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Comunità Insieme Sommario Don Giuliano Savina: 30 anni alla sequela di Gesù Non lasciatevi rubare la speranza ! La gioia dell’amore incontri per il 2017/2018 Una proposta per coniugi cristiani Un cammino per le famiglie prezioso aiuto per la coppia Vita di oratorio Vedrai che bello... il nuovo anno oratoriano Accompagnare i ragazzi alla scoperta dell’amore vero Vita di Decanato Opere concrete di carità in aiuto a chi ne ha bisogno Completato il restauro di san Carlino Calendario di Novembre Parrocchia... in breve Non lasciatevi rubare la speranza! don Sergio Tomasello Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Novembre 2017 Don Giuliano Savina: 30 anni alla sequela di Gesù L a frase che risuonerà come titolo in questo numero di novembre sarà particolarmente gioiosa. Nasce da una profonda con- vinzione che il nostro Papa Francesco ha espresso nella Evangeli Gaudium al numero 86 quando, parlando diretta- mente agli operatori pasto- rali delle nostre comunità, li invitava a superare l’impres- sione di deserto e di vuoto presenti nella nostra cultura. Li invitava in particolare ad essere come “anfore” piene di acqua fresca che dissetano la terra, superando la sterilità del luogo ameno e senz’ac- qua. E Lui stesso - il Papa - si metteva dentro il cammino della Chiesa, invitando tutti i cristiani a vivere con Lui que- sto motto: “non lasciamoci rubare la speranza!” In questo numero, quindi, gli articoli fa- ranno risuonare le occasioni di speranza presenti nei no- stri cammini particolari e nel- le varie esperienze di Chiesa che ognuno di noi vive con questo stile propositivo e im- pegnato. A volte, oggi ciò che taglia le gambe alla gioia del Vangelo è l’atteggiamento di un pessimismo sterile, che non vede più la bellezza del cammino e che indugia in una lamentela e in una rassegna- zione che ci blocca e ci im- poverisce come cristiani, che sembra destinata a fare della Chiesa una Comunità stanca. Invece è importante recupe- rare la forza del Vangelo, la spinta dell’amore di Dio e uno sguardo di speranza sul futu- ro, che ci fa sempre guardare oltre, con impegno e nuova responsabilità, senza declina- re in forme di pessimismo. Che cosa dà speranza alla Chiesa e a ciascuno di noi, oggi? Che cosa ci permette, nei nuovi tempi moderni, di non perdere la speranza? Un primo suggerimento lo ha dato il nostro nuovo Vesco- vo, Mario Delpini: bisogna im- parare ad alzare lo sguardo e a contemplare nella preghiera l’opera di Dio. Dobbiamo gioi- re profondamente del legame costitutivo tra Cristo sposo e la Chiesa sposa. Concetto ri- badito in una lettera inviata alla Diocesi Ambrosiana dal ti- tolo “Vieni, ti mostrerò la spo- sa dell’Agnello”. Ancora: la persuasione di ognuno di noi in quanto cri- stiani dev’essere quella di coltivare una vera comunio- ne ecclesiale per esprimere una piena coralità pur nella diversità dei cammini, fino a partecipare a tutti gli appun- tamenti e le convocazioni che quest’anno la Diocesi si darà per crescere in modo sinodale nel nostro cammino di Chiesa matura e fedele al suo Signo- re. Nessuno deve camminare da solo nella fede, ciascuno è richiamato a contribuire al cammino della Chiesa in modo significativo. Anche il nostro mese di no- vembre sarà caratterizzato non solo dall’inizio del Tem- po di Avvento ambrosiano (Domenica 12 novembre) e quindi dal nuovo Anno liturgi- co, ma attraverso la vita della Chiesa ci rimetteremo alla segue a pagina 2

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Page 1: Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Novembre 2017 ... · dedicato all’amore nel ma-trimonio: Papa Francesco lo apre con il bellissimo Inno alla Carità di San Paolo (1Cor 13)

Comunità InsiemeSommarioDon Giuliano Savina: 30 anni alla sequela di GesùNon lasciatevi rubare la speranza !

