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PIANO LOCALE UNITARIO DEI SERVIZI PLUS 21 Bilancio Sociale Annualità 2012

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PIANO LOCALE UNITARIO DEI SERVIZI

PLUS 21

Bilancio Sociale

Annualità 2012

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Bilancio Sociale 2012

SOMMARIO

PARTE PRIMA

Pag.

� Premessa 5

� Attori coinvolti 6

� Procedure attivate per l’implementazione e l’aggiornamento 7

� Le Conferenze di Programmazione 7

� I Tavoli tematici 7

� Le Conferenze dei Servizi 12

� Le Conferenze dei Sindaci 12

� Coinvolgimento e carico di lavoro degli operatori degli enti afferenti al PLUS 21 12

� Gruppo Tecnico di Piano 12

� Gruppi di lavoro per specifiche tematiche 13

� Carico di lavoro degli operatori dei singoli Enti nella collaborazione alle attività del PLUS 21 13

PARTE SECONDA Bilancio sociale del PLUS riferito all’anno 2012

� Azioni di Sistema 17

- Azione 1 Ufficio per la programmazione e la gestione associata dei servizi alla persona 17

- Azione 2 Formazione ed aggiornamento 19

- Azione 3 Favorire l’ informazione e la partecipazione 20

- Azione 4 Geoblog e Data Base del PLUS 21 21

- Azione 5 Percorsi di collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e non 22

- Azione 6 Procedure uniformi per l’adozione di metodologie condivise 23

- Azione 7 Banca dati del PLUS e Sistema di monitoraggio 24

- Azione 8 Sistema Informativo del PLUS ed adozione software gestionale per i Servizi Sociali 25

- Azione 9 Tavolo Interplus – Sistema organizzativo dei Plus e flussi informativi interistituzionali 26

- Azione 10 Procedure integrate di intervento rivolte ai minori – Interplus Minori 27

� Azioni specifiche per area tematica 29

- Progetto: “Centro per la Famiglia” 29

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- Progetto: Famiglia e Adolescenti – Spazio Giovani 34

- Progetto: “Una rete per l’adozione” 44

- Progetto: “Servizio di sostegno alla persona nel proprio domicilio” 48

- Progetto: “Promozione e Qualificazione dell’Assistente Familiare” 52

- Progetto “Classificazione Internazionale sul Funzionamento – ICF” 54

- Progetto: “Punto Unico d’Accesso” 57

- Progetto: “Home Care Premium 2012” 59

- Progetto: “Nella vita e nella casa” 62

- Progetto: “Inserimenti lavorativi Soggetti Svantaggiati” 64

- Progetto: “Cerchiamoci” 71

� Sintesi della progettazione presentata nell’ambito su altri finanziamenti 73

� Rendicontazione spese gestione associata anno 2012 - Riepilogo 74

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PARTE PRIMA

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PREMESSA

Il bilancio sociale relativo all’anno 2012 rispecchia l’andamento delle attività in gestione associata in un contesto segnato

dall’approvazione della Deliberazione della Giunta Regionale n. 40/32 del 06.10.2011 , avente ad oggetto “Linee guida

per la programmazione dei PLUS nel triennio 2012/2014” , che ha dato continuità ai servizi e agli interventi programmati

negli anni precedenti.

L’approvazione delle suddette linee guida ha, inoltre, attivato il meccanismo della partecipazione e condivisione sia della

nuova fase programmatoria, sia della restituzione dei risultati delle attività svolte dal PLUS21 negli anni .

Il bilancio delle attività svolte dal PLUS anche nel corso del 2012, rispecchia le difficoltà e le criticità di un sistema

organizzativo e gestionale che sottostà ai vincoli delle regole del patto di stabilità che mal si conciliano alle esigenze di

una gestione associata efficiente ed efficace.

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ATTORI COINVOLTI

Enti afferenti al Plus 21 Comune di Monastir Comune di Monserrato Comune di Quartucciu Comune di Selargius Comune di Sestu Comune di Settimo San Pietro Comune di Ussana Provincia di Cagliari ASL Cagliari Componenti del Gruppo tecnico di Piano (GtP) Componenti effettivi

� Donatella Pani - Comune di Settimo San Pietro � Annalisa Sanna - Comune di Quartucciu � Regina Vittone - Comune di Selargius � Lucia Locci - Comune di Sestu � Maria Crescenzia Deplano - Provincia di Cagliari � Simonetta Vinci - A. S. L. Cagliari � Giuseppe Frau - A. S. L. Cagliari

Componenti supplenti

� Stefania Pintus - Comune di Monastir � Antonino Licheri - Comune di Monserrato � Letizia Mameli - Comune di Monserrato � Eliana Casula - Comune di Quartucciu � Annalisa Grillo - Comune di Selargius � Rossana Santus - Comune di Sestu � Daniela Locci - Comune di Settimo San Pietro � Maria Antonietta Tronci - Comune di Ussana � Agnese Lussu - A. S. L. Cagliari

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PROCEDURE ATTIVATE PER L’IMPLEMENTAZIONE E L’ AGGIORNAMENTO

Il PLUS è uno strumento di programmazione integrata con cui i diversi attori, provenienti da ASL, Comuni, Provincia, Terzo settore ecc., mettono a disposizione le proprie competenze ed esperienze al fine di definire assieme obiettivi, strategie e interventi per la prevenzione, la tutela, la cura e lo sviluppo della persona. Il PLUS21 ha mantenuto in vita il Gruppo Tecnico (GtP) costituito dai rappresentanti di ciascun ente , quale supporto all’attività dell’Ufficio di Piano, con particolare riferimento alla fase programmatoria e di monitoraggio delle attività svolte. La fase programmatoria ha anche visto il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse del territorio e gli operatori nonché i soggetti del terzo settore. Le modalità operative sono state individuate con l’obiettivo di coinvolgere quanti più soggetti possibili. Il PLUS 21 non ha apportato variazioni di rilievo alla programmazione dei fondi della gestione associata già prevista e avviata nel quadriennio precedente (2007/2010), mantenendo attivi servizi essenziali, quali ad esempio l’assistenza domiciliare e scolastica per persone non autosufficienti e le azioni relative agli inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati. Si evidenzia, però, l’ampliamento delle competenze trasferite ai PLUS da parte della Regione e l’attribuzione di ulteriori finanziamenti che hanno portato all’attivazione di ulteriori interventi ( Progetto Consultori, Nella vita e nella casa…). Così come previsto dalle Linee Guida per il triennio 2012/2014 e in vista della stesura della nuova programmazione, si è provveduto ad attivare gli strumenti già utilizzati in passato per migliorare l’informazione verso la cittadinanza sull’esistenza e l’importanza dei PLUS, favorire la partecipazione attiva di un maggior numero possibile di attori, sia pubblici che privati, nonché del cittadino in generale, individuare e definire le priorità d’intervento e le strategie da adottare nella programmazione: la Conferenza di Programmazione e i Tavoli tematici.

La Conferenza di Programmazione La Vª Conferenza di Programmazione si è svolta il 10 Maggio 2012 presso la sede del Centro Giovani del Comune di Sestu ed ha visto la partecipazione, oltre che dei Sindaci dei Comuni dell’ambito, del Presidente pro-tempore della Provincia di Cagliari, del rappresentante della ASL Cagliari, degli amministratori comunali e provinciali, di circa un centinaio di partecipanti facenti parte del mondo della scuola, dell’associazionismo, del terzo settore, di altre istituzioni presenti nel territorio, nonché di cittadini . Nel corso della Conferenza è stato fatto il resoconto sullo stato di attuazione degli interventi previsti dal Plus, specificando lo stato dell’arte dei singoli progetti e analizzando le criticità riscontrate e le proposte per superarle. In tale sede è stato inoltre presentato il Profilo d’Ambito realizzato dall’Osservatorio provinciale alle Politiche Sociali e sono stati presentati alcuni strumenti per favorire la circolazione delle informazioni (geoblog, database).

I Tavoli Tematici

I tavoli tematici sono stati il “luogo” di discussione ed approfondimento per ciascuna area tematica. Nell’ambito dei tavoli è stato restituito il lavoro svolto durante l’anno (secondo i principi metodologici del bilancio sociale) e sono scaturite ulteriori proposte per l’aggiornamento della Programmazione del Plus. I tavoli, gestiti dai Comuni con la collaborazione delle Cooperative Sociali Koinos e Anteros (che gestiscono il Centro per la Famiglia del PLUS 21), hanno visto la partecipazione di soggetti afferenti ai servizi sociosanitari pubblici e del terzo settore. Si è rilevata , così come già successo nelle edizioni precedenti, una scarsa partecipazione da parte dei singoli cittadini. I tavoli si sono articolati su cinque tematiche principali e si sono svolti nell’arco di 2 settimane nelle seguenti sedi: Monserrato (Salute Mentale e Famiglia) Selargius (Disabilità e Famiglia) Quartucciu (Dipendenze e Famiglia)

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Sestu (Infanzia, Adolescenza e Famiglia) Ussana (Anziani e Famiglia)Schede di sintesi dei principali risultati Schede di sintesi dei principali risultati Tavolo Tematico: Salute mentale e Famiglia Monserrato 15.05.2012 Totale partecipanti: 21

Sottogruppo 1 Tema affrontato: sistema di rete ( n. 14 partecipanti)

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Scarso coinvolgimento dei Centri di Salute mentale nella fase di programmazione; 2. Carenza di personale; 3. Assenza, in alcuni Comuni, del servizio CESIL ; 4. Tempi lunghi per la presa in carico dei pazienti; 5. Mancanza di comunicazione tra gli Enti.

Proposte in ordine di priorità

1. Stimolare la riorganizzazione del dipartimento da parte di un tavolo di lavoro politico 2. Proporre tavoli di confronto tra Asl, PLUS, Cesil e CSL Provincia per scambiarsi prassi e confrontarsi sugli

inserimenti lavorativi e sull’abitare assistito. 3. Riproporre il progetto “Impara l’arte e non metterla da parte”. 4. Riproporre l’Abitare condiviso. 5. Estendere le riunioni e gli incontri agli operatori coinvolti nella tematica che si va ad affrontare. 6. Promuovere momenti di formazione per tutti gli operatori dei servizi che hanno in carico l’ utente.

Sottogruppo 2 Tema affrontato: diritti di cittadinanza ( n. 7 partecipanti)

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Positività delle esperienze condotte, che restano però insufficienti rispetto alle molteplici necessità. I numeri limitati (vedi abitare condiviso) sono anche da rapportare agli inadeguati livelli di autonomia dei singoli utenti, i quali non avevano compiuto precedenti percorsi di potenziamento delle abilità sociali e delle autonomie di vita;

2. Mancata stabilizzazione delle risorse necessarie (abitazioni, convenzioni ERSU, percorsi di accompagnamento);

3. Insufficiente collaborazione e raccordo tra gli enti (soprattutto CSM-Famiglie); 4. Carenza di dati epidemiologici (assenti nel PLUS) che dovrebbe fornire la ASL

Proposte in ordine di priorità

1. Promozione dell’abitare condiviso con specifica contrattazione Ente-Famiglia per la disponibilità delle case in cambio della presa in carico. Richiesta di destinazione del 5% degli alloggi privati;

2. Diverso utilizzo dei fondi della L. 162/98 e dell’ADI, per favorire percorsi di promozione delle autonomie della persona necessarie per affrontare una convivenza;

3. Promozione dell’affido (mutuato da esperienza francese) per la gestione delle situazioni di crisi acuta (con compenso economico alle famiglie affidatarie e stretta collaborazione col CSM);

4. Coinvolgimento degli artigiani per la promozione di percorsi di addestramento lavorativo (recupero antichi mestieri); attivazione fondi della formazione professionale e creazione di laboratori artigianali, anche attraverso la costituzione di imprese giovanili o sociali;

5. Orti sociali.

Tavolo Tematico: Disabilità e Famiglia Selargius 17.05.2012 Totale partecipanti: 15

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Scarsa partecipazione dei diretti interessati, famiglie, ai tavoli tematici (famiglia delegante); 2. Scarsi dati relativi al bilancio sociale soprattutto in termini di valutazione qualitativa, per assenza di un

sistema strutturato di valutazione con indicatori standard di qualità; 3. Carenza di risorse; 4. Scarsa motivazione dei tecnici PLUS;

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5. Scarsa presenza degli operatori; 6. Scarso senso di cittadinanza; 7. Carenza interventi socio – assistenziali; 8. Formazione operatori scolastici

Proposte in ordine di priorità

1. Incentivare la presenza nei tavoli tematici dei Responsabili istituzionali dei vari settori e degli Amministratori Locali, necessaria per l’assunzione di impegni politicamente vincolanti;

2. Creazione di un protocollo operativo ufficiale per gli inserimenti lavorativi (usare sempre di più l’ ICF come sistema di valutazione condiviso);

3. Incentivare e promuovere un utilizzo diversificato dei fondi della L. 162/98, combinando le risorse anche umane e locali dell’ambito. Campagna conoscitiva di buone prassi esistenti, quali per esempio gli orti sociali, incentivare il lavoro di rete, coinvolgendo anziani e risorse locali a costo quasi zero;

4. Creazione di un nucleo di valutazione quantitativo e qualitativo in raccordo con l’Osservatorio della Provincia che preveda una visibilità di rendicontazione;

5. Sollecitare forme di partecipazione con canali di pubblicizzazione più adeguati; 6. Favorire l’orientamento scolastico e professionale per i disabili all’interno degli istituti scolastici; 7. Promuovere lo Sport al fine di potenziare l’integrazione di competenze relazionali; 8. Promuovere azioni per favorirla conoscenza e l’accesso al PUA; 9. Promuovere percorsi formativi e di aggiornamento in favore del personale scolastico; 10. Favorire interventi educativi e culturali a medio- lungo termine; 11. Introdurre figure diverse da quelle tradizionali nell’assistenza alle famiglie conflittuali, come il mediatore dei

conflitti.

Tavolo Tematico: Dipendenze e Famiglia Quartucciu 22.05.2012 Totale partecipanti: 16

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Carenza di partecipazione di tutte le istituzioni al processo decisionale, necessità di maggior raccordo tra l’Ufficio di Piano e gli altri servizi presenti sul territorio;

2. Carenza di servizi di emergenza; 3. Carenza di formazione; 4. Carenza di conoscenza della rete; 5. Dipendenza istituzionalizzata; 6. Modalità di funzionamento disfunzionali dei Servizi per l’impiego.

Proposte in ordine di priorità

1. Creazione di un nucleo sperimentale di famiglia affidatarie per persone con problemi di dipendenza; 2. Formazione integrata sul lavoro di rete; 3. Creazione di modalità operative condivise interplus per i diversi ambiti di intervento; 4. Promozione degli inserimenti lavorativi anche complementari alla fase di cura; 5. Promozione di Attività di volontariato nelle quali inserire persone con problemi di dipendenza e/o penali; 6. Inserimento dell’argomento dipendenze nel tavolo inter -plus favorendo la partecipazione anche del SERD e

del Ministero.

Tavolo Tematico:Infanzia, Adolescenza e Famiglia Sestu 24.05.2012 Totale partecipanti: 34

Sottogruppo 1 tema affrontato: Infanzia - Adolescenza - Scuola (n. 14 partecipanti)

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Assenza di interventi finalizzati allo sviluppo dell’intelligenza emotiva ; 2. Scarsa continuità degli interventi e progetti positivi di prevenzione; 3. Scarsa capacità relazionale degli adulti competenti nei confronti dei ragazzi; 4. Mancanza di autorevolezza degli insegnanti, scarsa capacità di gestione delle dinamiche relazionali del

gruppo; 5. Esistenza del fenomeno della dispersione scolastica;

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6. Necessità di modificare la metodologia di lavoro, incrementare il lavoro di rete; 7. Carenza di risorse

Proposte in ordine di priorità

1. Strutturare interventi di prevenzione che non siano “progetti” sporadici anche attraverso forme di collaborazione interistituzionale;

2. Promuovere percorsi di formazione continua integrata per professionisti, genitori e insegnanti; 3. Fare sempre più rete; 4. Investire su tematiche che promuovano stili di vita sani dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore; 5. Percorsi di sostegno alla genitorialità strutturati all’interno dei servizi in rete; 6. Istituire tavoli permanenti sui minori e sulla scuola; 7. Creare un servizio di comunità altamente integrato; 8. Favorire percorsi di peer education; 9. Coinvolgere i giovani nelle attività sociali, ricreative e culturali; all’interno delle Istituzioni, anche nell’ambito

della programmazione con continuità e coerenza; 10. Acquisire disponibilità di spazi pubblici per poter attivare iniziative da parte delle Associazioni.

Sottogruppo 2 tema affrontato: Tutela minori e famiglia (n. 12 partecipanti)

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. L’assenza di una istituzionalizzazione delle “Buone Prassi” già in possesso dei servizi sociali, in relazione ad un graduale e buon allontanamento dei minori per i quali è richiesto l’inserimento in comunità-famiglia:

� Richieste non più solo del Tribunale e/o dei servizi sociali, ma anche delle famiglie e dei minori in forte difficoltà;

� La presa in carico non solo dei bisogni del minore ma di tutto il nucleo familiare, il quale necessita di opportuni e adeguati interventi di tipo educativo e psicologico

2. La permanenza di una cultura adultocentrica negli interventi a tutela dei minori; 3. La criticità di non godere di un linguaggio condiviso tra istituzioni ed Enti territoriali e l’assenza di un

Referente per le comunità alloggio-minori; 4. L’assenza di continuità progettuale a favore dei minori nei passaggi dal servizio sociale ai referenti delle

comunità famiglia; 5. La disinformazione sul ruolo e compiti del TUTORE del minore, il quale, facendo le veci della famiglia di

origine, dovrebbe sovraintendere e monitorare gli interventi svolti intorno al minore. (si riscontra come limite anche l’assenza di una previsione di spesa per queste figure che svolgono l’intervento gratuitamente);

6. Il mutamento dell’istituto dell’affido, il quale da provvedimento provvisorio, sovente nei progetti diviene un affidamento sine die;

7. La presa in carico del nucleo familiare del minore, il quale spesso non è oggetto di interventi educativi e percorsi personalizzati;

8. La mancata valutazione dei tempi di recupero della famiglia e degli spazi sui quali intervenire; 9. L’assenza di una gestione associata nel S.E.T.

Proposte in ordine di priorità

1. Necessità di mantenere attivo in modo permanente il Centro per la Famiglia, nei confronti del quale si auspica una integrazione con le seguenti tappe:

� Primo passo: svolgere la valutazione clinica con l’individuazione di tempi certi, competenza ASL? � Secondo passo: Ampliamento delle competenze del Centro della famiglia, come integrazione dei

servizi già in essere e di secondo livello per la valutazione delle risorse e capacità del nucleo familiare, sui quali svolgere e gli interventi di tipo educativo o psicologico.

2. Attivazione di una gestione associata per il SET, in modo da ottimizzare risorse, tempi e metodologie; 3. Implementazione della mediazione familiare anche per istituti come l’affido, per la facilitazione dei rapporti

tra le due famiglie, negli istituti scolastici, per l’intervento in qualità di mediatore scolastico, ect

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Sottogruppo 3 tema affrontato: Metodologie (n. 8 partecipanti)

Tavolo Tematico: Anziani e Famiglia Ussana 29.05.2012 Totale partecipanti: 18

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Carenza di risorse umane; 2. Scarsa visibilità del PUA e scarsa conoscenza dei concetti teorici alla base della nascita del PUA ; 3. Difficoltà degli operatori nell’utilizzo della terminologia comune; 4. Scarsa formazione medici di base e conseguente informazione per l’utenza 5. Difficoltà di trasporto da un nodo all’altro della rete dei servizi; 6. Difficoltà della famiglia nella gestione dei familiari non autosufficienti ; 7. Problematicità legate al sistema dell’ISEE (utilizzo ISEE nucleo familiare/singolo) ; 8. Assenza di un servizio di assistenza domiciliare integrata tra ASL e Comuni per il bisogno socio-assistenziale; 9. Problema della formazione dei familiari; 10. Problema ausili e protesi; 11. Utilizzo e potenziamento di un sistema di monitoraggio condiviso e integrato socio-sanitario.

