sangregoriomilano.it è il sito della Parrocchia con possibilità di inserire commenti, osservazioni, suggerimen-ti e messaggi per la redazione di “Comunità Insieme”.

il codice iBan della parrocchia è:IT59K0306901669100000002932 | cc 1000/00002932intestato a “Parrocchia San Gregorio Magno”

Parrocchia... in breve

Mese di dicembre

Ci hanno preCeduto nella Casa del padre

Stefania Anghileriviale Brianza, 27

Aldo Tabucchivia A. Sauli, 24

Gesualda Cassanmagnago ved. Rallivia N. Torriani, 5

sono rinati in Cristo

Maddalena Rita Pavandi Fabio e Viviana Conz

i numeri del 2013

36 battesimi celebrati in Parrocchia5 battesimi preparati in Parrocchia e celebrati altrove

45 funerali celebrati in Parrocchia

29 matrimoni preparati in Parrocchia, di cui 5 celebrati a Milano

don Sergio tomasello (parroco): tel. 339 2752279 - [email protected]

Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890 fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] indirizzo e-mail: [email protected] (Centro d’Ascolto)

Contatti

Anonimi contributo mensile Euro 850 Offerta di N. N. per Parrocchia Euro 650Offerte per battesimi Euro 100Offerta per uso campetto oratorio Euro 60Cassette fondo famiglia lavoro Euro 282Offerte per famiglie in difficoltà Euro 200

Nel 2013 sono stati diversi i benefattori che hanno hanno contribuito alle necessità della Parrocchia, sia con offerte una tantum che con anonimi contributi mensili. A loro il nostro sentito ringraziamento. Inoltre abbiamo ricevuto un’eredità da una par-rocchiana deceduta nel dicembre 2012 e che ha voluto esprimere con questo gesto la sua attenzione alla nostra Parrocchia. A lei la nostra gratitudine