La gioia dell’amore incontri per il 2017/2018

Una proposta per coniugi cristianiUn cammino per le famiglie prezioso aiuto per la coppia

Vita di oratorioVedrai che bello... il nuovo anno oratoriano

Accompagnare i ragazzi alla scoperta dell’amore vero

Vita di DecanatoOpere concrete di carità in aiuto a chi ne ha bisognoCompletato il restauro di san Carlino

Calendario di Novembre

Parrocchia... in breve

Non lasciatevi rubare la speranza!don Sergio Tomasello

Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Novembre 2017

Don Giuliano Savina: 30 anni alla sequela di Gesù

La frase che risuonerà come titolo in questo numero di novembre

sarà particolarmente gioiosa. Nasce da una profonda con-vinzione che il nostro Papa Francesco ha espresso nella Evangeli Gaudium al numero 86 quando, parlando diretta-mente agli operatori pasto-rali delle nostre comunità, li invitava a superare l’impres-sione di deserto e di vuoto presenti nella nostra cultura. Li invitava in particolare ad essere come “anfore” piene di acqua fresca che dissetano la terra, superando la sterilità del luogo ameno e senz’ac-qua. E Lui stesso - il Papa - si metteva dentro il cammino della Chiesa, invitando tutti i cristiani a vivere con Lui que-sto motto: “non lasciamoci

rubare la speranza!” In questo numero, quindi, gli articoli fa-ranno risuonare le occasioni di speranza presenti nei no-stri cammini particolari e nel-le varie esperienze di Chiesa che ognuno di noi vive con questo stile propositivo e im-pegnato. A volte, oggi ciò che taglia le gambe alla gioia del Vangelo è l’atteggiamento di un pessimismo sterile, che non vede più la bellezza del cammino e che indugia in una lamentela e in una rassegna-zione che ci blocca e ci im-poverisce come cristiani, che sembra destinata a fare della Chiesa una Comunità stanca. Invece è importante recupe-rare la forza del Vangelo, la spinta dell’amore di Dio e uno sguardo di speranza sul futu-ro, che ci fa sempre guardare

oltre, con impegno e nuova responsabilità, senza declina-re in forme di pessimismo.

Che cosa dà speranza alla Chiesa e a ciascuno di noi, oggi? Che cosa ci permette, nei nuovi tempi moderni, di non perdere la speranza?

Un primo suggerimento lo ha dato il nostro nuovo Vesco-vo, Mario Delpini: bisogna im-parare ad alzare lo sguardo e a contemplare nella preghiera l’opera di Dio. Dobbiamo gioi-re profondamente del legame costitutivo tra Cristo sposo e la Chiesa sposa. Concetto ri-badito in una lettera inviata alla Diocesi Ambrosiana dal ti-tolo “Vieni, ti mostrerò la spo-sa dell’Agnello”.

Ancora: la persuasione di ognuno di noi in quanto cri-stiani dev’essere quella di

coltivare una vera comunio-ne ecclesiale per esprimere una piena coralità pur nella diversità dei cammini, fino a partecipare a tutti gli appun-tamenti e le convocazioni che quest’anno la Diocesi si darà per crescere in modo sinodale nel nostro cammino di Chiesa matura e fedele al suo Signo-re. Nessuno deve camminare da solo nella fede, ciascuno è richiamato a contribuire al cammino della Chiesa in modo significativo.

Anche il nostro mese di no-vembre sarà caratterizzato non solo dall’inizio del Tem-po di Avvento ambrosiano (Domenica 12 novembre) e quindi dal nuovo Anno liturgi-co, ma attraverso la vita della Chiesa ci rimetteremo alla segue a pagina 2

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2 Comunita’ inSieme

scuola della Parola, ascoltan-do il cammino della Chiesa dell’Apocalisse: una Chiesa in stato di missione, provata da alcune forme di persecuzio-ne, ma soprattutto libera di esprimere la fermezza della sua fede comunitaria e di pro-fessione il suo legame e il suo

amore per l’Agnello di Dio. Questo percorso che vivremo insieme tutti i lunedì di Av-vento, alla sera in Chiesa, sarà capace di ridarci speranza perché ci aiuterà a rileggere “quello che lo Spirito dice alla Chiese”: anche oggi questa rilettura sapiente della Parola antica ci aiuterà a camminare

verso la Città santa, Gerusa-lemme, dove abitano coloro che contemplano il volto di Dio e portano il suo nome sul-la fronte, dove le dodici porte sono sempre aperte e dove non ci sarà più notte, perché il Signore è vivo e presente: Egli, Signore Risorto sarà luce inesauribile, sarà lampada che

arde a cui tutti possono attin-gere per la loro vita.

Vi invito dunque, cari par-rocchiani, a lasciarvi condur-re e appassionare in questa ricerca del volto del Signore, e della potenza del suo Spiri-to, per non farvi rubare mai la speranza!

segue da pagina 1

Stefania e Paolo Chironi, [email protected]

La gioia dell’amore incontri per il 2017/2018

Riprende anche quest’an-no il percorso dedicato agli sposi, giovani e non. Gli in-contri sono per noi un luogo di ascolto reciproco, alla luce della Parola di Dio, grazie an-che al prezioso aiuto di Don Franco e di Don Sergio. È bel-lo, almeno una volta al mese, entrare in uno spazio e in un tempo di raccoglimento, in-sieme ad altri sposi con cui condividere le gioie e le dif-ficoltà della vita insieme, tro-vando conforto nel rapporto con gli altri e con il Signore.