Proposte in ordine di priorità

1. Formazione integrata per operatori socio-sanitari allargata agli altri attori della filiera (medici di famiglia, assistenti domiciliari; ecc) ;

2. Creazione di un servizio di trasporto per anziani anche con il coinvolgimento dell’associazionismo; 3. Fornitura di un servizio di pasti a domicilio; 4. Formulazione di una proposta di progetto sperimentale per le cure domiciliari integrate Asl-Comune; 5. Estensione della mediazione familiare all’interno delle famiglie con grave carico assistenziale come

intervento di “formazione” nella gestione del conflitto; 6. Individuazione di modalità alternative di utilizzo dei fondi della L. 162/98, anche mediante il coinvolgimento

delle famiglie; 7. Individuazione di spazi da destinare alle associazioni di mutuo-aiuto e a gruppi informali.

La sintesi dettagliata di ciascuno dei Tavoli Tematici svoltisi nel 2012 è riportata nel documento di Programmazione del PLUS 21 per il triennio 2012/2014.

Principali criticità del settore (bisogni problemi e cause dei problemi)

1. Difficoltà dell’utenza a comprendere a quale servizio specialistico rivolgersi a seconda della problematica; 2. Relazione problematica dovuta al viversi di ciascuno come “ tuttologo”; 3. Necessità nella relazione cittadino-ente di un confronto, conoscenza e comprensione delle professionalità e

dei ruoli specifici; 4. Scarsa partecipazione dell’utente alla progettazione dei Servizi e alla scelta delle priorità; 5. Necessità di investire nella comunicazione/ relazione capace di rendere i cittadini/utenti protagonisti degli

interventi: progettazione partecipata; 6. Importanza di dedicare una maggiore attenzione alla formazione specifica su:

� comunicazione e relazione; � condivisione dei linguaggi e delle metodologie; � costruzione dell’informazione mirata all’orientamento dell’utente ai diversi servizi e interventi..

Proposte in ordine di priorità

1. Creazione di una Carta dei Servizi ( Sociali, Sanitari, Scolastici) distrettuali; 2. Creazione di una mailing –list condivisa; 3. Creazione di tavoli permanenti/ gruppi lavoro con crono -programma degli impegni; 4. Promozione del bilancio partecipato; 5. Formazione condivisa, anche autogestita con le risorse già esistenti. Impegno allo scambio interservizi dei

professionisti presenti; 6. Potenziamento opportunità di incontro e di sperimentazione delle forme di partecipazione attiva per

adolescenti, famiglie e minori organizzate in raccordo con i servizi, le scuole e le risorse del territorio

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Le Conferenze dei Servizi

Nel corso del 2012 si sono svolte n. 7 Conferenze dei Servizi, regolarmente convocate dalla Provincia di Cagliari ed alle quali ha sempre partecipato una rappresentanza del Gruppo tecnico del PLUS 21.

La Conferenza dei Sindaci Nel 2012 gli amministratori hanno fatto n. 2 incontri di cui uno con il gruppo tecnico di Piano e uno con il direttore del PLUS. Il Sindaco del Comune capofila ha incontrato il gruppo tecnico di piano in 2 ulteriori circostanze.

COINVOLGIMENTO E CARICO DI LAVORO DEGLI OPERATORI DEGLI ENTI AFFERENTI AL PLUS21

Anno 2012

Gruppo tecnico di Piano

Nel 2012 si sono svolte n. 24 riunioni del Gruppo Tecnico. La partecipazione da parte degli operatori degli Enti afferenti è stata la seguente: Comune di Settimo San Pietro: Donatella Pani 22 Daniela Locci 1 Francesca Taccori 3 Dedoni Severina 2 Comune di Monastir: Stefania Pintus 18 Comune di Monserrato: Antonino Licheri 9 Manuela Argiolas 3 Letizia Mameli 10 Comune di Quartucciu: Annalisa Sanna 21 Sara Ghiani 1 Michela Melis 1 Eliana Casula 5 Comune di Selargius: Regina Vittone 12 Mariangela Cogoni 2 Silvia Melis 1 Annalisa Grillo 8 Comune di Sestu: Lucia Locci 20 Rossana Santus 1 Francesca Manunta 1 Manuela Estaviani 1 Renata Parasuco 1 Isabella Caschili 1 Comune di Ussana: Maria Antonietta Tronci 19 ASL Cagliari Simonetta Vinci 14 Agnese Lussu 18 Pierpaolo Pani 1 Giuseppe Frau 1 Provincia di Cagliari Maria Crescenzia Deplano 18 La durata media degli incontri del Gruppo tecnico è di 3,5 / 4 ore. Il Gruppo Tecnico, nel corso del 2012, ha organizzato 2 incontri specifici con i servizi sanitari (Consultori, SER.D., Neuropsichiatria Infantile) per condividere aspetti metodologici relativi al Servizio Centro per la Famiglia.

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Gruppi di lavoro per specifiche tematiche Progetto “Cerchiamoci”: Il gruppo di lavoro composto da Donatella Pani (Comune di Settimo San Pietro), Simonetta Vinci (ASLCagliari), Agnese Lussu (ASLCagliari), Letizia Mameli (Comune di Monserrato), Annalisa Grillo (Comune di Selargius) e da una rappresentanza dell’Associazione Anffas Onlus di Cagliari ( partner del PLUS 21 nel progetto), si è riunito n. 5 volte. Il Progetto, attualmente ancora in stato di realizzazione, continua ad impegnare il gruppo di lavoro in incontri periodici secondo un crono programma steso ad hoc. Progetto Servizio Socio – Educativo per l’ambito PLUS 21: La stesura del progetto è stata curata dal gruppo di lavoro composta da Lucia Locci (Comune di Sestu), Eliana Casula (Comune di Quartucciu), Mariangela Cogoni (Comune di Selargius), M. Crescenzia Deplano (Provincia di Cagliari) e da Daniela Farris (coordinatrice dei Servizi del PLUS 21) .Il gruppo di lavoro si è riunito 4 volte.. Servizio Inserimenti lavorativi: L’equipe impegnata nel Servizio Inserimenti lavorativi del PLUS 21 ha concluso le attività il 30 giugno 2012. Il Gruppo tecnico ha ritenuto di dover rimodulare il progetto e, a tal fine, ha individuato un gruppo ristretto di lavoro (composto da Donatella Pani, Annalisa Grillo, Letizia Mameli, Simonetta Vinci e Agnese Lussu) che ha incontrato i servizi per gli inserimenti lavorativi territoriali: Cesil, CSL, Informacittà di Selargius.

Carico di lavoro degli operatori dei singoli Enti nella collaborazione alle attività del PLUS 21 Comune di Monserrato Figura Professionale: Responsabile del Servizio, Antonino Licheri

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 3

Figura Professionale: Assistenti Sociali

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 3

Comune di Quartucciu Figura Professionale: Responsabile del Servizio, Annalisa Sanna

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

Organizzazione Giornata dell’Infanzia Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

6

TOTALE 9

Figura Professionale: Assistenti Sociali

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

Organizzazione Giornata dell’Infanzia Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

6

TOTALE 9

Comune di Selargius

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Figura Professionale: Responsabile del Servizio, Regina VIttone PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 3

Figura Professionale: Assistenti Sociali

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 3

Comune di Sestu Figura Professionale: Responsabile del Servizio, Lucia Locci

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Conferenza di Programmazione

Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

6

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 9

Figura Professionale: Istruttore Amministrativo, Isabella Caschili

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Conferenza di Programmazione

Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

6

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 9

Comune di Settimo San Pietro: Il Comune di Settimo San Pietro, in qualità di ente capofila del PLUS, ha impegnato il Responsabile dell’Area Socio-Culturale per circa il 50% del suo monte ore lavorativo; l’Area Finanziaria per circa il 20 %; l’Area Amministrativa per circa il 10 %; l’Area Tecnica per circa il 2%. Comune di Ussana Figura Professionale: Responsabile del Servizio, Maria Antonietta Tronci

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Organizzazione Tavolo Tematico Coordinamento e reperimento locali per la realizzazione dell’attività

3

TOTALE 3

ASL Cagliari

PROGETTO Figure professionali ATTIVITA’ N. ORE

Inserimenti lavorativi

C.S (Settimo S.P) C.R (Settimo S.P) S.F. (Monserrato)

Dott.ssa Iva Scattu Medico fisiatra

Visita medica,Bilanci val.,stesura program.e proget.riab.,multistringa ICF Relaz,giud.impiegabilità,Riun.Team Tecn.,Riun.Team +utente e fam

14

Dott.ssa M.Paola Pischedda Medico neurologo

Visita medica,BGF,Menomaz.Strut. Corp.,Moda,Valutazione NP,stri ICF

0

Dott.ssa Daniela Chabert Psicologo

Bilan.Attiv.e Part.,Ruota Val.Attiv.,Valuz.Psicol., Riun.Team Tecn. Riun Team + utente e fam.Relaz.giud.impiegabilità. stringa ICF

15

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

15

Dott.ssa Donatella Casula Assistente sociale

Colloquio, relazione sociale, valut. Sociale ICF, Riun.Team Tecn., Riun.Team +utente e fam. stringa ICF. Relaz.giud.impiegabilità

6

T.d.R Alfio Piras fisioterapista

Colloquio con Fisiatra per pres. utente,organz. inser.(contat.tel.ut.+ .organ.trasp.+ coor. attività compatib.orari disp.),cons.progr.e proget Riab.com.ins.Riab al Distretto. Valut. utente,schede Fisiot. Riun.Team Tecn.,Riun.Team +utente e fam. stringa ICF , Relaz,giud.impiegabilità.

6

T.d.R Giulia Solinas Terapista delle funzioni neuropsicologiche

ENB,Val.NP funz.ment.ICF,test.Att.conc.,Moda, Riun.Team Tecn.,Riun.Team +utente e fam,Verb.riunioni, stringa ICF, Relaz,giud.impiegabilità.

12

T.d.R Matta Cristina Terapista occupazionale

Valut. utente,schede Occup. Riun.Team Tecn.,Riun.Team +utente e fam. stringa ICF , Relaz,giud.impiegabilità.

10

T.d.R Alessandra Ruggeri Fisoterapista

Valut. utente,schede Fisiot. Riun.Team Tecn.,Riun.Team +utente e fam. stringa ICF , Relaz,giud.impiegabilità.

0

Td R Paola Puddori Accoglienza e comp.docum inser.,contat. tel.utente,gestione cartella integrata e scheda nosol., invio Fax Uff. di Piano Plus 21.

3

Agnese Lussu Fisioterapista accoglienza

Coordinamento attività, visite mediche , multistringa funzionamento ICF

12

TOTALE 78 Provincia di Cagliari Figura professionale: Pedagogista Dott.ssa Maria Crescenzia Deplano

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Progetto Famiglia e adolescenti – Spazio Giovani

Progettazione, Coordinamento gruppo di progetto, incontri con operatori e scuole, elaborazione documenti

100

Monitoraggio Lettura e verifica dati 6

TOTALE 106

Figura professionale: istruttore amministrativo

PROGETTO ATTIVITA’ N. ORE

Monitoraggio Inserimento dati, elaborazione documento conclusivo 110

TOTALE 110

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PARTE SECONDA

Bilancio sociale del PLUS 21 riferito all’anno 2012

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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AZIONI DI SISTEMA

Azione n. 1

Ufficio per la Programmazione e la Gestione Associata dei Servizi alla Persona

L’Ufficio per la Programmazione e la gestione associata dei Servizi alla Persona (Deliberazione della G.R. n. 27/44 del 17.07.2007), di seguito denominato “Ufficio di Piano” (Linee guida 2012-2014 di cui alla Deliberazione della G.R. n. 40/32 del 6.10.2011) è la sede della programmazione, del coordinamento e della gestione operativa dell’integrazione sociosanitaria dell’ambito. L’Ufficio di Piano del PLUS21 è stato costituito nel 2006 per la predisposizione della programmazione 2007-2009, nel tempo si è consolidato e ha visto progressivamente aumentare le proprie competenze assumendo sempre più un ruolo centrale e di riferimento non solo per tutti gli Enti afferenti al PLUS ma anche per le diverse risorse del territorio e , con lo svilupparsi dei servizi erogati, anche per la cittadinanza . L’evolversi dell’Ufficio ha determinato la necessità di individuare una sede più consona alle attività svolte e la struttura è stata trasferita nei più ampi locali,messi a disposizione dal Comune di Settimo San Pietro, ubicati in Via Roma n. 65, al I° piano. La crescita costante del carico di lavoro del PLUS e l’organico inadeguato del Comune capofila ha portato all’incremento delle figure professionali a carico dell’ufficio di piano. Nel 2011 alla struttura base, costituita dal direttore, dall’istruttore amministrativo e dal gruppo tecnico, si è aggiunto un istruttore contabile per il potenziamento dell’area finanziaria e, nel secondo semestre, si è provveduto al convenzionamento di un assistente sociale con il ruolo di coordinatore dei servizi, sostituita dal 1° gennaio 2012 da una pedagogista .Si evidenzia che oltre al lavoro dell’ufficio di piano inteso in senso stretto, il PLUS ha visto coinvolti gli altri uffici del Comune capofila, in primo luogo l’essenziale apporto dell’Area Finanziaria, che si è ritrovata ad avere un ulteriore e significativo carico di lavoro, ma anche l’Area Affari Generali, l’Area Tecnica, e la stessa Area Socio-Culturale che ha visto aumentare i suoi impegni. A supporto del lavoro svolto dall’ufficio di piano, è stata fondamentale la collaborazione con il gruppo tecnico di piano il quale, oltre a interfacciarsi con l’organo politico rispetto alle scelte di tipo programmatorio e ad aggiornare periodicamente la base conoscitiva utile per l’analisi e la conoscenza dell’esistente, ha partecipato ai gruppi di lavoro per la progettazione e il monitoraggio degli interventi attivati .

Schema esplicativo

Denominazione

Ufficio per la Programmazione e la gestione associata dei Servizi alla Persona (Ufficio di Piano)

Componenti

� Direttore (Responsabile dell’Area socio-culturale del Comune Capofila

sino alla costituzione del nuovo ente gestore) � Coordinatore � Istruttore amministrativo � Istruttore contabile � GtP

Azioni previste 2012

� Programmazione, attivazione, gestione amministrativa, contabile e tecnica degli interventi e dei servizi associati

� Monitoraggio e valutazione degli interventi e dei servizi; � Gestione dell’Ufficio (Spese del personale, utenze elettriche e

telefoniche, cancelleria ecc.) � Raccordo tra tutti i soggetti coinvolti a qualsiasi titolo nel PLUS � Gestione dei rapporti interistituzionali � Individuazione di ulteriori figure professionali secondo le esigenze

operative che dovessero manifestarsi � Collaborazione nelle procedure di trasferimento delle competenze e dei

compiti al nuovo ente gestore

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Azioni realizzate nel 2012

� Sono state gestite tutte le operazioni di carattere amministrativo,

contabile e tecnico, relative al funzionamento dell’ufficio di piano e alla gestione delle azioni previste nella programmazione del PLUS ;

� Sono state coordinate le azioni tra i comuni, ASL e Provincia; � Sono stati attivati e gestiti nuovi procedimenti e trasferimenti finanziari

trasferiti dalla RAS al PLUS (per es. l’intervento “Nella vita e nella casa”); � È stata presentata la domanda di adesione al progetto Home Care

Premium 2012 istituito dall’INPS – Gestione Ex INPDAP; � Sono stati rafforzati i rapporti interistituzionali con la Regione, la

Provincia, la ASL (PUA, Consultori…), l’Università, soggetti del terzo settore, ecc.

� Sono state espletate le procedure per l’attivazione del servizio PUA per il PLUS 21;

� E’ stata organizzata la Vª Conferenza di Programmazione e i successivi Tavoli Tematici;

� È stato predisposto il documento di programmazione per il triennio 2012/2014;

� Sono state espletate tutte le procedure relative al monitoraggio delle spese del PLUS 21 (Spesa Sociale ISTAT, Monitoraggio dell’Osservatorio Provinciale alle Politiche Sociali);

� È stato avviato il procedimento per l’adesione ai progetti relativi al POR SARDEGNA FSE 2007-2013 LAV…ORA. Avviso Pubblico Progetti per l’inclusione sociale .

Risultati attesi 2012

� Miglioramento delle procedure di attuazione del PLUS � Maggior efficacia ed efficienza dell’azione dell’Ufficio � Attivazione nuovo ente gestore

Risultati raggiunti nel 2012

La gestione dell’Ufficio, a partire dal 2007, ha permesso di rilevare le criticità e i punti di forza delle procedure di volta in volta attivate. L’esperienza ha quindi consentito di individuare procedure sempre più efficaci ed efficienti, tali da agevolare il lavoro all’interno dell’Ufficio stesso, razionalizzando al meglio le (poche) risorse disponibili.

Obiettivi per il triennio 2012 - 2014 Individuazione di una forma gestionale alternativa al Comune capofila

Obiettivi non raggiunti 2012

Questo Plus, sin dalla sua costituzione, ha intrapreso un percorso per l’individuazione di una forma gestionale alternativa al Comune capofila, coinvolgendo tutti gli Enti ad esso afferenti. Ad oggi, nonostante la condivisione da parte di tutti gli interessati sull’opportunità di istituire la forma gestionale individuata (Azienda Speciale), non è stato possibile procedere con la sua costituzione a causa dei limiti posti dalla normativa vigente.

Risorse finanziarie previste 2012

Tot. 166.866,62 di cui: € 86.034,62 residui anni precedenti € 80.832,00 fondi Regionali annoi 2012

Risorse finanziarie impegnate nel 2012

€ 140.339,28

Risorse finanziarie non impegnate che si sommeranno alle attribuzioni per il 2013

€ 26.527,34

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Azione n. 2

Formazione e aggiornamento

Gli interventi nel settore sociale e sociosanitario necessitano di professionalità multidisciplinari e con diverse esperienze, questo ha accresciuto il bisogno di “conoscersi” per poter arrivare a un linguaggio condiviso quale strumento comune di lavoro. Vista la positiva esperienza maturata nel corso degli anni precedenti si è deciso di proseguire con le attività formative svolte in partenariato con gli altri soggetti istituzionali. In ciascuna azione progettuale sono state inserite attività di formazione specifiche destinate agli operatori sociali e sanitari del territorio. Diversi sono stati i momenti di confronto attivati dal PLUS, alcuni dei quali si sono svolti nell’ambito del servizio “Centro per la famiglia” coinvolgendo, oltre agli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari, anche le istituzioni scolastiche , il Tribunale e l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Ministero della Giustizia.

Schema esplicativo

Denominazione

Formazione e aggiornamento

Azioni previste 2012 - 2014

� Percorsi di aggiornamento rivolti ai referenti degli enti associati � Proseguimento delle collaborazioni formative con altri Enti (ASL,

Provincia ecc)

Risultati attesi 2012 - 2014

� Adozione di linguaggio comune e condiviso, di metodologie, di

buone prassi � Ampliamento delle competenze professionali

Azioni realizzate nel 2012

� Seminario “LE RETTE NEI SERVIZI PER PERSONE CON DISABILITA' E

ANZIANE - La compartecipazione al costo dei servizi residenziali, diurni e domiciliari” durata 8 ore - organizzato dalla Maggioli ha visto la partecipazione di tutti i componenti del GTP ;

� Seminario di sensibilizzazione sulla mediazione familiare, durata 12 ore – partecipanti n°29;

Risorse finanziarie previste per il 2012

€ 1.826,91 (residui fondi gestione associata anni precedenti)

Risorse finanziarie impegnate nel 2012

€ 840,00

Totale risorse 2012 che si sommeranno alle attribuzioni per il 2013

€ 986,91 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

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Azione n. 3

Favorire l’informazione e la partecipazione

Il coinvolgimento di un territorio con le sue risorse istituzionali, formali e non, è uno degli elementi cardine dell’azione del PLUS. Sin dal primo anno di attività tale azione è stata considerata strategica e, pertanto, è stata riproposta negli anni come azione di sistema. Diversi sono gli strumenti di cui ci si è avvalsi a tal fine e che, per loro natura, possono essere implementati , migliorati e riproposti nel tempo . Oltre all’attivazione delle modalità partecipative previste dalle linee guida, quali la Conferenza di Programmazione e i tavoli tematici , che in ogni caso hanno una frequenza periodica, il PLUS21 ha scelto di individuare strumenti che consentano uno scambio continuo con il territorio. E’ in quest’ottica che ci si è dotati di un sito internet , il cui contenuto comprende sia le diverse sezioni relative ai servizi offerti in gestione associata, sia la presenza di un blog, direttamente fruibile dai cittadini, nonché la possibilità di comunicazione diretta tramite e-mail con l’Ufficio di Piano. E’ attivo, inoltre, un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Schema esplicativo

Denominazione

Informazione e Partecipazione

Azioni previste 2012 - 2014

� Carta dei Servizi del Centro per la famiglia � Carta dei servizi del Plus � Implementazione del blog � Interventi di promozione e facilitazione all’uso del blog e sito internet � Calendarizzazione degli incontri dei tavoli tematici � Convocazione Conferenza di Programmazione � Implementazione del Data Base del PLUS 21

Risultati attesi 2012 - 2014

� Implementazione del blog � Aggiornamento del sito Internet del PLUS � Interventi di facilitazione all’utilizzo del blog � Elaborazione Carta dei Servizi del Centro per la famiglia � Elaborazione Carta dei Servizi del PLUS

Azioni realizzate nel 2012

� Aggiornamento costante del sito Internet del PLUS � Pubblicizzazione del data base tra le associazioni del territorio � Conferenza di programmazione � Tavoli tematici

Risorse finanziarie previste per il 2012

€ 1.640,00 (residui fondi gestione associata anni precedenti)

Risorse finanziarie impegnate per il 2012

€ 0

Totale risorse 2012 che si sommeranno alle attribuzioni per il 2013

€ 1.640,00 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

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Azione n. 4

Geoblog e Data Base del Plus 21

Il PLUS 21 ha attivato un portale WEB che consente l’accesso, la consultazione e l’aggiornamento di un Database degli Attori e delle Comunità locali , nonché l’attivazione e gestione di un BLOG geografico per la realizzazione dei Servizi del PLUS 21, accessibile da Internet e basata su mappe interattive (iMap). Si reputa, infatti, fondamentale mantenere, potenziare e implementare il livello di informazione e comunicazione tra il PLUS e le diverse istituzioni, il terzo settore e i cittadini.

Schema esplicativo

Denominazione

Data Base del PLUS 21

Azioni previste 2012- 2014

� Implementazione del Data Base del PLUS 21 � Azioni di pubblicità e di sensibilizzazione rivolta agli attori locali per

l’iscrizione al D.B.

Azioni realizzate nel 2012

� Acquisto del “Servizio di web-hosting del Data Base”, attivato nel 2012; � Breve giornata di formazione rivolta agli operatori dell’Ufficio di piano

(coordinatrice e amministrativo) e all’Assistente sociale dell’equipe sociale del Centro per la Famiglia;

� Presentazione e consegna dei moduli d’iscrizione al database ai Dirigenti scolastici delle scuole distrettuali di ogni ordine e grado;

� Presentazione e consegna dei moduli d’iscrizione alle associazioni, alle cooperative, alle parrocchie, ai medici di base e ai pediatri presenti sul territorio;

� Presentazione del progetto nell’ambito della conferenza di programmazione;

� Presentazione e consegna dei moduli d’iscrizione alle feste e alle sagre principali realizzate in ogni Comune del distretto.

Risorse finanziarie previste per il 2012 € 1.274,00 (residui gestione associata anni precedenti)

Risorse finanziarie impegnate per il 2012

€ 0,00

Totale risorse che si sommeranno alle attribuzioni per il 2013

€ 1.274,00 di cui: € 726,00 impegnati nel 2013 € 548,00 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

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Azione n. 5

Percorsi di collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e non

La buona riuscita di un progetto presuppone l’integrazione delle azioni che i vari soggetti coinvolti, con compiti e ruoli differenti, realizzano. La condivisione di modalità operative, di esperienze e conoscenze determinano la consapevolezza, fra i soggetti, del proprio ruolo all’interno di ciascun progetto. Diventa fondamentale, quindi, la sottoscrizione di accordi, di protocolli e di intese che rendano “strutturali” tutte le varie azioni che ciascun soggetto mette in campo.

Schema esplicativo

Denominazione

Percorsi di collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e non

Azioni previste 2012 - 2014

� Definizione e adozione di altre intese con altri soggetti pubblici e privati.

Risultati attesi 2012-2014

� Definizione dei ruoli e dei compiti della ASL, dei servizi sociali comunali, dei

CESIL e di tutti i soggetti coinvolti nella programmazione e nella realizzazione dei servizi alla persona;

� Condivisione di modalità operative nei servizi attivati e/ o da attivare � Riconoscimento reciproco dei ruoli di ciascuno soggetto coinvolto nei

progetti suddetti. � Definizione di ruoli, compiti e procedure negli interventi in favore di

minori.

Azioni realizzate nel 2012

� Partecipazione a tavoli interplus, con il coordinamento della Provincia di Cagliari, per la definizione di ruoli e procedure relativamente agli interventi sui minori, stesura di una bozza di protocollo d’intesa tra servizi ASL, PLUS, Provincia e Tribunale;

� Incontri con i CSL e i CESIL del territorio per attività progettuali condivise.

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Nessuna

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Azione n. 6

Procedure uniformi e adozione di metodologie condivise

Le linee guida regionali individuano nell’ufficio di piano il soggetto preposto a favorire “la regolamentazione omogenea

dei servizi e degli interventi”, tale principio diventa obiettivo prioritario al fine di garantire una maggiore equità nell’accesso ai servizi erogati nel territorio. Anche in questo caso il PLUS21, sin dalla prima programmazione, è stato precursore nel lavorare all’individuazione, con conseguente adozione, di procedure e metodologie condivise. Tali azioni sono state più pregnanti nell’ambito degli inserimenti lavorativi (per i quali è stato individuato un modello)e del servizio di assistenza domiciliare e scolastica In tale ottica, dettata anche dall’esigenza di conformarsi alla normativa nazionale in materia d’ISEE, è stato approvato il regolamento per l’accesso ai servizi sociali (con particolare riferimento all’assistenza domiciliare) e ad alcuni servizi sociosanitari. Tale regolamento costituisce la base di partenza per un lavoro più complesso che vede coinvolta anche l’Azienda Sanitaria e che si svilupperà nel corso del prossimo triennio. Il PLUS21 ha, inoltre, partecipato ai tavoli interplus organizzati dalla Provincia di Cagliari per la definizione di procedure uniformi per la presa in carico dei minori e delle famiglie in situazione di disagio.

Schema esplicativo

Denominazione

Procedure uniformi e adozione di metodologie condivise

Azioni previste 2012 - 2014

Individuazione di nuovi strumenti per la costruzione di procedure uniformi e condivise in particolare per la presa in carico globale della persona

Azioni realizzate nel 2012

� Partecipazione ai tavoli interplus per le procedure di presa in carico dei minori e realizzazione bozza protocollo d’intesa;

� Applicazione regolamento ISEE per la contribuzione al servizio di assistenza domiciliare;

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Nessuna

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Azione n. 7

Banca dati del PLUS e sistema di monitoraggio

A seguito della deliberazione della Giunta regionale n. 27/5 del 13.05.2008 , confermata con la deliberazione della Giunta regionale n. 40/32 del 6.10.2011, la Regione ha riconosciuto alla Provincia specifiche attribuzioni in materia . Spetta, pertanto, alla Provincia raccogliere e sistematizzare i dati utili per la redazione dei profili d’ambito e l’attività di monitoraggio finalizzata alla stesura del rapporto annuale sullo stato di attuazione dei PLUS. Anche nel corso del 2012 il PLUS ha concorso a fornire i dati alla Provincia per il consueto monitoraggio annuale. A sua volta, ha implementato un sistema di raccolta dati che vede il coinvolgimento di tutti i servizi sociali, sanitari e sociosanitari del territorio.

Schema esplicativo

Denominazione

Banca dati del PLUS e monitoraggio

Azioni previste 2012-2014

� Elaborazione di una strategia di comunicazione degli attori coinvolti � Realizzazione dei questionari e delle schede di rilevazione dati � Somministrazione dei questionari e delle schede a tutti gli attori coinvolti � Raccolta dei questionari e delle schede ed elaborazione dei dati � Realizzazione della banca dati su strumenti informatici � Collaborazione con la Provincia di Cagliari per la stesura del Monitoraggio

annuale � Costruzione di un sistema di indicatori per il servizio “Centro per la

famiglia”

Azioni realizzate nel 2012

� Redazione schede di monitoraggio in collaborazione con la Provincia

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Nessuna

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Azione n. 8

Sistema Informativo del PLUS ed adozione software gestionale per i Servizi Sociali

La complessità degli interventi nel settore dei Servizi Sociali, che quotidianamente devono gestire il rapporto con più utenti portatori di bisogni diversificati e che, quindi, necessitano di servizi eterogenei per natura e quantità, impone di dotarsi di strumenti in grado di gestire ed organizzare in maniera efficace ed efficiente le varie attività. L’ adozione di un software applicativo, in grado di informatizzare e mettere in rete i Servizi dei Comuni dell’ambito del PLUS, ha come scopo quello di armonizzare gli interventi, di attivare un continuo monitoraggio e di creare e condividere una banca dati. Durante il 2012 è emersa ulteriormente la criticità nell’utilizzo del sistema da parte di tutti i Comuni si è pertanto deciso di concludere la sperimentazione dello stesso software.

Schema esplicativo

Denominazione

Sistema Informativo del PLUS ed adozione software gestionale per i Servizi Sociali

Azioni previste 2012

Miglioramento della fruibilità del sistema

Azioni realizzate nel 2012 � Conferimento incarico annuale per l’assistenza tecnica (Arion Line)

Risorse finanziarie previste per il 2012

€ 8.186,65 di cui € 1.821,72 residui anni precedenti € 6.364,93 gestione associata 2012

Risorse finanziarie impegnate nel 2012

€ 6.390,02

Economie

€ 1.796,63 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

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Azione n. 9

Tavolo Interplus Sistema organizzativo dei PLUS e dei flussi informativi interistituzionali

La Regione Sardegna si è posta l'obiettivo di uniformare i flussi informativi in un unico sistema ed ha individuato un programma di supporto informatico per la sanità, denominato SISAR, da realizzare in tutte le ASL del territorio sardo. Nell’ambito della ASL Cagliari si è iniziato a sperimentare il modulo PUA-UVT che, elaborato all'interno del programma SISAR, sembra poter essere facilmente messo a disposizione di altri soggetti deputati all'inserimento di dati. Per poter essere utilizzato anche dai Comuni, occorre installare il modulo PUA/UVT presso le sedi di ogni singolo Ente, al fine di consentire all'operatore del 1° livello PUA (individuato nell’operatore comunale) di inserire i dati in suo possesso. Partendo da questo lavoro si è pensato di costituire un tavolo di confronto Interplus con l'obiettivo di lavorare su un sistema informativo riguardante il PUA ma in particolare sulla costruzione di un sistema informativo capace di supportare l'attività di gestione e valutazione del PLUS.

Schema esplicativo

Denominazione

Sistema organizzativo dei PLUS e dei flussi informativi interistituzionali

Azioni previste 2012 - 2014

� Costituzione tavolo Interplus ; � Verifica dello stato della programmazione Regionale riguardo la

dotazione delle infrastrutture informatiche in ambito sanitario (ASL) e in ambito sociale (Comuni) ;

� individuazione dei contenuti informativi necessari per l'integrazione interistituzionale, organizzativa ed operativa;

� individuazione degli strumenti informatici idonei a supportare gli aspetti gestionali dell'integrazione.

Risultati attesi 2012 - -2014

� Costruzione di un sistema informativo capace di supportare l'attività di programmazione, gestione e valutazione del PLUS;

� definizione dei contenuti informativi ; � Utilizzo del sistema informativo .

Azioni avviate nel 2012

� Costituzione gruppo di lavoro Interplus � condivisione della sperimentazione : “costruzione schede di

rilevazione “ del PLUS Trexenta

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Da individuare

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Azione n. 10

Procedure integrate di intervento rivolte ai minori Interplus minori

Nell’ambito della tutela dei minori sono diversi gli Enti preposti ad intervenire . Spesso però, gli interventi risentono di diverse criticità quali la sovrapposizione tra servizi e la difficoltà a garantire risposte adeguate in tempi brevi , criticità che influiscono sulla presa in carico del minore, soprattutto nelle situazioni più complesse quali i casi di abuso, e che minano il diritto del minore a essere tutelato. La realtà dei servizi ha evidenziato una complessità in cui spesso non si conoscono le competenze, i ruoli e gli interventi che ciascun Ente è chiamato a svolgere. Ciò determina confusione e un forte rallentamento nelle azioni messe in campo, mettendo così a rischio il buon esito dell’intervento stesso. La consapevolezza dell’esistenza di un sistema complesso e poco efficiente, spinge gli operatori a riflettere su come migliorare l'offerta dei servizi e la collaborazione fra gli Enti coinvolti e a redarre un primo protocollo d'intesa, tra il Tribunale per i minorenni di Cagliari, il Tribunale Civile di Cagliari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari e l'Azienda Sanitaria Locale di Cagliari, avente come oggetto la disciplina dei rapporti in materia di interventi relativi alla tutela dei minori. L’assenza dei Comuni, della Provincia e del Centro di Giustizia Minorile, tra i soggetti firmatari del protocollo, ha reso però necessario rivedere il documento nella sua sostanza . Nasce così il tavolo “Interplus Minori” rappresentato dai referenti interistituzionali dei PLUS (Uffici di Piano, Direzioni dei Distretti Sociosanitari della ASL di Cagliari, Direzione dei Servizi Sociosanitari della ASL di Cagliari, Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari), dell’USSM, del Tribunale per i Minorenni, della sezione famiglia del Tribunale Ordinario, della Procura Minori. Obiettivo del gruppo di lavoro è quello di elaborare un documento che costituisca un vero e proprio strumento di lavoro strutturato, dal quale si evincano ruoli, competenze, procedure specifiche di ogni ente e individui, altresì, una procedura integrata degli interventi in tutela di minori. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: la condivisione delle procedure, lo snellimento delle pratiche relative agli interventi sui minori, la chiarezza sulle competenze e interventi dei vari enti coinvolti, l’utilizzo di una modulistica più snella e condivisa, il consolidamento dei rapporti interprofessionali e interistituzionali.

Schema esplicativo

Denominazione

Procedure integrate di intervento rivolte ai minori “Interplus Minori”

Azioni previste 2012 - 2014

� Costituzione gruppo di lavoro “Interplus Minori” � Elaborazione protocollo e documento procedure integrate di

intervento ordinario in materia di minori � Firma protocollo d'intesa � Sperimentazione dell'applicazione delle procedure integrate

ordinarie condivise � Elaborazione documento procedure integrate per le situazioni di

abuso, adozione e affido e altri tematiche � Sperimentazione dell'applicazione delle procedure integrate per le

situazioni di abuso, adozione e affido e altre tematiche

Risultati attesi 2012 - -2014

� Applicazione procedure integrate � Snellimento pratiche � Risposte più celeri ai bisogni del territorio in materia di minori � Consolidamento dei rapporti interistituzionali e interprofessionali � Consolidamento buone prassi

Monitoraggio e valutazione

Il monitoraggio sarà anche a cura del “Gruppo di Verifica” , composto dai referenti delegati dei soggetti firmatari, che nell'ambito delle sue competenze si avvarrà del gruppo Interplus Minori, con l'impegno di:

� valutare i risultati del Protocollo attraverso incontri trimestrali di

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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verifica delle procedure integrate concordate;

� studiare e proporre eventuali migliorie e integrazioni laddove sia necessario, per il raggiungimento degli obiettivi fissati e dell'effettiva efficacia del lavoro di rete svolto.

Azioni avviate 2012 � Costituzione gruppo di lavoro “Interplus Minori” � elaborazione protocollo e accordo procedure integrate in materia

di minori

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Nessuna

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AZIONI SPECIFICHE

Progetto CENTRO PER LA FAMIGLIA

Area: INFANZIA – ADOLESCENZA E FAMIGLIA

Il servizio “Centro per la Famiglia” è stato attivato a partire dal mese di Gennaio del 2012, a seguito di procedura ad evidenza pubblica espletata nel 2011. Il Centro nasce con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto nelle situazioni critiche del ciclo di vita familiare, mediante percorsi di consulenza familiare e legale, sostegno psicologico e orientamento pedagogico. Il Centro vuole essere un importante punto di riferimento per i cittadini e gli operatori dei servizi sociali, educativi e sanitari, un luogo accogliente dove ricevere informazioni, orientamento e consulenza in merito alle diverse questioni connesse alle relazioni interpersonali e familiari.

Schema esplicativo

Denominazione

CENTRO PER LA FAMIGLIA

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

Ente gestore

ATI costituita da : “Koinos” Soc. Cooperativa Sociale a.R.L. e dalla Cooperativa sociale “Anteros” servizi alla persona e alla Comunità.

Modalità di affidamento

Appalto pubblico

Destinatari

� Famiglie residenti nei Comuni del plus 21 con figli minori � Famiglie monoparentali � Giovani coppie � Famiglie di recente immigrazione � Famiglie in temporanea difficoltà

Supporto operativo in favore di: � Operatori socio – sanitari dei Comuni e dei servizi ASL 8 � Insegnanti � Forze dell'ordine che svolgono attività a favore dei minori � Famiglie in temporanea difficoltà

Azioni previste 2012

� Avvio del servizio “Centro per la Famiglia � Realizzazione degli interventi tramite modalità operative condivise tra i

servizi sociali dei Comuni, gli operatori della ASLCagliari e della Provincia

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e gli operatori del Centro per la Famiglia. � Attivazione procedure di affido etero familiare � Attivazione di procedure per l’accertamento di idoneità all’adozione

nazionale e internazionale � Predisposizione della Carta dei Servizi del Centro per la Famiglia � Costruzione di un sistema di valutazione e monitoraggio.

Risultati attesi 2012

� Condivisione di metodologie operative e di accesso al Centro per la

Famiglia con i servizi del territorio; � Creazione della rete formale e informale; � Sensibilizzazione della attività del Centro per la Famiglia in tutto il

territorio provinciale, � Riconoscimento del Centro per la Famiglia come Servizio specialistico.