Il tema scelto quest’anno attinge dalla Amoris Laeti-tia, l’Esortazione apostolica sull’amore nella famiglia, e in particolare il capitolo Quarto, dedicato all’amore nel ma-trimonio: Papa Francesco lo apre con il bellissimo Inno alla Carità di San Paolo (1Cor 13) perché “se possedessi tanta fede da trasportare le monta-gne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E anche se dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servireb-be”. Così, allo stesso modo, il Matrimonio senza l’amore, il nostro amore quotidiano, non sarebbe nulla. Per questo gli incontri seguiranno l’Inno alla Carità. Useremo come sus-sidio “La via dell’amore”, un testo curato dal Servizio per la Famiglia della Diocesi di Mi-lano, fatto in collaborazione con l’Azione Cattolica Ambro-siana.

Una delle novità di quest’an-no è la possibilità di arrivare

alle 18.00 in Cappellina, per incominciare ad entrare in un clima di raccoglimento (si può entrare da Via Settala 25, e si sale al primo piano). Alle 18.30 iniziano gli incontri veri e propri, che partono dalla lettura della Parola, seguita dal commento del sacerdote; si prosegue con un momento

di riflessione in coppia a cui segue uno scambio comune nello stile della condivisione, per concludere intorno alle 20.00. Per le coppie con bam-bini c’è un servizio di baby sit-ter, molto opportuno.

Inizia poi la cena: condivide-re il cibo preparato da ogni fa-miglia è un bel modo per rico-

noscersi comunità e per con-cludere la serata in un clima di festa. Quindi, se siete una coppia di sposi che ha iniziato il proprio cammino nel Matri-monio il gruppo Sempre-gio-vani-coppie è un modo per camminare insieme ad altri, in cui potersi rispecchiare in modo positivo. Vi aspettiamo !

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Una proposta per coniugi cristiani

Luca e Daniela Zaninello

Un cammino per le famiglie prezioso aiuto per la coppia

I gruppi familiari delle Equipe Notre-Dame sono formalmente nati verso

la fine degli anni ‘40, per pro-porre un metodo in grado di aiutare le coppie nel loro cam-mino matrimoniale: i primi passi si fanno risalire al 1938 ed è significativo sottolineare che le END non sono nate a tavolino o dalla risposta a una necessità pastorale, ma per l’iniziativa e l’esigenza matu-rata da coppie di sposi.

L’efficacia di questa propo-sta è confermata oggi dalla diffusione delle Equipe, pre-senti in tutto il mondo, con stili e modalità propri di ogni gruppo, ma tutte accomu-nate dallo stesso metodo: alla base c’è il desiderio del-la singola coppia di vivere in profondità il sacramento del matrimonio, aprendosi sem-pre di più all’amore di Dio, per testimoniarlo nella propria realtà quotidiana. E visto che “se due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro (Mt 18, 20)”, ogni equipe Notre-Dame è una piccola co-munità cristiana di sposi, me-diamente formata da quattro a sei coppie, assistite da un sacerdote (o da una suora): ciascuno vi entra con la pro-pria storia, con le proprie di-versità, ciascuno vi partecipa attivamente nella fedeltà al Sacramento.

In sintesi il metodo è costi-tuito da alcuni elementi, che ne costituiscono l’ossatura e che risultano estremamente utili per la crescita della cop-pia stessa. All’inizio dell’anno viene scelto un tema di stu-dio, tipicamente un testo di carattere religioso, oppure più focalizzato al cammino di coppia (Carlo Maria Martini o Paolo Curtaz per dire due au-tori molto letti): nella nostra

esperienza abbiamo sempre privilegiato testi non troppo complessi, ma che magari pro-ponessero spunti o domande in grado di aiutare il dialogo fra marito e moglie. Altro pun-to fondamentale del metodo è quello che viene chiamato “il dovere di sedersi”, ovvero il darsi un appuntamento vero e proprio per dialogare e con-frontarsi sul tema di studio; può sembrare un’ovvietà, ma è invece molto utile stabilire un tempo preciso da dedicare a questo scopo.