Azioni realizzate nel 2012

� Avvio del servizio; � Individuazione dei locali in ogni Comune per l’erogazione del servizio; � Attivazione numero verde gratuito per l’utenza; � Condivisione di linguaggio comune e di una metodologia operativa con

i servizi del territorio; � Elaborazione di un piano di lavoro compatibile alle linee progettuali

redatte dal PLUS e al progetto presentato dall’Ati; � Programmazione degli interventi, coordinamento delle attività e

supervisione; � Presentazione del progetto e degli operatori del Centro per la Famiglia

alle singole Amministrazioni Comunali del territorio (operatori e amministratori);

� Presentazione del progetto e degli operatori del Centro per la Famiglia della ASL Cagliari;

� Costituzione gruppi di lavoro integrati (operatori del Centro per la Famiglia, Operatori comunali, operatori ASL, Gruppo Tecnico Plus) per la condivisione di modalità di accesso e procedure operative;

� Presentazione del progetto del Centro per la Famiglia alla Conferenza di Programmazione;

� Pubblicizzazione del Centro per la Famiglia ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, alle associazioni culturali e sportive, alle cooperative, ai parroci, ai medici di base e ai pediatri;

� Attivazione di percorsi di prevenzione al bullismo nelle scuole dell’obbligo rivolti agli alunni, al personale docente e ai genitori;

� Attivazione di percorsi mediazione nelle scuole dell’obbligo al personale docente e ai genitori;

� Attivazione dello sportello di Consulenza legale presso ogni Comune; � Realizzazione di percorsi di mediazione familiare; � Consulenza familiare e percorsi di sostegno alla genitorialità; � Attivazione di percorsi di sostegno psicologico individuale, sostegno

pedagogico, valutazione delle competenze genitoriali, indagini socio-familiari;

� Percorsi di valutazione dell’idoneità all’adozione e all’affidamento; � Partecipazione alle feste e alle sagre principali di ogni Comune per la

pubblicizzazione dell’ istituto dell’affido e del servizio di mediazione; � Percorso rivolto a ragazzi dei 7 Comuni del PLUS 21 finalizzato alla

formazione dei cosiddetti “Peer educator”; � Programmazione, organizzazione e realizzazione della “Festa della

famiglia” svoltasi a Sestu il 30 settembre; � Percorso di sensibilizzazione dal titolo “ In- formazione sulla

Mediazione Familiare”, rivolto agli operatori del Comuni e della ASL del distretto;

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� Programmazione, organizzazione e realizzazione della “Giornata dei diritti dei bambini e delle bambine” svoltosi a Quartucciu il 20 novembre;

� Individuazione di un sistema di indicatori per la valutazione del servizio;

Numero segnalazioni al numero verde Numero invii dai servizi territoriali

Segnalazioni spontanee al numero verde - anno 2012

Comuni

Equipe

Abuso e maltrattam

ento

Mediazione

Consulenza familiare

Consulenza

Legale Bullismo

Affido/ Adozion

e

Monastir 0 0 0 2 0 0

Monserrato 2 2 2 0 0

Quartucciu 1 0 0 4 0 0

Selargius 1 0 0 1 1 0

Sestu 0 0 2 5 0 0

Settimo San Pietro

1 0 1 2 0 0

Ussana 2 2 1 17 2 2

ASL 0 0 0 0 0 0

sommano 5 4 6 33 3 2

totale 53

Invii dei Servizi territoriali - anno 2012

Comuni

Equipe

Abuso e maltrattam

ento

Mediazione

Consulenza familiare

Consulenza

Legale Bullismo

Affido /Adozio

ne

Monastir 5 1 2 0 0 7

Monserrato 1 1 1 1 0 3

Quartucciu 1 3 3 0 0 4

Selargius 3 2 1 0 1 7

Sestu 6 3 6 0 0 3

Settimo San Pietro

4 3 2 2 0 1

Ussana 5 6 0 3 4 2

ASL 0 0 0 0 0 0

sommano 25 19 15 6 5 27

totale 97

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Numero utenti in carico

Casi in carico segnalati spontaneamente al numero verde - anno 2012

Comuni

Equipe

Abuso e maltrattam

ento

Mediazione

Consulenza familiare

Consulenza

Legale Bullismo

Affido /Adozion

e

Monastir 0 0 0 2 0 0

Monserrato 0 2 2 2 0

Quartucciu 1 0 0 4 0 0

Selargius 1 0 0 1 1 0

Sestu 0 0 2 5 0 0

Settimo San Pietro

0 0 1 2 0 0

Ussana 2 2 1 16 2 2

ASL 0 0 0 0 0 0

sommano 4 4 6 32 3 2

totale 51

Invii dai servizi territoriali presi in carico nell'anno 2012

Comuni

Equipe

Abuso e maltrattam

ento

Mediazione

Consulenza familiare

Consulenza

Legale Bullismo

Affido /Adozio

ne

Monastir 3 1 2 0 0 6

Monserrato 1 1 1 1 0 3

Quartucciu 0 3 3 0 0 4

Selargius 3 3 0 0 1 6

Sestu 8 3 6 0 0 3

Settimo San Pietro

3 3 1 2 0 2

Ussana 5 3 1 3 3 2

ASL 0 0 0 0 0 0

sommano 23 17 14 6 4 26

totale 90

Prestazioni erogate

� Informazioni sui servizi e le opportunità istituzionali e informali che il territorio mette a disposizione delle famiglie;

� Servizi e iniziative di supporto alle famiglie (gruppi di genitori); � Interventi di consulenza rivolti: alle coppie e alla famiglia allargata; � Consulenza legale; � Mediazione familiare; � Interventi specializzati di supporto psicologico in collaborazione con gli

altri servizi sociali o sanitari dell’Ambito, rivolti a minori o famiglie; � Attività di prevenzione primaria e secondaria dell'abuso, del

maltrattamento familiare e predisposizione di progetti individualizzati in collaborazione con i Servizi sociali comunali e con i Servizi della Asl Cagliari;

� analisi, prevenzione, per la gestione del fenomeno del bullismo e del disagio in generale, in particolare legato alle varie forme di dipendenza, in collaborazione con i servizi territoriali competenti;

� percorsi di informazione, formazione e accompagnamento rivolti a coppie o single sull'istituto dell'affido in collaborazione con il centro affidi interistituzionale della provincia;

� percorsi di informazione,formazione, valutazione d’idoneità e monitoraggio del percorso relativo alle adozioni nazionali e internazionali, in collaborazione con la ASL e tutti gli Enti convenzionati.

Personale impiegato nel Servizio

La Ditta aggiudicataria ha individuato un Referente con il compito di curare e verificare, mediante procedure operative concordate con il Coordinatore, le seguenti funzioni: � gestione e controllo del personale e degli orari di lavoro;

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� gestione dei rapporti amministrativo/contabili e raccordo operativo con l’Ufficio per la programmazione e la gestione associata dei servizi alla persona;

� predisposizione della Carta dei servizio con puntuale descrizione delle modalità di accesso e delle prestazioni offerte, in collaborazione con l’ufficio di piano.

Durante il 2012 il personale operante nel servizio oggetto dell’appalto ha subito delle modifiche sotto riportate: Gennaio - marzo 2012.

Marzo – giugno 2012.

Giugno – dicembre 2012.

Qualifica Totale

Assistente sociale 5

Psicologo 5

Pedagogista 3

Mediatori 2

Consulente familiare 1

Consulente legale 1

Totale operatori 17

Qualifica Totale

Assistente sociale 4

Psicologo 4

Pedagogista 2

Mediatori 2

Consulente familiare 1

Consulente legale 1

Totale operatori 14

Qualifica Totale

Istruttore amministrativo 1

Assistente sociale 4

Psicologo 6

Pedagogista 3

Pedagogista/ educatore 1

Mediatori 2

Consulente familiare 2

Consulente legale 1

Totale operatori 20

Risorse finanziarie previste per il 2012 € 99.999,24 (residui anno 2010)

Risorse impegnate nel 2012 € 267,62 (Attivazione numero verde)

Residui da programmare nel 2013 € 99.731,62

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Progetto AZIONI DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DI STILI DI VITA SANI

Titolo Progetto: Famiglie e adolescenti – Spazio giovani

Area: MINORI E FAMIGLIA

Area: DIPENDENZA E FAMIGLIA

Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del “Programma di riqualificazione della rete dei Consultori Familiari e dei Comuni”, è stato definito in base all’Accordo di Rete stipulato tra il Plus 21, l’ASL n. 8 e l’Ufficio V Ambito Territoriale di Cagliari. L’elaborato progettuale è stato redatto da un’equipe interistituzionale costituita dai Referenti del Gruppo Tecnico di Piano del Plus 21, dei Consultori e del SERD della ASL 8 di Cagliari, dell’Ufficio V Ambito Territoriale di Cagliari e dell’Ufficio di Servizio Sociale Minorenni del Ministero della Giustizia. Il progetto si è posto come obiettivo generale la promozione dei fattori protettivi della salute degli adolescenti, si è articolato in diverse fasi e ha avuto come destinatari principali:

1. I docenti 2. Gli alunni delle seconde classi delle Scuole Secondarie di I grado 3. Gli alunni delle prime classi delle Scuole Secondarie di II grado 4. I genitori degli alunni coinvolti nel progetto.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente il 25 maggio 2011 presso l’Aula Magna dell’ I.T.C. Besta di Monserrato, alla presenza dei Rappresentanti politici del Plus 21, dei Responsabili dell’ ASL n. 8, dei Referenti Istituzionali, del Gruppo Tecnico di Piano del Plus 21, del Gruppo di Progetto integrato, dei dirigenti scolastici, dei genitori, rappresentanti nei consigli di istituto, dei docenti funzioni strumentali e dei docenti referenti. Nel mese di giugno 2011, con nota inviata dall’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, Ambito territoriale di Cagliari, le scuole territoriali sono state invitate ad inserire il Progetto nel POF per l’a.s. 2011-2012 e ad indicare i nominativi di tre docenti designati per la formazione integrata. Successivamente le scuole sono state contattate telefonicamente per verificare l’interesse ad aderire al progetto e fornire loro maggiori dettagli al riguardo. Tutte le 13 istituzioni scolastiche pubbliche presenti nel territorio del PLUS 21, di cui 8 istituti secondari di primo grado e 5 istituti secondari di secondo grado, hanno confermato la loro adesione al progetto Nello specifico, le scuole coinvolte sono state:

1) Istituto Comprensivo di Settimo San Pietro 2) Istituto Comprensivo “C. Cabras” Monserrato 1 3) Istituto Comprensivo “La Marmora” Monserrato 2 4) Istituto Comprensivo Statale Monastir 5) Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Selargius 6) Istituto Comprensivo Statale Quartucciu 7) Istituto Comprensivo Statale “Su Planu” Selargius 8) Scuola secondaria di 1° grado “A. Gramsci” Sestu 9) Istituto tecnico Commerciale “Besta” Monserrato 10) Liceo Scientifico “Pitagora” Selargius 11) IPSAR “A. Gramsci” Monserrato 12) ITIS “D. Scano” Monserrato 13) ITC “Bacaredda” Selargius

Schema esplicativo

Denominazione Progetto “Famiglia e Adolescenti – Spazio giovani”

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Soggetti coinvolti

Soggetti attuatori:

� Ambito PLUS 21: Monastir, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Ussana, Provincia, ASL.

� ASL Cagliari Distretto 1 Area Vasta – Consultori Familiari: Monastir, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Ussana

� MIUR Ufficio V Ambito Territoriale di Cagliari Soggetti in rete: � SER.D, Ufficio Servizio Sociale Minori (USSM).

Destinatari

Partecipanti effettivi:

674 alunni, di cui : 405 alunni degli Istituti di primo grado presenti nel territorio del PLUS21 (20 classi); 269 alunni degli Istituti di secondo grado presenti nel territorio del PLUS21(13 classi); 66 docenti, di cui: 40 docenti delle scuole secondarie di primo grado 26 docenti delle scuole secondarie di secondo grado 38 genitori, di cui:

30 genitori delle scuole secondarie di primo grado

8 delle scuole secondarie di secondo grado.

Problematiche rilevate

� disagio ambientale; � distanza adulti /adolescenti (distanza adulti – adulti, distanza adulti –

pre e adolescenti); � crisi adolescenziale in termini evolutivi e patologici; � sistema dei pari: aspetti fisiologici e patologici; � influenza dei modelli di riferimento; � stili di vita tra i giovani ; � nuovi linguaggi multimediali e audiovisivi: potenzialità formative e

aspetti di rischio

Obiettivo Generale 2012 - 2014

Promuovere i fattori protettivi della salute degli adolescenti potenziando la rete tra Consultori e i Servizi territoriali del PLUS21.

Obiettivi specifici 2012 -2014

� Favorire il potenziamento e la diffusione della rete per rispondere

sinergicamente ai bisogni degli adolescenti e delle loro famiglie. � Incrementare l’informazione rivolta agli adolescenti e agli adulti, al

fine di sensibilizzarli sui fattori evolutivi e di rischio connessi con la crisi adolescenziale.

� Raccolta di ulteriori informazioni che consentano l’analisi qualitativa del fenomeno del disagio adolescenziale attraverso i differenti osservatori dei servizi coinvolti.

� Incrementare la conoscenza dei servizi sociosanitari della ASL e dei Comuni, attraverso la produzione di materiale informativo creato dai ragazzi da divulgare con campagna pubblicitaria specifica.

� Favorire modalità di aggregazione che possano essere protettive nei confronti delle differenti forme di disagio adolescenziale, attraverso il consolidamento delle relazioni all’interno del gruppo dei pari e favorendo il rapporto adulti/giovani.

� Favorire la promozione e il potenziamento dello “Spazio Giovani” dei

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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consultori familiari del territorio.

Azioni previste 2010-2012

� Selezione degli operatori (n° 1 coordinatore; n° 2 psicologi; n°2 pedagogisti; n° 2 educatori);

� Trattativa privata per l’affidamento dei laboratori all’interno delle classi.

� Partecipazione al percorso formativo organizzato dalla ASLCagliari; Programma Operativo del progetto: Azione 1 - Formazione integrata - Corso di formazione su “L’ascolto del disagio e l’intelligenza emotiva nella relazione d'aiuto” Azione 2 – Attività con gli Adolescenti; Azione 3 – Attività con i docenti; Azione 4- Incontri con le famiglie.

Azioni previsioni 2013 - 2014

� Ulteriore evento formativo rivolto a tutti gli operatori e docenti coinvolti nel progetto

� Elaborazione e Pubblicazione del progetto “ Famiglia e adolescenti: Spazio Giovani”

Azioni realizzate 2011

Selezione degli operatori (n°1 coordinatore; n°2 psicologi; n°2 pedagogisti; n° 2 educatori); Trattativa privata per l’affidamento dei laboratori all’interno delle classi . Azione 1 - Formazione integrata - Corso di formazione su “L’ascolto del disagio e l’intelligenza emotiva nella relazione d'aiuto” L’organizzazione di questo evento formativo è stato curata dal responsabile e dai referenti dei Consultori della ASL 8, mentre l’attività formativa, realizzata nel periodo settembre/dicembre 2011, è stata affidata al centro Hansel e Gretel di Torino. I partecipanti, sono stati in totale …...., suddivisi in 6 gruppi integrati, ciascuno composto da: - Un componente dell’equipe psico-pedagogica, - Referenti del gruppo integrato di coordinamento - Referenti del gruppo tecnico di piano - Assistenti sociali dei 7 comuni del PLUS, referenti per l’area minori, - Insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado - Personale sociosanitario dei Consultori familiari, del CSM e del Serd della ASL 8 di Cagliari. Per ogni gruppo, il percorso formativo si è articolato in 4 giornate della durata complessiva di n. 29 ore. I contenuti delle 4 giornate formative sono stati: 1^: I principi e le tecniche dell’ “intelligenza emotiva”, L’intelligenza emotiva nella relazione d’aiuto, Le competenze emotive e relazionali dell’operatore a contatto con i minori. 2^: Le operazioni mentali dell’ascolto:i principi dell’ “ascolto empatico” e dell’“ascolto attivo”, Come facilitare e legittimare la comunicazione dei sentimenti. L’ascolto del disagio nella relazione d’aiuto, Esperienze di ascolto del disagio nella relazione d’aiuto. 3^: Le resistenze all’ascolto della sofferenza, Esperienze di ascolto del disagio, del maltrattamento, dell’abuso; Consapevolezza ed ascolto. L’ascolto di sé e l’ascolto dell’altro; L’ascolto “difficile”: l’ascolto della violenza, della malattia, della morte, del trauma, della sessualità. 4^: Soggettività, consapevolezza e competenza emotiva degli operatori; Empatia, consapevolezza ed elaborazione delle resistenze, dei conflitti, della sofferenza degli operatori; Empatia, consapevolezza ed elaborazione delle resistenze, dei conflitti, della sofferenza degli operatori; Le dinamiche emotive e relazionali attivate dall’intervento professionale con i minori.

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Lo staff formativo era composto da n. 3 formatori, ognuno dei quali ha condotto le prime tre giornate in due dei sei gruppi, e dal direttore scientifico del Centro formativo, dott. Claudio Foti, il quale ha invece gestito la quarta giornata per ognuno dei sei gruppi. Procedure di avvio dell'attività nelle scuole Dopo l’avvio di questa prima fase dedicata alla formazione ed anche alla conoscenza reciproca tra i referenti delle diverse istituzioni coinvolte (Comuni, ASL, Scuola), si sono tenuti due incontri, rispettivamente il 16.11.2011 ed il 01.12.2011 presso i locali della ASL di Via Romagna, tra gruppo il tecnico di progettazione, equipe psicopedagogica, dirigenti scolastici e insegnanti referenti per una prima definizione del crono programma e l’avvio delle attività. Nel mese di novembre, con comunicazione inviata dall’Ufficio V Ambito territoriale di Cagliari, si sollecitavano le scuole ad indicare il numero di Delibera di Collegio di adesione al Progetto, il nominativo del docente referente, le classi coinvolte con l’indicazione del numero degli alunni e della eventuale presenza di ragazzi disabili, e il nominativo degli insegnanti referenti di ciascuna classe.

Azioni realizzate 2012

Azione 2 – Attività con gli Adolescenti;

Le attività svolte con i ragazzi si sono articolate in 10 incontri per ciascuna classe di ogni istituto coinvolto. Gli incontri sono stati così articolati: 1. 2 incontri in classe 2. 1 incontro presso lo “Spazio Giovani” dei Consultori Familiari del territorio 3. 7 incontri laboratoriali a scuola. In totale sono stati realizzati oltre 250 incontri ( in alcune scuole è stato richiesto un incontro in più) per un totale di oltre 500 ore di attività. Articolazione e contenuti degli interventi: 1) 2 Incontri in classe : sono stati gestiti da due operatori dell’equipe psicopedagogica, solitamente dallo psicologo e dal pedagogista o educatore. L’obiettivo è quello di attivare nei ragazzi le capacità riflessive e comunicative su temi attinenti il livello di consapevolezza personale, il rapporto con i pari, le relazioni con i genitori, con i docenti e con la realtà esterna, e sulla percezione e valutazione del rischio per la propria salute. La metodologia si è basata sull’epistemologia dell’intelligenza emotiva i cui cardini sono la consapevolezza di sé, la motivazione, l’empatia e l’ascolto efficace e rispettoso, l’abilità sociale. 2) 1 incontro presso “Spazio Giovani” dei Consultori familiari Il terzo incontro, relativo alla presentazione e promozione del Servizio“Spazio giovani” presente nei tre Consultori di riferimento, è stato gestito direttamente dagli operatori sociosanitari della ASL. L’obiettivo è quello di favorire la fruizione dell’offerta dei servizi socio sanitari, presenti nel territorio, rivolti ai giovani e alle loro famiglie. Alcuni incontri si sono svolti presso lo “Spazio Giovani” , altri nelle sedi scolastiche. I Consultori Familiari interessati sono: Consultorio di Monserrato: Via Argentina, 92

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Consultorio di Selargius: Via Mazzini, 32 Consultorio di Sestu: Via Dante 3) 7 incontri laboratoriali a scuola. Obiettivi: 1) elaborazione brochure 2) elaborazione cortometraggio I 7 incontri laboratoriali hanno l'obiettivo di elaborare una brochure informativa e un cortometraggio, per pubblicizzare il servizio “Spazio Giovani” . Per le scuole secondarie di secondo grado è prevista la realizzazione di un cortometraggio per pubblicizzare il Servizio Spazio Giovani dei Consultori della ASL8. Per le scuole secondarie di primo grado è prevista invece la realizzazione di opuscoli informativi e della cartellonistica sempre per la promozione del suddetto Servizio. I laboratori sono stati condotti dall’esperto con il supporto di un componente dell’equipe psicopedagogica. Per le scuole secondarie di primo grado, la prima giornata di laboratorio è stata condotta da un operatore sociale dell’equipe, e nelle situazioni complesse da due operatori,. Questo scelta metodologica è stata adottata per approfondire le tematiche emerse nei primi due incontri in classe. Le attività con l'esperto grafico sono partite successivamente a questo incontro. Per le scuole secondarie di secondo grado l’esperto è presente in tutti i 7 incontri. Attività con i docenti Il progetto ha visto coinvolti in totale 66 docenti , di cui 40 negli istituti di primo grado e 26 negli istituti di secondo grado. Gli interventi rivolti ai docenti delle classi coinvolte e a tutti quelli che manifestano un interesse personale verso l’iniziativa, sono finalizzati ad aumentare il livello di competenza sulle dinamiche comunicative, emotive e comportamentali dei giovani adolescenti al fine di valorizzarne le risorse e individuare precocemente i primi segnali di un possibile disagio. Sono stati programmati due incontri per singolo istituto della durata di due ore; di fatto alcuni istituti hanno preferito programmare un unico incontro ed altri, non raggiungendo un numero minimo di adesioni, hanno dato la propria disponibilità a condividere le due giornate formative con altri istituti scolastici. Le tecniche utilizzate rendono possibile l’esplicitazione sia delle difficoltà che delle risorse che i docenti possiedono e facilitano la costruzione di strumenti operativi funzionali. I due incontri propedeutici, hanno reso possibile il confronto tra i docenti e facilitato l’emergere delle difficoltà e delle risorse di ognuno.

Attività con i genitori Il progetto ha coinvolto 30 genitori degli istituti secondari di primo grado e 8 degli istituti secondari di secondo grado. Gli incontri rivolti ai genitori dei singoli istituti scolastici intendono promuovere un confronto informativo e formativo sui temi attinenti lo sviluppo adolescenziale, i fattori di rischio presenti nella realtà attuale associati ai fattori di protezione possibili. Il percorso con i genitori intende inoltre migliorare la comunicazione tra questi e gli insegnanti e

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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approfondire le tematiche legate alla fase evolutiva dell’adolescenza nonché fornire maggiori strumenti nella capacità di porsi in una posizione di ascolto nei confronti dei propri figli. Sono previsti due incontri per scuola, della durata di n. 2 ore, non in tutte le scuole però sono stati fatti due incontri, in alcune però è stato richiesto un terzo incontro.

Risultati 2012

Risultati attività con gli adolescenti Incontri in classe Gli obiettivi raggiunti sono legati alle competenze emotive acquisite dai ragazzi durante il progetto e sono suddivisi nelle tre aree : area empatica, area abilità sociali, area della consapevolezza di sé. Area empatia � la fiducia tra i membri del gruppo e tra questi e gli operatori � il senso di appartenenza che permette a ciascuno di interagire con gli

altri e sentirsi riconosciuto dal gruppo. � la coesione di gruppo che contribuisce a creare l’identità del gruppo

stesso con la condivisione dei temi trattati � la creazione di un clima emotivamente accogliente che facilita la

comunicazione efficace tra alunni e docenti in assenza di giudizio. Area Abilità Sociali � la sperimentazione di una maggiore consapevolezza delle emozioni � la vicinanza al proprio sé

Area consapevolezza di sé � la conoscenza del servizio ASL dello spazio giovani: hanno realizzato le

brochure/cortometraggio e acquisito una maggior consapevolezza di tutte le risorse fruibili del loro contesto d’appartenenza (servizi, risorse umane, logistica).

� l’ approfondimento delle tematiche legate agli stili di vita sani: si sono confrontati portando opinioni differenti e scoprendo nuove informazioni attraverso la pear education

Incontri laboratoriali a scuola 1) elaborazione brochure 2) elaborazione cortometraggio Tutti i gruppi classi hanno ottenuto l’obiettivo prefissato con lavori di ottima qualità sia dal punto di vista grafico che dei contenuti. Gli alunni coinvolti, di ogni ordine e grado, hanno partecipato con entusiasmo, le tecniche usate dall’équipe sono risultate funzionali e adeguate al raggiungimento degli obiettivi. Nella scuole secondarie di secondo grado si sono prodotti degli spot che rappresentano alcuni momenti di criticità legati alla fase evolutiva adolescenziale. Tutte le scene sono state costruite con semplici strumenti tecnici e le scenografie sono realizzate con oggetti costruiti. Materiali prodotti: Per pubblicizzare il servizio “Spazio Giovani” sono state elaborate 20 brochure. A seguito di votazione è stata scelta la seguente brochure:

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E' stato prodotto un cortometraggio dove ogni classe coinvolta ha potuto esprimere la propria idea attraverso la costruzione di una piccola storia. Risultati attività con i docenti Gli obiettivi predefiniti sono stati raggiunti e sono legati alle competenze emotive acquisite. Di seguito le tre aree di riferimento: area empatica, area abilità sociali, area della consapevolezza di sé. Area empatia � la fiducia tra i membri del gruppo e tra questi e gli operatori � il senso di appartenenza che permette a ciascuno di � la coesione di gruppo � la creazione di un clima emotivamente accogliente ch � Abilità Sociali � la sperimentazione di una maggiore consapevolezza delle emozioni � la vicinanza al proprio sé

Area consapevolezza di sé � la conoscenza del servizio ASL dello spazio giovani: presa visione

dell’organigramma dello Spazio Giovani e delle risorse interne (servizi, risorse umane, logistica).

� l’ approfondimento delle tematiche legate all’adolescenza e alla preadolescenza

Risultati attività con i genitori Gli obiettivi predefiniti sono stati raggiunti e sono legati alle competenze emotive acquisite. Di seguito le tre aree di riferimento: area empatica, area abilità sociali, area della consapevolezza di sé. Area empatia � la fiducia tra i membri del gruppo e tra questi e gli operatori � il senso di appartenenza al gruppo

Area Abilità Sociali � la maggiore consapevolezza delle proprie emozioni Risultati area consapevolezza di sé � la conoscenza del Consultorio e del Servizio dello Spazio Giovani � l’ approfondimento del processo evolutivo dell’adolescenza e della

preadolescenza.

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Materiali prodotti 2012

Durante lo svolgimento del progetto, il gruppo di coordinamento e l'equipe psicopedagogica, hanno prodotto degli opuscoli informativi, denominati “Kit di sopravvivenza per insegnanti disperati e no” e “Kit di sopravvivenza per genitori disperati e no”che sono stati distribuiti ai genitori, ai docenti e a tutti gli operatori, provenienti dagli enti coinvolti. I “Kit” contengono alcune nozioni di pronto intervento e un indirizzario completo di tutti i servizi sociosanitari, che si occupano di tutela minori, presenti nel territorio del PLUS21.

Materiali da produrre 2013

Sono in fase di stampa e produzione: � brochure informativa su “Spazio Giovani” � DVD cortometraggio promozionale “Spazio Giovani” � ristampa “kit” informativi per i docenti e genitori � CD contenente le 20 brochure prodotte dai ragazzi

Questionari di gradimento e valutazione del Progetto

I dati riportati sono riferiti ai risultati dei questionari somministrati alla fine del Progetto. Il target è unicamente quello degli alunni, poiché per il numero esiguo di questionari somministrati a genitori e docenti non è stato possibile effettuare un'analisi significativa.

Il questionario è stato somministrato a tutti i 674 alunni partecipanti al progetto.

Di seguito un'estrapolozaione dei dati più significativi:

1) Conoscenza del Consultorio

Il 74% degli alunni non conosce il Consultorio

Il 26% conosceva il Consultorio prima del Progetto

2) A chi consiglieresti il Consultorio

no si

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

Conoscenza Consultorio

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Il 60,00% lo consiglierebbe ad un amico, il restante 40,00% ad un

parente.

3) Gradimento attività

Le percentuali sull’attività più gradita sono equamente distribuite tra incontri di gruppo in classe e incontri di laboratorio: il 22,00% indica come preferenza gli incontri di gruppo in classe, il 24,00% indica i laboratori, il 54,00% non si esprime.

4) Ripetere il progetto

Parente Amici

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

A chi consiglieresti il Consultorio

Riga 60

attività in classe laboratori

non si esprime

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

Gradimento attività

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Il 22,5% indica di voler ripetere il Progetto mentre il 9% indica che non lo vorrebbe ripetere; il restante 70% non dà indicazioni.

Considerazioni

I questionari purtroppo non sono stati completati in tutte le sue parti, è evidente dai dati presentati come una percentuale molto elevata non risponde alle domande presenti. Questo elemento ci impedisce di avere un quadro più esaustivo delle percezioni dell'intero gruppo di alunni coinvolti. Ciò che è però significativo e che ci permette di sostenere il raggiungimento dell'obiettivo generale del progetto è la percentuale degli alunni (60%) che dopo aver fatto la conoscenza del servizio lo consiglierebbe ad un amico.

Risorse finanziarie richieste Risorse finanziarie concesse

€ 256.676,80 di cui:

€ 112.176,80 a carico della gestione del PLUS € 144.500,00 a carico della ASL

€ 203.710,60 di cui:

€ 101.855,30 a carico della gestione del PLUS € 101.855,30 a carico della ASL

L'Ufficio Scolastico Provinciale ha cofinanziato con un importo di euro

3000,00 la fase formativa.

Risorse finanziarie previste nel 2011

€ 101.855,30

Risorse finanziarie impegnate nel 2011

€ 93.286,07

Risorse finanziarie impegnate nel 2012

€ 5.531,23

Risorse residue da impegnare nel 2013

€ 3.038,00

ripeterebbenon ripeterebbe

non si esprime

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

Ripeterebbe il progetto

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PROGETTI INTEGRATI PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DEI CONSULTORI FAMILIARI, AL FINE DI AMPLIARE E

POTENZIARE GLI INTERVENTI SOCIALI A FAVORE DELLE FAMIGLIE

Titolo Progetto : Una rete per l’adozione

Area: MINORI E FAMIGLIA

Il progetto, presentato nel 2011, è stato finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del “Programma di riqualificazione della rete dei Consultori Familiari e dei Comuni”, ed è stato definito in base all’Accordo di Rete stipulato tra il Plus 21, l’ASL n. 8 e l’Ufficio V Ambito Territoriale di Cagliari. L’elaborato progettuale è stato redatto da un’equipe interistituzionale costituita dai Referenti del Gruppo Tecnico di Piano del Plus 21, dei Consultori e del SERD della ASL 8 di Cagliari, dell’Ufficio V Ambito Territoriale di Cagliari e dell’Ufficio di Servizio Sociale Minorenni del Ministero della Giustizia. Esso trova i presupposti nella progettazione relativa all’annualità precedente , concretizzata con l’intervento “Spazio Giovani”(si veda, a tal proposito, la scheda precedente). Il presente progetto, redatto da un’equipe interistituzionale costituita da alcuni referenti del Gruppo Tecnico di Piano del Plus 21 e da referenti dei Consultori della ASL 8 di Cagliari, privilegia l'attenzione al potenziamento della rete dei servizi, e dell'approccio multidisciplinare integrato, in favore della famiglia adottiva. L'individuazione di tale priorità trova le sue motivazioni nella condivisione del concetto di famiglia quale ambito primario di relazione per la crescita e lo sviluppo del minore (Legge Regionale n. 23/2005), con particolare riferimento ai bambini in stato di abbandono. Le esperienze maturate dagli operatori in tale ambito convergono nella rilevazione di alcuni elementi ricorrenti di criticità, quali:

5. La complessità del processo adottivo; 6. La frammentarietà nell'organizzazione funzionale dei servizi coinvolti; 7. La sovrapposizione di competenze e il disorientamento delle famiglie aspiranti adottive; 8. Le difficoltà nella fase post-adottiva, spesso trascurata o non adeguatamente considerata dai servizi preposti.

L'adozione rappresenta un processo di genitorialità e di filiazione complesso, all'interno del quale i fattori evolutivi, sociali e psicologici assumono forme “diverse” rispetto alla dimensione della genitorialità biologica. Questo richiede l'apporto di operatori con elevata competenza in tale ambito specifico, in grado di garantire una adeguata e stretta integrazione nella rete dei servizi coinvolti. Il finanziamento del progetto è stato concesso dalla Regione nell’anno 2012 .

Schema esplicativo

Denominazione

UNA RETE PER L’ADOZIONE

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21 Consultori di Monserrato, Selargius e Sestu

Soggetti coinvolti

Soggetti attuatori:

� Ambito PLUS 21: Monastir, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Ussana, Provincia, ASL.

� ASL Cagliari Distretto 1 Area Vasta – Consultori Familiari: Monastir, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo s. Pietro, Ussana

Soggetti in rete:

� Tribunale per i Minorenni di Cagliari; � Unità Operative di Neuropsichiatria dell'Infanzia e Adolescenza

territoriali;

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� AOU Cagliari - Reparto Neuropsichiatria Infantile; � Enti Autorizzati per le adozioni internazionali; � Istituzioni Scolastiche � Associazioni di Volontariato di genitori adottivi.

Destinatari

� Coppie e famiglie aspiranti adottive; � Gruppi di coppie adottive in attesa di abbinamento; � Famiglie con figli adottivi; � Gruppi di adolescenti adottivi

Obiettivo generale Favorire la fruizione della rete integrata dei servizi da parte dei cittadini mediante la costruzione di un modello organizzativo finalizzato all'accompagnamento del percorso adottivo in tutte le sue fasi, attivando un insieme coordinato di interventi, fra loro non sovrapponibili, basati su un'ampia e qualificata collaborazione.

Obiettivi specifici

� Divulgare la cultura dell'accoglienza e dell'adozione, conforme ai principi

comunitari di solidarietà, sussidiarietà e paternariato; � Favorire il potenziamento e la diffusione della rete interservizi,

comprese le agenzie educative per rispondere sinergicamente all’accompagnamento del percorso adottivo in tutte le sue fasi;

� Rafforzare la rete e l’integrazione fra servizi comunali e consultoriali al fine di rendere omogenei gli interventi nel proprio territorio;

� Predisporre e organizzare percorsi di formazione integrata multidisciplinare rivolti agli operatori del settore sociale, sanitario, giudiziario e del terzo settore;

� Incrementare la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione specifica rivolta alle famiglie disponibili all'adozione nazionale e/o internazionale;

� Attivare percorsi specifici e differenziati al fine di orientare le coppie sulla realtà dell'adozione nazionale rispetto a quella internazionale;

� Favorire una prassi condivisa di tutela, sostegno e vigilanza sul buon andamento dell'adozione, e garantire un supporto specialistico continuativo nel rapporto di filiazione adottiva;

� Individuare e affrontare tempestivamente situazioni a rischio relativamente ai seguenti aspetti:

b) La relazione fraterna tra figli adottivi e figli naturali;

c) Lo stato di salute del minore

d) L’apprendimento

e) Le modalità relazionali relative all’identità etnica e culturale

f) I ruoli genitoriali, la riorganizzazione della coppia e del sistema familiare allargato

g) Esiti di traumi da maltrattamenti e abuso

� Garantire momenti di verifica e sostegno in gruppo per un accompagnamento efficace dei nuclei familiari nella fase del post-adozione;

Azioni previste 2012

� Realizzazione di un percorso integrato di formazione nell’ambito delle

adozioni nazionali e internazionali rivolto agli operatori impegnati nel progetto e ai soggetti attori della rete

� Elaborazione di una Carta dei Servizi relativa al percorso Adozioni e di un opuscolo divulgativo per l’utenza;

� Informazione e sensibilizzazione sull'adozione e sulle altre forme di

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solidarietà nei confronti dei minori in difficoltà; � Organizzazione di eventi di promozione della cultura dell'adozione

aperti alla popolazione; � Divulgazione in ambito territoriale di materiale illustrativo, normativa,

bibliografia, filmografia di riferimento e pubblicizzazione dei siti web istituzionali qualificati;

� Informazione sulle procedure di adozione internazionale e sugli Enti autorizzati esistenti sul territorio;

� Collaborazione con l'Autorità Giudiziaria, con altri Servizi Sanitari, con gli Enti autorizzati,con le Associazioni e le Agenzie Educative;

� Individuazione e presa in carico delle possibili situazioni di rischio inerenti il percorso adottivo;

� Incontri di gruppo integrati multiprofessionali su aree tematiche specifiche rivolti ai nuclei familiari nella fase della post adozione

� Condivisione di Protocolli e percorsi operativi che garantiscano la continuità degli interventi secondo il modello di rete integrato e multidisciplinare (Enti Locali, Consultori Familiari, Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile territoriali, AOU Cagliari - Neuropsichiatria Infantile, Autorità Giudiziaria, Enti Autorizzati, Istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado, Terzo Settore);

Azioni realizzate nel 2012

Incontri del gruppo di lavoro costituito da alcuni referenti del GtP e da referenti dei Consultori della ASL 8 di Cagliari per pianificare le varie azioni

Risorse finanziarie richieste

€ 78.956,94 di cui: € 39.478,47 a carico della gestione dell’Azienda Sanitaria € 39.478,47 a carico della gestione del PLUS

Risorse finanziarie concesse

€ 56.914,00 di cui: € 28.457,00 a carico della gestione dell’Azienda Sanitaria € 28.457,00 a carico della gestione del PLUS

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Progetto SERVIZIO DI SOSTEGNO ALLA PERSONA NEL PROPRIO DOMICILIO

Area: ANZIANI E FAMIGLIA – DISABILITA’ E FAMIGLIA

La positiva esperienza della gestione associata del servizio, ha favorito la scelta di proseguire con la medesima soluzione, scelta che tra l’altro risulta essere in linea con le nuove linee guida regionali. Il servizio, affidato mediante gara d’appalto, contempla, oltre all’assistenza domiciliare, anche l’assistenza scolastica e il segretariato sociale.

Schema esplicativo

Denominazione

SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE, SCOLASTICA E DI SEGRETARIATO SOCIALE

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

Ente gestore

ATI costituita da : Nuova Società Soc. Coop. Sociale Onlus F.A.I. Sarda Società Cooperativa Sociale Cooperativa Sociale Adest Onlus Soc. Cooperativa Sociale Onlus Cento Attività

Modalità di affidamento

Appalto pubblico

Destinatari

Servizio di Assistenza Domiciliare: anziani, disabili e famiglie in difficoltà residenti nell’ambito territoriale del PLUS 21, che si trovino nelle seguenti situazioni:

- soggetti temporaneamente o permanentemente non autosufficienti per perdita totale o parziale di abilità fisica o psichica, privi di adeguata assistenza da parte di familiari;

- famiglie con minori con carenze organizzative. Servizio di Assistenza Scolastica:i studenti disabili all’interno della scuola e in possesso della certificazione ai sensi della L. 104/92. Servizio di Segretariato Sociale:intera cittadinanza.