Si giunge quindi alla riunio-ne mensile dove l’equipe si trova alternativamente a casa di una delle coppie: noi, come la maggior parte, privilegia-mo la sera e l’incontro inizia con un momento di preghie-ra, in cui c’è anche spazio per una comunicazione spirituale di chi lo desidera, e prosegue con la condivisione di quanto il capitolo del tema di studio ha suscitato in ogni coppia. Infine giunge il tempo della “messa in comune” di ciò che ha caratterizzato in modo si-gnificativo il mese trascorso, dove ci si ascolta, cercando di non farsi distrarre troppo dal-la cena (a questo punto tanto agognata...) che nel frattempo

è finalmente giunta. È altresì opportuno aggiungere che, all’inizio dell’anno (del cam-mino di equipe) ogni coppia dovrebbe cercare di porsi de-gli obiettivi, dei passi da com-piere, con lo scopo di crescere nel cammino matrimoniale e naturalmente di fede.

Come però spesso accade, scrivere di un’esperienza è assai meno efficace che vi-verla, soprattutto in un caso come questo: il nostro grup-po, formatosi all’interno della parrocchia (questa è quasi un’eccezione), si ritrova insie-me da una quindicina d’anni, prima in cinque e poco dopo in sei coppie: per noi è stata una grazia, anche una fortu-na, perché non solo possia-mo dire che ne ha beneficiato ogni singola coppia, ma ci sia-mo sentiti parte di una realtà ancora più grande, che si spe-rimenta molto bene durante i ritiri vissuti nei tempi forti con varie coppie o nelle altre occa-sioni in cui due coniugi posso-no partecipare a un incontro di un’altra equipe. E l’aspetto che colpisce sempre tutti è che anche quando ci si ritrova per la prima volta con nuove coppie, c’è un grandissimo livello di confidenza, di aper-

tura, di voglia di condividere, che mette subito ognuno a proprio agio: forse in maniera quasi inconsapevole ritorna quel versetto di Matteo cita-to in precedenza, e c’è quel modo di essere, nella fede che ci accomuna, che ci fa davvero sentire una comunità di fratel-li. A tale proposito ci fa estre-mamente piacere che dal 24 al 26 novembre la nostra par-rocchia possa dare ospitalità all’incontro dell’Equipe Italia, formata da coppie incaricate di seguire l’andamento dei sottogruppi regionali; non a caso faremo coincidere il no-stro tradizionale momento di ritrovo durante l’Avvento con questo incontro più allargato.

Un’ultima osservazione, importante per cogliere un aspetto chiave dell’Equipe Notre Dame: al centro c’è la “coppia”, prima che la fami-glia più estesa, comprensiva di figli, genitori e altri familia-ri, che potrà solo beneficiare di conseguenza della salute dell’unione matrimoniale. Al centro c’è la promessa del sacramento, con quella fedel-tà, quell’onorare e aver cura dell’altro, che possono davve-ro cementare e rendere mera-vigliosa l’unione dei coniugi.

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4 Comunita’ inSieme

Vita di oratorio

Massimiliano Salis

Vedrai che bello... il nuovo anno oratoriano

Sabato 8 e domenica 9 ottobre si è svolta la Festa di inizio anno

oratoriano con il tema: “Ve-drai che bello”. In occasione della festa sono state propo-ste tante attività e momenti di condivisione, organizzati da giovani, genitori e nonni. Sen-za entrare nel dettaglio del programma vorrei far rivivere la festa a chi legge con gli oc-chi di chi c’è stato e trasmet-tere a tutti quanto l’Oratorio può essere bello e importante per chi ci mette passione. Per realizzare questa idea descrit-tiva ho intervistato qualche parrocchiano stando attento a dare voce a diverse fasce d’età. Hanno partecipato all’intervista Dario (giovane), Denise (mamma e barista), Gisemma (nonna), Karlean-dra (mamma), Marco (papà), Marina (mamma), Paolo (ani-matore), Sabrina (mamma e barista) e Simona (mamma, barista e allenatrice).

Tutti loro (insieme a tante altre volenterose mani) anche se in modo diverso si sono im-pegnati per la buona riuscita della festa: chi in cucina, chi

con i giochi o chi occupandosi del mercatino; come una vera squadra hanno vinto la partita regalando un bel pomeriggio e una bella domenica ai bam-bini e alle famiglie che vi han-no partecipato.

La prima domanda che ho posto loro è stata se gli è piaciuta la festa a cui hanno partecipato di quest’anno e la risposta nelle sue varie sfu-mature è stata molto positiva, la festa dell’oratorio è piaciuta

sia per il clima festoso della domenica con i palloncini, il Mago Magicus e il pranzo del-le famiglie, come sottolinea-no Dario e Marina, che per la semplicità che rende bello lo stare insieme che ha caratte-rizzato i giochi e il mercatino di sabato pomeriggio - replica Denise. La domanda successi-va verteva sulla speranza: una festa in cui si è visto un bel numero di bambini e famiglie può essere un buon segno per

la crescita della nostra Comu-nità. E qui le risposte sono sta-te molto variegate: ad esem-pio Marina ha visto che negli ultimi tempi e in quest’ultima festa tante nuove famiglie si stanno affacciando al mondo della comunità di San Grego-rio, mentre Marco ha notato il cuore che molti ci mettono nel mettersi al servizio degli altri per rendere l’oratorio un posto bello e familiare, in cui grandi e piccoli possono cre-scere con sani principi - sotto-lineano Paolo, Sabrina e Kar-leandra. Non mancano però risposte un po’ dispiaciute per l’assenza di altre famiglie e al-tri bambini, ma cariche di spe-ranza di vederli alla prossima occasione per rendere ancor più bello il nostro ritrovarci insieme nel cammino dell’ oratorio.