Numero utenti

Gli utenti del servizio, suddivisi per Comune e per tipologia d’assistenza, sono riportati nella seguente tabella:

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Assistenza Comuni Educativa Qualificata Generica

Monastir 0 18 5

Monserrato 0 45 10

Quartucciu 0 41 9

Selargius 6 10 61

Sestu 0 34 5

Settimo San Pietro 7 16 4

Ussana 0 15 11

TOTALE 13 179 105

Prestazioni erogate

� Assistenza qualificata � Assistenza di base � Segretariato sociale � Educativa � Sostegno psicologico � Auto amica � Telefono amico � Attività formative:

� dal 02/05/2012 al 18/07/2012 “Sicurezza nei Luoghi di Lavoro – La normativa D. Lgs. 81/2008 – dalla teoria alla pratica per n. 32h totali (Formazione obbligatoria 20h + Pronto Soccorso 12h), destinata a O.S.S., Educatori e Assistenti Sociali;

� dal 17/09/2012 al 03/10/2012 “Concetti e tecniche per comunicare efficacemente – I conflitti nella comunicazione” (Metodi e modi per comunicare in modo più efficace de illustrazione e spiegazione di patologie psichiatriche, neurodegenerative e legate a handicap fisico e neurosensoriale nell’ area Anziani e Disabili – Area Minori e Disabili con l’obiettivo di acquisire maggiori competenze per la gestione dei casi e migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’intervento, prevenendo l’insorgenza di fattori di rischio), per n. 12h totali, destinata a O.S.S., Educatori e Assistenti Sociali;

� dal 19 al 21 Marzo 2012 “La documentazione nel Servizio Sociale: Profili Giuridici” – “La relazione in Servizio Sociale: finalità e contenuti”, destinata ad assistenti sociali

� Attività ricreative: � Laboratorio di “Arti grafiche”, svolto a Quartucciu (n. 17 utenti

partecipanti); � Laboratorio di “Ceramica”, svolto ad Ussana (n. 18 utenti

partecipanti); � Festa di Natale / Epifania, svolta a Sestu (05.01.2012) ; � Festa del Carnevale, svolta a Selargius (14.02.2012)

Personale impiegato nel Servizio

Personale operante nei servizi oggetto dell’appalto (Contratto delle Cooperative Sociali) :

Qualifica Totale

Assistenti generici 27

Assistenti domiciliari e dei servizi tutelari 6

O.S.S. 43

Assistente sociale coordinatore 6

Assistente sociale 3

Educatori 5

Totale operatori 90

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Azioni previste 2012

� Prosecuzione del servizio di Assistenza Domiciliare,Scolastica e di

Segretariato sociale; � Sperimentazione del sistema di valutazione ICF su un campione definito; � Definizione della modulistica del servizio.

Risultati attesi 2012

� Pervenire a una miglior conoscenza dei bisogni dell’anziano al fine di

fornire un servizio più appropriato � Fornire migliori condizioni di vita al soggetto non autosufficiente nel

proprio contesto di vita � Miglioramento del servizio anche attraverso la previsione di nuove

prestazioni.

Azioni realizzate nel 2012

� Coordinamento e gestione amministrativo contabile del servizio; � Realizzazione di attività ricreative volte a favorire la socializzazione; � Distribuzione della carta dei servizi ai nuovi utenti del servizio; � Rimodulazione organizzazione del servizio; � Elaborazione della modulistica per l’accesso al servizio e per le

rendicontazioni / relazioni degli operatori impiegati

Risultati raggiunti nel 2012

� Erogazione omogenea del servizio su tutto il territorio del PLUS; � Attivazione di una comune procedura di richiesta del servizio per tutto il

territorio PLUS;

Importo contrattuale annuale per il 2012

Comuni

Ripartizione del Fondo

PLUS Quota

Comunale

Quota contribuzione

utenza

Costo annuale del

servizio

Monastir 45.068,72 88.320,25 10.000,00 143.388,97

Monserrato 193.251,88 134.119,68 35.000,00 362.371,56

Quartucciu 114.074,73 141.573,99 30.000,00 285.648,72

Selargius 262.959,34 153.404,65 57.000,00 473.364,00

Sestu 160.371,00 215.733,03 20.123,40 396.227,44

Settimo San Pietro 58.221,08 98.475,47 15.000,00 171.696,55

Ussana 42.876,67 22.271,50 9.000,00 74.148,16

Totale 876.823,42 853.898,58 176.123,40 1.906.845,40

Risorse finanziarie impegnate per il 2012

€ 1.906.845,40 di cui € 853.898,58 a carico dei fondi comunali € 868.059,22 gestione associata fondi 2012 € 8.764,20 gestione associata anni precedenti (residui) € 176.123,40 contribuzione utenza A seguito di variazione di bilancio effettuata nel mese di novembre, sono stati integrati € 70.418,18 decurtati dal capitolo di bilancio relativo agli inserimenti lavorativi , pertanto la disponibilità per il servizio in oggetto per la parte a carico della gestione associata è di € 947.241,60.

Risorse spese nel 2012

€ 1.548.946,33

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Risorse finanziarie previste per la gestione della contabilità IVA del servizio; gestione conti correnti postali; spese bollettini

€ 10.766,24 residui anni precedenti

Risorse finanziarie spese per la gestione del servizio

€ 10.766,24 (gestione IVA)

Dettaglio risorse finanziarie SPESE nel 2012

Comuni

SPESA PREVISTA

COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO PER COMUNE

SPESA A CARICO DEL PLUS

CONTRIBUZIONE UTENZA

(VERSATA AL

31/12/2012)

SPESA A CARICO DEI COMUNI PER IL 2012

Monastir 143.388,97 136.234,09 45.068,72 12.121,86 79.043,51

Monserrato 362.371,56 332.195,52 193.251,88 39.342,95 99.600,69

Quartucciu 285.648,72 223.740,47 114.074,73 41.322,76 68.342,98

Selargius 473.364,00 409.695,11 262.959,34 62.466,33 84.269,44

Sestu 396.227,44 250.805,33 160.371,00 18.497,00 71.937,33

Settimo San Pietro 171.696,55 131.732,41 58.221,08 17.520,01 55.991,32

Ussana 74.148,16 64.543,39 42.876,67 6.119,60 15.547,12

TOTALE 1.906.845,40 1.548.946,32 876.823,42 197.390,51 474.732,39

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Progetto PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENTE FAMILIARE

(DELIBERAZIONE della Giunta Regionale n. 44/13 del 31.10.2007)

Area: ANZIANI E FAMIGLIA

Area: DISABILITA’ e FAMIGLIA

Il presente progetto scaturisce dalla delibera della G.R. 44/13 del 31.10.2007, finalizzata a dare sostegno alle persone anziane non autosufficienti. Il crescente numero di assistenti familiari (badanti) impegnati nel campo della cura alla persona, pone il problema di curarne la preparazione professionale, la regolarizzazione contrattuale e l’iscrizione nel registro pubblico istituito presso l’Ufficio di Piano. Il bisogno di aiuto e la cura nel proprio domicilio, espresso da persone non autosufficienti o prive di autonomia necessita di un’adeguata risposta. La sempre più numerosa presenza di assistenti familiari, in gran parte donne immigrate, rappresenta una possibile risposta a questo bisogno. Al fine di migliorare il servizio offerto, nel triennio passato si sono organizzati due corsi di formazione professionale per gli assistenti familiari e si è gestito il Registro Pubblico degli Assistenti Familiari, istituito a livello di PLUS. Secondo quanto rilevato permane il bisogno di formazione degli assistenti familiari,è in tale direzione che il PLUS vorrebbe utilizzare il finanziamento concesso dall’Assessorato Regionale competente.

Schema esplicativo

Denominazione

PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENTE FAMILIARE

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

Destinatari Assistenti familiari

Problematiche individuate

� Bisogno di aiuto e cura nel proprio domicilio da parte di soggetti non

autosufficienti � Insufficiente conoscenza della cultura sarda da parte di assistenti familiari

stranieri � Insufficiente formazione da parte degli assistenti familiari � Forme contrattuali irregolari nei rapporti di assistenza familiare

Obiettivi

� Favorire l’incontro fra la domanda e l’offerta � Regolarizzare le forme contrattuali di collaborazione � Formare gli assistenti familiari

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PLUS 21 Bilancio Sociale 2012

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Azioni previste 2012 - 2014

� Gestione registro pubblico degli assistenti familiari � Attivazione di un percorso di formazione per assistenti familiari

Risultati attesi

� Migliorare l’incontro domanda e offerta � Ridurre il lavoro sommerso � Favorire la permanenza in famiglia delle persone non autosufficienti � Incrementare il numero di persone qualificate per lo svolgimento della

professione ; � Incrementare il numero di iscrizioni al registro pubblico

Azioni realizzate nel 2012

� Aggiornamento periodico del Registro degli Assistenti familiari; � Consulenza sui contratti di collaborazione

Risultati raggiunti nel 2012

� Facilitazione dell’ incontro domanda – offerta � Acquisizione di maggiori competenze degli assistenti familiari

Risorse previste

€ 20.964,00 finanziamento specifico anno 2011

Risorse impegnate nel 2012

€ 0

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Progetto

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE SUL FUNZIONAMENTO, DISABILITA’ E SALUTE (I. C. F.)

Area: DISABILITA’ E FAMIGLIA - ANZIANI E FAMIGLIA

La necessità di reperire informazioni corrette e precise sullo stato di salute e di disabilità della popolazione non è un problema nuovo e, naturalmente, non riguarda soltanto l’ambito del Plus 21. Il gruppo di lavoro ha rilevato l’assenza di dati epidemiologici e ha suggerito di colmare tale lacuna.

A seguito degli incontri tra gli operatori tecnici e da quanto scaturito dai tavoli tematici , il gruppo Tecnico del PLUS , ha ritenuto necessario promuovere l’utilizzo di un linguaggio codificato e condiviso per la comprensione delle problematiche della salute che possono interessare la popolazione dell’ ambito di propria competenza.

L’utilizzo di modelli concettuali diversi e di conseguenza di culture linguistiche professionali diverse ha impedito, o quantomeno limitato, lo scambio esperenziale dei vari attori dei Servizi con conseguenti incomprensioni che senz’altro hanno pregiudicato in passato il successo di azioni anche potenzialmente valide.

La considerazione di utilizzare il medesimo modello concettuale sulla classificazione delle disabilità, oltre che derivare da disposizioni legislative nazionali e regionali, è scaturita come già accennato, anche dai tavoli tematici per cui è la stessa cittadinanza che ha rilevato discrasie nel sistema valutativo ad es. nel riconoscimento delle invalidità civili, nella valutazione dello stato di handicap, ecc..

L’uso dell’ICF diventa esigenza primaria nell’integrazione, alla luce delle interazioni di professionalità diverse (soggetti istituzionali sanitari, sociali , apporti di altre competenze professionali) che dovranno operare nel costruire percorsi sociosanitari ottimali in rete in risposta ai bisogni delle persone. L’ICF è lo strumento universale per descrivere e (indirettamente) misurare la salute non di categorie di persone ma di tutte le persone.

Con una serie di risoluzioni la COMMISSIONE SUI DIRITTI UMANI dell’ONU ha precisato che: “ Ogni violazione dei principi

fondamentali di uguaglianza e ogni discriminazione o altri negativi trattamenti differenziati di persone con disabilità

rappresenta una violazione dei diritti umani delle persone con disabilità”

“La neutralità della classificazione ICF garantisce l’armonizzazione lessicale di tutti gli atti pubblici e normativi “ soprattutto nell’ambito della disabilità garantendo la privacy e la non categorizzazione e stigmatizzazione , abolendo terminologie obsolete e offensive legate a vecchi modelli di classificazione medica tutt’ora utilizzati nel linguaggio comune e , quanto peggio, nel linguaggio di professionisti della sanità e del sociale.

Per favorire lo scambio di informazioni e quindi una più precisa raccolta dati su tutti i problemi di salute della cittadinanza, la declinazione di tale modello concettuale e di tale strumento di classificazione permetterebbe di rendere più efficace il processo di presa in carico della persona e, pertanto, di migliorare la qualità delle politiche sanitarie e sociali ed in modo particolare di individuare percorsi di autonomia e di inclusione sociale /lavorativa delle persone con disabilità.

Per fare in modo che la valenza di questo moderno strumento sia pienamente efficace si è scelto di costruire un percorso formativo congiunto e integrato tra tutti gli operatori del Sistema, formazione che, in maniera capillare, deve raggiungere i diversi Team della rete sociosanitaria.

Accanto al Progetto Formativo, che si è avvalso di un modello didattico teorico-pratico diffuso a tutti gli operatori, si è prevista una componente sperimentale da applicare a progetti di inclusione lavorativa di giovani adulti che presentano disabilità, andando a valorizzare e a porre l’attenzione non tanto sulle mancanze (menomazioni strutturali) e sui deficit (menomazioni funzionali) ma su quelle abilità e attitudini utili a favorire l’accesso al mercato del lavoro a quelle persone che incontrano maggiori difficoltà e che altrimenti sarebbero a rischio di esclusione.

Un altro interessante campo di applicazione è stato individuato nella tipizzazione del funzionamento di fasce vulnerabili della popolazione (es. anziani , diabetici, ) al fine di prevenire problematiche e attivare per tempo iniziative o servizi compatibili con le criticità funzionali individuate.

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Il progetto formativo non potrà essere attivato nell’immediato per carenza di fondi, si continuerà invece alla sperimentazione del sistema applicandolo altresì a giovani disabili intellettivi coinvolti nel progetto di scambio internazionale (vedi progetto “Cerchiamoci” – scambio Normandia/Sardegna).

Schema esplicativo

Denominazione

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE SUL FUNZIONAMENTO, DISABILITA’ E SALUTE (I. C. F.)

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

Destinatari

� operatori coinvolti nella gestione dei progetti d’ambito � 21 utenti disabili � 21 utenti anziani

Problematiche individuate

� Limitato numero di dati epidemiologici � Numero elevato di insuccessi di interventi � Elevato numero di discrasie nei casi di valutazione

Obiettivi generali 2012 - 2014

� Comprendere e condividere il concetto di salute promosso dall’ OMS � Diffondere una cultura ed un linguaggio uniforme sui concetti generali di

Menomazione , Disabilità , Handicap � Salute, Funzionamento e Partecipazione

� Creare una proficua relazione e comunicazione tra i diversi Servizi Distrettuali Sociosanitari.

� Conoscere la metodologia di codifica e di decodifica del Sistema classificatorio ICF

� Definire l’impatto di utilizzazione nella propria attività professionale e nell’interazione con altre discipline e professionalità della rete dei Servizi alla Persona

� Creare parametri e prassi comuni per la salute della popolazione dell’ambito.

Obiettivi specifici 2012 - 2014

� Diminuzione del numero di discrasie nella valutazione dei soggetti con invalidità, inabilità ecc.

� Diminuzione dei casi di insuccesso degli interventi nei confronti di soggetti disabili

� Maggior numero di dati epidemiologici � Formare ulteriori gruppi di operatori dell’ambito del Plus 21 all’utilizzo

del modello di classificazione ICF

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Azioni previste 2012 - 2014

Azione 2 SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA ICF � Applicazione del sistema di classificazione ICF mediante l’istituzione di

un’équipe di valutazione (UVT) facente capo all’ASLCagliari; � Sperimentazione su 21 utenti anziani afferenti ai servizi di assistenza

domiciliare dei comuni dell’ambito e 21 persone con disabilità selezionate per gli inserimenti lavorativi e per il progetto di scambio internazionale previsto per il 2013. Gli utenti verranno individuati nell’ambito dei sette comuni.

Risultati attesi 2012 - 2014

� Diffusione tra gli operatori dell’utilizzo del linguaggio ICF � Interventi individualizzati a seguito di una miglior valutazione dell’utente

Azioni realizzate nel 2012

� Applicazione del sistema di classificazione ICF per la valutazione di alcuni

utenti selezionati per gli inserimenti lavorativi; � Valutazione, effettuata con il sistema ICF da una equipe multidisciplinare

formata da operatori comunali, della ASL e dell’Associazione ANFFAS Onlus, degli utenti selezionati per il progetto di scambio internazionale previsto per il 2013 (“Cerchiamoci”).

Risultati raggiunti nel 2012

� Diffusione tra gli operatori dell’utilizzo del linguaggio ICF; � Condivisione delle metodologie tra operatori afferenti a diversi istituti; � Interventi individualizzati a seguito di una miglior valutazione dell’utente

Risorse finanziarie previste

€ 1.538,00 residui anni precedenti

Risorse finanziarie impegnate per il 2012

€ 0,00

Risorse finanziarie che si sommeranno alle attribuzioni per il 2013

€ 1.538,00 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

Monitoraggio e Valutazione

� Predisposizione di schede di valutazione � Predisposizione di questionari

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Progetto PUNTO UNICO DI ACCESSO

(DELIBERAZIONE della Giunta Regionale n. 44/11 del 31.10.2007)

Area: ANZIANI E FAMIGLIA

Area: DISABILITA’ E FAMIGLIA

Il presente progetto scaturisce dalla delibera della G.R. 44/11 del 31.10.2007, finalizzata al potenziamento del Punto Unico d'Accesso (PUA) e delle Unità di Valutazione Territoriale (UVT), nel sistema di presa in carico dei bisogni complessi, tramite l'accesso unitario alla rete dei servizi sociosanitari. Il modello, attualmente in fase di implementazione, è attivo in via sperimentale presso il Distretto sociosanitario di Cagliari, ed è riferito, attualmente, alla presa in carico prioritariamente delle persone anziane, delle persone con disabilità e delle persone non autosufficienti. Individuare i problemi sociosanitari dei soggetti più deboli e agire in modo unitario per soddisfarli: questa è la funzione del Punto Unico di Accesso per facilitare l’approccio del cittadino al servizio sociosanitario e per indirizzarlo alle strutture più adatte a soddisfare le sue esigenze, seguendolo passo per passo. Obiettivo del nuovo servizio è superare le attuali disuguaglianze nell’accesso e la disomogeneità delle risposte, limitando il rischio di riservare un'assistenza migliore e più rapida soltanto a chi sappia meglio esprimere le proprie necessità. La creazione del PUA è strettamente legata alla cultura dei "servizi alla persona", fondata sull'accoglienza e sull'ascolto dell’individuo e dei suoi bisogni, posti al centro delle strategie e degli interventi sanitari. Si tratta di un vero e proprio rinnovamento nell'assistenza, che trova i suoi princìpi ispiratori nell’equità e nell'unitarietà. L'equità è intesa come garanzia dell’accesso ai servizi ai soggetti più deboli e fragili anche in termini di raggiungibilità, orari di apertura e accoglienza.

L'unitarietà dell’accesso si realizza invece attraverso l'integrazione tra gli interventi sanitari e sociali, grazie alla concentrazione in un'unica sede delle prestazioni di cui necessita il soggetto fragile. Questo Ambito ha attivato il servizio con decorrenza dal 1° Marzo 2012, affidando l’incarico ad una assistente sociale a seguito di selezione pubblica. L’assistente sociale svolge il proprio incarico per 36 ore settimanali presso i locali del Distretto Sociosanitario di Via Romagna, a Cagliari.

Schema esplicativo

Denominazione

ISTITUZIONE DEL PUNTO UNICO DI ACCESSO

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

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� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

Destinatari

� Anziani non autosufficienti � Persone con disabilità � Famiglie con presenza di persone non autosufficienti

Problematiche individuate

� Mancata integrazione degli interventi sociali e sanitari su uno stesso soggetto � Incapacità dei soggetti più deboli ad individuare il servizio adeguato al proprio

bisogno � Difficile fruizione dei vari servizi a causa delle differenti sedi e orari delle

prestazioni erogate � Mancata integrazione nella valutazione del bisogno da parte di differenti

professionalità (medici, assistenti sociali, psichiatri ecc.)

Obiettivo generale 2012 - 2014

Permettere a tutti i soggetti residenti nei comuni del PLUS di accedere al servizio unificato di tutta la rete dei servizi Sanitari, Sociosanitari e Sociali

Obiettivi specifici 2012 -2014

� Presa in carico globale dei soggetti portatori di bisogni complessi � Accoglienza ed accompagnamento dei soggetti portatori di bisogni complessi e

delle loro famiglie � Elaborazione di un progetto personalizzato attraverso un'unica UVT

multidisciplinare � Integrazione sociosanitaria nell’ambito dei servizi � Integrazione fra i vari operatori sociali e sanitari

Azioni previste 2012-2014

� Selezione pubblica per l’individuazione dell’operatore; � Attivazione del servizio; � Condivisione di procedure di accesso al servizio e di gestione dello stesso; � Diffusione dell’informazione rispetto all’esistenza e alle competenze del servizio; � Studio di un eventuale nuovo modello di gestione del servizio

Risultati attesi 2012 - 2104

� Stabilizzazione del servizio; � Maggiore conoscenza del servizio sul territorio; � Ampliamento delle competenze del servizio; � Maggiore fluidità delle informazioni.