Ultima domanda: ho chie-sto qual è la prima parola che viene in mente quando sen-tono la parola “oratorio” e le riposte sono state bellissime. L’oratorio per tutti loro è una casa, un cortile amico, dove giocare e stare insieme (Simo-na), una famiglia più grande,

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Novembre 2017 5

in risoluzione di ogni cosa. Il nostro obiettivo è quello di indirizzarli verso la strada per il raggiungimento delle rispo-ste personali di ciascuno.

Oggi i giovani si trovano spesso a vivere in una società ricca di amori malsani, infelici o addirittura finti. Solo i giova-ni? No di certo. Ma se si può provare a far vivere loro belle esperienze o conoscere il lato positivo della questione, per-ché non tentare? È il mondo di oggi e noi non possiamo cambiarlo per intero, ma pos-siamo partire dal piccolo, par-tire da loro, che sono ancora all’inizio (mi sento così vec-chia?!) e di strada ancora ne devono fare.

Sono ancora giovani, pieni di immaginazione, fantasia, aspettative, sogni da coltiva-re e per questo non penso sia giusto lasciarli crescere con l’idea del “tutto negativo” che questa società inculca nel-la mente di ognuno. Più che “negativo”, qui sembra tutto difficile. E molte cose lo sono, è vero, ma ... “così è il mon-do”, così è sempre stato e così sarà, sempre. Ma noi voglia-mo crescere dei combattenti, dei lottatori, capaci di dire “Sì” alla Vita e a tutte le sue prove, capaci di dire “Sì” all’Amore e a tutte le sue sofferenze. Io por-to nel cuore la speranza di ri-uscire a trasmettere ai ragazzi quanto possa essere bello ve-

Nuovo anno, nuovo tema per il gruppo adolescenti!

Beh, “nuovo”… ne parlano un po’ tutti e già da qualche secolo, ma è sempre bene parlarne. Si tratta del tema dell’Amore! Originale, vero?

Bisogna, però, tenere a men-te che, se ricordate, l’adole-scenza è quel periodo durante il quale non si capisce un’acca di tutto quello che può com-prendere l’amore. Proprio per questo, noi Educatori abbia-mo deciso di affrontarlo con i nostri giovani adolescenti, prendendo in considerazione tutte le sfaccettature che può nascondere.

Amore per il rischio, amore per gli altri, amore per il mon-do, per la vita… amore per l’AMORE! Ecco di cosa si parla.

E noi, consapevoli di non essere esperti a riguardo (mai nessuno lo sarà fino in fondo), vogliamo accompa-gnare i ragazzi alla scoperta di questo mondo magico e misterioso dell’amore; dare la possibilità di comprendere, anche se solo in parte, forse, la bellezza che si nasconde dietro ad un gesto, un pen-siero, un atto che sia guidato da questo sentimento. Quale amore? Perché amare? Ama-re chi? Amare cosa? Un po’ di domande sorgono, insomma. Ma non saremo certo noi edu-catori a darne la risposta o procurare la formula magica

una comunità; è gioco che fa conoscere e fa crescere, per Gisemma è un posto in cui si impara a pregare; mentre a Paolo ricorda la bella espe-rienza dell’ultimo Oratorio estivo “Detto Fatto”. Non c’è conclusione più bella di que-ste parole per un articolo che parla di festa, una festa a tema “Vedrai che bello!”.

Tutte queste persone che hanno risposto all’intervista, mi hanno mostrato come un oratorio ricco di bellezza e

pieno vita è una vera speran-za che non si faranno rubare mai da nessuno. Con le loro ri-sposte queste persone hanno dato forma alla speranza: per chi è qui in oratorio l’esperien-za possa diventare anche un bel ricordo che magari riaffio-ri trovando un palloncino che arriva da chilometri di distan-za; oppure la speranza è che questi bei momenti diventino fonte di energia per mettersi in gioco per chi verrà a San Gregorio un domani.

ramente questo sentimento. Per non parlare dell’Amore

di Dio. Non c’è niente, e dico NIENTE di meglio a cui aspi-rarci. Tanti ancora, però, non lo capiscono (o non voglio-no?). Concludendo, toccherà ad ognuno impegnarsi nel

vivere nel modo più giusto tutte le esperienze che af-fronteranno. Nel frattempo, noi educatori impegneremo cuore ed anima nel rendere questo cammino il più utile e significativo possibile. E ma-gari anche divertente... chissà!