Azioni realizzate nel 2012

� Selezione pubblica per l’individuazione dell’operatore; � Attivazione del servizio; � Condivisione di procedure di accesso al servizio e di gestione dello stesso; � Diffusione dell’informazione rispetto all’esistenza e alle competenze del servizio; � Studio di un eventuale nuovo modello di gestione del servizio

Risultati raggiunti nel 2012

� Stabilizzazione del servizio; � Maggiore conoscenza del servizio sul territorio; � Ampliamento delle competenze del servizio; � Maggiore fluidità delle informazioni.

Numero accessi dal 01/03/2012 al 31/12/2012

COMUNE

Inserimenti

in RSA

Inserimenti

in hospice

Inserimenti

in CDI

Idoneità

alla

casa

protetta

Ritornare

a casa

Altro

percorso

TOTALE

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Monastir 3 3 17 3 26

Monserrato 23 4 2 9 31 6 75

Quartucciu 10 2 1 17 2 32

Selargius 32 3 3 5 28 7 78

Sestu 17 4 15 4 40

Settimo 6 9 1 16

Ussana 4 4 2 10

TOTALE 95 9 6 21 121 25 277

Risorse finanziarie impegnate

€ 38.280,11 (risorse impegnate nel 2011)

Risorse finanziarie previste 2012-2014

€ 134.866,53 fondi regionali specifici per il potenziamento dei PUA (residui anni 2010 e 2011)

Monitoraggio e Valutazione

� Realizzazione di schede di rilevazione e raccolta dei dati � Predisposizione di questionari di valutazione

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Progetto HOME CARE PREMIUM 2012

(Determinazione della Direzione Centrale Credito e Welfare dell’INPS, n. 54 del 21 novembre 2012)

Area: ANZIANI E FAMIGLIA

Area: DISABILITA’ E FAMIGLIA

Il progetto HOME CARE PREMIUM 2012, promosso dall’Istituto INPS Gestione Ex INPDAP, promuove la realizzazione di progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare rivolti a persone non autosufficienti dipendenti o ex dipendenti (e ai loro familiari) della Pubblica Amministrazione.

La Direzione Centrale Credito e Welfare, con propria determinazione n. 54 del 21 novembre 2012, sottoscrive e pubblica l’Avviso “Home Care Premium 2012” per l’adesione e la gestione di Progetti Innovativi e Sperimentali di Assistenza Domiciliare, rivolto agli Ambiti Territoriali Sociali o come diversamente localmente nominati e/o costituiti, individuati come Enti proponenti del progetto.

Le attività sono finanziate dal Fondo Credito e attività sociali, alimentato dal prelievo, obbligatorio, dello 0,35 %, sulle retribuzioni del personale in servizio.

I principi progettuali dell’Home Care Premium 2012 sono:

1) Eccellenza, best practice, benchmark e trasferibilità del Progetto Il Progetto Home Care Premium 2012 si pone l’obiettivo di attuare e sostenere finanziariamente percorsi funzionalmente ed economicamente sostenibili, anche sulla base dei parametri strutturanti il sistema economico e socio demografico nazionale: risorse finanziarie limitate, crescita del bisogno a seguito dell’invecchiamento della popolazione, evoluzione delle strutture familiari e sociali di base. Il Modello Proposto rappresenta l’elaborazione delle positive esperienze rilevate durante la gestione dei progetti finanziati con i precedenti Avvisi, capitalizzandone le migliori pratiche. Il presente Avviso 2012 rappresenta un costante e continuativo “work in progress” che nel futuro modificherà ulteriormente la propria struttura alla ricerca di un modello di eccellenza nelle politiche sociali in favore dell’assistenza domiciliare a soggetti NON auto sufficienti.

2) Le Prestazioni afferenti il Progetto L’intervento progettuale, per previsioni istituzionali, normative e regolamentari, deve necessariamente riferirsi a prestazioni e interventi, economici e di servizio, afferenti esclusivamente la sfera socio assistenziale di supporto alla Non auto sufficienza e allo stato di fragilità anche in un ottica di prevenzione, pur cogliendone l’eventuale necessaria integrazione con la sfera sanitaria. Tra le differenti modalità di intervento a supporto della NON auto sufficienza e fragilità si è scelto, sin dall’Avviso 2010, di investire le risorse economiche dell’Istituto nell’assistenza domiciliare, rappresentando, a nostro avviso, il modello che meglio coniuga il binomio “sostenibilità – dignità umana”, da cui l’etichetta che identifica il Progetto: Home Care Premium, un contributo “premio” al fine di prendersi cura, a domicilio, delle persone NON auto sufficienti. Il Progetto ha lo scopo non solo di sostenere e definire interventi diretti assistenziali in denaro o natura ma anche la volontà di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse alla status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari. Ampio spazio d’intervento a carico dell’Istituto verrà, pertanto, dedicato alle fasi di informazione, consulenza e formazione dei familiari e dei care giver anche eventualmente Non connessi a un effettiva successiva fase di supporto assistenziale diretto e indiretto, da parte delle Pubbliche Amministrazioni e dell’Istituto. Ulteriore sforzo progettuale è orientato alla valutazione delle opportunità di inserimento, installazione ed uso, a domicilio, di dotazioni fisiche e attrezzature (ausili) o di strumenti tecnologici di domotica, atti a ridurre il grado di NON auto sufficienza e il livello di bisogno assistenziale oltre il rischio di degenerazioni ulteriori.

3) Responsabilità e Sostenibilità del Progetto L’insieme delle disposizioni e dei valori contenuti nella Carta Costituzionale, agli articoli 2, 3, 32, 38, 117 e 118, delle norme presenti all’interno del Codice Civile, articoli da 433 a 448, relative agli “Alimenti”, e del Codice Penale agli articoli 570 “Violazione degli obblighi di assistenza familiare” e 591 “Abbandono di Persone Incapaci”, delle

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disposizioni contenute nella Legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, rilevano, a nostro Avviso, una responsabilità solidale di intervento tra Famiglia del soggetto Non auto sufficiente, in primis, e Amministrazioni Pubbliche, con la valorizzazione del ruolo e dell’intervento del “terzo settore” e di ogni altra risorsa sociale a potenziale supporto. 3 Il Progetto, infatti, prevede e stimola la valorizzazione di tutte le risorse sociali, pubbliche e private che possano massimizzare la qualità e quantità degli interventi, quali, ad esempio, le Associazioni di Volontariato, gli Istituti di Patronato e Assistenza Sociale, i CAF, i Centri per l’Impiego, le Agenzie Formative e di Lavoro, le Associazioni degli utenti e dei loro familiari NON auto sufficienti.

4) La Rete dei Progetti HCP Home Care Premium identifica, oggi, una rete di Enti Locali virtuosi, innovatori, fortemente orientati ai bisogni dei propri cittadini, capaci di sperimentare forme d’intervento assistenziali sostenibili e trasferibili a livello nazionale e internazionale.

Schema esplicativo

Denominazione

HOME CARE PREMIUM 2012

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

� Istituto INPS Gestione EX INPDAP

Destinatari

� Dipendenti o ex dipendenti della P.A. , i loro coniugi conviventi e i loro familiari di

1° grado, non autosufficienti

Numero utenti beneficiari

Max n. 130 per l’intero ambito territoriale

Problematiche individuate

Dal 2001, gli Organi di Governo e Indirizzo dell’Istituto hanno definito, tra le politiche d’intervento in favore dei propri utenti, azioni a favore di soggetti NON auto sufficienti, in particolare a sostegno delle persone anziane anche con riguardo ad azioni di prevenzione della non auto sufficienza e del decadimento cognitivo; di fatto, si era rilevato come i pensionati della Gestione Ex Inpdap appartenessero alla categoria dei cosiddetti “Né/Né”, né troppo poveri per accedere ai servizi pubblici, né troppo abbienti per poter sostenere economicamente interventi privati di assistenza.

Obiettivo generale

Il Progetto Home Care Premium 2012 si pone l’obiettivo di attuare e sostenere finanziariamente percorsi funzionalmente ed economicamente sostenibili, anche sulla base dei parametri strutturanti il sistema economico e socio demografico nazionale: risorse finanziarie limitate, crescita del bisogno a seguito dell’invecchiamento della popolazione, evoluzione delle strutture familiari e sociali di

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base

Obiettivi specifici

� Presa in carico dei destinatari del progetto; � Accoglienza ed accompagnamento degli utenti e delle loro famiglie � Elaborazione di un progetto personalizzato, conformemente alle disposizioni

dettate dal Regolamento di Adesione al Progetto HCP 2012; � Integrazione sociosanitaria nell’ambito dei servizi; � Integrazione fra i vari operatori sociali e sanitari.

Azioni previste 2012 - 2013

� Adesione al Progetto HCP 2012, mediante la trasmissione della domanda di

adesione predisposta dall’Istituto promotore; � Sottoscrizione dell’Accordo di Programma per la gestione del Progetto; � Individuazione degli operatori componenti la Commissione Mista per il

coordinamento, il monitoraggio, il controllo delle attività afferenti il presente Accordo di Programma;

� Realizzazione del modello gestionale del progetto, attraverso � L’attivazione dello sportello sociale e di informazione; � La costituzione del nucleo di competenza “case/care manager”; � L’attivazione o l’implementazione della rete pubblica degli assistenti

familiari; � L’istituzione del Registro del Volontariato Sociale; � La pubblicizzazione del Progetto; � La creazione della rete dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto; � La partecipazione alla formazione prevista per il soggetto proponente

� Accoglimento delle istanze da parte degli utenti; � Attivazione dei percorsi di formazione per i care givers; � Valutazione dei casi ed elaborazione dei progetti personalizzati; � Monitoraggio sulla realizzazione dei progetti

Risultati attesi 2012 - 2013

� Fornire migliori condizioni di vita al soggetto non autosufficiente nel proprio

contesto di vita � Implementazione della rete dei soggetti operanti nel sociale per il territorio del

Plus 21 .

Azioni realizzate nel 2012

� Valutazione del fabbisogno del territorio e individuazione dei potenziali

beneficiari del progetto; � Adesione al Progetto HCP 2012, mediante la trasmissione della domanda di

adesione predisposta dall’Istituto promotore

Risultati raggiunti nel 2012

� Accoglimento dell’istanza di adesione al progetto da parte dell’Istituto INPS

Gestione EX INPDAP

Risorse finanziarie previste

Le attività saranno finanziate interamente dall’Istituto INPS Gestione EX INPDAP, con il Fondo Credito e attività sociali, alimentato dal prelievo, obbligatorio, dello 0,35 %, sulle retribuzioni del personale in servizio. Il finanziamento concesso al PLUS 21 è pari ad € 585.000,00, così determinato:

€ 195.000,00 per la realizzazione del modello gestionale del progetto; € 390.000,00 per l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali integrative

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Progetto NELLA VITA E NELLA CASA

DOMOTICA E PROTESICA PER PERSONE CON DISABILITA’

Area: ANZIANI E FAMIGLIA Area: DISABILITÀ E FAMIGLIA

Con il bando “Nella vita e nella casa”, finanziato con il POR Sardegna FESR 2007-2013, l’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha individuato nei PLUS i soggetti gestori del procedimento e nelle ASL i soggetti deputati alla valutazione dell’adeguatezza dei progetti. Il procedimento è stato attivato nel 2009. Con nota prot. n. 797 del 28/01/2010 il Direttore del Servizio di attuazione delle politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali dell’Assessorato regionale dell’Igiene Sanità e dell’Assistenza Sociale comunica agli enti interessati la conclusione delle procedure di acquisizione dei progetti personalizzati per esaurimento delle risorse finanziarie. Pertanto, in ottemperanza a tale disposizione, questo Ambito ha sospeso il procedimento in data 02.02.2010. Nel corso del 2012 sono state trasferite dalla Regione le risorse finanziarie relative ai progetti di cui alla tipologia A II quadrimestre .

Schema esplicativo

Denominazione

NELLA VITA E NELLA CASA – DOMOTICA E PROTESICA PER PERSONE CON DISABILITÀ

Soggetto Proponente

� Gruppo Tecnico Plus 21 � Unita Operativa Complessa della Riabilitazione sanitaria e sociosanitaria

Territoriale di Cagliari e Area Vasta (Centro AUSONIA)

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari:

1) Strutture di coordinamento del Progetto:

� Dipartimento dei Servizi sociosanitari � Unita Operativa Complessa della Riabilitazione Sanitaria e

Sociosanitaria Territoriale di Cagliari e Area Vasta 2) Operatori dell’ U.O.C di Riabilitazione (Centro Ausonia)

3) Operatori sanitari, sociali di PUA e UVT dei Distretti di Cagliari urbana

� Progettisti iscritti all’Albo istituito da questo Ambito

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Destinatari

Persone con disabilità e/o non autosufficienti in possesso di certificazione ai sensi dell’art. 3 comma 3 della L. 104/92

Azioni previste 2012-2014

� Formazione sistema SMEC; � Azioni di monitoraggio e rendicontazione degli interventi finanziati e

realizzati tra il 2011 e il 2012 e relativi alla Tipologia B; � Avvio dei progetti finanziati dalla Regione Sardegna relativamente

alla tipologia A, 2° quadrimestre 2009; � Procedure di acquisizione dei beni; � Trasferimento fondi; � Monitoraggio secondo le procedure POR; � Rendicontazione secondo le procedure POR.

Risultati previsti 2012 - 2014

� Realizzazione dei progetti relativi agli interventi finanziati di cui alla

Tipologia A; � Acquisizione dei beni

Risorse finanziarie previste 2012-2014

Progetti finanziati dalla RAS: n. 7 (di cui n. 4 residenti a Monserrato, n. 1 a Quartucciu, n. 1 a Sestu, n. 1 ad Ussana ) Importo finanziato : € 65.158,80

Azioni realizzate nel 2012

� Formazione sistema SMEC; � Azioni di monitoraggio e rendicontazione degli interventi finanziati e

realizzati tra il 2011 e il 2012 e relativi alla Tipologia B; � Avvio dei progetti finanziati dalla Regione Sardegna relativamente alla

tipologia A, 2° quadrimestre 2009; � Procedure di acquisizione dei beni; � Trasferimento fondi; � Monitoraggio secondo le procedure POR; � Rendicontazione secondo le procedure POR

Risultati raggiunti nel 2012

� Conclusione dei progetti relativi ai finanziamenti precedenti (tip. B, 1°

quadrimestre 2009), con trasmissione della rendicontazione e del monitoraggio secondo le procedure POR;

� Avvio dei progetti relativi agli interventi finanziati di cui alla Tipologia A

Monitoraggio e Valutazione

� Realizzazione di schede di rilevazione e raccolta dei dati; � Procedure di monitoraggio così come previste dai fondi POR.

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Progetto INSERIMENTI LAVORATIVI SOGGETTI SVANTAGGIATI

Azione 1 Inserimento lavorativo mirato mediante potenziamento dei CESIL e sperimentazione dell’ICF

Azione 2 Indennità sperimentale per l’inserimento lavorativo e formativo di soggetti svantaggiati (borse lavoro)

Area: SVANTAGGIO SOCIALE

PREMESSA

Il PLUS 21, sin dalla prima triennalità di programmazione, ha scelto di porre in essere azioni integrate tra le politiche sociali e quelle del lavoro, rifacendosi a percorsi già intrapresi in passato sia mediante i progetti obiettivi, sia attraverso la progettazione integrata e, in particolare, con la proposta inserita nel patto per il sociale denominato “Servizi integrati per il superamento dello svantaggio sociale”, ponendo particolare attenzione al dialogo con il mondo delle imprese (domanda di lavoro). L’indagine conoscitiva sull’attività di integrazione e inserimento lavorativo delle persone disabili e svantaggiate, svolta tra

la fine del 2008 e il 2009 nei sette Comuni dell’ambito, ha messo in luce uno stato dell’arte diversificato negli approcci

alla problematica sia da un punto di vista politico che da quello metodologico di intervento. Dai risultati emersi si è partiti

per costruire un sistema che tenesse conto delle peculiarità di ciascun comune tendendo, però, alla sistematizzazione

delle azioni mediante l’adeguamento degli schemi d’intervento per raggiungere e mantenere livelli di efficacia adeguati.

L’ottica che si è perseguita è quella di mettere a sistema la rete dei servizi socio-sanitari pubblici e privati, con il mondo

della formazione, delle organizzazioni di categoria e del mercato del lavoro, fornendo una risposta sempre più unitaria e

più efficace alle singole persone e più efficiente nei confronti di un sistema economico-sociale in crisi.

Grazie all’incremento del fondo regionale per il Sistema integrato dei Servizi alla Persona di cui alla deliberazione G.R. n.

47/55 del 30.12.2010, seguita dalla determinazione n. 14023/624 del 28.09.2011, il PLUS21 intende utilizzare i fondi ad

esso attribuiti (pari a € 40.416,00) per integrare i fondi della gestione associata, al fine di salvaguardare gli interventi

rivolti a una fascia di popolazione particolarmente fragile.

Il progetto in questione rispetta i principi dell’integrazione socio-sanitaria, sia mediante il coinvolgimento del U.O.C.

Riabilitazione Sanitaria e Sociosanitaria nella fase valutativa delle capacità e autonomie della persona disabile (utilizzo

dello strumento di valutazione multidimensionale ICF), sia del Dipartimento di Salute Mentale e del SERD nella gestione

degli inserimenti di persone in carico a suddetti servizi .

Schema esplicativo

Denominazione

INSERIMENTI LAVORATIVI SOGGETTI SVANTAGGIATI

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu

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Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

� Assessorato al Lavoro Regione Sardegna

� Assessorato al Lavoro Provincia di Cagliari

� CESIL

� CSL

� Agenzia regionale del lavoro

� Associazioni di categoria

Destinatari Soggetti svantaggiati (vedi Regolamento CE 2204/2002: “Qualsiasi persona che

abbia difficoltà ad entrare senza assistenza nel Mercato del Lavoro”).

Problematiche individuate

Assenza di un sistema integrato di servizi ed interventi rivolti alle persone con svantaggio sociale per il loro inserimento lavorativo

AZIONE 1

INSERIMENTO LAVORATIVO MIRATO MEDIANTE POTENZIAMENTO DEI CESIL E SPERIMENTAZIONE ICF � Coordinare le equipe per gli inserimenti lavorativi � Esaminare le richieste spontanee e le segnalazioni che pervengono dai

servizi sociali comunali � Coinvolgere eventuali altri servizi cha hanno in carico la persona � Valutare la fattibilità di un progetto individuale e mirato sul lavoro � Valutare le attitudini e stimare le capacità residue delle persone inviate

(analisi del bisogno) � Applicare il sistema di valutazione ICF in raccordo con l’azienda sanitaria � Prendere in carico mediante la stesura di un progetto (integrato

dall’apporto dei servizi d’invio), la persona ritenuta idonea all’inserimento � Procedere all’ inserimento nel mondo del lavoro: fase I riabilitazione; fase

II tirocinio formativo e di orientamento/apprendistato; fase III inserimento

lavorativo (orientamento e sostegno).

Soggetto proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

Soggetti coinvolti

� Servizi sociali dei Comuni � Ce.S.I.L. � A.S.L. Cagliari � CNA � Confartigianato � CSL � Agenzia Regionale del Lavoro � Associazioni disabili � Cooperative sociali di tipo B

Destinatari

Soggetti con disabilità delle funzioni mentali globali e specifiche

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Risultati attesi 2010 -2012

� Aumento dell’occupabilità � Maggiore sensibilizzazione delle imprese � Sistematizzazione delle azioni e del processo

Azioni realizzate nel 2012

� Coordinamento attività delle due equipe (costituite, ciascuna, da una

psicologa e due educatori) e facilitazione della messa in rete con gli altri servizi territoriali

� Sperimentazione dell’ICF � Perfezionamento della metodologia di lavoro � Le attività delle due equipe si sono concluse al 30.06.2012, pertanto si è

reso necessario effettuare il passaggio di consegne dei casi in carico alla coordinatrice dei servizi del Plus 21 e ai servizi comunali

Risultati raggiunti nel 2012

� Elaborazione di una procedura uniforme sul territorio; � Condivisione di una stessa metodologia di lavoro;

Dati quantitativi

� Utenti complessivi in carico nel 2012: n. 24 (di cui 4 utenti di Monastir; 2

utente di Monserrato; 5 utenti di Quartucciu; 4 utenti di Selargius; 2 utenti di Sestu; 3 utenti di Settimo S.P., n. 4 di Ussana);

� Utenti segnalati nel 2012: n. 4 (di cui 2 utenti di Monastir; 1 utenti di Monserrato; 1 utenti da Settimo S.P.);

� Utenti inseriti in azienda nel 2012: n. 6 (di cui 2 utenti di Monastir; 1 utenti di Quartucciu; 1 utenti di Sestu; 1 utente di Settimo S.P.; 2 utente di Monserrato).

Indicatori

� Numero di progetti individualizzati redatti: n. 24 (di cui 4 utenti di

Monastir; 2 utente di Monserrato; 5 utenti di Quartucciu; 4 utenti di Selargius; 2 utenti di Sestu; 3 utenti di Settimo S.P., n. 4 di Ussana);

� Numero di inserimenti realizzati: n. 6 + n. 2 in carico dal 2011 con proroga conclusa nel 2012 ( 2 utente di Selargius).

� Numero di valutazioni multidimensionali (ICF): n. 6 (n. 1 a Monserrato, n. 3 a Selargius, n. 2 a Settimo San Pietro)

Metodologia di lavoro

La segnalazione dei potenziali utenti all’équipe del PLUS viene fatta da: servizio sociale comunale, ASL (in particolare CSM-SERD), CeSIL (centro servizi per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, nei Comuni ove presente), l’UEPE (ufficio esecuzione penale esterna). In ogni caso sarà il Servizio Sociale Comunale a fare da filtro effettuando una prima analisi del caso individuando il bisogno espresso e latente. Se, a seguito di tale analisi, il bisogno effettivo è quello di sostegno all’inserimento lavorativo si aprono due possibilità a seconda che nel Comune sia presente o meno il Cesil: � Laddove il CeSIL sia presente, questo e il Servizio Sociale procedono ad

una prima valutazione congiunta della situazione lavorativa dell’utente che comprende anche l’individuazione dello strumento e delle risorse da utilizzare. Il raccordo tra Servizio Sociale e CeSIL può avvenire tramite incontri congiunti con l’utente o tramite invio (preventivamente concordato) al CeSIL e successivi contatti tra i 2 servizi. Nel caso in cui si valuti la presenza dei prerequisiti per l’inserimento lavorativo, la persona viene inserita nella banca dati del CeSIL (ove presente), da cui si attinge per l’attivazione degli interventi previsti nella programmazione del PLUS o in quella comunale o per l’utilizzo di strumenti e risorse che si rendono disponibili in base a specifici bandi, programmi, normative. In tutti i casi in cui vi sia una valutazione (da parte di S.S. e CeSIL) di possibile necessità di accompagnamento nel percorso di inserimento

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lavorativo ed in tutti i casi in cui il CeSIL lo ritenga opportuno, l’Equipe per gli Inserimenti Lavorativi di soggetti svantaggiati del Plus 21 (costituita da due psicologi e quattro educatori), può essere coinvolta per una valutazione di eventuale presa in carico secondo le specifiche competenze professionali, attraverso uno o più incontri con l’utente.

� Laddove il Cesil non sia presente, il Servizio Sociale, nel caso in cui individui la necessità di un progetto di inserimento lavorativo, contatta direttamente l’Equipe inserimenti lavorativi del PLUS e si procede ad una valutazione per l’eventuale presa in carico. In entrambi i casi la suddetta valutazione verrà eseguita da uno psicologo ed un educatore precedentemente individuati dall’Equipe stessa, e potrà portare alla presa in carico dell’utente da parte dell’Equipe nel caso in cui si ravvisi un’autonomia limitata della persona e un bisogno di sostegno e accompagnamento, che diventerà parte attiva nella predisposizione del progetto di inserimento.

Nel caso in cui l’utente non sia preso in carico dall’Equipe, il Servizio Sociale e, se presente, il Cesil potranno procedere in autonomia all’inserimento lavorativo anche con utilizzo della Borsa Plus 21. Coinvolgimento dei servizi ASL per la valutazione di persone con disabilità e/o con altre problematiche inerenti l’area sanitaria: Nei casi di persone con disabilità, nella cui valutazione delle autonomie risultino degli elementi di criticità o di dubbio, l’Equipe e il Servizio Sociale predispongono una scheda di valutazione ICF che, insieme a una relazione sul caso e alla richiesta di valutazione sanitaria, viene trasmessa (per il tramite dell’Ufficio di Piano) all’AUSONIA (Centro di riabilitazione della ASL) che ha 60 giorni per la valutazione e la condivisione della stessa con il Servizio Sociale e l’Equipe. La valutazione ICF contribuisce alla definizione di un quadro più chiaro delle autonomie personali, della definizione delle modalità di adeguamento del posto di lavoro o delle mansioni più idonee da affidare alla persona. L’Ufficio di Piano, oltre a fare da tramite per la richiesta di intervento dei Servizi ASL competenti, si occupa della rilevazione, anche ai fini statistici, dei dati relativi alle procedure per l’inserimento lavorativo. Predisposizione del Progetto di inserimento lavorativo Una volta conclusa la fase di valutazione si passa all’elaborazione del progetto, che comporta i seguenti passaggi: - Individuazione congiunta da parte degli operatori coinvolti (Servizi Sociali, Equipe e, nel caso sia presente, CeSIL) dello strumento e delle risorse da utilizzare: es. TFO con borsa PLUS; - individuazione dell’azienda disponibile all’inserimento e predisposizione delle convenzioni necessarie all’attivazione dei TFO a cura del CeSIL (o dell’Equipe o del Servizio Sociale dove il CeSIL non è attivo), anche promuovendo l’attivazione dell’utente nella ricerca; - Predisposizione del progetto di inserimento a cura del CeSIL, dell’equipe, con sottoscrizione dell’azienda e dell’utente e contestuale condivisione con il Servizio Sociale, che curerà il progetto di vita della persona; - Attivazione del progetto approvato, con predisposizione dei necessari atti amministrativi; - Monitoraggio degli interventi a cura dell’Equipe e/o del CeSIL; - Valutazione finale del caso a cura di tutti gli attori coinvolti.

Risorse finanziarie disponibili

Previsione iniziale € 130.994,69 di cui € 60.446,51 residui anni precedenti € 70.548,18 fondi della gestione associata 2012

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A seguito di variazione di bilancio (- € 70.418,18) effettuata nel mese di novembre: risorse disponibili € 60.576,51 di cui: € 60.446,51 residui anni precedenti € 130,00 fondi della gestione associata 2012 N.B. L’importo di € 70.418,18 è confluito nel servizio di assistenza domiciliare .

Risorse finanziarie impegnate nel 2012

€ 54.319,31

Residui

€ 6.257,20 (importo in avanzo vincolato che andrà a confluire nel servizio di assistenza domiciliare)

AZIONE 2

INDENNITA’ SPERIMENTALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO E FORMATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI (BORSE LAVORO) Mediazione dell’inserimento lavorativo con indennità di inserimento sperimentale, sensibilizzazione delle aziende con l’offerta dei servizi per l’incontro domanda – offerta quali: � Preselezione del personale; � Individuazione degli incentivi per gli inserimenti lavorativi ; � Tutoring e assistenza dedicata all’inserimento (in relazione ai bisogni

dell’azienda e del lavoratore); � Borsa lavoro per i lavoratori nel periodo di inserimento e incentivo

successivo all’azienda per l’eventuale costituzione di un rapporto di lavoro;

� Costruzione di un modello replicabile.

Destinatari

Disoccupati e inoccupati iscritti agli elenchi anagrafici del Centri dei servizi per il lavoro

Soggetti coinvolti

� Servizi sociali comunali � ASL Cagliari � CESIL � CSL � Associazioni di categoria (CNA, Confartigianato)

Risultati attesi 2010 -2012

Accrescere le condizioni d’inserimento lavorativo

Azioni realizzate nel 2012

� Selezione delle persone da inserire nelle aziende e valutazione delle abilità

e competenze (lavoro integrato tra servizi sociali comunali, CESIL, équipe inserimenti lavorativi del PLUS, ASL);

� Individuazione delle aziende; � Individuazione dello strumento d’inserimento; � Monitoraggio degli inserimenti in corso.

Dati quantitativi

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� Numero utenti selezionati: n. 25 (n. 3 a Monastir, n. 8 a Monserrato, n. 1 a Quartucciu, n. 9 a Selargius, n. 4 a Sestu, n. 3 a Settimo San Pietro, n. 6 ad Ussana)

� Borse attivate: n. 18 (n. 1 a Monastir, n. 6 a Monserrato, n. 1 a Quartucciu,

n. 5 a Selargius, n. 4 a Sestu, n. 1 a Settimo San Pietro, n. 6 ad Ussana)

Indicatori

� Numero di progetti redatti: n. 12 (n. 2 a Monastir, n. 6 a Monserrato, n. 1

a Quartucciu, n. 7 a Selargius, n. 4 a Sestu, n. 1 a Settimo San Pietro, n. 6 ad Ussana)

� Numero di inserimenti realizzati: n. 20 (n. 2 a Monastir, n. 6 a Monserrato,

n. 1 a Quartucciu, n. 5 a Selargius , n. 4 a Sestu, n. 1 a Settimo San Pietro, n. 6 ad Ussana)

� Numero di valutazioni multidimensionali (ICF): n. 6 (n. 1 a Monserrato, n.

3 a Selargius, n. 2 a Settimo San Pietro)

Risorse impegnate nel 2012

€ 93.500,00

Risorse destinate ai Comuni nel 2012

€ 93.500,00 Quota per ciascun Comune: € 13.342,85

Risorse impegnate al 31/12/2012

Fondi del 2009 Monastir: € 13.500,00 Monserrato: € 13.500,00 Quartucciu: € 13.497,42 Selargius: € 13.497,42 Sestu: € 13.500,00 Settimo San Pietro: € 13.500,00 Ussana: € 13.500,00 Fondi del 2010 Monastir: € 13.500,00 Monserrato: € 13.500,00 Quartucciu: € 13.500,00 Selargius: € 13.500,00 Sestu: € 11.250,00 Settimo San Pietro: € 13.500,00 Ussana: € 13.500,00 Fondi del 2011 Monastir: € 13.500,00 Monserrato: € 13.500,00 Quartucciu: € 13.500,00 Selargius: € 13.252,00 Sestu: € 9.000,00 Settimo San Pietro: € 13.500,00 Ussana: € 13.500,00 Fondi del 2012 Monastir: € 13.357,15 Monserrato: € 13.357,15 Quartucciu: € 13.357,15 Selargius: € 4.323,23 Sestu: € 0,00

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Settimo San Pietro: € 13.357,15 Ussana: € 9.975,58

Risorse spese al 31/12/2012

Fondi del 2009 Monastir: € 11.625,00 Monserrato: € 11.572,24 Quartucciu: € 9.100,00 Selargius: € 13.497.42 Sestu: € 12.733,00 Settimo San Pietro: € 13.500,00 Ussana: € 13.500,00 Fondi del 2010 Monastir: € 0,00 Monserrato: € 2.255,00 Quartucciu: € 0,00 Selargius: € 12.900,00 Sestu: € 11.250,00 Settimo San Pietro: € 12.000,00 Ussana: € 13.500,00 Fondi del 2011 Monastir: € 0,00 Monserrato: € 1.168,75 Quartucciu: € 4.500,00 Selargius: € 5.595,43 Sestu: € 9.000,00 Settimo San Pietro: € 0,00 Ussana: € 9.241,96 Fondi del 2012 Monastir: € 0,00 Monserrato: € 0,00 Quartucciu: € 0,00 Selargius: € 0,00 Sestu: € 0,00 Settimo San Pietro: € 0,00 Ussana: € 6.549,73

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Progetto “CERCHIAMOCI”

Scambio internazionale Normandia – PLUS21

Area: DISABILITA’ E FAMIGLIA

Il PLUS21 è stato coinvolto in un progetto di scambio internazionale da parte dell’UGECAM della Normandia. L’UGECAM

è un istituto medico-sociale no profit preposto dai servizi pubblici a fornire sostegno scolastico, educativo e medico-psicoterapeutico a bambini e adolescenti con disabilità cognitiva.

I rapporti tra i due enti hanno origine in contatti pregressi intercorsi tra il Comune di Settimo San Pietro, capofila del PLUS21, e un Referente dell’ente francese nostro conterraneo e psicologo altamente specializzato che da anni lavora presso l’UGECAM. L’interesse per la disabilità intellettiva e le esperienze maturate negli anni passati, hanno convinto l’UGECAM a finanziare un progetto di scambio che prevede il coinvolgimento di 8 utenti, 4 accompagnatori e 4 referenti tecnici degli enti coinvolti (sia per la Francia che per la Sardegna).

Il progetto prevede la partenza del gruppo sardo in Normandia nel mese di giugno 2013, mentre il gruppo francese verrà in Sardegna nel mese di ottobre 2013. Sono previste attività ludico-culturali per gli utenti e un confronto socio-legislativo e medico-riabilitativo per i tecnici.

Oltre alla partecipazione dei Comuni, della Provincia e della ASL, il PLUS ha proposto di coinvolgere l’Anffas Onlus di Cagliari in rappresentanza del terzo settore . La scelta è stata fatta in tale direzione poiché l’Anffas per sua vocazione si occupa proprio di disabilità intellettiva e perché per quasi un decennio ha gestito progetti sovracomunali proprio con i Comuni di questo ambito.

Schema esplicativo

Denominazione

“Cerchiamoci” scambio socio-culturale tra Normandia e PLUS21

Soggetto Proponente

Gruppo Tecnico Plus 21

IME La Garenne, Groupe UGECAM (Normandia)

Soggetti coinvolti

� Comuni di:

Monastir Monserrato Quartucciu Selargius Sestu Settimo San Pietro Ussana

� ASL Cagliari

� Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari

� IME La Garenne, Groupe UGECAM (Normandia)

� Anffas Onlus di Cagliari

Destinatari

� N°8 disabili intellettivi ; � N° 4 accompagnatori (educatori/animatori); � N°4 referenti tecnici (1 in rappresentanza dei comuni, 1 per la ASL, 1 per la

Provincia e 1 dell’Anffas)

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Obiettivo generale 2012-2014

� Ampliare le possibilità d’incontro, confronto e dialogo mediante lo

scambio reciproco e l’ospitalità .

Obiettivi specifici 2012-2014

� Favorire la cultura dell'accoglienza e del confronto con realtà diverse dalla

nostra nazione, conformemente ai principi comunitari di solidarietà, sussidiarietà e paternariato;

� Rafforzare la rete e l’integrazione fra servizi pubblici e del terzo settore per interventi coordinati sul territorio;

� Attivare percorsi specifici e differenziati in favore di un gruppo di disabili, favorendone l’autonomia e la crescita mediante esperienze innovative;

� Favorire la sensibilizzazione delle famiglie verso percorsi di “apertura al mondo” e di accettazione di crescita del figlio disabile;

� Esportare/importare modelli di integrazione e condivisione di buone prassi.

Azioni previste 2012 -2104

� Redazione di un progetto integrato; � Individuazione dell’utenza destinataria dell’intervento mediante

valutazione integrata (ICF); � Costituzione del gruppo degli utenti e potenziamento delle autonomie; � Preparazione del gruppo all’esperienza e gestione degli scambi a distanza

con il gruppo � Coinvolgimento delle famiglie; � Formazione degli operatori coinvolti; � Progettazione di attività da svolgere in Normandia e in Sardegna; � Organizzazione dell’ospitalità in Sardegna; � Scambi internazionali

Risultati attesi 2012- 2104

� Acquisizione di maggiori autonomie da parte degli utenti; � Acquisizione/Trasferimento di conoscenze e buone prassi tra operatori; � Creazione di un partenariato anche ai fini di future proposte progettuali.

Risorse finanziarie previste 2012 -2104

€ 15.000,00 finanziamento a carico dell’UGECAM

Monitoraggio e Valutazione

� Realizzazione di schede di rilevazione e raccolta dei dati � Predisposizione di questionari di valutazione

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Sintesi della progettazione presentata nel distretto su altri finanziamenti

Area salute mentale e famiglia

Titolo Progetto Inserimento sociale sofferenti mentali

Ente capofila Monserrato

Finanziamento richiesto ai sensi della L.R. 20/97 € 139.092,89

Stato di attuazione Attivato

Area Anziani e Famiglia; Area Disabilità e Famiglia

Titolo Progetto Attività Fisica Adattata (AFA) Giogausu impari

Ente capofila ASL Cagliari

Attività Il progetto prevedeva attività ginnico-sportive adattate per persone con disabilità e anziani attivi .

Il corso si è tenuto sul lungomare Poetto di Quartu Sant'Elena previa valutazione multidimensionale sociosanitaria dei partecipanti e relativa certificazione, dal 6 giugno al 25 luglio;si è articolato con le seguenti attività:

Attività di mobilità dolce

Attività di acquagym

Attività natatoria in mare con swimming partener

Sono stati realizzati diversi incontri di socializzazione del Progetto con la presenza di tutti i partner . E' stato realizzato un video a documentazione delle attività

Partecipanti Partecipanti del territorio del PLUS 21:

Totale n.30 di cui

Selargius:10

Quartucciu: 9

Sestu: 5 Settimo S. Pietro: 6

Stato di attuazione Concluso

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RENDICONTAZIONE DELLE SPESE DELLA GESTIONE ASSOCIATA ANNO 2012 RIEPILOGO GENERALE

AZIONI

Somme programmate per

il 2012

RISORSE IMPEGNATE

ECONOMIE e/o RESIDUI da programmare per l'ANNO

2013 (si sommeranno al

finanziamento per l'anno 2013)

(fondi ANNUALITA’ 2012

+ economie +residui anni precedenti

A B C = A - B

UFFICIO DI PIANO € 166.866,62 € 140.339,28 € 26.527,34

FORMAZIONE E AGGIONAMENTO € 1.826,91 € 840,00 € 986,91

INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE € 1.640,00 - € 1.640,00

GEOBLOG E DATA BASE € 1.274,00 - € 1.274,00

SISTEMA INFORMATIVO E SOFTWARE GESTIONALE

€ 8.186,65 € 6.390,02 € 1.796,63

CENTRO PER LA FAMIGLIA € 99.999,24 € 267,62 € 99.731,62

AZIONI DI PROMOZIONE E PREVENZIONE STILI DI VITA SANI: SPAZIO GIOVANI

€ 8.569,23 € 5.531,23 € 3.038,00

UNA RETE PER L'ADOZIONE € 28.457,00 € 0,00 € 28.457,00

ASSISTENZA DOMICILIARE € 947.241,60 € 876.823,42 € 70.418,18

ASSISTENZA DOMICILIARE - SPESE CONTO € 10.766,24 € 10.766,24 -

PROGETTO ASSISTENTI FAMILIARI € 20.964,00 - € 20.964,00

I.C.F. € 1.538,00 - € 1.538,00

ISTITUZIONE PUA E UVT € 134.866,53 - € 134.866,53

NELLA VITA E NELLA CASA - TIP.A II° QUADR.2009

€ 65.158,80 € 65.158,80 -

INSERIMENTO LAVORATIVO MIRATO € 60.576,51 € 54.319,31 € 6.257,20

INDENNITA' SPERIMENTALE (borse lavoro) € 93.500,00 € 93.500,00 -

INCLUSIONE SOCIALE € 82.371,32 € 0,00 € 82.371,32

TOTALE € 1.733.802,65 € 1.253.935,92

€ 479.866,73