Cecilia Spalletti

Accompagnare i ragazzi alla scoperta dell’amore vero

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6 Comunita’ inSieme

Martina Pennetta Caritas Libano e Kenya 10 marzo 2017Tommaso Sacchetti Mato Grosso Bolivia 17 marzo 2017Elena Giovannoni Pime Brasile, Camerun, Ecuador 24 marzo 2017Fabrizio Calegari Pime Bangladesh 31 marzo 2017Fabio Gallerani Fom oratorio Bangladesh 07 aprile 2017

Vita di Decanato

Non lasciamoci ruba-re la speranza (Papa Francesco Evange-

lii Gaudium n. 86): anche gli operatori della carità della no-stra parrocchia (i volontari che operano nel Centro di Ascolto, nel Deposito Bagagli e nel Guardaroba donne) hanno deciso di seguire l’itinerario preparato dalla Caritas stes-sa che si propone di aiutarci ad accogliere l’invito di Papa Francesco a non farci sopraf-fare dalle paure, dall’insicurez-za, dalla perdita di speranza e di fiducia.

Purtroppo viviamo in un cli-ma segnato da molte paure legate alla sicurezza persona-le, generate dalla precarietà del lavoro, dal senso di insicu-rezza per il futuro, dalla man-canza di fiducia nel prossimo: sono paure che riguardano i singoli ma anche tutta la nostra comunità. Per questo vogliamo domandarci come possiamo, come operatori della carità, educarci ed edu-care a promuovere fraternità attraverso i servizi che offria-mo a chi si trova in difficoltà e si rivolge a noi.

Non è facile aiutare chi si rivolge a noi a non perdere la speranza quando la sua si-tuazione è spesso complicata un po’ su tutti i fronti: la casa, il lavoro, i figli e nessuno ha la bacchetta magica per risolve-re problemi di questo genere. Quello che bisogna cercare di fare è prima di tutto cercare di stabilire una relazione con il fratello che abbiamo davanti donandogli il nostro tempo e condividendo le sue preoc-cupazioni e aiutandolo a re-cuperare quella fiducia in se stesso e nelle sue capacità che spesso le circostanze della vita gli hanno tolto e aiutan-dolo quindi a ridargli dignità. Certamente ci dobbiamo sfor-

Marica Moroni Ferrazzi

Opere concrete di carità in aiuto a chi ne ha bisogno

zare ad aiutarlo a trovare delle soluzioni possibili, a fare dei piccoli passi per riacquistare un minimo di autonomia… Spesso dobbiamo fare atten-zione a non farci rubare noi stessi la speranza quando ci rendiamo conto che di fronte a situazioni tanto complica-te non abbiamo le forze per aiutarli ad affrontarle…mai arrendersi anche quando as-sale un senso di impotenza e di frustrazione. “Non teme-re, perché io sono con te” (Is. 43’5): quanto dice il profeta dovrebbe aiutarci ad essere saldi e sereni nell’affrontare i problemi…anche se non pos-siamo risolverli.

Al termine dell’Anno della Misericordia il Papa ha voluto istituire per la prima volta la Giornata Mondiale dei Poveri che celebreremo il prossimo 5 novembre. Il messaggio scrit-to per questa occasione si inti-tola “Non amiamo a parole ma coi fatti”. Al punto 3 leggiamo “Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buo-na pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estem-poranei di buona volontà per mettere in pace la coscienza: Queste esperienze, pur vali-de e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre a un vero incontro con i poveri e dare luogo a una condivisio-ne che diventi stile di vita”.

Certamente sia il tema proposto dalla Caritas che quanto ci chiede di fare Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri richiedono un gros-so impegno e soprattutto un grosso sforzo da parte nostra per cercare di cambiare lo “sti-le di vita”. E poi… “La messe è molta, ma gli operai sono po-

chi…Pregate il padrone della messe !” (Mt. 10) Sarebbe dav-vero bello che nuovi volontari

si unissero a noi, nei vari servi-zi che sono attivi nella nostra Parrocchia!!!

Completato il restauro di san Carlino

Passando per viale Tunisia vi sarete accorti del rinnovato volto della chiesa di S. Carlo al Lazzaretto, familiarmente chiamata San Carlino. In realtà non è solo l’esterno ad esse-re stato restaurato, ma anche l’interno e l’annessa canonica aggiunta nell’800. E’ stato un lavoro di restauro e consoli-damento strutturale che ha riguardato la totalità edificio, dal tetto alle fondamenta, in-teramente pagato dalla Fon-dazione Rocca, che ha voluto restituire alla Comunità par-rocchiale e alla città un monu-mento significativo della sua storia civile e religiosa. San Carlino è già tornata ad essere un luogo dove poter svolgere iniziative di carattere cultura-le e musicale, ma soprattutto una chiesa, posta nel cuore di un Quartiere (Porta Venezia)abitato da persone di diver-sissima provenienza insieme a milanesi che da generazioni l’hanno nel cuore, perché lì

hanno pregato, sostato in si-lenzio, vissuto momenti lieti e dolorosi della loro vita. Ab-biamo ripreso a celebrare la S. messa feriale il mercoledì e il venerdì alle 10.00 e stabilito, con volontari della parroc-chia, turni di custodia della Chiesa per poterla mantenere aperta tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, dalle 9 alle 12. Quando penso a S. Carlino, la immagino come un piccolo segno di speranza, saldamen-te piantato nel cuore di una porzione di mondo e di città attraversato da problemi so-ciali, migrazioni, difficili con-vivenze ma anche desideri buoni, relazioni autentiche, domande vere, quelle che ci sono in ogni persona. Mi au-guro e auspico che quell’anti-ca piccola chiesa possa conti-nuare ancora per tanto tempo a sostenere il cammino della vita di chi la frequenta e la speranza che chiede di far breccia nel cuore di ognuno.

don Marco Artoni - parroco di Santa Francesca Romana

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Novembre 2017 7

CALENDARIO DI FEBBRAIO Calendario di NovembreEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

mercoledì 1 SoLennita’ Di tutti i Santi SS. Messe ore 8,30 - 10,00 - 11,30 - 18,00Giovedì 2 Commemorazione di tutti i defunti - SS. Messe ore 9,00 e 18,00 Ore 17,00 in Cripta: Celebrazione di suffragio per tutti i defunti della parrocchia Sospesa la catechesi dei ragazzi. Oratorio aperto dalle ore 16,00 alle 19,00Venerdì 3 Ore 18,00: S. Messa nella vigilia di S. Carlo BorromeoSabato 4 San Carlo Borromeo - solennità Ore 9,00: S. Messa solenne; in Duomo celebrazione con il Vescovo e Ordinazione dei Diaconi permanentiDomenica 5 noStRo SiGnoRe GeSu’ CRiSto Re DeLL’uniVeRSo - ultima domenica dell’anno liturgico Giornata Mondiale contro le povertà (indetta da Papa Francesco) - Giornata Caritas AmbrosianaLunedì 6 inizio delle Benedizioni natalizie - zona nord della parrocchia, sull’asse di via San Gregorio Riprende il catechismo dei bambiniMartedì 7 Ore 18,00: S. Messa con il rito delle esequie (ricorderemo i defunti di ottobre - dicembre 2016) Giovedì 9 Ore 18,00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00: Vesperi e BenedizioneVenerdì 10 S. Leone magno - memoriaSabato 11 S. martino di tours - festa Ore 18,45: incontro mensile per separati - divorziati - nuove unioni presso la Cappella dell’oratorioDomenica 12 i DomeniCa Di aVVento amBRoSiano - anno B - “LA VENUTA DEL SIGNORE” Ore 10,00: S. Messa animata dai bambini del primo anno catechistico; dopo la Messa segue l’incontro dei

genitori e i giochi dei ragazzi nel cortile fino alle ore 12,00. ore 11,30: S. messa cantata con la Corale parrocchiale, nell’inizio solenne dell’avvento ambrosiano. ore 16,00: Battesimi Martedì 14 Ore 18,00: S. Messa con il rito delle esequie (ricorderemo i defunti di gennaio - marzo 2017)Mercoledì 15 ore 21,00: Riunione del Consiglio dell’oratorioGiovedì 16 Ore 18,00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00: Vesperi e BenedizioneVenerdì 17 ore 20,30: Proposta di film dell’azione Cattolica: “Il condominio dei cuori infranti” (2015); segue

testimonianza di una suora scalabriniana. Ritrovo ore 20,00 per l’accoglienza al Bar dell’oratorio.Sabato 18 ore 15,00: Ritiro spirituale degli adulti per l’ingresso nel tempo di avventoDomenica 19 ii DomeniCa Di aVVento amBRoSiano - anno B - “I FIGLI DEL REGNO” Ore 10,00: S. Messa animata dai bambini del secondo anno catechistico; dopo la Messa segue l’incontro

dei genitori e i giochi dei ragazzi nel cortile fino alle ore 12,00. Durante questa Messa, sarà presente don enrico tagliabue, che festeggia 30 anni dalla sua

ordinazione presbiterale. Dopo la celebrazione, la comunità è invitata un rinfresco nella zona del Bar.Lunedì 20 ore 21,00: Prima serata di preghiera del tempo di avvento per gli adulti (la chiesa aprirà alle 20,30)Martedì 21 Presentazione della Beata Vergine Maria - memoria Ore 18,00: S. Messa con il rito delle esequie (ricorderemo i defunti di aprile - giugno 2017)Mercoledì 22 Santa Cecilia - memoriaGiovedì 23 Ore 18,00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00: Vesperi e BenedizioneSabato 25 ore 18,30: Secondo incontro delle Giovani Coppie presso la Cappella dell’oratorio. Segue cena.Domenica 26 iii DomeniCa Di aVVento amBRoSiano - anno B - “LE PROFEZIE ADEMPIUTE” Ore 10,00: S. Messa animata dai ragazzi del terzo anno catechistico; dopo la Messa segue l’incontro dei

genitori e i giochi dei ragazzi nel cortile fino alle ore 12,00.Lunedì 27 ore 21,00: Seconda serata di preghiera del tempo di avvento per gli adulti (la chiesa aprirà 20,30)Martedì 28 Ore 18,00: S. Messa con il rito delle esequie (ricorderemo i defunti di luglio - ottobre 2017)Mercoledì 29 ore 21,00: Riunione del Consiglio Pastorale ParrocchialeGiovedì 30 Sant’andrea - festa Ore 18,00 S. Messa con Adorazione Eucaristica. Ore 19,00: Vesperi e Benedizione

Page 8: Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Novembre 2017 ... · dedicato all’amore nel ma-trimonio: Papa Francesco lo apre con il bellissimo Inno alla Carità di San Paolo (1Cor 13)

8 Comunita’ inSieme

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSante meSSe FeStiVe

Ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 - Vigiliare ore 18.00

Sante meSSe FeRiaLiOre 9.00 e 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00

Adorazione Eucaristicasegue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e

Benedizione Eucaristica

ConFeSSioniSabato dalle ore 15.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestia oppuredirettamente a don Sergio o a don Gabriele.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Telefono: 02-29403170.

La Portineria - Via Settala 25 è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

a t t e n Z i o n eil Codice iBan della Parrocchia è

IT56 O 033 5901 6001 0000 0124811intestato a “Parrocchia San Gregorio magno; è possibile fare un versamento a favore delle attività della Parrocchia indicando la causale.

Parrocchia ... in breve

Ottobre 2017

Don Sergio tomasello (parroco): tel. 339-2752279 - [email protected] (nuova mail)Don Gabriele Cislaghi (res. con incarichi pastorali): tel. 02-36750906 - [email protected]. Franco Buzzi (impegno festivo normalmente sabato pomeriggio e domenica mattina)Suore Cappuccine di madre Rubatto - Via L. Settala 70: tel. 02-29534664.Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890; fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] (Parrocchia SGM) indirizzo e-mail: [email protected] (Centro di Ascolto)

Contatti personali

Sono rinati in criSto

Riccardo Di Fattadi Marco e Claudia Calisti

Tommaso Augusto Vittadi Cino Lorenzo e Chiara Ruggiero

Quinto Massimo Lancellottidi Luigi e Anne-Marie Jeannet

Leonardo Minafradi Tommaso e Yuan Wei

Celeste Vittoria e Giovanni Andrea Pavandi Fabio e Viviana Conz

Si Sono SpoSati in criSto

Daniele Ragazzi e Mariana Volociuc

Stefano Giacomozzi e Mariangela Angiolella

Sono entrati nella caSa del padre

Elio Ferrari - via Lecco, 20Brunilde Ernesta Signori - viale Tunisia, 24

Augusta Limoni - Via R. Boscovich, 35

Anonimi contributo mensile Euro 1090 Offerte di N. N. per Parrocchia Euro 200 Offerta Legio Mariae Euro 50Offerta per battesimi Euro 450 Offerte per funerali Euro 400Offerte per matrimoni Euro 800Offerte in cassetta Fondo Lavoro Euro 3230

Ringraziamo i parrocchiani che durante la Gior-nata Missionaria mondiale del 22 ottobre hanno lasciato offerte al Banchetto Missionario per Euro 2.400 a favore della Missione in Malawi delle no-stre Suore Cappuccine. Un grazie anche ai com-ponenti del Gruppo Missionario che ha pregato e ha preparato il Banchetto vendita!

La Parrocchia su Internetwww.sangregoriomilano.it

... è il sito della Parrocchia: vi invitiamo a consultarlo per le informazioni sulla vita della nostra Comunità di San Gregorio Magno e iscrivervi alla newsletter